sardegna, giornale

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REFERENDUM Province e riforme, i referendari ora lanciano diciotto garanti del voto

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno II Numero 138 Domenica 20 maggio 2012 0,80 Euro

CAGLIARI Dopo Agostini, Cossu futuro del trequartista in bilico

CHAMPIONS Bayern sotto ai rigori il Chelsea conquista l’Europa

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BRINDISI La bomba a scuola uccisa una ragazza di 16 anni LA VITTIMA

Melissa, studentessa che sognava la moda

LE REAZIONI

L’Italia va in piazza folla anche a Cagliari

CRONACHE

Molentargius Lo strano caso della maxi fuga dei fenicotteri n Dimezzata la colonia che stava nidificando sull’isolotto cagliaritano, giallo sulle cause dell’esodo nel parco rimasto senza esperti del monitoraggio. Marcello Zasso a pagina 11

Università Rappresentanti degli studenti la sfida è aperta n Tre liste in campo, 400 candidati e 30mila votanti per le elezioni studentesche negli organismi di comando accademici. Paolo Rapeanu a pagina 12

n Ore 7,45: tre bombole di gas collegate tra loro su un muretto dietro un cartellone pubblicitario esplodono a Brindisi davanti alla scuola MorvilloFalcone e fanno ripiombare l’Italia nel terrore. L’ordigno, attivato con un timer, uccide una ragaz-

za di 16 anni, grave un’altra studentessa, quattro i feriti in prognosi riservata. Tutte le adolescenti erano appena scese dal bus e si trovavano davanti al cancello dell’istituto per i servizi sociali-modaturismo. Mistero sul movente dell’attentato: gli in-

quirenti ritengono poco credibile la pista che porta alla Sacra Corona Unita ma non si esclude alcuna ipotesi investigativa.

n Dopo quasi dieci anni di attesa arriva il via libera della Regione per il recupero della struttura abbandonata in riva al mare.

alle pagine 2-5

TEMPOS MODERNOS IDEAS NOAS PRO IS BENES MILITARES

Poetto Rudere addio stanze di lusso per la Bussola

a pagina 22

Virginia Saba a pagina 14

Uta Troppi ritardi ora il carcere apre a blocchi n Il ministro alla Giustizia Severino ha visitato il cantiere, apertura prevista per parti. Annunciate verifiche sulla tempistica. Francesca Ortalli a pagina 13


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DOMENICA 20 MAGGIO 2012

L’ESPLOSIONE

MOVENTE I dubbi sulla pista mafiosa n Tutte le ipotesi investigative sono aperte. Perché non è certo che ad attivare il timer che ha fatto esplodere le bombole davanti alla scuola via Galanti sia stata la mafia pugliese, la Sacra Corona Unita. E allora qual è il movente di questo attentato? Chi ha deciso di seminare il terrore, colpendo in una scuola che forse solo per caso porta il nome della moglie di Falcone, Francesca Morvillo, vittima della strage di Capaci? Una domanda alla

quale gli inquirenti ancora non sanno dare risposta. I dubbi sono tanti. La Sacra Corona Unita, secondo l’intelligence in campo, non avrebbe ragione di commettere un atto così deprecabile, colpire una scuola, che allontana il consenso dall’organizzazione criminale. Il procuratore di Brindisi conferma: «La Scu ha commesso atti di terrorismo in passato», dice Marco Di Napoli, «ma mai contro i bambini o le scuole». E così la pista mafiosa,

emerge alla fine di un vertice convocato nella prefettura brindisina, non è la principale. Parla di «terrorismo puro» il procuratore antimafia Piero Grasso. Mentre sono scattate numerose perquisizioni nelle case di noti pregiudicati della città. Si cercano collegamenti con l’attentato che ha colpito il presidente dell’associazione antiracket locale, a cui è stata bruciata l’auto. E si attende una eventuale rivendicazione.

TERRORE A BRINDISI Attentato alla scuola muore una studentessa n Detriti, tanti detriti, quaderni e libri strappati che il vento non riesce a portare via, e poi quella parete annerita che copre tracce di sangue innocente: è l’inferno di via Galanti, dinanzi all’ingresso dell’istituto professionale per i servizi sociali, moda e turismo di Brindisi intitolato a Francesca Laura Morvillo Falcone. Nulla sarà più come prima in questa scuola dopo i due botti tremendi che hanno squarciato l’aria poco prima delle 7.45, portandosi via la vita di una studentessa di soli 16 anni, Melissa Bassi, ridotto in fin di vita una sua compagna di classe e coetanea e ferito altre cinque studentesse. Scene di panico impossibile da dimenticare per gli abitanti della zona, ma anche per chi in quei frangenti transitava casualmente nelle vicinanze della scuola. Quando il fragore dei due botti, uditi anche a centinaia di metri di distanza, è rapidamente svanito, via Galanti non era più quella di prima. A terra giacevano i corpi straziati di un gruppo di studenti che attendeva di entrare a scuola, la maggior parte di loro pendolari arrivati poco prima con l’autobus dalla vicina Mesagne, il paese che ora piange la sua Melissa. DUE BOTTI TREMENDI Attorno solo scene di devastazione, mentre il frenetico andirivieni di ambulanze ha fatto subito capire a tutti che era accaduto qualcosa di tremendo, di inimmaginabile. Chi ha fatto esplodere quelle tre bombole di gas collegate tra loro con fili elettrici, nascondendole in un cassonetto per la raccolta della carta spostato appositamente vicino all’ingresso della scuola, sapeva che avrebbe potuto uccidere giovani vite innocenti. È questa una delle certezze più amare. Melissa si è trovata nel punto più vicino all’esplosione: è arrivata nel Centro ustionati dell’ospedale Perrino di Brindisi in condizioni disperate, è morta dopo oltre un’ora. Una sua compagna di classe, Veronica, lotta da dodici ore tra la vita e la morte; per salvarla i medici l’hanno sottoposta a due interventi chirurgici. Ora la ragazzina è ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Degli altri studenti feriti, due sono ancora in gravi condizioni, ricoverati a Brindisi, ma la prognosi è riservata per tutti. L’esplosione è stata talmente forte che i detriti sono volati via, causando danni, anche a 200 metri di distanza. Tra i reperti catalogati dalla polizia scientifica sul luogo, anche alcuni effetti personali degli studenti coinvolti nell’esplosione. Ma perché colpire una scuola e i suoi ragazzi, sapendo di poter uccidere? E a chi appartiene la mano assassina? Mafia o criminalità organizzata, terrorismo emergente o un folle? Gli inquirenti - l’inchiesta, ancora ovviamente a carico di ignoti, è in mano alla Dda di Lecce (procuratore Cataldo Motta) e alla Procura di Brindisi

«Far esplodere un ordigno alle otto meno un quarto davanti a una scuola dove si entra alle otto e dove quindi stanno per arrivare degli studenti mi sembra che, non solo non escluda, ma metta nel conto che si possa fare una strage». Antonio Manganelli Capo della polizia

«Quali sono state le ragioni dell’attentato si vedrà in seguito se è un crimine mafioso, o che mira a destabilizzare o a conservare l’esistente». Il Procuratore antimafia Pietro Grasso

«È un fatto anomalo e complesso. Ma bisogna essere equilibrati. Non si può pensare di militarizzare il territorio, serve più intelligence» Il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri

MELISSA SOGNAVA DI DIVENTARE UNA STILISTA n Era figlia unica Melissa Bassi, la studentessa sedicenne originaria di Mesagne (Brindisi), morta nell’attentato dinamitardo alla scuola “Morvillo Falcone” in viale Aldo Moro, a Brindisi. La sua è una famiglia semplice. Il papà Massimo ha 48 anni e fa il piastrellista, mentre la mamma Rita, 45, è una casalinga. Dopo aver saputo della tragedia, le amiche della ragazza si sono raccolte davanti alla casa di Mesagne, altrettanto semplice. E dicono: «Era brava a scuola, era stata brillante all'esame di terza media, una ragazza seria con la testa a posto, niente discoteca e andava matta per la moda». Di qui la scelta di iscriversi al Morvillo. Le amiche raccontano anche che si era fidanzata da poco con Mario, suo coetaneo. «Era una ragazza molto amata e coccolata - racconta il sindaco di Mesagne, Franco Scoditti, dopo aver incontrato i genitori - era la gioia di questi genitori che vivevano per lei». Il papà e la mamma della ragazza dopo essere stati nell’obitorio dell’ospedale di Brindisi sono tornati a Mesagne. «E ora - racconta il sindaco - sono nella loro casa, distrutti dal dolore. Quando li ho incontrati non sono riuscito purtroppo a trovare parole di conforto». La madre appena ha appreso la notizia, è stata immediatamente ricoverata: era molto legata alla figlia, non riusciva a staccarsene neanche un attimo. (procuratore Marco Dinapoli e sostituto procuratore Milto De Nozza) escludono al momento che il vero obiettivo dell’attentato potesse essere il Palazzo di giustizia, distante poche decine di metri dalla scuola.

L’ORDIGNO Tre bombole di all’Istituto Morvillo-Falcone. La vittima aveva 16 anni. Altri 5 feriti, una è molto grave

LE IPOTESI INVESTIGATIVE «Potrebbe non essere mafia», dichiara Motta, così come l’ipotesi di un gesto dimostrativo di qualche gruppo terroristico emergente urta con la realtà che fino ad ora l’attentato non è stato rivendicato. Se mano di un folle è stata, ha però programmato tutto. «Che l’innesco sia a orologeria o a distanza cambia poco anche sul piano interpretativo della vicenda», dice il capo della polizia, Antonio Manganelli che osserva: far esplodere un ordigno «alle otto meno un quarto davanti a una scuola dove si entra alle otto e dove quindi stanno per arrivare degli studenti mi sembra che non soltanto non escluda ma metta nel

conto che si possa fare una strage. «CERCAVANO LA STRAGE» Abbiamo trovato tracce ma non sappiamo ancora dire», spiega Manganelli. Che esclude sia un gesto di follia sia un movente passionale, di cui pure si è parlato nelle ore successive all'attentato. Dietro l’attentato potrebbe celarsi un “messagio” della Sacra Corona Unita. E c’è chi ricorda che il 9 maggio scorso gli investigatori avevano assestato un duro colpo alla criminalità organizzata arrestando, proprio a Mesagne, 16 persone accusate di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, porto illegale di armi da fuoco, dan-

IL TIMER Il timer trovato nei pressi della scuola era bloccato sulle 7.55 ma l’esplosione dell’ordigno è avvenuta alle 7.45.

neggiamento aggravato e incendio aggravato. Qualche giorno prima, nel paese del brindisino l’esplosione di un ordigno aveva distrutto l’auto del presidente dell’antiracket Fabio Marini. «È un fatto anomalo e complesso - dice il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri. Ma bisogna essere equilibrati. Non si può pensare di militarizzare il territorio, serve più intelligence». «Non daremo loro tregua - sottolinea non a caso il capo della Polizia - Li prenderemo e si pentiranno di questa nefandezza». Anche il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso ribadisce che «sono aperte tutte le ipotesi» e bisogna ancora capire se «è un crimine di stampo mafioso» o qualcosa che «mira a destabilizzare o a conservare la situazione esistente». Quel che è chiaro, aggiunge, è che «qualunque sia la matrice dell’attentato, è un atto terroristico nel senso che è diretto a colpire persone innocenti».


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ANTIMAFIA L’ISTITUTO “MORVILLO FALCONE” PREMIATO A UN “CONCORSO SULLA LEGALITÀ”

CHOC NEL MONDO DA “EL PAIS” A LE FIGARO” LA NOTIZIA APRE TUTTI I SITI INTERNAZIONALI

n La scuola Morvillo Falcone aveva vinto il Primo premio della prima edizione del concorso sulla Legalità. Lo ricorda il portale studentesco Universinet.it che «richiede con forza una immediata reazione dello Stato contro la barbarie terroristica di stampo mafioso che ha colpito un istituto da sempre impegnato in prima linea per promuovere la cultura della legalità contro tutte le mafie». «Lo Stato - afferma il direttore editoriale di Universinet.it - deve reagire immediatamente sia dal punto di vista investigativo che militare, ma sopratutto restituendo alle scuole, spesso unico presidio di legalità nei quartieri ad alto tasso di criminalità del sud, tutte le risorse che sono state tagliate nelle ultime finanziarie».

la storia

LA MOGLIE DEL MAGISTRATO La bomba è esplosa di fronte all’Istituto dedicato Francesca Laura Morvillo Falcone, magistrato e moglie dell’eroe dell’antimafia, morta con lui nella strage di Capaci del 23 maggio 1992.

I PRIMI SOCCORSI IN PIENO CAOS In pochi attimi di fronte alla scuola si è scatenato l’inferno. Giovani studenti in terra tra polvere, detriti, diari e libri. Una confusione in cui nessuno capiva cosa succedesse mentre scattavano i soccorsi.

I RILIEVI DOPO LA TRAGEDIA Le forze dell’ordine si sono subito messe all’opera per recuperare qualunque elemento utile alle indagini. Tra i primi ritrovamenti anche un pezzo di timer che potrà aiutare gli inquirenti a ricostruire la dinamica dell’episodio.

n Da “Bild” a “Le Figaro” all’agenzia cinese Xinhua, la notizia dell’attentato di Brindisi apre i siti di informazione internazionali. «Studentessa uccisa da una bomba esplosa di fronte di una scuola nel sud d’Italia», titola “Le Monde”. E anche la Bbc mette la notizia tra i titoli principali. El Pais ricorda che la scuola è intitolata a Francesca Morvillo Falcone.

IL RACCONTO «Dappertutto c’era l’inferno» n L’orrore ha molte facce. Si stampa sul viso e rimane lì, attaccato. E lascia a malapena respirare. Parlano con gli occhi ancora pieni dell’inferno che hanno visto, i testimoni dell’attentato all’istituto professionale Morvillo Falcone, alla periferia di Brindisi. Come Marilù, che lavora al bar della scuola. Racconta di una mattina come, l’arrivo gioioso delle studentesse, i libri nello zaino, l’incontro con le amiche, la colazione al bar. Le ragazze si si incontravano tutti i giorni lì, al bar della scuola: Marilù preparava per loro la colazione e lo stava facendo anche ieri, intorno alle 7.40. Aveva aperto il bar dieci minuti prima e un gruppetto di studentesse era già nell’atrio dell’istituto a chiacchierare. Altre ragazze erano appena scese dal pullman che tutti i giorni da Mesagne, porta al polo scolastico di Brindisi. Attorno al Morvillo Falcone ci sono infatti anche altre scuole e la mattina è un viavai di macchine, autobus e genitori che accompagnano i figli a scuola. Alle 7.50 l’esplosione. Marilù si precipita fuori e vede l’inferno: il fumo, i resti umani, il corpo di Melissa Bassi straziato e le altre studentesse in completo stato confusionale. Attorno alla 16enne che appare sin da subito la più grave, alcuni professori accorrono e cercano di proteggerla come possono. Marilù scappa di corsa nella scuola alla ricerca di un lenzuolo, una giacca, qualcosa che possa coprirla. Melissa è gravemente ferita ma viva: secondo le prime ricostruzioni smetterà di respirare solo in ospedale. Anche Veronica era con lei, Marilù la vede, si avvicina, è vigile: ha tutti i vestiti bruciati, le dice di toglierseli il prima possibile ma si accorge che la 16enne ha una profonda ferita al ventre e una forte emorragia. Dopo pochi minuti Veronica perderà conoscenza. Il

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«LA MORTE IN FACCIA» Selena e Melissa andavano a scuola insieme. «Ha sentito un boato ed è caduta per terra - racconta il padre - Poi ha visto le sue amiche sanguinanti, ma non poteva alzarsi per soccorrerle». «È tutta bruciata, bruciata in viso, tolti i capelli, il corpo bruciato, le è scoppiato il telefonino in mano. In confronto agli altri ragazzi, una ha avuto pure la morte, si può dire miracolata...». Così descrive sua figlia un uomo di Mesagne, padre di una delle ragazze ferite.

papà di una ragazza, al Morvillo Falcone per accompagnare la figlia a scuola, scende dall’auto di corsa e si toglie la giacca cercando di usarla per spegnere i corpi. Le studentesse lievemente ferite scappano dentro la scuola verso il bar dell’istituto, hanno i capelli bruciati, sono spaventate e intossicate, «sembrano degli zombie», racconta Marilù. «I primi a soccorrere i ragazzi feriti sono stati un docente, un collaboratore scolastico e un tecnico della scuola che si trovavano nei pressi dell’entrata. Il loro racconto è stato di una forte esplosione che ha lasciato a terra diversi studenti», è ancora scossa mentre parla Valeria Vitale, il direttore amministrativo del Morvillo Falcone. «In trent’anni non si è mai verificato nulla di tanto terribile», dice uno dei collaboratori dell’Istituto che, alle otto meno un quarto, al momento della deflagrazione, si trovava nella scuola per sistemare le aule. «Ho sentito un potente scoppio ma c’erano pochi ragazzi perchè non era ancora orario di lezione - racconta -. La nostra è una scuola nella periferia della città, un istituto professionale molto tranquillo. Non credo ci possano essere collegamenti con la Carovana della legalità organizzata oggi in città: noi stiamo nell’estrema periferia. Un fatto davvero inspiegabile». «Sono viva per miracolo», racconta Giulia, una ragazza che insieme con altre ragazze dell’istituto doveva partecipare ieri ad una sfilata, in un hotel cittadino, dove avrebbe dovuto indossare i vestiti confezionati e realizzati dalle studentesse della scuola. «Sarei dovuta essere lì, come ogni giorno a quell’ora invece ho capito male il luogo di un appuntamento e mi trovavo in quel momento in un altro posto della città. Sono sconvolta».


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L’ESPLOSIONE

L’ITALIA IN PIAZZA Brindisi fischia il vescovo Napolitano: guardia alta hanno detto

LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO «SARDI STRETTI AI PUGLIESI» La presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo: «Sono incredula e sconcertata, la Sardegna intera, in questo momento di profondo dolore si stringe ai familiari delle vittime ed alla comunità pugliese»

LAI (PD): MACABRA SIMBOLOGIA E ABERRANTE FEROCIA OMICIDA Il segretario regionale del Pd, Silvio Lai: «Cogliamo nella scelta della scuola intitolata a Falcone e Morvillo una macabra simbologia e una aberrante ferocia omicida che colpisce ogni sentimento democratico e ogni sensibilità civile».

PIRAS (SEL): ORMAI NEL PAESE SI RESPIRA UN CLIMA TORBIDO Il coordinatore regionale di Sel Michele Piras: «Nel Paese si respira un clima torbido. Come in altri momenti della storia nei periodi di forti crisi, si muovono soggetti oscuri e si sente l’odore acre dell’eversione».

