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GOVERNO Monti: la crisi si allarga ma ce la faremo da soli. Avanti con la riforma del lavoro
QUOTIDIANO
DI CAGLIARI
Anno II Numero 166 Domenica 17 giugno 2012 0,80 Euro
EUROPEI Prandelli cambia: out Balotelli, c’è Di Natale Rientra Barzagli. Marchisio: «Fiducia nella Spagna». alle pagine 16-17
CONSIGLIO Fischi anticasta e il gruppo Pd processa Soru SILVIO LAI
«Se non ci sono i tagli si deve rifare tutto»
LITE IDV
Salis contro Palomba La replica: ti caccio
CRONACHE
Il sequestro L’annuncio: «Rossella Urru è ancora viva» n Il presidente della Repubblica democratica araba Sharawi ieri a Firenze ha rivelato che i tre ostaggi stanno bene e sono in corso le trattative per il rilascio. Marcello Zasso a pagina 9
Paesaggio Lo strano caso della nomina in commissione n Un ingegnere nel team della Regione dovrebbe rappresentare gli ecologisti. «Ma nessuno lo conosce». E la smentita è a metà. Vincenzo Garofalo a pagina 8
n In centocinquanta sotto il palazzo del Consiglio per gridare «Vergogna!» contro gli onorevoli che martedì hanno ripristinato le indennità che erano state cancellate dai referendum. Gli anticasta nega-
no podio e microfono al deputato Palomba (Idv) e alla consigliera regionale Zuncheddu (Sl). Ma tiene banco la bordata di Renato Soru contro i consiglieri del Pd che hanno detto sì alla “salva stipendio”.
Domani la resa dei conti in gruppo e l’ex governatore non incassa neppure il favore dei fedelissimi. Antonio Moro e Francesca Ortalli alle pagine 2-4
PARCO Fiamme a Molentargius sistema antincendio difettoso n Il rogo che ha devastato una parte dell’area protetta è stato spento solo dopo quattro ore di intervento dei vigili del fuoco, che hanno trovato un idrante fuori uso. Necessario l’intervento di un elicottero. In fumo il canneto che ospitava i nidi di alcune specie protette,
paura per i fenicotteri. L’accusa di residenti ed ex dipendenti: le sbarre chiuse hanno ostacolato il lavoro di spegnimento. Danni ancora da calcolare. Manuel Scordo a pagina 12
TEMPOS MODERNOS S’INDIPENDENTISMU IN IS COMUNIDADES a pagina 22
Alla Marina Salta un tubo e il quartiere resta a secco n Tutto il rione è rimasto senz’acqua fino al tardo pomeriggio e Abbanoa ha mandato le autobotti. La rabbia dei ristoratori. Paolo Rapeanu a pagina 13
Teatro I cantanti lirici al sindaco: ora paghi noi n Chiedono gli arretrati e sostengono di avere la precedenza rispetto alla buonuscita dell’ex sovrintendente Di Benedetto. a pagina 14
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ONOREVOLI STIPENDI SINDACATI LA PROPOSTA DI MEDDE (CISL): «RIFORME SOLO CON LA COSTITUENTE»
RIFONDAZIONE IL SEGRETARIO FERRERO: «NO A DIVISIONI SULL’INDIPENDENTISMO»
n «Mentre infuria il dibattito sulle indennità dei consiglieri, una diffusa amnesia porta a rimuovere quel referendum che ha sancito con la Costituente lo strumento per riformare le istituzioni sarde e avviare un nuovo patto costituzionale con lo Stato». Lo ha affermato il segretario generale della Cisl sarda, Mario Medde, convinto che «la Costituente del popolo sardo sia la risposta più efficace al degrado della politica e delle istituzioni e quella più veloce per ristabilire un rapporto tra istituzioni e cittadini».
n «Sì a una sinistra sarda che tenga conto della questionenazionalitaria, no ad un partito che si divide sulla questione indipendentista. Il segretario nazionale di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, a Cagliari per il congresso regionale del partito, è intervenuto nel dibattito che ha caratterizzato la prima giornata di lavori congressuali. «Non ha senso litigare su quanto si è nazionalisti o sulla identità», ha ammonito il segretario. Il congresso, che si conclude oggi, dovrebbe portare a un avvicendamento alla guida del partito: Laura Stochino dovrebbe lasciare il posto ad Alessandro Serra.
SCONTRO INDENNITÀ Il Pd prepara la battaglia Soru convocato in gruppo CONSIGLIO Domani la resa dei conti con l’ex governatore che ha criticato capogruppo, partito e consiglieri per il voto di martedì Epurazione Idv. Salis: Palomba sei la casta. La replica: ti caccio n Uno sguardo a ciò che accade sotto le finestre del Consiglio, un orecchio al telefono per mantenere i contatti con i capigruppo e un occhio attento a ciò che accade in casa, cioè dentro i rispettivi partiti. Così i consiglieri regionali trascorrono la giornata che ha visto gli anticasta in strada e la ripresa dei conflitti interni nelle diverse forze politiche. Ma soprattutto nella giornata che segna il ritorno in solitaria di Renato Soru sulle barricate, dopo le bordate al gruppo e al partito per la «votazione di martedì fatta senza un confronto interno per dire sì a una norma intrusa che non rispetta la volontà dei referendum». La promessa che è insieme una minaccia fatta dall’ex governatore «è tutto da rifare» non raccoglie però consensi ufficiali neppure tra i suoi fedelissimi mentre gli avversari preferiscono tacere. Almeno per ora. Ma non per molto. Domani alla riunione del gruppo consiliare del Pd, convocata per discutere il tema delle indennità ripristinate con il voto bipartisan in Aula lo scorso martedì, l’ex governatore avrà modo di capire quale sia l’indice di gradimento del gruppo democrat. Il cui capogruppo, Giampaolo Diana, ieri ha rimandato in onda con puntiglio la difesa alla norma “salva stipendi”. «Il Pd - scrive Diana - martedì sera ha votato una risoluzione che prevede il taglio delle indennità di tutti i consiglieri regionali nella misura del 30 per cento». «Per quanto mi e ci riguarda - sottolinea il capogruppo democrat - non esistono interpretazioni diverse! È il taglio più significativo
hanno detto
BEN AMARA, CONSIGLIERE PDCI: «UN’INDENNITÀ È NECESSARIA» «Perché ho votato l’emendamento? Ritengo che per ben espletare le sue funzioni, qualunque professionista che abbandona la sua attività lavorativa per fare il consigliere regionale, abbia necessità di poter contare su una congrua indennità, peraltro prevista dallo Statuto, poco importa se ridotta».
LA BUSTA PAGA DELL’AULA PROPOSTA DAL PATRON TISCALI «Propongo un unico emolumento ridotto rispetto a quello attuale, che sia cancellata la diaria, che vengano aboliti gli emolumenti per le cariche aggiuntive, che sia dimezzato il finanziamento per i gruppi consiliari».
che si sia effettuato nella storia della nostra autonomia e non c’è riscontro analogo in nessun altra regione del nostro Paese». A giudicare dalle reazioni sembra che la posizione ribadita ieri da Giampaolo Diana sia condivisa dall’intero gruppo consiliare e anche dal segretario Pd, Silvio Lai, nonostante la lettera di richiamo dei giorni scorsi che il capogruppo precisa però «di non aver mai ricevuto». Ma non basta. Tra i consiglieri democrat c’è chi è pronto a chiedere una modifica alle norme sull’indennità, proponendo di rapportarla alle presenze in Aula e alle votazioni, in una parola: alla produttività. La sottolineatura serve per dire che il consigliere Renato Soru (insieme con il governatore Cappellacci, ma per quest’ultimo valgono gli impegni di governo) è il più assente tra gli onorevoli. Le statistiche dicono, infatti, che nel 2010 su 90 sedute l’ex governatore era in congedo 22 volte ed è stato assente 27, non ha partecipato a 178 votazioni e ha votato per 60. Nel 2011 le sedute sono state 117 e le assenze in Aula 64, quelle nelle votazioni 381 mentre ha votato 194 volte a fronte di oltre 500 chiamate. Nelle 30 sedute riportate nei database del Consiglio per il 2012 le assenze sono state 16, le mancate votazioni 132 e i voti 33 a fronte di oltre 140 chiamate. La tabellina circola tra i consiglieri del Pd che in queste ore si sono sentiti gettati in pasto agli anticasta in cerca di nomi da elencare e da far sbertucciare sotto i portici del Consiglio. Che il clima non sia dei migliori, soprattutto per chi gioca a fare il “duro e il puro”, lo capisce anche il coordinatore dei Riformatori, Michele Cossa che in serata prende le distanze «dalle liste di proscrizione». «Serve attuare il referendum, non i processi di piazza - dichiara con sobrietà Cos-
sa - e per questo non ritengo accettabile il fatto che, durante la pacifica manifestazione contro la norma sulle indennità consiglieri regionali, siano stati letti nomi di consiglieri regionali che in coscienza hanno fatto ciò che hanno ritenuto giusto». Il ramoscello d’ulivo serve anche per placare i due consiglieri Riformatori, Pietrino Fois e Franco Mula, che martedì sono rimasti in Aula (al contrario di Cossa, Vargiu e Dedoni) per votare la “salva stipendi” e che non sembrano disposti ad accettare ancora per molto le mezze frasi che arrivano dai compagni di partito che stanno pure nel movimento referendario “Sardegna Si cambia”. Il partito, invece, dove infuria lo scontro a viso aperto è l’Italia dei Valori. La cacciata e la parola negata dagli anticasta al coordinatore regionale Federico Palomba, così viene salutata dal capogruppo Idv, Adriano Salis: «Palomba avrebbe fatto meglio a stare a casa e quando si cavalca in maniera spregiudicata la tigre della protesta si corre il serio rischio di venire disarcionati». «Era facile capire “sfotte” il capogruppo Salis - che la piazza lo avrebbe facilmente riconosciuto, nonostante il travestimento da uomo sandwich, come uno tra i più elevati esponenti della casta in Sardegna, visto che lui appartiene contemporaneamente alla casta politica, a quella istituzionale e a quella giudiziaria». L’ex magistrato dipietrista non la prende bene e a stretto giro di posta verga la scomunica attesa: «Salis si è messo fuori volontariamente dalla linea del partito e al prossimo coordinamento regionale verrà proposta la sua sospensione». Addio a Salis nell’Italia dei Valori e chissa che domani non sia un altro giorno di addii. A.Mo.
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SILVIO LAI «Se ci sono i tagli bene altrimenti si rifà tutto»
n La bufera indennità spazza i partiti e non risparmia il Pd. L’affondo di Renato Soru («martedì si è votato senza confronto interno») non produce sconquassi, anzi, lascia l’ex governatore un po’ più solo nella contestazione a gruppo e partito, mentre Silvio Lai resta vigile per i possibili contraccolpi nelle urne dei ballottaggi, dove il Pd si gioca un altro bel pezzo di spallata al centrodestra che traballa in Regione. Gli onorevoli stipendi minacciano i delicati equilibri interni del Pd? Nel partito c’è la convinzione che serva chiarezza sulle decisioni assunte in Consiglio sul tema delle indennità. Dai toni e dai modi utilizzati sembra ci sia molto di più. È fondamentale conoscere al più presto quali saranno gli effetti delle norme approvate martedì sulle busta paga dei consiglieri. In un momento in cui la politica chiede sacrifici enormi ai cittadini bisogna essere capaci di dare l’esempio, se così non è il Consiglio regionale deve ritornare in Aula e rivedere la sua decisione. A modo suo e in termini che sembra-
no ultimativi lo chiede anche Soru. Anche Soru è convinto che serva rendere chiaro che la politica regionale riduce i suoi costi nel rispetto dei cittadini e delle istituzioni. Dopo aver scritto al capogruppo Giampaolo Diana per rimproverarlo, potrebbe scrivere anche a Soru per raccomandargli qualche presenza in più in Aula, lo sa che è il consigliere con più assenze? Non sono abituato alle missive e c’è anche chi sta molto in Consiglio ma con scarsi risultati. In ogni caso il mio compito non è fare la conta dei presenti e degli assenti in Aula, ma fare il segretario del partito. E quindi avrà avuto modo di rilevare che siete sulla linea di Cappellacci che dice che sulle indennità il Consiglio deve ritornare sui suoi passi. Non mi pare che Cappellacci abbia credibilità riconosciuta per intervenire dando giudizi postumi. È il capo di una maggioranza e doveva essere il primo a fare una proposta dopo i referendum. Ha il dovere di governare non
DEMOCRATICI MONTISCI PRESIDENTE DEI GIOVANI n Piccoli Pd crescono e fanno strada in campo nazionale. Davide Montisci è stato eletto presidente della Direzione nazionale dei Giovani Democratici. Montisci, ventinovenne, medico dentista laureato all’Università di Cagliari, è stato già coordinatore regionale dei Giovani Democratici sardi e, prima dell’ultimo Congresso, responsabile nazionale degli Enti locali dei Giovani Democratici. Grande soddisfazione nel suo entourage: «Il gruppo dei Giovani Democratici di Nuoro esprime i migliori auguri al neo presidente Montisci per la nuova nomina. A lui - ha dichiarato la segretaria Maura Ganga - vanno i nostri più sinceri auguri di buon lavoro ed un sentito ringraziamento per l’importante contributo, l’impegno e la passione dimostrati finora all’interno del partito».
Non mi pare che Cappellacci abbia credibilità riconosciuta per intervenire dando giudizi postumi. È il capo di una maggioranza e doveva essere il primo a fare una proposta dopo i referendum. Ha il dovere di governare non di fare il commentatore di ciò che accade in Aula». Silvio Lai segretario Pd
di fare il commentatore di ciò che accade in Aula. Il compito del Pd è fare l’opposizione. Mi sembra che abbiamo fatto emergere con forza le carenze del governo regionale che nei primi due anni di legislatura ha svenduto a Berlusconi e Tremonti diritti e risorse dei sardi. Ora non basta il marketing dialettale con Monti per recuperare i miliardi di euro persi dalla Sardegna. Crede nelle elezioni anticipate alla Regione? Questa maggioranza più va avanti e più riduce a brandelli il tessuto economico e sociale dell’Isola, noi lavoriamo per evitare che continui a farlo. Ma per andare alle elezioni anticipate serve qualcosa di più. Lavoriamo con tutto il centrosinistra sapendo che ci sono persone responsabili che sanno di essere finite in una strada senza futuro con questo centrodestra. Si riferisce al Psd’Az e all’Udc? Mi riferisco a quelle forze che privatamente affermano l’impresentabilità di un Cappellacci bis, di un’alleanza col Pdl e corteggiano il Pd e il centrosinistra. A queste forze borderline che dice il segretario del Pd? Dico che servono atti politici veri e ricordo che in campo nazionale Casini è sulla scena dopo che ha avuto il coraggio di rischiare l’estinzione alle elezioni per la rottura con Berlusconi. Ecco, in Sardegna c’è bisogno di più coraggio e meno convenienza. Ma è sicuro che non ci sia più convenienza che convinzione nell’unità apparente del Pd? L’importante è che ci siano entrambe e la principale convinzione deve essere che il Pd non può essere il partito della conservazione. Se alla Regione si andrà alle elezioni anticipate ci saranno le primarie per la scelta del candidato o della candidata presidente? Assolutamente sì, e dovrebbero farle tutti. Primarie coalizione o di partito? Meglio di coalizione e con una legge ad hoc come hanno chiesto i referendum. Silvio Lai si candiderà? No. Il segretario del Pd deve costruire le alleanze, il programma e lavorare per la scelta di un candidato vincente. E anche per una sua candidatura al Parlamento. Non ci sono più i percorsi prestabiliti, oggi lavoro per per vincere i ballottaggi di Oristano e Alghero. Antonio Moro
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la storia
ONOREVOLI STIPENDI
«INTOLLERANZA, QUESTA NON È DEMOCRAZIA» Federico Palomba, deputato Italia dei Valori, tenta di parlare ma viene fischiato. «È un atteggiamento grave così si mina la democrazia. Questa è solo intolleranza, non saranno alcuni contestatori a farmi cambiare strada, non mi vergogno di far parte di un partito».
«MI SONO ASTENUTA, TUTTI DEVONO PARLARE» Fischiata e ridotta al silenzio anche la consigliera di Sardigna Libera Claudia Zuncheddu. «Sono rimasta in aula martedì notte per difendere le mie ragioni ma mi sono astenuta dal voto. Non solo, avevo anche chiesto la sospensione per analizzare meglio il provvedimento».
«DALLA MANIFESTAZIONE NON SI RETROCEDE» I promotori del sit-in sparano dal megafono i nomi dei consiglieri che avrebbero votato l’emendamento. Il voto c’è stato per alzata di mano, l’elenco era dei presenti. E Adriano Salis dell’Idv: «Non ero in aula», e minaccia querele. Efisio Arbau: «Dalla manifestazione non si torna indietro».
