a pagina8
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DOPO BALLOTTAGGI Grillo: Bersani, sei quasi morto. La replica: ora di’ qualcosa per il Paese
DI CAGLIARI
QUOTIDIANO
Anno II Numero 141 Mercoledì 23 maggio 2012 0,80 Euro
CAGLIARI Spazi stretti in attacco uno tra Larrivey e Nenè partirà
LO SHOW Sesso, danza e ironia la ricetta vincente del “Burlesque”
Virginia Saba a pagina 17
Giuseppe Novella a pagina 20
CONSIGLIO Province in bilico «Senza la legge sarà il caos» n Salta la riunione della commissione Riforme e la proroga per le province abrogate dal referendum si allontana. Per scongiurare il caos normativo c’è tempo solo fino al 26 maggio e i partiti danno l’aut aut ai Riformatori: senza il loro sì, niente provvedimenti ponte in attesa della riforma degli Enti locali. Gli esperti nominati dal Consiglio consegnano la loro relazione: no ai commissari e serve
subito una legge per garantire servizi e funzioni degli enti intermedi. I dipendenti delle Province manifestano davanti a Villa Devoto mentre l’opposizione chiede al presidente Cappellacci di riferire in Aula sulle nomine alla Carbosulcis. Antonio Moro e Francesca Ortalli alle pagine 2-3
TURISMO E FINANZA .
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CRONACHE
Regione Scuola digitale gara pasticcio da 30 milioni n Il progetto “Semid@s” per le lavagne digitali nelle scuole sarde non decolla: paralisi negli uffici tra diffide e imprecisioni nel bando da correggere. a pagina 7
Conti aperti Tensioni e rischi alla Camera di commercio n Lo spettro di un commissariamento: la Fiera senza cda non ha approvato il Bilancio e l’Ente è in ritardo con i suoi conti. Marcello Zasso a pagina 11
Non c’è solo l’emiro, magnati alla conquista dell’Isola L’emiro del Qatar, Hamad Bin Kalifa Al Thani, con 700 milioni di euro ha già annesso la Costa Smeralda al suo regno. Ma punta al business nell’Isola anche un magnate indiano del ferro, Pramod
Agarwal, che vuole mettere le mani sui resort che costituivano l’impero delle vacanze della fallita Valtur: pronto alla conquista del Sud Sardegna. Mentre a Villasimius Timi Ama e Tanka Village
puntano all’ampliamento col piano casa. Possibile la cessione del resort vicino al Giunco. Vincenzo Garofalo a pagina 6
CAPOTERRA DANNI PER L’ALLUVIONE: AMMESSE 170 PARTI CIVILI AUT. DAL MIN. DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
SEDE D’ESAME IELTS DEL BRITISH COUNCIL
a pagina 14
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Vita notturna Alla Marina torna il dibattito sulla movida n Folla per le strade e si riapre il caso nel rione. Venerdì la Giunta incontra i residenti e sabato l’assemblea degli anti-rumore. Paolo Rapeanu a pagina 12
Elmas Schiacciato da tubi di ferro operaio ferito n Incidente sul lavoro all’interno del capannone Bricoman. Un giovane di 35 anni è stato travolto da alcuni infissi metallici. Manuel Scordo a pagina 15
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MERCOLEDÌ 23 MAGGIO 2012
POST REFERENDUM
ENTI «Cappellacci riferisca in Aula» n I consiglieri dell’opposizione chiedono al presidente della giunta, Ugo Cappellacci, di riferire in Aula sulle procedure di nomina degli amministratori negli enti, nelle agenzie, nelle società in house partecipate o controllate dalla Regione. Nella mozione (primo firmatario il capogruppo del Misto, Luciano Uras-Sel) si fa riferimento anche alle indicazioni per la Carbosulcis, evidenziando come «le nomine
sarebbero state previste senza la definizione di alcun parametro oggettivo di valutazione delle professionalità e delle esperienze necessarie allo svolgimento di responsabilità di amministratore». Il centrosinistra chiede che il presidente della giunta riferisca in Consiglio sulle modalità di selezione dei candidati, in particolare per la Carbosulcis. La società sulcitana oggi è chiamata (in-
sieme con Igea e Sotacarbo) al rinnovo del consiglio di amministrazione ma si dovrebbe optare per un amministratore unico. Il favorito per Carbosulcis era il giovane consigliere comunale di Iglesias, Alessandro Lorefice, ma nelle ultime ore le sue quotazioni sono in netto ribasso. Così sembra ritornare in pista il sindaco di Perdaxius, Gianfranco Trullu, insieme col capogruppo Pdl in Provincia, Gianni Locci.
LA CONTROMOSSA Province, la legge ponte solo col sì dei Riformatori n Province sempre più in bilico e legge di transizione nel limbo. La giornata di ieri segna lo stop ai lavori della commissione Riforme e trasforma quella che era una corsa contro il tempo in uno sprint all’ultimo minuto in Consiglio regionale. Il termine del 26 maggio è l’ultima data utile per scongiurare il caos normativo che scatterebbe dal momento in cui il decreto del presidente della Giunta che sancisce l’abrogazione di Sulcis, Medio Campidano, Ogliastra e Gallura, finirà pubblicato sul Buras (il bollettino ufficiale della Regione). La conferenza dei capigruppo si tiene stretto il boccino e gioca di fino con i Riformatori: la legge di transizione per le province abrogate dai referendum se ci sarà, si dovrà fare con l’accordo di tutti i partiti presenti in Regione. Vuol dire anche con la firma e coi voti dei Riformatori, il partito che anche dopo il 6 maggio ha continuato a chiamarsi fuori da tutte le possibili soluzioni legislative che non fossero la cancellazione degli enti intermedi. L’AUT AUT DELLA CAPIGRUPPO Tradotto vuol dire che, se entro questa mattina, il capogruppo dei fantoliani, Attilio Dedoni, non porterà l’assenso del gruppo dei Riformatori alle norme transitorie, le altre forze del Consiglio lasceranno correre il “nodo province” fino allo strozzo del 26 maggio, quando il governatore Cappellacci, dovrà (in forza della legge) decretare l’esito dei referendum abrogativi. Lo slittamento della riunione della commissione Riforme di ieri e quello previsto anche per la convocazione di oggi alle 10, significa che se i Riformatori non danno l’assenso per la legge ponte che traghetta le Province alla riforma complessiva degli Enti locali, la commissione si riunirà dopo la pubblicazione del decreto che le cancella. Con tutto ciò che ne consegue sul piano normativo
«Il referendum ha effetti demolitori, stante la necessità statutaria e costituzionale della permanenza di un livello provinciale di enti territoriali, nonchè la necessità di regolare transitoriamente poteri, funzioni e rapporti giuridici oggi in capo alle province si consiglia l’adozione di una legge volta ad affrontare le suddette necessità». Gli esperti Ballero, Ciarlo, Deffenu e Contu
e con il “caos” che ne deriverà nelle amministrazioni e nei servizi ai cittadini. Per intenderci, con quel “vuoto normativo” che i quattro giuristi nominati dal Consiglio regionale (Benedetto Ballero, Pietro Ciarlo, Gianni Contu e Andrea Deffenu) hanno messo nero su bianco nelle 25 pagine di relazione che ieri mattina hanno depositato negli uffici della presidente Claudia Lombardo. LA RISPOSTA DEI RIFORMATORI La replica del coordinatore dei Riformatori e vice presidente del Consiglio, Michele Cossa, parte dal concetto base: «Qualunque soluzione deve rispettare l’esito dei referendum». L’aggiunta non è un dettaglio: «I Riformatori - spiega Cossa - valuteranno tutte le proposte insieme con il comitato dei garanti che il movimento referendario ha nominato per verificare l’attività del Consiglio e il rispetto della volontà popolare». «Se siamo d’accordo su una norma transitoria per le province abrogate fino alla riforma degli Enti Locali? Non sono immaginabili proroghe di lungo periodo - dichiara il coordinatore dei fantoliani - ma soluzioni tecniche con la certezza che al termine del percorso ci sarà l’abolizione di tutte
le province in Sardegna». La prima parte delle dichiarazioni del vice presidente del Consiglio regionale sembrano aprire uno spiraglio per il provvedimento ponte ma la cancellazione delle province con una legge del Consiglio regionale è una opzione che non è nella disponibilità della Regione. Lo dicono senza giri di parole i giuristi del Consiglio nella loro relazione ma soprattutto lo dice lo Statuto della Sardegna che come è noto e legge costituzionale. Resta così ancora più incerto il percorso della legge transitoria ma soprattutto crescono i dubbi sul futuro delle province. I costituzionalisti Ballero, Ciarlo, Contu e Deffenu escludono un interregno fatto di commissari e soprattutto ribadiscono quanto da tempo circola con insistenza: l’abrogazione delle “nuove” province rischia di trascinare anche le vecchie nella discarica degli enti dismessi. Per questo i giuristi ammoniscono: «Serve una una legge prima del 26 maggio per affrontare, poteri, funzioni e rapporti giuridici in capo alle province». Per farla, dicono però le forze politiche del Consiglio regionale, serve l’assenso dei Riformatori. E non è il gioco della bottiglia ma quello del cerino in mano. Antonio Moro
IN CONSIGLIO DOPO L’OGLIASTRA, ARRIVA TOCCO n La scorsa settimana è stato il turno della Provincia Gallura, guidata dal senatore Pdl, Fedele Sanciu, ieri è toccato alla Provincia dell’Ogliastra, capitanata da Bruno Pilia e oggi spetta al Medio Campidano di Fulvio Tocco. Proseguono gli incontri degli amministratori degli enti abrogati dal referendum, con la conferenza dei capigruppo in Consiglio regionale. I rappresentanti dell’Ogliastra hanno ribadito la necessità di una proroga degli attuali enti, in attesa della riforma complessiva e per la quale occorre il coinvolgimento dei territori. Il presidente della Provincia, Bruno Pilia, ha sottolineato l’importanza l’importanza del ruolo delle province in Sardegna: «Il risultato del referendum rischia di mettere in discussione la stessa specialità dell’Isola». Per Stefano Stochino, sindaco di Elini, è necessario «un tavolo comune per disegnare il quadro normativo che ormai non esiste più».
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MERCOLEDÌ 23 MAGGIO 2012
LA PROTESTA La rabbia dei dipendenti resta fuori da Villa Devoto
Incontri
IL GRUPPO DEL PD CON LAI «OK PROROGA, NO COMMISSARI» Il gruppo del Partito democratico (assenti Soru e Marco Meloni) si è riunito alla presenza del segretario regionale, Silvio Lai, per discutere sul nodo province. Il Pd ribadisce la contrarietà ai commissariamenti negli enti intermedi e si dichiara disponibile per una norma transitoria che proroghi gli enti fino alla riforma complessiva.
n Le quattro nuove province non ci stanno ad essere spazzate via a colpi di referendum. E ieri mattina dipendenti e sindacati hanno protestato a villa Devoto per chiedere di essere invitati al tavolo dove si deciderà il loro futuro. «Vogliamo anche noi una riforma degli enti locali», dicono, «che tagli gli sprechi e ottimizzi le risorse. Ma pretendiamo di essere ascoltati». Erano un centinaio, tra impiegati e collaboratori, e il luogo non è stato scelto a caso. Si punta il dito, infatti, contro il governatore Cappellacci, colpevole, a detta dei sindacati di categoria, di aver cavalcato il voto anticasta. Il risultato: via le province ma la loro scomparsa spalanca una voragine istituzionale che trascina i servizi per i cittadini. Non solo, parole di fuoco volano contro il presidente della Regione che rifiuta di ricevere una delegazione. Nino Cois, segretario generale della Cgil- Fp tuona: «Questa è la prova della totale assenza di sensibilità del presidente davanti ai mille posti di lavoro a ri-
schio». Ribadisce il concetto Adolfo Tocco, per la Uil: «Un atto gravissimo, segno della mancanza di rispetto per i lavoratori». Ma su una cosa i confederali sono d’accordo: «La volontà dei sardi va rispettata», afferma ancora Cois, «ci saremo aspettati da Cappellacci una proposta di legge seria che salvaguardi i servizi insieme ai posti di lavoro». «Garanzie momentanee attraverso una proroga», fa eco Tocco, «prima di mettere mano al sistema degli enti locali per rispettare il voto». Intanto la condizione di ordinaria follia nelle quale sono piombate le quattro province istituite nel 2005, Olbia-Tempio, Ogliastra, Medio Campidano e Sulcis Iglesiente, la raccontano, conti alla mano, i diretti interessati. William Maccioni del servizio tecnologico della provincia del Sulcis: «Siamo 125 dipendenti più altri 30 delle società in house. Poco prima del referendum abbiamo appaltato lavori alla scuola Gramsci per un milione di euro: ora siamo impossibilitati a firmare i con-
LE TESTIMONIANZE «NON CANCELLATE IL NOSTRO LAVORO»
IL COMITATO DEI GARANTI PER VIGILARE SUL CONSIGLIO Il movimento referendario ha nominato nei giorni scorsi 18 garanti con il compito di vigilare sul rispetto degli esiti del referendum. Lunedì i super partes hanno incontrato in Consiglio il presidente della commissione riforme, Paolo Maninchedda.
n Mirella Sanna si occupa delle politiche per il lavoro per la provincia più povera d’Europa, quella del Sulcis Iglesiente ed è esponente sindacale Cisl. La mazzata arrivata con il referendum abrogativo in questa fetta di Sardegna ha ripercussioni ancora più gravi, vista la mancanza cronica di occupazione. «Abbiamo circa un milione di euro da spendere ma non sappiamo quando e come potremmo farlo». Fanno il paio con altri 500 mila euro di fondi europei. I numeri sono impietosi: il voto anti casta mette in bilico 300 posti di lavoro e blocca 85 milioni necessari come il pane. «Noi siamo consapevoli che i cittadini vogliono l’abrogazione di queste province», continua ancora Mirella, «ma il punto è che bisogna sedersi ad un tavolo tutti insieme. Vogliamo far parte di questo processo di riforme ma dobbiamo prima pensare alla ricollocazione del personale, di tanti giovani laureati che hanno investito energia e risorse». Per questo «la Sardegna ha un’occasione unica: può fare da precursore per le riforme istituzionali che sono necessarie ma senza privare i cittadini dei servizi essenziali e strategici».
IN REGIONE Sindacati e dipendenti hanno manifestato a Villa Devoto e chiesto di essere ricevuti dal presidente della Giunta Cappellacci
tratti». Idem come sopra per un altro edificio scolastico di Iglesias: qui milioni sono due ma nessuno sa quando e se si potranno spendere. Simone De Blasi, stesso ente, è più specifico: «In questi territori si stanno smantellando pezzi dello Stato. Fanno capo alle province i servizi di polizia e carabinieri, vigili del fuoco, Asl chi se ne farà carico se noi scompariamo?». Altra provincia ma stessa storia. Marina Loddo arriva dall’Ogliastra: «Nel nostro ente ci sono 93 contratti a tempo indeterminato, la preoccupazione è altissima. Temiamo di essere trasferiti da un capo all’altro dell’isola ma soprattutto i cittadini non avrebbero più gli stessi servizi. E nel frattempo abbiamo bloccati 30 milioni di euro». «Rifiutiamo l’ipotesi che alcune fette del pubblico vengono date in gestione ai privati», ribadisce Marino Puxeddu, collega della Loddo, «con conseguente aumento dei costi. Senza contare che i fondi non saranno spesi nel territorio. Ci voleva prima una riforma per ridurre gli sprechi se si voleva risparmiare. Così si getta solo fumo negli occhi della gente». «La nostra è una delle province che stava lavorando di più», racconta Sandra Sanna, del MedioCampidano, «con 126 dipendenti a tempo indeterminato che hanno creato dal nulla servizi eccellenti a vantaggio dei cittadini. Siamo contro il comissariamento che impedisce qualsiasi investimento». Tra i lavoratori infuriati si materializza anche il consigliere Ignazio Artizzu, Fli: «Si andrà verso la proroga», rivela , «per 3 o 4 mesi in attesa della legge di riforma degli Enti locali». Francesca Ortalli
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MERCOLEDÌ 23 MAGGIO 2012
OPINIONI INTERNAZIONALE
ARRIVA IL CHIP: PIÙ SALUTE E MENO PRIVACY di ANDREA FAEDDA
L’
HR 3200, è l’essenza della nuova riforma sanitaria adottata recentemente dal Congresso americano. La particolarità del progetto sta nel suo obiettivo e nella sua realizzazione: creare un registro nazionale che identifichi e monitori i pazienti avendo a disposizione tutte le informazioni relative alla loro salute, grazie a un microchip sottocutaneo impiantato in una parte del corpo (presumibilmente nella mano). Il chip s’impianta in anestesia locale con una siringa e una volta inserito sottopelle rimane invisibile a occhio nudo. Per attivarlo è necessaria una piccola quantità di energia in radiofrequenza. Dotato di un transponder e di una batteria a litio ricaricabile tramite la temperatura corporea, il dispositivo conterrebbe sostanze chimiche dannose che si libererebbero se si provasse a estrarlo individualmente. Il beneficio promesso sarebbe la possibilità di effettuare diagnosi più veloci e la riduzione di rischi legati a somministrazione di farmaci sbagliati. Il presidente Obama ha chiarito che se verrà confermato alla Casa Bianca nel prossimo novembre, renderà obbligatorio nel corso del 2013 l’inserimento in tutta la popolazione Usa di tale congegno studiato già dal 2004 dalla Food and Drug Administration. Ma i chip americani per motivi sanitari non sono gli unici dispositivi sul mercato.Iin Europa, con il Mondex e il tatuaggio elettronico, la motivazione è la semplificazione dei pagamenti sostituendo il denaro corrente a cui si andrà ad affiancare la procedura di riconoscimento e il ritrovamento degli scomparsi. Si teme però che dietro questi propositi potrebbe esserci una ragione occulta, meno umanitaria del previsto: il controllo totale sulle persone da parte delle istituzioni, privarle della privacy e condizionarne il comportamento. Come hanno affermato David Icke e la dottoressa Rauni-Kilde, il portatore del chip potrà essere sempre rintracciato e raggiungibile e attraverso l’emissione di impulsi a distanza non si esclude la manipolazione del suo atteggiamento nella vita quotidiana. La paura è che super-epidemie, super-attentati o crisi finanziarie, vengano creati apposta proprio per indurre le persone a farsi impiantare il chip per ovvie misure di sicurezza anche a scapito della loro privacy. La strategia di ottenere un naturale pubblico consenso, farebbe cadere tutti in trappola senza badare alle conseguenze.
il semaforo
CARO AMICO TI SCRIVO .
l VALENTINA VEZZALI
Campionessa di scherma Con tre medaglie d’oro olimpiche è delle atlete azzurre più vincenti di tutti i tempi. Professionista impeccabile e talento sopraffino, è stata scelta come portabandiera dell’Italia per le Olimpiadi di Londra. Mai scelta fu più azzeccata: la Vezzali conosce il significato della parola “responsabilità”. Un esempio.
l MARIANO CROCIATA
Segretario della Cei Intanto, mettiamo le mani avanti: «Nell’ordinamento italiano il vescovo, non essendo pubblico ufficiale, non ha l’obbligo di denunciare le notizie che abbia ricevuto in merito a fatti di pedofili». Poi, salviamoci in corner: «È importante collaborare con gli inquirenti». Questo, per il vescovo. E per tutti gli altri?
l ALISHER USMANOV
Miliardario russo È considerato l’uomo più ricco di tutte le Russie. Almeno, fino a ieri. Tratto in inganno dall’ingresso di Facebook in borsa si è fatto prendere la mano, col risultato di perdere in un solo giorno 300 milioni di dollari. Una volta il capitalismo americano era l’incubo dei sovietici. Ma non tutti hanno imparato la lezione.
