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L’INCHIESTA Nuove accuse di Daccò, Formigoni nella bufera: «È un ricatto, non cedo»
QUOTIDIANO
DI CAGLIARI
Anno II Numero 146 Lunedì 28 maggio 2012 0,80 Euro
CAGLIARI Ficcadenti in bilico ore decisive per la sua panchina
SALVEZZA Miracolo del Sant’Elia con un pareggio resta in serie D
Virginia Saba a pagina 16
Eleonora Fava a pagina 17
IL DRAMMA Ucciso dai debiti Gravellino non aveva più casa LE REAZIONI
L’abbraccio mortale della crisi «Col Sulcis sprofonda l’Isola»
n L’imprenditore Ermanno Gravellino, 74 anni, si è tolto la vita sotto gli occhi del fratello sparandosi un colpo alla testa, dopo aver tentato di farla finita aprendo il rubinetto del gas. Aveva una ditta che lavorava con le industrie di Portovesme e negli anni d’oro aveva acquistato la squadra di calcio dell’Iglesias. La crisi ha spazzato via gli affari rimasti e il suo appartamento è finito nelle mani di Equitalia. L’aiuto dei familiari non è bastato: «Era disperato». Manuel Scordo e Francesca Ortalli alle pagine 2-3
POETTO .
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CRONACHE
Referendum Province “salve” restano solo onorevoli tagli n L’unico quesito dei 10 votati il 6 maggio che ha effetti immediati è quello che cancella le paghe dei consiglieri e spedisce negli assessorati i dipendenti del Consiglio. a pagina 6
Enas Tariffe e conti stop in Giunta all’Ente acque n Commissario prorogato per sei mesi all’Enas e ma l’assessore ai Lavori pubblici fa le pulci alla gestione di Davide Galantuomo.
MIGLIORI AFFARI SI FANNO CON LE KM.Ø LE AZIENDALI. NON TEMIAMO CONFRONTI. Vincenzo Garofalo a pagina 7
t 500, 600, Panda, Punto, Grande Punto, Multipla, Stilo, Doblò, a Romeo 147, 156, 159, 166, GT, Lancia Ypsilon, Musa, d Focus, Renault Clio, Megane, Scenic, Smart, BMW, Audi, ni Cooper, Hyundai, Toyota, Mercedes, Classe A-B-C-E ...
SABATO APERTO TUTTO niversità ILU GIORNO
Sole e caldo, spiaggia e nuovi chioschetti presi d’assalto
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Studenti al voto ironia e accuse tra i candidati
cegli fra 400 ...e vai! Addio maltempo e weekend rovinati: al primo accenno d’estate i cagliaritani riscoprono il Poetto. Complici il sole e il caldo, in migliaia hanno preso d’assalto l’arenile per una passeggiata in
riva al mare, una lettura in relax o un primo tuffo. È stata anche la prima domenica di lavoro per alcuni dei nuovi chioschetti: 9 quelli già pronti e altri 3 in arrivo. I gestori confidano in una stagio-
ne positiva: «Abbiamo abbassato i prezzi, speO A 360º L’AUT riamo di poter fare musica dal vivo». n Campagna elettorale con fumetti e preservativi. Tre le liste CAGLIARI - VIALE MONASTIR Paolo Rapeanu a pagina 11 rivali, le urne saranno aperte100 da fino a mercoledì. TEL.070.20263.1 domani www.novautospa.com
LETTURE ALBERTO MASALA E LA SUA POESIA “ON THE ROAD”
a pagina 21
I MIGLIORI AFFARI SI FANNO CON LE KM.Ø E LE AZIENDALI. NON TEMIAMO CONFRONTI. Fiat 500, 600, Panda, Punto, Grande Punto, Multipla, Stilo, Doblò, Alfa Romeo 147, 156, 159, 166, GT, Lancia Ypsilon, Musa, Ford Focus, Renault Clio, Megane, Scenic, Smart, BMW, Audi, Mini Cooper, Hyundai, Toyota, Mercedes, Classe A-B-C-E ...
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Marcello Zasso a pagina 12
Marina Ora i residenti hanno paura: «Più controlli» n Dopo l’accoltellamento di venerdì, c’è tensione nel quartiere che chiede sicurezza: telecamere e più sorveglianza. Monica Magro a pagina 14
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LUNEDÌ 28 MAGGIO 2012
STRETTA MORTALE
LA SPERANZA Il pizzaiolo torna al lavoro n La crisi economica, i debiti, le tasse da pagare sabato mattina hanno rischiato di fare un’altra vittima. Un pizzaiolo di 39 anni si è barricato nel locale minacciando di togliersi la vita, solo il tempestivo intervento dei carabinieri e dei vigili del fuoco lo ha fatto desistere. L’episodio è avvenuto in una pizzeria in una traversa di via Garibaldi. Il pizzaiolo, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, è uscito di casa come ogni giorno per raggiungere il locale dove avrebbe
dovuto preparare gli ingredienti e l’impasto per le pizze. Ma una volta dentro il locale avrebbe afferrato un coltello da cucina, procurandosi alcune ferite alle braccia. Poi avrebbe chiamato la sorella, informandola di aver intenzione di suicidarsi. È stata proprio la ragazza a fare scattare l’allarme. Sul posto sono arrivati i carabinieri del Radiomobile e i vigili del fuoco. I vigili hanno sfondato la porta e con un getto d’acqua hanno colpito il pizzaiolo, consentendo ai
carabinieri di bloccarlo. Il giovane è stato poi affidato ai medici del 118 che lo hanno medicato per le ferite alle braccia, giudicandolo guaribile in pochi giorni. Il 39enne ha rifiutato il ricovero ed è stato accompagnato a casa. In serata la pizzeria ha riaperto i battenti, nonostante l’episodio. Il titolare e le persone che lavorano con lui, probabilmente, hanno preferito non perdere la giornata di lavoro, non perdere l’incasso, anche se non alto, del sabato sera.
LA TRAGEDIA Aveva perso soldi e casa Gravellino era disperato n I debiti e le improvvise difficoltà economiche avevano trasformato la sua vita in un incubo, un inferno fatto di tasse, ingiunzioni di pagamento fino ad arrivare alla perdita della sua abitazione, finita nel mirino di Equitalia, e alla richiesta d’aiuto ai familiari. Un incubo da cui Ermanno Gravellino, 74 anni, noto imprenditore di Selargius, non si risveglierà più. L’anziano, nella notte tra sabato e domenica, si è tolto la vita, sparandosi un colpo di pistola sotto gli occhi del fratello, intervenuto per salvarlo. L’imprenditore, infatti, aveva tentato di uccidersi lasciando saturare la camera di gas, ma il fratello è arrivato prima che riuscisse a portare a termine il gesto, ma non è riuscito a fermarlo mentre premeva il grilletto della pistola. LA RICOSTRUZIONE La tragedia, l’ennesima legata alla crisi economica, è avvenuta poco dopo le 22 in un mini appartamento ricavato in un garage al numero 49B, all’incrocio tra via Scano e via Tuveri. «Viveva in quell’appartamento da circa un paio di mesi – racconta una vicina di casa che preferisce rimanere anonima – era una persona silenziosa, si vedeva poco. Ieri non abbiamo sentito lo sparo, abbiamo solo notato le auto della polizia parcheggiate e abbiamo capito che era successo qualcosa di grave». Non si sa bene da quanto tempo Ermanno Gravellino vivesse in quel mini appartamento, secondo quanto accertato dalla polizia, il 74enne avrebbe perso recentemente la sua abitazione che sarebbe stata “presa” da Equitalia. Forse era stata ipotecata, oppure era stata messa all’asta per pagare i debiti, sta di fatto che da qualche mese l’imprenditore non viveva più nel suo appartamento. Proprio a causa della sua precaria situazione economica, aveva chiesto aiuto ai familiari, e uno dei fratelli che abita al numero 75 di via Tuveri, la stessa abitazione in cui aveva vissuto per anni tutta la famiglia Gravellino, aveva subito cercato di aiutarlo. LA DEPRESSIONE Ma l’aiuto dei familiari non sarebbe stato sufficiente a far superare al 74enne il momento di difficoltà, non solo economico, ma anche psicologico: «Era depresso da diversi anni – dice una cognata raggiunta telefonicamente – era demoralizzato, disperato per i debiti, disperato per quello che gli stava accadendo. Noi gli siamo stati tutti vicini. Siamo una famiglia unita, tutti i fratelli si sono stretti attorno a lui per aiutarlo. Ma quando arriva la disperazione a volte non si può fare nulla». La cognata non dice nulla sul perché dei debiti: «C’era Equitalia, c’erano i debiti, c’erano tante cose. Adesso è inutile parlare, non ci sono spiega-
numeri 74
L’imprenditore molto noto nel Sulcis e in città, Ermanno Gravellino, aveva 74 anni.
22,50
È l’orario in cui gli agenti della squadra volante sono arrivati sul posto, trovando il corpo senza vita dell’imprenditore.
79/B
Ermanno Gravellino viveva da qualche mese in un mini appartamento al pian terreno al numero 79/B all’incrocio tra via Tuveri e via Scano.
zioni, si può dire solo che era depresso da tanto tempo per questa situazione». Una depressione che nella notte tra sabato e domenica lo ha spinto a decidere di togliersi la vita.
DRAMMA L’imprenditore di 74 anni, ucciso dai debiti e dalle cartelle esattoriali, ha detto basta con un colpo di pistola
IL GAS APERTO Secondo quanto ricostruito dagli agenti della squadra volante, intervenuti sul posto, l’imprenditore avrebbe lasciato aperto il rubinetto del gas della cucina del suo piccolo appartamento. Si sarebbe steso sul letto, in attesa che la stanza si saturasse di gas. A quanto pare avrebbe chiamato il fratello, forse per salutarlo. Poche parole che, probabilmente, sono bastate al familiare per capire che qualche cosa non andava. Il fratello, infatti, sarebbe entrato nell’appartamento, avvertendo subito il forte odore di gas. Avrebbe fatto in tempo solo ad aprire la porta per far purificare l’aria e chiudere il
rubinetto del gas, poi si sarebbe girato vendendo Ermanno prendere da sotto il cuscino una pistola e spararsi un colpo mortale al capo. Immediata la richiesta di soccorsi e l’arrivo sul posto di un medico e delle pattuglie della squadra volante. Quando il personale medico è arrivato sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’imprenditore. Del suicidio è stato informato il sostituto procuratore Emanuele Secci, che ha richiesto l’autopsia, e gli investigatori della squadra mobile. La polizia si è occupata dei rilievi all’interno dell’appartamento e della ricostruzione della tragedia. La pistola utilizzata
LA PROCURA Il sostituto procuratore Emanuele Secci ha chiesto che venga eseguita l’autopsia sul cadavere dell’anziano.
dal 74enne era regolarmente detenuta e denunciata. La notizia della tragedia si è velocemente diffusa in tutta via Tuveri, dove la famiglia Gravellino era molto conosciuta: «Mi dispiace tantissimo per questa tragedia – racconta il barista di via Tuveri – conoscevo bene il padre, tutta la famiglia ha sempre vissuto qui da almeno 50 anni. Sono brave persone. L’imprenditore non lo conoscevo bene, si vedeva poco». Dello stesso avviso una residente della zona: «Sono una famiglia per bene, li conosciamo, questa cosa non doveva accadere, non è giusto». Silenzio, invece, dal fratello che ha cercato di salvare Ermanno. Nessun componente della famiglia, ieri mattina, ha voluto parlare. Da dietro la finestra dell’appartamento al primo piano di via Tuveri il fratello controllava chi suonava al citofono, ricevendo solo gli amici e i parenti. Ma.Sc.
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LUNEDÌ 28 MAGGIO 2012
IN ITALIA Quaranta croci in cinque mesi n Sono così numerose che è difficile indicare un numero preciso. Si parla di almeno quaranta nel 2012. Sono le vittime della crisi, imprenditori che non riescono a riscuotere i propri crediti e professionisti sommersi dai debiti. E che decidono di farla finita. Come Ermanno Gravellino. Come Luigi Fenzi, 60enne di Milano, che prima di impiccarsi aveva spiegato in un biglietto i motivi del gesto: la sua azienda aveva accumulato troppi debiti. Come Pietro Paganelli,
hanno detto
CARA (CISL): IN FUMO 7 MILIONI L’allarme di Massimo Cara (Cisl): «Due milioni di euro in meno di tredicesime: questi sono i soldi che gli operai non spendono più nel territorio. Tra i cinque e sei milioni l’introito che manca delle buste paga».
PUDDU: COSÌ IL SULCIS MUORE Il segretario provinciale della Cgil Roberto Puddu: «Anche chi non è sciocco capisce che la maggior parte del sistema industriale è concentrato nel Sulcis. La mancanza di reddito sta iniziando ad uccidere».
CAPPAI: AIUTI A CHI NON CE LA FA «Va fatta una riflessione seria spiega il sindaco di Selargius, Gianfranco Cappai - sui cittadini che stanno soffrendo. Ci sono situazioni particolari sulle quali bisogna intervenire cercando di venire incontro a chi non ce la fa».
AUTORIZZATA DAL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
SEDE D’ESAME IELTS DEL BRITISH COUNCIL
artigiano napoletano di 72 anni, morto dopo 12 giorni di coma. Aveva ricevuto una cartella del fisco e, sapendo di non poterla onorare, si era esploso un colpo di rivoltella alla tempia. «La dignità è più importante della vita», le sue ultime parole in una lettera d’addio ai familiari. Non gli venivano più pagati i lavori svolti per gli enti pubblici, e per questo aveva dovuto chiudere la sua ditta di impiantistica. Questa la ragione del suicidio di Giuseppe Rennola, che prima di
togliersi la vita nelle campagne di Molfetta aveva scritto un biglietto di scuse indirizzato ai figli. «Oppresso da Equitalia». Così si era lamentato l’imprenditore edile Arcangelo Arpino, 63 anni, prima di spararsi un colpo in testa davanti al santuario di Pompei. C’è chi minimizza: secondo le statistiche i suicidi in Italia non sarebbero in aumento. Sta di fatto che, giorno dopo giorno, le croci non si contano più, e la storia, sempre uguale, si ripete.
LE REAZIONI «Sulcis in crisi» l’Isola sprofonda n Il suicidio dell’imprenditore Ermanno Gravellino, 74 anni, di Selargius, stupisce e fa riflettere. E si lega con un abbraccio mortale alla crisi del Sulcis. Sì, perché è fra i disastri dell’industria sulcitana che sembrerebbe avere preso corpo la disperazione di Gravellino. L’imprenditore era schiacciato dai debiti: si parla di commesse non pagate di Alcoa ed Eurallumina, insieme alle cartelle di Equitalia. I sindacati avevano lanciato da tempo l’allarme: «La chiusura delle nostre fabbriche trascinerà l’intero sistema produttivo isolano». I numeri del tracollo li mette in fila Massimo Cara, delegato sindacale Cisl dell’Alcoa: «Due milioni di euro in meno di tredicesime: questi sono soldi che gli operai non spendono più nel territorio. Tra i 5 e i 6 milioni di euro il totale delle buste paga di tutte le fabbriche. Con la cassa integrazione sono sparite anche quelle». Sono da mettere insieme con 130 mila abitanti della provincia sui quali grava il 50% di disoccupazione e il 30% di cassa integrazione. Ancora: 40 le ditte d’appalto che ruotano intorno ai due stabilimenti che lavoravano l’alluminio. Eurallumina intanto ha chiuso i cancelli, Alcoa ancora resiste ma senza certezze. Aggiunge Roberto Puddu, segretario provinciale della Cgil: «Anche chi non è sciocco capisce che la maggior parte del sistema industriale è concentrato nel Sulcis. La mancanza di reddito sta iniziando a uccidere». DAL SUCCESSO ALLA TRAGEDIA Eppure nelle mani di Gravellino di soldi ne sono girati tanti: amava il lusso e le belle auto e aveva acquistato l’Iglesias Calcio portandolo a giocare al Sant’Elia. E proprio dalla cittadina del Sulcis era partita la sua fortuna quando aveva sposato una rampolla della famiglia Medda, titolari di un’antica azienda di biciclette. Gra-
info
DALLE BICI ALL’IGLESIAS Gravellino era un imprenditore di successo con tante passioni: le belle auto e lo sport prima di tutte. La sua parabola era partita dal Sulcis, con il matrimonio e la gestione di un’azienda di biciclette che aveva portato in poco tempo alla trasformazione e al successo, fornendo manodopera e servizi alle industrie del posto. Diventato presidente dell’Iglesias Calcio era riuscito a portare la squadra a giocare al Sant’Elia.
