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PESCARA Tifoso ucciso, scoppia la rabbia. Minacce e cori, fermato un corteo anti-rom

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno II Numero 125 Lunedì 7 maggio 2012 0,80 Euro

Francia Hollande è il nuovo presidente: «Ora la crescita». Sarkozy: è colpa mia a pagina 8

REFERENDUM C’è il quorum i sardi cancellano le Province n I referendum sardi centrano il quorum: hanno votato il 35.5% degli elettori. Alle 7 incomincia lo spoglio delle schede con i dati sulla validità dei singoli quesiti, tra i quali i quattro per l’abrogazione delle Province del Sulcis, del Medio Campidano, della Gallura e dell’Ogliastra. Sono 525.651 i sardi che sono andati alle urne (ne bastavano 493.455). Buona l’affluenza a Cagliari (40.4%)

con 38.1% in provincia ma il record dei votanti va al Medio Campidano (42.5%), Nuoro 34,7%, Oristano 33%, Sassari 37,2%, Carbonia-Iglesias 31,5%, Ogliastra 28,7% e Gallura 26,8%. Esultano gli anticasta, i Riformatori e Cappellacci. Vincenzo Garofalo alle pagine 2-3

CAGLIARI .

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CRONACHE

Beni di partito Sotto la Quercia la cassaforte che scuote il Pd n Lai convoca la fondazione Berlinguer che ha in mano gli immobili del Pci-Pds-Ds e la Barracciu attacca: «Chi ha deciso sul passaggio del patrimonio?». Antonio Moro a pagina 6

L’intervista Il pm Fiordalisi: veleni di Quirra mistero svelato n Parla il procuratore che ha indagato su malattie e morti nel poligono: «Sostanze radioattive che colpiscono anche dopo anni». Carlo Porcedda a pagina 7

I rossoblù sconfitti consegnano lo scudetto alla Juventus La Juventus batte il Cagliari grazie al gol di Vucinic dopo cinque minuti di gara e il raddoppio nella ripresa con autogol di Canini. La gara vale il 28° scudetto ai bianconeri che festeggiano a

Trieste con l’Ichnusa negli spogliatoi. Male i rossoblù, con Ficcadenti che schiera il tridente lasciando Andrea Cossu in panchina. Conte: «Un anno meraviglioso». Buffon riscatta l’erro-

re contro il Lecce. Del Piero: «Dopo il 2006 una bella rivincita. Per me strano epilogo». Virginia Saba alle pagine 16-17

PROGETTO SANT’ELIA PARI CON L’ASTREA E ORA I PLAYOUT

a pagina 19

Elmas Crisi e costi alti: negozi in fuga dall’aeroporto n Chiusi il ristorante e le Poste, tanti gli spazi vuoti destinati alle attività commerciali. E tra i superstiti in tanti pronti a lasciare. Marcello Zasso a pagina 11

Assemini Tragico schianto contro l’albero straniero muore n Tragedia lungo la Ex 130. Ha perso la vita un nigeriano di 21 anni. È finito fuori strada con l’auto a causa della pioggia. Manuel Scordo a pagina 15


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LUNEDÌ 7 MAGGIO 2012

ANTICASTA NEI SEGGI IL MEDIO CAMPIDANO BATTE TUTTI BENE CAGLIARI IN POCHI ALLE URNE IN GALLURA n Il record di affluenza spetta a Setzu con il 58,27% (74 votanti su 127), mentre il Comune con meno affluenza è stato Lodè con il 16,02% (315 su 1966). Come numero di votanti Cagliari batte tutti con i suoi 55.202 votanti su 136.498 aventi diritto, mentre a Monteleone Rocca Doria solo in 28 (su 118) si sono presentati al seggio. Per quanto riguarda le Province il record di affluenza arriva dal Medio Campidano (42,56%) che forse ha cercato di difendersi con le unghie, seguito da Cagliari (38,12%), Sassari (37,24%), Nuoro (34,76%), Oristano (33,95%), Carbonia-Iglesias (31,53%), Ogliastra (28,75%) e la Provincia di Olbia-Tempio che chiude la classifica (26,85%).

LA CURIOSITÀ UN BABY SCRUTATORE A QUARTU A OTTO ANNI SOSTITUISCE LA MADRE AL SEGGIO n In un seggio di Pitz’e Serra ieri ha lavorato quello che è d sicuro il più piccolo scrutatore d’Italia. La madre era scrutatrice, ma ha avuto qualche problema di salute e ha deciso di chiedere aiuto al figlio di 8 anni. Il bimbo si è dato da fare dando prova di senso civico e ha sostituito la madre nella lettura dei documenti d’identità degli elettori, che venivano registrati da un’altra scrutatrice.

IL REFERENDUM L’Isola supera il quorum no dei sardi alle Province n Quorum raggiunto e superato: la percentuale di votanti è stata del 35,5, ossia 525 mila 651 sardi si sono riversati alle urne decretando la validità dei referendum anticasta, primi fra tutti i quattro quesiti abrogativi delle quattro nuove Province (Medio Campidano, Carbonia-Iglesias, Ogliastra, Olbia-Tempio). LA RINCORSA Alle 12 e 01 i referendari già pensavano di poter mettere in fresco lo spumante: il primo rilevamento dell’affluenza al voto diceva che a mezzogiorno si erano recati alle urne il 7,81 per cento degli elettori sardi. Nel Medio Campidano avevano votato il 9,70 per cento degli aventi diritto, poi il 9,07 a Cagliari, 7,53 per cento a Sassari, 7,50 a Nuoro, 7,44 a Carbonia-Iglesias, 6, 41 a Oristano , 6 per cento in Ogliastra e 5,5 in provincia di Olbia-Tempio. La percentuale totale era bassa, ma sufficiente per far ben sperare i promotori del referendum sul raggiungimento del quorum del 33 per cento. Confrontando i dati di affluenza con quelli del referendum 2007 (al referendum del 2011 si votò anche il lunedì) e facendo le opportune proiezioni finali, si prospettava una partecipazione finale intorno al 34 per cento, oltre il quorum quindi. La speranza veniva coltivata per tutta la sera, fino al dato sull’affluenza ai seggi alle 19: a tre ore dalla chiusura delle urne la percentuale dei votanti era salita al 24,76 per cento, pari a 336.630 elettori. La provincia più ligia al dovere risultava il Medio Campidano con il 30,28 per cento, seguita da Cagliari (27,20%), Sassari (28,18), Nuoro (23,92), Oristano (22,78), Carbonia-Iglesias (22,10), Ogliastra (201,20). L’astensione sembrava regnare invece in Gallura, dove la percentuale di votanti era di appena il 18,35. Al raggiungimento del quorum mancavano dieci punti percentuali, ma sulla fatidica soglia del 33 per cento iniziava a pesare il campionato di calcio e la sfida decisiva per lo scudetto della Serie A, Cagliari-Juventus, con fischio d’inizio alle 20 e 45. Un appuntamento televisivo (la partita si gioca a Trieste) che poteva tenere lontano dai seggi migliaia di elettori. PRIMA VITTORIA Il primo verdetto sui referendum è arrivato con incredibile lentezza dopo le 23 e 30 (un’ora e mezzo dopo la chiusura dei seggi), quando sul sito della Regione Sardegna sono stati pubblicati i dati dell’affluenza alle urne: 35,5 per cento. Quorum raggiunto e prima vittoria per i referendari che hanno ottenuto la validità delle consultazioni popolari. Ora per conoscere il risultato del voto per ciascuno dei dieci quesiti bisognerà attendere lo spoglio delle schede, che inizierà oggi alle 7 e si concluderà obbligatoriamente entro le 24. Vincenzo Garofalo

numeri 35,5% È la percentuale degli aventi diritto che in Sardegna si sono presentati alle urne. Il quorum era al 33,3 per cento.

38,1%

La percentuale di elettori della provincia di Cagliari che hanno espresso la loro preferenza. In città affluenza maggiore: 40,44 per cento.

42,5%

Nella provincia del Medio campidano si è registrata la maggiore affluenza al voto col 42,56%.

34,7 %

Nella provincia di Roberto Deriu, leader dell’Ups che ha dichiarato battaglia legale ai referendum, si è presentato il 34,7% dei maggiorenni.

26,8%

Il dato di affluenza più basso è stato registrato in Ogliastra, dove ha ritirato le dieci schede solo il 26,85 per cento degli elettori.

IN ITALIA Comunali, affluenza in calo n Affluenza i calo alle Amministrative. Alla chiusura dei seggi ieri ha votato il 48,98 per cento degli elettori, oltrre il 6 per cento in meno rispetto al 54,8 delle precedenti elezioni amministrative. Più di 9 milioni di italiani sono chiamati al voto in 8644 sezioni per eleggere 942 sindaci e Consigli comunali. In Sicilia e Friuli i dati sono sperati dal resto della Penisola e se nell’Isola si stanno rinnovando 148 Comuni, con tre capoluoghi di provincia e più di 2 milioni di elettori) nella regione in cui ieri ha giocato il Cagliari sono 150mila gli elettori chiamati alle urne in 26 Comuni. A parte gli elettori sardi, a cui non è stato permesso di accorpare i locali referendum con le Amministrative (che si terranno il 10 e l’11 giugno) solo in Trentino e Valle d’Aosta ieri e oggi non ci sono i seggi aperti. Dei 7.197.955 italiani chiamati alle urne,

ieri alla chiusura dei seggi delle 22, solo il 49,66 per cento avevano espresso la propria preferenza. Tutti i dati sono risultati in calo rispetto alle precedenti Amministrative. È la prima tornata elettorale che si tiene da quando il Governo è stato affidato alla guida tecnica di Monti, un esame delicato per i partiti che da una parte soffrono per l’appoggio misto che i principali stanno garantendo al premier e dall’altra soffrono la tempesta di antipolitica che li sta circondando. Tra le centinaia di Comuni interessati dal

AMMINISTRATIVE Oltre 9 milioni alle urne per scegliere i nuovi sindaci e assemblee. Ieri ha votato il 48,98 per cento, una riduzione di 6 punti

voto i più importanti sono sicuramente Genova, Verona e Palermo, seguiti da Lecce, Parma e L’Aquila. E i partiti che sostengono Monti si trovano nuovamente divisi. Alle 22 di ieri l’affluenza nelle Regioni a Statuto ordinario l’affluenza è stata del 49,66 per cento, con un netto calo rispetto alla precedente tornata delle Amministrative. Allora l’affluenza era stata alla stessa ora del 55,86 per cento: il calo è quindi del 6,20 per cento. Se in Sardegna per i referendum si poteva votare solo ieri, per le Amministrative i seggi saranno aperti anche oggi dalle 7 alle 15, e solo alla chiusura dei seggi ci sarà l’aggiornamento con i dati definitivi sull’affluenza. Dopo quell’ora, una volta terminate le operazioni di voto, potranno cominciare le operazioni di spoglio delle schede per l’elezione degli oltre novecento sindaci e Consigli comunali.


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LUNEDÌ 7 MAGGIO 2012

REAZIONI I Riformatori e Cappellacci in festa Deriu: «Nessuna resa» la storia

LA SPINTA DI 300MILA FIRME Il Comitato promotore, coordinato dai Riformatori sardi di Massimo Fantola e Pierpaolo Vargiu, costituito da oltre trecento fra sindaci e amministratori isolani, ha raccolto 300 mila firme a sostegno dei quesiti.

LA BATTAGLIA DEI RICORSI I referendum sono stati accompagnati da una guerra di carte bollate, innescata dall’Ups che ha chiesto al Tar prima e al Tribunale civile (due volte) la sospensione dei questi affossa-Province. Ricorsi respinti.

n «È andata bene, adesso aspettiamo il risultato dello scrutinio». Il primo commento sul raggiungimento del quorum è di Pierpaolo Vargiu, consigliere regionale dei Riformatori e coordinatore del Movimento referendario sardo che ha portato avanti i dieci quesiti anticasta e contro le Province. Con un self control inglese Vargiu non si lascia andare a facili entusiasmi, nonostante il superamento della fatidica soglia del 33 per cento di votanti fosse tutt’altro che scontata: «La maggior parte del mondo politico e dell’opinione pubblica non pensava che si raggiungesse il quorum. Ora tutti si dovranno ricredere e cogliere quello che mi appare come l’ultimo segnale di speranza che la Sardegna lancia a chi la guida», spiega. «Adesso sta alla politica e alle istituzioni non ignorare questo messaggio. Il referendum non è legge, ma dà una precisa indicazione a chi ha il dovere di legiferare». Il coordinatore dei referendari rivolge un pensiero e un invito anche al suo grande avversario degli ultimi mesi, il presidente dell’Unione Province sarde, Roberto Deriu: «A Deriu mi sento di dire che sia rispettoso del voto dei sardi, e se può, e vuole, si unisca a noi per dare corpo al processo di cambiamento. I referendum e le riforme che scaturiranno dalla volontà popolare sono solo il primo passo di una lunga strada che dobbiamo percorrere tutti assieme, collaborando per il bene della Sardegna», continua. «Noi abbiamo spinto per un cambiamento che parta dalle Province, che come dice lo stesso Deriu, non sono il problema fonda-

«Una giornata di grande partecipazione popolare che rappresenta una vittoria per la Sardegna e per tutti i sardi. Via a una stagione di cambiamento» Ugo Cappellacci

«Trionfa il voto a difesa della nostra provincia, nata dopo decenni di lotte con il non voto di circa il 73% dei galluresi» Fedele Sanciu

mentale dei costi e degli sprechi della politica, ma da qualche parte bisogna pur cominciare». Per le Province, messe sul banco degli imputati dal referendum, il raggiungimento del quorum rappresenta una sconfitta. Il presidente dell’Ups, Roberto Deriu, dopo i ricorsi al Tribunale e gli scontri a distanza con i referendari, resta in trincea: «La volontà dei cittadini va rispettata, ma le domande che noi avevamo posto riguardo alle Province già prima dei referendum restano senza una risposta: cosa succede ora? Se le Province saranno cancellate, la Regione ha previsto qualcosa? Chi pagherà i fornitori? Dove finiranno i dipendenti? Chi governerà nei territori degli enti che saranno aboliti?» continua. «Nessuno poi spiega dove andranno i soldi che non finiranno più alle Province. E chi interpreta la volontà dei due terzi di sardi che non sono andati alle urne? Anche quello è stato un modo per esprimere la loro opinione sui quesiti> precisa. «I ricorsi comunque vanno avanti e aspettiamo che il Tribunale si pronunci nel merito sulla legittimità dei quesiti. Finora non è stat concessa la sospensione, ma i giudici non si sono pronunciati nel merito». Nel Pd il segretario regionale, Silvio Lai accoglie il risultato sollecitando il cambiamento: «Penso sarebbe un errore politico imperdonabile non dare il giusto peso agli elettori che si sono voluti esprimere andando a votare in un numero pari ai votanti dei due principali partiti». Vincenzo Garofalo


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LUNEDÌ 7 MAGGIO 2012

OPINIONI ETERNA TARTARUGA

LA BUROCRAZIA GUAIO ITALIANO DA RISOLVERE di AGRICOLA

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n uno dei primi numeri di questo giornale avevamo denunciato il difficile rapporto che intercorre tra gli imprenditori e la pubblica amministrazione. Raccontavamo di un artigiano che, dopo aver eseguito la manutenzione dell’impianto di riscaldamento di un comune del cagliaritano, aspettava da quattro anni di essere pagato. Raccontavamo anche di un piccolo operatore che, nonostante il parere contrario del socio, era determinato ad aprire un nuovo cantiere edile: così, tanto per non perdere il vizio di lavorare. A questo signore, che intanto aveva già speso del denaro per progettazione e ammennicoli vari, fu detto che se voleva iniziare doveva prima sanare un piccolo abuso in cui era incorso. Si dichiarò disposto a pagare ma non riusciva a farlo perché l’ufficio preposto non comunicava l’entità dell’ammenda. Oggi noi, ad un anno di distanza, siamo in grado di comunicare senza tema di smentita che le due pratiche sono ancora lì, esattamente dove le avevamo lasciate. Non è stato fatto niente. Il tempo è passato del tutto invano. Possiamo tentare di capire le ragioni del comune che deve sborsare ma non riusciamo a giustificare il tiratardi della amministrazione che, invece, deve solo incassare. L’Italia è nei guai. Guai seri, come possiamo verificare noi stessi guardandoci ovunque in giro. I medici chiamati al capezzale dell’inferma dicono che per superare il momentaccio dobbiamo rimboccarci le maniche tutti quanti, cambiare abitudini, collaborare… Ci chiediamo se questo messaggio è arrivato anche agli impiegati che hanno sul tavolo le pratiche dei poveri cristi che abbiamo citato e ci chiediamo, soprattutto, se chi organizza questi impiegati ha capito che è tempo di darsi una mossa. Secondo gli analisti l’inefficienza della Pubblica Amministrazione pesa sul Pil per diversi punti negativi. Per raddrizzare la baracca debbono certamente intervenire le istituzioni e la politica, ma non sarebbe male che un segnale forte arrivasse anche dall’interno del pubblico impiego. Dai burocrati della casta che guadagnano tanti soldi e dalle mezzemaniche che hanno nel posto fisso l’unico ma non trascurabile privilegio.

il semaforo

l VINCENZO GUERINI

Allenatore della Fiorentina Mancava dalla serie A da ben 14 anni questo tecnico vecchia maniera che nel ‘75 interruppe una brillante carriera da calciatore a causa di un incidente d’auto. Alla prima con la Viola, vince e la salva dalla retrocessione. E a fine stagione leverà il disturbo: la società ha nuovi progetti. L’usato sicuro, una garanzia.

l DANIEL ANRIG

Capo delle Guardie Svizzere Una volta era un mestiere molto gettonato, a dispetto dei requisiti di selezione davvero tosti: essere svizzeri, cattolici, istruiti, celibi e altro ancora. «Difendiamo il Papa fino al sacrificio della vita», proclama il loro comandante. Al giuramento, però, si presentano solo in 26. La crisi delle vocazioni colpisce ancora.

l ROBERTO FORMIGONI

Pentito «I lombardi sanno che lavoro anche 12 ore al giorno». Anche noi, ma se lo diciamo in giro non ci fila nessuno. «Ho un tenore di vita da centomila euro l’anno». Ah. Noi no. «Netti». Pure? «Ma mi son pentito delle vacanze ai caraibi del 2008 e 2009». Magari le facessimo noi. «Sa, c’è crisi, e mi son costate 5000 euro». Ah, già. La crisi... certo.

SE LA BANCA SVEDESE NON HA GLI INTERESSI di Carlo Mancosu

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vezia. 1973. Alcuni cittadini decidono di fondare un istituto di credito unico nel suo genere, una banca senza interessi: la Jak Bank. Jak Bank è una banca cooperativa che ha come scopo quello di creare un modello di finanza alternativo a quello dominante capace di anteporre l’interesse per l’uomo, l’ambiente ed il lavoro al profitto fine a se stesso. Non a caso Jak è un acronimo che sta per terra, lavoro e capitale, i 3 fattori chiave che sono (o meglio dovrebbero essere) alla base di ogni economia sana. La missione di questa banca non è di creare profitto, ma di prestare soldi ai propri soci nella forma il più conveniente possibile, secondo un idea di economia libera dal concetto d’interesse. Dietro Jak non c’è nessun hedge fund o grande azionista a fare pressione affinché la banca realizzi enormi profitti nel più breve tempo possibile, infatti la banca è di proprietà degli stessi soci correntisti che ne detengono tutti la stessa percentuale. Ogni socio può detenere al massimo una sola azione e pertanto tutti quanti finiscono per avere lo stesso peso nell’elezione del consiglio direttivo e nelle sue decisioni. L’idea di una economia libera da interessi è uno dei cardini dell’operatività della Jak Bank, come tra l’altro confermato da Frank Magnus, direttore della banca: «L’interesse trasferisce il denaro dalla parte sbagliata, perché chi ha già molti soldi può accumulare più denaro mentre chi ne ha poco ne avrà sempre meno, perché se vuole comprarsi la casa o qualunque altra

cosa dovrà chiedere un prestito e pagare interessi». Nella Jak Bank i propri risparmi non generano interesse, e non c’è nessun azionista che a fine anno si spartisce gli utili. I prestiti sono concessi a un costo che serve solo a ripagare le spese di gestione e di rischio. Nel caso di Jak questo costo di servizio si aggira intorno al 2,5% anno, che è la tassa applicata sul prestito e viene calcolata come se fosse un tasso di interesse. Un tasso medio così basso è reso possibile dal-

Jak è un acronimo che sta per terra, lavoro e capitale, i 3 fattori chiave che sono alla base di ogni economia sana l’utilizzo dei “punti risparmio” e dal meccanismo matematico che rende sostenibile l’intero sistema. Ma come funziona? Immaginate che uno dei soci Jak risparmi una moneta al mese per 3 mesi. Trascorsi tre mesi avrà messo da parte 3 monete e avrà guadagnato 6 punti di risparmio, 2 per ogni mese in cui ha risparmiato. I punti gli vengono attribuiti come “ricompensa” perché in quei mesi i suoi soldi sono stati automaticamente prestati ad altri soci. A questo punto immaginate che il nostro ipotetico socio Jak, arrivato il quarto mese, decida di prelevare le 3 monete risparmiate ed al contempo di chiederne altre 3 in prestito. Il nostro socio, prese a prestito le 3 monete, dovrà re-

IL PERSONAGGIO . E dalla Svizzera la Tigre ruggisce ed esorta al voto di Giacomo Della Spada

stituirle nello stesso lasso di tempo in cui ha maturato i propri “punti risparmio”, ovvero in 3 mesi. In questo modo per 6 punti risparmio guadagnati ci sono 6 punti risparmio consumati e il sistema rimane in equilibrio. Ma un socio Jak non deve necessariamente aver accumulato punti risparmio per poter richiedere un prestito. Questo può avvenire attraverso il meccanismo del “post risparmio”. Se ad esempio chiedesse in prestito 3 monete, sarebbe semplicemente obbligato ogni mese a

versarne due. Una per ripagare il prestito chiesto, l’altra per contribuire alla sua quota di risparmio. Tuttavia, alla fine dei tre mesi, oltre ad aver estinto il prestito avrà messo da parte 3 monete guadagnando i 6 punti risparmio che avrebbe dovuto avere per ottenere il prestito. I soci Jak devono per forza risiedere in Svezia. Tuttavia il loro modello finanziario è già stato copiato in Germania, a Stoccarda. Anche in Italia è operativa l’Associazione Culturale Jak Bank per realizzare una banca finalmente a misura d’uomo, una banca che faccia finalmente il mestiere per cui le banche sono nate: raccogliere risparmio e fare credito nel rispetto dell’individuo e della collettività.