CONTRO I PREGIUDIZI IRONIA E CONOSCENZA di ALBATROS
C
aro professor Gessa, oltre che un illustre scienziato lei è anche un ricercatore instancabile, soprattutto dei paradossi. E lo ha dimostrato qualche giorno fa, davanti a una platea interessata a uno dei grandi misteri del nostro universo: l’origine dell’uomo. Con la sua dialettica stop and go, certamente affascinante, lei ha dissacrato nientemeno che una verità biblica, facendoci sapere che Dio creò prima la donna e solo con una dose di testosterone iniettata su Eva venne alla luce l’uomo. Nulla da obiettare, quando parla un esperto come lei, ma c’è da chiedersi se il Creatore non ci abbia fatto davvero uno scherzo da prete, lasciandoci credere che bastò una costola di Adamo per regalarci l’altra metà del cielo. Una truffa bella e buona, smascherata dalla neuroscienza che è in grado di svelarci così un altro mistero: l’origine dell’omosessualità. Ma caro professore, le confesso che ridurre tutto a una questione di ormoni come fa lei, mi sembra poco rispettoso verso chi ha fatto una scelta di vita spesso difficile. E non credo che la consapevolezza di un dosaggio più o meno bilanciato di testosterone risolva il problema. Posso dirle che mi sono fatto una cultura omosessuale sul campo, o meglio su un campeggio, dove l’Arcigay di Franco Grillini aveva organizzato un affollatissimo raduno internazionale, durato cinque giorni. Una full immersion vissuta in com-
pagnia di altri colleghi inviati, sedicenti progressisti. Nonostante una cultura di sinistra, avevamo dei pregiudizi (ben mascherati naturalmente) e ci siamo ritrovati a fare gli schizzinosi persino a tavola, tra posate e bicchieri guardati con sospetto. C’era il timore inconfessato, pensi un po’, di pericolosi contagi. A sbloccarci, caro professore, fu il primo spettacolino serale, protagonisti gli attori napoletani Peppe Barra e Leopoldo Mastelloni. Uno spas-
di Fabio Marcello
con la consapevolezza di una normalità che lo accompagna ancora oggi. Al contrario, ci spiegava, della sofferenza dei transessuali angosciati da una femminilità incompiuta. E dei drammi dei single alla ricerca infruttuosa dell’anima gemella e delle loro storie perdute nei meandri oscuri delle stazioni ferroviarie. Conoscere per capire, dicevano i saggi, e non sarà la neuroscienza a far tacere i Giovanardi e i neo-terapisti di una vita ritenuta sbagliata.
Non sarà la neuroscienza che farà tacere i Giovanardi e i neo-terapisti di una vita ritenuta sbagliata so, una ventata di ironia sui pregiudizi non solo degli omofobi ma degli stessi gay. Che per una forma di razzismo di genere, spesso maltrattano i loro simili con gli stessi epiteti usati dal volgo maschilista («Isso è ‘na povera checca»). A seguire il raccontoconfessione di due lesbiche giapponesi approdate da tempo in Italia, con le paure non dei vicini di casa o dei colleghi di lavoro, ma del loro stato sentimentale, sempre in allarme per un possibile ritorno dell’uomo venuto da lontano. Lo stesso Grillini, caro professore, ci raccontava della sua iniziazione quando faceva il chierichetto e delle tempeste ormonali mai represse,
IL PERSONAGGIO . Conte l’audace non tocca ferro Occhio al Capello
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Così come l’insistenza quasi ossessiva (in tv, al cinema e nei media) nel proporre tematiche omosessuali, non penso sia il miglior viatico per la causa. I primi da convincere, caro professor Gessa, non sono i bacchettoni di destra (fatica inutile) ma quelli di sinistra. Vada a rivedersi quell’episodio del “Caimano” di Nanni Moretti, dove il protagonista, in crisi coniugale irreversibile, fa una scenata alla ragazza di cui si stava innamorando. La maltratta davanti alla compagna, quando finalmente si accorge della tresca. «Potevi dirmelo subito... E siete pure andate a fare un figlio in Spagna... ma complimenti!».
. SARDEGNA QUOTIDIANO
n E poi uno dice che nello sport, come in generale nella vita, la scaramanzia non serve. La Juventus fa un campionato al di sopra di ogni aspettativa: grinta, corsa, bel gioco. Scudetto meritato. Con una chicca: unica squadra d’Italia imbattuta in gare ufficiali. Mister Conte, esordiente in serie A, riceve applausi per l’impronta che ha saputo dare al gruppo. Benissimo, tutti d’accordo. Poi, inaspettatamente, incappa in un eccesso di audacia: «Non per essere immodesto, ma ero certo che sarei diventato un grande allenatore». Ve li immaginate marpioni come Mourinho o Trapattoni? Avrebbero fatto scongiuri, toccato ferro (o altro), versato acqua santa... Puntuale, la punizione. Finale di
Coppa Italia, stadio pieno, la Juve ha la chance di entrare nella storia come squadra mai sconfitta...e finisce che perde 2-0 contro il Napoli. Vabbé, capita, si va in vacanza ora. Ma poi arriva una specie di pentito, un tal Carobbio, che dice: «Tutti sapevano del calcioscommesse, anche Conte, che però è stato zitto». E già si vocifera di mesi di squalifica in arrivo. Forse 6, forse addirittura un anno. Ma non è finita ancora. È vero, gli hanno rinnovato il contratto (e ci mancherebbe), ma già qualcuno parla di un ritorno di Capello in bianconero. Insomma, ci sarebbe di che mettersi le mani nei capelli. Ma Conte sa che per lui potrebbe essere fatale: almeno questa imprudenza non la correrà.
UN GRANDE Antonio Conte
Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011
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MERCOLEDÌ 23 MAGGIO 2012
COSE DI SARDEGNA
I NOMI DEI PAESI E IL CANTONIERE CHE SE NE FREGA
notizie inutili
LA FOTOSEQUENZA .DI ESTIQAATSI
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UBRIACHEZZA MOLESTA DOHERTY SI LAMENTA DELLE CHIAMATE DI KATE
di FRANCESCO CASULA
U
n capo cantoniere dell’Anas intima al sindaco di Posada (Nu) Roberto Tola, di rimuovere il cartello stradale con la scritta “Pasada”, (come si chiama il paese in lingua sarda) posizionato all’ingresso del paese della Baronia, sulla statale 125 Orientale sarda, in quanto “non a norma”. Giustamente il sindaco sardista si oppone. La vicenda è comunque stupefacente. Un burocrate dell’Anas, ente statale ipercentralista, diventato zelante e occhiuto, ha tempo e voglia di controllare cartelloni a suo dire, fuori norma, quando dovrebbe invece indirizzare il suo zelo e impiegare il suo tempo in ben altre direzioni: al controllo, per esempio, dei cantieri lumaca, sempre aperti e mai chiusi: è paradigmatico ed esemplare il caso della 131 con lavori iniziati da decenni e decenni. Ora si può ammettere che un dipendente dell’Anas non conosca il valore e il significato altamente identitario, civile e culturale, della toponomastica in lingua sarda: con i nomi dei paesi, delle località, delle strade, delle piazze, dei fiumi, dei monti ecc. noi riusciamo a entrare in contatto con la nostra storia, la nostra civiltà, la nostra lingua, appunto. Una cosa però dal dipendente, ma soprattutto da chi gli ha dato l’incarico e l’ordine di rimuovere il cartellone “proibito” ovvero dall’Anas, occorre pretendere: il rispetto delle leggi. Ad iniziare dalla normativa europea, da quella statale (la 482), da quella regionale (la 26). E dallo stesso codice della strada che (nell’art. 37, comma 2-bis) prevede l’utilizzo “nei segnali di localizzazione territoriale del confine del comune, lingue regionali o idiomi locali presenti nella zona di riferimento, in aggiunta alla denominazione nella lingua italiana”. Commenta a questo proposito nel suo blog Gianfranco Pintore, giornalista di lungo corso e scrittore di gran vaglia: «Sarebbe interessante sapere come possa venire in mente a qualcuno di sbattersene con una sola levata di genio della Carta dell’Onu, di quella europea delle lingue di minoranza, della Costituzione italiana, della legge dello stato di tutela delle lingue minoritarie, di quella della Sardegna sullo stesso tema. E, soprattutto, del buon senso. Tollera, il buontempone, che i cartelli con i nomi dei paesi sardi siano ridotti a indicazione di pizzerie. C’è qualcuno che gli ha dato la dritta o è tutto frutto della sua intelligenza?».
n Ubriacarsi, si sa, può causare le reazioni più diverse. Anche alle star. E così Pete Doherty, ex fidanzato di Kate Moss, lamenta di continuare a ricevere telefonate dalla modella quando si ubriaca nonostante siano passati cinque anni dalla loro rottura della loro relazione.
VOGLIO CARNE FRESCA L’EX DI DEMI MOORE ORA ESCE CON LA FIGLIA n Non smette di far parlare di sé e delle sue avventure Ashton Kutcher. Questa volta però i pettegolezzi lo vorrebbero addirittura avvistato con una delle sue ex-figliastre, la figlia di Demi Moore, Rumer Willis. Il sito internet Huffingtonpost.com ha pubblicato una foto che li ritrae insieme, mentre escono da casa di lui a Hollywood Hills.
SEGUIRÀ (REAL) BUFFET PRINCIPESSINA SVEDESE BATTEZZATA A PALAZZO
n La principessa Estelle Silvia Ewa Mary, futura erede al trono svedese, è stata battezzata nella cappella del palazzo reale di Stoccolma. Tra gli invitati alla cerimonia c’erano le famiglie reali dei Paesi scandinavi e dell’Olanda. Dopo la cerimonia i sovrani hanno invitato a pranzo tutti gli invitati.
CI VUOLE ORECCHIO WILL SMITH “SOSIA” DEL PRESIDENTE OBAMA n Will Smith ha fatto sapere che se si girasse un film sulla storia di Barack Obama lui sarebbe la scelta più naturale per il ruolo del presidente. Lo ha spiegato alla Bbc con una singolare motivazione: «È per via delle orecchie, è questa la cosa - ha spiegato l’attore - la gente vede le orecchie, e Barack e io le abbiamo simili, quindi sono la scelta più giusta».
Giù dalle cascate del Niagara ma si salva Il destino ha voluto che sopravvivesse nonostante la sua determinazione a mettere fine ai suoi giorni in modo spettacolare: un uomo, di cui non è stato reso noto il nome, è uscito vivo - anche se ferito - dallo spaventoso salto nelle celebri cascate del Niagara. L’aspirante suicida, che dimostra un’età di circa 40 anni, è la terza persona al mondo a salvarsi dalla caduta senza dispositivi di
sicurezza nei gorghi delle celebri cascate alte oltre 50 metri. Secondo la polizia canadese l’uomo si è arrampicato su un muro di spinta posto a circa sette metri dall’orlo della cascata e senza alcuna esitazione si è deliberatamente gettato in acqua. Solo pochi minuti dopo è stato visto riemergere, proprio vicino ad una delle piattaforme di osservazione delle cascate, utilizzate dai turisti.
notizie incredibili GIAPPONESI IN VETTA INAUGURATA A TOKYO LA TORRE DEI RECORD
COME A CASA VOSTRA UNA PORCATA DI FURTO IN LOCALE OLANDESE STATUA DI UN MAIALE LA CENA LA PORTI TU RUBATA A CINCINNATI
Il Tokyo Sky tree, la torre più alta del mondo con i suoi 634 metri, e nuovo punto di riferimento della capitale giapponese, ha aperto al pubblico. Si prevede che nel corso della giornata quasi 8mila visitatori saliranno sugli ascensori ad alta velocità che portano ai suoi ponti di osservazione. La cerimonia di inaugurazione è stata caratterizzata dal taglio del nastro da parte dei rappresentanti della società che ha realizzato il gigante, la Tobu Railway. In totale la torre è costituita da 450 piani ed è stata inclusa nei Guinness word record.
Alle prese con la crisi, un locale di Amsterdam si è reinventato: i clienti possono portarsi il cibo da casa. Succede al Basis Bar del centro della capitale olandese, dove i proprietari Jan Schaberg e Michiel Zwart hanno scelto di adottare il principio “bring your own food” (porta il tuo cibo). I clienti arrivano con i propri piatti, cucinati a casa, comprati al supermercato o ordinati take-away, e trovano nel locale il necessario per consumarli, dalle posate al forno a microonde. Accompagnando le pietanze con le bevande del locale. Un’idea innovativa e originale che alla gente è piaciuta molto.
La statua di un maiale a grandezza naturale è stata rubata da un’abitazione di Cincinnati, città dell’Ohio una volta chiamata Porkopolis perché era il principale centro per l’allevamento di suini negli Stai Uniti. Maggie Gieseke e la sua famiglia hanno rilasciato un’intervista al quotidiano locale chiedendo la restituzione della statua, costruita in cemento, che si trovava nel loro giardino da dieci anni. Ogni tanto, racconta la donna, i familiari travestivano persino il maiale, ad esempio mettendogli barba bianca e cappello rosso in occasione del Natale, oppure orecchie da coniglio a Pasqua.
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MERCOLEDÌ 23 MAGGIO 2012
L’ISOLA DEI SOGNI
TURISMO & FINANZA
I magnati alla conquista dell’Isola n Dopo l’Emiro del Qatar, ora è un indiano, Pramod Agarwal, imperatore delle miniere del ferro, ad aver messo gli occhi sulla Sardegna. Agarwal, 57 anni, principale produttore mondiale di ferro, non ha puntato il mirino sulla Costa Smeralda, ma sui villaggi Valtur. Anzi per essere più precisi su tutta la Valtur, che sarebbe pronto ad acquistare in blocco, debiti compresi. Nel pacchetto della società turistica caduta in disgrazia per effetto della crisi economica e dei guai giudiziari dell’ex patron, Carmelo Patti (coinvolto in un’inchiesta per mafia), rientrano anche i tre villaggi della Sardegna: il Baia di Conte, ad Alghero, il Colonna Beach a Golfo Aranci e il Santo Stefano, a La Maddalena. Ma nei progetti di Pramod Agarwal ci sono anche altre località sarde, e le spiagge del Cagliaritano sono in cima alla lista. E nel portafoglio societario del re del ferro, chissà, potrebbe entrare il Timi Ama di Villasimius. Secondo gli addetti del settore il Gruppo Mazzella, proprietario della struttura, starebbe accarezzando l’idea di metterla in vendita, e l’arrivo dell’industriale indiano sarebbe un grosso incentivo per spazzare via gli ultimi dubbi. CORSA ALL’AFFARE Come ha già fiutato l’Emiro del Qatar, Hamad Bin Kalifa Al Thani, pronto a sborsare qualcosa come 700 milioni di euro per annettere la Costa Smeralda al suo emirato, le società in svendita in Italia sono un ottimo affare: acquistate con il deprezzamento dovuto all’effetto crisi, entro qualche anno e con pochi ritocchi produrranno e varranno oro. Lo sa bene anche Pramod Agarwal, che per prendere il controllo della Valtur è disposto a mettere sul piatto dei commissari straordinari della società un malloppo di 800 milioni di dollari. Cash. Con quei soldi potrebbe acquisire la proprietà di quindici villaggi Valtur in tutto il mondo. Ma a stuzzicare la sua fantasia imprenditoriale sembra sia proprio la Sardegna. ROTTA SUL SUD SARDEGNA Come ha confessato in un’intervista all’Espresso, Pramod Agarwal ha l’Isola nel cuore: «Pensiamo al sud della Sardegna, attorno a Cagliari, e anche a Stintino, dove la stagione dura due mesi in più», ha detto il magnate del ferro. Una dichiarazione che messo in allerta mezza Sardegna, in questo periodo più che mai affamata di investimenti in contanti. Nelle spiagge del cagliaritano potrebbe quindi sorgere un nuovo resort targato Valtur, mentre a Stintino Agarwal potrebbe riversare il so denaro per l’acquisto di altre strutture turistiche in liquidazione, per poi appor-
numeri 800
Il re del ferro è pronto a investire 800 milioni di dollari per acquistare la catena turistica Valtur.
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I villaggi Valtur in Sardegna sono tre: ad Alghero, a Golfo Aranci e a La Maddalena.