LO SDEGNO Da Milano a Palermo, manifestazioni in tutta Italia Monti: «Agiremo con fermezza». Il Vaticano: «Il Paese reagisca» La Severino: «Ora accertare i fatti». Bersani: «Un atto studiato» n «Qualsiasi cosa farete, non ci fermerete». Questo il messaggio dei tantissimi striscioni esposti nelle manifestazioni che in tutta Italia sono state organizzate in reazione ai tragici eventi di Brindisi. A Roma, Udine, Palermo, Milano e in numerosi altri comuni si è levato unanime il coro di sdegno contro quello che il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, ha definito «un atto di viltà». Tra i primi ad arrivare sul posto, si è rivolto in una lettera a tutti gli studenti italiani: «Vi chiedo di non cedere alla paura e alla rabbia, pensando di essere soli. Non lo siete. Faremo di tutto perché una cosa del genere non succeda mai più». L’arcivescovo di Brindisi, monsignor Rocco Talucci, si è rivolto direttamente agli attentatori: «Pentitevi e recuperate quel pizzico di dignità che non si può mai distruggere nel cuore degli uomini», ha affermato, ricevendo dai presenti numerosi fischi. In alcune città, tra le quali Roma e Milano, l’invito a scendere in piazza è arrivato direttamente dal sindaco: «In questo momento bisogna abbandonare le divisioni politiche e manifestare

insieme», ha dichiarato Gianni Alemanno. Nella capitale la piazza del Pantheon si è riempita di migliaia di persone nel giro di poche ore a dispetto della pioggia battente. Raggiunto dalla notizia a Camp David, dove si trova per il G8, Il premier Mario Monti ha parlato con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, assicurandogli che il governo «intende operare con fermezza e determinazione nel contrasto ad ogni tipo di criminalità». Il Presidente del Consiglio ha disposto l’esposizione delle bandiere a mezz’asta per oggi e per i prossimi tre giorni e ha espresso telefonicamente al sindaco di Brindisi Cosimo Consales e al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola solidarietà e cordoglio. Napolitano dal canto suo ha rinnovato l’appello «alla vigilanza e al fermo e concorde contrasto nei confronti di ogni focolaio di violenza eversiva». Da Cagliari ha manifestato «orrore e raccapriccio» il ministro della Giustizia, Paola Severino, secondo cui è «ancora troppo presto per capire cosa è successo e gli sviluppi che prenderà la vicenda». L’attentato di Brindisi «é

un fatto assolutamente orribile e vile, tanto più degno di esecrazione in quanto avvenuto nei pressi di una scuola». Così il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, che ha invitato «il Paese a reagire con decisione alle tentazioni di violenza e alle provocazioni terroristiche». Anche l’ex premier Silvio Berlusconi ha condannato aspramente l’accaduto, esprimendo la sua «vicinanza alle famiglie dei ragazzi colpiti», mentre il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, ha parlato di «un delitto organizzato, preparato, con volontà di uccidere e forse anche con la volontà di creare il terrore, anche in modo indiscriminato». Mentre nel corso della giornata si moltiplicavano i sit-in e le spontanee manifestazioni di solidarietà, il capo della polizia, Antonio Manganelli, ha assicurato: «Non daremo tregua agli attentatori. Li scoveremo, li prenderemo e si pentiranno di questa nefandezza». «Non chiamiamoli bestie, gli autori di questo orrore. Sono persone - hanno dichiarato i segretari generali della Flc Cgil, Cisl e Uil Scuola, Domenico Pantaleo, Francesco Scrima e Massimo Di Menna- che hanno agito con consapevolezza e crudeltà», hanno precisato, invitando i cittadini e le istituzioni a una reazione forte e unita, senza abbassare la guardia. Fabio Marcello

CAPPELLACCI SGOMENTO

n «Con profondo sgomento abbiamo appreso dell’inquietante attentato di Brindisi e il primo pensiero, a nome del popolo sardo, va ai familiari e alla comunità pugliese che abbracciamo idealmente in questo momento di grande dolore». Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, così commenta l’esplosione davanti alla scuola “Morvillo Falcone”. «In attesa che gli inquirenti chiariscano tutti gli aspetti e il movente, non posso non sottolineare il senso di angoscia che provoca il luogo in cui è stato compiuto l’attentato, configurandolo come un vero attacco alla convivenza civile».

POLEMICHE Critiche a Grillo, Di Pietro e Castelli

«ERA NELL’ARIA» Beppe Grillo

n «Gli italiani lo pensano e io lo dico: da tempo ci si aspettava una bomba come questa, era nell’aria elettrica come prima di un temporale». Così Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, ha commentato nel suo blog la sciagura di Brindisi. Il suo punto di vista è chiaro: non si tratterebbe di un messaggio destinato all’amministrazione pugliese o di una questione legata al governo della città, ma di una vicenda che coinvolgerebbe l’apparato politico nazionale. Puntando il dito contro i mandanti Grillo ha impostato un paragone con eventi oscuri della recente storia italiana: «Le stragi, e questa poteva esserlo se l’esplosione fosse avvenuta pochi minuti più tardi con l’arrivo di altri pullman di stu-

denti, in Italia hanno sempre avuto colpevoli, ma non mandanti. Da piazza Fontana, alla stazione di Bologna, a piazza della Loggia, a Capaci, a via D’Amelio. Gli Spatuzza sono in galera, ma chi li ordinò è ancora a piede libero». Anche il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, ha voluto commentare il drammatico avvenimento: «Non c’è dubbio che la crisi della politica, la mancanza di leadership e credibilità

REAZIONI Il comico ricorda gli eventi oscuri. Di Pietro invoca una Mani Pulite bis. La Lega: «Senza di noi più criminali»

nelle istituzioni e delle istituzioni sta facendo alzare la testa a delinquenti più che mai incalliti, per appropriarsi del bene pubblico e delle istituzioni», ha affermato. «È questa la ragione vera per cui bisogna ridare le istituzioni in mano a persone che sanno operare non solo con capacità e competenza, ma con le mani pulite, per far capire che il delitto non paga». L’esponente della Lega Roberto Castelli ha auspicato la massima severità: «Via la Lega dal governo, la criminalità rialza la testa», ha dichiarato. «Di fronte a criminali che attentano alla vita dei ragazzi non ci può essere nessuna pietà, bisogna che queste persone vengano individuate e sepolte vive in galera». F.M.


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IN COMUNE Bombe e terrore Cagliari dice no n Fazzoletti bianchi legati al polso o stretti tra le mani come simbolo di purezza e innocenza. Un tam tam su Internet, cominciato nella tarda mattinata di ieri, ha portato oltre cinquecento cittadini a ritrovarsi a Palazzo Bacaredda. Un no, forte e chiaro, alla criminalità mafiosa che con una bomba alla scuola intitolata agli eroi di Capaci, Morvillo e Falcone, si è portava via a Brindisi, una studentessa di sedici anni appena. In Comune, insieme con il sindaco, Massimo Zedda, politici e amministratori, tanti ragazzi ma anche molte famiglie che hanno voluto testimoniare con la loro presenza la lotta di chi non si arrende al terrore e alle cosche. «Qualsiasi cosa farete non ci fermerete!», è lo slogan dell’evento che con il passare delle ore ha messo in moto associazioni, sindacati, partiti, movimenti e semplici cittadini Un microfono nello spiazzo interno al Municipio ha dato voce ai tanti che sono usciti di casa per portare in strada il dolore e lo sgomento. Federico, studente diciassettenne: «Sono qui per dire no alla barbarie mafiosa che oggi ha toccato il mondo della scuola - afferma - e non vorrei ma si tornasse agli anni di piombo, per questo dico: restiamo uniti». Grazia Mura è una professoressa di italiano: «Ho portato qui mia

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MASSIMO ZEDDA Il sindaco ha partecipato al sit-in nel cortile del Municipio

FEDERICO PALOMBA Anche il leader Idv in Comune «Serve una vigilanza democratica»

nipotina di dieci anni, perché oggi mi ha detto che tutte le persone sono uguali e cattive», dice, mentre tiene stretto in mano il fazzoletto bianco, «non potevo non farle capire che esistono tante persone oneste che sono pronte a lottare contro i criminali e per il cambiamento». Il silenzio rende superfluo l’impianto di amplificazione: «Non basta più dire che le idee di Falcone e Borsellino devono camminare sulle nostre gambe, ora tocca a noi promuovere quelle stesse idee ai giovani di oggi», spiega Gianni Aresu, studente ventisettenne, avvolto nella bandiera italiana, «oggi hanno fatto un attentato agli studenti e alla scuola, ultimo baluardo di democrazia e libertà», conclude tra gli applausi. Così anche Cagliari si ritrova unita nel Palazzo civico contro la mafia, per la legalità e la democrazia. Il sindaco Massimo Zedda, così aveva annunciato, attraverso un messaggio sulla sua bacheca di Facebook, l’adesione all’evento che ha riempito le piazze di mezza Italia che tramite la sua pagina facebook ha scritto: «Mai nessuno in Italia aveva osato attaccare una scuola e i suoi studenti con queste modalità. Le associazioni studentesche hanno organizzato un sitin di reazione civile e io ci sarò». Paolo Rapeanu


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OPINIONI GENITORI TOSTI

RIENTRO A CASA: INFORMANDOSI È MENO DIFFICILE di MARISA MELIS

O

ggi per l’ennesima volta ho informato una persona sui diritti di un suo parente che ha avuto una gravissima disabilità. Ancora un volta mi sono trovata davanti una persona che, a parte la situazione tragica che vive, è completamente a digiuno delle informazioni utili a dare una mano d’aiuto al suo congiunto. La prassi è quella di curare, giustamente, l’aspetto sanitario del soggetto nell’immediatezza del trauma, ma raramente i parenti vengono poi informati su tutte le procedure da seguire una volta che il paziente ritorna a casa. Il congiunto si trova spiazzato perché, se durante la degenza ospedaliera si vive nella consapevolezza che, qualsiasi cosa succeda, ci sono i medici che vigilano, quando il disabile ritorna a casa la paura è quella di non farcela, a meno che non si abbia alle spalle una famiglia che aiuti materialmente ma soprattutto psicologicamente. Il paziente ha bisogno di tutto perché, purtroppo, si è preso un brutto colpo dalla vita. Il familiare si rende conto di giocare un ruolo di vitale importanza, e il suo fardello è quello di non far trasparire l’ansia che accompagnerà il grosso impegno presente e futuro. Nessuno in ospedale ti dà il “bugiardino” dove sono elencati tutti i compiti da svolgere una volta varcata la soglia del luogo di cura. Trovi, per esempio, la commessa del panificio che ti informa che il suo parente ha avuto bisogno dei panni, e che per averli devi seguire certe procedure. Certi percorsi devi sono da seguire prima delle dimissioni, per non ritrovarti a rincorrere gli specialisti per avere le relazioni per ottenere certi ausili. Si devono attivare le procedure per il riconoscimento delle invalidità e dell’handicap, che sono due cose diverse (ma questo lo sanno gli addetti ai lavori e non chi si trova di punto in bianco in un altro mondo). Tanti canali da attivare secondo i bisogni, dunque. La vita cambia all’improvviso e tanti si rendono conto di non essere preparati. Ma nessuno è preparato ad entrare in questo mondo: pensiamo che queste cose succedono sempre agli altri. Ma nessuno è esente da niente. Ho chiesto a questa persona: «ma non c’era l’assistente sociale per farti conoscere tutti i diritti?» Con le lacrime agli occhi mi ha risposto: «Perché, esiste l’assistente sociale?» Devo dire che mi sono sentita utile in questo frangente. Tristemente utile!

il semaforo

l MARIA SHARAPOVA

Campionessa di tennis Dopo un periodo di appannamento, la stupenda Maria è alla caccia del primo posto nella classifica mondiale, a suon di vittorie e ottime partite. Ora è in finale a Roma e, inutile dirlo, ha tutto il pubblico dalla sua parte. Soprattutto quello maschile. Bionda, bella, fortissima. Soffia impetuoso sulla capitale il vento dell’est.

l CORRADO PASSERA

Ministro ottimista Una volta la si sparava più grossa: un milione di posti di lavoro, cifra tonda. Ora, stante lo scabroso precedente, si vola più basso. «Quattrocentomila nuovi posti di lavoro sono un risultato possibile», proclama il ministro dello Sviluppo economico. È proprio vero: in tempo di crisi tutto è ridimensionato. Anche la fantasia.

l ELISABETTA CANALIS

Aspirante geometra Le mancava il righello, ma per il resto è sembrata perfettamente a suo agio nell’effettuare le misurazioni. Di cosa? Del “pacco” di Sacha Baron Cohen, il tutto a bordo dello yacht dell’attore ormeggiato a Cannes. Bikini fucsia lei, barba incolta e mutanda imbarazzante lui. Aridatece mister Nespresso...

Associazione Genitori Tosti

CULTURA E UMANITÀ EREDITÀ DEL MAESTRO di Rossana Martorelli

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soli quattro mesi dalla prematura scomparsa di Roberto Coroneo, avvenuta lo scorso 11 gennaio, il ricordo del suo operato e della sua figura è quotidianamente vivo fra colleghi, studenti e amici. Insigne studioso del medioevo artistico sardo, conosciuto e stimato in campo nazionale ed internazionale, ha lasciato un gran vuoto ed insieme una grande eredità, sia nei suoi numerosi scritti dedicati all’analisi delle testimonianze monumentali ed artistiche dell’isola nell’età medievale, sia nel suo modo di concepire lo studio e l’insegnamento dell’arte. Preside della facoltà di Lettere e Filosofia, ma soprattutto docente di Storia dell’arte medievale presso il medesimo ateneo dal 1998, ha dedicato molto della sua vita ad educare gli allievi al metodo di lettura dell’opera d’arte e a trasmettere la passione per l’arte stessa. “Il professore” o semplicemente “Roberto”: così lo chiamavano i suoi allievi. Un privilegio che «non ha mai adombrato la sua indiscussa autorità, anzi la rafforzava davanti agli occhi di giovani studenti che avevano l’unico dovere di imparare». Queste le parole di Andrea Pala, portavoce degli allievi del professore, pronunciate in occasione delle Giornate di ricerca in Cittadella. Le stesse Giornate che Coroneo aveva ideato insieme ai colleghi del dipartimento di Scienze archeologiche e storico artistiche dell’Università. Molti ricorde-

ranno il suo impegno nella divulgazione delle conoscenze sul patrimonio della regione ad un pubblico vasto, non specialistico, attraverso seminari e conferenze, ma più spesso davanti al monumento, convinto che la cultura sia “proprietà” di tutti e che tutti debbano essere messi in condizione di conoscerla, per poi salvaguardarla. Il tutto all’insegna di una profonda e accogliente umanità: era difficile non trovarsi a proprio agio in presenza

Coroneo riteneva la cultura “proprietà” di tutti, per renderla accessibile e poterla salvaguardare di Roberto Coroneo. «Si fa fatica a trattenere la commozione ripensando agli aneddoti che raccontava sui suoi viaggi, come i racconti delle meraviglie persiane e sasanidi dell’Iran e le descrizioni divertite degli oggetti venduti presso il mercato serale di Marrakesh», ricorda ancora Andrea Pala. Coroneo verrà ricordato anche per la sua vasta produzione letteraria, a partire da “Architettura romanica dalla metà del Mille al primo ’300” fino al recente “Arte in Sardegna dal IV alla metà dell’XI secolo”. Anche a fronte dell’insorgere della malattia, il professore non ha smesso mai di lavorare, come dimostra l’ultimo lavoro cu-

IL PERSONAGGIO . Tifiamo per Chen, che sfida la Cina e studia negli Usa di Fabio Marcello

rato, intitolato “Cagliari tra terra e laguna. La storia di San Simone- Sa Illetta”, volume che accoglie i saggi di Giovanni Maria Campus, Paolo Cau, Alessandra Cioppi, Idimo Corte, Attilio Dedoni, Antonio Loddo, Lorenzo Marchetti, Olivetta Schena, Francesco Tamponi, Nicoletta Usai, Marina Valdes, Raimondo Zucca e che verrà presentato nell’aula magna del Rettorato il 23 maggio alle 17. «Uno studioso attento e scrupoloso, sensibile alle

realtà culturali delle Sardegna». Così lo ricorda Idimo Corte, presidente dell’associazione Sa Illetta, dove più volte Roberto Coroneo aveva partecipato alle conferenze in tema di storia medioevale. Il segno lasciato dal professore nella cultura sarda è di quelli profondi e duraturi. Ora spetta ai ricercatori, agli appassionati ai semplici cittadini cogliere l’essenza del lavoro di Roberto Coroneo: il maestro che ha speso una vita per l’insegnamento e la ricerca, divenendo protagonista del panorama culturale isolano nonché uno dei più insigni e autorevoli studiosi della storia dell’arte medievale in Sardegna.

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Lo ammettiamo senza problemi: abbiamo da subito fatto il tifo per lui. Anzitutto, per le sue lotte, che hanno scatenato l’ira funesta del governo cinese. Aborti e sterilizzazioni forzate, degli abomini che il coraggioso Chen ha denunciato pur sapendo che dalle sue parti alzare troppo la testa può significare anche morire. Ci siamo spellati le mani dagli applausi quando a questo avvocato, non vedente dalla nascita, è riuscita una mossa degna di Arsenio Lupin: l’evasione dagli arresti domiciliari, ovvero dalla casa-carcere in cui era stato confinato. E non si è certo limitato a questo, ma ha lanciato il suo guanto di sfida all’acerrimo nemico, il premier Wen Jaibao: «Caro Premier Wen, con grande difficoltà so-

no finalmente riuscito a fuggire. Tutte le voci e le rivendicazioni sulla violenza usata contro di me e contro mia moglie, io vi dico che sono tutte vere», ha fatto sapere attraverso un video diffuso in internet. Ha rischiato grossissimo Chen, e con lui tutta la sua famiglia. Ma ora sembra al sicuro, sotto l’ala protettrice degli Usa: andrà a studiare in un college americano. Ma l’urlo di Chen non si spegne: «Rientrerò dall’esilio, per badare ai miei cari». Chissà, magari alla fine non tornerà. Certo, Pechino si è sbarazzata di un personaggio oltremodo scomodo. E gli Stati Uniti hanno recitato perfettamente il ruolo di paladini della libertà. Ora vedremo come se la caverà il nostro alle prese coi volumi di storia americana.

A STUDIARE Chen Guangcheng

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


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notizie inutili LA CATTIVA VAMPIRA LA STEWART È STUFA DELLE PARTI DA “BUONA”

n Kristen Stewart vuole a tutti i costi fare la cattiva nel suo prossimo film. Dopo aver interpretato la parte di Bella in “Twilight”, innamorata del vampiro Edward Cullen, cioè Robert Pattinson, e aver dato il volto a Biancaneve in “Biancaneve e il cacciatore”, ora l’attrice sente la necessità di cambiare registro, per mettersi alla prova e per dimostrare al mondo intero che è capace di trasformarsi, come una vera attrice professionista sa fare.