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Le tigri, come tutti i grandi felini, hanno il sonno pesante. Ma quando decidono di ruggire, si odono a chilometri di distanza. Da Lugano stavolta, e non da Cremona come tradizione antica vorrebbe. Mina, la prodigiosa interprete dall’inconfondibile vocalità, in questo caso non canta ma scrive, e lo fa sul blog di Beppe Grillo (eletto ad «antidoto contro il bunga bunga»). Sono vere e proprie zampate, le sue. Ce l’ha con la classe politica che, durante la parentesi del governo Monti, ne approfitta per «rifarsi una verginità». E, per meglio descrivere l’operazione, vengono scomodati termini assai impervi come «imenoplastica». Se la prende coi fautori dell’astensionismo, ossia la maggioran-

za (?) silenziosa dei «puritani, pentiti, redenti, vecchi impotenti, pigri, scafati, scazzati, invalidi permanenti da lesione da padulo». E, per finire, la dichiarazione d’amore per il Movimento 5 Stelle del comico ligure, col quale «tutti dovranno fare i conti»: i vecchi marpioni attaccati alla poltrona cercano in tutti i modi di denigrarlo. Spendono cifre mica da ridere per assoldare penne dedite alla sistematica demolizione, al ridimensionamento, e il tutto «senza mai nominarlo». Lei, la grande Mina, lo fa e dice: «Votate per lui». Peccato solo non possa essere la prima a dare l’esempio. Stavamo quasi per dimenticarci che la tigre ha fatto la sua tana in Svizzera, non in Italia.

VERGINITÀ Mina

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


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LUNEDÌ 7 MAGGIO 2012

notizie inutili DOMINATRICE DOMATA LADY GAGA SUL SESSO: «A LETTO SONO DOCILE»

VISTO DA FUORI

IL PESCATORE, LA PERLA DI DIO E IL SUO DAZIO

LA FOTOSEQUENZA .DI ESTIQAATSI

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di FABIO MARCELLO

n Lady Gaga, personalità dominante sul palco, a letto preferisce invece essere dominata. La pop star ha rivelato al Sun: «In camera da letto adoro che mi sia detto cosa fare. Tutti pensano che io abbia chissà quale passato sessuale, ma in realtà non credo di essermi goduta il sesso fin da quando sono diventata un po’ più adulta».

NON È STATA COLPA MIA EX MARITO DI WHITNEY RESPINGE OGNI ACCUSA n A quasi tre mesi dalla morte di Whitney Houston, Bobby Brown parla in pubblico per la prima volta per difendersi dalle voci che lo indicano come la causa principale della tossicodipendenza della grande cantante. La Houston è morta a febbraio in un hotel di Beverly Hills. L’ex marito della star, intervistato al “Today Show” in onda sulla Nbc, ha detto: «Cosa penso di tutte queste accuse? Che sono terribili e mi fanno stare male, ma io conosco la verità».

UN EX MARITO ESOSO AUBRY VUOLE DA HALLE UNA MONTAGNA DI SOLDI

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uel pomeriggio il vento era poco più di una brezza leggera. La piccola barca del pescatore solcava il mare verdissimo delle Filippine, al largo dell’isola di Palawan. Era il 7 maggio 1934, e il pescatore rientrava a casa con le sue reti piene. Avvicinandosi alla riva, un riflesso a pelo d’acqua attirò la sua attenzione. Un grosso crostaceo? Una strana conchiglia? Decise di avvicinarsi, e quando si sporse per guardare meglio, a nemmeno un metro di profondità scorse qualcosa di incredibile: una vongola enorme, mai vista una così grande. E vide anche il tesoro che a fatica essa nascondeva: una perla bianchissima, di impressionanti dimensioni. «Sarò ricco, devo prenderla», si disse. «E devo fare in fretta: non voglio che gli altri mi vedano». Si tuffò. La distanza era poca, non sarebbe stato niente di complicato. Quando le sue mani toccarono il guscio della gigantesca creatura, questa parve scuotersi da un lungo sonno. Intrappolò le mani del disturbatore in una morsa ferrea, e a nulla valsero i tentativi del pescatore di divincolarsi: morì annegato, e il suo corpo fu ritrovato poco dopo dagli altri che rientravano con le barche. «Era così esperto... come può essere successo?», si chiedevano. Uno tra i più anziani esaminò i polsi dello sfortunato, e disse intimorito: «Allah ha preteso il suo dazio. Ora possiamo concludere l’opera di quest’uomo». Indicò l’acqua, e fece cenno ai compagni di tuffarsi. Quando toccarono terra, ci vollero dieci di loro per trasportare la pesantissima vongola. Quando la aprirono, ne estrassero una perla dal peso di quasi sette chili. Questa straordinaria perla esiste ancora, e il suo valore si aggira attorno ai 40 milioni di dollari. Le è stato dato il nome di perla di Lao Tse o di Allah, e a suggerirlo fu lo stesso anziano pescatore. La sua forma, infatti, ricorda vagamente quella di un turbante in capo a un uomo barbuto. «Il volto di Dio», si disse al momento della scoperta. Non si sa se la leggenda del pescatore abbia o meno un fondo di verità, e nemmeno si sa se davvero la perla, come si dice, abbia 600 anni. Sicuramente non è rimasta nelle mani dei suoi scopritori, e dunque nessuno di loro, alla fine, è diventato ricco. Qualora dunque fosse stata quella la volontà di Allah, e per la quale pretese e ottenne una vita in dazio, forse sarebbe stato meglio lasciarla laggiù, nelle profondità delle acque verdi di Palawan.

La magica grande luna. Ma chi l’ha vista? Siete tutti rimasti svegli e col naso all’insù la notte del 5 maggio? Peccato. Considerato il maltempo, dalle nostre parti della tanto decantata “grande luna” si è visto in realtà ben poco. Altrove, invece, lo spettacolo è stato davvero grandioso, come testimoniano le immagini. In

Sudafrica sembra spuntare Marte al posto del satellite terrestre. La statua della Libertà sembra renderle solennemente omaggio. In Colombia il candore è abbacinante, e il giallo della luna su Manila è quasi da film. Almeno in questi posti, chi non ha dormito è stato premiato.

notizie incredibili LA CARICA DEI 500 IN KANSAS LA SFILATA DEI CANI IN COSTUME

SCHERZI DA FELINO FA FOTO AI GHEPARDI E LORO LA ATTACCANO

C’È POSTO PER 18 VECCHI BUS RICICLATI IN MAXI AMBULANZE

I MIGLIORI AFFARI SI FANNO CON LE KM.Ø E LE AZIENDALI. NON TEMIAMO CONFRONTI n Continua ad andare avanti la battaglia legale tra Halle Berry e l’ex marito, il modello Gabriel Aubry, per l’affidamento della figlia di 4 anni, Nahla. Nell’ultima richiesta presentata al giudice, Aubry vuole 20mila dollari al mese da parte dell’attrice, vincitrice di un Golden Globe, e 500mila dollari per coprire le spese legali in cui è incorso.

In Kansas, per il 5 maggio, si è svolta una singolare manifestazione che non sarebbe piaciuta a Crudelia Demon. Centinaia di cani di piccola taglia, la maggior parte chihuahua, vestiti da ballerine, cowboy o messicani in sombrero hanno infatti sfilato alla parata del Cinco de Mayo a Kansas City. L’obiettivo degli organizzatori era quello di battere il record con 700 cani, ma se ne sono presentati soltanto 500. Poco dopo le 11 i padroni hanno sollevato tutti i cani in alto, creando l’effetto di un mare di piccole teste, molte delle quali con indosso grandi cappelli.

Due ghepardi hanno attaccato una donna svedese in un parco in Sud Africa, episodio documentato dalle foto del marito. Nelle immagini si vede la signora Violet D’Mello a terra, con il sangue sul collo e i due felini intorno. Secondo quanto riporta il Port Elizabeth Herald, sarebbe stata attaccata mentre cercava di proteggere due bambini dagli animali. Poco prima aveva fatto una foto sorridente accanto a uno dei ghepardi. «La situazione è diventata seria molto rapidamente», ha detto la donna al giornale. Le bestie, ha aggiunto, «non sembravano aggressive. Parevano piuttosto eccitate».

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LE BORDATE

LOTTA IMMOBILIARE Il Pd chiama a rapporto la fondazione e sulla cassaforte Ds soffia la bufera

RESA DEI CONTI Dopo lo sfratto del circolo Gramsci di Sestu Lai convoca la “Berlinguer” che incassa le critiche del tesoriere la Barracciu attacca: «Ma chi ha deciso sui beni della Quercia?» n Lo sfratto del circolo “Antonio Gramsci” del Pd a Sestu, ad opera della fondazione “Enrico Berlinguer”, toglie il velo allo scontro in atto tra il partito democratico e la cassaforte che custodisce gli oltre settanta immobili del Pci-Pds-Ds che, dopo la fusione con gli ex Ppi della Margherita, non sono finiti nel patrimonio del Pd. I rapporti tra il partito guidato da Silvio Lai e l’organismo presieduto da Tore Corona (già segretario organizzativo Ds e dipendente del Pd) da tempo sono tesi proprio sulla gestione del consistente patrimonio immobiliare. Nell’ultimo bilancio disponibile on line, il valore di uffici, locali e aree, posseduto nel 2008 dalla fondazione Berlinguer, supera i tre milioni di euro ma a scorrere il lungo elenco di appartamenti sparsi in tutti i Comuni della Sardegna sembra un cifra assai prudente se si considera, ad esempio, che la sola via Emilia, con annesse volumetrie edificatorie, sul mercato ha una stima che equivale alla metà dell’intero valore dei 72 immobili iscritti nello stato patrimoniale. La fondazione ha partecipazioni

anche in due immobiliari la Karalis srl e La Comune srl, due società che avevano in portafoglio, rispettivamente, gli immobili di partito nel Sud dell’isola e quelli nella vecchia provincia di Nuoro (cioè anche quelli dell’Ogliastra). In pratica la fondazione Berlinguer è una cassaforte di mattoni “rossi” che serve a garantire al Pd almeno le sedi, per fare politica con un canone a prezzo “amico”. Qualcuno ha azzardato che avrebbe potuto fare persino da garante in banca per concedere credito al Pd ma l’ipotesi, così si spiffera, è stata rispedita al mittente dai dirigenti della fondazione in occasione della campagna elettorale per le ultime amministrative. Al di là dell’incidente di percorso resta il tema del rapporto tra fondazione e vertici del Pd e per capire il clima basta pensare che il segretario regionale del partito, Silvio Lai, ha accolto le richieste dei coordinatori provinciali e ha chiesto un chiarimento urgente al comitato di indirizzo della fondazione Berlinguer. Alle cui riunioni non partecipa ormai da tempo «per evitare posizioni di conflitto di

info NOMINATI A VITA I dirigenti della fondazione Berlinguer sono: Antonello Cabras, Giulio Calvisi, Tore Cherchi, Tore Corona (presidente), Francesco Macis, Dino Pusceddu e Emanuele Sanna. Ai sensi dell’articolo 8 dello statuto della fondazione sono tutti nominati a vita

interesse» l’attuale tesoriere del Pd, Dino Pusceddu. «Sono contrario alle recenti inziative assunte dalla fondazione Berlinguer - precisa Pusceddu ed è da escludere che chi si occupa delle gestione del patrimonio immobiliare possa in qualche misura condizionare le scelte politiche legittimamente assunte dai dirigenti del Pd a qualsiasi livello territoriale». «Ho fiducia - conclude il tesoriere democrat già contabile Ds - che la situazione possa ricomporsi nell’interesse di tutti ma in ogni caso tengo a precisare che tra la fondazione e il partito, io scelgo di stare col partito». L’ultimo segretario regionale dei Ds sardi, attuale deputato Pd, Giulio Calvisi, concorda sull’esigenza di «un chiarimento tra le parti, soprattutto per ciò che accade al livello locale» e ricorda che la fondazione Berlinguer ha il compito di «tutelare i valori dei Ds» e che la sua costituzione «è stata regolarmente deliberata nella riunione della direzione dei Democratici di Sinistra, tenutasi a Tramatza l’11 giugno del 2007». Non la pensa così l’attuale vice segretario del Pd, Francesca Barracciu, che l’11 giugno del 2007 risultava tra i componenti la segreteria e la direzione dei Ds: «Non sono mai stata convocata - attacca la Barracciu - a nessuna riunione informale o ufficiale per parlare e decidere della nascita

SESTU Il circolo del Pd “Antonio Gramsci” denuncia lo sfratto ad opera della fondazione Berlinguer che ha concesso l’immobile che lo ospitava ad un’associazione costituita da alcuni componenti il direttivo del vecchio partito dei Democratici di Sinistra, confluito politicamente nel Pd ma i cui beni non sono stati trasferiti al patrimonio dei democratici

della fondazione Berlinguer ne tanto meno del suo Statuto che ha consentito la vergognosa nomina a vita dei componenti degli organi di indirizzo e gestione e la possibilità, per questi nominati, di cooptare a piacere chi vogliono e quando vogliono». «È arrivata l’ora di fare chiarezza su quanto sta succedendo - incalza la vice di Lai in via Emilia - e di chiedere i conti ma ciò che mi preme capire è anche come, quando e chi ha deciso di istituire la fondazione che oggi gestisce il patrimonio immobiliare ex Pci-Pds-Ds e come sia possibile che al presidente della fondazione, dipendente a tempo indeterminato del Pd, sia consentito disporre di quegli immobili per farne strumento da usare contro lo stesso partito come nel caso di Sestu». La segretaria del circolo “Gramsci” di Sestu, Michela Mura, finita con i mobili e i documenti del partito accatastati in uno stanzino, annuncia intanto il ricorso alle vie legali «nessun padrone di casa può permettersi di mettere le mani nelle cose dell’inquilino e cacciarlo senza preavviso» e chiede l’intervento urgente dei vertici democrat «è importante che tutti sappiano cosa accadendo all’interno del Pd sardo». E anche cosa accade nella fondazione-cassaforte intitolata a Enrico Berlinguer. Antonio Moro

BARUFFA Il Pdci contro la Zuncheddu: parla come la Lega

BEN AMARA Il consigliere regionale del Pdci insultato da Claudia Zuncheddu

n Claudia Zuncheddu e Radhouan Ben Amara in Consiglio regionale fanno parte del medesimo gruppo, il Misto, in condominio con Sel ma tra i due da qualche tempo non corre buon sangue. Giovedì scorso, dopo la riunione in commissione durante la pausa al bar, tra i due è scoppiato l’ultimo screzio e sono volate parole pesanti. «Dovresti baciare la terra di Sardegna ogni giorno, al tuo Paese, con questo comportamento, ti avrebbero tagliato la testa», così la consigliera indipendentista della neonata formazione di “Sardigna Libera” avrebbe apostrofato il consigliere dei Comunisti italiani, facendo riferimento alle sue origini tunisine. Sulla querelle prende posizione la

segreteria del Pdci guidata da Alessandro Corona. «Le parole rivolte al compagno Ben Amara - scrive Corona - lasciano l’amaro in bocca e un senso di discreta pietà nei confronti di chi le ha pronunciate». «Sarebbe opportuno - incalza il partito che conserva nel simbolo falce e martello - che qualcuno chiarisca perché ad una prima analisi si tratta di una frase poco consona a chi rappresenta le

LITE La consigliera al collega Ben Amara: «Dovresti baciare la terra sarda, al tuo Paese ti avrebbero tagliato la testa»

istituzioni e che probabilmente cela un fondo di presunta superiorità razzista, una frase che comunque è inaccettabile». «Forse il nuovo indipendentismo di cui si fa portavoce la Zuncheddu prevede che gli immigrati che arrivano nella nostra Isola debbano baciare ogni giorno la terra sarda o sentirsi sudditi?» domanda Alessandro Corona. «È forse un richiamo ideologico che si rifà ai concetti tipici di altri movimenti politici, come per esempio la lega nord?» concludono dalla segreteria del Pdci sardo. Solidarietà al compagno Ben Amara è stata espressa non solo dal suo partito ma anche dal presidente della giunta Ugo Cappellacci nel corso di una telefonata riservata.


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L’INTERVISTA

BASI DI MORTE PARLA IL PROCURATORE FIORDALISI

«Ecco l’origine della sindrome di Quirra da troppo tempo avvolta nel mistero» n «La Sindrome di Quirra oggi non è più un fatto misterioso, perché finalmente si conoscono le fonti del pericolo per la pubblica incolumità che sono rimaste coperte da un alone di mistero per tanto tempo». Non sembra aver dubbi il procuratore Domenico Fiordalisi. In sedici mesi di indagini e accertamenti che, nei giorni scorsi, hanno portato alla richiesta di 20 rinvii a giudizio tra militari, amministratori locali, professori e ricercatori universitari, la Procura di Lanusei ha ricostruito «un quadro di evidente contaminazione da attività militari e di sperimentazione» svolte per decenni all’interno del Poligono del Salto di Quirra. Il tutto senza che militari o civili impegnati nel poligono, come gli allevatori che utilizzavano i pascoli nell’area militare, siano stati adeguatamente informati o protetti verso gravi rischi sanitari che potevano correre in determinate aree. Come non ha dubbi nel ribadire che l’azione della magistratura «va nella direzione della tutela di quella che è la difficile situazione che i pastori e le persone che abitano nei centri urbani intorno a quest’area demaniale militare, hanno vissuto e vivono». «La Costituzione», aggiunge collocando la sua azione in un ambito più generale, «pone in modo centrale la questione della tutela della persona e della sua salute, due diritti collegati uno all’altro. Anche i pastori, che hanno subito danni come persone offese prima e poi come protagonisti passivi del sequestro preventivo delle aree che utilizzavano, ritengo abbiano capito che la magistratura ha agito soprattutto nel loro interesse, per salvaguardare la loro dignità e la loro salute». Il pericolo per la salute, l’inquinamento da sostanze radioattive come il torio e quello chimico fisico da diversi metalli pesanti, sarebbe anche aggravato dalle conseguenze cito-tossiche dell’attività dei numerosi radar operanti nel Poligono. RADIOATTIVITÀ PER DECENNI «La fonte di questo pericolo», spiega ancora il magistrato, supportando le sue argomentazioni con le conclusioni dei consulenti scientifici, «è costituita da una o più sostanze radioattive che creano, specialmente per le emissioni di radiazioni alfa, una pericolosità così lunga nel tempo che sono necessari 30/35 anni per esprimere tutta la loro potenzialità nociva. Significa che negli anni 2000 stiamo subendo i possibili effetti negativi in termini di danni al Dna delle persone viventi e degli animali, per condotte poste in essere negli anni 1970/1980».

IL LIBRO “LO SA IL VENTO” SUI MALI DELLA SARDEGNA

SUL CAMPO Il procuratore Domenico Fiordalisi e, a destra, la rampa di prova dei propulsori di vettori spaziali

«Negli anni 2000 stiamo subendo i possibili effetti negativi sul Dna delle persone viventi e degli animali, per condotte poste in essere negli anni 1970/1980. La fonte del torio la cui presenza è stata riscontrata in passato e in anni recenti è un missile utilizzato in tutta Europa, il missile Milan».