2,5
Il valore degli scambi commerciali della società di Agarwal è pari 2,5 miliardi di dollari.
ci il proprio marchio. Nel sud Sardegna le strutture più appetitose sono il Timi Ama del gruppo Mastella e il Tanka Village (dietro il quale si muovono gli uomini di fiducia di Salvatore Ligresti), entrambe a Vilassimius. Tutte e due sono già ampiamente collaudate e nei mesi scorsi hanno chiesto alla Regione le autorizzazione per allargare le proprie mura usufruendo del Piano casa. Se Pramod Agarwal dovesse riuscire ad acquistare la catena turistica Valtur, non è escluso che il magante indiano possa tentare la scalata anche ai resort di Mazzella e Ligresti: stando alle sue dichiarazioni una volta messo piede in Sardegna l’industriale del ferro è deciso a investire anche in altre loca-
DALL’INDIA Il re indiano del ferro vuole acquistare Valtur e investire sulle coste meridionali della Sardegna lità sarde, e in particolare proprio nel Cagliaritano. L’IMPERO DI AGARWAL Di sicuro Pramod Agarwal non ha problemi di liquidità. Il suo impero poggia su una solidissima società di estrazioni minerarie, la Zamin Ferrous, con sede nel paradiso fiscale di Jersey e uffici sparsi per le maggiori piazze finanziarie mondiali, da Lon-
NUOVI MERCATI Il magnate indiano del ferro ha idea di attrarre in Sardegna nuovi flussi turistici conquistando la fiducia dei milionari russi, dei cinesi e naturalmente di quelli indiani.
dra a Zurigo, da San Paolo del Brasile a Montevideo, in Uruguay. Gestisce un mercato del ferro del valore di 2,5 miliardi di dollari, e suoi confini si estendono dal Sud America all’Africa. Le miniere gestite da Agarwal garantiscono una produzione di ferro pari a 5 tonnellate. Il suo partner d’affari principale è il sesto uomo più ricco del mondo: Lakshimi Mittal, indiano e maggior produttore di acciaio del pianeta. Per acquistare la Valtur Agarwal si è corazzato con due soci di assoluto livello, il genero Muquit Teja (a capo di una holding che commercia in metalli preziosi, e Suresh Jhunjhnuwala, gestore della catena asiatica Imperial Hotel.. Vincenzo Garofalo
ASINARA RAFFICA DI NO ALL’EOLICO OFF SHORE n Tutto contro il progetto del parco eolico off shore al largo dell’Asinara, per il quale la società Seva ha chiesto l’autorizzazione: 28 torri da 90 metri. Il primo no era arrivato dal governatore Cappellacci, seguito dagli ambientalisti e dal presidente del parco. Si era già espresso il vice presidente della Giunta, Giorgio La Spisa: «Assoluta contrarietà sia alla riesumazione della presenza carceraria sia alla costruzione di parchi eolici off shore. Nell’ambito dell’area di crisi del sassarese il potenziamento del Parco come attrattore turistico rientra tra le priorità di rilancio». «Assoluto dissenso alla costruzione di parchi eolici off-shore, per il pregiudizio ambientale che tali insediamenti causerebbero al nostro territorio». È questa la posizione dell’assessore all’Industra Alessandra Zedda, arrivata ieri, che ha proseguito: «La Regione si è già espressa secondo una linea chiara e univoca da sempre: quella di opporci, con tutti i mezzi politici e gli strumenti amministrativi e giuridici ai progetti di realizzazioni di impianti eolici offshore sulle nostre coste».
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DAL PALAZZO
SCUOLA DIGITALE
Nel caos il bando da 30 milioni numeri 30
Sono i milioni di euro che la Regione ha messo a disposizione delle scuole per acquistare le lavagne interattive multimediali.
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È il numero delle aule scolastiche dove dovrà essere installata una LIM.
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IL PROGRAMMA Il progetto regionale “Semid@s” non decolla: gara d’appalto per le lavagne interattive bloccato da una diffida. Le linee guida pubblicate senza l’autorizzazione degli autori n La digitalizzazione delle scuole della Sardegna sfocia in un pasticcio da 30 milioni di euro, con una diffida alla Regione per l’utilizzo dei testi del progetto, la confusione totale nel bando di gara per la fornitura delle tecnologie necessarie, e con l’amministrazione regionale costretta a prendere tempo, tornare sui suoi passi e correggere gli errori. Il progetto in questione si chiama “Scuola Digitale” , inserito all’interno del più ampio programma Semid@s, e il bando finito nell’occhio del ciclone è quello per la “Realizzazione del sistema telematico, produzione di contenuti didattici digitali e costituzione di un centro di competenze per l’erogazione di servizi di eccellenza”. Il progetto muove ufficialmente i primi passi il 27 novembre 2009, giorno in cui la Giunta regionale ha approvato la delibera che dà il via alle operazioni per la digitalizzazione della scuola sarda. Le finalità sono di tutto rispetto: lavagne interattive multimediali da installare in ogni classe delle scuole della Sardegna, attività formativa dei docenti, produzione di
contenuti didattici da diffondere on line, perfino un “net pc” per ogni studente delle elementari, medie e superiori. Dal 27 novembre 2011 però “Scuola Digitale” è andato avanti a rilento, cambiando più volte rotta, fino a queste settimane, quando la pubblicazione del bando di gara per l’acquisto di lavagne interattive multimediali sembrava dare finalmente un’accelerata al progetto. Ma sono arrivati i guai. Il 9 maggio agli uffici regionali e all’Istituto di istruzione superiore “Musinu” di Thiesi, scelto dalla Regione come polo per l’organizzazione e la realizzazione dell’intero progetto “Scuola Digitale”, arriva una diffida a nome del professore Luciano Pes, con cui il docente diffida le amministrazioni <dall’utilizzo delle bozze di Linee guida e Capitolato tecnico>. Il professor Pes era il responsabile operativo del progetto, nominato dalla Regione, e dimessosi, <per via delle ripetute violazioni del cosiddetto gruppo di lavoro regionale della deliberazione regionale n. 52/9 del 27.11.2009>. In pratica Pes non ha più voluto sapere del
IDEE MADE IN TRENTINO Per la produzione dei materiali didattici del progetto Scuola Digitale, la Regione non si è fidata dei docenti sardi e ha preferito rivolgersi alla Provincia autonoma di Trento. Con i trentini è stata siglata un’intesa per potere utilizzare i materiali prodotti dai loro docenti.
progetto perché secondo lui il lavoro si era discostato troppo dalle intenzioni e indicazioni originarie, contenute nella delibera iniziale della Giunta. Ora il professor Pes contesta alla Regione l’utilizzo, senza la sua autorizzazione, di intere parti delle linee guida da lui redatte per le LIM, e registrate dall’autore presso la Siae. Ma non c’è solo la diffida di Pes ha complicare il percorso del progetto Scuola Digitale. Nel bando di gara proposto alle scuole per la fornitura delle lavagne interattive multimediali, la Regione individua i modelli da adottare in maniera talmente precisa da escludere quasi tutti i modelli presenti sul mercato. Indicazioni così restrittive e in alcuni passaggi perfino contraddittorie, da costringere la Regione a tornare sui suoi passi per evitare i possibili ricorsi della gran parte dei produttori e fornitori delle attrezzature tecnologiche. Davanti alle rimostranze dei rappresentanti delle scuole riuniti nei giorni scorsi a Oristano l’amministrazione ha preso tempo per poter correggere le inesattezze presenti nel bando e ha annunciato l’avvio di un’indagine di mercato per individuare i modelli delle attrezzature digitali da indicare alle scuole, ampliando così le possibilità di offerta proprio nell’ambito della gara di fornitura da 28 milioni di euro, più Iva.
Saranno circa 180 mila gli studenti sardi destinatari del progetto Scuola Digitale, con il coinvolgimento di oltre 20 mila docenti.
FORESTALI
I sindacati: «700 i precari da stabilizzare» n «La Giunta proceda alla stabilizzazione dei forestali»: è la richiesta dei segretari regionali Flai, Fai e Uila Raffaele Lecca, Francesco Piras e Pasquale Deiana, che sottolineano che gli articoli della Finanziaria regionale 2007 che prevedono la stabilizzazione dei lavoratori degli enti pubblici, sono applicabili nonostante le disposizioni del decreto Brunetta sul blocco delle assunzioni nel pubblico impiego. «Ci aspettiamo il riavvio immediato della procedura per stabilizzare settecento forestali». I sindacati chiedono inoltre che l’ultima delibera in materia di stabilizzazioni, la 20/23 approvata nella seduta del 15 maggio sia leggibile così come le altre. Ma le recriminazioni delle organizzazioni sindacali non si fermano qui. «Le ultime disposizioni degli assessorati all’Ambiente e al Personale sui forestali, sono atti illegittimi che denotano l’arroganza con cui vengono compiute scelte determinanti per migliaia di lavoratori».
PROVINCIA
Al centro servizi per il lavoro 90mila colloqui n «Nel 2011 oltre 90 mila persone hanno sostenuto un colloquio ai Centri servizi lavoro della Provincia di Cagliari. Un numero che dà l’idea della loro importanza e della grande mole di lavoro che svolgono, seppure in un quadro di grande difficoltà». Parole di Lorena Cordeddu, assessore provinciale alle Politiche del lavoro, che nell’ultima seduta consiliare ha fotografato il funzionamento dei Csl, «una realtà che garantisce, numeri alla mano, i servizi. Al 31 dicembre scorsoha detto la Cordeddu- gli iscritti, disoccupati e inoccupati erano 125.851, di cui 23.568 nuovi iscritti, 4.600 sono i lavoratori in mobilità indennizzata e non, 4.335 i lavoratori Cig in deroga e 1.120 i lavoratori in mobilità in deroga. Noi chiediamo la riorganizzazione dei servizi, il governo della rete dei servizi, principalmente Csl e Cesil, e la storicizzazione delle risorse finanziarie per garantire la stabilizzazione dei servizi e la salvaguardia delle professionalità impiegate», ha concluso.
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DOPO I BALLOTTAGGI
BOTTA E RISPOSTA Grillo: Bersani zombie Il leader Pd: stai sereno LA POLEMICA All’indomani del secondo turno delle comunali commento al vetriolo del comico genovese sul segretario democrat: «È quasi morto». Che replica: ora devi dire qualcosa per il Paese
ALLEANZE CASINI “GELA” BERLUSCONI: L’UNITÀ DIPENDE DAL SOSTEGNO A MONTI n Libero da vincoli con Berlusconi ma anche da Bersani. Pier Ferdinando Casini conferma, in una lettera inviata al “Corriere della Sera”, l’autonomia dell’Udc sulle alleanze elettorali. Fuori dalla foto di Vasto e dall’annunciato fronte dei moderati, Casini dice di voler «continuare ad avere le mani libere» in tema di alleanze anche «a costo di rischiare, come da solo ha fatto l’Udc alle elezioni del 2008 mentre tutti si arruolavano, di compiere una testimonianza solitaria, all’inizio guardata con incredulità, ma poi rivelatasi decisiva per l’interesse del Paese». Un rassemblement dei moderati insieme a Silvio Berlusconi? «Per fare cosa e per andare dove? Se è per fare lo sciopero fiscale, chiedere che il governo vada a casa e marciare contro Equitalia no. Se è per fare le scelte impopolari che il momento richiede e per sostenere Monti sì. Quando si chiarirà su quali contenuti devono unirsi i moderati, risponderò a questa domanda», risponde il leader dell’Udc in conferenza stampa a Montecitorio dopo il voto amministrativo.
n «Zombie», «vampiro», «mummia», «morto vivente». Insomma, «non morto, ma quasi». Non sembrerebbe, ma parla di politica Beppe Grillo, quando scaglia un florilegio di metafore da film horror contro Pier Luigi Bersani. All’indomani dei ballottaggi, il comico-leader del Movimento 5 Stelle se la ride del cantar vittoria del segretario del Pd. E rispedisce al mittente il suo invito a un confronto sui temi del lavoro: «Provi prima a lavorare - lo sbeffeggia - in futuro ne avrà bisogno». Ma Bersani rilancia la sua sfida sul piano dei programmi. «Sta’ sereno», ribatte. Basta «bestemmie» e «dì qualcosa di preciso per il Paese». Mentre implodono Pdl e Lega e si archivia il Terzo polo, è subito scontro tra quelli che dopo il primo turno Bersani aveva definito «i due vincitori» delle comunali 2012: il M5S di Grillo e il Pd. E intanto, da sinistra Antonio Di Pietro e
Nichi Vendola incalzano il leader democrat sul fronte delle alleanze, gli chiedono un incontro e rilanciano «la foto vasta». Ad accendere la scintilla con Grillo, è il bilancio tracciato da Bersani dopo i ballottaggi, che poco piace al comico. Il segretario democrat definisce quella di Parma una «non vittoria»? «Chiamate un’ambulanza per Tso» (trattamento sanitario obbligatorio), se la ride il blogger, che prende in giro pure Gene Gnocchi, “reo” di aver sostenuto il candidato Pd: «Gnocchi fritti a Parma!». Ora che il M5S ha conquistato la sua “Stalingrado”, non ci sarà, attacca Grillo, l’inceneritore, quel «tumorificio» che il Pd invece avrebbe voluto. All'indomani del successo elettorale, Grillo ripubblica su Facebook il video in cui nel dicembre 2009 «gridava a tutti» la nascita del M5S: un «movimento di liberazione» per «mandare a fanculo i partiti».
«Il non morto (ma quasi) di un partito mai nato Bersani ha detto di aver “non vinto” a Parma, Comacchio e Mira. Chiamate un’ambulanza per un Tso. Bersani però è affranto: non potrà più costruire l’ennesimo inceneritore nella sua Emilia». Beppe Grillo
LA RIFORMA Dimezzati i rimborsi elettorali
RIMBORSI La Camera dice sì al taglio
n L’aula della Camera ha approvato il primo articolo della proposta di legge sulla riforma dei partiti, quello che dimezza i contributi del finanziamento pubblico. L’articolo è passato con 372 sì, 97 no e 17 astenuti. Contro hanno votato Lega, Radicali, Noi Sud e Idv. Dai 182 milioni l’anno attuali si passa a 91 milioni. Le forze politiche in Parlamento rispondono così nell’Aula di Montecitorio alla “antipolitica” diventata “tsunami” con il voto delle amministrative di lunedì: approvando l’articolo 1 del testo sul Finanziamento dei partiti messo a punto dai relatori Gianclaudio Bressa (Pd) e Peppino Calderisi (Pdl). Resta intatto il meccanismo dei rimborsi, visto che in precedenza
erano stati respinti gli emendamenti di Lega e Idv per abrogarlo: dicono no Pd, Udc, gran parte del Pdl. Votano sì Lega, Idv, Radicali e Noisud. Fli si astiene. Il governo si rimette all'Aula. Riceve l’ok, invece, la proposta di modifica che di fatto introduce le “quote rosa”. Messa a punto dalla parlamentare del Pd Sesa Amici, la norma prevede la decurtazione del 5% dei finanziamenti a quei partiti
IN AULA La Camera ha detto sì all’articolo 1 che approva il taglio del 50 per cento dei finanziamenti ai partiti
che non garantiscano un’adeguata rappresentanza di donne in lista. «Avevo detto dimezzamento - commenta il segretario Pd, Pier Luigi Bersani - e ci siamo arrivati. Si comincia a vedere qualche fatto. Siamo riusciti ad arrivare a un risultato concreto e vero». Di parere diametralmente opposto il leghista Roberto Maroni, secondo il quale «è scandaloso che tranne il Carroccio e l’Idv tutti gli altri abbiano votato contro l’emendamento della Lega che cancellava i rimborsi ai partiti». Il progetto di legge, il cui esame continua oggi, continua a ricevere critiche non solo da Lega, dipietristi e Noi Sud, ma anche dal Democratico Salvatore Vassallo.
Come a dire che allora, come oggi, gli obiettivi non sono cambiati. Ed è per questo che se Bersani rivendica la vittoria «senza se e senza ma» del suo partito, il comico gli urla in faccia che non è altro che uno zombie della politica, un «pollo che si crede aquila». «Sta’ sereno...», replica il segretario del Pd. «Ora sei un capo partito anche tu e non basterà bestemmiare gli altri - è la sfida che Bersani lancia a Grillo - di’ qualcosa di preciso per il Paese». Ma un dibattito sui programmi sembra impossibile, se è vero che all’invito a confrontarsi sul tema del lavoro, il comico replica: «Chi ha creato disoccupazione? Il M5S o 20 anni di inciuci con il Pdl? Prima di parlare di lavoro, Bersani dovrebbe lavorare: in futuro ne avrà bisogno». Ma per un Grillo che non dialoga (e un Matteo Renzi che torna a invocare le primarie), il leader del Pd si trova ad avere a che fare, dopo il voto, con il duo Di Pietro-Vendola, galvanizzato dalle vittorie del centrosinistra nei Comuni in cui si è presentato unito. «Dove il Pd ha voluta fare da solo è stato sconfitto», avverte Di Pietro. «Se non ora quando», rilanciare il centrosinistra?, domanda il leader di Sel. «Subito dopo la direzione del Pd di martedì prossimo apriremo un tavolo per costruire un programma, nuove proposte e un percorso di governo», è la promessa che Di Pietro dice di aver ricevuto da Bersani. Si vince col centrosinistra, insiste Vendola, con una «proposta di cambiamento». E se si indulge in alleanze «ibride, di ogni tipo» (ad esempio con l’Udc) si dà «immagine di conservazione» e si ha «il piombo nelle ali». La necessità di rispondere con una proposta di cambiamento (a partire da riforme e rinnovamento) a uno scenario politico tutto nuovo, è condivisa anche da democrat come Enrico Letta e Anna Finocchiaro. Che quel cambiamento sia incarnato dalla sola alleanza con Sel-Idv è però da vedere. Per ora Vendola e Di Pietro riescono solo a farsi fotografare alla Camera con in mezzo Letta (fautore di un’apertura al centro) in una riedizione della 'foto di Vastò: la «foto vasta».
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CONTINENTI
TERREMOTO IN EMILIA STANZIATI 50 MILIONI MONTI: «IMU RINVIATA»
Orbassano (Torino), che ha scoperto che intascava la pensione della madre morta da quasi due anni e mezzo e ne utilizzava il bancomat per prelevare denaro dal suo conto corrente. La donna, separata, incensurata e disoccupata, aveva perso la madre nel dicembre 2009, ma non ne aveva comunicato il decesso all’Inps, continuando a intascare circa mille euro al mese.
n Il fabbisogno finanziario per far fronte allo stato di emergenza derivante dal sisma in Emilia verrà coperto utilizzando le risorse del Fondo nazionale per la Protezione civile. Il Fondo è stato rifinanziato con 50 milioni di euro, prima della dichiarazione dello stato emergenziale. Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per i territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova. Il presidente del Consiglio ha annunciato il suo proposito di rinviare il pagamento dell’Imu per le abitazioni e gli stabilimenti industriali che saranno dichiarati inagibili.
