Sardinia Magazine 2018

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Veraclub Porto Istana

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Veraclub Suneva Wellness & Golf

Veraclub Eos Village

Veraclub Costa Rei Wellness & SPA


La Sardegna di Veratour è un’isola felice. Anzi quattro. Approfondite ricerche rivelano che i Veraclub in Sardegna aumentano il benessere dei loro ospiti. Infatti la sensazione di felicità e appagamento nei quattro villaggi Veratour dell’isola è sorprendente. Il Veraclub Costa Rei Wellness & SPA a Piscina Rei, il Veraclub Suneva Wellness & Golf a Costa Rei, il Veraclub Eos Village a Piscina Rei e il Veraclub Porto Istana a Porto Istana. Quattro angoli di paradiso dove acque verde smeraldo bagnano lunghe distese di sabbia bianca. Sarà per lo stile, la qualità, il relax e il divertimento, ma chi scopre l’atmosfera unica dei villaggi più italiani del mondo continua a tornarci.

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EDITORIALE di Nicola Lecca

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DESTINAZIONI

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• Top 10 Sardegna

CAGLIARI • il Fascino della capitale • Arriva Luna Rossa • Stagni e lagune • Musei • I Giganti di Mont’e Prama

SPIAGGE SARRABUS • Alla scoperta • I parchi protetti • La costa • Da non perdere

COSTIERA SULCITANA • Il litorale • Un mare di colori • I fenicotteri rosa • La festa di Sant’Efisio • Nora, Pula, Chia

VILLASIMIUS • Baie incantate • L’area marina protetta • Il museo archeologico • Il museo del mare

REAL ESTATE

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• La perla del sud-est • Incantevoli spiagge • Terra baciata dal sole • La ex colonia penale

MURAVERA 102

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VILLAPUTZU

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ESCURSIONI

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ARTE E ARTIGIANATO

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OGLIASTRA

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ISOLE MINORI

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WEDDING TOURISM

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• Lunghe spiagge bianche • Le escursioni • L’altra stagione • In tavola • Lavorato a mano • Il MIF • Costa Rei

• Turismo a 360 gradi • Festival delle Launeddas • Terra antica

• Trekking a Quirra • Le tre M • Sella del Diavolo

• Roberto Ziranu • Dalla ceramica alla tessitura • Le 10 cose da portare via • Tramandare è glamour

• Terra di centenari • Il cibo della longevità • Da Arbatax a Cala Gonone

• Isola di San Pietro, Sant’Antioco

• Luoghi magici per sposarsi

CINEMA 180 • I grandi set nell’Isola

MANGIARE E BERE • Le 10 ricette • In alto i calici

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SPORT 192 • Passione rossoblù • Golf, i green più spettacolari

SCARICA SARDINIA QREADER

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• Case vacanza

CASTIADAS

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• Le 20 più belle

CONTENUTI

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EDITORIAL by Nicola Lecca

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DESTINATIONS

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• Top 10 Sardinia

CAGLIARI • The capital’s charm • Luna Rossa is coming • Ponds and lagoons • Museum • Mont’e Prama’s giants

BEACHES SARRABUS • Discovering • Protected parks • The coast • Must see

SULCITAN COAST • The coastline • Sea of colours • Pink flamingos • Sant’Efisio’s festival • Nora, Pula, Chia

VILLASIMIUS • Enchanted bays • Marine protected area • The archaeological museum • The sea museum

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REAL ESTATE

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CASTIADAS

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• Holiday homes

• Pearl of the south-east • Beautifull beaches • Earth kissed by the sun • The former penal colony

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MURAVERA 102

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VILLAPUTZU

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EXCURSIONS

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ART AND CRAFTSMANSHIP

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OGLIASTRA

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• The 20 most beautifull

CONTENTS

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• Long white-sandy beaches • Excursion • The Other Season • In the kitchen • Handmade • Museum of female entrepreneurship • Costa Rei

• 360 degrees of tourism • Launeddas festival • Ancient land

• Quirra’s trekking • Among the sea, mines and mountains • Devil’s Saddle

• Roberto Ziranu • From ceramics to weaving • 10 things to take with you • Passing on the tradition is glamorous

• Land of centenarians • The food of longevity • From Arbatax to Cala Gonone

SMALLER ISLANDS

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• San Pietro island, Sant’Antioco

WEDDING TOURISM

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• Getting married on the Island

CINEMA 184 • Movie set in Sardinia

FOOD & DRINKS • Ten recipes • Cheers!

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SPORT 194 • Red & blue passion • Golf, the most spectacular greens

STAFF EDITORE: Sardinia Magazine S.r.l Viale R.Margherita 30 09125 Cagliari - P.Iva:02667520924. DIRETTORE RESPONSABILE: Fabio Usai. REDAZIONE: Aldo Brigaglia, Michela Seu, Lello Caravano, Edoardo Pisano, Elsa Pascalis. GRAFICA: Sardinia Magazine & Casavisual. FOTOGRAFIA: Enrico Spanu, Alberto Masala, Claudia Zedda, Alessandro Addis, Katerina Gracheva, shutterstock.com. STAMPA: Elcograf S.p.A DIREZIONE, REDAZIONE, PUBBLICITÀ : Sardinia Magazine Srl info@sardiniamagazine.it - Tel. + 39 329 9189733 www.sardiniamagazine.srl - www.sardiniamagazine.com Sardinia Magazine: Testata registrata presso il Tribunale di Cagliari al n.4/06. All published works are the exclusive property of Sardinia Magazine S.r.l., and may not be reproduced in any format without prior permission. Any infringements will be prosecuted.


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SARDINIA MAGAZINE

2018


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EDITORIALE / EDITORIAL

di Nicola Lecca

www.nicolalecca.it

La Sardegna, una terra baciata dal sole e benedetta dai suoi raggi. Maternamente protetta dal freddo. Solare in tutti i sensi, piena di luce: ospitale calda e sempre generosa di emozioni. I fenicotteri la hanno scelta come rifugio sicuro da tempi immemorabili. Il rosa intensissimo del loro piumaggio è incontestabile testimonianza di benessere: perché più i fenicotteri sono rosa, più sono felici. La lontananza ostacola e preserva: rimpicciolisce gli oggetti alla vista, ma li ingrandisce al pensiero. Lo ha scritto Schopenhauer, ed è vero. Il mare rende le isole uniche e sole. Luoghi lontani in cui la tradizione può mettere radici profonde. Non a caso la Sardegna è la regione italiana più lontana da qualsiasi altra regione italiana e Cagliari è il capoluogo più lontano da qualsiasi altro capoluogo. Questa distanza acquatica, questi tanti chilometri, noi cagliaritani abbiamo sempre difficoltà a quantificarli. Tanto che rimaniamo sorpresi quando ci rendiamo conto di essere più vicini a Tunisi che a Roma. In Sardegna, le influenze del mondo sono arrivate per secoli con il contagocce e il carattere degli abitanti si è potuto formare al riparo dalle contaminazioni. Ospitalità, generosità, riservatezza (ma soprattutto il rispetto della parola data). Queste le qualità che ci distinguono. Qui, nella nostra isola, non troverete treni ad alta velocità, né autostrade: ma soltanto una lentezza millenaria. E questa lentezza atavica vi curerà l’anima, liberandola dalla fretta e dallo stress.Capiterà ovunque, ma specialmente in riva al mare. Noi sardi guardiamo questo mare – che è anche il nostro custode e lo benediciamo. Lontananza, solitudine, mancata condivisione. Ma anche protezione, cura, lentezza, leggende e tradizioni.

“A Cagliari c’è una grande porzione di mare” ha scritto Piera degli Esposti in un suo racconto. Quasi che il mare fosse una torta da spartire: e il destino avesse scelto di assegnare alla Sardegna la fetta più grande e più bella di tutte.

BIOGRAFIA Nicola Lecca (Cagliari, 1976) scrittore. Le sue opere sono presenti in quindici Paesi europei. Finalista del premio Strega opera “Concerti senza Orchestra”. Insignito del premio Hemingway per la letteratura BIOGRAPHY Nicola Lecca (Cagliari, 1976), writer. His works are sold in 15 countries in Europe. He has reached the final at the Premio Strega with his book “Concerti senza Orchestra” and won the Hemingway Award for literature.

ENG Sardinia, a land kissed by the sun and blessed by his rays. And maternally protected by it from the cold. Shiny in all respects, full of light: hospitable, warm, and always brimming with emotions. The flamingos have chosen it as a safe haven since time immemorial. The intense pink hue of their plumage is an unmistakable testimony to their wellbeing: because the pinker flamingos are, the happier they are. Distance inhibits and preserves: it shrinks the objects we see, but it enlarges them in our memory. This is how Schopenhauer formulated it, correctly. The sea renders islands unique and apart. Distant places, where traditions grow profound roots. It is no coincidence that Sardinia is the Italian region which is furthest removed from any other Italian region and Cagliari is the regional capital which is most distant from any other regional capital. This marine gap, all these miles: we – here in Cagliari – always have trouble to quantify it.

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EDITORIAL

by Nicola Lecca

So much so, that we are surprised when they tell us that we are closer to Tunisia than we are to Rome. In Sardinia, influences from the world outside have for ages arrived drop by drop and the character of the inhabitants has been able to develop in isolation from foreign influences. Hospitality, generosity, discretion (and above all being true to your word). These are the qualities which define us. Here, on our island, you won’t find high-speed trains or highways: only an age-old slow pace. And it is this ancestral slow pace which will take care of your soul and liberate it from hurries and stress. This will happen to you anywhere over here, but especially by the seashore. We Sardinians look at the sea – in a way it is our guardian – and we bless it. Distance, solitude, not partaking. But also a sense of protection, care, slowness; legends and traditions. “There is a big portion of sea in Cagliari,” wrote Piera degli Esposti in one of her stories. Almost as if the sea were a pie we can divide amongst ourselves: and destiny chose to attribute the biggest and the prettiest slice to Sardinia.

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DESTINAZIONI / DESTINATIONS

LE DIECI MIGLIORI Luoghi unici e incantati fra mare, entroterra e cultura.

TOP TEN Unique and enchanted places between sea, hinterland and culture.

shutterstock.com/ PriceM 21


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DESTINAZIONI / DESTINATIONS

Top 10 Sardinia ph shutterstock.com

1 LE DUNE DI PISCINAS

6 I MENHIR DI LACONI ITA Montagne di sabbia dorata in uno straordinario paesaggio dominato dai cervi e dai ruderi minerari

ITA Le pietre scolpite dall’uomo della preistoria, da ammirare in campagna o nel museo di palazzo Aymerich.

ENG Mountains of golden sand in an extraordinary landscape dominated by deer and mining ruins

ENG The stones carved by prehistoric man, to be admired in the countryside or in the museum of Aymerich palace.

2 SU NURAXI DI BARUMINI

7 IL PARCO BLU DI VILLASIMIUS ITA La reggia nuragica, imponente e magica, che racconta di un popolo di 3500 anni fa.

ITA Tour in barca alla scoperta delle isole dei Cavoli e di Serpentara nelle acque della riserva marina.

ENG The nuragic palace, impressive and magical, which tells of a people of 3500 years ago.

ENG Boat tour to discover the islands of Cavoli and Serpentara in the waters of the marine reserve.

3 LE CALETTE D’OGLIASTRA

8 GALLERIA HENRY A BUGGERRU ITA La vecchia miniera regala una meravigliosa escursione sul sentiero a picco sul mare.

ITA Da Cala Mariolu e Cala Luna, il selvaggio blu: mare e grotte raggiungibili solo via mare o da terra (a piedi).

ENG The old mine offers a wonderful excursion on the path overlooking the sea.

ENG From Cala Mariolu and Cala Luna, the wild blue: sea and caves accessible only by sea or by foot.

4 I GIGANTI DI MONTE PRAMA

9 IL TOFET DI SANT’ANTIOCO ITA Le grandi statue dei guerrieri nuragici venute alla luce di recente esposte nei musei di Cagliari e Cabras

ITA Oltre 3000 urne con le ceneri di bambini su una collina panoramica che domina il mare.

ENG The large statues of the nuragic warriors came to light recently and exhibited in the museums of Cagliari and Cabras.

ENG Over 3000 urns with children’s ashes on a panoramic hill overlooking the sea.

5 TOUR DEL SALE

10 GROTTA SANTA BARBARA ITA Da Conti Vecchi (Cagliari) a Sant’antioco e Carloforte, viaggio alla scoperta dell’oro bianco. ENG From Conti Vecchi (Cagliari) to Sant’Antioco and Carloforte, a journey to discover white gold.

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ITA Migliaia di cristalli di barite rendono la grotta nella miniera di San Giovanni a Iglesias un caso unico al mondo. ENG Thousands of barite crystals make the cave in the mine of San Giovanni in Iglesias a unique place in the world.


Golfo Aranci

Olbia

Porto Torres

Sassari

Nuoro

3 le Calette d’Ogliastra

4 I Giganti di Monte Prama 6 Laconi Arbatax Oristano

2 Barumini

1 Piscinas

8 Bugerru 10 Grotta di Santa Barbara

Carbonia

7 Villasimius

9 Sant’ Antioco N

5 Saline Conti Vecchi

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26 Palazzo Comunale via Roma - Cagliari shutterstock.com/ Stefano Garau


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CAGLIARI

IL FASCINO DELLA CAPITALE Tra storia e cultura, tra cielo e sole, mare e terra, la città appare come un luogo eletto di un turismo sempre più entusiasta e mai pago di questa straordinaria alchimia di attrattive. Cagliari, la spiaggia del Poetto e le circostanti falesie della Sella del Diavolo, ecco le meraviglie che la rendono un gioiello nel Mediterraneo. Tra storia e cultura, tra cielo e sole, mare e terra, la città appare come un luogo eletto di un turismo sempre più entusiasta e mai pago di questa straordinaria alchimia di attrattive. Benvenuti a Karalis. La sua luce, la sua storia e le sue bellezze sono apprezzabili nei quartieri storici Marina, Stampace, Castello. Il lungo litorale del Poetto, con i suoi 7 Km di spiaggia, il fiore all’occhiello di questa perla del Mediterraneo, meta ogni anno di migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Cagliari, capitale della Sardegna vanta una tradizione enogastronomica tipica. La cucina marinara allieta e soddisfa i palati più esigenti. Il mare rende equilibrio e mette a disposizione dell’uomo anche le sue grandi risorse rigeneranti. Basta fermarsi allo stagno di Molentargius. Un’oasi di pace nel cuore di Cagliari di importanza notevole, in quanto habitat naturale dei bellissimi fenicotteri rosa che qui, come solo in pochissimi altri posti al mondo, nidificano.

shutterstock.com/ Stefano Garau

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3 CAGLIARI

THE CHARM OF THE CAPITAL Cagliari, Poetto beach and the surrounding cliffs of the Sella del Diavolo; these are the wonders that make it a jewel of the Mediterranean. Surrounded by history and culture, sun and sky, earth and sea, the city is emerging as a place sought out by ever more enthusiastic tourists who never tire of its extraordinary mix of attractions. So welco - me to Karalis.Its light, its history and its beauty can be appreciated in the historic quarters of Marina, Stampace and Castello. The Poetto coastline, with its 7km of beach, the jewel in the crown of this pearl of the Mediterranean, each year the destination of choice for thousands of tourists from all over the world. Cagliari,principal city of Sardinia, boasts a characteristic wine and gastronomy tradition. The seafood cuisine

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Porto di via Roma - Cagliari - Foto Enrico Spanu

excites and satisfies even the most demanding palates with the freshest raw ingredients, produce of a crystalline sea which is unique in the world. It is here that Cagliari’s fishermen find the source for their natural activity. The sea restored equilibrium and revitalised man with its great regenerating resources. Mother Nature completed her course. This is also the case of the lagoon of Molentargius. It is an oasis of peace in the heart of Cagliari, of significant importance thanks to its role as the natural habitat of the beautiful pink flamingoes that nest here, one of very few nesting sites in the world.