EDDIE (S)VENDE CASA CEDUTA “BUBBLE HILL” A METÀ DEL COSTO n Eddie Murphy ha venduto la sua casa per meno della metà del prezzo originale. A quanto pare infatti la sua ex proprietà, di 25.000 metri quadrati, nota come “Bubble Hill”, comprata dall’attore nel 1985, è stata venduta a 12 milioni di dollari. Il primo prezzo con cui era stata messa sul mercato otto anni fa era di 30 milioni. Negli anni il suo prezzo è crollato: nel 2006 era quotata a 22 milioni per poi calare a 19 milioni negli anni successivi, ma mai il suo valore di mercato si era abbassato tanto.

CENERENTOLA LOPEZ IL PIEDE DI JENNIFER SI RIDUCE DI UN NUMERO

n I piedi di Jennifer Lopez non sono tornati alla loro dimensione normale da quando è rimasta incinta dei due gemelli Max ed Emme, nati nel febbraio del 2008. La bella cantante e attrice ha spiegato: «Mi ha sorpreso molto il fatto che i miei piedi sono aumentati di un numero mentre ero in dolce attesa e soprattutto che non sono tornati come prima. Ho dovuto prendere delle altre scarpe. È accaduto la stessa cosa alla cassa toracica e ai fianchi, il corpo non è più identico a prima».

notizie incredibili

intanto in viale trento...

PELLICANO TI AMERÒ I CUOCHI PERUVIANI IN AIUTO DEI VOLATILI

Claudia in Wonderland - 1

Gli chef dei migliori ristoranti di Lima, capitale del Perù, specializzati nelle ricette a base di pesce, hanno avviato una campagna per salvare i pellicani della regione. Negli ultimi mesi gli uccelli sono morti in un numero insolitamente elevato, apparentemente a causa di una carenza di pesce nel Pacifico orientale. Così i cuochi locali hanno deciso di lanciare una campagna “salva-pellicani”, che hanno dimostrato di gradire l’inaspettato omaggio. Alcuni degli esemplari tuttavia sembravano molto deboli e facevano fatica a muoversi. I funzionari locali dicono che almeno 4.450 pellicani sono morti sulla costa settentrionale del Perù negli ultimi 3 o 4 mesi.

NONNE AD ALTA QUOTA GIAPPONESE 73ENNE IN VETTA ALL’EVEREST Una donna giapponese di 73 anni, Tamae Watanabe, ha raggiunto stamattina la cima dell’Everest diventando la donna più anziana del mondo ad aver scalato la montagna più alta al mondo. La signora Watanabe ha così battuto il record che lei stessa aveva fissato nel 2002, all’età di 63 anni, quando aveva già scalato l’Everest diventando la donna più anziana ad aver raggiunto la vetta. Lo ha annunciato l’Associazione di alpinismo Cina-Tibet in Nepal, precisando che la donna ha raggiunto la cima con una squadra composta da altri quattro membri e che il gruppo sta bene e ha già ripreso il cammino per scendere alla base.

UN OSPITE A SORPRESA UN PANDA DENUTRITO TROVATO IN BALCONE Un panda minore è stato avvistato su un balcone residenziale nella parte sud della Cina nella provincia del Sichuan, nella città di Chengdu, sorprendendo tutte le persone presenti. L’abitante che per primo ha notato la piccola creatura ha detto di aver sentito uno strano rumore proveniente dal balcone del suo palazzo. Zhang ha avvertito il rumore appena si era svegliata intorno alle 7 di mattina. Il panda minore quando è stato trovato era in pessime condizioni di salute e per questo è stato affidato alle cure del personale dello zoo locale. Uno degli operai dello zoo ha confermato che il panda minore era molto magro e denutrito ma ora si sta riprendendo e presto potrà tornare allo stato selvatico.

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REGIONE

POST REFERENDUM

E ora arrivano i garanti del voto n Ancora tre giorni di passione per i partiti di centrodestra, alle prese con la grana Province, che rischia di sbriciolare la non più granitica maggioranza in Consiglio regionale. Il dilemma da sciogliere è proroga o commissariamento degli enti da abrogare in seguito al voto del referendum del 6 maggio, nell’attesa che la Regione vari la riforma definitiva degli enti locali. Dopo la riunione del centrodestra di venerdì, che ha allargato le distanze tra i partiti della coalizione e i Riformatori (promotori del referendum del 6 maggio), martedì a Villa Devoto ci sarà un nuovo summit con i segretari e i capigruppo in Consiglio e il governatore Cappellacci. Prima dell’incontro la maggioranza dovrà lavorare per ricucire lo strappo con gli uomini di Fantola e riassorbire i malumori di Udc e Psd’Az. Da una parte c’è il peso del Pdl che andando anche contro l’indirizzo del governatore Cappellacci ha spinto la maggioranza a scegliere la strada della proroga degli attuali organismi provinciali, nonostante l’abrogazione degli enti. Dall’altra ci sono i Riformatori e lo stesso Cappellacci che chiedono a gran voce il commissariamento delle quattro Province da cancellare (Carbonia-Iglesias, Ogliastra, Medio Campidano e Olbia-Tempio), e per una legge di revisione degli enti locali da approvare in Consiglio in tempi brevi. Nel mezzo ci sono schiere di giuristi che stanno cercando di risolvere un rebus che appare sempre più ingarbugliato. Per gli esperti cui si è affidato il Consiglio regionale (Andrea Deffenu, Pietro Ciarlo, Benedetto Ballero e Gianni Contu), la nomina dei commissari non sarebbe giuridicamente possibile, proprio perché si parla di enti abrogati. Difficoltosa soprattutto dal punto di vista politico la proroga degli attuali organismi di governo fino all’attuazione anche in Sardegna (entro marzo 2013) del decreto Monti con cui il governo ha riordinato le Province. Questa scelta per i referendari significherebbe non rispettare la volontà popolare, perché il 6 maggio i sardi hanno detto sì all’abrogazione delle Province, non a una loro revisione.

«Gli enti provinciali sono stati sciolti con il voto popolare, conservare gli organi che li governano ricorrendo a una proroga è un’acrobazia improponibile». Michele Cossa coordinatore regionale dei Riformatori

«Intendiamo accelerare il processo di riforma della Regione e del nostro sistema autonomistico. In questo quadro vogliamo rispettare gli esiti di tutti i referendum, anche quelli consultivi». Luciano Uras capogruppo Sel in Consiglio regionale

ranti è così composta: «Lo storico Aldo Accardo, l’antropologo Bachisio Bandinu, Pietrina Chessa, il sociologo Salvatore Cubeddu, il preside di Giurisprudenza, Massimo Deiana, i ricercatori, Maria Del Zompo e Gaetano Di Chiara, il professore di scienze, Giuseppe La Sala, il docente di diritto romano, Vanni Lobrano, l’archeologa Maria Antonietta Mongiu, il giornalista e fotografo Aldo Pavan, gli avvocati Giorgio Piras e Priamo Siotto, il presidente di Confagricoltura, Gregorio Raspitzu, la presidente dell’associazione donne dirigenti d’azienda Antonella Siragusa, il filosofo Silvano Tagliagambe, il docente di giurisprudenza Bruno Troisi, l’ex direttore generale dell’assessorato al turismo

IL NODO La maggioranza scricchiola sulla scelta fra commissariamento e proroga delle 4 Province abrogate Giorgio Valdes. «Il nostro movimento è una sorta di sindacato del mezzo milione di cittadini che si sono presentati alle urne», spiega il leader dei Riformatori, Massimo Fantola. «Il nostro primo obbligo è quello di garantire il rispetto dei referendum». Più esplicito il messaggio del coordinatore regionale e vice presidente del Consiglio, Michele Cossa: «Gli enti provinciali sono stati sciolti, conser-

18 SUPER ESPERTI I referendari hanno nominato ieri un comitato di 18 studiosi super partes per vigilare sul rispetto del voto referendario, in particolare per quanto riguarda l’abrogazione delle Province.

vare gli organi che li governano è un’acrobazia improponibile». SEL CONTRO I COMMISSARI Anche dal partito Sel arriva lo stop al commissariamento delle Province: «Non siamo disponibili a favorire l'approvazione di norme di commissariamento delle amministrazioni locali. Sarebbe un precedente pericoloso per la democrazia», dichiara il capogruppo in Consiglio, Luciano Uras. «Vogliamo rispettare gli esiti di tutti i referendum, anche quelli consultivi, così come non intendiamo trattare alcun provvedimento di ripristino automatico delle indennità consiliari». Vincenzo Garofalo

CISL TAGLIO AGLI SPRECHI PER RILANCIARE L’ISOLA

I SUPER PARTES In questa atmosfera ieri i Riformatori sardi e il Movimento referendario hanno lanciato un chiaro messaggio politico alla maggioranza di centrodestra: hanno costituito un Comitato di garanzia formato da 18 professionisti nel campo della politica, delle scienze e della cultura. Si tratta di diciotto esperti provenienti da ogni area politica (quindi ritenuti nel complesso super partes), che avranno il compito di vigilare sulla Regione affinché siano rispettati gli esiti del referendum, primo fra tutti l’abrogazione delle Province. La squadra di ga-

n Rilancio dell’economia e della società sarda in cinque punti. La Cisl sarda indica alla Regione la strada per far uscire l’Isola dal tunnel della crisi: «Il primo obiettivo è dare subito vita all’Assemblea costituente del popolo sardo, per riformare le istituzioni e riscrivere lo statuto dell’Isola. Il secondo riguarda l’avvio immediato di un Piano straordinario per il lavoro giovanile», ha spiegato il segretario regionale della Cisl, Mario Medde. «Terzo punto approvazione unilaterale di una legge sullo status di insularità. Quindi la mobilitazione di tutti i sardi per ottenere il contributo dello Stato al rilancio dell’economia sarda e all’autonomia finanziaria. Il quinto punto deve essere un forte messaggio a quanti vivono in condizioni di disagio socioeconomico e disoccupazione, promuovendo un programma di contrasto attraverso l’istituzione del reddito di cittadinanza e il potenziamento del fondo regionale di lotta alle povertà e di quello per la non autosufficienza. Questo intervento andrebbe sostenuto con i tagli e le economie ai costi della politica, agli sprechi e alle inefficienze».

MALI Le donne Tuareg lottano per la liberazione di Rossella

NEL DESERTO Una foto di Rossella Urru con le donne africane

n C’è un mediatore silenzioso che nel deserto del Mali si muove con discrezione per restituire a Rossella Urru la libertà rubata. È il popolo Tuareg, che, da quando la cooperante internazionale di Samugheo è stata rapita nel sud ovest dell’Algeria, non ha smesso per un solo giorno di cercare una soluzione pacifica del sequestro, e in prima linea in questa battaglia contro il tempo ci sono proprio le donne. A testimoniarlo è Fadimata Walett Oumar, musicista, voce e tamburo del gruppo Tartit, una delle leader dei movimenti delle donne Tuareg. «Rossella è stata presa nella zona Tuareg ed è sicuramente ancora lì. Ma i Tuareg non c'entrano niente: da subito ci siamo impegnati per il rilascio di tutti gli ostaggi», spie-

ga l’artista, durante un incontro a Cagliari promosso dalla consigliera regionale di Sardigna Libera Claudia Zuncheddu. «Ogni giorno i nostri rappresentanti incontrano i capi delle varie tribù per far passare questo tipo di messaggio», continua la musicista. Rossella Urru, si trova ormai da 211 giorni nelle mani di un commando di separatisti islamici. È stata rapita insieme con due colleghi spagnoli (un

MEDIAZIONE La popolazione nomade che vive nel deserto Sahariano mobilitata a favore della cooperante di Samugheo

uomo e una donna) la notte tra il 22 e il 23 ottobre 2011 dal campo profughi di Hassi Raduni, nel deserto algerino sud-occidentale abitato da rifugiati Saharawi. Per il suo rilascio i sequestratori hanno chiesto un riscatto di 30 milioni di euro, cifra che servirebbe per liberare anche la donna spagnola rapita insieme con Rossella, ma non per l’altro ostaggio. Per quest’ultimo, lo spagnolo Enric Gonyalons, la situazione rischia di precipitare. Quattro giorni fa i sequestratori, Il Movimento per l'unicità e la jihad nell'Africa Occidentale ha minaccia di uccidere l'ostaggio, perché, «la Spagna rinvia i negoziati per soddisfare le nostre richieste, ha scritto il portavoce dei terroristi in un messaggio inviato alla Afp.


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CONTINENTI

AMMINISTRATIVE AL VIA I BALLOTTAGGI SI VOTA IN 118 COMUNI

discutibile - e obiettivamente diffamatoria - iniziativa giornalistica, ma assume chiaramente i caratteri di un atto criminoso», si legge nella nota.

BOLZANO LAVORA IN MALATTIA CUOCO AI DOMICILIARI n Un cuoco dell’ospedale di Bolzano è stato arrestato dalla guardia di finanza per truffa ai danni dell’Azienda sanitaria. Secondo le accuse, lavorava in un albergo mentre era in malattia. L’uomo, tenuto sotto controllo da qualche settimana, è stato sorpreso a lavorare in un albergo della zona di Merano. Ora è ai domiciliari.

n È tutto pronto nei 118 comuni dove oggi e domani si vota per il turno di ballottaggio per eleggere i primi cittadini e quindi formare i nuovi consigli comunali. Si sono stati regolarmente insediati i seggi elettorali e sono state concluse tutte le operazioni per l’autenticazione delle schede. Molto atteso l’esito di sfide importanti come quelle di Palermo, Genova e Parma.

SUPERENALOTTO VINCITA DA SOGNO 95 MILIONI A CATANIA

CASO ORLANDI MONSIGNORE INDAGATO: «SONO TRANQUILLO» n «Sono assolutamente tranquillo, non ho nulla da nascondere». È quanto ha affermato monsignor Pietro Vergari, ex rettore della basilica di Sant’Apollinare, indagato dalla Procura di Roma per concorso nel sequestro di Emanuela Orlandi. Concorso nel sequestro della giovane il reato ipotizzato dalla Procura di Roma nei confronti dell’alto prelato. Un’iscrizione, quella nel registro degli indagati, avvenuta recentemente e non è escluso che tale iniziativa possa essere scaturita dal ritrovamento di ossa recenti all’interno della cripta della basilica, dove sono in corso, da lunedì scorso, le attività di selezione dei reperti da parte degli esperti della polizia scientifica.

MODENA IMPRENDITORE SUICIDA «DEBITI CON EQUITALIA» n Un ex imprenditore del settore tessile, Luigi Bignardi, 68 anni, si è impiccato venerdì nel suo appartamento a Carpi, dove viveva solo, lasciando una lettera destinata a moglie e figli in cui faceva riferimento ad un debito di 250.000 euro accumulato, così sembrerebbe, anche nei confronti di Equitalia. Lo riferiscono media cittadini, aggiungendo che la polizia ha provveduto a sequestrare la lettera e alcune cartelle di documenti. Il cadavere è stato trasportato all’istituto di Medicina legale di Modena per effettuare l’autopsia.

VATICANO FURTO DI INFORMAZIONI SANTA SEDE DENUNCIA n «Il Vaticano agirà legalmente affinché gli attori del furto, della ricettazione e della divulgazione di notizie segrete, nonché dell’uso anche commerciale di documenti privati, illegittimamente appresi e detenuti, rispondano dei loro atti davanti alla giustizi». Lo riferisce una nota della sala stampa vaticana. L’annuncio del ricorso alla giustizia è stato diffuso dopo l’uscita di una serie di documenti riservati e di lettere inviate a papa Benedetto XVI nel libro “Sua Santità” del giornalista Gianluigi Nuzzi. «La nuova pubblicazione di documenti della Santa Sede e di documenti privati del Santo Padre non si presenta piu' come una

Lega Bossi ci ripensa: «Non vado via» n Come non detto. Il Senatur ci ripensa. «Non è assolutamente vero che ho intenzione di lasciare» ha dichiarato Umberto Bossi, commentando gli articoli apparsi su qualche giornale. «È la prova provata - ha aggiunto - che piacerebbe al sistema

e ai suoi uomini. Io lascerò soltanto quando la Padania trionferà». Il colpo di coda del Senatur è arrivato all’indomani di una giornata durissima per l’ex leader leghista. In una riunione venerdì con i vertici del partito Bossi avrebbe dichia-

rato: «Ho autorizzato io alcune spese dei miei figli e chiesto che venissero pagate». Una dichiarazione che suonava come un’ammissione di colpa e come la decisione di lasciare il comando. Ma non erano questa l’ intezione del Senatur.

n Dopo un’attesa che durava dal 22 settembre 2011, il 6 è stato centrato a Catania presso il punto vendita Sisal “Antonio Drink” in via Gabriele D’Annunzio 73. La combinazione vincente è: 1, 23, 27, 33, 37, 85. Numero Jolly: 56. Superstar: 16. A Bracciano centrato un 5+ da 743mila euro.

G8 IN USA OBAMA AI LEADER UE: «C’È TANTO DA FARE»

n In Europa misure per la crescita e lotta contro i deficit devono andare di pari passo. È l’appello rivolto ai leader Ue dal presidente Usa Barack Obama al G8 di Camp David. I leader dei paesi del G8 sono impegnati a perseguire una strada che combini «crescita, stabilità e consolidamento fiscale», ha detto il presidente Usa Barack Obama facendo riferimento anche alla crisi del debito in Europa. Crisi in merito alla quale poi il presidente Usa ha dichiarato che «c’è ancora molto da lavorare».

SOMALIA BOMBE A MOGADISCIO ALMENO 7 LE VITTIME n È di almeno sette morti il bilancio di due nuovi attentati avvenuti a Mogadiscio in Somalia. Nel primo attacco avvenuto nel quartiere di Kara a nord della capitale, l’esplosione di una bomba, nascosta vicino a un albero, ha causato la morte di quattro soldati e un civile. Almeno altri due soldati hanno perso la vita in un altro attacco con bombe a mano nel centrale mercato di Bakara.

USA INCENDIO IN COLORADO DEVASTATA LA FORESTA n Una semplice scintilla per scatenare un incendio enorme. È accaduto in Colorado, dove un 56enne ha fatto partire una scintilla da un fornello da campo mentre faceva un picnic nella Roosevelt national forest. Ci sono voluti ben 5 giorni per domare la furia devastante del fuoco, alimentato dal clima secco. Ettari di foresta sono finiti in cenere.