ATTENTATO A BRINDISI MINISTRO CANCELLIERI: NON CI SONO INDAGATI n «Al momento vengono vagliate tutte le possibili direttrici e nessuna pista può essere esclusa». Sono in corso «ulteriori attività di indagine per l’individuazione del responsabile dell’attentato» e anche per comprendere se abbia «avuto dei complici». Così, alla Camera, il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, riferendo sull’attentato all’istituto Morvillo-Falcone di Brindisi. Il ministro ha poi riferito in Senato: «Al momento non c’è ancora nessun indagato».
ALLARME ISTAT TROPPI POVERI AL SUD SALARI FERMI AL 1993 n Ancora forti disuguaglianze in tema di povertà: al Sud sono povere 23 famiglie su 100, al Nord 4,9 (dati 2010). Il 67% delle famiglie e il 68,2% delle persone povere risiedono nel Mezzogiorno. Lo ha rilevato il rapporto annuale dell’Istat riferendo i dati della povertà relativa, che riguarda la spesa media effettuata dalle famiglie. Tra il 1993 e il 2011 le retribuzioni contrattuali in Italia in termini reali sono rimaste praticamente ferme. Gli occupati in Italia sono aumentati tra il 1995 e il 2011 di 1,66 milioni di unità (+7,8%) ma la crescita si è concentrata nel Centro Nord mentre il Sud ha fatto un passo indietro (da 6,4 a 6,2 milioni di lavoratori).
DRAMMA AD AVELLINO SUICIDA IMPRENDITORE OPPRESSO DAI DEBITI n Un piccolo imprenditore di 40 anni si è tolto la vita negli uffici della sua falegnameria a Baiano, in provincia di Avellino. L’uomo si è sparato un colpo di fucile. Alla base del gesto le difficoltà economiche.
TORINO LA MADRE È DEFUNTA MA LEI RITIRA PENSIONE n Una donna di 40 anni è stata denunciata per truffa aggravata ai danni dello Stato e utilizzo indebito di carte bancarie dalla Guardia di Finanza di
USA PASSEGGERO SOSPETTO DEVIATO VOLO DA PARIGI
Eterologa La Consulta salva la legge 40 n La Corte Costituzionale, che ha esaminato il divieto di fecondazione eterologa stabilito dalla legge 40, ha restituito gli atti ai tribunali che l’avevano investita del caso, per valutare la questione alla luce della sopravvenuta senten-
za della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 3 novembre 2011, sulla stessa tematica. La questione di legittimità era stata sollevata dai tribunali di Firenze, Catania e Milano. La sentenza di Strasburgo ha stabilito che impedire
per legge alle coppie sterili di ricorrere alla fecondazione in vitro eterologa non è più una violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Ora i tribunali interessati avranno modo di approfondire i profili della tematica.
n Un volo della US Airways tra Parigi e Charlotte, in Carolina del Nord, è stato deviato a Bangor, in Maine, dopo che un passeggero si è comportato in modo sospetto. L’aereo è stato affiancato da due caccia F16 ed è atterrato senza problemi all’aeroporto di Bangor. Una persona «informata dell’incidente» ha rivelato che una passeggera francese di origini camerunensi aveva annunciato con un bigliettino passato a una hostess «di avere un ordigno impiantato chirurgicamente». Secondo un altro passeggero, un medico avrebbe visitato la passeggera senza trovare cicatrici.
GIALLO DELLE CANARIE SVOLTA NELLE INDAGINI: «BONURA SI È UCCISO» n Non avrebbe retto al dolore che lo attanagliava da tre anni. Da quando la madre era morta a seguito del terremoto dell’Aquila, il 6 aprile 2009. Roberto Bonura, 30 anni, anche lui aquilano, non sarebbe stato ucciso come si era ipotizzato all'inizio, per una rapina finita male o per un pestaggio, ma sarebbe morto nell’isola di Las Palmas nell'arcipelago delle Canarie dopo essersi lanciato da un promontorio dell’isola. La conferma arriverebbe da alcuni testimoni che lo avrebbero riferito alla polizia locale.
TRAGEDIA IN ALBANIA BUS IN UN BURRONE MUOIONO 13 STUDENTI
n Sono ancora da chiarire le cause dell’incidente che in Albania ha provocato la morte di 13 studenti morti e altri 20 feriti, 14 dei quali in condizioni gravissime. La tragedia è avvenuta a Himare (circa 200 chilometri dalla capitale Tirana), dove un pullman che portava un gruppo di studenti universitari in gita scolastica è precipitato in un burrone, schiantandosi tra le rocce dopo una caduta di ottanta metri.
MARÒ IN INDIA LIBERTÀ SU CAUZIONE DECIDERÀ LA CORTE n I legali dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, detenuti nel sud dell’India con l’accusa di omicidio, hanno presentato oggi all’Alta Corte del Kerala una richiesta di libertà dietro cauzione. Lo ha riferito all’ANSA una fonte della delegazione italiana che segue la vicenda.
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Marina La movida che divide Capoterra 170 le parti civili dibattito aperto nel quartiere al processo per l’alluvione
Sicurezza Lotta alla criminalità con le videocamere del Ctm
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COMUNE
Addio al rudere variante al Puc per l’ex Marino
CONTI APERTI La Fiera è senza cda e non ha potuto approvare il Bilancio, che sarebbe servito per chiudere in tempo i conti della Camera di commercio
ROBERTO PILI
Enti Sulla Camera di commercio
lo spettro del commissariamento di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it
n La Camera di commercio rischia il commissariamento e lo scioglimento del Consiglio. È un momento delicato quello che vivono l’Ente camerale e la sua azienda speciale di piazzale Marco Polo. Dall’inizio del 2012 la Fiera è senza Cda perché dopo la scadenza dell’affollato Consiglio di amministrazione sarebbe dovuto entrare in carica un nuovo organismo di gestione a ranghi ridotti: cinque consiglieri, presidente compreso, al posto dei sedici più uno in carica fino al 31 dicembre. Il Cda composto in base alla Riforma Brunetta avrebbe dovuto approvare il Bilancio e il documento economico sarebbe dovuto passare al vaglio della Giunta della Camera di Commercio. Che, a sua volta, avrebbe dovuto approvare il suo di Bilancio entro la fine
di aprile. I mesi sono passati con il nuovo presidente della Fiera, Ignazio Schirru, che parlava di «problemi tecnici» per la nomina del mini-cda e quello della Camera di commercio, Giancarlo Deidda, che ha annunciato la volontà di cambiare la formula dell’Ente in società di capitali in modo da poter accogliere i privati e, in ogni caso, mantenere un cda con più anime al suo interno. Una settimana fa si è riunita la Giunta camerale e, per ovviare a questa impasse, si sarebbe deciso di modificare lo statuto della Fiera e sostituire la formula del consiglio di ammini-
I CONTI La Fiera non ha cda, ma serviva il suo bilancio per chiudere quello dell’Ente camerale entro fine aprile
strazione con due nuovi organi. Il primo sarebbe il Consiglio di Gestione, composto dal presidente della Fiera e da quattro consiglieri nominati dalla Camera di commercio. Questo sarebbe l’organismo più importante, con relativa indennità di presenza per i componenti, che in pratica eredita i poteri del vecchio cda. Il secondo organo, con meno poteri e zero indennità, sarebbe il Consiglio di Sorveglianza, composto da nove componenti tra i quali figurerebbero il presidente della Fiera e quelli che sarebbero dovuti essere membri di diritto del mancato cda: due rappresentanti della Regione, uno della Camera di commercio di Oristano e il sindaco di Cagliari. L’operazione però non sarebbe andata in porto perché non si sarebbe raggiunto l’accordo sulle nomine. In questa fase di incertezza e rivoluzioni, però, non è stato chiuso né il bi-
lancio della Fiera né, di conseguenza, quello della Camera. Una situazione delicata che espone l’Ente al rischio del commissariamento perché la legge di riferimento (la 580 del 1993) prevede che “quando non sia approvato nei termini il bilancio preventivo o il conto consuntivo” il Ministero (al tempo era quello di Industria, commercio e artigianato ora è quello dello Sviluppo economico) nomini un commissario per la predisposizione del Bilancio e conceda un termine di massimo venti giorni per l’approvazione, “decorso il quale dispone lo scioglimento del consiglio”.
LA LEGGE Senza tutti i conti in regola il Ministero nomina un commissario per il bilancio altrimenti scioglie il Consiglio
n Dal Comune l’ultima spinta alla riqualificazione dell’ex ospedale Marino. Il Consiglio comunale ha approvato la variante al Puc che dà il via al recupero del relitto abbandonato sul Poetto. Era l’ultima parte di lavoro che competeva a palazzo Bacaredda, adesso la pratica sarà inviata alla Regione che, dopo gli studi del caso, potrà dare l’avvio ai lavori. «Una ferita aperta sul nostro Poetto da troppo tempo e chiusa in meno di un anno di lavoro», ha commentato il sindaco. Ora potrà partire il progetto della Prosperius che prevede di trasformare la ex Colonia Dux in un polo turistico-sanitario, una beauty farm in riva al mare. In Aula ieri è stato approvato anche un ordine del giorno per dotare di defribillatori gli uffici comunali e alcune aree commerciali. In origine la mozione era stata presentata da Pierluigi Mannino di Patto per Cagliari, poi è stata rilanciata dalla maggioranza con in testa Claudio Cugusi del Pd. «È un richiamo al progetto approvato dall’assessorato regionale alla Sanità, nell’isola ci sono 800 infarti ogni anno, se non si interviene entro otto minuti la persona subisce danni cerebrali gravi», spiega Mannino. «È un tema delicato e spesso tragico, invito i consiglieri comunali a devolvere il gettone di questa seduta per l’acquisto di defribillatori», aggiunge Cugusi. Via libera, grazie a un ordine del giorno presentato da Enrico Lobina della Federazione della Sinistra, anche a una trattativa tra Comune, Ctm e Regione per abbassare le tariffe di abbonamento ai pullman per le categorie svantaggiate. P.R.
POETTO Il rudere pronto a risorgere
Lo stop Guasto alla rete elettrica, Motorizzazione bloccata
IL GUASTO Ieri pomeriggio la Motorizzazione ha aperto gli uffici
ROBERTO PILI
n Decine e decine di cagliaritani in attesa fuori dal portone, decine di persone arrivate anche da fuori città costrette a tornare a casa senza aver potuto parlare con nessuno, senza aver ritirato la documentazione necessaria per la patente o per la carta di circolazione. È arrivata anche una pattuglia dei carabinieri, ieri mattina, davanti alla Motorizzazione lungo la strada Statale 554. Un black out energetico ha bloccato gli uffici per tutta la mattinata, mentre nel pomeriggio si sono registrati problemi legati ai terminali. All’origine dei disagi un guasto al collegamento con la centralina elettrica, come spiegato dal direttore della Motorizzazione di Cagliari, Francesco Marongiu: «Domenica abbiamo avuto
un guasto – sottolinea il direttore - siamo rimasti senza energia elettrica. In pratica una scarica ha fuso i cavi di collegamento e siamo rimasti quasi isolati. Abbiamo subito attivato i dispositivi tampone per cercare di risolvere, almeno temporaneamente, il problema, ma ieri è arrivata questa ondata di maltempo, questa pioggia e il sistema è andato nuovamente in tilt». Il direttore della Motorizzazione
LA PROTESTA Ieri mattina gli uffici sono rimasti chiusi e una quarantina di persone ha atteso fuori dal portone
ha subito chiesto l’intervento dei tecnici per risolvere il problema: «I tecnici dell’Enel e gli addetti alla manutenzione stanno lavorando da domenica, ma non è facile in questa situazione, stiamo cercando di evitare i disagi agli utenti, ma senza elettricità non si può far niente. Ho anche avvertito la Prefettura di questa situazione». In mattinata almeno una quarantina di persone sono rimaste fuori dal portone, in attesa che il guasto venisse riparato, ma inutilmente, anche i telefoni e i fax della Motorizzazione sono rimasti isolati. Solo nel pomeriggio gli uffici sono stati aperti al pubblico, anche se si sono registrati problemi legati ai collegamenti con i terminali. Ma.Sc.
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CAGLIARI GIORNALISMO SEMINARIO ALL’ERSU SUGLI SBOCCHI OCCUPAZIONALI n L’Ersu in collaborazione con il Rotary Club Cagliari Nord organizza il seminario “Il giornalista: la formazione e gli sbocchi occupazionali”: martedì 5 giugno dalle 15,15 nel Corso Vittorio Emanuele 68.
L’INCONTRO TECNOLOGIE HPC NELLE RICERCHE DEL CRS4 n Domani alle 16.30, nell’aula Magna della Facoltà di Architettura, via Corte d’Appello87, il Crs4 presenta il quinto appuntamento della “Collana dei seminari 2012”. L’incontro dal titolo: “Tecnologie Hpc e Cloud per applicazioni di ingegneria e scienze ambientali” si articolerà in tre seminari che avranno per oggetto le attività di ricerca del Crs4.
CONFAPI PAGAMENTI ALLE AZIENDE LIPPI: «ORA LA REGIONE ACCELERI» n «La Regione e gli enti locali prendano esempio dal governo e accelerino sui pagamenti alle aziende: i fornitori vanno pagati entro 60 giorni». Lo dice il presidente di Confapi, Francesco Lippi.
COMUNE SERVIZI PER L’INFANZIA ISCRIZIONI APERTE PER GLI ASILI n Sono aperte le iscrizioni per l’ammissione dei bambini di età compresa tra 3/36 mesi ai servizi per la prima infanzia per l'anno educativo 2012–2013, destinati ai residenti nel territorio comunale. Moduli disponibili all'ufficio Asili Nido Piazza De Gasperi, 4° piano, e sul sito www.comune.cagliari.it. Le domande vanno presentate entro le 12 del 15 giugno.
Marina Le lunghe notti nel rione
si riapre il dibattito sulla movida CENTRO STORICO Orari di chiusura, schiamazzi, turismo e auto: i temi che dividono alcuni residenti dai titolari dei locali Venerdì incontro con il Comune, sabato assemblea del comitato n Vita notturna e turismo da una parte. Silenzio dopo il tramonto e serrande abbassate dall’altra. Le due visioni della Marina: la prima è di chi nel quartiere del porto ci lavora. L’altra di una parte di chi ci vive. E con lavvicinarsi dell’estate si ripropone il problema della regolamentazione della cosiddetta “movida” nel centro storico. Entrambi gli schieramenti hanno una richiesta comune: maggiore presenza di controlli da parte delle forze dell’ordine. I residenti la vogliono per far garantire il rispetto degli orari, i gestori dei locali per evitare di essere tutti sotto accusa quando magari solo qualcuno sfora e crea il problema. Sullo sfondo del dibattito la zona a traffico limitato, e si moltiplicano i pareri favorevoli per una Marina tutta senza auto ventiquattro ore al giorno. I GESTORI DEI LOCALI «È un quartiere di passaggio che si popola fino a tarda notte soprattutto nei weekend. C’è chi afferma che dovremmo chiudere entro le undici di sera, è improponibile», dice Stefano Pezzorgna, proprietario di una gelateria in via Dettori, «si esce dopo cena, soprattutto in estate, per questo non chiudo prima delle due». Presenza costante di vigili urbani e niente più auto in transito nel quartiere, queste le richieste di Stefania Erdas, dal Manamanà in piazza Savoia: «Gli schiamazzi notturni li fanno i ragazzini, che arrivano a ubriacarsi, ma da noi la clientela è adulta», spiega, «servono più controlli da parte dei vigili urbani. Certo che sono favorevole alla pedonalizzazione totale, la maggior parte delle auto taglia il quartiere solo per evitare di passare in via Roma». Da anni la Marina ospita molte manifestazioni culturali, proprio in piazza Savoia. Gianni Carboni parla da dietro il bancone del bar che porta il nome della piazza: «È aperto da oltre mezzo secolo, il quartiere è cambiato. Fin dal 2000 abbiamo messo i tavolini fuori, tutto il rione senza auto sarebbe ottimo». Carboni dice la
sua anche sul chiasso: «Qualcuno serve alcolici anche oltre le due del mattino e si creano assembramenti di giovani che fanno rumore. Beh, lì bisogna intervenire». Spazi liberi all’aperto sono il sogno di Antonio Dedoni, ristoratore di via Baylle: «Senza più auto in questa via, con i tavolini in strada, i turisti si fermerebbero più volentieri. Ma è necessaria maggiore pulizia». Anna Meloni, residente del quartiere, si accoda: «Siamo in città, non nel deserto, il movimento fa piacere. Chi dice che c’è rumore può mettere i doppi vetri alla finestra». In via Concezione le auto non passano più da anni, per la gioia di Ignazio Mulas, proprietario del ristorante Al Cavour: «Stiamo meglio senza auto, ma serve più pubblicità dei ristoranti del quartiere», precisa, «un cartello in via Roma, passaggio di tanti turisti, con l’elenco delle attività sarebbe l’ideale». I RESIDENTI E GLI INCONTRI Il portavoce dei residenti contrari al troppo rumore è Marco Marini, residente in via Dettori e presidente del comitato “Rumore, no grazie”: «Chiamiamo di continuo la polizia, la notte è un inferno. Siamo costretti a dormire con i tappi nelle orecchie», sostiene Marini, che attacca il sindaco Zedda «perché non ci ha mai voluto incontrare, si sta mettendo di traverso rispetto a noi residenti», attacca Marini, «in Marina sono troppi gli esercizi pubblici, cozzano col contesto urbano. Inoltre», conclude, «c’è gas radon nell’aria, che uccide, così come il rumore». INtanto due incontri sullo stesso tema, la Marina, si terranno in 24 ore. Il primo venerdì alle 17 al Piccolo Auditorium di piazza Dettori. “Vivere la Marina, costruiamo insieme le regole per una buona convivenza”, organizzato dal Comune. Il secondo Sabato alle 19, nel teatro Sant’Eulalia: “Dall’azione politica all’azione penale, a tutela dei diritti negati”, organizzato da Marco Marini. Paolo Rapeanu
CONFRONTO Sopra: vecchia foto di piazza Savoia con le auto. Sotto: tavoli in strada
PROPOSTE I CICLISTI: DOMENICA SENZA TRAFFICO n Cartelli stradali sistemati in via Dante per il via al raddoppio, da piazza Repubblica a piazza Giovanni XXIII, della pista ciclabile. E già i fan delle due ruote pensano in grande e sognano una giornata senza auto. La proposta dell’associazione Amici della bicicletta, è stata già girata al sindaco Massimo Zedda con una lettera. Già individuati data e orario ideale: domenica 23 settembre dalle 10 alle 18. Un’iniziativa, sottolineano i promotori, a favore della mobilità sostenibile con l’uso dei mezzi pubblici e bici e contro l’inquinamento dell’area urbana. Gli altri obiettivi della giornata senza auto: completare la metropolitana di superficie, ampliare la rete di piste ciclabili già realizzate in città, lanciare una campagna per l’uso quotidiano della bici come mezzo di trasporto.
