sardegna, giornale

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ENTRATE Allarme del Tesoro: mancano all’appello 3,4 miliardi. Corte dei Conti: troppe tasse

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno II Numero 154 Mercoledì 6 giugno 2012 0,80 Euro

ITALIA Prandelli: «Se Barzagli è out porterò Davide Astori all’Europeo»

FESTIVAL Elogio della mitezza lo scrittore Cameron a Cagliari Massimiliano Lasio a pagina 20

a pagina 17

CONSIGLIO Il Pdl in frantumi spunta il gruppo Cappellacci n L’ex questore Pitea passa all’Udc mentre cinque consiglieri del Pdl (Claudia Lombardo, Mario Diana, Gianfranco Bardanzellu, Nanni Campus e Rosanna Floris) non firmano il documento di sostegno a Cappellacci. Il gruppo che si colloca all’opposizione è pronto al varo ma spunta il gruppo consiliare “per il presidente”. Insieme ai due consiglieri di Fli ci saranno tre fedelissimi del governatore (Locci,

Peru e Lai). Il Psd’Az diserta il vertice di maggioranza (assenti anche Nizzi e Diana) e il centrodestra (escluso i sardisti) chiede il rinvio della seduta di domani sulle nomine negli enti. Sel e Pd: «Non se ne parla, si va in Aula». Antonio Moro alle pagine 2-3

VIALE BONARIA .

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CRONACHE

Quartucciu Il museo-tazza a rischio abusi parola al legale n Troppo alto e troppo vicino alle costruzioni, dubbi sulla regolarità della struttura intitolata a Sergio Atzeni: parere da 6mila euro chiesto a un avvocato. Enrico Fresu a pagina 7

Via Nuoro Anche l’Arma tira la cinghia via al trasloco n L’annuncio del generale Robusto durante la festa dei carabinieri: tutti a San Bartolomeo, taglio da un milione all’anno. a pagina 15

Si schianta in scooter contro un’auto, muore ventenne Andrea Serra, di Quartucciu, è andato a sbattere con il suo motorino contro un’Agila guidata da un ragazzo di Selargius spuntata all’improvviso davanti a un bus: l’auto, in arrivo da viale Cimi-

tero, ha tagliato la doppia linea continua per entrare nel parcheggio affianco al Cis. Ferito un diciottenne che viaggiava con la vittima. I medici del 118 hanno dovuto soccorrere anche l’auti-

sta del pullman e la madre del ventenne, colta da un malore alla vista del lenzuolo bianco. Manuel Scordo a pagina 11

ANTINCENDIO PARTE LA CAMPAGNA MA L’ESERCITO È DISARMATO

a pagina 6

Tuvixeddu La delibera delle polemiche arriva in Aula n L’atto approvato a gennaio diventa un ordine del giorno Pdl. Tensioni nella maggioranza. Dore (Idv): «Condizioni mutate». Marcello Zasso a pagina 12

Class action Cellino attacca gli avvocati dei tifosi delusi n Il presidente contro i legali della Casa dei diritti: «Vogliono solo farsi pubblicità». Via ai rimborsi e nuove accuse a Zedda. a pagina 13


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ALTA TENSIONE IL MINISTRO GRAVE LUTTO FAMILIARE PER BARCA SALTANO GLI INCONTRI A PORTO TORRES E SASSARI

IL DOPO REFERENDUM TORE CHERCHI CI RIPENSA E RITIRA LE DIMISSIONI DALLA PROVINCIA SULCIS

n La notizia di un grave lutto familiare, ricevuta lunedì sera mentre si trovava a Cagliari, ha costretto il ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca, a concludere in anticipo la sua visita di tre giorni in Sardegna. Il ministro, giunto nell’isola domenica, avrebbe dovuto chiudere ieri la quinta tappa della serie di incontri con le Regioni del Sud, con visite al parco tecnologico di Polaris, a Pula, al polo della chimica verde di Porto Torres e a Sassari, dove avrebbe dovuto incontrare nel pomeriggio imprenditori e sindacati. Nella tarda serata di lunedì, invece, al termine di una fitta agenda di incontri, il ministro è rientrato a Roma.

n Il presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Salvatore Cherchi (Pd), ha ritirato le dimissioni annunciate all’indomani dell’esito del referendum che ha abrograto gli enti intermedi in Sardegna. La decisione è arrivata al termine del Consiglio provinciale durante il quale i capigruppo di tutti gli schieramenti avevano chiesto a Cherchi di tornare sui suoi passi.

GUERRA IN CONSIGLIO Pdl spaccato in tre gruppi e Cappellacci imbarca Fli n Il gruppo con il simbolo ufficiale del Pdl diventa il feudo dell’area Cicu, poi ci saranno due gruppi di consiglieri che stanno nel Pdl partito ma in Consiglio hanno sigle diverse e votano in maniera opposta. La scissione del gruppone Popolo della Libertà è dunque doppia. C’è quella annunciata da giorni e che riguarda la fuoriuscita della presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, dell’attuale capogruppo Pdl, Mario Diana, dei consiglieri Nanni Campus e Gianfranco Bardanzellu e di almeno un altro, ma molto più probabilmente un’altra, rappresentante del Pdl in Aula. Il nuovo raggruppamento sarà guidato da Mario Diana e si collocherà all’opposizione della giunta Cappellacci. La sorpresa della tumultuosa giornata di ieri è, invece, la preparazione di un altro gruppo in Consiglio di radice Pdl: il gruppo “per il presidente”. Ne faranno parte i due consiglieri di Fli, Ignazio Artizzu e Matteo Sanna, con tre fedelissimi del governatore, gli indiziati sono: Giorgio Locci, Andrea Peru e Renato Lai. I finiani hanno già stretto il patto di legislatura con Cappellacci, basato su tre punti cardine: la revisione del Piano regionale paesaggistico, la legge sulla caccia e la continuità territoriale. I cinque assicurano il sostegno pieno alla Giunta e soprattutto al presidente, ma soprattutto guardano anche a un posto in giunta, in vista delle probabili modifiche nella compagine di governo che dovrebbero far posto al finiano Matteo Sanna. Sono questi gli smottamenti che porteranno il Pdl a farsi in tre e che apriranno a Salvatore Cicu il controllo del gruppo con la sigla ufficiale del partito e conseniranno a Cappellacci di avere una squadra di pretoriani nel territorio fino ad oggi non troppo congeniale del Consiglio Regionale. Le truppe avverse al governatore, invece, ieri hanno avuto una certificazione numerica importante: il documento a sostegno dell’azione del presidente della Giunta sulla vertenza Sardegna ha raccolto solo 22 firme (Tore Amadu, Oscar Cherchi, Mariano Contu, Simona De Francisci, Domenico Gallus, Gabriella Greco, Renato Lai, Giorgio Locci, Michelina Lunesu, Eugenio Murgioni, Antonello Peru, Onorio Petrini, Sisinnio Piras, Pietro Pittalis, Alberto Randazzo, Nicolò Rassu, Teodoro Rodin, Carlo Sanjust, Paolo Terzo Sanna, Angelo Stochino, Edoardo Tocco, Alessandra Zedda). Oltre alla firma di Pitea (passato all’Udc) mancano le sigle della presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, del capogruppo Mario Diana, di Nanni Campus, di Gianfranco Bardanzellu e anche di Rosanna Floris. Il consigliere Bardanzellu (vicino alle posizioni del coordinatore regionale Settimo Nizzi) non ha sottoscritto il documento spiegando, nel corso della riunione convocata a Villa Devoto dal governatore, che «nelle prossime ore valuterà la sua permanenza nel gruppo del Pdl». Tace, invece, Rosanna Floris e così lo sguardo si allunga sulle intenzioni del

numeri 28

Sono i consiglieri del gruppo Pdl dopo il passaggio di Pitea all’Udc.

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Sono i consiglieri del Pdl che non hanno firmato il documento di sostegno a Cappellacci sulla vertenza Sardegna. Sono: Claudia Lombardo, Mario Diana, Nanni Campus, Gianfranco Bardanzellu e Rosanna Floris.

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Sono i consiglieri dell’opposizione nei gruppi di Pd, Idv e Misto.

papà ex sindaco di Cagliari, Emilio Floris, che di restare fuori da giochi delle prossime politiche non ne ha proprio l’intenzione. Non è escluso che la casella vuota nel gruppo del Pdl che starà all’opposizione di Cappellacci possa essere occupata proprio da Rosanna Floris. Ma per capire chi sarà “il mister X” su cui contano Lombardo e Diana non ci sarà comunque da attendere molto. LA MOZIONE SUGLI ENTI Così come non ci sarà da attendere oltre per discutere in Consiglio le due mozioni dell’opposizione sulle nomine negli enti e sul caso “Lorefice in Carbosulcis”. Al termine del vertice di maggioranza (assenti segreteri e capigruppo di Pdl e Psd’Az) arriva la nuova lettera di Cappellacci alla Lombardo. Il governatore ribadisce la richiesta di rinvio dell’Aula, prevista domani, e scrive che «in sede di riunione di maggioranza tutte le forze

SCISSIONE Due finiani e tre fedelissimi del governatore nel gruppo del presidente. Cinque Pdl non firmano la fiducia politiche, assente solo il Psd’Az, si sono espresse a favore del rinvio della trattazione delle due mozioni». Questa mattina è convocata la conferenza dei capigruppo che non potrà fare altro se non prendere atto dell’impossibilità di dare seguito alla richiesta di Cappellacci, Giulio Steri (Udc), Franco Meloni (Riformatori, ha partecipato al summit in sostituzione di Dedoni) e Pietro Pittalis (Pdl, ha sostituito Mario Diana), visto che le due mozioni sono sottoscritte da un terzo dei consiglieri regionali e ai sensi dell’articolo 54 del regolamento chiedono la discussione in Aula entro dieci giorni. Per intederci, sul rinvio non decidono i capigruppo ma i firmatari delle due

IN AULA Il presidente della giunta e i partiti della maggioranza (escluso il Psd’Az) hanno chiesto il rinvio della seduta di domani del Consiglio per la discussione delle due mozioni dell’opposizione sulle nomine negli enti e sul caso LoreficeCarbosulcis

mozioni e per capire le intenzioni dei due presentatori Uras (Sel) e Diana (Pd) sono sufficienti le loro dichiarazioni a caldo. «Il presidente non può fuggire dalle proprie responsabilità e deve rispettare il Consiglio e le opposizioni - tuona Luciano Uras - la discussione è promossa ai sensi dell’articolo 54 non può essere evitata e si deve svolgere nei tempi stabiliti e per quanto mi riguarda non sono disponibile ad accettare alcun rinvio». «La convocazione del Consiglio non è nella disponibilità della presidente dell’Assemblea nè della conferenza dei capigruppo nè di Cappellacci - incalza Giampaolo Diana - e il presidente della giunta utilizza il Consiglio come campo di battaglia per la sua guerra personale con la sua maggioranza. Se ne deve andare - taglia corto il capogruppo del Pd - sta usando un metodo fascista e non può oltraggiare così il regolamento consiliare». Antonio Moro


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DI PIETRO «Don Tonino, non disturberò» n Don Tonino l’antiGrillo non si ferma e annuncia nuove “interruzioni” ai comizi che disturbano le funzioni religiose della sua chiesa. Così, un altro Tonino (Di Pietro) che si appresta ad arrivare in Sardegna (domani ad Alghero e venerdì a Selargius) per gli ultimi fuochi della campagna elettorale, gli scrive una lettera per evitare spiacevoli equivoci. «Come cattolico - si confessa il leader dell’Idv - ho massimo rispetto per la

i movimenti

L’UDC HA PITEA MA PERDE FLI L’Udc segna l’ingresso di Pitea (ex Pdl) e prepara l’uscita dei due finiani, Matteo Sanna e Ignazio Artizzu. Steri e Oppi hanno partecipato al vertice di maggioranza e sono più morbidi sul caso Carbosulcis.

I FINIANI COL GOVERNATORE I due consiglieri di Fli, Ignazio Artizzu e Matteo Sanna lasciano l’Udc e preparano il “gruppo del presidente” insieme con i felissimi di Cappellacci: Antonello Peru, Renato Lai e Giorgio Locci.

IL PSD’AZ DISERTA IL VERTICE Il capogruppo Giacomo Sanna e il segretario Giovanni Colli non hanno partecipato al vertice di maggioranza. C’è stata però una telefonata in viva voce tra Cappellacci e Sanna ma il Psd’Az non ha chiesto il rinvio della seduta del Consiglio.

AUTORIZZATA DAL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

SEDE D’ESAME IELTS DEL BRITISH COUNCIL

Chiesa e per i suoi ministri e, da ex seminarista, conosco bene gli inconvenienti che posnoso disturbare la celebrazione della Santa Messa». E, come già successo per lo show di Beppe Grillo, «il mio intervento si dovrebbe tenere in tale piazza e in concomitanza con le funzioni religiose, rischiando così di apportare fastidio ai fedeli». Visto però che «non è assolutamente mia intenzione disturbare le celebrazioni della Santa

Messa», si cautela Di Pietro, «ho chiesto ai rappresentanti locali dell’Italia dei Valori, che stanno organizzando il mio incontro con i cittadini, di spostare l’evento ad un’ora successiva alla celebrazione». In alternativa, «nel caso ciò non sia possibile, di individuare un altro luogo». L’ex pm si dice «dispiaciuto di sentirmi indesiderato prima ancora del mio arrivo in Sardegna, ma sono certo che questo malinteso si chiarirà».

IL PATTO L’asse con Oppi anche sui ribelli n L’ex questore passato alla politica sceglie il giorno della festa dei carabinieri per comunicare il cambio di casacca. «Addio al Pdl, scelgo l’Udc» annuncia Antonio Pitea, che da «tre anni», così dice, «è in dissenso». «Con Cappellacci? No, non è la causa ma l’effetto, la causa è il Pdl che ha consentito al presidente di fare quel che fa e anche le nomine». Così Pitea spiega perché cambia partito e gruppo ma non va all’opposizione, anzi si accasa nel gruppone che ha in mano il destino di Cappellacci, dopo che quattro big del Pdl (Claudia Lombardo, Mario Diana, Nanni Campus e Gianfranco Bardanzellu) e almeno un altro consigliere sono pronti a uscire dal raggruppamento del Popolo della Libertà e a passare all’opposizione della giunta, pur restando nel partito. «Mi auguro commenta Pitea - che l’iniziativa che vede protagonisti la presidente del Consiglio, Claudia Lombardo e Mario Diana vada a buon fine perché sarebbe un bene per la politica e la legislatura». Intanto però Pitea va con Giorgio Oppi e tappa il buco che nel gruppo Udc si apre in queste ore con lo sganciamento dei due consiglieri di Fli, Matteo Sanna e Ignazio Artizzu. A Cappellacci, dunque, va meglio che al supermarket: prende due pezzi al posto di uno. Ma sul piano degli equilibri lo scambio sancisce ciò che ormai è chiaro da tempo: la giunta e il centrodestra in Regione sono bullonati solo sull’asse Cappellacci-Oppi. I due non solo disegnano la strategia e la mappa del potere ma si scambiano anche i ribelli. Artizzu e Matteo Sanna frignano all’interno del gruppo Scudocrociato? Cappellacci li accoglie a braccia aperte. Pitea minaccia sfracelli nel Pdl? Oppi gli offre una scrivania e un computer. L’incrocio non modifica i numeri in maggioranza ma cambia la skyline della coalizione di governo quando

info

ANTONIO PITEA L’ex questore di Sassari e Cagliari e già prefetto di Nuoro ha lasciato il gruppo e il partito del Pdl per aderire all’Udc. I perché della scelta, ha spiegato Pitea, sono: i rapporti personali con i rappresentanti dell’Udc in Regione e l’evoluzione del quadro politico nazionale. Pitea non ha risparmiato critiche all’organizzazione interna del Pdl nell’Isola e al clima che si respira nel gruppo in Consiglio regionale.

siede nell’emiciclo del palazzo della Regione. Che, per tornare a Pitea «non è proprio una casa di vetro e dove gli estranei al sistema della politica sono visti con sospetto». Detto dal già responsabile delle forze di polizia di Sassari e Cagliari fa un certo effetto, così come mette i brividi il filotto di autorità, un tempo dedite alla sicurezza e all’ordine pubblico, che in questa legislatura stanno dentro il perimetro Cappellacci-Oppi. L’ex questore e prefetto Antonio Pitea è il tassello che completa il quadro fatto dell’ex prefetto Efisio Orrù (direttore generale prima e nello staff dell’assessore regionale dell’Ambiente, poi) e dall’ex comandante generale dei carabinieri in Sardegna, Gilberto Murgia, diventato direttore generale dell’Ente foreste. Non è un caso che il neo Udc, Antonio Pitea, a chi gli domanda se non sia opportuno che lasci il Consiglio visto che ci è arrivato col listino senza preferenze del governatore Cappellacci, risponde che «la candidatura alle regionali gli è stata domandata e che lui non l’ha certo cercata». E non fa mistero del fatto che prima di accettare abbia parlato direttamente con Silvio Berlusconi nel corso di una delle sue puntate in Sardegna a sostegno dell’allora suo pupillo Ugo Capellacci. Il perché della sua presenza nel listino la dà, invece, il suo nuovo capogruppo, Giulio Steri, che ricorda «come la presenza di Pitea abbia rappresentato un valore aggiunto per la coalizione proprio sul versante della legalità e del rispetto delle regole». Con una postilla estemporanea: «Il gruppo dell’Udc - spiega Steri - ha un regolamento interno molto preciso». Un articolo dice che si discute e ci si confronta ma in Aula si vota come dice il capogruppo. Quindi per Pitea significa votare per Cappellacci. Almeno finché Oppi lo vorrà. A.Mo.

