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COPIA DI CORTESIA
RIFORMA DEL LAVORO Dal Senato arriva il primo voto di fiducia al nuovo articolo 18 a pagina 9
QUOTIDIANO
DI CAGLIARI
Anno II Numero 149 Giovedì 31 maggio 2012 0,80 Euro
CELLINO «Mando via metà squadra come impiegati si fermano a 40 punti»
SCOMMESSE Buffon contro i pm «Fuga di notizie vergognosa»
a pagina 17
a pagina 18
EMILIA Emergenza sfollati benzina più cara per gli aiuti
CRONACHE
Poligoni Il Parlamento fa sloggiare le basi militari n La Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito ha approvato ieri la chiusura di Capo Teulada e di Capo Frasca e la riconversione di Quirra. a pagina 7
La sentenza Delitto Meloni tre condanne per i “ragazzi” n Inflitti 30 anni a chi sparò contro l’imprenditore a Flumini a gennaio dello scorso anno. Ai complici 17 e 10 anni. n Il numero dei morti sale a diciassette, 15mila sono gli sfollati e più di 350 i feriti. È il bilancio della Protezione civile dopo il nuovo sisma che ha colpito l’Emilia. La Procura di Modena annuncia un’inchiesta sui crolli dei capannoni: «Fondare la strate-
gia industriale a livello nazionale sulla costruzione di questi fabbricati è una politica suicida». E anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, denuncia: «Si cambi, la prevenzione è inadeguata». Il governo annuncia l’aumento di due centesi-
mi per l’accisa sul carburante e cerca di scongiurare l’innalzamento dell’aliquota Iva. Intanto la macchina degli aiuti sardi resta al palo. alle pagine 2-3
PDL Cappellacci e Nizzi show «Dimettiti». «No, vai via tu» n Il caso Lorefice accende la scintilla che infiamma il nuovo scontro tra il governatore e il coordinatore del Pdl. Cappellacci attacca: «Anziché invocare le dimissioni di Lorefice dalla Carbosulcis, se sei in vena di azioni da politico intrepido, forse potresti essere tu a compiere un gesto concreto che consenta di aprire una
Maddalena Brunetti a pagina 6
fase di cambiamento del nostro partito». La replica di Nizzi: «Pensa alla Regione, sai solo nominare “amichetti” e compagni di studio e stai tenendo nascosti i sondaggi che certificano il tuo flop». Vincenzo Garofalo a pagina 8
SANT’ELIA IL CAGLIARI: COSTA 37 MILIONI. ZEDDA APRE AI PRIVATI a pagina12
Via Sonnino Assenteismo, sequestrati i registri Asl n Indagini del Nas su presunte irregolarità sulle timbrature dei cartellini dei dipendenti del servizio Igiene Pubblica. Enrico Fresu a pagina 11
Elmas Uccello finisce dentro il motore aereo riatterra n Ieri all’aeroporto è scattato il protocollo d’emergenza. Un aereo Ryanair con 112 passeggeri è tornato a terra per un bird strike. Manuel Scordo a pagina 15
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GIOVEDÌ 31 MAGGIO 2012
L’INCUBO SISMA DISAGI NOTTE IN TENDA E IN PALESTRA TUTTO PRONTO PER CHI NON HA PIÙ CASA
STORIA «IL CAMION INVISIBILE È TORNATO» COSÌ UN BAMBINO RACCONTA LE SCOSSE
n Su 17 comuni “terremotati” sono 32 i campi montati per la notte in grado di dare accoglienza. A questi si aggiungono altre 46 strutture coperte, come palestre, scuole, considerate agibili e buone per ospitare gli sfollati del sisma emiliano. Che sono ancora difficilmente quantificabili, ma si attestano ormai, per la protezione civile, su un numero vicino ai quindicimila, soprattutto nelle province di Modena (novemila posti pronti) e Ferrara. Sant’Agostino, San Felice, Mirandola, Cavezzo, Medolla, Finale Emilia sono i piccoli centri devastati dalle scosse del 20 e di martedì.
n «Ieri è tornato il camion invisibile e la terra ha fatto zamzam»: il «camion invisibile» è il terremoto, «zamzam» la parola onomatopeica con cui il piccolo Alessio, 5 anni, giustifica quel tremore violento che in questi giorni ha squassato l’Emilia e che per un bambino non può che arrivare dall’ignoto. Alessio è accampato nello stadio di Finale Emilia, allestito da Save the Children insieme alla Croce Rossa. Il bimbo parla con la zia e le racconta del camion invisibile che sposta le cose. «Ha perso completamente l’appetito, non vuol mangiare nulla da una settimana - spiega sua madre».
TERREMOTO IN EMILIA Sfollati in 15mila, 17 morti un’inchiesta sui capannoni IL BILANCIO Recuperato il corpo dell’ultimo disperso. La Procura di Modena: strutture costruite con politica suicida. Confindustria: polemica artificiosa. Napolitano: «Sfilata del 2 giugno sia sobria» n Un bollettino di guerra. Diciassette morti, 15mila sfollati, più di 350 feriti. La Protezione civile snocciola i dati ufficiali dopo il nuovo sisma che ha colpito l’Emilia e le tre scosse di grado superiore a 5 della scala Ritcher che si sono abbattute sul modenese martedì mattina. Anche l’ultima vittima accertata è un operaio, inizialmente dato per disperso. Il suo corpo è stato estratto dalle macerie del capannone di Medolla. Morti che si aggiungono a quelli del 20 maggio, altri 7: in totale 24 vittime. E intanto la procura di Modena apre un’inchiesta sui crolli dei capannoni mentre il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi getta acqua sul fuoco parlando di «polemiche artificiose». A 24 ore dal terremoto l’Emilia sconvolta piange i morti e conta i danni. Colpita, colpita a tradimento, quando cercava di riconquistarsi un po’ di normalità. Mirandola, Medolla, Cavezzo, Finale Emilia, San Felice sul Panaro i paesi più vicini all’epicentro, contano i danni e piangono i propri figli. Molti dei quali caduti mentre stavano lavorando, sotto capannoni industriali venuti giù come castelli di carte. Almeno una decina. Toccherà alla procura di Modena accertare le cause del crollo dei capannoni. E far luce, in particolare, sulle modalità con le quali sono stati costruiti, alla luce delle normative antisismiche. «Sono incline, ad escludere in gran parte malafede soprattutto da parte imprenditoriale», dice il presidente nazionale di Confindustria, Giorgio Squinzi, che nega responsabilità degli imprenditori nei
hanno detto
CATRICALÀ: PER GESTIRE I FONDI NIENTE “SUPER-COMMISSARI” «L’emergenza deve essere gestita con le ordinarie procedure e soprattutto con i soggetti. Noi non vogliamo che ci siano Supercommissari ma delle autorità politiche locali».
IL PROCURATORE ZINCANI: POLITICA INDUSTRIALE SUICIDA Il Procuratore di Modena Zincani ha annunciato l’apertura di un’inchiesta sui capannoni crollati e criticato la «politica industriale suicida sulla costruzione di questi fabbricati».
crolli di alcuni capannoni in Emilia, dopo le accuse sollevate da più parti sull’eccessiva fretta con cui le imprese avrebbero fatto riprendere il lavoro dopo la scossa del 20 maggio. «Questa polemica che sta montando - continua Squinzi - mi sembra molto artificiosa perché i capannoni, voi li avete visti anche dalle fotografie, erano l’assoluta normalità. La zona non era classificata come particolarmente sismica. Non dimenticate che sono morti anche degli imprenditori, direttamente nel crollo». L’INCHIESTA Dura la posizione della procura di Modena. Con il Procuratore capo Vito Zincani che annuncia l’apertura di un inchiesta relativa alle vittime dei crolli. «La politica industriale a livello nazionale sulla costruzione dei capannoni è una politica suicida», tuona Zincani. Rispetto al sisma del 20 maggio l’epicentro si è spostato di qualche chilometro verso ovest. E nessuno se la sente di escludere nuove forti scosse: la gente della Bassa modenese non è rientrata nelle proprie case. Qualcuno è andato via, trovando alloggio in altre zone: ma la stragrande maggioranza non vuole allontanarsi da casa. Qualcuno ha passato la notte in macchina, molti nei campi, già attivi da oltre una settimana e che sono stati potenziati, soprattutto nelle zone più colpite dagli ultimi terremoti. I danni si contano, soprattutto, sul patrimonio storico e su quello produttivo. Sono inagibili chiese, palazzi storici, municipi, teatri. Moltissimi i capannoni industriali danneggiati. E la terra ha tremato ancora. Ben 228 scosse si sono susseguite da martedì, dopo quella principale delle 9 di mattina. Alle 14 la terra ha tremato (grado 3.2) nei pressi di Mi-
randola, Medolla e San Possidonio. L’allerta, dunque, resta alto. Secondo il presidente del Ingv, Stefano Gresta, «non si può escludere che ci siano repliche di magnitudo uguale o superiore a 5 nelle prossime settimane. Servirà riprendere tutti i dati per individuare se la causa delle ultime scosse è una seconda faglia o il movimento della prima». IL CAPO DELLO STATO Anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha parlato del «problema di cambiare i comportamenti anche come politiche pubbliche che dal lato della prevenzione sono state gravemente inadeguate». E ha assicurato che anche le celebrazioni del 2 giugno, al centro in questi giorni di numerose polemiche, saranno improntate alla sobrietà. La gente colpita dal terremoto chiede, a questo punto, soprattutto che lo Stato gli stia vicino. Nessuna elemosina, solo la possibilità di rimettersi in piedi, di continuare a lavorare, di tornare a essere una delle zone più produttive d’Europa. «Nessuno - ha assicurato il premier Mario Monti Istituzioni, governo e cittadini lascerà solo nessuno». Il Capo dello Stato è tornato a parlare di fiducia: « Anche in questo momento - ha detto Napolitano - le istituzioni devono dare esempio di fermezza e serenità. Non possiamo solo piangersi addosso. Abbiamo il dovere di dare un messaggio di fiducia». La fiducia, nei campi, nelle tendopoli, nei paesi distrutti, per ora è un pò appannata dalla paura. Tornerà quando tutti, imprenditori e operai, cittadini e istituzioni, saranno messi nelle condizioni di dare, col loro lavoro, il proprio contributo alla ricostruzione. È questo che la Bassa Modenese ferita e orgogliosa chiede allo Stato.
«LO SCIAME SISMICO POTREBBE DURARE»
n «La scossa di terremoto che si è abbattuta sull’Emilia non è stata una scossa di assestamento ma un nuovo terremoto. Dobbiamo riazzerare le lancette e dare piorità al soccorso ai dispersi», ha detto il capo della Protezione civile Franco Gabrielli. Un nuovo terremoto sulla stessa zona già colpita dieci giorni fa? E’ un caso o il nuovo sisma è stato generato dalle stesse cause che hanno originato il precedente? La comunità scientifica è abbastanza d’accordo: il terremoto del 20 maggio e quello di martedì traggono origine da due faglie (cioè fratture della roccia) diverse. Dice Gianluca Valensise, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia: «Non è una novità. E’ già successo in Italia. Per esempio nel terremoto di Colfiorito-Assisi. Ci furono due scosse forti a 12 ore di distanza l’una dall’altra e poi un’altra venti giorni dopo. Anche in questo caso due terremoti generati da due faglie diverse». Altre scosse? «Ce ne saranno, bando alle prudenze», dice Valensise e avverte: «Pronti ad ogni evenienza. A Ferrara nel 1570 ci fu una sequenza sismica che durò quattro anni».
SOCCORSI Sardegna al palo: «Tempi lunghi per intervenire»
AIUTI Pronto un campo attrezzato da 250 posti, 20 mezzi, 30 volontari più 5 tecnici
n Nessuna partenza, per ora, dalla Sardegna. Rimane ferma la macchina di aiuti targata quattro mori garantita dal governatore Cappellacci per prestare soccorso alle popolazioni dell’Emilia colpite dal terremoto. Pronto un campo completamente attrezzato da 250 posti, 20 mezzi, 30 volontari più 4 o 5 tecnici. Lo ha deciso il Dipartimento nazionale della Protezione civile coordinato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, dopo la riunione di ieri mattina della Conferenza della Regioni. I motivi li spiega Giorgio Cicalò, numero uno della Protezione Civile sarda: «In quelle zone c’è bisogno di arrivare in tempi brevissimi. Noi invece ci mettiamo un giorno e mezzo in più rispetto agli altri». Così, momen-
taneamente l’isola resta tagliata fuori insieme alle altre regioni del Sud dal sistema dei soccorsi. Il fattore tempo, fondamentale vista l’emergenza, privilegia, in questo caso, le regioni più vicine alla zona colpita. Quindi quelle del nord Italia e del centro: ieri infatti si è mosso il Lazio. «Al momento non ci è stata inviata nessuna richiesta», rivela ancora Cicalò, «il nostro eventuale spostamento viene infatti deci-
DALL’ISOLA Pronto un campo attrezzato da 250 posti ma la macchina è ferma. Cicalò: privilegiate le regioni più vicine
so a livello nazionale dalla presidenza del consiglio dei Ministri che poi invia le direttive al Dipartimento centrale della Protezione Civile. È anche vero che in questo momento, oltre all’emergenza, bisogna tenere conto del fattore di costi». Va bene quindi l’aiuto ma con un occhio al portafoglio, cercando di limitare il più possibile spese non strettamente indispensabili. Sarebbero questi in sintesi, i consigli di Monti: il trasporto sulle navi dell’imponente macchina di soccorso messa generosamente a disposizione non sarebbe avvenuto a costo zero. A pagare comunque sarebbe stata la Regione, ma visto i tempi, è meglio scegliere l’opzione meno esosa. Francesca Ortalli
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GIOVEDÌ 31 MAGGIO 2012
GOVERNO Benzina, arriva l’aumento scadenze riviate sul Fisco n Sarà dai tagli della spending review e da un nuovo aumento delle accise sui carburanti che lo Stato reperirà le risorse per far fronte all’emergenza terremoto in Emilia Romagna. Il governo ha infatti deciso di chiedere ai singoli ministeri di trovare delle risorse al loro interno nell’ambito della revisione della spesa pubblica e ha optato per un rialzo immediato di 2 centesimi sia sulla benzina che sul gasolio che scatterà già dalla mezzanotte di oggi e che resterà in vigore fino al 31 dicembre di quest’anno. «Lo stanziamento deciso dal Cdm è di 2 miliardi e mezzo di euro - ha detto il sottosegretario Antonio Catricalà - 500 milioni saranno reperiti con l’aumento delle accise sui carburanti, poi 1 miliardo per il 2013 e uno per il 2014 che recupereremo con lo spending review soprattutto sotto l’aspetto dell’acquisizione di beni e servizi e anche con un programma di dismissioni già elaborato». I maggiori introiti per l’Erario derivanti dal rialzo della tassazione, stimabili in circa 500 milioni di euro, serviranno quindi come copertura alle misure prese per dare
info
STANZIATI PIÙ DI 2 MILIARDI Gli introiti serviranno come copertura alle misure prese, per dare tempestivo soccorso alle istituzioni e alle popolazioni colpite
tempestivo soccorso alle istituzioni e alle popolazioni colpite. Con un decreto ministeriale il governo ha infatti deciso il rinvio a settembre dei versamenti fiscali (Irpef, Ires, Iva, Irap, addizionali Irpef regionali e comunali ed anche per la nuova Imu) e con un dl di immediata applicazione ha stabilito la proroga al 31 dicembre del pagamento delle rate dei mutui e la sospensione degli adempimenti processuali e dei termini per i versamenti tributari e previdenziali, degli sfratti, oltre alla deroga del Patto di stabilità per i comuni per le spese per la ricostruzione. Saranno inoltre concessi contributi a fondo perduto per la ricostruzione e riparazione delle abitazioni danneggiate dal sisma, per la ricostruzione e la messa in funzione dei servizi pubblici (in particolare le scuole), per gli indennizzi alle imprese e per gli interventi su beni artistici e culturali. Per favorire la ripresa dell'attività economica sono stati inoltre previsti un credito agevolato su fondo di rotazione Cdp e sul fondo di garanzia Medio Credito Centrale e la delocalizzazione facilitata delle imprese
produttive nei territori colpiti dal terremoto. Se sulle proroghe fiscali il mondo politico sembra compattamente d’accordo, anche se il Pdl punterebbe ad una vera e propria esenzione totale, l’aumento dell’accisa ha già scatenato le perplessità dei sindacati, dei gestori e delle associazioni dei consumatori preoccupati per il rischio che il rialzo (il sesto nel giro di un anno e mezzo) si abbatta come un nuovo fardello sulle famiglie italiane. Un pericolo che potrebbe essere scongiurato però se anche le compagnie petrolifere faranno la loro parte. Proprio per questo a scendere in campo è stato il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, che ha chiesto all’Unione Petrolifera di valutare l’opportunità di ridurre il prezzo industriale dei carburanti (al netto delle imposte) per contribuire a farsi carico dell’aumento dell’imposta. Ora toccherà alle aziende valutare con la dovuta attenzione, ma «nella propria autonomia», come ha tenuto a sottolineare l’Up, l’invito «in considerazione dell'eccezionalità del momento».
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GIOVEDÌ 31 MAGGIO 2012
OPINIONI TEMPO DI CAMBIARE
I REFERENDUM E IL DESIDERIO DI COSE NUOVE di FRANCO MELONI
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o letto con interesse un articolo del consigliere regionale Chicco Porcu sui referendum attraverso i quali una grande fetta della Sardegna ha mandato un messaggio chiarissimo alla casta. Il messaggio dice in poche parole che la gente è stufa di come stanno andando le cose e che bisogna cambiare, e pure in fretta. Porcu ci accusa di aver voluto cavalcare temi popolari (e populistici) per allontanare da noi la responsabilità del fallimento in cui, sempre a suo dire, questa maggioranza e questo presidente son incorsi. Quindi il nostro messaggio-meno cattiva politica, meno sprechi e meno enti inutili sarebbe solo una scusa per riuscire a tirarci fuori dal pantano. L’idea che la gente viva davvero questi temi in maniera dolorosa, ancora di più in una situazione economica difficile come quella che stiamo vivendo, non lo sfiora neppure. Solo tattica politica , per lui. Corre l’obbligo di svolgere alcune considerazioni, la prima delle quali è che il movimento referendario è stato sostenuto da oltre 500.000 sardi, che liberamente sono andati ad esprimere la loro volontà: meno cattiva politica, meno casta, meno sprechi. I Riformatori sono solo una piccola parte del movimento referendario, gli hanno dato voce e, nel limite delle loro forze, anche le gambe per correre. La vera novità consiste nel fatto che per una volta le istanze e i desideri dei cittadini sono state comprese e intercettate da un partito come il nostro, attento e in sintonia con la gente, che ha fatto della necessità delle riforme una bandiera sin dal momento della sua fondazione. Porcu continua a ruminare scuse della vecchia politica, ci dice che comunque le province sarebbero state abolite lo stesso e profetizza che le soluzioni future saranno peggio delle passate. Tutto può essere, ma sarebbe solo un ennesimo fallimento della politica. Non potremo prendercela con nessun altro, il messaggio è pervenuto a destinazione, è non è «basta alla politica» ma bensì basta alla cattiva politica, basta sprechi, basta enti inutili, in una parola, basta alla parte deteriore della casta. Se Porcu vorrà lavorare con noi per migliorare le cose, bene, anzi benissimo, ci troverà al suo fianco, se vorrà continuare ad appartenere a quella parte della politica e del suo partito che- per un motivo o per l’altro- non vuole cambiare nulla allora saremo avversari.
il semaforo
l JULIAN ASSANGE
Fondatore di Wikileaks Diavolo d’un Assange. Ogni volta che sembra finito, eccolo rispuntare dalle ceneri come la Fenice. «Julian è una persona di coraggio e di determinazione. Lo invito a restare fermo nella sua lotta contro il sistema». Così la direttrice della tv Russia Today ha annunciato che Assange lavorerà ancora. Inaffondabile.
l JENNIFER LOPEZ
Popstar e non solo Dicono di lei che sia la più potente star di Hollywood. E, dunque, fa quello che le pare. Stilista. Creatrice di profumi. Attrice. Cantante. Babysitter. No, scusate, abbiamo frainteso. La sua frase «ho 43 anni e sto con un ragazzo di 24», ci ha colto impreparati. «Mi sento libera, ora», ha aggiunto. Mentre prima faceva una vitaccia...
l CHARLES TAYLOR
Ex presidente della Liberia L’accusa aveva chiesto 80 anni, alla fine gliene hanno dati 50, per crimini di guerra e contro l’umanità. Si ritiene che Taylor abbia sulla coscienza la morte di circa 50mila persone. I suoi reati sono stati definiti dalla Corte «della peggiore gravità in termini di ampiezza e brutalità». Semaforo rosso. Come il sangue che macchia le sue mani.