SANITÀ
C’È L’ACCORDO CON I SINDACATI PER KINETIKA n Via libera al salvataggio dei lavoratori delle cliniche del gruppo Kinetica, specializzate nelle terapie di riabilitazione. L’accordo è stato siglato ieri mattina tra l’assessore al Lavoro Antonello Liori, la società e le sigle sindacali. Il patto prevede la proroga della cassa integrazione straordinaria fino al 31 dicembre, più incentivi per i prepensionamenti. Non solo: per i dipendenti con la cassa in deroga e la qualifica di ausiliari, è previsto l’ingresso ai corsi di qualificazione per gli operatori socio sanitari. Soddisfazione è stata espressa da Liori: «Con l’accordo raggiunto», ha commentato l’assessore al Lavoro, «si metterà termine a tre anni di vertenza ad una situazione di forte disagio ed allarme sociale tra i lavoratori coinvolti. Inoltre sarà possibile un rapido ed effettivo rilancio dell’attività aziendale», conclude Liori. I termini del verbale sottoscritto ieri da tutte le organizzazioni sindacali prevedono la possibilità per 11 dipendenti con qualifica di ausiliari, di essere inseriti nei corsi di qualificazione per Oss dopo il passaggio alla cassa integrazione in deroga. Liori garantisce che «è la premessa essenziale per il loro reintegro in azienda». L’accordo annuncia incentivi per chi è vicino alla pensione (nei prossimi 36 mesi). Inoltre arriva l’impegno della Regione per la disoccupazione: in scadenza al 30 giugno sarà rinnovata fino al 31 dicembre. L’incontro era stato fissato dopo l’allarme lanciato dai confederali, preoccupati per la prossima scadenza degli ammortizzatori sociali che avrebbero messo per strada circa 121 dipendenti. F.O.
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CAGLIARI LEGAMBIENTE DOMENICA A CALAMOSCA I VOLONTARI PULISCONO LA SPIAGGIA
VIA TICINO SPINGE LO SCOOTER RUBATO MA LA POLIZIA LO VEDE E LO ARRESTA
INCENDI NOTTE DI FUOCO A SANT’ELIA IN FIAMME UN SUV E UN PORTONE
n Ecologia, attaccamento alla città e alla natura in genere. Domenica dalle 9,30 Legambiente nell'ambito della manifestazione “Puliamo il mondo” organizza la pulizia della spiaggia di Calamosca. «Ai volontari informa Legambiente - verranno forniti guanti, pettorina, capellino e buste di vari colori (per fare una raccolta differenziata), verranno anche distribuiti (gratuitamente) posaceneri personali ai bagnanti».
n Ruba uno scooter, ma viene sorpreso dagli agenti mentre lo spinge per portarlo via. In manette con l’accusa di furto è finito G.P., 42 anni. L’episodio è avvenuto nella notte tra lunedì e martedì tra via Ticino e via Seruci. Il 42enne avrebbe rubato uno scooter “Piaggio X9”, in un cortile i via Ticino, allontanandosi, ma arrivato in via Seruci è stato bloccato dai poliziotti.
n Un portone, un Suv e un’auto danneggiati dalle fiamme. Notte di fuoco, quella tra lunedì e martedì, tra Sant’Elia e San Bartolomeo, qualcuno ha incendiato la porta d’ingresso di una palazzina in via Utzeri. I vigili del fuoco non hanno nemmeno fatto in tempo a domare il rogo che si sono spostati in via Loddo Canepa per domare l’incendio che aveva avvolto un Suv. Le fiamme hanno anche danneggiato un’auto parcheggiata.
Sicurezza I video in rete
VIA ROMA .
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«Lotta alla criminalità» IL FUTURO COLLEGATI ANCHE I SISTEMI PRIVATI n «Si tratta di un sistema aperto che, una volta ultimato il collegamento con le varie telecamere consentirà altri collegamenti», ha spiegato il capitano della Guardia di finanza Antonio Guerrieri. «Sono molti i privati che hanno già manifestato la volontà di collegarsi precisa - potremo avere in rete anche le riprese di sistemi di videosorveglianza di banche, tabaccherie, benzinai e farmacie. Qualunque sistema porà essere controllato in modo da garantire un esteso controllo del territorio». Le riprese possono rivelarsi utili in caso di crimini o situazioni particolari, ma come hanno sottolineato le forze dell’ordine in Prefettura serviranno anche come deterrente perché ci si sentirà osservati. «Nel pieno rispetto della tutela della privacy», ha precisato il capitano Guerrieri.
IL PROGETTO Prefettura, Regione, polizia, carabinieri, Finanza e Comuni dell’area vasta uniti nel sistema di 95 videocamere in grado di controllare il traffico e garantire l’ordine pubblico n «La prevenzione aiuta a garantire la sicurezza e questo è uno strumento utilissimo per garantire la prevenzione ai cittadini». Il questore Luigi Savina è soddisfatto del protocollo firmato in Prefettura per la grande rete di videosorveglianza. Al tavolo col prefetto si sono seduti l’assessore regionale alla Programmazione Giorgio La Spisa, i rappresentanti di tutti i Comuni dell’hinterland, della poliaiza, dei carabinieri, della Guardia di finanza e del Ctm. Perché il progetto finanziato dalla Regione prevede che sia il Consorzio dei trasporti a sistemare le telecamere in tutti gli incroci e i punti principali di Cagliari e dintorni. Entro qualche mese la rete sarà ultimata e saranno 95 le videocamere a circuito chiuso che terranno sotto controllo la città. 58 sono già state installate e 38 di
queste stanno già riprendendo il traffico e tutto quello che succede per le strade. «Con questo progetto si creerà una sinergia tra il controllo della viabilità e del trasporto pubblico - spiega il prefetto Giovanni Balsamo - e la prevenzione per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica». A fine luglio la rete dovrebbe essere completa e saranno 55 le videocamere sistemate a Cagliari, 16 a Quartu, 8 a Monserrato, 7 a Selargius, 3 ad Assemini e Decimo e due a Elmas. La cabina di regia resta quella della Municipale in via Crespellani. «Si tratta di videocamere in grado di riprendere a 360 gradi - spiega il presidente del Ctm Giovanni Corona - che garantiscono un’ottima definizione da vicino, ma sono in grado di riprendere a centinaia di metri». M.Z.
Un blitz anti-contraffazione gli ambulanti abusivi fuggono n Dieci borse, tre paia di scarpe, cinque camicie, tredici giubbotti e tre paia di jeans tutti rigorosamente firmati, ma tutti contraffatti. Sono i numeri dell’operazione portata a termine ieri mattina dagli agenti della polizia municipale in via Roma. Un’operazione mirata a frenare il fenomeno della vendita abusiva di merce contraffatta. Il blitz è scattato
poco dopo mezzogiorno. Gli agenti della polizia municipale hanno effettuato un controllo in via Roma sotto i portici, dove abitualmente si piazzano gli abusivi. Ma appena visti i vigili gli ambulanti, quasi tutti stranieri, sono fuggiti, tentando di portare via anche la merce. Uno di loro durante la fuga ha perso il “carico” che è stato sequestrato.
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CAGLIARI
Is Mirrionis Finge la rapina, benzinaio a giudizio n È stato rinviato a giudizio per calunnia Roberto Pisano, titolare di un distributore di benzina di Is Mirrionis che il 31 agosto 2010 aveva denunciato alla polizia di essere stato rapinato da un cliente che gli aveva anche investito il cane. Ma
quell’accusa non era fondata - tanto che per l’investitore la procura ha chiesto l’archiviazione - e da qui è scattata l’accusa di calunnia. Il processo, davanti al giudice monocratico, prenderà il via il prossimo 17 ottobre. Diverse le circostanze
che, stando alle indagini, hanno reso poco credibile la denuncia di rapina. Stando a quanto accertato Pisano aveva chiamato la polizia una prima volta per segnalare che un cliente gli aveva investito e ucciso il cane. Pochi minuti dopo al
113 era arrivata una seconda telefonata: la stessa persona si era portata via l’incasso di circa 800 euro. Dettagliata la descrizione del presunto rapinatore, tanto che in breve gli inquirenti lo individuarono e fermarono.
CLINICA OCULISTICA
Truffa all’ospedale col doppio lavoro un anno al primario n È stato condannato a un anno di reclusione (pena sospesa) Maurizio Fossarello, il primario della clinica oculistica del San Giovanni di Dio, accusato di truffa ai danni della Asl per aver esercitato la professione anche in delle strutture private nonostante il contratto in esclusiva – che garantisce un trattamento economico più alto – firmato con l’azienda mista e con l’Università. Questa la decisione del giudice Giovanni Pintori, arrivata ieri al termine del processo celebrato con rito abbreviato. Per il primario, difeso dall’avvocato Pierluigi Concas, il pm Giangiacomo Pilia aveva sollecitato una condanna a due anni, contestandogli anche l’accusa d’abuso d’ufficio - dalla quale è però stato assolto - per aver eseguito visite specialistiche private in ospedale, avvalendosi anche dell’aiuto di alcuni specializzandi. Per gli stessi fatti, era accusato di concorso in abuso d’ufficio il ricercatore Enrico Peiretti, difeso dall’avvocato Guido Manca Bitti, che è stato assolto perché il fatto non sussiste. È invece stato rinviato a giudizio il direttore sanitario di Villa Santa Rita, Francesco Sais (avvocato Agostino Mela) che ha scelto il rito ordinario e dunque affronterà il processo. Sais dovrà rispondere di ricettazione di farmaci poiché nella sua clinica furono trovati dei medicinali a esclusivo uso ospedaliero, e quindi certamente sottratti da una struttura sanitaria pubblica. E proprio da qui era partita l’inchiesta condotta dai Nas – che ha portato alla condanna del primario di oculistica. I carabinieri, cercando di fare luce sui medicinali scoperti a Villa Santa Rita, erano arrivati a Fossarello spulciando i registri dei medici che operavano in quella clinica. Stando a quanto accertato il primario del San Giovanni aveva eseguito interventi dal 2005 al 2008, lavorando in maniera continuata per la struttura privata nonostante il contratto in esclusiva con l’ospedale. Sempre stando alle accuse, Fossariello avrebbe esercitato anche in altre strutture private indirizzando poi i pazienti al San Giovanni per le visite di controllo. M.B.
info
L’OSPEDALE CIVILE Maurizio Fossarello, primario della clinica Oculistica, esercitava la professione anche in strutture private nonostante fosse legato al San Giovanni da un contratto di esclusiva lautamente pagata.
I DANNI Il 22 ottobre il territorio di Capoterra fu devastato dall’alluvione
Tribunale Danni da alluvione
c’è un’ondata di parti civili IL PROCESSO Ammessi in 170 nell’affollata udienza preliminare per il disastro del nubifragio del 22 ottobre del 2008. Richiesta di rinvio a giudizio per otto, attesa la sentenza sui responsabili n Nonostante le udienze abbiano un carattere strettamente tecnico, continua ad essere affollata l’aula dove si celebra l’udienza preliminare per l’alluvione di Capoterra che nell’ottobre 2008 provocò la morte di quattro persone, distrusse case, ponti e strade. Un disastro che ha lasciato la paura tra i residenti e la devastazione della zona che, a distanza di anni, non è ancora stata messa in sicurezza. Una ferita ancora aperta, come testimonia l’esorbitante numero di istanze di costituzione di parte civile, che rischia di lievitare di udienza in udienza. Intanto ieri, il giudice Giovanni Pintori ha accolto le circa 170 richieste di costituzione (120 delle quali rappresentate dagli avvocati Carlo Monaldi e Mario Maffei, alle quali si aggiungono quelle
patrocinate dagli avvocati Gianfranco Sollai, Antonio De Toni, Massimo Delogu, Raffaelangelo Demuro, Daniela Muntoni, Carlo Demurtas, Franco Villa e Stefano Piras) presentate da chi nell’alluvione perse affetti o beni. Il giudice si è invece riservato sulla citazione dei responsabili civili (presidenza del consiglio dei ministri, Regione e Anas) ed è quindi stata rinviata al 17 luglio l’udienza del procedimento che dovrà decidere sul rinvio a giudizio degli otto imputati: l’ex sindaco di Capoterra Giorgio Marongiu (avvocati Patrizio Rovelli e Matteo Pinna), il presidente della cooperativa Poggio dei Pini Giovanni Calvisi (avvocati Luigi e Pierluigi Concas), i capi del compartimento Anas Bruno Brunelletti (avvocato Guido Manca Bitti) e Giorgio Carboni
info
GIOVANNI PINTORI Il Gup deciderà il 17 luglio sul rinvio a giudizio degli otto imputati per il disastro.
(avvocato Andrea Pogliani), il funzionario della protezione civile Sergio Carrus (avvocato Leonardo Filippi) e i dirigenti del Genio Civile Virgilio Sergio Cocciu (Avvocato Leonardo Pruna), Gianbattista Novella (Avvocato Miriam Campus) e Antonio Deplano (avvocato Michele Loi) accusati a vario titolo di reati che vanno dall’omicidio colposo plurimo, all’inondazione colposa e rifiuto d’atti d’ufficio. Già uscito dal processo Giampalo Cillocu, il responsabile della diga di Poggio dei Pini, che ha patteggiato un anno con la condizionale. Per i pm Guido Pani e Daniele Caria, che hanno coordinato le indagini del Corpo Forestale, il disastro poteva e doveva essere scongiurato, evitando la morte delle vittime: Antonello Porcu e la suocera Licia Zucca travolti dall’acqua mentre erano in auto, così come Annarita Lepori che stava guidando sulla 195. Speranza Sollai invece venne sommersa dall’inondazione mentre si trovava in casa. Maddalena Brunetti
Finanza Sequestrato lo studio di un falso commercialista
LE INDAGINI Al lavoro la Guardia di finanza
n Sigilli allo studio di commercialista di Mariano Efisio Melis. Nei giorni scorsi il nucleo tributario della Guardia di Finanza ha notificato un’ordinanza di sequestro preventivo – firmata dal giudice Alessandro Castello – degli uffici di via Regina Margherita poiché, stando a quanto accertato, Melis non è iscritto all’ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili e non avrebbe quindi i titoli per esercitare. Il suo studio è stato affidato a un custode giudiziario che avrà il compito di informare le circa 200 aziende seguite dal sedicente commercialista, di quanto accaduto spiegando che molte delle operazioni eseguite con lo studio Melis potrebbero essere nulle. L’ordinanza è stata emessa nell’ambi-
to dell’operazione “Fake advisor”, con la quale la Guardia di Finanza aveva denunciato, oltre a Melis, altri due “finti commercialisti”: Mariolino Sanna e Roberto Vacca (che nulla ha a che vedere con un omonimo di Quartu regolarmente iscritto all’ordine). In diversi casi i sedicenti professionisti sono stati smascherati anche a seguito delle denunce dei loro clienti, che avevano ricevuto salate cartelle esattoria-
IL BLITZ Secondo le Fiamme gialle, Mariano Efisio Melis non risulta iscritto all’albo: aveva oltre duecento clienti
li nonostante avessero affidato il pagamento delle tasse al commercialista, al quale avevano consegnato il denaro destinato al Fisco. Soldi mai arrivati nelle casse dello Stato. Così era emersa la posizione di Sanna, finito sotto la lente degli inquirenti dopo la denuncia di Massimiliano Salvi, ortopedico del Cagliari calcio. Il medico nel 2003 si era visto recapitare cartelle per imposte non versate da 40, 60 e 80 mila euro. Salvi aveva prima pensato a un disguido ma poi aveva capito di essere stato imbrogliato. E sebbene fosse totalmente all’oscuro delle truffe del suo consulente, era stato oggetto di verifica fiscale, poiché era suo l’onere delle incombenze fiscali. M.B.
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CAGLIARI VIALE FRA’ IGNAZIO CICLO DI SEMINARI SULL’ENERGIA ORGANIZZATO DALL’UNIONE EX ALLIEVI DI DON BOSCO n L’Unione degli ex allievi di Don Bosco organizza un ciclo di seminari sul tema dell’energia destinati a studenti universitari di qualsiasi corso per far conoscere, dicono gli organizzatori, «gli aspetti culturali legati alle problematiche energetiche». Domani dalle 17,30, in viale Fra’
LA DENUNCIA .
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Ignazio 62, Domenico Salimbeni parlerà di energia solare, Paolo Giuseppe Mura di energia termica ed eolica e Alfonso Damiano di energia fotovoltaica. Gli incontri valgono anche per l’acquisizione di crediti formativi. Iscrizioni: gexcagliari@exallievi-donbosco.it.