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OPINIONI COSE DI SARDEGNA

UN PASS GRATIS PER I PARCHEGGI DEL BROTZU di FRANCESCO CASULA

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opo il danno (con la sfortuna della malattia) la beffa: una odiosa e assurda gabella. Non può essere catalogata diversamente la vicenda paradossale e incredibile dei parcheggi a pagamento da parte dei parenti dei ricoverati e dei numerosissimi utenti che ogni giorno si recano all’ospedale Brotzu per cure, analisi e visite. A niente sono valse – almeno finora – le giuste e sacrosante proteste, pacifiche ma ferme e decise, guidate dal presidio di Piazzale Trento, che ha denunciato questa nuova speculazione ai danni delle fasce sociali più deboli. Con loro la Federconsumatori, secondo cui la gara per la gestione di 1500 parcheggi all’esterno dell’ospedale comporterà anche una trasformazione della viabilità intorno alla via Peretti. La società che gestirà questo spazio a pagamento è la Aj mobilità, un’azienda di Spoleto che già controlla aree di parcheggio in tutta la penisola e che garantirà un introito all’ospedale pari al 18,42% sui ricavi: un bel malloppo a carico di malati o dei loro parenti e familiari. I ricavi saranno anche garantiti dalla rivoluzione dell’area che comprenderà anche un sistema di lavaggio auto, bar, ristorante, fioraio: un business con molti zeri che sarà pagato come al solito dai soggetti più sfortunati e poveri. Ma c’è più: gli stessi dipendenti del Brotzu – scrive la Confederazione sindacale sarda (Css) – si lamentano anche se è stato loro concesso un pass dietro pagamento di 10 euro; protestano i tassisti a cui è stata chiesta una cauzione di 27 euro per il libero accesso e pagano il ticket le ambulanze delle associazioni del volontariato e gli stessi carri funebri. Questa situazione era già insostenibile, ma ciò che ha acceso la protesta è la recinzione dell’area parcheggio antistante l’ospedale lato via Peretti, a cui ora si può accedere solo a pagamento. L’assessorato Ambiente e urbanistica del Comune di Cagliari ad aprile ha emesso una ordinanza di demolizione e ripristino delle opere abusive. Ma nel mentre, che fare? La Css lancia una proposta intelligente ed equilibrata: l’istituzione dei pass per l’accesso libero al parcheggio, dando la precedenza a tutti quei soggetti che utilizzano i servizi dell’ospedale Brotzu, la cui immagine di eccellenza rischia di essere offuscata e offesa da interessi estranei ad una Azienda Ospedaliera preziosa ed insostituibile per l’utenza sarda.

il semaforo

l ZDENEK ZEMAN

Nuovo allenatore della Roma Non a tutti piace (chiedere agli juventini), ma i romanisti sono pazzi di lui. E viceversa. 13 anni dopo, a 65 anni, il guru delle corse sui gradoni e della difesa come optional torna nella Capitale «per sognare di vincere nel rispetto delle regole». Lo dice da vent’anni. Non c’è mai riuscito, ma questa può essere la volta buona: Moggi non c’è più.

l MAURIZIA PARADISO

Pornostar Vatti a fidare della polizia. Non si tratta di una retata della buoncostume, ma di un agente che l’ha derubata di quasi 3000 euro mentre era in attesa per una visita medica. Accortasi dell’ammanco, la 57enne (ancora) bionda è montata in collera, e alla fine è riuscita a far incastrare il furfante. Il paradiso può attendere, Maurizia no.

l FILIPPO DI EDIMBURGO

Principe consorte inglese Show must go on. Figurarsi quando poi si tratta della festa della regina d’Inghilterra. Mentre lei, raggiante e arzilla, ringrazia i sudditi per l’affetto («spero che il ricordo degli eventi felici del Giubileo illumini le nostre vite per molti anni a venire», ha detto), Filippo giace in ospedale, «molto dispiaciuto». Dispiaciuto? Ma sarà poi vero?

FARE DEL PENSIERO UNA RESPONSABILITÀ di Radhouan Ben Amara

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i viene di pensare che essere coraggiosi significa accettare di subire il contraccolpo – sui nostri pensieri, simbolizzazioni e teorizzazioni – del mondo in cui siamo parte in causa. Questo nostro spaesamento è ormai un dato di fatto più che un’operazione teorica, può anche essere assunto come fertile dislocazione del nostro punto di vista per poter vedere meglio noi stessi. Infatti, l’uso della parola «mondo» oscura ogni significato di convivenza collettiva, s’identifica senza resto con globalizzazione, mercato globale e finanziario, crack istituzionale, spread, eurobonds, e legge senza legge. Siamo diventati esseri rintracciabili, dislocabili, costruibili e rottamabili. La nostra forma di resistenza è diventata un bisogno di esistere, una esistenza che non sia solo da consumare o liquidare. Più che con verità, abbiamo a che fare con menzogne indiscernibili: una logica sempre più invasiva e pervasiva, che ingloba sfere sempre più ampie, soprattutto quella politica, dove le peggior nefandezze politiche si consumano in nome del bene, della verità e del coraggio. La manipolazione dei simboli coinvolge oggi un enorme numero di soggetti, dagli studenti e insegnanti di ogni ordine e grado, ai giornalisti, agli artisti e agli intellettuali tradizionali – quelli che aspirano a un posto all’università o a pubblicare recensioni sulle pagine culturali dei quotidiani. Ed è per questo che mi sembra che il primo requi-

sito del coraggio è la capacità di frizione, di urticare qualcosa o qualcuno. Un pensiero senza conflitti non può che essere soporifero e quindi piacevole in principio, quando siamo stanchi o snervati, ma poi, quando diviene norma, è simile alla morte cerebrale. Il coraggio del pensiero comporta dunque la frizione, la contestazione, l’impopolarità, insomma un po’ di cinismo, nel senso foucaultiano. Ma perché questo stile sia efficace, è indispensabile che prenda su di

Siamo esseri rintracciabili, dislocabili e rottamabili. La nostra forma di resistenza ormai è bisogno di esistere sé le conseguenze della propria libertà di parola, ovvero i propri rischi. Ed è nel nome di chi non può praticare la libertà di parola che noi intellettuali di ogni tipo, dovremmo esercitarla come condizione primaria della nostra professione. Qui, la mia preoccupazione non è tanto quella di pretendere di fornire nuove informazioni, ma di modificare, anche con piccoli spostamenti il nostro sguardo sulle cose, di farne emergere – per citare Bloch – delle prospettive oblique, laterali, insolite. Questo vale – come direbbe Berto – per un testo sull’università, sull’Europa, sulle migrazioni, ma anche per un testo, apparentemente più specialistico, che si occupi

IL PERSONAGGIO . Dopo Berlusconi c’è Gerry Scotti La accendiamo? di Stefano Lavori

di leggere un autore, sia Levinas, Lacan, Pasolini o altri. Noi dobbiamo spostare lo sguardo sul rapporto tra le forme del potere e le forme del sapere; pensare ciò che resta implicito nella “quotidiana presentazione”, di ciò che accade sempre dentro di noi, nel nostro corpo, nel nostro linguaggio e nei nostri vissuti – e nella relazione che corpo, linguaggio, vissuti, articolazioni al plurale, assumono nel nostro rapporto con il mondo. Un politico che prende la parola non de-

ve pronunciare discorsi consolatori o edificanti, bensì riconoscere i buchi che si aprono nelle nostre vite, per fare fronte al disorientamento che segna le nostre esperienze, fin quelle minime e quotidiane, e per provare a suturare le ferite, reali e simboliche, che subiamo. Deleuze direbbe che «non esiste l’orecchio assoluto, il problema è avere un orecchio impossibile – rendere udibili forze che non sono udibili in se stesse». E la crisi? La crisi c’è non già nonostante la ricchezza, bensì per causa sua, data la forma sociale in cui essa oggi è prodotta. Tutto il resto si gioca nell’antinomia fra finzione e falsità. Consigliere Regionale Pdci

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Sigla. Zumpa zumpa e mille colori. Quiz: “Chi vuol essere moderato?”. La domanda: chi sarà il prossimo candidato del Pdl (o Italia Pulita, come si dovrebbe chiamare il Pdl 2.0): Risposta multipla: A) Ngelino Alfano, un giovane; B) Erlusconi Silvio, un diversamente giovane; C) Paperetta Yè-Yè, una donna; D) Gerry Scotti, bravo presentatore. No, niente aiuti dal pubblico, niente telefonate a casa e nemmeno 50 e 50. Non fate i furbi e rispondete. Tempo scaduto. La accendiamo? E accendiamola. Se avete scelto A o B vuol dire che siete rimasti ancora alla Seconda repubblica e la mamma non vi ha spiegato bene la storia delle cicogne e dei bimbi sotto i cavoli. Se vi siete buttati sulla C, avete una fervida

fantasia e credete ancora che Ruby sia la nipote dell’ergastolano Mubarak. Per quei pochi che hanno detto D, sappiate invece che la risposta è quella giusta, almeno a sentire il gossip politico rilanciato dal quotidiano “Libero”: Virginio detto Gerry Scotti. Cioè, la pazza idea del Cavaliere non sarebbe fare l’amore con lui (cit. Patty Pravo) ma addirittura di candidarlo per arginare lo straripante Grillo. Showman scaccia showman. Sarà vero? L’interessato, già parlamentare dal 1987 al 1992 nel Psi di Craxi (una garanzia, non un sogno ma una solida realtà) smentisce: «Non commento una notizia che non esiste. Coraggio a chi ne ha bisogno, ossia a tutti». Coraggio, sì, ci vuole davvero coraggio.

MILIONARIO Gerry Scotti

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


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GENITORI TOSTI

L’ORGOGLIO DI UNA MENTE VIVA E TENACE

notizie inutili

LA FOTOSEQUENZA .DI ESTIQAATSI

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MADONNA VS MARINE POP STAR PROIETTA VIDEO E LA LE PEN SI ARRABBIA

di MARISA MELIS

N

ell’ambito del programma nazionale “la settimana della non violenza”, abbiamo partecipato -invitati da un’altra associazione di disabili -a un dibattito in una scuola di Cagliari. L’argomento in discussione era quello della non discriminazione dei disabili sul campo scolastico. Si è cercato di coinvolgere i ragazzi presenti rivolgendo loro domande sull’argomento, anche sollecitandoli a dare delle risposte su dei post-it. Tuttavia questi giovani -molto vivaci quando chiacchierano dei loro argomenti preferiti- si sono fatti silenziosi quando si cerca di affrontare queste tematiche. Le argomentazioni degli “adulti” sono risultate loro indigeste e non sono stati “catturati” nel modo giusto. Ma si sono fatti attentissimi invece, quando Paolo ha iniziato a parlare. Il linguaggio di Paolo è molto particolare essendo lui un disabile con varie problematiche: sta in sedia a rotelle e ha spasticità che lo limitano parecchio, e non può parlare normalmente. I suoi discorsi sono tutti proiettati su una lavagnetta trasparente dove, in ordine sparso, appaiono le lettere dell’alfabeto. Chi accompagna Paolo gli porge la lavagnetta e lui chiacchiera, fa le domande e risponde a quelle che gli vengono poste. Dotato di un’intelligenza viva e brillante, gli manca un esame e la tesi di laurea per diventare dottore in Lettere. Con la sua lavagnetta e l’aiuto delle persone che lo coadiuvano negli studi sta raggiungendo un traguardo grandioso e di tutto rispetto. Un vanto per tutta la categoria dei disabili. Un risultato raggiunto grazie ad una famiglia attenta che ha saputo cogliere le esigenze di Paolo, intenzionato a continuare il suo percorso scolastico. Quante intelligenze sono imprigionate in un corpo! L’acutezza e la sensibilità di chi sta loro accanto al disabile può poi fare la differenza. Nell’aula magna, all’improvviso è calato il silenzio assoluto, ed i ragazzi hanno ascoltato con molta attenzione Paolo dare il suo contributo in aiuto dei disabili. Con le strategi giuste anche i ragazzi disabili possono essere integrati nel contesto scolastico. Paolo ha parlato di scuola, d’essere un’ispettore collaudatore di “TuristAbile”, della sua passione per la vela. Nel giardino della scuola, degli studenti si sono avvicinati a Paolo, complimentandosi con lui per la tenacia dimostrata in tutto. Poche parole, ma quelle giuste: forza Paolo! Associazione Genitori Tosti

n Minacce di azioni legali per Madonna dopo la sua scelta di proiettare foto del capogruppo del Front Nazional, Marine Le Pen, accompagnate da una svastica nel concerto a Tel Aviv. La cantante ha proiettato sui maxi schermi nel corso della canzone “Nobody knows me”il montaggio scatenando la reazioni della leader francese che si è detta molto costernata dall’accaduto.

ZACHARY E POI IL BIS ELTON JOHN ANNUNCIA: «AVRÒ UN ALTRO FIGLIO» n È probabile che Zachary, il primogenito di Elton John, avrà presto un fratellino o una sorellina. Il cantante inglese, che ha cantato al concerto in occasione del Giubileo di diamante della Regina Elisabetta, vuole che il primo figlio, nato il giorno di Natale del 2010 e avuto da una madre surrogata, non resti figlio unico.

UNA LITE... INTIMA LA HILTON IN TRIBUNALE CONTRO CASA DI LINGERIE

n Battaglia legale a New York tra Paris Hilton e un produttore italiano di una linea di lingerie. La star è apparsa ieri davanti al tribunale di Manhattan in una seduta a porte chiuse per trovare un accordo nella causa contro Le Bonitas, azienda specializzata nella produzione di intimo femminile.

Ecco a voi la royal family: tanto di cappello Rossetto viola, vestito acquamarina e immancabile cappellino di egual colore. Elisabetta d’Inghilterra non rinuncia all’immarcescibile look che l’ha resa celebre in tutto il mondo. Provano a imitarla altre primedonne della corte reale, come Camilla, moglie dell’erede al trono Carlo, che per il Giubileo dell’augusta suocera ha sfoggiato un copricapo a forma di parabola satellitare (figura

2). Il viola è è piaciuto anche a Beatrice, primogenita di Sarah Ferguson, che si è presentata con tanto di unghie dipinte in tinta (foto 3). Molto più austera, come si dice alla moglie di un principe, la soluzione adottata dalla “figlia del popolo” Kate Middleton. Cappellino con veletta bianca, abitino in tinta. E poi via, tutte al maxi concerto (e pazienza per Filippo bloccato in ospedale).

notizie incredibili

I MIGLIORI AFFARI SI FANNO CON LE KM.Ø E LE AZIENDALI. NON TEMIAMO CONFRONTI SPIEDINI DA RECORD A ROMA FINALISSIMA DEI “MANGIAGAMBERI”

SESSO E VOLENTIERI IN ARRIVO IL FESTIVAL DELL’ARTE HARDCORE

CORNA SÌ, MA PRIVATE PERDONANO I MARITI MA SOLO I “DISCRETI”

Presso il ristorante giapponese “Hokkaido” di Roma si è svolta la finale del campionato italiano di mangia spiedini di gamberi, giunto alla sua seconda edizione. Ha trionfato il romano Roberto Scorpio, che si è imposto sul precedente campione e detentore del record, Maurizio Rosci, con 63 spiedini di gamberi mangiati in meno di un’ora. La gara ha visto i due protagonisti sfidarsi fino all’ultimo boccone, ma Roberto Scorpio ha prevalso nettamente sugli altri 7 finalisti (5 uomini e due donne) giunti da tutta Italia.

Lo yoga e le arti marziali fanno bene al sesso? Il ballo aiuta a cambiare ruoli nei giochi di coppia? Che cos’è il bondage? E il playfight? Domande e curiosità a cui promette di dare una risposta “Xplore”, il festival sull’arte della lussuria che ha già conquistato Berlino, Vienna, Sydney e Barcellona e che sbarcherà a Roma il 29 giugno. Tre giorni di performance erotiche, concerti, workshop sulla sensualità e laboratori teatrali sulle fantasie più segrete. A Xplore, promettono gli organizzatori, si esplora la sessualità, da soli, con il partner o con gli amici, in un clima rilassato, sexy e divertente.

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Per amore, per dipendenza economica o per il timore di lasciare i figli senza un padre, molte donne SABATO Segu sono disposte a chiudereTUTTO un ocAPERTO chio sull’infedeltà del proprio maIL GIORNO rito, ma se il tradimento diventa di pubblico dominio 8 donne su 10 non perdonano. Secondo un sondaggio promosso sul sito web www.incontri-extraconiugali.com il 78% delle donne afferma infatti che non perdonerebbe mai un tradimento se questo diventa pubbli0º co e sfrontato. Eppure il 18% delle A 36 UTO L’A intervistate si dichiara capace di determinare con precisione il giorCAGLIARI - VIALE MONASTIR 10 no in cui il marito le ha tradite.

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FRONTI CALDI

LA LOTTA AL FUOCO

«Antincendi, esercito disarmato» n La campagna antincendi della Regione è partita con l’handicap. Dall’1 giungo gli agenti del Corpo forestale regionale sono in assetto di pronto intervento ma praticamente disarmati contro le fiamme: niente vedette appostate in tutto il territorio, niente moduli antincendio (motopompe e serbatoi) sui pick-up, chilometraggio limitato dei mezzi a causa del caro benzina e monte ore di straordinario tagliato del 40 per cento. Un rosario di problemi da risolvere al più presto, che vanno ad aggiungersi alla complicazione dei Canadair spostati dalla base strategica di Olbia a Cagliari, per editto del Dipartimento nazionale della Protezione civile, e contro il parere di tutti, assessore regionale all’Ambiente, amministratori locali, sindacati e addetti ai lavori. FORESTALI ALLO SBARAGLIO Nella lotta agli incendi la Regione manda in campo come ogni anno il suo esercito, il Corpo forestale, ma si dimentica di equipaggiarlo e di offrirgli supporto. Prima di far partire la campagna antincendi sarebbe normale che tutti i mezzi a disposizione degli agenti fossero passati per la manutenzione straordinaria e dotati dei dispositivi necessari per affrontare le fiamme: «Stiamo ancora aspettando che montino i moduli antincendio con le motopompe sui mezzi», spiega con un misto di amarezza e rassegnazione Gavino Farina, segretario generale del Saf, il Sindacato autonomo del Corpo forestale sardo. «Vedete, se io adesso mi trovassi davanti a un incendio, dovrei impugnare la roncola, tagliare delle frasche e provare a domare il fuoco con quelle». Scherzi di un’organizzazione che non sempre riesce a stare al passo con le stagioni: «Quest’anno sembrava si potesse partire con la marcia giusta, le visite mediche per determinare il personale idoneo alla “lotta attiva” sono state fatte con il giusto anticipo rispetto all’avvio della campagna antincendio, ma non c’è stata altrettanta sollecitudine nel preparare i mezzi», continua Farina. I fuoristrada senza motopompe nelle 82 stazioni del Corpo forestale sparse per la Sardegna non sono l’unico intoppo nell’avvio della campagna regionale antincendi 2012. «C’è stato comunicato che dobbiamo fare un utilizzo più parsimonioso dei mezzi, muoverci meno per consumare meno carburante. Questo perché la dotazione finanziaria disponibile per l’acquisto della benzina è rimasto lo stesso dello scorso anno, ma è aumentato il prezzo al litro». Un’impresa difficile per un’organizzazione che per funzionare bene, soprattutto dal punto di vista della prevenzione deve poter pattugliare costantemen-

numeri 1400

È il numero di unità del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione impegnato nella campagna antincendi e più in generale nelle attività di polizia e salvaguardia dell’ambiente.

82

Sono le stazioni forestali dislocate in tutto il territorio regionale e pronte a intervenire in caso di incendi.