DALLA RETE ALLA PIAZZA La rabbia anticasta sotto il Palazzo fischiati i politici: «Vergognatevi»
S
i sono ritrovati in 150 sotto al consiglio regionale di via Roma: non erano pochi ma certo c’è una bella differenza con i mille annunciati nella piazza virtuale dei social network. Di sicuro però gli “anticasta” hanno fatto sentire tutta la loro rabbia al grido di “vergogna”, urlato nella versione dialettale di “bregungia”, mentre venivano sparati dal megafono i nomi degli onorevoli che, a detta degli organizzatori della protesta, avevano approvato la “leggina” che ripristinava i loro stipendi. Elenco forse dubbio, dal momento che il via libera all’emendamento in aula è avvenuto per alzata di mano. A trovarsi contro l’ira degli “indignados” della politica sono stati il coordinatore regionale e deputato dell’Italia dei Valori, Federico Palomba, e la consigliera di Sardigna Libera, Claudia Zuncheddu che, è da dire, si era astenuta dalla votazione: i loro interventi sono stati boicottati a suon di fischi. «Si è vista una scena di intolleranza e non di democrazia», ha commentato amaramente il parlamentare dipietrista. Nessuna bandiera dei partiti, così come era stato chiesto dai promotori della manifestazione. Ma tra i graniti e le statue di Nivola nel portico sotto il palazzo dell’assemblea sarda erano tanti i volti noti. Da Efisio Arbau, una delle anime del sit-in, fuoriuscito dal Pd, ex consigliere provinciale nuorese e ora della “Base”, fino ad una costola consistente dei Riformatori. Come Antonello Gregorini, in corsa nel 2011 alle comunali di Cagliari con una lista civica che sosteneva Massimo Fantola, il coordinatore provinciale dei fantoliani Giorgio Angius, anche lui in lista per un posto a palazzo Bacaredda nel 2011, e Gabriele Marini, capogruppo del partito nel consiglio comunale di Quartu. A sostenere Arbau anche una folta delegazione arrivata da Ollolai, paese d’origine del medico prestato alla politica. All’ombra dei portici del Palazzo anche Simone Spiga, ex di Futuro e Libertà ed oggi portavoce del neonato comitato “Sardegna contro la Casta”. Solo annunciato invece l’arrivo di Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori e vice presidente del consiglio regionale. Insomma, tra i 150 “arrabbiati” c’era anche molta “Sardegna si cambia”. Il movimento trasversale, nato dal successo del risultato referendario per dare un futuro al comitato promotore della consultazione, aspira molto probabilmente ad organizzarsi sempre di più come una no-
VIA ROMA Il tam tam online porta 125 manifestanti sotto il consiglio regionale, zittiti Palomba e la Zuncheddu
«Fischi e contestazioni sono la conseguenza della truffa delle indennità, si voleva colpire il sistema che è defunto, non i singoli. Con questi partiti non esiste nessuna possibilità di dialogo». Efisio Arbau
«I Riformatori sono contro questa legge ma si schierano per cancellare e cambiare il sistema dei privilegi».
info
Giorgio Angius
«Basta con le prese in giro. Vogliamo che le indennità siano proporzionate allo stato di povertà della Sardegna». Antonello Gregorini
IL SIT IN I manifestanti hanno presidiato i portici del consoglio regionale in via Roma: le statute di Nivola usate come palchi improvvisati. FOTO DI ROBERTO PILI
vità nell’ambito del sistema politico, in tempi in cui i partiti sono visti come fumo negli occhi. Intanto l’attacco contro gli onorevoli, colpevoli di aver annullato con una “leggina” il voto popolare uscito dal referendum di maggio, è senza se e senza ma. Giorgio Angius, fantoliano: «I Riformatori sono contro questa legge ma si schierano per cancellare e cambiare il sistema dei privilegi». Si unisce al coro armato di megafono, salendo sopra una statua di Nivola riadattata a palco,Antonello Gregorini: «Vogliamo che le indennità siamo proporzionate allo stato di povertà della Sardegna», afferma. «È la peggiore pagina della storia dell’autonomia», ribadisce il concetto Efisio Ar-
bau, «litigano di mattina e poi la sera ripristinano i loro stipendi. Ho fatto richiesta alla presidente del consiglio Lombardo per avere i nomi di chi ha approvato questa vergogna ma mi ha riposto che la votazione è avvenuta per alzata di mano». Ed ecco le proposte degli “indignados”: «Abrogazione dell’emendamento e una legge che stabilisca come tetto massimo per le indennità 3mila euro. Si può fare politica anche senza guadagni eccessivi». Invece «oggi i politici hanno perso il senso della vergogna, per questo possono fare qualsiasi porcata», tuona Arbau nel comizio. Per poi incalzare: «Questo palazzo è nostro, ce lo dobbiamo riprendere». Segue poi la lettura dei nomi degli onorevoli
L’ELENCO DEI VOTANTI Dal megafono sono stati gridati i nomi dei consiglieri regionale che, nel blitz nottturno di martedì, hanno approvato l’emendamento che ha riportato alla vita le indennità. Qualche imprecisione, ma la maggiora parte degli onorevoli nominati ha alzato la mano.
presenti in aula martedì notte, sparati a raffica dal megafono e coperti da fischi. «Bisogna lavorare nei territori», propone ancora l’ex esponente della provincia nuorese, «confrontarci sul web». Intanto Palomba viene invitato a salire sul palco. «Non so se fosse un tranello», commenterà più tardi. Ma non riesce a spiccicare una parola: i fischi e gli insulti lo costringono a scendere giù. Stessa sorte tocca alla Zuncheddu: «È una vergogna», prova a spiegare l’indipendentista, «bisogna lasciare parlare tutti». In una conferenza improvvisata l’esponente dipietrista tenta di dire la sua: «Ci sono 20mila firme raccolte dall’Idv per due proposte di legge popolare che prevedono il taglio degli onorevoli insieme alle indennità ed i privilegi. Noi siamo i veri referendari», spara, puntando il mirino sui Riformatori, «non chi vuole le riforme e non le hai mai fatte». Quanto poi ai fischi: «È grave perché si rischia di minare la democrazia. Non mi vergogno di far parte di un partito perché dietro ho una storia e non saranno alcuni provocatori a farmi cambiare strada», rivendica deciso, «la politica con queste decisioni denigra se stessa e sta offendendo le istituzioni ma non bisogna fare di tutta l’erba un fascio». «È la conseguenza della truffa delle indennità», taglia corto Efisio Arbau, «si voleva colpire il sistema che è defunto, non i singoli. Con questi partiti non esiste nessuna possibilità di dialogo», conclude secco. Francesca Ortalli
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OPINIONI GENITORI TOSTI
SCUOLA NUOVA E SUBITO TORNA UN BEL SORRISO di MARISA MELIS
L
e storie che cominciano così: «C’era una volta…» solitamente finiscono bene. Proprio come questa storia che raccontiamo ora. Noi genitori cerchiamo, per quanto possibile, di scegliere scuole che possano offrire ai nostri figli dei luoghi accoglienti in cui trovarsi a loro agio. Non sempre riusciamo nel nostro intento, e ciò può comportare ripercussioni che danneggiano psicologicamente i nostri ragazzi. Questi fallimenti hanno bisogno di tempo per essere metabolizzati e accantonati. Servono come bagaglio personale, ma devono essere anche uno sprone per valutare le situazioni e le persone che incontriamo nel nostro cammino. I ragazzi che si sono trovati in queste situazioni, se supportati da persone valide devono essere incitati a sfogarsi e buttare fuori tutto ciò che li ha fatti soffrire, per poi chiudere quel brutto album dei ricordi. Noi genitori impieghiamo anni di lavoro per far accrescere la loro autostima e per inserirli negli ambiti giusti. Tutto però viene vanificato quando nella scuola non trovano i supporti giusti. Qualcuno, leggendo dei semplici fogli decide troppo frettolosamente del futuro di tuo figlio, bocciandolo immediatamente oppure assegnandogli un programma differenziato che non porta da nessuna parte. Tu che conosci le sue potenzialità ti trovi messo all’angolo perché, a loro detta, non accetti i limiti di tuo figlio. Ti viene detto che il disabile «quasi sempre ha un programma differenziato! Non pretenderete che sia in grado di fare come i normodotati?». Poi ti accorgi che hai firmato per fare le vasche nei corridoi, per stare ore alle fotocopiatrici o facendo compagnia a chi fuma nel giardino della scuola. Pensi: «Suvvia, in classe mai?» Che bella integrazione! «Lo studente X non apre bocca, è assente». Ci credo che è assente, visto che non si riconosce come appartenente a quella classe. Arriva il momento che il ragazzo non vuole più andare a scuola e i genitori, comprendendo di aver sbagliato istituto, lo trasferiscono. Il nuovo anno scolastico avviene la rinascita con un altro ambiente e altri insegnanti. Un approccio diverso lo accoglie, viene accettato a svolgere il programma curricolare, proprio come gli altri ragazzi. Una luce nuova, positiva, illumina il percorso scolastico, il sostegno è valido come tutto il corpo docente. I risultati sono sorprendenti al di là di ogni più rosea aspettativa. Come nelle favole, vissero felici e contenti, quell’estate.
il semaforo
LETTERA43 .
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l SUU KYI
Premio Nobel per la pace «La strada per la democrazia in Birmania è ancora lunga». Parola di Suu Kyi, leader dell’opposizione che ha ritirato il Nobel 21 anni dopo l’assegnazione. A 67 anni “la Signora” non smette di lottare. La prigionia non ha piegato il suo spirito libertario: «Fissi sull’obiettivo, come il viandante nel deserto segue le stelle».
l VALERIA SOLARINO
Attrice Bella e fatale, Valeria si è sempre dichiarata ostile al pettegolezzo e lontana anni luce dal gossip. Di lei si sa pochissimo, tranne la sua relazione quasi decennale col regista Giovanni Veronesi. In una intervista alla rivista “A” si è lanciata nella seguente, epocale dichiarazione: «Non mi sposo». Ora capiamo quel suo essere così restia.
l LANCE ARMSTRONG
Ciclista statunitense L’ombra del doping torna a offuscare la carriera e le vittorie del grande campione. «Vogliono screditarmi anche come triatleta, riesumando accuse di 16 anni fa», si è difeso. L’Agenzia antidoping ha parlato chiaramente di «manipolazioni sanguigne». Poi uno si chiede che fine hanno fatto le grandi sfide del ciclismo.
Associazione Genitori Tosti
UN PAPA STRANIERO NEI PROGETTI DEL PDL di Paolo Madron
A
nche il Pdl, alla fine, si è rassegnato alla ricerca del papa straniero. In casa sua, questo il ragionamento di Berlusconi, non ci sono facce spendibili per arginare l’ineluttabile deriva del partito. Gli ultimi sondaggi – ma la cosa che più preoccupa è che sono quelli dei sondaggisti amici – danno la sua creatura al 15%, con Grillo davanti di parecchi punti che se la batte testa a testa con il Pd. Di qui l’idea – modestamente anticipata da questo giornale - di candidare Vittorio Feltri. Per tempra, carattere e spirito guascone agli occhi del Cav è l’incarnazione dell’antipolitica, l’uomo che può far breccia nella pancia della sua gente più di chiunque altro. Più dell’anemico Alfano, troppo etero diretto dall’ex premier per risultare un credibile traghettatore della destra verso lidi dove non alberghi il suo mentore. Più della Troika di comando, i La Russa, i Cicchitto, che incarnano fin nella fisiognomica i vizi del palazzo che ora gli italiani vorrebbero abbattere. Più di Montezemolo, sempiterno attendista della discesa in campo, incerto tra l’accasarsi e il giocare da solo. Insomma, Berlusconi l’ha vista giusta. Con le forze interne di cui dispone non c’è partita per la sua suc-
cessione, ma anzi una continua ineluttabile emorragia. Con Feltri, almeno nella sua testa, si prendono due piccioni con una fava. Da una parte è un robusto richiamo agli spiriti animali del centrodestra, al popolo del meno tasse per tutti che sulla promessa di una loro diminuzione si lasciò abbindolare dalle sirene di Arcore. Dall’altra è un potente richiamo all’elettorato leghista in libera uscita dopo gli scandali che hanno falci-
Il Cav ha capito che per garantire un futuro al suo partito è arrivata l’ora di trovare un nuovo leader. All’esterno diato il Carroccio, e che nei suoi quasi quotidiani interventi sul Giornale il bergamasco Feltri tiene in somma considerazione. Finora, il Pdl era rimasto immune dalla sindrome del papa straniero. L’indiscussa leadership di Berlusconi gli aveva evitato il penoso scandaglio della società civile in cerca del candidato che fosse altro da sé. Ammettendo così implicitamente l’incapacità a trovare tra le fila dei suoi militanti una classe dirigente degna di questo nome. Se questa
IL PERSONAGGIO . Travaglio lo snob tifa la Germania e Feltri non ci sta di Fabio Marcello
non è anti-politica, poco ci manca. Sicuramente è negazione della politica, almeno quella che ha il suo perno nella partitocrazia. Adesso, buon ultimo, anche il Pdl si rassegna a guardar fuori dalle proprie stanze. In cerca di quel quid che, secondo il capo nessuno dei suoi notabili possiede, nemmeno quell’Alfano che pure aveva proclamato erede. La vicenda del povero segretario che tutti acclamano ma nessuno riconosce desta nella sua
crudezza umana comprensione, tanto più se il primo a non accorgersi di quanto gli sta accadendo è lo stesso segretario. Il quale, forse, un barlume di percezione lo deve però aver avuto se vista la mala parata ha messo subito il cappello sul nome di Feltri invitandolo a misurarsi con le primarie. Lo sventurato, per sua fortuna e mostrando grano salis, non gli rispose. Direttore Lettera43.it www.lettera43.it
. SARDEGNA QUOTIDIANO
n Tifare contro. Un sublime esercizio di snobismo, tipico di casa nostra (ma non solo, a dire la verità). Come quelli che non vanno in spiaggia «perché c’è troppa gente», o non frequentano quel locale «perché ci trovi di tutto». Ora ci sono gli Europei di calcio. A chi il nostro sostegno, se non all’Italia? Macché, Lord Travaglio non è d’accordo. La tesi, espressa in radio, è la seguente: «Tifo contro l’Italia soprattutto a questi Europei, in cui se dovessimo vincere ci dimenticheremmo subito dello scandalo di Calciopoli». Ma il piacere della partita? Il gusto per il gesto tecnico? La passione per una volta vissuta di pancia e non di testa? Più ragionere che tifoso, ci immaginiamo il buon Marco sezionare
ogni fermo immagine, ogni replay, ogni decisione arbitrale alla ricerca dello scandalo, del mistero, del giallo che - per forza - ci deve essere. «Raramente ho tifato Italia, e ora sto sostendendo la Germania». La Germania? E cosa avrà mai di così eccezionale per meritarsi la preferenza? Mistero. Dalle pagine del Giornale prova a rispondere il decano Vittorio Feltri: «Chi non tifa Italia, peste lo colga». Così, tanto per non lasciare adito a dubbi. Feltri, democraticamente, ammette che «ciascuno è libero di sostenere chi vuole», ma quello che non gli va giù è lo snobismo dell’essere contro a tutti i costi: «Basta con i gufi. E quanto alla Germania, caro Marco, accontentati della Merkel». 1-0, palla al centro.
SUPPORTER Marco Travaglio
Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011
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DOMENICA 17 GIUGNO 2012
notizie inutili CHE STRESS ESSERE LIZ LA LOHAN SENZA FORZE ALLA FINE DELLE RIPRESE
n Lindsay Lohan è stata curata per spossatezza e disidratazione dopo che il personale dell’hotel di Marina del Rey, a Los Angeles, non è riuscito a svegliarla l’indomani. Lo ha fatto sapere il manager dell’attrice, spiegando che la 25enne era esausta dopo l’ultima notte di riprese del film “Liz and Dick”, in cui interpreta la Taylor.
UN AMORE DI PAPÀ MCCONAUGHEY VINCE IL TROFEO “SEXY DAD” n Matthew McConaughey è il papà più sexy. L’attore texano, papà di due figli, si è sposato lo scorso weekend con la sua storica fidanzata Camila Alves e ha ottenuto il 21% delle preferenze nel sondaggio lanciato dal sito web cinematografico Fandango.com. Matthew ha registrato il 5% in più rispetto a di Brad Pitt.
LA SORTE NELLE STELLE KYLIE E IL SUO SUCCESSO: «ERA TUTTO PREVISTO»
n Kylie Minogue ha sempre saputo che sarebbe diventata famosa. «Era il mio destino diventare una star», ha detto la Minogue. Ha appena compiuto 25 anni di successi nella settore dello spettacolo e crede sia stato scritto dal fato.
PAUL L’HIGHLANDER L’EX BEATLE FA 70 ANNI IN FORMA COME NON MAI n Mentre non si ferma il tour mondiale “On the run, che mostra tutto il suo inesauribile entusiasmo, sir Paul McCartney sta per raggiungere un grande traguardo personale: il 18 giugno l’artista compirà, infatti, 70 anni. Cantante più ricco del mondo secondo la rivista Forbes, a dispetto della leggenda che da circa 35 anni ne annuncia periodicamente la morte, McCartney è vivo e vegeto e in forma smagliante.
notizie incredibili
intanto in viale trento...
GENITORI DISTRATTI BIMBO RISCHIA VOLO LO SALVA UN VICINO
The Walking Ugo
Un bambino di due anni, abitante nella regione del Guangxi Zhuang, nel sudovest della Cina, se l’è vista brutta dopo essere rimasto incastrato con la testa nella ringhiera del balcone della sua casa, al quarto piano di un edificio residenziale, mentre il resto del corpo penzolava per aria. Il bimbo era stato lasciato in casa da solo dai suoi incauti genitori. La gente si è affollata sotto la finestra non appena si è accorta che il piccolo era incastrato, e alcune persone hanno portato dei teli per poterlo prendere nel caso in cui fosse caduto all’improvviso. Contemporaneamente un 50enne del luogo si è arrampicato aggrappandosi agli altri balconi e lo ha sollevato con una mano fino all'arrivo della polizia.
ANIMALI SOCIEVOLI “LASSIE” IN SUDAFRICA È AMICO DELLE TIGRI Un Border Collie ha utilizzato le sue doti naturali di pastore per fare amicizia e interagire con un branco non di pecore, come accade di solito, ma di tigri. È avvenuto in Sudafrica dove il cane, di nome Solo, vive nella riserva naturale di Port Elizabeth, il Seaview Lion Park, diretto dal suo padrone, Ashley Gombert. L’animale è riuscito a fare a tal punto amicizia con i felini cuccioli del parco, che a volte si comporta proprio come loro, acquattandosi nell’erba alta. In ogni caso il suo istinto di pastore emerge ogni volta che è ora, dopo un’escursione, di far tornare i cuccioli verso casa: li raduna esattamente come se fossero agnellini
GIGANTI MIGRATORI ROTTA DELLE BALENE AL VIA IN PATAGONIA Ha preso il via in Patagonia, nel sud dell’Argentina, l’annuale migrazione delle balene, che segna l’inizio della loro stagione di riproduzione. I cetacei sono visibili dalle coste delle città di Puerto Madryn e Puerto Piramides, nella provincia di Chubut. La loro migrazione dura da giugno a settembre, periodo durante il quale le balene nuotano sottocosta, dove l’acqua e più calda e dove l’ambiente è migliore per i cuccioli. In Patagonia questa è una delle attrazioni turistiche più apprezzate e sono decine le compagnie che organizzano escursioni in barca per assistere al suggestivo spettacolo. I più fortunati riescono ad avvistare i cetacei mentre compiono evoluzioni che sembrano una danza.
