sardegna, giornale

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a pagina 7

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ASINARA La Severino lascia l’Isola, Cappellacci: «Niente carcere, né eolico off shore»

DI CAGLIARI

QUOTIDIANO

Anno II Numero 139 Lunedì 21 maggio 2012 0,80 Euro

BRINDISI Il killer in video, sui 50 anni e in giacca il procuratore: «Forse è stato un gesto isolato»

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TERREMOTO Trema l’Emilia sette morti, tremila sfollati Alle 4,04 il sisma di magnitudo 5,9 sconquassa il Ferrarese. Quattro operai, tre italiani e un marocchino, muoiono nel crollo del capannone nel quale lavoravano, tre donne le altre vittime, grave un vigile del fuoco. La terra ha tremato per tutta la giornata, paura da Milano a Venezia. Ragazzina sotto le macerie salvata da una telefonata arrivata da New York.

CRONACHE

La stangata Troppi debiti piscine negate ai nuotatori n Canoni non pagati: il Comune ha sospeso a tre società sportive la concessione degli impianti comunali di Terramaini e via dello Sport. Marcello Zasso a pagina 11

Smaltimento Rifiuti “salati” impianto fermo salgono i costi n Il termovalorizzatore Tecnocasic chiuso per due settimane. Trenta Comuni dovranno servirsi degli altri, spendendo di più. a pagina 12

alle pagine 2-3

REGIONE Precari stabilizzati e l’Agris di Floris fa il pieno n Altri settantasei dipendenti col contratto a tempo indeterminato negli enti regionali e l’Agris di Efisio Floris ne incassa cinquantuno “a domanda”. Quindici sono stabilizzati all’Agenzia del lavoro; otto all’Enas e uno a testa per Argea e Laore. Per l’amministrazione regionale restano in attesa 110 lavoratori con i contratti aticipi che

hanno titolo per concorrere al contratto a vita. È questo il contenuto della delibera approvata in giunta martedì scorso con “posizioni non convergenti dei sindacati” ma con il conforto dell’ufficio legale della Regione.

n Giovane costretto a dormire in uno scantinato di via Is Mirrionis. In via Castelli tentativo nell’alloggio di un ricoverato.

a pagina 6

CAGLIARI FICCADENTI IN ATTESA E SPUNTA L’IDEA DELIO ROSSI a pagina 16 AUT. DAL MIN. DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

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Manuel Scordo a pagina 13

Sanità Incidenti in casa ogni giorno dieci soccorsi n Secondo l’analisi dell’Asl 8 sono moltissimi gli interventi per gli incidenti domestici e le cadute per distrazione. Monica Magro a pagina 15


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LUNEDÌ 21 MAGGIO 2012

LA GRANDE PAURA FACEBOOK «LA PADANIA SI STA STACCANDO» È BUFERA SUL POST DEL LEGHISTA VENTURI

L’INTERVISTA RED RONNIE STRAPARLA ALLA RAI «ERA TUTTO IN UN’ANTICA PROFEZIA MAYA»

n Ironia shock dopo il terremoto in Emilia Romagna su Facebook. Stefano Venturi, leghista di Rovato, candidato alle amministrative, scrive: «Terremoto nel Nord Italia... Ci scusiamo per i disagi, ma la Padania si sta staccando. (La prossima volta faremo più piano...)». Il post raccoglie in breve una gradissima quantita' di commenti negativi, per non dire di calorosi insulti. Tardiva l’autocensura dell’esponente del Carroccio, che subissato dai commenti negativi alla fine si è dimesso da segretario di sezione.

n Red Ronnie tira in ballo i Maya e le loro profezie. Il giornalista ferrarese, che vive a Pieve di Cento, dieci chilometri dal sisma, ha spiegato che il terremoto era stato previsto dai Maya. Il presentatore di Roxy Bar ha le idee chiare e dà la colpa ad una profezia Maya che avrebbe predetto il terremoto anche con inquietante precisione.

IL TERREMOTO L’Italia trema al Nord sette morti in Emilia n Ore 4.04, la terra trema. Una lunga e intensa scossa di terremoto, della forza di poco inferiore a quella che il 6 aprile 2009 distrusse L’Aquila, fa “saltare” una bella fetta di nord Italia. Una ventina di secondi a magnitudo 6, che squarciano la notte da Milano a Venezia, da Torino a Trieste, da Bolzano a Bologna. L’epicentro viene registrato proprio in Emilia-Romagna - la Regione che già a gennaio era stata “strattonata” per ben due volte da altrettanti terremoti - tra le province di Modena e Ferrara. Un fazzoletto di terra in cui si scatena l’inferno, con le case che si piegano come ramoscelli e gli edifici storici che non reggono l’urto. Il bilancio è drammatico e costringe il presidente del Consiglio, Mario Monti, a rientrare in anticipo dagli Stati Uniti. I morti sono sette, sei dei quali nel Ferrarese e uno in provincia di Bologna, una cinquantina i feriti lievi nel Modenese, tra cui un vigile del fuoco, e circa tremila sfollati che dovranno trascorrere la prossima notte in albergo o nelle tendopoli allestite dalla Protezione civile, sotto un cielo livido di pioggia. Incalcolabili al momento i danni, per i quali domani il Consiglio dei Ministri dichiarerà lo stato di emergenza, mentre si susseguono le scosse dello sciame sismico. LO SCIAME SISMICO Tra le tante, una di magnitudo 3.3 alle 5.35, un’altra di 2.9 alle 5.44, poi l’altra “botta” delle 15.18 che fa salire la scala Richter fino a 4.1, provoca nuovi crolli e semina altra paura tra le popolazioni già terrorizzate. La macchina dei soccorsi si mette subito in moto, suscitando l’apprezzamen-

IL SISMA Una forte scossa di magnitudo 5,9: l’epicentro tra Modena e Ferrara. Tremila sfollati e decine di feriti

info LE VITTIME La prima vittima, un operaio marocchino di 29 anni, è rimasta schiacciata dal tetto dell’azienda nel Ferrarese. Un altro ha perso la vita mentre lavorava in fonderia a Dosso, frazione di Sant’Agostino. Altre due vittime a Sant’Agostino nel reparto monocottura della Sant’Agostino Ceramiche. Un’anziana morta schiacciata nella sua abitazione. Una tedesca nel bolognese, ed è morta per un malore causato dalla paura. Una 86enne di Vigarano Mainarda morta per un ictus.

to del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, che ha espresso la propria solidarietà alle comunità coinvolte e la sua partecipazione al dolore delle famiglie delle vittime, mentre Papa Benedetto XVI implora «la misericordia di Dio per quanti sono morti e il sollievo nella sofferenza per i feriti». LE VITTIME Quattro delle sette vittime sono operai, caduti sotto le macerie delle loro fabbriche, a Sant’Agostino e Bondeno, nel Ferrarese, mentre stavano per terminare il turno del sabato notte. Vite spezzate sotto le macerie di quelle fabbriche che sono l’anima e il cuore dell’economia emiliano-romagnola. Come la Ceramica Sant’Agostino in cui hanno perso la vita Leonardo Ansaloni, 45 anni, e Nicola Cavicchi, di dieci anni più giovane. Vittima della sorte, quest'ultima: doveva andare al mare, ma poi le nuvole e la pioggia lo hanno convinto a sostituire un collega malato. E poi ancora Gerardo Cesaro, 57 anni, morto alla Tecopress di Dosso, frazione di Sant’Agostino, una fonderia che produce a ciclo continuo, e Tarik Nauch, operaio marocchino di 29 anni morto alla Ursa, azienda di polistirolo espanso a Bondeno, dove progettava

di portare la moglie sposata da poco. Le loro storie si intrecciano a quelle di due anziane della provincia di Ferrara: Nevina Balboni, 103 anni il prossimo giugno, morta nel suo casolare di campagna, tra San Carlo e Sant’Agostino, colpita alla testa dai calcinacci; e Anna Abeti, 86 anni, che si è sentita male dopo la forte scossa di terremoto della scorsa notte ed è deceduta dopo il ricovero all’ospedale a causa di un ictus. Ed è una donna, ma questa volta di appena 37 anni, la settima vittima: Gabi Ehsemann, questo il suo nome, si era trasferita in Italia a gennaio, per lavorare alla Carpigiani, l’azienda di macchine da gelato di Anzola dell’Emilia. Il suo cuore non ce l’ha fatta a sopportare la grande paura che il terremoto si è portato dietro come un’ombra. Ora la priorità va alle persone, come sottolinea il Capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli. «La nostra priorità assoluta è quella di dare assistenza alle persone e di fare in modo che possano passare la notte in condizioni accettabili», sottolinea Gabrielli, mentre è corsa contro il tempo per assicurare un ricovero caldo a tutti e tremila gli sfollati. Il peggio, del resto, potrebbe non essere ancora alle spalle.

MONUMENTI PATRIMONIO COLPITO «DANNI ANCORA DA QUANTIFICARE» n La Torre dei Modenesi, la Rocca e il Duomo a Finale Emilia, l’imponente Castello Lambertini a Poggio Renatico, la chiesa di San Paolo a Mirabello, il Municipio a Sant’Agostino: è grave, ma ancora da quantificare, dice il direttore generale del Paesaggio, Beni storici, artistici, architettonici del Mibac Antonia Pasqua Recchia, il bilancio dei danni provocati dall’evento sismico che ha colpito all’alba il vasto territorio da Modena a Ferrara, disseminato di rocche, manieri, chiese, edifici storici. «La situazione dei beni culturali in quell’area è ancora più drammatica di quanto non emerga dalle immagini - prosegue il direttore generale - i nostri tecnici stanno affiancano i vigili del fuoco e la Protezione civile sui luoghi del sisma». Anche se, a Finale, i controlli nel duomo cittadino sono stati sospesi per garantire l’incolumità delle persone dopo la forte scossa che alle 15.18 ha fatto crollare definitivamente la Torre dei Modenesi. Intanto, a Ferrara, dove sembrano esserci danni minori, è stato dichiarato inagibile l’Archivio e chiusi il Museo Archeologico e la Pinacoteca, così come la Galleria Estense a Modena. Al momento, la zona più colpita, dice la Pasqua Recchia, è quella di Finale Emilia. Oltre alla Torre, è crollato l'intero mastio della Rocca Estense, costruita dal grande architetto Bartolino da Novara nel 1402 su fortificazioni medievali.


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LUNEDÌ 21 MAGGIO 2012

LA STORIA Una telefonata dagli Usa salva la vita a una bimba n Tra le tante storie di dolore per il terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna, almeno una è a lieto fine. È quella di Vittoria, una bimba di 5 anni salva per miracolo dopo essere stata estratta dalle macerie della sua casa a Finale Emilia, uno dei comuni più danneggiati dal sisma. La piccola deve la vita a una telefonata fatta al 113 dagli Stati Uniti. Intorno alle 4 del mattino un medico, che chiamava da New York, ha riferito di aver ricevuto la telefonata di una donna, una sua paziente, che non riusciva a mettersi in contatto con i soccorritori. La donna segnalava la presenza di una bambina di 5 anni sotto le macerie di un’abitazione. Da Roma il 113 ha allertato i Vigili del fuoco di Modena che hanno iniziato le ricerche della bambina. «Quando sono arrivato, i soccorritori erano già all’opera» ha raccontato lo zio di Vittoria. Che ha spiegato come il salvataggio della piccola ha avuto un che di miracoloso: «La camera di Vittoria, al primo piano, era stata travolta dall’antica torretta adiacente, peraltro fresca di restauro, il tetto le era crollato addosso ma due travi hanno retto e lei era sotto. Qualche ferita lieve a una gamba, molta paura, ma nessuna frattura. È stato un miracolo», ha commentato l’uomo. Forse non è esagerato parlare di miracolo, se si considera un altro elemento di que-

info

«SALVA PER MIRACOLO» Il tetto della camera di Vittoria è crollato ma due travi hanno resistito, proteggendola.

sta storia. La madre di Vittoria ha dichiarato che la telefonata al medico, Marcello Ziosi, è partita per errore. Il padre di Ziosi ha spiegato: «Marcello è a New York da due anni, si occupa di studi molecolari, di tumori al cervello. Appena ha saputo del sisma, ci ha chiamati. E così i soccorsi li ha potuti allertare lui». L’abitazione della famiglia Ziosi, una villa adiacente alla casa della piccola Vittoria, ha retto alla forza del sisma, scampando al crollo di una vicina torretta secentesca che per poco non è costato la vita alla bimba. Una storia di tempestività, di solidarietà e di fortuna, dunque. E se vogliamo, anche di eroismo. Quello di Matteo Molesini, uno deivigili del fuoco che ha estratto la piccola Vittoria dalle macerie. L’ha fatto pur sapendo che il figlio di 10 anni stava per essere operato in ospedale a causa di una brutta feita al piede rimediata mentre tentava di mettersi al sicuro. «La mia è stata una scelta di vita», ha raccontato il vigile del fuoco. «La casa di Vittoria era per metà inagibile. C’era solo una parete rimasta in piedi. La cameretta era crollata tutta e della bambina rimaneva fuori solo la testa. Mentre lavoravamo c’erano delle scosse di assestamento», ha spiegato. Molesini ha dichiarato di non aver avuto paura: «Non ho pensato ai crolli. Qua non può crollare. Abbia-

mo continuato a scavare e piano piano l’abbiamo liberata. Ci abbiamo messo una mezz’oretta e siamo riusciti a tirarla fuori. Non era priva di sensi, parlava terrorizzata, ma non ricordo cosa dicesse», ha raccontato. Michele, suo figlio, intanto si era ferito: «Uscendo di casa di corsa si è tagliato e ora lo devono operare, ed è fra l’altro ricoverato in un ospedale dove si sentono ancora le scosse di terremoto», ha precisato Morosini, aggiungendo di non avere «nessun rimpianto» per la scelta fatta.«Ripeto, questo lavoro è una scelta di vita», ha concluso il vigile del fuoco. Vittoria adesso è ricoverata in osservazione all’ospedale di Carpi, ma le sue condizioni sono buone. Una storia a lieto fine, dunque. E con tanto di colpo di scena finale. Per Marcello Ziosi si sarebbe trattato di un equivoco, non avrebbe fatto lui la provvidenziale telefonata. E saltano fuori altri nomi, di un certo dottor Passeri, o Passerini, senza che il dubbio si chiarisca del tutto. Ma non importa. Vittoria, addormentata nella sua cameretta, stava per essere portata via dal terremoto, ma qualcuno le ha voluto bene e le ha salvato la vita. Che questo qualcuno viva in Italia o in America non è più importante: il suo miracolo, in ogni caso, l’ha compiuto. A. Fe.

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LUNEDÌ 21 MAGGIO 2012

OPINIONI C’ERA UNA VOLTA

SE IL POTERE DÀ ALLA TESTA A CHI LO DETIENE di LUIGI COPPOLA

L

a situazione sarda è già confusa e difficile sommando ai gravi problemi della crisi economica quelli della crisi istituzionale legata anche alla crescente sfiducia dei cittadini. Sarebbe necessario che il Consiglio regionale, massima espressione del popolo sardo, alla luce dei risultati dei referendum abrogativi e consultivi trovasse uno scatto di orgoglio e, riacquistando centralità, fosse in grado di dare soluzioni adeguate ai problemi del presente. La pragmatica massima di Andreotti «il potere logora chi non ce l’ha» non vale più poiché il potere ha logorato il governo regionale, sta logorando l’Assemblea regionale e sta dando allo testa al comitato dei referendari, tra i quali molti esponenti politici, consiglieri regionali, membri autorevoli di quella “casta” che essi stessi hanno messo sotto accusa. La lotta politica a tutte le caste (anche quelle della comunicazione) comprese nella casta è legittima, auspicabile, condivisibile. Nel pieno rispetto, però, dei ruoli e delle regole. Il comitato dei referendari è più che rappresentato in Consiglio regionale ed ha numeri ed esperienza per controllare che i risultati dei referendum siano rispettati. Che senso ha, allora, nominare (da quale autorità democratica e riconosciuta?) un comitato di “super partes” che deve seguire i lavori della commissione autonomia e dell’Assemblea regionale, per verificare che le azioni siano coerenti con i risultati dei quesiti. Di fatto significa dire che il Consiglio regionale potrebbe barare o non essere in grado di attuare le decisioni che un terzo dei sardi hanno assunto votando sì ai referendum. Quindi va messo sotto tutela. Tra l’altro a ben guardare i nomi del comitato “super partes”, tutti autorevoli esponenti del mondo accademico e politico, è difficile poterli qualificare, per il passato politico di molti di loro e per le carriere sviluppate anche grazie a militanze politiche, “super partes”. Non prendiamoci in giro. I referendum, più che legittimi, sono il frutto della incapacità della classe politica che governa complessivamente la Sardegna di legiferare in modo adeguato sulla riforma dello Statuto e della Regione. Non ha senso, allora, ipotizzare un “comitato di salute pubblica che controlli il parlamento sardo. Ha senso prepararsi al ritorno alle urne in autunno, dopo la approvazione della legge costituzionale sulla riduzione dei consiglieri regionali e la ridefinizione dei collegi elettorali.

il semaforo

l GIANLUIGI GESSA

Neuroscienziato Giovanardi e sodali si mettano l’anima in pace: «L’omosessualità non si cura, perché non è una malattia». Parola di un luminare di fama mondiale. Che rincara: «È dimostrato che più forte è l’avversione verso i gay, più è latente e inconscia l’attrazione verso di loro». A questo punto qualcuno inizi a preoccuparsi...

l BAR REFAELI

Modella e attrice israeliana Era meglio rimanere tra le braccia di Leo DiCaprio. Oppure continuare a sfilare. Invece la divina Bar si impelaga nelle riprese di un film che ha fatto incavolare di brutto i vertici di Hamas. “Baionetta”, il titolo tradotto della pellicola incriminata. E ora la Refaeli, inevitabilmente, finisce nel mirino e bar...colla dalla paura.

l HARRY POTTER

Carente in ornitologia Gliene hanno dette di tutti i colori. Di essere il demonio. Di essere strumento di spiritismo e stregoneria (beh, è un mago, no?). L’ultima è grossa: l’occhialuto Harry sarebbe la causa dell’abbandono di centinaia di gufi bianchi. Comprati per colpa sua e poi scaricati senza complimenti. Diavolo d’un maghetto...