10

Il Corpo forestale può contare anche su 10 basi navali che in caso di incendi sulle zone costiere possono intervenire via mare, soprattutto per portare in salvo le persone.

te in lungo e in largo il territorio. E poi c’è un altro problema: in queste prime settimane di giugno il Corpo forestale non può contare ancora su un’altra arma strategica per la lotta ai roghi, le vedette. «La macchina antincendi è partita ma le vedette disseminate nel territorio, in punti strategici non sono ancora state attivate», spiega sempre Farina. «Il personale per le vedette e per le altre azioni di supporto al Corpo forestale è fornito direttamente dall’Ente Foreste, ma quest’anno dei 4 mila uomini a disposizione non se ne sa nulla, non sono ancora al servizio dell’organizzazione antincendi». Senza le segnalazioni fondamentali delle vedette, il rischio che anche il fuoco su

LE FALLE Il Corpo forestale mandato allo sbaraglio: ancora nessuna vedetta nei boschi e le auto senza le motopompe poche sterpaglie si trasformi in un rogo diventa altissimo. E gli agenti possono contare solo sulle proprie forze. «E su questo c’è da fare un’altra considerazione: la maggior parte del personale in servizio al Corpo forestale e anche all’Ente foreste ha un’età media alta. Serve assolutamente un piano pluriennale di nuove assunzioni in modo da realizzare il giusto ricambio e mettere al lavoro

L’ASSESSORE Pochi giorni fa l’assessore all’Ambiente, Giorgio Oppi, aveva assicurato che «abbiamo dedicato grande attenzione alla pianificazione e gestione dell'operatività antincendio del Corpo Forestale».

forze fresche», conclude Gavino Farina. Tutte le problematiche stanno venendo fuori a sorpresa, giorno dopo giorno, perché gli uomini del Corpo forestale in realtà non conoscono ancora le disposizioni della Campagna antincendi 2012. Verranno loro illustrate venerdì, in un incontro con i sindacati convocato dal comandante del Corpo, Carlo Masnata. «Ci hanno convocato a cose fatte», commenta Sergio Talloru, rappresentante agenti e assistenti del Saf. «Dovranno spiegarci molte cose, a partire dal taglio del 40 % delle ore di straordinario, che praticamente abbiamo già esaurito, alla cancellazione delle indennità di missione». Vincenzo Garofalo

IL CASO «I CANADAIR RESTINO DI BASE A OLBIA» n L’assessore regionale all’Ambiente, Giorgio Oppi, interviene sulla polemica scoppiata dopo la decisione del Dipartimento nazionale della Protezione civile di spostare la base dei Canadair da Olbia a Elmas: «Le decisioni del Dipartimento nazionale della Protezione Civile devono essere riviste nel rispetto delle esigenze dell’Isola nella gestione della campagna antincendi», ribadisce Oppi, che a riguardo ha già inviato una precisa richiesta al capo Dipartimento della Protezione Civile nazionale presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, con una lettera inviata il 24 maggio scorso. «Lo schieramento del CL415 su Elmas e dell’ S-64 su Olbia avrebbe, infatti, l’effetto di rendere praticamente inefficace il dispositivo antincendio che negli ultimi 30 anni è stato pensato per l’intera isola e in particolare per la Gallura, un territorio che per le sue caratteristiche rappresenta l’area probabilmente a maggior rischio d’incendio di tutto il Mediterraneo», precisa l’assessore.

MONTECITORIO «Massimo impegno per liberare Rossella»

IN OSTAGGIO Da oltre sette mesi Rossella Urru è prigioniera dei terroristi islamici

n Mobilitazione dell’opinione pubblica e massimo impegno delle Istituzioni per far sì che Rossella Urru ritorni al più presto in libertà. È il messaggio lanciato dal ministro degli Esteri, Giulio Terzi e dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, a margine del Concerto di Piero Marras, “Una voce per Rossella”, che si è tenuto ieri nella sala della Regina di palazzo Montecitorio, e organizzato su iniziativa dell’Associazione Presenza, proprio per sollecitare la liberazione di Rossella Urru, la giovane cooperante di Samugheo rapita lo scorso 22 ottobre nel deserto algerino da un gruppo di terroristi islamici. «Siamo qui per testimoniare il costante impegno di tutte le Istitu-

zioni per riportare a casa Rossella Urru», ha detto il ministro degli Esteri, Giulio Terzi. «È necessario che l’opinione pubblica continui a sentirsi mobilitata affinchè Rossella possa presto riabbracciare i suoi cari», ha commentato il presidente Fini, «è dovere delle istituzioni fare tutto il possibile affinchè Rossella torni a casa. Rossella è la dimostrazione della solidarietà che anima

ROMA Al concerto di Piero Marras per la volontaria sarda rapita in Africa, Fini e Terzi hanno incontrato la famiglia

noi italiani, sta pagando, se si può usare questo termine, unicamente per essere stata a fianco di un popolo martoriato come quello saharawi. In questa società egoista Rossella è un esempio per tutti, soprattutto per i giovani». Al concerto erano presenti anche i genitori della giovane cooperante, che poco prima dell’inizio dell’evento, hanno incontrato il ministro Terzi e il presidente Fini. Presente in sala anche il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Claudia Lombardo, che ha voluto sottolineare come «crescano, di ora in ora, la preoccupazione e l’angoscia della Sardegna da quando, 227 giorni fa, Rossella è stata rapita».


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SOLDI, PUC E CULTURA

QUARTUCCIU Troppo alto e vicino alle abitazioni dubbi sul museo-tazza di cappuccino n Beppe Grillo c’è passato davanti il giorno del suo comizio: «Che schifo è?», e lo ha definito «una tazza di cappuccino rovesciata». E in effetti a vederlo così, il museo in costruzione nella zona delle Serre, a Quartucciu, inserito nel parco urbano Sergio Atzeni, non sembra una meraviglia: tanto cemento, linee architettoniche forse innovative, ma non proprio accattivanti. Ma sull’opera il giudizio estetico, oltre che essere prematuro, potrebbe passare in secondo piano: più rilevante è quello che dovrebbe arrivare dall’avvocato Sergio Segneri, al quale si è rivolto il segretario generale del Comune, Paola Lai, e riguarda la regolarità dell’opera. Un parere legale “in materia urbanistica” al quale l’allora sindaco Udc Carlo Murru teneva in modo particolare, tanto da arrivare a impegnare 6mila euro per pagare la parcella del professionista. Il dubbio è che il museo sia fuorilegge: troppo alto (22,05 metri contro i 13,50 previsti nel Puc in quella zona) e troppo vicino alle altre costruzioni (a 1,50 metri anzichè cinque), in violazione del piano regolatore. Sulla questione si è già espresso il responsabile del procedimento, che ha certificato la regolarità dell’iter di approvazione e dell’intera opera. Ma il segretario generale ha voluto mettersi al riparo da eventuali errori. E ha fatto entrare in campo l’avvocato Segneri, che potrebbe rendere pubblico il suo parere dopo le elezioni. FONDI E DELIBERE Il 20 marzo 2006, Pierpaolo Fois sindaco, la giunta approva i progetti preliminari per i lavori di “realizzazione del complesso culturale con spazi museali e parco urbano-strutture per la fruizione e la conservazione della necropoli di Pill’e Mata”. Un piano da 8 milioni 326mila euro che rientra nella partita dei finanziamenti regionali con i quali si dovrebbe realizzare il (mai nato) Betile sul lungomare di Sant’Elia. L’anno dopo, il 9 marzo 2007, viene firmato il protocollo d’intesa tra Regione e Comune per il progetto di qualità “I luoghi della memoria e della città”, e ci rientrano i due musei, quello di Pill’e Mata e l’altro nel parco Sergio Atzeni. L’iter si conclude nel 2009, con l’approvazione del progetto esecutivo. Insomma: a

IL LEGALE Ipotesi di violazione delle previsioni del Puc, chiesto un parere a un avvocato: una consulenza da 6mila euro

numeri 8

I milioni di euro stanziati per il parco urbano Sergio Atzeni e per la struttura di fruizione della necropoli di Pill’e Mata.

22,05

I metri di altezza della “tazzina rovesciata” contro i 13,50 concessi ai privati per costruzioni nella stessa zona.

1,5

I metri di distanza della struttura dalle costruzioni vicine secondo il progetto: la distanza minima consentita dal Puc sarebbe di 5 metri.

info

6000

Gli euro impegnati dal Comune per pagare la consulenza legale affidata allo studio Segneri.

IL PARCO URBANO Il cantiere per la realizzazione del centro culturale intitolato a Sergio Atzeni. Beppe Grillo, nel suo comizio l’ha definito «una schifezza» ROBERTO PILI

quella data sembrerebbe tutto in regola, almeno per la maggioranza di centrosinistra. I DUBBI SULLA REGOLARITÀ Secondo il segretario generale, che ha lavorato su mandato della successiva giunta di Carlo Murru, in questa storia, ci sono dei “però”. L’area del nuovo museo, secondo il Puc, rientra in una zona C4, e nel piano attuativo viene destinata a zona “S”. “Nelle

norme di attuazione del Puc”, scrive Paola Lai, “sono previsti il limite di altezza per la zona C4 pari a 13,5 metri e la distanza minima dai confini degli edifici pari a 5 metri. L’intervento in questione prevede la realizzazione dio un fabbricato con un’altezza nel punto più alto pari a 22,05 metri e la distanza minima dai confini pari a 1,5 metri”. La segretaria generale riporta anche il parere già rilasciato dai responsabili del settore e

LA PARTITA DEL BETILE Il progetto di Quartucciu, approvato sotto il sindaco Pierpaolo Fois, rientrava nella partita di finanziamenti che prevedeva anche la realizzazione del Betile sul lungomare di Sant’Elia. Carlo Murrui aveva deciso di vederci chiaro.

del procedimento che, in sintesi, dicono: i limiti imposti dal piano regolatore valgono solo per i privati, questa è una struttura pubblica e in più in una zona “S”, che non prevede tetti massimi. Il ricorso agli avvocati Sergio Segneri e Rosanna Patta è giustificato da una premessa: sul tema sono state presentate delle interrogazioni, a firma dell’attuale candidato sindaco Antonio Meloni (presidente del consiglio comunale all’epoca dell’approvazione dei progetti, quindi in maggioranza), che segnalavano “presunte” irregolarità nell’esecuzione dei lavori deliberati mentre lui stesso era al governo in municipio. Per questo la giunta di Carlo Murru (anche lui candidato sindaco) ha voluto vederci chiaro, dando mandato a un professionista del diritto di esprimere un “autorevole parere in merito alla correttezza amministrativa di quanto contenuto sia nel verbale di validazione, oltre che su quanto contenuto nel parere espresso dal responsabile del settore”. La risposta è attesa a breve, probabilmente arriverà a urne già chiuse: un eventuale “verdetto” critico potrebbe influenzare, e non poco, l’esito delle elezioni. Enrico Fresu

AVVISI E COMUNICAZIONI LEGALI


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DALL’ITALIA

IL RAPPORTO È allarme entrate fiscali: maxi-buco da 3,5 miliardi L’AMMANCO Il ministero del Tesoro: riscossi meno soldi di quelli previsti nel Def. Il presidente del Consiglio: saremo ancora più duri con gli evasori. La Corte dei Conti: troppe tasse e corruzione

CENSIS SANITÀ NEGATA PER 9 MILIONI «SENZA CURE PER MOTIVI ECONOMICI» n La sanità negata. Più di 9 milioni di italiani affermano di non aver potuto accedere ad alcune prestazioni sanitarie di cui avevano bisogno per ragioni economiche. Ben 2,4 milioni sono anziani, 5 mln vivono in coppia con figli, 4 mln risiedono nel Mezzogiorno. È il fisco quadro tracciato da una ricerca di Rbm Salute-Censis e presentata ieri al “Welfare Day” a Roma. Un quadro che lascia poco spazio all’ottimismo. Piani di rientro e spending review hanno determinato un crollo verticale del ritmo di crescita della spesa pubblica per la sanità. Si è passati da un incremento medio annuo del 6% nel periodo 2000-2007 al +2,3% degli anni 2008-2010. La flessione si registra nelle regioni alle prese con i piano di rientro, dove si è passati dal +6,2% all’anno nel periodo 2000-2007 a meno dell’1% di crescita media annua dal 2008 al 2010. Parallelamente la spesa sanitaria privata è lievitata più che nel periodo precrisi: +2,2% medio annuo dal 2000 al 2007 e +2,3% negli anni 2008-2010. Il 77% degli italiani che pagano di tasca propria e ricorrono al privato, lo fa a causa della lunghezza delle liste d’attesa.

n Allarme gettito: nei primi quattro mesi del 2012 le entrate sono cresciute, un miliardo e mezzo in più rispetto al primo quadrimestre 2011 (+1,3%). Ma non abbastanza: rispetto alle previsioni ufficiali del governo, quelle del Def, il Documento di economia e finanza di aprile, mancano all’appello 3,47 miliardi di euro, quasi tre miliardi e mezzo in un solo quadrimestre. A pesare sono soprattutto i minori incassi dell’Iva legati alla crisi economica. A certificare l’ammanco è lo stesso ministero dell’Economia, con il Rapporto sulle entrate della Ragioneria Generale dello Stato e del Dipartimento delle Finanze. Poi in serata il Tesoro chiarisce, minimizzando il significato dei dati diffusi. «Forniscono - spiega - solo indicazioni di larga massima». Inoltre «nei prossimi mesi - sottolinea - si evidenzieranno gli effetti delle manovre disposte nel corso del 2011; indicazioni più puntuali saranno possibili solo

con gli incassi dell'Imu e dell’autotassazione delle imposte dirette». Certo il dato preoccupa Palazzo Chigi, perché certifica gli effetti della crisi. Ma non è ancora il momento di fasciarsi la testa. Il premier Mario Monti annuncia un inasprimento della lotta all’evasione: «Siamo stati criticati per essere stati troppo duri, saremo ancora più duri in futuro». Monti, in un’intervista a “Famiglia Cristiana”, ha parlato dell’Italia come di «un Paese disastrato» che deve essere «rimesso in sicurezza». Non c’è spazio invece per alleggerire le tasse. Almeno in questo momento. Il “Fattore Famiglia”, per esempio, che potrebbe alleggerire il peso fiscale sui nuclei più numerosi, «è incompatibile», costa troppo, avverte ancora il premier e ministro dell’Economia. E anche lo stop all’aumento dell’Iva, previsto per l’autunno, sembra allontanarsi. Il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, parla infatti di

info SE LO STATO INCASSA MENO Nei primi quattro mesi del 2012 le entrate sono cresciute, un miliardo e mezzo in più rispetto al primo quadrimestre 2011 (+1,3%). Ma non abbastanza: rispetto alle previsioni del Documento di economia e finanza mancano all’appello 3,47 miliardi, quasi tre miliardi e mezzo in un quadrimestre.

BUFERA Monti: in Moody’s mai fatto rating

IL PREMIER Mario Monti

n Monti si difende dalle accuse. Provenienti dal quotidiano «Libero». Che senza mezzi termini accusa il premier di aver complottato per mandare via Silvio Berlusconi. Avendo partecipato in passato alla formazione del rating degli Stati nazionali dell’agenzia «Moody’s», come le altre agenzie di rating sotto inchiesta da parte della procura di Trani. A difesa del presidente del Consiglio scende ovviamente in campo Palazzo Chigi. Durante il periodo in cui ricopriva l’incarico di membro del Senior European Advisory Council di Moody’s, l’allora presidente della Bocconi Mario Monti non ha mai partecipato alla «valutazione, neppure in via indiretta, di stati o imprese sotto il profilo

del rating». È quanto precisano fonti di palazzo Chigi. «In riferimento ad indiscrezioni di stampa si conferma che il Professore Mario Monti (come a suo tempo venne pubblicamente comunicato) è stato membro del Senior European Advisory Council di Moody’s dal luglio 2005 al gennaio 2009, periodo in cui ricopriva l’incarico di Presidente dell’Università Bocconi», ricordano le fonti. «Tale Advisory

L’AGENZIA Il premier nega di aver mai contribuito alla formazione del giudizio sugli Stati nazionali, Italia inclusa

Board - proseguono le stesse fonti comportava la partecipazione a duetre riunioni all’anno che avevano per oggetto scambi di vedute sull’integrazione europea e sulla politica economica dell’Unione europea e non la valutazione, neppure in via indiretta, di stati o imprese sotto il profilo del rating. Nel periodo in questione, gli altri membri del Board erano Hans Tietmeyer, ex Presidente della Deutsche Bundesbank; Francis Mer, ex Ministro francese dell’Economia e delle Finanze; Howard Davis, ex Presidente della Financial Services Authority britannica; Olle Schmidt, membro svedese del Parlamento Europeo; Leszek Balcerowicz, ex Ministro delle finanze della Polonia».

«difficoltà maggiore rispetto a quella ipotizzata» dopo il sisma che ha colpito l’Emilia. Dalla Corte dei Conti arriva invece un appello per la crescita: attenzione ad aumentare troppo le tasse, il rischio è quello di un «avvitamento», di un «circolo vizioso» che compromette la crescita. L’economia «asfittica» tra l’altro si fa sentire sul gettito, sotto le attese, proprio come certificato dalla nota della Rgs ieri, ora e forse anche per i prossimi anni, e «rende difficile» conseguire risultati sul fronte della spesa nonostante gli sforzi che vengono fatti. Bene invece l’avvio della spending review. La Corte dei Conti, con il presidente Luigi Giampaolino, ieri ha fatto il punto sulla finanza pubblica italiana tornando a puntare l’indice contro l’evasione («una piaga» che solo per Iva e Irap pesa 46 miliardi di euro l’anno) e contro la corruzione che persiste soprattutto nel settore della sanità. Il problema di coniugare rigore e crescita resta ma da parte del governo si fa presente che, ora come ora, è arduo pensare a tagliare le tasse. A partire dall’Iva che aumenterà ad ottobre. Si contava sulla “spending review”, per evitarlo, ma la necessità di risorse dopo il terremoto in Emilia compromette questa possibilità. L’aumento della pressione fiscale provoca «impulsi recessivi» sull’economia reale - avverte il presidente delle sezioni riunite della Corte dei Conti Luigi Mazzillo - allontanando gli obiettivi di gettito e provocando un «rischio di avvitamento». «Va disinnescato il circolo vizioso», è l’appello dei magistrati contabili. C’è poi il debito e occorre «realizzare un abbattimento significativo, attraverso la dismissione di quote del patrimonio mobiliare ed immobiliare in mano pubblica». Bisogna puntare alla «lotta all’evasione, all’elusione e al ridimensionamento dell’erosione», perché «resta una piaga pesante per il sistema tributario e per l’economia del nostro Paese». Infine un’altra piaga sulla quale la Corte dei Conti da tempo chiede un cambio di rotta: la corruzione. In un settore delicato, come quello della sanità, persistono «frequenti episodi di corruzione a danno della collettività che continuano ad essere denunciati».


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CONTINENTI

FINMECCANICA PERQUISITA LA CASA DI GOTTI TEDESCHI

rato. Il gip ha disposto il giudizio immediato, accogliendo la richiesta del pm. Il processo, davanti alla Corte d’Assise di Milano, è stato fissato per il prossimo 9 ottobre, ma Amigoni, attraverso il suo legale, l'avvocato Giampiero Biancolella, sceglierà probabilmente di essere giudicato con il rito abbreviato che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna.

n L’abitazione dell’ex presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi, è stata perquisita su disposizione della Procura di Napoli. L’iniziativa rientra nell’ambito dell’inchiesta su Finmeccanica. Gotti Tedeschi non è indagato, e la perquisizione non è legata all’attività da lui svolta allo Ior. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco, punta ad accertare presunti casi di corruzione internazionale, ovvero l’avvenuto pagamento di tangenti per vendite da parte aziende appartenenti al gruppo Finmeccanica.