«La fonte del torio», precisa ulteriormente, «la cui presenza è stata riscontrata in passato e in anni recenti da enti pubblici tra i quali anche l’Arpas, è un missile utilizzato in tutta Europa, il Missile Milan, nelle versioni fabbricate prima del 1999, che conteneva questa sostanza nel sistema di guida. A questo si aggiungono le attività di brillamento di materiale bellico obsoleto, che sinora erano indicate essere solo delle operazioni di esercitazione di artificieri o test di esplosivi, e invece si sono rivelati essere una forma di smaltimento di rifiuti militari pericolosi che ha generato l’inquinamento da tungsteno, cromo e altre sostanze estremamente pericolose». «RIESUMAZIONI NECESSARIE» Tutti contaminanti che, sommati a quelli rilasciati da alcune discariche di materiali pericolosi utilizzati dai militari, la pioggia e il vento hanno contribuito a portare ben oltre le aree interne al Poligono interessando an-

LANUSEI Il pm ha condotto l’inchiesta che ha scoperchiato lo scandalo dei veleni usati nel poligono militare

«Abbiamo effettuato accertamenti molto complessi che purtroppo hanno reso necessaria la riesumazione e l’analisi delle salme di numerosi pastori, riesumazione fortemente criticata, ma che ha prodotto risultati estremamente utili per l’accertamento della verità».

che «i fiumi e pozze in cui si abbeveravano mandrie e greggi di vari ovili dove si sono verificati purtroppo tanti casi di pastori deceduti». «Nelle ossa di questi pastori», aggiunge Fiordalisi riferendosi alla misura che, insieme all’iniziale sequestro dell’intero Poligono, è stata tra le più contestate, «è stato trovato il torio, in misura più elevata di chi non frequentava quelle aree. Sono stati accertamenti molto complessi che purtroppo hanno reso necessaria la riesumazione e l’analisi delle salme di numerosi pastori, riesumazione fortemente criticata, ma che ha prodotto risultati estremamente utili per l’accertamento della verità». L’indagine, che nella prima fase aveva anche ipotizzato il reato di omicidio colposo con dolo eventuale poi caduta anche per l’estrema difficoltà di dimostrare il nesso di causa ed effetto tra le azioni che hanno portato al disastro ambientale e la morte di pastori e militari, è arrivata «a ipotesi di

INDAGINI «La fonte di pericoli è costituita dall’uso di sostanze radioattive che creano danni che si scoprono dopo decenni»

n Carlo Porcedda è autore, con la collega Maddalena Brunetti, del libro “Lo sa il vento, il male invisibile della Sardegna”, inchiesta sui veleni di poligoni militari e poli industriali che minacciano (e minano) la salute dei sardi e mettono a repentaglio l’incolumità delle bellezze dell’Isola. Poligono di Quirra ma non solo: tra testimonianze di parenti di persone morte o ammalate, racconti, raccolte di atti parlamentari e d’inchiesta, vengono raccontati i mali della Sardegna, che passano dalle grandi industrie chimiche all’uso militare di angoli di paradiso. Il libro, uscito alla fine del 2011 (Edizioni Ambiente, Collana Verdenero) è introdotto dalla prefazione del musicista Paolo Fresu. Eccone un passaggio: «...In questi ultimi decenni molti hanno taciuto sulle responsabilità legate all’industrializzazione e alla militarizzazione della Sardegna. Imprenditori e politici, costruttori senza scrupoli e militari hanno minato uno dei luoghi più belli e incontaminati del pianeta...». reato concrete, chiare e verificate» che possono essere «oggetto di una valutazione da parte del giudice perché, per esempio, non coperte da prescrizione». «Quello che è fondamentale comprendere», prosegue Fiordalis, «è che l’accertamento che il codice consente alla giustizia, per le conoscenze scientifiche che oggi si hanno, è in termini di pericolo ed esposizione al pericolo, e non di nesso di causalità». IL RAPPORTO CON LA GENTE Un argomento cui Fiordalisi tiene particolarmente, è l’importanza del “canale diretto” instaurato con decine di persone che si sono rivolte a lui per raccontare, testimoniare e denunciare alcune centinaia di casi di malattie e morti, «un legame tra magistratura e cittadino che non si è mai spezzato e ha permesso di acquisire informazioni che altrimenti non avremmo mai avuto». «Non è stato semplice», conclude, «perché il clima che negli anni si è creato intorno a questa vicenda non favoriva una collaborazione della gente, ma in buona misura ci siamo riusciti. Si tratta di un percorso nuovo che va nella direzione di tutela della salute di tutti». Carlo Porcedda


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ELEZIONI IN EUROPA

SVOLTA IN FRANCIA

Vince Hollande, adieu Sarkozy n La Francia (e forse l’Europa) volta pagina. Francois Hollande ha battuto Nicolas Sarkozy ed è il nuovo presidente della Francia. Hollande ha ottenuto il 52 per cento dei voti. Una folla festante si è radunata nella città di Hollande, Tulle e davanti al quartier generale socialista a Parigi in Rue Solferino. Sarkozy lascia la guida del partito per le prossime legislative. Secondo i risultati ufficiali ha raggiunto il 51,9% dei voti, mentre Sarkozy ha ottenuto il 48,1%. Già da metà pomeriggio il giornale belga “Le Soir” aveva anticipato i primi exit poll, dando per vincente il socialista con il 53%. A seggi ancora aperti, Sarkozy ha annullato le celebrazioni post elezioni organizzate dall’Ump a place de la Concorde in caso di vittoria. Debacle è la parola che riassume l’epilogo della sua presidenza che termina con un disimpegno: «Mai più candidato alle stesse funzioni», ovvero presidenza della Repubblica e guida dell’Ump. «Torno ad essere un francese tra i francesi», ha detto Sarkò. Trionfo, invece per Hollande, primo socialista 17 anni dopo Francois Mitterrand. In mezzo, Jacques Chirac, Nicolas Sarkozy e tante sconfitte e umiliazioni per la gauche francese, che ieri sera si è ripresa la Bastiglia come non succedeva da tanto tempo. Il nuovo presidente si rivolge subito all’Europa promettendo «un nuovo inizio» ma chissà se fra i concittadini di Tulle e il popolo della sinistra che lo aspetta a Parigi avrà davvero il tempo di telefonare subito ad Angela Merkel come aveva anticipato. Oggi sarà il tempo dell’apertura di Borsa, dell’osservazione dei mercati, dei primi contatti con la Germania e gli altri partner europei dopo questa domenica di novità in Europa. Ma per quello c’è tempo. Prima c’è la grande festa sotto la pioggia nella piazza della cattedrale di Tulle, dove Hollande ha fatto per tanti anni il sindaco e dove tutti gli danno del tu. Dove la fin qui rigida Valerie Trierweiler ride seguendo il presidente sul palco e dice «sono emozionata, non mi rendo ancora conto». E dove il primo discorso di Hollande, che più che la parola di un presidente sembrava ancora un comizio, sfuma sulle note di una fisarmonica. Sul palco ci sono i musicisti locali, che suonano “La vie en rose”, mentre lui agita la manona per salutare e Valerie sventola un mazzo di rose rosse. La prima telefonata che Hollande ha ricevuto in qualità di presidente è stata quella dell’avversario Sarkozy: «Gli ho augurato buona fortuna», ha detto il presidente sconfitto, che ha stretto i denti fino all’ultimo sforzandosi di trascinare gli scettici, gli avvoltoi che volteggiavano sull’Ump e uno staff di campagna elettorale troppo spocchioso e poco efficace. «Ho sbagliato io, mi assumo tutta la responsabilità di questa sconfitta»,

info

NORMALITÀ ALL’ELISEO Hollande è il settimo presidente della Repubblica francese. L’uomo che gira per Parigi in motorino e che promette di essere un leader “normale”, si è presentato in questa campagna elettorale come l’opposto di Sarkozy. Leader del Partito socialista dal 1997 al 2008, Hollande viene percepito oggi come un uomo serio e rassicurante, calmo, metodico, organizzato. Nel duro confronto tv di mercoledì scorso è riuscito a non farsi «polverizzare», come Sarkozy aveva promesso.Tra le promesse di Hollande c'è quella di cambiare la Francia. Ma anche l'Europa.

è l’amaro commiato del presidente che sembrava non dover perdere mai e che invece è stato il secondo, dopo Giscard d’Estaing, a non essere confermato all'Eliseo. Era serio e alla fine commosso, svuotato dopo una campagna durissima e crudele negli ultimi giorni, quando ha capito che anche i colonnelli del partito lo avevano lasciato da solo. La prima cosa che ha tenuto a dire è che non farà più il capo del partito e che alla sfida durissima delle legislative di giugno (dove i sondaggi già pronosticano disastri) è bene che ci pensino gli altri, la triade Fillon-Copè-Juppè, che adesso prenderà le redini dell’Ump. «Un’altra battaglia comincia», hanno ripetuto uno dopo l'altro i capi della destra sconfitta, mentre Marine

BALLOTTAGGIO Il candidato socialista è il ventiquattresimo presidente con il 52% dei voti: «Nuova stagione per l’Europa» Le Pen - con la sua scheda bianca che ha indirettamente favorito la vittoria di Hollande - si fregava le mani. L’obiettivo di svuotare l’Ump e prenderne un giorno il posto è da ieri sera più che mai la stella polare dell’operazione Bleu-Marine. Per il Sarkozy sconfitto che annuncia non il ritiro dalla politica ma il disimpegno personale, al contrario, la battaglia finisce qui. Per la Francia, si chiude l’era Sarkozy, l’uo-

LA FESTA A Tulle, feudo elettorale di Hollande, a Parigi davanti alla sede socialista e in tutto il Paese migliaia in strada. In place de la Bastille, gremita all’inverosimile, urla di gioia e bandiere. E fischi a Sarkozy.

mo che ha indispettito la gente di sinistra e che aveva promesso di modernizzare il paese irritando molti anche fra i suoi compagni di partito. Ha fatto metà delle riforme promesse ma a pesare sulla sconfitta è stato il suo metodo, i suoi accenti a volte sprezzanti e lesivi per la propria immagine. La paura che l’Europa avrebbe avuto di perdere Sarkozy, uno dei due pilastri della coppia franco-tedesca di questi anni, è svanita già nelle prime reazioni di ieri sera. La cancelliera Angela Merkel, che doveva fare campagna elettorale per lui, stringerà adesso la mano a Hollande: «L’Europa ci guarda - l’ha avvertita indirettamente il neopresidente dal palco di Tulle - l’austerità non deve più essere una fatalità».

GRECIA GIÙ PARTITI PRO EURO, BOOM ESTREMISTI n Puniti i grandi partiti tradizionali, pro-austerità, boom della sinistra radicale e dell’estrema destra xenofoba e filo-nazista: le urne greche, secondo gli exit poll, consegnano un parlamento frammentato, dove ogni tipo di coalizione appare difficile, se non impossibile. Secondo il primo exit poll, diffuso dai canali Mega, Ant-1, Net e Alpha, Nea Dimokratia si afferma come partito di maggioranza relativa con una forbice 17-20%, mentre Syriza (coalizione della sinistra radicale) riceve tra il 15,5 e il 18.5% superando i socialisti del Pasok (14-17%) e diventando così il secondo partito greco. A seguire i Greci Indipendenti (destra) 10-12%, KKE (comunisti) 7.5-9.5%, Alba Dorata (estrema destra) 6-8%, Sinistra democratica 4.5-6.5%, LAOS (estrema destra) 2.5-3.5%, Verdi ecologisti 2.5-3.5%, Drasi (destra) 2-2.8%, Alleanza democratica (centrodestra) 2-2.5%. E proprio il dato dell'estrema destra con simpatie neonaziste di Chrysi Avgi (Alba dorata), è secondo gli exit poll uno dei dati rilevanti di questa consultazione schiacciata dal peso della crisi e dalle paure che essa genera nelle classi popolari e non solo.


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CONTINENTI

FISCO VIA IMU SU PRIMA CASA? CAUTELA TRA I SINDACI

mezzo, Luca Bocchi, è morto dopo essere scivolato in una vasca di liquami nell’azienda agricola di famiglia a Lendinara (Rovigo). Inutili i soccorsi, il piccolo è morto annegato. Da quanto si apprende dai carabinieri, il corpo del piccolo è stato recuperato dal padre, che ha chiamato immediatamente il 118. Sul posto i sono intervenuti i vigili del fuoco e un’ambulanza. Sul tragico incidente indaga la magistratura: da appurare le cause che hanno portato il piccolo Luca a cadere nella vasca di liquami che si trova ne pressi della stalla della fattoria dei genitori a Lendinara.

n Azzerare l’Imu sulla prima casa? L’ipotesi ventilata che i Comuni possano abbassare l’aliquota fino ad abolire di fatto la tassa incontra molta cautela da parte dei sindaci di alcuni tra i maggiori comuni italiani. Per il sindaco di Torino, Piero Fassino, l’idea di azzerare l’Imu «va valutata: un piccolo comune può farlo - ha detto - ma per le grandi città bisogna fare due conti e vedere. Se sarà praticabile si farà, ma se non viene sostituita da qualcos’altro i comuni non ce la fanno». Prudente anche il primo cittadino della capitale, Gianni Alemanno: «Se possibile, lo faremo, occorre valutare l’impatto», ha dichiarato ieri il sindaco di Roma.

VATICANO CARDINALE BAGNASCO: NO ALL’ANTIPOLITICA n Un attacco all’antipolitica arriva dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei. «Oltre ad essere particolarmente attaccati e dipendenti dalle cose materiali, ad allontanare sempre più i giovani dalle istituzioni è la cosiddetta antipolitica, aspetto questo negativo e diseducativo - ha detto il prelato. Ci vuole quindi una chiara e definitiva inversione di tendenza».

TERNI UNA BARCA SI RIBALTA MORTO UN RAGAZZO n Era uscito per pescare sul lago di Corbara insieme al fratello e a un amico, ma la piccola barca sulla quale si trovavano è affondata. Così, un operaio ventinovenne di Todi è annegato in località Salviano di Baschi. Le cause dell’incidente sono al vaglio dei carabinieri ma pare che a provocarlo sia stato il maltempo.

MODENA CROLLA OTTOVOLANTE UNDICI PERSONE FERITE n Non è in pericolo di vita la tredicenne di origini tunisine ricoverata al policlinico di Mo-

GIAPPONE TORNADO SU TOKYO UNA VITTIMA E 40 FERITI n Un morto, 40 feriti, 200 case distrutte: è il bilancio del passaggio di un tornado che ha colpito il Giappone e in particolare la zona di Tsukuba, a nordest di Tokyo. La vittima è un ragazzo di 14 anni.

Pescara Tutti in piazza contro i rom n Sono scesi in piazza nonostante sia ormai in carcere Massimo Ciarelli, il rom accusato di aver ucciso - il primo maggio a Pescara - l’ultrà Domenico Rigante. Davanti al palazzo del Comune si sono riuniti in migliaia, per la manifestazione vo-

dena per le ferite riportate ieri nel crollo di una giostra volante al luna park di Carpi. La ragazzina ha riportato nella caduta diverse contusioni, ma ora le sue condizioni sono stabili. Sono complessivamente undici le persone rimaste ferite, alcune dimesse subito dopo i primi soccorsi.

OMICIDIO A NAPOLI 50ENNE INCENSURATO RITROVATO CADAVERE n Un uomo di 50 anni, Santo Amato, è stato ucciso ad Afragola (Napoli). Il suo cadavere eè stato scoperto ieri mattina all’interno di una autovettura parcheggiata in via Regina Margherita. A causare la morte, due colpi di pistola che lo hanno raggiunto al torace e all’addome. Amato era incensurato. I carabinieri di Casoria e del nucleo investigativo di Ca-

luta dai capi della tifoseria, intonando cori per la vittima ma soprattutto scandendo slogan contro la comunità nomade presente in città dagli anni Quaranta. Poi i dimostranti hanno provato a spostarsi verso il quartiere di Rancitelli, do-

ve risiede la maggior parte dei rom. Le forze dell’ordine avevano già preso precauzioni, ma a fermare il minaccioso corteo sarebbero stati gli stessi capi ultrà, fra i quali il fratello della vittima Antonio Rigante. La situazione resta tesissima.

stello di Cisterna stanno ascoltando la moglie e altri familiari, per ricostruire le sue ultime ore di vita alla ricerca di un possibile movente per il delitto, che resta tuttora oscuro.

ca. Numerosi sono quelli che diventano manager atipici, ovvero riescono a riciclarsi in una sorta di co.co.pro o aprendo la partita Iva e salvare così il posto di lavoro».

ECONOMIA DIRIGENTI IN CRISI A CASA IN 100MILA

FIRENZE BARISTA ACCOLTELLATA MARITO SI COSTITUISCE

n L’Italia durante la crisi ha perso oltre 100 mila dirigenti. Il dato emerge dal confronto di dati Istat, che rilevano come il numero degli occupati con profilo professionale di dirigente sia sceso del 20,8% in tre anni, dal 2008 al 2011, passando da 500 mila a 396 mila unità. «Solo una parte limitata di dirigenti - afferma il presidente della Federazione nazionale dirigenti aziende industriali Giorgio Ambrogioni -riesce successivamente a collocarsi mantenendo la stessa qualifi-

n Una barista di Firenze è stata selvaggiamente accoltellata ieri nel bagno del locale. Ferita all’addome, al collo e ad un occhio, è stata trasportata all’ospedale di Careggi. Le sue condizioni sono gravissime. L’assalitore è il marito che si è subito costituito nella caserma dei carabinieri di Campi Bisenzio. La coppia si era separata di recente. Non sarebbe comunque andato molto lontano perchè diversi testimoni avevano visto che si appartava con la moglie dalla quale viveva da poco

separato. Il movente del gesto sarebbe, secondo gli inquirenti, l’irrefrenabile gelosia dell’uomo nei confronti della sua ex compagna.

COREA DEL SUD FIAMME IN NIGHT CLUB IN 9 PERDONO LA VITA n Un incendio in un night club ha provocato la morte di 9 persone e il ferimento di altre venti. Le fiamme sono divampate sabato sera in una delle 28 stanze dell’edificio, nella città portuale di Busan. Secondo testimoni, si è sentita un’esplosione prima che il fumo invadesse rapidamente il bar. La maggior parte dei decessi è dovuta all’inalazione dei fumi tossici sprigionatisi.

MOSCA CORTEO ANTI PUTIN SCONTRI IN PIAZZA

METEO STOP AL MALTEMPO DA OGGI ARRIVA IL SOLE n Dopo giorni di instabilità, il tempo pare destinato rapidamente a migliorare. Per la giornata di oggi si prevedono temperature in rialzo, mentre si verificheranno ancora rovesci sul nordest, al centro specie tra Toscana, Umbria e Marche, sulla Campania, su Sicilia e Calabria e Puglia.

DRAMMA A ROVIGO BAMBINO DI 1 ANNO ANNEGA IN UNA VASCA n Un bimbo di un anno e

n Per la polizia sono rimasti 8.000 circa ma, secondo quanto ha constatato l’Ansa sul posto, sono tra i 30 e i 50 mila i dimostranti che hanno partecipato ieri a Mosca alla manifestazione anti Putin. Sono oltre 200 le persone fermate dalla polizia nel corso della manifestazione. La polizia ha negato di esser ricorsa ai lacrimogeni e ha reso noto che quattro agenti sono rimasti feriti, uno dei quali accoltellato.