UN BANDO ILLUMINA IL DESTINO DEL LIRICO di GIANLUCA FLORIS

I

l Lirico di Cagliari, nonostante quest’anno abbia ricevuto stanziamenti complessivi per quasi 25 milioni di euro, soffre una drammatica crisi gestionale. Senza un sovrintendente, senza un direttore artistico, senza un direttore amministrativo, la Fondazione non ha letteralmente una guida. Non può occuparsi della programmazione attuale e del prossimo futuro, non ha nessuno che si accordi con i creditori per evitare di pagare le more, non ha un sovrintendente che possa interloquire con i vari reparti. Con tutti questi soldi pubblici nelle casse del Lirico sarebbe d’obbligo da parte dei cittadini pretendere attività continuativa di grande qualità. I soldi pubblici vengono dati ai teatri, infatti, per garantire continuità di offerta, una stagione, attività di decentramento e attività scolastica. Eppure il Lirico è paralizzato. Ci sono problemi urgentissimi, come l’allestimento dell’imminente Nozze di Figaro in stagione: annunciato dal passato sovrintendente come prestigioso allestimento del Maggio Musicale Fiorentino per la regia di Jonathan Miller (alla quale messa in scena ho avuto il privilegio di partecipare come Basilio) e che invece non sarà possibile avere, nonostante sia stato annunciato. Gli uffici produzione e allestimenti avrebbero già una soluzione immediatamente praticabile per scongiurare la messa in scena in forma di concerto, ma non

c’è nessuno che firmi le carte necessarie. C’è da fare il programma del decentramento per cercare di incrementare le serate da punteggio Fus. Il dottor Di Benedetto infatti pare che abbia lasciato una programmazione artistica di soli cento pezzi per l’anno in corso e questo vorrà dire che l’anno prossimo il contributo Fus del Lirico di Cagliari sarà ridotto per punteggio. Ci sono poi da affrontare tutti i pro-

Si ricorrerà finalmente all’evidenza pubblica per l’identificazione del prossimo sovrintendente del teatro blemi quotidiani di ordinaria e straordinaria amministrazione che in una Fondazione sono sempre all’ordine del giorno e che permettono l’attività per la quale la Fondazione riceve tanti soldi pubblici. Ma per fortuna adesso si inizia a intravedere una luce alla fine del tunnel. Ora si provvederà finalmente al bando di evidenza pubblica per l’identificazione del prossimo sovrintendente fra coloro che invieranno i loro curriculum, come ha ripetutamente detto il sindaco Massimo Zedda. Una maniera finalmente trasparente di gestire il problema più grave:

IL PERSONAGGIO . Di Matteo trionfa con il catenaccio e il fattore-Sacchi di Giacomo Della Spada

quello della mancanza di governance della più importante fabbrica di cultura della Regione. Già si sa che tra coloro che sono interessati ci sono nomi illustri, quasi tutti esperti di gestione della macchina teatro lirico e molti di loro hanno già dimostrato sul campo di essere manager più che capaci. La gestione di una Fondazione Lirico Sinfonica è infatti troppo complessa ed i problemi del lirico di Cagliari sono così urgenti e gravi che non sarebbe pen-

sabile insediare come sovrintendente una persona meno che esperta della gestione della macchina teatro. Un bando pubblico ci metterà al riparo da nomine nate e cresciute nei salotti della politica, nei soliti salotti dei potentati vecchi e nuovi (o nuovissimi). Questi rischi, con l’adozione di un bando, sono finalmente fugati, e io sono più sollevato. Sono ottimista per il futuro del teatro della mia città. Il bando permetterà di scegliere il meglio possibile, con trasparenza e celerità.

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Con l’Arrigo andava d’accordo. Anzi diciamolo pure: era esattamente il tipo di calciatore per cui il guru di Fusignano stravedeva. Non solo perché a centrocampo eseguiva alla lettera il compitino che l’allora ct della Nazionale gli affidava, ma anche perché a differenza dei compagni (che a fine allenamento ne avevano fin sopra i capelli di diagonali, intensité e umilté), lui il mister lo stava ad ascoltare. «Vedi Roberto», cantilenava paterno l’allenatore, «per vinzere, alla fine, zi vogliono tre fatori, come dizeva mio nonno: oc, pasiensa e bus del cul». Diligente come al solito, quell’insegnamento Di Matteo non l’ha mai scordato. Se ne sono accorti quest’anno gli avversari incontrati in

Champions League dal suo Chelsea, triturati uno dopo l’altro a suon di catenaccio, difesa a oltranza e ripartenze, come piaceva dire all’Arrigo. Dopo i disastri dell’ennesimo profeta Villas Boas, Abramovich l’aveva chiamato per pura disperazione, mettendo le cose in chiaro: «Tanto a fine anno te ne vai». E il soldato Di Matteo, cosa ha fatto in tutta risposta? Il suo dovere fino in fondo, espugnando grazie a una prestazione tutta grinta e sofferenza (e grazie al super portiere Cech) lo stadio del Bayern per portare a Londra l’ambita coppa. «Conta vincere», aveva dichiarato dopo le semifinali. E se ciò avrebbe implicato ricorrere a un bel po’ di “bus”...beh, Di Matteo era preparato da tanto.

I TRE SEGRETI Roberto Di Matteo

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


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LUNEDÌ 21 MAGGIO 2012

VISTO DA FUORI

L’ANTICA CITTÀ CHE RISORSE DALLA POLVERE

notizie inutili

LA FOTOSEQUENZA .DI ESTIQAATSI

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MA CHE FILM TI FAI? RIHANNA A MTV: «NON SARÒ WHITNEY»

di FABIO MARCELLO

M

entre la terra d’Emilia trema e pezzi di storia vengono spazzati via insieme a vite di innocenti, la memoria corre a un altro tragico 20 maggio, quando si registrò uno dei più devastanti terremoti di tutti i tempi. Siamo nell’antica Antiochia di Siria, nell’anno 526. Nell’aria aleggia ancora l’odore del legno bruciato e della polvere degli edifici rasi al suolo dalla forza del sisma. La superba città, amata dagli imperatori bizantini, piange i suoi 250.000 morti tra i quali il patriarca Eufrasio, travolto da un calderone di pece bollente mentre tentava di trovare un riparo. Non è la prima volta che Antiochia, fondata da Seleuco, generale di Alessandro Magno, si trova in una situazione simile. Già nel lontano 115 d.C. il grande Traiano scampò per miracolo al crollo del suo palazzo, squassato dalla furia del terremoto. Così scrisse il cronista Cassio Dione: «Egli si fece strada attraverso una finestra della stanza in cui era alloggiato. Qualcuno più grande della statura umana, sembra sia venuto da lui a prenderlo, per portarlo via, in modo che riuscì a fuggire con solo alcune lievi ferite». Ricostruita e ulteriormente abbellita, la città – cuore pulsante del Cristianesimo in espansione e luogo di predicazione di San Pietro – prosperò e si ingrandì fino al V secolo. Poi arrivò quel 20 maggio. La terra si spaccò, inghiottendo magnifici templi, chiese sontuose e secolari palazzi. Del porto non rimasero che poche pietre. Il vento, che in quei giorni soffiava impetuoso, alimentò un fuoco che non lasciò scampo alle abitazioni in legno. Quando tutto finì, i superstiti stentarono a riconoscere in quell’ammasso di macerie la loro amata città. L’imperatore Giustino I, impressionato e commosso, in segno di lutto si presentò nella basilica senza indossare il diadema e senza la clamide color porpora, emblemi del suo rango. Egli inviò araldi in tutti gli angoli dell’impero, e mise in piedi una raccolta di fondi che permise ad Antiochia, ancora una volta, di risollevare la testa. Le pagine della storia sono tristemente piene di eventi analoghi, dall’antichità fino ai giorni nostri. Rispetto ai fatti di Antiochia il terremoto nel ferrarese sembra cosa da poco, ma non è contando il numero dei morti che si può esprimere un giudizio. C’è solo da stare in silenzio, rispettare l’altrui sofferenza, e darsi da fare per riprendere presto il cammino interrotto. Come fecero ad Antiochia tanto tempo fa.

n Rihanna ha negato di aver mai ricevuto una proposta per interpretare la parte di Whitney Houston in un eventuale film biografico sulla leggendaria voce della musica. La cantante 24enne ha detto che si tratta solo di «rumors, non ho mai sentito nulla a riguardo», ha spiegato Rihanna a Mtv.

COUNTRY D’ORO TAYLOR SWIFT REGALA 4 MILIONI AL MUSEO n Taylor Swift ha donato 4 milioni di dollari alla Country music Hall of Fame and museum. Si tratta della più grande donazione che sia mai stata data da un musicista all’organizzazione di Nashville dedicata alla musica country, e la seconda più grande che il museo abbia mai ricevuto in generale.

LA DEMONIACA GAGA 70 CRISTIANI FILIPPINI CONTESTANO LA STAR

n Circa 70 giovani cristiani nelle Filippine hanno urlato e cantato «stop ai concerti Lady Gaga» alla manifestazione che si è tenuta ieri a Manila per chiedere che il concerto previsto per la settimana prossima venga annullato. I rappresentanti del gruppo Biblemode Youth Filippines si dicono offesi dalla musica di Lady Gaga e dai suoi video.

IL CIAK DEL RAPPER KAYNE WEST A CANNES PER IL SUO NUOVO FILM n Debutto al cinema per il rapper Kanye West in un cortometraggio presentato al 65esimo festival di Cannes “Cruel summer”. Il musicista ha annunciato che sarà lui a presentare il film al festival francese. West proietterà il suo lavoro, uno “short art film” fuori concorso durante la kermesse del cinema.

E mister Facebook modifica il suo status A un giorno dalla quotazione di Facebook sull’indice Nasdaq, il suo fondatore Mark Zuckerberg ha aggiornato il suo status a “sposato”. Il 28enne è infatti convolato a nozze con Priscilla Chan, 27 anni, sua fidanzata da quasi un decennio. Le nozze a sorpresa si sono svolte a Palo Alto, in California, davanti a un centinaio di ospiti che pensavano di essere stati invitati per fe-

steggiare la laurea in medicina della ragazza. Il matrimonio era stato programmato da tempo, ma ancora non era stata fissata una data. Zuckerberg ha regalato alla sua sposa un anello che ha disegnato lui stesso con «un rubino molto semplice», spiega un ospite che non ha voluto diffondere il proprio nome e che ha commentato: «Tutti sono rimasti sconvolti».

notizie incredibili CUBA È SEMPRE LIBRE IN MOSTRA ALL’AVANA IMITAZIONI BIZZARRE

BIANCO, ROSSO E GRU NATI IN PARCO CINESE CUCCIOLI “BICOLORE”

MINACCE MARZIANE MIGLIAIA DI ASTEROIDI VICINI ALLA TERRA

Cuba ha un nuovo look: i suoi cittadini dotati di maggiori capacità artistiche hanno iniziato a rispondere agli effetti benefici delle recenti riforme economiche. Le imitazioni di famosi dipinti, statue di delfini, gnomi e poster di Topolino e Superman sono solo alcuni degli oggetti esposti presso il Centro audio-visuale dell’Avana. Il nome della singolare mostra, in spagnolo “La caza del exito”, è un gioco di parole che ha il doppio significato di “La ricerca del successo” e “La casa del successo”. La mostra oscilla fra uno strano gusto kitsch e l'originalità assoluta e libera.

Una gru ha dato alla luce due cuccioli in una riserva naturale in Cina, nella provincia di Jilin. I piccoli sono nati dall’incrocio fra due varietà differenti: la madre è una gru bianca mentre il padre è un esemplare dal piumaggio rosso. La particolarità consiste nel fatto i piccoli sono un mix perfetto fra le due specie: hanno la testa come il padre, mentre le zampe e il resto del piumaggio sono identici a quelli della madre. Un addetto al parco ha spiegato che i genitori hanno vissuto insieme nella riserva e in breve tempo sono diventati una coppia.

Circa 4700 asteroidi sono sufficientemente grandi e vicini alla Terra da rappresentare un rischio per il nostro pianeta. Lo ha rivelato la Nasa dopo un lungo studio da un telescopio in orbita. Il dato preoccupante, secondo l’agenzia, è che esistono circa 1500 rocce spaziali di dimensioni che superano i 100 metri che si prevede arriveranno a meno di 8 milioni di chilometri dalla Terra, una distanza una ventina di volte superiore a quella della Luna. «Non è un dato che dovrebbe mandare la gente nel panico. Ma stiamo provando a fare attenzione al problema» ha detto l’astronoma Amy Mainzer.


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LUNEDÌ 21 MAGGIO 2012

DAL PALAZZO

EX PRECARI

L’Agris fa il pieno di stabilizzati numeri 110

Sono i dipendenti con contratto atipico che devono essere stabilizzati nell’amministrazione regionale.

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Sono gli ex precari che martedì scorso la giunta ha stabilizzato negli enti regionali.

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Sono gli enti della Regione che hanno visto stabilizzati i dipendenti con contratto a tempo: Agris, Argea, Laore, Enas e Agenzia del Lavoro.

REGIONE Martedì scorso il via libera alla trasformazione di 76 contratti atipici in posti fissi negli enti regionali. “A domanda” l’Agenzia di Efisio Floris (parente dell’assessore) ne incassa 51 n Gli enti regionali da martedì scorso contano altri 76 dipendenti con contratto a tempo indeterminato. Sono i precari che “a domanda” sono stati stabilizzati con delibera della giunta, su proposta dell’assessore al Personale, Mario Floris, e che vede l’Agris, il cui commissario è Efisio Floris (parente del leader Uds) fare il pieno di nuovi assunti con 51 contratti a vita. Segue a ruota l’Agenzia del Lavoro (direttore, Stefano Tunis) con 15 stabilizzati e l’Enas (commissario, Davide Galantuomo) con 8 unità. Un solo precario entra in pianta stabile all’Argea (direttore, Marcello Onorato) e a Laore (commissario straordinario, Salvatore Loriga). La deliberazione è assunta con “posizioni non convergenti” tra le organizzazioni sindacali ma è forte del parere dell’area legale della Regione formulato l’11 aprile scorso, dopo apposita richiesta della giunta datata 23 febbraio 2012. Nell’amministrazione regionale restano invece in at-

tesa di stabilizzazione 82 lavoratori in servizio con contratto atipici e a tempo (trenta mesi anche non continuativi) a cui si aggiungono altre 28 unità che, nel frattempo, hanno maturato i requisiti per concorrere al posto fisso in Regione. Il piano del superamento del precariato è partito nel maggio del 2007 con l’approvazione dell’articolo 36 della legge 2 del 29 maggio ed è stato approvato dalla giunta guidata dall’ex governatore, Renato Soru, il 22 novembre 2007. Da subito aveva prodotto 22 contratti a tempo indeterminato nell’amministrazione regionale e 76 posti negli enti. Undici posti erano stati messi a concorso (le assunzioni col tempo determinato erano state effettuate senza selezione pubblica) con bandi datati 29 ottobre 2008. Il 7 agosto del 2009 (presidente Ugo Cappellacci) il piano è stato ampliato con la legge n.3/2009 che ha esteso i termini entro i quali maturare i 30 mesi di lavoro al 18

LA DELIBERA La giunta regionale martedì scorso ha approvato la delibera n. 20/23 che stabilizza 76 precari negli enti regionali

agosto 2009, mentre la giunta il 12 febbraio 2010 ha revocato i bandi Soru e messo a concorso 42 posti con modalità più selettive (è stata aggiunta la prova scritta). La sentenza del giudice del lavoro del tribunale di Cagliari, che ha accolto il ricorso della Cgil funziona pubblica, il 29 settembre 2010 ha bloccato l’iter e la Regione, visti i tempi lunghi, ha deciso di promuovere una nuova intesa con i sindacati. Due incontri che hanno visto il favore di Cgil, Cisl e Uil sul percosro di stabilizzazione ma che hanno registrato la contrarietà dei sindacati dei dipendenti regionali: Sadirs e Fedro. Le disposizioni del Bilancio 2012 e le modifiche in senso restrittivo apportate nella manovra finanziaria 2012-2014 alle risorse per il reclutamento del personale hanno fatto il resto mentre la legge 16/2011 ha ulteriormente dilatato i tempi entro i quali maturare i 30 mesi al lavoro da precari (scadenza il 28 agosto 2011). Così in Regione restano oltre 110 lavoratori che aspettano il posto fisso mentre negli enti, con l’Agris di Efisio Floris mattatore, martedì scorso ne sono arrivati 76 con una semplice domanda. A.Mo.

POST REFERENDUM

I diciotto garanti oggi in Consiglio da Maninchedda n Parte oggi in Consiglio regionale la non stop della commissione Riforme per mettere a punto le misure urgenti da adottare per il futuro delle Province alla luce dei risultati dei referendum che hanno abrogato Sulcis, Medio Campidano, Ogliastra e Gallura. Questa mattina a mezzoggiorno il presidente della commissione, Paolo Manichedda, incontrerà in Consiglio regionale il comitato dei 18 garanti che il movimento referendario ha nominato per vigilare sul cammino delle riforme all’indomani del pronunciamento degli elettori per l’azzeramento delle province, la cancellazione delle indennità degli onorevoli, il taglio dei Cda negli enti e la riscrittura dello Statuto con l’assemblea costituente. Nel pomeriggio la commissione si riunirà per fare il punto politico e incominciare a mettere nero su bianco gli articoli della legge che dovrà passare al vaglio dell’assemblea regionale. C’è tempo sino al 26 maggio (la data entro la quale il presidente Cappellacci dovrà firmare il decreto di abrogazione) per scongiurare il caos amministrativo che rischia di smantellare anche le amministrazioni di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari, insieme con le Asl e tutti gli apparati del decentramento amministrativo nell’Isola. I quattro esperti nominati dal Consiglio regionale, oltre a sottolineare profili di incostituzionalità dei referendum (tesi sostenuta da sempre dall’Unione province sarde), hanno posto l’accento sulla necessità di una norma ponte che di fatto proroga la vita degli enti abrogati, fino alla riforma complessiva delle Province. Soluzione condivisa a maggioranza anche nel vertice del centrodestra di venerdì scorso e che registra però la netta contrarietà dei Riformatori che sul tema sono in asse col governatore Cappellacci.