SARDINIA MAGAZINE

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DESTINAZIONI / DESTINATIONS

by Edoardo Pisano

Top 10 Cagliari |

1 CATTEDRALE DI SANTA MARIA

6 SELLA DEL DIAVOLO ITA Nel quartiere storico di Castello Edificata nel XIII secolo, è ricca di tesori artistici al suo interno.

ITA Autentica perla naturalistica al centro del golfo di Cagliari, a pochi minuti dal centro abitato.

ENG Placed at the head of the fortification of Castello and in use as a prestigious exhibition area. From the terrace of Umberto I upstairs, you can enjoy a fabulous panorama of the city.

ENG A true pearl of natural beauty at the center of the Gulf of Cagliari, at a few minutes’ distance from the city itself.

2 IL BASTIONE DI SAINT REMY

7 SPIAGGIA DEL POETTO ITA E’ la spiaggia preferita dai cagliaritani e dista meno di dieci minuti dal centro città.

ITA Dalla terrazza Umberto I si gode di uno splendido panorama sulla città. ENG From the terrace of Umberto I upstairs, you can enjoy a fabulous panorama of the city.

3 CITTADELLA DEI MUSEI

ENG It is the favorite beach of the local population, located at less than ten minutes from the city center.

8 PARCO NATURALE DI MOLENTARGIUS ITA Area umida della città con stagni e saline è celebre perché vi nidifica il fenicottero rosa.

ITA Un tempo sede del regio arsenale, nel quartiere Castello, è il maggior complesso museale della Sardegna.

ENG Humid part of the city with inland pools and salt pans, famous because the pink flamingos nest here.

ENG It is the home to the archaeological museum and the national art gallery, and it hosts temporary exhibits.

4 BASILICA DI BONARIA

9 NECROPOLI DI TUVIXEDDU ITA Edificata nel XIV secolo è il primo esempio sardo di architettura gotico-catalana.

ITA Degli insediamenti fenicio-punici nel Golfo di Cagliari rimane oggi un’antica e rappresentativa area funeraria scavata nella roccia calcarea.

ENG Constructed in the 14th century, it is the first example of Catalan Gothic architecture in Sardinia.

5 IL MERCATO DI SAN BENEDETTO ITA È il mercato civico più grande d’Europa coi suoi ottomila metri quadrati. ENG It is the biggest municipal market in Europe, covering eight thousand square meters.

ENG What presently remains of the Phoenician/Punic settlements on the Gulf of Cagliari is this funerary area, hewn out of the limestone.

10 CASTELLO DI SAN MICHELE ITA La struttura originaria risale al X secolo: oggi ospita al suo interno mostre temporanee. ENG. The original building dates back to the 10th century: today it hosts temporary exhibitions.

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CAGLIARI

di Aldo Brigaglia

LUNA ROSSA SCEGLIE CAGLIARI Il campo di regata del mare di Cagliari è considerato dagli esperti uno dei migliori al mondo. Più bello persino di quello tanto celebrato di Valencia. Le numerose competizioni che vi si sono svolte negli ultimi anni hanno portato in queste acque i nomi più famosi e prestigiosi della vela mondiale. Il neozelandese plurivincitore della Coppa America, Russell Coutts, e il patron di Oracle, Larry Ellison, tanto per citarne qualcuno, si sono espressi in termini entusiastici. E non solo del mare. Agli equipaggi provenienti da tutto il mondo per la MedCup, il Trofeo Mumm30, la Cup Istanbul è piaciuta soprattutto la città con i suoi splendidi monumenti, la sua accoglienza, la sua cucina. Non è dunque un caso se per la seconda volta nel giro di pochi anni il team di Luna Rossa ha scelto Cagliari per prepararsi alle prossime sfide internazionali. Tecnologia e esperienza, un pool di professionisti cotti da sole e salsedine ha messo radici nel porto della città. Il quartiere operativo, presso il Molo Ichnusa, è una sorta di formicaio. Capannoni per alloggiare le barche, altri per uffici, sala stampa, palestra, cucine, mensa. Lo staff, centinaia di persone, si sparpaglia ogni sera per le viuzze dei quartieri storici, nei ristoranti a base di pesce, nei localini della movida animati dai giovani della notte, mescolandosi alla festosa umanità dei suoi abitanti.

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CAGLIARI

by Aldo Brigaglia

LUNA ROSSA CHOOSES CAGLIARI The regatta course in the waters of Cagliari is considered by experts as one of the best in the world. It is even more beautiful than the much-celebrated course of Valencia. The numerous competitions that have taken place here over the past few years have attracted some of the most famous and prestigious names in international sailing. Multiple America’s Cup winner Russell Coutts from New Zealand, and the boss of Oracle, Larry Ellison, to name just a few, have expressed their enthusiasm about the location. And that does not regard the sea alone. The international crews passing through for the MedCup, the Trofeo Mumm30, the Istanbul Cup, etc. first and foremost love the city with its splendid monuments, its hospitality, its cuisine. So it is no coincidence that the team of Luna Rossa has

chosen Cagliari for the second time in just a few years to prepare for the coming international challenges. Technology and experience, and a pool of tried and tested professionals have grown roots in the port of the city. Headquarters is located at the pier Molo Ichnusa, and it is truly a beehive of activity. There are hangars for the storage of the ships, others to house the offices, the press room, gym, kitchen, and dining hall. In the evening, the staff, consisting of hundreds of people, scatters through the alleys of the historical boroughs, sitting down for seafood at some of the restaurants, or visiting the clubs where the youngsters flock to taste nightlife, mingling with the celebrations of the local population.

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CAGLIARI

LE OASI NATURALISTICHE DELLE ZONE UMIDE Buona parte del patrimonio naturalistico della Sardegna discende unicamente dagli ecosistemi delle “zone umide”. Le quelle del Sarrabus costituiscono nel loro insieme il terzo sito naturalistico per importanza del genere nell’isola, dopo quelli dell’Oristanese e del Cagliaritano. L’elemento che meglio definisce la ricchezza naturalistica delle zone umide del territorio del Sarrabus ove si registrano peraltro i maggiori sforzi di tutela (a livello locale e internazionale), è l’insieme definito come “Stagni di Colostrai, delle Saline e di Feraxi”. L’avifauna di questo sito è la componente più interessante dal punto di vista naturalistico, con alcune specie rarissime come la beccaccia di mare, la garzetta, il mignattaio e la pesciaiola, che appaiono in questi luoghi durante l’ inverno e assai sporadicamente. Si registrano inoltre d’estate, altre presenze più o meno frequenti. Il cavaliere d’Italia (abbastanza raro nel resto della penisola), il curioso pollo sultano con il caratteristico piumaggio blu e il becco rosso vivo e l’elegante fenicottero rosa (del quale si contano innumerevoli splendidi esemplari). Il falco pescatore, la volpoca e la spatola sono presenze fisse che indicano ancor più, la straordinaria biodiversità di questo ecosistema. Il complesso degli Stagni di Colostrai e delle Saline, e di Feraxi è oggi un‘oasi naturalistica di grande rilievo sia dal punto di vista turistico che da quello ambientale. Non a caso riconosciuta in Europa quale “Sito d’Importanza Comunitaria e Zona a protezione speciale”. Da non tralasciare la splendida oasi naturalistica di Molentargius. Oggi infatti, l’omonimo è Parco naturale regionale e ospita una grande colonia di fenicotteri rosa (circa 11.000 splendidi esemplari che lo hanno scelto per la nidificazione). Ad essi si aggiungono ben 180 specie di uccelli diversi tra i quali anche aironi, polli sultani, cavalieri d’Italia, folaghe, germani reali e altre ancora.

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Muravera Stagno di Colostrai - Foto Marco Fanni

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CAGLIARI

WETLANDS NATURALISTIC OASIS A good part of the natural heritage of Sardinia originates from the ecosystems of the‘humid zones’. Together, the humid areas of Sarrabus, the‘Lagoons of Colostrai, Saline and Feraxi’ constitute the third most important naturalist site of this type in Sardinia, after those in Oristano and Cagliari. The avifauna (bird species) of this site is the most interesting aspect, with a few extremely rare species such as the sea woodcock, the glossy ibis and the smew, that appear in these places during the winter fairly sporadically. In summer, sightings are recorded of other more or less frequent residents. The black winged stilt (quite rare in Italy), a peculiar sultan chicken with its characteristic blue plumage and bright red beak, and the elegant pink flamingo (of which there are many). The osprey, the shelduck and the spoonbill

shutterstock.com/ Pressurepics

are permanent residents which are testament to the extraordinary biodiversity of this ecosystem. Today, the group of lagoons of Colostrai, Saline and Feraxi is a naturalist reserve of great importance and it is no concidence that it has been recognised in Europe as a ‘Site of Community Importance and Special Protection Area’. The Molentargius Pond is a Regional Nature Park and hosts a large colony of pink flamingos and some 180 different species of birds.

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Galleria Comunale di Cagliari - Foto Enrico Spanu


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CAGLIARI

UN VIAGGIO NEL TEMPO MUSEI A CAGLIARI Un luogo dal quale potrete godere di uno dei panorami più belli. L’anima della città, fra antico e moderno.

La Cittadella dei Musei, nel cuore dell’antico e nobile quartiere di Castello, ospita il polo museale più importante della città: un viaggio nel tempo e nella storia dell’Isola che appassiona grandi e piccini. Un luogo dal quale potrete godere di uno dei panorami più suggestivi. L’anima di Cagliari, fra antico e moderno. Al suo interno il Museo archeologico vi porta in epoca nuragica e fenicia, con le divinità mediterranee e i bronzetti. Dalla storia più antica potete passare ai preziosi gioielli sardi del Museo Etnografico Collezione Cocco e infine visitare la Pinacoteca Nazionale, un vero e proprio libro aperto sulla storia dell’arte medioevale della Sardegna, fra i pittori catalani e sardi delle botteghe d’arte. Nomi eccellenti, come il Maestro di Castelsardo o Pietro Cavaro, capaci di apporre su

Cittadella dei Musei - foto Enrico Spanu

tela o su raffinate pale lignee i colori e le linee della devozione. Non perdete le sculture anatomiche in cera della Collezione Clemente Susini e, poco dopo la terrazza più alta, dalla quale ammirare lo scorcio più bello della città, immergetevi nelle meraviglie orientali del Museo Siamese Cardu, ricco di ceramiche, armature finemente lavorate e sontuosi arredi. Incastonati come un gioiello nei vecchi bastioni, ecco i Giardini Pubblici, ricchi di fiori, ficus secolari e antiche statue romane che conducono alla Galleria Comunale. Elegante spazio espositivo di stampo neoclassico in cui emergono opere di Francesco Ciusa, Giacomo Balla e Carlo Carrà. Ad accogliervi nella sala centrale l’originale in gesso de La Madre dell’ucciso, di Ciusa, che tanto scalpore fece nel 1907 alla Biennale di Venezia.

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CAGLIARI

A JOURNEY IN TIME MUSEUMS IN CAGLIARI The Citadel of Museums, located in the heart of the ancient and noble district of Castello, is home to the most important collection of museums in the city: a journey through time and history of the island that will enthuse both young and old. A place to enjoy one of the most beautiful views of the city. The soul of Cagliari, suspended between the ancient and modern. The Archaeological Museum will transport you back to Nuraghic and Phoenician times, with Mediterranean

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Galleria d’Arte - Cagliari - Foto Enrico Spanu

goddesses and bronze statuettes. From ancient history, vitiors can progress to view precious Sardinian jewelry found in the Cocco Collection of the Ethnographic Museum and finally visit the Pinacoteca Nazionale, a genuine “open book” regarding the history of Sardinian medieval art, and the Catalan and Sardinian artists of the time. Excellent names, such as the Maestro of Castelsardo or Pietro Cavaro, who created remarkable religious art on canvas and wooden panels (retablos).


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I Giganti di Monte Prama - Foto Enrico Spanu


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CAGLIARI

I MISTERIOSI GIGANTI DI MONT’E PRAMA È conservata in Sardegna una delle più affascinanti e misteriose storie dell’archeologia del periodo nuragico. Sacerdoti, guerrieri, pugilatori dagli occhi cerchiati, riemergono dalla terra più antica per riscrivere la storia dell’intero bacino Mediterraneo. È conservata in Sardegna una delle più affascinanti e misteriose storie dell’archeologia del periodo nuragico. In una mattina di primavera del 1974, nelle campagne di Cabras, l’aratro di un contadino “inciampò” su una pietra monolitica: il vomere si era incastrato in un’enorme testa scultorea. Sotto quella terra era sepolto l’esercito dei Giganti di Mont’e Prama, “Sos Zigantes de Mont’e Prama”. Fra il 1975 e il 1979, dopo quattro campagne di scavo sono stati recuperati 5.178 frammenti, il più pesante di ben 222 chili e il più leggero di 0,2 grammi. Si aspetterà sino allo stanziamento dei fondi del Ministero, nel 2005, prima di far partire il restauro delle 15 teste, 27 busti, 176 frammenti di braccia, 143 frammenti di gambe, 784 frammenti di scudo, poi conservati nel Museo Archeologico di Cagliari. Grazie a innovativi sistemi informatici, il minuzioso restauro avvenuto al Centro di Li Punti a Sassari, ha risvegliato dopo un sonno lungo 2800 anni, il volto di un popolo dimenticato con 38 sculture: 5 arcieri, 4 guerrieri, 16 pugilatori, 13 modelli di nuraghe. Attualmente i “colossi”di calcare si possono ammirare nei due poli espositivi del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e del Museo Civico di Cabras. Oggi custodi più di misteri che di certezze, in quella collina affacciata sulla laguna di Cabras e chiamata Mont’e Prama, si continua a scavare e studiare, per restituire a un popolo che non ha lasciato memoria scritta la sua storia.

SARDINIA MAGAZINE

2018

ENG The Giants of Mont’e Prama. Priests, warriors and boxers with spiraled eyes are reemerging from the most ancient lands, challenging us to rewrite the history of the entire Mediterranean basin. One of the most fascinating and mysterious stories of archaeology from the Nuragic age is being told here. On a spring-time morning in 1974, in the countryside of Cabras, the plow of a farmer stumbled on a monolithic stone: the plowshare got stuck in an enormous sculpted head. Under the surface of these lands had lain hidden the army of the Giants (‘Giganti’) of Mont’e Prama, “Sos Zigantes de Mont’e Prama” in Sardinian. Between 1975 and 1979, over the course of four excavating campaigns, as many as 5,178 fragments have been found, the heaviest of which weighs as much as 222 kilos, while the smallest is no more than 0.2 grams. It would not be until the attribution of funds by the Ministry in 2005, before the first phase of restoration of 15 heads, 27 busts, 176 arm fragments, 143 leg fragments, and 784 shield fragments that have all been kept at the Archaeological Museum of Cagliari, started. Thanks to cutting-edge computer systems, the painstaking restoration process that took place at Centro di Li Punti in Sassari, has brought back to us after 2,800 years of slumber, the shape of forgotten people through 38 sculptures: 5 archers, 4 warriors, 16 boxers, 13 scalemodel nuraghe towers. Today we can admire these calcareous collossi at the National Archaeological Museum of Cagliari and at the municipal museum of Cabras. Known today as a treasury of mysteries rather than of certitudes, this hill facing the lagoon of Cabras called Mont’e Prama, is still being excavated and studied, so as to give back the history to these people whom did not leave any written traces.

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SPIAGGE / BEACHES

LE DIECI MIGLIORI DEL SUD OVEST & SUD EST Distese di sabbia di una bellezza unica, paradisi incontaminati tutti da scoprire.