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ISOLA INQUIETA
LA RIVOLTA ANTITASSE
«Una class action contro l’Imu» n Parlamentari e Comuni della Sardegna uniti in una class action contro l’Imu e contro il Governo nazionale. Una rivolta pacifica che a suon di mozioni ufficiali da discutere nei Consigli comunale chiede alla Regione di promuovere un ricorso alla Corte Costituzionale per certificare l’inapplicabilità dell’Imu in Sardegna. La mobilitazione, già partita nei giorni scorsi, è stata annunciata ieri a Olbia dal deputato del Pdl, Mauro Pili, affiancato dai colleghi parlamentari, tutti del Popolo della libertà, Fedele Sanciu, Settimo Nizzi e Bruno Murgia e alcuni amministratori locali delle province del nord Sardegna. Pili ha già presentato un’interrogazione alla Camera dei deputati chiedendo al Governo nazionale di sospendere l’applicazione dell’Imu nell’Isola perché lo Statuto sardo assegna la competenza esclusiva in materia di finanza locale alla Regione. Ora però l’ex governatore prova a muovere un fronte unico e istituzionale contro la nuova imposta, e annuncia che entro una settimana in gran parte dei Consigli comunali della Sardegna sarà discussa la mozione che impegna il presidente della giunta regionale a contrastare in ogni modo la decisione del Governo. «La decisione del Governo Monti rappresenta una violazione pesante dello statuto sardo e un precedente pericoloso che potrebbe determinare la fine della specialità», spiega Mauro Pili. «L'imposizione dell’Imu in Sardegna è un attentato allo Statuto che introduce un’imposta in una regione già in grave difficoltà senza che ci sia una perequazione. Se non sarà approvato il decreto sull'insularità, sarebbe incostituzionale tutto il sistema del federalismo fiscale», prosegue il deputato del Pdl. «Sia chiaro che non si tratta di una battaglia per non pagare l’Imu», ha precisato Nizzi, «la Sardegna deve dar vita a una sorta di class action contro il Governo per evitare l’imposizione di un balzello incostituzionale. Secondo i parlamentari del Pdl la lotta politica e istituzionale dell’Isola contro l’Imu può puntare su sei punti della nuova imposta che contrasterebbero con la Carta costituzionale, ma non solo. A dare man forte alle eccezioni sollevate dal fronte della protesta ci sarebbero anche tre sentenze della Corte costituzionale e un parere espresso dall’Avvocatura dello Stato. V. G.
LA PROTESTA I parlamentari sardi del Pdl lanciano la lotta per bloccare la nuova imposta Pili: il governo deve ritirarla
LA CONTESTAZIONE
Paesaggio Giallo sulla nomina n Nuovo blitz della Giunta regionale in fatto di nomine? Le associazioni ambientaliste contestano l’incarico dell’ingegner Alberto Piras nella commissione regionale per il paesaggio e la qualità architettonica, indicato dalla Giunta come espressione proprio delle associazioni di protezione ambientale riconosciute. Un nome che gli ambientalisti negano di avere indicato alla Regione, e anzi dichiarano di non conoscere per nulla: «Questo ingegner Alberto Piras è completamente sconosciuto alle associazioni ambientaliste Amici della Terra, Legambiente, Lipu, Wwf, Italia Nostra (Enpa e Cai non hanno ancora risposto alla richiesta di notizie in proposito). In poche parole, non si sa chi abbia designato il preteso rappresentante ambientalista nella Commissione regionale del paesaggio», denunciano dalla onlus Gruppo d’Intervento Giuridico. Ma dall’assessorato regionale degli Enti locali finanze e urbanistica, fanno spallucce e assicurano: «Tutto in regola, sono state seguite le procedure previste dalla legge e l’ingegner Alberto Piras faceva parte di una terna di nomi indicati da una associa-
REGIONE In commissione entra un ingegnere, dovrebbe essere segnalato dagli ambientalisti «Ma nessuno lo ha mai sentito» zione regolarmente iscritta e riconosciuta dal ministero dell’Ambiente e dall’assessorato, un’associazione che opera sia a livello nazionale sia a livello regionale». Impossibile al momento conoscere il nome dell’associazione. IL GIALLO La nomina dei componenti la Commissione regionale per il paesaggio e la qualità architettonica è stata ufficializzata con la delibera della Giunta n° 26/1 del 13 giugno scorso, non ancora consultabile sul sito web della Regione, e annunciata con un comunicazione ufficiale che spiega: «L’organo che è stato rinnovato è composto dal Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna, dal Soprintendente per i beni archi-
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SMENTITA SOLO A METÀ Dagli Enti Locali arriva una rassicurazione: «Incarico affidato nel pieno rispetto della legge, nome fatto da un’associazione riconosciuta». Ma nessuno vuole rivelare quale sia.
tettonici e per il paesaggio e dal Soprintendente per i beni archeologici competenti per il territorio; dal Direttore del servizio tutela paesaggistica della Regione, a cui si uniranno gli altri componenti nominati dall’Esecutivo che saranno: la professoressa Cesarina Siddi, l’ingegner Alberto Piras, il professor Antonio Tramontin e l’architetto sassarese, Salvatore Manconi. I nuovi membri sono stati scelti dalla Giunta nell’ambito di terne congiuntamente designate dalle Università di Cagliari e Sassari, dalle associazioni portatrici di interessi diffusi individuate ai sensi delle vigenti disposizioni di legge in materia di ambiente e dalla Giunta in base alla qualificata professionalità dei candidati alla carica». Secondo gli ambientalisti le cose non starebbero proprio in questi termini: «Secondo quanto reso noto dalla Regione, quale rappresentante designato nell’ambito della terna “ambientalista” sarebbe stato nominato l’ingegner Alberto Piras. Ma questo professionista è sconosciuto alle associazioni ambientaliste». V.G.
SOLIDARIETÀ La Sardegna dona 7 milioni ai terremotati
IL DRAMMA La Regione sarda corre in soccorso dei territori colpiti dal sisma
n La Regione dona 7 milioni di euro ai terremotati dell’Emilia Romagna. Lo assicura l’assessore regionale dell’Agricoltura, Oscar Cherchi: «Lo avevamo preannunciato ed ora lo abbiamo messo nero su bianco, alla popolazione colpita dal terremoto andrà una quota del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 di oltre 7 milioni di euro», spiega. «Andiamo in soccorso di una regione fra le più laboriose, che ora combatte una battaglia durissima per chiudere al più presto una pagina tragica della propria storia. Lo facciamo, al pari di altre regioni italiane, concedendo una quota importante del PSR alle popola-
zioni terremotate. È un sacrificio doveroso e sono sicuro che il grande cuore dei sardi è orgoglioso di sostenerlo», continua l’assessore Cherchi. La decisione è stata ratificata a margine della riunione di giovedì scorso del Comitato di Sorveglianza del PSR 2007/2013, dopo che l’ipotesi di aiuto era stata avanzata dalla Commissione agricoltura della Con-
L’AIUTO Una quota dei fondi regionali destinati al piano di sviluppo rurale andrà alle popolazioni emiliane
ferenza delle Regioni, proprio per fare arrivare un sostegno concreto alla popolazione emiliana che vive un doppio dramma: quello delle vittime e delle città sventrate dal terremoto e quello del blocco di gran parte delle attività produttive. «Quella che era solo una proposta della Conferenza delle Regioni di qualche settimana fa ora sarà sottoposta ufficialmente all’approvazione della Commissione Europea e, a valere sulle disponibilità del 2013, potrà dare un po’ di sollievo e una decisa spinta verso il ritorno alla normalità alle popolazioni colpite dalla tragedia del terremoto», conclude l’assessore.
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SEQUESTRO INFINITO
SPERANZE DALL’AFRICA
«L’amica Rossella Urru è viva» hanno detto
MOHAMED ABDELAZIZ (RASD) «SFORZI PER LA LIBERAZIONE» Il presidente della Repubblica democratica araba Saharawi Mohamed Abdelazizi ieri ha partecipato a un convegno internazionale sui diritti civili organizzato dalla Provincia di Firenze. Durante il suo intervento ha ribadito la richiesta alle Nazioni unite perché il popolo Sharawi possa cheidee la sua determinazione con un referendum. Al termine ha rivelato che Rossella Urru e i due ostaggi spagnoli sono ancora vivi e che, con discrezione, stanno lavorando per la loro liberazione.
A FIRENZE Il presidente della Repubblica democratica araba Saharawi annuncia che la giovane di Samugheo e i due spagnoli sono tutti in vita: «Vogliamo che vengano liberati al più presto» n «Sappiamo che la nostra amica Rossella Urru e gli altri due spagnoli che sono stati sequestrati, sono tutti vivi». La buona notizia arriva da Firenze e le porta Mohamed Abdelaziz, presidente della Repubblica democratica araba Saharawi. «Gli sforzi per la loro liberazione stanno continuando in coordinamento con tutti i Paesi che confinano con il Sahara occidentale e il nostro desiderio è che questo possa succedere il più presto possibile». LE TRATTATIVE IN CORSO Rossella Urru è da 239 giorni nelle mani dei rapitori, che solo pochi giorni fa hanno annunciato che sono in corso trattative per la sua liberazione. Il Movimento per l’unicità e la jihad nell’Africa occidentale con un comunicato recapitato nella sede di Bamako (capitale del Mali) dell’agenzia France Press, ha detto di aver incontrato dei mediatori, di aver cominciato a discutere e che i contatti proseguiranno. Una notizia che ha riacceso le speranze per i familiari e gli ami-
ci della cooperante di Samugheo, e le parole di ieri a Firenze sono una prima conferma della condizione di Rossella. Perché in questi mesi si sono alternati lunghi di momenti di silenzio a notizie spesso non confermate. Come le richieste di riscatto di 30 milioni per la liberazione sua e della ragazza spagnola Ainhoa Fernandez de Rincan, a cui sono seguite le minacciose parole sulla sorte di Enric Gonyalons, l’altro volontario spagnolo rapito con loro la notte del 23 ottobre in Algeria Enric Gonyalons. L’ANNUNCIO DA FIRENZE Il presidente della Repubblica democratica araba Saharawi Mohamed Abdelaziz ieri era a Firenze per una conferenza internazionale sui diritti umani organizzata dalla Provincia. Ed è lì che ha annunciato che Rossella e i suoi amici sono vivi, ma non ha aggiunto molti dettagli sulle loro condizioni e sugli sviluppi delle trattative. «Non posso parlare più di tan-
«Sappiamo che la nostra amica Rossella Urru e gli altri due spagnoli che sono stati sequestrati, sono tutti vivi. Gli sforzi per la loro liberazione stanno continuando in coordinamento con tutti i Paesi che confinano con il Sahara occidentale e il nostro desiderio è che questo possa succedere il più presto possibile». Mohamed Abdelaziz
to, perchè sulla questione c’è molta discrezione e si stanno compiendo molti sforzi - ha precisato - vogliamo che gli ostaggi siano tenuti in vita e che vengano liberati al più presto. Questi sono gli obiettivi su cui stiamo lavorando». IL SAHARA OCCIDENTALE Mohamed Abdelaziz è il presidente della Rasd (la Repubblica democratica araba Saharawi), e ieri era a Firenze per rivendicare l’autonomia del Sahara occidentale e chiedere il riconoscimento da parte della comunità internazionale di quell’area con «un referendum democratico per la determinazione del popolo Saharawi» rispetto al Marocco. La sua rivendicazione di indipendenza è di natura politica e laica rispetto alle rivendicazioni degli integralisti del Movimento per l’unicità e la jihad nell’Africa occidentale che la notte tra il 23 e il 24 ottobre 2001 sono entrati nel campo profughi Saharawi di Rabuni da dove hanno prelevato Rossella Urru e i due giovani spagnoli. I terroristi hanno detto che le trattative stanno andando avanti e ora il presidente della Rasd ha annunciato che i tre ostaggi sono vivi. M.Z.
DALL’AFRICA Nei giorni scorsi gli integralisti del Movimento per l’unicità e la jihad nell’Africa occidentale hanno annunciato che sono in corso trattative per la liberazione e ieri il presidente della Repubblica democratica araba Saharawi ha detto che i tre ostaggi sono ancora vivi.
L’IMPEGNO DEL PRESIDENTE FINI «LE ISTITUZIONI LA TUTELINO» Il 5 giugno Piero Marras ha suonato alla Camera dei deputati per la serata “Una voce per Rossella”, a cui hanno partecipato anche i familiari della giovane di Samugheo. Il presidente Gianfranco Fini ha detto che l’impegno di Rossella è un esempio per tutti e che «per questo deve essere tutelata dalle istituzioni». Fini ha sottolineato anche «la necessità di fare in modo che continui la mobilitazione che la pubblica opinione ha mostrato per far sì che Rossella possa tornare libera ed essere restituita ai suoi cari».
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DALL’ITALIA
GOVERNO Crisi, Monti è fiducioso «Ce la faremo da soli» L’INTERVENTO Il premier a Milano e poi a Bologna: la situazione è grave. Ne usciremo non «sotto il tallone di una trojka» ma con le riforme. Avanti con la crescita, ddl lavoro entro il Consiglio Ue
I SINDACATI OLTRE 200MILA AL CORTEO «ATTENTI, DI TROPPI ANNUNCI SI MUORE» n Sindacati uniti in piazza per chiedere un’inversione di rotta, una «nuova agenda» politica ed economica su lavoro, crescita, Welfare (esodati in testa) e fisco (a partire dalla riduzione delle tasse su lavoratori dipendenti e pensionati). Rivendicazioni su più fronti per uscire davvero - dicono Cgil, Cisl e Uil - dalla crisi. Perché sostengono - anche le riforme in campo, quella del lavoro compresa, non danno le risposte necessarie. Il governo respinge le accuse ed il premier Monti spinge proprio sul ddl lavoro: «Devo arrivare al Consiglio europeo con la legge sul mercato del lavoro altrimenti l’Italia perde punti». Gli replica la Cgil: «Aumenterà conflitto sociale e incertezza persone». I sindacati, però, si dicono convinti che l’uscita dalla crisi sia possibile attraverso un'unica via: basta annunci (e «bugie»), il governo deve agire. «Di annunci si può anche morire», avverte Susanna Camusso, dal palco in piazza del Popolo a Roma, dopo il corteo che attraversa il centro della capitale. «Siamo 200 mila», dicono gli stessi organizzatori. E, in coro, i leader di Cgil, Cisl e Uil avvisano il governo Monti: «Risposte» e «nuova agenda subito» o «torneremo presto in piazza».
n «La Merkel dice che l’Italia ce la fa, ma l’Italia ce la fa non perché lo dice la Merkel». Quando Mario Monti pronuncia questa frase la platea del Teatro Arena del Sole di Bologna esplode in un applauso. Dal palco di “La Repubblica delle idee” il professore alterna realismo e speranza. Il messaggio che manda però è chiaro: l’Italia non intende finire sotto il «tallone» della troika composta da Fmi, Bce e Commissione Ue; ce la farà da sola, senza avere soldi dalla Germania; ma allo stesso tempo chiede che l’Europa adotti in fretta misure «concrete» per la crescita e in difesa dei Paesi «virtuosi». Poi avverte partiti e sindacati: nessun passo indietro sul ddl lavoro che dovrà diventare legge prima del Consiglio europeo del 28 giugno. Il premier ammonisce sul rischio contagio: «Ci siamo spostati dall’orlo del precipizio solo che il cratere si sta allargando e siamo di nuovo in una crisi», dice.
Ricorda anche che il percorso della crescita è «lungo e faticoso», ma assicura che «presto» si vedranno «alcuni effetti». Difende la politica del governo sulle dismissioni: anticiparle avrebbe voluto dire inviare un «messaggio sbagliato al mercato», è la sua replica. Poi, sul palco di Bologna si sottopone alle domande di Ezio Mauro, Eugenio Scalfari e Claudio Tito. Si parla di Europa e di Grecia, dopo il voto del fine settimana, esca dalla moneta unica. Dalle urne, afferma Monti, «mi aspetto un voto favorevole alla permanenza nell’eurozona». Il premier, pur con grande cautela, sostiene che in cambio si potrebbe proporre una «dilazione» dei duri impegni imposti ad Atene. Non una «rinegoziazione», precisa, perché Paesi come Portogallo e Irlanda protesterebbero, ma è pur sempre qualcosa. Venendo all’Italia, Monti sostiene che il Paese ha «bisogno dell’Europa più di altri, non per-
info TENSIONE E TAFFERUGLI Momenti di tensione a Bologna durante l’intervento del premier Monti al teatro Arena del Sole. Due cortei organizzati da centri sociali, collettivi, autonomi e studenteschi in piazza per contestare il premier: tafferugli e cariche di alleggerimento della polizia. Dieci agenti contusi.
ché più debole, ma perché poco attenta al futuro». Ma ciò non significa che intenda finire sotto il «tallone» della troika. Persuaso che anche così, «da soli» ce l’Italia ce la farà. Ciò non significa che l’Europa non serva. Tutt’altro. Per uscire dalla crisi, infatti, servono tre condizioni. Primo: il voto in Grecia non deva andare «male» altrimenti la situazione potrebbe precipitare. Secondo: nelle prossime «cruciali» settimane l’Europa deve adottare misure per la crescita. Terzo: i paesi che hanno adottato «politiche giuste», come l’Italia, devono essere protetti. Anche l’Italia, però, deve fare la sua parte. In primo luogo proseguendo sulla strada del rigore. Ecco perché «non possiamo promettere riduzioni delle tasse a breve». Si devono poi completare le riforme per non deludere i mercati. A cominciare da quella del lavoro, avverte Monti con un occhio alle resistenze nel Pd. C’é spazio per replicare a chi, come Angelino Alfano del Pdl, critica i miliardi «virtuali» del decreto sviluppo: «La crescita - ironizza - non si fa con i soldi del bilancio pubblico sennò in Italia ci sarebbe dovuta essere una crescita stratosferica».