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Finanza Blitz tra i rifiuti scovate discariche abusive

Poetto Il futuro della Bussola Giustizia Il ministro a Uta: da rudere ad affittacamere il carcere va aperto in fretta

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Molentargius Il giallo dei fenicotteri in fuga n Giallo sui fenicotteri rosa. Negli ultimi giorni il numero di uccelli impegnati a covare nell’isolotto di fronte a viale Europa si è ridotto a vista d’occhio. Da circa un mese una nutrita colonia di esemplari sta occupando uno dei tratti preferiti per la nidificazione, ma nel giro di una settimana in quella zona il numero si è quasi dimezzato. «Lì non stavano ancora nidificando e si sono spostati in altri punti, nella zona di Quartu adesso ce ne sono di più», spiega Vincenzo Tiana presidente dell’Associazione Parco di Molentargius (che non è l’Ente vero e proprio, presieduto dal sindaco di Quartu Mauro Contini). Diversa l’analisi dell’ex ornitologa del Parco. «Dove c’erano i fenicotteri che ora non ci sono più, fino a qualche giorno fa c’erano anche uova - spiega Alessia Atzeni - non è facile ora scoprire perché hanno lasciato quell’isolotto, ma non è bene che l’abbiano fatto». Le cause della fuga possono essere tante, ma senza monitoraggio sulla nidificazione non è facile scoprire perché così tanti fenicotteri hanno lasciato all’improvviso il punto in cui stavano covando, considerato che maschi e femmine collaborano alla cova e non lasciano mai l’uovo incustodito. Forse alcune nutrie o qualche cane randagio, oppure curiosi e foto-

info

POSTAZIONE Anche oggi in viale Europa ci sarà, dalle 16 alle 19.30, un punto di informazione dell’associazione per il Parco Molentargius e osservazione guidata dove saranno messi a disposizione cannocchiali e binocoli. Collaborano anche gli allievi del corso di formazione “Valorizzazione delle risorse locali”.

grafi che si sono avvicinati troppo per ammirare lo spettacolo di Molentargius. Il problema è che, non conoscendo le cause, la fuga di massa potrebbe ripetersi. Secondo Tiana, che è anche presidente di Legambiente, si tratta solo di una diversa distribuzione degli uccelli nelle acque di Molentargius. «Quest’anno ci sono più fenicotteri dell’anno scorso e ci sono nidi dove l’anno scorso non c’erano - spiega sono arrivati più presto, all’inizio di aprile, per un’annata prodigiosa. Quanti sono? In questi giorni noi ci stiamo occupando delle osservazioni da viale Europa (anche oggi pomeriggio), che hanno attirato tante persone, al conteggio ci pensano i tecnici del Parco». A Tiana è forse sfuggito che il Parco è senza tecnici e proprio questa situazione non sta consentendo di svolgere le operazioni che andrebbero fatte in questo periodo. «Per dire quanti sono serve la lettura degli anelli e nessuno lo sta facendo - spie-

LEGAMBIENTE «Molti si sono spostati nella zona di Quartu, ma quest’anno ce ne sono di più rispetto all’anno scorso»

ga Alessia Atzeni, membro del Flamingo research specialist group - il fatto che quest’anno siano più del solito è probabilmente legato al fatto che in Spagna c’è una grande siccità e i colleghi mi hanno segnalato che stanno nidificando meno e so che anche in Francia hanno avuto problemi». Ormai sono migliaia i fenicotteri che hanno Cagliari come città di nascita nella carta d’identità, forse anche la qualità delle acque di Molentargius ha contribuito alla scelta di depositare qui le uova. VANNO A CENA FUORI «In realtà non è così, perché fanno anche centinaia di chilometri per mangiare, in pratica i fenicotteri che sono a Molentargius possono andare a mangiare alle saline di Carloforte e tornare - spiega l’ornitologa - in Spagna il fenicottero nidifica anche in siti inquinati da metalli pesanti, la sua scelta è legata alla tranquillità del sito, al livello dell’acqua e del fango, per il resto può anche essere inquinato». Ora si intravede qualche spiraglio per i precari che continuano la loro protesta per il mancato rinnovo dei contratti, nel frattempo il Parco ha messo a bando le “Attività di monitoraggio della popolazione nidificante di fenicottero e di inanella-

IL CONFRONTO A sinistra un’immagine recente della colonia di fronte a Monte Urpinu, a destra una foto di ieri dove si può notare la differenza con il vuoto lasciato dai fenicotteri.

mento dei pulcini per la stagione riproduttiva 2012 dello Stagno di Molentargius”, i termini sono scaduti la settimana scorsa e vista la situazione delicata al Parco non ci dovrebbero essere state risse per partecipare al bando. Il risultato è che tra pochi giorni nasceranno i pulli (il nome generico degli uccelli dopo la fuoriuscita dall’uovo) e che nessuno, vista la situazione attuale, sarà in grado di sistemare gli anelli alle zampette e controllare la provenienza dei loro genitori. Tutte operazioni fondamentali per tenere sotto controllo i movimenti migratori degli uccelli diventati ormai di casa. La “gentarrubia” è un simbolo di Cagliari e vedere una colonia che si svuota all’improvviso desta scalpore e preoccupazione. Come il fatto che tanti si siano spostati nella parte quartese dello stagno, a pochi passi dal campo che ospiterà le partite del Cagliari: la fuga a Quartu continua. Marcello Zasso

L’ORNITOLOGA «In quel tratto avevano le uova, è uno strano comportamento perché non si muovono quando covano»

Piazza Matteotti Maxi rissa, giovani inchiodati dai filmati

GLI ACCERTAMENTI Le telecamere hanno ripreso tutte le fasi della rissa

n Inchiodati dalle telecamere del sistema di sorveglianza e riconosciuti dai numerosi testimoni, le stesse persone che erano state costrette a lasciare di corsa via Roma, mentre quel gruppo di ragazzi seminava il panico. I carabinieri della Stazione di Villanova hanno dato un nome e un volto ai giovani coinvolti nella maxi rissa scoppiata la sera del il 13 maggio, tra via Roma e piazza Matteotti. Sette, complessivamente, le persone identificate e denunciate in stato di libertà per rissa aggravata. Deferiti quattro ultrà del Cagliari: C.F., 21 anni; C.M., 26 anni, operaio di Quartucciu; C.M., 36 anni e P.S., 28 anni. Denunciati anche tre cittadini rumeni: B.C.A., 24 anni, residente ad

Assemini, muratore; M.F.G., 22 anni domiciliato a Serdiana e S.F., 21 anni. I sette sono stati individuati grazie alle riprese delle telecamere di via Roma che hanno filmato tutti i momenti della furibonda rissa, dall’incontro tra i due gruppi di giovani, alla discussione e, infine, alle botte. Fondamentali si sono anche rivelate le dichiarazioni dei numerosi testi-

LE INDAGINI I carabinieri hanno denunciato quattro ultrà cagliaritani e tre rumeni per l’episodio di domenica

moni che hanno assistito a tutta la rissa. La lite, secondo quanto accertato dai carabinieri, sarebbe scoppiata per motivi futili, forse un’occhiata, qualche risatina e sicuramente qualche bicchiere di troppo che aveva fatto facilmente perdere il controllo ai giovani. Gli italiani e i rumeni dopo essersi insultati, sarebbero passati alle mani, colpendosi con calci e pugni. Un cagliaritano di 37 anni è rimasto ferito. È stato medicato in ospedale e poi dimesso con una prognosi di sette giorni. Le indagini dei militari dell’Arma proseguono. Non si può escludere, infatti, che alla rissa abbiano preso parte altre persone. Ma.Sc.


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CAGLIARI CONSERVATORIO “GIOVANI-IN-MUSICA” ORGANIZZATO DALLE POLITICHE SOCIALI

VIA DEI GIUDICATI SABATO IL CORSO SU NUTRIZIONE ENTERALE PEDIATRICA

VIA TRENTINO DOCUFILM DI GRIMALDI SULLE GUERRE DAL VIETNAM ALLA SIRIA

n Mercoledì 23 e 30 maggio all’Auditorium del Conservatorio Statale di Musica “G. P. da Palestrina”, si terranno gli incontri-concerto “GiovanInMusica”, promossi dal servizio Politiche Giovanili del Comune nell’ambito del Progetto “La Metro Gioventù” e del programma “Città Metropolitane”. Gli incontri avranno inizio alle 10 per concludersi alle 12 e saranno rivolti ad alunni e docenti di diverse scuole superiori.

n Si terrà sabato al THotel, dalle 9 alle 17, il corso dal titolo “Aggiornamenti in tema di nutrizione enterale in pediatria”. Il corso si propone di approfondire aspetti generali e specifici della nutrizione enterale in pediatria al fine di presentarne i principi e descriverne gli aspetti pratici con acquisizione di competenze relative anche alla terapia dietetica di patologie pediatriche.

n Giovedì nella sala Cosseddu della casa dello studente di via Trentino si terrà la presentazione del nuovo documentario di Fulvio Grimaldi. Il film cerca di spiegare il filo conduttore che lega i principali interventi “imperialisti” degli ultimi 50 anni passando per il Vietnam e arrivando all'attuale vicenda Siriana. Alle18:30 introduzione dell'autore e proiezione del docufilm. A seguire dibattito.

Elezioni Studenti tra libri e tasse

la grande sfida per l’università VERSO IL VOTO Tre liste in campo per la conquista dei posti negli organi di governo dell’ateneo: centinaia di candidati. Ecco i programmi su servizi di facoltà, fondi, Cus e didattica n A leggere i loro programmi sembra che le richieste siano simili: dalla riscrizione del regolamento didattico d’ateneo a una maggiore offerta formativa dopo l’aumento delle tasse universitarie, senza dimenticare il nodo cruciale dei pochi pullman pubblici che attraversano la zona universitaria, oltre all’abbattimento delle barriere architettoniche nelle facoltà. Ciò che differenzia le tre liste universitarie Unica 2.0, Studenti Ajò e Uniti e Liberi, che se le danno di santa ragione (idealmente) per conquistare i posti in palio negli organismi elettivi universitari, è l’appartenenza politica, anche se gli esponenti dicono, nessuno escluso, che tutto il loro apparato è apatritico. L’orintamento è questo: sinistra (Unica 2.0) centro (Studenti ajò) e destra (Uniti e Liberi). LISTE E POSTI IN PALIO Qualche giorno fa sono volate parole di fuoco via Facebook tra Roberto Mura, rappresentate di Uniti e Liberi, e il suo parigrado di Unica 2.0, Marco Meloni. Oggetto: l’appartenenza politica di entrambi. C’è perciò la giusta dose di pepe per le elezioni universitarie del 29 e 30 maggio. Unica 2.0 candida oltre duecento studenti, Studenti Ajò 120 e Uniti e Liberi centocinque. L’età media dei giovani universitari è di ventun anni. In ballo ci sono due posti nel consiglio di amministrazione dell’Università, quattro nel Senato accademico, due nel Cus, da cinque a sette in ogni Consiglio di facoltà (la cifra varia a seconda del numero dei docenti), stesso ragionamento per le sedie disponibili nei Consigli di corso, due per la maggior parte dei corsi di studio specialistici ai trenta per infermieristica. I PROGRAMMI DEI RAGAZZI «L’università ha problemi nelle sue biblioteche e nelle aule, mancano i pc, gli studenti hanno voglia di partecipare e contribuire al miglioramento di tutto l’Ateneo», spiega Marco Meloni, rappresentante uscente de-

gli studenti di Unica 2.0. Il programma della lista lo spiegano i vari candidati, come Margherita Lecis Cocco Ortu, studentessa diciannovenne anni di Filosofia che corre per un posto nel cda dell’Ateneo: «Sul fitto casa gli studenti fuori sede non sono aiutati, è una mancanza importante», afferma, «i disabili soffrono la presenza di barriere architettoniche nelle aule, serve un dialogo concreto tra noi e l’amministrazione». Federico Manca, studente di Scienze politiche, spera di occupare una delle due sedie del Cus: «Proporrò una tassa fissa di otto euro all’anno per ogni studente, nelle casse del Cus entrerebbero 120mila euro», sostiene, «tutta l’area deve essere pensata a misura dello studente». Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell'Unione degli Universitari, spiega che «è utile un’azione di rappresentanza negli organi, ha anche una valenza sociale». Non hanno ancora completato il proprio programma le altre due associazioni. Roberto Mura, ventisettenne studente di Scienze politiche è rappresentate di Uniti e Liberi: «Il nostro è un programma semplice, lo stiamo finendo di scrivere. Vogliamo contrastare il rettore nelle sue politiche di aumento tasse e sulla decadenza», afferma, «favorendo un reale miglioramento dei servizi universitari, con gli studenti che devono portare i loro problemi quotidiani agli organi accademici». La terza lista, Studenti Ajò, ha come rappresentante Maurizio Castangia, ventisei anni e iscritto in Architettura: «Siamo per l’università pubblica, contro l’aumento delle tasse, visto che non c’è un aumento nei servizi», sostiene Castangia, «nell’ultimo anno, quando eravamo Unione per gli studenti, abbiamo ottenuto l’approvazione della carta dei diritti e doveri degli studenti. Il Rettore ci ha assicurato che la inserirà nel nuovo regolamento didattico d’ateneo, subito dopo le elezioni». Paolo Rapeanu

VIA UNIVERSITÀ L’ingresso del rettorato

URNE APERTE 400 IN CORSA, 30MILA ELETTORI n Dieci giorni separano gli oltre quattrocento studenti universitari candidati nelle tre liste dalla due giorni elettorale. Martedì 29 dalle otto e trenta alle diciannove e mercoledì 30 dalle otto e trenta alle quattordici, oltre trentamila studenti universitari potranno esprimere la loro preferenza, nei seggi allestiti in ogni facoltà. Cinque le colonne della scheda elettorale – Cda e Cus dove si potrà esprimere una sola preferenza, senato accademico e consiglio di facoltà dove si potranno indicare due nominativi, mentre per il consiglio di corso il totale dei nomi varia da facoltà a facoltà, a seconda del numero dei docenti. Potranno votare tutti gli studenti iscritti regolarmente all’università e che hanno regolarizzato l’ultimo pagamento delle tasse. Lo spoglio delle schede comincerà un minuto dopo la chiusura delle operazioni di voto.

LIRICO

NUOVO APPELLO DAI SINDACATI PER LE NOMINE n Domani nuovo cda del Lirico. E sarà forse in questo nuovo vertice che arriverà la nomina del consulente artistico Vincenzo De Vivo insieme al bando pubblico per la scelta del nuovo soprintendente. Mosse indispensabili per ridare una guida al teatro, che rispettano anche le direttive del direttore generale del Mibac Salvatore Nastasi. Tutto è pronto per la designazione di De Vivo, attuale direttore dell’accademia musicale di Osimo nelle Marche, esperto sul quale aveva puntato l’ex “traghettatore” Oscar Serci: il suo arrivo era previsto in via Sant’Alenixedda già da mercoledì. Anche perché sul suo nome sarebbe arrivato il via libera del Mibac. I dipendenti vivono l’attesa con preoccupazione: dopo le sette sigle sindacali che avevano chiesto con urgenza al consiglio d’amministrazione, la nomina del consulente artistico, interviene anche la Uilcom: «Ci chiediamo, per l’ennesima volta, perché ci ritroviamo senza un sovrintendente per progettare il rilancio del teatro», attacca Tonino Ortega, segretario regionale, «così come lamentiamo l’assenza da ormai quasi due anni di un direttore artistico che possa garantire la qualità delle scelte di una Fondazione che produce musica. manca il capo del personale», ribadisce ancora, «l’unico punto di riferimento per la salvezza di più di 350 stipendi è il presidente della fondazione Massimo Zedda: attendiamo con ansia di sapere come intende salvare il teatro». Nella polemuica interviene anche il deputato Pdl Bruno Murgia, che sta seguendo passop passo il periodo travagliato del Lirico: «Ci sono due mesi di tempo per trovare il nuovo Sovrintendente», ha affermato il deputato, «e la sua figura dovrà esser caratterizzata da provate qualità artistiche e manageriali, ciò che serve per riportare il teatro ai fasti di un tempo, con un cartellone ricco di iniziative in grado di rilanciare il Lirico sui media internazionali come è giusto che sia». Murgia, all’indomani dell’appello dei sindacati per la nomina del Sovrintendente, invita Zedda e il ministero dei Beni culturali a procedere senza intoppi. «La fase di stallo dura da troppo tempo». F.O.

Trasporti Il bus notturno piace ma c’è la polemica di ProgReS

A BORDO Si allarga il fronte degli aderenti alla proposta del bus notturno

n L’idea dei bus notturni piace: un sistema di trasporto che renderebbe la città più praticabile per i turisti n estate, garantirebbe gli spostamenti ai ragazzi che trascorrono le serate nei locali e sarebbe utilizzabile ta tutti i cagliaritani, che potrebbero lasciare l’auto a casa anche col buio. Venerdì è arrivata una mozione in consiglio comunale, primo firmatario Anselmo Piras (Ancora per Cagliari), per chiedere al Ctm e alla Giunta l’attivazione del servizio. Subito è arrivato il consenso di Confesercenti. E le reazioni sono arrivate anche ieri. La prima, polemica, è quella dei componenti del movimento indipendentista ProgReS, affiancati dall’Urban Center: a febbraio avevano inscenato un bluff onli-

ne, dichiarando l’imminente attivazione del bus notturno a Cagliari. Un annuncio che aveva scatenato centinaia di reazioni favorevoli: «Lo scopo dell’iniziativa», spiegano, «era dimostrare come la stragrande maggioranza dei cittadini, e soprattutto dei giovani, ritenga fondamentale che anche Cagliari inizi a fornire un servizio di mobilità collettiva notturna. A distanza di qualche mese», attaccano pole-

L’IDEA Anche l’Asit appoggia la proposta in consiglio di Piras Gli indipendentisti criticano: copiano dopo 20 anni di inerzia

mici, «l’attuale opposizione chiede l’attivazione di almeno una tratta di autobus notturni. Il centrodestra ha governato per 20 anni, è bene ricordarlo, e non ha fatto nulla in questo senso. E ora ci copiano». Piras risponde: «Non sapevo della loro iniziativa. Ho proposto l’attivazione del servizio per favorire l’inclinazione turistica della città e garantire più sicurezza di notte sulle strade». La proposta trova il favore anche dell’Asit, che col suo presidente Franco Fozzi commenta: «Le circolari notturne sarebbero utilizzate dai più giovani che devono tornare in sicurezza a casa dopo una serata estiva di divertimento e dai turisti. Guardiamo con favore all’iniziativa». M.M.