SOUTH EAST & SOUTH WEST TOP TEN Beaches of unique beauty, untouched paradises of Sardinia to be discovered.

shutterstock.com/ F Photography R

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Oristano

10 Masua

Carbonia

9 Guidi

8 Portixeddu 2 Isolotto de Su Cordolinu 7 Is Arenas Biancas

1 Su Guventeddu 6 Campionna 5 Capo Malfatano

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3 Su Giudeu 4 Tuarredda


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SPIAGGE / BEACHES

by Enrico Spanu

Top 10 Sud Overs |

1 SU GUVENTEDDU PULA

6 CAMPIONNA ITA L’accesso alle piccole calette che si intervallano davanti a questo isolotto non è facile. Il percorso è premiato dal poco affollamento e da un mare turchese dai fondali cristallini.

ITA È una spiaggia di sabbia fine e chiara nella parte nord della Baia di Nora. Fondali bassi e cristallini. ENG A beach with fine, clear sand on the Northern side of the bay of Baia di Nora. Shallow seabed, crystal-clear water.

38.916197° 8.765646°

38.995414° - 9.016553°

2 ISOLOTTO DE SU CORDOLINU

7 IS ARENAS BIANCAS TEULADA ITA Questo lungo litorale di sabbia bianca parte da Porto Pino e arriva fino alla costa di Capo Teulada vanta imponenti dune che si tuffano su un mare turchese dai fondali bassi e cristallini.

ITA L’isolotto è unito alla costa da una striscia di sabbia di poche decine di metri. Appena più a ovest la spiaggia di Su Portu o Cala Chia con l’omonima torre. ENG This islette is connected to the coast by a strip of sand of no more than twenty to thirty yards wide. Just a tad eastwards from the beach of Su Portu or Cala Chia with the tower bearing the same name.

38.898668° 8.889752°

3 SU GIUDEU • S’ACQUA DULCI DOMUS DE MARIA

38.941032° 8.623648°

ITA La piccola cala di sabbia bianca è incastonata tra pareti calcaree coperte di macchia mediterranea. Dalla battigia il basso fondale prosegue per un lungo tratto fino a perdersi nel blu.

ENG The contrast between the lagoon, the dunes, and the sea is emphasized by the dark rocks on the islet of Su Giudeu which you van reach on foot from the shore.

39.009813° 8.449246°

4 TUERREDDA TEULADA

ENG This long, sandy tongue reaching out from the shore to the island is a stunner, as testified by the countless pictures taken here by visitors, perhaps more than anywhere else on the island.

ITA È una spiaggia di sabbia bianca fina con degli affioramenti di rocce rosa levigate dal mare. Esposta a sud est è spesso riparata dai venti.

39.101197° 8.299524°

ITA Antiche costruzioni testimoniano il passato minerario di questa spiaggia di sabbia dorata con l’imponente faraglione di Pan di Zucchero sullo sfondo.

ITA Il promontorio, su cui svetta un’antica torre di avvistamento spagnola, è famoso per la bellezza dei suoi fondali.

38.892952° 8.797950°

ENG This is a beach with fine white sand, interspersed with pink rocks popping out here and there, smoothened by the surf. Thanks to its orientation towards the SouthEast it is generally protected from the dominant winds.

10 MASUA - PAN DI ZUCCHERO IGLESIAS

5 CAPO MALFATANO TEULADA

N

ENG This small white-sanded cove is encased between calcareous slopes covered in Mediterranean shrubs. From the shoreline, the shallow sea bed continues for quite a distance until the deep blue is all around you.

9 GUIDI CARLOFORTE ITA La lunga lingua di sabbia che dal litorale si protende verso l’isola e il colpo d’occhio che crea ai visitatori ha reso questa località tra le più fotografate e ambite dell’isola.

38.894919° 8.813472°

ENG This long stretch of white sandy beach starts at Porto Pino and continues until the coast of Capo Teulada; it boasts imposing dunes which reach down towards the turquoise sea with its shallow sea bed and crystal-clear waters.

8 PORTIXEDDU SANT’ANTIOCO

ITA Il contrasto tra lo stagno, le dune e il mare è esaltato dalle rocce scure dell’isolotto de Su Giudeu, raggiungibile a piedi dalla battigia.

38.898668° 8.889752°

ENG Acceding to the small coves sprawled in front of this island is not easy. What makes this track wonderful is the tranquility and the turquoise reflection of the sea.

ENG The promontory, guarded by an ancient Spanish watchtower, is famous for the beauty of the seabed in front.

ENG Antique buildings testify to the place of this beach in mining history; golden sand facing the impressive seaside rock of Pan di Zucchero in the background.

39.333623° 8.419619°

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SPIAGGE / BEACHES

by Enrico Spanu

Top 10 Sud Est

1 SPIAGGIA MURTAS VILLAPUTZU

6 PUNTA MOLENTIS VILLASIMIUS

ITA Una lingua di sabbia bianca

ITA Il colpo d’occhio che regala, dall’attigua antica cava di granito, è uno scenario unico: da una falce di sabbia bianchissima con fondali bassi e cristallini, dall’altra una scogliera con il mare blu proteso verso l’Isola di Serpentara.

aperta per quattro mesi l’anno, una vera oasi del silenzio.

ENG A tongue of white sand open for four months a year, a true oasis of silence.

39.539821° 9.638900°

ENG It offers a breathtaking sight from

39.133764° 9.556535°

2 PORTU S’ILIXI MURAVERA

7 PORTO GIUNCO VILLASIMIUS ITA Le due cale di sabbia bianca e mare turchese, protette a sud da Capo Ferrato, anticipano la lunga spiaggia di Feraxi appena più a nord.

ITA Chiamata anche “Spiaggia dei Due Mari”, per la presenza nel retro spiaggia dello stagno di Notteri si può ammirare, in tutto il suo splendore, dalla torre che la sovrasta.

ENG Two coves, covered in white sand and caressed by a turquoise sea, protected on its Southern flank by the cape of Capo Ferrato, which lead up to the extended

39.312971° 9.611693°

beach of Feraxi towards the North.

3 SCOGLIO DI PEPPINO MURAVERA

39.236740° 9.570754°

39.113443° 9.518583°

8 PORTO SA RUXI VILLASIMIUS ITA La spiaggia è composta da tre calette di sabbia chiara. Protetta dal maestrale da Capo Boi, nell’immediato retro-spiaggia dominano dune coperte da macchia mediterranea e imponenti ginepri.

ENG The terminus of the long beach of Costa Rei. The swath of clear sand and shallow seabed is protected by an agglomeration of flat granite rocks, smoothened over time.

ENG The beach consists of three coves

39.130346° 9.456364°

with clear sand. Shielded from the mistral wind by the cape of Capo Boi, immediately behind the beach dunes covered in Mediterranean shrubs and impressive juniper trees dominate the scenery.

9 SOLANAS SINNAI ITA Due promontori coperti da macchia mediterranea proteggono questa lunga spiaggia. Nella parte est, tra le candide dune di sabbia color crema, sfocia il Rio Solanas.

ITA Questo tratto di litorale candido e protetta dai venti ha la particolarità di esser molto tranquilla durante il giorno e quella di offrire serate mondane al calar del sole. ENG This section of the coast is shielded from the wind offers peace and quiet during the day while being the stage for mundane events from the moment the sun is setting.

5 CALA PIRA CASTIADAS

39.132669° 9.432653°

ENG Two promontories, lush with Mediterranean shrubs, protect this extended beach. On its Eastern end, between the cream-colored sand dunes, the river of Rio Solanas flows into the sea.

10 MARI PINTAU QUARTU S.E. ITA È caratterizzata da sabbia bianca e mare cristallino. Nella parte nord, tra dune e imponenti ginepri, svetta una torre spagnola costruita in blocchi di granito.

ITA Il suo nome, in italiano “mare dipinto”, non può essere più azzeccato già da quando si ammira dalla litoranea. I fondali cristallini digradano fino al blu come nella tavolozza di un pittore.

ENG Characterized by the whitest

ENG Its name is Sardinian for “painted sea”, which is as accurate a name for this piece of coast as one can think of. All imaginable shades of blue cover the seabed, seemingly copied from a painter’s palette.

sand and a crystal-clear sea. To the North, surrounded by dunes and juniper trees, a Spanish tower constructed from granite blocks adds a colorful detail.

39.172338° 9.570556° 50

ENG Also called the “Beach with two Seas” on account of the inland lagoon of Notteri, to be enjoyed fully, including the tower in the background.

ITA È la terminazione a sud della lunga spiaggia di Costa Rei. La lingua di sabbia chiara dai fondali bassissimi è protetta un agglomerato di graniti piatti levigati dal tempo.

4 SAN PIETRO CASTIADAS

39.203636° 9.563456°

the adjacent antique granite quarry: On one side the crescent of white sand begging towards the shallow seabed and clear water, on the other the seabed covered by the deepest blue stretching out towards the island of Isola di Serpentara.

39.172345° 9.372402°


Arbatax

1 Spiaggia di Murtas

2 Portu S’ilixi

3 Scoglio di Peppino 4 San Pietro

10 Mari Pintau

5 Cala Pira

6 Punta Molentis 7 Porto Giunco 9 Solanas 8 Porto Sa Ruxi

N

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Scoglio di Peppino - Muravera - Foto Marco Fanni


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SARRABUS

Cala Giunco - Villasimius - Foto A. Masala

ALLA SCOPERTA DEL SARRABUS Mare, montagna, stagni, fiume e macchia mediterranea. Questa regione raccoglie un territorio dalle mille sfaccettature, spesso selvagge e incontaminate, di straordinaria bellezza. Qui c’è tutto quello che ci si può aspettare della Sardegna più autentica. Un territorio sincero in cui vivere una vacanza a contatto con la natura. Dal Massiccio dei Sette Fratelli, a oltre mille metri, ricoperto da boschi, per scendere fino alle meravigliose spiagge, è un susseguirsi di scenari spettacolari in cui immergersi totalmente alla scoperta della flora e della fauna terrestre e marina. ENG Sea, mountains, salt marshes, rivers and Mediterranean native vegetation. The Sarrabus is comprised of a territory with many faces, often wild and unspoiled, and of incredible beauty. Here you’ll find the authentic side of Sardinia. A truly amazing territory in which you will be close to nature. From the Massiccio dei Sette Fratelli (Seven Brothers Mountain), over a thousand meters high and covered by forest, to the beautiful beaches descending to the coast, it’s a sequence of spectacular scenery where you can immerse yourself completely in the surrounding nature, discovering the flora and fauna of the Island. 55


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SARRABUS

UN TUFFO NEL MARE PIÙ AZZURRO Il Sarrabus raccoglie alcune tra le spiagge più belle e caratteristiche della Sardegna. Dallo Scoglio di Peppino nel territorio di Muravera, caratterizzato da un blocco granitico a dorso di balena, a Porto Giunco a Villasimius, un paradiso caraibico con la sua striscia di sabbia che separa il mare dallo Stagno di Notteri in cui spesso è possibile avvistare i fenicotteri rosa. Imperdibili anche tutte le spiagge dorate di Castiadas: Cala Pira, Monte Turno, Sant’Elmo, Cala Sinzias, Cala Marina, Villa Rey e Santa Giusta, e quelle straordinarie di Villasimius, da Porto Sa Ruxi a Campus, da Campu Longu a Punta Molentis.

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Cala Sa Figu - Feraxi - Muravera - Foto A. Masala

di Sabrima Pes

ENG The Sarrabus region has some of the most beautiful and characteristic Sardinian beaches. You will see natural beauties like the Scoglio di Peppino (Peppino’s Rock) in the Muravera area, characterized by a granite block resembling a whale’s back, and Porto Giunco in Villasimius, a Caribbean-like paradise with a sandy strip that separates the sea from the Stagno di Notteri (Salt-marsh of Notteri) where its often possible to spot pink flamingos. You can also enjoy all the golden beaches of Castiadas: Cala Pira, Monte Turno, Sant’Elmo, Cala Sinzias, Cala Marina, Villa Rey and Santa Giusta, and the beaches of Villasimius, from Porto Sa Ruxi to Campus, from Campu Longu to Punta Molentis.


ITA

I PARCHI PROTETTI Il Parco Geomarino di Capo Carbonara, il Parco regionale dei Sette Fratelli e il Parco Geominerario della Sardegna tra Muravera e Villaputzu, raccontano tre realtà opposte ma di assoluto fascino. Per gli appassionati del mare, il Parco Geomarino di Capo Carbonara offre scenari sommersi incantevoli tra rocce granitiche e tafoni, con distese di margherite di mare dal caratteristico colore giallo, intervallate dal rosso delle gorgonie e le immense praterie di posidonia. Qui vivono indisturbati polpi, gamberi, saraghi, triglie, dentici, ricciole, capponi, murene, aragoste, cefali, orate, corvine e tante altre specie che vengono preservate con precise regole di accesso, navigazione e pesca in tutta l’area. Affacciarsi con maschera e boccaglio in questi fondali sarà un’esperienza indimenticabile. Il Parco dei Sette Fratelli che nel Sarrabus raccoglie i territori di Castiadas, San Vito e Villasimius rappresenta uno straordinario polmone verde con foreste di lecci, querce, pini marittimi, ginepri, lentischi, corbezzoli e mirto. Una miscela di profumi in cui si muovono indisturbati cinghiali e cervi. A piedi o in mountain bike ci si potrà immergere nella quiete della natura. Il Parco Geominerario racconta un pezzo di storia mineraria della Sardegna. Una storia che parte fin dal tempo delle invasioni fenicie e puniche per arrivare al 1800 in cui l’attività estrattiva nel settore argentifero divenne intensissima fino alla prima metà del 1900.

I ruderi dell’antica attività mineraria a Villaputzu (Miniera di Baccu Locci) e a San Vito (Miniera di Monte Narba).

Minderri - Flumini - Uri San Vito - Foto Giorgio Fanni

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SARRABUS

ENG

PROTECTED PARKS The Geo-Marine Park of Capo Carbonara, the Regional Park of the Sette Fratelli and the Geominerary Park of Sardinia between Muravera and Villaputzu, represent three diverse realities, each with their own unique charm. For enthusiasts of the sea, the Geo-Marine Park offers enchanting submerged sceneries between granite rocks and small caves, covered with beautiful clusters of yellow anemones, surrounded by red coral and immense sprawls of Neptune grass. Here a wide variety of fauna lives undisturbed: octopus, shrimp, white bream, mullets, snappers, yellowtails, Mediterranean eels, lobster, sea bass, gilt-head bream, and many other species are well looked after with precise rules of access, navigation and fishing throughout the area. Snorkeling on these sea-beds will be an unforgettable experience. The Parco dei Sette Fratelli (Seven Brothers Park), located in the Sarrabus region, extends from the territories of Castiadas to San Vito and Villasimius and represents one of the biggest green areas of the Island. With an extensive area covered in oak forest, sea pines, junipers, arbutus and myrtle. An incredible bouquet of Mediterranean perfumes in which wild boars and deer live undisturbed. You can explore this area of natural beauty by bike or on foot. The Geominerary Park tells a piece of Sardinian mining history. A history that dates back to the time of the Phoenician and Punic invasions that reaches the 1800’s when silver mining became intense in the region, until the first half of the 20thcentury.

The remains of this ancient activity are found in Villaputzu (Baccu Locci Mine) and San Vito (Monte Narba Mine).

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Porto Sa Ruxi - Villasimius - Enrico Spanu


Cala Monte Turno - Castiadas - Foto Enrico Spanu

ESPERIENZE DA NON PERDERE

ENG

Tra le tante esperienze che si possono vivere in un territorio così ricco, alcune possono essere raccolte nell’album dei ricordi di una vacanza davvero speciale.