CRISI IN SIRIA LA RUSSIA SU ASSAD: «NON LO SOSTENIAMO» n La Russia non pensa che il mantenere al potere il presidente siriano Assad sia una condizione prioritaria: lo ha detto il viceministro degli esteri Ghennadi Gatilov. «Non abbiamo mai detto o posto come condizione il fatto che Assad dovesse necessariamente restare al potere alla fine del processo politico» in Siria, ha dichiarato Gatilov.

“CORVO” IN VATICANO INTERROGATO GABRIELE COLLABORA COI GIUDICI n Collabora con i magistrati vaticani Paolo Gabriele - l’aiutante di camera di Benedetto XVI - in cella per il possesso illecito di documenti riservati. L’uomo sospettato di essere il “corvo” nella fuga delle carte segrete, accusato finora di furto aggravato, è stato interrogato dal giudice istruttore Piero Antonio Bonnet, alla presenza del promotore di giustizia (il pm vaticano) Nicola Picardi e degli avvocati difensori. Un interrogatorio durato diverse ore, nel quale l’ex maggiordomo ha fornito ampia collaborazione. Gabriele potrebbe avere a breve anche gli arresti domiciliari e lasciare la cella di sicurezza del Palazzo della Gendarmeria. Per l’accusa di furto aggravato, in caso di condanna, l’uomo rischia una pena da uno a sei anni.

MAGISTRATURA RESPONSABILITÀ CIVILE C’È L’EMENDAMENTO n È stato depositato in commissione Politiche Ue del Senato l’emendamento del Governo sull’articolo 25 del Ddl Comunitaria 2011 sulla responsabilità civile dei magistrati. L’emendamento prevede che «chi ha subito un danno ingiusto per diniego di giustizia ovvero per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario,

Emilia Morte due donne, 26 le vittime n Sale il numero delle vittime del terremoto: ora sono 26. All’ospedale Maggiore di Bologna è morta Sandra Gherardi, 46 anni, di Cento, nel Ferrarese. La donna era in coma dal 29 maggio quando era stata colpita alla testa, per strada, da oggetti

posto in essere dal magistrato con dolo o colpa grave nell’esercizio delle sue funzioni, può agire contro lo Stato per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e anche di quelli non patrimoniali che derivano da privazione della libertà personale». Ma lo Stato «entro due anni» dal risarcimento «deve esercitare» l’azione di rivalsa contro il magistrato e può chiedere la metà della retribuzione annua dello stipendio.

caduti da un tetto. Oll’ospedale di Baggiovara (Modena) è deceduta Liviana Latini, 65 anni, salvata il 29 maggio scorso nel suo appartamento di Cavezzo, crollato in seguito al terremoto, dopo essere rimasta per quasi 12 ore sotto le macerie.

riguarda noi ribadiamo la nostra assoluta lealtà e manteniamo il patto». Il leader del Pd frena dunque sulla possibilità delle urne e rimanda il voto al 2013. Nonostante i sondaggi che danno il Partito Democratico come primo partito, Bersani ha ribato: «Per noi si arriva al 2013. Come? Si capirà meglio dalla proposta che farò venerdì in Direzione».

Restano ancora in gravissime condizioni, altre due donne ricoverate all’ospedale Baggiovara di Modena. In pericolo di vita anche un uomo, ricoverato sempre in rianimazione al Maggiore di Bologna, rimasto ferito nella scossa del 29 maggio.

rata chiamata Brontos. I due istituti, secondo l’accusa, con l’aiuto di due società inglesi e lussemburghesi, avrebbero camuffato utili facendoli passare per dividendi, quindi soggetti a una aliquota fiscale più bassa. Tra le 20 persone imputate ci sono 3 dipendenti della Barclays e 17 tra manager ed ex manager di Unicredit. «Sono fiducioso», ha dichiarato l’ex manager di Unicredit.

FRODE FISCALE MILANO PROFUMO A GIUDIZIO TRADITA DAL MARITO «SONO FIDUCIOSO» PARTITO DEMOCRATICO LO USTIONA CON OLIO n Il gup di Milano ha rinviato BERSANI SU ELEZIONI: a giudizio Alessandro Profu- n Una donna di 43 anni, sal«SI VOTERÀ NEL 2013» mo, ex ad di Unicredit, e altre vadoregna, ha scoperto i ripen A di meno di 24 ore dall’ipotesi di elezioni anticipate lanciata Stefano Fassina, Pier Luigi Bersani ha risposto: «Non tutto è nelle nostre mani, non siamo maggioranza in Parlamento, ma per quel che ci

19 persone con l’accusa di frode fiscale. Il caso riguarda una maxi evasione fiscale messa in piedi da Unicredit e dalla banca inglese Barclays per 245 milioni di euro, attraverso un’operazione di finanza struttu-

tuti tradimenti del marito e si è vendicata ustionandolo gravemente con l’olio bollente. È successo a Baranzate di Bollate, nell’hinterland milanese. La donna ha avuto la conferma delle presunte scappatelle

controllando la rubrica del cellulare e gli sms inviati e ricevuti dal marito. Ha poi atteso che l’uomo si addormentasse, si è alzata dal letto, è andata in cucina e ha messo a friggere dell’olio che poi ha versato sul corpo del marito, procurandogli gravi ustioni.

MILANO OMICIDIO VOLONTARIO VIGILE A PROCESSO n L’uccisione di Marcelo Valentino Gomez Cortes, il cileno di 28 anni colpito da una pallottola alla schiena mentre tentava di scappare a un controllo dei vigili, a Milano, lo scorso 13 febbraio, non è stato un incidente ma un omicidio volontario. È questa infatti l’ipotesi accusatoria con la quale il gip di Milano ha disposto il rinvio a giudizio di Alessandro Amigoni, l’agente che ha spa-

PAKISTAN DRONE USA ATTACCA MUORE CAPO AL QUAIDA

n Dopo aver beffato gli americani per anni, Abu Yahya alLibi, ideologo e numero 2 di Al Qaida, é stato scovato e «terminato». È stato inquadrato nel mirino di un drone della Cia, in Pakistan, e i missili Hellfire sono prontamente partiti: sul terreno sono rimasti i cadaveri, carbonizzati, di almeno 15 qaidisti, tra cui il suo. La conferma è arrivata dalla Casa Bianca, secondo cui al-Libi era il «general manager» di Al Qaida, con un’esperienza « molto difficile da replicare».

USA CASA BIANCA SU CRISI: «UE DEVE FARE DI PIÙ» n «L’Europa ha intrapreso passi importanti per affrontare la crisi ma i mercati si attendono di piu, e bisogna fare di più». Lo ha ribadito uno dei consiglieri del presidente americano, Barack Obama, Michael Froman. Nei giorni scorsi Obama aveva esortato i Paesi dell’Unione europea ad adottare misure anticrisi «maggiormente incisive».


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Tuvixeddu Il cemento in aula Carabinieri Piano di risparmio Stadio Class action dei tifosi gli schieramenti affilano le armi «La caserma può essere trasferita» Cellino attacca gli avvocati a pagina 12

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Viale Bonaria L’auto

gli taglia la strada ragazzo di vent’anni muore sullo scooter L’INCIDENTE Andrea Serra, di Quartucciu, è andato a sbattere contro un’Agila che ha superato la linea continua per entrare nel parcheggio: la vettura era coperta da un bus. Ferito un amico n «Non può essere vero, non è vero, non è lui, non voglio». Urlava tra le lacrime queste parole Paola Serra, mentre si avvicinava al corpo del figlio coperto dal lenzuolo, mentre il marito Angelo la stringeva forte, cercando di allontanarla, mentre gli agenti della polizia municipale tentavano di non farli avvicinare al luogo della tragedia, al luogo in cui loro figlio aveva perso la vita. Andrea Serra, 22 anni di Quartucciu è morto ieri pomeriggio in viale Bonaria. Il suo ciclomotore “Aprilia Scarabeo”, a bordo del quale viaggiava anche M.C., 18 anni, è andato a schiantarsi contro una “Opel Agila” condotta da S.L., 20 anni di Selargius, che stava entrando nel parcheggio di piazza Madre Teresa di Calcutta. Ferito il 18enne, che è stato ricoverato all'ospedale Marino con un sospetto trauma cranico e alcune escoriazioni, illeso il conducente dell'auto. Sono stati soccorsi dai medici del 118 anche l’autista di un autobus del Ctm che ha assistito all'incidente e la stessa madre della vittima. La dinamica dell'incidente non è an-

cora stata del tutto chiarita, sul posto per effettuare i rilievi e sentire i testimoni, sono intervenuti gli agenti della polizia municipale. Intorno alle 15,30 Andrea Serra e l'amico in sella allo scooter, stavano percorrendo viale Bonaria in direzione di viale del Cimitero. «Dovevamo vederci poco distante, stavano venendo da noi – racconta in lacrime un’amica – e adesso Andrea non c'è più». La “Opel Agila” condotta dal 20enne stava invece percorrendo viale del Cimitero e arrivato l'incrocio con viale Bonaria ha imboccato “l'uscita” che porta verso via Roma. In quel momento l'autobus numero 6 del Ctm aveva già messo la freccia per svoltare a sinistra ed era nella corsia più esterna. La corsia interna, quindi, era libera e i due giovani in sella allo scooter stavano superando l'autobus, ma si sono trovati davanti la “Opel Agila”. Il conducente, infatti, anziché svoltare a destra procedendo in viale Bonaria, avrebbe attraversato la doppia linea continua della strada, raggiungendo l'ingresso

numeri 15,30 È l’orario in cui è avvenuto l’incidente stradale.

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Sono gli anni di Andrea Serra il giovane di Quartucciu morto nello schianto.

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Sono gli anni dell’altro ragazzo rimasto ferito nell’incidente.

del parcheggio. Andrea Serra non ha potuto in alcun modo evitare l'incidente, lo scooter ha centrato in pieno il montante destro della “Opel Agila”, Andrea è andato a sbattere con il petto contro l'auto, morendo sul colpo, l'amico è finito a terra, battendo il capo. «L'autista dell'autobus si è fermato per soccorrere i due ragazzi – racconta Marialinda che si trovava sul mezzo del Ctm – ha provato a rianimare il giovane più grave, ma non c'è stato nulla da fare». Immediata la richiesta di soccorsi e l'arrivo sul posto di due ambulanze del 118 e degli agenti della Municipale. I vigili hanno lavorato fino alle

18 per ricostruire la dinamica dall'incidente e sentire i testimoni. Sul posto sono arrivati per primi gli amici di Andrea Serra e la fidanzata. I ragazzi, disperati per la scomparsa dell'amico, hanno chiesto spiegazioni all'automobilista. Si sono vissuti momenti di tensione culminati con l’intervento dei carabinieri. Sul posto poco dopo sono arrivati la madre e il padre di Andrea. Gli agenti della polizia municipale hanno ritirato la patente al conducente della Opel a cui è stata sequestrata anche l'auto, nei suoi confronti scatterà l'accusa di omicidio colposo. Manuel Scordo

LE INDAGINI La polizia municipale ha sequestrato la patente al conducente della Opel Agila e sequestarto l’auto. Servizio fotografico di Roberto PIli

Viale Monastir Schianto fatale, folle gara o imprudenza? n Le auto correvano affiancate, un sorpasso azzardato, fino al terribile incidente in viale Monastir. Se sia stata una folle gara tra amici o una tragica imprudenza lo stabilirà il processo, di certo resta il bilancio di sangue registrato nella notte tra il 15 e il 16 aprile del 2011: un morto di soli 20 anni e cinque giovani feriti. Per lo schianto in cui morì Nicola Cugia, di Ussana, ieri mattina il pm Maria Grazia Genoese ha sollecitato una condanna a due anni e otto mesi per Alessandro Spiga, amico e compaesano della vittima, che si trovava al volante dell’auto che si scontrò con quella di Cugia. Il gup Roberta Malavasi ha rinviato l’udienza al prossimo 3 luglio invitando le parti ad approfondire le

circostanze che causarono l’incidente. Se verrà accertato che i giovani stavano gareggiando, il capo di imputazione potrebbe essere modificato e Spiga – difeso dall’avvocato Roberto Olla - rischierebbe una condanna superiore. Sin da subito si sospettò che i ragazzi stessero correndo per sfidarsi in una gara di velocità. La notte dell’incidente i giovani di Ussana viaggiavano su viale Monastir, verso Ca-

TRIBUNALE Morì un ventenne il pm chiede due anni e otto mesi per il guidatore: udienza rinviata. Dinamica da chiarire

gliari. Cugia, con accanto Matteo Littera (23 anni), era al volante di una Tigra gialla. Spiga, invece, era a bordo di una Ford assieme a Roberto Argiolas. Erano circa le 23, quando l’auto di Cugia – lanciata a velocità sostenuta – tampona una Smart che finisce nella carreggiata opposta. La Tigra invece sbanda e, poco prima del semaforo all’incrocio con via Gherardo delle Notti, urta contro la Fiesta che – stando alle prime ricostruzioni - le correva accanto. Così Spiga perde il controllo della macchina e finisce contro un muretto a bordo strada, Cugia invece è più sfortunato perché la sua Tigra si schianta contro un palo. Il ragazzo muore sul colpo. M.B.


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CAGLIARI ARTIGIANI OGGI UN INCONTRO DELLA CNA PER ILLUSTRARE LE NUOVE AGEVOLAZIONI

L’INIZIATIVA ALLA LOMBARDO LE FIRME PER L’AGENZIA SARDA DELLE ENTRATE

CONVEGNO LE IMPRESE SARDE IN CRISI L’ALLARME DEI CONSULENTI AZIENDALI

n Oggi alle 18, all’hotel Holiday Inn in viale Ticca, è in programma un incontro organizzato dalla Cna Sardegna sulle agevolazioni alle imprese artigiane previste dalle leggi 949/52 e 240/81. Partecipano l’assessore regionale all’Artigianato Luigi Crisponi, il direttore commerciale di Artigiancassa, Francesco Simone, il presidente e il segretario di Cna Sardegna, Bruno Marras e Francesco Porcu.

n Oggi alle 11 saranno consegnate alla presidente del consiglio regionale, Claudia Lombardo, le 15mila firme raccolte dall’associazione Ricerca e Progetto per il movimento Fiocco Verde: l’obiettivo è l’istituzione dell’Agenzia Sarda delle Entrate, un’agenzia di riscossione “in house” che servirebbe per liberare l’Isola dal giogo dio Equitalia e dello Stato.

n “Risanare e ristrutturare l’azienda si può”, è stato l’argomento del convegno che si è tenuto ieri al Thotel promosso dai consulenti aziendali d’Italia. Elena Loddo, dottore commercialista di Cagliari e referente del network per la Sardegna, ha illustrato le principali cause della crisi che attanaglia una buona parte delle imprese sarde, presentando dati piuttosto allarmanti anche in riferimento alla situazione debitoria con il fisco.

PROVINCIA

«Spese ridotte» Ma è polemica sul rendiconto n Hanno votato no in due, Alessandro Sorgia e Oliviero Melis del Pdl, e il consiglio provinciale ha approvato con 2 voti contrari il rendiconto della gestione 2011, che si chiude con un avanzo di amministrazione di oltre 30 milioni di euro, quindici dei quali non vincolati. «Risorse attraverso le quali», si legge nella relazione presentata dall'assessore al Bilancio, «è possibile aumentare le capacità di spesa del bilancio di previsione per l'anno 2012, limitatamente alle possibilità consentite dalla finanza pubblica». «L'analisi del conto economico evidenzia che l'anno 2011», si legge ancora nella relazione, si è chiuso con un utile di esercizio pari a 29.717.804,76 euro. Le principali voci di ricavo di esercizio sono costituite da trasferimenti correnti (46,29 milioni) e da proventi tributari (40,31 milioni) mentre le principali voci di costo d'esercizio sono rappresentate da prestazioni di servizi (28,37 milioni) e spesa del personale dipendente (17,84 milioni)» Sandro Serreli (Sel), presidente commissione Bilancio, ha rilevato la sostanziosa riduzione dell'indebitamento della Provincia con l'estinzione anticipata dei mutui e la costante diminuzione delle spese correnti, con una riduzione delle spese del personale pari a 1 milione e 800mila euro, e la riduzione delle spese relative alle prestazioni di servizio di 4.790.284,03 euro. «È emblematica», ha detto, «la diminuzione della spesa media pro capite che passa da un'incidenza di 150,13 euro del 2009 ai 136,64 euro del 2011. Dato che conferma il risultato di buona amministrazione, così come emerge dalla spesa per i debiti fuori bilancio che dagli oltre 4 milioni del 2009 si è stabilizzata nel 2011 sui 708.646,73 euro». Di «inerzia dell’attuale gestione politica che balza agli occhi confrontando il rendiconto della Provincia con quello delle altre Province nazionali», ha parlato invece Alessandro Sorgia (Pdl): «Il forte avanzo di amministrazione», ha detto, «denota l'incapacità di investire le risorse disponibili e le disponibilità liquide in un triennio sono aumentate del 45,8%, in termini assoluti di quasi 50 milioni di euro».

SUL COLLE Massimo Zedda mentre osserva le fioriere, sistemate dal suo predecessore: ha chiesto il permesso alla Soprintendenza non per ridurle, ma per demolirle

Tuvixeddu La delibera in Aula

«Le condizioni sono cambiate» CONSIGLIO L’atto della Giunta al centro delle polemiche mesi fa diventa un ordine del giorno Pdl. Tensione in maggioranza. Mascia (Sel): parlerà Frau e decideremo. Dore (Idv): va cambiata n La delibera di Zedda su Tuvixeddu approda in Consiglio comunale, ma per mano del Pdl. A un anno dall’inizio della consiliatura il clima in maggioranza non è sereno e ieri a Palazzo Bacaredda, dopo una lunga seduta in Consiglio, c’è stata una tesa riunione in cui sono emerse le divergenze. E la spinosa questione di Tuvixeddu contribuisce non poco. La Giunta comunale nella prima seduta dell’anno aveva approvato le linee di indirizzo da proporre al Consiglio comunale. Un documento che aveva creato qualche malumore nella maggioranza con Idv e parte del Pd che non avevano condiviso la linea scelta dalla Giunta. GLI ATTACCHI DI ITALIA NOSTRA La delibera aveva provocato una levata di scudi da parte di Italia Nostra, con lo scrittore Giorgio Todde che

aveva accusato Zedda di aver tradito il mandato degli elettori restringendo l’area sottoposta a vincolo e aprendo al cemento a Tuvixeddu. Il sindaco, dopo le polemiche, aveva precisato di non avere intenzione di spianare la strada alle ruspe e aveva ribadito l’intenzione di adeguare il Piano urbanistico comunale al Ppr, un suo cavallo di battaglia già dalle linee programmatiche. Ma quella delibera, tra una polemica e l’altra, non è mai approdata in Consiglio comunale. E oggi quel documento arriva in Aula perché il Pdl ha fatto “copia e incolla” e lo ha trasformato in un ordine del giorno che sarà discusso assieme a un altro presentato a marzo in cui si chiedeva al Comune di non rinunciare al ricorso al fianco di Coimpresa contro il vincolo minerario.