PAOLO MANINCHEDDA


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L’ISOLA MINACCIATA

PARCO DELL’ASINARA

«Niente carcere e no all’eolico» n Niente più carcere all’Asinara (né di massima sicurezza, né leggero) e no assoluto all’eolico off shore nelle acque del Parco. La visita di tre giorni del ministro della Giustizia, Paola Severino, in Sardegna, si chiude con il governatore, Ugo Cappellacci, che guadagna la scena imponendo il volere della Regione sia al ministero, che ha ipotizzato il ritorno di un carcere aperto sull’isola, sia ai magnati dell’energia che hanno rimesso gli occhi sul Parco naturale presentando la richiesta per installare al largo dell’ ex Cayenna sarda 28 torri eoliche alte 90 metri sopra il livello del mare. ««Per l’ Asinara abbiamo ben altri progetti, condivisi con la Conservatoria delle coste, per fare dell’isola parco l’emblema dello sviluppo e del turismo della Sardegna. Ci opporremo a qualsiasi ipotesi di ritorno dei detenuti e anche allo sfruttamento ambientale che si nasconde dietro l’etichetta delle energie rinnovabili». IL MINISTRO ALL’ASINARA Ieri il ministro della Giustizia, Paola Severino, ha chiuso la sua ispezione nei penitenziari della Sardegna visitando le strutture del parco dell’Asinara, dove nei decenni scorsi sono stati rinchiusi i pezzi da novanta della malavita italiana, dai terroristi delle Br ai boss della mafia Cutolo e Riina, fino alle ex primule rosse del banditismo sardo, Graziano Mesina e Matteo Boe. Il Guardasigilli, ha lanciato la sua idea per l’Asinara, parlando di un progetto di massima per realizzare un carcere aperto, una struttura leggera dove i detenuti sarebbero impiegati nella manutenzione e salvaguardia del Parco. Concetti espressi con la massima prudenza: «Nessuna forzatura da parte del ministero. Si tratta solo di un’ipotesi che per diventare realtà dovrà avere il consenso delle istituzioni locali». Il carcere aperto, invece, ha confermato il ministro, troverà una sua prima collocazione sull'isola di Pianosa, nell’arcipelago toscano. LA MINACCIA EOLICA Attorno all’Asinara non volteggia solo l’idea del Ministero per un ritorno al passato, e quindi al carcere. Anche i privati guardano al Parco come a una opportunità di business, ma niente che abbia a che fare con il turismo. La società valdostana Seva srl ha presentato il 30 aprile alla Capitaneria di Porto di Porto Torres la documentazione per ottenere le autorizzazioni a costruire una centrale eolica off shore nelle acque davanti al Parco dell’Asinara. La Seva srl ha chiesto una concessione di 50 anni per installare 28 aerogeneratori su torri di 90 metri fuori acqua, su uno

È incompatibile con la nostra idea del futuro dell’Asinara anche qualsiasi ipotesi di ritorno dei detenuti nell’isola parco. Ugo Cappellacci presidente della Regione

L’Asinara così come è, nessuno ve la tocca. Il carcere leggero è solo un’ipotesi che per diventare realtà dovrà avere il consenso delle istituzioni locali. Paola Severino, ministro della Giustizia

specchio di mare di 2.845.908 metri quadrati. L’impianto in progetto sarà composto da aerogeneratori della potenza di 3,6 megaWatt ciascuno, per una produzione energetica totale di 250 mila megaWatt l’anno, pari al bisogno di circa 100mila famiglie. La Seva aveva presentato la stessa richiesta circa un anno fa, incappando nello stop della Giunta regionale. La società del presidente Stefano De Benedetti si era rivolta al Tar e aveva vinto il ricorso, ma visto il malumore delle popolazioni locali aveva soprasseduto sul suo progetto. Tra settimane fa è tornata all’attacco. I NO DI CAPPELLACCI Davanti alle due ipotesi di carcere

LO STOP Cappellacci blocca in anticipo qualsiasi ipotesi diversa da turismo e sviluppo per l’isola, ex Cayenna sarda leggero e di parco eolico off shore all’Asinara, il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha ribadito i no dell’amministrazione: «Per l’isola Parco c'è un progetto condiviso con la Conservatorio delle coste per realizzare l’albergo diffuso, un centro diving, un centro velico, un ristorante a chilometri zero, ittiturismo e altre attività legate al chartering nautico», ha spiegato il governatore.

LA VISITA Il ministro della Giustizia, Paola Severino, ha visitato la Sardegna effettuando sopralluoghi nelle carceri dell’isola e chiudendo la sua tre giorni proprio nelle strutture del parco dell’Asinara.

«La Regione si è opposta e continuerà a opporsi a qualsiasi progetto tendente a installare impianti eolici offshore nei pressi dell’isola. Ogni volta che dietro l’etichetta delle energie rinnovabili si celeranno progetti non in linea con le finalità di salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, la Regione si opporrà insieme ai rappresentanti delle comunità interessate», ha detto, prima di chiudere le porte anche al carcere: «È incompatibile con la nostra idea del futuro dell’Asinara anche qualsiasi ipotesi di ritorno dei detenuti nell’isola. Ho fatto presente che da parte della Regione non c’è consenso né vi potrà mai essere». V. G.

CALA D’OLIVA CENTRO PER FALCONE E BORSELLINO n Nella foresteria dell’ex carcere, a Cala d’Oliva, sarà realizzato il “Centro di documentazione Falcone-Borsellino”, una sorta di museo-tributo ai due magistrati uccisi dalla mafia. La scelta della foresteria di Cala d’oliva non è casuale: in quei locali i Falcone e Borsellino trascorsero diversi mesi, blindati, per poter preparare in assoluta sicurezza e tranquillità le carte del maxiprocesso contro i boss di “Cosa nostra”. In un futuro non troppo lontano quelle stesse stanze ospiteranno un centro di documentazione, con aree espositive, sale per proiezioni e convegni, che testimonieranno l’intensa attività svolta dai due magistrati siciliani nella loro lotta contro la mafia. Il presidente della Regione, Ugo Cappeallacci, ha dichiarato di avere raggunto un’intesa con il ministro della Giustizia, Paola Severino, per realizzare il centro di documentazione, secondo un progetto ideato proprio dalla Regione, in collaborazione con la Conservatoria delle coste: «Abbiamo invece raggiunto una convergenza sull'idea di realizzare nell’isola il centro di documentazione Falcone-Borsellino».


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la storia

L’ATTENTATO

VERONICA MIGLIORA, STABILI LE ALTRE 4 RAGAZZE Veronica Capodieci, la 16nne di Mesagne, gravemente ferita nell’esplosione, migliora e ha ripreso conoscenza. La ragazza è ricoverata nel Reparto di terapia intensiva dell’ospedale Vito Fazi di Lecce. Al Perrino di Brindisi, sono ricoverate quattro ragazze. Le loro condizioni sono stabili.

DA UN FOTOGRAMMA L’IMMAGINE DELL’ASSASSINO La Stampa ha pubblicato un’immagine dell’autore della strage di Brindisi, ripreso nel momento in cui sta attivando il telecomando che ha innescato la bomba alla scuola. Il fotogramma proviene dal video a disposizione degli inquirenti, di cui ha parlato il procuratore Marco Dinapoli.

OGGI I FUNERALI DI MELISSA, CI SARÀ ANCHE MONTI I funerali di Melissa Bassi si terranno questo pomeriggio, alle 16.30 a Mesagne. Alle esequie sarà prsente anche il premier Mario Monti. Intanto ieri un lento ma costante pellegrinaggio di giovani, di intere famiglie, che vengono a deporre dei fiori dinanzi alla scuola Morvillo-Falcone.

BOMBA ALLA SCUOLA Brindisi, il killer ripreso in un video L’IDENTIKIT La svolta: è un gesto isolato, non è stata la mafia. È un uomo sui 50 anni giacca scura e pantaloni chiari n Si stringe il cerchio attorno all’attentatore di Brindisi. È un uomo bianco, di circa 50-55 anni, con giacca scura, pantaloni chiari e scarpe da ginnastica. Sarebbe questo il profilo dell’autore dell’attentato davanti alla scuola Morvillo-Falcone si ripreso da una telecamera installata sul chioschetto che vende panini, a circa una ventina di metri dal punto in cui è esplosa la bomba. Nel video, sottolineano fonti qualificate, si vedono le fasi precedenti all’attentato: dal momento in cui l’uomo aziona il telecomando a quando si allontana. Dalle immagini, però il volto del killer non sarebbe riconoscibile. Nel frattempo si delinea un movente diverso da quello ipotizzato in un primo tempo. «In termini di probabilità, non di certezza, ci è sembrato di poter escludere la matrice mafiosa. Un’analisi condivisa anche dal procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. FORSE UN GESTO ISOLATO Potrebbe essere un gesto isolato, ma non escludiamo la matrice politica e non escludiamo che dietro il singolo attentatore materiale possano esserci altre persone», ha detto il procuratore di Brindisi Marco Dinapoli, nel corso della conferenza stampa convocata ieri mattina. Le indagini, in particolare su un video che mostrerebbe la strage «accreditano l’ipotesi di un ordigno azionato tramite un telecomando», ha spiegato il magistrato. «Un congegno che aziona la bomba a una distanza tale da consentire di vedere la scena. La bomba sarebbe stata portata sulla scena del crimine nell’immediatezza dell’esplosione. Il telecomando, che controllava un sensore volume-

«L’ipotesi investigativa ritenuta più probabile è quella di un gesto isolato: quanto alle motivazioni, non le sappiamo se prima non individuiamo la persona. Si è aperto uno spiraglio significativo che ha gettato un po’ di luce e ci consente di fare degli approfondimenti. Abbiamo immagini utili che aprono uno scenario, ci stiamo lavorando. L’autore dell’attentato è uno che conosce l’elettronica, il congegno pur non complesso non è alla portata di tutti» Il procuratore di Brindisi, Marco Dinapoli

trico, è stato attivato dal passaggio delle ragazze, e azionato poco prima». Nelle immagini delle telecamere di sicurezza che gli investigatori stanno analizzando si vede l’attentatore che preme il tasto del telecomando azionando la bomba che ha ucciso Melissa Bassi. «Immagini terribili», ha detto ancora Marco Dinapoli. «Potrebbe essere il gesto di una persona che si sente in guerra con tutto il mondo o che si sente vittima del mondo. Potrebbe trattarsi anche di una persona che tende a creare una tensione sociale, con una ideologia», ha sottolineato Dinapoli. In ogni caso - ha aggiunto il procuratore - il confezionamento dell’ordigno è opera di un esperto di elettronica.

«Il congegno - ha detto Dinapoli non è particolarmente complesso ma non alla portata di tutti». «L’uomo nei filmati, su cui si accentrano i nostri sospetti, non sembrava straniero» ha aggiunto il procuratore. «Abbiamo capito come può essere andata, ma non abbiamo identificato la persona: ci stiamo lavorando. È un uomo adulto». In precedenza due persone erano state portate in questura ed erano state a lungo sotto interrogatorio prima di essere rilasciate. Le persone sentite sono «soggetti identificati attraverso le registrazioni di una videocamera di sorveglianza, dei quali si sta approfondendo la posizione» ha spiegato il sito Brindisireport, aggiungendo

«VOLEVA LA STRAGE» Nel video, sottolineano gli inquirenti che stanno analizzando le immagini, si vedono le fasi prima all’attentato: dal momento in cui guarda le ragazze, a quello in cui aziona il telecomando a quando si allontana.

che in un caso si tratta di un ex militare di professione, con conoscenze di elettronica e parenti con rivendita di bombole di Gpl per uso domestico. La videocamera ha effettuato la registrazione nel cuore della notte tra venerdì e sabato. Intanto oggi si terrà un vertice in prefettura a Brindisi fra inquirenti e forze di polizia al quale parteciperanno il ministro dell'interno, Anna Maria Cancellieri, e il ministro della giustizia, Paola Severino. «Lo Stato c’è, reagirà ed assicurerà alla giustizia questi barbari omicidi», ha detto ieri il presidente del Senato, Renato Schifani, che ieri ha visitato l’ospedale Perrino di Brindisi per incontrare i familiari delle ragazze ferite.


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CONTINENTI

BALLOTTAGGI AFFLUENZA A PICCO ALLE 19 VOTA IL 27,8%

fuggire con il televisore della vittima dalla palazzina dove si è consumato l’omicidio. Per gli inquirenti il movente del delitto sarebbe da ricercare nell’ambito della vita privata del maresciallo, che pare conoscesse i suoi assassini.

VARESE VUOLE VIVERE COI SUOI IL PADRE GLI DICE DI NO

n Il turno di ballottaggio, che si sta svolgendo in 118 comuni e che coinvolge oltre 4,5 milioni di persone, è stato caratterizzato da un forte calo dell’affluenza alle urne, che alle 19 ha sfiorato i 9 punti percentuali, ma anche dai due gravi fatti che hanno turbato il fine settimana da nord a sud Italia: l’attentato a Brindisi, nel quale ha perso la vita una ragazza di 16 anni e il forte terremoto in Emilia che è costato la vita a sette persone. Fatti e lutti che possono aver pesato parecchio sull’affluenza alle urne, che alle 19 è stata del 27,8% contro il 36,6% registrato due settimane fa.

CATANZARO RISSA PER L’ELEMOSINA MUORE UN BIELORUSSO n Danilau Dzmitry, 41 anni, di nazionalità bielorussa, sarebbe morto a causa delle botte ricevute nel corso di un litigio, scoppiata forse per accaparrarsi un posto migliore dove chiedere l’elemosina. Tutto sarebbe accaduto nella notte tra lunedì e martedì scorsi ma la notizia è trapelata solo nelle ultime ore. I reati ipotizzati dalla procura di Catanzaro sono quelli di omicidio colposo e cooperazione nel delitto colposo.

LODI AUTO TRAVOLGE PEDONI UNA VITTIMA E 8 FERITI n Un uomo di 66 anni residente a Tavazzano con Villavesco (Lodi) è morto all’ospedale di Milano dopo essere stato travolto davanti a un bar a San Giuliano Milanese. Altre otto persone sono rimaste ferite. Antonino Belisario, la vittima, stava parlando con alcuni conoscenti quando a pochi metri di distanza si sono scontrate la Fiat Punto guidata da una 19enne e la monovolume Kia Carnival condotta da un ecuadoregno di 35 anni residente a San Giuliano Milanese. A causa dell’impatto la Fiat Punto si è ribaltata su di un lato sul marciapiede travolgendo, oltre all’anziano poi deceduto, altri tre pedoni residenti a San Giuliano. In tutto sono rimaste ferite otto persone, compresi conducenti e passeggeri delle vetture.

GIALLO A MODENA MARESCIALLO UCCISO FERMATI DUE NIGERIANI n Due giovani nigeriani sono stati fermati in serata con l'accusa di aver ucciso Salvatore Spedicato, il maresciallo di 50 anni in servizio all'Accademia di Modena trovato morto ieri nel suo appartamento. Uno dei due fermati per l’omicidio avrebbe già confessato. La squadra Mobile, coordinata dal pm Enrico Stefani, è risalita ai due nigeriani dopo aver repertato impronte digitali con la Scientifica nell’appartamento di Spedicato. Fondamentale anche la ricostruzione delle ultime chiamate telefoniche della vittima e l’analizzato del filmato che ritraeva due uomini

n Sarà il giudice di pace a decidere se ha ragione il figlio quarantenne, che rimasto senza lavoro nel Varesotto voleva tornare nella casa dei genitori, o il padre, anziano pensionato che gli ha sbattuto la porta in faccia. Il quarantenne se ne era andato da casa tempo fa dopo aver trovato un lavoro, pare anche abbastanza redditizio. Ultimamente la sicurezza economica del quarantenne si è andata pian piano erodendo, fino a quando l’uomo si è trovato a non potersi più pagare una casa in cui vivere. Per questo è tornato dal genitore chiedendo di poter tornare a vivere con lui. «Arrangiati, cavatela da solo», gli ha risposto il papà.

Shock Lega Addio al raduno di Pontida? n La Lega di Umberto Bossi non c’è più e con lei, con ogni probabilità, scompare anche il tradizionale raduno di Pontida. Quando infatti mancano ormai solo tre settimane alla data fissata, la kermesse leghista di Pontida pare non sia destinata

ad aver luogo. Manca ancora un annuncio ufficiale, ma i leghisti bergamaschi danno per certo l’annullamento. «Probabimente non si svolgerà anche se da Milano non ci hanno ancora comunicato niente a livello definitivo - chiarisce il

sindaco leghista di Pontida Pierguido Vanalli - ma ci saranno i congressi nazionali di Lombardia e Veneto ai primi di giugno e poi il congresso federale ». Ottimista l’europarlamentare leghista Salvini: «Pontida alla fine si farà», ha affermato.

MISTERO ALLE CANARIE GIOVANE ABRUZZESE RITROVATO CADAVERE n È stato trovato in acqua. Senza vestiti, con lividi e altri segni di percosse. Un giovane di 30 anni, Roberto Bonura, originario dell'Aquila, è stato trovato senza vita nelle isole Canarie, in Spagna. Figlio dell'avvocato Angelo - ex vicesindaco del capoluogo abruzzese - il ragazzo era in viaggio per festeggiare il compleanno ed è morto in circostanze ancora da chiarire. Il corpo è stato rintracciato dopo le ricerche dovute a una denuncia al consolato italiano e alle forze dell’ordine. Tra le ipotesi non si esclude quella dell’omicidio.