An incredible experience among the many experiences that can be had in such a diverse territory, some can be gathered in the special memories album, signature of a really special holiday.

1 Fare una foto al profilo della donna dormiente che si può catturare guardando il Monte Lora nel territorio di San Vito. La leggenda narra che in cima a questa montagna si trovi l’anello a cui attraccò l’Arca di Noè. 2 Una visita alle vecchie carceri di Castiadas. Costruite nel 1875, al tempo erano la colonia penale più grande d’Italia, nata con trenta detenuti che avevano il compito di bonificare e ridare vita a questa zona. 3 Arrivare in barca. Il territorio gode di due porti turistici quello di Villasimius e quello di Porto Corallo.

1 Take a photograph of the woman’s sleeping profile that can be captured by looking at Monte Lora (Mount Lora) in the San Vito area. A legend says that at the top of this mountain lies the ring to which the Noah’s Ark was moored. 2 A visit to the old prisons of Castiadas. Built in 1875, at the time it was the largest prison colony in Italy, with thirty inmates who had the task of reclaiming this area from the surrounding nature. 3 Arriving by boat. You can dock in the Marina of Villasimius or the Marina of Porto Corallo.

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COSTIERASULCITANA.it

EMOZIONI DELLA COSTIERA SULCITANA Abbracciata dal vento, dalle dune, da un mare che sembra quello degli atolli polinesiani, la costa sud occidentale conserva il fascino selvaggio della Sardegna più autentica da Capoterra a Teulada. Luoghi, paesaggi, scenari e storia restituiscono al visitatore una vacanza ricca di suggestioni. I profumi della macchia mediterranea diventano custodi dei segni muti delle antiche civiltà millenarie che hanno abitato la zona: nuragici, punici e romani. Questa terra è tutta declinata in un turismo sostenibile e a basso impatto ambientale, favorendo uno sviluppo integrato del territorio tra balneazione, cultura e ambiente, all’interno di un sistema di sviluppo consapevole. In questo scenario naturale non si contano le esperienze da provare: diving center e noleggio gommoni, snorkeling e trekking, ippotrekking, mountain bike e fuori strada.

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ENG Embraced by the wind, sand dunes, with a sea that might be found surrounding an exotic Polynesian atoll, the southwest coast of Sulcis preserves the authentic wild charm of Sardinia. The destinations, landscapes, scenery and history provide visitors with a unique vacation experience. The scents of Mediterranean native plants are guardians of the silent traces of the ancient civilizations that inhabited the area: Nuragic, Carthaginian, Punic and Romans. This land is at the vanguard of sustainable tourism with limited environmental impact promoting an integrated development of the area, between swimming, culture and the environment within a conscious development system. In this natural setting there are a myriad of adventures to experience: diving centers and dinghy rentals, snorkeling and trekking, horseback riding, mountain biking and off-road vehicles.

Torre di Chia - Domus de Maria - foto archivio Consorzio Costiera Sulcitana


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2 0 1 C8 A CL OE N DC AE R TI O C 2A 0L 1E 8N D A R LAS VEGAS MAGICIAN HANS KLOK & PAMELA ANDERSON

TENORE VITTORIO GRIGOLO

STING & SHAGGY

14 LUGLIO

26 LUGLIO

SWAN LAKE BY ST PETERSBURG BALLET THEATRE

TOM JONES

GREASE

4 AGOSTO

9 AGOSTO

18 AGOSTO

2 AGOSTO

AC Q U I STA S U : B OXO F F I C ES A R D EG N A . I T 0 7 0.6 5 74 28 - T I C K E TO N E . I T 8 9 2 .1 0 1 62

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COSTIERASULCITANA.it

UN MARE DI COLORI Teulada con le 3 bandiere Blu per le spiagge di Tuerredda, Porto Tramatzu e is Arenas Biancas è una delle eccellenza della Costiera Sulcitana. Chia, eletta spiaggia più bella d’Italia è un indiscusso gioiello del Mediterraneo che si è aggiudicata le 5 Vele della Guida Blu di Lega Ambiente del Touring Club. Segni visibili del lontano passato sono le Torri Costiere disseminate lungo tutta la Costiera Sulcitana. Spesso in posizione dominante lungo la costa, sono presenti i Nuraghi come Antigori e Sa Domu e S’Orcu a Sarroch. Segni ben visibili,testimoni di antiche civiltà Puniche e Romane sono i siti archeologici di Bithia e Nora.

Tuarredda - Teulada - Foto Enrico Spanu

ENG A sea of colors. Teulada, on the Sulcis Coast, has been awarded 3 Blue Flags for the excellence of its beaches of Tuerredda, Porto Tramatzu, and Is Arenas Biancas. Chia, an undisputed jewel of the Mediterranean, was chosen as the most beautiful beach in Italy and awarded 5 Sails in the Blue Guide by Lega Ambiente (The Environmental League) and the Touring Club. Signs of the distant past are visible in the coastal towers dotting the Sulcis Coast. In dominant positions along the coast there are the remains of the ancient Nuraghi of Antigori, Sa Domu, and S’Orcu in Sarroch. The archaeological sites of Bithia and Nora are visible testimonials to the ancient Punic, Carthage and Roman civilizations that inhabited this region.

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DOVE VOLANO I FENICOTTERI ROSA

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Una natura incontaminata su cui volteggiano i fenicotteri che nidificano nelle vicine zone umide protette, simbolo di eleganza e libertà di una terra fiera e antica come Capoterra.

Experience nature. Flamingos nesting in the uncontaminated natural environment of protected wetlands are a symbol of elegance and freedom in the proud, ancient land of Capoterra.

Non troppo distante tra i soprassuoli arborei e arbustivi c’è il Parco Naturale regionale del Gutturu Mannu, che si estende nei territori di Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro, Pula, Domus de Maria, Teulada e Santadi. Un mix fra itinerario naturalistico e culturale è la laguna di Nora, ampia 55 ettari, dove proprio lungo i canali si può ammirare il gabbiano corso, raro nella zona e molte altre specie volatili. Si può poi passare alla visita delle spiagge: accanto a Nora è d’obbligo un tuffo nelle acque cristalline della spiaggia dei Fichi, di Su Guventeddu o proseguendo per le spiagge di Santa Margherita.

Nearby, the Gutturu Mannu Regional Nature Park, which includes the territories of Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro, Pula, Domus de Maria, Teulada, and Santadi, is home to many types of trees and native plants. The lagoon of Nora, which covers 55 hectares, offers visitors a mix of naturalistic and cultural itineraries. Along the canals, you can admire the Corsican seagull, rare to this area, and many other species of wild birds. You can then visit the beaches: near Nora you can dive into the crystal clear waters of the Spiaggia dei Fichi (Figs Beach), Su Guventeddu, in Santa Margherita.

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Foto archivio Consorzio Costiera Sulcitana

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TRADIZIONI, FEDE E CULTURA “IL CAMMINO DI SANT’EFISIO”

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La festa in onore di Sant’Efisio, una tradizione che si ripete da 362 anni.

The party in honor of Sant’Efisio, a tradition that goes on since 362 years

Ogni anno il primo maggio si svolge la festa di Sant’Efisio in osservanza di un voto che la Municipalità di Cagliari fece nel 1652 per liberare la città da una terribile pestilenza. Sant’Efisio è una festa di fede e colori, di devozione popolare e culto delle tradizioni.

Every year, on May 1st, the celebration of Sant’Efisio takes place to fulfill a religious vow that the Municipality of Cagliari made in 1652 to free the city from a terrible plague. Sant’Efisio is a colorful celebration of faith, devotion and cult of traditions. Devoted worshippers accompany the statue of the Martyr Saint from Cagliari, through Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro, and Pula to the town of Nora. Other notable places of worship include the Church of Our Lady of the Rosary at Domus De Maria, dedicated to the Madonna del Rosario, the Parish Church of the Carmine at Teulada.

I fedeli in pellegrinaggio accompagnano il simulacro del Santo da Cagliari attraversando i paesi di Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro e Pula fino a Nora. Tra gli altri luoghi di culto si segnala la chiesa di Nostra Signora del Rosario a Domus De Maria, dedicata alla Madonna del Rosario e la Chiesa parrocchiale del Carmine a Teulada. Particolare rilevanza storica a architettonica ha la chiesa romanica di S.Pietro del XIII sec. a Villa San Pietro, che domina la bella Piazza del Municipio.

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Sant’Efisio processione a Nora

Of particular historical and architectural significance is the Romanesque church of S.Pietro of XIII at Villa San Pietro, which dominates the beautiful Town Hall Square.


Via Mercalli Cagliari • Tel +39 070 457080 • www.opens.it Via Mercalli 2, 2, Cagliari • Tel +39 070 457080 • www.opens.it

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COSTIERA SULCITANA

di Edoardo Pisano

NORA, I GIOIELLI DELL’ANTICA CITTÀ Rimangono affascinanti rovine soprattutto romane come il meraviglioso anfiteatro, in origine rivestito di marmo, le terme, vie pavimentate, il foro, templi e ville. Prima città fenicia in Sardegna, poi cartaginese, infine fiorente municipio romano. Al centro di uno snodo commerciale, con il suo porto dall’invidiabile posizione, il sito archeologico di Nora nel comune di Pula, 30 chilometri a sud ovest di Cagliari, è un gioiello pervenutoci attraverso i millenni, forse uno dei più suggestivi di tutta l’Isola. Il villaggio originario fondato dai fenici (VIII secolo a.C.) sorgeva nei pressi di preesistenti insediamenti nuragici. Lo sviluppo iniziava nel IV secolo a.C. sotto il dominio punico ma nel 238 a.C. Nora veniva conquistata dai romani. Nei due secoli successivi viveva il massimo splendore contando ottomila abitanti. Di questa città rimangono affascinanti rovine soprattutto romane: come il meraviglioso anfiteatro, in origine rivestito di marmo, le terme, vie pavimentate, il foro, templi, ville. Il tutto affacciato su un meraviglioso tratto di costa dalle acque cristalline. Vicino alle rovine si trova la chiesetta romanica di Sant’Efisio, luogo di martirio del santo guerriero rievocato ogni anno nell’omonima importantissima sagra.

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Area archeologica di Nora - Pula - Foto Enrico Spanu


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COSTIERA SULCITANA

by Edoardo Pisano

NORA, THE JEWELS OF THE ANCIENT CITY What remains of the city are the fascinating ruins of predominantly Roman times: such as the marvelous amphitheater, originally covered in marble, and the baths, the paved streets, the forum, temples, villas. It was the first Phoenician city in Sardinia, then Carthaginian, and finally a thriving Roman civic center. Formerly a commercial hub, by grace of its enviably positioned port, the archaeological site of Nora, in the municipality of Pula at a distance of 30 kilometers from Cagliari in South-Western direction, is a gem passed on to us through the ages, perhaps the most inspiring one of the entire island. The original town which was founded by the Phoenicians (8th century BCE) stood in the vicinity of pre-existing nuragic settlements. It saw serious development from the 4th century BCE onwards, during the period of Punic domination, but in 238 BCE

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Spiaggia di Nora - Pula - Foto Enrico Spanu

Nora was conquered by the Romans. Over the course of the next two centuries, it reached the pinnacle of its historical splendor, accommodating as many as eight thousand inhabitants. What remains of this city are the fascinating ruins of predominantly Roman times: such as the marvelous amphitheater, originally covered in marble, and the baths, the paved streets, the forum, temples, villas. And all this lies along a magnificent stretch of the coastline, caressed by crystal-clear water. Close to the ruins stands the Romanesque church of Sant’Efisio, at the site of the martyrdom of this warrior-saint, where it is annually recalled during the important Festival dedicated to him.

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COSTIERA SULCITANA

di Edoardo Pisano

Santa Margherita di Pula - Foto Enrico Spanu

LE BELLEZZE DI SANTA MARGHERITA Spiagge sabbiose, mare azzurro e limpido, vaste pinete e macchia mediterranea fanno di Pula una località turistica per tutto l’arco dell’anno. Situato sulla costa occidentale del golfo di Cagliari, in un territorio dall’alta valenza naturalistica, il comune di Pula comprende tutto il litorale costiero di Santa Margherita: spiagge sabbiose, mare azzurro e limpido, vaste pinete e macchia mediterranea hanno favorito la realizzazione di importanti strutture ricettive e villaggi che puntano a un turismo che si estende per tutto l’arco dell’anno. Il paese, che conta circa settemila abitanti con punte molto più elevate nei periodi di alta stagione, rivela una forte vocazione all’accoglienza con bar all’aperto, ristoranti, negozi, laboratori artigiani: Pula da aprile a ottobre brulica di vita ed eventi nelle vie e nelle piazze. Ospita anche musei e tesori archeologici senza pari come il parco di Nora. Può anche essere scelto come location per il giorno del fatidico sì: grazie all’iniziativa “Pula va a nozze” la cittadina ha aperto le porte dei suoi luoghi naturalistici e storici più suggestivi per fare da sfondo indimenticabile ai matrimoni.

shutterstock.com/A.Enrico

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COSTIERA SULCITANA

by Edoardo Pisano

BEAUTIES IN SANTA MARGHERITA Sandy beaches, blue and clear sea, vast pinetes make of Pula a tourist place for the whole year Located on the Western coast of the Gulf of Cagliari, in an area which is rich in its offer of natural beauty, the municipality of Pula covers the entire coastline of Santa Margherita: sandy beaches, a blue and transparent sea, and vast stretches of pine trees and Mediterranean shrubbery have all contributed to the rise of prestigious tourist accommodations and villages which propose recreational opportunities the whole year round. The town, counting about seven thousand inhabitants but with many more during high season, shows its talent for hospitality with open-air bars,

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la costa tra S. Margherita di Pula e Chia Foto Enrico Spanu

restaurants, shops, artisanal workshops: from April to October, Pula oozes life and interesting events on its streets and squares. It also is the host to museums and unique archaeological treasures, such as the park of Nora. It also is an excellent location for that day of days: thanks to the project “Pula is getting married�, the town has opened its most enchanting natural and historical sites to stage an unforgettable marriage.


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Cala Cipolla - Domus de Maria

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COSTIERA SULCITANA

SPIAGGE DA SOGNO IL PARADISO È A CHIA

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Un angolo di Terra tra i più belli del Mediterraneo, lambito da un mare dalle acque trasparenti e bianche come quelle di sorgente, aree protette, dune e un patrimonio archeologico straordinario: è la costa di Chia, dichiarata dalla guida di Legambiente e Touring Club Italiano “Il mare più bello 2017” piazzandosi al primo posto tra le località balneari che ottengono le 5 vele.

One of the prettiest spots on the Mediterranean Sea, caressed by water as crystal-clear as spring water, protected areas, dunes, and an extraordinary archaeological heritage: this is Chia’s coastline, nominated the “most beautiful beach 2017” by the Legambiente and the Italian Touring Club, taking first position among “five-star beach destinations”.

Sette chilometri di spiagge paradisiache: sa Tuerra, Porto Campana, De su Sali e Su Giudeu, talmente bella da essere scelta come scenario per film e spot pubblicitari, con le sue candide dune ricoperte di ginepri secolari. E ancora Cala Cipolla, Cala del Morto sino a comprendere anche Tuerredda. Un tuffo in acqua e uno nell’archeologia dalla Torre di Chia, sino alle piccole cale che uniscono alla terra ferma l’isolotto di Su Cardolino, o lungo la bella spiaggia di Sa Colonia, con il suo cantiere di scavo che assomiglia a un museo a cielo aperto per ritrovare le radici remote di questo luogo come attestano le rovine dell’antica e prosperosa città fenicio punica di Bithia. Dietro, a fare da custodi gli eleganti fenicotteri rosa che hanno fatto dimora nell’incantevole stagno di Chia.