vellino era subentrato a un suo fratello: l’attività si era trasformata per fornire manodopera alle fabbriche del territorio. «Operai dalle mani d’oro», dicono da quelle parti, «con un’esperienza straordinaria». Qualcosa era andato storto: la ditta era sparita insieme alla giovanissima sposa, portata all’altare da Ermanno Gravellino subito dopo il diploma. Lei aveva scelto di andare a vivere in un convento in Toscana, Gravellino era rimasto per continuare a occuparsi dei suoi affari, andati più o meno bene, segnati da fortune alterne che alimentavano chiacchiere e pettegolezzi. Ma non si era mai arreso, fino a sabato. INCREDULITÀ E la tragica decisione oggi stupisce ancora di più gli amici di sempre proprio per «la sua capacità di risollevarsi ogni volta», raccontano. Eppure qualcosa si era spezzato in quell’uomo a prima vista dalla volontà di ferro. «Era sempre più solo», si mormora con il rispetto dovuto al caso, «nessuno poteva immaginarlo». Neanche Gianfranco Cappai, sindaco di Selargius, comune di residenza del brillante imprenditore: «Di certo non ci aspettavamo una cosa del genere», spiega il primo cittadino, «va fatta una riflessione seria su chi sta soffrendo e non parla perché si vergogna». Certo, il patto di stabilità non aiuta, continua ancora Cappai: «Non è il caso del nostro Comune, ma spesso succede di firmare gli appalti e di non essere in grado di saldare». Qualcosa da dire anche sul sistema Equitalia: «Ci sono delle situazioni particolari sulle quali bisogna intervenire, non cancellando il debito ma cercando di venire incontro a chi non ce le fa». Francesca Ortalli
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LUNEDÌ 28 MAGGIO 2012
OPINIONI
LA CULTURA È DI TUTTI
FONDAZIONE UNICA UN CARROZZONE SENZA CONTROLLO di Alessandro Corona
L
a Regione Sardegna, basandosi sulle indubbie carenze del sistema sardo dei beni culturali e agitando la promessa della futura integrazione, nel suo organico, di centinaia di addetti dell’attuale sistemi della cultura, mediante il testo di legge propone una Fondazione unica per gestire tutto il patrimonio culturale della nostra isola. Con la Fondazione unica regionale di gestione del patrimonio culturale isolano, altro non si fa che istituzionalizzare un assalto centralista al sistema dei beni culturali della Sardegna e all’autogoverno dei territori. Vi sono poi alcune contraddizioni insite in questa idea. In primo luogo, dal punto di vista giuridico, ci sono diverse norme in contraddizione con il Codice dei beni culturali e del paesaggio. In secondo luogo, appare ovvio che, a livello politico, viene svuotato il potere di indirizzo della Regione stessa e soprattutto si schiaccia ogni forma di autogoverno dei territori. I fondi degli stessi vengono quasi requisiti e nel contempo si intende dar vita ad un organismo sarà esclusivamente in mano a centri di potere politici ed istituzionali. in terzo luogo vi è poi la sconcerante organizzazione interna che si propone per la fantomatica Fondazione. Si inseriscono infatti, nel calderone unico del “Comitato Scientifico” enti come le Soprintendenze, che dovrebbero invece esercitare un libero potere di controllo, sui beni culturali, sull’operato della Regione stessa e quindi, anche, su una sua eventuale Fondazione. Un’altra istituzione che dovrebbe poi far parte del “Comitato Scientifico” è l’Università. Ad essa dovrebbe essere delegato il compito di indirizzo culturale che invece, è bene che fosse autonomo e scevro da condizionamenti politici o di mercato. Ancora, dagli organismi della Fondazione, saranno assenti Istituzioni come i Conservatori, le Accademie di Belle Arti e le Associazioni riconosciute dei professionisti dei beni culturali. Si arriva anche a prevedere una sorta di subappalto di funzioni istituzionali da parte della Fondazione stessa, e inoltre, si immagina di affidare, agli operatori “regionalizzati”, funzioni di coordinamento a livello regionale e provinciale. Infine, è nelle intenzioni dei promotori della Fondazione inserire, negli organi amministrativi, i rappresentanti di quelle Province che oggi versano in una situazione di
collasso istituzionale. Noi riteniamo che si tratta di un progetto molto pericoloso per la cultura del nostro territorio. Un conto è affidare, in parte, a Fondazioni, singole esperienze (musei particolari o contesti singoli), un conto è esternalizzare (di fatto è così) tutto il patrimonio culturale isolano. Per noi si tratta di un grave attacco alla democrazia e all’autogoverno, che apre la prospettiva (invitante per la politica tradizionale), di un nuovo spazio per il potere, di un nuovo spazio per l’arroganza e il clientelismo, di un vero e proprio esproprio della cultura come bene comune. Una delle discussioni più importanti e innovative, per la gestione del territorio, è quella sviluppatasi con molta forza negli ultimi anni, sui beni comuni. Una di queste è certamente la discussione che anima il pensiero che il patrimonio culturale debba essere un bene comune. Un’economista come Elinor Ostrom ha vinto il premio Nobel per l’economia nel 2009, dimostrando come sia più efficiente l’autogoverno dei beni comuni da parte delle “piccole” comunità, piuttosto che da parte dei sistemi centralisti. La Regione, invece di far emergere liberamente le culture dei territori, con sicure linee di indirizzo e coordinamento e attraverso una struttura leggera e non burocratica, cerca di creare una nuova forma di controllo centralistico, potere e prebende per la classe politica tradizionale. Noi non possiamo che essere contrariati dall’idea bipartisan che alimenta il tentativo di distruggere l’idea della cultura come bene comune, e riteniamo di sia assolutamente necessario essere al fianco delle comunità territoriali e dei lavoratori della cultura contro questa operazione centralistica della “cattiva politica”. L’ambizione di operare in favore dell’autogoverno dei territori della Sardegna ci spinge a rifiutare il progetto della Fondazione unica regionale di gestione del patrimonio culturale e ci spinge a proporre, alle forze politiche democratiche, ai sindacati, alle lavoratrici e ai lavoratori, agli studenti, agli intellettuali, agli artisti e agli operatori della cultura isolana, di costruire un fronte comune e unitario contro questa idea che, se attuata, sarà la rovina del settore culturale isolano. La cultura è un bene comune. Difendiamola. Segretario Regionale Partito dei Comunisti Italiani – Federazione della Sinistra Sardegna
IL CAGLIARI GIOCHERÀ IN SETTE NUOVI STADI di Claudio Cugusi
I
n anteprima assoluta ecco il calendario del Cagliari per la stagione 2012 – 2013, condizionato dall’incredibile disponibilità di impianti pronti ad ospitare i rossoblù. Che, per onorare gli impegni contrattuali assunti dalla società, saranno costretti a giocare tutti i giorni della settimana. Proibiti gli allenamenti: schemi e punizioni saranno provati negli spogliatoi con la pallina da tennis. Dopo un momento di smarrimento le tifoserie organizzate si sono, appunto, organizzate: tutti i titolari di rapporto di lavoro si sono collocati in aspettativa per motivi sportivi. I più scaltri hanno venduto casa e trasferito la famiglia su ampi camper, parcheggiati al rifornitore di Tramatza, per essere pronti a ogni partenza. Il lunedì. Si giocherà sempre a Trieste ma non nel campo dove il Cagliari ha disputato le ultime gare: in provincia, sull’altopiano carsico di Soffione, un pianoro non recintato di tre chilometri quadrati bucherellati dove nasce la bora. I pochi spettatori saranno ancorati a terra sulle doline e dotati di casco integrale, per il mal di testa a seguito delle raffiche. Il martedì. Il campionato arriva a Elmas, come promesso da anni. Il rischio di una pericolosa contiguità tra lo stadio e l’aeroporto è stato brillantemente superato: il campo, montabile in tredici minuti con una brugola e una chiave di candela, avrà le dimensioni di un biliardo e sarà sistemato direttamente in pi-
sta. Arbitro e guardalinee saranno scelti tra il personale del check in. Il traffico sarà dirottato per due ore a Fenosu, dove finalmente atterrerà un aereo vero. A Elmas non ci saranno spettatori ma Sky assicurerà, con un abile montaggio, l’effetto pienone. Il mercoledì. Già affaticati ma felici i rossoblù si ritroveranno ad Aggius, nel giardino della villetta del cantante Joe Pinna. Sfideranno, dentro una similcopia del Maracanà, una
Proibiti gli allenamenti: schemi e punizioni saranno provati negli spogliatoi con la pallina da tennis selezione di rockstar galluresi. In cambio il presidente avrà un corso gratuito di solfeggio. Il giovedì. Finalmente la serie A si avvicina al popolo: partitone in notturna alla Saras. Nessun costo per l’illuminazione, garantita dai potenti fari della raffineria. Suggestive lingue di fuoco faranno da cornice al pubblico di casa, a cavalcioni sugli impianti ma protetto dai teloni dei vigili del fuoco. La partita sarà sempre la stessa, un palindromo: Inter contro Cagliari o Cagliari contro Inter. Vincerà sempre l’Inter e le scommesse saranno inutili. Pieno diesel gratis per l’autobus del Cagliari.
IL PERSONAGGIO . La regina Fede adesso è stanca Ma poi sarà oro di Fabio Marcello
Il venerdì. La stanchezza sulle gambe si sentirà ma i rossoblù saranno chiamati alla consueta partita settimanale a Miami. In deroga ai regolamenti il Cagliari disputerà, infatti, due campionati contemporaneamente, di cui uno femminile. La società ha già provveduto ad acquistare parrucche e tette finte. In caso di sciopero aereo si gioca a Quartu, se la smettono di rubare i rotoli d’erba. Il sabato. Si giocherà in una città australiana a scelta, estratta a sorte
da un notaio sei ore prima del fischio d’inizio. In caso di mancanza di impianto sportivo, nella meta prescelta sarà sempre a disposizione il campo fai da te ma nella variante con cacciavite a stella. La domenica. Nel tempio cagliaritano, il Sant’Elia. Si giocherà sugli spalti, per rendere più autentiche le discese a rete del centrocampo e per rinvigorire i quadricipiti dei difensori. Sky annuncia già una clamorosa innovazione: dopo gli spettatori farlocchi la regia potrà inserire di colpo sino a cento calciatori rossoblù, tre arbitri e otto palloni. I gol avversari sono aboliti d’ufficio. www.claudiocugusi.it
. SARDEGNA QUOTIDIANO
n La regina delle piscine è stanca. L’ha confessato lei stessa, dopo il flop dei 400 metri stile libero agli Europei di Debrecen: «Non ho più forze, non mi sono mai sentita così scarica». Due giorni prima aveva vinto in scioltezza la medaglia d’oro nei 200 metri, ad arricchire quasi senza sforzo apparente un palmarés a dir poco stellare. Federica Pellegrini, la più grande nuotatrice italiana di tutti i tempi, esclude problemi di salute: «L’avrei saputo prima di entrare in vasca», cosa confermata anche dal suo entourage. Strisciante, dall’ombra spunta il fantasma degli attacchi d’ansia, dei quali la campionessa è stata spesso vittima. La ricordiamo ai campionati italiani del 2011, in lacrime dopo la vittoria negli 800 me-
tri: «Ho avuto un attacco di panico, ma ho tenuto duro». Agli Europei di Eindhoven invece la crisi fu più forte: vinti gli 800, non riuscì nemmeno ad entrare in acqua per i 400, e tornò a casa. Da quando gareggia, è sotto i riflettori. Perché è bella. Perché ha personalità, perché vince tantissimo. Le hanno dato della mangiauomini, le colleghe hanno sempre sofferto la sua superiorità. Eppure, la regina delle piscine è sempre lei. Dicono che sia antipatica. Che abbia atteggiamenti da diva. La verità è un’altra. Tutti vorrebbero essere come lei. Una ragazza normale, con le sue debolezze, e allo stesso tempo straordinaria, col suo talento sconfinato. Forza Fede. Tanto lo sappiamo che se ora stai male, a Londra vinci.
MALESSERE Federica Pellegrini
Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011
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LUNEDÌ 28 MAGGIO 2012
il semaforo
l RYDER HESJEDAL
Ciclista canadese Alzi la mano chi sapeva qualcosa di lui. È il nuovo vincitore del Giro d’Italia, in un ciclismo impoverito e sfigurato dai vari scandali doping. Eppure ci piace: grintoso, valido a cronometro, resistente in salita. Abbiamo fatto fatica a memorizzare il suo nome, ma alla fine ci siamo affezionati. Speriamo solo sia vera gloria.
l SILVIO BERLUSCONI
Ex presidente del Consiglio La tirata sul presidenzialismo non è musica nuova. Eppure l’ex sindaco della Serenissima, Massimo Cacciari, l’ha presa male: «Berlusconi? Peggio di un appestato, chi lo tocca muore». Una volta gli attribuirono un flirt con lady Veronica, che Silvio liquidò così: «Ma povera donna...». Ora Cacciari si vendica. La peste a Venezia.
l LADY GAGA
Artista americana Niente da fare, il concerto in Indonesia non si farà. Contro di lei si è mosso addirittura il Fronte di difesa islamico. «È pornografia», hanno tuonato. «Lei è il diavolo». «È un cattivo esempio per i nostri giovani», e via con la solita tiritera. Il bello è che in occasione dello show in Corea, erano stati i cattolici a protestare. Ecumenica lady.
notizie inutili
LA FOTOSEQUENZA .DI ESTIQAATSI
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SUPERMAMMA BEYONCÈ SEI MESI DOPO IL PARTO È IN FORMA SMAGLIANTE
n Soltanto sei mesi dopo aver messo al mondo Blue Ivy, Beyoncè ha mostrato una forma invidiabile al suo primo concerto post maternità, in occasione dell’inaugurazione del Revel Resort and Casino di Atlantic City, nel New Jersey. Tutto esaurito per la performance, in cui la cantante è apparsa energica e solare come sempre, esibendo corpetti, top e gonnelline disegnate dalla casa di moda inglese Ralph & Russo.
L’AUDACE KARDASHIAN KANYE WEST DISEGNA NUOVO LOOK PER KIM n Il rapper Kanye West è anche uno stilista di moda che disegna e realizza una propria linea di abbigliamento e non si esime dal dare consigli di stile alla propria compagna, Kim Kardashian. Per il rapper il look della Kardashian dovrebbe essere un po’ più audace.
CALAMITY JAMESON JENNA ALZA IL GOMITO E SI BECCA UNA MULTA
n L’ex stella del porno Jenna Jameson è stata arrestata nel sud della California, per guida in stato di ebbrezza dopo che è finita contro un lampione con la sua auto. La polizia riferisce che l’incidente è avvenuto nella città di Westminster e che la Jameson ha riportato ferite lievi, per le quali ha rifiutato le cure.
UN PADRE ORGOGLIOSO ROBBIE WILLIAMS AI FAN: «IN ARRIVO UN BEBÈ» n Robbie Williams ha fatto sapere a tutti i suoi fan che la moglie Ayda Field è in attesa di una bambina. Finora il sesso del nascituro non era stato reso noto, almeno ufficialmente, dal momento che la bella Ayda aveva chiesto alla sua dolce metà di non divulgare la notizia.
Se Eurovision sembra Giochi senza frontiere E poi parliamo male di Sanremo... Quegli intrepidi telespettatori che hanno osato ammazzare la noia del sabato sera sciroppandosi quel mega carrozzone della musica chiamato Eurovision song contest, ne hanno visto davvero delle belle. La grande sfida tra le migliori (?) canzoni del Vecchio Continente è stata vinta da tale Loreen (foto 1) che, come si potrà intuire dai lineamenti e dai colori,
è un’autentica svedese. Non sono mancati momenti di grande spettacolo che ai più attempati hanno ricordato un mix tra Un disco per l’estate e Giochi senza frontiere. Che dire poi degli irlandesi Jedward (foto 2), novelli Rockets pronti per Muccassassina, o di Soluna Samay (foto 3) danese più zuccherosa e burrosa dei biscotti danesi? Nina Zilli (foto 4) è finita nona. Troppo normale.
notizie incredibili NUOVE IDEE IN CUCINA IN CINA TUTTI PAZZI PER IL CAMBIO D’OLIO
NUOVO JURASSIC PARK MOSTRA DI DINOSAURI E ANNESSO INFOPOINT
BASEBALL E MUTANDE «SCOMMESSA PERSA» E VA NUDO IN CAMPO
In Cina sta facendo scalpore la notizia di un giovane ristoratore che cambia ogni giorno l’olio utilizzato per le fritture. Il ragazzo gestisce un negozio dove si servono colazioni e pranzi veloci nella provincia di Hebei. Liu Hongan ha deciso di utilizzare per le insalate solo olio di soia di primissima qualità, di cambiare a fine giornata l’olio di frittura e di mettere a disposizione dei clienti dei recipienti dove riciclare il loro olio esausto. La gente a quanto pare ha apprezzato l’iniziativa, coinvolta forse dall’ondata di salutismo che in Occidente sta conquistando un crescente numero di persone.
Trenta dinosauri a grandezza naturale sono pronti ad accogliere i visitatori spalancando le fauci in New Jersey. Niente paura, si tratta solo di pupazzi in movimento, che saranno esposti nel parco a tema “Field Station” che apre a Secaucus. Tra i dinosauri c’è anche un argentinosauro alto 27 metri, che sarà visibile dall’Empire State Building di Manhattan, a 16 chilometri di distanza. Nel parco, che si estende su una superficie di otto ettari, oltre agli animali sono stati preparati quattro punti didattici, per imparare qualcosa in più sulla preistoria.
Un uomo di 22 anni di Jefferson City, in Missouri, è stato arrestato dopo aver corso nudo sul campo da gioco durante una partita di baseball dei Cardinals allo Busch Stadium di St. Louis. Lo riferisce il St. Louis Post-Dispatch. Collin Grundstrom, questo il nome del giovane, è entrato all’inizio del settimo inning, ma è stato subito bloccato dalle autorità, che hanno recuperato le sue mutande, lo hanno costretto a indossarle e infine lo hanno portato via. Il giovane ha spiegato di aver compiuto il gesto perché aveva perso una scommessa.