NEW YORK CANDIDATA SINDACO SPOSA LA COMPAGNA

n «È un matrimonio senza precedenti», ha scritto il New York Times, «una pietra miliare». Christine Quinn, potente portavoce del Consiglio Municipale di New York e superfavorita nella prossima corsa a sindaco della Grande Mela e la sua storica compagna di origine italo-americana Kim Catullo, hanno pronunciato il fatidico “si” in una cerimonia descritta dai media come «le prime nozze gay di un politico newyorchese».

GUATEMALA VULCANO IN ERUZIONE ALLARME DEL GOVERNO n Il governo del Guatemala ha dichiarato lo stato di vigilanza per l’eruzione in corso del vulcano Fuego, situato a 60 km a sud della capitale e che ha aumentato la sua attivitaò lanciando fontane di lava a 300 mt di altezza. L’attività vulcanica sta generando colonne di fumo alte più di un chilometro e costanti esplosioni ogni 20-30 minuti circa.


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Povertà Gli sfondano la casa giovane dorme nello scantinato

Sanità Per gli incidenti domestici oltre settemila corse in ospedale

Molentargius Fenicotteri senza monitoraggio

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n Centinaia di atleti sbattuti fuori dalle piscine comunali. Gli impianti di Terramaini e via dello Sport riaprono domani, ma non per tutti: i tesserati delle società Gruppo In Forma, Nuoto Club e Polisportiva Ferrini non potranno entrare. La decisione è stata presa dal Comune, ma le società sperano ancora di trovare un accordo. Il ritardo col pagamento dei canoni per l’anno in corso e per il precedente ha portato alla sospensione della concessione da parte del Comune. Le decine di migliaia di euro che il Comune aspetta di incassare sono un problema notevole per le società sportive. «Domani (oggi, ndr.) dovremmo avere un incontro col Comune e chiederemo di rinviare la decisione in modo da poterci organizzare, almeno fino all’assemblea dei soci», spiega Cesare Goffi, direttore sportivo della NuotoClub e presidente del Gruppo In Forma. I CONTI NON TORNANO Il problema è nato più di due anni fa e da allora si è persa la regolarità dei conti, sono infatti i canoni della stagione 2010/2011 che non sono stati pagati del tutto. A dicembre le società hanno concordato col Comune un programma di rateizzazione, con pagamenti mensili da dicembre 2011 fino a giugno 2012, da pagare parallelamente al canone per la stagione in corso. Ma le società non riescono a seguire il passo, anche perché tra luglio e settembre, il Comune ha cercato di concordare un calendario condiviso con le società per le attività natatorie nelle piscine di Terramaini e viale Diaz, ma questo accordo non è mai stato raggiunto. «Abbiamo avuto problemi con le continue aperture e chiusure delle piscine, come quando la gestione è passata dalla Federazione italiana nuoto al Comune - spiega Goffi - per mesi tutto è rimasto chiuso e da un giorno all’altro abbiamo ricominciato a pagare la tariffa piena, ma ci vuole tempo per riprendere le attività a pieno regime. Per questo portiamo avanti il dialogo col Comune per rimodulare i canoni in funzione delle attività che riusciamo realmente a svolgere». Perché i corsi servono anche per finanziare l’attività agonistica, tra Gruppo In Forma e NuotoClub sono più di trecento gli atleti che frequentano le due piscine e cento di questi svolgono attività agonistica. Ma da domani, stando alle determinazioni del servizio Sport e turismo del Comune, nessuno degli iscritti alle tre società potrà più accedere agli impianti: un cartello all’ingresso degli impianti lo annuncia a tutti. Nell’at-

numeri 3

Le società che il Comune ha deciso di tenere fuori dalle piscine comunali.

2010

Le società erano indietro con i pagamenti della stagione 2010/2011 ed è stata stabilita una rateizzazione.

2011

Anche per la stagione in corso, 2011/2012, le società non avrebbero versato regolarmente le quote.

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La data di maggio indicata per la sospensione delle concessioni. Domani le piscine riapriranno senza centinaia di nuotatori.

Sport Piscine chiuse per debiti

a secco centinaia di nuotatori COMUNE A tre società sportive è stata sospesa la concessione degli impianti comunali di Terramaini e via dello Sport. Parla il presidente della Gruppo In Forma: «Cerchiamo una soluzione» to pubblicato sul sito del Comune, che riguardano due delle tre società interessate - i debiti amontano a quasi 55mila per la Polisportiva Ferrini e 68mila euro per Gruppo In Forma. «In realtà, tra Gruppo In Forma e NuotoClub sono indicati circa 100mila euro, ma nei giorni scorsi abbiamo saldato un’altra rata di

20mila euro, quindi il debito è diminuito», conclude il responsabile delle due società Cesare Goffi. I debito delle due società collegate è dato dal mancato pagamento di tre canoni arretrati e alcuni riferiti alla stagione in corso, mentre per la Ferrini soltanto per la stagione in corso, ma il mancato rispetto della tabella

di marcia prevedeva la revoca delle concessioni, puntualmente arrivata nei giorni scorsi. Da sabato fino a oggi le due piscine sono chiuse per disinfestazione e le società cercano una trattativa dell’ultimo minuto per consentire alle centinaia di iscritti di continuare a frequentare le due strutture. L’iter amministrativo ha portato alla sospensione delle concessioni, ma un ulteriore chiarimento potrebbe portare a una proroga dei permessi e non lasciare una folla di nuotatori a secco. Marcello Zasso

GLI IMPIANTI COMUNALI Le società non sono in regola coi pagamenti e sono state revocate le concessioni per le piscine di Terramaini e viale Diazvia dello Sport (Foto di Roberto Pili)

Viale Sant’Ignazio Aggredito e rapinato da tre malviventi

L’ALLARME Sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra volante

n Aggredito da tre giovani incappucciati mentre passeggia in centro, minacciato e costretto a consegnare il portafogli con all’interno poche decine di euro. Una vicenda ancora tutta da chiarire quella avvenuta sabato sera in viale Sant’Ignazio, su cui la polizia sta lavorando. Un uomo di mezza età sarebbe stato rapinato mentre passeggiava. I malviventi dopo averlo derubato sono fuggiti, ma una testimone ha fornito alla polizia una dettagliata descrizione e sono stati tutti e tre identificati. L’episodio è avvenuto intorno alle 20,30. L’uomo, con buona probabilità, aveva appena parcheggiato la sua automobile e stava percorrendo viale Sant’Ignazio. Forse stava raggiungendo il centro per trascorrere

una serata con amici, oppure più facilmente stava facendo rientro a casa. Mentre camminava sarebbe stato avvicinato da tre giovani. I malviventi indossavano delle felpe con il cappuccio. I tre avrebbero accerchiato il 50enne, minacciandolo forse con un coltello. Dopo averlo strattonato, gli avrebbero ordinato di consegnare il portafogli. La vittima, terrorizzata per quanto stava accadendo, ha messo nelle mani

LA RICOSTRUZIONE Un uomo sabato sera è stato derubato, una testimone ha permesso alla polizia di trovare gli autori

dei tre il portafogli. Preso il denaro, i malviventi sono fuggiti a piedi. La stessa vittima si sarebbe allontanata da viale Sant’Ignazio, facendo velocemente perdere le sue tracce. Una persona che si trovava poco distante ha assistito a tutta la scena e, senza esitare un attimo, ha chiamato la polizia. Sul posto, in pochi minuti, sono arrivati gli agenti della squadra volante che grazie alla dettagliata testimonianza della donna hanno subito rintracciato i malviventi. La testimone li avrebbe anche riconosciuti, i tre sono stati portati i Questura per accertamenti. A quanto pare nelle loro tasche, oltre al denaro rapinato, i poliziotti avrebbero recuperato alcuni coltelli. Ma.Sc.


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CAGLIARI

Brotzu «Il sindaco intervenga sui parcheggi»

Audi Zentrum Cagliari Un’azienda in controtendenza

n I parcheggi dell’ospedale Brotzu al centro di una lettera e di un’interrogazione urgenze al sindaco, Massimo Zedda, da parte del consigliere del Partito Sardo D’Azione, Paolo Casu. Nei documenti il consigliere spiega dettagliatamente per-

I

ché quei parcheggi, secondo le sue analisi, non possono essere trasformati a pagamento e chiede una decisione urgente del primo cittadino visto che aveva già scritto al Direttore generale del Brotzu richiamandolo a liberare l’area entro

novanta giorni. «Oggi, a distanza di più di due mesi dalla sua recinzione, l’area appare inaccessibile al pubblico - scrive nella lettera Casu - credo che sia giunta l’ora di trasformare le sue parole in atti pubblici concreti. I cittadini continua-

no a subire disagi e costi aggiuntivi sanitari, dovuti al pagamento di una sorta di ticket sanitario per il parcheggio. I tempi dei rinvii e dei ripensamenti sono definitivamente terminati, è arrivato il momento di prendere le decisioni».

n un momento incredibilmente diffi- ed infine l’impegno di tutto il personale cile per l’economia del paese e della nell’accettare nuovi traguardi ed obiettivi Sardegna del Sud dove il tasso di di- aziendali e soprattutto nella gestione del soccupazione ha raggiunto una me- cliente. dia record e le aziende che chiudono ormai non si contano, a Cagliari la Concessionaria Quali sono gli obiettivi che si prefigge Audi Zentrum Cagliari vive una tendenza di raggiungere: mi lasci dire che alcuni in crescita capace di assumere otto dipen- li abbiamo già raggiunti, l’inaugurazione denti da giugno 2011 ad oggi un trend di del nuovo Showroom ed il Service Audi, fatturato quasi fosse l’eccezione l’assunzione di personale qualificato e MACC HIAREpositivo, DDU L’impianto sarà fuori uso per due settimane che confermi la regola. A ciò si aggiunga certificato Audi, questi ci permettono di e i anche trentaun Comuni utilizzano in dovranno raggiungere settoreche che lo è fortemente crisi gestire il cliente a 360° cercando sempre come quello dell’automotive doveLeo: il dato di soddisfare le sue esigenze di servizi e di Villacidro e Carbonia. L’assessore «Le spese aumentano» delle immatricolazioni dal 2007 ad oggi acquisto. L’Audi Zentrum di Cagliari deve registra una flessione in Italia del 44% e diventare un’azienda n Il termovalorizzatore del Tecnodel Tecnocasic. Lo stop dovrebbedi riferimento dove per Provincia del 24% rispetto “ Professionalità e disponibilità sono al casic si Cagliari ferma pere due settimane. E essere di circa 15 giorni, un arco di allo stesso periodo del 2011. servizio del cliente manda quintali di rifiuti a spasso. I tempo che non dovrebbe portare“.alSono certo che con questi presupposti, i risultati verranno da trenta Comuni che conferiscono lì i collasso i due centri più piccoli allora chiediamo al nuovo Dottor se e stanno di fatto già arrivando. loroMa scarti dovranno cambiare abi- ADpronti, per quanto possibile, a sostiMùrino insediatosispendere da pocoun più di anno, tudini e, soprattutto, tuire l’impianto di Macchiareddu. ha contribuito e grazie a quali fatto-scongiurato Lei che viene da quel po’ cosa di più. Sembra l’effetto -Na po- di Bologna e con ri questo successo locale che sia chiaro a un’esperienza maturata in un marchio tobre. Detto questo, credo che l’interesse li coi rifiuti lasciati per le strade. “noi cagliaritani non può che far piacere”. importante, come vede la Città di Ca- per il marchio Audi sia in crescita; abbia«Questi quindici giorni sono neces«GLI ONERI SONO MAGGIORI» sari per la manutenzione ordinaria, nell’orientamento mo sempre più nuovi clienti e questo raf«La chiusura dell’impianto comporgliari ed i cagliaritani cui si eaggiungono da sisteta oneri maggiori perstrada il Comune “Confesso che la è ancora alunga verso ili danni marchio Audi: ritengo che Ca- forza la mia convinzione, il design Audi è dprovocati da unadincendio perché ci sono da coprire distanze difficile, siamo solo agli inizi, mamare grazie gliari, oltre essere una bella Città, ha in questo momento capace di esprimere in maggiori per il conferimento deipiano ridnei mesi scorsi - aggiungeenorme l’asses- come tutta la Sar- poche linee eleganza e stile come non mai agli interventi fatti sia sul struttuun potenziale fiutirale - spiega l’assessore comunale sore che Leo - speriamo che la situazio- la osservo con una e trasmettere nella guida grande emoche organizzativo possiamo dire degna, personalmente ai Servizi tecnologici Pierluigi Leo ne non si protragga oltre perché i per una persona zione. Sono certo che con la disponibilità siamo sulla strada giusta per diventare a criticità, com’ è normale una situazione provvisoria che automocosti diventerebbero alti Cagliari e Provincia un’azienda che vieneveramente dalla penisola, ma indubbia- del personale diretto saremo in grado di comporta qualche fastidio, ma non di per l’amministrazione e per Credo i citta- che debbano esse- acquisire sempre più clienti “ di casa “che bilistica di riferimento. Prima tutto il mente positiva. creaBrand gravi Audi problemi perché ci sono dini». Leo spiega che quello dei che in dieci anni è riuscita a re realizzati progetti importanti capaci di ricercano un’elevata affidabilità tecnica. le località alternative che coprono prossimi giorni non è l’unico stop in consolidare una quota di mercato in Ita- creare non solo posti di lavoro ed inserire questa fase particolare». Si tratta calendario. «Anche ad agosto, lia del 3.60% davanti a BMW e Mercedes. i giovani Sardi nella loro realizzazione, ma Quali sono secondo lei obiettivamente i dei due centri di Villacidro e Carboquando nei Comuni del Golfo degli Quindi un marchio molto forte, con una dando a tutta la Sardegna un volto nuovo punti forti delle vetture Audi: conosco a nia, che si apprestano ad essere preangeli la popolazione aumenta e fondo i nostri competitors e dico sempre tecnologia all’avanguardia e una con riconoa passo condii tempi. si d’assalto da decine di mezzi della essa laeproduzione rifiuti sciutaurbana attenzione al design, poil’esponente La Sardegna è un’isola nettezza in arrivo da tutta aggiungo la spiega della Giunta meravigliosa, con che le migliori auto le fanno i tedeschi. Ma molto obiettivamente Audi ha molti la passione storica di un imprenditore una ricchezza paesaggistica che va salvaprovincia perché sono trenta i CoZedda - ci si smista in modo diffea suosifavore non15mi faccia fare come Achenza carattere “inguardata ma deve nei CAC IP confronti L’impianto delpunti Tecnocasic ferma ai- ma box per giorni muni che ilsiDottor rivolgono all’impper ianto rente, in modo da nonsi,gravare tuttiporsi traprendente” che ancora oggi, nonostan- dei paesi Europei come “un’isola da vive- il commerciale adesso – diciamo che una te lo stato di crisi, crede ancora “nell’au- re” che non solo ama la propria cultura Prova su strada permette al cliente stestomobile” come bene necessario dove la storica, ma anche evoluta nelle soluzioni so di riconoscere i punti forti di un ottimo qualità sarà sempre ricercata dal mercato di soggiorni che vadano da marzo ad ot- prodotto, mi permetto solo di aggiungere

Rifiuti Tecnocasic chiuso, costi alle stelle sull’impianto di Macchaiareddu. Sono cose necessitate, ma l’importante è che non pesino troppo dal punto di vista economico». Il problema riguarda tutto il Cagliaritano, da Domus de Maria a Sant’Andrea Frius, e una chiusura dell’mpianto del Tecnocasic comporta un aumento dei costi di smaltimento dei rifiuti molto elevato per trena Comuni. Per questo motivo una decisione come quella presa dai vertici del Cache i valori residui sono piùindustriale soddisfacenti, cip (Consorzio provinrispetto ad ciale altri di Brand. Cagliari), spaventa gli amministratori locali perché non è il pemigliore per mettere mano Come vede riodo questa crisi economica che at- al portafogli. Il i settori: calendario tanaglia il paese in tutti sonoprevede ovche in questi giorni tutti i Comuni viamente preoccupato come tanti Dirigenti debbano cambiare il tragitto per ed Imprenditori, ma ho fiducia soprattutto raggiungere di Carbonegli Italiani che hannogli giàimpianti dimostrato in nia ediVillacidro. «Spetta allaconRegioepoche passate saper reagire. Sono indicaredovrebbe l’alternativa all’impianvinto che il ne Governo intervenire to di Macchiareddu - precisa l’assessubito sul costo del carburante e nei consore Leo - quindi non c’è il rischio fronti dei giovani, ma la lotta all’evasione che tutti i Comuni prendano d’ased ai patrimoni della criminalità organizzasalto lo stesso impianto portandolo ta darà un aiuto molto importante “i soldi al collasso, la variazione sul prosono tutti li”gramma bisognaviene solo prenderli nelbene più in organizzata breve tempo possibile. modo da creare meno disagi possibile». Bene, come vogliamo concludere questo M.Z. breve incontro? La ringrazio, ma adesso le faccio io una domanda, se permette, prego. Ha mai acquistato un’Audi ?


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CAGLIARI

Marina Schiamazzi notturni, arrivano vigili e 113 n Ancora telefonate al 113, al 112 e alla polizia municipale, ancora lamentale da parte dei residenti della Marina per gli schiamazzi notturni. Ieri alle varie centrali sono arrivate decine di telefonate da parte dei residenti soprattutto di via e

piazza Dettori e piazza Savoia. Sul posto, intorno alle 3, sono intervenute le pattuglie sia dei vigili che della polizia. Sotto i riflettori è finito soprattutto un locale molto frequentato da giovanissimi. Tantissimi ragazzi, molti dei quali mino-

renni, urlavano o parlavano a voce alta all’esterno del locale, nonostante l’orario. I vigili e la polizia hanno cercato di far abbassare i torni, tranquillizzando i ragazzi. Non sono state elevate contravvenzioni, ma non si può escludere che nei

prossimi giorni scattino ulteriori accertamenti. Proprio per affrontare i problemi della Marina e confrontarsi con residenti e commercianti il sindaco Zedda ha fissato un incontro per venerdì alle 17 al Piccolo Auditorium in Piazza Dettori.