«Rispetto a gennaio sono cambiate molte cose, e una è proprio il vincolo minerario - spiega Sergio Mascia, capogruppo Sel - il Pdl chiedeva di non rinunciare al giudizio, ma abbiamo fatto bene a farlo e la sentenza del Tar lo dimostra. Sulla delibera/ordine del giorno parlerà in Aula l’assessore Frau e faremo le nostre valutazioni». Anche secondo il capogruppo Idv ci sono nuovi elementi da considerare rispetto alla delibera dell’11 gennaio. LE VARIAZIONI SECONDO L’IDV «Quel documento destò alcune perplessità, per esempio perché faceva riferimento al Puc e non al vincolo paesaggistico sancito dal Consiglio di Stato - spiega Giovanni Dore - poi è arrivata la sentenza del Tar, che ci avrebbe portato a pedere e dover pagare le spese, che pone il vincolo minerario: nella delibera non c’era. Tra le novità ci sono anche i crolli di piazza d’Armi. Bisogna modifcare l’impianto urbanistico in base al Pai (Piano di assetto idrogeologico, ndr.) e parte dell’edificato da Tuvixeddu si

spostava su Tuvumannu, ma anche quella è un’area interessata dal rischio crolli. Sono tutte nuove considerazioni di cui tenere conto, per questo la delibera deve essere adeguata e aggiornata». Il capogruppo Pdl Giuseppe Farris, assieme ai consiglieri Maurizio Porcelli, Stefano Schirru, Edoardo Tocco e Anselmo Piras, presenta in Aula la delibera di Giunta dell’11 gennaio precisando che è scaduto anche il termine di quindici giorni che ha avuto per discuterla la Commissione competente, passato il quale «la proposta può essere posta all’esame del Consiglio comunale, pur non avendo ottenuto il relativo parere». È il regalo di compleanno dell’opposizione al sindaco che un anno fa si è insediato a Palazzo Bacaredda. Tuvixeddu è uno dei nodi intricati che Massimo Zedda si è trovato a dover sciogliere ed è anche una delle questioni in cui è difficile mettere d’accordo l’intera maggioranza. E la contestata delibera, ferma da gennaio, lo conferma. M.Z.

Comune Scontro sull’urbanistica, sì ai chioschi dei ricciai

IN AULA Dibattito sul via libera a una lottizzazione a Barracca Manna

n Urbanistica e ricci di mare sono stati i due argomenti discussi nelle tre ore e mezzo di consiglio comunale. È stata rinviata a oggi la possibile approvazione per la costruzione di appartamenti e parcheggi in un’area di 31mila metri quadri a Baracca Manna. Dopo un emendamento presentato da Giovanni Dore (Idv), che ha incontrato parere tecnico sfavorevole su uno dei due punti da parte degli uffici competenti, Andrea Scano (Pd), presidente della commissione Urbanistica, ha chiesto il rinvio di ventiquattr’ore. Molto duro Giuseppe Farris, capogruppo Pdl: «Questo rinvio è una prova ulteriore del modo con il quale questa maggioranza affronta i temi della città». Via libera a

case di edilizia agevolata e impianti sportivi in un’area tra via Volta e via Ferraris, di proprietà di Kikita Serra. Una superficie di oltre 28mila metri quadri. Matteo Lecis Cocco Ortu, Pd, dice che «sui progetti urbanistici, è meglio vedere atti e filmati in aula». Alessio Mereu, Riformatori, si dice «meravigliato che a chiedere una cosa così sia un ingegnere, nessuno di noi ha mai detto che le pratiche urba-

MUNICIPIO Rinviato di 24 ore il via libera a una costruzione a Barracca Manna, polemica sulla presentazione dei progetti

nistiche non vadano portate in aula». Paolo Frau, assessore all’Urbanistica, definisce «inaccettabile il sospetto che noi possiamo aver paura di mostrare le immagini, bisogna però chiederle in tempo agli uffici». Ok a dodici postazioni per ricciai a Su Siccu. «C’è l’impegno affinché il bando per assegnare i posti sia per chi pesca e vende ricci, stiamo lavorando anche sull’Ottagono», ha detto Barbara Argiolas, assessore alle Attività produttive. «Voto l’astensione non sul progetto: sarebbe stato ottimo se avesse compreso almeno 60 postazioni, tra sei mesi dovremo pagare per smontare tutto», afferma Paolo Casu, Psd’Az. Astenuta anche Marisa Depau, Sel.


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CAGLIARI L’APPUNTAMENTO DA OGGI SU UNICA RADIO TRASMISSIONE DEDICATA ALLA MUSICA POP

COMUNE CONTRIBUTI ALLOGGI ERP È STATA APPROVATA LA GRADUATORIA

VIA LEOPARDI UN DIBATTITO SUL LAVORO ORGANIZZATO DAL CIRCOLO DEL PD

n Inizierà oggi alle 17 il nuovo programma radiofonico condotto da Frank Stara dedicato alla storia della musica pop. Un viaggio di dieci puntate per conoscere e approfondire la storia della popular music. Ogni mercoledì alle 17 un viaggio con la musica e la biografia degli artisti più importanti che hanno fatto la storia della musica. Dal Blues al Grunge, da Robert Johnson a Kurt Cobain.

n È stata approvata la graduatoria provvisoria per l'attribuzione dei contributi a favore degli assegnatari di alloggi Erp gestiti dal Comune, che si trovino nella condizione di disagio. Eventuali ricorsi dovranno essere presentati entro il termine perentorio del 2 luglio 2012. Per informazioni: ufficio relazioni con il pubblico (800016058) oppure consultare il sito www.comune.cagliari.it.

n Oggi alle 18.30 nel circolo del Pd “Enrico Berlinguèr” di via Leopardi 3, i cittadini, il sindacato dei lavoratori, le imprese, la politica e gli esperti del diritto del lavoro, si incontreranno per dibattere sulla riforma del mercato del lavoro. “Quale lavoro – Riforma del mercato del lavoro: tutela del posto od opportunità di accesso?” è il titolo del convegno che verrà coordinato dal segretario del Circolo “Berlinguer”, Giovanni Demontis.

Stadio Cellino contro gli avvocati dei tifosi disputatesi al “Nereo Rocco” di Trieste per cause non dipendenti dalla propria volontà», come precisa il sito. Ieri, invece, è cominciata la posa del manto erboso a Is Arenas, ma Cellino conferma che la stagione comincerà a Trieste. «Possibile che con l’amministrazione di Quartu abbiamo trovato un accordo in 20 giorni e con quella di Cagliari non ci siamo riusciti in 15 anni? - si chiede - ora per tre anni saremo a Quartu, poi si vedrà se mai riuscirò a costruire questo stadio che non mi vogliono far fare. Ho speso un sacco di soldi a Elmas potevamo avere lo stadio privato prima della Juventus, ma mi hanno bloccato tutto e pure denunciato alla Procura». Cellino attacca ancora Zedda. «Il Sant'Elia sta cadendo a pezzi e il Comune continua a buttare soldi cercando di rattopparlo. Il sindaco di Cagliari poi mi ha pignorato 2,8 milioni per un vecchio debito della società che i miei predecessori non hanno mai pagato - sostiene Zedda sta sbagliando perchè non danneggia me, ma la città, la squadra, i tifosi. Domani lui ed io chissà dove saremo, ma il Cagliari e la città ci saranno sempre. Questo non hanno capito, stanno facendo solo danni». Marcello Zasso

CAGLIARI Presidente contro la Casa dei diritti che ha promosso la class action dopo la fuga a Trieste: «Cercano solo pubblicità. Ho dovuto spendere 800mila euro». Nuove accuse per Zedda n «Il Cagliari spenderà 25 mila euro per rimborsare gli abbonati che non sono potuti andare a Trieste, non capisco proprio l’iniziativa di questi 50 tifosi guidati da avvocati che vogliono solo farsi pubblicità». Massimo Cellino chiude la porta alla mediazione con la Casa dei diritti, che oltre la quota abbonamento chiede per i tifosi anche i danni “morali”. Lunedì le due parti si sono trovate dal mediatore ed è stata trovata l’intesa sulle quote da restituire ai tifosi per le quattro partite disputate a Trieste. Il 20 ci sarà la seduta finale di fronte all’Abc Mediazione, ma le parole di ieri escludono un’intesa. «Sono perplesso, non mi aspettavo una reazione di questo tipo - commenta Fabrizio Rossi, presidente dell’associazione Casa dei diritti ci eravamo rivolti a un mediatore per trovare una soluzione condivisa, ma a questo punto i nostri avvocati saranno costretti ad andare avanti con l’azione legale». Che forse non sarà l’unica dopo le dichiarazioni di Cellino

all’Ansa, dove ha commentato l’incontro con la Casa dei diritti. «Ho dovuto mandare anche l’avvocato della società a mediare con questa associazione che mi chiede i danni. Ma la colpa non è di Cellino, non è del Cagliari. Perchè se la prendono con me se il Sant'Elia sta cadendo a pezzi e il Cagliari non sa dove giocare? Io dagli abbonamenti quest’anno ho incassato 740mila euro, ma ne ho speso 800mila per portare i tifosi in aereo a Trieste...». Il presidente dell’associazione che segue gli abbonati delusi è stupito dall’atteggiamento di Cellino. «Non c’è mai stato astio, abbiamo ribadito più volte che non era una questione personale, nonostante alcuni tifosi fossero particolarmente accesi - spiega Rossi - ma è vero anche che altri hanno rinunciato ad esporsi per paura di malintesi in vista della prossima stagione». Da questa mattina gli abbonati possono chiedere alla società il rimborso per le quattro partite «forzatamente

LO SFOGO Cellino attacca Zedda: «Sta facendo solo danni»

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CAGLIARI

Poetto A Quartu arrivano le strisce blu n Gli operai hanno iniziato a tracciare le strisce blu ieri mattina, nel parcheggio della Bussola: saranno a pagamento dal 20 giugno fino al 10 settembre i 938 posteggi previsti nel litorale quartese. Solo 326 invece gli stalli gratuiti. Per andare incontro alle esigenze dei bagnanti, sono

state predisposti due bus navetta gratuiti che attraverseranno Quartello, Is Arenas e litorale. L’onda blu voluta dall’amministrazione cittadina guidata da Mauro Contini aveva scatenato una marea di polemiche: cinquemila le firme raccolte a dicembre dal comitato “Basta strisce

blu”, lo stesso che nei giorni scorsi ha organizzato un’affollata assemblea per gridare a gran voce tutto il malcontento contro l’ulteriore esborso che peserà sulle famiglie quartesi. Sotto accusa numerose presunte irregolarità dell’Aipa, la società milanese vincitrice dell’appalto.

BATTAGLIA NELLA CAPITALE

«Lotta per i soldi» a Roma un presidio dei malati di Sla n Di nuovo in piazza i malati di Sla: domani a Roma, con i loro lettini, saranno in presidio sotto la sede del ministero dell’Economia di via XX settembre. Il motivo: il mancato accordo per l’assistenza domiciliare. È essenziale per chi soffre di sclerosi laterale amiotrofica, patologia fortemente invalidante che spegne lentamente tutti i muscoli ma lascia lucidi fino alla fine. Per questo i 3 milioni di disabili italiani chiedono “l’assegno di cura”, procedura che consente di erogare direttamente i contributi alle famiglie dei malati con l’assunzione di assistenti domiciliari, insieme alla riduzione di un terzo dei costi. L’ultima manifestazione dei malati di Sla risale al 7 aprile scorso, sempre nella Capitale. Era stata sospesa dopo l’intervento del ministro Fornero che aveva garantito la riforma del piano assistenziale. Piano che, a sentire Laura Flamini, presidente del Comitato 16 novembre, «delega ad una polizza assicurativa privata il dovere-obbligo dello Stato di provvedere ai cittadini disabili». Aggiunge Salvatore Usala, malato di Monserrato, da sempre in prima fila nelle battaglie per “una vita degna”: «In un’Italia di crisi dove si chiedono sacrifici ai soliti ultimi, continuano a proliferare hospice e residenze socio assistenziali. Le regioni sperperano miliardi per ingrassare i conti in banca di pochi». Ragione per cui, insieme al comitato, pretende per l’ennesima volta: il ripristino del fondo per la non autosufficienza per un importo non inferiore a 600 milioni e altri 500 da incanalare, con decreto dettagliato, per le patologie gravemente invalidanti sulla base del relativo bisogno d’assistenza. Infine, un contributo annuo di 20mila euro per gli ammalati tracheotomizzati attaccati ad un respiratore 24 ore su 24. Finanziamenti che devono essere dati direttamente alle famiglie degli ammalati che in cambio dovranno certificare le spese per gli assistenti attraverso buste paga e contributi. «È inaccettabile», continua ancora Usala, «che i parenti di chi soffre di Sla siano in preda alla disperazione perché non viene fatto ciò che in uno stato civile dovrebbe essere prioritario». Francesca Ortalli

«In un’Italia di crisi dove si chiedono sacrifici ai soliti ultimi, continuano a proliferare hospice e residenze socio assistenziali. Le regioni sperperano miliardi per ingrassare i conti in banca di pochi». Salvatore Usala, malato di Sla di Monserrato

VIA AMPERE L’inaugurazione del passaggio a livello della metropolitana leggera con la presidente Luisella Ghiani

Pirri Comune a passo lento

e Barracca Manna aspetta MUNICIPALITÀ Luisella Ghiani: ci sono i fondi regionali ma il progetto è fermo negli uffici, ci vorrà almeno un altro anno n La municipalità di Pirri procede lentamente, frenata dai ritardi del Comune. C’è il regolamento dedicato al parlamentino, approvato da mesi con vari punti essenziali per cambiare marcia ma nessuno di questi è stato ancora attuato. È il tassello fondamentale per dare piene competenze decisionali alla municipalità su tematiche quali l’arredo urbano, la manutenzione delle strade e la gestione di eventi sociali, culturali e sportivi. Negli ultimi dodici mesi, tra i pochi interventi realizzati, l’apertura del passaggio in via Ampere e la costruzione della prima delle due vasche in via Stamira, per raccogliere l’acqua e scongiurare possibili alluvioni. Tutto il resto dei pro-

blemi – dall’urbanizzazione di Barracca Manna al completamento dell’ex mercato di Santa Teresa e della scuola per la prima infanzia di via Toti -sono ancora lontani dall’essere risolti. GHIANI, I PRIMI DODICI MESI Da un anno, il presidente in via Riva Villasanta è Luisella Ghiani del Pd. È proprio lei a tracciare un bilancio, critico e allo stesso tempo speranzoso, dei primi dodici mesi trascorsi a capo della municipalità. «Passa tutto per il regolamento: è già approvato, si tratta di attuarlo in concertazione con il Comune, non vogliamo passare per anarchici», spiega la Ghiani. «Solo così potremmo avere le competenze per agire in tutti i settori pubblici di Pirri. Su tutti la manutenzione delle strade, ogni giorno riceviamo segnalazioni dei cittadini, ma abbiamo le mani legate». C’è poi il nodo legato all’urbanizzazione di Barracca Manna: «Prevedo oltre un anno di attesa, ci sono i fondi regionali di quattro mi-

info PRESIDENTE DA 12 MESI Luisella Ghiani: «Passa tutto per il regolamento: è già approvato, si tratta di attuarlo in concertazione con il Comune, non vogliamo passare per anarchici»

lioni di euro per dare il via agli interventi nelle strade intorno a via Duca di Genova, area a rischio idrogeologico», sottolinea la presidentessa, «bisogna però attendere le procedure previste dalla legge, il progetto è nell’ufficio appalti del Comune». Sulla scuola per la prima infanzia di via Toti «c’è di mezzo il tribunale per un procedimento di fallimento dell’impresa che sta costruendo la scuola, nel 2009», afferma la Ghiani.«Speriamo di avviare il bando per una nuova gara di appalto nel prossimo autunno per completare la struttura». Dodici mesi dopo il suo insediamento negli uffici di via Riva Villasanta, la Ghiani ne approfitta per levarsi qualche sassolino dalla scarpa: «Appena insediata, ho trovato molti progetti non attuati, anche in presenza di fondi già stanziati. Abbiamo cercato, per quanto possibile, di sbloccarli. Ma servono i soldi per dare il via alle tante azioni da compiere». Paolo Rapeanu

Molentargius Tiana: ecco i conti e le nostre attività nel parco

VINCENZO TIANA Presidente dell’associazione del parco di Molentargius

n Numeri, attività, curriculum: Vincenzo Tiana, presidente di Legambiente e dell’associazione Parco di Molentargius risponde ai Riformatori, che attraverso il coordinatore del loro centro studi, Antonello Gregorini, avevano chiesto se e quanto i “volontari” della Onlus costassero alle casse del parco. «Tira fuori i bilanci», era stata la provocazione dell’ex iscritto a Legambiente. E Tiana risponde con un lungo e dettagliato comunicato, dove analizza tutte le iniziative portate avanti nel corso di decenni nell’aera umida. E parla anche dei soldi: nel biennio 2011/2012, dice, il consorzio del parco si è impegnato a «sostenere l’attività educativa ordinaria delle scuole,

affidata alla associazione per il Parco, e rimborsare con fondi propri (massimo 15.000 euro) solo per gli allievi delle scuole comprese nei 4 comuni del parco (Cagliari, Selargius, Quartu e Quartucciu) e dopo adeguata documentazione dell’attività svolta da parte dell’associazione. Per tutte le altre scuole si dispone che l’associazione è autorizzata a chiedere il contributo di 5 euro per

LA POLEMICA Il presidente di Legambiente replica alla provocazione dei Riformatori sui fondi incassati per le gite

ogni allievo». Cifre minime, secondo Tiana, se raffrontate alla mole di persone che la sua associazione ha portato all’interno dell’oasi, contribuendo alla sua promozione: 4800 visitatori con le scuole, 700 per Monumenti aperti, 1550 in tre giorni con “Un parco aerto in ogni stagione”, 300 universitari. Numeri registrati solo con il Centro di educazione ambientale. Ci sono poi le altre iniziative, che fanno crescere il numero a oltre 17mila visitatori in un solo anno. Questo stando alle tabelle fornite dall’associazione, che «si è formata nel 1988 e svolge attività di educazione ambientale in maniera sistematica dall’anno scolastico 1993-1994».


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CAGLIARI

Il blitz Il direttore del Banco e la tensione n «Ci sono stati momenti di tensione, soprattutto quando sono arrivate le forze dell’ordine, ma per fortuna tutto è andato come previsto». Il direttore del Banco di Sardegna di Muravera è ancora turbato da quanto accaduto lunedì pomeriggio: «Oggi abbiamo aperto più tardi, per effettuare i

conteggi, la giornata è trascorsa serenamente». Il direttore ricorda quanto accaduto lunedì: «Queste persone erano spavalde, sicure - ha detto Giorgio Piano - ci hanno trattato bene a parte un momento iniziale quando sono entrati in banca e ci hanno detto di aprire ai complici. Poi si sono scu-

sati. Il momento più difficile lo abbiamo vissuto quando sono arrivate le forze dell’ordine, quando i banditi dovevano decidere cosa fare, ma per fortuno tutto è finito per il meglio. Voglio ringraziare i carabinieri per come hanno agito, per la loro professionalità».