Elmas Infissi metallici
schiacciano un operaio LA RICOSTRUZIONE Incidente sul lavoro al Bricoman, un ragazzo di 35 anni è stato travolto dai tubi mentre sistemava la merce del negozio: in ospedale con escoriazioni e la frattura del bacino
per la ristrutturazione di interni ed esterni, fino agli articoli per giardinaggio. Un’ampia gamma di prodotti dai più piccoli ai più grandi come le tavole in legno o i tubi metallici.
n Schiacciato dagli infissi metallici che stava sistemando, travolto dai “tubi” in alluminio mentre lavora nel magazzino insieme agli altri colleghi. Un operaio di 37 anni è attualmente ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Brotzu per le ferite riportate nell’incidente sul lavoro, avvenuto nella notte tra lunedì e martedì in via San Giorgio a Elmas, all’interno dei magazzini del centro Bricoman, l’azienda specializzata nella vendita di prodotti per la costruzione e ristrutturazione della casa. L’operaio è ricoverato al Brotzu con la frattura del bacino e con altre ferite. Secondo i medici dovrebbe cavarsela in trenta giorni. La dinamica dell’incidente non è ancora stata del tutto chiarita, sul posto sono inter-
GLI INFISSI METALLICI L’operaio e i colleghi stavano tranquillamente lavorando, quando, alcuni infissi in alluminio sono scivolati da una delle scaffalature e avrebbero travolto l’operaio. Il 35enne sarebbe stato spinto violentemente a terra e le “travi” d’alluminio sarebbero finite sulle sue gambe. Gli altri operai che si trovavano poco distante, sentendo urlare il collega, hanno fatto scattare l’allarme. Sul posto, in pochi minuti, sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Cagliari e un’ambulanza del 118. L’operaio è stato soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale Brotzu dove si trova adesso ricoverato. I carabinieri hanno lavoro più di un’ora per ricostruire la dinamica dell’incidente. Ma.Sc.
venuti i carabinieri della Compagnia di Cagliari che si sono occupati degli accertamenti e di ascoltare il racconto dei testimoni. Difficile comunque ricostruire dettagliatamente l’episodio e accertarne le cause. LA RICOSTRUZIONE L’incidente si è verificato intorno alle 23,30. L’operaio, residente a Donori, stava lavorando con gli altri colleghi all’interno del capannone dell’azienda. A quanto pare stava sistemando del materiale nel magazzino, posizionando i prodotti sui vari scaffali. La merce venduta nel negozio Bricoman, infatti, copre un ampio ventaglio, dal materiale elettrico, fino a quello per lavori di idraulica, passando per il legname, per l’attrezzatura da falegnameria,
Chiesa di Sant’Agostino svaligiata recuperati i quattro candelabri n Non si era accontentato di rubare gli oggetti sacri nella chiesa di Sant'Eulalia, ma due giorni dopo aveva anche trafugato quattro candelabri dalla chiesa di Sant'Agostino Nuovo, cercando poi di smerciarli a qualche antiquario. Ma sulla sua strada ha trovato i carabinieri. I militari dell'Arma del Nucleo tutela patrimonio culturale hanno recuperato quattro candelabri, di cui due in legno intagliato e due in ottone, rubati a gennaio nella chiesa di via Baylle. Denunciato per ricettazione e per evasione dai domiciliari un 58enne, lo stesso uomo che era stato indagato per il furto nella chiesa di Sant'Eulalia. E proprio da quel colpo che i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale sono partiti per individuare il ladro e recuperare i candelabri. Il furto nella chiesa di San-
t'Agostino, infatti, per il modo in cui era stato portato a termine, era molto simile e i carabinieri hanno quindi deciso di tenere sotto controllo il 58enne. Contemporaneamente hanno fatto scattare una serie di controlli all'interno di negozi di antiquariato o in quelli in cui i candelabri potevano essere smerciati. Grazie alla collaborazione di antiquari e restauratori i militari hanno scoperto che alcuni giorni dopo il furto il 58enne si era presentato nei negozi proponendo i candelabri, riconosciuti in foto, come quelli rubati nella chiesa di Sant'Agostino. I primi giorni di febbraio i candelabri sono stati recuperati: erano stati abbandonati davanti alla porta di negozio di largo Carlo Felice. Adesso arriva la denuncia per l'autore del furto. Gli oggetti sacri sono stati restituiti.
Via della Pineta 32 | Cagliari • www.theonecagliari.it | Facebook: the.one
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SPORT THIAGO RIBEIRO IL PALMEIRAS FRENA: «DIFFICILE, LUI PREFERISCE IL CAGLIARI»
NAINGGOLAN FA CADERE LA PALLA È PENITENZA COI CAMPAGNI BELGI
LAZZARI «NON SO SE RESTERÒ A FIRENZE VORREI GIOCARE IN VIOLA PER RISCATTARMI»
n Thiago Ribeiro ha tanti estimatori in Brasile. Non solo la sua ex squadra, il Cruzeiro, ma anche il Palmeiras, il presidente Arnaldo Tirone conferma l’interesse ma ammette: «È difficile la trattativa per Thiago Ribeiro. Lui ha ancora una preferenza per il Cagliari. Vediamo». El Diablo, non è un mistero, vorrebbe stare ancora in rossoblù per dimostrare appieno le sue capacità ora bisogna vedere se il club rossoblù eserciterà il diritto di riscatto.
n Radja Nainggolan si diverte nel ritiro della Nazionale belga. Il centrocampista rossoblù ha pagato la penitenza perché, in cerchio coi compagni di squadra, non è riuscito a mantenere in volo la palla facendola cadere a terra. È stato subito circondato e colpito in modo divertente dai compagni. Radja sul suo profilo Twitter ha commentato: “Perdendo a due tocchi. Mi hanno preso tutti in giro. Tutti contro di me!!!”
n Andrea Lazzari non sa ancora dove giocherà la prossima stagione. In comproprietà tra Fiorentina e Cagliari, il mancino non ha certo incantato alla prima stagione in viola: «Non so se resterò a Firenze, è una decisione che verrà presa dopo le nomine del direttore sportivo e dell'allenatore». Poi svela la sua preferenza: «Spero di indossare nuovamente la maglia viola. Voglio riscattare assieme ai miei compagni la brutta stagione appena terminata».
Cagliari
Le valigie pronte di Nenè-Larrivey uno è di troppo
NENÈ E JOAQUIN LARRIVEY Il brasiliano alla sua prima stagione con la maglia del Cagliari, nel 2009-2010, segnò otto reti. L’anno dopo ne fece 6, fino a questa stagione con un unico centro dal dischetto. L’argentino ha vissuto la sua miglior stagione col Cagliari segnando 7 reti in campionato (più 3 in Coppa Italia). La scorsa stagione col Colon realizzò 4 gol.
LE DUE PUNTE In questa stagione un doppione in panchina per i rossoblù. Sono rimasti a guardare: poche gioie per il brasiliano, qualcuna in più per l’argentino. Uno potrebbe lasciare l’Isola n Sono rimasti a guardare in panchina e chissà cosa pensavano nel frattempo. Gli unici due attaccanti di proprietà del Cagliari, sono stati messi da parte per fare posto ai prestiti dell’anno, Ribeiro e Pinilla. Con Ibarbo, sempre del Cagliari ma l’ultimo arrivato, con il diritto di precedenza rispetto a loro. Così oggi Nenè e Larrivey si chiedono cosa dovranno fare per il loro futuro. Molte cose potrebbero dipendere da ciò che faranno i compagni di reparto. Per Pinilla servono 3 milioni per il riscatto e ancora se ne parla senza aver chiuso niente. Per Thiago Ribeiro la destinazione potrebbe anche diventare il Palmeiras. Ma in ogni caso un attaccante di razza come il cileno sarebbe necessario, se l’esperienza insegna. Ecco che allora uno tra Larrivey e Nenè potrebbe anche pensare di restare a Cagliari ma con poche chance di avere un ruolo da protagonista. Entrambi però sarebbero troppi. Gli spazi per le scommesse sono ristretti e per ora i due rossoblù sono ancora solo delle speranze. Inoltre tenere due prime punte a sgomitare in panchina anche quest’anno avrebbe poco senso. Soprattutto se si realizzasse il sogno segreto della società rossoblù: il tridente con Pinilla, Sau e Ibarbo. PER L’ARGENTINO DIECI RETI Di possibilità ne ha avute tante, ma anche questa volta chi meriterebbe di restare è Larrivey. Se non altro per essere stato il secondo capocannoniere della squadra con 7 gol, 10 con-
tando anche la Coppa Italia. Due triplette (in Tim Cup e a Napoli) e poi tante panchine. Per quanto riguarda Nenè la domanda è che fine abbia fatto la tigre che era in lui. Quella che nel campionato portoghese aveva chiuso da capocannoniere. Quella che a Cellino piaceva così tanto per quel nome storico per il Cagliari e la data di nascita uguale alla sua nel giorno e nel mese. NENÈ, STAGIONE NO Quest’anno Nenè ha segnato solo una rete e solo dal dischetto (a Cesena). Dopo l’infortunio alla caviglia della scorsa stagione, la speranza del brasiliano era di riprendersi in questo campionato e ritagliarsi un ruolo importante tra i nuovi arrivati. Cosa che non è avvenuta nei mesi finali del 2011, quando i gol erano una rarità, fino al nuovo infortunio muscolare che l’ha riportato fuori tre mesi. Dimenticati i dribbling e quei tiri perfetti dalla distanza, imprendibili. In queste settimane di vacanza, Larrivey e Nenè penseranno entrambi la stessa cosa. Se è ancora il caso di scommettere su ste stessi o fare un passo indietro. O le valigie, o altre panchine. Virginia Saba
Agazzi Il Torino all’assalto del portiere rossoblù
MICHAEL AGAZZI
n Il Torino, neopromossa in serie A e con una squadra da metter su, fa la corte a Michael Agazzi. Questa l’ultima voce di mercato rossoblù riportata dal sito internet dei granata “Toro News”, secondo il quale ieri sarebbe pervenuta una richiesta del presidente Urbano Cairo al club del Cagliari. L’offerta per il portiere rossoblù classe 1984 si aggira intorno ai 700 mila euro per il prestito di un anno e un riscatto fissato a 3 milioni. Dall’altra, sempre secondo quanto riportato dal sito, non ci sarebbe stato un “no” secco. La richiesta sarebbe stata di 5 milioni per la cessione definitiva del portiere. Rimarcando che, secondo alcune indiscrezioni provenienti dal-
la società rossoblù, il presedente Cellino avrebbe chiesto ai corteggiatori di Agazzi «soldi veri...». Come per dire, Agazzi costa e nel caso rinunciasse a lui ne dovrebbe valer la pena. Le sue 77 presenze in A e 101 reti subite non sono affatto male e così per la ripartenza nel campionato di serie A il presidente granata Cairo avrebbe pensato proprio alle mani di Agazzi. Il portiere ros-
MERCATO Secondo “Toro News” la richiesta rossoblù si aggira intorno ai 5 milioni. Ma la trattativa è in alto mare
soblù dietro ha le prestazioni di Avramov, secondo di lusso, per quanto ha fatto vedere. Tre gare da imbattutto e qualche parata degna di nota. Nel caso Agazzi dovesse lasciare davvero Cagliari, la porta sarebbe coperta dall’ex Fiorentina che non lo farebbe affatto rimpiangere. Oltretutto, Avramov, ha rinnovato e ha assicurato di stare particolarmente bene a Cagliari. Ma per ora nulla di concreto per Agazzi che resta ancora nella porta rossoblù. Nel sito si parla anche di una concorrenza agguerrita per il portiere. Che lo scorso anno, in estate, sentiva mancare la fiducia del Cagliari che pensava di portare il milanista Amelia, che però disse no.
DI NATALE «L’EUROPEO POI FORSE L’ADDIO» n L'Europeo, e poi forse l'addio. Antonio Di Natale conferma, dal raduno azzurro di Coverciano, di pensare al fine carriera. «Ho ancora un anno di contratto con l'Udinese - dice l'attaccante - ma per continuare ci vuole la voglia. Era un pensiero che avevo già fatto, negli ultimi 20 giorni di campionato ho giocato cinque partite. È un ritmo troppo alto. Non c'entra la morte di Morosini: ho due bambini, vorrei stare più tempo con loro. Ora giochiamo l'Europeo, poi ci pensiamo». E in Polonia, Di Natale non si sente seconda scelta azzurra: «Bomber di scorta? No, non sono qui per fare una vacanza. Ovvio che sia a disposizione di Prandelli ma vengo in azzurro per giocare. Magari con Cassano e Balotelli...»
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SPORT MERCATO ISLA SOGNA: «VOGLIO L’INTER» CALIENDO: «EDERSON È DELLA LAZIO»
DROGBA ADDIO AL CHELSEA UFFICIALE «È IL MOMENTO DI FARE NUOVE SFIDE»
SCOMMESSE BARI-LECCE, INDAGINE CHIUSA IPOTESI DI FRODE SPORTIVA PER SEMERARO
n Mauricio Isla, cileno in forza all'Udinese ma fermo in seguito ad una lesione dei legamenti del ginocchio, vuole l’Inter: «Il mio sogno è partire per andare a giocare in una grande squadra. Se potessi scegliere andrei all'Inter, mi hanno sempre voluto e hanno parlato con me». n «Manca la firma, ma Ederson è della Lazio».Antonio Caliendo, procuratore del trequartista in forza al Lione, chiude la querelle legata all'arrivo del 26enne brasiliano.
n Drogba lascia il Chelsea. Lo ha fatto sapere la società londinese: «Didier è una leggenda del Chelsea e farà sempre parte della famiglia». L’ex attaccante dell'Olympique Marsiglia lascia i Blues dopo 8 anni e 157 gol in 341 partite: «È stata una decisione difficile, per me è arrivato il momento di affrontare nuove sfide». L’ivoriano, decisivo nello storico trionfo di Champions, andrà in Cina.
n Si avvia a conclusione il filone d'indagine sulla combine del derby Bari-Lecce 0-2 che coinvolge l'ex presidente del Lecce calcio Pierandrea Semeraro. Nell'inchiesta si ipotizza il reato di frode sportiva. Sul conto del figlio del patron dei salentini ci sarebbero elementi utili d'indagine. Secondo l'accusa furono versati in più tranche 230mila euro ad Andrea Masiello e ai suoi presunti complici, Carella e Giacobbe.
Allegri «Ibra e Thiago restano» IL TECNICO «La prossima stagione è molto importante per Pato. E credo pure che Boateng possa diventare una grande mezzala» n «Ibra e Thiago Silva? Il presidente Berlusconi ci tiene molto a tenere i suoi campioni, è per questo che penso che rimarranno con noi». Massimiliano Allegri, allenatore del Milan, risponde così ai messaggi dei tifosi rossoneri attraverso Milan Channel. «Ibrahimovic è molto contento di rimanere al Milan e io sono ultra-contento che lui rimanga. È un campione e deve rimanere al Milan, anche perchè io preferisco allenare i campioni», dice il tecnico rossonero. «La prossima stagione sarà molto importante per Pato. Credo anche che nella sua evoluzione Boateng potrà diventare una grande mezz'ala», aggiunge. Il Milan volta pagina dopo l'addio di diversi big. «Ringrazio molto i campioni che ci hanno lasciato, perchè mi hanno aiutato molto. Quella contro il Novara era la loro giornata, non è nel mio carattere stare in prima fila in queste circostanze, era giusto che ci rimanessero loro. Ma mi sono emozionato, mi sono
numeri 18
Gli scudetti del Milan.
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Le Champions League vinte dai rossoneri.
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I trofei in Coppa Italia, quest’anno andato al Napoli.
MASSIMILIANO ALLEGRI Dopo il Sassuolo, l’avventura col Cagliari poi al Milan
sentito parte di loro», prosegue Allegri. «Le mie scelte? Spesso in conferenza stampa mi è stato chiesto dei singoli, ora di uno e ora dell'altro, ma il rispetto verso questi grandi campioni c'è sempre stato e c'è tutt'ora. Lo spogliatoio? Ho una società importante alle spalle, i giocatori che sono andati via hanno fatto scuola, sono sereno perchè ho un gruppo di ragazzi splen-
info MASSIMILIANO ALLEGRI Il tecnico si prepara alla terza stagione in rossonero.
didi, dei professionisti», afferma il tecnico. Il Milan ha chiuso il campionato al secondo posto. «Nessuno l'anno scorso pensava che si potesse vincere lo scudetto: non eravamo partiti bene. Quest'anno, quando sembrava tutto facile. Avevo detto che ci sarebbero voluti più punti degli 82 della scorsa stagione per vincere lo scudetto, la Juventus è andata molto forte nel finale».
GENOA REVOLUTION
Palacio all’Inter, Destro-Immobile uno dei due resta n Enrico Preziosi aveva parlato di «rivoluzione Genoa». È stato di parola: non ha lasciato passare nemmeno una settimana dalla fine del campionato che ecco il primo tassello: Rodrigo Palacio all'Inter. È stato lui stesso ad annunciarlo, precisando che con il club nerazzurro e con il giocatore è già stato raggiunto un accordo e che per la definizione dell'operazione mancano solo alcuni dettagli. L'operazione Palacio è solo la punta dell'iceberg che porterà molti cambiamenti in casa rossoblù. «Sono in tanti ad aver chiesto di partire. Fosse per me, io non terrei nessuno. Cercherò di accontentare tutti. Purtroppo o per fortuna il Genoa ha 103 giocatori, faremo tante operazioni». Dovrebbe invece arrivare Destro dal Siena: «Che fosse un predestinato lo sapevamo, lo pagai cinque milioni quando giocava nella Primavera - ha detto Preziosi - Non mi sorprende che si stia confermando. Uno tra Destro e Immobile (neopromosso col Pescara, ndr) sarà attaccante del Genoa».
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SPORT MOURINHO RINNOVATO FINO AL 2016 IL SUO CONTRATTO COL REAL MADRID
VEZZALI «PORTABANDIERA A LONDRA COME VINCERE MEDAGLIA OLIMPICA»
NUOTO PRIMO ORO AZZURRO AGLI EUROPEI A SCOZZOLI I 100 RANA, PESCE È DI BRONZO
n Josè Mourinho ha esteso fino al 2016 il contratto con il Real Madrid. Lo ha reso noto il club spagnolo con una nota ufficiale sul proprio sito. Il tecnico portoghese ha prolungato quindi di due anni il suo rapporto con il club madrileno, che doveva terminare nel 2014. Il precedente accordo tra lo Special One e i campioni di Spagna sarebbe scaduto al termine della stagione 2013/2014. Mourinho, 49 anni era sbarcato a Madrid nell'estate 2010.
n Poteva essere il portabandiera già a Pechino, ha dovuto attendere 4 anni, ma a Valentina Vezzali sono serviti per accrescere la voglia di «rappresentare un Paese che non si arrende e che eccelle in tutto», perché portare il tricolore ai Giochi «è come vincere una medaglia olimpica». La regina del fioretto sfilerà il 27 luglio nello stadio di Londra: «È un onore immenso, corono un sogno».
n La prima medaglia d'oro per l'Italia agli Europei di nuoto a Debrecen è firmata Fabio Scozzoli. Il 22enne romagnolo ha vinto i 100 rana tagliando il traguardo in 1’00’’55 davanti all'ucraino Dymo (1’00’’68). Terzo posto l’altro azzurro, Mattia Pesce (1’00’’93). Alessia Filippi delude col 7° posto nei 200 dorso vinti dalla francese Castel in 2’08’’41. L'azzurra, qualificatasi col 4° tempo, non è mai stata in corsa per una medaglia, chiudendo in 2’11’’20.