Povertà Gli occupano casa: vive in cantina LE STORIE “Sfratto” avvenuto in via Is Mirrionis. L’alloggio di un pensionato ricoverato è stato sfondato in via Castelli n Un appartamento occupato abusivamente, “strappato” dalle mani di un giovane, adesso costretto a vivere in uno scantinato e l’abitazione di un pensionato, ricoverato da mesi in gravi condizioni in ospedale, scelta da qualcuno per essere presto occupata. Due storie diverse, due vicende di solitudine, povertà e degrado sociale avvenute nel fine settimana in via Is Mirrionis e in via Castelli, che hanno impegnato i funzionari dei servizi sociali e gli agenti della polizia municipale. Il primo episodio è avvenuto venerdì alle case parcheggio di via Is Mirrionis e vede come sfortunato protagonista un 35enne. Il giovane, dopo una tormentata storia familiare, ha dovuto lasciare per qualche tempo la sua abitazione. Un’assenza che non è passata inosservata, qualcuno, probabilmente il parente di qualche residente o di una persona che conosce bene la zona, si è accorto che in quell’abitazione da

Castelli. L’anziano, secondo quanto accertato dagli agenti della polizia municipale, che si stanno interessando del caso, è ricoverato in ospedale da novembre.

numeri 35

Sono gli anni del giovane costretto a vivere nello scantinato della case parcheggio perché hanno occupato la sua abitazione.

20,30

È l’orario in cui gli agenti della polizia municipale hanno ricevuto la segnalazione della tentata occupazione in via Castelli.

L’INTERVENTO Uno sgombero della polizia municipale

qualche tempo non c’era nessuno, decidendo di appropriarsene. Venerdì è entrato in azione, ha sfondato la porta dell’appartamento, occupandola senza averne alcun diritto. Il 35enne, alcune ore dopo, ha scoperto che la sua abitazione era stata occupata da altre persone. Si è quindi rivolto agli enti competenti, cercando di trovare una soluzione al

info SERVIZI SOCIALI I servizi sociali sono stati informati dei casi.

problema. A quanto pare la situazione non sarebbe facile da risolvere, tanto che in attesa di rientrare in possesso del suo appartamento il giovane ha scelto dia andare a dormine in uno scantinato sempre nelle case parcheggio di via Is Mirrionis. Diverso, invece, il caso del pensionato proprietario di un appartamento al terzo piano di una palazzina in via

L’ANZIANO MALATO Le sue condizioni di salute non sono buone, non avrebbe familiari a Cagliari, quindi il suo appartamento sarebbe disabitato da oltre cinque mesi. Anche in questo caso qualcuno si è reso conto che l’alloggio è deserto da tempo, decidendo di occuparlo, o almeno preparare il terreno per farlo. Sabato sera, infatti, qualcuno ha sfondato la porta d’ingresso, ma forse disturbato da un altro residente o dall’arrivo delle forze dell’ordine ha lasciato il lavoro a metà. In via Castelli sono intervenuti gli agenti della polizia municipale. I vigili urbani hanno sigillato la porta e le finestre dell’abitazione e per scongiurare l’eventuale occupazione abusiva dell’alloggio, da sabato stanno effettuando controlli nella zona. Del tentativo di occupazione sono stati anche informati i servizi sociali che oggi dovrebbero effettuare un sopralluogo. Ma.Sc.


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CAGLIARI

Minivolley Il maltempo rovina la festa n La pioggia rovina la festa delle centinaia di bambini arrivati da tutta l’isola per vivere una giornata di sport. In via Roma, fin dall’alba, era tutto pronto: la strada chiusa al traffico e le reti di pallavolo pronte per la settima edizione del Sardegna Minivolley. Verso mezzogiorno, la decisione di trasferire la giornata

sportiva al palazzetto del Coni di via Rockefeller e nella palestra di via Monte Acuto. Le reti sono state smontate velocemente e la strada è stata riaperta al traffico nel primo pomeriggio. Troppo pericoloso giocare in una via Roma allagata, la possibilità di scivolare sui ciottoli era troppo alta, anche quando

dal cielo non cadevano gocce di acqua. I più pazienti, a dispetto di tutto, sono stati proprio i tanti giovani atleti (l’età andava dai 9 ai 12 anni), che hanno atteso sotto i portici le decisioni degli organizzatori. Anche se qualche bambino ha fatto qualche scambio di pallavolo anche sotto la pioggia battente.

Parco Disertato il bando

fenicotteri senza “vigili” MOLENTARGIUS Nessuna offerta per la gara per il monitoraggio della nidificazione e la gestione dell’inanellamento dei pulli Tiana: problemi nell’oasi? Paghiamo ancora l’alluvione del 2008 n Nessuno monitora la nascita dei fenicotteri a Molentargius. E nessuno, per ora, provvederà all’inanellamento dei pulli, i piccoli che stanno nascendo nell’oasi. La gara che avrebbe dovuto aggiudicare i servizi, bandita dall’ente, è andata deserta. Settemila euro per l’attività di monitoraggio, 11.500 per quella di inanellamento: per la prima volta non è arrivata alcuna offerta. È solo l’ultimo tassello che completa il mosaico di difficoltà vissute dal Parco. Organici all’osso perché non si è ancora risolta la vertenza dei precari licenziati, i fondi regionali promessi ancora non si vedono. Completa il quadro l’assenza di dati certi sul numero di nuove nascite dei pulli, con un ex ornitologa del Parco, Alessia Atzeni, che afferma che «senza il controllo degli anelli non si

possono avere dati certi, e i fenicotteri si sono spostati in un altro isolotto, non è bene che l’abbiano fatto». Nessuna risposta da parte di Marco Loddo, che dalla fine del 2009 occupa la sedia di direttore del Parco. Loddo invita al silenzio su tutte le questioni (lavoratori senza stipendio, arrivo dei fondi regionali e colonia di fenicotteri assai ridotta) perché «allo stato attuale ogni discorso può essere strumentalizzato, la verità si vedrà alla fine», dice telegraficamente. Qualche risposta arriva dall’associazione del Parco di Molentargius del presidente di Legambiente Vincenzo Tiana, che gestisce più di un servizio nell’oasi finita negli anni alla ribalta delle cronache per il suo abbandono: «Secondo le osservazioni in corso da parte dei responsabili del monitoraggio», si

legge in una nota, «la nidificazione del 2012 si può stimare cautelativamente in oltre 4000 coppie di fenicotteri, tra le massime degli ultimi anni». «Vuol dire», aggiunge Tiana dall’alto di viale Europa, dove accoglie i curiosi che vogliono osservare da un telescopio il parco, «che la situazione ecologica è soddisfacente. I fenicotteri cambiano zona di nidificazione, è una cosa normale». Anche mister Legambiente preferisce non esprimersi sulle altre questioni legate al Parco: «Noi curiamo l’aspetto ambientale, non amministrativo, posso solo dire che ho espresso piena solidarietà ai lavoratori che si sono trovati improvvisamente senza stipendio», sottolinea, «so che il Parco sta attendendo i fondi regionali per dare il via al sistema della lavorazione del sale. Per il resto», precisa Tiana, «il Parco non è in degrado, almeno non più di uno o due anni fa. È stata l’alluvione del 2008 che ha fatto tracimare i bacini, creando qualche problema». Paolo Rapeanu

VIALE EUROPA Il punto di osservazione sul parco

ROBERTO PILI

Via della Pineta 32 | Cagliari • www.theonecagliari.it | Facebook: the.one


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CAGLIARI SCIENZE POLITICHE SERATA DI DIBATTITO SU CAGLIARI CITTÀ MULTICULTURALE

VIA DELLO SPORT AL CAMPO SANTORU DOMANI ATLETICA LEGGERA PER BIMBI

VIA CALAMATTIA RICERCA DI PERSONALE IL COMUNE CHIAMA CINQUE CUSTODI

n Giovedì dalle 17.45, nell’aula magna della facoltà di Scienze politiche, in viale Fra’ Ignazio, si terrà l’incontro “Città interculturale: tra consulta, osservatorio e luogo di culto”, organizzato dall’Urban Center. Interverranno: Susanna Orrù, assessore alle Politiche sociali, Patrizia Manduchi, docente di Storia e Istituzioni dell'Islam, Lorenzo Grussu, Luca De Martini - Comunità musulmana e Simone Ogno.

n Domani il campo sportivo di atletica leggera “Santoru” di via dello Sport ospiterà la Festa comunale del “Gioco Sport - Attività Motoria Integrale per la scuola primaria”. La manifestazione, che si aprirà alle 9,30 con la cerimonia inaugurale e proseguirà con le attività di gioco degli scolari, vedrà protagonisti circa 700 bambini delle classi quarte e quinte dei 19 plessi scolastici coinvolti.

n Il Centro Servizi per il Lavoro in via Calamattia 12, da oggi a venerdì raccoglierà le adesioni per la richiesta del Comune di 5 custodi qualificati per la sorveglianza, che abbiano maturato esperienza lavorativa documentata in qualità di addetto alla video sorveglianza o di guardia giurata. I custodi eserciteranno, per una durata di otto mesi, funzioni di controllo presso il Parco della Musica in orario diurno e notturno.

Incidenti in casa

Settemila corse negli ospedali BILANCIO Numeri impressionanti di accessi al pronto soccorso per distrazioni tra le mura domestiche negli ultimi due anni: la Asl 8 ha avviato un servizio di monitoraggio e prevenzione n Dieci accessi al giorno nei pronto soccorso, settemila negli ultimi due anni: sono numeri da bollettino di guerra quelli fatti registrare negli ospedali della Asl cagliaritana. La causa? Gli incidenti domestici, le disattenzioni tra le mura di casa, dove il pericolo sembra essere sempre in agguato. Certo, non tutte le corse al pronto soccorso derivano da traumi gravi (solo uno su cinque finisce ricoverato), ma si registra anche un elevato numero di decessi: 38 nel 2009 e 46 nel 2010, tra persone con oltre 65 anni. Mentre sono stati 68 nel 2009 e 77 nel 2010 i bambini tra 0 e 4 anni che sono stati ricoverati

per traumi, avvelenamenti e ustioni. I dati, preoccupanti, sono stati forniti da uno studio condotto dal servizio di Igiene e Sanità pubblica della Asl cagliaritana, che ha avviato un’attività di prevenzione sul fenomeno, basata anche su un monitoraggio epidemiologico e statistico. Dal quale arriva un altro numero: 9 persone su 10 sottovalutano i rischi che si corrono tra le pareti amiche. Solo il 60 per cento di chi ha avuto un incidente adotta contromisure sulle carenze strutturali delle abitazioni. Le cause di infortuni sono legate principalmente a quelle che, con superficialità, vengono considerate

AMBULANZE Vittime degli incidenti domestici soprattutto bambini e anziani

DE’ CARROZ

banalità: pavimenti scivolosi, elettrodomestici in cattive condizioni, detersivi e medicine conservati in luoghi accessibili ai bambini. E ancora a fattori personali quali età, tono muscolare, equilibrio e distrazioni. Esempi da manuale: le pentole dimenticate sul fuoco acceso, l’utilizzo di apparecchi elettrici in presenza di acqua, spegnere elettrodomestici staccando direttamente la presa, lasciare il gas o i rubinetti dell’acqua aperti. Gli incidenti fra le mura domestiche, spiegano gli esperti, rappresentano anche un problema per la sanità pubblica: le cure, per una distrazione, possono essere costore per le casse della Regione. Ed è per questo che occorre prevenzione. Per questo la Asl 8 si è occupata di informare e istruire i docenti di undici scuole dell'infanzia (e già nel corso di quest’anno ne coinvolgerà altre) e, per i più anziani, ha avviato diversi incontri e la formazione degli assistenti geriatrici e del personale di assistenza agli anziani. «Noi cerchiamo di fare una campagna di informazione e sensibilizzazione nelle scuole affinché lo trasmettano in famiglia», spiega Carlo Steri, direttore del servizio Igiene e sanità pubblico, «il nostro suggerimento è quello di seguire i consigli di prevenzione che vengono dati, per individuare le cause». Monica Magro

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SPORT LIPPI IN CINA ESORDIO VINCENTE PER IL CT IL GUANGZHOU PRIMO CON 25 PUNTI

PASTORE «IN CHAMPIONS CRESCERÒ E LAVEZZI AL PSG È L’UOMO GIUSTO»

BRASILE LA PROMESSA DI NEYMAR «VINCEREMO L’ORO A LONDRA 2012»

n Esordio vincente per Marcello Lippi in Cina. Il suo Guangzhou Evergrande ha battuto il Qingdao Jonoon 10 in un incontro della undicesima giornata della Super League e si conferma primo in classifica con 25 punti. La rete decisiva è stata realizzata da Gao Lin al 23' del secondo tempo. Il ct dell'Italia campione del Mondo nel 2006 è stato ingaggiato giovedì scorso dal club di Canton, il più ricco della Cina, con contratto di 2 anni e mezzo.

n Prelevato la scorsa estate dal Palermo per 42 milioni di euro, Javier Pastore ora al Paris Saint-Germain ha dichiarato che «è stata una stagione utile a completare la mia maturazione, ho letto che nel primo anno a Parigi ho fatto meglio di Ronaldinho e Raì. La Champions League mi aiuterà ulteriormente a maturare. Lavezzi? Mi piacerebbe accoglierlo a Parigi. Ha il profilo giusto per rinforzare la squadra».

n «A Londra vincerò l'oro». Parola di Neymar, nuova stella del calcio brasiliano che ai Giochi vuole trascinare il Brasile alla conquista dell'unico trofeo mai conquistato dai pentacampioni del mondo: l'oro olimpico. Intervistato da Radio Estadao/Espn, il gioiello del Santos ha rivelato di aver promesso il primo posto ai Giochi al presidente della federcalcio brasiliana Josè Maria Marin. «Mi ha chiesto di portare a casa l'oro olimpico e io gli ho risposto di avere fiducia».

Cagliari

I PUGNI A LIAJIC

Squalificato 3 mesi un falso problema scadrà il 3 agosto

Ficcadenti resta? Cellino riflette Rossi è un’idea IL FUTURO Tutti già in vacanza, il tecnico attende in silenzio, il presidente da Miami per programmare il prossimo campionato. Probabile la riconferma in panchina ma l’ex tecnico dei viola piace come alternativa n Il rompete le righe è arrivato presto. Fino alla scorsa stagione a fine campionato si riposava qualche giorno e poi si riprendevano gli allenamenti fino alla fine di maggio per onorare contratti e forma fisica da professionisti. Questa volta va diversamente, è prevalsa la tanta voglia di chiudere. Il giusto riposo dopo mesi stressanti. Chiudere per poi ricominciare con qualcosa di diverso. Ma prima il silenzio. Tutti a casa. Nainggolan in Belgio per giocare con la nazionale, gli altri rossoblù pronti alle vacanze sono ancora incerti sul proprio futuro. Personale o della squadra. Capire chi resterà o meno. Massimo Cellino se n’è andato a Miami a riflettere sul da farsi e Ficcadenti è immerso nel suo silenzio, lontano dall’Isola e pronto a rientrare per l’appuntamento speciale col presidente del Cagliari. Quello che riguarda la programmazione del prossimo campionato. Le incertezze riguarderebbero lo stesso tecnico Ficcadenti. Riportato sulla barca col divorzio con Ballardini ha fatto il suo dovere limitando moltissimo le parole. Evitando domande sul futuro e, soprattutto, nel passato più recente. Il tecnico col Cagliari ha un contratto di un altro anno e per ora il suo prossimo campionato dipende da cosa frulla a Miami. Nel caso qualcosa tra i due dovesse andare storto questa settimana, il primo nome a venire a galla sarebbe quello di Delio Rossi. Che se piace al

numeri 12

I punti di Ficcadenti nelle ultime 11 gare dopo il suo ritorno. Era stato esonerato a novembre con 13 punti conquistati in 10 gare.

3-0

Il risultato della prima gara dell’era Ficcadenti-bis. La vittoria contro il Cesena, sua ex squadra.

Catania pronto ad acciuffarselo qualora Montella diventasse tecnico della Roma, ma anche al presidente rossoblù che avrebbe scusato il tecnico per il suo comportamento in panchina contro Liajic. «Io punto su Ficcadenti, ma stimo Rossi. Lo porterei di corsa a Cagliari», ha dichiarato Cellino in occasione dell’episodio che ha portato il tecnico della Fiorentina alla squalifica di tre mesi. Perché potrebbe piacere al Cagliari? UN TECNICO IN TASCA Innanzitutto per il suo carattere sanguigno, con il quale è riuscito comunque a sopravvivere e a distinguersi con i presidenti più imprevedibili del campionato. Dopo Zamparini e Lotito gli mancherebbe solo Cellino. E se tecnicamente la sua bravura non si discute, la sua allergia all’apparire, alle telecamere, al protagonismo è un altro aspetto che potrebbe invogliare Cellino a farci un pensierino su Delio Rossi. Oltretutto se qualche tempo fa il tecnico vantava contratti importanti, il fattaccio di Firenze potrebbe anche abbassare le aspettative economiche del tecnico. Una carta da tenere in tasca qualora con Ficcadenti il silenzio di maggio si rompesse con un arrivederci reciproco. Ma anche l’estate è lunga. O potrebbe essere molto corta. Virginia Saba

MASSIMO FICCADENTI Era stato esonerato lo scorso novembre per poi essere richiamato.