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Cultura La pioggia non blocca Mercato Divisioni tra operatori Assemini Schianto sull’albero le visite ai monumenti aperti salta il consorzio San Benedetto muore un ragazzo nigeriano a pagina 12

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Elmas I negozi

tra affitti e crisi ora partono dall’aeroporto COMMERCIO Il ristorante del terzo piano è durato pochi mesi, sono tanti gli spazi commerciali abbandonati mentre le attività che resistono sono a rischio chiusura per l’aumento dei canoni n La crisi del commercio colpisce anche in aeroporto. Negozi chiusi, spazi vuoti e commercianti pronti alla fuga. Il ristorante al terzo piano è stato aperto, chiuso ed è già abbandonato. Pochi mesi di lavoro per il locale gestito dalla catena Fini di Modena che ancora pubblicizza sul suo sito il ristorante aperto a Elmas, chiuso a tempo di record. Ma anche tra i commercianti che resistono serpeggia un forte malumore, soprattutto per gli elevati costi del minimo garantito e delle royalties sul fatturato. I negozianti si sono lamentati con la Sogaer perché anziché andargli incontro aveva intenzione di ritoccare al rialzo le cifre, una scelta considerata azzardata dagli operatori dell’aeroporto, anche in considerazione che il 94,3 per cento della Sogaer è della Camera di Commercio, che ben conosce la situazione in cui si trovano i negozi. Nei giorni scorsi la società che gestisce l’aeroporto avrebbe fatto un passo indietro bloccando gli aumenti che scattano ogni anno per chi ha un’attività commerciale dentro l’aeroporto. E sono sempre di meno perché il ristorante non è l’unico spazio lasciato libero, dall’aeroporto di Elmas sono andate via anche le Poste. Entrando nel piano degli arrivi ci si imbatte nei totem blu della Sogaer abbandonati da tempo, di fronte c’è l’imponente area destinata alle partenze, ma è fuori uso. Il tabellone non comunica più le informazioni sui voli e una serie di pannelli impedisce l’accesso obbligando i passeggeri ad attraversare la piccola zona commerciale. Quella che sembrava una situazionedi emrgenza è diventata ordinaria e per imbarcarsi bisogna passa-

re nel corridoio tra un negozio di magliette e una parafarmacia, confinante con uno dei tanti spazi commerciali chiusi: neanche il passaggio obbligato è servito a rilanciare i negozi. Chi non si sta imbarcando e prosegue oltre la galleria trova il bar-paninoteca con vista sugli aerei, ma con quella vetrata finisce ogni forma di vita. Nella parte sinistra del piano partenze, intorno alle poltroncine per l’attesa, ci sono altre attività: da una parte due negozi di abbigliamento, dall’altra un negozio di prodotti sardi e uno spazio vuoto un tempo occupato da una profumeria-duty free. In mezzo c’è un negozio di souvenir, che si trova proprio sotto i resti del ristorante dalla vita breve. Tra l’area per le partenze e quella dei check-in c‘è una libreria-edicola e all’altezza dei check-in ci sono altri tre spazi riservati alle attività commerciali. Il primo è occupato da un bar, la stessa attività occupa con sedie e tavolini anche il secondo spazio mentre il terzo è inutilizzato. Al piano terra, quello degli arrivi, ci sono i monitor spenti dello stand abbandonato dalla Regione che non offre più informazioni sull’Isola a chi ci ha appena messo piede. Di fronte c’è un bar-edicola che è l’unica attività commerciale presente al piano terra. Altre attività sono presenti nell’area riservata ai passeggeri pronti all’imbarco, ma anche lì non mancano gli spazi vuoti e i negozianti in fuga. Perché se già, in piena crisi, il commercio non vive il suo momento migliore gli operatori si lamentano dei canoni eccessivi e della scarsa collaborazione. E per i negozianti dell’aeroporto si prospettano solo partenze. Marcello Zasso

ELMAS Passeggeri all’interno dell’aeroporto, di fronte a una delle poche attività commerciali presenti

SOGAER BANDI PER NUOVI NEGOZI MA GLI SPAZI RESTANO VUOTI

I DATI QUASI 600MILA PASSEGGERI NEI PRIMI TRE MESI DELL’ANNO

n L’ultimo bando è scaduto il 24 novembre. Anche in quel caso la Sogaer ha chiesto agli interessati di presentare la «manifestazione interesse apertura attività commerciale presso aeroporto M. Mameli». Si ripetono negli anni, ma il settore commerciale dell’aeroporto stenta a decollare, anzi affonda. Emblematica la vicenda del ristorante del terzo piano. Sul sito della Sogaer c’è ancora il bando chiuso da un anno e mezzo, ma dove c’era il ristorante Fini restano solo le sedie e i resti delle insegne. Pochi mesi di attività per un ristorante della catena FiniFast, che ha forse rispettato il nome: fast significa veloce.

n A febbraio c’è stato un calo, nonostante l’anno bisestile, ma l’inizio del 2012 conferma il trend positivo per quanto riguarda i numeri dei passeggeri in arrivo e partenza dall’aeroporto di Elmas. Tra gennaio e marzo sono stati 589.687, divisi in 294.614 arrivi e 295.073 partenze. A gennaio sono state di più le partenze (100.961, con 96.857 arrivi), mentre il trend si è invertito a febbraio (86.175 arrivi e 85.541 partenze) e a marzo (111.582 e 109.471). Ad aprile il numero di passeggeri è aumentato ancora: nei primi 11 giorni ci sono stati 59.143 arrivi e 54.046 partenze, per un totale di 113.189 passeggeri.

Il blitz Spacciava hashish in piazza Sant’Eulalia

L’OPERAZIONE Blitz della polizia

n Quel muretto in piazza Sant’Eulalia per lui era diventato il “salotto” in cui ricevere i clienti e smerciare loro droga. Un “salotto” che sabato pomeriggio gli agenti della squadra volante, coordinati dal dirigente Gianfranco Murgia, hanno deciso di visitare arrestando lo spacciatore. Le manette sono scattate ai polsi di Walid Talloru, 21 anni, residente in via Premuda. Il giovane, accusato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, si trova ai domiciliari in attesa del processo. L’operazione che ha portato all’arresto del 21enne è scattata sabato pomeriggio, intorno alle 15. Gli agenti della squadra volante, impegnate nel consueto controllo del territorio, hanno deciso di verifi-

care alcune segnalazioni arrivate al 113, relative all’attività di spaccio in piazza Sant’Eulalia soprattutto nel pomeriggio. DUE PATTUGLIE Proprio per evitare eventuali fughe una “pantera” della Volante ha raggiunto la piazza da via Sant’Eulalia, mentre una seconda pattuglia è entrata da via Del Collegio. I poliziotti

L’ARRESTO In manette giovane di 21 anni, aspettava i clienti seduto sul muretto a pochi metri dalla chiesa

hanno subito notato il 21enne seduto su un muretto. IL giovane è apparso nervoso, infastidito dalla presenza degli agenti. I poliziotti lo hanno perquisito riuscendo a recuperare nelòla tasca dei pantaloni 11 pezzi di hashish, pronti per essere venduti. Uno di questi era segnato da un morso, tecnica utilizzata normalmente dagli spacciatori per tagliare velocemente le varie dosi. Nelle tasche il giovane aveva anche 50. Il denaro è stato sequestrato, secondo gli agenti sarebbe stato guadagnato spacciando. Complessivamente sono stati sequestrati 15 grammi di hashish. Il giovane è stato arrestato, oggi sarà processato con rito direttissimo.

VIA MARTINI L’AVVOCATO E LA MANOVRA ABITUALE n Non era la prima volta che l’avvocato Giovanni Giua, 74 anni, effettuava la manovra che gli è stata fatale sabato sera, quando è precipitato dal terrazzino della sua casa in via Martini. Spesso, quando doveva raggiungere piante più distanti da innaffiare, faceva ricorso a una scala che teneva nel locale che usava per vedere le partite con gli amici e trascorrere il tempo libero. Passava sul costone, che dà su viale regina Margherita, e rientrava all’interno. Solo che sabato sera forse ha perso l’equilibrio, finendo nel dirupo sotto la finestra. I vigili del fuoco hanno impiegato alcune ore per recuperare il corpo. Giua lascia una moglie e una figlia, anche lei avvocato.


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CAGLIARI UNIVERSITÀ ISCRIZIONI AL SEMINARIO SU COME PREPARARE UN CURRICULUM

MOLENTARGIUS IL “PERCORSO VITA” DOMENICA GINNASTICA AL PARCO

AL CAESAR’S INSUFFICIENZA RESPIRATORIA DUE GIORNATE E TRE SESSIONI DI CORSO

n Lo Sportello Student Jobs dell’Università organizzano un seminario su “Come presentare al meglio la propria candidatura: incontro per la preparazione del curriculum vitae”. Il corso si terrà nei locali dello Sportello Student Jobs, nel Corso Vittorio Emanuele 68, il 16 maggio dalle 9,30 alle 12,30. Per partecipare inviare, entro il 15 un’email all’indirizzo ersu.studentjobs@gmail.com con oggetto “Adesione al corso sul CV” e generalità.

n Domenica il parco di Molentargius ospiterà la manifestazione sportiva “Percorso Vita”, organizzata dal Comitato Regionale Sardegna della Federazione Ginnastica d'Italia. La gara regionale avrà inizio alle ore 10 nell’area verde di. Il Percorso Vita è una manifestazione sportiva inserita all'interno della sezione "Ginnastica per Tutti" mira a promuovere l’attività sportiva amatoriale.

n Si terrà il 17 maggio il corso base su”L'insufficienza respiratoria: corso base sulla gestione del paziente in ventilazione meccanica domiciliare” nella Sala Angela Caesar's Hotel. Tra gli argomenti trattati durante il corso ci sarà la ventilazione non invasiva, la ventilazione docimicilare, la tracheotomia, la tosse assistita. Il corso sarà suddiviso in due giornate e in 3 sessioni. Per informazioni: www.aservicestudio.com

Cultura I 75mila dei Monumenti aperti L’INIZIATIVA Boom di visite nonostante la pioggia nei siti scelti per la manifestazione La Puggioni: patrimonio ricco n La pioggia non ha scoraggiato i visitatori: boom di presenze per la giornata conclusiva dell’edizione numero sedici di Monumenti aperti. Oltre settantacinquemila persone dalle nove alle venti hanno firmato all’ingresso dei novantaquattro monumenti disponibili. Il temporale pomeridiano, durato non più di un’ora, che ha portato alla chiusura anticipata di molti siti, non ha impedito il superamento del numero di visitatori dell’anno scorso, settantamila. La necropoli punica di Tuvixeddu si conferma al primo posto tra le preferenze, con più di cinquemila visite. Subito dopo c’è l’Orto botanico, con oltre quattromila firme, e la Casa massonica con circa tremila curiosi che hanno varcato l’ingresso. Più di duemila firme per la Chiesa della Purissima in via Lamarmora. Alta presenza anche per la quarta edizione de “I racconti di Monumenti aperti”, curata da Paolo Fresu, Davide Catinari e

«Sapere che dopo sedici anni i cittadini fanno ancora lunghe file per visitare i monumenti è un dato che deve fare riflettere. La forza della manifestazione ha anche un risvolto pedagogico, visti i bambini delle scuole che fanno da guida». Fabrizio Frongia presidente Imago Mundi

IN VISITA Superate le presenze dell’anno scorso, circa 70mila

Rossella Faa. Folla di curiosi e estimatori di musica classica e corale anche nei tanti luoghi dove varie realtà musicali hanno dato vita a concerti, fin dalla mattina presto. La ztl a Castello – dove si trova un grande numero di siti culturali e monumenti - ha funzionato quasi alla perfezione, a parte qualche automobilista che non sapeva del divieto di transito. Si chiude

info TUVIXEDDU META AMBITA Più di 5000 visitatori per la necropoli sul colle.

positivamente la due giorni cittadina di arte e cultura. A monumenti ormai chiusi, giunge il plauso dell’assessore comunale alla Cultura, Enrica Puggioni: «Sono particolarmente contenta per questo grande risultato. Non sono sorpresa degli ottimi numeri di Tuvixeddu, i cittadini hanno già fatto capire quanto ci tengano, e hanno potuto vedere che i lavori al-

l’interno della necropoli stanno procedendo», afferma, «le migliaia di visitatori di tutti i siti sono un’ulteriore vittoria che testimonia il fatto che il nostro è un patrimonio ricco», spiega la Puggioni, «spero di riuscire a portare a compimento a breve il progetto con Soprintendenza e Università per mettere in rete tutti i monumenti. La cultura è motore essenziale dello sviluppo economico di un territorio». Molto soddisfatto anche Fabrizio Frongia, presidente dell’associazione culturale Imago Mundi, organizzatrice di Monumenti aperti: «Un traguardo inaspettato, soprattutto per l’improvvisa pioggia. Non pensavamo di ottenere questo risultato, sapere che dopo sedici anni i cittadini fanno ancora lunghe file per visitare i monumenti è un dato che deve fare riflettere», spiega Frongia, «la forza della manifestazione ha anche un risvolto pedagogico, visti i bambini delle scuole che fanno da guida. I cittadini, con la loro presenza fanno la loro parte. Le istituzioni», termina Frongia, «a partire dalla Regione, devono supportare un esempio come il nostro, che traccia una strada importante da continuare a percorrere». Paolo Rapeanu


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CAGLIARI APPUNTAMENTI ALL’OSPEDALE BROTZU UN CONVEGNO CONTRO L’OBESITÀ

LAVORO PREPARATIVI ALLA CGIL PER LA GIORNATA DELLA PRECARIETÀ

MEDICINA AL MEDITERRANEO COL VOSM UN CONVEGNO SULLA SCLEROSI MULTIPLA

n Si terrà il 19 maggio alle nove nell’aula Atza dell’ospedale Brotzu, il secondo convegno dell’Ascop (Associazione Sarda Contro l’Obesità Patologica). Per l’occasione il consiglio direttivo ha ritenuto utile completare l’evento con una sessione medica che «metta in risalto come la chirurgia bariatrica necessiti dell’apporto di molteplici professionalità per ottenere i migliori risultati in termini di perdita di peso e di ritrovato benessere fisico».

n È in fase di organizzazione la “Giornata contro la precarietà”. L’appuntamentro è stato indetto dalla Cgil cagliaritana per giovedì, in contemporanea con altre numerose iniziative nel resto d’Italia. Tra i primi appuntamenti organizzati c’è già in programma un’assemblea pubblica che si terrà alle 17 alla Camera del lavoro. Ma il calendario dovrebbe infittirsi.

n Sabato 19 maggio dalle 9.30 fino alle 13, all’hotel Mediterraneo il Vosm Sardegna Onlus ha organizzato un convegno aperto a pazienti con sclerosi multipla, loro familiari e operatori sanitari. Il tema è "Frequenza dell'associazione tra Ccsvi e Sm: nostra esperienza". Relatori: Ettore Manconi, angiologo del Policlinico di Monserrato e Pierfrancesco Veroux direttore di chirurgia vascolare e Centro Trapianti del Policlinico di Catania.

Viabilità Maratona, successo e proteste TRAFFICO E SPORT Automobilisti inferociti per la chiusura anche solo parziale delle strade e per i rallentamenti, investito un vigile urbano. Vincitore il keniano Kipkemei Talam Abraham n Oltre quattro ore di traffico a “corrente alternata”, 38 agenti della polizia municipale al lavoro, decine di strade parzialmente chiuse ai veicoli, un vigile urbano travolto da una automobilista, mille iscritti impegnati nelle varie competizioni e ottocento volontari al lavoro per consentire il regolare svolgimento della manifestazione. Sono i numeri della terza edizione della Maratona della Solidarietà. AUTOMOBILISTI INFEROCITI Una manifestazione dai due volti, quello dello sport e della competizione che ha registrato un successo e una crescita importante e quello dell’intolleranza da parte dei residenti e degli automobilisti, innervositi dai rallentamenti e dalle chiusure, anche se solo parziali, delle strade. Per tutta la mattinata gli agenti della polizia municipale, piazzati lungo le strade interessate dal percorso, hanno dovuto fare i conti con

gli automobilisti molti dei quali inferociti dai rallentamenti e dalle chiusure al traffico delle strade. Chiusure solo parziali visto che i vigili urbani lasciavano tranquillamente attraversare il percorso, fermando le auto solo al passaggio dei corridori. L’organizzazione, proprio per ridurre al minimo i disagi, ha fatto partire la manifestazione alle 8, ma nonostante questo accorgimento, le lamentale e i momenti di tensione non sono mancati. Ma non solo. IL VIGILE FERITO In mattinata un agente della polizia municipale di 49 anni è stato travolto da un’auto ed è rimasto ferito. L’incidente si è verificato intorno alle 10 in viale Colombo. L’agente della Municipale stava controllando il traffico all’altezza di piazza Deffenu, un’auto condotta da una donna che si trovava ferma davanti al semaforo, scattato il verde, ha ingra-

LA CORSA La partenza della maratona della solidarietà

DE’ CARROZ

ROBERTO PILI

nato la marcia e dopo aver percorso la semicurva ha investito il vigile urbano. L’agente della Municipale, investito alle spalle, è finito rovinosamente a terra, con una sospetta frattura al ginocchio. Sul posto è subito arrivata un’ambulanza dei 118, altri agenti della polizia municipale e i carabinieri che si sono occupati di effettuare i rilievi e sentire i testimoni. Il vigile urbano è stato trasportato in ospedale dove gli è stato riscontrato un trauma contusivo al ginocchio sinistro. Secondo i medici dovrebbe cavarsela in venti giorni. Nel corso della mattinata non si sono, fortunatamente, registrati altri incidenti o problemi. La manifestazione si è conclusa intorno a mezzogiorno. La Maratona è stata vinta da Kipkemei Talam Abraham, secondo Kabbouri Yassine, terzo Lamachi Abdelkebir e quarto l’atleta sardo del marathon club Oristano Stara Giuseppe. Complessivamente sono stati 750 i partecipanti alle gare competitive e oltre 300 per le gare non competitive. Hanno preso parte alla manifestazione anche molti anziani e adulti dell’associazione Movimento e vita. Ma.Sc.

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CAGLIARI STAMPACE SARDARCH ARCHITETTURA CERCA PROFESSIONISTI PER “STAMPAXI+”

VIA TIGELLIO BARMAN D’ECCEZIONE UN COCKTAIL DI SGARBI AL VESPER

LIBRERIA MURRU (DIS)AVVENTURA DI VOL 2 MOSTRA FOTOGRAFICA DI FIORELLA SANNA

n Sardarch Architettura cerca architetti, ingegneri e sociologi volontari per la fase 2 del progetto Stampaxi+ http://www.sardarch.it/stampaxi+/. Sabato dalle 9 al pomeriggio i promotori saranno per le vie del quartiere a proseguire l’analisi degli urban actor e degli urban code in preparazione della fase conclusiva. Appuntamento alle 9 per la spiegazione dell'iniziativa ai cittadini. Per gli interessati: sardarchblog@gmail.com.

n Un barman d’eccezione, venerdì notte, nel locale notturno Vesper di via Tigellio: Vittorio Sgarbi si è prestato a preparare un cocktail dietro il bancone dove spadroneggia il titolare, Michele Tuveri, che sull’arte della preparazione dei cocktail ha basato la peculiarità del locale. Il video in cui Sgarbi va alla ricerca di ghiaccio per il suo “Capra on the rocks” è stato postato su Facebook.

n Fotografando presenta la mostra fotografica “Lavoro: a quale costo?”, di Fiorella Sanna. La mostra racconta la (dis)avventura dei dipendenti di Video on line, poi call center Vol2, che sono passati attraverso burrascose vicende societarie, «gente che lotta, che non finge, che non ha ricevuto regali dalla vita e anche per questo ha una luce speciale». Visitabile da domani alle 19 alla Libreria Murru e durante gli orario di apertura.