PORTO CORALLO
CUS CAGLIARI BATTE 3-0 IL PALERMO: SEMIFINALE
Cossu: «Buon 0-0 contro l’Usinese ma il campo...» n Il non spettacolo ha prevalso. E non poteva essere diversamente. Nella prima giornata dei playoff Eccellenza/Promozione, Usinese-Porto Corallo si è giocata sullo sterrato “Peppino Sau” reso un acquitrinio per le forti piogge. Il risultato di 0-0 in se stesso accontenta i sarrabesi ma non tanto il suo allenatore Marco Cossu: «È chiaro che il pareggio è di nostro gradimento ma il campo era proibitivo. Peccato, perché si affrontavano due squadre che giocano al calcio ed era impossibile fare due passaggi di fila, l’unica soluzione era lanciare la palla. Lo spettacolo è stato rovinato perché una gara di quel livello e importanza meritava sicuramente di essere disputata in un altro campo». Il gioco del Porto Corallo, e anche quello dell’Usinese, sono stati snaturati ma anche in quelle condizioni proibitive mister Cossu trova il lato positivo: «L’aspetto più importante è che sia stata esaltata una qualità a noi non richiesta, cioè l’agonismo e la grinta». Aspetto nel quale è emerso l’argentino Sartor. «Un recupero importante, ha fatto una gara di grande spessore», dice Cossu. Che ottiene un primo obiettivo: «Volevamo giocare la terza gara, ci permette di aspettare l’esito della sfida San Teodoro-Usinese». Con quale risultato? «Un pareggio senza reti, così lascerebbe le cose inalterate anche se non siamo abituati a fare troppi calcoli. Di sicuro dovremo fare una grande gara di fronte al nostro pubblico». Uno sguardo alla serie D, la salvezza del Sant’Elia riporterebbe l’Eccellenza a 16 squadre togliendo spazio ai ripescaggi. «Da allenatore e da sardo vorrei che il movimento isolano sia più elevato possibile, perciò spero si salvi il Sant’Elia e che noi vinciamo i playoff. Il massimo se verrà promossa in D anche l’Olbia». F.S.
PROGETTO SANT’ELIA Francesco Giraldi e Bruno Frongia, i migliori insieme con il bomber Virdis nella gara col Monterotondo
Sant’Elia Frongia e Giraldi
«Altri 90’ per il miracolo» SERIE D Il 2-1 nell’andata dei playout al Monterotondo dà fiducia. Il difensore: «Nel ritorno dovremo contenerli nei primi 20’ e poi colpirli con Virdis». Il mediano: «Il 2-1 preso? Peccato, ma ci terrà ben svegli» di Fabio Salis
scia di capitano per l’assenza di Peppe Atzori, osserva: «Ci aspettiamo i primi 20’ di gara di grande pressione loro, bisogna stare attenti ad Ascenzi, un buon attaccante pericoloso nei colpi di testa. Dovremo essere bravi e attenti a reggere l’urto perché noi possiamo colpirli specialmente con Virdis». Il Monterotondo è una buona squadra, compatta, ma molto vulnerabile se deve fare la partita. «Si è visto appena abbiamo segnato l’1-0 continua il 31enne centrale di difesa - si sono aperti dietro e non sono riusciti a bloccare le scorribande di Virdis e i dribbling secchi di Sanna». Aver vinto con un solo gol di scarto non preoccupa Frongia: «Intanto abbiamo ribaltato le cose, ora siamo noi in vantaggio, con un pari ci salveremmo. E poi non potranno giocare chiusi così come hanno fatto per tutto il
n Subito vittoria all’esordio per il Cus Cagliari ai campionati nazionali universitari di Messina. I campioni d’Italia hanno vinto 3-0 contro il Cus Palermo grazie alla doppietta di Lussu (entrambi gli assist di capitan Usai) e il tris di Boi (diagonale). Usai ha sbagliato un rigore, espulso Piselli. Il tecnico Paolo Busanca (foto): «È stato un esordio non brillantissimo, è andata bene nel punteggio e sono soddisfatto ma possiamo dare molto di più». Il Cus ha giocato con il 4-4-3: Rota; Piselli, F. Boi, Mancusi, Carboni (21’ st Sedda); Aresu, Usai, Pilloni; Mancosu (10’ st T. Boi), Lussu (25’ st Caddeo), Ligas. Oggi la semifinale alle 15 contro Cus Parma che ha battuto ai rigori Cus Bergamo.
BOXE SARRITZU SFIDA L’UNGHERESE KANALAS
primo tempo qui a Cagliari». La salvezza e lì a portata di mano: «Altri 90’ per completare il miracolo». IL GUERRIERO GIRALDI Domenica rientrano sicuramente dalla squalifica il ‘93 Fabio Boi e il capitano Peppe Atzori. Ieri si è allenato Carlo Sedda. Il mancino classe ‘92 sta combattendo coi legamenti della caviglia ma vuole esserci domenica: «Ce la metterò tutta per essere a disposizione di mister Mereu, da domani (oggi, ndr) forzerò con la corsa». Il miracolo l’ha già fatto Francesco Giraldi, che ha recuperato a tempo di recordo dallo stiramento al collaterale: «Ho solo qualche dolorino, domenica è andata bene e ci sarò anche a Pomezia». Il forte mediano napoletanto vede il lato positivo del 2-1 finale: «Scoccia averlo subito alla fine, ma ci terrà ben svegli per il ritorno e poi non dimentichiamo che a tre giornate dalla fine eravamo retrocessi in Eccellenza e invece siamo qui a 90’ dalla salvezza. Se non è un miracolo poco ci manca».
USINESE-P.CORALLO Campo proibitivo
n La vittoria prima di tutto. Più di quel gol al 93’ di Ascenzi che dà speranze al Monterotondo. Il Progetto Sant’Elia ha passato troppi brutti momenti per pensare che il 2-1 nell’andata dei playout sia un cattivo punteggio in vista della sfida di ritorno di domenica. Certo, la doppietta di Virdis dopo un primo tempo molto tattico sembrava potesse blindare la salvezza in serie D. E, invece, quel gol, che fa dire al mister dei laziali Pochesci: «Basta una vittoria con qualsiasi punteggio e siamo salvi». Ma la squadra di Bernardo Mereu non andrà mica a Pomezia per difendere il 2-1, troppo pericoloso e troppo contro il suo modo di giocare per avere un atteggiamento conservativo. Bruno Frongia, che era in campo con la fa-
GIRO VINCE IZAGUIRRE OGGI 4 CIME A CORTINA
Basket Dinamo in EuroCup, aspettando Siena
n Dopo il riposo, la 16ª tappa (173 km) non dà scossoni in classifica e la fuga a dieci viene spezzata sullo strappo conclusivo (a -4 km) dove vince in solitaria il basco Jon Izaguirre sul traguardo di Falzes, davanti a De Marchi e Clement. In vetta tutto come prima con Rodriguez sempre in maglia rosa. Da oggi il Giro d’Italia va sulle vere montagne. La Falzes-Cortina d'Ampezzo di 187 km di corsa mozzafiato sui 4 dei più temuti passi di tutta la competizione: Valparola, Duran, Forcella Staulanza e Giau. La Regina delle Dolomiti riaccoglie l'arrivo del Giro dopo ben 34 anni. Poi ci saranno altri due ostacoli: il traguardo di Pampeago (venerdì) e lo Stelvio (sabato).
VANUZZO Il capitano ha deciso gara-3
n Vanuzzo, chissà se ha dormito. Quella bomba vittoria a 0,57 secondi dalla fine è il flash che lo accompagnerà chissà per quanto. Arrivata dopo due tiri liberi fatti sbattere sul ferro e uno stoppone subito in contropiede. Poi la partita portata sul meno due. La rimessa per i biancocelesti, lo schema di Sacchetti, e il tiro coraggioso del capitano che ha gelato Bologna. La sirena è partita quando la palla ha già lasciato le sue mani e iniziato la parabola vincente. Ed ecco che la Dinamo, con questa prodezza di Vanuzzo si aggiudica le semifinali con uno schiacciante 3-0. Neanche in casa le V Nere sono riuscite a strappare la vittoria per andare a gara-4. Hanno dominato la partita con Koponen e Gigli per poi
cedere davanti a una Dinamo che brillava con i Diener neanche al top e più con Hosley. Ma che, se fatica, ha un pregio meraviglioso: non si arrende mai. Questi quarti di finale ne sono l’esempio, perché anche gara-2 è stata strappata di prepotenza agli avversari. E così la conquista delle semifinali per la squadra dell’Isola è un chiaro miracolo del basket sardo. Sacchetti non andava in semifinale da 22 sta-
BOLOGNA KO Sacchetti, semifinale dopo 22 stagioni. Ora la sfida con Pianigiani se oggi chiudesse i conti con Varese
n Velocità, esecuzione dei colpi e potenziamento muscolare. È questo il percorso scelto dall’allenatore Paolo Tocco per preparare il peso mosca Andrea Sarritzu al match internazionale contro l’ungherese David Kanalas. «Stiamo lavorando bene in palestra al Just Club – ha sottolineato Tocco – per preparare il rientro di Andrea, definendo velocità e esecuzione dei colpi. Ho già portato sul ring qualche ragazzo come Simone Gerina e Matteo Strazzera, insegnando loro tecnica e segreti di quand’ero pugile. Sarritzu ha ancora molto da dire sul ring e lo dimostrerà». L’appuntamento è per sabato 26 alle 20 al Palasport di Quartu nella riunione che vedrà il campione europeo dei welter Luciano Abis sfidare il polacco Jackiewicz.
gioni, Sassari stava sognando e continua a sognare. Si aggiudica un posto per la EuroCup e inizia a vedere in lontananza l’Europa League. Un traguardo così vicino ma che vedrà l’ostacolo Siena davanti. Sempre che Pianigiani non faccia altri scherzi. Perché mentre Hosley e compagni chiudevano la serie eliminando il Bologna e conquistandone anche la simpatia, Siena lasciava gara-3 a Varese allungando la serie. Ma se la corazzata italiana ha perso con Varese, le speranze per una squadra come Sassari non crollano mai. Ora qualche giorno per lavorare tranquilli aspettando giugno. Il tutto mentre Siena proverà a buttar fuori Varese, oggi, alle 20.30. V.S.
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CULTURA
LO SHOW
Il fascino birichino del Burlesque
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no spettacolo a metà tra teatro, danza, parodia e satira, condito da un pizzico di sensualità, costumi sgargianti, e tanta ironia, in primis quella che le ballerine hanno verso sé stesse. Si chiama “burlesque”, e vanta radici antiche più di un secolo. Nato nell’Inghilterra vittoriana, il burlesque si diffonde soprattutto negli ambienti sociali più bassi, soprattutto per la sua caratteristica vistosamente satirica. Un genere di spettacolo che, durante il Novecento, è stata continua fonte di ispirazione per star, starlette, dive della musica e personaggi dello spettacolo. Ma nel burlesque la danza e la satira si mescolano sapientemente con la sensualità. Le ballerine si svestono e provocano, ma sempre con la goliardia che contraddistingue lo spettacolo, che rimane comunque ancorato nella performance teatrale e satirica. «Il burlesque nasce nell’epoca vittoriana, in un periodo storico nel quale la donna era messa da parte, trattata da oggetto», racconta la drag queen Lil’ Brit Von Teese, organizzatrice e performer cagliaritana di spettacoli burlesque, «esistevano i boudoire, in cui le prostitute dell’epoca facevano spettacoli, una sorta di night club dell’epoca che, in parte, erano anche case chiuse». Mentre nell’Ottocento la comicità negli spettacoli era ancora ridotta, comincia a prendere piede intorno agli anni Venti del Novecento, per raggiungere il top negli anni Cinquanta. «In Europa abbiamo l’esempio del Moulin Rouge, mentre negli Stati Uniti abbiamo l’esempio di Hollywood o di icone come Betty Page e diverse starlette e attrici degli anni Cinquanta», spiega la drag queen. «Recentemente il burlesque è tornato in auge, specialmente attorno agli inizi degli anni Duemila, con artiste come Dita Von Teese. E recentemente anche Cagliari, con eventi organizzati in club quali Bohémien e Interno24», conclude Von Teese, che rivela una Cagliari non impermeabile al ritorno in auge di questo genere di spettacolo. «È un tipo di performance trasgressiva per la mentalità di Cagliari, che purtroppo viene troppo spesso recepito come un’ostentazione sfacciata, sfrenata della sessualità. Cosa che il burlesque non è», spiega Assunta Pittaluga, ballerina professionista e direttrice di una scuola di danza, l’unica a insegnare il burlesque tra i suoi corsi di ballo. «Ho cominciato stimolata dalle mie allieve, che da molto me lo proponevano. Così mi sono avvicinata a questo tipo di spettacolo, e mi è piaciuto tantissimo». TEATRO E AUTOIRONIA La stessa Pittaluga racconta come il burlesque sia soprattutto teatro e autoironia, dietro a cui viene poi la danza e la provocazione. «Ho avuto la fortuna di frequentare delle persone e delle insegnanti che fanno del burlesque molto teatrale, mentre spesso, purtroppo, l’aspetto che passa per primo è quello della sensualità, lo strip», racconta Pittaluga. «Invece la cosa realmente fondamentale è la costruzione di numero teatrale sempre molto ironico. Quando faccio gli spettacoli sono io la prima a riderci sopra. L’aspetto della danza - continua l’insegnante - è comunque, nel burlesque, sempre in secondo piano rispetto al teatro». Una forma d’arte così alternativa, provocatrice, nel quale il corpo gioca un ruolo di primo piano, può suscitare diverse reazioni
IL GENERE Lo spettacolo fa breccia anche in città grazie alla drag queen Lil’ Brit Von Teese o ad Assunta Pittaluga
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È IN AUGE PURE IN CITTÀ Recentemente il burlesque è tornato in auge, specialmente attorno agli inizi degli anni Duemila, con artiste come Dita Von Teese. E recentemente anche Cagliari, con eventi organizzati in club quali Bohémien e Interno24.
in un pubblico ancora a digiuno di questo tipo di spettacolo. «Cagliari ha un bacino d’utenza davvero ampio», commenta Lil’Brit Von Teese, «e seguendo il panorama nottambulo, per così dire, della città, posso affermare che i primi esperimenti di spettacoli burlesque stanno avendo un buon riscontro. Per ora sono piccole serate» continua a raccontare la performer, «che mostrano però come gli appassionati stiano rispondendo bene alla novità». Più scettico è il parere di Assunta Pittaluga. «Io ho dubbi sul fatto che Cagliari possa accogliere appieno il burlesque», commenta, «anche se devo dire che si sta finalmente capendo che il burlesque non è volgarità, e il vero messaggio di questo tipo di spettacolo sta cominciando a passare. In un intervento al museo archeologico i nostri pezzi dal sapore burlesque sono passati bene. Certo continua a spiegare la maestra di danza - erano pezzi “soft”, per così dire, ma ho riscontrato che molto del pubblico, piuttosto adulto, era là per vedere in che cosa consisteva la novità. E posso dire che l’esperimento è riuscito», conclude. Giuseppe Novella
LE ORIGINI Il “burlesque” vanta radici antiche più di un secolo. Nato nell’Inghilterra vittoriana, si diffonde soprattutto negli ambienti sociali più bassi, soprattutto per la sua caratteristica vistosamente satirica. Durante il Novecento, è stata continua fonte di ispirazione per star, starlette, dive della musica e personaggi dello spettacolo.
WEB-RADIO
Enrico Rava si racconta su Blue Train
M
r. tromba viaggia sull’etere. Su Unica Radio prosegue ilviaggio di “Blue Train”: il trombettista Enrico Rava ospite della quarta puntata in programma stasera alle 22 e in replica domani mattina alle 10. Dopo aver ospitato il pianista Franco D’Andrea, “Blue Train” prosegue il suo viaggio con un altro grande protagonista del jazz italiano, Enrico Rava: il trombettista torinese si racconterà nel corso della quarta puntata della trasmissione curata e condotta da Simone Cava-
gnino su Unica Radio, la web radio degli studenti dell’Università di Cagliari. Classe 1939, Rava muove i primi passi musicali nella sua città, Torino, per poi migrare per Roma, Buenos Aires, Londra e New York. Ha suonato con illustri musicisti del calibro di Gato Barbieri, Steve Lacy, Roswell Rudd, Cecil Taylor, Carla Bley, Lee Konitz, Paolo Fresu, Enrico Pieranunzi, Franco D’Andrea oltre ad essere stato il mentore di tanti musicisti quali Massimo Urbani, Stefano Bollani, Gianluca Petrella e Giovanni Guidi su tutti.
JAZZ Il trombettista torinese ospite e protagonista del programma su Unica Radio: stasera in onda alle 22 Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e più stimolanti, è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni sessanta, imponendosi rapi-
damente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente in tutte le sue avventure. Appuntamento dunque con il trombettista torinese a bordo di “Blue Train”, dunque, stasera su Unica Radio alle 22 con replica domani mattina alle10. E poco dopo la messa in onda saranno disponibili i podcast all’indirizzowww.unicaradio.it/podcasts.