Consigliere regionale Riformatori sardi
NON SOLO PROVINCE MA REGIONI STORICHE di Roberto Deriu
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e riforme, soprattutto se di grandissimo impatto come quelle che riguardano l’architettura istituzionale, hanno la necessità di rispettare le volontà politiche dei cittadini. Nessuno, infatti, riuscirà ad imporre alle diverse identità che compongono la comunità isolana una organizzazione politica diversa da quella che loro sentono. Una organizzazione che si occupi del loro destino, del loro sviluppo e che li rappresenti politicamente con un livello di governo proprio. La Sardegna che è stata immaginata con la proposizione dei referendum, cioè una Sardegna tutta uguale, con gli stessi problemi, gestibile da gigantesche macchine burocratiche tutte in capo alla Regione, che riescano ad uniformare e pareggiare i servizi, non esiste. È, appunto, immaginaria. La Sardegna che esiste, e che viene fuori dall’analisi del voto espresso nei referendum, è una Sardegna fatta di zone diverse, che noi, per abitudine secolare, chiamiamo province ma che possiamo tranquillamente definire regioni storiche. Regioni, sì, tanto si è differenti: per cultura, per lingua, per tradizioni. Chiedere allora ad un ogliastrino di sentirsi uguale ad un gallurese non ha senso. Come non ha senso, allo stesso modo, chiedere allo stesso ogliastrino se vuole abrogare la provincia della Gallura. È proprio quella risposta, quel Sì convinto all’abrogazione della provincia altrui, che afferma ancor di più l’esistenza di un attaccamento alla propria provincia: voglio abolire le altre per annetterle, o
farle scomparire diminuendo così la possibilità di un altro popolo di essere rappresentato. In ogni caso mi permette di contare di più. Un problema che legislatori illuminati avevano previsto tanto da inserire nel nostro Statuto di Autonomia la regola pe cui i confini delle province possono essere modificati solo «in conformità alla volontà delle popolazioni di ciascuna delle province interessate espressa con referendum». La stessa “legge proroga”, approvata il 25 maggio dal
Non ha senso domandare a un ogliastrino se vuole abrogare la provincia della Gallura, o viceversa Consiglio Regionale per tentare di risolvere il caos generato dall’esito dei referendum, ha dovuto riconoscere la validità e l’inevitabilità di questo principio prevedendo che il percorso di riforma venga attuato «assicurando la consultazione delle popolazioni interessate». I referendum, invece, violando palesemente questo principio, oltre a contenere aspetti di illegittimità costituzionale e statutaria, da tempo denunciati dall’Unione Province Sarde, introducono nello scenario politico ed istituzionale isolano elementi di tensione, disturbo ed imposizione che impediscono l’avvio di un qualunque percorso di riforma. Tentano, infatti, di sovrapporre ai principi di au-
IL PERSONAGGIO . Zeman, la Roma il furto in casa e Ezio er Magliaro di Fabio Marcello
todeterminazione e autogoverno dei popoli della Sardegna il rispetto dell’espressione della volontà popolare che però è stata ingannata dai segnali decettivi che venivano inviati durante la campagna referendaria. Ai cittadini sardi è stato promesso che il giorno dopo i referendum, il 7 maggio, la loro volontà sarebbe stata rispettata: e cioè la casta, i Presidenti, i consiglieri provinciali, tutti a casa! Non è stato possibile e qualcuno ha iniziato a chiedersi perché. La risposta è semplice: perché
è stato tutto un inganno. Abbiamo vissuto un grande momento di ipocrisia ed è ora giunto il momento, con responsabilità ben chiare, di dire la verità e di lavorare, con grandissimo impegno, per rimettere le cose a posto, spiegando bene che abrogare le province significa eliminare città, far scomparire uffici statali periferici (prefetture, questure, tribunali, motorizzazione), o altre strutture (ospedali, scuole, presidi culturali e sportivi) e che il risparmio ottenuto dalla riduzione dei costi si trasformerà in riduzione di servizi solo per le comunità che non avranno più la forza di una propria rappresentanza politica. Presidente Ups e Provincia di Nuoro
. SARDEGNA QUOTIDIANO
n «Se torna er maestro je facciamo un mazzo così agli juventini», ringhia Tommaso, detto “er Cotica”, al compagno di tanti anni di curva Sud, Ezio “er Magliaro”. Vanno ripetendo questo ritornello da giorni, da quando si è capito che l’allenatore boemo Zdenek Zeman potrebbe diventare il nuovo tecnico della Magica. «Ma chi ce lo vole Montella, quer pischelletto», rilancia Ezio. Il tempo passa, ma della firma di Zeman nemmeno l’ombra. Eppure avevano pure preparato i cori e gli striscioni a Trigoria... «Quello a Pescara ce sta troppo bene», ipotizza Tommaso. «Tutta quella festa...grazie deqquà, grande mister dellà, quello che se commove... sta’ a vede che non lo lasciano andar via»,
brontola preoccupato. Ed è allora che si accende una lampadina nella testa del Magliaro: «Ahò, facciamo er colpo! Je rubamo in casa, così quello s’encazza coi pescaresi». Ed è così che mentre Zeman guida l’ultimo allenamento del Pescara, Ezio e Tommaso entrano nel suo appartamento e lo svaligiano. Portano via, oltre alle carte di credito e oggetti preziosi, anche i regali ricevuti dal boemo per la fresca promozione della sua squadra in serie A. I due ladruncoli tornano a casa, accendono la tv e sentono le ultime news: «È vicino l’annuncio: Zdenek Zeman dalla settimana prossima sarà il nuovo allenatore della Roma». I due esultano: «Ah Tommà, hai visto che la mia idea ha funzionato?!».
MAESTRO Zdenek Zeman
Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011
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GIOVEDÌ 31 MAGGIO 2012
COSE DI SARDEGNA
SE LA CENERE È ANCORA VIVA SOTTO LA BRACE
notizie inutili PROVACI ANCORA, DEMI LA MOORE SU TWITTER RIPENSA ALL’EX MARITO
intanto in viale trento...
Sindici alleati, ma a pagu!
di FRANCESCO CASULA
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ue giugno: abolite la parata. La proposta, lanciata su Twitter da Vendola, leader di Sel, è stata subito accolta, oltre che, massicciamente, dalla comunità del web, dalla Lega Nord e dall’Idv, che con Di Pietro ha giustamente sostenuto: «Follia sperperare tanti soldi per la parata del 2 giugno. Opportuno utilizzare quei fondi per fini sociali e di solidarietà». Sulla stessa linea molte associazioni cattoliche, ad iniziare da Pax Christi che con don Sacco scrive: «Per Patria intendiamo una somma di interessi e di confini da difendere armi in pugno o una comunità che deve farsi carico specialmente di chi soffre, piange, ha perso tutto? ». Di contro, seraficamente, il presidente Napolitano risponde che la parata si farà, ma sarà sobria: ovvero, come preciserà il ministero della Difesa – retto da un generale! – che costerà solo 2,9 milioni di euro contro i 4,4 milioni spesi per le celebrazioni dello scorso anno. Ma questi sono i dati ufficiali. Secondo il parlamentare Antonio Borghesi infatti i costi sarebbero ben più alti: fra i 10 e 15 milioni di euro. Sia come sia, sarebbe un vero e proprio insulto, una beffa indecorosa nei confronti delle vittime del terremoto e del loro dolore. Nel sostenere la necessità della parata e della “Festa”, Napolitano ritiene che con essa «la Repubblica deve dare conferma della sua vitalità, forza democratica e fermezza». Ma di cosa parla? Ma non si avvede che l’Italia è un paese al collasso? Avviato inesorabilmente al tramonto? Con le sue istituzioni a pezzi? Con i partiti a credibilità vicino allo zero? Con una corruzione immane che colpisce politici, amministratori e banchieri, imprenditoria e sport? Di grazia, ma cosa vogliono festeggiare? Le magnifiche e progressive sorti della Repubblica, una e indivisibile, in quanto a occupazione e lavoro, reddito, servizi e sicurezza, specie nel Mezzogiorno? Possibile che non abbiano imparato niente dalle proteste, dai fermenti, dai sussulti e dissensi popolari, soprattutto giovanili, che si sono espressi nelle piazze, nel referendum antinucleare, nelle elezioni amministrative che hanno espresso con chiarezza e nettezza una condanna dei vecchi partiti, del governo e di istituzioni non solo lontane dai bisogni della gente, ma estranee ed ostili? Possibile che non capiscano che molte brace, potenzialmente incendiarie, covano ancora sotto la cenere?
n Che ci sia un riavvicinamento tra Demi Moore e l’ex marito Ashton Kutcher? L’attrice ha alimentato voci di riconciliazione postando una serie di frasi sul perdono sul social network: «Quando la mente dice di rinunciare - ha scritto Demi - la speranza sussurra di tentare ancora».
LA LONTANANZA, SAI... BUBLÈ E LA SUA LUISANA SI INCONTRANO SU SKYPE n Speriamo sia vero che la distanza fortifica le storie d’amore. Michael Bublé e la moglie, Luisana Lopilato, che hanno festeggiato recentemente il primo anniversario di matrimonio, devono aggrapparsi a questa speranza e armarsi di pazienza: l’unico modo per vedersi che hanno avuto per molti mesi è stato darsi appuntamento su Skype, programma informatico per la comunicazione a distanza.
UNA (NUOVA) STELLA MARTINA È INCINTA: GIÀ SI VEDE LA PANCIA FACEBOOK.COM/INTANTOINVIALETRENTO
n Martina Stella è incinta. «Sono entrata nel quarto mese di gravidanza e la pancia comincia a vedersi. È da quasi un anno che sono fidanzata con Gabriele. Avevamo spesso parlato di figli e di matrimonio, però non era un progetto immediato. Poi è successo», ha dichiarato l’attrice.
TIFO DA AEROPORTO ”ARAGORN” FERMATO: ECCESSO D’ESULTANZA n Viggo Mortensen è stato fermato dalla sicurezza all’aeroporto di Washington a causa della sua reazione al risultato di una partita di calcio ritenuta eccessiva. L’attore ha esultato per un gol mentre, in attesa del suo volo, stava guardando una partita del suo amato San Lorenzo contro i Newell’s Old Boys.
BANANA@INTANTOINVIALETRENTO.IT
notizie incredibili VOLATILI MOSTRUOSI TROVATO UN UCCELLO CON 2 TESTE E 3 BECCHI
DAL PC AL PORTAFOGLI ARRIVANO IN RUSSIA LE “ANGRY CARDS”
PARLANTINA SCIOLTA UNA GARA DI SPELLING PER GLI ALUNNI IN USA
Una donna di Northampton, in Massachusetts, ha trovato in cortile un uccello con due teste e tre becchi. L’animale, racconta April Britt, 67 anni, era fermo vicino alla base di un albero, non lontano dal nido. Apparentemente l’uccello non sembra in grado di mangiare da solo. Il becco al centro non funziona bene e gli altri due non sembrano collegati alla gola. Secondo gli scienziati è molto difficile che animali con simili anomalie sopravvivano alla nascita e ciò rende la scoperta ancora più insolita. Le deformità, spiegano, potrebbero essere state causate da fattori genetici o ambientali.
Sbarcano in Russia le “Angry cards”, carte di credito ispirate al famoso gioco per smartphone e computer Angry Birds che permetteranno di ottenere uno sconto sui prodotti a esso legati. La banca Promsvyazbank inizierà a emettere le nuove carte a partire dal 4 giugno. Le schede, realizzate da MasterCard e su cui saranno stampate le immagini dei famosi uccellini, daranno diritto ai titolari di avere un 10% di sconto sui prodotti legati al gioco. La Rovio ha per esempio già lanciato una linea di giocattoli e di abbigliamento per bambini con le immagini dei personaggi di Angry Birds.
Tutto pronto per l’85esimo National Spelling Bee, la gara di spelling che inizia oggi in Maryland, a cui prendono parte 278 alunni di scuole elementari e medie degli Usa. Per accedervi, tutti i ragazzi hanno superato numerosi concorsi locali e regionali, nonché un test al computer. Nella fase preliminare della gara nazionale ognuno dovrà fare lo spelling di due parole per poter passare ai semifinali. Per ogni parola compitata correttamente vengono assegnati tre punti, mentre i test eseguiti sul computer valgono al massimo 25 punti.
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ALLA SBARRA
OMICIDIO MELONI Rapina finita nel sangue a Flumini condannata la banda dei ragazzi
TRIBUNALE Trent’anni a Gaetano Borriello: fu lui a premere il grilletto contro l’imprenditore. Per i due complici, Squizzato e Pisano, 13 e 10 anni di carcere. Altri colpi, pene per due amici n Continua a piangere Liliana Deidda. È circondata dai parenti ma sembra non riesca ad ascoltare le parole di conforto di chi prova a tranquillizarla. Non può trattenere le lacrime e cerca di calmarsi, appoggiata a una parete del tribunale, proprio di fronte dall’aula dove sono appena stati condannati i tre ragazzi ritenuti gli assassini di suo marito Riccardo Meloni. Quella maledetta notte lei c’era, il marito glielo hanno ammazzato davanti agli occhi. IL DELITTO E LE CONDANNE Era con lui il 15 gennaio 2011: stavano rincasando dopo la veglia funebre di sua madre. Stanchi dopo una giornata difficile e troppo lunga. Lui aveva accostato ed era sceso per aprire il cancello. Poi le urla, la confusione e un uomo con il volto coperto, che scappava mentre il botto dello sparo risuonava ancora nell’aria. Una rapina finita male, con la vittima che cerca di reagire e il bandito che perde la calma. A premere il grilletto, ad uccidere, fu Gaetano Borriello, che ieri è stato condannato a 30 anni di prigio-
ne. Così ha stabilito la sentenza del giudice Giorgio Altieri che ha accolto la tesi e la richiesta del pm Danilo Tronci, al termine del processo celebrato con rito abbreviato. Dopo il verdetto Borriello, camicia a righe viola e manette ai polsi, è uscito dall’aula scortato dagli agenti di polizia penitenziaria e ha salutato con un sorriso i familiari che lo aspettavano in corridoio. Apparentemente sereno nonostante il pesante verdetto. Proprio lui - poco più che ventenne e dall’aspetto pulito – è considerato il leader di una banda di giovanissimi rapinatori che seminava il panico nella zona di Quartu. Un colpo dopo l’altro fino al delitto di Meloni. E anche la notte dell’omicidio il “capo” non era solo. Appostati in auto ad aspettare il rientro dell’imprenditore erano in tre: con Borriello c’erano Albano Squizzato e Davide Pisano che, accusati di concorso in omicidio, sono stati condannati rispettivamente a 13 e 10 anni di reclusione, mentre l’accusa aveva sollecitato 17 anni e tre mesi per entrambi. Stando alla ricostruzione fatta dagli
le pene
GAETANO BORRIELLO 30 anni
ALBANO SQUIZZATO 13 anni
DAVIDE PISANO 10 anni
inquirenti, Pisano era sul sedile posteriore, mentre Borriello e Squizzato su quelli anteriori, pronti ad agire. E proprio loro due, dopo l’arresto, si sono rimpallati l’accusa di aver usato l’arma contro la vittima, lasciando nel dubbio l’identità dell’esecutore materiale. Un’incertezza risolta grazie al coraggio della vedova Meloni. Chiamata a testimoniare dall’avvocato di parte civile Carlo Massacci, la donna ha guardato da vicino gli imputati, escludendo categoricamente che il rapinatore che aveva visto fuggire potesse essere Squizzato. IL COLPO DI SCENA IN AULA Ma se non era stato lui – ha subito dopo sostenuto il pm Tronci – non poteva che essere stato Borriello (difeso dall’avvocato Alessandro Dedoni), per cui ha modificato la sua iniziale richiesta di condanna da 20 a 30 anni. Il pubblico ministero ha escluso le attenuanti generiche perché il ragazzo aveva inizialmente confessato per poi ritrattare tutto pochi mesi dopo l’arresto. Mentendo, dunque. Queste le conclusioni a cui è giunta l’accusa dopo la deposizione della donna certa che l’uomo che sparò contro il marito non poteva essere Squizzato. Il ragazzo (difeso dall’avvocato Luigi Concas) è alto e massiccio: una corporatura troppo diversa da quella del
IL DELITTO La notte del 15 gennaio 2011 l’imprenditore Riccardo Meloni era stato ucciso sotto gli occhi della moglie, Liliana Deidda (nella foto a destra) davanti alla sua casa di Flumini (Foto: Roberto Pili)
rapinatore che ha freddato Meloni. I COLPI DELLA BANDA Il giudice ha anche accolto le richieste delle parti civili accordando una provvisionale di 200mila euro ciascuno, per la moglie e i due figli della vittima e di 70 mila euro per il fratello e la sorella. A processo c’erano anche Mariano Orrù - 22 anni difeso dagli avvocati Desulina Farris e Annalisa Piludu – e Davide Piludu di 21 anni. I due, considerati estranei al delitto, erano accusati di alcune rapine. Orrù è stato condannato a 2 anni e otto mesi e Piludu a 4 anni di reclusione mentre l’accusa aveva sollecitato rispettivamente cinque e sei anni. Le indagini – che portarono poi all’arresto dei cinque ventenni, tutti di buona famiglia e senza particolari precedenti penali alle spalle - presero il via dall’arma del delitto: una pistola calibro 9, rubata in casa di un poliziotto dove vennero trovate delle impronte. Stessa arma che , prima di uccidere, era stata utilizzata per mettere a segno un colpo all’Hotel Setar. Da questi elementi gli inquirenti erano riusciti a risalire all’identità di un componente del gruppo per poi stingere il cerchio attorno agli altri, fino a individuare i presunti responsabili dell’omicidio. Maddalena Brunetti
DOMUSNOVAS Accusa di violenza sessuale per il sindaco
ANGELO DEIDDA Si aggrava la posizione del sindaco di Domusnovas
n Dovranno difendersi anche dall’accusa di concussione e violenza sessuale il sindaco di Domusnovas Angelo Deidda, 62 anni, e il vicesindaco Marco Cuccu, 55 anni. Sono queste i reati che il gup di Cagliari Cristina Ornano, ha chiesto di contestare ai due amministratori finiti sotto inchiesta per una brutta vicenda di presunti abusi su alcune giovani e precarie dipendenti del Comune. Deidda e Cuccu finirono sotto la lente della Procura dopo la denuncia delle presunte vittime. Le donne – rappresentate dall’avvocato Anna Maria Busia - raccontarono agli inquirenti di come – tra il 2006 e il 2010 - furono costrette a subire delle pesanti avance pur di non perdere il posto di lavoro. Una merce rara e
preziosa nel Sulcis, in cambio della quale sindaco e vicesindaco avrebbero chiesto dei favori sessuali. I due amministratori - sempre stando a quanto denunciato - avrebbero costretto le ragazze a “contatti” indesiderati, facendo intendere che in caso contrario avrebbero visto sfumare il loro impiego. E la storia assume connotati squallidi e spesso grotteschi. Una delle dipendenti della Domuservizi, che lavo-
LA SVOLTA Il giudice chiede la modifica dell’imputazione per Deidda nel processo per le molestie su due precarie
rava per conto del Comune, denunciò anche che, in un’occasione, il vicesindaco le aveva addirittura infilato una banconota nella scollatura. Mentre il primo cittadino si sarebbe fatto portare da un’amica un’ignara impiegata che poi sarebbe stata assalita alle spalle. Per quei fatti il pm Alessandro Pili aveva chiesto il rinvio a giudizio per maltrattamenti ma ieri, durante l’udienza gup, c’è stato il colpo di scena. Visti gli atti il giudice ha firmato un’ordinanza con la quale ha chiesto al pubblico ministero di integrare o modificare il capo di imputazione, contestando anche le accuse di concussione e violenza sessuale. L’udienza riprenderà il prossimo 20 giugno. M.B.