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CONTINENTI
LUTTO NEL CINEMA SI È SPENTO A 65 ANNI GIUSEPPE BERTOLUCCI
sere alimentata. «Va nutrita a forza», ha ordinato con sentenza il giudice Peter Jackson della Court of Protection.
FRANCIA AL VOTO ELEZIONI POLITICHE I SOCIALISTI IN TESTA n Oggi i francesi votano per il secondo turno delle elezioni politiche. Uno scrutinio da cui arriveranno verdetti chiave per il governo di Hollande. I socialisti puntano a conquistare la maggioranza assoluta dei seggi, cosa che garantirebbe loro libertà nella composizione del governo. Mira invece a un traguardo storico l’estrema destra del Front National che non è mai riuscito ad avere un seggio in Parlamento.
n Addio a Giuseppe Bertolucci. Il regista è morto a Diso, in provincia di Lecce, dopo una lunga malattia. Ad annunciare la notizia sono stati la moglie, Lucilla Albano, ed il fratello Bernardo, autore di «Ultimo tango a Parigi». Regista e sceneggiatore, per anni presidente della Cineteca di Bologna, Giuseppe Bertolucci era stato autore di vari film, tra cui «Berlinguer ti voglio bene» con Roberto Benigni. Aveva anche collaborato con il fratello Bernardo alla sceneggiatura di «Novecento». Era figlio del poeta Attilio.
DANIMARCA PRIME NOZZE TRA GAY CELEBRATE IN CHIESA
EXPO A MILANO PISAPIA COMMISSARIO: «MA POTRÒ DELEGARE» n «Durante un lungo incontro con il premier Monti mi è stato assicurato non solo che al commissario straordinario di Expo non solo verranno restituiti i poteri previsti, ma anche che potrà affidare deleghe a persone di sua fiducia». Con queste parole il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha comunicato alla stampa la decisione di rimanere al suo posto di commissario straordinario dell’evento 2015, dopo che lunedì aveva rimesso il proprio mandato nelle mani del premier. «é stato un incontro cordiale e positivo anche se interlocutorio», ha scritto Pisapia in una nota.
LA MARGHERITA SÌ ALLO SCIOGLIMENTO PARISI: «È UN GOLPE» n Con 82 voti favorevoli, 8 contrari e 4 astenuti, l’assemblea federale della Margherita ha approvato il bilancio del partito per il 2012. L’esito del voto ha constatato la vittoria di Rutelli, che si è manifestata anche con l’approvazione di un documento che decreta la fine della Margherita e che è votato a stragrande maggioranza. «È un’assemblea che ha una conclusione già prefissata. Se fossimo in Parlamento sarebbe un colpo di Stato». Con queste parole l’ex ministro dell’Interno, Arturo Parisi, ha lasciato l’assemblea federale della Margherita per protesta prima che si votasse la decisione di scioglimento del partito.
INGHILTERRA RAGAZZA NON MANGIA GIUDICE: «NUTRITELA» n Un giudice dell’Alta corte d’Inghilterra ha disposto la nutrizione forzata per una donna di 32 anni malata di una grave forma di anoressia, che da un anno rifiuta cibi solidi ed è fermamente decisa a lasciarsi morire. La giovane già due volte ha firmato dei moduli in cui chiedeva di non essere sottoposta ad alcun trattamento che la tenesse in vita. Il caso è finito in tribunale quando il mese scorso la donna, a un passo dalla morte, continuava a rifiutare di es-
Egitto Presidenziali, Musulmani al 69% n Egitto al voto per il ballottaggio delle elezioni presidenziali egiziane, da cui uscirà il successore del presidente Hosni Mubarak, condannato all’ergastolo. A sfidarsi sono il candidato dei Fratelli musulmani, Mohammed Morsi, e l’ex pre-
mier, Ahmed Shafiq. La scelta del presidente arriva dopo che giovedì la Corte suprema ha annullato la legge che avrebbe impedito a Shafiq di candidarsi (perché compromesso con il vecchio regime) e ha sciolto la Camera bassa, controllata dalla
Fratellanza. Si vota anche oggi ma lo staff di Morsi esulta: avrebbe già incassato il 69% dei consensi. Inoltre il partito considera nulla la decisione di sciogliere il parlamento dopo la sentenza della Corte costituzionale e chiede un referendum.
n Prime nozze gay in chiesa in Danimarca. Stig Elling e Steen Andersen hanno beneficiato della nuova legge danese sui matrimoni fra persone dello stesso sesso e hanno potuto pronunciare il fatidico sì nella chiesa luterana di Frederiksberg a Copenhagen. La legge prevede che tutti possono sposarsi in una qualunque chiesa mentre rimane la libertà del ministro di culto di rifiutarsi di celebrare il rito.
IRAN AHMADINEJAD SICURO: IL MIO RITIRO NEL 2013 n Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad si ritirerà dalla vita politica l’anno prossimo, al termine del suo secondo mandato. Lo ha detto lui stesso al Frankfurter Allgemeine Zeitung. «Otto anni bastano» ha sottolineato nell’intervista, aggiungendo che pensa «di ritornare alla scienza». La Costituzione non gli consente di presentarsi per un terzo mandato. «Forse mi impegnerò politicamente nell’universita», ha aggiunto.
GRECIA ALLE URNE TSIPRAS LANCIA SFIDA I SONDAGGI: «È AL 22%»
n I greci torneranno alle urne oggi per la seconda volta in meno di due mesi. Circa 9,8 milioni di votanti saranno chiamati a scegliere tra i partiti favorevoli a una «rinegoziazione» dell’accordo con Fondo monetario internazionale e Ue per salvare il paese dal fallimento e la sinistra radicale di Alexis Tsipras, leader di Syriza, che invece vuole «sostituire» l’accordo con un nuovo programma per stabilizzare l’economia. Secondo gli ultimi sondaggi resi pubblici il primo giugno scorso, le consultazioni saranno una «gara all’ultimo voto» tra Syriza e Nuova Democrazia (partito conservatore). Syriza avrebbe il 22 per cento dei voti, mentre Nuova Democrazia il 22,7 per cento. Il Movimento socialista panellenico Pasok, al governo fino a maggio scorso, invece si fermerebbe all’11,2 per cento.
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Marina Esplode una condotta La storia Professionisti di giorno e tutto il quartiere rimane a secco di notte diventano attori teatrali
Lirico Lettera dei cantanti «Dovete pagare prima noi»
a pagina 13
a pagina 14
a pagina 12
Molentargius Incendio devasta il parco n Un rogo devastante, un gigantesco incendio che ha fatto scempio del parco di Molentargius, mettendo in pericolo i fenicotteri che proprio in questi giorni hanno iniziato la nidificazione. Oltre quattro ore di lavoro per i vigili del fuoco che, con due autobotti e due squadre hanno cercato di arginare nel più breve tempo possibile le fiamme, salvando le abitazioni, alcune delle quali circondate dal fuoco, e gli stessi volatili. Il rogo è scoppiato intorno alle 16 a Medau su Cramu e grazie al vento si è velocemente propagato. L’intervento dei vigili è stato reso ancora più difficile dal sistema antincendio del Parco che non è entrato in funzione, (l’idrante da cui cercavano inizialmente di approvvigionarsi di acqua era guasto) e, secondo ex dipendenti del Parco e residenti, dalla chiusura della strada del Sale. «Oggi a causa dell’incendio abbiamo vissuto momenti di paura, il fuoco si è avvicinato alle case – sottolinea il direttore del Parco, Marco Loddo – ma non dovremmo aver subito grossi danni. È andata distrutta una striscia di vegetazione larga 30 metri e lunga circa 300, per fortuna il fuoco si è solamente avvicinato alla garzaia, il cuore della nidificazione è stato salvato, i fenicotteri non dovrebbero aver avuto grandi disturbi. Domani andremo con il Na-
numeri 300
Secondo il direttore del Parco il fuoco ha distrutto un’area larga trenta metri e lunga 300.
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Il gigantesco rogo è stato domato in oltre quattro ore dai vigili del fuoco. Al lavoro anche Corpo forestale e protezione civile.
turalista dell’ente, il dottor Cogoni per verificare ogni cosa. L’incendio è doloso. È divampato in mezzo a un campo in una zona privata non pulita, poi il vento ha fatto il resto». Di diverso avviso gli ex dipendenti del parco che occupano la sala conferenze dell’edificio Sali scelti: «Si è trattato di un disastroso incendio che ha devastato una delle aree più importanti d’Europa per la nidificazione dei fenicotteri e degli aironi – si legge in una nota firmata da Alessia Atzeni, Gabriele De Martis e Massimiliano Barfucci - Sono andati in fumo ettari ed ettari di habitat che il Parco avrebbe dovuto tutelare. Abbiamo assistito a un evento incendiario senza precedenti, in sette anni di vita dell’Ente non si era mai visto». Sotto accusa il sistema antincendio: «È vero c’è stato un problema con l’impianto antincendio ma tutte le forze intervenute per domare il rogo si sono potute approvvigionare dall’impianto di depurazione e dalle nostre manichette. Per
L’ALLARME Il rogo è scoppiato alle 16 a Medau su Cramu in un terreno privato. I vigili hanno trovato l’idrante guasto
IL RACCONTO «IL FUOCO CI AVEVA CIRCONDATI» n «Il fuoco ha devastato ogni cosa solo per fortuna non ha danneggiato la mia abitazione, io stessa ha dato l’allarme alle 16, ma i vigili del fuoco hanno avuto difficoltà ad avvicinarsi al fuoco, forse a causa delle sbarre chiuse dai lucchetti che bloccano la strada». È il racconto di Marcella Corda che abita a pochi metri dal luogo in cui è divampato il rogo. La sua abitazione è stata quasi circondata dalle fiamme: «Siamo rimasti bloccati in casa, le fiamme ci hanno circondato e noi non potevamo fuggire con facilità anche a causa delle strada chiusa. Il fuoco ha distrutto ogni cosa – racconta – qui c’era un pellicano che spero non sia morto, le fiamme hanno bruciato anche i nidi che c’erano qui vicino. Sono andate distrutte tre piante nel giardino, nonostante la protezione in muratura. Davanti alla mia abitazione adesso è tutto nero, sono andati in fumo circa dieci ettari di terreno. In otto anni che abito in questa zona non era mai successa una cosa del genere. È stato terribile, abbiamo avuto paura, poi sono arrivati i vigili del fuoco che hanno spento il rogo».
SOPRALLUOGO DOMANI Il direttore del Parco domani effettuerà un sopralluogo per verificare la situazione e quantificare i danni. Parteciperà anche un esperto dell’Ente.
quanto riguarda l’impianto antincendio nelle scorse settimane è stato danneggiato dai vandali e stiamo provvedendo a riparalo. Abbiamo comunicato formalmente una decina di giorni fa a vigili del fuoco e Corpo forestale del guasto, informandoli che l’80 per cento degli idranti erano stati vandalizzati. Ieri lo abbiamo messo in funzione, ma non siamo riusciti a mandarlo in pressione». Anche su questo aspetto gli ex dipendenti del parco precisano: «Qualche giorno fa abbiamo presentato una relazione alla Regione in cui scrivevamo: “La manutenzione e la verifica per un funzionamento ottimale dell’impianto antincendio, era curata dagli operai e dai tecnici ora privi di contratto. Adesso è probabile che il sistema sia trascurato e che non possa essere efficiente nel caso di un incendio”. Ieri i vigili del fuoco hanno appurato come l’impianto antincendio non funzionasse, ritardando in maniera significativa l’intervento». Ma.Sc.
LE ACCUSE Le strade bloccate secondo i residenti e gli ex dipendenti hanno reso difficili le operazioni di spegnimento
Poetto Quarta e quinta fermata chiudono per amianto
LA CHIUSURA Domani scattano i divieti anche nelle stradine di fronte al tratto
n Domani partono i lavori al Poetto. Il primo tratto interessato dal recupero dei resti di amianto è quello compreso tra il Lido e lo stabilimento dell’aeronautica: la quarta e la quinta fermata. Tutto chiuso, sbarrato: off limits. Per dieci giorni nessuno potra passare in quel tratto, dalla strada fino al mare, per consentire agli operai specializzati, con tuta e maschera, di recuperare i residui di amianto che hanno portato al provvedimento urgente. I lavori di recupero saranno fatti di notte e l’arenile sarà illuminato a giorno. Quello è il tratto dove sono i visibili i resti di amianto, con tutta probabilità emersi dal sottosuolo a ventisei anni di distanza dalla demolizione dei casotti. Che non fu un la-
voro fatto a regola d’arte, le ruspe in spiaggia rasero tutto al suolo, comprese le coperture in cementoamianto che già allora gli esperti sapevano essere pericolose. Non furono prese le giuste precauzioni e parte dei frammenti sarebbe rimasta sul Poetto. Ieri c’erano le transenne a destra e a sinistra del Twist, l’ultimo chiosco della quinta fermata. Per i gestori dei baretti è l’ennesima tegola
OFF LIMITS Per dieci giorni nessuno potrà passare nel tratto che va dal Lido allo stabilimento dell’aeronautica
dopo anni di problemi conm la giustizia e otto mesi senza lavoro. Come sono riaperte le attività, in seguito a un esposto, è esploso l’allarme amianto. Un allarme già lanciato nel 2004, ma che non è mai stato preso sul serio. Stavolta si è deciso di andare in fondo alla questione e ripilure la spiaggia. Non si tratta di una vera e propria bonifica, ma questo intervento, diviso in tre fasi da dieci giorni, consentirà di scoprire se c’è un reale pericolo per la presenza di amianto sotto la sabbia e solo in quel caso scatterebbe la bonifica vera e propria. Il secondo lotto sarà il tratto di spiaggia libera all’altezza dell’ippodromo, poi toccherà a quello dal nuovo Marino al confine con Quartu.
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CAGLIARI VIA DEI GIUDICIATI TRE GIORNI AL T HOTEL DI MEETING MEDITERRANEO DI NUTRIZIONE
ERSU PUBBLICATE LE GRADUATORIE PER I POSTI ALLOGGIO A PAGAMENTO
PIAZZA SAN GIACOMO OGGI BANDA LARGA IL PROGETTO DEI RAGAZZI DELLO IED
n Si terrà dal 21 al 23 giugno, al Thotel, il quarto meeting internazionale del Mediterraneo in Nutrition and Metabolism Nu.Me. Si calcola che più di 246 milioni di persone nel mondo sono affette da diabete mellito; di questi, 3,8 milioni muoiono ogni anno per cause direttamente correlabili alla malattia di base. I lavori si apriranno il 21 alle 12. Si parlerà quindi di alimentazione, obesità e diabete, dei dolcificanti e dei nutraceutici.
n Venerdì sono state pubblicate le graduatorie per l'assegnazione di posti alloggio a pagamento dell’Ersu. Le graduatorie saranno aggiornate mensilmente e possono essere consultate nel sito internet dell'ente: www.ersucagliari.it. Gli studenti nella lista dovranno presentarsi per l’assegnazione del posto alloggio nel corso Vittorio Emanuele 68, domani alle 9,30.
n Oggi alle 21, 30 in piazza San Giacomo per Banda Larga, il progetto di comunicazione e spettacolo ideato dagli allievi dello Ied di Cagliari per rilanciare lo storico quartiere di Villanova, la designer Annalisa Cocco presenterà una collezione di prodotti orginali realizzati dagli allievi del corso triennale di Product Design. Fra prodotti ultramoderni e tradizione, sfileranno artigiani tessili e coltellinai.
Marina Esplode la condotta, rione a secco MOVIDA AL LAVORO OTTO VIGILI URBANI
VIALE REGINA MARGHERITA Cede una tubatura, il quartiere resta senza acqua fino al tardo pomeriggio, arrivano le autobotti mandate da Abbanoa. Rabbia tra i ristoratori: saltati tutti i pranzi n Una condotta dell’acqua cede tra viale Regina Margherita e via Cavour, e il quartiere Marina va in tilt. Oltre ai residenti, ieri hanno avuto molte difficoltà anche i tanti ristoratori della zona. Con i rubinetti a secco, c’è chi si è salvato grazie ai serbatoi ma anche chi ha dovuto tenere chiusa l’attività per pranzo. A metà pomeriggio, Abbanoa ha fatto girare per il quartiere tre autobotti, per rifornire d’acqua abitanti e commercianti. Gli operai della società idrica hanno riparato il guasto verso le diciannove, salvando il sabato sera delle decine di ristoranti, ma non del tutto: la pressione non poteva essere elevata, per evitare una nuova rottura. A pranzo il problema si è sentito eccome: «Situazione pessima, avevo due serbatoi ma li stavo per finire. Purtroppo molti clienti sono andati via», dice Serafino Aresu, ristoratore di via Lepanto, «è una perdita economica, c’è un malgoverno dell’acqua». Problemi e rassegnazione sono i sen-
timenti che animano le parole di Alessandro Caredda, da decenni proprietario della trattoria Gennargentu in via Sardegna: «Un caos. Alle dieci di mattina abbiamo scoperto che mancava l’acqua», spiega, «ci ha salvato l’autoclave, solo dopo ho saputo che era un guasto momentaneo, roba che può capitare», conclude Caredda. Acqua col contagocce e serranda abbassata a pranzo per Antonio Frau, capo de La Tavernetta in via Cavour: «Non ho potuto lavorare, i clienti come potevano lavarsi le mani?», chiede Frau, «oltre alla necessità di lavare i cibi. Mi consola il fatto che a pranzo non si perdono grosse cifre, l’affluenza maggiore è di sera». Zero incassi all’ora di pranzo anche per Marco Pilloni, della trattoria Deidda: «La poca riserva d’acqua è finita quasi subito, non potevo tenere aperto senza lavare i prodotti. Non so quanti clienti avrei avuto, è comunque una perdita economica». Paolo Rapeanu
VIALE REGINA MARGHERITA I lavori per il ripristino della condotta
ROBERTO PILI
n Nessuna multa, qualche rimprovero a qualche cliente rumoroso e qualche tavolino fatto spostare. Il bilancio della prima giornata di controlli, quella di venerdì, sulla movida è positivo. Gli agenti della Municipale non hanno registrato grossi problemi e quindi non è stata elevata alcuna contravvenzione. Il Comando dei vigili urbani, comunque, ha messo in campo un numero consistente di pattuglie. La prima, composta da tre vigili, ha lavorato alla Marina dalle 17 a mezzanotte. La pattuglia è stata affiancata da una seconda, con due vigili, al lavoro dalle 21, fino alle 4. Alla stessa ora un’altra “squadra” composta da due vigili e un ufficiale ha perlustrato le vie della Marina. Una terza pattuglia ha iniziato a lavora a mezzanotte fino alle 7 del mattino, sostituendo i colleghi che avevano iniziato alle 17. Complessivamente nelle ore più “calde” quelle di maggior movimento al lavoro c’erano otto agenti della polizia municipale. I controlli sono proseguiti anche ieri notte.