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DAL PALAZZO
POST REFERENDUM
Via le indennità e i collaboratori AEREI
Pili a Bologna con gli emigrati «Tariffa unica»
REGIONE Con le Province prorogate dalla legge di giovedì scorso il decreto di Cappellacci che proclama gli esiti del voto ha effetti solo sulle onorevoli paghe e sui dipendenti dei gruppi n ll decreto firmato venerdì scorso dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, chiude l’iter della partita referendaria. Dei cinque quesiti abrogativi, i quattro che riguardano l’abolizione delle province viaggiano in contemporanea con la promulgazione della legge, approvata giovedì scorso in Consiglio regionale, che proroga giunte e consigli del Sulcis, del Medio Campidano, dell’Ogliastra e della Gallura, fino al 28 febbraio 2013. Di fatto l’unica cancellazione che produrrà effetti immediati è quella relativa all’azzeramento delle indennità dei consiglieri regionali, per l’abrogazione della legge che legava la paga degli onorevoli (nella misura massima dell’80 per cento) a quella dei parlamentari. Ma la norma, spazzata via dall’onda anticasta che il 6 maggio si è abbattuta sulla politica sarda, porta con sé un’altra serie di conseguenze pratiche. Prima tra tutte quella che, all’indomani della pubblicazione sul Buras del decreto che declara l’esito referendario, impedirà ai gruppi del Consiglio regionale
di poter contare sui dipendenti che attualmente collaborano negli uffici che hanno l’ingresso in via Cavour. Circa venti lavoratori che non potranno più ricevere lo stipendio dalla ragioneria del Consiglio e che finiranno dunque nell’organico dell’amministrazione regionale per essere assegnati, per il tramite del Personale, ai diversi assessorati. Gli uffici dei consiglieri regionali deserti non sono l’unica novità perché, il blocco di tutte le voci della busta paga degli onorevoli, significa anche che non si riceverà un euro neppure per le spese di funzionamento del gruppo. Vuol dire che non si pagano né fatture, né bollette e neppure tutto ciò che riguarda l’attività politica degli eletti. Difficile pensare che gli ottanta inquilini del palazzo di via Roma possano resistere a lungo senza stipendio e, in pratica, senza uffici ma nessuno degli onorevoli sembra disposto a dare priorità al varo della nuova legge che determini compensi e rimborsi. La riforma che tiene banco è quella delle
info
LA MOZIONE SUGLI ENTI Uras (Sel) è il primo firmatario della mozione che chiede lo stop alle nomine nei Cda degli enti
L’ULTIMATUM COSTITUENTE I sardisti chiedono la Costituente per restare ancora in maggioranza
province e degli enti locali che in tre tappe (30 ottobre; 31 dicembre e 28 febbraio) dovrebbe dare l’addio agli enti intermedi. L’altro tema su cui si concentra l’attenzione delle forze politiche, in particolare di quelle dell’opposizione, è l’azzeramento dei Cda negli enti delle società partecipate dalla Regione. Ed è probabile che l’argomento possa trovare un anticipo di discussione in Aula con la mozione del centrosinistra (primo firmatario Luciano Uras, Sel) che, dopo la polemica sulle poltrone alla Carbosulcis e alla Igea, chiede alla giunta e al governatore di non procedere con gli incarichi negli enti prima del varo delle norme che diano seguito alle indicazioni referendarie. Sul piano più strettamente politico resta da capire come procederà il disegno di legge sull’assemblea costituente per riscrivere lo Statuto, che dopo l’ultima riunione del consiglio nazionale del Psd’Az è anche una delle condizioni poste dai sardisti per restare in maggioranza. Tutti lavori che per ora dovranno essere svolti dagli onorevoli senza paga e senza collaboratori. È quanto basta per capire che lo tsunami referendum, sulla Regione e la maggioranza, è appena cominciato. A.Mo.
IL DESERTO L’esito del referendum abrogativo ha cancellato le indennità degli onorevoli e vengono azzerati anche i fondi per i dipendenti dei gruppi che saranno trasferiti all’amministrazione regionale dal giorno successivo a quello di pubblicazione sul Buras del decreto siglato venerdì dal presidente della giunta Ugo Cappellacci
n «È intollerabile che i figli di Sardegna nati nell’Isola ma non più residenti perché emigrati debbano pagare il biglietto aereo tre o quattro volte tanto quello di un residente».Il deputato del Pdl, Mauro Pili, ritorna all’attacco della continuità territoriale che nei giorni scorsi ha registrato il via libera alla proroga da parte del ministero e dell’Enac, dopo che la gara con la tariffa unica è finita senza offerte da parte delle compagnie aeree. «È una vera e propria discriminazione - insiste l’ex presidente della giunta - prevedere un costo per residenti e uno per non residenti, non si fa altro che isolare la Sardegna e favorire nuova emigrazione». Le tariffe con lo sconto, come è noto, sono negate agli emigrati sardi dal pronunciamento del 2007 dell’Unione europea ma Pili intervenendo all’assemblea di emigrati sardi in Emilia Romagna convocata nella sede del Circolo “Luigi Oggiano” di Bologna, rilancia la mobilitazione contro il Governo e la Regione. «Siamo davanti alla più grave discriminazione tra cittadini europei che si verifica in Europa e in Italia - aggiunge Pili - è grave che questo avvenga nel silenzio più totale e con la complicità di istituzioni regionali e nazionali». A Bologna si sono ritrovati i responsabili di molte delle organizzazioni degli emigrati sardi del Nord Italia, da Torino e Alessandria, da Monza e Milano per lamentare l’assenza di tariffe agevolate anche per l’ormai imminente stagione estiva. L’incontro tra i circoli sardi e il deputato Mauro Pili è stato promosso da Max Cordeddu, animatore della protesta dell’Enermar (gruppo Onorato) nel porto di cagliari e delegato dalla Moby in un incontro ufficiale tenutosi sul problema dei traghetti dalla compagnia della Moby.
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ACQUE AGITATE
STOP AL BILANCIO
Enas, la Giunta chiude i rubinetti n La Giunta regionale prolunga il commissariamento dell’Enas, rinnovando l’incarico a Davide Galantuomo, ma sospende il via libera al Bilancio pluriennale 2012-2014 dell’Ente acque della Sardegna, perché a giudizio degli assessorati ai Lavori pubblici e alla Programmazione non sono stati rispettati i dettami dell’Esecutivo sul taglio dei costi, e sono state aumentate le tariffe dell’acqua senza la necessaria delibera di Giunta. Fra le varie contestazioni rivolte all’Enas, la Giunta fa riferimento a un articolo della Finanziaria regionale 2012 che intende disciplinare la spesa per le missioni del personale dipendente, ma che è una delle norme ritenute incostituzionali dal Governo nazionale e per le quali l’esecutivo Monti ha impugnato la legge Finanziaria sarda. BILANCIO IN SOSPESO Nella riunione del 15 maggio scorso, la Giunta regionale, su illustrazione dell’assessore ai Lavori pubblici, Angela Nonnis, ha discusso la deliberazione del commissario straordinario dell’Enas n°23/12 del 15 marzo 2012, “Approvazione bilancio di previsione 2012 e pluriennale 2012-2014”. gli assessori guidati da Cappellacci hanno deciso di approvare il bilancio annuale di previsione, ma di sospendere il parere del documento di programmazione economica pluriennale, vincolando un successivo via libera a una serie di modifiche che il commissario straordinario dell’Enas dovrà effettuare entro il 14 giugno. I rilievi mossi dalla Giunta riguardano due aspetti: nel Bilancio di previsione non è stata riscontrata la «tendenza alla riduzione dei costi»; l’Enas ha ritoccato al rialzo le tariffe di fornitura dell’acqua, senza che sia stata emessa alcuna delibera dell’esecutivo regionale a stabilire il nuovo tariffario. POCHI TAGLI Sul contenimento della spesa la Giunta ha contestato all’Enas di non avere rispettato le indicazioni. «Le disposizioni in materia di razionalizzazione della spesa impongono che il bilancio debba presentare un livello di spesa corrente da tendere alla riduzione del 10% rispetto agli stanziamenti dell'anno precedente», è spiegato nella delibera. Un taglio che l’Enas ha cercato di respingere, obiettando che «tale disposizione non si ritiene in alcun modo compatibile con le attività istituzionali dell'Ente», Ciò per la Giunta regionale è vero, ma «può essere giustificata solamente per il servizio idrico civile» e non per quanto riguarda le altre attività svolte dall’Ente (l’Enas gestisce serbatoi artificiali, acquedotti, canali, impianti e fornisce l’acqua per usi irrigui e
numeri 156
Il Bilancio di previsione dell’Enas presenta un volume di 156 milioni di euro in entrata e altrettanti in uscita.
32
L’Ente acque della Sardegna gestisce 32 dighe per un volume di oltre 1800 milioni di metri cubi di acqua.
850
Sono i chilometri di acquedotti controllati direttamente dall’ente che fornisce l’acqua ad Abbanoa, ai consorzi di bonifica e ai consorzi industriali.
industriali). Contestate anche le spese per le missioni del personale, ritenute dall’assessore La Spisa come sovradimensionate. Proprio sulle missioni, la Giunta richiama l’Enas a considerare la norma inserita nella Finanziaria 2012, in cui si dice che «a decorrere dal 1° gennaio 2012 è soppresso il trattamento di diaria per missioni o trasferte svolte nel territorio regionale e nazionale. Sono fatti salvi i rimborsi delle spese effettivamente sostenute e documentate come previsto dalle relative norme contrattuali, da parte del personale dell’Amministrazione regionale, degli enti e agenzie regionali. Per lo svolgimento della missione il personale è tenuto a utilizzare i mezzi di servizio
L’ALTOLÀ L’esecutivo proroga il commissario ma sospende il documento di previsione: «Pochi tagli e tariffe sbagliate» ovvero i mezzi pubblici; qualora l’uso dei mezzi pubblici sia inconciliabile con lo svolgimento della missione ovvero qualora l’uso del mezzo proprio risulti economicamente più conveniente, può esserne autorizzato l’utilizzo». Solo che queste disposizioni della legge finanziaria regionale, articolo 3, comma 6 e 7, sono state impugnate dal Governo nazionale perché ritenute incostituzionali. Al-
LA PROROGA La giunta regionale ha prorogato l’incarico di commissario straordinario dell’Enas a Davide Galantuomo, che resterà alla guida dell’Ente acque della Sardegna per un massimo di altri sei mesi.
tre contestazioni riguardano l’eccessiva dotazione per gli straordinari, e la mancata riduzione dello stanziamento per il personale e per gli incarichi dirigenziali. TARIFFE IN LIBERTÀ L’altro punto su cui la Giunta ha deciso di sospendere l’ok al bilancio pluriennale, è il nodo tariffe. A bilancio sono state previste maggiori entrate dovute all’aumento delle tariffe, ma senza l’esistenza di una deliberazione della Giunta regionale, così come prevede la procedura. Questo per l’esecutivo rappresenta, «un’irregolarità contabile» che blocca l’intero bilancio. V. G.
I DATI MENO CONTRIBUTI, MA CONTI IN SALUTE n L’Enas è l’ente regionale che gestisce il sistema idrico multisettoriale della Sardegna, composto da 32 dighe, 850 chilometri di acquedotti, 210 chilometri di canali, 47 impianti di pompaggio, 4 impianti idroelettrici. Inoltre l’Ente produce e consegna l'acqua per i diversi usi (potabile, irriguo e industriale) ai grandi utenti regionali come Abbanoa i consorzi di bonifica della Sardegna, i consorzi industriali. Per consentire un abbattimento dei costi tariffari nella fornitura a questi grandi utenti, la Regione trasferisce all’Enas soldi freschi, che però sono in diminuzione: 15 milioni di euro per il 2012 e 12 milioni per 2013 e 2014. L’organizzazione dell’ente contempla una pianta organica di quattordici dirigenti e 310 lavoratori (il personale effettivamente in servizio è di 298 unità), ora diretti dal commissario straordinario Davide Galantuomo, nell’attesa che la Regione completi la legge di riforma del sistema. L’Enas presenta un bilancio in perfetto pareggio, e oltre che della gestione del sistema idrico multisettoriale si occupa della progettazione e realizzazione di grandi opere idrauliche.
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FANGO AL PIRELLONE
I BENEFIT Formigoni nella bufera «Ma non cedo ai ricatti» INCHIESTA Daccò ai pm: «Le cene pagate ai Meeting di Rimini e lo yacht Ojala a disposizione sua e di Perego». Il Governatore: nulla di penalmente rilevante. Le opposizioni: ora ceda il passo
IL METODO IL GRANDE AMICO E LOBBYSTA «LO SFRUTTAVO PER ACCREDITARMI» n Conosce Roberto Formigoni da «circa 20 anni» e con lui ha un rapporto di «grande amicizia» tale da averlo invitato in ristoranti a cinque stelle o avergli offerto vacanze extralusso ai Caraibi. E non solo. È arrivato a stipulare contratti fittizi di noleggio di un suo yacht per consentire al Governatore e al suo stretto entourage di navigare senza problemi pur senza l’armatore a bordo. È un quadro di benefit a favore del Presidente della Lombardia, di contatti, pare, stretti con i vertici degli assessorati alla Sanità e alla Famiglia e di una costosissima attività di pr, quello descritto ai magistrati da Pierangelo Daccò. Lui ha ammesso di aver «sfruttato» questa conoscenza «per accreditarmi di fronte ai miei clienti». Dai racconti di Daccò, proprietario tra l’altro di immobili ai Caraibi per circa 40 milioni, viene a galla una storia diversa da quella da sempre raccontata da Formigoni. Un’attività di lobbying costosissima per farsi spalancare le porte della pubblica amministrazione e ottenere il «disincaglio di fondi regionali» (lui chiedeva il 25 per cento) o la «risoluzione» di problemi per le «grandi realtà ospedaliere in Lombardia» che di volta in volta rappresentava.
n Cene sontuose e yacht per mesi a disposizione di Formigoni. Le cene a cinque stelle «erano destinate a mostrare ai miei conoscenti e clienti le mie conoscenze importanti con politici, esponenti delle forze dell’ordine, professori universitari nelle facoltà di medicina». Lo yacht che inguaierebbe il presidente della Regione Lombardia si chiama «Ojala»: è un’altra barca di Daccò, ma la differenza è che in questo caso è come se Daccò nel 2007 avesse dato 144 mila euro a Formigoni attraverso l’affitto gratuito e l’utilizzo esclusivo di questa barca per quattro mesi. Sono alcuni dei passaggi dell’interrogatorio dello scorso 19 maggio di Pierangelo Daccò, il faccendiere legato da una «grande amicizia» con il presidente della Lombardia e in carcere nell’ambito delle inchieste sui casi San Raffaele e Maugeri. Ma il Governatore non ci sta a reagisce: nessuna barca a sua disposizione per mesi e mesi ma
sullo yacht con Pierangelo Daccò e Antonio Simone, Formigoni c’è stato: a bordo dell’Ad Maiora, invitato sempre da Simone, suo amico «da 40 anni», ha trascorso «qualche week end di giugno o luglio» e «alcuni giorni durante le vacanze di agosto». In una lettera aperta il governatore spiega, «corregge e smentisce» solo «alcune delle più grandi falsità che sono state scritte in questi giorni» perché rispondere a tutte sarebbe impossibile «per chiunque». E parla di «speculazioni e attacchi politici senza precedenti» che avrebbero lo scopo di minare la credibilità della Regione Lombardia e di chi la guida. Attacchi che «falliranno come sono falliti finora: non cederò scrive - al ricatto». Nei verbali dell’interrogatorio del faccendiere, sostiene, non c’è niente di penalmente rilevante che riguardi lui e i suoi collaboratori ma, comunque, Formigoni «corregge o smentisce». Lo yacht, innanzitutto:
«Qualche week end, altro che barche a totale disposizione per mesi e mesi. Le spese al Meeting di Daccò mi riguardano parzialmente: ho partecipato alle 31 edizioni del Meeting e sono stato a colazioni o a cene con centinaia di ospiti; con Daccò 2 o 3 volte. E basta» Roberto Formigoni
c’è stato qualche week end, alcuni giorni, «altro che barche a totale disposizione per mesi e mesi». Poi le spese al Meeting di Rimini che il faccendiere avrebbe sostenuto: «Le spese al Meeting di Daccò mi riguardano solo molto parzialmente: ho partecipato a tutte le 31 edizioni del Meeting e sono stato a colazioni o a cene con centinaia di ospiti; con Daccò soltanto 2 o 3 volte in tutto. E basta». Altro punto: «Mai stato a Rio de Janeiro con Daccò». E ancora: «Le spese attribuite a Daccò nei resoconti giornalistici non riguardano certo me o solo me. Ricordo che Daccò è stato in tutti questi anni un imprenditore in campo sanitario soprattutto all’estero con migliaia di rapporti in tutto il mondo». E mentre dalle opposizioni di centrosinistra continuano a chiedergli di dimettersi, Formigoni chiude ogni spiraglio a questa ipotesi. Sabato aveva detto che «se qualcuno dimostrasse che Daccò ha avuto un vantaggio dai rapporti con me mi assumerò le mie responsabilità e mi dimetterò». Ieri ha ribadito il concetto: dimostrare che il faccendiere ha avuto vantaggi grazie a lui è «impossibile. Ripeto, impossibile».
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CONTINENTI
PALAZZO CHIGI IL PREMIER SUL CSM: «NESSUNA RIFORMA»
Federazione Anarchica Informale: «Nel Regno Unito del controllo e l’addomesticamento da orologio noi siamo alcuni dei non patrioti che trovano le Olimpiadi 2012, con la relativa esibizione di ricchezza, francamente offensive». Il messaggi prosegue con una esplicita allusione al possibile uso delle armi. «Non vogliamo ricchi turisti, vogliamo la guerra civile»: si conclude così il comunicato della Fai.
n Nessuna riforma in vista del Consiglio Superiore della magistratura, almeno per ora. Parola del presidente del Consiglio, Mario Monti, che riguardo ad alcune ipotesi di riforma dell’organismo disciplinare, ha fatto sapere attraverso una nota di Palazzo Chigi che già da tempo ha ritenuto tale iniziativa «inopportuna e non percorribile», escludendola conseguentemente dai provvedimenti all’esame del Consiglio dei ministri.