Traguardi Rossoblù al nono torneo di A di fila

MASSIMO CELLINO

n Il Cagliari conobbe per la prima volta la serie A nella stagione 1964/65 grazie ad Arturo Silvestri - allenatore rossoblù prima e dopo la storica promozione - ed Enrico Rocca - presidente che portò poi Manlio Scopigno in panchina. Il Cagliari aveva scovato a Legnano un giovane campioncino come Gigi Riva, emblema di una squadra che, con il mago Scopigno, conquistò il primo e unico scudetto della storia rossoblù. In quel periodo il club stabilì anche il record di permanenza consecutiva in serie A: 12 stagioni. L’attuale Cagliari, sotto la presidenza di Cellino, sta realizzando la seconda miglior striscia avendo appena conquistato il diritto a partecipare al nono campionato di fila nella

massima serie. Lo stesso Cellino, con la stagione appena conclusa, aveva superato la precedente miglior striscia che lui stesse contribuì, insieme al biennio 1990-92 dei fratelli Orrù, a portare fino a 7 anni di permanenza in serie A. La retrocessione del 1997 dopo la sconfitta nello spareggio a Napoli contro il Piacenza mise fine al secondo record, poi superato, come detto, dall’attuale Cagliari. C’è da dire

NUMERI È la 2ª miglior striscia positiva dopo le 12 stagioni a cavallo dello scudetto, ora si punta alla stella che vale altri 42 mln

che mai come in questo periodo storico del calcio sia importantissimo mantenere la serie A per via degli introiti che ne derivano con la vendita dei diritti tv. Col sistema di ripartizione collettivo, il Cagliari intasca 42 milioni l’anno che finirebbero a ridursi a 4/5 l’anno in caso di retrocessione in serie B. Perdere la categoria è un po’ come morire, rientrare nel calcio che conta non è così immediato specie per chi non investe di tasca propria. Ecco perché il presidente Cellino tiene il vessillo con la “A” in evidenza nel tetto della sede di Viale la Playa. Ecco perché in questo mercato cercherà di costruire una squadra che raggiunga la stella dei 10 campionati di serie A. F.S.

n Che sia il Cagliari o un’altra squadra per Delio Rossi non sarà certo un problema la squalifica di tre mesi, conseguenza della folle aggressione contro il suo giocatore della Fiorentina Adem Ljajic. Il Giudice Sportivo prese la decisione il giorno dopo la gara dei viola contro il Novara che si giocò il 2 maggio. Perciò, il 52enne tecnico riminese sconterà la squalifica il 3 agosto. Se fosse il Cagliari, in quel periodo i rossoblù sarebbero sì e no impegnati in Sardegna contro qualche squadra di livello europeo. L’anno scorso il 7 agosto i rossoblù giocarono a Tempio contro gli spagnoli del Rayo Vallecano mentre il 9 erano a Olbia contro l’Aris Salonicco. In quei casi un Delio Rossi nell’Isola potrebbe tranquillamente sedersi in panchina ma, per amichevoli ufficiali a cavallo tra fine luglio e inizio agosto, al massimo starebbe in tribuna dopo aver dato le disposizioni in panchina oppure si potrebbero organizzare gare non ufficiali tipo quelle che si fanno il giovedì durante il campionato. In ogni caso la prima gara di Coppa Italia sarà fatta dopo Ferragosto mentre l’inizio della serie A è fissato per il 26 agosto. Per Delio Rossi, tra l’altro, la vicenda dei pugni al 20enne giocatore serbo non ha portato ad altre conseguenze come quella di essere colpito da Daspo. Il questore di Firenze, Francesco Zonno, ad inizio mese disse che non aveva motivo di irrogare il Daspo «perché l’episodio non ha avuto incidenza sull’ordine pubblico. È avvenuto sul campo di gioco, fra due tesserati, che è sicuramente già all’attenzione della giustizia sportiva». In Sardegna, c’è da ricordare, fu applicato per la prima volta nella storia del calcio italiano il Daspo verso un giocatore. Beppe Giglio, attaccante dell’Olbia, in occasione del derby di Seconda Divisione ad Alghero del 10 gennaio 2010, aggredì a pugni, durante l’intervallo, Simone Aresti, portiere dei catalani, il quale dovette ricorrere alle cure del pronto soccorso. Al giocatore dell’Olbia fu vietato di accedere per un anno a tutte le strutture dove si svolgevano manifestazioni sportive agonistiche. In conciliazione con la sua professione, però, gli fu concesso di scendere in campo in tutte le convocazioni dell’Olbia. F.S.

ETO’O LEONARDO LO CHIAMA A PARIGI n Leonardo vuole portare Samuel Eto’o a Parigi. Lo ha scritto ieri il quotidiano “L'Equipe”, secondo il quale l’ex tecnico del Milan e ora dirigente dela squadra francese in settimana si è messo in contatto con l'attaccante dell'Anzhi. L'ex bomber dell'Inter ha mostrato interesse e attende un'offerta concreta da parte della squadra transalpina dopo la sua avventura nel club russo. Il discorso economico non è stato ancora affrontato, ma è chiaro che il Psg dovrà tenere conto del maxi-stipendio di Eto’o, 20 milioni e mezzo netti all'anno, concluso con la squadra russa un’estate fa quando Eto’o si apprestava a lasciare l’Inter.


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LUNEDÌ 21 MAGGIO 2012

SPORT PROMOSSE IN A

Torna il Torino Pescara festeggia ”Zemanlandia”

LA FESTA FINALE Il capitano del Napoli Paolo Cannavaro solleva la Coppa Italia, 22 anni dopo la conquista dell’ultimo trofeo del club partenopeo

Coppa Italia È il Napoli a trionfare

e la Juventus perde l’imbattibilità A ROMA Gara equililbrata, poi Lavezzi si procura il rigore realizzato da Cavani, chiude Hamsik. È il primo trofeo del dopo Maradona n Il Napoli solleva al cielo la Coppa Italia. La squadra di Mazzarri ha battuto la Juventus campione d’Italia grazie ai gol di Cavani dal dischetto e di Hamsik in contropiede. Juventus aggressiva solo a tratti. Gli azzurri erano affamati di vittoria e hanno inflitto ai bianconeri la prima sconfitta stagionale. PRIMO TEMPO Un minuto di silenzio per l’attentato a Brindisie la gara può iniziare in un Olimpico spettacolare. Conte sceglie Del Piero in copia con Borriello, Mazzarri i soliti Lavezzi Cavani e Hamsik. Al 1’ il Napoli di fa vedere subito con Campagnaro che offre una palla deliziosa per Zuniga che schiaccia di testa ma Storari c’è. Gara combattuta ma nessuno si sbilancia e al 9’ la verticalizzazione di Lavezzi per Cavani, per l’arbitro Brighi è misteriosamente in fuorigioco. Poco dopo il Pocho cerca di sorprendere Storari ma il tiro sfiora il palo. Conte si arrabbia con Bonucci e tra Pirlo e Borriello stenta l’intesa. Gli azzurri ci provano ancora con un cross basso di Campagnaro molto pericoloso. Mazzarri è soddisfatto ma chiede ai suoi di concretizzare. Al 17’ ci prova Marchisio a tentare il

info

ALESSANDRO DEL PIERO Il capitano è uscito al 64’. È la sua ultima gara in bianconero.

JUVENTUS NAPOLI

info

FABIO QUAGLIARELLA Ieri all’88’ l’espulsione per una gomitata ad Aronica.

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RETI 18' st Cavani (rig), 38' st Hamsik JUVENTUS (3-5-2) Storari 5, Barzagli 5.5, Bonucci 6, Caceres 6, Lichtsteiner 5.5 (23' st Pepe 6), Vidal 5.5, Pirlo 6, Marchisio 6, Estigarribia 5, Borriello 5 (27' st Quagliarella 5), Del Piero 5.5 (23' st Vucinic 5.5). Allenatore Conte 5.5 (13 Manninger, 24 Giaccherini, 32 Matri, 34 Marrone) NAPOLI (3-5-2) De Sanctis 7, Campagnaro 6.5, Cannavaro 6, Aronica 6.5, Maggio 6.5, Dzemaili 6, Inler 6, Hamsik 7 (41' st Dossena sv), Zuniga 6.5, Lavezzi 6.5 (27' st Pandev 6), Cavani 7 (48' st Britos sv). Allenatore Mazzarri 7 (83 Rosati, 2 Grava, 16 Vargas, 21 Fernandez) ARBITRO Brighi di Cesena 5.5 NOTE Espulso Quagliarella. Ammoniti Marchisio, Dzemaili, Cannavaro, Storari, Borriello e De Sanctis. Angoli: 5-4 per la Juve. Recupero: 1' e 5'. Spettatori: 60mila.

primo tiro della serata bianconera con De Santis in tuffo che spazza via dalla porta. Al 24’ fiammata Juventina Pirlo guarda a sinistra ma serve a destra il taglio centrale di Vidal che sbaglia conclusione. La Juventus inizia a giocare e diventa più aggressiva. Conte si infuria con Barzagli che forza la giocata mentre Del Piero fa la differenza. Al 37’ è però Borriello che da fuori area si è portato la palla sul sinistro e ha tirato di potenza a cercare la porta. Marchisio resta a terra in mezzo all’area: solo davanti al portiere Aronica lo stende con un’entrata in ritardo, ma il gioco continua. Brighi ferma il gioco poco dopo col bianconero sofferente. La gara si fa dura, il Napoli si fa sentire fisicamente. Pirlo zoppica per un brutto fallo al ginocchio. Del Piero su punizione dai 40 metri trova i guantoni di De Santis.

Napoli per la finalissima dell’Olimpico. Conte mette fuori Del Piero al 68’. Alla sua ultima gara con la Juventus il capitano è chiaramente seccato per il cambio. Al suo posto dentro Vucinic. Pepe dentro per Estigarribia. Bonucci bravissimo calcia di collo con ottima risposta di e Santis. Maazzarri sostituisce Lavezzi per Pandev. Pocho saluta, potrebbe essere stata la sua ultima gara. Fischi per Quagliarella in campo al posto di Borriello. Pepe da subito si scatena e mette nel panico la difesa azzurra Il suo tiro viene deviato da Quagliarella e De Santis salva la porta col piede. All’87’ il raddoppio del Napoli con Hamsik in contropiede, grazie all’assist di Pandev. All’88 rosso per Quagliarella: l’attaccante dà una gomitata sul volto ad Aronica che lo stava trattenendo. La Coppa è del Napoli.

SECONDO TEMPO Il Napoli subito con Zemaili si fa sentire in attacco: cross ma sul secondo palo non ci arriva nessuno. Al 54’ Maggio, tra i migliori in campo, viene atterrato da Caceres in area e il Napoli reclama rigore. Ma Brighi non ferma il gioco e dall’altra Cannavaro risponde con un fallo duro su Del Piero. Il capitano sotto la curva bianconera incita i tifosi. Al 61’ calcio di rigore per il Napoli. Storari in ritardo esce su Lavazzi e manda Cavani sul dichetto. L’argentino segna il gol del vantaggio e manda nel delirio i 30 mila spettatori arrivati da

DOPOGARA Una festa per il Napoli che lascerà Roma col pullman scoperto per raggiungere Napoli pronta alla festa. Lavezzi in lacrime saluta tutti. De Laurentiis fa il giro della Curva. « La Coppa Italia più bella, questa Coppa Napoli se la merita tutta», ha detto Pandev. «La Juve aveva fatto una grande stagione, doppia soddisfazione». De Laurentiis: «Non è il mio primo trofeo, ma quello della rinascita. In pochi anni abbiamo portato a Napoli qualcosa. Sappiamo essere anche campioni nel mondo dello sport».

Chelsea Di Matteo può restare, Drogba in Cina?

ROBERTO DI MATTEO

n Il popolo del Chelsea in festa per la storica Champions League portata a casa da signor Drogba, già si interroga sul futuro della squadra. Roberto Di Matteo è un «candidato serio» per un posto di manager a lungo termine al Chelsea. Lo assicura il presidente del club londinese, Bruce Buck, in un'intervista all'indomani della storica vittoria dei Blues nella finale di Champions League a Monaco contro il Bayern. «Robbie ha fatto un lavoro favoloso - ha detto Buck ha permesso ai giocatori di ritrovare la fiducia che avevano prima e sono riusciti a dare il meglio». Il dirigente del Chelsea ha assicurato che la questione Di Matteo, promosso a marzo per prendere il posto in panchina al

portoghese Andre Villas Boas, sarà decisa «piuttosto rapidamente». «Vogliamo avere il nome del tecnico prima della campagna trasferimenti estiva per cominciare a parlare dei giocatori da reclutare», ha spiegato il presidente. Nei giorni scorsi veniva data per scontato l'addio del tecnico italiano, 41 anni, nonostante la vittoria nella Coppa d'Inghilterra e la conquista della finale di Champions.

FESTA BLUES Dopo la vittoria della Champions il presidente Buck: «Robbie ha fatto un lavoro favoloso. Didier? Un grande»

Il trionfo di sabato potrebbe aver cambiato la prospettiva relativamente al futuro di Didier Drogba, l'arma decisiva dei Blues nella finale dell'Allianz Arena. L'attaccante, 34 anni, sarebbe in partenza con destinazione Cina, ma anche nel suo caso Buck lascia aperto uno spiraglio. «Questa settimana discuteremo con il suo agente - ha annunciato - e vedremo quello che ne verrà fuori, tenendo presenti le esigenze di entrambi. Certo Didier è ancora un grande e l'ha dimostrato a Monaco». Drogba avrebbe chiesto un rinnovo biennale, ma la società sarebbe disposta a concedere un solo anno di contratto, con l'obiettivo di ringiovanire il parco giocatori.

n In uno stadio Olimpico tutto esaurito e sotto una pioggia battente, il Torino, battendo il Modena per 2-0, ha regalato al capoluogo piemontese la seconda vittoria di campionato della stagione, dopo lo scudetto nella serie maggiore della Juventus. E, per la terza volta in due settimane, la città ha subito cominciato a festeggiare la vittoria sportiva. La squadra di Gian Piero Ventura si è imposta per 2-0 grazie ai gol di Oduamadi al 24' del primo tempo e De Feudis al 38' della ripresa. Il Toro sale così a quota 82 punti e non può più essere raggiunto al primo posto in classifica. I granata erano retrocessi in B nel 2008-2009. n Non solo il Toro. Ad abbracciare la serie A anche il Pescara di Zeman. L'attesa spasmodica durata 20 anni ha avuto finalmente il suo coronamento: il Pescara è per la quinta volta in serie A. L'ultima volta il Pescara aveva ottenuto la promozione in serie A nella stagione 1991/92 con Giovanni Galeone; questa volta è stato un altro profeta del calcio a fare il miracolo, Zdenek Zeman. Caprari al 18', poi il raddoppio di Immobile al 28', il rigore fallito al 44' dal blucerchiato Pozzi. E nella ripresa il sigillo del 3-0 di Caprari che al 16' fa partire la festa. Juan Antonio accorcia, ma è serie A. Samp ai playoff.

LA GIOIA AZZURRA

Mazzarri: surdato ‘nnammurato la cantiamo noi... n Invasione di campo e i giocatori del Napoli vengono accerchiati da una calca scatenata e pressante. Passa totalmente in secondo piano l’ultima gara di Alessandro Del Piero con la Juventus. L’attaccante, chiaramente triste in volto, avrebbe voluto un epilogo diverso per la sua carriera. Gli tocca assistere alla scena dell’Olimpico che si tinge d’azzurro. Il capitano bianconero saluta senza troppo entusiasmo la sua tifoseria e poi si rifugia negli spogliatoi. Dall’altra festa totale. «Non hanno mai perso, vincere anche 2-0 l’impresa delle imprese», ha detto il tecnico Mazzarri. Che ricorda che la canzone della Juventus cantata durante la festa scudetto. «O surdato ‘nnammurato la cantano tutti ma è nostra e stasera l’abbiamo cantata noi», ha voluto commentare il tecnico azzurro. L’ultima gara del Pocho Lavezzi col Napoli? «Come tutto il gruppo va premiato e osannato in blocco», si è limitato a dire un Mazzarri entusiasta. «Godiamoci questa festa e poi vedremo il futuro di tutti». Il suo in primis.

MANCINI GLI ITALIANI SI SONO FATTI VALERE n «Di Matteo ha compiuto una grande impresa: gli allenatori italiani si sono fatti valere». Lo ha detto Roberto Mancini, ieri al “Ferraris” per assistere a Sampdoria-Pescara. Il successo di Di Matteo in Champions League con il Chelsea contro il Bayern ai calci di rigore, si aggiunge a quello di Mancini con il Manchester City in Premiere League. «Ibrahimovic? C'è tempo. Noi dobbiamo rinforzare la rosa, ma non abbiamo fretta». Infine una battuta sulla Sampdoria e sul suo ritorno allo stadio di Marassi. «È sempre bello tornare qui. La Samp ha la matematica certezza di giocare i playoff per cercare di tornare in A».


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LUNEDÌ 21 MAGGIO 2012

SPORT SALVEZZA ORA SERVE IL PARI O LA VITTORIA DA EVITARE KO CON QUALSIASI PUNTEGGIO

IL RITORNO TORNANO ATZORI E BOI IL CAPITANO: «VITTORIA DI FORZA»

I MEDIANI GIRALDI: «GRANDE PARTITA» COPPOLA: «IL LORO GOL? CI DÀ CARICA»

n Avendo vinto 2-1 il Progetto Sant’Elia può giocare su due risultati su tre ma deve evitare la sconfitta con qualsiasi punteggio perché il regolamento playout premia la squadra meglio piazzata nella stagione regolare (il Monterotondo) a parità di risultati. Non contano cioè i gol in trasferta ma gli scarti nei punteggi che, in questo caso, è di una sola rete. Nell’altra gara di playout Cynthia-Palestrina 0-1 (44' st Macciocca).

n In vista della gara di ritorno di domenica prossima a Pomezia il tecnico Bernardo Mereu recupera di sicuro Boi (‘93) e il capitano Atzori che hanno scontato il turno di squalifica. «Fuori si soffre il doppio rispetto a quando sei in campo - ha detto Atzori - i miei compagni sono stati bravi a saper soffrire nel primo tempo e forzare i tempi nella ripresa. Siamo a metà dell’opera».

n Francesco Giraldi era in forse fino all’ultimo ma è stato tra i migliori in campo: «All’inizio il dolore al ginocchio mi stava condizionando, poi non ci ho più pensato ed è andata bene. Grande vittoria, ci salveremo». Impeccabile la prova dell’altro mediano Federico Coppola: «Siamo venuti fuori nella ripresa. Il 2-1 nel finale? Nessun problema, col 2-0 avremmo fatto la gara di ritorno più scarichi, così siamo ci sarà la tensione giusta».