De minimis flop

Revoche a raffica fondi perduti dalla burocrazia COMUNE Sedici aggiudicatari dei fondi europei per lo sviluppo di imprese in città hanno perso il finanziamento. Lippi, Confapi: i tempi degli uffici non seguono quelli del mondo produttivo SAN BENEDETTO È fallito l’esperimento di riunire gli operatori del mercato in un consorzio

Mercato Addio alleanza

si scioglie il consorzio LA ROTTURA Dopo quattro anni di tentativi finisce l’avventura del “Centro commerciale naturale San Benedetto”. Lo sfogo dell’ex presidente Masella: «Ognuno pensa solo al suo orticello» n Dopo quattro anni si scioglie il consorzio “Centro commerciale naturale San Benedetto”, realtà che rappresentava gli oltre duecento operatori del mercato. L’ennesimo fulmine in un cielo, quello del commercio cittadino, da troppo tempo tutt’altro che sereno. L’ormai ex presidente del consorzio Sergio Masella, in carica da due anni, ieri mattina aveva convocato una riunione con tutti i venditori del mercato, interni e esterni. La speranza era quella di poter iniziare un confronto costruttivo, soprattutto dopo le accuse lanciate dallo stesso Masella verso i suoi colleghi. Colpevoli, secondo il presidente «di disinteressarsi delle sorti del mercato in generale, badando solamente al proprio orticello personale». LE ACCUSE AI COLLEGHI Nel parco di via dei Donoratico scelto per l’incontro, Masella ha deciso di chiudere il consorzio. Con lui escono di scena anche il vicepresidente Ser-

gio Podda, il segretario Franco Cocco, il tesoriere Tino Crabu e i due consiglieri Ugo Tuveri e Carmelo Monni. Un matrimonio forse mai iniziato, quello tra Masella e i venditori del mercato. Gruppi di acquisto per abbattere i costi dei prodotti, promozioni mensili per i clienti, gemellaggio con i mercati vecchi dell’Europa, sistemazione dei parcheggi intorno al mercato e degli ambulanti esterni. Idee destinate a restare tali. Nei momenti successivi alla proclamazione del de profundis del “Centro commerciale naturale San Benedetto”, Sergio Masella sceglie di levarsi qualche sassolino dalle scarpe. Anche se le sue parole hanno più l’effetto di pesanti macigni scagliati contro i suoi colleghi. «Prevedevo che non sarebbe venuto nessuno, inizio a pensare che ci sia un disegno oscuro calato dall’alto per sabotarmi. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire», attacca, «se il mercato non è mai decollato è perché ogni operatore vede solo il

proprio cassetto dei guadagni e resta ancorato a vecchie retoriche e modi di agire. Bisogna guardare al di là del proprio naso, chi opera nel mercato è invece talmente autolesionista che si dà la zappa sui piedi da solo». Il presidente dell’ex consorzio non risparmia critiche agli operatori anche per tutti quei progetti mai decollati. IL FUTURO E LA POLITICA «Il futuro del mercato dovevano essere i consorzi aggregati tra loro, il ponte di azione con l’Europa e la nascita di gruppi di acquisto, la struttura doveva diventare il fiore all’occhiello della città, l’ho ripetutamente detto agli operatori, ma loro non l’hanno mai voluto capire». La certificazione della morte del consorzio sarà questione di giorni, e le ultime considerazioni di Masella riguardano il mondo della politica. «Continuerò a dialogare con l’assessore comunale alle Attività produttive, Barbara Argiolas, stimo il suo operato Quest’amministrazione comunale sta facendo di tutto per aiutarci conclude Masella - sono sicuro che continuerà a farlo anche dopo questo mio passo indietro». Paolo Rapeanu

n Sono sedici le richieste revocate per il bando 2005 e 2006 dei “De minimis”, i fondi europei erogati dal Comune per l’apertura di piccole attività. Nel numero rientrano anche i finanziamenti creati ad hoc per fare piccola impresa “in aree svantaggiate”, come i quartieri di Sant’Elia o Is Mirrionis. Si tratta di cifre non astronomiche, massimo 40 mila euro per ogni progetto approvato dal bando, che però sono state tolte ai diretti interessati perché, come si legge nelle lunga lista di determinazioni del dirigente del settore Politiche europee, che vanno da gennaio ai primi di maggio di quest’anno, «non hanno rispettato gli impegni assunti all’atto della sottoscrizione del contratto». LE DECISIONI DI REVOCA Il meccanismo, almeno sulla carta, sarebbe utile per dare gambe a piccole e medie imprese, ma spesso, come specifica Francesco Lippi, numero uno di Confapi Sardegna, rimane stritolato negli ingranaggi infernali della burocrazia e nei suoi tempi lunghissimi. Dall’assessorato al Bilancio, diretto da Gabor Pinna specificano che «il bando era stato avviato anni fa, le imprese non sono partite perché non si erano rispettati determinati criteri. Le delibere di revoca sono quindi atti dovuti che aveva iniziato la precedente giunta». È stata la giunta Floris ad inviare agli imprenditori in erba poi risultati non affidabili, “una nota protocollata” rimasta inevasa dove si chiedevano chiarimenti riguardo al mancato rispetto degli impegni presi. Che poi non erano niente altro che l’obbligo di presentare entro otto mesi dalla firma dell’accordo con il Co-

mune il programma intero di spesa, ossia il dettaglio di come sarebbe dovuto essere impiegato il finanziamento. Quindi in sedici non hanno rispettato il patto, contributo azzerato ma non perso, come specifica ancora Lippi: «Viene destinato ai primi che sono stati esclusi dalla graduatoria, dando una possibilità a chi era rimasto fuori in un primo momento». IL DRAMMA BUROCRATICO Ma il problema principale è sempre lo stesso: «I tempi della burocrazia non coincidono per nulla con quelli dell’impresa», dichiara senza mezzi termini il leader di Confapi. E così capita che dopo il bando aperto nel 2006 la stipula del contratto con l’amministrazione avviene quattro anni dopo, insieme anche all’erogazione di una parte di contributo che permette l’avvio dell’attività. A quel punto però può anche succedere che «l’idea un tempo vincente e magari anche originale sia stata già realizzata da chi aveva magari risorse e denari immediatamente spendibili», spiega ancora Lippi. Tra l’altro, rivela sempre il presidente di Confapi, «manca ancora una forma di diritto che tuteli chi presenta il bando». Cioè l’imprenditore alla ricerca di successo convinto di avere in tasca il progetto giusto. Da qui l’appello: «In questo momento di crisi dove tutte le attività sono in difficoltà è opportuno che i tempi della politica coincidano con quelli dell’impresa. Queste risorse sono indispensabili per ridare fiato alla nostra economia, bisogna rispettare le necessità di chi sceglie di creare posti di lavoro». Francesca Ortalli


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CAGLIARI VIALE TRIESTE STASERA ALLA CINETECA SARÀ PROIETTATO “LO YETI D’OGLIASTRA”

SINNAI VENERDÌ AL MUSEO ARCHEOLOGICO SEMINARIO SUI SARDI NEL VICINO ORIENTE

n “Lo Yeti d’Ogliastra” raggiunge Cagliari. La serie verrà mostrata alla Cineteca sarda oggi in viale Trieste 118 -126. Durante la serata, che avrà inizio alle 20.30, verranno proiettate quattro puntate. L’ingresso è gratuito. È la quinta proiezione pubblica della produzione, dopo gli eventi del Bosco Seleni, il Teatro Tonio Dei di Lanusei, Loceri e il Cinema Garibaldi di Tortolì.

n Venerdì 11 alle 18.30 al museo Archeologico di Sinnai l’associazione di iniziativa culturale Archistoria presenta il seminario di archeologia e storia dal titolo “I sardi nel Vicino Oriente”. Il seminario sarà tenuto da Pierluigi Montalbano. L’iscrizione e la frequenza sono gratuite. Al termine di ogni lezione sarà offerto un rinfresco. Per informazioni chiamare il 335 8091112, o mandare una mail a coop.bios@libero.it.

I SOCCORSI Sul posto agenti della Polstrada, vigili del fuoco e 118

ROBERTO PILI

Assemini Muore a 21 anni

con l’auto contro l’albero DINAMICA LA VETTURA PERCORREVA L’EX 130

n La pioggia, un’improvvisa perdita di aderenza, una violenta sbandata, l’auto che taglia la carreggiata e finisce a tutta velocità contro un albero. Ancora sangue lungo le strade cagliaritane, ancora incidenti. Ieri pomeriggio alla già lunga lista di vittime è stato aggiunto il nome Emalele Happy, 21 anni, nigeriano, residente a Cagliari in via Monte Sabotino. La “Citroen Saxo” che guidava è finita fuori strada, lungo la ex Statale 130 ad Assemini, andando a schiantarsi contro un albero e il nigeriano è morto sul colpo. La dinamica non è ancora stata del tutto chiarita, sul posto per effettuare i rilievi e sentire i testi-

moni sono intervenuti gli agenti della polizia stradale. LA RICOSTRUZIONE L’incidente, secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, è avvenuto poco prima delle 18,30 lungo la strada “Nazionale” che da Decimo porta ad Assemini. Il nigeriano a bordo della sua “Citroen” stava percorrendo la ex 130 in direzione di Elmas. Con buona probabilità, il giovane stava facendo rientro a Cagliari dopo aver trascorso la domenica con alcuni connazionali. In quel momento la strada era particolarmente trafficata, c’erano anche problemi di visibilità a causa della pioggia battente che rendeva impegnativa anche la guida. Per cause non ancora accertate, il nigeriano avrebbe perso improvvisamente il controllo del veicolo. Una violenta sbandata, una sterzata e una franata, il 21enne avrebbe tentato in tutti i modi di tenere sulla carreggiata la “Citroen”, ma non c’è stato nulla da fare. La vettura, dopo l’ennesima sbadata, è volata fuori strada, finendo prima in un piccolo fossato, poi ribaltandosi ha centrato in pieno un albero. L’impatto è stato violentissimo, la vettura si è accartocciata, intrappolando

all’interno il conducente. Un altro automobilista che transitava nella zona si è accorto di quanto era appena accaduto, facendo scattare l’allarme. In pochi minuti sul posto sono arrivati un’ambulanza del 118 e un altro mezzo di soccorso, una pattuglia della polizia stradale, una squadra dei vigili del fuoco e gli agenti della polizia municipale di Assemini. L’arrivo tempestivo dei soccorsi si è comunque rivelato inutile, i medici del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso del nigeriano. I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare diverse ore per liberare il corpo dalle lamiere dell’auto, la vettura nel violentissimo impatto contro l’albero è andata completamente distrutta. Gli agenti della polizia municipale di Assemini si sono occupati di deviare il traffico in arrivo sulla Nazionale, mentre i poliziotti della Polstrada hanno lavorato per ricostruire la dinamica dell’incidente, cercando di individuare le possibili cause. L’ipotesi più avvalorata al momento è quella di un’improvvisa perdita di aderenza del veicolo dovuta alla strada bagnata. Il traffico nella zona è stato rallentato fino alle 21. Ma.Sc.

Piazza Yenne Botte tra ambulanti n Insulti e botte per contendersi il posto in cui vendere le custodie per telefonini cellulari, i braccialetti e tutta l’altra chincaglieria. Protagonisti dell’episodio, avvenuto nella notte tra sabato e domenica in piazza Yenne, quattro cittadini del Bangladesh. Uno di loro, un 36enne, è stato medicato al pronto soccorso dell’ospedale Brotzu. Secondo i medici dovrebbe cavarsela in 15 giorni. I quattro stranieri, secondo quanto ricostruito dagli agenti della squadra volante, intervenuti sul posto, poco dopo mezzanotte si trovavano in piazza Yenne. A quanto pare, avrebbero iniziato a discutere per il posto in cui piazzare la bancarella per vendere orologi e altri oggetti. Sotto accusa

sarebbe finito proprio il 36enne responsabile forse di aver invaso una zona precedentemente occupata da un altro connazionale. Una normale discussione che nel giro di pochi minuti sarebbe degenerata. Gli immigrati si sarebbero prima scambiati pesanti insulti, poi in tre avrebbero aggredito il 36enne colpendolo ripetutamente. Alcune persone che si trovavano in zona, vedendo quanto

LA RICOSTRUZIONE Lite tra 4 cittadini del Bangladesh, uno di loro è rimasto ferito. Se la caverà in 15 giorni

stava accadendo, hanno chiamato il 113. In piazza Yenne, nel giro di pochi minuti, sono arrivati gli agenti della squadra volante. I poliziotti hanno rintracciato prima il 36enne, poi gli altri tre connazionali che intanto cercavano di allontanarsi dalla zona. I quattro sono stati portati in Questura e identificati. Il ferito è invece stato trasportato al Brotzu dove è stato medicato. Il 36enne nei prossimi giorni potrebbe presentare una formale denuncia contro i connazionali per le lesioni riportate nell’aggressione. L’ufficio immigrazione della Questura ha avviato una seria di accertamenti per verificare il permesso di soggiorno degli stranieri coinvolti nella lite.


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SPORT L’INFORTUNIO LICHSTEINER VIENE RICOVERATO DOPO LO SCONTRO IN CAMPO CONTRO PINILLA n Il difensore della Juventus Stefan Lichsteiner è stato ricoverato all'ospedale di Cattinara a Trieste dopo essere rimasto infortunato alla testa in uno scontro di gioco con il cagliaritano Pinilla. I due giocatori si sono accidentalmente urtati testa contro testa al 22' di Cagliari-Juventus e sono caduti a terra. Dei due, lo juventino è apparso subito quello in peggiori condizioni, mentre Pinilla si è prontamente rialzato. Il giocatore svizzero ha lasciato il campo in barella.

SQUALIFICHE DOPO AGOSTINI TOCCA A PISANO ANCHE NAINGGOLAN IN DIFFIDA COI COLLEGHI n Dopo Alessandro Agostini la squalifica arriva anche per Pisano. Ieri il terzino è stato ammonito e così saltà la prossima gara contro la Fiorentina. Con lui anche Cossu. Anche per Nainggolan è arrivato il giallo. Il belga entra a far parte del centrocampo in giallo. Anche Conti ed Ekdal, come lui, sono in diffida.

Cagliari-Juventus 0-2 Scudetto con fuorigioco coi rossoblù troppo facile TRIESTE Dopo solo 5’ ci pensa Vucinic a insaccare Agazzi, Canini fa autogol nella ripresa. Conti e compagni impalpabili di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

n La Juventus fa lo shampoo al Cagliari. Vince, festeggia e i rossoblù sembrano così piccoli da far tenerezza. Mandati a giocare nella fossa dei leoni bianconeri, a Trieste che di “casa” aveva poco e niente, hanno visto la palla a binocoli. Se c’era qualche speranza per i tifosi rossoblù andati al confine per sostenere “l’impresa”, è morta al principio. Andrea Cossu in panchina è un chiaro segnale di un campionato finito per i rossoblù. La vittoria, il club sardo l’ha avuta nel portafoglio. L’incasso da Champions era studiato a tavolino. Ma alla fine, di questi 20 mila spettatori pochi erano in tribuna da 200 euro. La maggior parte di loro è stata strettissima nel settore ospiti da 30 euro. Poteva andare meglio anche lì. PRIMO TEMPO Il Nereo Rocco è lo Juventus Stadium 2 la vendetta. I rossoblù sugli spalti sono molto meno. Ma neanche in campo. Il più scalpitante cuore rossoblù, Andrea Cossu resta misteriosamente in panchina. In attacco c’è il tridente, modulo di cui Ficcadenti è innamorato folle. Glielo hanno proibito per tutto il campionato (l’ha fatto velatamente con Cossu ogni tanto). Stavolta ha carta bianca. Ibarbo e Thiago Ribeiro larghi e Pinilla punta centrale. Conte risponde con Matri titolare a sorpresa. Con l’attaccante anche Pepe, altro ex mandato via dalla società rossoblù che non gli dava troppi centesimi. Il Cagliari inizia aggressivo soprattutto coi centrocampisti. Al 4’ prima azione della gara con Vidal che cerca di colpire il cross

CAGLIARI JUVENTUS

0 2

RETI nel pt 6' Vucinic, nel st 29' autogol di Canini.

numeri 5’

Bonucci lancia lungo per Vucinic che in fuorigioco fa pure il tunnel al portiere del Cagliari trovando il vantaggio.

73’

Borriello crossa debole in area e la palla colpisce i piedi di Canini, si impenna e finisce dietro le spalle di Agazzi.

di Matri, ma la palla finisce tra le mani di Agazzi. Il vantaggio bianconero dopo 5’ soltanto: Bonucci lancia per Vucinic in fuori gioco, tunnel ad Agazzi e iniziano i festeggiamenti bianconeri. Nainggolan ed Ekdal tolgono fuori le unghie, ma Ibarbo scompare quando si trova davanti Chiellini. I bianconeri sono trottole, fanno girare palla veloce e non lasciano mai attaccare i rossoblù. Marchisio conclude debole. E si scatena il boato al “Nereo Rocco” col vantaggio dell’Inter. Pirlo tenta un tiro mirato che Agazzi ferma. Ma quando Pepe ha iniziato a spingere sulla fascia il Cagliari è scomparso. L’ex rossoblù al 14’ ha provato a concludere, respinta di Agazzi rimasto reattivo. Nainggolan stende Lichsteiner che in terra dolente, si becca il “devi morire” di un gruppo di tifosi rossoblù. L’Inter raddoppia, boato, ma il gol viene annullato. Agazzi si mette in mostra con “Buffon” che su un calcio d’angolo fa “il grande”. L’impatto poco dopo tra Pinilla e Lichsteiner fa temere il peggio. Il bianconero esce in barella, entra Caceres. Pisano sventa il pericolo su calcio d’angolo di Pirlo. Al 24’ Caceres falcia Pinilla ma il calcio piazzato è buttato via. Il cileno e Ariaudo si cercano su una ripartenza ma non prendono le misure. Ci pensa Pini-gol a dare un brivido agli “ospiti” con una

SECONDO TEMPO Nessun cambio ma 4’ entra Cossu per Thiago Ribeiro. Mentre si festeggia il rigore per l’Inter, Chiellini butta giù Cossu indemoniato che vorrebbe il rigore. Ma l’arbitro decide che non c’è e sventola il giallo al trequartista, sarà squalificato. Al 61’ dentro Larrivey per Ibarbo. Cossu prende una gomitata da Pirlo, dall’altra Vucinic prova la botta. Al 71’ il montenegrino dai 20 metri sprigiona un destro, ma Agazzi smanaccia in angolo. Al 73’ Borriello vorrebbe raddoppiare ma ci pensa Canini: il cross del bianconero è svirgolato coi piedi dal difensore rossoblù che la mette dentro manco fosse un bomber. Ancora l’Inter: 3-2 col Milan e Conti chiede ai suoi di stare calmi e giocare tranquilli. Il Cagliari entra in vacanza. Come contro il Milan un anno fa assiste alla festa sugli spalti della corazzata bianconera. Tifosi sulle transenne, “campioni” e “campioni” e i rossoblù tengono a stento il pallone. Finisce e c’è la festa. Per tutti. Tranne per i rossoblù.

COSSU IL PIÙ MOTIVATO PARTE DALLA PANCHINA n Chi ha fatto chilometri per vedere il Cagliari rovinare la festa ai bianconeri è rimasto deluso prima che la gara iniziasse. Perché alla notizia che Andrea Cossu non sarebbe stato della gara c’era da storcere il naso. Il rossoblù in fin dei conti era il più rappresentativo in questa gara. Un po’ perché aveva dichiarato chiaramente di voler vincere per il suo Cagliari, dando ai propri tifosi la speranza di divertirsi. In secondo luogo era il cecchino della gara d’andata, l’unico rossoblù potenzialmente capace di ferire ancora Buffon. Invece Ficcadenti ha optato per il tridente senza Cossu. Scelta che il tecnico non avrebbe mai adottato in nessun altro momento del campionato se non ora che la salvezza è raggiunta. Cossu è entrato nel secondo tempo al 55’ con animo vivace e voglia di fare. Ma quando Chiellini lo strattona in area si becca il giallo. Poco dopo la gomitata di Pirlo lo fa innervosire. Ma per lo meno ha messo un po’ di pepe. Cossu era l’unico a correre davvero. Queste sono le sue gare.

Dopogara Pirlo: «Sono ancora il numero uno»

CAGLIARI (4-3-3) Agazzi 6, Pisano 5.5, Canini 5, Astori 6, Ariaudo 5.5, Ekdal 5.5, Conti 6, Nainggolan 6, Ribeiro 5 (4' st Cossu 6), Ibarbo 5 (17' st Larrivey 5.5), Pinilla 6. Allenatore Ficcadenti 5 (Avramov, Gozzi, Perico, Dessena, Nenè) JUVENTUS (3-5-2) Buffon 6, Barzagli 7, Bonucci 6, Chiellini 6.5, Licthsteiner 6 (26' pt Caceres 6.5), Vidal 6 (8' st Giaccherini 6), Pirlo 7.5, Marchisio 7, Pepe 7, Vucinic 7, Matri 6 (26' st Borriello 6.5). Allenatore Conte 8 (Storari, Estigarridia, Del Piero, Quagliarella). ARBITRO Orsato 5.5 NOTE Ammoniti: Vidal, Ninggolan, Pisano, Chiellini, Cossu Angoli: 5-2 per la Juventus Recupero: 4’ e 2’ Spettatori: 20.000 circa

botta dai 30 metri che finisce al lato del palo alla destra di Buffon. Il Cagliari si sveglia e reagisce all’assalto ma in attacco è inesistente, se non quando Pinilla si inventa qualcosa. Pepe sembra una Ferrari in mezzo al campo. Fischi per i rossoblù.

NAINGGOLAN E PIRLO

n «Dal Paradiso all'Inferno e ritorno in Paradiso, fino alla fine...». Così Andrea Agnelli ha gioito dello scudetto della sua Juventus. Passerà alla storia bianconera come il più giovane presidente scudettato: 35 anni, insediato il 19 maggio 2010, certo non si aspettava tanto. Dopo l'annus horribilis della gestione Del Neri, aveva il delicatissimo compito di rifondare, non sbagliando più una mossa, pena il disastro sportivo ed economico. L’ex del Cagliari Alessandro Matri, la scorsa stagione venduto ai bianconeri per 18 milioni di euro a metà stagione, festeggia il suo primo scudetto della carriera. «Non riesco a descrivere bene la gioia che stiamo vivendo in questo momento. Nessuno ci sperava ad inizio stagione.

Strada facendo, poi, abbiamo preso sempre più fiducia nei nostri mezzi e, alla fine, abbiamo vinto con merito. Il punto di riferimento ce l'avevamo a centrocampo ed era Pirlo. Il merito va a lui, che ha fatto la differenza, come tanti altri campioni. Poi tutto il resto della squadra ha dato il suo contributo per questa vittoria». E il centrocampista ex Milan: «È uno scudetto meritato e voluto fin dall'inizio. Nessuna rivin-

I COMMENTI L’ex Matri: «Il nostro regista ha fatto la differenza. Nessuno si aspettava che arrivassimo fino a qui»

cita. Credo che sia un risultato che tutto il gruppo ha guadagnato sul campo. Ho sempre fatto il mio, sono sempre stato bene e avevo voglia di vincere e ci sono riuscito. Io sono andato via dal Milan perché avevo bisogno di altre motivazioni e ho scelto la Juve e il suo progetto per poter vincere e ci sono riuscito subito. Ero convinto di essere il numero uno e credo di averlo dimostrato. Eredi? Spero di poter giocare ancora tanti anni, perché mi diverto e ho ancora tanta voglia».Simone Pepe ha sconfitto il Cagliari da ex. «È un'emozione grandissima, che ancora non realizzo e che forse riuscirò a comprendere solo più avanti, nei prossimi giorni. Voglio l'aereo scappottato come il pullman per festeggiare».