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CAGLIARI INIZIATIVE UN CONCORSO PER CREATIVI PER INVENTARE IL LOGO DI DOMUKRATICA

SANITÀ ADESSO L’AZIENDA MISTA POTRÀ RICEVERE IL 5 PER MILLE

UFFICI CAMBI DI RESIDENZA E ABITAZIONE ATTIVI DUE GIORNI DOPO LE RICHIESTE

n «Una città ha bisogno di luoghi che favoriscano la partecipazione di cittadini attivi, motivati e creativi». È per queste ragioni che è stata creata DomuKratica in via Tempio 22a. L’associazione ha indetto un concorso per la realizzazione del logo «abbiamo deciso di promuovere un concorso tra grafici, designer e creativi». Per partecipare bisogna inviare entro il 9 giugno un file in pdf a domukratica@gmail.com con la proposta del logo.

n Anche l’Azienda ospedaliero universitaria è stata ammessa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca al beneficio del cinque per mille. I contribuenti, quindi, durante la dichiarazione dei redditi potranno donare il 5 per mille all’azienda cagliaritana. Per farlo sara sufficiente scrivere nell’apposito spazio il numero 03108560925.

n Iscrizioni anagrafiche, già dal 9 maggio i cambi di residenza (per chi si sposta da un altro comune o dall’estero) e i cambi di abitazione (per chi è già residente in città e si trasferisce a un altro indirizzo) saranno effettivi entro due giorni lavorativi dalla data di ricevimento della richiesta da parte dell’ufficio. Le domande possono essere inviate per raccomandata, fax o posta elettronica. Info sul sito: www.comune.cagliari.it

Carcere Troppi ritardi, apertura per blocchi L’ISPEZIONE Il Guardasigilli Severino visita il cantiere, si lamenta per le lungaggini nei lavori: «Me ne occuperò» n «La parte principale del carcere è pronta, bisogna aprirla al più presto». Sono le parole del ministro Severino che ieri ha visitato il carcere di Uta. Subito arriva la giustificazione di Alessandro Gariazzo, presidente della Opere Pubbliche spa, società che avuto l’appalto dei lavori: «Le varianti tecniche non state ancora definite dal punto di vista contrattuale, i soldi non sono stati ancora stanziati». Dopo le vertenze con i lavoratori, adesso la Opere Pubbliche spa, finisce nella lente d’ingrandimento del ministro della Giustizia e di quello dello Sviluppo, Corrado Passera. Al più presto a Roma vertice politico tra i due membri del governo. E così come aveva preannunciato la stessa Guardasigilli, si parlerà della lentezza dei lavori che hanno impedito la consegna nei tempi previsti del carcere alle porte di Cagliari. Il sopralluogo di ieri effettuato da Paola Severino nel cantiere non è del tutto casuale: l’aveva

«Le varianti tecniche non state ancora definite dal punto di vista contrattuale, i soldi non sono stati ancora stanziati». Alessandro Gariazzo Presidente Opere Pubbliche spa

OPERE Ancora aperto il cantiere per il carcere di Uta

promesso venerdì sera. Detto e fatto. D’altronde la verifica del ritardo per la consegna dei due istituti penitenziari (l’altro finito sotto i riflettori è quello di Bancali alle porte di Sassari) era stato tra i motivi della visita della Guardasigilli nell’Isola. Che ieri è sembrata sempre più decisa a sbloccare la situazione: «C’è una parte del supercarcere compiuta, insisterò con

info IL BLOCCO DEGLI OPERAI I lavoratori avevano bloccato il cantiere.

il ministro Passera perché si possa consegnare subito in modo da essere aperta al più presto. Ho insisto perché si sono spesi tanti soldi pubblici e deve essere fruibile». Fondi che però, secondo Gariazzo, ancora scarseggiano. Colpa delle varianti e delle modifiche alla struttura originale, spiega il diretto interessato, per i quali ancora non sono definiti bene gli

“accordi contrattuali”. «Non c’è nessuna vertenza in atto con il ministero - specifica l’ad di Opere Pubbliche Spa - ci sono delle richieste di lavori aggiuntivi che vanno formalizzate». Soldi, quindi, «che non stati ancora stanziati». E Gariazzo cita anche alcuni esempi: «Gli allacci fognari costano 4 milioni di euro, mentre l’infermeria è ancora ferma perché manca il progetto finale. Siamo disposti a sederci subito a un tavolo per definire le cose», conclude. Ma i lavori per la costruzione del penitenziario alle porte del capoluogo erano stati al centro di una lunga vertenza con i lavoratori, segnati da scioperi continui che avevano bloccato il cantiere. Da un lato gli operai che volevano essere pagati dopo quattro mesi di arretrati, dall’altro la società che ribadiva l’impossibilità a saldare il dovuto per i ritardi nei pagamenti da parte del Ministero delle Infrastrutture. Nella vicenda era intervenuto lo stesso provveditore regionale Donato Carlea. Che senza molte esitazioni, aveva minacciato apertamente «di rescindere l’appalto con le Opere Pubbliche spa». Ipotesi non esclusa a priori dal ministro Paola Severino. Francesca Ortalli

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CAGLIARI APPUNTAMENTI LA POLIZIA DI STATO FESTEGGIA L’ANNIVERSARIO NUMERO 160

POETTO RINVIATA LA “PASSILLARA” CAMBIO DI PROGRAMMA PER PIOGGIA

SESTU RUBINETTI A SECCO PER ZONE PER LAVORI DI ABBANOA SULLA CONDOTTA

n La polizia di Stato spegne 160 candeline. La cerimonia celebrativa dell’anniversario della fondazione si terrà sabato 26 alle 11 al Teatro Massimo. Saranno presenti tutte le maggiori autorità civili, morali e religiose, primo fra tutti il prefetto. La cerimonia, in cui verrà ricordata la storia della polizia di Stato e le principali attività svolte in città, durerà poco più di un’ora.

n La passillara della Felicità sarebbe stata meno allegra con la pioggia ed è stata rinviata di una settimana. Si terrà quindi domenica prossima “Ajò, al Poetto - La passillara della felicitàHappy beach walking” l’iniziativa prevista ieri e organizzata dalle associazioni Aloe Felice e Ambiente Sardegna. La partenza sarà alle 9 da Marina Piccola e il percorso sarà di 5 chilometri.

n Nell’ambito dei lavori di efficientamento delle reti idriche, da domani a martedì Abbanoa ha programmato diversi interventi di collegamento delle condotte esistenti alla nuova rete di via Ottaviano Augusto a Sestu. Per consentire l’esecuzione dei lavori potrebbe essere necessario interrompere l’erogazione idrica nella zona interessata e nelle vie adiacenti, per limitati periodi della giornata.

La Bussola Via all’affittacamere di lusso IL PROGETTO Dopo nove anni di abbandono arriva l’ok per il recupero della struttura abbandonata sulla spiaggia n A vederla oggi sembra la casa dei fantasmi. C'è pure qualche gatto particolarmente in carne e i passerotti sul tetto cadente in eternit che aspettano, anche loro, che arrivi qualcuno. Ma a guardare il Buras del 17 maggio, ovvero il Bollettino ufficiale della Regione, l’incubo della Bussola abbandonata, monumento al degrado, sembra finito e la struttura che un tempo era il punto di riferimento per il litorale risorgerà. Un miracolo per chi, nel 2003, vinse la gara d’appalto e che fino a oggi aveva visto solamente blocchetti di scartoffie andare e tornare tra il Demanio Marittimo (proprietario della struttura) e il Comune di Quartu, (dove si trova, al Poetto). Colpevoli del tira e molla gli abusi edilizi relativi alla scorsa gestione e i condoni. E poi soprattutto l’ostacolo del Piano paesaggistico regionale che ha portato le carte fino a Viale Trento. E dalla Regione solo ora è arrivato lo sblocco di una situazione che dura da anni, esattamente dalla morte dell’ex proprietario, Aldo Collu, con la guerra che ne derivò tra eredi e gestori. IL PROGETTO Oggi finalmente la Duemila Servizi Srl di Aiana Clara “si aggiudica definitivamente la gara pubblica relativa al rilancio della concessione demaniale marittima del “La Bussola”, per la durata di venti anni”, si legge nel Buras. Il canone demaniale marittimo, dovuto per l’uso della pertinenza è di 8.048,15 euro per la prima annualità e € 53.081,22 annui da aggiornarsi per il periodo successivo alla realizzazione dell’opera e fino alla scadenza del titolo concessorio. Una gara vinta dalla “Duemila Servizi” nel 2003 tra 64 partecipanti, con un impegno di 2 milioni di euro e un progetto che vede nel futuro della Bussola un affittacamere di lusso con bar e ristorante. LE CONDIZIONI ATTUALI Si chiuderebbe così una storia che dura da dieci anni e che ha visto la struttura cadere a pezzi anno dopo anno. Oggi l'ingresso è aperto a chiunque e nessun cartello avvisa

LA BUSSOLA Questo è ciò che resta oggi della vecchia Bussola: un edificio che sta crollando, con eternit, tubi scoperti a penzoloni dal soffitto, vetri rotti, chiodi arrugginiti

delle condizioni pessime e fonte di pericolo della struttura. L’unico avviso fa quasi sorridere: “Per cortesia lasciare libero l'ingresso”, recita il cartello sul cancello dell’immobile fantasma. Per il resto vetri rotti, chiodi arrugginiti, il tetto che ha ceduto in più punti e pronto a crollare, lamiere, tubi di ferro a penzoloni, ventole appese per miracolo nel soffitto, posate sparse qua e là, vecchi frigobar, un palmizio dimenticato. L’ingresso della vecchia pizzeria è aperto. Come quello del bar e tabacchi dove compare la scritta “giochi”. Solo un inganno per i bambini di oggi che circolano numerosi attorno all’area in bicicletta e coi pattini nelle giornate di sole. Il pericolo per loro è dietro l’angolo. Per fortuna la Bussola, dopo tante promesse e rinvii, potrebbe risorgere a tempi brevi e tornare ad essere un punto di riferimento per il lungomare del Poetto. Virginia Saba

POETTO APERTI TWIST E CAPOLINEA OGGI IL TURNO DI ALTRI 3 CHIOSCHI

L’EX MARINO FUTURA BEAUTY FARM ORA ASPETTA IL VIA DELLA REGIONE

n Rinascono altri chioschetti al Poetto. Ieri hanno ripreso l’attività il Twist e il Capolinea. Prima giornata di lavoro per i due baretti ricostruiti nel segno della bioedilizia, di color rosso mattone e con una premura particolare per il risparmio energetico. Oggi pronti per la nuova era Palm Beach, Lanterna Rossa e Dolce Vita. Ogni baretto è composto da quattro monoblocchi, 2 da destinare alla somministrazione di alimenti e bevande e due per i servizi igienici. La superficie totale e di circa 15 metri quadri.

n Chi aspetta ancora di conoscere il suo destino è l’ex Ospedale Marino. A dicembre il Consiglio comunale di Cagliari ha approvato la variante al Puc che permette gli interventi di riqualificazioneper la struttura. Passaggio obbligato per dare il via libera alla trasformazione del rudere in una beauty farm. Ora si aspetta il via della Regione. Chi realizzerà l’opera è la Prosperius (che si è aggiudicata la concessione per mezzo secolo) che in 2 anni, e con 20 milioni di euro, dovrà mettere su un moderno centro della salute, a metà tra clinica e albergo.

Nuoto Ferrini e Gruppo Informa cacciate fuori dalle piscine

A SECCO Le due società sportive sono fuori da Terramaini e via dello Sport

n I tesserati delle società Ferrini e Asd Gruppo Informa da ieri non possono più entrare nelle piscine comunali. Il Comune ha sospeso le concessioni di utilizzo delle piscine di Terramaini e via dello Sport e interdetto l’accesso alle piscine per tutti i tesserati delle due società. Alla base della determinazione del dirigente del servizio Sport e turismo c’è la non regolarità dei pagamenti. L’estate scorsa è stato stabilito un calendario per l’utilizzo delle due piscine poi è stata chiarita la situazione economica delle due società verso le casse del Comune per quanto riguardava la stagione 2012/2011. A dicembre è stato stabilito che quasi 22mila euro che la Asd Gruppo

Informa doveva al Comune li avrebbe dati in sette rate da dicembre 2011 a giugno 2012, la stessa rateizzazione era stata stabilita per gli oltre 23mila euro che la Polisportiva Ferrini doveva ancora dare al Comune. L’accordo prevedeva che senza il rispetto dei pagamenti l’accordo sarebbe saltato e così è stato per l’Asd Gruppo Informa. A marzo il Comune ha chiesto alla società di

COMUNE Le due società non hanno rispettato gli accordi per il pagamento dei canoni e le concessioni sono sospese

pagare tre mensilità della rateizzazione e i canoni dell’anno in corso. La società ha pagato solo una parte del dovuto e rimanendo debitrice di 68mila euro (circa l’80 per cento del totale) ha ricevuto la nota del Comune che ha sospeso la cocnessione e interdetto l’ingresso alle piscine a partire da ieri. La Ferrini era in regola con le rate ma non col pagamento della stagione 2011/2012, e ha maturato un debito di quasi 55mila euro (il 64 per cento del debito iniziale). Anche qui sono partite le lettere di diffida che sono sfociate nel provvedimento che ha sbattuto fuori i nuotatori dalle piscine di Terramaini e via dello Sport.


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CAGLIARI DIBATTITO INCONTRO AL MEDITERRANEO SULLA FILIERA VITIVINICOLA DELL’ISOLA

LAVORO UNA SOCIETÀ DI PORTO TORRES SI PRESENTA AI RICERCATORI DI CHIMICA

n “La filiera vitivinicola in Sardegna: programmiamo insieme la crescita”. È il titolo della tavola roonda che si terrà domani alle 10 all’hotel Mediterraneo. «L’obiettivo è quello di discutere con gli attori principali come le cantine, i viticoltori, i consorzi e la politica per pianificare le strategie che occorre mettere in campo per valorizzare le produzioni enologiche regionali e migliorare il reddito degli operatori della filiera».

n Una gionata di incontro per far conoscere la Società Matrìca con sede a Porto Torres ai laureati dei corsi di Chimica e Ingegneria chimica si terrà mercoledì 30 dalle 9.30, nll’aula del Teatro anatomico, in via Ospedale. Durante l’incontro i giovani ricercatori riceveranno informazioni sull'organizzazione e sui profili professionali richiesti per le assunzioni. I responsabili della società saranno a disposizione dei laureati per chiarimenti.

I CONTROLLI Al lavoro il Reparto operativo aeronavale delle Fiamme gialle

Il blitz Rifiuti fuori legge

scoperte due discariche BILANCIO LA FINANZA DENUNCIA 12 PERSONE

n Nove teste come l’Idra per passare al setaccio il territorio e scovare le discariche abusive. Ed è stata battezzata proprio con il nome Idra (acronimo di Identificare, denunciare ripristinare e ammonire) la vasta operazione di polizia ambientale portata a termine dai militari delle Fiamme gialle del Reparto operativo aeronavale di Cagliari, coordinati dal colonnello Camillo Passalacqua. L’operazione mirata a tutelare il patrimonio naturale dell’Isola, ha visto coinvolti decine di militari. Il bilancio è positivo. Gli uomini della Finanza hanno individuato e sequestrato dieci discariche per un totale di circa 15.000 metri qua-

drati di rifiuti. Denunciate in stato di libertà per violazioni delle leggi ambientali, dodici persone, molte delle quali cagliaritane. I controlli hanno interessato diverse zone dell’Isola. A Cagliari, lungo la Statale 554, gli uomini del Reparto operativo aeronavale hanno individuato un’area in cui erano stati gettati rifiuti speciali e pericolosi, cumuli e cumuli di mattonelle, frammenti di cemento e altro materiale edile. I rifiuti erano stati scaricati senza alcuna autorizzazione. Ma non solo. All’interno dell’area marina protetta di Villasimius e all’imboccatura del porto canale di Cagliari, le Fiamme Gialle hanno sequestrato tre grandi reti tramaglio, conosciute come reti “giapponesi”. Le reti non erano provviste di segnale galleggiante ed erano, quindi, difficilmente localizzabili ad occhio nudo. Le reti di questo genere, secondo quanto affermato dalle Fiamme gialle, proprio per le caratteristiche, possono danneggiare le aree protette oltre a essere pericolose per la navigazione. Ma l’attività dei finanzieri non si è fermata. In un’azienda di Selargius è stata scoperta una considerevole quantità di rifiuti che non apparivano derivanti dall’attività principale condotta dalla stessa so-

cietà. Sono quindi scattati una serie di accertamenti che hanno permesso di scoprire che il terreno era stato dato in affitto a società che operano nel campo edilizio e che utilizzavano l’area come discarica dei rifiuti. Altri sequestri sono portati a termine a Osilo, nella pineta di Arenosu, nel centro storico di Alghero, ad Arbatax, nell’isola di Spargi, a La Maddalena, a Carbonia, Sant’Antioco e Portoscuso. «La polizia ambientale rappresenta un segmento della complessa attività di polizia economico-finanziaria che il Reparto operativo aeronavale sta svolgendo da diversi anni. Con l’approssimarsi della stagione estiva – ha evidenziato il colonnello Passalacqua - intensificheremo i controlli. Uomini e mezzi del corpo sono quotidianamente impegnati sia in mare per il contrasto al traffico di stupefacenti, al fenomeno dell’immigrazione clandestina, alla pesca illegale, alla tutela del patrimonio archeologico subacqueo, sia sul territorio per controlli in materia di scontrini e ricevute fiscali, Ici, Tarsu, lotta alla contraffazione. Quest’anno svilupperemo i controlli incrociati sugli indicatori di capacità contributiva, in particolare le imbarcazioni di lusso». Ma.Sc.

Quartu Picchia la figlia, arrestato n Aggredisce la figlia, la picchia e cerca di obbligarla a lasciare l’abitazione. La ragazza si barrica in camera e la madre chiama i carabinieri che mettono fine alla lite e alle botte. I militari dell’Arma della Compagnia di Quartu, coordinati dal maggiore Alfredo Saviano, hanno arrestato R.S., 50 anni, residente a Quartu, per maltrattamenti in famiglia. L’uomo ieri mattina è stato trasferito in Tribunale per essere processato con rito direttissimo. L’arresto è stato convalidato, l’avvocato che rappresentava il 50enne ha chiesto i termini a difesa e il processo è stato rinviato. Il giudice ha comunque disposto la custodia cautelare ai domiciliari per il 50enne, che dovrà al-

lontanarsi dalla propria abitazione. L’episodio che ha portato all’arresto del 50enne è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato in un’abitazione di Quartu. Padre e figlia, una ragazza di 24 anni, secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, avrebbero iniziato a discutere. Una lite furibonda i due si sarebbero scambiati parole pesanti e insulti. Il 50enne avrebbe perso il controllo e si

L’INTERVENTO Ai domiciliari un cinquantenne accusato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della ragazza

sarebbe scagliato contro la figliastra. L’avrebbe colpita ripetutamente, poi le avrebbe detto di abbandonare l’abitazione: «Non sei mia figlia, vattene da questa casa», avrebbe intimato alla ragazza. La 24enne, terrorizzata per quanto stava accadendo, sarebbe corsa nella sua camera, barricandosi all’interno. Alla lite avrebbe assisto anche la compagna del 50enne. Sarebbe stata proprio lei a fare scattare l’allarme. Sul posto, in pochi minuti, sono arrivate le pattuglie dei carabinieri della Compagnia di Quartu. I militari dell’Arma sono entrati nell’appartamento e hanno bloccato il 50enne, arrestandolo per maltrattamenti in famiglia.