IL TECNICO MEREU

«Una ripresa da dieci e lode Giraldi eroico»

SANT’ELIA A sinistra i due gol di Francesco Virdis, a destra i festeggiamenti dei compagni alle reti del bomber che ha segnato finora 22 gol in campionato

Sant’Elia Mezza salvezza in tasca

Virdis spazza via il Monterotondo SERIE D I cagliaritani vincono l’andata dei playout. Primo tempo bloccato, nella ripresa la squadra di Mereu cambia marcia e si scatena il bomber (doppietta). Il gol di Ascenzi guasta la festa ma ora basta il pari

PROGETTO SANT’ELIA MONTEROTONDO

2 1

RETI 26' st Virdis, 37' st Virdis, 48' st Ascenzi PROGETTO SANT’ELIA (4-4-2) Rassu, Bruno, Serao, Frongia, Di Laura; Cordeddu, Coppola, Giraldi, Sanna; Virdis, Caddeo. Allenatore Bernardo Mereu (Floris, Loi, Mazzotti, Atzeni, Atomei, Pecco, Sedda) MONTEROTONDO (4-3-3) Cunzi, Nastasi, Punziano, Garofalo, Martorelli; Prevete,Traditi (15’ st Bergamo), Conte; Bertino (38’ st Fatati), Ascenzi (30’ st Tozzi), Meacci. Allenatore Sandro Pochesci (Russo, Lodi, Roberti) ARBITRO Marco Mainardi di Bergamo NOTE Ammoniti: Garofalo, Traditi, Giraldi, Caddeo. Prima dell’inizio della gara è stato osservato 1’ di raccoglimento. Recupero: 2' e 4'. Spettatori: circa 700.

di Eleonora Fava n Chi ben comincia è già a metà dell’opera, il Sant’Elia c’è e non importa con quali giocatori. L’incerottata squadra di mister Mereu vince 2-1 l’andata dei playout contro il Monterotondo e ora per la salvezza può bastargli anche solo un pareggio a Pomezia. L’assenza del capitano Atzori, è stata colmata dalla grande prestazione di Giraldi che in mediana non trova rivali, mentre quelle dei difensori Boi e Sedda, dalla buona prestazione di Bruno e Di Laura. Bravi Sanna, Cordeddu e Caddeo a portare avanti il gioco, irresistibile Virdis nel concretizzare al meglio le poche occasioni. Il Monterotondo schiera il 4-3-3, in attacco i pericolosi Prevete, Ascenzi e Bertino. Al primo tempo succede ben poco: al 10’ il tiro centrale di Sanna non crea problemi a Cunzi, al 17’ Rassu para

con facilità le conclusioni di Bertino e Ascenzi. Al 34’ il lancio lungo di Frongia, Virdis controlla bene ma scivola dopo il primo dribbling. Il Monterotondo trova il gol al 40’ con Ascenzi ma il fuorigioco è netto e poi lo sfiora al 41’ ancora con Ascenzi, di testa, su cross di Conte. Alla ripresa, il Sant’Elia ha due marcie in più. Al 3’ Virdis entra in area e prova il tiro di destro ma Cunzi manda in angolo. All’11’ Cordeddu sulla respinta di Punziano calcia da fuori area, palla alta sulla traversa. Il Progetto pressa e costruisce. Al 16’ Sanna serve Caddeo, conclusione dal limite e Cunzi manda in angolo. La gara si sblocca al 26’: Caddeo calcia teso dalla bandierina, la palla attraverso lo specchio di porta e Virdis appoggia facilmente. Al 37’bis del bomber: Di Laura lancia lungo, Nastasi di testa allunga la traiettoria, scatto bruciante di Virdis che di destro batte Cunzi. Nel recupero (48’) Ascenzi, di testa, gela il folto pubblico cagliaritano, è il gol della speranza per i laziali. Ultimo assalto Progetto e Cordeddu reclama il rigore per un’evidente spinta da dietro. Finisce 2-1, mezza salvezza in tasca.

BOMBER «IL MIRACOLO CI STA PER RIUSCIRE...» n Lasciagli uno spazio e lui ti punirà. Francesco Virdis, l’uomo della Provvidenza, segna altri due gol e il bottino sale a 22: «Dovevamo per forza vincere perché il pari ci penalizzava. Siamo stati bravi perché non abbiamo rischiato niente, specie nel primo tempo». Gara perfetta e un solo difetto: «Quel gol preso all’ultimo... Il 2-0 sarebbe stato un risultato più pesante per loro. La cosa importante comunque era vincere e l’abbiamo fatto. Abbiamo sudato per arrivare sino a qua per ottenere la salvezza e ci salveremo». Il 2-1 conferma il gran girone di ritorno. «Siamo una delle squadre che ha fatto più punti osserva Virdis - dovevamo fare questo miracolo e piano piano ci stiamo riuscendo». Domenica, la palla passa al Monterotondo. «Entrerà in campo sapendo che deve per forza vincere e questo sarà un vantaggio per noi» El.F.

Spareggi Il Porto Corallo pareggia a Usini

CHRISTIAN VIANI Capitano P.Corallo

n Ieri sono partiti i triangolari playoff con le gare della prima giornata. Poche sorprese, qualche 0-0 e vittorie solo per le squadre di casa. n Eccellenza/Promozione. Tanta pioggia a Usini e lo sterrato “Peppino Sau” ridotto ad una risaia. Si gioca per gli arbitri ma per i 22 in campo non è facile dare spettacolo. Finisce perciò 0-0 Usinese-Porto Corallo, un risultato che va bene ai sarrabesi che si giocheranno il tutto per tutto a Villaputzu il 3 giugno contro il San Teodoro, che ieri riposava e che domenica 27 (ore 16.30) ospiterà proprio l'Usinese. La terza giornata (il 3 giugno) sarà Porto Corallo-San Teodoro. n Promozione/Prima. Rispettato il fattore campo. Nel girone A, l’Orrolese

batte il San Vito 3-1 (riposava Sant'Elena). Domenica 27 (ore 16.30) si giocherà San Vito-Sant'Elena. Per la terza giornata (il 3 giugno) c’è Sant'ElenaOrrolese. Nel girone B la Bittese si impone di misura contro il Lauras 1-0 (riposava Borore). Domenica 27 (ore 16.30) si giocherà Lauras-Borore. Per la terza giornata (il 3 giugno) c’è Borore-Bittese. n Prima/Seconda. Due vittorie ca-

PLAYOFF I sarrabesi si giocano l’Eccellenza col San Teodoro. Vittorie per Orrolese e Bittese, tremano Sant’Elena e Borore

salinghe e due pareggi in attesa che esordiscano le squadre di Prima. Girone A: Monserrato-Seui Arcuerì 20 (riposava Su Planu). Domenica 27 si gioca Seui Arcuerì-Su Planu, il 3 giugno c’è Su Planu-Monserrato. Girone B: Santa Giusta-Europa 2008 2-2 (riposava Johannes). Domenica 27 si gioca Johannes-Santa Giusta, il 3 giugno c’è Europa 2008-Johannes. Girone C: Folgore Mamoiada-Aritzo 00 (riposava Palmas 95). Domenica 27 si gioca Palmas 95-Folgore Mamoiada, il 3 giugno c’è Aritzo-Palmas 95. Girone D: Sprint Ittiri-San Giorgio Perfugas 2-0 (riposava Malaspina). Domenica 27 si gioca San Giorgio Perfugas-Malaspina, il 3 giugno c’è Malaspina-Sprint Ittiri.

n Vittoria sofferta sul Monterotondo con una ripresa che Bernardo Mereu definisce da «10 e lode». Il tecnico elogia i suoi ragazzi: «Era una gara difficile, i ragazzi hanno dato un’ennesima prova di orgoglio e dignità, stanno facendo tutto quello che umanamente possono fare. Guardando il girone di ritorno saremmo sesti, non posso che essere soddisfatto. Abbiamo giocato in condizioni quasi impossibili, non potendo fare neanche un cambio, tutti i ragazzi in panchina non stavano bene, a parte Atzeni che è un ’91». I cambi li ha fatti spostando le pedine: «Ho dovuto cambiare l’aspetto tattico di questa gara accentrando Sanna, Cordeddu più largo e chiedendo a Di Laurea di spingere di più». Un occhio di riguardo per Giraldi: «È stato eroico, ha fatto una grande gara e non ha ancora recuperato del tutto l’infortunio al collaterale. Speriamo di avere più giocatori possibili per questi ultimi 90’ che vanno giocati con tanta testa e cuore». El. F.

IL PATRON CARDIA

«Metà dell’opera ora serve un pari ma vinceremo»

n La salvezza del Sant’Elia fino a poco tempo fa veniva associata alla sola parola miracolo. Ora può esser considerata più un’impresa da completare. Il gol del Monterotondo al 48’ della ripresa si sarebbe potuto evitare, ma per il presidente del Progetto Sant’Elia Franco Cardia non sarà un fattore che graverà sul risultato finale: «Sul momento ha bruciato ma poi ci servirà in vista del ritorno, se avessimo vinto due a zero non avremmo tenuto alta la concentrazione, cosa che sono sicuro faranno i ragazzi dopo questo risultato». Salvezza vicina: «Siamo a metà dell’opera abbiamo fatto un altro passo in avanti verso il nostro obiettivo, ora dobbiamo tornare da Pomezia con un risultato positivo. Il pari non lo cercano loro come non lo cerchiamo noi, andiamo là per vincere». L’avversario resta pericoloso: «Il Monterotondo ha dimostrato di essere una buona squadra ma ora saranno costretti a giocare più aperti». El.F.


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SPORT CICLISMO RABOTTINI, FUGA E VITTORIA RODRIGUEZ TORNA IN MAGLIA ROSA

VALENTINO «AVEVO NOSTALGIA DEL PODIO BELLA GARA, SI È VISTA UN PO’ DI BAGARRE»

n Una fuga d'altri tempi. L’eroe Matteo Rabottini vince la 15ª tappa a Pian dei Resinelli (171 km), in una giornata da tregenda, sconfiggendo freddo, pioggia e nebbia dopo un’interminabile fuga, cominciata al km 18 e bruciando in uno sprint all'ultimo respiro Rodriguez che si consola riconquistando la maglia rosa. Lo spagnolo dovrà difenderla dalla 17ª alla 21ª tappaª da Hesjedal (a 00'30, Basso (01'22), Tiralongo (01'26), Kreuziger (01'27), Scarponi (01'36).

n «Avevo grande nostalgia del podio. Sono molto contento, ci voleva» ha detto Valentino Rossi. «Sapevo di avere una possibilità speciale sul bagnato, ho cercato di non buttarla via. È stata una bella gara, bellissima negli ultimi giri. E poi finalmente abbiamo rivisto un po’ di bagarre». Sul futuro: «Il fatto di essere andato forte sotto la pioggia non risolve i nostri problemi sull'asciutto, ora al Mugello proveremo delle cose interessanti».

MOTOGP .FRANCIA

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Basket La Dinamo cerca

il pass per le semifinali TENNIS ROMA AZZURRA TRIONFO ERRANI-VINCI n Sara Errani e Roberta vinci trionfano nel doppio femminile agli Internazionali Bnl d'Italia vincendo la finale contro le russe Makarova ed Vesnina col punteggio di 6-2, 7-5. Il successo di una coppia tutta azzurra agli Open d'Italia arriva dopo 27 anni (Cecchini-Reggi) ed è di buon auspicio in vista dei Giochi di Londra,. «Vinciamo l'oro - ha detto la Vinci trionfare a Roma dà una soddisfazione maggiore». Chi siano più forti della Pennetta-Schiavone? La Errani taglia cortoo: «Chiedetelo al presidente». Nel singolare femminile Maria Sharapova si conferma regina del Foro Italico battendo la cinese Li Na 4-6, 64, 7-6 col match fermato per la pioggia. E l’acqua ha sconvolto il programma con l'attesa finale maschile, che vede opposto il serbo Novak Djokovic e lo spagnolo Rafael Nadal, rinviata a questo pomeriggio alle ore 12.

BOLOGNA Questa sera alle 20.30 gara tre in casa delle V Nene per chiudere i conti e passare il turno playoff. La squadra di Sacchetti conduce 2-0. «Bravi i ragazzi a crederci fino alla fine» n La Dinamo Sassari questa sera alle 20.30 cercherà di chiudere i conti con Bologna in gara3. Prima gara in trasferta in questi playoff per la squadra di Sacchetti che al Palaserradimigni dopo aver gestito bene gara1, in gara2 ha sofferto per poi recuperare al terzo quarto e chiudere sopra di due con exploi finale di Easley e i soliti cugini Diener pronti a replicare Poeta e compagni ad ogni azione. Stasera il vantaggio psicologico è sicuramente per gli uomini di Sacchetti ma il pubblico di casa delle V Nere sarà pronto a farsi sentire. Sacchetti parte da gara2. «Gara particolare, abbiamo avuto un inizio allucinante contro una Bologna che aveva un atteggiamento diverso e aggressivo», ha detto il tecnico della Dina-

mo. «Bravi i ragazzi a crederci sino in fondo. Gli episodi fanno parte del basket: sbagli un libero, non fai il fallo e poi a ottantasei centesimi trovi il canestro ella vittoria. Abbiamo chiamato il pubblico a raccolta perchè ci serve il sostegno pieno del nostro palazzetto. Andiamo a dormire e pensiamo a gara3». Coach Alessandro Finelli: «Complimenti ai miei giocatori, perchè in gara2 hanno dimostrato che possiamo tornare qui in gara5 e giocarcela. Siamo cresciuti e migliorati, penso che abbiamo forza e possibilità per farcela. Complimenti al gioco e al talento della Dinamo, oltre che a questa splendida e correttissima cornice di pubblico». L’appuntamento questa sera alle 20.30.

Lorenzo vince la gara sul bagnato miracolo di Rossi, Ducati seconda n La gara. Jorge Lorenzo vince il Gp di Francia e Valentino Rossi torna sul podio. Su pista bagnata lo spagnolo della Yamaha si è imposto in solitaria. Alle sue spalle Rossi, in sella alla Ducati, ha conquistato il 2° posto dopo un bel duello con Casey Stoner (Honda), superato all'ultimo giro. Rossi non saliva sul podio da oltre un anno: l'ultima volta era stata l'anno scorso proprio a Le Mans (terzo). Bello il duello tra Dovizioso e Rossi che ha ricordato quello dello scorso anno quando Valentino venne battuto dal rivale per il secondo posto. Poi Rossi è riuscito anche ad andare a riprendere Stoner che stava cercando di agguantare Lorenzo n Ordine d’arrivo: 1. Lorenzo (Spa/Yamaha) 49.39.743 2. Rossi (Ita/Ducati) a 9.905 3. Stoner (Aus/Honda) 11.298 4. Pedrosa (Spa/Honda) 29.361 5. Bradl (Ger/Honda) 32.477 6. Hayden (Usa/Ducati) 32.842 7. Dovizioso (Ita/Yamaha) 59.759 8. Crutchlow (Gbr/Yamaha) 1:05.152 9. Barbera (Spa/Ducati) 1:07.846 n Mondiale piloti: 1. Lorenzo 90 punti; 2. Stoner 82; 3. Pedrosa 65; 4. Crutchlow 45; 5. Dovizioso 44; 6. Rossi 42; 7. Bradl 35; 8. Bautista 35; 9. Hayden 33.