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CAGLIARI GIORNALISTI OTTO ELETTI ALL’ORDINE PERETTI PIÙ VOTATO DEI PROFESSIONISTI
CAMPO ROSSI CHIUSA CON SUCCESSO LA PRIMA SETTIMANA DI EDUCAMP
POSTE SCADENZA PAGAMENTO DELL’IMU DOMANI POSTE APERTE TUTTO IL GIORNO
n Otto i consiglieri eletti al primo turno per l’Ordine dei giornalisti della Sardegna. Sono i professionisti Filippo Peretti (140 voti), Luca Fiori (111), Pier Sandro Pillonca (104), Luigi Almiento (103), Marzia Piga (102), e i pubblicisti Gianni Olandi (39), Priamo Tolu (36) e Gian Mario Sias (33). Al ballottaggio Celestino Moro e Michele Mascia. I revisori sono i professionisti Gino Zasso (115 voti) e Franco Olivieri (110) e il pubblicista Franco Fiori, 46.
n Si è conclusa giovedì, con successo, la prima settimana di “Educamp 2012”. Il centro polisportivo militare dedicato al generale Rossi ha accolto i 60 giovani che hanno partecipato all’esaltante esperienza della prima edizione dell’iniziativa in città. A presenziare la cerimonia conclusiva della prima delle tre settimane di attività, il Vice Comandante Natalino Madeddu.
n Domani è l’ultimo giorno utile per il pagamento dell’Imu. Gli uffici postali di piazza del Carmine, viale Trieste, via Tola, via Montesanto, via San Benedetto, via Simeto e Pirri saranno aperti con orario continuato fino alle 19,10. Per quanti decidono di compilare il modello F24 online, negli uffici postali di via piazza del Carmine, via Montesanto, via San Benedetto, e Pirri è stata attivata una corsia veloce.
FIERA
La sanità sarda in un convegno con il ministro n “Il nuovo sistema sanitario per la Sardegna. Azioni strategiche per il prossimo triennio” è il tema del convegno nazionale in programma a Cagliari martedì alla Fiera. L’iniziativa, organizzata dalla Regione assieme al Ministero della Salute e ad Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), vedrà la partecipazione anche del ministro Renato Balduzzi. Il convegno sarà l’occasione per un confronto aperto tra Regione e ministero sulle politiche sanitarie in corso e da attuare nel prossimo futuro nell’Isola. Tra gli interventi, oltre a quello del presidente della Regione Ugo Cappellacci e dell'assessore Simona De Francisci, previsti quelli del presidente e del direttore generale di Agenas, Giovanni Bissoni e Fulvio Moirano, sul contributo dell’agenzia al Servizio sanitario regionale e sulla formazione manageriale dei direttori delle Aziende sanitarie, e di Rossana Ugenti (Ministero Salute).
VIA DELLA PINETA
Fugge in auto e lungo le strade semina il panico
n A bordo di un’auto senza assicurazione, non si ferma al posto di blocco dei carabinieri e fugge, inseguito dai militari. Si è concluso con un incidente e un arresto, l’inseguimento avvenuto venerdì sera in via della Pineta. In manette con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale è finito C.P., 22 anni di Assemini. L’episodio è avvenuto intorno alle 21,30. Il giovane al volante di una “Opel Corsa” stava percorrendo via della Pineta a folle velocità. I carabinieri, impegnati in un posto di blocco, hanno cercato di fermarlo, ma è fuggito. I militari si sono lanciati all’inseguimento. Il 22enne avrebbe commesso numerose infrazioni durante la fuga, seminando il panico tra gli automobilisti. Durante una di queste manovre spericolate il 22enne è andato a schiantarsi contro una Hyundai e successivamente è stato arrestato.
VOCI STONATE Gli artisti che hanno accettato riduzioni dei compensi negli ultimi due anni, chiedono di essere pagati prima dell’ex sovrintendente
Lirico Gli artisti-creditori a Zedda
«Di Benedetto? Prima paghi noi» PROTESTA I cantanti chiedono al presidente della Fondazione gli arretrati non versati dall’ex sovrintendente, che ora reclama la buonuscita. «Cachet decurtati per venire incontro al teatro» n Tra i tanti temi caldi nell’agenda del sindaco c’è sempre il Teatro lirico di via Sant’Alenixedda. Tra proteste e scioperi si è conclusa in anticipo l’esperienza del sovrintendente Gennaro Di Benedetto, che nei giorni scorsi ha reclamato la sua bonuscita. Una richiesta che non hanno gradito gli artisti che durante il suo mandato e hanno accettato riduzioni dei compensi e slittamenti dei pagamenti per venire incontro ai problemi economici della Fondazione. «Caro sindaco, prima di pagare Di Benedetto, paghi noi!», chiedono in modo esplicito al presidente della Fondazione Massimo Zedda. Che stavolta si ritrova contro il suo motto “Ora tocca a noi”. Tra gli artisti coinvolti c’è anche il tenore cagliaritano Gianluca Floris che si è rivolto al Tribunale per ottenere i suoi soldi ed è partito un decreto di ingiun-
zione di pagamento che la Fondazione non ha rispettato, e a questo punto si dovrà procedere con un pignoramento verso terzi. «Molti artisti (sia solisti che freelance addetti ai lavori) non ricevono il loro compenso per il lavoro effettuato da 2 anni - scrivono gli artisti indignati - gli spettacoli sono stati fatti, gli artisti hanno rifiutato altri ingaggi, anticipato spese di viaggio e di alloggio, hanno accettato la richiesta da parte di Di Benedetto di pazientare ed essere pagati in ritardo e, con un gesto di grande generosità, di farsi decurtare il cachet per salvare le stagioni 2010, 2011 e 2012: eppure le cose non sono affatto cambiate. Anzi!». Le critiche contro la gestione Di Benedetto sono sempre state pesanti all’interno del Teatro e secondo gli artisti, in pratica, non si meriterebbe di esse-
re pagato per il suo operato. O, almeno, non prima di loro. «Il sovrintendente dovrebbe preoccuparsi di far quadrare i conti prima di procedere ad ingaggi “a vuoto” perché gli artisti non vivono di gloria, hanno bollette da pagare e soprattutto non hanno alcun “paracadute” sociale. Tuttavia se un artista risulta essere inadatto, non all’altezza del ruolo, viene licenziato senza alcun diritto al compenso - scrivono al sindaco - se il manager non è all’altezza del suo ruolo e crea debiti smisurati, scatenando anche cause per insolvenza verso l’istituzione di cui lei è il presidente, dovrebbe aver almeno il dovere etico di rispettare gli impegni presi con gli artisti e attendere con pazienza il suo turno». Gli artisti, spazientiti, chiedono ora la precedenza per i pagamenti arretrati. «Ci auguriamo che, nell’accogliere questa nostra sollecitazione, lei possa dare avvio ed esempio per l’attuale improcrastinabile lavoro di bonifica necessario al Teatro di Cagliari e al sistema Teatro d’Opera italiano tutto». Marcello Zasso
NOMINA FINO A VENERDÌ PER IL SUO SUCCESSORE n Non è un bando vero e proprio, ma una manifestazione d’interesse. Entro le 12 di venerdì chi vuole diventare il nuovo sovrintendente della Fondazione lirica ha tempo per presentare la domanda. basta una raccomandanta con ricevuta di ritorno o la consegna a mano in via Sant’Alenixedda per sperare di prendere il difficile compito del dopo-Di Benedetto. Da lunedì scorso, invece, è entrato in carica il nuovo consulente artistico della Fondazione: il direttore del coro Marco Faelli. Sarà lui il punto di riferimento artistico, a titolo gratuito, del presidente Massimo Zedda «per quanto riguarda i dirigenti, i funzionari e tutto il personale del Teatro sia nella gestione quotidiana sia in quella di breve e medio termine della Fondazione». E venerdì al Teatro arrivano “Le nozze di Figaro”.
Comune «Usiamo i sei milioni per i campi di periferia»
VIA ROCKEFELLER Il palazzetto attende da tempo degli interventi di recupero
n Sei milioni di euro per gli impianti sportivi, questa la cifra data dalla Regione al Comune. Svanita la possibilità di costruire un nuovo centro sportivo polifunzionale nell’area di via San Paolo, bisogna decidere come utilizzare i soldi. L’indicazione giunta dalla Regione è quella di spartire la cifra tra la piscina mai finita in via Campeda, i campi sportivi di Terramaini e il palazzetto di via Rockefeller. Ma le proposte e idee delle forze politiche di palazzo Bacaredda sono tante.E se ne è discusso durante l’ultima commissione Lavori pubblici, presieduta da Maurizio Chessa (Pd), che insieme al suo collega di partito Claudio Cugusi, dice: «Bisogna trovare spazio per i piccoli interventi di manutenzione che richiedo-
no piccole cifre, così come per i grandi interventi», questo il ragionamento di entrambi, «le nuove opere dovranno prevedere lo sfruttamento del fotovoltaico e del geotermico. Se non previsto, si devono rivedere i progetti, per essere all’avanguardia dei tempi». Il capogruppo Udc, Gianni Chessa, invita con forza «a pensare alle strutture da completare, dando maggiore attenzione a quelle abbandonate nei quar-
IL DIBATTITO In commissione la discussione sul destino dei fondi regionali erogati per gli impianti sportivi
tieri periferici», spiega, «apriamo un sereno confronto per un’analisi oculata». Marisa Depau (Sel), sottolinea «l’aspetto educativo dello sport, è fondamentale attivarci per le zone degradate della città, priorità agli impianti periferici». Dal Pdl, Stefano Schirru dice che «serve capire con l’assessorato quali sono gli impianti in scadenza di gestione che dovranno essere riaffidati, e vedere a che punto sono i collaudi dei vari siti sportivi», afferma, «l’esigenza di costruire il nuovo palazzetto dello sport c’era perché negli ultimi anni quello di via Rockefeller aveva numerosi problemi». A breve la commissione ospiterà Mario Mossa, responsabile comunale del settore. P.R.
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CAGLIARI CONFARTIGIANATO CONTINUA LA SELEZIONE PER I CORSI DI RESPONSABILE DI REVISIONE
PIRRI NELLA MUNICIPALITÀ SI PARLA DI MURALES E SCUOLA DI VIA ARDENNE
PIRRI IL CULTO DELLE ACQUE IN SARDEGNA MARTEDÌ LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO
n Confartigianato continua le selezioni per la partecipazione al “Corso di responsabile tecnico del servizio di revisione dei veicoli a motore”. Il percorso formativo, aperto a tutte le officine della Sardegna, è organizzato tramite l’ente “Scuola& Formazione Confartigianato”, e si svolgerà tra il 26 giugno e il 14 luglio. Per iscrizioni o informazioni 070/554121 oppure andare sul sito www.cagliari.confartigianato.it.
n Il consiglio della Municipalità di Pirri è convocato per martedì alle 17 nella sala consiliare in via Riva Villasanta, 35. All'ordine del giorno: la proposta sulla realizzazione di murales, l'interrogazione del Consigliere Lai sugli interventi di edilizia scolastica nella scuola elementare di via Ardenne e l'interpellanza su nomina scrutatori dei consiglieri Cuboni e Megna.
n Martedì alle 19 nella biblioteca bomunale di Pirri in via Santa Maria Goretti, l'antropologo Fabrizio Manca Nicoletti presenterà il suo libro dal titolo “Il culto delle acque in Sardegna. Miti, riti, simboli”. Tematica affrontata nell’opera, il culto delle acque nell'Isola, un argomento che secondo molti autori rappresenta uno degli aspetti maggiormente caratterizzanti della storia della spiritualità in Sardegna.
La storia Professionisti da tutto esaurito I PERSONAGGI Ingegneri, farmacisti e fotografi nella vita di tutti i giorni, fanno parte della “Piccola compagnia anonima teatro”, fondata quasi per gioco, che adesso riempie le platee e diverte n Professionisti nella vita di tutti i giorni, attori nel tempo libero. Fanno parte della “Piccola Compagnia Anonima Teatro”, associazione senza scopo di lucro messa su nel 2007 da farmacisti, ingegneri e iscritti ad altri albi, tutti con la passione per la recitazione. Tutto inizia per caso, grazie alla tenacia di Enrico Cardia, presidente dell’associazione, e di Lucio Sergi, regista ed autore delle spassosissime commedie. È lui quello più addentro al mondo del teatro: tanti anni di esperienza sono serviti per mettere in piedi quello che sembra un esperimento riuscito. Lucio dirige e scrive i testi che poi interpretano i 14 attori improvvisati. Il successo è garantito, al punto che l’ultima opera andata in scena al Teatro Massimo il 25 maggio ha registrato il tutto esaurito. «Il tema della commedia è sempre molto spassoso», spiega Enrico Cardia, «vogliamo che il nostro pubblico si diverta». La prima piece teatrale “Sa Bonanima” gira con buoni risultati nei palco-
scenici di mezzo Campidano, dopo aver debuttato nel 2010 sempre al Massimo. La storia è semplice e prende le mosse dall’arte di arrangiarsi: motivo che spinge alla creazione di una macchina per resuscitare i morti che provoca una marea di equivoci con annesse risate. Poi è il turno dell’ultima fatica: “Genti Màtura” (gente inferma): anche in questo caso alto gradimento del pubblico con un tam tam che riempie le poltrone dei teatri. Il segreto del successo lo rivela ancora una volta Cardia: «I nostri spettacoli vengono recitati in sardo e si basano su battute e dialoghi che vogliono far divertire». Il resto viene fatto dalle scenografie: curatissime, sono realizzate sempre da Enrico Cardia, che nella vita normale è un artigiano straordinario. Sergi invece, regista ed autore dei testi, di professione fa l’architetto. Gli altri attori improvvisati sono farmacisti, giornalisti, ingegneri e impiegati regionali e delle poste. Insomma, sintetizza ancora Cardia,
«persone che nella vita fanno altro ma che si mettono in gioco sul palcoscenico. Ormai siamo diventati una grande famiglia. Per realizzare uno spettacolo ci quotiamo, il costo si aggira intorno ai mille euro». Alla fine di ogni rappresentazione la “Piccola Compagnia Anonima Teatro” allestisce un buffet. «Per ringraziare il nostro pubblico di averci ascoltato», precisa ancora Cardia, «i prodotti sono tutti rigorosamente a chilometro zero». Che vuol dire che vengono messi generosamente a disposizione dagli stessi attori. «Tra noi, c’è chi ha un orto e coltiva alcuni prodotti: siamo molto esigenti su quello che mettiamo in tavola. Il teatro in questo senso intreccia una filosofia di vita: scambio e attenzione per il buon vivere». Così come c’è molta attenzione anche per chi è in difficoltà: il ricavato dello spettacolo andato in scena a Pirri, circa duemila euro, è andato in beneficenza. Aspetto che però la “Piccola Compagnia Anonima Teatro” preferisce affrontare con discrezione: «Diciamo che preferiamo chi ha bisogno», taglia corto Concessionaria Nissan:aiutare Enrico Cardia. Intanto è in cantiere la terza commedia: sarà pronta per settembre. IN SCENA Attori della compagnia sul palco per l’ultima commedia interpretata F.O.
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SPORT SVEZIA IBRA SI DISPERA: «ELIMINAZIONE TRAGICA» IL CT HAMREN AMMETTE: «SONO IL RESPONSABILE»
CROAZIA MODRIC NON MANGIA IL “BISCOTTO”: «È UNA FESSERIA, ITALIANI TRANQUILLI, NOI E LA SPAGNA IN CAMPO PER VINCERE»
n «L'eliminazione dall'Europeo è qualcosa di tragico». Zlatan Ibrahimovic è il ritratto della frustazione dopo la sconfitta per 32 contro l'Inghilterra, che ha sancito l'uscita della Svezia dall’Europeo. Una beffa per l'attaccante del Milan nella sua stagione migliore al livello realizzativo (39 gol, di cui 35 con i rossoneri), per la prima volta dopo 10 anni Zlatan andrà in vacanza senza neanche festeggiare un trofeo. Il ct svedese Erik Hamren non si nasconde: «Sono il responsabile della squadra e mi sento responsabile di questa eliminazione». Poi torna sul ko con gli inglesi che ha sancito l’uscita dagli Europei: «Sono molto deluso perché abbiamo giocato bene, la squadra ha avuto l’atteggiamento giusto»
n Non solo la Spagna allontana la teoria del "biscotto" ma anche in casa Croazia viene respinto il patto per eliminare l’Italia. Luka Modric è perentorio: «Un accordo per il 2-2? È una fesseria parlarne. Sono storie che fanno male al calcio: gli italiani possono stare tranquilli, sono sicuro che noi e la Spagna andremo in campo per vincere. Non voglio più parlare di questo argomento, non giova a nessuno». Anche Ivan Rakitic ha voluto allontanare pensieri cattivi: «Un accordo? Impossibile, noi andremo in campo per vincere contro la Spagna. Gli italiani, poi, possono dire quello che vogliono».