Via Nuoro «Traslochiamo per risparmiare» L’ANNUNCIO Festa dell’Arma, annunciato il trasferimento della caserma: un risparmio da un milione di euro all’anno n La crisi economica e il rispetto del momento particolarmente difficile che sta vivendo il Paese e l’Isola al centro anche della cerimonia per il 198° anniversario della fondazione dell’Arma dei carabinieri. IL GENERALE ROBUSTO Durante il suo discorso, infatti, il comandante regionale dei carabinieri, il generale Luigi Robusto ha fatto il punto dei problemi vissuti anche dall’Arma dei carabinieri che, in un’ottica di risparmio, potrebbero portare al trasferimento del Comando provinciale di via Nuoro e la Stazione di San Bartolomeo nella sede del 9° Battaglione. «Noi abbiamo degli oneri passivi relativi alle caserme che sono di proprietà di privati oppure sono degli degli enti locali – ha sottolineato il generale Robusto - il Ministero deve pagare un canone agli enti locali op-

info

IL GENERALE ROBUSTO «Per quanto riguarda i trasferimenti c’è l’idea di portare la caserma di via Nuoro e quella di San Bartolomeo nella sede del 9° Battaglione, proprio a San Bartolomeo. Se dovessimo riuscirci ci sarebbe un risparmio di un milione e centomila euro all’anno».

CARABINIERI Le celebrazioni per il 198esimo anniversario dalla fondazione dell’Arma

pure ai privati. Ci sono invece i beni demaniali dove non deve essere pagato alcun canone ed è su quelli che noi stiamo puntando. Basta pensare a Calamosca per rendersi conto del possibile utilizzo. Per quanto riguarda i trasferimenti c’è l’idea di portare il Comando proviciale di via Nuoro e la caserma di San Bartolomeo nella sede del 9° Battaglione,

info MENO MILITARI Schierati 100 carabinieri, l’anno scorso erano 200.

ROBERTO PILI

proprio a San Bartolomeo. Se dovessimo riuscirci ci sarebbe un risparmio di un milione e centomila euro all’anno». Risparmio anche per la cerimonia: i militari schierati non erano 200 come negli anni precedenti ma 100. Nonostante la riduzione nello schieramento, la festa ha comunque emozionato e coinvolto i presenti, tra i quali l’arcive-

scovo di Cagliari Arrigo Miglio, il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, il sindaco Massimo Zedda, il procuratore della Repubblica, Mauro Mura e molte autorità politiche e militari della regione. Dodici gli encomi assegnati ai carabinieri che si sono distinti in operazioni soprattutto contro il traffico d’armi (le penne pistola recuperate a San Sperate) e di droga. Premiati anche militari che sono intervenuti nel corso dell’anno per salvare aspiranti suicidi, da Quartu a Samassi. Ricordata inoltre da Robusto l’ultima importante operazione, quella di Muravera, con i carabinieri che sono riusciti a sventare l’assalto in banca e a catturare i tre banditi. Tra gli ospiti, infatti, c’era anche il direttore del Banco di Sardegna che ha fatto da tramite tra il capo dei rapinatori e il comandate provinciale dei carabinieri, il colonnello Davide Angrisani. Nel corso della cerimonia sono stati consegnati anche agli studenti i premi per i migliori elaborati grafici realizzati nell’ambito del concorso “I carabinieri ed i cittadini”, al quale hanno partecipato tutte le scuole sarde. Ma.Sc.


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SPORT AZZURRI BALOTELLI STA BENE E FA 3 GOL DE ROSSI SCHIERATO CENTRALE DI DIFESA

SNEIJDER «ALL’INTER NON ERO FELICE PER FORTUNA “STRAMA” MI CAPISCE»

DEL PIERO IN ARGENTINA SONO SICURI «È QUASI FATTA PER IL RIVER PLATE

n Tanto entusiasmo con circa 12 mila persone a seguire il primo allenamento dell'Italia allo stadio Pilsudski di Cracovia. Tra i più applauditi Buffon e Balotelli, quest'ultimo in campo dopo l'affaticamento muscolare avvertito lunedì e autore di una tripletta nel 75 della partitella in famiglia, 10 contro 10 (assenti Barzagli e Maggio). Provato De Rossi in difesa con Bonucci e Ogbonna. Doppietta per Giovinco e Di Natale.

n Wesley Sneijder è stato spesso vicino all'addio all'Inter. L’olandese spiega il perché: «In due anni abbiamo avuto 5 allenatori, ognuno con una propria mentalità e io ho giocato ovunque. Non ero felice. Per fortuna ora c'è un allenatore (Stramaccioni, ndr) che mi capisce, mi dà energia e ha messo in ordine le cose». Sugli infortuni: «Avevo ansia di tornare ma anche pressione. Volevo aiutare la squadra».

n Josè Alberti, esperto di calciomercato argentino, parla del possibile approdo di Del Piero in Argentina: «Col River Plate è quasi fatta, la retrocessione in serie B è stata clamorosa ed in vista del ritorno in massima serie Passarella sta pensando a nomi importanti. Dopo Trezeguet, vuole Heinze della Roma. Il Monumental è uno stadio storico, Del Piero troverà un pubblico caldissimo. Il River è un po' il Napoli d'Argentina».

ZEMAN, IL RITORNO

«L’avevo promesso non sono cambiato daremo emozioni»

n Escluso non una ma due volte. L’incubo di Domenico Criscito, rimandato a casa dopo la perquisizione nel ritiro di Coverciano, continua da due giorni, ossia da quando è stato allertato Davide Astori nel caso in cui Barzagli non dovesse recuperare: «Premesso che mi spiace tanto per Andrea (Barzagli, ndr) - dice Criscito - e spero che ce la faccia a recuperare, ricordo che Prandelli disse: “Se qualcuno si farà male, anche se fosse un attaccante, tu sei il primo della lista”. Anche per questo mi sto continuando ad allenare». Era presente il vice-presidente federale Albertini che chiarisce: «Prandelli aggiunse: “A patto che la tua situazione di chiarisca”. Criscito però condanna la Figc: «Avrebbe dovuto leggere l’ordinanza e verificare la mia estraneità. Mi sento un capro espiatorio. Ero molto scosso quando ho parlato con Prandelli, ma poi ero pronto a questa avventura».

n Zdenek Zeman tredici anni dopo. L’ultima del boemo a Roma risale al 1999. Il direttore generale Franco Baldini chiarisce: «Zeman non è una seconda o terza scelta, è la scelta. Ci siamo presi tutto il tempo che ritenevamo utile». Il nuovo tecnico giallorosso: «Ringrazio la società per avermi fatto tornare, magari con un po’ in ritardo. Andando via avevo promesso ad alcuni amici che sarei tornato». Sempre uguale. «Mi sa che conviene dire che sono cambiato. Per me è uguale. È chiaro rischiare qualcosa, ma se fai 90 gol non ti preoccupi di quanti ne prendi. La fase difensiva si faceva sempre, per i giocatori è più soddisfacente costruire che distruggere. Vorrei che la mia squadra riuscisse ad avvicinare la gente e dare emozioni». Il contratto. «È di due anni e ci ha pensato la società, io la vedo sempre come prima». L’entusiasmo. «Vivo ed abito a Roma da 18 anni, è una città che sento mia. Sono felice e spero che dopo questa stagione calcistica i tifosi saranno felici come ora». Tornato per vincere. «Non ho visto nessuno che fa questo mestiere che non vuole vincere, ci si deve provare e ci si deve credere». Gli arbitri. «Non criticare l'operato degli arbitri, penso sia sbagliato, ma se la società dice che non si deve dire io sono un dipendente e obbedirò. Non succede niente se si dice che un arbitro ha sbagliato, così come si dirà per qualche giocatore». La serie A. «È cambiata qualche cosa ma non in meglio. Tredici anni fa le nostre squadre vincevano le coppe, oggi le hanno lasciato spazio a spagnole e inglesi. Ora c'è un gap». Il mercato. «Inizia il 1° luglio. Verratti? Non c'è assolutamente niente. Totti è tesserato come calciatore, mi aspetto che faccia il calciatore e lo gestirò come il resto della squadra». Luis Enrique. «Ogni allenatore ha le sue idee, lui ce l'ha e molte sono anche buone. Io magari sono un po’ più proiettato verso la porta avversaria...». Il derby. «Per me sono sempre tre punti, che si giochi contro Lazio, Juve o Inter. I derby migliori per me sono quelli in tribuna, tra la gente, perché lì c'è lo spettacolo vero, in campo di solito se ne vede poco».

Milan Galliani: «Thiago e Ibra restano al 99%»

SCOMMESSE CONTE «TUTTO SI RISOLVERÀ»

CESARE PRANDELLI Il 10 giugno l’esordio con la Spagna

Italia Prandelli: «Aspetto Barzagli

se non ce la fa, con noi c’è Astori» CRACOVIA Azzurri in Polonia, il ct sullo juventino: «Cercheremo di recuperarlo fino all’ultimo, Ranocchia è stirato. Agli Europei da protagonisti. Il 3-5-2 con la Spagna? Sì può, De Rossi centrale» n È iniziata ieri ufficialmente la spedizione europea dell’Italia. La comitiva azzurra è sbarcata a Cracovia, in Polonia, sede del ritiro per la manifestazione continentale. Il charter, proveniente da Pisa, è atterrato alle 17.25 nella città che il 18enne Karol WojtyŒa scelse nell'estate del 1938 per iscriversi all'Università. I giocatori e lo staff tecnico della Nazionale sono stati accolti da un clima piovoso, le autorità Uefa e molti bambini che acclamavano gli Azzurri, Balotelli in particolare. Capitan Buffon e compagni sono saliti sul pullman nel quale campeggia la scritta “Riempiamo l'Europa d'azzurro” per trasferirsi allo stadio Pilduski dove hanno svolto il primo allenamento a cinque giorni dall'esordio contro la Spagna. Con Prandelli si sono trasferiti anche i problemi che il ct aveva a Coverciano,

MASSIMILIANO ALLEGRI

l'ultimo dei quali si chiama Andrea Barzagli: il difensore rischia di saltare l'Europeo per una lesione di primo grado al polpaccio della gamba sinistra. In preallarme c'è il rossoblù Davide Astori. La conferma arriva dallo stesso ct, che spiega anche perché il giocatore del Cagliari è stato preferito all’interista Ranocchia. «Cercheremo di recuperare Barzagli fino all'ultimo minuto utile anche se certamente con la Spagna non ci sarà. Non dovesse farcela è in preallarme Astori e non Ranocchia perché si è stirato nell'ultimo allenamento a Parma». Balotelli e Maggio? «Hanno un problema all'adduttore. Situazioni sfortunate che però avevamo messo in cantiere». Oltre alla situazione infortuni, è lo scandalo scommesse, che ha toccato Criscito (escluso per l’avviso di garanzia) e Bonucci (incluso per-

n «Ibrahimovic e Thiago Silva al 99,9% resteranno al Milan». Così ha dichiarato l'a.d. del Milan Adriano Galliani, subito dopo essere atterrato all'aeroporto di Malpensa in arrivo da Tunisi. Ibra-Psg e Thiago-Barcellona: storia chiusa? I quaranta milioni offerti dal Paris Saint Germain per Ibrahimovic mettono qualche dubbio ai rossoneri. E Ibra? Triennale, con una base di partenza da 9 milioni. Nel frattempo parla Allegri.«Io tra dieci anni smetto. Ho iniziato quando avevo quarant'anni, finirò a cinquantacinque anni. Quindici da allenatore bastano e avanzano e poi con tutto questo schifo, ti passa davvero la voglia. Sogno di arrivare in Nazionale, lo ammetto. Balotelli? No. Ma-

ché “solo” indagato), ad aver intaccato il morale degli azzurri. «Ma hanno voglia di dimostrare di poter fare un Europeo da protagonisti», precisa Prandelli. Che non è stato scalfito dalla sconfitta nell'amichevole contro la Russia (0-3): «Dati importanti sono arrivati anche in quella partita. Dobbiamo ritrovare quelle sicurezze che hanno contraddistinto questa squadra». Sicurezze da ritrovare contro la Spagna magari ripiegando sulla difesa a tre. «Se giocheremo col 3-5-2, dovremo prendere in considerazione anche De Rossi per il ruolo di centrale - rivela Prandelli - Siamo consapevoli che abbiamo trovato difficoltà e sarebbe sciocco non provare soluzioni diverse ma tutti i giocatori devono sentirsi pronti, anche Ogbonna. Vedremo una squadra capace di cambiare diversi assetti tattici in una partita». Infine, i pro («arriveremo molto concentrati») e i contro («la Spagna stessa») di incontrare subito i campioni d’Europa e del mondo ma la filosofia è sempre uguale: «Vogliamo essere una squadra che gioca al calcio».

rio non verrà al Milan. Spero che maturi. La carriera di un calciatore è breve. Lui non deve aver rimpianti per gli errori fatti». Così ha detto l’allenatore del Milan, in un'intervista a “Chi” oggi in edicola. Il tecnico parla poi anche dello scandalo scommesse. «Io una spiegazione me la sono data. Ci sono due strade da percorrere. Quella di chi commette questi reati perchè è malato e vive il gioco

ALLEGRI Il tecnico: «Tra dieci anni smetto. Balotelli? Non viene». Sulle scommesse: «Per malattia o per disperazione»

CRISCITO IL CT PROMISE: SE SERVE, RICHIAMO TE

come una patologia. E poi c'è la strada di chi purtroppo è costretto a farlo per disperazione: ci sono allenatori che vivono con il loro staff in un piccolo bilocale perchè la squadra non paga nè vitto nè alloggio e, poi, ci sono ragazzi che militano in società inferiori e non percepiscono stipendi da mesi. Con questo non giustifico chi ha commesso il reato di frode sportiva -aggiunge Allegri-, ma la disperazione di non arrivare a fine mese ti porta a commettere certi errori. Io nasco a Livorno città dove si gioca, si scommette, -aggiunge-. Avevo una passione per giocare ai cavalli. Ma un conto è rischiare il proprio denaro, un altro è vendere o comprare le partite».

n È già tempo di sentenze al processo sul calcioscommesse. Venerdì la Commissione Disciplinare presieduta da Sergio Artico si ritirerà in camera di consiglio e, da allora, i 51 verdetti potranno arrivare in qualsiasi momento. «Antonio Conte era il mito di Filippo. Mio marito mi ha sempre parlato benissimo di lui. Adesso passa per il grande accusatore di Conte e per la rovina del calcio, ma lui ha solo descritto un sistema», ha detto la moglie di Carobbio. «Sono tranquillo. Tutto si risolverà», ha dichiarato il tecnico bianconero. Materazzi non usa mezzi termini: «Un calciatore che si vende una partita «o è scemo o è malato».


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SPORT FIORENTINA MONTELLA VICINO ALLA FIRMA L’APPUNTAMENTO A INIZIO SETTIMANA

TRATTATIVE PRIMO COLPO BIANCONERO ISLA E ASAMOAH IN ARRIVO DA UDINE

n Sono previste entro il fine settimana la firma e l'ufficializzazione di Vincenzo Montella nuovo allenatore della Fiorentina: prima di mettere nero su bianco e prima della presentazione che dovrebbe avvenire tra lunedì e martedì prossimi anche per questioni logistiche devono essere messi a punto alcuni dettagli relativi alla trattativa tra il club viola e il Catania a cui il giovane tecnico era ancora legato da un anno di contratto fino al 2013.

n I primi colpi di mercato sono della Juventus. Beppe Marotta e Gino Pozzo si sono messi d'accordo su Asamoah e Isla, che passerano dall’Udinese alla Juventus in comproprietà con diritto di riscatto in favore della Vecchia Signora. L'accordo è stato raggiunto in una riunione svoltasi a Torino. La Roma di Zeman continuail suo interessamento per Capuano, Verratti ed Immobile.

EL KABIR .NIENTE RISCATTO

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Cagliari Antonelli sì-no

il terzino pretende di più NAINGGOLAN 18 MLN? PASSO INDIETRO JUVE n Per ora va così. La Juventus non vuole più Radja Nainggolan. Il Cagliari chiede 18 milioni di euro e allora la società bianconera ha deciso di rinunciare al centrocampista. Queste le ultime nuove. Cellino vorrebbe la stessa cifra che la Juve aveva dato per Matri una stagione e mezzo fa ma che ora non è disposta a sborsare poer il giocatore che aveva richiesto a gennaio. L’agente di Nainggolan, Alessandro Beltrami, ha ammesso che la Juve ora guarda altrove. «Attualmente Nainggolan è in ritiro con il Belgio e non sta pensando al mercato. Come ho già detto nei giorni scorsi un suo arrivo alla Juventus è da escludere poichè i bianconeri adesso stanno pensando ad altro. Gli ultimi contatti con la dirigenza juventina risalgono a gennaio». Tattica? Forse. Siamo solo all’inizio.

MERCATO Via Agostini, accordo raggiunto con il Genoa per portare il difensore nell’Isola. Ma il giocatore rallenta e il club rossoblù potrebbe raffreddarsi. Futuro incerto per Michele Canini n Se Alessandro Agostini cerca squadra per la prossima stagione, Luca Antonelli, il terzino che dovrebbe sostituire il vicecapitano del Cagliari, sta valutando il suo futuro. Il Cagliari lo vuole subito per togliersi di mezzo quel fatidioso ruolo che ha lasciato scoperto da settimane. Ma il giocatore del Genoa non sarebbe così convinto di venire nella bella Isola. Avrebbe chiesto un ingaggio più elevato, nonostante tra le due società rossoblù sia stato già trovato l’accordo per il prestito con diritto di riscatto. In attesa di ripensamenti, la società rossoblù potrebbe già chiudere le porte al giocatore. Così è solita fare contro chi non sia trasportato da una certa passione per il Cagliari e abbia troppe esigenze economiche.

Più o meno così andò la scorsa estate anche con Candreva. Centrocampista “di qualità” chiesto da Roberto Donadoni e contattato dal Cagliari. Il suo “no” ha portato al crollo di ogni trattativa o pensiero per il giocatore ora alla Lazio. In una nota ufficiale, il Cagliari, negò ogni interesse per il giocarore. Ma stando alla difesa, se Astori giocasse almeno qualche minuto di questo Europeo, e se lo stesso Europeo azzurro tra mille difficoltà, andasse bene per la squadra di Prandelli, farebbe esperienza ma soprattutto vedrebbe levitare il suo valore. Se rimane comunque, per ora, punto fermo della difesa, il suo compagno di reaparto è in alto mare. Miche Canini potrebbe partire a momenti.

Flop, il marocchino torna in Svezia Il ds del Mjallby: «Siamo felici» n Sette presenze e 1 rete, in tutto 142’. Moestafa El Kabir non è un più un calciatore del Cagliari, la conferma ufficiale arriva da Tomas Andersson, direttore sportivo del Mjallby: «Il giocatore è tornato qui. Il Cagliari non lo ha riscattato. Ora incontreremo i suoi agenti per discutere del suo futuro. Intanto siamo felici per il suo rientro e ora si sottoporrà ad alcune visite per testarne la condizione. Poi vedremo quale sarà la decisione migliore da prendere per il suo futuro». Il 24enne marocchino di passaporto olandese lascia l’Isola col grande rimpianto di non aver mostrato tutto il suo valore. Che pareva tanto dopo l’esordio all’Olimpico nella prima giornata. Ficcadenti lo fece entrare all’87’ al posto di Cossu e al 94’ superò con un fendente in diagonale Stekelenburg. Poi 7’ col Novara e un calvario lungo 4 mesi. Tornò con l’anno nuovo: Genoa (8’), Juve (17’), Fiorentina (17’), Milan (34’) e Novara (55’), l’unica da titolare. Poi altro infortunio e, mentre pareva recuperato, le 5 giornate di squalifica con la Primavera che ne segnano il destino.