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SPORT CALCIO A 5 IL CAGLIARI PERDE 3-0 A ROMA ORA SERVE UN MIRACOLO PER SALIRE IN A1

IBARBO «BENE IL MIO PRIMO ANNO BELLO ESSERE ACCOSTATO ALLE BIG»

MERCATO ANCHE CANINI VERSO L’ADDIO PER LUI FIORENTINA, LAZIO E PALERMO

n La Nauticar Store Cagliari si allontana dalla serie A1. I rossoblù di Zuddas hanno perso 3-0 in casa dell’Acqua Claudia Roma nella gara d’andata della finalissima playoff di serie A2. I gol dei capitolini tutti nella ripresa con il bomber Junior a rompere gli equilibri all’8’, il raddoppio di Follador al 16’, il tris ancora di Junior a 15 secondi dal suono di sirena che renderà difficilissima la rimonta nella sfida di ritorno al Palaconi sabato prossimo.

n Victor Ibarbo ieri ha compiuto 22 anni. Venerdì mattina ha fatto visita ai bambini dell’Istituto comprensivo di Mandas: «Era il mio primo anno in Italia ed è andata bene, perché abbiamo centrato l'obiettivo, salvarci. Sentire il mio nome accostato a grandi squadre mi rende orgoglioso, ma adesso il mio futuro è solo il Cagliari. Poi si vedrà», ha dichiarato il colombiano.

n Non solo Nainggolan pressato dallo Zenit e ormai quasi dimenticato dalla Juventus. Per la prossima stagione il Cagliari potrebbe fare a meno anche di Michele Canini. Per il centrale rossoblù ci sarebbero Fiorentina Lazio e Palermo. Più difficila a questo punto sarebbe rinunciare a Davide Astori, con Milan ma anche Juventus e Roma interessate ad averlo in squadra.

Cagliari Dopo Ago

rischia anche Cossu incerto il suo futuro MOVIMENTI L’idea di rompere il trio storico vedrebbe il solo Conti certo, col trequartista in dubbio per favorire il tridente

info

di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

n Sta per arrivare un’estate strana. Il trio storico degli ultimi anni rossoblù sarebbe pronto al tritacarne. E insieme a lui modulo e dinamiche che sembravano essere un punto fermo della realtà rossoblù. Dopo Alessandro Agostini, in via di rottura con la società anche Andrea Cossu a 32 anni e con contratto in scadenza 2014, potrebbe entrare nel mercato. A Cagliari resterebbe solo Daniele Conti, capitano rossoblù senza i due compagniamici di sempre e con una squadra tutta da rifondare. Una scelta durissima che potrebbe arrivare dalla società nelle prossime settimane. L’addio di Andrea Cossu non è una certezza così come sembra quello di Agostini, ma è nell’aria da qualche giorno. Solo un’idea, ecco. E se l’idea diventasse realtà non è difficile immaginare quanto male la prenderebbero i tifosi del Cagliari che vedono in Cossu il loro punto di riferimento, il loro interlocutore e anche la loro speranza ogni volta sul campo, visto che spesso è stata l’unica luce nei fioccanti tempi bui. Una scelta che stonerebbe con l’amore sconsiderato di Cossu per i colori rossoblù ma anche una perdita di valore tecnico indiscutibile. Il trequartista era stato già escluso nella penultima gara contro la Juventus dopo un campionato da titolare. Facile pensare che, con una scelta così, la vittoria non fosse proprio nei pensieri di Ficcadenti perché andava a rinunciare a un pilastro. Ma questa poteva rimanere comunque esclusivamente una scelta tecnica legata a una lecita curiosità, un modo per vedere come poteva cavarsela questo tridente che sembra essere nel cuore sia di Ficcadenti che dello stesso Cel-

CAROBBIO SONO FINITO MA HO DETTO VERITÀ n «Ho raccontato come funziona il mondo del calcio: le cose vanno avanti così da una vita. Adesso passerò i guai, spero solo di non essere radiato perchè vorrei insegnare calcio ai bambini, ma è una speranza marginale. Per il resto non ho nulla da perdere. Non sono un furbo, ma uno che ha voluto ricominciare a guardarsi allo specchio in pace». Filippo Carobbio, l'ex giocatore del Siena diventato l'uomo del calcioscommesse, il pentito che sta facendo tremare Antonio Conte, si è confessato così in un'intervista pubblicata su La Repubblica. «Da calciatore non ho mai avuto molta fama: ora parlano di me più che di Messi. Ma sono un ragazzo normale».

DANIELE CONTI Il capitano del Cagliari si appresta a giocare la 14esima stagione con la maglia rossoblù.

MASSIMO FICCADENTI Il tecnico è un amante del tridente. Per ora aspetta il rientro di Cellino da Miami.

lino nel momento in cui a Cagliari è arrivato Ibarbo, la scorsa estate. Per caso, alla vigilia della stessa partita, lo squalificato Agostini era stato spedito a casa quando tutto il resto della squadra - infortunati e non convocati compresi - ha partecipato alla festa dei bianconeri. Insomma, qualcosa è nell’aria da qualche settimana. Sfasciare il trio, allontanare i tre pilastri della squadra, ha un valore che va evidentemente al di là della scelta tecnica, visto che non converrebbe a nessuno disfarsi di loro. Resta legata a tutta questa nube nell’aria una delle ultime dichiarazioni del presidente del Cagliari Massimo Cellino. Ovvero l’aver fatto fuori tanti allenatori in una stagione per dare retta alla volontà dei giocatori. Inoltre, la voglia di fare “una rivoluzione” il presidente l’aveva anche nella scorsa estate, limitandosi poi a non riscattare Acquafresca. TRIDENTE DEI SOGNI Stavolta sembra fare sul serio. Nei desideri ci sarebbe la voglia di buttare il modulo col trequartista e rifondare un tridente. Ciò che aveva chiesto di fare a Donadoni la scorsa estare. Oggi le condizioni sarebbero diverse. Se tutto andasse in porto il trio dei sogni celliniani è quello con Pinilla, Sau e Ibarbo. Ecco che farebbe fuori Cossu. Di certo la difficoltà maggiore per la società rossoblù sarebbe quella di far digerire alla platea rossoblù una scelta di questo tipo. Per il resto, buttando l’occhio sul mercato, basterebbe un Giovinco via da Parma o un Lavezzi via da Napoli per portare Andrea Cossu in contesti ancora più prestigiosi. Insomma, problemi di mercato non ne avrebbe di certo. Ma di Andrea Cossu, che ha dichiarato in tutti i modi amore al Cagliari, non se ne può proprio fare a meno. E Ficcadenti? In gran silenzio aspetta il presidente tutto solo a Miami a programmare. D’altronde Cossu trequartista per il tecnico del tridente dei suoi sogni sarebbe solo un impiccio. Ma sembra tutto solo un brutto sogno.

ANDREA COSSU Il trequartista in gol contro la Juventus nella gara di andata festeggiato da Agostini

ZOLA IERI A MONACO CON IL DS TARE LA LAZIO STRINGE PER MAGIC BOX n La Lazio non perde tempo. Con l’addio di Reja il ds Igli Tare ieri è volato subito a Monaco di Baviera per incontrare, in occasione della gara di Champions, Gianfranco Zola e Roberto Di Matteo, individuati come candidati per il dopo Reja. Ma il giocatore di Oliena sembra essere il favorito del presidente Lotito che già a febbraio era intenzionato ad affidargli la panchina. Infatti l’ultima volta che Zola e Tare hanno parlato di Lazio era la notte tra il 25 e 26 febbraio in un albergo della capitale ai Parioli. Un pranzo, coi legali che avevano iniziato a stilare i contratti. Poi Lotito decise di confermare Reja. Da quel momento ci sono stati pochi contatti. Il manager di “Magic Box”, l’avvocato Fulvio Marrucco, tre giorni fa era nella capitale e ad inizio settimana dovrebbe rientrare per vedersi con Lotito. In ballo anche Roberto Di Matteo, ex biancoceleste, e anche fraterno amico di Zola.

Coppa Italia La Juve ha fame ma Napoli sogna

DEL PIERO Oggi ultima gara alla Juve

n Da una parte il Napoli, che ha alzato una coppa al cielo ventidue anni fa (Supercoppa italiana), dall’altra la Juventus che mira alla doppietta dopo la vittoria del campionato, il vorrebbe dire mantenere così l’imbattibilità stagionale. Ma, alla vigilia della finale di Coppa Italia di oggi a Roma (ore 21 su Rai1), il tecnico bianconero Antonio Conte non si ritiene tirato in ballo sul Calcioscommesse dalle accuse lanciate dal suo ex giocatore a Siena Filippo Carobbio: «Niente di nuovo all'orizzonte. Ho letto gli articoli e non devo rispondere di nulla perché mancherei di rispetto a chi sta facendo le indagini che sono persone serie. Se e quando sarò chiamato, avrò il piacere di rispondere a queste persone. Rischio

squalifica? Stiamo parlando del nulla e del nulla rispondo». Molto meno blindato sulla gara di oggi: «Sarà una serata molto importante, provo una bellissima sensazione, un'emozione unica. Ho un grande stimolto perché è la prima finale da allenatore. È il coronamento di un'annata veramente bella da parte nostra. Il Napoli è il peggior avversario da incontrare in una finale, ho detto ai ragazzi di stoppare i festeg-

A ROMA Oggi alle 21 la finale. Conte: «Stop alle feste, voglio la doppietta». Del Piero, ultima in bianconero. Mazzarri: «Evento unico»

giamenti perché c'è un impegno importante che ci siamo conquistati con fatica. C’è grande entusiasmo,vincendo possiamo compiere qualcosa di super-super-straordinario». Del Piero dribbla l’argomento contratto: «Se meritavo un altro anno? L'importante è solo il presente, cioè cercare di vincere contro il Napoli». La Juventus lo saluterà con una maglia celebrativa: «La scritta One Love è la frase che meglio rappresenta il percorso di questi anni». Walter Mazzarri conta sulla fame del suo Napoli: «Vogliamo dare tutto per poter vincere questa coppa. Loro, avendo vinto lo scudetto hanno meno pressione per vincere ma per noi è un evento quasi unico, potremmo raggiungere un traguardo eccezionale».


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SPORT CAPELLO «VOCI SUL CHELSEA INFONDATE DROGBA ALLA JUVE? NO, È GIÀ VECCHIO»

SEEDORF IL MILANISTA APRE ALL’AJAX: LEGATO AL CLUB CHE MI HA LANCIATO

ZEMAN «LA CHIAMATA DI DE LAURENTIIS? SOLO PER PARLARE DEL CILENO VARGAS»

n «È verissimo che non c'è niente, giustamente mio figlio ha smentito». Fabio Capello, in collegamento dall'Allianz Arena, conferma le dichiarazioni del figlio Pierfilippo, smentendo le voci che lo vorrebbero nella prossima stagione sulla panchina del Chelsea. «Drogba? È un giocatore di livello mondiale, ma ha una certa età e la Juventus non può investire grandi somme su un calciatore che durerà un anno».

n «Entro 7-10 giorni deciderò il mio futuro. Mi sento ancora bene a livello fisico e penso di poter giocare a buoni livelli ancora per un paio d'anni». Clarence Seedorf potrebbe far ritorno all’Ajax: «Sono molto legato a questo club, mi ha lanciato nel calcio che conta. Per loro le porte sono sempre aperte». Ma sull'olandese c'è anche il Botafogo. «Sono felice d'essere ricercato e avere così tante opzioni».

n Zdenek Zeman fa una battuta sulla telefonata avuta qualche giorno fa con il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, il quale avrebbe chiesto notizie su Insigne, a Pescara ma di proprietà degli azzurri: «Se vuole raccontare cosa ci siamo detti, deve essere lui a farlo. Abbiamo parlato anche di Vargas e ha detto che hanno preso un giocatore che doveva rappresentare un importante rinforzo e che invece non è stato utilizzato molto».

Champions Drogba, Chelsea esulta «Fuori i giocatori PLATINI

David Luiz rinvia a due passi dalla linea di porta. Ma la gara resta sul 1-1. Si va ai rigori. Lahm a segno, sbaglia Mata per gli inglesi. Gomez fa centro, David Luiz tira una bomba in rete. Neuer la mette dentro angolata, risponde Lampard. Il miracolo arriva con Cech che para il tiro di Olic. Pari. Cole fa il suo capolavoro, Schweinsteiger trova guantone e palo. Drogba mette la ciliegia: prima Champions per il Chelsea.

MONACO A Muller risponde l’ivoriano all’89’. Supplementari: Robben sbaglia il rigore. Ai penalty la punta e Cech grandi, il Bayern ko n Il Chelsea vince ai rigori la sua prima Champions League con Roberto Di Matteo eroe per caso e Drogba leggenda. Alla fine rincuora Robben, grande protagonista della serata con Ribery. Gli inglesi piangono di gioia, il Bayern si dispera dopo aver dominato la gara e non trionfa in casa come fece la Roma contro il Liverpool ko all’Olimpico ai rigori. Maggiori le chance per il Bayern da subito, il Chelsea contiene bene e riparte poco. Dopo il 20’ grandissima azione personale di Robben che entra in area in dribbling e cerca il primo palo: parata di piede di Cech. Al 34’ la punizione pericolosa è per il Chelsea: fallo di Boateng su Cahill. Calcia Matasopra la traversa. Al 38’ veloce ripartenza del Chelsea con Lampard che libera al tiro Kalou, destro sul primo palo e Neuer blocca. Nel finale Il Chelsea alza un po' il baricentro e il Bayern quasi colpisce in contropiede. Nel secondo tempo al 9’ gol di Ribery annullato per fuorigioco:

BAYERN MONACO CHELSEA

DROGBA L’ivoriano regala la Champions al Chelsea, gol dell’1-1 e rigore decisivo

tiro di Robben deviato, palla al francese in offside. Al 19’ sempre Ribery fa tutto bene al limite facendo saltare due uomini con le finte: poi però il tiro è debole. Al 28’ è il Chelsea a fare qualcosa con Drogba che se ne va sulla sinistra: cross e la difesa respinge con qualche affanno. Al 37’ il gol bavarese: cross da sinistra di Schweinsteiger, Muller sul secondo palo schiaccia di

testa e batte un Cech non perfetto. All’89’ il pareggio con Drogba. Al primo angolo del Chelsea batte Mata sul primo palo e grande stacco dell’ivoriano che di testa infila. Supplementari. Dopo 3’ Drogba atterrà Ribery in area, costretto a lasciare il campo. Ma Robben dal dischetto fallisce con Cech che para in due tempi. Grande occasione per Olic, poi cross di Lahm per Gomez,

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RETI 38' st Mueller (B), 44' st Drogba (C) BAYERN MONACO (4-2-3-1) Neuer; Lahm, Boateng, Tymoshchuk, Contento; Schweinsteiger, Kroos; Robben, Mueller (40' st Van Buyten), Ribery (7' pts Olic); Gomez. Allenatore Heynckes (Butt, Rafinha, Usami, Pranjic, Petersen) CHELSEA (4-3-2-1)) ech; Bosingwa, Cahill, David Luiz, Cole; Mikel, Lampard, Bertrand (28' st Malouda); Kalou (39' st Torres), Mata; Drogba. Allenatore Di Matteo (Turnbull, P. Ferreira, Essien, Romeu, Sturridge) ARBITRO Rizzoli di Bologna 6.5 Ammoniti Schweinsteiger (B), Cole, David Luiz, Drogba (C). Sequenza rigori: Lahm (gol), Mata (parato), Gomez (gol), Neuer (gol), Lampard (gol), Olic (parato), Cole (gol), Schweinsteiger (palo), Drogba (gol)

che vendono partite di calcio»

n «Tutti i giocatori che si sono venduti una partita per me non giocheranno più a pallone. Faranno altre cose, non più calcio». È chiara la posizione di Michel Platini, intervistato da Sky, sulla vicenda del Calcioscommesse, e senza appello la sua condanna per i giocatori che si fanno coinvolgere nelle combine. «Sono i calciatori che possono salvare il calcio e nessun altro. Sono loro che devono resistere all'appello di banditi che vogliono truccare le partite, solamente loro possono farlo. Loro devono sapere che se si fanno beccare non devono più giocare», sottolinea il presidente dell'Uefa. Michel Platini non si stupisce del fatto che Cesare Prandelli, suo ex compagno in bianconero negli anni '80, sia diventato un buon allenatore, perchè scherza - «era già abituato alla panchina quando giocava alla Juventus». «È difficile dire, quando vedi gente a 25 anni, quello che faranno a 40. Ma non mi stupisce che Cesare sia diventato un allenatore e anche un buon allenatore».


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SPORT MOTOGP LA POLE IN FRANCIA A PEDROSA VALENTINO ROSSI PARTE SOLO SETTIMO

GIRO A CERVINIA TRIONFA AMADOR HESJEDAL TOGLIE LA ROSA A RODRIGUEZ

TENNIS L’ITALIA CI VEDE DOPPIO A ROMA LA COPPIA ERRANI-VINCI VA IN FINALE

n La pole position del Gp di Francia è di Dani Pedrosa (Honda), che è stato il più veloce nel turno di prove ufficiali sul circuito di Le Mans. L'iberico ha fatto segnare il miglior tempo in 1'33.638, davanti al campione del mondo in carica, Casey Stoner (Honda), staccato di 0,303 milesimi di secondo, mentre Andrea Dovizioso con la Yamaha privata del Team Tech3 completa la prima fila con il terzo tempo in 1.33.976. Rossi (Ducati) è settimo.

n Andrey Amador (Movistar) ha vinto dopo uno sprint a tre la 14ª tappa del 95° Giro d'Italia, la Cherasco-Cervinia, primo appuntamento con le montagne. Il costaricano ha regolato, dopo una lunga fuga, il ceco Barta (NetApp) e l'italiano De Marchi (Androni). A 20’’ la neo-maglia rosa Hesjedal (Garmin), giunto 4°, e il siciliano Tiralongo (Astana), 5° a 46’’ con l’ex leader Rodriguez.

n Sara Errani e Roberta Vinci sono in finale nel torneo di doppio agli Internazionali Bnl d'Italia. Sconfitta in semifinale 6-1, 6-3 la coppia statunitense n°1 del main draw Huber e Raymond. Oggi la finale contro le russe Makarova e Vesnina. Nel singolare, Maria Sharapova (6-3, 6-4 alla Kerber) e la cinese Na Li (ritirata Serena Williams) si giocano il titolo. Tra gli uomini Nadal in finale dopo il 7-6, 6-0 nel derby spagnolo con Ferrer.