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LOTTA ALLE SERVITÙ
ADDIO ALLE STELLETTE «Stop alle basi militari in Sardegna» il Parlamento sfratta le esercitazioni n Dal Senato arriva la sentenza per le basi militari della Sardegna: chiusura per i dei poligoni di Capo Teulada e di Capo Frasca e la riconversione del poligono interforze sperimentale di Quirra. Così ha deciso all’unanimità la Commissione parlamentare d’inchiesta sull'uranio impoverito, che ieri a tarda sera ha approvato con il voto favorevole di tutti i presenti la relazione preparata dal senatore sardo Gian Piero Scanu (Pd), già primo firmatario di una mozione sostenuta da 120 parlamentari con cui si chiede appunto la chiusura dei poligoni militari sardi. ADDIO STELLETTE E ALTERAZIONI La relazione Scanu prevede la cessazione di ogni possibile fonte di inquinamento o danni all’ambiente alla popolazione di Quirra, con la riconversione del poligono in un centro polivalente internazionale tecnologico-scientifico. é stata presentata ieri nel primo pomeriggio alla Commissione parlamentare d’inchiesta, nel corso di una prima seduta di lavori. La commissione è stata poi riconvocata alle 20 per una seconda riunione e per la votazione del documento. «Questa approvazione ha un valore storico», ha commentato Scanu, «Le commissioni d’inchiesta hanno gli stessi poteri della magistratura. Ora il Governo e gli enti preposti dovranno prendere atto del voto espresso e attenersi a quanto prescritto nella relazione». Chiusura delle basi, e mai più marcia indietro, quindi. A sollecitare la risoluzione votata ieri dalla Commissione d’inchiesta, era stato lo stesso presidente dell’organismo parlamentare, Giorgio Rosario Costa, dopo l’audizione del generale Maurizio Lodovisi, responsabile logistico dell’Aeronautica Militare, sulle bonifiche svolte o ancora da svolgere nell’area oggetto dell’inchiesta della Procura di Lanusei per le morti sospette di militari e pastori. In precedenza era stato il procuratore, Domenico Fiordalisi, a raccontare ai senatori della Commissione quanto accaduto in questi anni nella zona del salto di Quirra, dove si sono registrati diversi casi di tumore tra la popolazione e di malformazione negli animali. LE RIVELAZIONI CHOC Nel corso della sua audizione, Fiordalisi aveva descritto nei dettagli ai parlamentari le inquietanti scoperte della inchiesta da lui condotta sull’inquinamento ambientale nei terreni del poligono e nelle aree circo-
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Sono le basi militari della Sardegna che dovranno dire addio alle stellette in base alla risoluzione della Commissione parlamentare di inchiesta sull’uranio impoverito.
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Nel poligono interforze di Quirra per 24 anni si sono svolte ufficialmente esercitazioni e test sulle munizioni dell’Aeronautica italiana.
stanti. Il procuratore aveva esibito dati, tabelle, analisi scientifiche e filmati che documentano un disastro ambientale senza precedenti. Secondo la deposizione del procuratore del tribunale di Lanusei, a Quirra, in 24 anni di esplosioni di bombe e munizioni residuate dagli arsenali A Quirra sono dell’Aeronautica militare di tutta 12 mila gli Italia, si sarebbero liberate nell’amettari occupati dall’Aeronautica biente sostanze killer sia per la salute umana e animale, sia per il delicae che secondo to ecosistema della zona. Uranio imla decisione poverito, torio 232, altre polveri di della metalli pesanti, e perfino il sospetto Commissione che negli oltre 12 mila ettari che si parlamentare estendono sul territorio di una dozdovranno zina di Comuni possano essere stati essere in parte sepolti negli anni chissà quanti fusti restituiti alle comunità locali.
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SENATO La Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito ha approvato ieri la chiusura dei poligoni sardi pieni di napalm. «Ho letto documenti dell’amministrazione militare che indicano il Poligono, quest’area di terra, come luogo ove sotterrare dei fusti al napalm, che l’amministrazione militare non sapeva come smaltire, e vista la oro pericolosità nel caso si fosse incendiato, era stata data l’indicazione di metterlo nei fusti e sotterrarlo nel poligono di Perdasdefogu», aveva spiegato Fiordali-
L’ASSALTO Nelle foto di Luca Pittalis lo sbarco di uomini e mezzi militari sulla costa di Teulada: soldati, navi e elicotteri agiscono nelle acque cristalline negate ai civili
si ai senatori. «Che sia stato fatto, non ne ho la prova, non sono state fatte ricerche apposite, perché ci sono solo questi documenti. Questi sono dati che si aggiungono per valutare la pericolosità del sito». Se la presenza del napalm resta un sospetto, Fiordalisi aveva parlato invece con certezza delle esercitazioni militari fasulle. Esplosioni su esplosioni fatte con il solo scopo di smaltire gli ordigni e le munizioni non più utili all’Aeronautica. Quelle operazioni provocavano delle colonne di fumo e polveri che hanno avvelenato i campi, le sorgenti di acqua che servono Quirra ed Escalaplano, e secondo la tesi della Procura anche le vite di decine di pastori morti per tumore.
LANUSEI VENTI RICHIESTE DI RINVIO A GIUDIZIO n Il 20 giugno si terrà al Tribunale di Lanusei la prima udienza preliminare per decidere sulla richiesta di 20 rinvii a giudizio formulata dal procuratore Domenico Fiordalisi al termine dell’inchiesta per presunto disastro ambientale nell’area del Poligono sperimentale interforze del Salto di Quirra. Fra i nomi eccellenti dell’inchiesta vi sono i generali e gli ex comandanti che si sono avvicendati negli anni sia a Perdasdefogu sia nel distaccamento a mare di San Lorenzo (Villaputzu): i generali Fabio Molteni, Alessio Cecchetti, Roberto Quattrociocchi, Carlo Landi e Valter Mauloni, i colonnelli Gianfranco Fois e Francesco Ragazzon, il tenente Walter Carta. E ancora: i professori, ricercatori e tecnici universitari Francesco Riccobono, Giuseppe Prolano, Fabio Baroni, Luigi Antonello di Lella; il sindaco di Perdasdefogu, Walter Mura, il generale Giuseppe di Donato, il maggiore Vincenzo Mauro e il dottor Vittorio Sabbattini, oltre a due tecnici della società Sgs, organismo che si occupa di ispezioni, verifiche e analisi, Gilberto Nobile e Gabriella Fasciani. La Provincia di Cagliari, è stato deciso ieri, si costituirà parte civile.
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CAOS AZZURRO
SCONTRO TOTALE Cappellacci: dimettiti Nizzi tuona: vai via tu
LA ZUFFA Il governatore attacca il coordinatore del Pdl e lo invita a passare la mano. Il deputato replica: sa solo nominare “amichetti” e nasconde i sondaggi che certificano il suo flop n Prima l’abrogazione delle Province, ora la nomina del giovane rampollo Pdl, Alessandro Lorefice alla guida della Carbosulcis: due detonatori per un’unica esplosione che scatena la guerra fra il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e il il coordinatore regionale del suo stesso partito, Settimo Nizzi, rischiando di travolgere il Pdl sardo. I due si sono lanciati accuse di fuoco, in un botta e risposta che promette strascichi pesanti. Prima Nizzi ha chiesto un passo indietro al governatore e a Lorefice, «per non trasformare la vicenda da penosa in ridicola»: poi Cappellacci, dalle pagine Facebook, ha invitato il deputato a favorire il rinnovamento, «lasciando almeno uno dei tuoi incarichi: quello di coordinatore del partito»; infine (per il momento) la contro replica dell’ex sindaco di Olbia, che cita un dato imbarazzante: «I sondaggi che la presidenza della Regione ha commissionato e che ha tenuto ben segreti dimostrano nostro malgrado una soddisfazione verso l’operato del governo della Regione di appena il 15% dei sardi. Chi dovrebbe dimettersi per il bene dei sardi? Lascio alla sua sensibilità, sempre che ancora un po’ gliene sia rimasta, la valutazione». LO SCONTRO Dopo gli screzi a distanza per i referendum e l’abrogazione delle Province (con Nizzi paladino della Gallura e Cappellacci capitano degli abrogazionisti), la sottilissima pace fra il coordinatore del Pdl sardo e il governatore della Sardegna si è definitivamente dissolta a causa di una poltrona: quella di amministratore unico della Carbosulcis, affidata da Cappellacci al 29enne Alessandro Lorefice, fresco di laurea telematica in giurisprudenza e consigliere comunale piediellino a Iglesias. La scelta del governatore ha sollevato le proteste di tutti, dai sindacati alle forze di opposizione (Francesca Barracciu e Pietro Cocco del Pd hanno presentato una mozione in Consiglio regionale), e, appunto, di Settimo Nizzi. Il coordinatore del Pdl sardo ha scritto una lettera a Cappellacci chiedendo che un passo indie-
tro, sia a Lorefice, sia allo stesso presidente della Regione, «sarebbe un segnale positivo per la Regione, l’azienda e lo stesso mondo della politica sardo, dopo una nomina del presidente che, come tutte le altre che ha fatto, non è stata concordate con il partito». CAPPELLACCI AL VELENO Il governatore non ha preso bene le critiche di Nizzi, e ieri sulla sua pagina Facebook ha pubblicato una risposta avvelenata: «Caro Settimo, la tua lettera e la tua improvvisa sortita sulla Carbosulcis sono solo gli ultimi esempi di una conduzione del partito assolutamente priva di un indirizzo politico, inconsistente e tesa esclusivamente a conservare rendite di posizione personali maturate nel tempo», ha esordito Cappellacci. «Non esiste neppure la parvenza di una linea politica in un coordinatore che, perennemente latitante e incapace di comporre i contrasti, compare sulla scena solo per parlare di poltrone e per alimentare, in maniera rissosa, manovre riferibili a oppositori bene
info PROROGA PROVINCE Continua la polemica sulla abrogazione e sulla legge di proroga delle Province in seguito all’esito referendario. Il costituzionalista Omar Chessa ha indicato diversi punti della legge di transizione che violerebbero la Costituzione. «Basta con discussioni inutili e lo spreco di denaro pubblico. I sardi hanno scelto e le Province non esistono più», ha replicato Michele Cossa.
individuati o bene individuabili», si legge nelle righe scritte dal governatore. «L'amministratore della Carbosulcis non è il primo giovane indicato dalla mia persona e non sarà certo l'ultimo. Chi è incapace di uscire dalla logica dei "soliti noti", per quanto riguarda il sottoscritto, può rassegnarsi e farsi da parte perché non rientra tra le mie funzioni quella di alleviare i mal di pancia e la bulimia di chi evidentemente ha mangiato troppo, accumulando una pluralità di incarichi nella sua persona (coordinatore, presidente di un consorzio industriale, deputato e consigliere comunale)». NIZZI LIQUIDA IL GOVERNATORE La reazione del coordinatore regionale del Pdl sardo è arrivata quasi immediata, e ha tracciato uno squarcio difficilmente sanabile all’interno del partito. Di fatto con le sue dichiarazioni, Nizzi, dall’interno del Pdl, ha posto la sfiducia a Cappellacci: «Mi è d’obbligo ricordare che, essendo il Pdl un partito dotato di Statuto e di organi dirigenti, non è previsto in alcun modo che il presidente della Regione possa designare oltre che i propri amici e colleghi di studio, anche il coordinatore regionale», ha attaccato Nizzi. «Se il presidente della Regione avesse un minimo rispetto del-
«Lorefice alla Carbosulcis non è il primo giovane indicato dalla mia persona e non sarà certo l’ultimo». Ugo Cappellacci
«Cappellacci rasenta il ridicolo: le nomine non vengono fatte per amicizia ma da regole trasparenti». Settimo Nizzi
le regole e dei ruoli avrebbe evitato anche in questa occasione affermazioni che ne palesano la scarsa propensione a occuparsi del governo della Regione e occuparsi, invece, di quel che non gli compete», ha continuato il coordinatore, prima di citare un sondaggio il cui esito dice che il consenso di cui gode oggi la Giunta regionale fra i sardi è del 15 per cento. «Basterebbe questo dato per suggerire un atteggiamento più umile e meno arrogante, senza dover ricordare che non una delle vertenze in atto con il governo nazionale sono state a oggi da lei risolte e che degli impegni elettorali assunti nei confronti dei sardi nella campagna elettorale del 2009 non vi è traccia». Quindi Nizzi è tornato sul capitolo nomine: «Affermare, come fa il presidente della Regione che “l’amministratore della Carbosulcis non è il primo giovane indicato dalla mia persona”, rasenta il ridicolo considerato che tali nomine non vengono fatte in base a sentimenti e amicizie personali ma da regole pubbliche e trasparenti», e così finisce, «I sardi si sarebbero aspettati scelte di prestigio, con esperienza e competenza e non il solito amichetto, seppur giovane, sistemato in un posto di potere solo per compiacenza del capo». Vincenzo Garofalo
LAVORO Sindacati in marcia: nuovo sciopero
L’ASSESSORE Antonello Liori
n I sindacati in piazza per una nuova stagione di lotta. Due giorni di sciopero in programma il 28 ed il 29 giugno. L’iniziativa è stata ribattezzata “Marcia per il lavoro”, partirà da Sassari il 28 giugno, tappa intermedia ad Oristano per poi approdare nel capoluogo il giorno successivo. Sarà preceduta da un dibattito intorno alla metà del mese sul tema delle riforme, o meglio, del caos istituzionale che ha travolto le province dopo il referendum e ancora prima dalla mobilitazione dei pensionati allestita per il 7. La decisione è stata presa al termine degli Stati generali, che hanno riunito ieri mattina a Santa Cristina Cgil, Cisl e Uil. Nel durissimo documento, approvato all’unanimità, nel mirino
ancora la giunta guidata da Ugo Cappellacci: «Denuncia e protesta contro l’inadeguatezza dell’attività politica regionale», si legge, «che si mostra sempre più spesso priva di una coerente strategia e di un comprensibile progetto da realizzare». «Si inseguono le continue emergenze», attaccano ancora i confederali, «al di fuori di una cornice programmatica». «Malapolitica», tagliano corto, «che contri-
MOBILITAZIONE Il 28 e 29 in piazza Cgil, Cisl e Uil, mentre Liori annuncia: finiti i fondi per gli ammortizzatori sociali
buisce a rendere più duri gli effetti della crisi». Altro servirebbe ai sardi per uscire dal tunnel come per esempio un piano straordinario per il lavoro. Ma i due accordi siglati (4 giugno del 2010 e 7 maggio 2012) sono rimasti lettera morta: «La giunta ha disatteso gli impegni e deluso le aspettative». E da Roma l’assessore del Lavoro, Antoello Liori, porta pessime notizie: siamo la prima ed unica Regione che ha già speso la quota spettante ai fondi regionali per gli ammortizzatori sociali. Significa che se entro la metà di giugno non arrivano risposte dal governo bisognerà prendere gravi provvedimenti, come la chiusura dei pagamenti». F.O.
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CONTINENTI
SCALATA ALLA BNL ASSOLTI IN APPELLO FAZIO E CALTAGIRONE
struire la vicenda. Nelle prossime ore sentiranno i genitori, ancora sotto choc. «Il bambino - ha reso noto l’Asp - è giunto all’ospedale con una evidente ecchimosi al collo».
PRESIDENZIALI USA OBAMA A ROMNEY: «SFIDA RESPONSABILE» n Il presidente americano, Barack Obama, ha chiamato al telefono il candidato repubblicano alla presidenza, Mitt Romney, esortandolo ad un dibattito sano e responsabile in vista delle elezioni presidenziali del prossimo 6 novembre. A dare l’annuncio della telefonata - a poche ore dalla vittoria delle primarie in Texas- sono stati i responsabili della campagna elettorale di Obama.
n L’ex governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, è stato assolto dall’accusa di aggiotaggio «perché il fatto non sussiste» nel processo milanese d’appello sulla tentata scalata di Unipol alla Bnl. Con lui assolti altri 10 imputati tra cui Francesco Gaetano Caltagirone e Carlo Cimbri. Due le condanne: per Giovanni Consorte 1 anno e 7 mesi e per Ivano Sacchetti 1 anno e 6 mesi. In primo grado Consorte era stato condannato a 3 anni e 10 mesi. Unipol è stata condannata a pagare 420mila euro.
CRISI IN SIRIA INTERVENTO DELL’ONU LA RUSSIA METTE VETO
VATICANO DAL PAPA LA FIDUCIA AI SUOI COLLABORATORI n «Si sono moltiplicate illazioni amplificate da alcuni mezzi di comunicazione del tutto gratuite e che sono andate ben oltre i fatti, offrendo un’immagine della Santa Sede che non risponde alla realtà». Lo ha affermato il Papa in relazione alle indagini sulla fuga di documenti riservati. «Desidero rinnovare la mia fiducia e il mio incoraggiamento ai miei più stretti collaboratori», ha aggiunto Benedetto XVI al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro.
PRESIDENZIALISMO NAPOLITANO SCETTICO: «SERVE IMPARZIALITÀ» n «Il presidente della Repubblica deve essere una figura imparziale, al di sopra delle parti così come l’hanno voluto i costituenti della Repubblica Italiana nel 1946». Lo ha detto il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in visita a Pordenone chiudendo il suo incontro con i sindaci della zona. Napolitano ha espresso dubbi sulla proposta del Pdl di elezione diretta del Presidente della Repubblica. «Si possono fare modifiche alla seconda parte della Costituzione, cosi come previsto, si sono fatti finora tentativi che non sono andati a buon fine. E si può ridiscutere la figura del presidente, io sono solo uno spettatore». Napolitano ha aggiunto: «Negli anni
Lavoro Dal Senato la fiducia sull’art. 18 n Il Senato ha approvato la fiducia al primo dei quattro maxi-emendamenti del governo al ddl lavoro. Tra le misure contenute anche il nuovo articolo 18. I voti a favore sono stati 247, i contrari 33 e un astenuto. Il governo aveva posto 4
mi sono rafforzato nella convinzione che i nostri costituenti diedero una soluzione profondamente motivata: avere una figura neutra ed imparziale fuori dalle correnti politiche ed ideologiche».