Seven kilometers of paradisiacal beaches: sa Tuerra, Porto Campana, De su Sali and Su Giudeu, all so gorgeous as to have been chosen as the backdrop for commercials, showing off its ancient juniper trees on the white slopes of its dunes. And then there is Cala Cipolla, Cala del Morto, right up to Tuerredda. Yoy can dive in the sea as you can in archaeology at the tower of Torre di Chia, and on towards the small coves which unite the mainland with the islette of Su Cardolino, or along the splendid beach of Sa Colonia, with its mines which look like an open-air museum, and you will get closer to the ancient roots of this area, as testified by the ruins of the antique and prosperous Phoenician city of Bithia, while the elegant pink flamingos are standing watch in the enchanting lagoon of Chia.

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LUNCH & DINNER WITH A BREATHTAKING VIEW ON THE SEA Tasty meat and fish specialties just a few steps from the sea: this is what the restaurant I Ginepri offers you. The restaurant gives you the opportunity to have lunch, dinner or an aperitif with a view on the splendid Porto Giunco bay, a unique and breathtaking location, where you can savor delicious traditional Sardinian and Italian cuisine.

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VILLASIMIUS

Porto Giunco - Villasimius - Foto Enrico Spanu

ALLA SCOPERTA DI PAESAGGI UNICI La pittoresca Villasimius è una cartolina di paesaggi costieri e collinari che offre archeologia, storia, escursioni naturalistiche, cultura e gastronomia. Dire Villasimius è dire spiagge e costa incontaminata e selvaggia. Ma dire Villasimius è dire soprattutto scoperta, quella riservata ai visitatori che, una volta raggiunto il piccolo borgo marinaro, si rendono conto che quest’angolo di Sardegna è mare, ma anche favoloso entroterra. La pittoresca Villasimius è una cartolina di paesaggi costieri e collinari, che mette a disposizione archeologia, storia, escursioni naturalistiche, cultura ma anche gastronomia. Affacciata sull’estremità sud orientale dell’isola, somiglia per conformazione a un triangolo costiero baciato da un mare pulito e cristallino e delimitata da spiagge: Capo Boi ad ovest, Capo Carbonara a sud e Punta Porceddus ad est. Il nord invece è spruzzato del verde della macchia mediterranea che rosicchia i monti del Sarrabus ed il massiccio dei Sette Fratelli.

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Punta Molentis - Villasimius - Foto Enrico Spanu

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VILLASIMIUS

DESCOVERING UNIQUE LANDSCAPES Villasimius is famous for its coast with wild, unpolluted beaches. Respecting the environment, tourist facilities will contribute to your enjoyable stay. However, visitors will be surprised to discover that this fishing village is also a good starting point to explore the amazing inland. Picturesque Villasimius is characterized by coastal and hilly landscapes that will suit all tastes with their archeology, history, nature excursions, culture and gastronomy. With its crystal clear sea and enchanting

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Marina di Villasimius - Foto Comune di Villasimius

beaches, Villasimius area is a triangle shape coastal zone including Capo Boi in the west, Punta Porceddus in the east and Capo Carbonara in the south. Sarrabus region with its Mediterranean scrub, and Sette Fratelli nature reserve represent the highlights of the northern area.

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ZONA A RISERVA INTEGRALE. Sono vietate la balneazione, la pesca professionale, sportiva e subacquea.

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VILLASIMIUS

L’AREA MARINA PROTETTA

ZONE B - C - D Sono consentite la navigazione a natanti ed imbarcazioni a bassa velocità non oltre i 10 nodi, la balneazione, le visite guidate subacquee.

CURIOSITÀ Nel 1999 é stata istituita dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

La ricchezza della zona rappresentata da una natura selvaggia e incontaminata dalla ricchezza di flora e fauna sono il meraviglioso regalo dell’Area Marina Protetta “Capo Carbonara”, istituita dal Ministero dell’ Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nel 1999. La zona ha una caratteristica forma triangolare e comprende il tratto di costa che parte da Capo Boi (Cala Pisano) e arriva fino a Punta Porceddus, comprese l’isola dei Cavoli e l’isola di Serpentara.

L’Area Marina Protetta è raggiungibile via terra da Cagliari (50 km) e da Muravera (50 km)

The marvelous protected marine area of “Capo Carbonara” which was established by the Ministry of the Environment and the Maritime Territory in 1999, is best represented by its pure and wild nature along with the richness of its flora and fauna. The protected marine area is a triangular zone that encompasses the stretch of coastline that runs from Capo Boi (Cala Pisano) to Punta Porceddus, including Isola dei Cavoli and Isola di Serpentara.

ENG If a marine mammal or a sea turtle is in difficulty call one of the following phone numbers: 1515, 1530 or +39 070 790234. Do not touch the animal and wait for the arrival of expert staff.

NUMERI UTILI Se avvisti una tartaruga o un cetaceo in difficoltà chiama il numero gratuito 1515, 1530 o all’Area Marina Protetta al numero +39 070 790234.

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VILLASIMIUS

FRA I TESORI DEL MUSEO ARCHEOLOGICO Nel cuore di Villasimius, il museo archeologico è dedicato al mare e alle antiche navi Ricco di zone espositive e ricostruzioni storiche, la sala più bella è probabilmente quella del mare nella quale il visitatore può scoprire non solo come i carichi venivano stivati ma anche come alcuni siano stati ritrovati. Ci sono esempi d’epoca punica, d’epoca romana e medievale. Bella anche la Sala del Santuario, nella quale sono in mostra i reperti ritrovati nel tempio fenicio - punico e romano di Cuccureddus. Nella Sala del Territorio è invece possibile ammirare i reperti archeologici ritrovati nei pressi della odierna chiesetta campestre di Santa Maria, un tempo sede di un edificio termale romano. Si potranno inoltre ammirare i reperti rinvenuti nella necropoli di Cruccuris e di Accu is Traias. La Sala del Relitto è una delle più ricche, dedicata alla nave aragonese naufragata nei pressi dell’Isola dei Cavoli, con il suo carico di cannoni e azulejos.

ENG The Archaeological Museum is dedicated to the sea and the ancient ships It is full of displays and historical reconstructions boasting splendid rooms dedicated to portraying the

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Museo Archeologico - Villasimius - Foto Villasimius S.r.l.

territory. The most beautiful room is probably the one devoted to the sea, Mare. Here you can discover not only how freight used to be loaded on ships, but also how some have been rediscovered. There are samples of findings from the Punic, Roman, and Medieval ages. The Sala del Santuario (room of the sanctuary) is no exception, displaying findings from the Phoenician temple and its Punic and Roman successors at Cuccureddus site. In the room dedicated to the territory, Sala del Territorio, on the other hand, you can admire archaeological artifacts from the surroundings of the rural church of Santa Maria, once the location of a Roman bathhouse. In addition, you can marvel at the relics found at the necropolis of Cruccuris and Accu is Traias. The room of the relic, Sala del Relitto, on the other hand, is one of the most abundant ones, exhibiting the treasures of the Aragonese ship that shipwrecked of the coast of Isola dei Cavoli with its load of cannons and typical ceramic tiles.


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VILLASIMIUS

MUSEO DEL MARE Casa Todde ospita dal mese di Agosto 2017 la Collezione Capai-Pusceddu che raccoglie più di 700 pezzi. Formatasi negli anni grazie alla curiosità, alla passione per il collezionismo e all’amore per il mare dell’armatore Giorgio Capai e della consorte, Candida Pusceddu. Gli oggetti, che arrivano al Comune di Villasimius grazie ad una donazione da parte della signora Maria Candida Pusceddu, trovano la loro giusta collocazione nelle sale di Casa Todde e vanno a costituire il Museo della Marina di Villasimius che, per bellezza e numero di pezzi, va a competere con importanti Musei analoghi, presenti nei paesi di grande tradizione marinaresca (Inghilterra, Portogallo, Italia etc.).

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Tra i pezzi esposti: bussole, ruote di timoni, fanali, uno scafandro del 1916, sestanti, grafometri, ancore, barometri, termoigometri, astrolabi, orologi, binocoli, oblò, lanciarazzi, modellini di imbarcazioni e arredi di pregio. Il Museo inoltre va arricchendosi sempre di nuovi pezzi grazie a donazioni recenti. In questo modo il museo del mare e ambiente diventano attrattive turistiche dove trasmettere conoscenza, conservazione e tutela dell’ambiente marino e costiero sia del Comune di Villasimius ma anche di altre aree della Sardegna. Il Museo del Mare “Giorgio Capai” via Roma, 60 Villasimius


ENG In August 2017, CasaTodde received the CapaiPusceddu Collection which comprises over 700 pieces. Accumulated over the years as the result of the curiosity, the passion for collecting, and the love for the sea of the ship-owner Giorgio Capai and his wife Candida Pusceddu. The objects, provided to the municipality of Villasimius thanks to a donation of Mrs. Maria Candida Pusceddu, find an ideal setting in the halls of Casa Todde, where they will constitute the Museo della Marina di Villasimius which, due to the number and the beauty of the artifacts, will be able to compete with similar marine-themed museums in other countries which share this tradition (UK, Portugal, etc.). Among the exhibited pieces: compasses, rudder wheels, lanterns, a diving suit from 1916, sextants,

peloruses, anchors, barometers, thermo hygrometers, astrolabes, clocks, binoculars, portholes, rocket launchers, scale models of ships, and high-end furnishing. The museum furthermore constantly acquires new pieces thanks to on-going donations. In this manner, the marine and environmental museum becomes a tourist attraction, where knowledge of sea and coast and the passion for their conservation find a meeting place, not only for the municipality of Villasimius but also for other regions of Sardinia.

The Museo del Mare “Giorgio Capai� Via Roma, 60 Villasimius.

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REAL ESTATE

VILLE INCANTEVOLI A DUE PASSI DAL MARE UN INVESTIMENTO PER LE TUE VACANZE Il Sud Sardegna è ricco di soluzioni indipendenti con giardino, immobili con valori compresi tra cinquecentomila e un milione di euro, anche se per le case più prestigiose il prezzo sale.

di Fabio Usai

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REAL ESTATE

COMPRA LA TUA VILLA IN SARDEGNA Il sud Sardegna è ricco di soluzioni indipendenti con giardino, immobili con valori compresi tra 500mila e un milione di euro, anche se per le case più prestigiose il prezzo cresce. A due passi dal mare, dove la presenza di ville è elevata, si possono trovare ottime opportunità di investimento. In tutta la costa sud, sono molteplici le possibilità di acquistare ville di pregio a valori nettamente inferiori rispetto alla Costa Smeralda, nonostante siano comunque situate in contesti ambientali magnifici, che nulla possono invidiare alle località più rinomate del turismo mondiale. Il sud Sardegna è ricco di soluzioni indipendenti con giardino, immobili con valori compresi tra cinquecentomila e un milione di euro, anche se per le case più prestigiose il prezzo cresce. Per chi non può abitarle tutto l’anno, la rendita d’investimento è garantita dalla forte richiesta di affitto in tutto l’arco della stagione turistica e non solo. Chi sceglie di investire in Sardegna e sceglie di farlo tra Chia, Pula, Villasimius, Costa Rei o Castiadas, farà un investimento azzeccato a valori di mercato che oggi sono mediamente di 3.500 euro a metro quadro con incrementi di valore previsti tra il 4-6% e rendite da affitto pari a 9-11% annuali. Cagliari diventa turistica e aumentano le opportunità di investimenti immobiliari Cresce anche la richiesta di appartamenti per le vacanze a Cagliari, una città che negli ultimi anni si sta fortemente esprimendo a livello turistico, con indici di crescita di presenze costante.

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by Fabio Usai

ENG At a stone’s throw from the sea, where there is a substantial presence of villas, you may find excellent opportunities to invest. All over the southern coast there are many opportunities to buy high-end villas, at rates that are far below those prevalent on the Costa Smeralda, even if they are still located in magnificent surroundings that leave nothing to be desired, and even compared to the most prestigious holiday destinations around the world. South Sardinia has many indipendent solutions, garden included. Real estate with a value between 500,000 and a million euros, though prices exceed those amounts for premium property. For those who are unable to live in their property year round, the yields of the investment are guaranteed by the great demand for rental accommodation, both during the main holiday season and in the off season. If you choose to invest in Sardinia and you wish to do so in the area between Chia, Pula, Villasimius, Costa Rei, or Castiadas, you are sure to make a spot-on investment that is around the average of 3,500 euros per M2 at market-value, with expected increases in value of between 4 and 6%, and rental yields between 9 and 11% annually. Cagliari is developing its tourist potential and the opportunities for investments in real estate Demand for holiday apartments is also on the rise in Cagliari, a city that, over the past years, has started to manifest itself emphatically in the field of tourism as demonstrated by the constant rise of visitors’ levels.


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CASTIADAS

di Michela Seu

LA PERLA DEL SUD EST Se c’è una location poliedrica per antonomasia, nel sud est dell’Isola, quella è Castiadas. Il centro abitato nasce nella seconda metà dell’800 coi detenuti dell’ex colonia penale, cresce con gli agricoltori giunti dai paesi limitrofi, dei quali diventa frazione, si trasforma con l’inclusione, 50 anni fa, di una nutrita colonia di tunisini (da non perdere, i primi di agosto, la festa dei panini tunisini, con musica folk e prodotti della tradizione nordafricana), e diventa, più o meno dal nuovo millennio, fiore all’occhiello del turismo anche di lusso. Succede così che, accanto ad agriturismi e b&b immersi nel verde, si trovino maestosi hotel, residence e resort dalle linee luxury, ben integrati con piazze e frazioni protagoniste di feste paesane oppure chioschi e locali presi d’assalto dalla movida notturna. Come fossero uno, dieci, centomila luoghi d’evasione.

ENG THE SOUTH EAST PEARL If there is one multifaceted location par excellence in the Southern part of the island, it must be Castiadas. As a residential area, it dates back to the second half of the 19th century, when the former prisoners of the penal colony settled there, alongside the farmers in the surrounding areas of which it became a district, transformed about fifty years ago by a group of settlers from Tunisia (and you shouldn’t miss, as a matter of fact, the Tunisian festival at the beginning of August, with folk music and traditional items from NorthAfrica) until it became, around the turn of the century, a crown jewel of luxury tourism as well. So besides agriturismi and B&Bs in the middle of the lush green areas, you can also find majestic, high-end hotels, residences, and resorts, neatly inserted in the neighborhoods and locations where the local holidays are celebrated, or nearby the kiosks and clubs where nightlife unfolds. It offers a myriad of getaways.

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Spiaggia di Cala Pira - Castiadas - Foto A. Masala

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CASTIADAS

LE SPIAGGE PIÙ SUGGESTIVE Prima del boom turistico, prima dell’attracco, nel 1875, dell’ispettore generale delle carceri, prima ancora che la terra paludosa venisse bonificata, loro esistevano e facevano bella mostra di sé: le spiagge di Castiadas, tanto paradisiache da essere spesso menzionate nelle più autorevoli guide e, non a caso, scelte come location per celebrare i matrimoni più romantici (grazie anche alla presenza di stabilimenti balneari di altissimo livello). La prima è Cala Pira, un’insenatura con sabbia quasi rosa e fondali trasparenti su cui si erge l’omonima torre di vedetta, seguita dalla più nota Cala Sinzias che persino Goletta Verde di Legambiente ha menzionato per la limpidezza delle sue acque. Poco più a nord Cala Monte Turno, spiaggia più bella d’Italia secondo la rivista Skyscanner, protegge dai venti Cala Sant’Elmo, una fisarmonica di piccole insenature sabbiose e scogli anche ripidi sul mare. Infine la solitaria Santa Giusta, con sabbia chiarissima e acque turchese intenso, idealmente divisa in due dal famoso Scoglio di Peppino, una prominenza rocciosa di rara suggestione che segna il confine fra Castiadas e Muravera.