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SPORT FIORENTINA PRESO IL “NESTA DI EGITTO” È ARRIVATO IERI AHMED HEGAZY, 21 ANNI

GALLINARI L’UNICO NBA IN AZZURRO: DARÒ TUTTO PER LA QUALIFICAZIONE

MONTEZEMOLO «LA FERRARI PUÒ VINCERE ERO DELUSO, MA SIAMO UN BEL GRUPPO»

n La Fiorentina ha perfezionato l'acquisto a titolo definitivo del difensore egiziano Ahmed Hegazy, 21 anni, dell'Ismaily Sporting Club. L'operazione relativa al giocatore, che è soprannominato in patria il “Nesta d'Egitto” e ha già esordito nella Nazionale maggiore, era già stata avviata tempo dall'ex responsabile dell'area tecnica Pantaleo Corvino. Hegazy, presente ieri nella sede viola ha sottoscritto un contratto di quattro anni.

n Il presidente Federbasket Dino Meneghin ha incontrato ieri Danilo Gallinari. Nel corso dell'incontro il giocatore dei Denver Nuggets ha dato la propria disponibilità per la maglia azzurra. L’unico dell’Nba. «Sono entusiasta di tornare in Nazionale, di ritrovare i miei compagni di squadra e di lavorare con coach Pianigiani. Sono pronto a dare il massimo contributo per la qualificazione a Eurobasket 2013».

n La Ferrari può vincere il campionato 2012. Luca di Montezemolo lo ha detto alla Cnn, ieri in un'intervista: «Certamente sì, è possibile. Dobbiamo provare a vincere. Sono molto orgoglioso del fatto che, dal 1997 fino ad oggi, con l'eccezione di pochissimi anni, la Ferrari ha sempre vinto o ha perso per un soffio. Siamo stati sempre al top. In questo sport è difficile vincere, ma è ancor più difficile mantenersi costantemente al vertice».

Coppola Salvezza

bella e incredibile porterò Sant’Elia sempre nel cuore SERIE D Il mediano napoletano da ieri è a Vicenza: «Basta trasferte, la famiglia si allarga. Stagione indimenticabile, all’inizio dura poi mi sono fatto apprezzare. Tutto bello, il cibo, il mare e la gente di Cagliari» OLBIA Alessio Del Rio, recuperato, sarà in campo. A destra Gianluca Siazzu festeggiato, oggi servono i gol del bomber

Olbia Con l’Albalonga

pronta a fare il miracolo ECCELLENZA Al Nespoli il ritorno della semifinale playoff dopo il 2-0 nel Lazio, per sperare nella serie D serve vincere con tre gol di scarto. Il presidente Scanu: «Voglio la mia squadra». C’è Del Rio, Siazzu pronto di Virginia Saba n Ultimo tango al Nespoli. Questo pomeriggio alle 15 scene romantiche. Che sarà, che sarà, che sarà. O l’Olbia fa la fine di Marlon Brando sparato da Maria Schneider a bruciapelo, oppure si regala uno storico finale strappalacrime e rimane aggrappata alla speranza di abbracciare la serie D. Impossibile? Abbastanza. L’Albalonga in casa, in queste semifinali tanto attese dal club gallurese, domenica ha vinto 2-0. Risultato tondo tondo che ha lanciato i primi fuochi d’artificio dal colle laziale. Che si vedono, a Olbia, eccome. Che aria tira? Il presidente Scanu ha tranquillizzato i suoi. Vorrebbe rivedere la sua Olbia. E in più si dovrà appellare a qualche divinità del pallone, se esiste, perché segnare 3 gol e non prenderne neanche uno e come un 13 al totocalcio. Ma questa è l’unica speranza dell’Olbia per non chiudere così male una stagione che ha domato come un torero e olè.

CAMBIO PEDINE Novità? Ci saranno, per forza. Il capitano Spanu è stato squalificato un turno, oltretutto per un falletto, e quindi non ci sarà. La difesa di Mariani vedrà forse il vecchio grande Anselmo al centro, con la speranza che vinca almeno lui il duello fisico con la punta Bez, autore del secondo gol dell’Albalonga e altrettanto “grande”. Un metro e novanta, muscoli e volontà. Il tecnico però ringrazia anche i polpacci di Del Rio che assente in “gara1” dovrebbe tornare in campo senza contratture. Fuoriquota special, permetterà un centrocampo più esperto con lo stesso fuoriquota standard Pala. Davanti Castricato e Siazzu. Ecco, il bomber con le scarpette più piccole dell’Isola dopo aver stracciato il record di gol in una stagione nella squadra gallurese, potrebbe chiedere ai suoi compagni di dargli una mano. Evitare palle lunghe tra quelle torrette dell’Albalonga e giocare palla a terra in modo tale da

cercare più i piedi che la testa. Ecco cosa non è andato nel Lazio e cose potrebbe andare meglio. «Possiamo farcela, lo spero tanto, sennò buttiamo via un anno bellissimo», ha detto il presidente Scanu. «Voglio più cuore, voglio la mia Olbia. Tutta la città aspetta questa gara, noi non possiamo deluderli». Alla mente le scene di una stagione. Se Raffaele Cerbone, ex tecnico degli olbiesi, alla vigilia della gara nel Lazio ha dichiarato di essere «dispiaciuto di non esser più in panchina dopo solo tre sconfitte in campionato», il presidente si è assunto la responsabilità di affidare la preparazione della partitissima a Massimo Mariani in un solo mese. Un rischio, ma anche scelta consapevole. E dire che nel Lazio, alla vigilia, avevano paura di loro. Ma l’Olbia all’andata ha giocato male, in dieci, «senza quel ritmo partita giusto perso in un mese di stop», ha detto Scanu. Nespoli quasi pieno, di mercoledì alle 15 servono le ferie per i tifosi. Ma di certo non mancheranno i bianchi. Ultimo treno per la serie D. Perché anche la sola finale porterebbe al sicuro ripescaggio. Questa semifinale forse. In ogni caso, oggi, sarà “intenso”. Come il migliore Bertolucci.

n Cagliari e la Sardegna nel cuore. Federico Coppola lascia l’Isola e il Progetto Sant’Elia, è l’ultimo dei giocatori non sardi a farlo, insieme con Di Leo: «Mazzotti e Atomei sono partiti sabato, Giraldi e Serao lunedì, io sarei voluto restare ancora...». Conquistata «una bella e incredibile salvezza», è tornato a Vicenza e ora giocherà nel Veneto. La famiglia presto si allargherà e il giramondo napoletano vuole evitare altre stagioni in trasferta. «Ho 33 anni e mia moglie partorirà a ottobre, giocherò qui». Sta per arrivare a casa quando risponde al telefono: «Mancano ancora 10 chilometri, tranquillo». Viaggio in nave e macchina carica di valigie e tanti bei ricordi: «Porterò sempre nel mio cuore Cagliari e la Sardegna. Ho potuto apprezzare la città, l’ho vissuta tantissimo. Poi il clima, il cibo e la cordialità della gente, tutto bello». E non solo. «Il mare, ovviamente. Le spiagge sarde sono incantevoli, Villasimius in particolare». Sarà il più abbronzato della squadra: «Nei giorni liberi e in quest’ultima settimana ho fatto il pieno. Da napoletano amo il mare e mi sono goduto il periodo migliore, né troppo caldo e né tanta gente». La prima parte dell’avventura è stata molto sofferta. «Durissima, sia perché non arrivavano i risultati - ricorda Coppola - e sia perché si era creato un muro tra noi giocatori di fuori e quelli

Roland Garros Impresa Errani, è in semifinale

SARA ERRANI

n Dopo Flavia Pennetta e Francesca Schiavone, l’Italia trova un’altra reginetta: Sara Errani. La 25enne bolognese conquista la semifinale al Roland Garros. Nei quarti di finale del torneo sulla terra rossa parigina, la tennista azzurra supera la tedesca Angelique Kerber, n° 10 del mondo e del Wta, con il punteggio di 6-3 7-6 e conquista lo storico traguardo: per Errani si tratta della prima semifinale in carriera in un torneo dello Slam. Tra l’azzurra e la finale c’è di mezzo l'australiana Samantha Stosur, testa di serie n° 6, che ha eliminato la slovacca Dominika Cibulkova per 6-4, 6-1. Un ostacolo molto duro perché la 28enne australiana è campionessa in carica degli US Open e finalista al Roland Garros nel 2010

quando fu battuta dall’altra azzurra Schiavone. I precedenti non depongono a favore della Errani sempre sconfitta (5 volte) dalla Stosur, l’ultima volta due settimane fa al secondo turno del Foro Italico quando l’australiana si impose per 63 75. «È stato durissimo, ma quando sei nei quarti in un torneo dello Slam la fatica non la senti, non la puoi sentire», ha detto Errani che dedica la sua vittoria ai terremotati. «Pri-

PARIGI Battuta la Kerber (n°10) 6-3 7-6: «Non sentivo fatica, è uno Slam». Ora sfiderà la Stosur. Vincono pure Federer e Djokovic

ma dedica per loro, per chi abita in quelle zone, con altre ragazze stiamo raccogliendo i fondi». Ottimo il primo set. Poi ho avuto un piccolo calo nel secondo. I quattro break del secondo set sono stati un po' strani, ma sentivo di avere abbastanza la situazione sotto controllo tennisticamente». La Errani, arrivata a Parigi da numero 24 del ranking Wta, è già salita in 14esima posizione diventando la nuova numero uno d’Italia. Dovesse conquistare la finale entrerebbe tra le top ten, terza italiana di sempre dopo Flavia Pennetta e Francesca Schiavone. Per il maschile vittorie in cinque set sia di Djokovic su Tsonga (6-1 5-7 5-7 7-6 61) che di Federer su Del Potro (3-6 6-7 6-2 6-0 6-3).

sardi». Un muro ben presto crollato, con la chiusura del mercato di dicembre e Bernardo Mereu in panchina: «Sono arrivato con Giraldi a ottobre e il mister era Affuso, la squadra faticava ad amalgamarsi e perdeva pezzi. Poi con Mereu il gruppo si è definito e lì è iniziato un altro campionato». Eppure è stata partenza ad handicap col nuovo tecnico: «Mi ha messo in discussione affidandosi ai giocatori che conosceva di più». Poi la riscossa: «Tra fine gennaio e inizio febbraio, nelle gare con Pomigliano, Fidene e Salerno, ho rinconquistato il posto da titolare e ho potuto farmi apprezzare da mister Mereu in campo e fuori». E dai tifosi: «C’era scetticismo in noi giocatori non sardi, poi hanno capito che abbiamo dato tutto per la maglia del Sant’Elia». Vittorie e belle gare. E una salvezza incredibile: «In altre stagioni mi sono salvato anche con 5 giornate d’anticipo ma questa è indimenticabile». Così come i compagni: «Ho conosciuto ragazzi fantastici, che ora reputo amici veri». Facile trovare il giorno più brutto della stagione: «Il ko col Bacoli, a tre giornate dalla fine, sembrava tutto perso». Da lì uno scatto d’orgoglio e la salvezza nei playout contro il Monterotondo: «Al fischio finale ho provato una gioia indescrivibile». Coppola è arrivato a casa, deve scaricare valigie e bei ricordi. E fa una promessa: «In Sardegna tornerò per le vacanze, lì ora ho diversi amici». Fabio Salis

SCHERMA ITALIA VINCE LA PROVA A SQUADRE n Si completa con il successo del “Dream Team” azzurro nella prova a squadre di fioretto femminile una trionfale 5 giorni di gare a San Pietroburgo. Dopo aver portato tre atleti ai primi tre posti sia nella prova individuale di fioretto maschile sia in quella di fioretto femminile, l'Italia infatti si aggiudica anche la competizione femminile a squadre, incorniciando una tappa di Coppa del Mondo da ricordare. Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca, Arianna Errigo ed Ilaria Salvatori, reduci dalla prova individuale dvinta da Di Francisca, con al secondo posto Errigo ed al terzo Vezzali, hanno sconfitto, per 42-40, in finale la Russia campione del mondo in carica.


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LO SCRITTORE Il dolore e l’ironia di stare al mondo le invenzioni “vive” di Peter Cameron

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l mio sogno da ragazzo? Fare lo scrittore». Peter Cameron all’età di James Sveck, l’eroe taciturno del libro che l’ha reso famoso anche qui in Italia (tradotto da Adelphi con il titolo “Un giorno questo dolore ti sarà utile”) voleva vivere scrivendo romanzi. Ma «ma non ci riuscivo e ripiegavo sui racconti, le “short stories”», che ancora hanno pubblico, e mercato, nel mondo editoriale anglosassone, specialmente negli Usa. Ve lo immaginate qui un Baricco o un Ammanniti che pubblicano racconti? Lui fece subito centro e un suo racconto uscì per il New Yorker. Come vincere il campionato alla prima stagione in serie A. «Ci tentavo da un anno, e nel frattempo avevo mandato racconti a destra e a manca. Quando mi dissero: “ok, lo pubblichiamo” mi è sembrata la cosa più eccitante e meravigliosa che potesse capitarmi». Peter Cameron è a Cagliari per l’apertura della quarta edizione del Festival “Leggendo Metropolitano, organizzato dall’associazione Prohairesis, fino al 10 giugno a Castello. Tema dell’edizione 2012 il tempo, sviscerato da punti di vista plurimi, fra filosofi, scrittori, economisti e scienziati. Chissà chi avrà più frecce argomentative al suo arco. Lo scrittore americano stasera alle 21 in via Santa Croce discetterà sul tema “Il tempo della letteratura è il tempo della vita”. Gentile, pacato, timido, Cameron spiega pazientemente che per lui James del romanzo è solo un’opera di fantasia, non pretende di rappresentare un tipo di ragazzo, né un emblema generazionale, né un novello giovane Holden anche se, certo, pure il suo è un romanzo di formazione. E le cose che ha in comune con il tormentato diciottenne che non sopporta i coetanei e sono fortuite. Almeno quanto quelle con Coral Glynn, eroina che dà il nome al suo ultimo romanzo (appena uscito, sempre per Adelphi). Il romanziere, poco più che cinquantenne, da vent’anni residente nell’East Village, New York, smonta gli schemi che i lettori, come i critici, tendono ad appiccicare addosso a uno scrittore, lui come gli altri. E invece scopri che la scelta di una storia o di un personaggio come Coral è casuale, come un’apparizione in sogno. «Un giorno mi venne in mente - spiega - l’immagine di una donna giovane, in una casa di campagna inglese, negli anni ‘50». E

info

appuntamenti POESIE SPARSE FRA MASSIMO E MUZAK VERSI LETTI E CANTATI

PUBBLICATO DA ADELPHI Peter Cameron nasce a Pompton Plains, New Jersey. Inizia scrivendo “short stories”, alcune delle quali vengono pubblicate dal New Yorker. Il suo primo libro, “In un modo o nell’altro”, è una raccolta di racconti. Da “Quella sera dorata” (“The City of Your Final Destination”), tradotto da Adelphi, come tutte le sue opere successive, è stato tratto un film diretto da James Ivory. Il successo arriva pieno con “Un giorno questo dolore ti sarà utile” ( da cui Roberto Faenza ha tratto un film). Il suo ultimo romanzo è “Coral Glynn”

n Questo pomeriggio, a partire dalle 18, al Bookshop del Teatro Massimo in viale Trento un’altra tappa di “Poesie sparse”, performance di versi letti, detti e suonati e financo cantati da Giuseppe Boy. Domani sera invece al Muzak (via Stretta Castello) evento speciale “Quaggiù si sente passare il tempo” con la Muzak Orchestra. Oggi alle 18 e domani dalle 22

AMICI DELLA MUSICA DOANI SERA AL MINIMAX LA PIANISTA TROUSSOVA

AL BASTIONE Il romanziere statunitense a Cagliari per l’apertura del Festival “Leggendo Metropolitano” da lì la storia si è fatta da sé, dice sperando che chi ascolta si accontenti. Tutto qui. È inutile insistere a chiedergli da quali fonti letterarie o da quale apparato iconografico o cinematografico abbia tratto ispirazione. Anche perché a lui il cinema piace (ha collaborato alla sceneggiatura della versione filmica di “Un giorno questo dolore ti sarà utile” di Roberto Faenza, «ma poi ho lasciato che Roberto facesse da

solo, l’opera era la sua») e non ne farebbe mistero. Un altro suo romanzo (“Quella sera dorata”) piacque e fu trasposto da un raffinato maestro come James Ivory. Ha uno stile semplice «risultato di duro lavoro», dialoghi vividi, le sue storie sono ricche e quasi barocche trattano nientemeno che dell’animo umano, dei rapporti interpersonali, della percezione sociale. Con delicatezza e ironia. Tanto che ti vien da pensare che non possano esser state “work of fiction” ma prese vive dalla realtà e conservate palpitanti. Ma Cameron, creatore umile e sornione, nega tutto. «It’s only literature», dice, «più mi concentro su un personaggio che ho creato più sembra reale». Massimiliano Lasio

n Fuoco e dolcezza, quiete e tempesta: il fascino del Romanticismo in musica per il recital della pianista russa Alexandra Troussova, sotto i riflettori giovedì 7 giugno alle 21 al MiniMax di Cagliari. Musiche di Ludwig van Beethoven, Fryderyk Chopin, Sergei Prokofiev e Franz Liszt .

info

Domani al MiniMax dopo le 21

JAZZ NANNI ZEDDA & FRIENDS STASERA AL SETTE VIZI FINO AL 10 A CASTELLO L’apertura nel pomeriggio con “Theatre en Vol”, poi Bruno Gambarotta e infine Peter Cameron.

n Stasera (alle 22.30) si parla l’idioma bollente del jazz al Sette Vizi, il locale che si trova in via Mameli 164. Una serata che promette faville con Nanni Zedda alla chitarra, Ignazio Sechi alla batteria, Matteo Carrus al piano e Piero di Rienzo al basso. Al Sette Vizi a partire dalle 22.30


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CULTURA

JAMBALAYA “Cantacronache” canzoni d’autore, d’amore e politica IL RECITAL La cantante Elena Pau stasera al Club di Monserrato ripropone la formula che negli anni ‘60 miscelava impegno sociale e militanza. Corrado Aragoni al pianoforte: dalle 21 e 30

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i sono repertori e momenti della musica che meritano effettivamente di essere riproposti, almeno quanto non lo meriterebbero gli eterni e persistenti revival di canzoni da spiaggia, genere che ammorba troppo spesso lo schermo televisivo dell’estate e le più scontate feste di piazza. Qualcosa che invece, con tutta probabilità, non potremo seguire in televisione è il prezioso lavoro di rilettura della esperienza dei Cantacronache che Elena Pau propone oggi al Club Jambalaya di Monserrato, con inizio alle 21 e 30. Il Cantacronache fu un gruppo di autori e musicisti che, nel periodo tra il 1958 e il 1962, si dedicò alla creazione di un nuovo tipo di canzone che prendesse le distanze dai canoni della “canzonetta” di consumo del dopoguerra, ben rappresentata dall’allora giovane

Festival di Sanremo. Il proposito di “evadere dall’evasione” per la stesura di materiali inediti trovava i suoi modelli negli chansonniers francesi, nei repertori di Bertolt Brecht e Kurt Weill come nei cantastorie italiani e nel recupero dei brani della tradizione rivoluzionaria, con i canti anarchici e socialisti italiani dell’Ottocento e dei primi anni del Novecento. In quell’arco di quasi cinque anni a quelle riscoperte si aggiunsero decine di canzoni composte anche con il contributo, per i testi, di autori come Franco Fortini, Gianni Rodari, Italo Calvino, Umberto Eco, in collaborazione con i componenti del gruppo come Fausto Amodei, Michele L. Straniero, Sergio Liberovici. Alcuni dei brani, come l’epico “Per i morti di Reggio Emilia” di Fausto Amodei, divennero inni del movimento degli anni ‘60, e sono stati ripresi, in una serie ininterrotta da allora, da artisti come

LA STORIA Cantacronache fu un gruppo di autori che, tra il 1958 e il 1962, si dedicò alla creazione di un nuovo tipo di canzone politica. Negli anni contribuirono ai testi, di autori come Franco Fortini, Gianni Rodari, Italo Calvino Fausto Amodei, Michele L. Straniero, Sergio Liberovici.