ATTENTATO A BRINDISI PROCURATORE DI LECCE: «INDAGINE COMPLESSA» n «Stiamo lavorando veramente bene e intensamente». Così il procuratore della Dda di Lecce, Cataldo, Motta in merito alle indagini in corso sull’attentato avvenuto il 19 maggio scorso davanti all’istituto Morvillo-Falcone di Brindisi che ha provocato la morte della studentessa Melissa Bassi e il ferimento di altre 5 ragazze. «Questo non vuol dire che ci saranno risultati nelle prossime ore. È una indagine complessa e gli elementi da mette-
questioni di fiducia sulla riforma del mercato del lavoro all’esame del Senato. Lo ha annunciato il ministro per i rapporti con il Parlamento, Piero Giarda. Il ddl viene così spacchettato in altrettanti capitoli che dovrebbero riguardare la
re insieme sono tanti», ha aggiunto Motta. Le indagini si concentrano sul video che ritrarrebbe l’attentatore nell’atto di premere il pulsante che ha provocato l’esplosione.
CANALE DI SICILIA GOMMONE IN AVARIA SALVATI 65 MIGRANTI n Sessantacinque migranti sono stati salvati nel Canale di Sicilia al termine di una complessa operazione che ha visto impegnate Italia, Malta e Libia. I fatti risalgono alla notte scorsa quando un gommone di circa 12 metri, in difficoltà al largo delle coste libiche, è stato segnalato alla Guardia costiera italiana. Sono quindi stati avviati i primi contatti tra la centrale operativa del Comando generale della guardia costiera e i colleghi libici. Due navi mercantili in navigazione
flessibilità in entrata, in uscita, ammortizzatori sociali, formazione. Sull’art. 18 è stato trovato «un compromesso equilibrato, in linea con gli standard europei»: questo il commento del ministro del Welfare, Elsa Fornero.
nell’area sono state dirottate sul posto. Raggiunto il gommone, questo - pur in condizioni precarie per l’eccessivo numero di persone a bordo ha deciso di proseguire la navigazione procedendo verso Malta. A questo punto, l’imbarcazione è stata raggiunta da un pattugliatore della Guardia costiera italiana, in navigazione in quel tratto di mare per vigilanza sulla pesca.
me dell’incidente sono Edi Puzzolo, 47 anni, di Udine e Antonio Presicce, 45 anni, originario di Nardò (Lecce). Le ricerche erano scattate martedì, quando la moglie di uno dei due sottufficiali, non vedendo rientrare il marito, aveva lanciato l’allarme. In tutto, nelle ricerche sono stati impegnati oltre 40 uomini, tra soccorso alpino, Guardia di Finanza, carabinieri e Protezione civile.
UDINE DRAMMA IN MONTAGNA MORTI DUE MILITARI
CATANIA BAMBINO DI 9 ANNI TENTA DI IMPICCARSI
n Due militari del terzo reggimento guastatori di stanza alla caserma Berghinz di Udine sono morti durante una escursione in montagna mentre erano in libera uscita. I corpi sono stati trovati in un canalone del monte Plauris nel comune di Venzone (Udine). Le due vitti-
n Un bambino di 9 anni di Bronte è ricoverato in rianimazione a Catania in prognosi riservata dopo che avrebbe tentato di impiccarsi con una sciarpa in seguito a un rimprovero dei genitori. Le sue condizioni sono gravi. I carabinieri stanno indagando per rico-
n La Russia opporrà il suo veto ad ogni «iniziativa di interferenza militare» in Siria da parte del consiglio di sicurezza dell’Onu, dove ritiene prematura anche qualsiasi altra misura di pressione: lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri russo, Ghennadi Gatilov. Sia l’amministrazione Obama che il presidente francese Francois Hollande non hanno escluso l’opzione militare per mettere fine alla crisi in Siria, aggravatasi dopo il massacro di Hula e la strage dei bambini.
CASO WIKILEAKS INGLESI SU ASSANGE: OK ALL’ESTRADIZIONE
n Julian Assange, fondatore di Wikileaks, potrà essere estradato in Svezia per le accuse di violenza sessuale. La Corte suprema britannica ha respinto l’appello presentato dai legali dell'ex hacker. Un verdetto raggiunto con una maggioranza di cinque a due: i giudici erano sette in totale. «Non abbiamo analizzato i fatti ma solo i dubbi di natura legale sollevati dal caso», ha detto il presidente della Corte. La Corte suprema ha dato altre due settimane di tempo per presentare nuova istanza. Possibile il ricorso a Strasburgo.
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Stadio Zedda: basta, gara pubblica Aeroporto Aereo contro volatile Carcere Buoncammino il Cagliari: 37 milioni per il restauro scattano le procedure d’emergenza non ritornerà alla città a pagina 12
a pagina 15
a pagina 14
MAXI TRUFFA
Documenti falsi per acquistare celluari e sim
L’INDAGINE Il Nas indaga su assenze e presenze dei dipendenti dell’ufficio Igiene pubblica di via Sonnino: acquisiti i registri degli ultimi due anni
Asl Un’inchiesta sull’assenteismo
i carabinieri sequestrano i registri n Sospetti di irregolarità sulle timbrature dei cartellini dei dipendenti del servizio Igiene Pubblica della Asl. Un’indagine condotta dal Nas dei carabinieri punta a far luce su orari di ingresso e uscita di medici e infermieri: ciò che risulta dalle strisciate dei badge potrebbe non corrispondere alla reale presenza del personale in ambulatori e uffici del palazzo di via Sonnino. Militari e Procura vogliono capire se anche nel dipartimento guidato da Giorgio Steri, nel corso del tempo, qualche assenteista abbia instaurato la prassi consolidata in certe amministrazioni pubbliche contro la quale l’ex ministro Brunetta le aveva provate tutte. Ossia: far timbrare il cartellino a qualche collega “amico” e non presentarsi al lavoro. Oppure passare il badge, che rivela l’orario d’ingresso, e poi magari andare a fare la spesa, o al bar, o a passeggio. Insomma: fare tutto tranne che lavorare. Nei giorni
scorsi i militari del nucleo anti sofisticazioni, guidati dal capitano Giovanni De Iorgi, si sono presentati negli ambulatori e hanno chiesto, e ottenuto, il resoconto di assenze e presenze degli ultimi due anni, registrate attraverso i badge. Adesso dovranno incrociare i dati con altri elementi a disposizione, per capire se l’assentesimo si annidi anche tra i circa quaranta (tra medici e
infermieri) dipendenti del servizio che si occupa, tra le altre cose, delle vaccinazioni per i bambini e di monitoraggio e prevensione delle malattie infettive in ambito scolastico. L’indagine sta muovendo i primi passi e nient’altro trapela sugli accertamenti condotti dai carabinieri. Dagli uffici di via Pier della Francesca non arriva alcun commento sulla vicenda, il riser-
IL PRECEDENTE L’INDAGINE APERTA SULL’ERSU n Continuano le indagini sugli assenteisti all’Ersu. A gennaio il pm Guido Pani aveva chiesto l’archiviazione per 32 dipendenti dell’ente per il diritto allo studio, ma il Gip Giovanni Massidda ha accolto la domanda solo per 4 di loro, mentre aveva disposto nuovi accertamenti su tutti gli altri. Il fascicolo per truffa era stato aperto sulla base di due informative secondo le quali i dipendenti, durante l’orario di lavoro, uscivano dagli uffici del corso Vittorio Emanuele per occuparsi di faccende personali: «La falsa attestazione del pubblico dipendente circa la presenza in ufficio» secondo il giudice «è una condotta fraudolenta che integra il reato di truffa aggravata se i periodi di assenza sono da considerare economicamente apprezzabili».
bo anche lì è massimo. Anche se pare che l’intervento dei Nas sia partito da una segnalazione nata in un clima poco cordiale tra colleghi. Di certo c’è che lunedì mattina gli uomini del Nas erano in via Sonnino, e hanno chiesto chiarimenti anche su un’altra vicenda che coinvolge il servizio di Igiene Pubblica: martedì 22 maggio, nell’ambulatorio di Ussana, è stato somministrato un vaccino scaduto a un bambino di due anni. L’errore per fortuna non ha comportato gravi conseguenze per il piccolo, ma adesso lui e la famiglia dovranno seguire una lunga trafila per verificare gli effetti dell’iniezione e, evetualmente, affrontarne una nuova. La Procura ha aperto un fascicolo per “somministrazione di farmaci scaduti” e sul registro degli indagati sarebbe già finito il nome del medico responsabile della somministrazione. Enrico Fresu
n Avrebbero acquistato telefonini cellulari e chiavette per navigare in rete, arrivando a sottoscrivere contratti per le connessioni Internet, utilizzando documenti fasulli e false generalità. Decine e decine di apparecchi telefonici, acquistati illegalmente e venduti a ignari cittadini in diverse città d’Italia. Sono dodici le persone denunciate dai carabinieri della Stazione di Sestu. Si tratta di persone che avrebbero acquistato gli apparecchi telefonici, senza verificarne la provenienza. Le indagini dei militari dell’Arma, dipendenti dalla Compagnia di Quartu, coordinata dal maggiore Alfredo Saviano, sono partite alcuni mesi fa a seguito della denucia di un cittadino di Sestu. Ricevuta la prima segnalazione i militari hanno avviato una serie di accertamenti ad ampio raggio che hanno consentito di ricostruire la truffa e rintracciare gli acquirenti dei telefonini e delle chiavette Internet. In particolare i carabinieri avrebbero analizzato decine di contratti per l’acquisto di sim card, smartphone e supporti usb per connessioni internet. I contratti, sceondo quanto accertato dagli investigatori, venivano richiesti e firmati da truffatori che utilizzavano false generalità e documenti di identificazione falsificati. «Nel corso degli accertamenti – hanno spiegato i carabinieri - veniva riscontrato l’utilizzo di credenziali di società realmente esistenti, nonché i nominativi dei rispettivi amministratori o responsabili, poi inseriti nei documenti falsificati». Gli investigatori, seguendo le spedizioni delle apparecchiature telefoniche acquistate illegalmente, hanno rintracciato i negozi in cui venivano consegnate, (quasi tutti a Roma) e poi vendute. Dodici i denunciati in stato di libertà, dodici persone che “abbagliati” dalle offerte avrebbero acquistato i telefonini di ultima generazione senza verificarne la provenienza. I carabinieri invitano «tutte le persone che abbiano intenzione di concludere acquisti di beni in assenza di documentazione in originale che possa comprovare la titolarità del bene a diffidare dei prezzi eccessivamente ribassati e soprattutto a monitorare i portali e i feedback di internet, ancorché i beni siano accompagnati da scatole integre o accessori di serie».
Via Carloforte Uccisa dal gas in casa, il Pg accusa Deroma
LA SOCIETÀ La sede della IsGas a Pirri
n Elena Orrù, l’anziana trovata morta nel suo appartamento di via Carloforte nel maggio 2004, venne uccisa dalle esalazioni di monossido di carbonio. Un gas micidiale, allora miscelato a quello di città, che si sprigionó in casa per colpa di una pardita delle tubature. Per quella morte venne aperta un’inchiesta: nei giorni precedenti alla tragedia, vicini e parenti, avevano segnalato al gestore, quindi alla IsGas, quel forte odore di gas che da tempo sentivano e che li preoccupava parecchio. Sul posto erano intervenuti i tecnici che, muniti della strumentazione necessaria, avevano tranquillizzato gli utenti: nessun pericolo. E invece la donna morì pochi giorni dopo. A rispondere di quanto accaduto è stato
chiamato il legale rappresentante della IsGas, Giuseppe De Roma, che - già assolto in primo grado al termine di un processo celebrato con rito abbreviato - sta affrontando quello d’Appello ormai arrivato alle battute finali. Martedì il pg Valerio Cicaló ha sollecitato 12 mesi di condanna per il rappresentante della società, a cui è contestato l’omicidio colposo. Stando a quanto sostenutnuto dall’accusa, l’azienda non
TRIBUNALE Elena Orrù morì nel 2004, chiesti dodici mesi in Appello per il responsabile di IsGas, assolto in primo grado
avrebbe fornito ai suoi tecnici tutti gli stumenti per evitare l’incidente perché questi ultimi avevano mezzi inidonei a rilevare il monossido di carbonio che uccise l’anziana. Di parere contrario la difesa, rappresentata dagli avvocati Bernardo Aste e Paolo Sestu, che ha sempre sostenuto il contrario: tutto quello che poteva essere fatto per scongiurare la tragedia era stato fatto. L’udienza è stata rinviata al prossimo 8 giugno. Al processo di secondo grado si sono costituiti parte civile i figli della donna che - rappresentati dagli avvocati Marco Bacchis, Anna Maria Busia e Francesco Angioni hanno chiesto una provvisionale di 50mila euro ciascuno. M.B.
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CAGLIARI
Municipio Il matrimonio si prenota online n Sono aperte le prenotazioni on line per i matrimoni. Chi vuole sposarsi nel Municipio di via Roma o nel Palazzo della Municipalita a Pirri deve registrarsi sul sito comune.cagliari.it e prenotare la sala preferita per il giorno tanto atteso. Chi non ha modo di accedere a Internet può
rivolgersi all’Ufficio di Stato Civile, negli orari di apertura al pubblico in piazza De Gasperi e alla Municipalità di Pirri. I matrimoni civili possono essere celebrati dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e il giovedì pomeriggio dalle 16.00 alle 18.30. I cagliaritani dovranno versare 70
euro in caso di celebrazione fuori dall'orario di servizio in giorni feriali, mentre il contributo sarà di 100 euro nei giorni prefestivi. I non residenti pagheranno 180 euro durante l’orario di servizio, 200 euro fuori dall'orario di servizio in giorni feriali e 220 euro nei giorni prefestivi.
Sant’Elia Zedda punta sui privati
il Cagliari: «Lavori da 37 milioni» GLI STADI Il sindaco: a breve concorso di idee per dare alla città una struttura polivalente. Ecco la relazione dei tecnici di Cellino: restaurarlo costa più di un impianto nuovo. Progetto per San Paolo di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it
n Secondo il Cagliari costa meno ricostruire un nuovo stadio che ristrutturare il Sant’Elia. Ma il sindaco va avanti col suo progetto di affidare i lavori a «seri operatori privati» per la realizzazione di un impianto polivalente che possa «anche» ospitare le partite del Cagliari. E ieri i tecnici di Cellino hanno portato in Comune un progetto per lo stadio in via San Paolo, mentre vanno avanti i lavori a Quartu dove la squadra dovrebbe emigrare. Dopo l’inizio stagione a Trieste. È sempre complicato il gioco di incastri per la vicenda stadio, ma sul Sant’Elia le visioni restano contrapposte: il Cagliari vorrebbe costruire uno stadio moderno e il Comune si affida al concorso di idee stabilito dal Consiglio comunale per la riqualificazione. LA RELAZIONE SUL SANT’ELIA 36,3 milioni per gli interventi di adeguamento strutturale e messa in sicurezza, a cui si dovrebbero aggiungere anche altre spese. Questo è il succo della relazione tecnica che il Cagliari ha presentato al Comune il 24 maggio, anche se in quell’incontro tecnico all’ordine del giorno c’era l’area di via San Paolo. Ieri c’è stato l’ennesimo colpo di scena e i tecnici dei rossoblù hanno presentato un progetto per lo stadio nuovo in via San Paolo. La relazione che l’ingegnere Mario Marongiu ha consegnato a Palazzo Bacaredda giovedì scorso esamina nel dettaglio le condizioni dello stadio partendo dalla sua costruzione del 1970. «Le principali cause del degrado dello stadio Sant’Elia sono da attribuirsi in modo particolare alla vicinanza della struttura al mare e quindi esposta all’aria salmastra oltre che all’attacco dell’anidride carbonica presente in atmosfera - si legge nella relazione - ne consegue
il degrado del calcestruzzo esposto all’aria che diventa poroso e la conseguente formazione di ruggine che, occupando un volume di molto superiore al volume del metallo corroso, determina la nascita di forze espansive in grado di staccare ed allontanare il calcestruzzo a contatto (copriferro)». E proprio il copriferro sarebbe uno dei problemi che lo stadio si porta avanti dalla nascita, perché se il Sant’Elia venisse costruito ora in riva al mare, in base all’attuale normativa, lo spessore del copriferro dovrebbe essere non inferiore a 4,5 centimetri. Marongiu scrive anche che in base alla legislazione in vigore nel 1970 lo spessore sarebbe comunque dovuto essere di almeno 3,5 centimetri mentre «di fatto siamo in presenza di un calcestruzzo molto scadente con classe di resistenza bassa e con copriferro tra 1 e 2 centimetri». Scrive ancora l’ingegnere del Cagliari: «Volendo esprimere un giudizio complessivo si può affermare che lo stadio, nonostante siano trascorsi solo 42 anni dalla sua costruzione, ha raggiunto uno stato di degrado tale che, tecnicamente, appare difficile giustificare la sua conservazione». L’AUTOGOL DEL CAGLIARI Ieri il sindaco ha riepilogato gli incontri-scontri con il Cagliari rispondendo a due interrogazioni dei Riformatori Sandro Vargiu e Roberto Porrà. Massimo Zedda si è soffermato sulla questione che ha definito «un autogol del Cagliari»: il pignoramento verso terzi (Sky e Lega Calcio) per i debiti della società nei confronti del Comune. Zedda ha spiegato che era stato il Cagliari a volere la causa contro il Comune, ma l’ha persa ed è scattata la richiesta di pignoramento. La società ha poi chiesto di rimettere tutto in discussione e rivolgersi a un arbitrato, ma il Comune giovedì scorso ha comunicato di rifiutare l’azzardata proposta di Cellino.
GLI IMPIANTI Dall’alto: il Sant’Elia, l’area di via San Paolo e Is Arenas a Quartu
LO STUDIO
«NIENTE AUTO, CON LA METRO SI RISPARMIA» n “Lasciare l’auto alla fermata e raggiungere piazza Repubblica in Metro è più conveniente”. Questo è il responso di un sondaggio organizzato dal Crimm dell’Università di Cagliari. Secondo il Centro ricerche modelli di mobilità «il 42 per cento degli automobilisti intervistati provenienti dalla periferia cagliaritana e dall’Area vasta, che abitualmente raggiungevano piazza Repubblica con la propria auto, passa a MetroCagliari, lasciando l’auto in uno dei parcheggi di scambio vicini alle fermate della Metro». Gli esperti del Crmm sono soddisfatti dai risultati del programma di promozione della mobilità sostenibile “Casteddu mobility styles”. «Se al termine del programma (febbraio 2012) il 30,4 per cento si era già convertito all’uso della metro, a distanza di soli tre mesi dalla partecipazione, questa quota non solo viene confermata ma è aumentata dell’11,6 per cento - spiegano dal Crimm - con la Metro si abbatte l’inquinamento. Se un simile programma personalizzato fosse implementato su vasta scala (circa cinquemila partecipanti), in due anni si potrebbero ridurre di oltre 3,2 milioni di Km le distanze percorse in auto nel centro di Cagliari, di 480 tonnellate le emissioni di CO2 prodotte, e i partecipanti risparmierebbero complessivamente oltre 1,2 milioni di euro per i costi sostenuti per spostamenti e parcheggio». Perché lasciare l’auto e prendere la Metro comporta un risparmio non indifferente sotto il profilo economico e, al tempo stesso, un calo considerevole delle emissioni di CO2.