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CULTURA
VISIONI “Armageddon” il lungo filo rosso fino a Damasco L’INCHIESTA Domani a Cagliari alle 18.30, nella sala Cosseddu della Casa dello studente di via Trentino, il giornalista Fulvio Grimaldi presenta il suo ultimo film documentario sulla guerra
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a guerra ha sempre la stessa faccia. E gli stessi colori. Il rosso del sangue, il nero del lutto. Peggio è quella guerra strisciante, quella nascosta sotto gli interessi delle comunità internazionali, quella delle connivenze e delle verità nascoste. Dal Vietnam alla Siria, un itinerario che parte dalla guerra imperialista dei cinquant’anni, che passa per le rivolte del ’68 fino ai No Tav e agli Occupy Wall Street. Un percorso tracciato da uno che i teatri di quelle guerre li ha calcati in prima persona. Domani il giornalista Fulvio Grimaldi presenta a Cagliari il suo ultimo film documentario. L’incontro con Grimaldi si terrà alle 18.30 nella sala Cosseddu della casa dello studente di via Trentino a Cagliari. L’iniziativa prevede la proiezione del
docufilm “Armageddon-sulla via di Damasco”, accompagnata dall’introduzione e i successivi commenti dell’autore. Fulvio Grimaldi è un giornalista con una lunga esperienza in fatto di reportage dai fronti di guerra e di conflitto sparsi per il globo. La sua esperienza in materia di cronaca di lotte popolari e resistenze anti imperialiste rende il suo curriculum quasi unico nel panorama italiano, e di grande spessore nel panorama giornalistico internazionale. Anche stavolta Grimaldi si cimenta con un fronte di guerra o guerriglia, quello dello strisciante e attuale conflitto siriano. In questo ultimo lavoro, inoltre, compie lo sforzo narrativo di spiegare il filo rosso che lega il quadro geopolitico attuale con il susseguirsi di tanti movimenti di lotta, resistenze popolari e aggressioni militari dal 1945
SUL FRONTE Fulvio Grimaldi è un giornalista con una lunga esperienza in fatto di reportage dai fronti di guerra e di conflitto sparsi per il globo
ad oggi. Profondo conoscitore della storia contemporanea del mondo arabo, Grimaldi offrirà testimonianze e analisi diverse da quelle proposte dai media tradizionali sia sulla attuale guerra in Siria che sulle recenti agitazioni che hanno riguardato Tunisia, Egitto, Siria, Bahrein, Algeria ecc. ma anche sul 68’ e sul movimento No Tav. Si tratta di un appuntamento da non perdere per tutti i curiosi e gli amanti della buona informazione, della storia e della politica internazionale. L’iniziativa è organizzata dall'associazione culturale “Linea Gotica”. Tiziana Frongia
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CULTURA
PERSONAGGI Boy, il “girovago” di rime baciate sparge le poesie tra salotti e teatri
È
puzza quello che amo intorno alla poesia, puzza di fumo e di alcol e di viscere contorte, puzza e profumo di risate sguaiate, di lacrime calde, di orrori e di errori senza pentimenti e nessun perbenismo amo intorno alla poesia». Giuseppe Boy, attore, regista e poeta cagliaritano, questi versi li ha pubblicati nel 2011, nella raccolta “Autoritratto di un uomo palloso”. Non ama nessun perbenismo intorno alla poesia. Così come intorno alla vita. Da qualche tempo la poesia, i suoi spruzzi, sprazzi, profumi, le sue note, va a spargerla girovago, zingaro, nelle case, o nei locali, in gallerie d’arte, nello studio di qualche pittore, nei giardini, all’occasione in teatri e biblioteche. Contatti tramite Facebook, oppure scatta il tam tam. Basta un salotto, un aperitivo, un piccolo buffet, prima o dopo lo spettacolo, atmosfera conviviale, il vino non deve mancare. E la musica. Sia con la chitarra con cui si accompagna, sia con gruppi di musicisti, aperti ai diversi generi, che talvolta lo supportano. Pasolini, Bukowski, Leopardi, Hikmet, Pessoa, altri di cui Boy si innamora, anche poeti poco conosciuti, come l’italoamericano Emanuel Carnevali. Poesia e musica. «A Silvia la interpreto sulle note di Sweet Jane di Lou Reed». E poi, Ungaretti duetta con Tom Waits, Foscolo con Buscaglione, “Guarda che luna”. “Poesie sparse”, debutto uffficiale nel novembre 2009 al Teatro Olata di Quartucciu. Dimensione familiare, non paludata, fuori dall’accademia, dialogo e comunicazione immediati con gli ascoltatori-fruitorispettatori, dieci, quindici, per volta. «Da almeno quindici anni mi occupo di poesia e di performance poetiche», spiega Boy. Sentiva la necessità di uscire dal teatro come nicchia esclusiva dove fare spettacolo l’attore cagliaritano. «Volevo abbattere quel diaframma che comunque in teatro separa attore e pubblico e comunicare la poesia, con i suoi contenuti profondi, in modo più leggero». Giuseppe Boy, fondatore e direttore artistico dell’associazione L’Eptacordio («siamo usciti dai finanziamenti regionali per scelta di politica culturale»), esperienze in Svezia e Danimarca, dalla fondazione vicino all’associazione Pensamentus per il festival delle culture migranti “Ethnicus”. Ha recitato in teatro, cinema (“Il figlio di Bakunin”, da Atzeni, regia di Cabiddu), tv. Ha iniziato nel 1984, con il teatro di strada, facendo il clown. Di quell’esperienza in “Poesie sparse” si sente l’eco. Poesie a richiesta, on demand, a sorpresa: il pubblico chiede all’attore di leggere versi all’impronta. Unica condizione: che siano scritti in modo leggibile. «Non voglio sapere neanche chi sia l’autore, lo scopro alla fine, faccio improvvisazione sulla parola». Le serate a cappello: vengono pagate così, con un’offerta libera da parte degli spettatori. «Più raramente capita di essere pagato con un cachet». Nessun copione. Le poesie sono sparse, poggiate intorno, ammucchiate a terra, l’attore le legge, le dice, le canta, le suona, scegliendole guidato dall’ispi-
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UN VASTO REPERTORIO Il repertorio è vasto. Pasolini, Bukowski, Leopardi, Hikmet, Pessoa, altri di cui Boy si innamora, anche poeti poco conosciuti, come l’italoamericano Emanuel Carnevali. Poesia e musica, Boy si accompagna con la chitarra.
razione del momento. «Molti mi propongono le loro poesie durante le serate». Come è capitato a Cagliari con una giovanissima poetessa, alla fine di una performance in un locale di Castello. Un sms, con i versi: “Agguato in una locanda: sì, un poeta vi dico! Era lì, si dimenava. Pregava… E d’umile andare andava / rimando a chitarra la notte / presto ubriaca”. “Mi ha fulminato, ero proprio io”. Dopo un periodo a Bologna, Boy vive fra Cagliari e Roma, che “oggi è la capitale della poesia performativa in Italia. Ho la necessità di allargare i confini e proporre “Poesie sparse” anche fuori dall’Isola. E poi mi posso collegare facilmente con il Nord (a Torino c’è molto fermento) e con il Sud”. Certo, non è facile. «L’ideale sarebbe fare almeno due serate alla settimana. A giugno però ne ho già fissate nove, molte in Toscana». Contatti per avere poesia a domicilio: www.facebook.com/pages/Poesie-sparse/141275332555743 o poesiesparse@libero.it. In chiusura Boy cita Ungaretti , “Girovago”, “l’avrei voluta scrivere io, rispecchia il mio essere senza fissa dimora”: “In nessuna parte di terra mi posso accasare. Ad ogni nuovo clima che incontro mi ritrovo languente che una volta già gli ero stato assuefatto”. Massimiliano Messina
CHI È Giuseppe Boy, fondatore e direttore artistico dell’associazione L’Eptacordio. Ha recitato in teatro, cinema, tv. Ha iniziato nel 1984, con il teatro di strada, facendo il clown.
MUSICA Passeggiata sulla tastiera con la D’Errico
LA PIANISTA Anna D’Errico
n Affascinanti variazioni sullo strumento a tastiera per una passeggiata fra due secoli di musica – dalla temperie del Romanticismo fin oltre le soglie del Terzo Millennio – con il recital della pianista Anna D'Errico, sotto i riflettori domani alle 21 al MiniMax – il Ridotto del Teatro Massimo di Cagliari sulle note intriganti e contemporanee di tre compositori italiani - Daniele Bravi, Ivan Fedele e Mauro Lanza - incastonate tra pagine “classiche” di Franz Schubert, Olivier Messiaen e Claude Debussy in un ideale dialogo tra passato e presente, Mitteleuropa e “altri mondi”. Un prezioso e raffinato assolo, denso di ardui virtuosismi e poetiche invenzioni con un intimo gioco di rimandi e evocative atmosfe-
re, che si aprirà con le molteplici sfumature e i subitanei mutamenti del “Solo” per pianoforte di Daniele Bravi (nella riscrittura del 2011) sospeso tra esplosione ritmica e intima elegia. Ispirazioni diversissime per i celeberrimi “Six moments musicaux” di Schubert, in cui si dispiegano inedite idee musicali, riflesso di cangianti stati d'animo tra attimi di profonda introspezione e ritmi danzanti, rapide se-
IL RECITAL La pianista sarà sotto i riflettori domani alle 21 al MiniMax – il Ridotto del Teatro Massimo di Cagliari
quenze di un moto perpetuo e incalzare di accordi per un'organica esposizione e sviluppo fino all'Allegretto finale, a contemperare pathos romantico e innovazione. Ivan Fedele (classe 1953) firma la partitura di “Tierra del fuego” – Etude australe I (2003) con una cifra innegabilmente virtuosistica nutrita d'immaginari “esotici” e visioni “remote” trasferiti sulla ricca tavolozza timbrica e armonica dello strumento a tastiera; a far (quasi) da pendant, e comporre così un interessante dittico, ecco le due “Iles de feu” I e II di Olivier Messiaen, dedicate alla Papuasia in forma di variazioni, con dinamiche percussive, sul filo delle melodie tra brillanti effetti pianistici e libertà (ritmica) d'espressione.
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MERCOLEDÌ 23 MAGGIO 2012
VISIONI
ALCINEMA CAGLIARI CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Riposo CINE TEATRO ALKESTIS Via Loru, 31 - Tel. 3385863990 Sala 1 Sister
Sala 7 h
Sala 8 Sala 9
❆h
Ore 21.30 CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Riposo CINETECA SARDA h Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Rassegna Cinematografica Ore 20.00 CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Margin Call Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 La fredda luce del giorno Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 3 Quella casa nel bosco Ore 17.45-22.30 Sala 4 Interno giorno Ore 18.45 Sala 4 Men in Black 3 3D Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 5 Men in Black 3 Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 6 Hunger Games Ore 19.45 Sala 6 Operazione vacanze Ore 16.50-20.40-22.40 Sala 7 American Pie - Ancora insieme Ore 22.30 Sala 7 Molto forte, incredibilmente vicino Ore 17.15-19.50-22.30 Sala 8 Dark Shadows Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 9 The Avengers Ore 19.45 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Roman Polanski: A Film Memoir Ore 19.15-21.30 Sala 2 Dark Shadows Ore 21.30 Sala 2 Il primo uomo Ore 19.15 SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. Il pescatore di sogni Ore 17.00-19.15-21.30 Sala Truf. Tutti i nostri desideri Ore 17.00-19.15-21.30 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Il pescatore di sogni Ore 17.20-19.50-22.20 Sala 2 La fredda luce del giorno Ore 17.30-19.50-22.10 Sala 3 Quella casa nel bosco Ore 19.45-22.05 Sala 3 Seafood - Un pesce fuor d’acqua Ore 17.00 Sala 4 Molto forte, incredibilmente vicino Ore 19.00-21.50 Sala 5 The Avengers Ore 19.00-22.00 Sala 6 Hunger Games Ore 18.10 Sala 6 The Avengers 3D Ore 21.30
Sala 10 Sala 10 Sala 11 Sala 12 Sala 13
Margin Call Ore 17.00-19.30-22.00 Operazione vacanze Ore 17.10-19.20-21.30 American Pie - Ancora insieme Ore 17.25-19.40-22.05 Chronicle Ore 17.25-19.35 Dark Shadows Ore 22.25 Men in Black 3 Ore 17.30-20.00-22.30 Dark Shadows Ore 18.45-21.25 Men in Black 3 Ore 19.10-21.40
UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 Quella casa nel bosco Ore 17.40-20.30-22.40 Sala 2 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 3 La fredda luce del giorno Ore 17.40-20.10-22.20 Sala 4 Dark Shadows Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 5 Chronicle Ore 20.10 Sala 5 Margin Call Ore 17.40-22.20 Sala 6 Il pescatore di sogni Ore 20.10-22.30 Sala 6 The Avengers 3D Ore 16.45 Sala 7 Men in Black 3 Ore 17.30 Sala 7 Men in Black 3 3D Ore 20.00-22.30 Sala 8 Operazione vacanze Ore 17.30-20.10-22.30
SESTU
THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Ex S.S. 131 Km 10,800 - Tel. 0702281700 Sala 1 Dark Shadows Ore 19.20-21.45 Sala 1 Seafood - Un pesce fuor d’acqua Ore 17.20 Sala 2 Il pescatore di sogni Ore 17.50-20.10-22.30 Sala 3 Operazione vacanze Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 4 La fredda luce del giorno Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 5 Men in Black 3 Ore 18.10-20.25-22.40 Sala 6 American Pie - Ancora insieme Ore 16.30-18.55-21.20 Sala 7 Men in Black 3 3D Ore 17.00-19.15-21.30 Sala 8 Dark Shadows Ore 17.40-20.05-22.30 Sala 9 American Pie - Ancora insieme Ore 22.20 Sala 9 Chronicle Ore 18.00 Sala 9 Men in Black 3 Ore 20.00 Sala 10 Molto forte, incredibilmente vicino Ore 17.10-19.50-22.30 Sala 11 Quella casa nel bosco Ore 18.20-20.25-22.30
ILMETEO
le trame Sala 12
Chronicle
Sala 12
The Avengers
TORTOLI’
Ore 22.30
SASSARI
Ore 16.35-19.30
MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Men in Black 3 Ore 18.00-21.00 QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Diaz - Non pulire questo sangue Ore 21.00 Sala 1 Il castello nel cielo Ore 18.30 TEATRO VERDI ▲ho Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 George Harrison: Living in the Material World Ore 20.30
ALGHERO
MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Men in Black 3 Ore 18.30-21.30
TORRALBA
CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 Riposo
CARBONIA
NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Dark Shadows Ore 18.10-20.20-22.30
IGLESIAS
CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Riposo
SANT’ANNA ARRESI
MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Chiuso
❆▲h
CINETEATRO MURGIA Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Riposo
❆ho
TRE CAMPANE Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Riposo
▲ho
GUSPINI
LUNAMATRONA
SAMASSI
ITALIA ▲h Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Men in Black 3 3D Ore 19.00-21.00
NUORO
MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 Men in Black 3 3D Ore 18.15-20.30-22.40 Sala 2 The Avengers Ore 18.30-21.15 Sala 3 Quella casa nel bosco Ore 18.20-20.50-22.50 Sala 4 Diaz - Non pulire questo sangue Ore 18.10-20.30-22.50 Sala 5 American Pie - Ancora insieme Ore 18.15-20.30-22.45 Sala 6 Dark Shadows Ore 18.20-20.30-22.40
DORGALI
CENTRO CULTURALE Via Veneto - Tel. 3485673199 Sala 1 Riposo
MEN IN BLACK 3 Genere Fantascienza Anno 2012 Durata 105 minuti Regia Barry Sonnenfeld Con Will Smith, Tommy Lee Jones Trama Gli agenti speciali J e K vestono sempre di nero, combattono gli alieni e, con strumenti sempre più innovativi, proteggono il mondo. Il cattivissimo Boris riesce a uscire dalla cella di massima sicurezza in cui era stato rinchiuso dall’agente K che, durante un corpo a corpo, gli aveva staccato anche un braccio. Questo però è l’ordinario. Qualcosa è cambiato, l’agente J dovrà affrontare un viaggio nel passato per recuperare K...
MOLTO FORTE, INCREDIBILMENTE VICINO Genere Drammatico Anno 2012 Durata 129 minuti Regia Stephen Daldry Con Tom Hanks, Sandra Bullock Trama Oskar è rimasto orfano di padre nel tragico crollo delle torri gemelle. Proprio in quel periodo, lui e il padre avevano cominciato a fare “ il gioco delle identificazioni”: si cercava di capire la provenienza di qualunque oggetto, che poi veniva classificato. Morto il padre, Oskar non continua più il gioco, ma lo spirito che muoveva quell’attività era forte. Così continua a cercare, e un giorno, trova una chiave conservata all’interno di una busta...
OPERAZIONE VACANZE Genere Commedia Anno 2012 Durata 90 minuti Regia Claudio Fragasso Con Jerry Calà, Valeria Marini Trama Bebo, un cantante di piano bar, viene accusato, ingiustamente, dalla figlia di un boss di averla messa incinta. Così è costetto a scappare, ma un incontro cambierà le cose: è quello con Lello Spada, un amico di vecchia data, capo villaggio in un lussuoso resort della costa ionica, che verrà coinvolto nel più banale degli scambi di ruolo...
IL PESCATORE DI SOGNI Genere Commedia Anno 2012 Durata 112 minuti Regia Lasse Hallström Con Ewan McGregor, Emily Blunt Trama Alfred lavora come scienziato presso il ministero della Pesca e dell’Agricoltura britannico, inappagato dal suo lavoro ripetitivo, e arresosi al ritmo monotono del suo matrimonio, accetta come diversivo la proposta di uno sceicco: introdurre la pesca del salmone nello Yemen. La nuova esperienza lavorativa sarà una grande opportunità per Alfred che incontrerà anche l’amore...
GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-21.30 Sala 2 Dark Shadows Ore 19.30
OLBIA
CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Dark Shadows Ore 22.00 Sala 1 To Rome With Love Ore 17.00-19.30 Sala 2 Men in Black 3 3D Ore 17.30-20.00-22.30
TEMPIO PAUSANIA
CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Men in Black 3 3D Ore 19.00-21.30
LA MADDALENA
PRIMO LONGOBARDO Lungomare Amm. Mirabello Sala 1 Riposo
PALAU
CINE-TEATRO MONTIGGIA Via Nazionale 113 Sala 1 Riposo
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SANTA TERESA DI GALLURA
CINEMA TAPHROS Centro Taphros - Tel. 0789754684 Sala 1 Riposo
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ORISTANO
MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Dark Shadows Ore 17.30-19.50-22.15 Sala 2 La fredda luce del giorno Ore 20.30 Sala 2 The Avengers 3D Ore 17.30-22.30 Sala 3 Men in Black 3 3D Ore 17.45-20.00-22.30 Sala 4 The Artist Ore 17.30-19.45-22.00
GHILARZA
JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 Riposo
SANTA GIUSTA
MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 La fredda luce del giorno Ore 18.10-20.10-22.30 Sala 2 Quella casa nel bosco Ore 18.15-20.20-22.30 Sala 3 Men in Black 3 3D Ore 18.00-20.15-22.35 Sala 4 Dark Shadows Ore 18.00-20.15-22.35 Sala 5 American Pie - Ancora insieme Ore 18.00-20.15-22.35 Sala 6 Men in Black 3 3D Ore 19.00-21.30 LEGENDA
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Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround
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