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Spiaggia di Cala Pira - Castiadas

by Michela Seu

ENG The most evocative beaches. Before the boom of tourism, before – even – the inspector general for penal institutions landed here in 1875 and before the marshland was cleared, they were there already, showing off under the sun: the beaches of Castiadas, so paradisiacal as to be mentioned in the most authoritative guides and, not coincidentally, to be chosen as the most romantic locations to celebrate a wedding (also thanks to the presence of excellent beach establishments). The first to be mentioned is Cala Pira, an indenture with sand of an almost pink hue and transparent sea beds over which the homonymous watchtower rises, followed by the more widely known Cala Sinzias which has received praise from environmental organizations for its clear water. Slightly more towards the North you can find Monte Turno, with its luxuriant hillsides, which shields the cove of Cala Sant’Elmo against the wind, and a whole series of sandy indentures and rocky slopes, at times also steep, reaching towards the sea. And in conclusion we shouldn’t forget Santa Giusta, with its clear sand and intensely turquoise water, perfectly divided by the famous rocks of Scoglio di Peppino, an exceptionally picturesque formation which marks the border between Castiadas and Muravera.

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Cala Sinzias Foto Enrico Spanu

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Spiaggia di Cala Pira - Castiadas - Foto Enrico Spanu


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CASTIADAS

di Michela Seu

Cala Monte Turno - Castiadas - Foto Enrico Spanu

UNA TERRA BACIATA DAL SOLE

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Sapevi che Castiadas è il comune sardo con la più alta percentuale di agriturismo? Basta visitare il paese per capirne le ragioni.

A sun-kissed land. Did you know that Castiadas is the Sardinian municipality with the highest percentage of agriturismi? Just visit town and you will find out why.

Una sta nel fatto che, dalla bonifica operata dagli ex carcerati in poi, le terre di Castiadas – complice un clima mite quasi tutto l’anno - riescono a donare frutti di altissima qualità; l’altra risiede nell’intraprendenza di cittadini e amministrazioni che non solo hanno saputo apprezzare i prodotti della terra ma anche valorizzare il lavoro dei campi integrandolo perfettamente nell’offerta di turismo sostenibile e destagionalizzato (altro mirabile esempio di conversione è il teatro all’aperto Sa Mandria, 400 posti, sorto sulle ceneri di un alloggio per detenuti). Non è un caso se anche l’artigianato locale, qui, raggiunge livelli quasi artistici. E poi ce n’è una terza: l’ospitalità. Quella innata ospitalità che da sempre contraddistingue i sardi in generale, e i sarrabesi in particolare.

One factor is that the lands of Castiadas, after they had been remediated by the former inmates – and also thanks to a moderate climate the whole year round – manage to grow fruit of the highest quality; another is the entrepreneurial spirit of the inhabitants and institutions that have not only shown they value the produce of the land but have also promoted the appreciation for working the land, seamlessly integrating it with an offer of sustainable and allseasons tourism (another admirable example of conversion is the open-air theatre of Sa Mandria with its 400 seats, as it has risen from the ashes of a prisoners’ accommodation). It is no coincidence that also the local craftsmen reach almost artistic levels. And there is a third factor: hospitality.

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Le Vecchie Carceri - Castiadas


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di Edoardo Pisano

WWW.COMUNE.CASTIADAS.CA.IT

LA STORIA PASSA PER LE VECCHIE CARCERI La colonia penale, dismessa nel 1952, in estate diventa il cuore pulsante di Castiadas Le carceri di Castiadas furono costruite nel 1875 per volere del Ministero dell’Interno: insieme a sette guardie carcerarie sbarcarono nell’isola trenta detenuti, con il compito di bonificare e ridar vita ad una zona rimasta disabitata per più di 350 anni a causa delle carestie e delle epidemie cui era soggetta. Con il loro impegno, fu eretta la colonia penale più grande d’Italia, che in seguito arrivò ad ospitare più di duemila persone fra carcerati, agenti di custodia ed impiegati con famiglia al seguito. Il duro lavoro dei detenuti non mancò di ottenere importanti risultati nel campo dell’agricoltura e della pastorizia. La colonia penale cessò di esistere nel 1952, quando l’ETFAS, Ente di Trasformazione Fondiaria Agraria della Sardegna, frutto della riforma approvata in quegli anni, prese in appalto la zona per la riforma agricola, e la suddivise in sette aziende. Oggi le vecchie carceri si presentano a noi come un imponente edificio quasi totalmente ristrutturato, suddiviso in più parti: un cortile interno da cui ammirare l’intera struttura, la villa del Direttore, le celle, gli uffici e la farmacia. Durante la stagione estiva, nell’area della colonia penale vengono organizzate interessanti mostre legate all’artigianato, alla pittura, al settore agroalimentare, che permettono al turista di immergersi appieno nella storia di questo paese. A partire dall’ultimo venerdì di luglio e per i cinque venerdì successivi l’ex colonia penale sarà al centro della terza edizione dell’iniziativa culturale “Contendi contusu a Castiadas”: in occasione dell’inaugurazione, il 27 luglio alle 20, si terranno una passeggiata con guida museale alla scoperta della storia del complesso e un aperitivo coi vini della cantina di Castiadas.

ENG The Story goes for older prisons The old prisons of Castiadas were built in 1875 as ordered by The Home Office: thirty convicts together with seven prison officers landed in Sardinia with the task of rebuilding and giving new life to an area which had been deserted for more than 1500 years because of the famine and epidemics this land was subject to. With their commitment the biggest penal colony in Italy was built. It then reached a population of more than 2000 people among inmates, prison warders, employees and their family. With the convicts’hard work,important results were a chieved bothin agriculture and pastoral farming. The penal colony ceased to exist in 1952, when the ETFAS (The Sardinian Agricultural Land Credit Board), following the reforms of that period, contracted the area for the agriculture reform and divided it into seven companies. Today, the old prisons are an imposing and almost completely refurbished building with the Governor’s villa, the cells, the offices, the chemist’s and an inner garden where you can admire the entire structure from. In the Summer the area of the penal colony hosts many interesting handcrafts, painting or food exhibitions, giving the tourist the chance of a full immersion in the history of Castiadas. “The last Friday of July and for the five consecutive Fridays the former penal colony will host the third edition of the cultural festival “Contendi contusu a Castiadas”: on the occasion of the opening on the 27th of July at 8.00 PM a tour on foot will be led by a museum guide, to discover the history of the complex and to enjoy an aperitif offered by the winery of Castiadas.” INFO: www.comune.castiadas.ca.it T. +39 070 99 45 01

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Spiaggia di Costa Rei - Muravera - Foto Enrico Spanu


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MURAVERA

di Michela Seu Costa Rei - Foto Enrico Spanu

LUNGHE SPIAGGE BIANCHE Muravera è mare: precisamente 32 chilometri di spiagge in cui a enormi distese di sabbia scossa da avvincenti cavalloni (specie nelle ore pomeridiane) si alternano senza soluzione di continuità piccole insenature sabbiose o rocciose sfiorate appena da carezze d’acqua bassa color smeraldo. Ad appena 5, 10 minuti in bicicletta dal centro abitato si raggiungono le spiagge muraveresi da San Giovanni a Feraxi (restateci fino al tramonto!), passando per Torre Salinas e Colostrai: sabbia ambrata, mare turchese, servizi per famiglie e disabili motori, chioschi attrezzatissimi e ristoranti letteralmente in spiaggia. Ma se il desiderio è quello di perdersi fra cornici di gigli marini profumatissimi e distese perlate che degradano su fondali bassi e cristallini, allora è bene prendere l’auto: il lungomare di Costa Rei, a circa 15 minuti da Muravera, incanterà per i colori acquerello, le piscine naturali che formano gli scogli (uno fra tutti è l’imperdibile Scoglio di Peppino) e le numerose attrattive che la frazione turistica propone. Non è affatto un caso se anche l’autorevole Lonely Planet l’ha inserito fra le cinque spiagge più belle al mondo.

ENG An uncontaminated sea. Muravera means the beach: 32 kilometers of beaches, to be precise, where endless stretches of sand, rocked by riveting breakers (especially in the afternoon), are alternated with small inlets of rock or sand, caressed by the emerald water. At no more than five to ten minutes by bike from the residential areas you can reach the beaches of Muravera, from San Giovanni to Feraxi (stick around for the sunset!) by way of Torre Salinas and Colostrai: amber-colored sand, a turquoise sea, facilities for families and for the disabled, kiosks with all amenities and restaurants which are positioned right on the beach. But if you’d rather wander among the fragrant sea lilies and the stretches, shining with mother of pearl, softly descending underneath the shallow, crystalline coastal waters, you had better take the car: along the Costa Rei, at about fifteen minutes from Muravera, you will be kept in awe by the pastel colors, the natural swimming pools shaped by the rocky seabed (one of these, the Scoglio di Peppino, you do not want to miss out on) and the numerous attractions on offer by this tourist district. It is no coincidence that the authoritative Lonely Planet has included it in its selection of the five most beautiful beaches in the world.

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MURAVERA

by Michela Seu

IL PARADISO DELLE ESCURSIONI A Muravera e Costa Rei la vacanza è tutta da vivere all’aria aperta, per meglio scoprire e apprezzare il territorio intorno. Le escursioni a piedi, a cavallo o in mountain bike, per esempio, permettono di esplorare i sentieri del massiccio dei Sette Fratelli o l’antica miniera argentifera di Baccu Arrodas, avvolta dalla profumata vegetazione degli omonimi boschi, mentre per gli avventurieri del nordic walking è quasi d’obbligo un’escursione al granitico Monte Ferru. Gli appassionati di birdwatching e di fotografia naturalistica non potranno fare a meno di osservare le lagune di San Giovanni, Colostrai e Feraxi, dove il paesaggio è reso ancora più suggestivo dalla presenza di eleganti uccelli come i fenicotteri rosa, gli aironi e i falchi di palude. E al mare? C’è solo l’imbarazzo della scelta: i fondali di Portu de S’Illixi e Cala Sa Figu, nel promontorio di Capo Ferrato, offrono perfette immersioni per ammirare da vicino l’enorme varietà di piante marine e di pesci, oltre ai numerosi reperti come il famoso relitto romano al quale la vicina Baia delle anfore deve il nome. Nuotare, andare in canoa o in barca a vela consentono di avere un colpo d’occhio mozzafiato sulle montagne che incorniciano e riparano dai venti le cale, le spiagge – spesso attrezzate per beach volley e beach tennis – e il mare cristallino fino al largo.

ENG The excursion’s paradise. In Muravera and on the Costa Rei, vacations are best spent outdoors, so you can discover and enjoy the hinterland. Excursions on foot, on horseback or by mountain bike, for instance, allow you to explore the trails of the massif of Sette Fratelli or the antique silver mine of Baccu Arrodas, enveloped in the scented vegetation of the woods on these mountainsides, while for fans of Nordic walking an excursion to the granite mountain of Monte Ferru is almost obligatory. Enthusiasts of birdwatching and natural photography will not want to miss out on a visit of the lagoons of San Giovanni, 106

Colostrai, and Feraxi, where the landscape is rendered even more evocative by the presence of elegant birds such as pink flamingos, herons, and swamp harriers. And what about the sea? There is just too much to take in: the sea beds at Portu de S’Illixi and Cala Sa Figu, at the promontory of Capo Ferrato, offer a perfect opportunity to dive and admire up close the incredible variety of marine plants and fish, besides the countless finds, such as the famous Roman treasures after which the Baia delle Anfore nearby was named. If you go swimming, canoeing, or sailing, you can take a moment to admire the stunning landscapes behind you, where the mountains frame and shield the bays and beaches – which often have facilities for beach volley and tennis, too – and the clear water off the coast from the wind.


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Torre dei dieci cavalli - Marina di San Giovanni - Muravera - Foto A. Masala

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MURAVERA

MURAVERA L’ALTRA STAGIONE Le incantevoli spiagge di Muravera o le meravigliose bellezze ambientali e naturalistiche del territorio, sono forse appellativi e descrizioni troppo scontate per chi almeno per una volta ha avuto il piacere di visitare questa meravigliosa terra, ma è bene rilevare che Muravera può essere un attrattiva turistica anche nell’arco dell’altra stagione, quando la gran parte dei turisti che affollano le nostre spiagge, termina la propria vacanza estiva e riparte per il “continente”, come di sovente usiamo dire noi sardi, è in questo momento che a Muravera inizia una nuova stagione turistica. Di fatto nel comprensorio di Muravera esistono le alternative al classico turismo balneare, tanto da far puntare forte l’amministrazione locale sulla promozione della cosiddetta “altra stagione”: proprio quando la spiaggia non risulta più attraente come in estate, ci si può dedicare meglio, grazie anche ad un clima estremamente mite in primavera e in autunno, agli sport da vivere all’aria aperta: trekking, canoa, mountainbike, canyoning, arrampicata. Una rete di sentieri è stata ideata ed evidenziata da apposita cartellonistica per offrire percorsi da praticare a piedi, in bici o a cavallo, in piena autonomia o affiancati da guide esperte del territorio. Apposite running ways sono state realizzate per chi pratica queste tipologie di sport, sia a livello dilettantistico che professionistico.

ENG The enchanting beaches of Muravera, or the splendid natural beauty of the area, may well be too gratuitous descriptions if you are so lucky as to actually visit this fantastic region, but it is worth noting that Muravera can also be a tourist attraction in another season, when the majority of the tourists who flock to the beaches conclude their summer holidays and return to the European continent – which is how we Sardinians describe the world outside – and a new tourist season starts in Muravera. 109


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MURAVERA

As a matter of fact, there are alternatives to the classic beach holidays in the district of Muravera, so much so that the local authorities have committed themselves solidly to the so-called “other season”: and exactly when the beach is not as attractive as in the summer – also thanks to the extremely moderate climate in spring and autumn – you can dedicate yourself to outdoor sports: trekking, canoeing, mountain biking, canyoning, climbing. A network of tracks has been identified and laid out in printed material to offer routes to follow on foot, by bike, or on horseback, autonomously or accompanied by guides with experience in the area. Suitable running ways have been created for people who practice this sport, both at an amateur and at a professional level.

L’OSPITALITÀ E LA BUONA ACCOGLIENZA A MURAVERA È GARANTITA TUTTO L’ANNO Il paese di Muravera non è di certo da considerarsi come una mera e semplice sommatoria di case, ma piuttosto come una vera e propria rete di piccola ospitalità diffusa, una vera e propria proposta turistica, un nuovo prodotto, nel quale troviamo servizi, alloggi ma soprattutto un panorama di esperienze, di attrazioni ambientali e naturalistiche certamente meglio fruibili nella bassa e bassissima stagione. Mentre termina la stagione balneare e chiudono i battenti i più importanti Hotels e Resort di Costa Rei, a Muravera inizia l’altra stagione, le proposte di alloggio all’interno del paese non mancano, sono di fatto presenti b&b, affitta camere e piccoli hotel che combinati all’offerta di servizi escursionistici, alla buona cucina e genuina ospitalità, rendono Muravera il prodotto turistico ideale per gli short break invernali, adatto a tutti coloro che amano i ritmi lenti della bassa stagione uniti alla convivialità offerta da gente autentica. Un’esperienza tutta da gustare anche perché Muravera in abiti d’autunno e in primavera è forse anche più bella. 110

Portico Petretto, centro storico Muravera, Foto Martina Caredda

ENG Hospitality and a warm welcome are guaranteed in Muravera the whole year round. The town of Muravera cannot be considered a mere collection of houses, but rather as a true network of small scattered accommodations, a real and original tourist offer, a new product, where we can find services, lodgings, but above all a panorama of experiences, of natural attractions which can surely be better appreciated in half and low season. As the beach season ends and the most important hotels and resorts on Costa Rei close their gates, the other season starts in Muravera and the offer of accommodations in town abounds; there are B&Bs, rooms for rent, and small hotels which, in combination with the availability of touring services, great cuisine, and genuine hospitality, render Muravera the ideal tourist option for short winter breaks, suitable for all who love the slow rhythm of the low season as it is combined with the conviviality offered by authentic people. It is an experience to be fully enjoyed, as Muravera may well be prettier in its spring and autumn colors.