Italia che cambia Prandelli, ora rombo con Totò Balotelli fuori, poi si fa male hanno detto
XAVI: «FARE 2-2 NON ESISTE» ALBIOL: «PATTO? STUPIDATE» «Non siamo abituati a giocare per un 2-2, non esiste. Per mentalità la Spagna scende sempre in campo per vincere». Così Xavi scaccia i sospetti di un possibile biscotto con la Croazia. «Avversaria molto ostica ma passeremo noi e l’Italia». Raul Albiol assicura: «Il patto coi croati? Una stupidaggine. La Spagna vuole chiudere prima».
TARDELLI: «FAVORI ALL’ITALIA? NO, NON VOGLIAMO FINIRE A 0» Dopo Giovanni Trapattoni anche Marco Tardelli avvisa l’Italia. Il vice-ct dell’Irlanda chiarisce: «È una partita decisiva per entrambi, non vogliamo chiudere a zero punti, è anche una questione d’orgoglio». Sull’Italia: «Ho visto una bella squadra, non faremo concessioni. Il “biscotto” tra Spagna e Croazia? Non è un mio problema».
AZZURRI Domani contro l’Irlanda tante novità in formazione. Marchisio: «Fiducia nella Spagna, Mario le chance finiscono...». Barzagli «Paura del biscotto? Meglio non se ne fosse parlato» n Italia revolution. Cesare prepara gli azzurri per la gara contro l’Irlanda che vale la qualificazione e per l’occasione ha deciso di mettere a riposo qualcuno. Prandelli prova per la prima volta Cassano e Di Natale insieme in attacco dall’altra parte Balotelli. Che sta fuori e interrompe l'allenamento per un leggero risentimento al ginocchio destro. "Il giocatore sarà valutato domani dal professor Castellacci", si legge nel comunicato. Barzagli, invece, è in gruppo e si muove bene. Poi Prandelli prova il centrocampo a rombo. Il trequartista è Diamanti, dietro Cassano e Di Natale, dall’altra Giovinco, dietro Balotelli e Borini. Ma in prospettiva Irlanda potrebbe esserci Thiago Motta, sia nel classico 4-3-1-2, con De Rossi in mezzo, sia nel 3-4-1-2 . Domani alle 20.45 c’è la gara contro l’Irlanda da vincere a tutti i costi per sperare nella qualificazione. Ma solo de se dall’altra non ci sarà il “bisocotto” tra Spagna e Croazia. MARCHISIO. «Dobbiamo pensare solo a noi, vincere per passare il turno e non pensare a cosa farà la Spagna con Croazia» ha detto Marchisio a 48 ore dalla partita decisiva contro l'Irlanda del Trap. «Normale che quando dai tanto ci possa essere poi un calo di ritmo - ha aggiunto poi lo juventino Ed è in quel momento che serve maggiore equilibrio per sopperire alla fatica che sopraggiunge». Più offensivi? «Al di là dei cambi dobbiamo cercare di fare quello che abbiamo fatto nel primo tempo, quella è la vera Italia». E su Balotelli: «Se merita un’altra possibilità dal 1’? Lui ha voglia di rifarsi, sta male quando viene sostituito. Si tiene tutto dentro, ha molta rabbia da tirare fuori. È un talento da proteggere, ha
tanta rabbia, ma deve capire che le occasioni rischiano di finire». Gli attributi all’Italia non mancano. «Clima dentro-fuori ci condiziona? Qui c'è tanta qualità, ci sono ancora dei campioni del mondo, gli attributi a questa squadra non possono mancare». Marchisio si sofferma anche sul ruolo di De Rossi, che ben sta facendo in difesa: «Un grandisismo centrocampista ma sta facendo bene anche da difensore». Sul pressing: «Prandelli non lo chiede solo ai centrocampisti. Lo chiede a tutta la squadra. Ma non dobbiamo abbassarci dopo un vantaggio». Sorge il paragone con il Mondiale del 2010. «Due pareggi per 1-1 dopo le prime partite, come allora? Non ci voglio nemmeno pensare al paragone, siamo un’altra squadra, ed è un’altra competizione». Di certo Marchisio ha piena fiducia sulla Spagna. «Xavi ha detto che passeranno il turno Spagna e Italia? Sì, ci credo». BARZAGLI. Come programmato il difensore è rientrato in gruppo e da due giorni è a disposizione di Pran-
delli. Sul biscotto taglia corto. «È un discorso complicato e sarebbe stato meglio se non se ne fosse parlato». Così il difen sul rischio che un 2-2 tra Spagna e Croazia possa rendere inutile un'eventuale vittoria degli azzurri contro l'Irlanda. «Io non metto in dubbio nulla, mi viene normale pensare che i campioni vincenti della Spagna non faranno mai un ragionamento del genere, come non lo faranno i croati - spiega Barzagli -. Sbagliamo noi a pensare a queste cose, anzi voi, perchè tra di noi, in squadra, in pochi, anzi nessuno ci pensa. Cerchiamo di tenere lontano questo discorso. Nel calcio è successo già, ma noi non pensiamo a questa possibilità, ma solo a vincere la nostra partita». Speranze di passare il turno? «Non sto pensando minimamente di andare a casa, sappiamo che c'è la possibilità, ma non ci pensiamo. Dobbiamo solo concentrarci su questa partita, vincere e poi purtroppo vedere il risultato delle altre due squadre», ha dichierato il difensore azzurro, Andrea Barzagli. «Io sono convinto continua il centrale della Juventus che se facciamo bene, battiamo l'Irlanda e passiamo. E poi - aggiunge - si potrebbero aprire scenari importanti».
OGGI LA GERMANIA CERCA IL TRIS DI VITTORIE n GRUPPO A: Polonia–Grecia 1-1, Russia–Rep Ceca 4-1; Grecia–Rep Ceca 1-2, Polonia–Russia 1-1. Ieri:Grecia–Russia 1-0, Rep Ceca–Polonia 1-0 Classifica: Rep Ceca 5; Grecia, Russia 4, Polonia 2. Ai quarti Rep Ceca e Grecia (scontri diretti). n GRUPPO B: Olanda–Danimarca 0-1, Germania–Portogallo 1-0; Danimarca–Portogallo 2-3, Olanda–Germania 1-2. Classifica: Germania 6; Portogallo, Danimarca 3; Olanda 0. Oggi: Portogallo–Olanda (20.45), Danimarca–Germania (20.45). n GRUPPO C: Spagna–ITALIA 1-1, Irlanda–Croazia 1-3; ITALIA–Croazia 1-1, Spagna–Irlanda 4-0. Classifica: Spagna, Croazia 4; ITALIA 2; Irlanda 0. Da giocare: 18 giugno Croazia–Spagna (20.45); ITALIA–Irlanda (20.45). n GRUPPO D: Francia–Inghilterra 1-1, Ucraina–Svezia 2-1. Ucraina–Francia 02, Svezia–Inghilterra 2-3; Classifica: Inghilterra, Francia 4; Ucraina 3; Svezia 0. Da giocare: 19 giu Svezia–Francia (20.45), Inghilterra–Ucraina (20.45).
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DOMENICA 17 GIUGNO 2012
La sorpresa
Karagounis-gol la Russia fuori all’esame greco
POLONIA-REP CECA 0-1
Scatto di Jiracek polacchi in lacrime e i cechi ai quarti info
PETR JIRACEK Il centrocampista del Wolfsburg (1986) ha deciso la gara dopo aver fatto gol anche alla Grecia
n Un gran Capitan Karagounis salva la sua Grecia e le permette un rocambolesco passaggio ai quarti. Advocaat si mangerà le mani ora, visto che la sua Russia, partita col botto contro i cehci, si ritrova ora a dover fare le valigie e a tornare a Mosca sconsolata. Primi 45 minuti piuttosto noiosi e incerti. L’attacco ellenico non sortisce gli effetti sperati, sbattendo ripetutamente contro il muro difensivo targato CSKA. Quindi il gioco passa nelle mani della formazione di Advocaat, che cerca di penetrare senza troppo successo. L’arma a cui si affidano i russi, orfani di uno Dazgoev piuttosto in ombra, sono quindi i tiri dalla distanza, che però risultano spesso innocui per Sifakis. Arshavin è forse il più pericoloso dei suoi quando al 10 sfiora con la punta un ottimo cross sottoporta, ma trova un attento Sifakis. Nel finale i greci cercano di uscire dall’assedio russo con alcuni contropiedi, tutti però poco efficaci. Dopo l’ennesima salva di tiri dalla distanza di Shirokov, Kerzhkov e Arshavin, è però la Grecia a trovare sorprendentemente il gol con Capitna Karagounis, che si fa così perdonare il rigore fallito nella gara inaugurale contro la Polonia: allo scadere del 2 di
UEFA PROCEDIMENTO CONTRO LA CROAZIA, TIFO RAZZISTA n L'Uefa ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti della Federcalcio croata (HNS) per il lancio di razzi e petardi da parte dei tifosi e per loro condotta durante la partita contro l'Italia giocata a Poznan giovedì scorso. L'organo di Controllo e Disciplina dell'Uefa valuterà la questione martedì prossimo, 19 giugno. Nel corso del match, i tifosi croati si sono resi protagonisti di lancio di razzi e petardi, di canti e esibizione di simboli a sfondo razzista. Oltre ad aver fischiato l'inno italiano, i supporter croati hanno lanciato in campo una banana apparentemente come gesto di scherno dalle connotazioni razziste nei confronti di Mario Balotelli quando l'attaccante del Manchester City è uscito dal campo, sostituito da Di Natale. La Federazione croata prende le distanze e condanna tutte le forme di violenza e razzismo di «alcuni tifosi» e si appella all’Uefa: «Non punite la squadra e non associatela con alcuni sostenitori che in realtà sono hooligan». La Figc, invece, aveva inviato all'Uefa una lettera ufficiale in cui esprimeva "forte rammarico" per i fischi all'inno di Mameli ricevuti nei match contro Spagna e Croazia.
recupero il suo bel tiro ad incrociare sul secondo palo coglie impreparato Malafe’ev, che vede la palla depositarsi sul fonodo della sua porta. Dopo la sorpresa del gol di Karagounis, che scompiglia gli equilibri del girone, è inevitabile che la partita prenda un’altra piega. La gara diventa praticamente a senso unico: la Russia inizia un assedio al quale partecipa anche il neo entrato Pavlyuchenko (che sostituisce un Kerzhakov non ai livelli delle precedenti prestazioni). La difesa greca però riesce a superarsi e a contenere la straripante manovra offensiva dei russi, anche grazie ad un gran Sifakis e, c’è da dirlo, da un mano della Dea Bendata. I tiri dei vari Shirokov e Pavlyuchenko infatti sfiorano più volte i legni o terminano incredibilmente sul fondo. Santos decide di coprirsi ed inserisce Holebas e Makos per Karagounis e Gekas, mentre Advocaat cerca un assetto sempre più offensivo con il passare dei minuti. Al 70 Tzavellas gela la National Arena di Varsavia con una gran punizione che si stampa sull’incrocio dei pali. All’84 Dzagoev ha una delle occasioni più limpide per il pareggio, ma manda fuori. La Russia è fuori.
ROBERT LEWANDOWSKI L’attaccante del Borussia (1988) ha fallito una grande occasione nel primo tempo, calcia fuori
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a Polonia cade dopo una imbattibilità che durava otto partite (5 vittorie e 3 pareggi) e deve abbandonare gli Europei. Alla Repubblica Ceca basta un gol di Jiracek per chiudere al primo posto. La Polonia era alla sua seconda partecipazione e, pur giocando in casa, non trovano la prima vittoria nel torneo continentale. I ragazzi di Smuda giocano a ritmi forsennati nel primo tempo, ma sprecano buone palle gol specie con Polanski e Lewandowski. Al 2’ rovesciata sotto misura di Dudka, palla al lato di poco. Risposta dei cechi al 9’ con Pilar che, imbeccato alla perfezione da Gebre Selassie, svirgola malamente il tiro. Passa un minuto e Lewandowski, su disimpegno errato dei difensori cechi, di sinistro non trova la porta da distanza ravvicinata. Polanski (Polonia) non trova la porta. Ancori pericolosi i padroni di casa al 15’, Polanski si incunea e trova spazio sul fianco destro, ma manda alto sopra la traversa. Al 22’ Cech mettere in corner in tuffo il bolide dalla distanza di Boenisch poi si ripete sul colpo di testa di Wasilewski. La pioggia è costante e rende scivoloso il terreno di gioco. Molto reattivo il portiere della Polonia Tyton sul tentativo di Plasil al 39’ da distanza ravvicinata. Il tempo si chiude con la chance per Baros al 42’, che però non riesce ad agganciare in area il lungo lancio di Limbersky. Il vantaggio della Grecia sulla Russia non cambia il volto alla ripresa, con Polonia e Rep Ceca poco brillanti. Al 9’ Limbersky si avventa su una palla vagante, supera Polanski, conclude ma non trova lo specchio di porta. Al 20’ i cechi sfiorano il vantaggio: Plasil pesca su punizione Sivok, colpo di testa e Tyton salva d’istinto. L’1-0 è rimandato al 27’, veloce contropiede di Baros, aspetta l’arrivo di Jracek e lo serve, dribbling a rientrare e destro preciso a superare Tyton. Incessante il tifo per la Polonia che accusa il colpo e trova l’unica e invana fiammata all’ultimo secondo di gara con BŒaszczykowski. Nulla da fare, il pari non vrebbe evitato l’eliminazione, si piange a Wroclaw mentre i cechi esultano.
OLANDA VAN BOMMEL: «PRIMA UN EROE ORA GENERO DEL CT» n Ultima a 0 punti con eliminazione in vista ma Van Bommel difende l’Olanda vice-campione del mondo dalle critiche della stampa del suo paese: «Le leggo e le capisco ma non le trovo giuste. Negli ultimi 4 anni eravamo dei re, ora non varremmo più niente». L’ex regista del Milan reagisce contro chi lo giudica in modo negativo: «Prima ero un eroe, ora sono il genero del ct Van Marwijk». Oggi l’Olanda se la vedrà col Portogallo, il portiere Rui Patrício non si fida: «È una squadra fortissima, ha grandi giocatori e sa fare male in attacco, ma noi faremo del nostro meglio per vincere. Rimarremo concentrati, a prescindere che giochi Van Persie o Huntelaar».
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SPORT GIOVINCO L’AD PARMA AVVISA LA JUVE «ADESSO È LUI L’ITALIANO PIÙ FORTE»
MILAN AQUILANI SEMPRE PIÙ VICINO FINGER: ROBINHO PIACE AL MALAGA
RALLY TRAGEDIA ALLA TARGA FLORIO MUORE IL NAVIGATORE ROBERTS
n Pietro Leonardi, ad del Parma, su Sebastian Giovinco: «Il calciatore italiano più forte in questo momento e la Juve deve valutarlo nel modo corretto. La settima prossima ci incontreremo e vedremo dove siamo arrivati». Parole chiare per le orecchie della Juve poco incline a sborsare più di 10 milioni. «Quando il Parma ha voluto Giovinco, il presidente Ghirardi ha pagato con uno sforzo finanziario incredibile».
n Derby rossonero tra Aquilani e Flamini. L’exgiallorosso ha ottenuto quasi del tutto la piena libertà dal Liverpool con la rescissione del contratto ben avviata. Il club di via Turati si è già impegnato a riconoscere 2 milioni di euro netti a stagione ad Aquilani svincolatosi a parametro zero dal Liverpool. E ieri l’agente di Robinho, Juan Figer, ha ammesso «Si, al Malaga piace il mio assistito».
n Tragedia durante la prima prova speciale della seconda tappa della Targa Florio, valida per il campionato italiano rally e per l'Intercontinental Rally Challenge. In un incidente ha perso la vita Gareth Roberts, 24enne gallese di Camerthen, navigatore dell'irlandese Craig Breen (Peugeot 207). Breen ha perso il controllo della vettura. Nell’impatto il guard rail si è trasformato in una lama. Roberts è stato colpitoed è morto sul colpo.