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BUFFON «DOPO L’ERRORE COL LECCE SONO STATO MALE QUESTA È LA MIA GIOIA PIÙ BELLA DOPO IL MONDIALE»

DEL PIERO «RIPAGATO DI TANTI ANNI, COME IL 2006 STRANO EPILOGO PER ME, ORA SORRIDO E BASTA»

n «Ho vissuto queste ore in maniera partecipe, anche se l'errore contro il Lecce qualche strascico ha lasciato. È un senso di colpa con cui ho convissuto molto male in questi 3 giorni. Sono stati i tre giorni più brutti della mia vita, perché avevo paura di compromettere tutto con l'unico errore della mia stagione». Così Buffon a fine gara. «Questo senza dubbio è la gioia più bella della mia carriera, dopo il mondiale, e finalmente posso dire che il sudore e il lavoro paga. Le dediche sono tante: il primo è Alex Del Piero, poi Nedved, Trezeguet e Camoranesi che avrebbero meritato di essere qui con noi».

n «Oggi festeggiamo uno scudetto che tutti abbiamo meritato e io sono felice di aver dato il mio contributo». Per Alessandro del Piero emozioni particolari. «Ciò che è successo ora mi ripaga di tanti anni, a cominciare dal 2006. Fra 15 giorni abbiamo un'altra partita he vogliamo vincere. La mia storia l'ho vissuta benissimo con grande entusiasmo e felicità, un epilogo strano. Voglio sorridere e basta».

Pagelle Pinilla ci prova Carattere Radja IN CAMPO Discreta prova anche di Agazzi, male l’attacco tranne il cileno. L’autogol del difensore da dimenticare

Brevi

n Agazzi 6: Chiude lo specchio ma non le gambe sul gol di Vucinic. Pronto sul diagonale di Pepe. Anche nel secondo tempo fa un intervento da “Buffon” sul tiro di Vucinic. n Pisano 5.5: Sale comunque in ritardo nell’azione del gol di Vucinic. Non chiude il taglio di Pepe che gli fa vedere i sorci verdi soprattutto alla fine del primo tempo: non tiene il suo ex compagno. n Canini 5: Torna dopo due gare e il suo autogol su cross di Borriello è imbarazzante. n Astori 6:Fa il suo, anche questa volta è il migliore dei suoi. Ma non basta da solo. n Ariaudo 5.5Prova a spingere in fascia perché questa volta lo hanno messo terzino. Ci prova ma non riesce mai ad incidere abbastanza. n Ekdal 5.5Entra gasatissimo e si dà un gran da fare sopratutto nei minuti iniziali. Vince qualche duello fisico poi si spegne, soprattutto in fase d’attacco. n Conti 6: Prova a giocare ordinato, I FESTEGGIAMENTI? SI BRINDA CON L’ICHNUSA Non solo magliette preparate per l’occasione. Mentre Trieste è invasa da tifosi bainconeri ai quali l’alcol è stato vietato per questioni di ordine pubblico, in spogliatoio Juve si festeggia con la birra Ichnusa in mano. Non solo Matri, ma tutta la squadra ha brindato con la nota birra sarda. E chi si vede? Nainggolan...

info

VICTOR IBARBO Parte titolare nel tridente, aspetta la sua occasione ma i difensori della Juve sono tosti anche per lui.

si muove bene ma stavolta manca la carica del capitano per fare almeno un po’ paura agli avversari. n Nainggolan 6 L’osservato speciale ci mette personalità, foga e manda all’ospedale Lichtsteiner. Carattere da Juve. n Thiago Ribeiro 5: A destra e a sinistra trova il muro invalicabile di Barzagli e Chiellini. Quando cerca di pressare Bonucci in fase difensiva il bianconero lo sorprende come niente. Lanci lunghi e disimpegni così. E così nasce anche il gol di Vucinic. in fuorigioco. n Pinilla 6: Un guerriero, lotta, sgomita e, appena può, scaglia bombe da brividi per Buffon. n Ibarbo 5: Se la palla ce l’ha la Juve deve solo sperare di azzeccare la folata giusta. Che non arriva. E in attacco così si vede poco e niente. n dal 49’ Cossu 6:Rimane stranamente in panchina, quando entra nella ripresa vorrebbe spaccare il mondo ma ormai la gara è sfuggita di mano ai rossoblù. L’unico che corre fino alla fine. n Larrivey dal 61’ 5.5:Non si vede. n Ficcadenti 5: Esclude Cossu e presenta il tridente per realizzare un suo desiderio. Nel caso fosse un test per la prossima stagione è fallito ampiamente.

LA STORIA

La Signora risorge dopo Calciopoli nel 2006 era in B

ANTONIO CONTE Paradossalmente ha avuto la fortuna di non avere quest’anno la Champions e l’ Europa League.

CANINI: «L’AUTOGOL? HO PRESO MALE LA PALLA» «Ho preso male il pallone, forse ha influito un po' di stanchezza, fatto sta che si è impennato ed è finito in porta». Così ha detto Canini. «Un errore da parte mia, ma non abbiamo mai mollato, ce la siamo giocata sino alla fine, mettendocela tutta. Il gol iniziale ha fatto sì che la partita fosse tutta in salita. Grazie ai nostri tifosi che si sono fatti sentire: giocare a Cagliari è un'altra cosa».

B

ari-Trieste, una dorsale adriatica per gli scudetti. Il caso ha voluto che per il ritorno al titolo dopo sei anni della Juventus, il punto cardinale sia l'est: si sarebbe dovuto giocare a Cagliari ma la partita si è svolta a Trieste. Sei anni che definire significativi è un eufemismo: non è infatti soltanto un periodo che nel calcio si può anche considerare fisiologico tra una vittoria e l'altra, ma è il simbolo di un autentico romanzo, con tutti gli ingredienti classici, la caduta, il dramma, la risalita, l'umiliazione e infine il trionfo che suggella il riscatto. L'estate 2006 fu infatti la più triste della storia bianconera: condannata alla B con 17 punti di penalizzazione (all'inizio erano 30), la squadra era stata abbandonata da quasi tutti i suoi campioni (tranne Del Piero, Buffon, Nedved, Trezeguet e Camoranesi). Ed era già tutto nell'aria quel giorno dell'ultima festa tricolore, il 14 maggio 2006 a Bari: la maglia con il 29 tinto di rosso sulle spalle, a indicare il numero degli scudetti vinti sul campo, le lacrime di Moggi che nello spogliatoio dava l'addio al calcio, la consapevolezza che l'inchiesta di Calciopoli avrebbe sconvolto tutto. E difatti fu retrocessione e revoca degli ultimi due scudetti. La Vecchia Signora ripartì vincendo subito la B e affidando a Ranieri (subentrato al dimissionario Deschamps) la ricostruzione. Fu subito terzo posto, dietro l'odiata e inarrivabile Inter, che aveva pure soffiato Ibrahimovic. L'anno seguente, si migliora ancora: arriva seconda e rigioca la Champions dopo due anni. Poi, il progetto comincia a vacillare: cacciato Ranieri, le ultime due giornate subentra Ferrara, che l'anno seguente verrà esonerato a gennaio. Nell'estate 2010, si insedia Andrea Agnelli come presidente. Ma conosce subito l'amarezza: la squadra con Zaccheroni non cambia rotta e si piazza settima. Poi Del Neri e la Juve fa ancora peggio, settima, fuori anche dall'Europa League. Questa sarà la sua fortuna: libera da impegni internazionali, con Conte in panchina, la squadra si inventa un gioco splendido e vince lo scudetto, quando nei pronostici era data al massimo quinta.

La festa Conte: «Annata fantastica ma ora è straordinaria»

LA FESTA AL NEREO ROCCO DI TRIESTE

n Gli occhi al campo di gioco, la voce per incitare i bianconeri, le orecchie alla radiolina per tenere d'occhio il risultato di San Siro: la curva dei tifosi della Juventus a Trieste ha incitato senza pause la squadra di Antonio Conte. Fino alla festa finale, una vera e propria esplosione: il tentativo di invasione di campo prima del fischio finale, poi almeno 5 mila sostenitori sul terreno di gioco. Conte ha chiesto loro di arretrare per consentire ai giocatori di uscire a festeggiare, ma ai primi passi è stato panico. Molti calciatori bianconeri sono entrati negli spogliatoi mentre Giorgio Chiellini si è soffermato a lungo con loro. Circondato, abbracciato e baciato dal tifo bianconero è

stato lasciato in intimo e scarpette. Conte festeggia il suo primo scudetto da allenatore. «È qualcosa di bello, fantastico straordinario. Un'annata fantastica è diventata straordinaria. Complimenti ai tifosi ai giocatori a tutti. Anche quando eravamo a -1 ci credevamo e li ho capito che potevamo farcela. Solo col Lecce c'è stato un passo falso, ma abbiamo reagito bene. Siamo Campioni d'Italia con

IL TECNICO «È una grande soddisfazione per me e per la società, perché siamo riusciti a fare qualcosa di storico»

un turno d'anticipo con 37 gare senza sconfitte. Vogliamo chiudere senza sconfitte che sarebbe un fatto storico. Merito e onore al Milan, abbiamo battuto una grandissima squadra. Scudetto numero 1 per me da allenatore. Adesso vogliamo festeggiare coi tifosi, anche se c'è troppa bolgia al momento e non è facile per noi uscire dagli spogliatoi. Mi rendo conto che siamo riusciti a fare qualcosa di super, di straordinario, di storico. Non rinnego quello che ho detto in passato - ha aggiunto - per vincere ci vogliono degli step e invece noi abbiamo vinto subito. È una grande soddisfazione per me e per la società. Sono contento di avere vinto il dopo calciopoli».


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SPORT DOPOGARA

le altre gare

Allegri: «La Juve ha meritato» Strama: bel gioco n «Hanno meritato di vincere un campionato avvincente, tra due squadre che hanno fatto tanti punti. Dobbiamo accettare il verdetto del campo». Massimiliano Allegri rende merito alla Juventus campione d'Italia. «Nonostante tutte le vicissitudini ed i tanti infortuni abbiamo lottato fino alla fine - ha aggiunto il tecnico del Milan - L'anno prossimo saremo ancora lì, protagonisti come sempre. Anche questa sera abbiamo fatto il massimo per portare a casa il risultato nel derby. Come colmare il gap con la Juventus? Secondo me non c'è. E poi la Juve l'anno prossimo avrà la Champions, una manifestazione che influenza molto la stagione. Sono curioso di vedere come reagiranno». Andrea Stramaccioni non può che essere soddisfatto di aver fatto suo il primo derby da tecnico nerazzurro: «È stata una bellissima partita, emozionante, giocata a viso aperto da due squadre che volevano vincere. Abbiamo giocato una partita di qualità, con un buon calcio, carattere e voglia vincere. L'uno-due del Milan, rigore e gol del vantaggio di Ibra, ci aveva fatto perdere un po' le misure. Il terzo posto? Difficile, a Parma ci siamo compromessi, andremo a Roma per vincere e poi vedremo cosa hanno fatto gli altri. Non ci sono tabelle, ma in otto partite abbiamof atto più punti del Milan, cerchiamo di finire bene». Diego Milito ha deciso il match con una tripletta: «È stata una bellissima partita, credo che vincere un derby è qualcosa di bellissimo. Ora a Roma ci giocheremo le ultime chances di terzo posto. Purtroppo abbiamo perso tanti punti, ma ormai è così, ci manca una sola partita e cercheremo di vincerla, e poi aspettare che le altre perdono punti». Il rammarico è sul resto della stagione: «È stata difficile, abbiamo perso punti, abbiamo visto arrivare un altro allenatore e sono arrivati degli infortuni. Ora è così, cercheremo di lottare fino all'ultimo per il terzo posto».

J.CESAR LINGUA A IBRA «NIENTE DI STRANO» n Protagonista del derby, come sempre, lo è anche Julio Cesar. Una presenza fondamentale anche quando Rizzoli lo giudica "colpevole" del fallo su Boateng, all'origine del gol dell1-1. «Ero tanto arrabbiato perché non è la prima volta che capita con Rizzoli: anni fa a Napoli mi ha fischiato un calcio di rigore contro, anche se avevo preso pienamente la palla piena. Ora non giocherò la gara con la Lazio, perché ero diffidato. Partita bellissima e vittoria strameritata». Siparietto con Ibra prima del rigore col brasiliano che ha fatto una linguaccia: «Non è successo niente di particolare, preferisco non dire cosa ci siamo detti, rimane tra noi due».

SIENA PARMA

DIEGO MILITO L’argentino ha segnato una tripletta nel derby salendo a quota 23 in campionato

Milan Il derby dei veleni

dall’Inter stop al tricolore SAN SIRO Proteste, rigori e gol-fantasma, è successo di tutto con i rossoneri che vedono scucirsi lo scudetto dal petto. Segna Milito, ribalta tutto doppio Ibra, poi i due rigori del Principe, chiude Maicon col 4-2

INTER MILAN

4 2

RETI nel pt 14' Milito, 44' Ibrahimovic (rig); nel st 1' Ibrahimovic, 7' Milito (rig), 34' st Milito (rig), 42' st Maicon. INTER (4-3-2-1) Julio Cesar 6; Maicon 7, Lucio 6, Samuel 5.5, Nagatomo 6; Guarin 5.5 (17' st Obi 6), Cambiasso 6, Zanetti 6.5; Sneijder 6 (39' st Cordoba 6.5), Alvarez 6 (30' st Pazzini 6); Milito 8. Allenatore Stramaccioni 7 (12 Castellazzi, 17 Palombo, 23 Ranocchia, 28 Zarate) MILAN (4-3-1-2) Abbiati 6.5 (35' pt Amelia 6); Abate 5.5, Nesta 5, Yepes 6, Bonera 6 (21' pt De Sciglio 6); Nocerino 5, Van Bommel 5, Muntari 5.5 (32' st Cassano 6); Boateng 6; Robinho 6, Ibrahimovic 7. Allenatore Allegri 6 (5 Mexes, 8 Gattuso, 18 Aquilani, 21 M.Lopez) ARBITRO Rizzoli di Bologna 4.5 Ammoniti Zanetti, Nocerino, Julio Cesar, Abate, Alvarez, Van Bommel, Maicon. Angoli: 10-4 per l'Inter. Recupero: 3' e 3'.

n Un derby come non se ne vedevano da anni: una partita thriller, al cardiopalma, densa di emozioni, carica di tensioni, avvincente e colorata a tinte forti. L'Inter piega il Milan con il punteggio di 4-2, tre reti di Milito, una di Maicon e per i colori rossoneri doppio Ibrahimovic. Il Milan dice addio allo scudetto, l'Inter saluta il suo pubblico alla grande e resta in corsa per il terzo posto che la proietterebbe in Champions League. La vittoria di ieri fa sperare Stramaccioni in una sua riconferma sulla panchina nerazzurra per il prossimo anno. Ancora una volta il pubblico di San Siro ammira il suo campione, Diego Milito, 23 reti in stagione, una classe immensa, la stoffa del fuoriclasse, lo stesso protagonista del triplete al tempo di Mourinho. Molta malinconia, invece, nel Milan

vessato dagli infortuni e dalla sfortuna. Allegri probabilmente resterà alla guida del club di via Turati anche se questa stagione è in parte da dimenticare. I nerazzurri iniziano carichi e fanno la partita. Una pressione che si concretizza al 14'. Il gol arriva sugli sviluppi di una punizione: è Sneijder a battere, tocca Samuel e insacca Milito di destro. Al 32' l’episodio che farà discutere: colpo di testa di Cambiasso parato da Abbiati probabilmente dentro la linea di porta. La tensione si alza, i nervi cedono. Al 41' altro momento clou della partita, Julio Cesar chiude su Boateng. Per l'arbitro è rigore. Trasforma Ibrahimovic dopo un siparietto con il portiere dell'Inter che gli fa la linguaccia. Nel secondo tempo Milan subito in vantaggio: assist di Robinho, velo di Boateng, segna Ibra. Reazione nerazzurra con Milito che trasforma i due rigori del sorpasso, poi è trionfo con lo splendido gol di Maicon. San Siro nerazzurra in festa. L'Inter riscatta in parte una stagione sciagurata e chiude al meglio un'orribile annata.

la classifica

UDINESE GENOA

2 0

RETI nel pt 30' Di Natale, nel st 21' Floro Flores UDINESE (4-5-1-1) Handanovic 6.5, Benatia 6.5, Danilo 6.5, Domizzi 6.5, Basta 6.5, Pereyra 6.5 (27'st Fernandes sv), Pinzi sv (10'pt Pazienza 6), Asamoah 6.5, Pasquale 6.5, Fabbrini 6 (7'st Floro Flores 6), Di Natale 7 Allenatore Guidolin 6,5 (Padelli, Coda, Armero, Torje). GENOA (4-5-1): Frey 5.5, Mesto 5, Granqvist 5.5 (9' st Sampirisi 6), Moretti 5, Rossi 5.5, Carvalho 5.5, Kucka 4.5, Belluschi 5.5 (30'st Birs sv), Biondini 6 (40'st Alhassan sv), Jankovic 6, Palacio 4.5 . Allenatore De Canio 5 (Lupateli, Sculli, Jorquera, Gilardino). ARBITRO Tagliavento 5 Espulsi al 30' pt Kucka (doppia ammonizione), al 38' pt Palacio. Ammoniti: Kucka, Pereyra, Fabbrini Angoli: 7-1 per l'Udinese

n Udinese sempre più vicina ai preliminari di Champions League. I friulani battono 2-0 il Genoa, ridotto in nove per le espulsioni di Kucka e Palacio, grazie alla solita perla di Di Natale e al gol dell'ex Floro Flores, e salgono soli al terzo posto con 61 punti, davanti alla Lazio a 59 e al Napoli a 58, e domenica prossima nell'ultima di campionato andranno a Catania per centrare la Champions. Il Genoa sempre più in difficoltà, fermo a 39 punti +3 sul Lecce terzultimo, dovrà trovare il punto salvezza domenica in casa con il Palermo. Niente turnover per Guidolin, consapevole del fatto che il confine tra l'Europa che conta e l'Europa League è davvero sottile e ogni minimo erro-

RETI 22' st Giovinco, 47' st Floccari. SIENA (4-4-2) Pegolo 5.5, Vitiello 6, Contini 4, Terzi 5.5, Del Grosso 6, Sestu 5.5 (10' st Mannini 5.5), Gazzi 6, Vergassola 6 (24' st Bogdani 6), Grossi 6 (24' st D'Agostino 6), Destro 6, Brienza 6. Allenatore Sannino 6. (Brkic, Rossettini, Bolzoni, Larrondo). PARMA (3-5-2) Pavarini sv, Zaccardo 6, Paletta 6.5, Lucarelli 6, Jonathan 6 (40' st Morrone sv), Valiani 5.5 (10' st Biabiany 6.5), Musacci 6 (31' st Pereira 6.5), Galloppa 6, Gobbi 6, Floccari 6.5, Giovinco 8. Allenatore Reja 6 (Gallinetta, Feltscher, Morrone, Palladino, Marques). ARBITRO Baratta di Salerno 6. Ammoniti Terzi e Contini. Angoli: 8-3 per il Siena. Recupero: 2' e 3'.

ATALANTA LAZIO

re può significare l'una o l'altra competizione. Il sogno dei bianconeri resta quello di conquistare per il secondo anno di fila i preliminari di Champions, sempre più vicino. L'Udinese si rende subito pericolosa all'11' con Basta, servito al limite da un rimpallo, ma la conclusione finisce alta. Passano solo quattro minuti e un sinistro di Pasquale viene respinto da Frey con i pugni. Al 17' è Di

AL FRIULI Guidolin solo al terzo posto grazie a Di Natale e Floro Flores. Il tecnico: «Siamo a un punto dal paradiso»

Natale a mettere i brividi a Frey con un destro al volo che esce di pochissimo. Il Genoa che si era difeso per trovare uil punto salvezza, al 29' resta in dieci uomini: secondo cartellino giallo per Kucka per un fallo da tergo su Fabbrini al limite dell'area e Genoa in 10. La beffa è completa perchè sulla sulla seguente punizione dal vertice sinistro dell'area De Natale trova la magia e infila il pallone sotto l'incrocio per l'1-0. «Ci vogliono gambe, testa e cuore. Siamo a un punto dal paradiso, dal traguardo che mai avrei immaginato. Spero di andare a fare questo punto a Catania» ha detto Guidolin a fine gara. «Ora contro il Catania abbiamo una finale».

