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testi e tipografa / p.28
SOCIOLOGIA DEL RISCHIO
01 / sociologia del rischio
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In Sociologia del rischio, Le Breton compie un’analisi complessiva e complessa del rischio condotta da diverse prospettive, ci obbliga al confronto con la complessità, non solo del rischio ma anche della nostra epoca e ci allontana dalla tentazione di qualsiasi semplifcazione. In questa prospettiva, il riferimento ad altri autori, diventa occasione di rifessione per cogliere l’ampiezza e la complessità del tema, infatti il rischio è ormai divenuto una questione sociologica che tocca in maniera più o meno diferente, persone, contesti e situazioni che acquistano ogni giorno caratteristiche diferenti. La sua analisi ha una duplice valenza: da una lato descrizione sociologica del fenomeno, dall’altro indagine attraverso un percorso dettagliato tanto da un punto di vista teorico, quanto empirico. Uno degli aspetti più interessanti del libro risiede nella capacità di Le Breton di sottoporre il rischio stesso al vaglio dell’incertezza: nella società dell’incertezza anche il rischio e il suo signifcato sono incerti. L’autore scava al di sotto della rigidità semantica con sui si tende a
SOCIOLOGIA DEL RISCHIO
presentare il rischio, restituendoci la molteplicità dei suoi signifcati. La sociologia del rischio ha come oggetto di indagine le implicazioni politiche e sociali del rischio, le sue emergenze, il suo controllo e prevenzione. Viene presentata anche un’altra sociologia del rischio che analizza la componente della precarietà umana dalla quale proteggersi o a cui andare incontro, da un punto di vista sia fsico che simbolico. Essa riguarda tanto l’incolumità fsica dell’individuo rispetto alle malattie, agli incidenti, quanto l’integrità della sua identità e della sua autostima. Un’ ulteriore accezione vede il rischio come strumento di sfda utilizzato dai giovani per riappropriarsi della propria vita. Le condotte a rischio sono una sfda reale con la morte: mettere in gioco sé stessi a rischio della propria vita, non per morire, ma per vivere. Alcune attività fsiche e sportive nella nostra società, ritenuta troppo rassicurante rappresentano infatti tentativi di evasione, Le Breton aferma a questo proposito che, grazie ad esse “L’individuo penetra un altro spessore della