OLBIA
C’è la finalissima basta il pareggio per salire in D
MICHELE CANINI Al Cagliari dal 2005, il suo contratto scade nel 2013 coi granata avrebbe il prolungamento fino al 2015
Cagliari Il Torino mostra
i Canini, accordo vicino MERCATO Il club granata ha l’intesa col giocatore (500mila euro e contratto fino al 2015) ma non col club rossoblù che chiede 2,5 milioni e vuole la metà del cartellino di Benedetti. Marchese-Parolo gli obiettivi di Fabio Salis n Dal rossoblù al granata, altro che nerazzurro o rosanero. Michele Canini sta per lasciare per approdare al Torino che sta vincendo la concorrenza di Atalanta e Palermo. Nelle ultime ore il diesse granata Gianluca Petrachi e il direttore generale rossoblù Francesco Marroccu stanno cercando di trovare un’intesa che soddisfi entrambi i club. La richiesta del Cagliari è di 2,5 milioni per l’intero cartellino del difensore bresciano, nell’Isola dal 2005 e con il contratto in scadenza nel 2013. Il Torino sta cercando di ottenere un ulteriore sconto per chiudere a 2 milioni, visto che lascerà andar via Pratali e Di Cesare. Non è un mistero che al Cagliari interessa Simone Benedetti, classe 1992, il cui cartellino è a metà tra
Torino e Inter. Il difensore, nell’ultimo campionato, è stato in prestito al Gubbio in serie B, il club granata ha l’accordo coi nerazzurri per il rinnovo della comproprietà e valuta 2 milioni il suo 50 per cento. Una cifra ritenuta alta dal Cagliari, specie se per Canini si accontenta di ottenere 2,5 milioni. Se non si trova l’accordo per Benedetti, il talentuoso difensore andrà ancora in prestito in serie B, col neopromosso Spezia. Ciò non fermerà la cessione di Canini visto che Petrachi ha un’intesa di massima con il procuratore del rossoblù, Renzo Contratto, per un adeguamento del contratto da 400mila euro a 500mila e un prolungamento di scadenza fino al 2015. Ipotesi improponibile quella che vede l’inserimento di Rolando Bianchi nella trattativa, già ex rossoblù con un stipendio
complessivo (coi premi) che arriva a 1 milione e 900 mila. L’attacco, poi, è il reparto che non vedrà ritocchi dopo lo scontato riscatto dal Palermo di Mauricio Pinilla (3 milioni), il ritorno a casa di Marco Sau e le conferme di Ibarbo e Nenè. OBIETTIVI MARCHESE E PAROLO La cessione di Canini conferma la promozione a titolare di Ariaudo al fianco di Astori, che il presidente Cellino considera incedibile (salvo offerte da capogiro). Resta in piedi la trattativa per l’arrivo di Giovanni Marchese (1984) per sostituire Alessandro Agostini (1979) ma sull’esterno del Catania c’è sempre la Fiorentina dell’ex tecnico degli etnei Vicnenzo Montella. A centrocampo, se dovesse partire Nainggolan o non dovesse restare Ekdal, l’obiettivo dichiarato per il ruolo di mezzala è Marco Parolo. Due giorni fa il dg del Cesena, Luca Mancini, ha ricordato che «il Cagliari è una delle situazioni più favorevoli perché c'è Ficcadenti che lo conosce bene».
n Se la Massese fosse terra di spagnoli, direbbero che l’Obia punterà tutto sul “resultadismo”, parola inesistente nel nostro Zanichelli che chiama concetti quali difensivismo e opportunismo del calcio. D’altronde in gioco c’è la serie D, stasera alle 16. Tutto in 90’. E quindi, dopo il 2-1 dell’andata al “Nespoli”, nello stadio della bella Massa Carrara servirebbe una barricata di Martiani per difendere la porta. Come deve finire? Un qualunque pareggio va bene, l’1-0 per la Massese no, mentre col 2-1 si andrebbe ai supplementari. Ma loro non devono segnare, ecco, sarebbe bene iniziare da questo. Ma ciò che si sa, è che l’Olbia dell’Italia “resultadista” non avrà proprio alcunché. Chiudersi a riccio equivarrebbe e sudare freddo sotto i 30 gradi e più previsti in terra toscana. E allora non che ci proverà col tiki taka, ma l’Olbia se la giocherà come ha fatto tutta questa stagione. È la sua finale, il passo per la serie D. Arrivato fino a metà giugno, sprecare un’occasione simile sarebbe davvero un peccato. All’andata. Cosa non ha funzionato? Ha funzionato il solito Gianluca Siazzu che è diventato una leggenda. Doppietta. con partecipazione di tutto l’attacco (Del Rio in primis), un ottimo lavoro del centrocampo e in difesa, dopo l’ennesima bella prestazione di Malesa, solo una distrazione. Quella che ha permesso un eurogol al loro punto di forza, l’attaccante Zaniolo, un palmares da fare invidia ma pochi gol in tutta la stagione, l’ultimo proprio contro i bianchi all’incrocio dei pali al quale nulla ha potuto fare Manis, che prima di allora aveva salvato due volte. Bianchi che sanno, ora, quando questo signore che si avvia verso i 40 anni abbia tra i piedi colpi da campione da prevedere. Novità in formazione? Mister Mariani non ha svelato nessuna carta. Le tiene coperte fino a questo pomeriggio. Quando l’Olbia scenderà in campo per l’ultimo round della stagione. A seguito un centinaio di tifosi, i fedelissimi. Le emozioni non mancheranno. Il presidente Pino Scanu ci spera, con lui tutta la città. Si torna in nave. Il Sant’Elia ha festeggiato una bellissima salvezza sulla Tirrenia. Chissà l’Olbia sulla Moby, se guarderà malinconica il mare o brinderà con la Vodka di Rustam Tariko alla nuova avventura. V.S.
Nuoto A Roma la Pellegrini si esalta nei 200 sl
VINCENTE Federica Pellegrini
n Vittoria con dedica ma non al suo fidanzato Filippo Magnini. Federica Pellegrini si è aggiudicata i 200 stile liberi del Trofeo Settecolli di Roma, un buon viatico verso le Olimpiadi di Londra. «Sono entrata in acqua per fare la mia gara e con una dedica importante ad Emiliano (Brembilla, ndr) - dice commossa la Pellegrini Mi dispiacerà molto che non sarà piu in gara, per me è sempre stata una persona importantissima, sin dal 2004 che sono entrata stabilmente in nazionale. Questa gara era per lui». Una bella gara, chiusa col tempo di 1'56''32 che va ad unirsi alla vittoria nei 400 sl, la gara fallita agli Europei di Debrecen. L'azzurra e olimpionica, ha rimontato Femke Heem-
skerk nell'ultima vasca, con l'olandese che ha chiuso al secondo posto col crono di 1'57''15, mentre terza è giunta la svedese Sarah Sjostrom (1'58''08). «Ho avuto belle sensazioni da questa gara - confessa la campionessa - il Settecolli mi soddisfa tutti gli anni. In parte si è ricreata la magica atmosfera del 2009. Sono molto contenta di aver migliorato il tempo di Debrecen».
SETTE COLLI Fede, vittoria in rimonta: «La dedico a Brembilla, qui l’atmosfera magica del 2009». Magnini out nei 100sl: cavolata
Se Federica ha fatto il suo, il suo fidanzato Filippo Magnini ha deluso non riuscendo a qualificarsi per la finale dei 100 stile, la gara che gli ha regalato l’oro europeo in Ungheria. L'azzurro ha controllato troppo la gara e, all’arrivo, ha ammesso di aver fatto l’errore: «Pensavo di essere davanti e non ho spinto. Ho fatto una cavolata». Magnini è parso comunque sereno e fiducioso in vista dell'appuntamento olimpico di Londra. Che, per l’Italia, vedrà sicuramente protagonista Gregorio Paltrinieri che, dopo aver dato spettacolo a Debrecen, si è ripetuto a Roma vincendo i 1500 davanti all'altro azzurro Detti. Infine, terzo posto nel dorsoper l’idolo di casa Alessia Filippi.
SCANU ORA POSSIAMO ENTRARE NELLA STORIA
n Sugli spalti di Massa a fremere il presidente dell’Olbia Pino Scanu, il più rappresentativo delle 150 presenze al “Degli Oliveti”. «Siamo all’ultimo sforzo di una stagione partita il 27 luglio - dice Scanu - noi ci crediamo, andare in serie D dopo aver rischiato di ripartire dalla Terza categoria sarebbe una gioia immensa». Ai giocatori ha ricordato che «possono entrare nella storia dell’Olbia» anche se «non possiamo crocifiggerli se non dovessimo ottenere la promozione». Il ritorno sarà in nave, tutti assieme: squadra, dirigenti e tifosi. «Speriamo di trasformarla in crociera - chiude il presidente - poi ancoriamo la nave al porto di Olbia e facciamo festa tutto il giorno».
TORRES SECCHI IN POLE DELIPERI: NO P.TORRES
n Simone Deliperi non sarà il prossimo portiere del Porto Torres. L’ex numero uno della Torres smentisce ogni voce: «Non ho mai sentito nessuno da Porto Torres e non so come si possano scrivere certe cose senza chiedere conferma al diretto interessato». Il 32enne ex capitano rossoblù attende sviluppi societari perché, nonostante il mancato accordo col presidente Lorenzoni, «la speranza è di rimanere alla Torres». E se Deliperi non andrà al Porto Torres, Tore Pinna non farà il percorso inverso perché la dirigenza sassarese pare intenzionata ad affidarsi ad Antonio Secchi, portiere del Calangianus ed ex rossoblù in C2 dal 2007 al 2009 collezionando 42 presenze.
MOTOGP ROSSI CADE LA POLE A BAUTISTA n Valentino Rossi è caduto durante le qualifiche del GP di Gran Bretagna a Silverstone. Il pilota della Ducati è scivolato dopo circa un quarto d'ora di sessione: ha sbattuto il fianco sinistro ed è poi finito fuori pista. Nessuna grave conseguenza per Rossi, che si è immediatamente rialzato e ha poi raggiunto a piedi il paddock. La pole è stata centrata da Alvaro Bautista. Il pilota spagnolo della San Carlo Gresini Honda ha ottenenuto il miglior tempo in 2'03"303. In prima fila anche la Yamaha di Ben Spies a 106 millesimi e la Honda del campione del mondo Casey Stoner, più lento di 120 millesimi. Dalla seconda fila, Barbera . In terza fila Nicky Hayden. Dovizioso 8°, Rossi è 10°.
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CULTURA
CREUZA DE MA’
Gran finale fra Salis e i Beatles
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inema e note nel mezzo del mediterraneo. Cala il sipario, oggi a Carloforte, sulla sesta edizione di Creuza de Ma’, il festival di musica per il cinema in corso da giovedì nel paese sull’isola di San Pietro, davanti alla costa sudoccidentale della Sardegna. La quarta e ultima giornata si annuncia densa di appuntamenti fin dal mattino. Si comincia alle11 al Cinema Mutua con la consueta tavola rotonda che suggella ogni edizione del festival diretto dal regista Gianfranco Cabiddu e organizzato dall’associazione culturale Backstage, ragionando sulle contaminazioni fra i diversi linguaggi musicali del Mediterraneo: un momento di confronto a più voci che, insieme ai “conduttori” Luca Bandirali e Riccardo Giagni, vedrà stavolta la partecipazione del giornalista di Repubblica Curzio Maltese e dei fratelli Giovanna e Giuliano Taviani, rispettivamente regista e autore delle musiche di “Fughe e approdi. Ritorno alle Eolie tra cinema e realtà”, il documentario in visione al termine dell'incontro. Girato nel 2010, il film riporta la regista romana fra le isole Eolie dove, ancora tredicenne, seguì il padre Vittorio (e lo zio Paolo Taviani) sul set di “Kaos”, la pellicola del 1984 in cui recitò anche la parte di una ragazzina isolana che attraversava il mare per raggiungere il papà in esilio a Malta a bordo di una tartana dalla vela rossa. La stessa barca che, oltre vent’anni dopo, imbarca Giovanna Taviani per girare il suo “Fughe e approdi”, e compiere dunque un viaggio nei luoghi della sua memoria personale, ma anche nella storia di queste isole e della loro gente. Isole care al cinema: qui sono approdati per girare i loro film anche maestri come Roberto Rossellini (“Stromboli. Terra di Dio”), Michelangelo Antonioni (“L’avventura”), William Dieterle (“Vulcano”), i fratelli Taviani, appunto (“Kaos”), fino al Troisi di “Il postino” e il Moretti di “Caro Diario”, mentre la stessa Giovanna Taviani, che conosce le Eolie fin da bambina e vi ritorna ogni anno, dal 2007 è la direttrice artistica del festival del documentario narrativo che si tiene sull’isola di Salina. FRA LE NOTE E I FOTOGRAMMI Tornando invece all’isola di San Pietro e al festival di Carloforte, il pomeriggio di Creuza de Ma’ si apre ancora al cinema Mutua con un gustoso fuori programma: alle 16 si recupera infatti la proiezione (inizialmente prevista per la giornata inaugurale) di “GeorgeHarrison.Livinginthematerialword”, il documentario di Martin Scorsese dedicato all’indimenticabile Beatle nel decennale della morte. Attraverso immagini e filmati d’archivio spesso inediti, canzoni e interviste ai parenti e agli amici più stretti (il figlio Dhani, la seconda moglie Olivia, Eric Clapton, Paul McCartney e Ringo Starr, fra gli altri), il film racconta la vita e l’opera di George Harrison, dai primi anni a Liverpool all'epoca d’oro della Beatlemania, fino alla scomparsa avvenuta nel novembre del 2001. Il finale del festival è tutto all’insegna della musica dal vivo. A partire dalle 20 si rinnova quello che è diventato,
LA RASSEGNA Ultima giornata del festival di musica per il cinema fra dibattiti, film e concerti mozzafiato in spiaggia
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FISARMONICA AL TRAMONTO A partire dalle 20 nella spettacolare scenografia delle Ciasette, a ridosso delle scogliere di Capo Sandalo, torna in scena Antonello Salis che, con la sua fisarmonica e sul filo dell’improvvisazione musicherà la discesa del sole sul mare.
edizione dopo edizione, l’appuntamento fisso col “cinema naturale”: nella spettacolare scenografia delle Ciasette, a ridosso delle scogliere di Capo Sandalo, uno degli scorci più suggestivi e selvaggi dell’isola, torna in scena Antonello Salis. DUE STAR SARDE Già protagonista venerdì notte, in duo con il sassofonista Gavino Murgia, della sonorizzazione de “L’uomo di Aran”, film diretto nel 1934 da Rober Flaherty fra i pescatori irlandesi delle isole Aran, il vulcanico jazzista di Villamar stavolta è chiamato - en solitaire, con la sua fisarmonica - a musicare con un concerto intimo e giocato sul filo dell’improvvisazione la discesa del sole sul mare: un tramonto in musica che ogni spettatore potrà seguire attraverso una piccola cornice che nelle sue proporzioni replica il formato dello schermo cinematografico. Un semplice espediente attraverso il quale ciascuno potrà scegliere la propria “inquadratura” preferita, da portar con sé come ricordo di Carloforte e di questa edizione del festival.
SCORSESE Alle 16 si recupera la proiezione (prevista per la giornata inaugurale) di “George Harrison. Living in the material word”, il documentario di Scorsese dedicato all’indimenticabile Beatle nel decennale della morte. Il film racconta la vita e l’opera di George Harrison, dai primi anni a Liverpool fino alla scomparsa nel novembre del 2001.
ALKESTIS
Storia di un serial killer dell’Ottocento
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an Giorgio Canavese, 17 marzo 1835. Un uomo viene giustiziato mediante pubblica impiccagione dopo aver confessato orrendi crimini. Il suo nome è Giorgio Orsolano. La realtà si trasforma presto in leggenda. L’uomo non solo avrebbe ucciso e fatto a pezzi giovani ragazzine, ma si sarebbe cibato delle loro carni, fabbricandone addirittura salumi. Come andarono veramente i fatti? Chi era Giorgio Orsolano? La “Iena di San Giorgio”, così fu etichettato, è la storia di un serial killer avant la lettre. Vicende peraltro ancora oggi ricordate
dalla popolazione locale di San Giorgio Canavese e non solo. Il testo nasce come tragedia per marionette che nella rappresentazione scenica è stato trasmutato dagli attori in personaggi viventi. I personaggi che vi gravitano prestano il fianco ad una dissacrante parodia delle istituzioni, della politica intesa come assenza di valori, del potere fine a se stesso e finanche alla farsa dei sentimenti apparenti, l’amore, la morte, la vita vissuti oggi da buona fetta della nostra società attraverso il tubo catodico in una giostra di volgari e spettacolari mutuazioni
VIA LORU La Piéce “La Iena di San Giorgio” di Ceronetti, diretto da Andrea Meloni in scena dal 22 fino al 24 giugno televisive. La piéce debutterà all’Alkestis (via Loru 31) il 22 giugno (alle 21) e sarà poi in scena il 23 (alle 18.00 e ore 21.00) e 24 (ore 20.30). Sul palco verrà interpretata dagli attori della compagnia teatrale Gitanjali (Christian Bianciardi, Elena Fogarizzu, Roberta Man-
nu, Mirko Marongiu, Silvana Metta, Marcello Palimodde e Tiziana Piga) che, diretti da Andrea Meloni e da Sabrina Mascia nel ruolo di aiuto regia. Lo spettacolo vuole essere una massacrante parodia delle istituzioni e della politica intesa come assenza di valori e di veri sentimenti, vissuti oggi da una buona parte della nostra società attraverso il tubo catodico in una giostra di volgari e spettacolari mutazioni televisive. Lo spettacolo, nonostante la drammaticità resa tale anche da un’accurata ricostruzione storica, culturale e musicale, mostrerà contemporaneamente il lato più comico e ironico di uno spaccato delirante della realtà in cui viviamo. Ma. Zu.
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CULTURA
L’OPERA Figaro e Susanna nozze travagliate con un lieto fine TEATRO LIRICO Primo risultato della collaborazione fra Mozart e il librettista Da Ponte, venerdì 22 torna a Cagliari, dopo 15 anni, il capolavoro del genio salisburghese diretto da Soudant
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a storia è semplice. Da una parte c’è la coppia di Figaro e Susanna, i due servitori in procinto di sposarsi; dall’altra, il conte Almaviva, loro padrone, che vuole impedire queste nozze perché è innamorato della ragazza. Le vicende de “Le nozze di Figaro” sono in realtà abbastanza intricate, di fatto la continuazione di quella del “Barbiere di Siviglia”, portato alla fama dall’opera di Gioacchino Rossini. Prima delle tre opere italiane scritte da Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte. Ora potrà gustarlo anche il pubblico cagliaritano (manca dal ‘97) venerdì 22 giugno alle 20.30 per il terzo appuntamento della Stagione lirica e di balletto 2012 del Teatro Lirico di Cagliari. Il capolavoro musicale settecentesco viene presentato in un nuovo allestimento del Teatro Lirico di Cagliari che si av-
vale della regia di Marina Bianchi, preziosa collaboratrice, tra gli altri, di Giorgio Strehler, Eimuntas Nekrosius e Liliana Cavani, delle scene di Sabrina Cuccu e dei costumi di Beniamino Fadda, rispettivamente direttore degli allestimenti scenici e caporeparto sartoria del Teatro Lirico di Cagliari. Il disegno luci è firmato da Giuseppe Di Iorio, mentre i movimenti coreografici da Tiziana Colombo. La direzione musicale è affidata, invece, a Hubert Soudant. Il maestro del coro è Marco Faelli. Il maestro al cembalo è Riccardo Leone. Il capolavoro mozartiano, rappresentato, per la prima volta, al Burgtheater di Vienna il 1° maggio 1786, manca dal palcoscenico cittadino dal 1997, e propone, nei rispettivi ruoli: Ugo Guagliardo (22, 27, 29, 1)/Laurent Kubla (23, 25) (Il conte d’Almaviva), Esther Andaloro (22, 25, 27, 29, 1)/Lada Kyssykova (23) (La con-
LE REPLICHE Le nozze di Figaro viene replicata: sabato 23 alle 19 (turno G), lunedì 25 alle 20.30 (turno F), mercoledì 27 giugno alle 20.30 (turno B), venerdì 29 alle 20.30 (turno C), domenica 1 luglio alle 20.30 (turno D). La Biglietteria è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
tessa), Maria Grazia Schiavo (22, 27, 29, 1)/Manuela Bisceglie (23, 25) (Susanna), Domenico Balzani (22, 27, 29, 1)/Maurizio Lo Piccolo (23, 25) (Figaro), Annalisa Stroppa (Cherubino), Giovanna Donadini (Marcellina), Carmine Monaco (Don Bartolo), Krystian Adam (Don Basilio, Don Curzio), Arianna Donadelli (Barbarina), Gionata Gilio (Antonio), Graziella Ortu (Prima contadina), Sara Lasio (Seconda contadina). La comprensione del libretto è, in Le nozze di Figaro, più che mai importante e, per facilitare ciò, come ormai tradizione al Teatro Lirico di Cagliari, i sopratitoli scorrerranno sull’arco scenico del boccascena.