Giovanna Marini, Moni Ovadia, Gualtiero Bertelli, Pierangelo Bertoli, Enzo Jannacci, gli Stormy Six, la Banda Osiris, Grazia Di Michele, Francesco De Gregori, fino ad arrivare ai recenti e popolari Modena City Ramblers, Yo Yo Mundi, Têtes de Bois, Caparezza, Ginevra Di Marco, tra gli altri. Un’operazione impegnativa ma condotta con forza, intelligenza e grazia da Elena Pau alla voce e da Corrado Aragoni al pianoforte, in una rielaborazione elogiata dallo stesso Fausto Amodei: «Elena è un’attrice che sa cantare ed una cantante che sa recitare... Mi ricorda Laura Betti o Maria Monti...Ma che aspettate a batterle le mani!» Stefano Fratta


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CULTURA

MONOLITHIX

Atomic Bitchwax, che stoner rock!

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a prima, rovente tempesta di sabbia dello stoner rock si è abbattuta lunedì su Cagliari. L'epicentro della tormenta è stato il club Interno24, che ha ospitato il primo dei tre appuntamenti dedicati allo stoner organizzati da Monolithix Agency, racchiusi nella rassegna che prende il nome di Monolithix Desert Fest. Protagonisti della serata gli statunitensi Atomic Bitchwax, attivi dal 1993, provenienti dal New Jersey e veterani del desert sound, e i locali Speedy Rocky, un disco all'attivo e tanta voglia di cavalcare i palchi e sprigionare schitarrate violente e roventi. La risposta del pubblico è eccellente, e seppure con qualche ritardo il club viene lentamente ma inesorabilmente preso d'assalto dalle decine di fan, venute da ogni parte della provincia per supportare la serata. L'atmosfera è calda, e gli opener Speedy Rocky non tardano a cominciare la propria performance. La band, che dalla sua ha la vittoria di un contest organizzato da Nastro Azzurro tre anni fa, ha dovuto interrompere le esibizioni dal vivo per problemi di lavoro legati ad alcuni componenti della band, ma attualmente sta cercando di riprendere a calcare i palchi e continuare l'attività. «Abbiamo cominciato così, guardandoci un giorno negli occhi e decidendo di iniziare a suonare assieme. Prima di essere una band siamo sempre stati tre amici, così, un giorno, abbiamo formato gli Speedy Rocky, cominciando e continuando come power trio», racconta Paolo Pani, musicista della band. «Le nostre influenze spaziano dal rock settantiano al punk e anche allo stoner, tenendo comunque sempre una nostra identità ben definita e mettendo ognuno il proprio contributo». Il trio, che ha in cantiere diverso materiale nuovo da registrare, non lesina in quanto a volumi, e dal vivo propone un rock frenetico venato dall'aggressività del punk. Riff di chitarra densissimi e attitudine cento per cento rock 'n' roll che non è affatto dispiaciuta al pubblico che ha dimostrato di apprezzare lo show dei sardi e di conoscere già piuttosto bene la loro musica. Finita l'esibizione degli Speedy Rocky, in perfetto orario, c'è il tempo di un rapido cambio palco che serve ai presenti per andare a rifornirsi di bevande o prendere aria fuori dal club per stemperare il caldo che sale prepotentemente nella sala. Il trio di New Jersey tuttavia non si fa attendere a lungo, soltanto il tempo di attaccare gli strumenti e i cavi, e subito partono le prime note, in un crescendo psichedelico e vorticoso che ha il sapore della jam session ma la forza e la precisione di una esperienza quasi ventennale nel mondo della musica rock. «Siamo felici di essere in Sardegna, ci aspetta una bella settimana di rock desertico e non vediamo l'ora», dice il mastermind Chris Kosnik, bassista e voce del gruppo. «Esistiamo ormai da quindici anni, il nostro primo disco è del 1999, ma questa è la nostra prima volta in Sardegna». La band ha compiuto un percorso notevole durante la propria carriera, partendo dal primo album, chiamato con lo stesso nome del gruppo, fino ad arrivare all'ulti-

SUL PALCO La band del New Jersey e gli Speedy Rocky sono stati protagonisti di un live infuocato nel club Interno24

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UN SOUND DEL DESERTO Protagonisti della serata gli statunitensi Atomic Bitchwax, attivi dal 1993, provenienti dal New Jersey e veterani del desert sound, e i locali Speedy Rocky, un disco all'attivo e tanta voglia di sprigionare schitarrate violente e roventi.

mo "The local fuzz", un'unica canzone da quarantacinque minuti, che contiene circa cinquanta riff. «Quando stavamo scrivendo il disco vedevamo che uscivano fuori riff di chitarra in continuazione. Volevamo farne di ognuno una canzone, ma ovviamente non potevamo incidere un disco di cinquanta canzoni», racconta ridendo il cantante prima del concerto, «così abbiamo deciso di metterli tutti insieme e fare un lungo pezzo omogeneo». Una suite psichedelica che costituisce un lungo viaggio attraverso le profondità vorticose e visionarie dello stoner rock degli Atomic Bitchwax. «Per il futuro abbiamo in programma di far uscire nuovo materiale durante l'estate, mentre a ottobre andremo a fare un tour in Australia. Non ci sono mai stato». La serata procede tra distorsioni psichedeliche di chitarra e basso, riff suonati al massimo volume, entusiasmo del pubblico alle stelle, e pieno coinvolgimento della band che per un'ora continua a sfornare desert rock senza posa né interruzione. Giuseppe Novella

ESPLOSIVI I sardi Speedy Rocky hanno proporto l’energia sul palco con riff di chitarra densissimi e attitudine cento per cento rock 'n' roll che non è affatto dispiaciuta al pubblico che ha dimostrato di apprezzare lo show dei sardi e di conoscere già piuttosto bene la loro musica (foto Matteo "Baromatta" Carta)

IN ONDA

Enzo Pietropaoli su Blue Train

I

l viaggio di "BlueTrain", la trasmissione curata e condotta da Simone Cavagnino su Unica Radio, ospita questa settimana uno dei contrabbassisti più noti e apprezzati del panorama jazz italiano, Enzo Pietropaoli, protagonista della sesta puntata in onda oggi a partire dalle 22. Approdato al contrabbasso dopo la maturità scientifica, Enzo Pietropaoli muove i primi passi nel mondo del jazz nei primi anni '70, dando vita con il batterista Roberto Gatto e il pianista Danilo Rea al trio di Roma con

il quale ha avuto da subito la possibilità di suonare con mostri sacri del genere, quali Curtis Fuller, Albert Mangelsdorff, Lee Konitz tra tutti. Ha successivamente suonato nello Space Jazz Trio di Enrico Pieranunzi e nei Lingomania insieme a Maurizio Giammarco, Umberto Fiorentino, Danilo Rea e Roberto Gatto. Ha suonato con jazzisti del calibro di Chet Baker, Lester Bowie, John Scofield, Pat Metheny, Billy Cobham, Richard Galliano, Enrico Rava, Paolo Fresu e Stefano Bollani per citarne solo alcuni. Nel 2011

UNICA RADIO La trasmissione ospita questa settimana uno dei contrabbassisti più noti del panorama jazz italiano esce la sua ultima fatica da solista, l'album "Yatra" in cui il contrabbassista romano è affiancato da Fulvio Sigurtà alla tromba, Julian Mazzariello al pianoforte e Alessandro Paternesi alla batteria. La sesta puntata di "Blue Train" andrà

dunque alla scoperta dell'universo musicale di Enzo Pietropaoli e lo farà viaggiando all'interno di un romanzo di Italo Calvino, "Il cavaliere inesistente". Come sempre, ci saranno i preziosi contributi di Rita Leone, che per l'occasione leggerà Süskind, e del musicologo Mario Evangelista, impegnato nell'analisi di un brano in cui Enzo Pietropaoli viene accompagnato dalla fisarmonica di Emanuele Rastelli. Appuntamento su UnicaRadio (www.unicaradio.it), dunque, questa sera a partire dalle 22 con replica giovedì mattina alle 10; podcast disponibile poco dopo la messa in onda all'indirizzo internet www.unicaradio.it/podcasts.


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Riposo

Sala 8 h

CINE TEATRO ALKESTIS ❆h Via Loru, 31 - Tel. 3385863990 Sala 1 I colori della passione Ore 21.30 CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Riposo CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo

h

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Lorax - Il guardiano della foresta 3D Ore 18.00-20.30-22.30 Sala 2 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 18.30 Sala 2 Viaggio in paradiso Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 3 Killer Elite Ore 18.00-20.15-22.40 Sala 4 Men in Black 3 3D Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 4 Project X - Una festa che spacca Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 5 Men in Black 3 Ore 18.15-20.30-22.40 Sala 6 Attack the Block - Invasione Aliena Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 7 La fredda luce del giorno Ore 20.15 Sala 7 Silent Souls Ore 18.15 Sala 8 Quella casa nel bosco Ore 22.40 Sala 9 Dark Shadows Ore 22.30 Sala 9 Molto forte, incredibilmente vicino Ore 20.00 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 La guerra e’ dichiarata Ore 19.15-21.30 Sala 2 Cosmopolis Ore 19.15-21.30 SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. Marilyn Ore 17.00-19.15-21.30 Sala Truf. Silent Souls Ore 17.00-19.15-21.30 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Dark Shadows Ore 19.10-21.50 Sala 2 Love & Secrets Ore 17.00-19.30-22.00 Sala 3 American Pie - Ancora insieme Ore 17.00 Sala 3 La fredda luce del giorno Ore 19.25-21.50 Sala 4 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 17.20-19.30 Sala 4 Viaggio in paradiso Ore 21.40 Sala 5 Attack the Block - Invasione Aliena Ore 17.30-19.50-22.10 Sala 6 Killer Elite Ore 17.00-19.40-22.20 Sala 7 Men in Black 3 Ore 17.30-20.00-22.30

Sala 9

Sala 10

Sala 11

Sala 11 Sala 12 Sala 13

Men in Black 3 3D Ore 19.05-21.35 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 18.55-21.15 Project X - Una festa che spacca Ore 17.05-19.25-21.45 Molto forte, incredibilmente vicino Ore 19.15 Quella casa nel bosco Ore 17.00-22.05 Viaggio in paradiso Ore 17.45-20.05-22.25 Cosmopolis Ore 19.15-21.55

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 Cosmopolis Ore 17.40-20.10-22.30 Sala 2 American Pie - Ancora insieme Ore 22.30 Sala 2 Attack the Block - Invasione Aliena Ore 17.40 Sala 2 Dark Shadows Ore 20.00 Sala 3 Killer Elite Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 4 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 17.40 Sala 4 Men in Black 3 3D Ore 20.00-22.30 Sala 5 Viaggio in paradiso Ore 17.20-20.20-22.30 Sala 6 Lorax - Il guardiano della foresta 3D Ore 20.10-22.20 Sala 6 Men in Black 3 Ore 17.30 Sala 7 Project X - Una festa che spacca Ore 17.50-20.10-22.20 Sala 8 Love & Secrets Ore 17.40-20.00-22.20

SESTU

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Ex S.S. 131 Km 10,800 - Tel. 0702281700 Sala 1 La fredda luce del giorno Ore 20.15-22.30 Sala 1 Lorax - Il guardiano della foresta 3D Ore 17.30 Sala 2 Viaggio in paradiso Ore 18.20-20.30-22.40 Sala 3 Project X - Una festa che spacca Ore 18.20-20.25-22.30 Sala 4 Attack the Block - Invasione Aliena Ore 18.20-20.25-22.30 Sala 5 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 18.20 Sala 5 Lorax - Il guardiano della foresta 3D Ore 20.25-22.30 Sala 6 Men in Black 3 Ore 17.40-20.00-22.20 Sala 7 Men in Black 3 3D Ore 19.10-21.30 Sala 8 Killer Elite Ore 17.30-19.55-22.25 Sala 9 Dark Shadows Ore 17.30-19.55-22.25 Sala 10 Marilyn Ore 17.55-20.15-22.35 Sala 11 Quella casa nel bosco Ore 20.30-22.40

ILMETEO

le trame Sala 11

The Avengers 3D

Sala 12

Cosmopolis

Sala 2 Ore 17.30 Ore 22.00

Sala 12

Operazione vacanze Ore 17.30

Sala 12

Viaggio in paradiso

SASSARI

Ore 19.30

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Men in Black 3 3D Ore 18.00-21.00 QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Act of Valor Ore 18.30-21.00 TEATRO VERDI ▲ho Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 18.30-20.30-22.30

ALGHERO

MIRAMARE Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Men in Black 3

❆▲h Ore 18.30

Sala 1

The Avengers

TORRALBA

Ore 21.00

CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 Riposo

CARBONIA

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Men in Black 3 3D Ore 18.30-20.30-22.30

IGLESIAS

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Riposo

SANT’ANNA ARRESI

MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Chiuso

❆▲h

CINETEATRO MURGIA Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Riposo

❆ho

TRE CAMPANE Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Riposo

▲ho

LUNAMATRONA

SAMASSI

ITALIA Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Men in Black 3 3D

NUORO

PROJECT X UNA FESTA CHE SPACCA Genere Commedia Anno 2012 Durata 88 minuti Regia Nima Nourizadeh Con Thomas Mann, Oliver Cooper Trama Tre amici vogliono organizzare un party indimenticabile, per festeggiare il compleanno di uno di loro. Il problema è che gli inviti a catena sfuggono loro di mano e il risultato è sconvolgente. Quello che volevano, era solo un po' di notorietà a scuola, in modo da uscire dall'anonimato... Diventeranno, invece, vere e proprie leggende...

LORAX - IL GUARDIANO DELLA FORESTA Genere Animazione Anno 2012 Durata 86 minuti Regia Chris Renaud, Kyle Balda Trama Ted, per far colpo sulla ragazza di cui è innamorato, si avventura con la sua bicicletta nella foresta, per raggiungere la torre abitata dal guardiano Lorax. Il ragazzo gli chiede di raccontargli la storia della sparizione degli alberi e il perché ne siano ormai rimasti cosi pochi. Dalla sua torre la strana creatura comincia a narrare la storia da principio, dall’abbattimento del primo albero...

MARILYN

GUSPINI

▲h Ore 21.00

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 Project X - Una festa che spacca Ore 18.20-20.50-22.50 Sala 2 Attack the Block - Invasione Aliena Ore 18.30-20.50-22.50 Sala 3 Killer Elite Ore 18.10-20.40-22.50 Sala 4 Lorax - Il guardiano della foresta 3D Ore 18.00-20.30-22.30 Sala 5 Viaggio in paradiso Ore 18.30-20.45-22.45 Sala 6 Men in Black 3 3D Ore 18.15-20.30-22.40

TORTOLI’

GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 Viaggio in paradiso Ore 19.00-21.30

The Artist

OLBIA

Genere Biografico Anno 2011 Durata 99 minuti Regia Simon Curtis Con M. Williams, E. Redmayne Trama La Monroe tratta da My week with Marilyn e raccontata da Colin Clarke, giovane assistente alla regia di sir Laurence Olivier, col quale la diva trascorse una settimana. Tra i due, a stretto contatto e lontano dalle riprese de "Il principe e la ballerina", nacque un legame durante una pausa concessa all’attrice per rilassarsi. L’icona cede il passo ora alla donna, ora alla bambina, in una storia d’amore travolgente...

KILLER ELITE Genere Azione Anno 2011 Durata 116 minuti Regia Gary McKendry Con Robert De Niro, Jason Statham Trama Quando un team di killer professionisti e una squadra per la difesa dei membri di un reparto speciale sono in conflitto tra loro, è una guerra, alla quale solo i migliori sopravvivono. Chi indìce l’attacco è uno sceicco arabo, che recluta i killer chiamati The Clinic, per annientare l’altra fazione, The Feather men, nell’amara convinzione che questi ultimi abbiano causato la morte del figlio.

Ore 19.15-21.15

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Men in Black 3 Ore 17.30-20.00 Sala 1 Men in Black 3 3D Ore 22.00 Sala 2 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 22.30 Sala 2 Lorax - Il guardiano della foresta 3D Ore 17.00-19.30

TEMPIO PAUSANIA

CINEMA GIORDO Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Riposo

▲o

ARZACHENA

AUDITORIUM Viale Paolo Vettori Sala 1 Riposo

LA MADDALENA

PRIMO LONGOBARDO Lungomare Amm. Mirabello Sala 1 Riposo

PALAU

CINE-TEATRO MONTIGGIA Via Nazionale 113 Sala 1 Riposo

SANTA TERESA DI GALLURA

CINEMA TAPHROS Centro Taphros - Tel. 0789754684 Sala 1 Riposo

❆ho

ORISTANO

MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Attack the Block - Invasione Aliena Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 2 Men in Black 3 3D Ore 17.45-20.00-22.30 Sala 3 Lorax - Il guardiano della foresta Ore 17.30-19.30-21.30 Sala 4 Project X - Una festa che spacca Ore 18.00-20.00-22.30

GHILARZA

JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 Riposo

SANTA GIUSTA

MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Lorax - Il guardiano della foresta 3D Ore 18.00-20.10-22.30 Sala 2 Viaggio in paradiso Ore 18.10-20.20-22.35 Sala 3 Men in Black 3 3D Ore 18.00-20.15-22.35 Sala 4 Project X - Una festa che spacca Ore 18.15-20.20-22.30 Sala 5 Dark Shadows Ore 22.30 Sala 5 Il pescatore di sogni Ore 18.05-20.15 Sala 6 American Pie Ancora insieme Ore 18.00-20.15 Sala 6 Quella casa nel bosco Ore 22.35 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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MERCOLEDÌ 6 GIUGNO 2012


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