BOSNIA UNA RAGAZZA TEDESCA TORTURATA PER 8 ANNI
SPESA PUBBLICA IL MINISTRO GIARDA: TAGLI PER 100 MILIARDI n Ammonta a 100 miliardi la spesa pubblica «potenzialmente aggredibile nel breve periodo», mentre è di 300 miliardi quella che richiede un intervento al lungo periodo. Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda. Il ministro ha chiarito che la ricerca di «risparmi e tagli agli sprechi riguarda l’intero settore pubblico» poiché «il paese non si è ancora adattato alle nuove condizioni economiche».
NAPOLI LITE PER UNO SCONTO FINISCE A COLTELLATE
CAMBIO DI AIUTANTE Dopo l’arresto di Paolo Gabriele (a sinistra), ieri il Papa era accompagnato da un nuovo maggiordomo
Vaticano Il Papa: «È come una Babele» n Dopo che il Vaticano ha aperto un’istruttoria formale a carico di Paolo Gabriele, il maggiordomo di Benedetto XVI arrestato con l’accusa di furto aggravato, è ora caccia ai possibili complici, tra i quali spunta anche una donna. Secondo
le indiscrezioni, si tratterebbe di una impiegata della Sede Apostolica. Intanto, alla messa di Pentecoste Benedetto XVI ha esortato a «vincere il fascino di seguire le nostre verità» e invitato a ritrovare «unità e concordia» superando «la nuova
Babele». La fine dell’Angelus del Papa é stata accolta dal grido «vergogna!» ripetuto più volte dalle decine di manifestanti che hanno partecipato alla marcia in ricordo di Emanuela Orlandi, la figlia del dipendente del Vaticano rapita nel 1983.
n Una coppia di bosniaci è stata arrestata per aver tenuto in schiavitù per otto anni una ragazza tedesca, oggi 19enne, mentre sia alcuni vicini che la stessa madre della vittima ne erano al corrente. La ragazza, la cui identità non è stata rivelata, è stata liberata il 17 maggio. Milenko e Slavojka Marinkovic, portati in carcere, hanno tenuto per anni la ragazza «rinchiusa, impedendole i contatti con altre persone. Le hanno fatto subire trattamenti disumani e l’hanno torturata», ha riferito la polizia locale.
MASSACRO DI HULA ONU VUOLE CONDANNA RUSSIA MINACCIA VETO
n Una lite per uno sconto tra una coppia di clienti e i titolari di un mobilificio, a Napoli, è sfociata in un accoltellamento. Per i due proprietari, padre e figlio, ferite da arma da taglio alle mani e ad una spalla. Quanto agli aggressori, si tratta di un uomo e una donna che hanno fatto perdere le proprie tracce abbandonando in tutta fretta il negozio prima dell’arrivo della polizia.
n Mentre il mondo è ancora turbato per le immagini dei bambini massacrati a Hula, ecco che la Russia minaccia di porre il veto sulla dichiarazione con cui il Consiglio di sicurezza dell’Onu dovrebbe condannare l’episodio. Secondo fonti diplomatiche, il testo di condanna è stato proposto da Londra e Parigi. Ma Mosca ha affermato di voler attendere l’arrivo della relazione del capo della missione del Palazzo di vetro nel paese mediorientale, il generale Robert Mood.
NAPOLI BOMBA IN UN PARCO RIMOSSA DALLA POLIZIA
SANTO DOMINGO BIMBO DI 5 ANNI SPARA E UCCIDE UN UOMO
n Una bomba è stata rimossa e disinnescata dalla polizia a Napoli. La granata era stata trovata da alcuni bambini vicino a un parco. Efficiente e completa di spoletta, era avvolta in un panno dentro un contenitore di plastica. Dopo la segnalazione è intervenuta una volante del commissariato San Paolo. Non si esclude che l’ordigno fosse nella disponibilità della criminalità organizzata della zona.
n Un bimbo di cinque anni ha sparato ad un uomo uccidendolo, con una pistola consegnatagli poco prima da uno sconosciuto. È avvenuto a San Francisco de Macoris, nella Repubblica Dominicana. Stando alla ricostruzione della polizia, l’atto doveva essere un’intimidazione. Pare che la vittima nei giorni precedenti si fosse presa gioco del bimbo.
OLIMPIADI A LONDRA GLI ANARCHICI SUL WEB: «SARÀ GUERRA CIVILE» n L’ombra del terrorismo sulle Olimpiadi di Londra. Secondo il periodico Mail on Sunday, il gruppo anarchico italiano che ha rivendicato la responsabilità dell’attentato al manager di Ansaldo, Roberto Adinolfi, minaccia ora una «guerra di bassa intensità» per disturbare i giochi di Londra 2012. La polizia britannica giudica «credibile» l’avvertimento diffuso sul web dalla
USA ECCO I PRIMI DIPLOMI PER I CADETTI GAY n A quasi un anno dalla fine della politica del «Don’t ask, don’t tell», i cadetti gay delle accademie militari degli Usa raccolgono i primi frutti. Per la prima volta hanno potuto manifestare la propria omosessualità e partecipare con i loro partner alle feste per i diplomi. Inoltre, agli studenti di prestigiose accademie militari Usa è stato concesso di inaugurare un club per omosessuali nella U.S. Air Force Academy di Colorado Springs in Colorado.
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Marina I negozianti e i rischi «Più telecamere e controlli»
Commercio Il grande progetto per le vie dello shopping
elezioni Sfottò e accuse tra gli universitari
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Poetto Prove d’estate
a migliaia in spiaggia tra le prime nuotate e i nuovi chioschetti AL MARE Dalla mattina presto l’arenile è stato preso d’assalto. Sono tornati in funzione nove baretti dei dodici demoliti l’anno scorso. Soddisfatti i gestori: «Abbiamo anche abbassato i prezzi» n Sole, caldo e domenica: i tre fattori che hanno riportato i cagliaritani al Poetto. Fin dalle prime ore del mattino la spiaggia è stata presa d’assalto, a migliaia hanno optato per una passeggiata sulla spiaggia e per una vera e propria giornata di mare. Le lunghe code di auto, in direzione Cagliari e direzione Quartu, sono state la conferma che dopo mesi di tempo incerto l’estate è già arrivata, sempre in anticipo rispetto al calendario. Per qualcuno, la giornata di ieri è stata una “prima volta”, non solo per il primo tuffo della stagione. Ieri è stata la prima domenica di lavoro per molti dei nuovi chioschetti. Sono 9 quelli ricostruiti con le nuove regole del Comune e altri tre sono in arrivo. LA PRIMA VOLTA DEI BARETTI I tanti bagnanti hanno apprezzato la nuova veste dei baretti e, forse ben disposti dalla bella giornata, in pochi hanno avuto da lamentarsi. Maria Assunta Cabras è la proprietaria del Palm Beach: «Abbiamo riaperto gio-
vedì, la situazione non sarebbe brutta, ma servono barriere frangivento, spero che il Comune possa fare qualcosa - spiega “signora Maria”, che riconosce di essere «davvero felice per poter essere tornata a lavorare, ho anche abbassato i prezzi. Per mangiare un panino, un’insalata, bere una bibita e un caffè faccio spendere nove euro». Emozione pari a una nuova vita per Donatella Marongiu del Twist: «I clienti non mancano, l’unica grana è rappresentata dal vento, è il problema più importante ma per fortuna l’unico - commenta l’essenziale è lavorare nuovamente, l’estate è ormai arrivata. Da noi si può avere un pranzo completo pagando dieci euro». Qualche lamentela giunge da Vincenzo Franceschi, capo del Corto Maltese: «Qui sono un po’ isolato, mancano parcheggi e l’augurio è che il Comune possa farci fare musica dal vivo nelle serate estive e farci mettere le sedie nella spiaggia». E i bagnanti, con le loro parole, solidarizzano con i gestori dei baret-
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I baretti del Poetto cagliaritano che sono stati demoliti l’anno scorso, su un totale di 18.
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I chioschi che sono risorti in base alle nuove e provvisorie regole.
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I nuovi chioschi che sono ancora in costruzione, ma vicini all’apertura.
ti. Elisa Cois, 35 anni, è andata a prendersi la tintarella: «Sono un ingegnere, ho poche settimane di ferie all’anno, l’estate scorsa era piacevole poter sentire musica dal vivo di notte - afferma - in centro città è sempre un caos e ci vogliono ore per trovare parcheggio». Paolo Mossa si gode la Quarta fermata in compagnia di un libro: «Guardando i nuovi chioschi mi viene da pensare a quando al Poetto avevo un casotto, la prima im-
pressione è buona - commenta - ma la spiaggia deve essere ripulita dalle erbacce e dai rifiuti». Vicino a lui ci sono ragazzi che giocano a beachvolley: «I nuovi baretti? Belli, alla fine l’importante era che li ricostruissero. La spiaggia è uguale all’anno scorso, ovviamente», scherza Alberto Floris, che precisa: «La pulizia dell’arenile sembra essere ancora un optional, che peccato». Paolo Rapeanu
LA DOMENICA Ieri si sono create anche le prime code di auto a Cagliari e a Quartu per andare e tornare dal Poetto. (le foto sono di Roberto Pili)
Comune In Consiglio arrivano urbanistica e question time
PALAZZO BACAREDDA I consiglieri saranno in Aula domani e mercoledì
n Urbanistica e toponomastica domani, question time con 31 interrogazioni mercoledì. Questi i temi all’ ordine del giorno del Consiglio comunale in questa settimana. Sull’urbanistica, maggioranza e opposizione dovranno tornare a confrontarsi, sei giorni dopo, sull’autorizzazione delle norme di attuazione del Puc e sul parere preventivo del Regolamento edilizio per l’area Bs3* tra via Biasi e via Chiabrera. Due ditte, Edilhouse e Roccaforte, sapranno se potranno iniziare i lavori di costruzione di un palazzo. E l’esito appare scontato perché le aree Bs3* tanto contestate quando erano all’opposizione, l’attuale maggioranza se le trova sul tavolo a uno stadio così avanzato che
spesso non ha più margini di intervento. Altro tema sarà l’autorizzazione di un piano di risanamento urbanistico a Baracca Manna, dove ad aspettare il via libera è la società Prmg. Spazio anche al nuovo regolamento sulla Toponomastica, argomento rinviato la settimana scorsa, dopo una lunga discussione in Aula. Mercoledì sarà invece la volta del question time, una botta e risposta tra il consigliere e l’as-
GLI ARGOMENTI Domani si discuteranno le regole della toponomastica, mercoledì le domande alla Giunta
sessore interessato. Undici le interrogazioni depositate dall’Udc Gianni Chessa, tra le quali spiccano la possibile chiusura dei pilotis in un palazzo di via Emilia, le condizioni dei marciapiedi in viale Buonacammino e via Nicolodi e sulla situazione dell’ex scuola elementare Emilio Lussu. Dai banchi del Pdl, Giuseppe Farris parlerà quattro volte, chiedendo lumi sull’assenza della Festa di Sant’Efisio sul sito internet VisitCagliari.it e sulla multa elevata al sindaco per aver lasciato l’auto in sosta vietata. Quattro le domande del Pdl Maurizio Porcelli e di Sandro Vargiu dei Riformatori, due quelle del sardista Paolo Casu. Claudio Cugusi, Pd, interrogherà il sindaco sulle saline di Molentargius.
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CAGLIARI LETTURE ”STORIA DE UNA CAIXEDDA” DI GIANNI MASCIA E FAUSTO SIDDI n Mercoledì alle 18 presso l’istituto comprensivo e Centro Territoriale Permanente Ciusa di Via Meilogu a Cagliari (Is Mirrionis), tratti dal capolavoro di Sepùlveda verranno presentati con una lettura animata il libro e il progetto didattico “Stòria de una caixedda e de sa gatu chi dd’iat imparau a bolai” di Gianni Mascia e Fausto Siddi. Ne parleranno con l’autore Giancarlo Della Corte, preside, e Carla Calì, regista.
LA RASSEGNA LETTERATURA E ARTI A CASTELLO CON IL FESTIVAL DELL’ASSOCIAZIONE PROHAIRESIS
VILLANOVA DA OGGI GLI OPERAI NEL QUARTIERE PER UN MESE UN CANTIERE IN VIA SAN GIOVANNI
n Dal 6 al 10 giugno 2012 il quartiere Castello torna ad arricchirsi di letteratura e arti, con il festival organizzato dall’associazione Prohairesis. Ad aprire il Festival, dopo lo spettacolo teatrale della compagnia Theatre en vol e l’incontro con Bruno Gambarotta (foto) Spiccioli di tempo, il primo grande ospite internazionale: Peter Cameron racconterà la sua visione del tempo.
n Partono oggi i lavori in via San Giovanni per consolidare le fondazioni di un fabbricato e per un mese ci saranno modifiche alla viabilità con qualche disagio nel tratto vicino all’incrocio con via San Giacomo. Nel punto dove si erano registrati i crolli scattano oggi gli interventi e nel tratto tra i numeri civici 183 e 189 di via San Giovanni fino al 26 giugno sarà istituito il senso unico alternato con divieto di sosta e rimozione forzata su entrambi i lati.
ENTI E NOMINE
La Fiera riparte dopo mesi di stop e ingressi gratis n Dopo mesi nel limbo, la Fiera prova a ripartire. Il presidente Ignazio Schirru non è più da solo al vertice dell’azienda speciale della Camera di commercio perché dopo cinque mesi è stato rinnovato il consiglio di amministrazione. Nel frattempo alla Fiera campionaria gli espositori hanno protestato per i costi troppo elevati per loro e per i visitatori. Per riempire gli stand deserti è stato concesso a tutti l’ingresso gratuito nein giorni feriali. Il presidente e il direttore hanno ammesso che c’è bisogno di una svolta. I progetti per la trasformazione della Fiera sono già pronti, ma non sono mai stati messi in pratica. Mancano i soldi e mancava anche una guida. Delle quattro persone scelte dalla Giunta camerale per il nuovo Consiglio di Gestione solo una era già nel Cda della Fiera, l’ex consigliere comunale dei Riformatori Lino Bistrussu, esponente della Confcommercio e membro del Consiglio nazionale di Federmoda. Giancarlo Ferrua è già nel Consiglio della camera di Commercio in rappresentanza del settore industriale, mentre sono esordienti Corrado Baire (che, forte della sua attività di confezioni a Capoterra, rappresenta il settore dell’artigianato) e Giuseppe Farci (presidente della cantina sociale di Quartu che rappresenta l’agricoltura). Non è stato facile per i vertici della Camera di commercio risolvere i tanti nodi legati alla composizione del cda della Fiera, che infatti è arrivata dopo più di un anno e mezzo dall’entrata in vigore della Riforma Brunetta. Dall’ inizio di gennaio il nuovo presidente della Fiera era alla finestra ad aspettare le decisioni della Camera di commercio. «Non dipendeva da me la composizione del consiglio di amministrazione e ci sono stati problemi tecnici per arrivare alla composizione definitiva - ha spiegato Ignazio Schirru - io sono il presidente è nel frattempo mi sono occupato della predisposizione del Bilancio, che andava fatta entro aprile. Ora ci sarà da lavorare tutti insieme per il rilancio della Fiera». Un rilancio che dovrà partire dalla situazione delicata dell’Ente e della Camera di Commercio, sui cui aleggia lo spettro del commissariamento.
«Non dipendeva da me la composizione del consiglio di amministrazione e ci sono stati problemi tecnici per arrivare alla composizione definitiva». Ignazio Schirru presidente della Fiera
VIA UNIVERSITÀ Sono oltre trentamila gli studenti e gli specializzandi che domani e mercoledì potranno eleggere i propri rappresentanti
Ateneo Tra sfottò e polemiche
gli universitari verso le urne IL VOTO Dopo i fumetti, i preservativi e gli attacchi si conclude la campagna elettorale senza esclusione di colpi tra Unica 2.0 e Uniti e Liberi. La lista Studenti Ajò resta fuori dalle polemiche n Ultimi fuochi di campagna elettorale tra gli studenti universitari. Una campagna accesa, senza esclusione di colpi con centinaia di candidati distribuiti nelle tre liste: Unica 2.0, Uniti e Liberi e Studenti Ajò. Sono state le prime due a tenere banco con una lunga serie di sfottò e scambi di accuse. La lista Unica 2.0 ha fatto una campagna che ha seguito un po’ quella dei giovani di Sel che l’anno scorso ha portatoMassimo Zedda alla vittoria. Ma sono stati più sfrontati, con prese in giro e attacchi diretti agli avversari. Lo hanno fatto con un video in cui uno studente di Unica 2.0 sostituisce la carta igienica con Le Clou, il mensile a cui è legata la lista vicina a Comunione e Liberazione. Ma anche con un fumetto su Facebook, una parodia di “Intan-
to in viale Trento”, con cui sbeffeggiano i rivali “ciellini” di Uniti e Liberi. «Non sono colpi bassi, il fumetto serve per farsi due risate, c’è molta ironia e leggerezza, penso si capisca - spiega Marco Meloni di Unica 2.0 - le vignette le hanno fatte dei nostri amici». Per prendere le distanze dai valori tradizional-cattolici di Comunione e Liberazione c’è stata anche la distribuzione di profilattici a fini elettorali. «I preservativi li abbiamo comprati in stock, autofinanziandoci, non abbiamo molti soldi, era un gesto provocatorio e simpatico», commenta Meloni. Secca la replica della lista contrapposta. «Mi viene da citare Antonio Gramsci, quando ha detto che “la verità è la cosa più importante, sulla bugia non si costruiscono che castelli di vento” -
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DA DOMANI SEGGI APERTI Si potrà votare domani dalle 8.30 alle 19.30 e mercoledì dalle 8.30 alle 14.
commenta Roberto Mura di Uniti e Liberi - le vignette le prendo in modo ironico, non farò certo un comunicato stampa come fanno loro quando li prendo in giro. Sui preservativi, il problema è che se loro pensano di far dimenticare agli studenti che hanno votato la linea del Rettore sull’aumento tasse e sulla decadenza, stanno sbagliando clamorosamente». È rimasta fuori dalla sfida con colpi bassi la terza lista. «Noi andiamo avanti e pensiamo ai contenuti - spiega Maurizio Castangia di Studenti Ajò - queste prese in giro reciproche ci sono sempre state, ma non hanno senso: sono inutili. Per questo abbiamo deciso di pensare al futuro e limitarci a illustrare il nostro programma agli studenti». Se Unica 2.0 è legata al centrosinistra e Uniti e Liberi vicina a Cl, la terza lista si definisce «apartitica e democratica». Da domani saranno studenti e specializzandi a decretare qual è stata la strategia vincente. M.Z.