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TEMPOS MODERNOS
INDIPENDÈNTZIA Dae proposta isceti culturale a progetu polìticu cuncretu e reale
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unt passados giai prus de deghe annos dae cando unu grupu de giòvanos istudiantes universitàrios, cun un'idea noa de Sardigna, cumintzaiat a traballare in sa retza creende su giassu internet "Su cuncordu". Forsis podet èssere custa sa data simbòlica de nàschida de cussu chi pustis at a pigare su nùmene de "indipendentismu modernu". Gràtzias a su traballu e is ideas de Franciscu Sedda, Frantziscu Pala e Frantziscu Sanna, naschiat sa primu ipòtesi de una Sardigna indipendente chi a su pròpiu tempus si lassaiat a is palas su natzionalismu, su sardismu e una manera "folclorìstica" de portare a in antis is ideas de soverania e autodeterminatzione. Dae cussas primas dies in ue s'indipendentismu sardu cumentzaiat a chistionare sa limba de sa contemporaneidade a oe medas cosas sunt mudadas ma s'idea de base est abarrada sa pròpiu. Un'idea chi pròpiu in custas ùrtimas dies at dimustradu un'àtera borta de èssere bona e fintzas binchidora. Dae su traballu culturale e polìticu de is ùrtimos deghe annos, difatis, benint is sutzessos de is eletziones polìticas locales de sa chida passada. S'indipendentismu sardu s'est trasformende a pagu a pagu dae un'idea culturale cumpartzida dae sa parte manna de is sardos (comente dimustrant is sundàgios de s'universidade de Casteddu impare cun cussa de Edimburgu) a unu progetu polìticu e de guvernu cuncretu. Is signales bi fiant giai totus, e giai dae unos annos bi sunt sìndigos, comente cussu de Lodine e cussu de Pèrfugas, indipendentistas. Ma mai comente oe su progetu indipendentista est agatende su cunsensu de semper prus gente. Si andamus a analizare su resurtadu de su 10 e 11 de Làmpadas bidimus chi oramai s'indipendentismu modernu tenet sa cunfiàntzia de is eletores. Pro nàrrere, su candidadu prus votadu est istadu Stefano Siddi, indipendentista de ProgReS Progetu Repùblica Terralba, chi cun prus de 630 votos at agiuadu a elèghere su sìndigu nou cun una giunta pro sa metade indipendentista. Àteros resurtados de importu mannu sunt is neo-sìndigos noos indipendentistas de Bauladu e Onieri. In Bauladu sa nova est fintzas prus importante giai ca su sìndigu est unu pitzocu de 27 annos, ma fintzas in Onieri b'est sa novidade assoluta de sa prima sìndiga fèmina. Duos signales chi s'indipendentismu in su 2012 si lassat a is palas fintzas is ischemas mentales betzos chi boliant chi s'indipendentismu fessit una cosa isceti pro òmines o pro betzos. Ma est dae is tzitades e is biddas prus mannas chi benint is signales prus importantes e chi faghent a cumprèndere chi is ideas de sa gente sunt cambiende. In Aristanis sa lista tzìvica indipendentista "Aristanis Noa" at balangiadu sa cunfiàntzia de prus de 780 aristanesos, portende a in antis is batàllias de s'indipendentismu modernu e un'idea noa de tzitade. A Lanusè, sa lista tzìvica Lanusè 2012, cun una cumponente meda forte de indi-
info
ELETZIONES COMUNALES Sunt medas in neo cussigeris e sìndigos indipendentistas chi sunt istados eletos in is ùrtimas eletziones
pendentistas at bintu is eletziones gràtzias fintzas a is candidaduras de su segretàriu natzionale de ProgReS Salvatore Acampora e su responsàbile de su partidu indipendentista pro s'Ogiastra Nadir Congiu, ca «s'indipendentismu depet èssere a su servìtziu de is comunidades.» Duncas, dae immoi cumintzat un'istòria noa pro s'indipendentismu sardu. Si fintzas a como s'idea de "indipendentismu de guvernu" est istadu prus che àteru una prospetiva, immoi b'est sa possibilidade cuncreta de ddu pònnere in pràtica. Un'ocasione istòrica pro sa Sardigna, chi diat a pòdere dimustrare chi est bona a si guvernare sena bisòngiu de "s'agiudu" de is segreterias de is partidos italianos. Dae is biddas e dae is comunidades podet bènnere sa credibilidade chi serbit pro lòmpere a guvernare sa natzione. Immoi is sardos ant a tènnere sa possibilidade de cunfrontare sa manera de fàghere polìtica e de amministrare de chie tenet comente idea isceti su bene de is sardos e de sa Sardigna, e chie depet respùndere a meres chi bivent a s'àtera ala de su mare. Sa proposta polìtica indipendentista non est prus un'idea isceti culturale ma unu progetu cuncretu pro su tempus benidore. Massimeddu Cireddu
LISTAS TZÌVICAS DE COMUNIDADE S’indipendentismu intrat in su guvernu de is biddas e de is tzitades acanta de sa parte prus avantzada de sa sotziedade
SURF Su film 120Months conchistat Casteddu
ALESSANDRO PIU Pighende su bolu
n Chenàbura passadu a su tzìnema "Spazio Odissea" in Casteddu b'est istada sa primu projetzione de su film "One Hundred and Twenty Months" su primu video de surf pensadu, produtu e finantziadu in Sardigna dae seis pitzocos casteddajos. Una cantidade manna de surfistas e curiosos at prenadu su cinema tantu dae custrìnghere a fàghere prus projetziones pro acuntentare totus. Su tìtulu bortadu in sardu est Chentubinti meses: is deghe annos de surf de su protagonista Alessandro Piu, su prus mannu surfista sardu, chi est respetadu e connotu in totu su mediterràneu e fintzas in totu su mundu pro s’istile suo a intro e a foras de s'abba e pro is resurtados in is competitziones sardas e inter-
natzionales. Pro fàghere custu video b'ant postu giai un'annu de traballu e medas chilòmetros in is rugas de totu s'ìsula pro lòmpere in su logu giustu a su momentu giustu, su logu in ue su mare e su bentu criant sa maghia de un'unda lìmpia, longa e a bortas tubante. In su film in prus de is undas surfadas dae Piu cun "piegas" e "aerials" chi non tenent giai nudda de disigiare a is prus famados surfistas
SU VÌDEU No isceti undas, fintzas logu pro imagines de Sardigna, de Mamuthones e de is Tumbas de is Mannos
americanos o australianos, bi sunt fintzas immàgines de sa Sardigna: si bident is mamuthones, is tumbas de is mannos e is panoramas ispantosos de sa terra nostra. B'est fintzas logu pro s'infortuniu a su genugu chi su campione at tentu pagos meses faghet, in ue si podet bìdere sa determinatzione e s'impignu chi issu at postu pro torrare a surfare a livellos internatzionales. Sa projetzione est istada fata in Casteddu pro onorare sa terra dae ue est nàschida s'idea e in ue si sunt fatas sa majoria de is ripresas. Su film immoi at a girare in totu su mundu, sunt previstas projetziones in Ispagna, Frantza, Itàlia, Inghilterra e fintzas in is Istados Unidos de Amèrica. Alessandro Marraccini
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DOMENICA 17 GIUGNO 2012
VISIONI
ALCINEMA CAGLIARI CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Riposo
Sala 9 h
CINE TEATRO ALKESTIS ❆h Via Loru, 31 - Tel. 3385863990 Sala 1 I colori della passione Ore 17.30-19.30 Sala 1 Marigold Hotel Ore 21.30 CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Riposo CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo
h
CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Paura 3D Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 2 Benvenuto a bordo Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 3 Il dittatore Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 4 A morte! Ore 22.30 Sala 4 Adorabili amiche Ore 20.30 Sala 5 Project X - Una festa che spacca Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 6 La bella e la bestia 3D Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 7 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 18.30 Sala 7 Viaggio in paradiso Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 8 Killer Elite Ore 20.00-22.30 Sala 9 Men in Black 3 Ore 18.15-20.30-22.40 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 7 Days in Havana Ore 19.15-21.30 Sala 2 La guerra e’ dichiarata Ore 21.30 Sala 2 Sister Ore 19.15 SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. W.E. - Edward e Wallis Ore 19.15-21.30 Sala Truf. Marilyn Ore 19.15-21.30 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 17.30-19.40 Sala 1 W.E. - Edward e Wallis Ore 21.50 Sala 2 Men in Black 3 Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 3 Dark Shadows Ore 19.10-21.50 Sala 4 Benvenuto a bordo Ore 17.30-19.50-22.10 Sala 5 Killer Elite Ore 19.10-22.00 Sala 6 La bella e la bestia 3D Ore 17.35-19.50-22.10 Sala 7 Il dittatore Ore 18.00-20.10-22.20 Sala 8 Paura 3D Ore 17.35-20.05-22.35 Sala 9 Lorax - Il guardiano della foresta 3D Ore 17.45-19.55
Sala 10
Sala 11 Sala 11 Sala 12
Sala 13
Men in Black 3 3D Ore 22.05 Le paludi della morte - Texas Killing Fields Ore 17.30-19.55-22.25 La mia vita e’ uno zoo Ore 19.05 Viaggio in paradiso Ore 21.55 Project X - Una festa che spacca Ore 17.45-19.55-22.15 21 Jump Street Ore 19.05-21.45
UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 Dark Shadows Ore 17.30-20.00 Sala 1 Men in Black 3 Ore 22.30 Sala 2 La mia vita e’ uno zoo Ore 22.30 Sala 2 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 17.40-20.10 Sala 3 Benvenuto a bordo Ore 17.50-20.10-22.20 Sala 4 Il dittatore Ore 17.50-20.20-22.30 Sala 5 Project X - Una festa che spacca Ore 17.50-20.10-22.20 Sala 6 La bella e la bestia 3D Ore 17.40-20.10-22.30 Sala 7 Paura 3D Ore 17.20-20.00-22.30 Sala 8 Diaz - Non pulire questo sangue Ore 17.20-20.00-22.40
SESTU
THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Ex S.S. 131 Km 10,800 - Tel. 0702281700 Sala 1 Project X - Una festa che spacca Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 2 21 Jump Street Ore 17.30-19.50-22.10 Sala 3 Men in Black 3 Ore 17.50-20.05-22.20 Sala 4 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 16.30-18.30 Sala 4 Viaggio in paradiso Ore 20.30-22.40 Sala 5 Dark Shadows Ore 21.40 Sala 5 Lorax - Il guardiano della foresta 3D Ore 17.30-19.35 Sala 6 Paura 3D Ore 17.50-20.05-22.20 Sala 7 Il dittatore Ore 16.55-18.50-20.45-22.40 Sala 8 Benvenuto a bordo Ore 16.25-18.30-20.35-22.40 Sala 9 Dark Shadows Ore 17.25 Sala 9 Killer Elite Ore 19.50-22.20 Sala 10 Marilyn Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 11 La bella e la bestia 3D Ore 18.30-20.35-22.40 Sala 12 Men in Black 3 3D Ore 17.00-19.15-21.30
SASSARI
MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 La bella e la bestia 3D Ore 18.00-21.00
ILMETEO
le trame Sala 5
QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Il dittatore Ore 18.30-21.00 TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Spettacolo di danza
ALGHERO
Sala 6
TORTOLI’
▲ho
Ore 20.45
MIRAMARE Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Riposo
BENVENUTO A BORDO ❆▲h
TORRALBA
CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 Chiusura Estiva
CARBONIA
NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 La bella e la bestia 3D Ore 17.15-19.00-20.45-22.30
IGLESIAS
CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Molto forte, incredibilmente vicino Ore 20.00-22.30 Sala 2 Paura 3D Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 3 Il dittatore Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 4 Project X - Una festa che spacca Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 5 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 18.15 Sala 5 Silent Souls Ore 20.30 Sala 6 Killer Elite Ore 18.00-20.20-22.40 Sala 7 Viaggio in paradiso Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 8 Dark Shadows Ore 18.00-22.30 Sala 8 Men in Black 3 3D Ore 20.15-22.30
SANT’ANNA ARRESI
MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Riposo
❆▲h
CINETEATRO MURGIA Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Riposo
❆ho
TRE CAMPANE Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Riposo
▲ho
GUSPINI
LUNAMATRONA
SAMASSI
ITALIA ▲h Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 American Pie - Ancora insieme Ore 21.00 Sala 1 La bella e la bestia 3D Ore 17.30-19.00
NUORO
MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 Il pescatore di sogni Ore 18.00-20.30-22.40 Sala 2 Men in Black 3 Ore 18.15-20.30-22.40 Sala 3 Il dittatore Ore 18.15-20.50-22.45 Sala 4 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 18.00-20.30-22.30
Project X - Una festa che spacca Ore 18.20-20.50-22.50 La bella e la bestia 3D Ore 18.20-20.40-22.30
Genere Commedia Anno 2011 Durata 90 minuti Regia Eric Lavaine Con Franck Dubosc, Luisa Ranieri Trama La direttrice delle risorse umane di una compagnia di crociera, Isabelle, diviene l’amante del capo e poi viene scaricata. Per vendicarsi, assume un animatore, Remy, privo di qualsiasi referenza e per nulla adatto al ruolo che deve ricoprire. A bordo, Remy, da un lato, viene ripreso continuamente perché gode, pagato, del dolce far niente, dall'altro, si rivela come il peggior incubo dell’amministratore delegato e del direttore della crociera...
IL DITTATORE Genere Commedia Anno 2012 Durata 83 minuti Regia Larry Charles Con Sacha Baron Cohen, A. Faris Trama In un paese del Nord Africa, il dittatore dalla lunga barba partecipa ai "suoi" film, vince le "sue" olimpiadi, ama tutte le donne, condanna chi vuole a morte, negando ai suoi sudditi i più elementari diritti. Viene, però, costretto dalle Nazioni Unite ad abbandonare le sue vesti da dittatore. Così parte per l’America e fa di tutto per salvare il suo paese da una democrazia incombente. Ma una congiura di palazzo, cambia il corso degli eventi...
LE PALUDI DELLA MORTE Genere Thriller Anno 2011 Durata 109 minuti Regia Ami Canaan Mann Con S.Worthington, J. Dean Morgan Trama Due poliziotti della omicidi cominciano ad indagare sulla morte di una giovane donna. Decidono di spingersi nelle paludi della morte, oltre la giurisdizione di loro competenza. Hanno a che fare con un serial killer... Cercano quindi di rimettere insieme i pezzi, così da ricondurre altre morti sospetti ad un'unica mano...
PAURA 3D Genere Horror Anno 2012 Durata 104 minuti Regia Antonio e Marco Manetti Con P. Servillo, L. Pedrotti Trama Un gruppo di ragazzi annoiati, della periferia di Roma, decide di passare un fine settimana di lusso nella villa di un marchese a pochi chilometri dal centro. Il nobile passerà qualche giorno fuori città e la possibilità di intrufolarsi, avendo a disposizione le chiavi di casa, è una tentazione troppo ghiotta. Quella casa, tutta sfarzo e splendore, nasconde, però, qualcosa di molto oscuro...
GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 La bella e la bestia 3D Ore 18.30-21.15 Sala 2 Il dittatore Ore 19.00-21.30
OLBIA
CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 La bella e la bestia Ore 22.00 Sala 1 La bella e la bestia 3D Ore 17.30-20.00 Sala 2 Il dittatore Ore 17.00-19.30-22.00
TEMPIO PAUSANIA
CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 La bella e la bestia 3D Ore 17.30-19.15-21.00
LA MADDALENA
PRIMO LONGOBARDO Lungomare Amm. Mirabello Sala 1 Riposo
SANTA TERESA DI GALLURA
CINEMA TAPHROS Centro Taphros - Tel. 0789754684 Sala 1 Riposo
❆ho
ORISTANO
MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Il dittatore Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 2 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 18.00 Sala 2 Project X - Una festa che spacca Ore 20.00-22.30 Sala 3 La bella e la bestia 3D Ore 18.00-20.00-22.00 Sala 4 Cosmopolis Ore 18.00-20.15-22.30
GHILARZA
JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 Chiusura Estiva
SANTA GIUSTA
MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Il dittatore Ore 18.15-20.20-22.30 Sala 2 Paura 3D Ore 18.15-20.20-22.35 Sala 3 Killer Elite Ore 18.10-20.15-22.35 Sala 4 La bella e la bestia 3D Ore 18.10-20.15 Sala 4 Lorax - Il guardiano della foresta 3D Ore 22.30 Sala 5 Project X - Una festa che spacca Ore 18.15-20.20-22.30 Sala 6 Dark Shadows Ore 18.10-20.20 Sala 6 Viaggio in paradiso Ore 22.35 LEGENDA
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Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround
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