TURISMO IN AULA IL CASO DEL SITO VISIT-CAGLIARI n Il capogruppo Pdl Giuseppe Farris ha illustrato in Aula le informazioni turistiche che si trovano sui sito del Comune. Ieri ha riprodotto una serie di ricerche su Internet fatte due mesi fa, scoprendo che il sito istituzionale visit-cagliari.it neanche si trovava con Google. E, una volta trovato, ha evidenziato una lunga serie di pecche e mancanze: a fine aprile non c’era neanche annunciata la sagra di Sant’Efisio. L’assessore Barbara Argiolas ha accolto tutte le sollecitazioni del capogruppo Pdl, ma ha illustrato come in due mesi siano già cambiate molte cose. Il sito non era neanche indicizzato, mentre adesso si trova subito e sta subendo un aggiornamento costante. «Avendo più risorse a disposizione non avremmo esitato a rifarlo completamente, ma ora ci stiamo impegnando a migliorarlo il più possibile».
METRO Passeggeri a bordo
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CAGLIARI LIRICO DIANA (PD): FONDI ANCORA FERMI PERCHÉ MANCA IL PIANO INDUSTRIALE
SANITÀ NUOVA PROTESTA DEGLI OSS ALL’ASSESSORATO ALLA SANITÀ
APPUNTAMENTI IN SCENA AL GHETTO LE “METAMORFOSI” DEL LICEO SIOTTO
n «Da notizie apprese dall’assessorato della pubblica istruzione sembrerebbe che la Fondazione teatro liricoi non abbia ancora presentato il piano industriale indispensabile per l’erogazione della prima rata dei fondi regionali, che avrebbe già da tempo dovuto percepire»: così sostiene il presidente del gruppo consiliare regionale PD, Giampaolo Diana, che sulla situazione del teatro lirico ha presentato un’interrogazione.
n In piazza, ancora una volta, sempre sotto l’assessorato alla Sanità: gli operatori socio sanitari degli ospedali sardi, idonei per concorso per le assunzioni ma scalzati dagli interinali, anche stamattina staranno con fischietti e trombe sotto le finestre di Simona De Francisci per dire basta agli sprechi nella gestione del personale della sanità sarda e chiedere giustizia.
n Le Metamorfosi di Publio Ovidio Nasone in scena nel centro comunale “Il Ghetto”. L’appuntamento è fissato per oggi alle 19, l’ingresso è gratuito. L'iniziativa è uno dei tanti eventi legati alla mostra di archeologia subacquea dal titolo, “Le stive e gli Abissi”, in programma fino al 30 settembre nelle sale del centro di via santa Croce. Lo spettacolo sarà messo in scena dal laboratorio teatrale del liceo Siotto Pintor.
Poetto «Amianto, bonifiche immediate» LE ANALISI Confermata la presenza di eternit, subito la pulizia nella parte di spiaggia a ridosso della strada. Studio per valutare l’eventuale contaminazione di altre aree: Asl e Arpas in campo n Partirà la prossima settimana, tra lunedì e mercoledì, la rimozione dei frammenti d’amianto tra la quarta e la quinta fermata del Poetto. «Stiamo lavorando d’intesa con l’Asl e l’Arpas», specifica l’assessore comunale ai Servizi tecnologici Pierluigi Leo, «per portare via i frammenti». Il piano predisposto dall’amministrazione comunale, per ora, si limita semplicemente alla «rimozione del materiale incriminato«, sottolinea ancora Leo. L’operazione sarà eseguita da personale specializzato e durerà in tutto due settimane, periodo in cui la zona interessata sarà off limits. Nel frattempo l’Arpas eseguirà le analisi per capire se c’è stata contaminazione nel resto della spiaggia. Se dovessero essere positive, e solo in quel caso, si procederà alla bonifica di tutta l’area. Prima però dovrà essere convocata la conferenza di servizi: passo necessario per trovare risorse e concertare qualsiasi azione con Provincia, Regione, azienda sa-
nitaria e agenzia regionale per l’ambiente. Quindi, al momento, niente allarmismi: il cemento killer, meglio noto come eternit, diventa mortale solo se viene sbriciolato. Sono infatti le polveri sottili dell’amianto, minuscole ed invisibili all’occhio umano, che se inalate provocano tumori mortali come asbestosi e mesotelioma. I frammenti ritrovati nella zona del Poetto sono a prima vista simili a pietre della grandezza di 3-4 centimetri. È probabile che la loro comparsa sia legata alla demolizione dei casotti avvenuta nel lontano 1986. La maggior è stata trovata nell’area vicino alla strada e non davanti alla battigia, poco probabile a questo punto il contatto con l’acqua del mare che avrebbe potuto ulteriormente sbriciolarle. Ecco perché l’intervento di rimozione ha chiamato direttamente in causa solo il Comune: la parte interessata non ricade nelle zone demaniali. «L’intervento sarà realizzato il più velocemente possibile«,
IN SPIAGGIA Pezzi di eternit trovati tra la quarta e la quinta fermata
continua ancora l’assessore Leo, «vogliamo fare in fretta perché la stagione estiva è ormai iniziata. La rimozione deve essere eseguita da personale specializzato in grado di andare a caccia dei frammenti e poi di smaltirli seguendo le procedure previste dalla legge. Questo tipo d’azione sarà limitata nel tempo, prevediamo che possa durare al massimo due settimane». Saranno poi i risultati delle analisi eseguite velocemente dall’Arpas a stabilire poi quello che succederà nei giorni successivi: il verdetto arriverà nei primi giorni della prossima settimana. E nel frattempo si spera che siano negative. «L’eventuale bonifica dell’intera zona sarà di certo complicata», prevede l’assessore provinciale all’Ambiente Ignazio Tolu, «anche perché prima bisognerà stabilire il tipo d’inquinamento facendo delle analisi accurate anche del sottosuolo». Solo dopo la palla passerà alla conferenza dei servizi che vedrà insieme Regione, Comune, Provincia, Arpas e Asl: nel caso, sarà convocata per stabilire in ogni minimo dettaglio le fasi successive di bonifica, stanziamento di risorse comprese. Francesca Ortalli
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CAGLIARI
Su Siccu Progetto e formazione per i ricciai n Dodici box per la vendita e sei per la degustazione di ricci a Su Siccu, tra viale Colombo e via Caboto. Saranno strutture amovibili, per un’operazione da 145mila euro. L’assegnazione degli spazi avverrà a settembre, solo a aprile il
Comune potrà chiedere una proroga. Prima, i futuri venditori dovranno seguire un corso. Ieri, la commissione Attività produttive, presieduta da Mondo Perra (Socialisti), ha approvato a maggioranza la proposta di deliberazione. «Do-
vevamo evitare a tutti i costi di perdere anche la prossima stagione», spiega l’assessore Barbara Argiolas, «sarà un bando aperto sul lungo periodo, attendiamo dalle associazioni di categoria dei commercianti l’offerta più bassa per il cor-
so che dovranno seguire i ricciai, indispensabile per avere i requisiti professionali». Mondo Perra, presidente della commissione, si dice «soddisfatto, l’operazione avrà un notevole indotto sullo sviluppo economico e turistico».
L’UNIVERSITÀ AL VOTO
La lista Unica 2.0 stravince le elezioni tra gli studenti n È Unica 2.0 a vincere le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi interni all’Ateneo, con una percentuale che lascia poco spazio a interpretazioni. Il 71 per cento dei 5179 studenti, pari al 20,85 per cento, che ha votato in tutte le facoltà tra martedì e ieri, conferma il voto alla lista già vincente tre anni fa. Agli altri due competitor sono rimaste le briciole: Studenti Ajò ha avuto il venti per cento delle preferenze, Uniti e Liberi si ferma al dieci. Tradotto in numeri: 3600 voti per Unica 2.0, 1100 per Studenti Ajò, poco più di cinquecento per Uniti e Liberi. Vanno a Unica 2.0 le due sedie disponibili nel Consiglio di amministrazione, stesso discorso per il Cus. In Senato accademico il risultato è di tre su quattro, un posto va a Studenti Ajò. «La risposta è chiarissima, raccogliamo i frutti di un lavoro lungo tre anni. Le accuse non ci toccano, alla fine ciò che premia è il quotidiano impegno», spiega Marco Meloni, rappresentante uscente degli studenti di Unica 2.0, «la data scelta per le elezioni non era ottimale, in molti hanno preso il treno o il pullman dai loro paesi pur di venire a votare. Abbiamo accettato la sfida di queste date ostiche, per non far passare altro tempo e avere subito le rappresentanze», prosegue Meloni. Solo uno studente su sei dell’Ateneo si è presentato alle urne. «Ci sono studenti inattivi che non vivono l’università appieno», spiega Meloni, «certamente continueremo a operare anche sul fronte della promozione della partecipazione, per avere studenti cittadini e attivi». Maurizio Castangia, rappresentante di Ajò Studenti, è comunque felice: «Da soli abbiamo ottenuto tutti questi voti, mettendo un rappresentante nel Senato accademico. Lavoreremo sodo per il futuro», dice, «non avendo partiti o sindacati che ci appoggiano, dico che non è andata per niente male». Punta il dito contro l’astensione Roberto Mura, di Uniti e Liberi: «Riconosciamo la forte sconfitta, è un dato di fatto. C’è una chiarissima disaffezione verso la rappresentanza studentesca, vista la bassa affluenza», dice, «in questi casi, la cosa migliore è pensare a ripartire». Paolo Rapeanu
numeri 71%
È la percentuale di preferenze incassata dalla lista Unica 2.0, orientata a sinistra. Circa il 20 per cento è stato fatto registrare dalla lista Studenti Ajo e il restante 10 è andato a Uniti e Liberi.
5179
Gli studenti, su 30mila aventi diritto, che si sono presentati alle urne per votare i rappresentanti negli organismi decisionali dell’Ateneo.
20,8%
È l’affluenza al voto fatta registrate in due giorni di apertura delle urne.
IN PRIGIONE Una guardia nei corridoi, l’ufficio per digitalizzare i documenti e la presentazione del progetto Gagli-Off nella biblioteca
ROBERTO PILI
Carcere Un lavoro ai detenuti
e Buoncammino non si libera IL FUTURO L’apertura della struttura di Uta non comporterà la dismissione della prigione storica: potrebbe ospitare uffici. Dodici condannati per rapina e omicidio lavorano con Gagli-Off n Mentre vanno avanti i lavori per il carcere di Uta è ancora incerto il futuro di Buoncammino. Albergo, museo o casinò sono tante le ipotesi anche suggestive, ma non sembra facile che il futuro del carcere possa cambiare in modo radicale. «È una struttura vincolata, dove gli interventi di riqualificazione sarebbero molto costosi per renderla moderna perché è una concezione ottocentesca degli istituto di pena», spiega Gianfranco De Gesu, provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria. A Palermo la costruzione del Pagliarelli non è stata seguita dall’abbandono dell’Ucciardone e una situazione analoga si prospetta anche per Buoncammino. Ma se Cagliari non ha
abbastanza detenuti per riempire due prigioni, il provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria si trova in via Tuveri in locali per cui il Ministero della Giustizia paga l’affitto. De Gesu ammette che «noi un’idea precisa su come sfruttare Buoncammino dopo l’apertura di Uta ce l’abbiamo ben chiara, ma non posso anticipare niente». Tra vincoli, costi per la ristrutturazione e progetti alternativi la situazione del carcere assomiglia a quella dello stadio Sant’Elia, solo che lì dentro non si gioca. Però si lavora, perché per dodici ospiti arriva un lavoro creato su misura. II progetto Gagli-OFF per il recupero dei detenuti, dopo una preparazione di un anno e mezzo, ha portato
dodici persone (tutte condannate per omicidio o rapina) a lavorare dentro e fuori dal carcere. Attraverso il progetto, curato dalla società Sos (Servizi all‘occupazione e allo sviluppo), è stata trovata per ogni detenuto la mansione ideale per cercare di rifarsi una vita e, soprattutto, di limitare al massimo la recidiva. Ogni giorno otto persone laGIANFRANCO sciano il carcere per svolgere vari DE GESU lavori dal giardinaggio al riciclaggio Il provveditore della carta. Altri quattro si occuparegionale no della digitalizzazione dei docudell’amministra- menti del Comune di Elmas, per zione loro è stato creato un ufficio appopenitenziaria sito dentro il carcere dove hanno a annuncia che disposizione computer e scanner per il futuro di per trasformare in “file” digitali i Buoncammino faldoni cartacei. «Sono molto conesiste già un tento per questa opportunità - spieprogetto. ga Giuseppe Melis - la mia fine pena è nel 2028, ma con questo lavoro la mente non è più in carcere: evade... ma nel senso buono». Marcello Zasso
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CAGLIARI IL CONFRONTO IL MINISTRO PASSERA HA INCONTRATO EMANUELE FRONGIA
ANALISI DELFINO MORTO A QUARTU «NON SI TRATTA DI UN’EPIDEMIA»
LA CONFERENZA DOMANI ALL’EXMA’ SI DISCUTE DI ENERGIA SOSTENIBILE
n Il presidente della commissione per l’internazionalizzazione delle imprese della Confesercenti Emanuele Frongia ha incontrato il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. «Abbiamo parlato di alcune problematiche comuni a tutto il Paese – spiega Frongia –, a cominciare dall’accesso al credito da parte delle imprese. Passera ha preso a cuore le istanze delle aziende che si trovano nella fase di start up».
n Primi esiti degli accertamenti dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna sul delfino spiaggiato il 25 maggio nelle acque di S’Oru e Mari a Quartu. «Dal primo esame anatomo-patologico non esistono elementi tali da far supporre l’ipotesi di una epidemia nel Mediterraneo – dice il veterinario responsabile - eseguiremo una serie di analisi per accertare le cause di morte del cetaceo».
n “Progetto per la realizzazione di reti di sostenibilità energetica”. È il titolo della conferenza che si terrà domani alle 16 nei locali dell’Exma’ in via San Lucifero. «L’incontro - spiegano gli organizzatori - servirà a spiegare ai cittadini e alle amministrazioni locali quale sia l’idea dell’Europa sull’energia e il conseguente raggiungimento del protocollo di Kyoto e conseguentemente la riduzione dei costi energetici».
Elmas Bird strike, l’aereo rientra L’INTERVENTO Emergenza ieri mattina per un volo Ryanair: un volatile nel motore, in pista scatta il piano d’emergenza n Un volatile finisce nel motore di un aereo appena decollato, il velivolo torna in aeroporto e vengono sbarcati tutti i passeggeri. Momenti di tensione, ieri mattina, all’aeroporto di Elmas. Il volo Ryanair, diretto a Charleroi, è tornato all’aerostazione a causa di quello che tecnicamente viene chiamato “bird strike”, un volatile finito all’interno di un motore. Nessun pericolo per i 112 passeggeri diretti in Belgio, per loro “solo” una partenza ritardata di circa 5 ore. L’episodio è avvenuto poco prima delle 8. Il volo Ryanair, con i 112 passeggeri a bordo, è decollato come previsto dalla compagnia, alle 7,45 dell’aeroporto di Elmas. Sarebbe dovuto arrivare dopo poco meno di due ore a Charleroi, ma trascorso qualche minuto il pilota si sarebbe accorto di un problema. Proprio durante le fasi di decollo in uno dei motori sarebbe finito un volatile e sul pannello di controllo del comandate si sarebbe accesa la spia che se-
numeri 7,45
È l’orario in cui il volo Ryanair è partito dall’aeroporto di Elmas.
112
I passeggeri che si trovavano a bordo del volo Ryanair diretto a Charleroi.
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Sono circa 5 le ore di ritardo accumulate dai viaggiatori dopo il nuovo atterraggio a Elmas.
L’ALLARME Ieri a Elmas è scattato il protocollo d’emergenza
gnalava il possibile “bird strike”. Il comandante ha subito informato di quanto era appena accaduto la torre di controllo di Elmas. In aeroporto è scattato il protocollo di emergenza. Sono stati messi in preallarme i vigili del fuoco che hanno fratto uscire i mezzi, le forze dell’ordine, il personale della Sogaer e le ambulanze del 118. Tutti hanno atteso il rientro del volo.
info IL SOCCORSO Un marinaio è caduta da una scala su una nave ed è sato sbarcato.
L’aereo è atterrato senza alcun problema in aeroporto. A quanto pare nessuno dei passeggeri si era accorto di niente. Sarebbe stato lo stesso comandante a informare i viaggiatori di quanto accaduto e del rientro a Elmas. I 112 passeggeri sono stati sbarcati e, circa 4 ore dopo, sono ripartiti con un altro volo Ryanair per Charleroi. Ma.Sc.
VIA BLIGNY
Rompe i vetri per ripulire auto parcheggiate n Sfonda i vetri delle auto per rubare gli oggetti che si trovano all’interno. Gli agenti della squadra volante hanno arrestato Efisio Podda,. 39 anni, per tentato furto aggravato. L’uomo è stato bloccato dai poliziotti, nella notte tra martedì e mercoledì, in via Bligny mentre rovistava all’interno dell’abitacolo di una vettura. L’episodio è avvenuto intorno alle 5. Alla centrale operativa della polizia sono arrivate le segnalazioni di alcuni residenti: “C’è un uomo che sfonda i vetri della auto parcheggiate. Ne sta danneggiando mole, dovete intervenire”, avrebbero detto i residenti. Ricevuta la segnalazione la polizia ha inviato sul posto alcune “pantere” della squadra volante. Gli agenti hanno transitando in via Bligny hanno visto un uomo rovistare all’interno di una vettura e lo hanno subito bloccato. L’auto aveva la serratura manomessa e uno dei finestrini era stato mandato in frantumi. L’abitacolo era stato messo a soqquadro in cerca di oggetti di valore e denaro. Per il 39enne si sono quindi aperte le porte della camera di sicurezza.
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SPORT
Stanco di giocatori impiegati
Cellino: «Cambio metà squadra» n «Cambio metà squadra perché mi sono stancato». Massimo Cellino in “Un Giorno da pecora”, trasmissione radiofonica, si scatena. L’assist è il calcioscommesse e «meglio due feriti che un morto», frase pronunciata da Gigi Buffon sui pareggi di fine stagione. «Io sto cambiando molte cose per smuovere la situazione statistica nella mia squadra: sembra quasi che i miei giocatori debbano arrivare a 40 punti e poi abbiano finito il loro mandato. Non è che si facciano i pareggi, ma non hanno più tensione, non c'è più agonismo, diventano degli impiegati che ti dicono che sei arrivato puntuale all’allenamento. Ma il calcio è altro. A me queste cose non mi piacciono».