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CAGLIARI CONCORSO “IO L’AMBIENTE LO SALVO COSÌ” L’8 GIUGNO LA PREMIAZIONE DEI VINCITORI
VIA ROMA OGGI RACCOLTA DI FIRME PER L’EDUCAZIONE CIVICA A SCUOLA
ELMAS DOMANI MATTINA AL PALAZZETTO ”LA GIORNATA DELLO SPORT” DEI BAMBINI
n È stato pubblicato l’elenco dei vincitori del concorso a premi “Io l’ambiente lo salvo così” promosso dalla presidenza della Regione in collaborazione con Sardegna Ricerche riservato agli studenti delle scuole primarie e secondarie, di primo e secondo grado, della Sardegna per l’anno scolastico 2011/2012. La cerimonia di premiazione si svolgerà venerdì 8 giugno. L’elenco dei vincitori è nella sezione bandi di www.sardegnaricerche.it.
n Oggi, dalle 15 alle 18, di fronte al Palazzo della Rinascente a Cagliari, si svolgerà la raccolta firme per chiedere al Ministro dell’Istruzione la reintroduzione nelle scuole dell’insegnamento dell’educazione civica e l’inserimento di una seconda lingua comunitaria. Prima Persona Sardegna ha organizzato l’allestimento di un banchetto dove si potrà anche prendere visione della petizione.
n Domani dalle 8,30 nel Palazzetto dello Sport “Michele Del Rio” di Elmas si terrà “La giornata dello Sport” riservata ai bambini della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Mons. Saba a conclusione dei progetti sportivi svoltisi durante l’anno scolastico in corso. I bambini saranno impegnati in gare di vario genere: percorsi per il miglioramento delle abilità motorie, balli hip hop e percorsi tecnici e gare di pallacanestro.
Il progetto Passeggiata coperta in centro LA PROPOSTA L’Asit chiede la pedonalizzazione totale nelle vie Manno e Garibaldi e ha un piano da 600mila euro n Tra l’ipotesi e la realtà di vedere via Manno e via Garibaldi trasformate in un’area davvero pedonale passano circa 600mila euro. Tendoni impermeabili in inverno e con un sistema di nebulizzazione d’acqua in estate con le vele che cambiano colore grazie a dei proiettori. Schermi tv per immagini e altoparlanti per la musica completano il quadro della possibile passeggiata coperta, con una pavimentazione di ciottoli e biancone, due materiali sardi per valorizzare il contesto storico dell’area. E, proprio per la presenza di tanti palazzi storici tra le due vie, tra le carte sono previsti anche piani inclinati ai quali appoggiarsi per guardare le vecchie case. È questo il progetto, sviluppato all’interno di un percorso Master and Back, dagli architetti Teresa De Montis e Flavio Melis e dagli ingegneri Stefania Cabitza e Vania Monni. Un progetto di trasformazione urbana sostenibile di via
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LA RICHIESTA DI FOZZI Il presidente del Consorzio Insieme lancia la proposta al Comune per la realizzazione del progetto che prevede la copertura e il miglioramento delle vie Manno e Garibaldi, storiche strade dello shopping cagliaritano.
IL DISEGNO Il progetto preparato per via Garibaldi e via Manno da proporre al Comune
Manno e via Garibaldi, con l’obiettivo di trasformarle in un nuovo salotto cittadino, con un occhi di riguardo ai tanti negozi presenti. Franco Fozzi, presidente dell’associazione di consumatori Asit, presenterà a breve questo progetto al Comune. «La pavimentazione è stata messa nel bilancio comunale, sono due milioni e mezzo di euro, perciò
DE’ CARROZ
info VIABILITÀ DA CAMBIARE Nelle due strade passano bus e auto autorizzate.
partiamo avvantaggiati. È chiaro che serve un accordo tra pubblico e privato per poter fare il progetto e ridare vita a queste due importanti strade cittadine», spiega Fozzi, precisando subito che «i privati potranno scrivere il nome della loro azienda sulle tende per venti anni, avendo un ritorno di immagine e fornendoci, magari, le tende a zero euro. Con le vie
Manno e Garibaldi chiuse completamente al traffico automobilistico», prosegue Fozzi, «si possono sviluppare altre tipologie di attività oggi inesistenti, come ristorazione all’aperto e gelaterie con tavolini, un richiamo sicuro anche per i turisti. Mi auguro», afferma il presidente di Asit, «che il Comune possa far suo questo bel progetto». Fozzi è anche presidente del Consorzio Insieme, che unisce 200 negozi tra via Manno, via Garibaldi e via Alghero: «La crisi c’è, ci aspettiamo che il Comune dialoghi con la Regione per aiutare il terziario», dice, «magari attivando fonti europee e nazionali per il microcredito e creando sinergie con chi gestisce i motori di sviluppo cittadini. Leggerò attentamente il bilancio comunale appena approvato, mi auguro di trovarci le linee guida di sviluppo per tutta l’economia della città. Ciò che manca di più», conclude Fozzi, «è l’ossigeno per le tante attività commerciali, che soffrono strette in una città che andrebbe abbellita e che si renda perciò appetibile agli occhi, prima di tutti, degli stessi cagliaritani». P.R.
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CAGLIARI
La rapina Il colpo dei banditi gentiluomini n Freddi, lucidi e con una forma di rispetto per i clienti e per i dipendenti dell’istituto di credito. È l’identikit dei banditi che venerdì hanno rapinato il Banco di Sardegna di Assemini. Due criminali gentiluomini che, come successo per i colpi portati a termine a Cagliari e Dolianova, avrebbero
mostrato professionalità e ripeto nei confronti di chi si trovava all’interno della banca. Come successo nei casi precedenti non avrebbero stretto con violenza le fascette ai polsi dei dipendenti, cercando di non far del male nessuno e avrebbero lasciato nelle tasche dei clienti e sui banchi
degli sportelli bancari le distinte con il denaro per versamenti e pagamento tributi. Un comportamento identico a quello avuto nei colpi precedenti, proprio per questa ragione gli investigatori pensano si tratti della stessa banda, forse arrivata dal nuorese.
Marina Notti agitate
«Vogliamo controlli e più videocamere» n Dopo l’accoltellamento alla Marina commercianti e residenti chiedono più sicurezza. Telecamere e più sorveglianza, anche quella dei City Angels per controllare il quartiere nelle ore di punta. Intanto sta bene ed è tornato a casa, dopo un breve ricovero al san Giovanni di Dio, il giovane accoltellato alla Marina. L’episodio dell’altra notte è arrivato al culmine di alcuni momenti di tensione tra due napoletani e alcuni giovani del posto. Ma i due, prima di colpire al braccio il 38enne avevano già creato tensioni alla Marina. PRIMA DELL’ACCOLTELLAMENTO «Prima che accoltellassero quel giovane avevano discusso animatamante con noi - spiega Francesco Ambus, che lavora al ristorante Sa Schironada di via Baylle - abbiamo anche chiamato i carabinieri, ma ci hanno risposto che il loro intervento per un litigio sarebbe stato eccessivo». Le notti della Marina con l’arrivo della bella stagione sono affollate. E con tanta gente in giro e qualche bicchiere di troppo aumentano le possibilità di tensioni e problemi. «Se proprio le forze dell’ordine non riescono a controllare la zona, sarebbe sufficiente anche la presenza dei City Angels, ma nelle ore in cui i locali sono aperti, non quando sono già chiusi», propone Ambus. «I clienti vengono continuamente disturbati, spesso da alcuni barboni che girano con i loro cani - ha spiegato Cristian Aresu, dell’osteria “Da Serafino” di via Sardegna - a volte queste persone rubano le caraffe con il vino dai tavoli, e non è bello vedere chi sta mangiando, e dovrebbe essere tranquillo, costretto a tenersi stretto il telefonino o la borsa. Servono assolutamente più controlli». Con l’aumento dei locali e delle persone in giro commercianti e residenti chiedono un incremento proporzionato di controlli per le vie della Marina. «Abito da dieci anni qua, capitano spesso piccoli furti - racconta Enri-
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VENDITORE AGGREDITO L’anno è iniziato con un balordo che ha rotto una gamba a un venditore di rose.
IL FERITO ORA È A CASA Il giovane accoltellato l’altra notte nel quartiere ha lasciato il San Giovanni di Dio.
co Cara, che abita via Dei Pisani: durante la notte non usciamo da soli, ma anche di giorno, cerchiamo sempre di uscire in gruppo». Al “Chachuco”, in via Barcellona, le dipendenti sono tutte donne. «Ma ci sappiamo difendere», precisa Valentina Paladini, che aggiunge: «Effettivamente, soprattutto nell’ultimo anno, girano troppi personaggi strani, e troppi extracomunitari maleducati, non è una forma di razzismo. L’anno scorso un gruppo di ragazzi si è azzuffato ed è andato a finire sopra i tavoli, inoltre, sempre l’estate scorsa, molte vecchiette sono state scippate. Ho l’impressione che questi fenomeni siano in aumento». «MEGLIO CON LE TELECAMERE» Non è sempre facile per chi lavora nei locali della Marina dover gestire clienti esagitati o passanti ubriachi che creano problemi ai gestori. «Le persone vengono qua a bere e a ubriacarsi - racconta Marco Abis, mentre sistema i tavoli del ristorante “Su Cumbidu” di via Napoli - capita troppo spesso che i nostri clienti vengano disturbati da gruppi di ragazzi, che dopo aver bevuto, si divertono ad avvicinarsi ai tavoli». Per garantire la tranquillità a clienti e residenti arriva la richiesta di misure straordinarie. «Così le persone hanno paura, non è possibile che si debba temere di fare una passeggiata a mezzanotte: non è giusto - aggiunge Abis - basterebbe installare delle telecamere nel quartiere. Servono come controllo se succede qualcosa, ma anche come prevenzione per l’effetto deterrente». Non tutti vicono questa situazione con particolare preoccupazione o allarme. «Forse perché sono sempre affiancata da un collega uomo, o perché non conosco bene la zona - commenta Sara Molina della Reale Caffetteria di viale Regina Margherita - ma devo dire che sinceramente mi sento sicura». Monica Magro
ALL’ARIA APERTA Uno scorcio della Marina con i suoi ormai tradizionali tavolini all’aperto
ROBERTO PILI
IL DIALOGO VENERDÌ L’INCONTRO TRA LA GIUNTA E I RESIDENTI n Piccoli furti, troppo chiasso notturno, e aggressioni. Sono i problemi che emergono all’interno del quartiere Marina. E proprio venerdì pomeriggio, la Giunta comunale ha incontrato i residenti per fare il punto sui problemi del rione. L’assemblea, è stata organizzata dall’amministrazione comunale per affrontare, assieme a residenti e commercianti, le questioni legate ai parcheggi, alla Ztl, alla buona convivenza tra abitanti e titolari dei locali soprattutto nelle ore notturne, e per rendere il rione più accogliente per i turisti. E ancora, per affrontare il problema della sicurezza, visto che poche ore dopo, alla celebrazione del 160esimo anniversario della Polizia, il questore Luigi Savina ha confermato che nel 2011 in città c’è stato un lieve incremento di reati rispetto all’anno precedente.
Via Koch Si spoglia davanti a una donna, caccia al maniaco
LE INDAGINI In via Koch è intervenuta la polizia
n Maniaco, avvicina una giovane donna, si spoglia e mostra i genitali. La polizia sta cercando di individuare l’uomo che nella notte tra sabato e domenica avrebbe molestato una giovane nelle vicinanze di via Jenner. L’episodio, secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, effettuata dagli agenti della squadra volante, intervenuti sul posto, è avvenuto poco dopo le 2. Una giovane donna, dipendente di un esercizio commerciale, aveva appena finito di lavorare e stava passeggiando per raggiungere la sua auto parcheggiata in via Koch. Pochi metri e avrebbe raggiunto la vettura, ma dal buio è saltato fuori un uomo. Secondo quanto
denunciato dalla vittima, il maniaco indossava una felpa e aveva il volto semi coperto dal cappuccio. Il maniaco si sarebbe piazzato davanti alla donna e, senza esitare un secondo, si sarebbe denudato, mostrando i genitali. La vittima si è messa a urlare e contemporaneamente a correre, nel tentativo di raggiungere nel più breve tempo possibile la vettura. Una volta a bordo dell’auto ha chia-
IL RACCONTO Indossava una felpa e aveva il volto coperto da un cappuccio: la polizia sta cercando di individuarlo
mato il 113: «C’è un maniaco, c’è un uomo seminudo in via Koch – avrebbe detto al telefono la giovane donna – si è spogliato davanti a me, dovete trovarlo». Ricevuta la segnalazione, la centrale operativa della polizia ha subito inviato in via Koch una “pantera” della squadra volante. Gli agenti hanno passato al setaccio tutta la zona di via Koch, ma anche via Jenner e via Cadello a caccia dell’uomo incappucciato, ma il maniaco aveva già fatto perdere le sue tracce. Non è la prima volta che in città avviene una cosa del genere, qualche anno fa un maniaco si era reso responsabile di episodi simili nelle vicinanze di alcune abitazioni in varie zone.
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SPORT NAPOLI MAGGIO: «CAVANI E MAZZARRI DEVONO RESTARE. SE NO SI METTE MALE»
PESCARA CITTÀ IN FESTA PER LA A PULLMAN A FUOCO MA RIMPIAZZATO
AMICHEVOLE USA BATTE SCOZIA 5-1 TRIPLETTA FIRMATA LONDON DONOVAN
n «In questi anni a Napoli è stato fondamentale. A noi giocatori serve un allenatore del genere. Spero proprio che Mazzarri rimanga con noi». Così Christian Maggio, giocatore del Napoli e della Nazionale. Spera che Cavani non parta. «Lavezzi da un po’di tempo voleva andarsene. Se va via anche Cavani, poi, la situazione si metterebbe male. Io spero proprio che rimanga. Anzi, ce lo teniamo stretto».
n Ieri Pescara in festa per il ritorno in serie A. In ventimila sono scesi in strada, dalle prime ore del pomeriggio, per un caloroso abbraccio ai biancazzurri e a Zdenek Zeman. Calorosissima la festa per il tecnico. «Boemo resta con noi», «Zeman portaci in Europa» e «Grande Boemo», recitavano gli striscioni. Poi il giro in pullman della squadra. Quello originale bruciato e subito rimpiazzato.
n Gli Stati Uniti hanno battuto la Scozia 5-1 (2-1) in un match amichevole di preparazione per la nazionale americana alla terza fase delle qualificazioni ai mondiali di calcio del 2014. Protagonista in campo l'attaccante a stelle e strisce Landon Donovan, autore di una tripletta (4' pt, 15' e 20' st); a segno per gli Usa anche Bradley (11' pt) e Jones (25' st). Per gli scozzesi rete su autogol di Cameron.
Cagliari Ore decisive per la panchina numeri 1992
Ficcadenti in quell’anno da giocatore rifiutò il Cagliari in A per giocare all’Hellas Verona retrocesso.
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Il giorno di agosto 2011 in cui è stato ingaggiato per guidare la panchina del Cagliari.
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Novembre, l’esonero del tecnico.
MASSIMO FICCADENTI Il tecnico deve decidere del suo futuro
IL FUTURO Ficcadenti deciderà se continuare o meno con i rossoblù, ma per ora non sembra propenso a restare. Cellino avrebbe l’alternativa ma il valzer dei tecnici è appena iniziato di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it
n Eccola che è arrivata l’ultima settimana di maggio. A ore, forse oggi stesso, ci sarà l’incontro tra il Cagliari e Massimo Ficcadenti per decidere a chi affidare la panchina rossoblù e nel caso “progettare”, almeno qualcosa. C’è chi ha riflettuto a Miami e c’è chi l’ha fatto a casa sua. Che Massimo Ficcadenti non sia proprio il prescelto lo si è capito da quando è tornato sulla panchina del Cagliari dopo la cacciata di Ballardini. Perché alla fine è stata una scelta economica, più che altro. Che tipo di allenatore fosse lo si era capito nei primi mesi del campionato, e quindi quando qualcuno decise che non andava bene. Pagare il quarto allenatore della stagione, a marzo, sarebbe stato troppo anche da queste parti. Ficcadenti è stato in un certo senso costretto a dir di sì per contratto e ha portato
COVERCIANO ALTRI TEST E L’ANTIDOPING UEFA n Test antidoping della Uefa a sorpresa ieri mattina a Coverciano, dopo quello effettuato nei giorni scorsi dal Coni, per gli azzurri che stanno preparando gli Europei. I controlli hanno riguardato dieci giocatori, tra questi anche il portiere De Sanctis. Per quanto riguarda l'allenamento gli azzurri sono stati divisi a gruppi per un lavoro prettamente atletico, soprattutto quelli arrivati per ultimi come i giocatori di Juventus e Napoli. In palestra, invece, hanno lavorato Balotelli, Bocchetti, De Rossi, Schelotto, Borini e Destro. Al termine dell'allenamento il preparatore Venturati ha spiegato il lavoro svolto dalla squadra al mattino, come il test biomeccanico.
alla salvezza la squadra. Ma ciò che pare ora è che non sia affatto propenso a continuare in rossoblù per la prossima stagione. Stessa cosa che gli capitò a Cesena, squadra che fece salvare per poi salutare tutti a fine mandato. ALTERNATIVA Se il “no” di Ficcadenti dovesse piombare ad Asseminello, Massimo Cellino e Marroccu suo braccio destro avrebbero gia pensato a Delio Rossi, al quale, mettendogli sul tavolo l’ultima vicenda con la Fiorentina, potrebbero chiedere di ridimensionare l’ingaggio, che si aggira attorno al milione di euro. Ma c’è anche il presidente Claudio Lotito che per la sua Lazio sta pensando a riportarlo tra i biancocelesti. Ma se davvero dovesse arrivare a Cagliari, Conti e compagni avrebbero in panchina un tecnico bravo, poco amante delle telecamere, e che tra le altre cose dovrebbe guidare una squadra
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DELIO ROSSI Il tecnico esonerato dalla Fiorentina è tra i preferiti del presidente Cellino ma ha un ingaggio alto.
ricostruita su più fronti a seconda di come andrà il mercato di questa estate. L’ULTIMA PAROLA Ma è pur presto parlare di cambi quando la parola spetta ancora a Ficcadenti. Al tecnico e non alla società che potrebbe solo accettare la rescissione del contratto e non di procedere con l’ennesimo esonero visto che Ficcadenti ha un altro anno di contratto. Dalla sua l’allenatore rossoblù ha un po’ di mercato in mano. Il valzer degli allenatori non è ancora iniziato e ci sono diverse panchine libere. Dal Genoa (anche De Canio va verso la conferma) alla Fiorentina, da Catania a Roma. Inoltre ci sarebbero tuttora troppe insicurezze sul fronte Cagliari. Dallo stadio, che a tecnico e giocatori ha fatto trascorrere un finale di campionato horror perché trascorso perennemente in trasferta, alla squadra stessa. Che questa estate sulla scia della scorsa viaggerà sul binario trequartista-tridente. Ma anche con gli uomini da cambiare o integrare. Dopo giornate di silenzio tra qualche ora il Cagliari potrebbe capire da dove ricominciare.