Foto Giorgio Fanni

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MURAVERA

di Michela Seu

IN TAVOLA

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La conformazione del territorio, il clima mite e una cultura gastronomica fortemente identitaria mantengono immutati profumi e sapori inconfondibili.

Food speciality. The way the region is shaped, its moderate climate, as well as the strong awareness of culinary traditions all safeguard the transmission of unaltered and unmistakable scents and flavors.

Come quelli della fregola, pasta di semola molto più grossa del cous cous, condita spesso con le arselle delle peschiere locali, delle cozze alla marinara, delle anguille e dei muggini (tanto tipici da essere celebrati in una festa estiva sul piazzale di San Giovanni). Proprio dai muggini proviene “l’oro sardo”, la bottarga, uova essicate che diventano polvere ambrata al profumo di mare. Non da meno è la cucina agropastorale, col maialetto arrosto su un letto di mirto e con i formaggi - caprino e pecorino su tutti accompagnati spesso da un calice di buon Cannonau. Anche sulla frutta Muravera gioca facile: è indiscussa patria degli agrumi (come testimonia l’omonima sagra, uno degli appuntamenti folk più importanti di tutta l’Isola) utilizzati sia per le spremute che per produrre i tipici liquori di limone, arancia e mandarino. La forza della tradizione sta riportando in auge anche il vino di arance, un passito così singolare da meritare d’essere portato a casa come souvenir.

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Foto claudiazedda.it

Take fregola, for instance, a specialty made of durum wheat semola, similar to a chunkier type of cuscus, often garnished with locally caught shellfish, or mussels alla marinara, eel and grey mullet (which are even celebrated during a summer festival on San Giovanni square). It is the mullet, in fact, which is the source of the “Sardinian gold”, bottarga, the cured roe which becomes an amber, sea-scented powder. Just as worth-while is the cuisine of the countryside, with its roast suckling pig with myrtle berries, and the – goat and sheep – cheese which often is paired with a glass of Cannonau. But also the fruit in Muravera is an easy winner: it is an undisputed home for citrus fruit (as testified by the feast dedicated to its harvest, which is one of the most important popular events on the island) which is used both for fruit juice and to produce the typical liqueurs based on lemon, orange, and mandarin. The resilience of certain traditions is also manifest from the come-back of orange wine, a sweet wine which is so unique that it certainly deserves to be brought back home as a souvenir.


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MURAVERA

LAVORATO A MANO Mani che intrecciano, che ricamano, che tessono e che affilano. Mani che attingono dalla natura per realizzare autentici tesori d’arte: accade così per la realizzazione di numerosi e pregiati manufatti che la tradizione locale tramanda. Come le launeddas, antichi strumenti a fiato della cultura folk sarda, costruite assemblando e cesellando le migliori canne di fiume fino a ottenere vibrazioni e suoni perfetti. La lavorazione del baco da seta per produrre il pregiato tessuto fu una fortunata intuizione di Donna Francesca Sanna Sulis divenuta così, nella seconda metà del ‘700, la prima imprenditrice sarda (ripercorre la sua storia il Mif, museo dell’imprenditoria femminile). Ancora oggi, specie passeggiando fra le vie del centro storico, non è raro sentire lo schiocco dei vecchi telai che ordiscono fili, trame e colori per la composizione di tappeti e arazzi. Gli stagni donano invece il giunco, pianta dai lunghi fili resistenti intrecciati dalle donne per realizzare comodi cestini su cui riporre il pane. Fatto a mano, naturalmente.

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Foto visitmuravera-costarei.it

di Michela Seu

ENG Hand-made. Hands braiding, embroidering, weaving, and honing. Hands which draw from nature to create authentic works of art: this is what transpires during the manifold manufacturing of exquisitely crafted products within the framework of local tradition. Take the launeddas, for example, an antique woodwind instrument which is part of Sardinian folk traditions, built by assembling and carving the best sweet-water cane until the perfect vibration and sound is attained. The processing of the silk worm for the production of this costly fabric was the result of a fortunate intuition of Donna Francesca Sanna Sulis who thereby became, in the second half of the 18th century, the first Sardinian businesswoman (her story is an important theme of the Mif, the museum dedicated to female entrepreneurs). Even today, especially as you stroll along the streets of the historical center, it is not uncommon to hear the click-clack of the old weaving looms as they combine thread, pattern, and color to compose rugs and tapestry. The inland ponds, on the other hand, donate the reed with which the women create, by weaving it in endless and lasting patterns, baskets to serve bread on. All handmade, of course.


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di Michela Seu

MURAVERA

DONNA FRANCESCA SANNA SULIS E IL MIF C’è un museo, a Muravera, che forse più di tutti riesce a esprimere il carattere, ambizioso e altruista al contemo, dei suoi abitanti: è il Mif, Museo dell’Imprenditoria Femminile. L’omaggio è rivolto a Donna Francesca Sanna Sulis, imprenditrice del ‘700 passata alla storia come la donna dei gelsi, perché proprio dalla lavorazione dei gelsi, e del baco da seta, ricavò tessuti pregiatissimi (vestì molte dame dei Savoia e persino Caterina di Russia). Fu un progetto davvero lungimirante quello della muraverese, considerato che non solo trasformò la propria abitazione (prima di Muravera e poi di Quartucciu) in laboratorio industriale utilizzando sempre le tecniche più all’avanguardia, ma investì tantissimo sulla formazione e sulla gratificazione delle proprie dipendenti. Alla sua morte, alla veneranda età di 94 anni, lasciò tutto ai bisognosi.

Anche l’interessante museo del centro storico si è rinnovato, con pannelli esplicativi e totem multimediali in cui vita privata, vita pubblica e storia dell’imprenditoria femminile si intrecciano in un racconto ricco di spunti ed emozioni: e non ci sono dubbi che, sull’onda di Donna Francesca, il museo si rinnoverà ancora.

ENG Donna Francesca Sanna Sulis and the Mif. There is a museum in Muravera which perhaps expresses best what the character, ambitious and selfless at the same time, of its inhabitants is like: this is the Mif, Museo dell’Imprenditoria Femminile, the museum for female entrepreneurship. It is a homage to Donna Francesca Sanna Sulis, businesswoman of the 18th century, remembered as the mulberry woman, because it was through the processing of the mulberry and the silk worm that she obtained the most exquisite fabrics (she was the dresser for many ladies from the court of Savoy, and even Catherine of Russia). It was a truly far-sighted project of this Muravera woman, considering that she not only transformed her own home (first in Muravera and later in Quartucciu) in a manufacturing workshop, always applying the latest industrial technology, but that she also invested heavily in the training and rewarding of her own employees. After her death, at the venerable age of 94, she left her entire estate to the needy. This interesting museum in the historical center has also been renewed with the introduction of explanatory boards and multi-media totems through which the private and public history of female entrepreneurship are woven through a story which is brimming with inspiration and emotions: and without a doubt, the museum will continue to renew itself, just as Donna Francesca did.

www.mifmuravera.it

Foto mifmuravera.it

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UN HOTEL IDEALE PER SOGGIORNI DI RELAX S U L L A C O S TA S U D O R I E N TA L E D E L L A S A R D E G N A restaurant hotel

RIO MOLAS RESTAURANT HOTEL Località Rio Molas Ex S.S. 125 Km 59.400 Muravera (CA) TEL. +39 070 9930176 FAX +39 070 307703 hotelriomolas@gmail.com 120

www.residenzariomolas.com


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COSTA REI UN SOGNO INIZIATO NEGLI ANNI ’60

MURAVERA

ENG La storia di una delle mete turistiche più ambite dai visitatori di tutto il mondo. La nascita di Costa Rei risale alla metà degli anni ’60 e fu creata sul modello della Costa Smeralda. L’intuizione venne al belga Guido Van Alphen, figlio del titolare di una agenzia immobiliare, deciso a replicare il progetto portato avanti dal principe ismaelita Karim Aga Khan nella zona di Arzachena. L’imprenditore belga, con alcuni soci, raccolsero il capitale necessario e comprarono le terre da alcuni pastori, dando il via alle prime lottizzazioni tra Capo Ferrato a Cala Sinzias. Splendide ville spuntarono dal nulla, molte delle quali realizzate su disegno di Eric Balliu, vincitore del Premio Roma Architettura. Furono realizzati il futuro Grand Hotel Capo Boi, vicino a Villasimius e il primo villaggio a Torre delle Stelle. Per il nome si prese spunto dalle carte militari dove venivano segnalati lo stagno denominato Piscina Rei e la collina Sa Punta Rei.

Loc. Piscina Rei - Muravera - Foto Giorgio Fanni

The foundation of the Costa Rei resort dates back to the mid-1960s and was based on the model of the famous Costa Smeralda. It was developed on the initiative of the Belgian Guido Van Alphen, son of the owner of a real estate agency, who wished to follow the example set by Prince Karim Aga Khan in the area of Arzachena. This Belgian entrepreneur, together with some partners, raised investment capital, purchased land from the local shepherds and carried out the first development projects between Capo Ferrato and Cala Sinzias. Splendid villas came into being, many of them designed by Eric Balliu, winner of the award Premio Roma Architettura. Other projects included the Grand Hotel Capo Boi at Villasimius and the first village at Torre delle Stelle. The name for the resort was chosen from the military maps which indicated the marsh area known as Piscina Rei and the hill of Sa Punta Rei.

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VILLAPUTZU

di Edoardo Pisano

Panoramica Porto Corallo - Villaputzu - Foto Nicolas Ghiani

FRA SPIAGGIA, BIRDWATCHING E WEDDING TOURISM La presenza di un’area umida a ridosso del litorale, con possibilità di osservare esemplari di pollo sultano, germano reale e fenicottero rosa, rendono indissolubile a Villaputzu il binomio della vacanza dedicata non solo alla spiaggia ma anche alla natura e alle escursioni avventurose.

Il paesaggio di questo tratto di costa orientale, Costa di Murtas, è praticamente rimasto intatto ed è per questo uno dei più selvaggi. Talmente affascinante e incontaminato che diverse spiagge possono essere elette a location per il giorno del fatidico sì: per favorire il wedding tourism l’amministrazione locale vi ha infatti collocato diverse sedi staccate di uffici di stato civile, il che rende possibile celebrare civilmente il matrimonio a tutti gli effetti e all’interno di un contesto naturale all’aperto irripetibile. Oltre agli stagni di Murtas e S’acqua Durci, otto suggestivi chilometri con la bianchissima sabbia quarzosa di Cala di Murtas, quasi abbracciata dai due promontori dove svettano la Torre di San Lorenzo e Torre Murtas. Sullo sfondo, spunta l’affascinante e leggendario Castello di Quirra abbarbicato sull’omonimo monte soggetto a fenomeni carsici che per questo offre la possibilità di

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esplorarne le affascinanti grotte: sono una dozzina ed è possibile visitarle in interessanti escursioni guidate. Da qui vale la pena raggiugere le vicine rovine del borgo minerario di Baccu Locci che culmina ad ovest con l’altopiano del Monte Cardiga: quest’ultimo, per singolarità scenica e geologica dei canyon di origine marina, rappresenta un unicum nel territorio sardo che calamita amanti delle attività sportive outdoor come trekking, corsa, mountan bike e climbing. La spiaggia più vicina al paese è sulla foce del Flumendosa. A quattro chilometri ecco la stupenda Porto Corallo e il suo moderno porto turistico sovrastato da una delle quattro torri del sistema difensivo di fattura aragonese. Vicino c’è l’incantevole Porto Tramatzu: sabbia fine accanto al verde e ai profumi della macchia mediterranea, acque fresche e limpide.


Spiaggia di Murtas - Villaputzu - Foto Alex Follesa

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VILLAPUTZU

by Edoardo Pisano

FROM THE BEACH TO BIRDWATCHING AND WEDDING TOURISM The presence of a humid area behind the coastline – where you can spot the purple swamp hen, mallards or pink flamingos – create an inseparable connection between holidays in Villaputzu and the enjoyment of nature and adventurous excursions. The landscape of this part of the Eastern coast, Costa di Murtas, has basically remained intact, which is why it is one of the most rugged areas: besides the inland pools of Murtas and S’acqua Durci, eight enchanting kilometers with the whitest quartz-rich sand of Cala di Murtas, a beach which is partially closed due to military constraints, and practically embraced by two promontories where the towers of Torre di San Lorenzo and Torre Murtas rise. In the background the fascinating and legendary castle Castello di Quirra stands out, clinging to the top of the mountain which is rich in karst features, which can be admired while visiting the fascinating caves below its surface: they are a dozen which can be visited by joining an interesting guided tour. From there, it is worthwhile to move on to the

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Porto Corallo - Foto Fabio Crobu

abandoned mining town of Baccu Locci nearby, which culminates in the West in the plateau of the mountain Monte Cardiga: the latter represents, on account of the scenic and geological particularity of the canyons of marine origins, a unique phenomenon in the Sardinian territory, which attracts fossil enthusiasts, as well as those of natural sciences and of outdoor activities such as trekking, climbing, and mountain biking. The beach which is closest to town, covered in white sand, is located around the estuary. At four kilometers lies the stunning port of Porto Corallo with its modern marina and the six towers in the background which were part of the line of defense built by the Aragonese. Nearby you can find the enchanting port of Porto Tramatzu: the finest sand along the fragrant Mediterranean vegetation on one side and the fresh, clear water of the sea on the other.


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Chiesa di San Nicola - Foto Fabio Grobu

AD AGOSTO IL FESTIVAL DELLE LAUNEDDAS Villaputzu vanta un’importante e antica tradizione di suonatori di Launeddas. Anche adesso è presente una vivace e giovane compagine di suonatori, costituiti in un’associazione culturale che da undici anni organizza un importante evento musicale dedicato allo strumento. Il Festival delle Launeddas va in scena quest’anno dal 3 al 5 agosto su un palco con alle spalle la suggestiva scenografia di Piazza Marconi.

Torre di Porto Corallo - Foto Fabio Marras

ENG MASTERS OF THE LAUNEDDAS Villaputzu boasts an important and ancient tradition of players of the Launeddas which has conferred to it, since the latter part of the 19th century, prestige and fame throughout Sardinia. The strong awareness of the own traditions on the part of the town’s population has guaranteed that even today it is the home to a young and vivacious band of players, organized in a cultural association which since eleven years has organized an important annual festival dedicated to this musical instrument. 127


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Rio Buddidroxia - Villaputzu - Foto Nicolas Ghiani


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VILLAPUTZU

di Edoardo Pisano

Foto Fabio Crobu

UNA TERRA ABITATA FIN DALL’ANTICHITÀ Affascinanti destinazione turistiche ambite tutto l’anno da appassionati della natura incontaminata con grotte da esplorare, una serie di spiagge sabbiose interrotte da promontori e insenature dove impera la melodia delle launeddas, di cui qui sono maestri, e nidifica il timido fenicottero rosa. Ma questi stessi luoghi erano stati scelti fin dal paleolitico per fare da sfondo alla vita di tutti i giorni, avendosi garantito anche un affaccio sul delta del Flumendosa. Per questo il territorio e il paese di Villaputzu, a circa ottanta chilometri a nord est di Cagliari, erano stati occupati in seguito dai punici e infine dai romani. Sono innumerevoli le testimonianze storiche e archeologiche che questo lembo di terra nella regione del Sarrabus può vantare. Le antiche vie e case del paese, che conta cinquemila abitanti, sono in pietra. Qui si è tramandata ed è ben viva l’arte della cestineria, della lavorazione artistica del rame e della pietra, della conciatura delle pelli.