PINILLA DIFENDE ASTORI E FRECCIATA A BONUCCI «LE INDAGINI? UNA BATTUTA, MA NON PER LUI»
MERCATO ADDIO KALADZE, IL GENOA VUOLE CANINI I ROSSOBLÙ PUNTANO ALL’ALTRA METÀ DI EKDAL
n Su Twitter lancia stilettate e, sempre sul microblogging del “cinguettare” (to tweet in inglese), si difende. Mauricio Pinilla prima commenta l’esclusione di Davide Astori dagli Europei («Fuori dei 23 è roba da matti ... O da indagare ?? allora ci pensa la procura di Bari..!») e poi spiega il suo messaggio: «Chiarisco che la battuta delle indagini non riguardava Bonucci. Anzi non sapevo neanche il suo problema». Tanto non basta per i tifosi juventini imbufaliti che punzecchiano il cileno con un tweet: «Invece di lanciare frecciatine a Bonucci pensa a salvarti l'anno prossimo». Il rossoblù non si scompone: «Non ti preoccupare, ci penso io».
n Un’altra pretendente per Michele Canini. Il ritiro di Kaladze e l'interesse di diverse squadre su Granqvist ha costretto il Genoa a guardarsi intorno per un difensore centrale. L'obiettivo principale sembra essere il centrale del Cagliari che ha il contratto in scadenza nel 2013. Al Genoa ritroverebbe un vecchio compagno di tante battaglie: Davide Biondini. n Il Cagliari, invece, vorrebbe ottenere l’altra metà del cartellino di Albin Ekdal, il cui 50% era stato acquistato nell’agosto 2011 versando alla Juventus 1,5 milioni di euro. Il presidente Cellino punta molto sullo svedese che ha collezionato 30 presenze e un gol con la maglia rossoblù.
L’equivoco in Belgio
I FINALI A 40 PUNTI E poi via alle note statistiche sui finali di campionato. «Nelle ultime partite di campionato degli ultimi tre anni, io ho fatto: tre anni fa, cinque punti nelle ultime quindici partite. L'anno scorso ho fatto tre punti nelle ultime otto partite e quest'anno ci siamo salvati col minimo impegno. Siamo pagati per salvarci o per giocare ogni partita?». Quindi, cosa fare con i giocatori del Cagliari? «Cambio metà squadra, perché questa mentalità a me non piace. Quando hai dei calciatori che sono sottoposti a contratti sindacali, che hanno diritti a ferie di Natale eccetera, fa perdere lo spirito». Ma Cellino prima fa la lezione a Gigi Buffon. «Dice molte cose divertenti ma pensi a parare e a rappresentarci bene per gli Europei. Lui deve parare più che parlare e non rappresenta tutti i giocatori italiani». SULLA CRISI Poi parla di Monti e della crisi. «Fermare il calcio? È la seconda azienda italiana. Prima di essere presidente sono un imprenditore, un presidente deve essere in gamba. Io sono un cittadino italiano e sono molto critico, e Monti mi ricorda mio nonno che mi diceva “Ci ho messo tanto a insegnare al mio cavallo a non mangiare che alla fine ci sono riuscito ed è morto di fame”, e questo mi fa pensare a super Mario. Sono molto preoccupato per il mio paese». Fermare il calcio? «Non prendo minimamente in considerazione quello che ha detto sul calcio, va fermato il mondo non il calcio. I problemi vanno risolti. Abbiamo dei problemi e altrove ne hanno lo stesso ma lo nascondono». Parlerò di crisi «solo quando la gente andrà a raccogliere pomodori e uva, la gente è in crisi perché non si compra l’ipad nuovo ma per cortesia...bisogna darsi da fare». CALCIOSCOMMESSE «Hanno ingigantito una situazione che è stata taciuta e sottovalutata e presa come un luogo comune perché la rigidità dell’ufficio indagine che c’era un tempo ha dato spazio a calciatori sottopagati di fare qualche scommessa, dai 100 euro e poi hanno perso di vista la realtà. Io non so neanche come si fa una scommessa». Chi ha sbagliato va radiato? «Chi ha scommesso andava preso a calci nel sedere, stiamo andando a chiudere il cerchio quando i buoi sono scappati». Appuntamento in radio per suonare. «Molto volentieri, è la cosa più bella che faccio», ha detto il presidente rossoblù.
LA POLEMICA «Sembra che i miei giocatori debbano arrivare a 40 punti per finire il mandato. Questo non è calcio»
Nainggolan «Firmo alla Juve»
E poi la smentita: mai detto n Che la lingua fiamminga non sia proprio una passeggiata si sa. Anche se si dice solo “Hanno ucciso Bugs Bunny”. “Ze hebben Bugs Bunny vermoord”. Ma ieri Nainggolan ha trascorso la sua giornata col mal di testa. Perché se Nainggolan ha detto “aglio” gli amici del Belgio hanno capito “cipolla”. E non una cipolla di poco conto. Di pomeriggio in Italia è arrivata la traduzione dell’intervista rilasciata dal centrocmpista rossoblù durante il ritiro con la nazionale. E diceva, esattamente, che «con la Juventus c'è un accordo, lunedì il mio agente mi ha mostrato il contratto che potrei firmare con la Juve. Tutto è pronto, ma ci sono due cose che possono impedire il trasferimento: il prezzo e l'interesse di altri club come ad esempio Inter, Milan o Napoli. Lo Zenit San Pietroburgo? Sì, ma io firmerei con loro solo a fine di agosto...». E ancora «il denaro non è tutto, ho 24 anni e questo è il momento di fare un passo avanti nella mia carriera. Se vado in Russia mi guadagno da vivere, ma forse non avrò più l'occasione di giocare in un grande club. Mi piacerebbe restare in Italia. Se dovesse presentarsi l'Inter le cose potrebbero cambiare. Anche il Milan e il
L’INTERVISTA In lingua fiamminga parlava di presidente “pazzo”, interesse di Milan, Inter e Napoli. L’agente: «Radja era preoccupato» Napoli hanno chiesto informazioni sul mio conto, ma la Juve e un altro club che non posso nominare sono, al momento, le ipotesi più concrete». Cellino? «Il presidente più pazzo d'Italia, un giorno dice vado via e l'altro che devo rimanere. Comunque penso che chieda troppi soldi per il mio cartellino, 15 milioni di euro. Le squadre italiane preferiscono acquistare un brasiliano alla metà». LA SMENTITA IMMEDIATA Ma a quanto pare il giornalista del "Derniere Heure” non ha capito nulla, perché la smentita di Nainggolan è stata immediata. Twitter lo strumento. «Non ho firmato assolutamente con la Juve. Né parlato del nostro presidente. Ho soltanto detto che è un onore essere seguito da grande squadre. Né ho detto
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RADJA NAINGGOLAN «Dico con tranquillità che sono sempre un giocatore del Cagliari e non ho parlato con nessuno»
che parto!!! Hanno scritto delle cose che hanno voluto scivere loro». Rassicurati i tifosi. «Non credete a quello che c'è scritto. Vi posso dire con tranquillità che sono sempre un giocatore del Cagliari e che non ho parlato con nessuno!!». A spiegare il qui pro quo il suo agente Beltrami secondo il quale il riferimento alla firma vicina con la Juve era relativo a gennaio. «Radja mi ha chiamato preoccupato, fortunatamente all’intervista era presente l’addetto stampa del Belgio e abbiamo chiarito l’equivoco. Lunedì il giocatore era in ritiro con il Belgio e io da tutt'altra parte. Un suo arrivo ora alla Juve? I bianconeri adesso stanno pensando ad altro». Che Nainggolan sia in partenza non c’è dubbio. Ma la sua futura squadra resta tuttora un interrogativo. Di certo nel frattempo ci vorrebbe una lezione di lingua fiamminga per tutti. «Su di lui vengono scritte tante bugie - ha detto ieri Cellino Sono partito per Miami dopo aver letto i giornali e ciò che si scrive su di lui. Torno dopo quindici giorni e leggo le stesse cose. Con la Juventus non c'è niente, così come con nessun altro club». Virginia Saba
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SPORT ZEMAN «ALLA ROMA? NIENTE DI CERTO I GIORNALISTI SANNO COSE CHE NON SO»
PANCHINE ALTRO RANIERI DI MONACO L’EX TECNICO DELL’INTER: UN ONORE
LIPPI IL SUO GUANGZHOU BATTE TOKYO E VOLA AI QUARTI DI CHAMPIONS ASIATICA
n «Non c'è ancora niente di certo e di ufficiale», ha detto Zeman sul suo futuro nella panchina della Roma.« Non ho parlato da allenatore della Roma, ma ho parlato di scelte eventuali, se dovessi essere io l'allenatore. Ho detto che nel caso in cui andrò a Roma si faranno certe scelte. Questo è stato tagliato nel servizio». Sugli incontri con Baldini e Sabatini: «Chi ha detto che ci siamo visti. Incontro con Sabatini? sapete cose che io non so».
n Nuova avventura per Claudio Ranieri che da oggi allenerà il Monaco, squadra del Principato dal passato illustre, oggi relegata in Ligue 2, la serie B francese. La notizia è stata confermata dalla società in un comunicato: Ranieri ha firmato un contratto di due anni, con un'opzione per il terzo. Il tecnico: «Essere stato scelto per allenare il Monaco è un immenso onore È uno dei più grandi club del calcio europeo».
n Il tecnico campione del mondo del 2006, Marcello Lippi esordisce con una sudatissima vittoria del suo Guangzhou contro l’FC Tokyo, nella partita unica degli ottavi di finale della Champions League asiatica, principale obiettivo del gruppo Evergrande, la ricca società che gestisce la squadra cantonese. Il tecnico è riuscito a battere Tokyo 1-0 grazie al gol di Cleo, ex Partizan, che approfitta di un errore difensivo dei giapponesi.
Buffon Vergogna
la fuga di notizie I pari di comodo? Non sono truffe COVERCIANO Il portiere della Nazionale: «Sull'irruzione della polizia c'erano le telecamere dalle 6 del mattino. Mi chiameranno in Procura? Lo saprò dai giornali... A Monti ha già risposto il presidente Abete» FIGC Oggi a Roma parte il processo sportivo dopo i deferimenti del procuratore federale Stefano Palazzi
n Deluso, arrabbiato, stupito. Un Gigi Buffon battagliero quello che si presenta in conferenza stampa, dal ritiro dell'Italia a Coverciano, per difendere il suo pensiero («Meglio due feriti che un morto») sui pareggi di comodo a senza che dietro ci sia frode sportiva, per commentare le considerazioni fatte dal presidente del consiglio Mario Monti e per dire la sua sulla nuova ondata di arresti nel Calcioscommesse. Mario Monti. «Non mi permetto di profferire verbo sulla questione, parliamo sempre del presidente del Consiglio, la risposta migliore l'ha data il presidente Abete. Se fermassimo il calcio per due o tre anni, l'85% dei calciatori, quelli onesti, rimarrebbe senza lavoro. Io magari un altro lo trovo». Pareggi di comodo. «Le persone perbene con la coscienza a posto e senza scheletri nell'armadio non possono esprimere il proprio pensiero. Andrebbe preservata la libertà di pensiero degli altri. Per questo accetto le critiche e mi prendo le responsabilità, però dispiace sentire delle paternali. Io non devo dire quello che volete voi giornalisti, credevo andasse fatto un distinguo tra comportamenti anche discutibili, ma non certo paragonabili a organizzazioni criminali. Ma quello che interessa è mettere qualcuno alla gogna... Non lo so se per quelle frasi sarò ascoltato in
Procura, il brutto è che le cose si apprendono sempre dai giornali prima». Il blitz a Coverciano.«Ci sono delle operazioni giudiziarie, e voi lo sapete quattro mesi prima. Uno parla con i pm e voi sapete il contenuto 10’dopo: è una vergogna. Fuori da Coverciano c'erano le telecamere dalle 6 del mattino». L'Europeo e il Mondiale. «Ci arrivo bene, coi compagni vogliamo ritagliarci un ruolo di protagonisti. Ma se vinciamo il titolo non si dica che le polemiche fanno bene, è una cosa così stucchevole che fa rabbrividire. Questo scandalo coinvolge un movimento intero, quello del 2006 per il 95% una sola società». Tricolore e Conte. «Dopo anni che ho vinto uno scudetto, ora si parla di campionato virtuale, ma è stato senza ombre. Quando uno sbaglia è giusto che paghi, di mezzo c'è il valore della lealtà e le pene devono essere esemplari. Poi bisogna fare delle distinzioni tra colpe molto gravi e relative. Non temo di perdere Conte, le accuse su di lui non sono così forti». Sulle indagini.«Ho fiducia che i pm facciano giustizia. Non c'è niente di peggio che speculare sulla vita delle persone. Dopo l'errore di Lecce qualcuno pensava avessi scommesso, se una persona è talmente maliziosa è inutile che io venga a parlare di morale. Offese che ti disarmano».
Eccellenza San Teodoro, la salvezza in tasca
PROMOZIONE S.ELENA OBBLIGATA A VINCERE
Scommesse Ecco Napoli
via al processo sportivo CALCIOCAOS Concluse le indagini della Procura partenopea, avvisi di garanzia a Gianello e Giusti. Sul filone di Cremona Mezzaroma è sereno. Oggi a Roma in giudizio 61 tesserati e 22 club, rischia l’Atalanta n Dopo le inchieste condotte dalle Procure di Cremona e Bari, si inserisce anche quella di Napoli che porta un avviso di conclusione di indagini preliminari per gli ex calciatori Gianello e Giusti, accusati “di aver compiuto atti diretti ad alterare il risultato dell'incontro di calcio Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010”. Gianello, su richiesta di Giusti, prese contatto con i compagni di squadra, Cannavaro e Grava, promettendogli del denaro qualora avessero contribuito alla vittoria della Samp. I due difensori non accettarono ma il rifiuto dei tesserati non impedisce al Napoli di essere coinvolto per responsabilità oggettiva. Il club partenopeo rischia di perdere l'Europa. SIENA, MEZZAROMA È SERENO Tornando all'inchiesta di Cremona che ha portato all’arresto di 19 persone, il fatto che per una volta non siano emersi particolari nuovi è preso come un segnale positivo in casa Siena. Martedì un'informativa dei cara-
S.TEODORO Giovanni Cadau e Doddo
binieri parlava, secondo le rivelazioni di Carobbio, di un Mezzaroma disposto a chiedere ai suoi di perdere per favorire una sua scommessa, ieri nessun elemento nuovo è uscito. Così Emilio Ricci, l'avvocato di Mezzaroma: «Si tratta di roba infondata, siamo in attesa di un colloquio con la procura: dall'ordinanza, peraltro scritta in maniera molto articolata, mi sembra che la posizione di Mezzaroma sia solo sfiorata». OGGI IL PROCESSO SPORTIVO Oggi parte il tanto atteso processo sportivo al Calcioscommesse dopo i deferimenti del procuratore federale Stefano Palazzi: il Siena è chiamato in causa per responsabilità oggettiva, in quanto tra i citati in giudizio c'è Carobbio, suo ex tesserato. Sono ben 61 tesserati e 22 i club di cui la Commissione disciplinare dovrà valuterne la posizioni. Oltre al Siena, le società di serie A sono Atalanta e Novara (retrocesso sul campo). Gli sviluppi di questi
n Pensava di festeggiare la salvezza e, invece, dovrà cercare di non perdere domenica in casa del Porto Corallo per mantenere il posto in Eccellenza. Il San Teodoro di Emiliano Bechere, dopo aver battuto l’Usinese 3-0 domenica scorsa, sperava che i primi due posti del triangolare playoff Eccellenza/Promozione dessero la certezza di partecipare al prossimo campionato di Eccellenza. Invece, da Pomezia è arrivata la notizia del pareggio del Sant’Elia contro il Monterotondo che ha sancito la salvezza dei cagliaritani in serie D. Era prevista nel comunicato della Figc sarda di inizio stagione che, qualora non fosse retrocessa nessuna squadra sarda dal campionato di Lega Nazionale Dilettanti, l’Eccellenza
giorni emersi dalla Procura di Cremona e quindi le posizioni del presidente Massimo Mezzaroma e dell'allora tecnico Antonio Conte, su tutti, saranno al centro dell'attività inquirente di Palazzi solo in un secondo momento, cioè quando l'inchiesta sportiva coinvolgerà principalmente anche altri club di serie A (Lazio, Genoa, Chievo, Lecce). Solo allora i toscani, così come i salentini, rischieranno di essere accusati di responsabilità diretta nelle presunte combine. Dal processo che inizia oggi, invece, rischia già l'Atalanta, tirata in ballo nuovamente dall'ex capitano Cristiano Doni a cui Palazzi contesta l'associazione finalizzata alla commissione di illeciti assieme a Sartor, Carobbio, Zamperini, Bertani e Mario Cassano. Il club orobico potrebbe incappare in una nuova penalizzazione da scontare nel prossimo campionato. Oltre al Novara (Bertani), complicate le posizioni di Grosseto e AlbinoLeffe: 7 le tentate combine per i toscani, ben 9 quelle dei lombardi. Alla sbarra anche le società di B Ascoli, Modena, Pescara, Reggina, Empoli, Livorno, Padova; di Lega Pro Piacenza e Monza, Cremonese, Frosinone e Rimini; e quelle dilettantistiche Ancona, Ravenna e Avesa.
2012/13 sarebbe tornata a 16 squadre. Il che vuol dire un solo posto a disposizione, quello che si contenderanno domenica a Villaputzu (ore 16,30) Porto Corallo e San Teodoro. I sarrabesi, che all’esordio avevano pareggiato 0-0 a Usini, sono costretti a vincere, i galluresi possono anche pareggiare. Una situazione invidiabile. Roberto Doddo, centrocampista viola classe 1996, analizza la situazione: «Potevamo es-
TRIANGOLARE Domenica in casa del Porto Corallo. Doddo: «Basta non perdere». Chi arriva 2° può sperare nel salto in D dell’Olbia
sere salvi col 3-0 all’Usinese solo se fosse retrocesso il Sant’Elia. Ora è certo che l’Eccellenza sarà 16 squadre e noi col Porto Corallo dobbiamo fare risultato per salvarci». I sarrabesi proveranno a vincere ma se il San Teodoro dimostrerà la sua grande forza sarà bene per i gialloneri di Marco Cossu chiudere il triangolare al 2° posto perché la chance dell’Eccellenza potrà arrivare dall’Olbia impegnata nei playoff nazionali. Domenica l’andata in casa dell’Albalonga, il ritorno mercoledì 6 al Nespoli. I bianchi di Mariani, subentrato a Cerbone un mese fa, per la certezza della serie D dovrebbero passare anche il successivo turno contro la perdente di Misano-Massese. F.S.
n Terza giornata ingarbugliata ai triangolari Promozione/Prima. Nel girone A, la certezza è che il San Vito non potrà aspirare al salto in Promozione dopo il ko per 3-1 a Orroli e l’1-1 in casa col Sant'Elena. I quartesi domenica dovranno per forza battere l’Orrolese per mantenere la categoria. Classifica: Orrolese 3; Sant'Elena, San Vito 1. Nel girone B, tutto è ancora è in gioco. La Bittese ha battuto il Lauras 1-0 che, a sua volta, ha superato il Borore 3-0. I bianconeri di Onofrio devono sperare che la Bittese non ottenga punti a Borore e la squadra di Cuscusa non vinca con 5 gol di scarto. Classifica: Lauras, Bittese 3; Borore 0.