DILETTANTI

BASKET, QUARTI

Triangolari playoff oggi il primo turno Torres, è “triplete” n Oggi il via ai triangolari playoff di Eccellenza, Promozione, Prima e Seconda categoria. Si gioca alle ore 16.30. La 2ª e 3ª giornata nelle domeniche del 27/05 e del 03/06. n Eccellenza/Promozione. La 1ª giornata è aperta da Usinese-Porto Corallo, squadre di Promozione che hanno passato i playoff. Riposa il San Teodoro, che ha perso i playout di Eccellenza contro l’Atletico Elmas. Nella 2ª giornata, se pareggia o vince il Porto Corallo si gioca San Teodoro-Usinese; se vince l’Usinese, invece, c’è Porto Corallo-San Teodoro. n Promozione/Prima. Due gironi e sfide aperte dalle squadre di Prima categoria che hanno passato i playoff. Girone A: Orrolese-San Vito, riposa il Sant'Elena che ha perso i playout di Promozione contro il Barisardo. Nella 2ª giornata: se pareggia o vince il San Vito si gioca Sant'Elena-Orrolese; se vince l’Orrolese, invece, c’è San VitoSant'Elena. Girone B: Bittese-Lauras, riposa il Borore che ha perso i playout di Promozione contro la Corrasi. Nella 2ª giornata: se pareggia o vince il Lauras si gioca Borore-Bittese; se vince la Bittese, invece, c’è Lauras-Borore. n Prima/Seconda categoria.Quattro gironi e sfide aperte dalle squadre di Seconda categoria che ammesse ai playoff. Riposano le squadre di Prima categoria che hanno perso i playout. Girone A: Monserrato-Seui Arcuerì(riposa Su Planu). Girone B: Santa Giusta-Europa 2008 (riposa Johannes). Girone C: Folgore MamoiadaAritzo (riposa Palmas 95). Girone D: Sprint Ittiri-San Giorgio Perfugas(riposa Malaspina). LA SUPERCOPPA ALLA TORRES Triplete per la Torres che, dopo campionato e Coppa Italia di Eccellenza, si aggiudica anche la Supercoppa regionale battendo 2-1 il Fonni nel campo neutro di Macomer. Lo Scalarba aveva già visto trionfare i sassaresi nella finale di Coppa Italia vinta contro il Taloro. Per i rossoblù di Mauro Giorico non è stato così semplice battere i barbaricini di Marco Marchi, reduci dalla vittoria di sabato scorso contro il Samassi nella Coppa Italia di Promozione. La Torres ha fatto gol solo su palla inattiva con il rigore di Sanna e la punizione di Manzini. F.S.

Grande Dinamo soffre e risorge col Bologna è 2-0

BERNARDO MEREU Nella sua gestione al Sant’Elia 26 punti in 20 gara che sono serviti per centrare i playout

Sant’Elia Mereu vede rosa

«Infortuni? Tutti titolari» SERIE D Squalificati Boi e Atzori, per la sfida-playout di oggi col Monterotondo il tecnico potrebbe non avere Giraldi, Sedda e Mazzotti: «Non sono disperato, la squadra c’è. Saremo attenti e determinati per vincere» di Fabio Salis n La parola d’ordine al Progetto Sant’Elia è non piangersi addosso. Perché non avere per squalifica capitan Atzori e Boi nella sfida d’andata dei playout (oggi ore 15) contro il Monterotondo era già un bell’handicap, se poi si aggiungono Giraldi, Sedda (‘92) e Mazzotti (93’) ridotti ai minimi termini per infortunio le difficoltà aumentano a dismisura. Ma il tecnico Bernardo Mereu non perde di certo la fiducia: «Chi giocherà vuol dire che starà bene, è un titolare e darà il suo contributo. Se dovessi dire che sono disperato manderei un messaggio diverso da quello che ho sempre dato nello spogliatoio. Sapevo fin dall’inizio che avevamo una rosa ristretta senza un doppione in ogni ruolo, perciò tutti sono importanti e determinanti al Sant’Elia. Con questo princi-

pio siamo andati avanti in questo girone di ritorno». Con 26 punti in 20 partite è stata raddrizzata la prima parte d’annata disastrosa (8 punti in 14 gare). «Quando si deve salvare la stagione continua Mereu - bisogna acquisire tenuta atletica, gioco, personalità, convinzione e determinazione. Abbiamo risalito la china piano piano mantenendo un ritmo da playoff per centrare il traguardo playout». Che sembrava perso definitivamente dopo il ko interno col Bacoli. Ma il rush finale - 7 punti in 3 gare - non farà sentire la squadra appagata. «Daremo tutto quello che abbiamo in queste due sfide per raggiungere la salvezza, che la squadra ha dimostrato di meritare. Se dovesse andare male conosciamo le regole del gioco altrimenti si potrà parlare di un’autentica impresa». Un altro errore che non farà Il Sant’Elia è di credere al detto non

c’è due senza tre avendo battuto il Monterotondo sia all’andata che al ritorno: «Quelle che andremo a giocare sono due gare totalmente diverse - osserva il tecnico dei cagliaritani - e direi la stessa cosa anche se nella fase regolare quelle gare avessimo perso noi. Nei playout cambia tutto, l’importanza del risultato e il fattore emotivo possono condizionare i 22 in campo. Bisogna essere capaci di restare conconcentrati e determinati». La società, i ragazzi e mister Mereu si attendono un grande pubblico: «Lo spero tanto, è l’ultima gara stagionale in casa e i ragazzi hanno bisogno di un incoraggiamento particolare dopo aver portato in giro per l’Italia il nome di Cagliari e di un quartiere importante come Sant’Elia». Formazione.Di sicuro c’è la coppia d’attacco Virdis-Caddeo (‘92). In difesa Bruno (‘91) al posto di Boi (‘93) e Di Laura (‘91) al posto di Sedda (‘92) con Serao e Frongia centrali. Coppola mediano e Sanna (‘92), vice-Atzori sulla trequarti. Esterni Cordeddu e, se recupera Mazzotti (‘93) altrimenti ci sarà Atzeni (‘91) con Rassu (‘94) in porta al posto di Floris.

n Una Dinamo capace di soffrire, lottare, rialzarsi e conquistare gara 2. Coach Sacchetti incanta ancora il PalaSerradimigni stavolta con una prova di carattere della sua squadra. E così anche gara2 è di Sassari. La Dinamo soffre da subito la gara di Poeta, più propositivo rispetto alla gara1. Ma anche Sanikidze e Lang partono con un piglio diverso e così giù nel primo quarto la squadra di Meo Sacchetti si ritrova sotto 17-25. Per i tifosi del Palaserradimigni a rispondere sono i soliti cugini Diener e le due squadre vanno negli spogliatoi sul meno quattro per gli ospiti. Nella ripresa Sacchetti capisce che deve cambiare qualcosa alla sua gara e così rosicchia qualcosa con la difesa match up fino al canestro di Vanuzzo da tre e il canestro di Hosley che accorcia 56-59. Ma dopo 37 minuti è Hosley che con una schiacciata fa registrare il primo vantaggio per Sassari (64-63). La Dinamo trova la carica per iniziare a giocare come sa e inizia a metter su il suo piccolo vantaggio che cercherà di gestire per tutta la gara. Altro schiaccione di Easley, stavolta (66-63). Drake Diener si scatena , diventa una sfida a chi segna di più con l’avversario del Bologna Koponen che segna il canestro del pareggio. La squadra di Poeta e Vitali riprende fiducia e a un minuto dalla fine torna siul più quattro. Il Banco accorcia con Travis Diener che fa l’assist per Easley (82-84) ma il lungo riesce a trovare il pareggio e mandare Sassari sul pari. Mancano 15 secondi e Drake Diener segna il tiro da campione mandando il Palaserradimigni in delirio. Sassari-Bologna 20. Il tabellino. D. Diener 28, T. Diener 13, Hosley 14, Easley 20, Vanuzzo 8, Pinton 3, Plisnic 2, Sacchetti, Devecchi, Binetti, Metreveli.

TRAVIS DIENER

Cus Cagliari Alle finali nazionali per confermarsi campione

CUS CAGLIARI Gli universitari guidati da Paolo Busanca per le finali a Messina

n Il Cus Cagliari di calcio a 11 vuole confermare il titolo di campione d’Italia. La squadra è ottima, con i rinforzi del Selargius (serie D), l’allenatore - Paolo Busanca - è una garanzia di successo. Ma, ad affiancare lo storico dirigente Paolo Sini, per le finali di Messina è stato richiamato Pierluigi Carta: «Torno dopo tre anni da diesse. A Lignano perdemmo la finale, spero di rifarmi». Paolo Sini fa il conteggio dei titoli vinti: «Siamo a 9, puntiamo alla stella. Sono fiducioso, la squadra è ottima e Busanca è il massimo». Il tecnico dell’Atletico Elmas non si nasconde: «La manifestazione è importante, vogliamo riconfermarci». La spedizione partirà oggi alle 13.30 per la Sicilia, l’esordio martedì contro il Cus Palermo alle 15. Chi vince incontrerà

una tra Bergamo e Parma. Giovedì riposo e venerdì la finale allo stadio San Filippo, ex Celeste. Ieri ai campi Cus l’in bocca al lupo al gruppo del consigliere Stefano Arrica: «Un bel gruppo e un ottimo allenatore, sono sicuro che ci faremo valere». Poi un’occhiata alle strutture: «Qui c’è tutto, campi di calcio a 11 e a 5, quelli di tennis e hockey su prato, un palasport e la pista d’atletica. Il nostro è un vero campus all’americana. Costa la

A MESSINA Mister Busanca: «Puntiamo al bis». Sini: «Finora 9 titoli, vogliamo la stella». C’è il ds Carta. Arrica è certo: «Si faranno valere»

manutenzione delle strutture ma il rettore Giovanni Melis è sensibile e i 4 euro di contributo dalle tasse universitarie di ogni studente serviranno per ammodernare gli impianti. Siamo ai massimi livelli con basket, hockey e atletica». La spedizione. Paolo Busanca allenatore, Stefano Sedda prep. portieri, Paolo Sini dirigente accompagnatore, Pierluigi Carta diesse, Manuel Cau fisioterapista. I 19 giocatori: F. Boi, Mancosu e Piselli (Selargius), T. Boi, Mancusi, Ligas e Uda (Atl Elmas), Caddeo e Pilloni (Sanluri), Rota (Ghilarza), Aretino (La Palma), Suella (Samassi), Sedda (Sant’Elena), Lussu (Sarroch), Aresu e Usai (Serramanna), Lai (Siliqua), Deplano (Cus Ca), Carboni (Sinnai). F.S.


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CULTURA

MUSICA

Plasma Expander a tutto free rock

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no stile deciso e graffiante, che unisce l'aggressività del rock a sonorità sincopate e sfumature provenienti da differenti stili, un look originale e aggressivo, e soprattutto un'attitudine fortemente indie. È la miscela che sta alla base del successo dei Plasma Expander, combo cagliaritano autore di un cosiddetto free rock, che prende il via dal punto d'incontro di una moltitudine di stili. Il gruppo, reduce da un tour americano, ha ripreso da poco la propria attività live sull'Isola, e sta ultimando il mixaggio del loro ultimo lavoro. «Plasma Expander è una creatura nata nell’inverno del 2004 in un umido garage del cagliaritano», racconta Fabio Cerina, chitarrista della band, «assieme ad Andrea Siddu e Stefano Podda, allora entrambi in forze in un'altra band». Un esperimento nato senza nessuna idea particolare in testa, semplicemente combinando i vari talenti. «Abbiamo lasciato uno spazio rilevante all'improvvisazione e all'interazione. Il risultato è stata una combinazione free rock strumentale, con influenze sia dal kraut rock e il minimalismo anni Settanta, sia dalle geometrie post rock anni Novanta», spiega Cerina. Il risultato è contenuto nel primo disco della band, uscito nel 2007 per Wallace Records e Here I Stay. «L'uscita del disco ci ha permesso di suonare spesso dal vivo e di capire che la nostra migliore dimensione era proprio quella live», continua il musicista. «Nel 2009 vede la luce il nostro secondo disco, Kimidanzeigen, sempre per Wallace Records, Here I Stay, e un collettivo di altre sei etichette. Un disco più aggressivo, dai ritmi più serrati e con meno spazio per l'improvvisazione», un'uscita promossa con un tour che ha spaziato tra Italia, Spagna e Portogallo. «Da un anno circa, il basso e i synths di Corrado Loi, ex Ratapignata, hanno sostituito la chitarra baritono di Marcello Pisanu», dice Cerina, raccontando la fase contemporanea della band, «e nonostante il bilanciamento tra improvvisazione e struttura sia sempre la principale cifra stilistica del gruppo, ripetizione e psichedelia hanno conquistato un ruolo maggiore nelle nostre composizioni». La band ha da sempre il supporto della Here I Stay. «A loro ci lega soprattutto un rapporto di amicizia, oltre che di lavoro, nell'organizzazione del loro festival, apprezzato sia da band italiane che internazionali. Le amministrazioni purtroppo non sempre si rendono conto di questo, disinteressandosi di un fenomeno che, invece, non solo produce cultura ma anche indotto, dal momento che attrae dai duemila ai tremila spettatori all'anno». Con il tour americano, la cui idea è nata ad agosto 2011, la band corona finalmente una tappa a lungo agognata. «Credo che il tour negli Stati Uniti rappresenti, per la maggior parte delle rock-band, il più classico dei sogni nel cassetto. Noi abbiamo avuto la fortuna di coronarlo grazie anche al rapporto di amicizia che si è sviluppato con i membri degli Oneida», rock band newyorkese che, nel 2010, fece due date in Sardegna in occasione del festival di Here I Stay. «L'idea è venuta fuori quando, chiacchierando con Kid Millions degli Oneida, è venuta fuo-

BAND Il combo cagliaritano, reduce da un felice tour americano, sta ultimando il mixaggio dell’ultimo lavoro

info

MELTING POT DI INFLUENZE Lo stile musicale dei Plasma Expander è una combinazione free rock strumentale, con influenze che arrivano sia dal kraut rock e dal minimalismo anni Settanta, sia dalle geometrie post rock anni Novanta.

ri la possibilità che potessimo suonare assieme al suo progetto solista, Man Forever». Il tour si è sviluppato nella parte est degli Stati Uniti, «abbiamo fatto undici ore di auto complessive, e totalizzato un cachet di 1.410 dollari, che ci hanno consentito di tornare a casa con ben un dollaro di attivo», racconta scherzosamente Cerina. «E' stata comunque un'esperienza indimenticabile e il pubblico ha reagito benissimo. I locali per concerti erano piccoli ma belli e organizzatissimi» continua il chitarrista della band, «le persone che ci hanno ospitato sono state meravigliose e soprattutto Kid ha fatto in modo che tutto fosse organizzato nel migliore dei modi». Nei progetti futuri della band c'è il mixaggio del materiale che finirà sul nuovo disco. «Non sappiamo ancora quale etichetta lo produrrà, ma l'idea è quella di provare a bussare alla porta di qualche label estera, per continuare ad esportare la nostra musica fuori dall'Italia, e aumentare le probabilità di un tour europeo». Il sito della band è http://www.plasmaexpander.net. Giuseppe Novella

HERE I STAY La band ha da sempre il supporto della Here I Stay, che organizza da anni l’omonimo festival

TEATRO DELLE SALINE

La magìa senza tempo dei versi

C

os’è la poesia? Interrogativo essenziale che ha avuto mille risposte. «Il verso è tutto», scriveva D’Annunzio. Che proseguiva «Nella imitazione della Natura nessuno istrumento d’arte è più vivo, agile, acuto, vario, multiforme, plastico, obediente, sensibile, fedele. Più compatto del marmo, più malleabile della cera, più sottile d'un fluido, più vibrante di una corda, più luminoso d'una gemma, più fragrante d'un fiore, più tagliente d'una spada, più flessibile d’un virgulto, più carezzevole d’un murmure, più terri-

bile d’un tuono, il verso è tutto e può tutto». Oppure Georges Bataille: «Sulla poesia, io direi adesso che è, credo, il sacrificio in cui le parole son le vittime». Una volta fecero questa domanda al poeta Franco Fortini e lui esordì: «È come se dovessi rispondere a “che cos’è l’uomo” o a “che cos’è il mondo”. Mille e poi mille sollecitazioni si presentano a chi si interroga sulla poesia e sulla sua misteriosa vitalità ma spesso, soprattutto in un’aula scolastica, la storia della letteratura (e la noia della letteratura), i “programmi” si sovrappongono

LO SPETTACOLO Stasera per la rassegna “1 Euro Festival”, è di scena la compagnia “La Botte e il Cilindro” con Cos’è la poesia al piacere del testo. Questa sera al Teatro delle Saline sarà di scena la compagnia La Botte e il Cilindro con, appunto, “Cos’è la poesia”, scritto e diretto da Sante Maurizi con Sante Maurizi e Daniela Cossiga, al pianoforte Simone Sassu. Lo spettacolo,

inizio alle 21, fa parte della rassegna “1 Euro Festival” organizzata dall’Akròama. Vuole suggerire percorsi, indicare esempi e dare voce “dal vivo” ai versi di alcuni poeti, in relazione anche alle parole scritte con e per la musica. In un gioco di rimandi fra poesia “da leggere” e poesia “da sentire” attraverso i testi di Carducci, Ungaretti, Petrarca, Pavese, D’Annunzio, Leopardi, Montale, Pasolini, Tasso e Gozzano, che si alternano alle “Foglie morte” di Prevert-Kosma, a “Quella cosa in Lombardia” di Fortini-Carpi, al “Va pensiero” di Giuseppe Verdi, alla “Piccola storia ignobile” di Guccini o a “Prova a pesare Annibale” che Virgilio Savona ha tratto da una satira di Giovenale.