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Marzo, è stato richiamato e ha guidato la squadra fino alla salvezza.
MERCATO
Zeman a Roma Juventus vicina ad Asamoah n A Roma è già febbre Zeman, la Juve è vicina al primo colpo, tra Ibrahimovic e Milan c'è aria di divorzio e i rossoneri tornano alla carica per Tevez. È una settimana caldissima quella che sta per iniziare per il calciomercato. A cominciare da Roma, di nuovo crocevia del destino di Zeman. A giorni dovrebbe essere dato l'annuncio. Domani il boemo si dovrebbe incontrare con i vertici del club giallorosso per portare avanti un discorso già avviato, molto probabilmente di parlerà dei termini economici dell'accordo. Poi mercoledì il tecnico dovrebbe parlare con il club abruzzese per far conoscere in modo definitivo la propria volontà per il futuro. Quella di Zeman è l'unica pista al momento percorribile per la nuova Roma americana. Dopo Montella, trattenuto da un anno di contratto a Catania, via via sono svanite anche le ipotesi Villas Boas e Bielsa. In realtà la Roma qualche piccola speranza di arrivare al portoghese ce l'ha ancora, domani l'ex allenatore di Porto e Chelsea dovrebbe dare una risposta definitiva, ma difficilmente sarà una fumata bianca. Come invece potrebbe essere, per la gioia dei tifosi giallorossi che già lo stanno aspettando a braccia aperte, per Zeman. Le altre big pensano al mercato vero. La Juve è vicinissima al primo colpo: dovrebbe essere Asamoah. I friulani sparano alto (16 milioni), la Juve pensa di offrire anche una contropartita tecnica (Pazienza e uno fra Pogba, Sorensen e Taider, talentino in arrivo dal Bologna). Marotta e i suoi però stanno lavorando anche per l'attacco: il primo obiettivo è Van Persie. La Juve sarebbe pronta a offrire 20 milioni, meno dei 25 del City di Mancini, ma l'olandese sarebbe più attratto dal progetto juventino. Dovesse saltare l'affare la Juve si sposterebbe sull'uruguaiano Suarez. Intanto Paratici, uomo mercato della Juve, è stato ad Amburgo per osservare dal vivo l'attaccante Leandro Damiao in campo col Brasile contro la Danimarca, ma anche per Hulk. Ma la Juve non trascura nemmeno la pista dell'attaccante italiano. L'obiettivo è Destro, inseguito fortemente anche dall'Inter.
Italia Pirlo carica: «Noi tra le prime quattro»
ANDREA PIRLO
n «Questa nazionale può assomigliare alla mia Juve. Partiamo in prima fila. Abbiamo tutto per fare bene. Abbiamo i mezzi per arrivare fino in fondo». Così Andrea Pirlo, uno dei leader della squadra azzurra, fresco di scudetto con il club bianconero con cui si è preso una bella rivincita, ha dichiarato ieri da Coverciano. «L'obiettivo è arrivare tra le prime quattro: una Nazionale come l'Italia lo deve fare. E noi lo possiamo fare. Quando si parte per una competizione così importante, si punta ad arrivare fino alla fine. Non siamo tra i favoriti, ma abbiamo tutto per arrivare in fondo», dice il regista della Juventus. Pirlo è reduce da una stagione strepitosa con la maglia bianconera: alla prima stagione a Torino, l'ex
milanista ha guidato la Vecchia Signora alla conquista dello scudetto. «Questa Nazionale può somigliare alla Juventus, abbiamo tutto per far bene», ribadisce. Il successo in campionato non sazia la nutrita pattuglia juventina, che a Euro 2012 si presenta ancora affamata: «Noi della Juve arriviamo benissimo a questo appuntamento. Non abbiamo avuto gli impegni nelle Coppe, abbiamo giocato meno partite
IL REGISTA «Questa squadra può somigliare alla Juventus, c’è tutto per far bene. Spagna fortissima, merita rispetto»
rispetto agli altri. Siamo in ottime condizioni fisiche», dice Pirlo. A chi lo definisce indispensabile nello scacchiere tattico, risponde: «Ci sono tanti giocatori, non si deve contare su un solo elemento. Io ho un ruolo importante e magari tocco più palloni rispetto ad altri. Ma -ripete- ci sono tanti elementi di qualità». La Juventus quest'anno è decollata quando il tecnico Antonio Conte ha utilizzato con continuità la difesa a 3. Il progetto azzurro del ct Cesare Prandelli, invece, non si allontana mai dalla difesa a 3. «Ho giocato con tanti moduli diversi, questo non è mai stato un problema». L'avventura comincerà contro la Spagna: «Campione del mondo e campione d'Europa. È fortissima, merita rispetto».
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SPORT LA BANDIERA LOI: È DURA STAR FUORI MA HO AIUTATO SEMPRE IL GRUPPO
GIRALDI ALLA SALVEZZA CI TENEVO I MIEI COMPAGNI TUTTI SPLENDIDI
IL GIOVANE FABIO BOI: DEVO TUTTO AI GRANDI SE HO BEN FIGURATO IN D
IL RISCATTO CADDEO UN ANNO DOPO «COL SANLURI ANDÒ MALE, ORA...»
n Andrea Loi, capitano non giocatore: «Per chi ama il calcio, rimanere un anno intero senza giocare è dura. Sono felice di aver aiutato la squadra anche con la sola presenza a portare il nome del mio quartiere per l’Italia».
n Francesco Giraldi, il muro del centrocampo: «Alla salvezza ci ho sempre tenuto a dispetto di chi mi accusava di poco attaccamento alla maglia. È stata una rivincita personale, come aver vinto un campionato. Ho conosciuto dei ragazzi stupendi e mister Mereu mi ha insegnato molto». I ringraziamenti: «Al fisioterapista Frediani, mi ha recuperato dall’infortunio e al ds Ibba per avermi portato qui».
n Fabio Boi, un veterano del ‘93 : «I grandi mi hanno insegnato tantissimo, devo a loro se in questo campionato di serie D ho giocato con sicurezza e tranquillitá nonostante la mia etá e il livello piú alto».
n Mattia Caddeo, un anno ha pianto e l’anno dopo ha riso: «L'anno scorso con il Sanluri è andata male, siamo retrocessi ai playout. Quest'anno è iniziata malissimo ma il ritorno è stato strepitoso» Annata difficile: «Soprattutto dal punto di vista fisico, poi mi sono ripreso e ho sempre giocato grazie all'arrivo di Mereu. Virdis? È stato per noi il maggior punto di riferimento».
Sant’Elia Il miracolo è riuscito
Pari col Monterotondo, salvezza SERIE D I cagliaritani fanno 0-0 dopo il 2-1 nell’andata dei playout e può scattare la festa. Decisive le parate di Floris e la compattezza del gruppo di Mereu che ha dimostrato di non meritare la retrocessione
MONTEROTONDO PROGETTO SANT’ELIA
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RETI MONTEROTONDO (4-4-2) Cunzi; Conte, Prevete, Martorelli, Garofalo; Mastromattei (29' st Traditi), Roberti, Bertino, Punziano; Ascenzi, Meacci (1 st Tozzi). Allenatore Sandro Pochesci (Russo, Nastasi, Bergamo, Lodi, Fatati) PROGETTO SANT’ELIA (4-4-2) Floris; Boi (23' st Mazzotti), Serao, Frongia, Di Laura; Atzori, Giraldi, Coppola (23' st Bruno), Sanna (42' st Atomei); Virdis, Caddeo. Allenatore Bernardo Mereu (Rassu, Cordeddu, Atzeni, Loi) ARBITRO Rizzo di Siena NOTE Ammoniti Giraldi, Martorelli, Di Laura, Meacci. Recupero: 0' e 6'. Spettatori: 500 circa.
yout, e tecnica, come il suo bomber Virdis, autore di 22 reti in 27 partite, le ultime due proprio nel decisivo 2-1 in casa di una domenica fa.
TECNICO E SOCIETÀ
Mereu: «Che regalo dai miei ragazzi» Cardia: gioia doppia n Una lunga rincorsa durata sei mesi. Bernardo Mereu aggiunge un altro capolavoro alla sua grande collezione di risultati strepitosi. Salvare il Progetto Sant’Elia è come vincere un campionato, proprio come gli accadde con la Villacidrese. Il tecnico dei cagliaritani, a risultato acquisito, può lasciarsi andare: «I ragazzi mi hanno regalato una gioia enorme. Mi hanno ridato indietro tutto quello che io ho dato a loro, in maniera doppia». Un dare e avere nato sin dai primi giorni di dicembre, quando aveva preso una squadra con soli 8 punti in classifica dopo 14 giornate. «Hanno messo un grande cuore, tanto orgoglio e hanno meritato questa salvezza. Sono contento di aver fatto loro questo regalo». Un pensiero anche al Monterotondo: «Mi dispiace, non è mai bello far retrocedere un'altra squadra». Il presidente Franco Cardia si gusta la salvezza con l’orgoglio di chi sa quanto sia difficile stare al timone di un club ormai uscito dall’ambito del quartiere: «Non ci credeva nessuno, il Sant'Elia in serie D ha sempre fatto un po' di antipatia alle persone e non mi spiego il perché». Contro ogni pronostico i biancoblù hanno mantenuta la categoria. «È stata una grande dimostrazione di forza - continua Cardia - il risultato di grandi sacrifici, duro lavoro e merito di un gruppo di ragazzi uniti». Il presidente non ha mai perso la fiducia nella squadra: «Ho sempre tranquillizzato loro nei momenti di grande difficoltà e loro mi hanno saputo gratificare. Oggi (ieri, nda) non stavamo facendo la prestazione che mi aspettavo ed ero un po' arrabbiato. Ma la gioia che si ottiene dopo aver superato ostacoli così grandi è ancora maggiore». El F.
n Soffertissima ma meritata. Il Progetto Sant’Elia conquista la salvezza al termine di 96’ di battaglia contro un irriducibile Monterotondo in un campo reso pesante dalle abbondanti piogge del sabato e poi riscaldato ieri da un sole caldissimo. I biancoblù di Bernardo Mereu, dopo il 2-1 nella gara d’andata dei playout, sono riusciti a strappare un pareggio in trasferta per 0-0 che consente di compiere un autentico miracolo sul quale in pochi ci avrebbero scommesso. Ma la squadra ci ha sempre creduto, dal capitano in campo Peppe Atzori ad Andrea Loi, il capitano non giocatore. Dal tecnico Bernardo Mereu al vice Guido Fenza. Dal presidente Franco Cardia al team manager Roberto Ibba e al responsabile delle relazioni esterne Andrea Contini, passando per tutti i dirigenti, il massaggiatore Mario Congiu e il dottore Roberto Seguro. Loro non hanno mai mollato, anche quando a tre giornate dal termine il ko in casa contro il Bacoli sembrava aver spento la fiammella. La squadra si è dimostrata forte come il centrocampista Giraldi, capace di recuperare a tempo di record per questi pla-
LA CRONACA Mereu recupera Boi in difesa e può schierare Floris in porta. Torna anche Atzori, confermato Sanna e in panchina finisce Cordeddu. Il Monterotondo, come era previdibile, spinge subito sull’acceleratore. Al 5' paratona di Floris che esce dai pali e anticipa il tiro di Meacci solo davanti alla porta. A 13' Frongia salva una palla filtrante in area e spazza via in modo risoluto. I laziali, spinti dal pubblico di Pomezia, continuano il forcing: al 15' la punizione di Garofalo è respinta da Floris. Ascenzi è sempre pericoloso, al 19' ci prova Prevete (palla alta) mentre al 24' Floris salva sul tiro di Roberti. Il Progetto Sant’Elia si scuote e mette paura al Monterotondo. Al 25' Sanna serve Virdis, tiro improvviso respinto da Cunzi. Al 30' è la volta di Caddeo su cross di Frongia ma ci arriva Cunzi. Alto il tiro di Atzori al 32'. Brividi sul finale di tempo: al 45' cross di Bertino dalla destra Ascenzi batte Floris, ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Il caldo pubblico del Monterotondo protesta. Nella ripresa, il copione non cambia. Al 12' Serao salva sul cross pericoloso di Bertino. Ci prova Caddeo al 16' da fuori area e risponde Tozzi al 19', Floris c’è. Il Monterotondo non molla ma il Sant’Elia concede poco. Al 23’ la caviglia di Boi dice stop, entra il pari età Mazzotti (‘93) che è un’ala, così Mereu mette dentro anche Bruno per Coppola accentrando Atzori. Al 28' Virdis si guadagna la punizione dai 25 metri che Caddeo calcia sopra la traversa. Finale incandescente, Fatati al 43' prova la conclusione ma Frongia salva. Ogni pallone in area viene spazzato via e, dopo un lungo recupero (6’), l’arbitro Rizzo decreta la fine. Il pubblico fischia e il Sant'Elia esulta, partono i gavettoni a bagnare un’incredibile salvezza. Poi lo spogliatoio trema per le urla di gioia dei ragazzi di Mereu, il mister del miracolo. E l’altra Cagliari conserva la serie D.
IL DIESSE IBBA HA VINTO LA FORZA DEL GRUPPO
Atzori e Frongia «Come vincere un campionato»
di Eleonora Fava da Pomezia
n Ha sofferto tutto l’anno e ora il diesse Roberto Ibba può liberare la sua gioia: «Questo è il giusto coronamento di un sogno nella nostra prima esperienza in serie D, iniziata nel peggiore dei modi ma terminata con una grande salvezza strameritata. È emersa una grande forza del gruppo che dovrebbe far ricredere a tutti quelli che hanno criticato i ragazzi per poco attaccamento alla maglia. I sardi e non hanno tirato fuori sempre tanto orgoglio e il gruppo è stato eccezionale». La dedica è speciale: «Questa salvezza va ai miei figli, Michela e Gianluca che piú di una volta mi hanno visto tornare a casa dopo la partita, rammaticato, dispiaciuto e arrabbiato».
GIUSEPPE ATZORI Capitano Sant’Elia
SANT’ELIA In alto Mereu con i collaboratori, sotto bomber Virdis e il portiere Floris
MISTER 22 GOL VIRDIS: TUTTI IMPORTANTI SE TI SALVI n L’uomo più temuto, il più sorvegliato. Francesco Virdis non ha segnato ma ieri non aveva importanza, la squadra doveva non subire reti per festeggiare. Il bomber di Bono il suo l’aveva fatto con la doppietta che ha deciso l’andata (2-1). Arrivato a Cagliari dopo 9 giornate, il 27enne scuola Samp chiude una strepitosa annata con 22 gol in 27 gare: «La mia esperienza al Sant'elia è stata tanto positiva, i miei gol sono stati importanti perché ci siamo salvati, se segni tanto e poi retrocedi non ti gratifica». La salvezza era l’obiettivo: «L'abbiamo centrato perché ci credevamo». Il futuro è di nuovo tra i professionisti: «La media di quasi un gol a partita salta agli occhi e avrà il suo peso ma io devo continuare a far bene come a Sant'Elia, anche nei prossimi anni». El. F.
n I reduci della vittoria del campionato di Eccellenza sanno dare il giusto valore a questa salvezza in serie D. Il capitano Peppe Atzori e il vice Bruno Frongia non hanno dubbi: «È stato come vincere un campionato». Il fantasista con la fascia al braccio ripercorre la sua stagione: «Sono stato per un periodo dispiaciuto e demotivato, non giocavo e vedevo la squadra in grande difficoltá». La svolta con l'arrivo di Mereu in panchina: «Ha cambiato me e la nostra situazione, lui era l'unico che potesse salvare questa situazione». Dalla soffitta al centro del Progetto: «Un girone di ritorno bellissimo, felice per questa salvezza dopo tutto quello che è stato detto su di noi». Atzori e il ruolo di capitano: «Sono orgoglioso, non lo ero mai
stato». Bruno Frongia si gode il traguardo tanto agognato: «La gratificazione è massima quando la strada che fai è tanto faticosa». Il vice-capitano dà grandi meriti a mister Mereu: «Ci ha dato tanta autostima e permesso di raggiungere risultati anche contro le migliori squadre del girone. Non ci meritavamo di retrocedere, io ci ho sempre creduto». Frongia la chioccia: «Ho sempre cercato di trasmettere tranquillità soprattut-
I GIOCATORI Il capitano e il vice: «La svolta con l’arrivo di Mereu». Floris: «Che responsabilità, per salvarci non dovevo prender gol»
FRANCO CARDIA Presidente Sant’Elia
to ai giovani a cui non avrebbe fatto bene sentire ulteriori tensioni». Christian Sanna, classe ‘92, è uno di questi: «I grandi mi hanno fatto crescere, soprattutto Frongia». Per l’ex Cagliari «Mister Mereu è come un padre per me, mi ha fatto rinascere calcisticamente dandomi fiducia, motivandomi e caricandomi». Sui suoi protafortuna nessun dubbio: «Mio padre e mia sorella, presenti anche a Pomezia». Decisive le parate di Floris: «Mi sentivo una grande responsabilità, avevo la consapevolezza che se non avessi preso gol ci saremmo salvati. La soddisfazione è piú grande di quando si vince il campionato». Sul preparatore dei portieri Atzei: «Con Francesco mi sono trovato alla grande». El F.