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SPORT INTER IL DG PAOLILLO LASCIA L’INCARICO NOMINATO FASSONE, EX NAPOLI E JUVE
CHELSEA ABRAMOVICH INVESTE 90 MLN DOPO HAZARD (40) IN ARRIVO HULK (50)
ATLETICA OGGI IL GOLDEN GALA A ROMA USAIN BOLT È LA STELLA NEI 100 METRI
n L'ad dell'Inter Ernesto Paolillo lascia l'Inter con una lettera indirizzata a Massimo Moratti: «Caro Presidente ho sempre considerato la vita, come l'economia, fatta di cicli e proprio per questo desidero comunicarti che considero portato a termine il mio ciclo all'Inter». Marco Fassone, ex Napoli e Juventus, è il nuovo direttore generale. «Tutta F.C. Internazionale - la nota del club - ringrazia, con affetto, Ernesto Paolillo e dà il benvenuto a Marco Fassone».
n Il Chelsea, dopo la conquista della Champions, si sta rinforzando notevolmente anche per puntare alla Premier. Il patron Abramovich è disposto a sborsare 90 milioni di euro tutti in un colpo solo. Ha già strappato Hazard ai due club di Manchester pagando al Lille 40 milioni di euro e ora il magnate russo è pronto a mettere sul piatto 50 milioni per aggiudicarsi Hulk, brasiliano del Porto.
n Le stelle dell'atletica tornano a brillare al Golden Gala di Roma di oggi all’Olimpico. La gara clou della 32ª edizione è quella dei 100 metri, con il primatista mondiale, Usain Bolt, che se la vedrà con Asafa Powell, Christophe Lemaitre e Kim Collins. Italiani attesi, Silvano Chesani nel salto in alto, Simona La Mantia, nel triplo donne, e Giuseppe Gibilisco e Claudio Stecchi nel salto con l'asta maschile.
Audi Zentrum Cagliari Un’azienda in controtendenza
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n un momento incredibilmente difficile per l’economia del paese e della Sardegna del Sud dove il tasso di disoccupazione ha raggiunto una media record e le aziende che chiudono ormai non si contano, a Cagliari la Concessionaria Audi Zentrum Cagliari vive una tendenza in crescita capace di assumere otto dipendenti da giugno 2011 ad oggi un trend di fatturato positivo, quasi fosse l’eccezione A SIENA Sassaresi schiacciati che confermi la regola. A ciò si aggiunga 92-66 dalla squadrache di èPianianche un settore fortemente in crisi come quello Domani dell’automotive giani in gara2. gara dove il dato delle immatricolazioni dal 2007 ad oggi decisiva al PalaSerradimigni registra una flessione in Italia del 44% e Cagliari e Provincia del co24% rispetto n per La Dinamo finisce strapazzata stesso periodo del 2011. e me allo un uovo. Siena è inarrestabile
ed infine l’impegno di tutto il personale nell’accettare nuovi traguardi ed obiettivi aziendali e soprattutto nella gestione del cliente.
traprendente” che ancora oggi, nonostante lo stato di crisi, crede ancora “nell’automobile” come bene necessario dove la qualità sarà sempre ricercata dal mercato
dei paesi Europei come “un’isola da vivere” che non solo ama la propria cultura storica, ma anche evoluta nelle soluzioni di soggiorni che vadano da marzo ad ot-
Dinamo Altro ko, l’ultima chance Quali sono gli obiettivi che si prefigge di raggiungere: mi lasci dire che alcuni li abbiamo già raggiunti, l’inaugurazione del nuovo Showroom ed il Service Audi, l’assunzione di personale qualificato e certificato Audi, questi ci permettono di gestire il cliente a 360° cercando sempre di soddisfare le sue esigenze di servizi e di acquisto. L’Audi Zentrum di Cagliari deve diventare un’azienda di riferimento dove “ Professionalità e disponibilità sono al servizio del cliente “. Sono certo che con questi presupposti, i risultati verranno da se e stanno di fatto già arrivando.
ROLAND GARROS
Azzurro parigino Errani, Pennetta e Seppi al 3° turno
riporta i suoi a meno 21. Si va negli spogliatoi. Nella ripresa tripla di Pilisnic ancora una volta migliore in campo. Ma Siena non cede nulla e la Dinamo butta palla. Doppia stoppata di Stone- n Sara Errani, Flavia Pennetta e Anrook e subito dopo Diener vede l’assist dreas Seppi si qualificano per il terzo per la schiacciata di Hosley. Mc Calebb turno del Roland Garros. L'azzurra, tein contropiede segna alla Jordan (terzo sta di serie n. 21, ha battuto la statunitempo in controtempo con tiro semi- tense Melanie Oudin per 6-2 6-3. Bene rovesciato nell’altro lato). Drake Die- anche la brindisina che ha eliminato vince anche gara2 delle semifinali di Mapunteggio allora chiediamo al nuovo AD Dottor ner va a segno da tre e da sotto cane- un’altra statunitense, Alexa Glatch, A1 col di 92-66. I sassaresi? Mùrino insediatosiinda poco più di anno, stro (65-43). Ma Stonerook fa il suo 2/2 superandola 6-3, 6-1. Tra gli uomini, Perforati puntualmente difesa. Non cosa ha contribuito a quali fatto- Lei che viene da quel di Bologna e con c’è uomo o zona che tenga.eE grazie in attacco da tre punti. Drake Diener fa cinque l’altoatesino ha avuto bisogno di 5 set credo chee l’interesse che dura i valori residui ri questo successo locale che sia chiaro a un’esperienza maturata in un marchio tobre. Detto questo, e 3h17’ disono giocopiù persoddisfacenti, avere la meglio sul sbaglia così tanto che i mostri di Siena punti di fila torna sul -17. Che sia in crescita; altri Brand. “noi cagliaritani non può che Kukushkin: 6-7 (5-7) 6-2 2-6 prendono il largo in contropiede, sen-far piacere”. importante, come vede la Città di Ca- per il marchio Audipoco. Siena viaggiaabbiacol 60% rispetto da tre, la ad kazakho za alcuna fatica. Giocare più puliti alDinamo e si rafbecca qualche 6-1 6-2. È la prima volta che Seppi ragclientisbaglia e questo gliari ed i cagliaritani nell’orientamento mo sempre più nuovi lora“Confesso si può. È il compito domani ha terzoeconomica turno dello Slam parigistoppata.il Easley prepodesignschiaccia Audi è diCome vede giunge questail crisi che atche la che strada è ancora lunga e verso il marchio Audi: ritengo che Ca- forza la mia convinzione, questa Dinamo di scena al PalaSerrano. L’altro azzurro rimasto in gara, (74-55), fallo tecnico. mette il paese capace di esprimere in Ress tanaglia in tutti i settori: sono ov- Fadifficile, siamo solo agli inizi, ma grazie gliari, oltre ad essere una bella Città, ha in questo momentotenza dimigni per gara3. Nel loro i struttu- un potenziale enorme come tutta la Sar- poche linee eleganza bio Fognini, come era sull’1-1 6-3) cona referto punto non 83 dimai Siena. Hosley si preoccupato e stileilcome viamente tanti(2-6 Dirigenti agli interventi fatti siafortino sul piano biancoblù viaggiano con 16 vittorie e dire che degna, personalmente la osservo con una e trasmettere nella tro Troicki prima chesoprattutto il buio portasse innerovosisce e commente guida grande emo- fallo edintenImprenditori, ma ho fiducia rale che organizzativo possiamo duesiamo sconfitte, mastrada propriogiusta con Siena DINAMO 1 vittorie e due sconfitte,per con una Milano e con Siena sospensione match. Venus zionale. vola:negli 92-66.Italiani E alla zione. Sono certo che con La laMontepaschi disponibilità che hanno già del dimostrato in sulla perediventare a In casa criticità, com’ è normale persona Milano. La gara. Inizia col primo cane- automo- che viene dalla penisola, ma indubbia- del personale diretto Williams, invece, si ferma al 2° turno, nonsaremo c’è stata in storia. grado di epoche passate di saper reagire. Sono conCagliari e Provincia un’azienda errori della Dinamo. Mcche17debbano con la difesa Dinamo continuamenstrobilistica di Plisnicdi dopo una buona circolapolaccaintervenire Radwanska 6Tabclienti ellini. “Montepaschi Siena: Mc Caacquisire sempre più di casa “che vinto che il eliminata Governodalla dovrebbe riferimento. Prima di iniziano tutto il gli mente positiva. Credo esseCalebb a da tre la sua percente battuta. DrakediDiener fa tuttoun’elevata da so- lebb zione di palla. Hosley 2, 6-3,del dopo che martedì stata 13, Lavrinovic 10, Moss 4, Stone-sul costo ricercano affidabilità tecnica. subito carburante e neiera conBrand Audi che recupera in dieci palla anni eè riuscita recontinua realizzati progetti importanti capaci lascia a secco Siena che subisce l’arre- tuale, risponde T. Diener (18-11). La lo in contropiede. E il contropiede è rook 8, Zisis 8, Ress 6, Marvis Thorn 11, sconfitta all'esordio, per la prima volta fronti dei giovani, ma la lotta all’evasione consolidare una quota di mercato in Ita- creare non solo posti di lavoro ed inserire sto e tiro perfetto di Travis Diener (5- Montepaschi prende il varco il Banco l’arma di Pianigiani mentre Sassari as- Aradori 12, Michelori 8, Kaukenas 5, in carriera in uno Slam, anche la sorellia del 3.60% davanti a BMW e Mercedes. i giovani Sardi nella loro realizzazione, ma Quali sono secondo lei obiettivamente i ed ai patrimoni della criminalità organizza0). Ma lo stesso Hosley perde palla e da resta a secco fino ai primi due punti di siste allo show. Dinamo a sprazzi fa ve- Carraretto 5, Lechthaler 2. All. Piani- la Serena (con la francese Razzano). Quindi un marchio molto forte, con una dando a tutta la Sardegna un volto nuovo punti forti delle vetture Audi: conosco a ta darà un aiuto molto importante “i soldi lì Siena fa 6-0 in un minuto. Sorpasso. Metreveli. Alla fine del primo quarto il dere che sa giocare. Non solo la schiac- giani. Dinamo Sassari: T. Diener 9, D. Roger Federer è il tennista col maggior fondo i nostri dico sempre tutti li”numero bisogna prenderli più del tecnologia all’avanguardia e una tabellone ricono- segna e a passo con i Sacchetti tempi. il 29-14. ciata di Hosley ma anche qualche girocompetitors Domina in contropiede ma anche sotdi solo match vinti neinel tornei Tiener 11,eVanuzzo 3, Hosleysono 11, Esley cheSiena le migliori le fanno i tedeschi. breve tempo possibile. sciuta attenzione al design, Lama Sardegna un’isolai meravigliosa, con Ma a zona arrivano èpuntuali di palla da manuale. resta sul auto to canestro con Michelori che siglaaggiungo il passapoi Grande Slam. Battendo il rumeno Un8, Pinton, Plisnic 18, Metreveli 4, BiMa molto obiettivamente Audi ha molti la passione storica di un imprenditore una ricchezza paesaggistica che va salva10-7 con Plisnic che risponde in pene- punti di Moss da tre con mano in fac- più 20 e Lavrinovic avanza con la tri- netti, Sacchetti 2. All. Sacchetti. gur, lo svizzero arriva a quota 234 stacsuo favore vogliamo concludere questo come Travis il Dottor Achenza per carattere guardata si, ma deve 5’ del secondo quarto Siena è 41-porsi pla,nei conconfronti Plisnic che punti non siaarrende a - ma non mi faccia fare Bene, trazione. Diener perde palla e cia. A“inlo statunitense Connors. V.Scome . cando il commerciale adesso – diciamo che una Prova su strada permette al cliente stesso di riconoscere i punti forti di un ottimo prodotto, mi permetto solo di aggiungere
breve incontro? La ringrazio, ma adesso le faccio io una domanda, se permette, prego. Ha mai acquistato un’Audi ?
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GIOVEDÌ 31 MAGGIO 2012
CULTURA
SCENA INDIE Col cuore rivolto alla California il sound acido dello stoner rock
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er comprendere al meglio dove affondi le proprie tortuose radici e quale immaginario voglia evocare a livello emotivo, lo stoner rock deve accompagnare i propri fan sulla macchina del tempo e tornare dritti agli anni Ottanta. La sensazione di calore soffocante, psichedelia, ruvidezza e potenza dello stoner rock rievoca paesaggi californiani nei quali, in quel periodo, il genere musicale è nato. Scenari desertici e polverosi, sui quali il solleone non smette mai di battere e l’aria è satura di calore. È un’atmosfera simile che un rock così caldo, graffiante, dai giri di chitarra monolitici e acidi come lo stoner vuole ricreare. Il genere attinge a piene mani dal rock figlio degli anni Settanta, interpretandolo in maniera del tutto personale, ed è un tipo di musica ormai diffuso a livello m ondiale. Anche in Sardegna, che in quanto a temperature elevate ha poco da invidiare alla California, questo tipo di rock non ha tardato a farsi conoscere; nel capoluogo sardo non mancano infatti alcune realtà di punta. Dalle ceneri degli storici “Black Hole of Hulejra”, formazione locale diventata un piccolo culto di questo genere musicale, sono nate alcune tra le band più significative dello scenario stoner cagliaritano, grazie agli sforzi di tre dei suoi componenti, i veterani Fabrizio Monni, Guido Solinas e Andrea Cadeddu, da sempre dediti ai suoni desertici e alle atmosfere calde dello stoner rock. Dalla mente di Fabrizio sono nati i “Black Capricorn”, concepiti assieme a Rachela Piras e Virginia Piras e a cui poi si sono aggiunti Andrea Cadeddu e Matteo Carta. Freschi di album per la statunitense 12th records e di un minitour in Europa e in Italia, i Black Capricorn sono autori di uno stoner cupo, densissimo, dalle tinte fosche e dall’incedere lento e rituale, che non esita a strizzare l’occhio più volte al metal più lento e tenebroso. «Siamo nati nel 2008, con canzoni scritte da me mentre nelle registrazioni le parti di chitarra solista sono state realizzate da mio fratello Claudio e da Andrea Cadeddu, attuale chitarrista della band e anche lui in formazione con gli Black Hole of Hulejra», commenta Monni. «Dal 2009 sono entrato stabile in formazione e siamo diventati un quintetto con Matteo alle voci e ai synth. Abbiamo registrato un disco di otto tracce che, originariamente, era inteso come demo», racconta Andrea “Fex” Cadeddu, l’altra ascia della band. «Invece all’etichetta è piaciuto così tanto, sia a livello di composizioni che di sound, che ha voluto farlo uscire direttamente come disco così com’era». Andrea divide la sei corde anche con un altro gruppo di rilievo, gli Elepharmers, nei quali milita anche Guido Solinas, in forze anche nel combo metalcore Inkarakua, molto conosciuto nel circuito underground del capoluogo, e Maurizio Mura dietro le pelli. «Gli Elepharmers sono una band di stoner rock che vuole mischiare il suono dell’hard rock dei Seventies, il blues, la psichedelia, i
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LA NIDIATA STONER Dalle ceneri degli storici “Black Hole of Hulejra”, sono nate alcune tra le band più significative dello scenario stoner cagliaritano: i “Black Capricorn”, gli Elepharmers e i Desert Hype, i Super Oil 69, gli Speedy Rocky.
groove massicci dello stoner e del grunge degli anni 90», commenta Solinas descrivendo il sound della propria band. «L’esperienza con gli Elepharmers è in un certo senso la continuazione del progetto Black Hole of Hulejra. Al momento il gruppo è impegnato in sala di registrazione, per la lavorazione del primo album, ma non sappiamo ancora per quale etichetta uscirà», commenta infine Solinas. All’interno del fertile panorama alternativo dedicato allo stoner non manca tuttavia abbondante spazio per altri gruppi di qualità, emergenti e non. È il caso, per esempio, dei Desert Hype, trio caratterizzato da sonorità estremamente pesanti e di fortissimo impatto, che aprirà le danze in una delle tre date del Monolithix Festival, un importante appuntamento per gli appassionati di stoner rock, che si terrà il 4, il 9 e l’11 giugno nei locali dell’Interno24. Così come i Super Oil 69, maggiormente orientati verso la sporcizia dell’hard rock tradizionale, che fa del calore del groove e della massiccia quantità di volumi il proprio marchio di fabbrica, o gli Speedy Rocky, che uniscono un lavoro di chitarra più tipicamente rock al “mood” caldo e intenso, marchio di fabbrica dello stoner californiano. Giuseppe Novella
LA VETRINA Monolithix Festival, un importante appuntamento per gli appassionati di stoner rock, che si terrà il 4, il 9 e l’11 giugno nei locali dell’Interno24
DAL VIVO Stasera i Jamahal Acoustic Sound
DAL VIVO Jamahal Acoustic Sound
n Se il nuovo Millennio ha finora significato il panico per il “millenium bug”, l’attacco terroristico alle torri gemelle nel cuore economico di Manhattan, l’introduzione dell’euro, la crisi economica mondiale qualcosa di buono, pur con il lanternino, c deve essr stata. Ed è la nascita degli Jamahal Acoustic Sound (Alessio Strippoli: voce solista chitarra; Marco Castro: violino; Sandro Mura: pianoforte; Fabio Tanani: basso, contrabbasso). Gli Jamahal o J.A.S, che stasera a partire dalle 22 suoneranno al Vinvoglio Wine Jazz Club (Via Lamarmora 45/47 a Cagliari), sono una band dell’hinterland Cagliaritano e nascono in una bizzarra serata di Marzo. Il nucleo
fondatore del gruppo, decise che i tempi erano abbastanza maturi per costituire una nuova band che potesse poggiare piede sui palchi Cagliaritani già da troppo tempo usurati da formazioni rock, pop, hip hop, raggae, ska ecc. Inizialmente la band era costituita da un trio che man mano negli anni si è sviluppato arrivando a contare sei elementi. L’idea di fondo è rivalutare un re-
CONCERTO Questa sera al Vinvoglio Wine Jazz Club a partire dalle 22 suona la band fra il manouche e il balcanico
pertorio “cantautoriale” nazionale e internazionale, attraverso lo sviluppo di un nuovo sound capace di fare incontrare differenti stili musicali, capace di trarre una nuova forza innovatrice dalla tradizione popolare. L’incontro di forme artistiche volti allo standard jazz manouche, samba, bossanova, etno-balcaniche, irlandesi; interpretate da strumenti di estrazione popolare come la chitarra, il mandolino, il violino tzigano, bouzouki, sostenuto da una solida sessione ritmica di basso/batteria e reso elegante dalla raffinatezza esecutiva del pianoforte; connota gli Jamahal come una band da un sound accessibile a tutti ma mai banale.
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CULTURA
IL PROGETTO Corpo e pensiero fra le due sponde del Mediterraneo REVOLUTIONARY BODIES Fino a domani a Celrà, vicino a Girona, conferenze, installazioni, mostre e performances da artisti sardi, egiziani, tunisini, catalani. E tra luglio e settembre tappa nell’Isola
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rte e rivoluzione vanno a braccetto per raggiungere il fine ultimo della libertà d’espressione, esternata tramite i corpi in movimento, grazie all’iniziativa culturale “Revolutionary Bodies”, con la partecipazione e l’organizzazione di Carovana Smi. È la Catalogna ad ospitare - da martedì scorso e fino a domani - il quarto appuntamento di questo progetto internazionale, che mette in rete coreografi e performers, ricercatori e critici sulle opposte sponde dell’area mediterranea e oltre, fino a disegnare ideali ponti tra la penisola iberica e la regione del Nilo, la Sardegna e la Tunisia, in una visione della cultura non solo come ricchezza irrinunciabile, ma anche come strumento di comunicazione e dialogo tra i popoli del nord e del sud del mediterraneo.