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Registi giovani, carini e laureati

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i chiama Notorius Film Festival, il primo concorso cinematografico che si propone di coinvolgere gli studenti di tutte le Università italiane. L’iniziativa è ideata e organizzata dal Circolo Universitario Cinematografico Notorius di Cagliari in stretta collaborazione con il Celcam (Centro per l’educazione e i linguaggi del cinema, degli audiovisivi e della multimedialità) e il patrocinio del corso di Laurea di Scienze della Comunicazione dell’Ateneo cagliaritano. L’idea è quella di coinvolgere tutte le Università italiane, in particolare quei corsi di laurea in cui sono attivi insegnamenti di cinematografia, per promuovere opere cinematografiche (cortometraggi e documentari) realizzate da corsi di laurea, dipartimenti e centri delle Università ma anche opere prodotte da studenti universitari in forma indipendente. In questo modo si avrà per molti artisti emergenti l’opportunità di avere una vetrina importante e di ampia diffusione – spiega in una nota il Circolo Notorius - negli ultimi anni è notevolmente aumentato l'interesse nel cinema da parte dei giovani e, in particolare, è aumentata la proposta di iniziative formative di settore da parte delle Università; con questo concorso si intende dunque monitorare i risultati della crescente offerta formativa in questo ambito. Scopo dell’iniziativa è anche quello di aprire un ponte culturale fra gli studenti sardi e quelli delle altre università italiane, in modo che il confronto fra diverse realtà studentesche favorisca la creazione di una rete interregionale dedicata alla produzione cinematografica universitaria. Le varie opere in concorso andranno a costituire un archivio delle produzioni cinematografiche universitarie e avranno in futuro la possibilità di realizzare una mostra. L’ambizione del gruppo è far si che questo progetto venga riproposto negli anni, non escludendo la possibilità che venga allargato anche agli studenti appartenenti alle altre università dell’Unione Europea. LE ISCRIZIONI Per poter partecipare al concorso, il cui termine è fissato per il 22 maggio, è necessario essere regolarmente iscritti all’Università, le opere devono essere state realizzate a partire dal 2009 e non devono avere una durata superiore ai trenta minuti. Le opere saranno preselezionate da un comitato composto da alcuni esperti del circolo Notorius, quelle che accederanno alla fase finale verranno proiettate il 26-27-28 giugno, nel cineteatro Nanni Loy e saranno giudicate da una giuria tecnica, composta da esperti del settore e da una giuria popolare divisa tra spettatori e utenti online. Sono previsti otto premi totali, suddivisi fra le categorie “Fiction” e “Documentario”, a loro volta ripartiti nelle categorie “Università” e “Indipendenti”. Il circolo universitario cinematografico Notorius è da diversi anni impegnato nella divulgazione e formazione della cultura cinematografica. Nato nel 2003 dall’unione di studenti frequentanti i corsi di cinema nella Facoltà di Scienze della formazione di Cagliari, tenuti dal docente Antioco Floris, il gruppo si forma intorno alla realizzazione del cortometraggio Cagliari per me, il quale vince il premio come

CONCORSO La scadenza è il 22 maggio. Le opere in finale saranno proiettate il 26-27-28 giugno nel cineteatro Nanni Loy

migliore documentario all’edizione del 2004 del festival internazionale di videoproduzioni indipendenti VArt. Il circolo, fin dalla sua nascita, è federato alla Ficc, Federazione italiana dei Circoli del Cinema e opera principalmente grazie ai contributi dell’Ersu di Cagliari. Numerose sono le attività svolte negli anni, dalle conferenze ai seminari con temi riguardanti il cinema, affrontati semI CORTI pre con taglio scientifico, ai laboraIN CONCORSO tori di montaggio, regia, sceneggiaL’iniziativa è ideata e tura, fotografia, fino alla realizzaorganizzata zione di diversi cortometraggi avvadal Circolo lendosi della collaborazione di regiUniversitario sti sardi fra i quali Salvatore Mereu Cinematografico ed Enrico Pau. Per promuovere il FeNotorius di stival, questa sera dalle ore 21:00 nel Cagliari in locale Interno 24 in viale Trieste a stretta Cagliari, si terrà un cine-aperitivo collaborazione con una rassegna cinematografica con il Celcam in cui verranno proiettati i migliori e il patrocinio cortometraggi realizzati durante gli del corso di anni di attività dell’associazione: Laurea di L’esame, di Salvatore Mereu del Scienze della 2009, Jovid di Silvia Perra del 2012, Comunicazione Guney Africa del 2004 e Romaficdell’Ateneo tionfest. I segreti di una fiction di cagliaritano successo del 2010. Salvatore Carvone

info

CINEAPERITIVO Per promuovere il Festival, questa sera dalle ore 21:00 nel locale Interno 24 in viale Trieste a Cagliari, si terrà un cineaperitivo con una rassegna cinematografica in cui verranno proiettati i migliori cortometraggi realizzati durante gli anni di attività dell’associazione.

MIELEAMARO

Appuntamento al Ghetto con Carlotto

Q

uasi un marchio di fabbrica e una garanzia di successo. Massimo Carlotto è una macchina che macina storie narrate con uno stile asciutto, secco, essenziale. Appuntamento con lo scrittore padovano domani alle 19 al Ghetto degli ebrei di via Santa Croce prima e unica a Cagliari per “Respirocorto” Einaudi, di Massimo Carlotto. Con la partecipazione di Michele Ledda e di Massimo Massa. Sullo sfondo di una Marsiglia mai così affascinante, difesa da inguaribili romantici come il commissario Bour-

det e il boss Armand Grisoni, una generazione di criminali del tutto nuovi scende in campo. Hanno studiato. Sono giovani, spregiudicati, ecorrono terribilmente veloci. Potranno mai fallire? Dopo averci raccontato come nessun altro i misfatti del Nordest italiano, e averci appassionato con le indagini dell’Alligatore, Massimo Carlotto ha deciso di allargare lo sguardo, e andare al cuore del crimine dei nostri tempi, globale e senza frontiere. Con i pregiche l’hanno fatto amare da tanti lettori: lo stile essenziale, la perfetta padronanza del-

MR. NOIR Lo scrittore padovano domani alle 19 nella e unica presentazione del suo ultimo romanzo “Respirocorto” l’intreccio, i personaggi che nella loro amoralità e crudeltàriescono ad affascinare, perché li sentiamo veri, umani nella loro disumanità.O nelle loro ossessioni, come la straordinaria coppia della poliziotta B.B. e del boss Grisoni, unici a contrastare l’avvento

della Dromos Gang. Come una danza leggera e sapiente, ma implacabile, uno tra i più amati scrittori italiani ci conduce nella orgogliosa arroganza del nuovo crimine. E racconta da par suo una grande storia, che spazia dai boschi radioattivi di Cernobyl ai caveau delle banche svizzere. Con una irresistibile gang diprivilegiati. Zosim, Sunil, Giuseppe, Inez. La Dromos Gang. Si sono conosciuti studiando Economia a Leeds. Brillanti, impeccabilmente vestiti, del tutto amorali ma traloro fraterni, quattro giovanissimi con pesanti famiglie alle spalle piombano su Marsiglia da ogni parte del globo, per prendersela tutta. Il resto è da gustare nel libro. Apputamento a domani.


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CULTURA

I SEGRETI DELLA SISTINA

Uno studioso svela Michelangelo

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ra il 1508 quando Michelangelo Buonarroti, all’epoca poco più che trentenne, iniziò a lavorare al gruppo di affreschi della Cappella Sistina. «Era un lavoraccio, e Michelangelo lo detestava», ha spiegato Pino Abramo, lo studioso di Sacre Scritture e pensiero ebraico che giovedì scorso all’Hotel Caesar’s ha tenuto incollate alle sedie le tante persone accorse a seguire la sua lezione sul capolavoro del grande fiorentino. «Il Buonarroti si considerava uno scultore. Adorava plasmare la pietra, fino a “farla parlare”, mentre considerava il mestiere di pittore una specie di ripiego», ha rivelato Abramo. Con linguaggio semplice e stile colloquiale lo studioso ha messo in evidenza tutti quei messaggi più o meno occulti che Michelangelo ha voluto lasciare ai posteri, facendosi beffe del “Papa terribile”, quel Giulio II che lo tiranneggiava costringendolo a lavorare per ore e ore ogni giorno letteralmente appeso ai ponteggi, cosa che alla lunga causò al grande artista problemi respiratori e alla vista. Per vendetta, Michelangelo decise di collocare il ritratto del Papa esattamente sotto i piedi del profeta Geremia, che dall’alto pare osservarlo con una palese aria di disapprovazione. «Teniamo conto che offendere il pontefice al tempo poteva significare la perdita del posto di lavoro o direttamente della testa», ha precisato Abramo. Lo studioso ha anche mostrato il “lato buono” del

Buonarroti, che abilmente inserì tra i vari personaggi del suo affresco figure di amici, come Pico della Mirandola, o di grandi della storia, come Dante. Nel corso della conferenza, organizzata dal circolo di corrispondenza Quator Coronati e aperta dall’intervento dello scrittore Gavino Angius, non sono mancati momenti di ilarità, ad esempio quando Pino Abramo ha mostrato due paffuti e riCHI È PINO ABRAMO denti puttini che fanno con le mani dei clamorosi gestacci all’indirizzo Napoletano, laureato in dell’odiato Giulio II. Preciso ed esauGiurisprudenza, stivo, lo studioso ha ricevuto in più di Pino Abramo una circostanza gli applausi dei preè un esperto senti, conquistati dalla sua accattidi Sacre vante parlata e soprattutto incantati Scritture, dallo scorrere delle immagini della Cabala e Cappella Sistina, ancor più magnifipensiero che dopo il completamento del reebraico. Ha stauro. Infine, l’immagine di Giona, pubblicato che troneggia in vetta all’affresco del numerosi Giudizio Universale, dominato dalla saggi possente figura di Cristo. Il profeta scientifici ed biblico è ritratto con un effetto tale è stato per cui sembra che il suo corpo sia relatore in prossimo a uscire dal dipinto, animanumerosi to di vita propria. Perché questa scelconvegni ta, apparentemente curiosa e insoliinternazionali. ta, da parte di Michelangelo? «PerTra i suoi ché», ha spiegato Abramo, «la vicenprincipali da di Giona è quella di un uomo che lavori “Il ha imparato una lezione: mai abbanCantico dei donare i peccatori al loro destino, Cantici e la non è mai troppo tardi per la loro saltradizione vezza». Un messaggio di speranza, cabalistica». uno dei tanti lasciati da Michelangelo tra i meandri del suo capolavoro. Fabio Marcello

info

MESSAGGI NASCOSTI L’affresco del Giudizio Universale nella Cappella Sistina

• CAGLIARI - Via Calamattia, 2/A - Tel.070.5505350 • ORISTANO - Via Cagliari, 67 - Tel.0783.31301

www.areadealer.alfaromeo.it/acentrosport


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Riposo CINE TEATRO ALKESTIS Via Loru, 31 - Tel. 3385863990 Sala 1 Sister

Sala 8 h

❆h Ore 21.30

CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Riposo CINETECA SARDA h Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Rassegna cinematografica Ore 20.30 CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Margin Call Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 La fredda luce del giorno Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 3 Quella casa nel bosco Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 4 Interno giorno Ore 18.30-20.30 Sala 5 100 metri dal Paradiso Ore 18.15 Sala 5 Special Forces - Liberate l’ostaggio Ore 22.30 Sala 5 To Rome With Love Ore 20.15 Sala 6 Chronicle Ore 22.30 Sala 6 Concerto Filarmonica Ore 19.45 Sala 6 Hunger Games Ore 19.45-22.30 Sala 7 American Pie - Ancora insieme Ore 17.00-22.30 Sala 8 Dark Shadows Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 9 The Avengers Ore 17.00-19.45-22.30 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Roman Polanski: A Film Memoir Ore 19.15-21.30 Sala 2 Dark Shadows Ore 21.30 Sala 2 Il primo uomo Ore 19.15 SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. Il pescatore di sogni Ore 17.00-19.15-21.30 Sala Truf. Tutti i nostri desideri Ore 17.00-19.15-21.30 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Il pescatore di sogni Ore 17.20-19.50-22.20 Sala 2 La fredda luce del giorno Ore 17.30-19.50-22.10 Sala 3 Seafood - Un pesce fuor d’acqua Ore 17.00 Sala 3 Special Forces - Liberate l’ostaggio Ore 19.20-21.50 Sala 4 American Pie - Ancora insieme Ore 18.50-21.30 Sala 5 The Avengers Ore 19.00-22.00 Sala 6 Hunger Games Ore 18.10 Sala 6 The Avengers 3D Ore 21.30 Sala 7 Margin Call Ore 17.00-19.30-22.00

Sala 9

Sala 10 Sala 10 Sala 11 Sala 11 Sala 12 Sala 13

Dark Shadows Ore 17.05-19.45-22.25 American Pie - Ancora insieme Ore 17.05-19.40-22.15 Chronicle Ore 17.25-19.35 Hunger Games Ore 21.45 100 metri dal Paradiso Ore 17.00-19.25 Workers - Pronti a tutto Ore 21.55 Dark Shadows Ore 18.45-21.25 Quella casa nel bosco Ore 17.25-19.45-22.05

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 Quella casa nel bosco Ore 17.40-20.30-22.40 Sala 2 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 3 La fredda luce del giorno Ore 17.40-20.10-22.20 Sala 4 Dark Shadows Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 5 Margin Call Ore 17.40-20.00-22.20 Sala 6 The Avengers 3D Ore 16.45-19.40-22.40 Sala 7 Chronicle Ore 17.40-20.10 Sala 7 Special Forces - Liberate l’ostaggio Ore 22.20 Sala 8 Il pescatore di sogni Ore 17.40-20.10-22.30

SESTU

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Ex S.S. 131 Km 10,800 - Tel. 0702281700 Sala 1 100 metri dal Paradiso Ore 20.00 Sala 1 Seafood - Un pesce fuor d’acqua Ore 18.00 Sala 1 Special Forces - Liberate l’ostaggio Ore 22.20 Sala 2 Il pescatore di sogni Ore 17.50-20.10-22.30 Sala 3 Chronicle Ore 16.45-18.40-20.35-22.30 Sala 4 La fredda luce del giorno Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 5 The Avengers Ore 16,40-19.35-22.30 Sala 6 Dark Shadows Ore 17.40-20.05-22.30 Sala 7 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-19.55-22.20 Sala 8 Dark Shadows Ore 16.40-19.05-21.45 Sala 9 The Avengers 3D Ore 18.35-21.30 Sala 10 American Pie - Ancora insieme Ore 16.30-18.55-21.20 Sala 11 Quella casa nel bosco Ore 18.20-20.25-22.30 Sala 12 Hunger Games Ore 16.40-19.35-22.30

SASSARI

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Dark Shadows Ore 18.30-21.00

ILMETEO

le trame Sala 5

QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Diaz - Non pulire questo sangue Ore 21.00 Sala 1 Il castello nel cielo Ore 18.30 TEATRO VERDI ▲ho Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Quella casa nel bosco Ore 18.30-20.30-22.30

ALGHERO

MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 American Pie - Ancora insieme Ore 21.00 Sala 1 Dark Shadows Ore 18.30

TORRALBA

CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 Riposo

CARBONIA

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Dark Shadows Ore 18.10-20.20-22.30

IGLESIAS

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 La fredda luce del giorno Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 2 Quella casa nel bosco Ore 18.15-20.15-22.30 Sala 3 Il castello nel cielo Ore 18.30 Sala 4 Concerto Filarmonica Ore 19.45 Sala 4 Hunger Games Ore 19.45 Sala 5 Dark Shadows Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 6 Chronicle Ore 22.30 Sala 6 Special Forces - Liberate l’ostaggio Ore 20.15 Sala 7 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 8 The Avengers 3D Ore 21.00

GUSPINI

CINETEATRO MURGIA Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Riposo

❆ho

TRE CAMPANE Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Riposo

▲ho

LUNAMATRONA

SAMASSI

ITALIA Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Dark Shadows

NUORO

▲h

Ore 21.00

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 A morte! Ore 20.45 Sala 1 Hunger Games Ore 18.00 Sala 2 The Avengers Ore 18.30-21.15 Sala 3 Quella casa nel bosco Ore 18.20-20.50-22.50 Sala 4 Diaz - Non pulire questo sangue Ore 18.10-20.30-22.50

American Pie - Ancora insieme Ore 18.15-20.30-22.45 Dark Shadows Ore 18.20-20.30-22.40

Sala 6

TORTOLI’

IL PESCATORE DI SOGNI Genere Commedia Anno 2012 Durata 112 minuti Regia Lasse Hallström Con Ewan McGregor, Emily Blunt Trama Alfred lavora come scienziato presso il ministero della Pesca e dell’Agricoltura britannico, inappagato dal suo lavoro ripetitivo, e arresosi al ritmo monotono del suo matrimonio, accetta come diversivo la proposta, un tantino bizzarra, di uno sceicco: introdurre la pesca del salmone nello Yemen. La nuova esperienza lavorativa sarà una grande opportunità per Alfred che incontrerà anche l’amore...

LA FREDDA LUCE DEL GIORNO Genere Thriller Anno 2011 Durata 93 minuti Regia Mabrouk El Mechri Con Henry Cavill, Bruce Willis Trama L’uomo d’affari, Will Shaw, parte per la Spagna, in vacanza con la sua famiglia. Tutto volge per il meglio, quando, in sua assenza, la madre, il fratello e la fidanzata vengono rapiti. I sequestratori, uomini a lui sconosciuti, sono a caccia di una valigetta misteriosa. Nella forsennata ricerca dei suoi cari, Will rimarrà incastrato in un complotto; ed è proprio allora che scoprirà angoli oscuri della vita di suo padre...

MARGIN CALL Genere Thriller Anno 2011 Durata 109 minuti Regia J.C. Chandor Con Kevin Spacey, Paul Bettany Trama Ventiquattr’ore prima del crollo della borsa del 2008, Eric Dale, uno dei capi settore di una grossa banca di credito finanziario, viene licenziato in tronco. Peter Sullivan, un analista alle prime armi, si ritrova in mano carte importanti (consegnategli direttamente da Dale) riguardanti gli affari della banca. Pare che il fallimento sia dietro l'angolo. Tra problemi personali ed economici, tutti si ritroveranno a fare i conti col poco tempo rimasto a disposizione...

QUELLA CASA NEL BOSCO Genere Horror Anno 2011 Durata 95 minuti Regia Drew Goddard Con K. Connolly, C. Hemsworth Trama Un gruppo di cinque amici decide di trascorrere un fine settimana all’insegna dell’avventura e del divertimento. Il bosco è il luogo prescelto. Trovano una casa abbandonata che diviene il rifugio per il loro weekend spensierato. Ma allo scendere della notte,, iniziano a succedere delle cose strane e inquietanti...

GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-21.30 Sala 2 Dark Shadows Ore 19.30

OLBIA

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 To Rome With Love Ore 17.00-22.00 Sala 2 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-20.00 Sala 2 Dark Shadows Ore 19.30-22.30

TEMPIO PAUSANIA

CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Dark Shadows Ore 19.00-21.30

LA MADDALENA

PRIMO LONGOBARDO Lungomare Amm. Mirabello Sala 1 Riposo

PALAU

CINE-TEATRO MONTIGGIA Via Nazionale 113 Sala 1 Riposo

SANTA TERESA DI GALLURA

CINEMA TAPHROS Centro Taphros - Tel. 0789754684 Sala 1 Riposo

❆ho

ORISTANO

MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Dark Shadows Ore 17.30-19.50-22.15 Sala 2 La fredda luce del giorno Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 3 Chronicle Ore 20.30 Sala 3 The Avengers 3D Ore 17.30-22.30 Sala 4 The Artist Ore 17.30-19.45-22.00

GHILARZA

JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 Riposo

SANTA GIUSTA

MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 La fredda luce del giorno Ore 18.10-20.10-22.30 Sala 2 Quella casa nel bosco Ore 18.15-20.20-22.30 Sala 3 Jack e Jill Ore 18.20-20.20-22.25 Sala 4 Dark Shadows Ore 18.00-20.15-22.35 Sala 5 American Pie - Ancora insieme Ore 18.00-20.15-22.35 Sala 6 The Avengers 3D Ore 18.30-22.15 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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