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SPORT NUOTO FLOP DI PELLEGRINI NEI 400 SL L’ITALIA CHIUDE CON UN ORO E ARGENTO
ECCELLENZA OLBIA VEDE I PLAYOFF SABATO 4-0 NEL TEST A DORGALI
BASKET ADDIO A COLUSSI DEL VEROLI PER IL CESTISTA UN INCIDENTE STRDALE
n Black out per Federica Pellegrini: l sorpresa amara all'Italnuoto sugli europei di Debrecen: nella finale dei 400 stile, l'altra gara insieme ai 200 in cui l'olimpionica della vasca domina da anni, lei non ci sarà. L'eliminazione choc si è consumata in quei 4'14’’27 che sono un'enormità. Gli Europei di Debrecen per l'Italia si chiudono con l'oro nella 4x100 misti uomini e l'argento in quella femminile, con tanto di record italiano in entrambi i casi.
n L’Olbia è pronta a scendere in campo per i playoff nazionali di Eccellenza. Domenica prossima, la squadra di Mariani gioca ad Albalonga, sabato ha disputato un’amichevole a Dorgali vinta 4-0 con reti di Kozeli e Mulas al primo tempo e doppietta di Siazzu (foto) nella ripresa. Il tecnico ha giocato col 4-4-2 lasciando stare la difesa a tre, assente Castricato per affaticamento.
n Il basket piange Martin Colussi. Il 31enne giocatore del Veroli, società di Legadue, è deceduto in un incidente stradale sulla strada statale Pordenone-Udine. «Una notizia drammatica. Avevamo parlato con Colussi mercoledì scorso per manifestargli la fiducia e la stima che avevamo in lui», dice Leonardo Zeppieri, presidente della società laziale. «Ci eravamo lasciati con un appuntamento per metà giugno».
SPAREGGI
Tris San Teodoro il Sant’Elena si salva a San Vito
ARZACHENA A sinistra Antonella Zucchi, il giovane direttore generale degli smeraldini, a destra Virgilio Perra confermato sulla panchina biancoverde
Arzachena Zucchi scalda i motori:
confermato Perra, ora il mercato SERIE D Il 32enne dg smeraldino ha superato bene l’esordio nel delicato ruolo dirigenziale: «I tagli, i confermati e i giovani presi sono state tutte scelte azzeccate. Il tecnico è attento al bilancio» di Fabio Salis n Promosso al primo anno da direttore generale dell’Arzachena. Antonello Zucchi ha superato a pieni voti il difficile esame in un campionato nazionale come la serie D. La crescita del 32enne, arzachenese doc, è stata esponenziale all’interno del club smeraldino rilevato tre anni fa da Tonino Ragnedda. Prima dirigente, poi segretario e, nella stagione appena conclusa, direttore generale. Zucchi si è mosso sul mercato modulando le richieste della società che, inizialmente, aveva previsto come obiettivo i playoff. Campagna acquisti rapida e mirata: subito la firma del tecnico Virgilio Perra, il tecnico del rilancio del Selargius e l’ingaggio degli ex granata Emiliano e Federico Melis, Porcu, Nuvoli, Di Prisco e Palmisano. Poi, complici i tanti
infortuni, i risultati tardano ad arrivare e il traguardo playoff si allontana. A fine novembre arriva la decisione del taglio di 4 giocatori (Emiliano Melis, Porcu, Nuvoli, Di Prisco) e il nuovo obiettivo è la salvezza, centrata con 3 giornate d’anticipo. «Se la società ti dà a disposizione 10 da spendere e tu non superi i 7 hai già fatto un bel lavoro», dice il dg Antonello Zucchi. Che sul settore giovanile pone un accento particolare: «Mi confronto quotidianamente col responsabile Emidio Neroni, se c’è il giocatore che merita si aggrega alla prima squadra». Lo sguardo è rivolto anche all’esterno: «Seguo tutte le Rappresentative e assisto spesso ai raduni». Il telefono squilla di continuo, specie per le chiamate da parte dei procuratori: «C’è un continuo proporre giocatori, ma sono un po’ diffidente a questi livelli e chiedo sempre
di far venire uno o due settimane il ragazzo a fare gli allenamenti». Ma con l’avvocato nuorese Antonio Ruiu i rapporti sono ottimi. «È affidabile e ci lavoro benissimo - riconosce Zucchi - a dicembre mi ha portato Musumeci, un terzino sinistro del ‘92 di grande tecnica per la serie D». Ma fare il direttore generale comporta anche prendere delle decisioni importanti: «Sulla strategia bisogna avere freddezza, così è stato fatto nel mercato di dicembre». Per tagliare i “4” ex Selargius e non solo: «Anche aver confermato Angheleddu, Figos e Bonacquisti è stata una scelta azzeccata. Così come prendere Onesti, un portiere del ‘93 che ha giocato sempre titolare, e Musumeci al posto di Pinna». La fase calda sta per arrivare: «Il primo passo era riconfermare Virgilio Perra, poi con lui ci si confronterà su chi puntare o meno per la prossima stagione. Col mister ci troviamo bene perché ha un occhio di riguardo al risparmio in bilancio». I giocatori da prendere? «Ancora è presto», chiude Zucchi abituato a piazzare i colpi di mercato in silenzio.
I TECNICI RESTANO TUTTI CAMBIA SOLO LA TORRES n Con Virgilio Perra riconfermato sulla panchina dell’Arzachena, non si prevedono scossoni nelle altre squadre sarde. Giuseppe Bacciu, dopo aver portato il Budoni fino al 5° posto, è straconfermato alla guida dei galluresi. Al primo anno in panchina ha coniugato i risultati con l’utilizzo di tanti giovani del vivaio. Resta a Selargius Vincenzo Fadda, all’esordio in serie D ha fatto un grande girone d’andata, sofferto nella parte centrale del ritorno ma non ha perso la testa nel momento topico e ha centrato la salvezza diretta. Il Porto Torres si riaffida a Seba Pinna. Arrivato dopo 10 giornate al posto di Hervatin, ha perso il posto playoff con un finale in frenata. La Torres, invece, deve ora pensare al sostituto di Mauro Giorico, mister della promozione che ha lasciato i rossoblù in aperta polemica col presidente Lorenzoni.
Basket Dinamo a Siena per fare saltare il Banco
MEO SACCHETTI
n Inizia la grande sfida per la Dinamo Sassari che questa sera giocherà gara1 delle semifinali playoff di serie A1 contro Siena. Alle 20.30 la palla due che apre la gara che entusiasmerà l’intera Sardegna. Se a Sassari è saltato il maxischermo, il Comune di Cagliari lo ha messo a disposizione all’ExMa’ di via San Lucifero per assistere alla gara dei sassaresi. Ma come si fa a vincere contro Siena? Coach Meo Sacchetti nella scorsa stagione c’è riuscito. Questa volta ha tre gare a disposizione, le prime due fuori casa, poi al PalaSerradimigni per constatare se ci saranno anche gara4 e 5. «Hanno avuto qualche problema di infortuni ed oggi paradossalmente hanno forse problemi di abbondanza. Sfidare i mi-
gliori, i più forti, è sempre bello, ha detto Sacchetti. «Giochiamo gara1 fuori, avrà un impatto importante nella serie ma ogni serie ha la sua storia. Dovremo lavorare sodo a rimbalzo, attaccarli in campo aperto perché a difesa schierata hanno una fisicità che ci può dare fastidio». Una gara suggestiva. «Quando arrivi a questo punto ti trovi davanti avversari forti ed attrezzati. Noi dovremo trasforma-
ALLE 20.30 Via alle semifinali. Sacchetti: «Dovremo dare più di ciò che abbiamo, ma stiamo lottando per lo scudetto»
re in energia le positività che derivano dalla serie vinta con Bologna. Il nostro obiettivo oggi deve essere aumentare il nostro rendimento, unica possibilità per battere i migliori. Abbiamo meno pressione rispetto a loro, ma abbiamo anche un oggettivo gap da colmare. Sono talentuosi, fisici e profondi. Noi nel girone di ritorno abbiamo trovato delle qualità importanti che ci hanno permesso di fare ciò che abbiamo fatto. Come sempre guardiamo a noi e pensiamo a giocarcela». Serve «fare più di quanto abbiamo sempre fatto. Io ho sempre sognato da giocatore di lottare per lo scudetto e quando ci sono arrivato mi sono rotto un ginocchio. Ora siamo in ballo, e siamo chiamati ad una grande prova».
n Seconda giornata scoppiettante nei triangolari playoff, che ha visto scendere in campo tutte le squadre che avevano perso le rispettive gare di playout. n Eccellenza/Promozione. Esordio scoppiettante del San Teodoro che ha battuto l’Usinese 3-0. Nel primo tempo Giovanni Cadau approfitta di un errore di Pirino e supera Tanca. Nella ripresa si scatena l’ex Olbia Senes, classe 1993, con una doppietta: sul primo gol sorprende Muroni a destra con un taglio e fa il pallonetto sull’uscita di Tanca; il secondo con un bel diagonale da sinistra. Deciderà tutto la sfida di domenica 3 giugno tra Porto Corallo e San Teodoro. Già giocata 0-0 Usinese-Porto Corallo. Classifica: San Teodoro 3; Porto Corallo, Usinese 1. n Promozione/Prima. Le big Sant'Elena e Borore fanno il loro esordio in trasferta, obiettivo salvezza. Girone A: Finisce 1-1 tra San Vito e Sant'Elena, un risultato che elimina i sarrabesi e tiene in gioco i quartesi costretti a vincere domenica 3 giugno quando ospiteranno l’Orrolese. Nella gara di ieri ospiti in vantaggio con Lay, pari di Di Fiore su calcio di rigore. Già giocata Orrolese-San Vito 3-1. Classifica: Orrolese 3; Sant'Elena, San Vito 1. n Prima/Seconda. Esordio delle squadre di Prima - Su Planu, Johannes, Palmas 95 e Malaspina - che cercheranno di conservare la categoria. Girone A: Oggi Seui Arcuerì-Su Planu 1-3. Già giocata MonserratoSeui Arcuerì 2-0. Domenica 3 giugno c’è Su Planu-Monserrato. Classifica: u Planu, Monserrato 3; Seui Arcuerì 0. Girone B: Oggi Johannes-Santa Giusta 2-2. Già giocata Santa Giusta-Europa 2008 2-2. Domenica 3 giugno c’è Europa 2008-Johannes. Classifica: Santa Giusta 2; Europa 2008, Johannes 1. Girone C: Oggi Palmas 95-Folgore Mamoiada 1-3. Già giocata Folgore Mamoiada-Aritzo 0-0. Domenica 3 giugno c’è Aritzo-Palmas 95. Classifica: Folgore Mamoiada 4; Aritzo 1, Palmas 95 0. F.S.
EVENTO JEUX DES ILES SARDEGNA SECONDA n È la Sicilia l'isola vincitrice dei XVI Jeux des Iles, che si sono conclusi in Sardegna dopo tre giorni di gare a Cagliari, Sassari e Alghero, con l'organizzazione del Coni regionale in collaborazione con il Coji. Per l'isola si tratta del quarto successo consecutivo, l'ultimo ottenuto in casa nel 2011, su un totale di otto che ne fanno la mattatrice assoluta. Seconda, nella classifica generale per delegazione, la Sardegna e terze le Isole Azzorre. L'evento ha coinvolto mille atleti provenienti da 12 isole: Azzorre (Portogallo), Cipro, Corfù (Grecia), Corsica e Martinica (Francia); Elba, Sicilia e Sardegna (Italia); Jersey e Wight (Inghilterra), Korkula (Croazia) e Malta.
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SPORT ROLAND GARROS BENE ERRANI E FOGNINI AL PRIMO TURNO, CIPOLLA ELIMINATO
CORSA ROSA LA PRIMA VOLTA DEL CANADA AZZURRI FUORI DAL PODIO COME NEL ‘95
n Esordio positivo per Sara Errani e Fabio Fognini al Roland Garros. L'azzurra, n°21, ha battuto al primo turno l'australiana Dellacqua 4-6, 6-2, 6-2. Ora affronterà la statunitense Oudin. Fognini, che difende i quarti di finale dello scorso anno, ha battuto la wild card francese Mannarino (n°152) 6-0 7-5 6-1. Flavio Cipolla è stato eliminato dallo svizzero Wawrinka, testa di serie n°18 che si è imposto per 6-3, 6-3, 4-6, 4-6, 6-2 in 3h19'.
n Ryder Hesjedal è il primo canadese a vincere il Giro d'Italia, un successo storico per il gigante di 188 centimetri nato a Victoria il 12/9/1980. Hesjedal ha vinto la crono a squadre di Verona ed è il 14° corridore di sempre nella storia del Giro a centrare l'obiettivo senza aver vinto nessuna tappa individuale. Nel 1995 l’ultima volta di un podio al Giro senza italiani: vinse lo svizzero Tony Rominger davanti al russo Evgenij Berzin e al lettone Pëtr Ugrumov.
GIRO D’ITALIA .TRIONFO HESJEDAL.
F1 Webber re di Monaco
Alonso 3° leader solitario LO SPAGNOLO «DAVANTI A VETTEL E HAMILTON» n «L'obiettivo era finire davanti ai rivali diretti Vettel e Hamilton e ci sono riuscito. Ora mi dovrò concentrare anche su Mark (Webber, ndr) e sarà una lotta interessante per tutta la stagione». È soddisfatto Fernando Alonso per il podio nel Gp di Monaco. Felice per il sesto posto anche Felipe Massa: «È stata una gara importante, mi dispiace non essere stato in grado di sorpassare una o due macchine. Potevo fare meglio ma il passo è buono e tutto ha funzionato». Festeggia il vincitore Mark Webber: «Importante esser riuscito a partire bene. È stata una gara interessante, sono riuscito a tenere dietro Rosberg con le supersoft». Abbastanza soddisfatto anche Nico Rosberg: «Webber è partito bene come me, sono rimasto sorpreso di quanto fossimo veloci e questo è ottimo perché stiamo progredendo. Sono felice anche se non sono riuscito a vincere».
MONTECARLO L’australiano conserva la pole e diventa il sesto vincitore diverso nelle prime sei gare. Rosberg è 2°, il ferrarista ai box supera Hamilton e ora è leader solitario. Massa 6°, Grosjean fuori in partenza n Mark Webber è il re di Montecarlo, Fernando Alonso è il leader del Mondiale più equilibrato della storia. Il pilota australiano della Red Bull trionfa nel Gp di Monaco e diventa il sesto pilota a salire sul gradino più alto del podio nelle prime 6 gare. Mai, in 63 edizioni, il campionato è stato così democratico. Il canguro salta dalla pole position e taglia il traguardo davanti alla Mercedes di Nico Rosberg e alla Ferrari di Fernando Alonso. Lo spagnolo recupera due posizioni rispetto allo start, sale sul podio e si prende il primato solitario in classifica. Il campione del mondo Sebastian Vettel, con l’altra Red Bull è 4° e precede la McLaren di Lewis Hamilton e la Ferrari di Felipe Massa in lento progresso. Prevedibile caos al semaforo verde, con la carambola che mette k.o. la Lotus di Grosjean e che fa tremare la Mercedes di
Schumacher. Si riparte alle spalle della safety car, Webber tiene la prima posizione e non c'è traccia di sorpassi. Alonso tallona Hamilton e lo sorpassa ai box (31° giro) conquistando il podio. n Ordine d'arrivo: 1. Webber (Aus) Red Bull 1h46'06’’557; 2. Rosberg (Ger) Mercedes +0’’643; 3. Alonso (Spa) Ferrari +0’’947; 4. Vettel (Ger) Red Bull +1’’343; 5. Hamilton (Ing) McLaren +4’’101; 6. Massa (Bra) Ferrari +6’’195; 7. Di Resta (Sco) F.India +41’’537; 8. Hulkenberg (Ger) F.India +42’’562; 9. Raikkonen (Fin) Lotus +44’’036; 10. Senna (Bra) Williams +44’’516. n Mondiale piloti: 1. Alonso 76 punti; 2. Vettel 73; 3. Webber 73; 4. Hamilton 63; 5. Rosberg 59; 6. Raikkonen 51; 7. Button 45; 8. Grosjean 35. n Mondiale costruttori: 1. Red Bull 146 punti; 2. McLaren 108; 3. Ferrari 86; 4. Lotus 86; 5. Mercedes 61.