Un programma fitto di incontri tra creatori, ricercatori e critici provenienti da Egitto, Tunisia, Sardegna e Catalogna, che vogliono esplorare e riflettere sui processi di trasformazione sociale e del corpo come strumento nella ricerca di libertà, e che comprende la proiezione di un’antologia di audiovisive, a cui si aggiungeranno la proiezione di video selezionati da Tahar Chikhoui avvenuta martedì alle 22, e da Toni Serra ieri alle 22. Stasera dalle 18.30 ci sarà un’incursione al Centre Cultural La Mercè con “Ponèncias”, a cura di Tahar Chikhoui, Toni Serra e Moataz Nasreldin e infine domani dalle 19 per la serata conclusiva all’Ateneo di Celrà sarà proiettato film “Microphone” di Ahmad Abdala e gli interventi di Muhanad Rasheed, Allia Sellami e Pep Ramiz e María Muñoz. Il progetto vedrà la conclusione pro-
DIALOGO FRA DISCIPLINE Il progetto vedrà la conclusione in Sardegna, tra luglio e settembre, con la sintesi dell’itinerario tra arte e cultura, danza, fotografia, reportages e performances, filosofia e attualità, sotto le insegne dell’associazione Carovana SMI e grazie alla direzione di Ornella D’Agostino.
prio in Sardegna, tra luglio e settembre, con la sintesi dell’itinerario tra arte e cultura, danza, fotografia, reportages e performances, filosofia e attualità, sotto le insegne dell’associazione Carovana SMI e grazie alla direzione artistica di Ornella D’Agostino. Insieme ai nuovi collaboratori sarà ora possibile, per l’associazione Carovana SMI, aprire un dibattito con artisti, ricercatori, filosofi e critici provenienti da Tunisia ed Egitto, in modo da condividere idee e processi sulla creazione artistica, nella situazione attuale. Il progetto “Revolutionary Bodies” è anche supportato dalla European Cultural Foundation. Giu.Nov.
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CULTURA
DESIGN
“Sottotitoli” per unire la creatività
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a New York a Cagliari, sempre a caccia di nuove idee, per trasmettere i loro messaggi attraverso tutti i mezzi di comunicazione. Alla guida dello studio Subtitle ci sono due irlandesi e un’italiana. Provenienza diversa dal punto di vista geografico ma anche professionale. Paul McKevitt proveniva dal dipartimento di marketing del settimanale Newsweek, Paul Carlile dal settore editoriale, Alessia Usai da un’azienda specializzata in branding. Uno studio piccolo per scelta. Quando si è in pochi, si lavora con una maggiore libertà e si riesce a coltivare la creatività, seguendo la propria ispirazione. Nella sede di Subtitle a New York sono passati clienti provenienti dal campo della moda o dell’editoria. E poi le grandi multinazionali come Sony, che hanno affidato ai tre professionisti la gestione di Cierge, il servizio rivolto ai clienti esclusivi. Tre visioni per un unico stile, riconoscibile dall’esterno. A cominciare dal nome scelto. «Eravamo tre stranieri in America», racconta Paul Carlile, «abbiamo scelto un nome che richiamasse le nostre differenze linguistiche». Un’unione nata prima di tutto dall’amicizia, perché in questo campo, dove si lavora fianco a fianco tutti i giorni dell’anno, è impensabile realizzare qualcosa se non si va d’accordo. Il primo passo dopo l’apertura dello studio è stato la costruzione di un tocco caratteristico, incentrato sulla semplicità con cui il messaggio viene comunicato. Colore, forma e materiali dosati con attenzione per ottenere il risultato finale. Si lavora spesso in sottrazione, eliminando tutto ciò che appesantisce inutilmente il contenuto. Ciò che rimane sono pochi caratteri molto leggibili e rari elementi grafici, il minimo indispensabile per portare a termine la comunicazione. Subtitle nasce a New York nel 1995 dall’incontro dei tre grafici. Dopo diversi anni di esperienza, arriva il momento di mettersi in gioco in prima persona. «Dopo diversi anni di lavoro negli Stati Uniti ho finalmente ottenuto la green card», ricorda Alessia Usai, «finalmente potevo mettere in piedi un progetto tutto mio». I due Paul accettano la sfida lanciata da Alessia e l’avventura può cominciare. Tre art director, con una rete di fotografi, copywriters ed altri collaboratori acquisiti nel corso degli anni. Questa configurazione permette allo studio di confrontare diversi punti di vista ed esperienze differenti, per offrire un servizio personalizzato ai clienti più esigenti. Dopo undici anni, è tempo per una nuova scommessa. Nel 2006 Subtitle sbarca in Italia, lasciando Paul McKevitt a New York per mantenere una presenza costante su entrambe le sponde dell’Atlantico. Una veloce parentesi a Roma e poi subito a Cagliari, città natale dell’unico membro femminile dello studio. «Milano era troppo simile a New York, mentre Roma era inadatta ai nostri scopi», dichiara la designer. «La scelta è ricaduta subito su Cagliari». Attraverso internet è possibile mantenere i contatti con i vecchi clienti americani, ma anche espandere il proprio raggio d’azione in Italia. C’è voluto un po’ di tempo per abituarsi al modo in cui si lavora nel nostro paese. Diverse relazioni con i clienti, un minore utilizzo della
LO STUDIO Subtitle nasce nel 1995 a New York dall’incontro di tre grafici: la sarda Alessia Usai e due irlandesi
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MARKETING E BRANDING Tre professionisti di grafica e design. Paul McKevitt proveniva dal dipartimento di marketing del settimanale Newsweek, Paul Carlile dal settore editoriale, Alessia Usai da un’azienda specializzata in branding.
rete per comunicare, una maggiore burocrazia. Ma da qualche tempo lo studio lavora senza sosta, nella sua nuova sede cagliaritana. Subtitle ha curato tutti gli elementi grafici del T Hotel di Cagliari ed ha realizzato una lunga serie di campagne pubblicitarie diffuse a livello regionale. «Adesso che siamo qui preferiamo concentrarci con i clienti sardi», sottolinea la Usai, «mentre dal resto d’Italia prendiamo soltanto gli impegni che più ci interessano. E dall’America ci facciamo mandare soltanto progetti da realizzare con calma, come libri e cataloghi». La principale differenza con i clienti americani, sostengono i due designer, è l’organizzazione societaria dei clienti. Ogni azienda, anche piccola, ha un settore marketing molto sviluppato. In Sardegna questa cultura manca e lo studio si scontra spesso con problemi di varia natura. «Per chi fa questo mestiere è quasi indispensabile lasciare l’Italia», rimarca la designer. «Dopo aver acquisito esperienze si può tornare, per migliroare un ambiente che merita di crescere». Jacopo Basanisi
CLIENTI BIG Tra le grandi multinazionali la Sony, che ha affidato ai tre professionisti la gestione di Cierge, il servizio rivolto ai clienti esclusivi
SAPORI E GUSTO
Bacco strizza l’occhio all’ambiente
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e Bacco va a braccetto con la natura. Lunedì a Capoterra dalle 10 alle 22, si terrà in Sardegna il primo evento dove gli addetti ai lavori e gli appassionati potranno degustare direttamente col produttore oltre cento vini naturali provenienti dall’Italia e dall’estero. Vignaioli, artigiani, artisti. Il vino naturale è l’essenza del terroir grazie al vignaiolo che lavora personalmente la propria terra con sa-pienza e grande sensibilità. La stessa sensibilità che gli permette di agire in simbiosi con la natura, capirla ed assecondar-
la e che gli per-mette di non usare in vigna fertilizzanti chimici, pesticidi, diserbanti, prodotti sistemici. In cantina il vignaiolo naturale non usa lieviti e ogni varietà di additivi aromatici, enzimi, batteri ed altri riempitivi e coadiuvanti tanto cari a chi, invece, ha smesso da tempo di produrre vino e produce solamente una bevanda alcolica a base d’uva, derivato dell’omologazione studiata a tavolino per conquistare i mercati. Una manifestazione che punta l’obiettivo sul vino naturale e che mira a diffonderne l’utilizzo. Per questo lunedì l’iniziati-
L’INIZIATIVA Lunedì dalle 10 alle 22 a Capoterra giornata dedicata al vino naturale con oltre cento degustazioni va si apre alle 10 con un convegno dal titolo "Il Vino Naturale, esiste? Differenze tra il vino convenzionale, biologico, biodinamico e naturale”. Ci saranno momenti di degustazione dedicata ai soli operatori e addetti ai lavori (ristoratori, enoteche, wine-
bar, distributori, agenti di commercio, AIS, Slow Food, Aibes, Onav, Fisar, simili). ma anche degustazioni per gli operatori e privati consumatori. Lungo l’elenco della cantine presenti: Pepe Emidio Abruzzo, Cantina Giardino, Casebianche, Contrade di Taurasi Campania, Podere Pradarolo e La Stoppa Emilia Romagna, Radikon Friuli Venezia Giulia, San Giovenale Lazio, Bera, Carus-Sin e Cascina degli Ulivi Piemonte, Morella Puglia, Panevino, Montisci, Altea Illotto, Tenute Dettori, Sedilesu, Sardegna, Arianna Occhipinti, Barraco e Calabretta Sicilia, Tenuta di Valgiano, La Pievuccia, Simonetti Carla e Terre a mano Toscana, Castello di Lispida Veneto e tanti vini internazionali.
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VISIONI
ALCINEMA CAGLIARI CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Riposo CINE TEATRO ALKESTIS Via Loru, 31 - Tel. 3385863990 Sala 1 Sister
Sala 6 h Sala 7 ❆h
Sala 8 Sala 9
Ore 21.30 CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Riposo
Sala 9
CINETECA SARDA h Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Il buio nella mente Ore 21.00
Sala 11
CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Men in Black 3 3D Ore 17.00-19.15-21.30 Sala 2 Il castello nel cielo Ore 17.00 Sala 2 Men in Black 3 Ore 17.15-19.30-21.45 Sala 3 Attack the Block - Invasione Aliena Ore 18.30-21.30 Sala 3 Silent Souls Ore 21.30 Sala 4 Margin Call Ore 18.30 Sala 4 Spettacolo Teatrale Ore 19.30 Sala 5 La fredda luce del giorno Ore 21.30 Sala 5 The Avengers Ore 18.15 Sala 6 American Pie - Ancora insieme Ore 21.00 Sala 6 Quella casa nel bosco Ore 19.30 Sala 7 Operazione vacanze Ore 17.30-19.30 Sala 8 Molto forte, incredibilmente vicino Ore 18.15-21.00 Sala 9 Dark Shadows Ore 18.30-21.00 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Cosa piove dal cielo? Ore 19.15-21.30 Sala 2 Cosmopolis Ore 19.15-21.30 SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. Silent Souls Ore 17.00-19.15-21.30 Sala Truf. Il pescatore di sogni Ore 19.15 Sala Truf. Tutti i nostri desideri Ore 17.00 Sala Truf. V per vendetta Ore 21.30-V.O.sottot. THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Il pescatore di sogni Ore 19.50-22.20 Sala 1 Seafood - Un pesce fuor d’acqua Ore 17.35 Sala 2 La fredda luce del giorno Ore 17.30-19.50-22.10 Sala 3 Molto forte, incredibilmente vicino Ore 19.00-21.50 Sala 4 Operazione vacanze Ore 17.00-19.20-21.40 Sala 5 Hunger Games Ore 17.00 Sala 5 The Avengers Ore 22.00
Sala 10
Sala 12 Sala 13 Sala 13 Sala 13
Attack the Block - Invasione Aliena Ore 17.10-19.20-21.30 Men in Black 3 Ore 17.30-20.00-22.30 Men in Black 3 3D Ore 19.05-21.35 American Pie - Ancora insieme Ore 17.05-22.15 Cave of forgotten dreams 3D Ore 20.00 Cosmopolis Ore 17.05-19.45-22.25 Quella casa nel bosco Ore 17.25-19.45-22.05 Dark Shadows Ore 18.45-21.25 Chronicle Ore 17.15 Dark Shadows Ore 21.55 Margin Call Ore 19.25
UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 American Pie - Ancora insieme Ore 17.30-22.30 Sala 1 Operazione vacanze Ore 20.10 Sala 2 Attack the Block - Invasione Aliena Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 3 Il pescatore di sogni Ore 20.00 Sala 3 La fredda luce del giorno Ore 17.40-22.20 Sala 4 Men in Black 3 Ore 17.30 Sala 4 Men in Black 3 3D Ore 20.00 Sala 5 Dark Shadows Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 6 The Avengers 3D Ore 16.40-19.40-22.40 Sala 7 Men in Black 3 3D Ore 20.00 Sala 7 Quella casa nel bosco Ore 17.40-22.40 Sala 8 Cosmopolis Ore 17.30-20.10-22.30
SESTU
THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Ex S.S. 131 Km 10,800 - Tel. 0702281700 Sala 1 Dark Shadows Ore 16.50-19.15-21.40 Sala 2 Cosmopolis Ore 17.25-19.50-22.15 Sala 3 Operazione vacanze Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 4 Attack the Block - Invasione Aliena Ore 16.25-18.25-20.40-22.40 Sala 5 Quella casa nel bosco Ore 16.25-18.30-20.35-22.40 Sala 6 Men in Black 3 Ore 18.10-20.25-22.40 Sala 7 Men in Black 3 3D Ore 17.00-19.15-21.30 Sala 8 Dark Shadows Ore 17.20-19.45-22.10 Sala 9 MFF: Cave of forgotten dreams 3D Ore 16.40-19.20-22.00 Sala 9 The Avengers 3D Ore 16.40-19.35 Sala 10 Molto forte, incredibilmente vicino Ore 16.40-19.20-22.00 Sala 11 American Pie - Ancora insieme Ore 20.00
ILMETEO
le trame Sala 11 Sala 11 Sala 12 Sala 12 Sala 12
Ore 17.40 La fredda luce del giorno Ore 22.30 Chronicle Ore 17.00 Hunger Games Ore 19.00 Men in Black 3 3D Ore 22.00
SASSARI
MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Men in Black 3 3D Ore 18.00-21.00 QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Riposo TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Il castello nel cielo Sala 1
▲ho
Ore 18.30 Quella casa nel bosco Ore 20.30-22.30
ALGHERO
MIRAMARE Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Riposo
❆▲h
CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 Riposo
CARBONIA
NUOVO SUPERCINEMA Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Hunger Games
ATTACK THE BLOCK INVASIONE ALIENA Genere Azione Anno 2011 Durata 88 minuti Regia Joe Cornish Con Jodie Whittaker, John Boyega Trama Un gruppo di teppisti di periferia accerchia una giovane infermiera per derubarla, mentre al centro della strada cade un meteorite. In realtà, si tratta di un piccolo alieno che immediatamente è colpito a morte dal capobanda. La vicenda darà inizio ad una guerra tra gli invasori e i ragazzi. Improvvisandosi difensori del mondo, combatteranno sicuri contro il nemico...
COSMOPOLIS
TORRALBA
Sala 1
NUORO
Il pescatore di sogni
❆▲ho
Ore 20.00 Quella casa nel bosco Ore 18.00-22.30
IGLESIAS
CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 La fredda luce del giorno Ore 20.15-22.30 Sala 2 Quella casa nel bosco Ore 20.15-22.30 Sala 3 Men in Black 3 3D Ore 20.15-22.30 Sala 4 Operazione vacanze Ore 20.15-22.30 Sala 5 Dark Shadows Ore 20.00-22.30 Sala 6 Il castello nel cielo Ore 20.00 Sala 7 American Pie - Ancora insieme Ore 20.00-22.30 Sala 8 Interno giorno Ore 22.30 Sala 8 The Avengers 3D Ore 22.30 Sala 8 The Lady - L’amore per la liberta’ Ore 20.15
SANT’ANNA ARRESI
MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Chiuso
❆▲h
CINETEATRO MURGIA Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Riposo
❆ho
TRE CAMPANE Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Riposo
▲ho
GUSPINI
LUNAMATRONA
SAMASSI
ITALIA ▲h Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Men in Black 3 3D Ore 19.00-21.00
Genere Drammatico Anno 2012 Durata 105 minuti Regia David Cronenberg Con R. Pattinson, J. Binoche Trama David Cronenberg torna dietro la macchina da presa e lo fa nel traffico intenso di New York dove, un giovane manager, sulla sua limousine, attraversa la città per dirigersi nel quartiere in cui è nato. Il caos cittadino e diversi eventi straordinari lo terranno chiuso nella sua auto super accessoriata. Il risultato? ventiquattr’ore tutt’altro che statiche...
MOLTO FORTE, INCREDIBILMENTE VICINO Genere Drammatico Anno 2012 Durata 129 minuti Regia Stephen Daldry Con Tom Hanks, Sandra Bullock Trama Oskar è rimasto orfano di padre nel crollo delle torri gemelle. Proprio in quel periodo, lui e il padre avevano cominciato a fare “ il gioco delle identificazioni”: si cercava di capire la provenienza di un oggetto, che poi veniva classificato. Morto il padre, Oskar non continua più il gioco, ma lo spirito che muoveva quell’attività era forte. Così continua a cercare, e un giorno, trova una chiave conservata all’interno di una busta...
MEN IN BLACK 3 Genere Fantascienza Anno 2012 Durata 105 minuti Regia Barry Sonnenfeld Con Will Smith, Tommy Lee Jones Trama Gli agenti speciali J e K vestono sempre di nero, combattono gli alieni e, con strumenti sempre più innovativi, proteggono il mondo. Il cattivissimo Boris riesce a uscire dalla cella di massima sicurezza in cui era stato rinchiuso dall’agente K che, durante un corpo a corpo, gli aveva staccato anche un braccio. Questo però è l’ordinario. Qualcosa è cambiato, l’agente J dovrà affrontare un viaggio nel passato per recuperare K...
MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 Ciliegine Ore 18.30-20.40-22.40 Sala 2 La fredda luce del giorno Ore 18.10-20.40-22.45 Sala 3 Piccole bugie tra amici Ore 18.00-21.00 Sala 4 Dark Shadows Ore 18.20-20.30-22.40 Sala 5 American Pie - Ancora insieme Ore 18.15-20.30-22.45 Sala 6 Men in Black 3 3D Ore 18.15-20.30-22.40
TORTOLI’
GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 Quella casa nel bosco Ore 21.00 Sala 2 The Help Ore 19.00-21.30
OLBIA
CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Riposo
TEMPIO PAUSANIA
CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Men in Black 3 3D Ore 19.00-21.30
LA MADDALENA
PRIMO LONGOBARDO Lungomare Amm. Mirabello Sala 1 Riposo
PALAU
CINE-TEATRO MONTIGGIA Via Nazionale 113 Sala 1 Riposo
❆
ORISTANO
MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Dark Shadows Ore 17.30-19.50-22.15 Sala 2 Men in Black 3 3D Ore 17.45-20.00-22.30 Sala 3 Jane Eyre Ore 17.00-19.30-22.00 Sala 4 Attack the Block - Invasione Aliena Ore 18.00-20.15-22.30
GHILARZA
JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 Riposo
SANTA GIUSTA
MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Men in Black 3 3D Ore 18.00-20.15-22.35 Sala 2 Men in Black 3 3D Ore 19.00-21.30 Sala 3 Dark Shadows Ore 18.00-20.15-22.35 Sala 4 American Pie - Ancora insieme Ore 18.00-20.15-22.35 Sala 5 Quella casa nel bosco Ore 18.15-20.20-22.30 Sala 6 Attack the Block - Invasione Aliena Ore 18.15-20.20-22.30 LEGENDA
❆ h o ▲
Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround
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