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CULTURA

ARTE CONTEMPORANEA

L’altro lato della sperimentazione

L

a sperimentazione non può scindersi dalla comprensibilità e dalla fruizione del proprio pubblico. È il concetto chiave che è emerso alla fine dell'intenso dibattito che si è creato in occasione dell’ultimo appuntamento dell'esposizione "Reverse", che chiuderà i battenti oggi all’Exma’ . Il progetto, cominciato il 9 maggio, ha riguardato l'arte contemporanea in diverse sue forme, dall'architettura al video, con installazioni e performances nelle quali luce, suono e video sono state modellate per fornire nuovi prodotti artistici. Protagonisti Alessandro Biggio, Marco Lampis, Pietro Mele e il duo Quit, Marcello Cualbu e Michele Casanova. «Il progetto Reverse ha visto svilupparsi tanta sperimentazione, tante forme d'arte innovativa. Il punto cruciale è stato proprio il fatto che un'operazione simile si sia tenuta in uno spazio pubblico», ha spiegato Micaela Deiana, curatrice della mostra. «Bisogna naturalmente fare i conti anche con le critiche mosse al progetto, confrontarci col pubblico. Dobbiamo farci, per così dire, un'esame di coscienza e chiederci se ci siamo mossi nel modo giusto». Diverse critiche sono state mosse nei confronti della presunta scarsa comprensibilità di alcune delle opere esposte e della poca chiarezza dei codici. «È interessante capire cos'è stata realmente questa esperienza, in modo da crea-

re un luogo dis cambio e di crescita, quale è l'intenzione alla base di quest'esposizione», afferma Alessandro Biggio, uno degli artisti che ha esposto i propri lavori durante la mosstra. «È stata un'esperienza positiva, forte e senz'altro faticosa. Abbiamo organizzato la mostra, gli incontri e i laboratori, come invito ad aprire questo spazio, condividerlo, cercare un modo alternativo, il noPROGETTO stro in questo caso, di fare arte con”REVERSE” temporanea a Cagliari», continua Il progetto, cominciato il 9 Biggio. «Io sono contento, la mostra maggio, ha è andata molto bene e sono uscito riguardato arricchito da quest'esperienza. Ma l'arte bisogna capire in che modo ciò che contemporanea è stato fatto si inserisce nella scena in diverse sue artistica cagliaritana», continua forme, l’artista, «perché l'esperienza di Redall'architettura verse non voleva essere soltanto al video, con una cosa per noi del settore, ma per installazioni e tutti, da condividere col pubblico, performances proprio perché è stato utilizzato uno nelle quali spazio pubblico per realizzarlo. E luce, suono e dunque è giusto chiedersi se ciò che video sono viene esposto è stato recepito». state Chiuso il momento della discussiomodellate per ne, oggi è quello della sperimentafornire nuovi zione vera con Reverse Young, il laprodotti boratorio per bambini, un percorso artistici. a misura dei più piccoli per far testare anche a loro il terreno dell’arte. Nel corso del laboratorio, rivolto a ragazzi di età compresa fra i sei e i dieci anni, si sperimenteranno tecniche grafiche e corporee volte all’esplorazione degli spazi della mostra. G.N.

info

ALL’EXMA’ I protagonisti: Alessandro Biggio, Marco Lampis, Pietro Mele e il duo Quit


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TEMPOS MODERNOS

S’ADDÒBIU Partetzipatzione e ideas noas pro cunvertire is benes militares

S

ceti in sa tzitade de Casteddu 58 benes, e chèntinas de àteras in totu sa Sardigna. Est custu su nùmeru de is tzerachias e ex tzerachias militares chi s’agatant in su territòriu sardu. Si nd’est chistionadu giòbia a merie in un’addòbiu cuncordadu dae ProgReS Progetu Repùblica Casteddu dae su tìtulu “(ex) Tzerachias militares in Casteddu. Situatzione e prospetivas.” A s'addòbiu ant partetzipadu espertos de sa chistione comente Paolo Erasmo, ex militare chi at traballadu in su depòsitu de carburantes de Monte Urpinu, e oe dirigente de su sòtziu Musa (Monte Urpinu e Amparu de s’Ambiente). «Dae su 2007, s’annu de s'intesa intre Istadu italianu e Sardigna, – narat Erasmo – sa demàniu sardu est mere de deghinas de benes e àreas chi antis fiant a suta de su demàniu militare. A dolu mannu, però, su prus de is bortas custos benes sunt lassados isbandonados e duncas non sunt impreados.» A lèghere sa lista de is benes giai in is manos de s'amministratzione sarda, s’agatant logos de balore mannu chi diant a pòdere èssere impreados pro progetos econòmicos, sotziales e culturales. «Tocat a tènnere in contu – sighit Erasmo – ca su parte manna de custos benes non sunt istados impreados in atividades de gherra, e duncas non tenent bisòngiu de èssere bonificadas. In prus, su vìnculu militare, at permìtidu de aguantare su logu sena de fràigos e cun àreas birdes meda mannas. Totu custu oe in die est una richesa manna pro sa tzitade e est una làstima chi non siat isfrutada.» Est de acordu fintzas Gianni Marilotti, ativista de ProgReS Casteddu: «Sa polìtica in custos annos est abarrada firma e sena ideas pro custos benes chi diant a pòdere donare logos pro atividades culturales e sotziales chi in Casteddu tenent semper dificultades a agatare ispàtzios pùblicos.» Sa vida noa de logos comente Monte Urpinu, sa Sedda de su Diàulu e de is àteras deghinas de benes casteddajos pro su partidu indipendentista, passat pro sa partetzipatzione de is tzitadinos: «Creimus ca depat èssere sa gente a seberare ite depent èssere custos logos chi pro tropu tempus sunt abarrados serrados a sa tzitadinàntzia – narat Marilotti – Pro tènnere una fortza prus manna is progetos de cunversione depent tènnere su cunsensu de chie bi bivet acanta e chi at a dèpere impreare cussos logos. Pro cussu amus a fàghere àteros addòbios e chi bolet si podet imbiare is ideas suas a s'indiritzu casteddu@progeturepublica.net» Is ideas non mancant: dae is ortos urbanos a is parcos biològicos e naturalìsticos, dae istruturas pro su turismu baratu pro is giòvanos a cussas pro su is atividades culturales, dae is percursos turìsticos e isportivos a pee o in bitzicleta a is àreas panoràmicas e de osservatzione de is animales. Medas de custos giassos sunt postos in logos istratègicos de sa tzitade, acanta de mare o de àteros logos de importàntzia ambientale, comente Molentàrgius. No diant a mancare nemmancu is risorsas pro custos progetos: «Bi

info

PROGETU REPÙBLICA Su partidu indipendentista at cuncordadu s’addòbiu pro informare e fàghere partetzipare sa tzitadinàntzia

sunt cada annu deghinas de programmas europeos chi finantziant custa genia de progetos de cunversione – agiunghet s’ativista de ProgReS – e pensamus chi fintzas Casteddu tenet sa possibilidade de ddos pòdere impreare. Sena de si iscarèssere sa chistione de sa “Cuntierra de is Intradas”, chi bolet nàrrere chi s'istadu italianu depet a sa Sardigna prus de 10 milliardos de èuros, e cun custu dinare si diant a pòdere finantziare totus is progetos chi si benint a conca.» Duncas, in àteros faeddos, mancat sa voluntade polìtica pro portare a in antis is progetos de cunversione de custos benes. S'amministratzione betza de sa tzitade in medas annos non at fatu nudda pro custos benes e sa noa, fintzas a immoi, no at fatu perunu passu cuncretu pro cumintzare una progetatzione partetzipada de custas àreas. Una voluntade polìtica chi, de àtera manera, no mancat a chie at partetzipadu a sa dibata cuncordada dae ProgReS, chi est agabbada cun sa detzisione de sighire a sensibilitzare e informare sa gente, cun initziativas in sa retza e in is rugas de sa tzitade, pro fàghere partetzipare totu is tzitadinos a sa progetatzione de custos logos. Pro fàghere una tzitade prus bella serbit s'impignu de totus. Massimeddu Cireddu

TZERACHIAS MILITARES In sa tzitade de Casteddu bi sunt prus de chimbanta benes chi diant a pòdere èssere impreados dae sa popolatzione tzivile

S’ISTÙDIU Su cafè allònghiat sa vida de su 10%

SU PISU Est su cafè elisir de vida longa?

n Chie bufat cafè tenet prus pagos arriscos de mòrrere pro atacos de coro, maladias respiratòrias, ictus, ischirru. Custu est su chi narat un’istùdiu fatu dae s’americanu National Center Institute. Is chircadores ant esaminadu sa relata intre bufare cafè e s’arriscu de mòrrere in 400.000 òmines e fèminas americanos de edade cumpresa intre 50 e 71 annos. Is partetzipantes a s’istùdiu sunt istados sighidos dae su 1995 fintzas a sa morte issoro o fintzas a su 31 de Idas de su 2008. Is chircadores ant iscobertu chi sa relata intre su cafè e sa ridutzione de s’arriscu de mòrrere artziaiat cun sa cantidade de cafè bufadu. Cumparadu a is òmines e a is fèminas chi no bufaiant cafè, is chi ant consumadu tres o prus tassas de

cafè cada die tenent un’arriscu prus bassu de mòrrere de prus o mancu su 10 pro chentu. De malu b’est unu pitica relata, ma istatisticamente pagu rilevante, cun s’arriscu de morte de cantzeru in is òmines. Su cafè est una de is cosas de bufare prus impreadas in is Istados Unidos ma sa relata intre su consumu de cafè e s’arriscu de mòrrere est istada pagu crara. Su consumu de cafè est istadu relatzionadu cun

RESURTADOS Is chircadores ant iscobertu chi s'arriscu de mòrrere calat cun sa cantidade de tassas bufadas

s'arriscu de morte in generale, e cun diferentes càusas de morte. Narat Neal Freedman, su diretore de sa chirca: «Mancari no podimus agatare unu ligàmene causale intre su bufare cafè e s’arriscu de mòrrere, pensamus chi custos resurtados si assegurant chi su cafè no faghet dannu a sa salude. Su mecanismu cun su cale su cafè si amparat contra is arriscos de morte, si pròpiu si agatat una relatzione casuale, no est craru ca su cafè cuntenet prus de 1.000 cumpostos chi podent potentzialmente mudare sa salude. Su cumpostu de su cafè prus istudiadu oe in die est sa cafeina, mancari nois amus agatadu resurtados dae bufadores de cafè fintzas decafeinadu». Alessandro Marraccini


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI

Sala 9

CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Hysteria

h Sala 9 Ore 18.00-21.00

CINE TEATRO ALKESTIS ❆h Via Loru, 31 - Tel. 3385863990 Sala 1 Sister Ore 17.30-19.30-21.30 CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Riposo CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo

h

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Margin Call Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 La fredda luce del giorno Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 3 Quella casa nel bosco Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 4 Interno giorno Ore 18.30-20.30 Sala 5 100 metri dal Paradiso Ore 18.15 Sala 5 Special Forces - Liberate l’ostaggio Ore 22.30 Sala 5 To Rome With Love Ore 20.15 Sala 6 Chronicle Ore 22.30 Sala 6 Hunger Games Ore 19.45-22.30 Sala 7 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 8 Dark Shadows Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 9 The Avengers Ore 17.00-19.45-22.30 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Roman Polanski: A Film Memoir Ore 17.00-19.15-21.30 Sala 2 Dark Shadows Ore 19.15-21.30 Sala 2 Il primo uomo Ore 17.00 SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. Il pescatore di sogni Ore 17.00-19.15-21.30 Sala Truf. Tutti i nostri desideri Ore 17.00-19.15-21.30 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Il pescatore di sogni Ore 17.20-19.50-22.20 Sala 2 La fredda luce del giorno Ore 17.30-19.50-22.10 Sala 3 Seafood - Un pesce fuor d’acqua Ore 17.00 Sala 3 Special Forces - Liberate l’ostaggio Ore 19.20-21.50 Sala 4 American Pie - Ancora insieme Ore 16.10-18.50-21.30 Sala 5 The Avengers Ore 16.00-19.00-22.00 Sala 6 Hunger Games Ore 18.10 Sala 6 The Avengers 3D Ore 21.30 Sala 7 Margin Call Ore 17.00-19.30-22.00 Sala 8 Dark Shadows Ore 17.05-19.45-22.25

Sala 10 Sala 10 Sala 11 Sala 11 Sala 12 Sala 13

American Pie - Ancora insieme Ore 17.05 Finale Coppa Italia: Juventus - Napoli 3D Ore 20.00 Chronicle Ore 17.25-19.35 Hunger Games Ore 21.45 100 metri dal Paradiso Ore 17.00-19.25 Workers - Pronti a tutto Ore 21.55 Dark Shadows Ore 16.05-18.45-21.25 Quella casa nel bosco Ore 17.25-19.45-22.05

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 Quella casa nel bosco Ore 15.30-17.40-20.30-22.40 Sala 2 American Pie - Ancora insieme Ore 15.00-17.30-20.00-22.30 Sala 3 La fredda luce del giorno Ore 15.30-17.40-20.10-22.20 Sala 4 Dark Shadows Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 4 La carica dei 101 Ore 15.00 Sala 5 Margin Call Ore 15.20-17.40-20.00-22.20 Sala 6 Seafood - Un pesce fuor d’acqua Ore 14.50 Sala 6 The Avengers 3D Ore 16.45-19.40-22.40 Sala 7 Chronicle Ore 17.40-20.10 Sala 7 Dark Shadows Ore 15.00 Sala 7 Special Forces - Liberate l’ostaggio Ore 22.20 Sala 8 Il pescatore di sogni Ore 15.20-17.40-20.10-22.30

SESTU

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Ex S.S. 131 Km 10,800 - Tel. 0702281700 Sala 1 100 metri dal Paradiso Ore 20.00 Sala 1 Seafood - Un pesce fuor d’acqua Ore 18.00 Sala 1 Special Forces - Liberate l’ostaggio Ore 22.20 Sala 2 Il pescatore di sogni Ore 17.50-20.10-22.30 Sala 3 Chronicle Ore 16.45-18.40-20.35-22.30 Sala 4 La fredda luce del giorno Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 5 Finale Coppa Italia: Juventus - Napoli 3D Ore 20.45 Sala 5 The Avengers Ore 16,40 Sala 6 Dark Shadows Ore 17.40-20.05-22.30 Sala 7 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-19.55-22.20 Sala 8 Dark Shadows Ore 16.40-19.05-21.45 Sala 9 The Avengers 3D Ore 18.35-21.30 Sala 10 American Pie - Ancora insieme Ore 16.30-18.55-21.20 Sala 11 Quella casa nel bosco Ore 18.20-20.25-22.30 Sala 12 Hunger Games Ore 16.40-19.35-22.30

ILMETEO

le trame SASSARI

Sala 4

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Dark Shadows Ore 18.30-21.00 QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Diaz - Non pulire questo sangue Ore 21.00 Sala 1 Il castello nel cielo Ore 18.30 TEATRO VERDI ▲ho Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Quella casa nel bosco Ore 18.30-20.30-22.30

ALGHERO

MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 American Pie - Ancora insieme Ore 21.00 Sala 1 Dark Shadows Ore 18.30

TORRALBA

CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 Riposo

CARBONIA

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Dark Shadows Ore 18.10-20.20-22.30

IGLESIAS

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 La fredda luce del giorno Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 2 Quella casa nel bosco Ore 18.15-20.15-22.30 Sala 3 Il castello nel cielo Ore 18.00 Sala 4 Hunger Games Ore 19.45 Sala 5 Dark Shadows Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 6 Chronicle Ore 22.30 Sala 6 Special Forces - Liberate l’ostaggio Ore 20.15 Sala 7 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 8 The Avengers 3D Ore 18.30-21.30

SANT’ANNA ARRESI

MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Chiuso

❆▲h

CINETEATRO MURGIA Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Riposo

❆ho

TRE CAMPANE Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Riposo

▲ho

GUSPINI

LUNAMATRONA

SAMASSI

ITALIA ▲h Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Dark Shadows Ore 17.00-19.00-21.00

NUORO

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 A morte! Ore 20.45 Sala 1 Hunger Games Ore 18.00 Sala 2 The Avengers Ore 15.50-18.30-21.15 Sala 3 Quella casa nel bosco Ore 16.20-18.20-20.50-22.50

Diaz - Non pulire questo sangue Ore 15.50-18.10-20.30-22.50 American Pie - Ancora insieme Ore 16.00-18.15-20.30-22.45 Dark Shadows Ore 16.10-18.20-20.30-22.40

Sala 5 Sala 6

TORTOLI’

LA FREDDA LUCE DEL GIORNO Genere Thriller Anno 2011 Durata 93 minuti Regia Mabrouk El Mechri Con Henry Cavill, Bruce Willis Trama L’uomo d’affari, Will Shaw, parte per la Spagna, in vacanza con la sua famiglia. Tutto volge per il meglio, quando, in sua assenza, la madre, il fratello e la fidanzata vengono rapiti. I sequestratori, uomini a lui sconosciuti, sono a caccia di una valigetta misteriosa. Nella forsennata ricerca dei suoi cari, Will rimarrà incastrato in un complotto; ed è proprio allora che scoprirà angoli oscuri della vita di suo padre...

MARGIN CALL Genere Thriller Anno 2011 Durata 109 minuti Regia J.C. Chandor Con Kevin Spacey, Paul Bettany Trama Ventiquattr’ore prima del crollo della borsa del 2008, Eric Dale, uno dei capi settore di una grossa banca di credito finanziario, viene licenziato in tronco. Peter Sullivan, un analista alle prime armi, si ritrova in mano carte importanti (consegnategli direttamente da Dale) riguardanti gli affari della banca. Pare che il fallimento sia dietro l'angolo. Tra problemi personali ed economici, tutti si ritroveranno a fare i conti col poco tempo rimasto a disposizione...

QUELLA CASA NEL BOSCO Genere Horror Anno 2011 Durata 95 minuti Regia Drew Goddard Con K. Connolly, C. Hemsworth Trama Un gruppo di cinque amici decide di trascorrere un fine settimana all’insegna dell’avventura e del divertimento. Il bosco è il luogo prescelto. Trovano una casa abbandonata che diviene il rifugio per il loro weekend spensierato. Ma allo scendere della notte,, iniziano a succedere delle cose strane e inquietanti...

IL PESCATORE DI SOGNI Genere Commedia Anno 2012 Durata 112 minuti Regia Lasse Hallström Con Ewan McGregor, Emily Blunt Trama Alfred lavora come scienziato presso il ministero della Pesca e dell’Agricoltura britannico, inappagato dal suo lavoro ripetitivo, e arresosi al ritmo monotono del suo matrimonio, accetta come diversivo la proposta, un tantino bizzarra, di uno sceicco: introdurre la pesca del salmone nello Yemen. La nuova esperienza lavorativa sarà una grande opportunità per Alfred che incontrerà anche l’amore...

GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-21.30 Sala 2 Dark Shadows Ore 19.30

OLBIA

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 To Rome With Love Ore 17.00-22.00 Sala 2 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-20.00 Sala 2 Dark Shadows Ore 19.30-22.30

TEMPIO PAUSANIA

CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Dark Shadows Ore 19.00-21.30

LA MADDALENA

PRIMO LONGOBARDO Lungomare Amm. Mirabello Sala 1 Riposo

PALAU

CINE-TEATRO MONTIGGIA Via Nazionale 113 Sala 1 Hunger Games

❆ Ore 18.00

SANTA TERESA DI GALLURA CINEMA TAPHROS Centro Taphros - Tel. 0789754684 Sala 1 Riposo

❆ho

ORISTANO

MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Dark Shadows Ore 17.30-19.50-22.15 Sala 2 La fredda luce del giorno Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 3 Chronicle Ore 20.30 Sala 3 The Avengers 3D Ore 17.30-22.30 Sala 4 The Artist Ore 17.30-19.45-22.00

GHILARZA

JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 Riposo

SANTA GIUSTA

MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 La fredda luce del giorno Ore 18.10-20.10-22.30 Sala 2 Quella casa nel bosco Ore 18.15-20.20-22.30 Sala 3 Jack e Jill Ore 18.20-20.20-22.25 Sala 4 Dark Shadows Ore 18.00-20.15-22.35 Sala 5 American Pie - Ancora insieme Ore 18.00-20.15-22.35 Sala 6 The Avengers 3D Ore 18.30-22.15 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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