Rodriguez cede la maglia rosa crono a Pinotti, Italia giù dal podio n L’ultima tappa. Come nel 1984 quando vinse Moser. Il Giro d'Italia si è deciso all'ultima tappa nei 28 km della cronometro finale di Milano: Ryder Hejsedal strappa la maglia rosa a Joaquin Rodriguez, regalando al Canada la prima vittoria in una grande corsa a tappe. Il corridore della Garmin-Barracuda, partito con 31’’ di svantaggio, ha preceduto lo spagnolo per 16’’ nella 21ª tappa vinta da Marco Pinotti. Terzo in classifica generale il belga De Gendt, il dominatore dello Stelvio, che fatto retrocedere al quarto posto Scarponi. L’Italia sparisce così dal podio e non accadeva dal 1995. «È un'esperienza irreale, incredibile - ha detto Hesjedal che ha chiuso senza un successo di tappa - Ho cominciato a crederci sempre di più, giorno dopo giorno. La condizione cresceva e nella crono ho dato tutto». n Ordine d'arrivo. 1. Pinotti (Ita) in 33'06’’; 2. Thomas (Gbr) a 00'39’’: 3. Sergent (Nzl) a 0'53’’ 4. Rasmussen (Dan) a 1'00’’ 5. De Gendt (Bel) a 1'01’’; 6. Hesjedal (Can) a 1'09’’; 22. Scarponi (Ita) a 1'54’’ 26. Rodriguez (Spa) a 1'56’’ 28. Basso (Ita) a 2'06’’. n Classifica finale. 1. Hesjedal (Can) - Garmin - 91h39'02’’; 2. Rodriguez (Spa) - Katusha + 0'16’’; 3. De Gendt (Bel) - Vacansoleil +1'39’’; 4. Scarponi (Ita) - Lampre +2'05’’; 5. Basso (Ita) - Liquigas +3'44’’; 6. Cunego (Ita) - Lampre + 4'40’’.
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CULTURA
INCONTRI
Masala, poeta “Indio” on the road
U
n poeta “Indio”, Sardo universale, “cantadore on the road”. Uno che l’Isola l’ha lasciata molto tempo fa, senza fissa dimora, nel senso che è sempre andato e continua ad andare dove lo porta la poesia, la sua arte, il suo lavoro, seguendo precise “Geometrie di libertà”, il titolo del suo ultimo libro. Non una raccolta poetica ma una conversazione con dei giovani intervistatori, studenti-amici, con cui ha discorso proprio sul fare arte e poesia. Alberto Masala, forse non “propheta in patria”, ma un legame forte con la Sardegna, mai interrotto, anzi, a casa torna ogni volta che può. Coscienza da Indio, dice, metaforicamente, di sentirsi così. «Ho sviluppato un senso di profonda appartenenza e dignità che mi tiene in rapporto stretto con la mia terra». Lo ha scritto anche nell’introduzione di Geometrie di libertà: si sente «un Nativo appartenente a una cultura millenaria. Tutti gli esseri umani lo sono, senza dubbio, ma io, avendo la sorte di essere nato Sardo, sono facilitato nel riconoscere le matrici di molti miei comportamenti. Sono dotato di una lingua “altra” e ho un metro del mondo che non prescinde mai dalla mia insularità congenita: provengo da una terra riconoscibile che ha confini certi». Appartenenza vuol dire consapevolezza del proprio essere nel mondo, solo chi ha un rapporto armonico con le sue origini sa narrare. Logudorese, con radici pattadesi ma vissuto ad Ozieri, vive a Bologna: «E’ un appoggio, ho i miei libri, e da lì parto per spostarmi dove lavoro». Perché ha girato Masala, molto, Venezia, Roma, Francia, Berlino, Istanbul, Maghreb. Ha respirato a pieni polmoni esperienze da globetrotter della poesia, maturato un background culturale di statura internazionale. Ha fatto teatro, «sono stato in tournèe per sei anni in tutta Europa”. Ad Amsterdam, 1983, «la svolta, che mi ha cambiato la vita»: “One world poetry”, festival mondiale della poesia, «gli stacchi musicali dei reading li facevano Peter Hammill, Nina Hagen, giusto per capire il livello», ricorda. Masala aveva dedicato un suo lavoro a William Burroughs, scatta l’incontro con i poeti americani della Beat Generation: Kerouac (di cui ha tradotto scritti minori, che gli arrivarono da Allen Ginsberg), Gregory Corso, diventato poi suo grande amico (scomparso alcuni anni fa, ha vissuto a casa sua a Bologna), Ferlinghetti. “Un colpo di fortuna”, si schermisce l’Indio on the road logudorese, che, bambino, andava con la nonna la sera in piazza a sentire i poeti cantare, che ha sempre creduto nella carica orale della poesia tout court, senza diaframmi, nella forma della lettura poetica pubblica dei suoi versi. Performer al fianco di Corso e Jack Hirschman, considerato uno dei maggiori poeti contemporanei statunitensi, affezionato estimatore di Masala, traduttore delle sue opere “Taliban”, “Nella casa del boia” e, più di recente, di “Alfabeto di strade (e altre vite)”, pubblicata in Italia nel 2009 da Il Maestrale, «che dovrebbe uscire fra poco negli Stati Uniti per una importante casa editrice americana». “Proveniamo da estremi” il titolo di una sua raccolta “storica” e gli estremi cerca, dagli estremi proviene con la sua ispirazione Masala. Che in un brano di prosa poetica dedicato a Cagliari in quel volume ha scritto: “…è per diversità che si resiste / ma non ci sono appigli di realtà / solo di volontà / nasciamo in minoranza / ma si possiede
L’ARTISTA Logudorese, vive da tempo a Bologna. Performer girovago e irrequieto, è amico di Corso e di Ferlinghetti
info
LA SUA ULTIMA RACCOLTA “Geometrie di libertà”, il titolo del suo ultimo libro. Non una raccolta poetica ma una conversazione con dei giovani intervistatori, studentiamici, con cui ha discorso proprio sul fare arte e poesia.
amore”. Definito poeta “postcoloniale”, in forma di dissidenza, che denuncia e rende conto, collocato fuori dall’establishment culturale. «La poesia è lo strumento di cui mi sono dotato per rendere credibili le mie tensioni interiori: l’utopia, la differenza, la mia singolarità». E’ la pratica ideale di vita che ha scelto. L’arte non può parlare di libertà, deve invece parlare di liberazione. «Libertà è una parola rigida, morale, che il potere ha svuotato dell’autentico significato. Preferisco l’etica della liberazione, conservare uno spirito libertario, per tendere alla libertà». Arte e poesia sono per lui il grande spot che illumina le grandi questioni del mondo. «Io me ne servo per non essere punito in un società repressiva come la nostra». Cantadore on the road, per il globo («anche se oggi a 62 anni mi sento più stanco»), ha in animo di scrivere un romanzo. «Non coltiviamo un sogno… In apnea lo siamo». Sono i versi che sbalzano dall’homepage del sito di Masala: «L’apnea è l’indicatore della fatica del vivere, tratteniamo il fiato e andiamo fino in fondo». Provenendo da estremi, seguendo geometrie di libertà. Massimiliano Messina
ON THE ROAD Ad Amsterdam, 1983, «la svolta». “One world poetry”, festival mondiale della poesia. Masala aveva dedicato un suo lavoro a William Burroughs, scatta l’incontro con i poeti americani della Beat Generation. Performer al fianco di Corso e Jack Hirschman. Foto di Rosi Giua (sotto), arco Cinque (la fotina) e Salvatore Angotzi (sopra)
MIELEAMARO
Da Rossella Faa ai fumetti e la cultura
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ibri autori e temi della cultura. Ancora due appuntamenti, Rossella Faa e poi i nuovi linguaggi della cultura, come il fumetto, prima di una breve pausa per poi tuffarsi nell’estate. Si parte mercoledì 30 maggio alle 19 al Caffè Savoia di piazza Savoia a Cagliari con la Faa in “Sighi Singin (Tiligù) Un mondo di topi, ragni, blatte, fantasmi che spesso parlano (e cantano) in prima persona. E l’ironia con cui i topi di fogna invasori affrontano “l’altro”, cioè l’uomo (“tui puru ses leggia, ma deu no mi pongiu a tzer-
riài” /“anche tu sei brutta, ma io non mi metto a urlare”), si mescola alle citazioni più varie, come Salvatore Satta e Baumann, o alle riflessioni di Sig.ra Rosa o Laura S. Giovedì alle 18,30 alla Cineteca Sarda di viale Trieste 126 a Cagliari è invece la volta di un dibatito sui “LInguaggi della cultura contemporanea”: le potenzialità artistico-espressive del codice fumetto tra narrazione, poesia, informazione e divulgazione. Con gli interventi di Laura Perez, Bepi Vigna, Gianluca Floris che discutono con il pubblico delle potenzialità
APPUNTAMENTI La cantante mercoledì in piazza Savoia con “Sighi Singin”, giovedì dibattito sui nuovi linguaggi espressive del fumetto e del ruolo privilegiato che questo codice narrativo dovrebbe avere anche a Cagliari. Un incontro arricchito da alcune brevi proiezioni che si propone di stimolare il dibattito intorno al “Piano comunale per la cultura” della no-
stra città. A partire dal fatto che già il nome, per quello che in effetti propone questo documento, appare quantomeno inadeguato. non vengono presi in considerazione interi settori artistici e culturali (fumetto e cinema tanto per dirne due) è privo di indicazioni su risorse, tempi, strategie. Da segnalare, col dovuto anticipo, anche una nuova data per il lungo tour di presentazioni del nostro “Il gusto della letteratura in Sardegna. I cibi, gli usi e i luoghi del mangiare raccontati nei libri”, edito dalla Cuec. A Sestu alla Casa Ofelia, in via Parrocchia.Intervengono Giuseppe Pusceddu, Pasquetta Basciu, Gianni Stocchino. Info allo 070260551.
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LUNEDÌ 28 MAGGIO 2012
CULTURA
FESTIVAL DI CANNES
Premio a Garrone e trionfo Haneke
L’
emozione timida di Matteo Garrone, la freddezza della Palma d’oro Michael Haneke vicino alla tenerezza del suo attore Jean Luis Trintignant tornato al cinema a 81 anni, la felicità esplosa dell’attore danese Mads Mikkelsen, la soddisfazione contenuta del “vincitore morale” del doppiamente premiato romeno Cristian Mungiu (sceneggiatura e attrici), il “solidale” Ken Loach. Nella notte che ha ridato la carica al cinema italiano, ecco le cose che rimarranno della serata del Palmares del festival di Cannes che ha festeggiato la 65/ma edizione. Garrone che, sulla Montee des Marches, accompagnato dalla moglie Nunzia, era sorridente e felice come un bambino, una volta sul palcoscenico davanti alla gigantesca platea del Grand Theatre Lumiere nel ricevere il Grand Prix, il secondo premio per importanza nel verdetto, per lui il bis dopo l’exploit del 2008 con Gomorra, bloccato dall’emozione non ha saputo dire che pochissime parole in italiano, riconducibili alla parola grazie. C’è da dire che la suspence per lui era fortissima tra gli italiani qui a Cannes: man mano che venivano assegnati gli altri premi, più in basso nella piramide del Palmares, parallelamente crescevano le aspettative per Reality, la dark comedy su un pescivendolo napoletano che si mette in testa di entrare a tutti i costi come concorrente del Grande Fratello diventando praticamente pazzo. Dopo di lui, la Palma
info
IL PALMARES Questo il Palmares del 65/mo festival di Cannes: Palma d’oro: Amour di Michael Haneke - Grand Prix: Reality di Matteo Garrone Regia: Carlos Reygadas per Post Tenebras Lux - Giuria: The Angels’ Share di Ken Loach - Attore: Mads Mikkelsen per Jagten (The Hunt) - Attrice: Cristina Flutur e Cosmina Stratan Tratan per Dupa Dealuri.
d’oro, il momento più emozionante. Il regista austriaco, “adottato” dai francesi, Michael Haneke, tra gli habituè del festival diretto da Thierry Fremaux era qui per la decima volta: il suo film Amour, storia cupissima di due anziani coniugi - Trintignant ed Riva - alle prese con l’aggravarsi della malattia, era il favorito in ogni sondaggio. A Cannes però il Palmares è davvero una sorpresa della serata. Una volta annunciata da Moretti la Palma d’oro, il “freddo” Haneke è salito sul palco ricevendo un lunghissimo applauso, «sono intimidito da questa sala, ringrazio Fremaux per avermi permesso di essere in questa competizione prestigiosa», poi ha chiamato accanto a lui i suoi attori nonnetti: Emmanuelle Riva e la leggenda Jean Louis Trintignant, che commosso ha cominciato a ringraziare. Tenero Trintignant, tenerissime le due giovani protagoniste di Mungiu: Cristina Flutur e Cosmina Stratan, che hanno avuto la meglio sulla blasonata Kidman di The Paperboy e sulla coraggiosa austriaca in cerca di toy boy in Kenia di Paradise. Mads Mikkelsen, cui la comunità danese non perdona la voce di essere un pedofilo fino alle estreme conseguenze nel bel film di Thomas Vinterberg The Hunt, era incontenibile per la soddisfazione del premio come migliore attore. Dopo il premio al migliore regista, il messicano Reygadas di Post Tenebras Lux, quello della giuria, il quarto per importanza: è, meritatamente, per The Angels’ Share di Ken Loach.
GRAN PRIX Matteo Garrone premiato per “Reality”, l’unica pellicola italiana in concorso
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Ore 21.30 CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Riposo CINETECA SARDA h Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Rassegna cinematografica Ore 20.30 CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Men in Black 3 3D Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 Il castello nel cielo Ore 17.15 Sala 2 Men in Black 3 Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 3 Silent Souls Ore 19.00-20.50 Sala 4 Margin Call Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 5 La fredda luce del giorno Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 5 The Avengers Ore 19.50 Sala 6 American Pie - Ancora insieme Ore 22.30 Sala 6 Quella casa nel bosco Ore 17.00-22.40 Sala 7 Operazione vacanze Ore 18.15-20.15-22.30 Sala 8 Molto forte, incredibilmente vicino Ore 17.15-19.50-22.30 Sala 9 Dark Shadows Ore 17.30-20.00-22.30 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Cosa piove dal cielo? Ore 19.15-21.30 Sala 2 Cosmopolis Ore 19.15-21.30 SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. Silent Souls Ore 17.00-19.15-21.30 Sala Truf. Il pescatore di sogni Ore 19.15-21.30 Sala Truf. Tutti i nostri desideri Ore 17.00 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Il pescatore di sogni Ore 19.50-22.20 Sala 1 Seafood - Un pesce fuor d’acqua Ore 17.35 Sala 2 La fredda luce del giorno Ore 17.30-19.50-22.10 Sala 3 Molto forte, incredibilmente vicino Ore 19.00-21.50 Sala 4 Operazione vacanze Ore 17.00-19.20-21.40 Sala 5 The Avengers Ore 19.00-22.00 Sala 6 Dark Shadows Ore 20.00-22.30 Sala 6 Hunger Games Ore 17.00 Sala 7 Men in Black 3 Ore 17.30-20.00-22.30
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Men in Black 3 3D Ore 19.05-21.35 American Pie - Ancora insieme Ore 17.05-19.40-22.15 Cosmopolis Ore 17.05-19.45-22.25 Quella casa nel bosco Ore 17.25-19.45-22.05 Dark Shadows Ore 18.45-21.25 Chronicle Ore 17.15 Margin Call Ore 19.25-21.55
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MEN IN BLACK 3 Genere Fantascienza Anno 2012 Durata 105 minuti Regia Barry Sonnenfeld Con Will Smith, Tommy Lee Jones Trama Gli agenti speciali J e K vestono sempre di nero, combattono gli alieni e, con strumenti sempre più innovativi, proteggono il mondo. Il cattivissimo Boris riesce a uscire dalla cella di massima sicurezza in cui era stato rinchiuso dall’agente K che, durante un corpo a corpo, gli aveva staccato anche un braccio. Questo però è l’ordinario. Qualcosa è cambiato, l’agente J dovrà affrontare un viaggio nel passato per recuperare K...
COSMOPOLIS Genere Drammatico Anno 2012 Durata 105 minuti Regia David Cronenberg Con R. Pattinson, J. Binoche Trama David Cronenberg torna dietro la macchina da presa e lo fa nel traffico intenso di New York dove, un giovane manager, sulla sua limousine, attraversa la città per dirigersi nel quartiere in cui è nato. Il caos cittadino e diversi eventi straordinari lo terranno chiuso nella sua auto super accessoriata. Il risultato? ventiquattr’ore tutt’altro che statiche...
OPERAZIONE VACANZE Genere Commedia Anno 2012 Durata 90 minuti Regia Claudio Fragasso Con Jerry Calà, Valeria Marini Trama Bebo, un cantante di piano bar, viene accusato, ingiustamente, dalla figlia di un boss di averla messa incinta. Così è costetto a scappare, ma un incontro cambierà le cose: è quello con Lello Spada, un amico di vecchia data, capo villaggio in un lussuoso resort della costa ionica, che verrà coinvolto nel più banale degli scambi di ruolo...
MOLTO FORTE, INCREDIBILMENTE VICINO Genere Drammatico Anno 2012 Durata 129 minuti Regia Stephen Daldry Con Tom Hanks, Sandra Bullock Trama Oskar è rimasto orfano di padre nel tragico crollo delle torri gemelle. Proprio in quel periodo, lui e il padre avevano cominciato a fare “ il gioco delle identificazioni”: si cercava di capire la provenienza di qualunque oggetto, che poi veniva classificato. Morto il padre, Oskar non continua più il gioco, ma lo spirito che muoveva quell’attività era forte. Così continua a cercare, e un giorno, trova una chiave conservata all’interno di una busta...
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