0 2

RETI nel pt 35' Kozak, nel st 45' Cana ATALANTA (4-4-1-1) Frezzolini 5.5, Bellini 6, Stendardo 4.5, Manfredini 5.5, Peluso 5, Schelotto 6 (35' st Carrozza sv), Cigarini 6, Carmona 5.5 (5' st Minotti 6), Bonaventura 5.5 (20' st Gabbiadini 5), Moralez 6, Denis 5. Allenatore Colantuono 5.5. (Polito, Lucchini, Cazzola, Raimondi). LAZIO (4-2-3-1) Bizzarri 6, Konko 6, Diakite 6.5, Scaloni 6, Garrido sv (20' pt Zauri 6), Gonzalez 6.5, Cana 7, Lulic 6 (44' st Onazi sv), Mauri 6, Candreva 6.5, Kozak 6.5 (20' st Klose 5.5). Allenatore Reja 7. (Berardi, Sbraga, Makinwa, Zampa). ARBITRO Rocchi di Firenze 5.5. Ammoniti: Candreva, Peluso, Gonzalez, Manfredini, Carrozza. Espulso al 39' st Stendardo. Angoli: 5-4 per l’Atalanta Recupero: 2' e 4'

BOLOGNA NAPOLI

2 0

RETI nel pt 17' Diamanti, nel st 18' Rubin. BOLOGNA (3-4-1-2) Agliardi 7,5, Antonsson 6,5, Loria 6, Cherubin 6,5, Garics 6, Perez 6 (38' pt Taider 6,5), Mudingayi 7, Morleo 6,5, Diamanti 7 (35' st Belfodil sv), Acquafresca 6,5 (13' st Rubin 7), Di Vaio 6. Allenatore Pioli 7. (Stojanovic, Sorensen, Crespo, Casini). NAPOLI (3-5-2) De Sanctis 6, Cannavaro 5, Aronica 5,5, Britos 5,5 (17' st Dossena 5,5), Maggio 5,5 (9' st Lavezzi 5,5), Gargano 5,5, Inler 6 (22' st Dzemaili 5,5), Hamsik 5, Zuniga 5, Pandev 5,5, Cavani 5. Allenatore Mazzarri 5. (Colombo, Grava, Fideleff, Vargas). ARBITRO Bergonzi di Genova 6. Espulsi: al 44' st Morleo e Dzemaili. Ammoniti: Loria, Gargano, Cherubin, Britos, Cannavaro, Cavani, Dzemaili, Aronica; Rubin. Angoli: 4-4. Recupero: 1' e 4'.

NOVARA CESENA

Udinese Champions vicina, Genoa in bilico

0 2

3 0

RETI nel pt 18' (Rigoni (rig), nel st 22' Rigoni (rig), 42' Rigoni. NOVARA (4-3-1-2) Coser sv (46' pt Fontana 6), Morganella 5.5, Lisuzzo 6.5, Centurioni 6.5, Garcia 7, Porcari 6, Pesce 7, Rigoni 7.5, Mascara 5.5 (18' st Radovanovic 6), Jeda 5.5, Caracciolo 5 (32' st Rubino sv ). Allenatore Tesser 6 (Gemiti, Jensen, Morimoto,Paci). CESENA (3-5-2) Antonioli 7, Comotto 5.5, Von Bergen 5, Moras 5, Martinho 5 (1' st Del Nero), Rodriguez 5, Parolo 5.5 (32' st Filippi sv), Colucci 5 (38' pt Djokovic 6), Guana 6, Santana 6, Rennella 5.. Allenatore Beretta 6. (Ravaglia, Rossi, Arrigoni, Ceccarelli). ARBITRO Merchiori di Ferrara 7. Ammoniti: Mascara, Guana, Morganella e Antonioli Angoli: 3-1 per il Cesena. Recupero: 3' e 1'.

PALERMO CHIEVO

4 4

RETI nel pt 10' (rig.) e 20' Miccoli, 27' Pellissier (rig.); 29' Uribe; nel st 1' Luciano, 26' Pellissier, 29' Miccoli, 44' Silvestre. PALERMO (4-3-1-2) Viviano 5.5, Pisano 5.5, Silvestre 5.5, Milanovic 5, Mantovani 5.5, Migliaccio 6.5, Donati 6.5, Bertolo 5.5 (nel st 13' Balzaretti 6), Zahavi 4.5 (nel st Vasquez 6), Miccoli 8, Budan 4.5 (nel st 13' Hernandez sv). Allenatore Mutti 6 (Brichetto, Munoz, Bacinovic, Mehmeti) CHIEVO (4-4-2) Sorrentino 5.5, Frey 5.5, Cesar 6, Acerbi 7, Jokic 5.5, Vacek 6 (29' st Paloschi sv) Rigoni 6, Hetemaj 5.5 (1' st Luciano 6), Cruzado 6, Pellissier 7, Uribe 6.5 (17' st Sardo). Allenatore Di carlo 6 (Puggioni, Morero, Bradley, Sammarco, Paloschi). ARBITRO Andrea Gervasoni 5. Ammoniti: Milanovic, Donati, Migliaccio Angoli: : 8-2 per il Palermo.


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SPORT SERIE D IL SALERNO VOLA IN LEGA PRO IL SORA SI SALVA, PALESTRINA AI PLAYOUT

SELARGIUS A BOVILLE FA 2-0 E SI SALVA PAURA PER L’INFORTUNIO A PISANO

PLAYOFF IL BUDONI PERDE MA È QUINTO P.TORRES SOTTO NEGLI SCONTRI DIRETTI

n La 34ª giornata.Anzio-Fidene 7-3, Astrea-Progetto Sant'Elia 2-2, Boville-Selargius 0-2, Budoni-Sora 0-1, Civitavecchia-Bacoli 2-1, Cynthia-Arzachena 2-1, Pomigliano-Marino 2-0, Porto Torres-Palestrina 4-3, Salerno-Monterotondo 3-1. n La classifica. Salerno 68; Marino 64; Pomigliano 53; Fidene 52; Budoni, P. Torres 51; Astrea 50; Arzachena 47; Anzio, Civitavecchia 45; Selargius 43; Sora 42; Palestrina 41; Monterotondo 40; Prog. Sant’Elia 34; Cynthia 33; Bacoli 31; Boville 27.

n Il Selargius ottiene la salvezza andando a vincere 2-0 sul campo del già retrocesso Boville. La gara è stata decisa dall’autorete di Castellucci al 44', il raddoppio è di D'Agostino al 49'. Paura nel secondo tempo per l’infortunio al 58’ occorso al portiere dei granata Gemiliano Pisano (foto), la gara è stata sospesa per poi essere ripresa regolarmente. A fine gara la festa salvezza.

n Il Budoni perde l’imbattibilità stagionale ma trova ugualmente i playoff. Il Sora vince 1-0 (89' Bellucci) e si salva. Galluresi quinti per gli scontri diretti a favore col Porto Torres che chiude il campionato con una vittoria. Il 4-3 al Palestrina è aperto al 13' da Fantasia, poi arrotondano Fini (24') e Floris (30'), accorcia Macciocca (31'), poker di Frau (35'), inutili i gol di Macciocca (47') e Costantini (59'). Rossoblù sesti per aver perso e pareggiato col Budoni.

Sant’Elia I playout con la forza Cardia: abbiamo DOPOGARA

sione di Boi (secondo giallo) che ferma fallosamente Bosi. Finale in apprensione, ma difesa ordinata del Sant’Elia che Mereu sistema con un solido 4-4-1. L’unica occasione dell’Astrea al 50’ con il portiere Longobardi che, per poco, non supera il collega Floris. Finisce 2-2 ma non finisce il campionato dei cagliaritani. La salvezza può arrivare dal doppio confronto col Monterotondo. Chi l’avrebbe detto dopo il ko contro il Bacoli tre giornate fa?

SERIE D Pari in casa dell’Astrea, Di Iorio mette paura e poi firma il 2-2 dopo i gol di Virdis e Sanna. È sfida-salvezza col Monterotondo n Missione compiuta. Con la forza, la tecnica e la convinzione di chi vuole centrare assolutamente l’obiettivo. Il Progetto Sant’Elia pareggia 2-2 in casa dell’Astrea e ottiene la possibilità di disputare i playout per mantenere la categoria. La matricola cagliaritana, dunque, chiude al quart’ultimo posto con 34 punti e se la vedrà con il Monterotondo, fermo a quota 40, vittima sacrificale ieri del Salerno che festeggiava il ritorno in Lega Pro. Una settimana di sosta e poi i ragazzi di Bernardo Mereu riceveranno la squadra laziale domenica 20 maggio, col ritorno fissato al 27. Una delle due gare andrà vinta perché in caso di doppio pareggio verrà premiata la squadra meglio classificata nella stagione regolare.Il Sant’Elia arriva all’appuntamento più importante della stagione dopo aver disputato l’ennesima grande prova di questo finale di campionato. Un pareggio sul campo dei penitenziari, che cercavano i tre punti per centrare i playoff, testimoniano lo

ASTREA PROGETTO SANT’ELIA

PROGETTO SANT’ELIA Il bomber Francesco Virdis, ieri ha segnato il 20° gol

stato di salute di Atzori e compagni, passati in svantaggio già all’11’: il centravanti Di Iorio incorna bene di testa e supera Floris. Il Sant’Elia soffre il gioco lineare e a memoria dell’Astrea, con la boa Di Iorio abile nello scarico per consentire le penetrazioni sulle fasce. I cagliaritani ci provano con Frongia su punizione (Longobardi devia). Strigliata di mister Mereu nell’intervallo e inizio

ripresa fulminante. Al 4’ Atzori lancia Virdis che supera Longobardi, si allarga sulla sinistra ma riesce a segnare da posizione defilata, è il 20° centro. Passano altri 4’ e il baby Sanna, sfodera un gran destro dai 25 metri che coglie il palo interno e si infila in porta. Un eurogol. L’Astrea non molla e pareggia al 27’ ancora con Di Iorio che batte Floris da fuori area. Un minuto dopo c’è l’espul-

2 2

RETI 11’ pt Di Iorio, 4’ st Virdis, 8’ st Sanna, 27’ st Di Iorio. ASTREA (4-4-2) Longobardi, Civita (Bauco), Brotti, Bellini, Cipriani, Di Fiordo, Gramacci (Gaeta), Battisti, Di Iorio, Giuntoli, Bosi. Allenatore Claudio Fazzini (Busicco, Fantini, Narcisi, Battista, Trombetta) PROGETTO SANT’ELIA (4-4-2) Floris, Boi, Di Laura, Coppola, Serao, Frongia, Cordeddu (28’ st Bruno), Atzori (45’ st Atzeni), Virdis, Sanna, Caddeo. Allenatore Bernardo Mereu (Rassu, Pecco, Loi) ARBITRO Pancaldo di Barcellona Pozzo di Gotto Espulsi Boi al 28’ st per doppia ammonizione, e il tecnico Fazzini per proteste al 45’ st. Ammoniti Caddeo, Boi, Atzori. Recupero: 3' e 6'.

coronato un sogno Mereu gongola n «Siamo riusciti a coronare il sogno dei playout, ora ci giocheremo le nostre chance per centrare la salvezza». Il presidente del Sant’Elia Franco Cardia è soddisfatto del pareggio in casa dell’Astrea, «ottenuto con una squadra rimaneggiata per le tante assente e al termine di una gara molto combattuta che i ragazzi sono riusciti a raddrizzare dopo l‘o’iniziale svantaggio». Per il patron dei cagliaritani l’Astrea si è dimostrato «un avversario molto forte fisicamente ma con poca velocità, infatti hanno sofferto le nostre accelerazioni». Uno sguardo alla classifica per vedere che la Sardegna ha ben figurato: «Sono contento della salvezza del Selargius e della classifica finale di Budoni, Porto Torres e Arzachena». Il tecnico Bernardo Mereu ribadisce il concetto: «Ho sempre detto che i playout sarebbero potuti arrivare solo all’ultimo secondo dell’ultima giornata, così infatti è stato». Sulla sfida playout: «Il Monterotondo? Un avversario vale l’altro, conta solo la testa».


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SPORT ECCELLENZA SAN TEODORO-ATLETICO 0-1 CACCIUTO REGALA LA SALVEZZA ALL’ELMAS

PROMOZIONE A P.CORALLO CHIUDE 2° BARISARDO-SANT’ELENA AI PLAYOUT

PROMOZIONE B PLAYOFF USINESE-POSADA GIÙ OLBIA E OZIERESE, BORORE AI PLAYOUT

n L’Atletico Elmas vince 1-0 la sfida playout in casa del San Teodoro ed ottiene la salvezza in Eccellenza. I galluresi faranno ora il triangolare con le vincenti dei playoff di Promozione (Porto Corallo e una tra Usinese e Posada). Lo spareggio è stato deciso a 15' dal termine da un gol di Christian Cacciuto, ex attaccante del San Teodoro. L'Atletico di Busanca mantiene la categoria al termine di una stagione piuttosto sofferta.

n La 30ª giornata: Arbus-Fulgor 1-1, AssemineseS.Antioco 0-0, Barisardo-P.Corallo 1-2, Ferrini-Serramanna 0-1, Lanusei-Cardedu 3-0, Q 2000-Samassi 03, Siliqua-La Palma 3-2, Tortolì-Sant’Elena 1-0. n La classifica: Samassi 79; P.Corallo 76; Siliqua 52; Asseminese 50; La Palma, S.Antioco 47; Q 2000 45; Lanusei 44; Serramanna 42; Ferrini 37; Tortolì 33; Barisardo 32; S.Elena 31; Arbus 27; Fulgor 19; Cardedu 12.

n La 30ª giornata: Abbasanta-Borore 4-0, DorgaleseTempio 0-2, Fonni-Usinese 1-1, Ilva-Posada 0-1, Latte Dolce-Ghilarza 4-2, Olmedo-Corrasi 0-1, Ozierese-F Olbia 05 2-2, Porto Rotondo-Codrongianos 2-1. n La classifica: Latte Dolce 73; Posada, Usinese 58; Tempio 57; Ilva 47; Porto Rotondo 44; Dorgalese 42; Fonni 39; Ghilarza 38; Codrongianos 37; Abbasanta 36; Borore, Corrasi 33; F Olbia 32; Ozierese 29; Olmedo 7.

ECCELLENZA

MOTOGP VINCE STONER ROSSI ARRIVA SETTIMO

Sorpresa a Olbia esonerato Cerbone Scano: poco sereni n In casa Olbia ciò che non ti aspetti. È stata la domenica del ribaltone in panchina. Raffaele Cerbone non sarà più il tecnico dei bianchi. Raggiunto il secondo posto in classifica, evitati i playoff con quei 16 punti di distacco dalla terza, e ormai a meno di un mese dalle finali per la promozione in D, è arrivata la decisione della società gallurese. Il motivo? «Incomprensioni tra le parti», si legge nel comunicato. Ma poi spiega tutto il presidente dell’Olbia Pino Scanu. «Non è una decisione che ha dietro dei motivi tecnici, ovviamente. Per i risultati posso dire solo “bravo” a Cerbone. Ultimamente ci sono stati problemi di comunicazione e di carattere personale». Eppure questo è il momento più delicato per fare rivoluzioni. «Proprio per questo abbiamo ritenuto opportuno cercare una soluzione che garantisse a noi e alla squadra una certa serenità». Serenità da trovare in pochi giorni insieme ai nuovi equilibri visto che il 3 giugno c’è la prima finale contro una tra Rieti, Pisoniano e Albalonga. «Infatti al posto di Raffaele abbiamo scelto un allenatore, giovane, che conosce i ragazzi». Il nome? Freschezza o esperienza. Il vice di Cerbone, Piero Spanu, ha seguito la squadra da vicino e potrebbe esordire da primo allenatore. Ma anche Massimo Mariani, ex Tavolara ma storico capitano dell’Olbia, potrebbe essere l’uomo giusto di Scano. «Alla fine credo che per la squadra il problema sia solo di tipo mentale. Tra una settimana conto sia tornata una certa “normalità”». Perché le ore appena trascorse sono state abbastanza «folli» per il presidente. «Abbiamo preso questa decisione con sofferenza, per l‘a stima’affetto che abbiamo per Cerbone e per tutto il contesto. Non è stato facile». Al prescelto, che nella giornata odierna verrà ufficializzato, il presidente chiede qualcosa di preciso: «Sorrisi e allegria. Non ci stiamo giocando la vita. Solo qualcosa di molto bello». E la promozione? «Ora ci credo ancora di più». Il presidente incrocia le dita. «Abbiamo preso la società che stava morendo e stiamo facendo molti sacrifici». Intanto l’altra parte tace. Raffaele Cerbone, 77 punti, 23 vittorie, 8 pareggi e 3 sconfitte, dispiaciuto chiede il silenzio. V.S.

SAMASSI In alto la festa dei giocatori a fine gara, in basso Falco con Placentino, a destra il bomber Trogu nel primo dei due gol

Samassi Sua Eccellenza

a Quartu scatta la festa

n Con la vittoria all'Estoril, Casey Stoner rompe il secondo tabù della sua carriera. Le piste di Jerez e quella portoghese, infatti, erano le uniche due nella carriera dell'australiano che non avevano mai visto un successo da parte sua. Il campione del mondo in carica, dunque, ha messo le bandierine che gli mancavano sulla mappa del Motomondiale. L'australiano della Honda, scattato dalla pole, ha conservato la prima posizione dal primo all'ultimo giro e ha tagliato il traguardo davanti alla Yamaha di Lorenzo. Il podio è completato dall'altro spagnolo Pedrosa (Honda). Quarto e primo degli italiani Dovizioso (Yamaha Tech 3). Valentino Rossi su Ducati ufficiale ha chiuso settimo posizione, miglior risultato della stagione.

CASEY È STATO DIFFICILE AVER BATTUTO LORENZO

in area palla al piede, salta anche Carta e mette dentro. Il 3-0 chiude i conti. A fine gara è festa in campo e negli spogliatoi. Visibilmente commosso il tecnico Nunzio Falco: «Sono feliccissimo per questa vittoria che voglio dedicare al mio staff, alla società e ai tifosi. Ho allenato un grande gruppo il merito di questo successo è loro». Il bomber Trogu grande protagonista: «Con questa doppietta sono a 19 reti, quella più importante è stata nel bigmatch contro il Porto Corallo». n Quartu 2000 (4-4-2): Carta, Marci, Matta, Sanna, Stochino, Spano, Ruggeri, Madau, Musiu (16’ st C. Pusceddu), M. Pusceddu (28’ st Portas), Cherchi. A disp. Cardia, Fadda. All. Carlo Atzei n Samassi (4-4-2): Romita, Doro (18’ st Mandas), Ibba, Milia, Erriu, Falciani, Placentino, Pilleri, Suella, Trogu, Stocchino (21’ st Krawczyk). A disp. Fortini, Cocco, Argiolas. All. Nunzio Falco n Arbitro: Cherchi di Carbonia n Reti: nel pt 9' Trogu, nel st 38' Placentino, 41’ Trogu

n Nella classifica iridata Stoner balza al comando con un solo punto di vantaggio su Lorenzo (66 a 65). Incontentabile l’australiano: «Non sono stato molto contento della gara. Ho avuto diversi problemi perché ho dovuto spingere molto per tenere dietro Lorenzo. Anche il braccio mi ha dato fastidio a un certo punto, ma ho cercato di arrivare in fondo». Valentino Rossi è moderatamente soddisfatto del 7° posto: «È andata un po’ meglio. Siamo partiti da una base migliore e siamo riusciti a lavorare nel weekend per preparare la gara. Sono riuscito a rimanere costante sui tempi. Questo adesso è il nostro potenziale, ora dobbiamo lavorare per cercare di fare meglio».

Basket Dinamo travolge Caserta, ora i playoff

GIRO SPRINT CAVENDISH PHINNEY RESTA IN ROSA

QUINTON HOSLEY

PROMOZIONE Secco 3-0 al 2000 con la doppietta di Trogu e la rete di Placentino. I biancoblù riscattano la retrocessione dello scorso anno. Il tecnico Falco: «Ho allenato un grande gruppo, il merito è solo loro» di Fabio Salis n Bastava un pareggio ed è arrivata una vittoria, la 25ª su 30 giornate. Il Samassi festeggia il ritorno in Eccellenza vincendo 3-0 sul campo del Quartu 2000, un successo rotondo maturato solo nel finale a testimonianza del fatto che i biancoverdi di casa, già salvi, non si sono risparmiati al cospetto della corazzata del campionato. Trogu, Placentino, Trogu in mezzo a tanta polvere sollevata sul terreno battuto di Sa Cora. Avvio difficile per la capolista che rischia di capitolare all’alba del match. Al 2’ Romita vola all’incrocio per disinnescare la bomba di collo pieno di Pusceddu. Sugli sviluppi dell’angolo la girata mancina di Stochino manda la palla sulla traversa. Scampato il pericolo, il Samassi si tranquillizza col gol del van-

n Il Banco di Sardegna Sassari travolge Caserta. Batte 69-95 la Otto e si prepara ad affrontare da quarta della classe la sfida da post season contro la Virtus Canadian Solar Bologna. Quintetto sardo quasi perfetto con il 47% (15 bombe su 32 tentativi) e cinque uomini in doppia cifra, con i cugini Travis e Drake Diener scatenati (18 e 19 punti rispettivamente). Sassari domina il primo quarto, portandosi dopo appena tre minuti già sul + 10 (14-4) grazie a un implacabile quattro su quattro da tre, firmato da Hosley (3/4 dalla lunga distanza alla fine della frazione) e Plisnic (per lui 2/3). Alla fine del tempo i sardi chiudono con il 60% (6/10) dall'arco dei 6,25 metri giustificando appieno i 9 punti di

taggio al 9’: lungo lancio di Milia, Spano ostacola il portiere Carta, uscito al limite per respingere di testa, Trogu ne approfitta e accompagna solo e soletto la palla dentro la porta sguarnita. Da qui in poi la squadra di Falco fa valere l’esperienza. Al 16’ Trogu impegna Carta su calcio piazzato, al 24’ Stocchino sfiora il palo su calcio fermo. Carta salva di piede al 27’ su tiro ravvicinato di Trogu e si ripete che poi si ripete al 35’ sul sinistro ravvicinato di Stocchino. Ancora Trogu al 39’ fallisce il 2-0. Nella ripresa, poche emozioni e tanti cambi, il Quartu 2000 sfiora però il pari al 32’ con Portas, salva Romita. Due minuti dopo Sanna colpisce l’incrocio dei pali su punizione. Scampato il doppio pericolo, il Samassi chiude i conti. Al 38’ Placentino raddoppia risolvendo di sinistro una mischia in area. Al 41’ Trogu imita Messi, slalom

vantaggio (30-21) su Caserta, che invece conclude con un misero 1/6 dalla lunga. Nel secondo quarto coach Sacripanti prova a far correre di più la squadra affiancando a Collins in cabina di regia il giovane Kudlacek al posto di un inefficace Stipanovic, ma il play sassarese Travis Diener continua a trovare compagni liberi dall' arco dei 3 punti: altre 4 triple, nonostante un non irresistibile 30% di fine

LA GARA Finisce 69-95 coi cugini Travis e Drake Diener scatenati. Sassari quarta, ora la 2ª fase contro Solar Bologna

quarto, permettono al Banco di Sardegna di tenere Caserta a distanza di sicurezza andando al riposo lungo ancora con 9 lunghezze di vantaggio (48-39), ma toccando durante il periodo anche il +15. Nella ripresa stessa storia. Alla fine del quarto il solco tra le due squadre è di 20 lunghezze (50-70) e per Sassari sono 13 le triple messe a segno. Nell'ultimo periodo la squadra di Sacchetti controlla in scioltezza, la Juve molla mentre i più accesi tifosi casertani continuano fino a sostenere la squadra fino al termine del match. Tabellino. Sassari: Metreveli 14, Binetti, Hosley 14, Devecchi 4, Diener T. 14, Sacchetti 1, Plisnic 18, Diener D. 19, Vanuzzo 3, Pinton 4, Easley 4. All. Sacchetti.

n La Danimarca porta bene a Mark Cavendish che, a Copenaghen, ha conquistato il titolo mondiale dei professionisti su strada il 25 settembre scorso. Ieri ha messo le mani sull'ottava vittoria nel Giro d'Italia sul traguardo di Herning, sfrecciando sul non larghissimo rettilineo finale davanti a Goss, Soupe e Farrar, tutti specialisti in questo genere di arrivi. È la prima affermazione nella corsa a tappe con la maglia iridata. Ha onorato la sua prima maglia rosa Taylor Phinney, sabato vincitore della crono d'apertura. «Sono felicissimo - dice Cavendish - non è stato facile, per via del vento e della concorrenza. Ho dovuto mettercela proprio tutta».


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CULTURA

CINEMA INDIE

«Il mio vizio? Gli effetti speciali»

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ealizza Cortometraggi ricchi di effetti speciali da fare invidia alle produzioni hollywoodiane. E crea, pure, una serie fitta di network sociali, con lo scopo di promuovere il cinema indipendente, sardo e italiano, all’interno della Rete. Sono questi i campi in cui Andrea Kondra, giovane sassarese, una trentina d’anni portati con aria sbarazzina, sviluppa i suoi progetti, prevalentemente attraverso i social network. «Attualmente gestisco tre canali Youtube», racconta, «il primo è Andrea Kondra, col quale promuovo cinema indipendente italiano, quindi non soltanto sardo. Poi c’è “Andrea Kondra Morano”, dove gestisco delle rubriche di news cinematografiche. E infine c’è “Born to be burned”», il progetto il giovane filmmaker porta avanti, assieme a dei colleghi, e che si occupa della realizzazione di cortometraggi con effetti speciali 3D. «Born to be burned, oltre me che mi occupo della regia, comprende anche Alessandro Fele, che si occupa degli effetti speciali, Antonio Muroni che scrive le musiche, e Andrea Pinna che gestisce soprattutto la fotografia e le luci». VITA DA COLLETTIVO Un collettivo piuttosto originale, visto che il prodotto prediletto dai quattro giovani sassaresi è soprattutto produrre cortometraggi con vistosi effetti speciali. «Siamo tutti appassionati di fantascienza e fantasy», spiega Andrea, «così, con l’aiuto di altri ragazzi, abbiamo aperto il canale Youtube per pubblicare i nostri corti. Sono tutte produzioni un po’ particolare, interamente realizzate da noi». Un obbiettivo faticoso, reso ancora più difficile dalla totale autoproduzione dei film di “Born to be burned”. «Io e Alessandro, generalmente, buttiamo giù la sceneggiatura, e cominciamo a scrivere i dialoghi. Nel frattempo gli altri due cominciano a lavorare alla fotografia e alle musiche, sulla base di esempi o modelli che si avvicinano al risultato desiderato», spiega il giovane regista. «Abbiamo iniziato sulla base della nostra comune passione per la fantascienza e, naturalmente, per il cinema. E alla fine ci siamo sorpresi noi stessi del risultato ottenuto». Un lavoro che in gran parte viene fatto nella fase di interproduzione, utilizzando tecniche “Green Screen” su cui, successivamente, apportare gli effetti speciali realizzati tramite software. «In Italia molta gente si deprime, per così dire, perché non sa realizzare gli effetti speciali che vorrebbe utilizzare», racconta Andrea, «quindi deve fare per forza roba semplice. Noii invece viaggiamo di fantasia, e ora sono in programma, per esempio, dei corti dove sono presenti brontosauri, esplosioni di macchine, e via discorrendo. Ormai abbiamo fatto volare la fantasia», dice entusiasta. «Siamo piuttosto seguiti, anche perché in Italia, per l’appunto, non c’è un gran numero di corti con effetti 3D. Riusciamo ad attirare molto pubblico, anche se naturalmente realizzare questi prodotti è molto faticoso». In tutto questo progetto, i social network sono sempre stati una costante, vista la grande possibilità che essi offrono per diffondere contenuti multimediali. «Ho iniziato parlando di autori indie, circa un anno fa. Il canale era già aperto da anni, ma ho deciso dal primo video che feci di

CIAK Il filmmaker sassarese Andrea Kondra, tre canali su YouTube: «Per ora è passione, speriamo diventi un mestiere»

info

NEWS, CORTI IL SOCIAL WEB Andrea Kondra, trentenne sassarese, realizza cortometraggi ricchi di effetti speciali. Con un collettivo di amici appassionati. E ha creato una serie fitta di network sociali, con lo scopo di promuovere il cinema indipendente, sardo e italiano.

aprire il canale per parlare soprattutto di cinema indipendente», spiega il giovane sassarese, illustrando il suo percorso da vlogger di cinema. «Prima commentavo soprattutto registi e prodotti sardi, poi, man mano che la gente ha cominciato a seguirmi e a iscriversi, i video sono arrivati anche fuori Sardegna, e così sono arrivate anche richieste da oltremare». Un progetto che, dunque, ha preso piede lentamente ma inesorabilmente, come succede spesso nel mondo della Rete. «Parlare di autori che non fossero sardi mi piaceva da morire. Quando ho cominciato ad avere diverse visualizzazioni ho iniziato a parlare anche di flop cinematografici, o a fare degli special sui cosiddetti film maledetti, che hanno sconvolto l’opinione pubblica». Come i “cannibal movie” o altri tipi di film che, nella storia del cinema, sono stati pesantemente censurati. «Il nostro desiderio, e ciò a cui puntiamo, è riuscire a vivere di produzioni nostre. Farne un lavoro, e creare qualcosa che ci dia da mangiare. Nel frattempo lavoriamo per arrivare a questo traguardo», conclude poi Andrea. Giuseppe Novella

I TRE CANALI Il giovane filmmaker gestisce tre canali YouTube: il primo è “Andrea Kondra”, col quale promuove cinema indie. Poi c’è “Andrea Kondra Morano”, dove gestisce rubriche di news. E infine c’è “Born to be burned” per realizzare corti con effetti speciali 3D. Con lui Alessandro Fele, Antonio Muroni, e Andrea Pinna.

TEATRO DELL’ARCO

Storia, identità e memoria in scena

C

ome possiamo capire l’oggi senza volgerci alle nostre spalle? Come possiamo capire chi siamo senza inserirci in una narrazione collettiva? Come possiamo cogliere il senso della nostra identità senza un rifrimento alla memoria? Che non vuol dire il pacchetto solido di ricordi individuali, non solo quantomeno, ma la trama di vissuto sociale di un popolo. Che si mostra anche attraverso uno spettacolo teatrale. E così diventa urgente riflettere sulla storia della Sardegna, sulla memoria e sulla nostra identità

ponendo a voce alta, urlando quasi non con il tono della voce ma con l’accorata urgente consapevolezza del problema - la questione del teatro e del suo ruolo nella cultura e nella vita sociale dei sardi. Anche grazie a un altro appuntamento con la rassegna “Teatro da Camera”, organizzata da Il Crogiuolo, all’Arco Studio di via portoscalas 17 Cagliari, sabato 12 maggio, ore 21, dove è di scena il reading “Alba dei giorni bui” di Giulio Angioni. La proposta si inserisce in quello studio su un “teatro dei sardi”, curato da Marco Parodi,

IL CROGIUOLO Sabato 12 maggio in Via Portoscalas alle 21 c’è il reading “Alba dei giorni bui” di Giulio Angioni vede proseguire la collaborazine tra “La Fabbrica Illuminata” e “Il crogiuolo”. In scena Elena Pau e gli allievi della Scuola per L’Arte dell’Attore della Fabbrica Illuminata: Gabriella Asunis, Federica Boi, Pierluigi Carola, Agnese Fois, Annalisa Mameli,

Alessandra Ruggeri. “Alba dei giorni bui”, di Giulio Angioni, non è un testo scritto per il teatro, tuttavia manifesta una vocazione scenica, che merita una forte sottolineatura e un incoraggiamento. L’autore crea un bel personaggio femminile, Alba Pistis, mentre osserva smarrita le macerie della propria famiglia, sconvolta dal problema della “droga”. È la sorella maggiore di due gemelli, maschio e femmina, ma nei loro confronti si è sempre sentita come una madre, e il carico è aumentato dopo la morte dei genitori. Qualcosa, però, è cambiato, ed Alba non riconosce più questi suoi fratelli negli atteggiamenti e nei silenzi d’ogni giorno. Ma.Zu.


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Riposo

Sala 9 h Sala 10

CINE TEATRO ALKESTIS ❆h Via Loru, 31 - Tel. 3385863990 Sala 1 Il mio migliore incubo! Ore 21.30

Sala 11

CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Riposo

Sala 12

CINETECA SARDA h Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Lo Yeti d’Ogliastra Ore 20.30 CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 Il castello nel cielo Ore 17.45 Sala 3 Hunger Games Ore 16.50-18.30-19.45-21.30-22.30 Sala 4 To Rome With Love Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 5 The Rum Diary - Cronache di una passione Ore 22.30 Sala 5 Una spia non basta Ore 20.15 Sala 6 The Avengers 3D Ore 18.30-21.30 Sala 7 The Avengers Ore 17.00-19.45-22.30 Sala 8 Ho cercato il tuo nome Ore 17.30-22.30 Sala 9 Battleship Ore 22.30 Sala 9 Biancaneve Ore 17.45 Sala 9 Quasi amici Ore 20.00 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Ciliegine Ore 19.15-21.30 Sala 2 Il primo uomo Ore 19.15-21.30 SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. To Rome With Love Ore 17.00-19.15-21.30 Sala Truf. Hunger Ore 17.00-19.15-21.30 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 The Rum Diary - Cronache di una passione Ore 19.50-22.30 Sala 2 Hunger Games Ore 19.25-22.20 Sala 3 Battleship Ore 21.50 Sala 3 Seafood - Un pesce fuor d’acqua Ore 17.30-19.40 Sala 4 Gli infedeli Ore 19.05-21.35 Sala 5 American Pie - Ancora insieme Ore 19.00-21.30 Sala 6 The Avengers 3D Ore 18.10-21.10 Sala 7 The Avengers Ore 19.20-22.20 Sala 8 StreetDance 2 Ore 17.40-19.50 Sala 8 To Rome With Love Ore 21.50

Sala 11

Sala 13

American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-20.00-22.30 To Rome With Love Ore 17.25-19.55-22.25 Hunger Games Ore 21.55 Il castello nel cielo Ore 19.15 Hunger Games Ore 18.15-21.15 Ho cercato il tuo nome Ore 19.35-21.55

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 Ho cercato il tuo nome Ore 17.20-20.10-22.30 Sala 2 Gli infedeli Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 3 Hunger Games Ore 16.45-19.45-22.45 Sala 4 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 5 Seafood - Un pesce fuor d’acqua Ore 17.40 Sala 5 The Rum Diary - Cronache di una passione Ore 20.00-22.30 Sala 6 The Avengers 3D Ore 16.45-19.45-22.45 Sala 7 Diaz - Non pulire questo sangue Ore 22.20 Sala 7 StreetDance 2 3D Ore 17.40-20.10 Sala 8 To Rome With Love Ore 17.30-20.00-22.30

SESTU

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Ex S.S. 131 Km 10,800 - Tel. 0702281700 Sala 1 Battleship Ore 19.25-22.10 Sala 1 Seafood - Un pesce fuor d’acqua Ore 17.20 Sala 2 Ho cercato il tuo nome Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 3 Il castello nel cielo Ore 16.20 Sala 3 La casa nel vento dei morti Ore 18.50-20.45-22.40 Sala 4 StreetDance 2 3D Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 5 Pirati! Briganti da strapazzo Ore 16.30 Sala 5 The Avengers 3D Ore 18.35-21.30 Sala 6 Hunger Games Ore 16.40-19.35-22.30 Sala 7 The Avengers Ore 16.40-19.35-22.30 Sala 8 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-19.55-22.20 Sala 9 To Rome With Love Ore 17.40-20.05-22.30 Sala 10 Biancaneve Ore 16.30 Sala 10 To Rome With Love Ore 18.50-21.30 Sala 11 The Rum Diary - Cronache di una passione Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 12 Hunger Games Ore 18.35-21.30 Sala 12 Seafood - Un pesce fuor d’acqua Ore 16.30

ILMETEO

le trame SASSARI

Sala 5

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 The Avengers 3D Ore 18.00-21.00 QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 American Pie - Ancora insieme Ore 18.30-21.00 TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Spettacolo Teatrale

ALGHERO MIRAMARE Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Battleship

▲ho

Ore 21.00 ❆▲h

Ore 21.00 Sala 1

Bel Ami

TORRALBA

Ore 18.30

CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 Riposo

CARBONIA

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 To Rome With Love Ore 18.30-20.30-22.30

IGLESIAS

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 Una spia non basta Ore 18.00-22.30 Sala 3 Hunger Games Ore 19.00-20.30-22.00 Sala 4 To Rome With Love Ore 17.45-20.15-22.30 Sala 5 The Rum Diary - Cronache di una passione Ore 20.00 Sala 6 The Avengers 3D Ore 18.00-21.00-22.30 Sala 7 Concerto Filarmonica Ore 19.45 Sala 7 Ho cercato il tuo nome Ore 17.45-20.15-22.30 Sala 8 Battleship Ore 17.45

SANT’ANNA ARRESI

MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Chiuso

❆▲h

TRE CAMPANE Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Riposo

▲ho

LUNAMATRONA

SAMASSI

ITALIA ▲h Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 The Avengers 3D Ore 19.00-21.30

NUORO

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 To Rome With Love Ore 18.15-20.30-22.45 Sala 2 The Avengers Ore 18.30-21.15 Sala 3 American Pie - Ancora insieme Ore 18.15-20.30-22.45 Sala 4 Hunger Games Ore 18.20-21.00

Ho cercato il tuo nome Ore 18.20-20.40-22.40 The Avengers 3D Ore 20.10-22.50

Sala 6

TORTOLI’

HUNGER GAMES

Genere Drammatico Anno 2012 Durata 117 minuti Regia Gary Ross Con J. Lawrence, E. Banks Trama Katniss viene selezionata nel suo distretto, all’interno dello stato di Panem, per partecipare agli Hunger Games. Fortemente voluti dal governo, questi giochi per la sopravvivenza sono un grande successo televisivo. Katniss si trova ad affrontare altri giovani, selezionati ogni anno nei restanti undici distretti,. La ragazza deve cercare dentro se stessa la forza e le armi per affrontare il nemico e poi, forse, tornare a casa...

GLI INFEDELI

Genere Commedia Anno 2012 Durata 109 minuti Regia AA.VV. Con J. Dujardin, G. Canet Trama Si narrano storie di uomini adulterini per passione. Michel Hazanavicius, Emmanuelle Bercot, Jean Dujardin, Fred Cavaye, Alexandre Courtes, Eric Lartigau, Gilles Lellouche tutti insieme per dirigere un film in episodi che mette gli uomini e i loro vizi in mostra. Casi di coppie: fatti tristi, aspetti comici ma sempre dell’infedeltà maschile si tratta. Tanti modi di guardare ad una medesima cattiva abitudine...

SEAFOOD UN PESCE FUOR D'ACQUA

Genere Animazione Anno 2011 Durata 78 minuti Regia Aun Hoe Goh Trama Pup è un mini-squalo che decide di lasciare il mare e andare sulla terraferma in mezzo agli uomini per riportare in salvo una sacca di uova. Si mette in viaggio con lui anche il suo più grande amico, Julius, che sta al suo fianco per proteggerlo. Tra mille pericoli, porteranno a termine la loro missione, cui ne seguirà subito un’altra: le forze del male hanno attaccato la barriera corallina...

AMERICAN PIE ANCORA INSIEME

Genere Commedia Anno 2012 Durata 113 minuti Regia J. Hurwitz, H. Schlossberg Con Jason Biggs, Alyson Hannigan Trama American Pie: dieci anni dopo si rincontrano tutti i protagonisti in una bella rimpatriata nella stessa cittadina in cui li avevamo lasciati. Ora le cose sono cambiate: alcuni sono cresciuti, altri un po’ meno. E’ l’occasione per fare un po’ il punto della situazione. Kevin e Vicky si sono lasciati mentre Jim e Michelle si sono sposati. Insomma, le loro vite sono andate avanti ma forse sono rimasti sempre i ragazzi di allora...

GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 The Avengers 3D Ore 21.00 Sala 2 Biancaneve Ore 21.30

OLBIA

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 The Avengers 3D Ore 17.00-19.45-22.30 Sala 2 Hunger Games Ore 16.45-19.30-22.15

TEMPIO PAUSANIA

CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Hunger Games Ore 18.30-21.15

LA MADDALENA

PRIMO LONGOBARDO Lungomare Amm. Mirabello Sala 1 Riposo

PALAU

CINE-TEATRO MONTIGGIA Via Nazionale 113 Sala 1 Riposo

SANTA TERESA DI GALLURA

CINEMA TAPHROS Centro Taphros - Tel. 0789754684 Sala 1 Riposo

❆ho

ORISTANO

MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Hunger Games Ore 16.45-19.30-22.15 Sala 2 To Rome With Love Ore 19.50-22.10-1730 Sala 3 The Avengers 3D Ore 16.30-19.30-22.30 Sala 4 Ho cercato il tuo nome Ore 17.00-19.30-22.00

GHILARZA

JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 Riposo

SANTA GIUSTA

MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 Hunger Games Ore 17.00-19.45-22.25 Sala 3 The Avengers 3D Ore 17.00-19.40-22.20 Sala 4 Ho cercato il tuo nome Ore 17.50-20.10-22.30 Sala 5 The Rum Diary - Cronache di una passione Ore 20.00 Sala 5 To Rome With Love Ore 17.45-22.30 Sala 6 Bel Ami Ore 18.00-20.15-22.25 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


24

LUNEDÌ 7 MAGGIO 2012


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