ENG Now they are attractive tourist destinations, sought throughout the year by fans of unspoiled nature, with caves to explore, a series of sandy beaches interspersed with promontories and inlets, accompanied by the melodies of the launeddas of which they are true masters in this area, right where the shy flamingo has its breeding grounds. But these very grounds were chosen as a residential area as early as the paleolithic age, as it also gave access to the delta of the Flumendosa river. For this reason, the territory around Villaputzu, at about eighty kilometers to the North-East of Cagliari, was conquered subsequently by the Carthaginians and the Romans. There are countless historical and archaeological testimonies which this stretch of land, the Sarrabus region, can boast of. The antique streets and houses of the town, which counts five thousand inhabitants, are made of natural stone and sometimes they follow the natural shape of the river’s estuary. This is where the art of basket-weaving has been passed on through the years, as well as the artistic processing of copper and stone, and leather workmanship.

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ESCURSIONI

di Stefano Usai

TREKKING AL CASTELLO DI QUIRRA CON LA GUIDA Il monte Cudias è un rilievo montuoso a forma di cono rovesciato la cui cima si trova a 296 metri sul livello del mare Nel territorio del Comune di Villaputzu, proprio in cima alla vetta, sorgono resti del maniero di Quirra che domina la vallata con le sue profonde spaccature nella roccia e i suoi panorami mozzafiato. Un’imponente falesia di calcare rossastro si dirama in direzione sud ovest nord est, meta di arrampicatori famosi come Maurizio Zanolla (manolo) e Silvio Mondinelli (Gnaro). Il percorso ad anello per escursionisti esperti che vi consiglio è lungo 8 chilometri, parte dalla chiesa di San Nicola, edificata probabilmente nella seconda metà del XII o agli inizi del XIII secolo, e necessita di grande attenzione, ottima attrezzatura (scarpe da trekking, zaino completo degli accessori personali e borraccia d’acqua) e una grande passione che sarà ampiamente ripagata.

Foto Giorgio Fanni

Lasciata alle vostre spalle la chiesa, dovrete guadare il letto di un torrente e affrontare un’irta salita fino all’ingresso della grotta di “Giannicu Mele”. Fra campi di asfodelo e olivastri, in località Cirreddi visiterete Su Presoni, una sepoltura di epoca romana situata alle pendici di un dirupo roccioso, vicino al Rio Quirra e al villaggio medievale. Una volta giunti alla chiesa di Santa Maria Su Claru e al vicino nuraghe, seguendo attentamente la guida, raggiungerete la vetta del monte trovandovi di fronte i resti del maniero. Potrete riposare e respirare l’incanto della natura e della storia, ricco di leggende legate alla figura di donna Violante Carròs, passata alla storia come abile e sanguinaria.

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EXCURSIONS

by Stefano Usai

QUIRRA’S TREKKING Mount Cudias is a mountainous relief in the shape of an upturned cone, the top of which is at 296 meters above sea level. Found in the territory of the municipality of Villaputzu, at the very peak stand the ruins of the manor of Quirra that dominates the surrounding valleys with its profound rifts in the rocky terrain and breathtaking panorama. An imposing cliff runs from the South-West to the North-East, showing its calcareous reds, a fixed destination for famous climbers like Maurizio Zanolla (Manolo) and Silvio Mondinelli (Gnaro). The loop itinerary that I recommend to expert adventurers is 8 kilometers long, begining at the church of San Nicola, probably built in the second half of the 12th or at the beginning of the 13th century, requires full focus, serious equipment (trekking shoes, complete backpack with personal accessories and water flask) as well as great enthusiasm that will be, nevertheless, fully rewarded. Once you leave the church behind you, you will have to follow the bed of a stream and face a rocky climb up to the entrance of the cave of “Giannicu Mele”. Between the fields of asphodel and wild olive trees you will be able to visit Su Presoni in the area of Cirreddi, tombs from Roman times, located at the foot of a rocky cliff, close to Rio Quirra and the medieval village. Once you get to the church of Santa Maria Su Claru and the nuraghe tower nearby, following your guide closely, you will reach the peak of the mountain and face the ruins of the manor. The expert: Stefano Usai, Environmental Tour Guide

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Foto Giorgio Fanni


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Masua, Foto Veronia Pillai


12 ESCURSIONI

di Michela Seu

I TREKKING DELLE TRE M MARE, MONTI, MINIERE sono qui nella costa sud-ovest della Sardegna.

Percorsi nei quali in un solo colpo d’occhio ti si stagliano davanti le montagne su cui si adagiano le miniere del Sulcis Iglesiente (oggi dismesse, ma fino a pochi decenni fa fiore all’occhiello dell’industria mineraria nazionale), il mare azzurro fino all’orizzonte e persino le chiesette intitolate alla santa protettrice dei minatori: Santa Barbara. Da qualche anno esiste ufficialmente il cammino minerario di Santa Barbara, che da Iglesias parte e a Iglesias ritorna esplorando tutto il Sulcis-IglesienteGuspinese in 386 chilometri (407 con le varianti) di

shutterstock.com / Atzori Riccardo

sentieri, mulattiere, strade sterrate e un po’ di asfalto. Troppo impegnativo? Niente di meglio che il trekking dei 5 faraglioni, patrimonio Unesco, da Funtanamare a Nebida. Due orette o poco più in un saliscendi di macchia mediterranea piegata dal vento, cale di sabbia bianca finissima e costoni rocciosi a picco sul mare che presentano ruderi minerari come la laveria Lamarmora. Culmina con la vista del più famoso dei cinque: Concali su Terràinu, noto col ben più elegante nome di Pan di Zucchero per la somiglianza con Pão de Açúcar di Rio de Janeiro.

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12 EXCURSIONS

by Michela Seu

TREKKING TOURS AMONG SEA, MOUNTANS AND MINES are here in the south-west coast of Sardinia Paths in which at first glance you stand in front of the mountains where lie the mines of Sulcis Iglesiente (now abandoned, but until a few decades ago was the main of the national mining industry), the blue sea to the horizon and the small churches named after the patron saint of miners: Santa Barbara. For some years the mining route of Santa Barbara officially exists, it starts from Iglesias and returns to Iglesias exploring the whole Sulcis-IglesienteGuspinese in 386 kilometers (407 with variations) of paths, mule tracks, dirt roads and a bit of asphalt.

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Too demanding? Nothing better than the trekking of the 5 Faraglioni (Stacks), UNESCO heritage, from Funtanamare to Nebida. Two hours or so in a hike between Mediterranean bushes bent by the wind, cale of powdery white sand and rocky cliffs overlooking the sea that have the mining ruins such as the laveria Lamarmora. It culminates with the sight of the most famous of the five: Concali su Terràinu, known by the much more elegant name of Pan di Zucchero (Sugar Loaf) by similarity with Pão de Açúcar (Sugar Loaf) of Rio de Janeiro.


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ESCURSIONI

di Michela Seu

Foto di Alberto Secci

PASSEGGIANDO SULLA SELLA DEL DIAVOLO Si tratterebbe della sella che Lucifero avrebbe perso durante la battaglia con gli angeli nel tentativo di impadronirsi del Golfo Almeno due sono i modi di vivere il Poetto, il litorale turchese fra Quartu e Cagliari. Uno è dal di dentro, per godere del relax e del divertimento che la spiaggia dei centomila offre. L’altro è dall’alto: dalla Sella del Diavolo, promontorio suggestivo almeno quanto il nome che porta (si tratterebbe della sella che Lucifero avrebbe perso durante la battaglia con gli angeli nel tentativo di impadronirsi del Golfo). Dal piazzale che sovrasta l’intima spiaggia di Calamosca si intraprende la strada verso l’omonimo hotel e, da qui, via verso un sentiero ripido in roccia calcarea. La fatica del primo tratto è ripagata dalla vista: si possono ammirare Cala Fighera, piccola insenatura dal mare turchese, il Golfo degli Angeli e il Faro di Cala Mosca. Fra olivastri, ginepri e palme, ecco affiorare i resti di un fortino militare e della Torre di Sant’Elia (1292), oltre alle cisterne punica e romana (pohuet significa proprio pozzetto, in catalano). Vale la pena salire ancora, fino all’area dedicata alla dea Astarte. Siamo a quota 135 metri, il cielo è limpido, il mare brilla sotto i raggi del sole e una leggera brezza porta con sé i profumi di salsedine e di macchia mediterranea. Imperdibile.

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EXCURSIONS

by Michela Seu

WALKING ON THE “DEVIL’S SADDLE” You can experience Poetto beach in at least two ways, that turquoise strip between the cities of Quartu and Cagliari. One is when you are on it, as you relax and enjoy all the fun the beach of a hundred thousand has to offer. The other comes to you from up high: on top of the promontory of Sella del Diavolo, a cape that is at least as fascinating as the name it bears (i.e. the ‘Devil’s Saddle’, supposedly the saddle Lucifer lost when battling the angels for the ownership of the Gulf of Cagliari, a.k.a. Gulf of the Angels). From the square that overlooks the intimate little beach-area of Calamosca, you head for the hotel that bears the same name, and from there you climb up the steep trail over the calcareous rock. The effort spent on the first stretch is paid for by the amazing

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panorama: you can see the inlet of turquoise water at Cala Fighera, the gulf of Golfo degli Angeli, and Cala Mosca lighthouse. Surrounded by wild olive trees, juniper and palms, the ruins of a military fortification rise up, as well as the Tower of Sant’Elia (1292), in addition to the Phoenician and Roman cisterns (pohuet is the Catalan word for well). It is worthwhile to keep climbing, right up to the area dedicated to the goddess Astarte. We are at an altitude of 135 meters, the sky is clear, the sea is glistening under the rays of the sun, and a soft breeze carries the fragrance of salt and Mediterranean shrubs. You do not want to miss out on this experience.

SARDINIA MAGAZINE

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ARTE E ARTIGIANATO

di Edoardo Pisano

VELA REALIZZATA DALLO SCULTORE ROBERTO ZIRANU info@robertoziranu.com www.robertoziranu.com FOTO TRATTA DA: www.sardegnartigianato.com

IL FERRO DIVENTA ARTE CON ROBERTO ZIRANU Un materiale freddo, di poco valore e apparentemente privo di espressione come il ferro fra le sue mani sapienti diventa arte allo stato puro. Grazie all’interazione col martello e col fuoco forgia pezzi unici, capaci di arredare gli interni con uno stile senza tempo e con un’eleganza e una perfezione, figlie di una manualità e di una tecnica fuori dal comune. Roberto Ziranu, fabbro da cinque generazioni, grazie alla curiosità e alla voglia di sperimentare, da predestinato artigiano è diventato un affermato e apprezzato scultore del ferro. Nato e vissuto a Orani dove ha ereditato questa passione dal padre Silverio , ha da qualche tempo trasferito a Nuoro la sua bottega. Dopo anni di ricerca e sperimentazione è riuscito a presentare il ferro sotto un’altra veste. Il passato e il futuro si incontrano dentro la duttilità di questa materia grigia, di cui Roberto ha liberato i colori donandole “luce e riflessi”. Nelle mostre itineranti, collettive e personali, presenta le sue opere che colpiscono per la capacità inventiva e interpretativa e per le variazioni cromatiche dall’oro al blu, impresse con il solo uso della fiamma, che richiamano il sole, il vento e il mare in un gioco di temperature che trasforma il suo ferro in autentica emozione visiva. 143


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ART AND CRAFTSMANSHIP

by Edoardo Pisano

BUSTINO DI ROBERTO ZIRANU info@robertoziranu.com www.robertoziranu.com FOTO TRATTA DA: www.sardegnartigianato.com

ROBERTO ZIRANU, WHEN IRON BECOMES ART A cold material of little value and seemingly lacking expression, like iron is, becomes in his wise hands pure art. Thanks to his interaction with the hammer and the fire, he forges unique pieces, which are able to furnish interiors with timeless style and with elegance and perfection that originate from exceptional manual skills and an unusual technique. Roberto Ziranu, a blacksmith for five generations, far from remaining that predestined artisan, thanks to his curiosity and the desire to experiment, has become a well-known and appreciated sculptor of the iron. Roberto was born in Orani, where he has lived and has inherited this passion from his father Silverio. Since

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some time, he has moved his workshop to Nuoro. After years of research and experimentation, he has succeeded in presenting the iron beneath another guise. Past and future meet in the ductility of this gray material, of which Roberto has freed the colors by giving them “Light and reflections�. In his travelling exhibitions, collective and personal, he displays his works that hit due to the inventive and interpretative ability and for the chromatic variations from gold to blue, impressed with the only use of the flame that recall the sun, the wind and the sea in a play of temperatures that transform his iron into an authentic visual emotion.


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shutterstock.com /Gianluigi Becciu


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ARTE E ARTIGIANATO

di Elsa Pascalis

FRA ARTI E TRADIZIONI I sardi custodiscono il carattere fiero dell’insularità. Sarà per questo che è un popolo che ama fare e che fa bene, anzi benissimo. Ed è la terra stessa con le sue tradizioni a suggerire spunti inattesi e percorsi fuori frontiera nella produzione di un artigianato tra i più originali e raffinati d’Italia. Non c’è paese in Sardegna che non custodisce e tramanda i segreti della ceramica, della tessitura, dell’oreficeria, dell’intaglio del legno, della minuziosa oreficeria, del tessuto, della lavorazione dei metalli, la coltelleria, il vetro, la più bella cestineria, la pelletteria e il ricamo. L’artigianato è lavorato ancora secondo le antiche regole, con simboli e colori dai precisi significati, legati alle occasioni della vita e ai differenti utilizzi. Le forme asciutte ed eleganti che furono della tradizione nuragica si amalgamano a certi caratteristici motivi ricorrenti nei tratti ornamentali rivelando le antiche radici figlie di un gusto che racconta di secoli e secoli di confronti culturali. Non è difficile in Sardegna, passeggiando nei piccoli paesi, lasciarsi sedurre dalle piccole botteghe artigiane scrigni di piccole arti nobili dove la storia è raccontata dagli oggetti comuni che sono bagaglio di conoscenze trasmesse di generazione in generazione. Due prestigiose fiere estive, la Fiera dell’Artigianato artistico della Sardegna di Mogoro (28 luglio - 2 settembre) e più o meno nello stesso periodo Tessingiu a Samugheo, unico centro della Sardegna ad avere un museo dedicato alla tessitura, il MURATS (Museo Unico Regionale dell’Arte Tessile Sarda), sono l’occasione ideale per ammirare il lavoro degli artigiani locali che partono dalle radici senza restarne radicati, per offrire un artigianato lontano dal folklore per sconfinare nell’arte, nella moda e nel design. Il mercato internazionale attento e selettivo trova nell’artigianato sardo, stili e vocazioni diversi che segnano tutti insieme nuovi confini al passo coi valori estetici del contemporaneo, pur conservando il piacere della narrazione come segno distintivo di stile.

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ART AND CRAFTSMANSHIP

BETWEEN ARTS AND TRADITIONS Sardinians safeguard the proud character of their insularity. That is probably why we are a people that loves to create, and that creates well. And it is this very territory with its specific traditions, which suggests unexpected ideas and pioneering developments in manufacturing, resulting in craftsmanship which is at the top of Italian crafts at the level of originality and refinement. There is not a single town in Sardinia which does not guard and pass on its secrets in ceramics, weaving, goldsmithing, carpentry, tapestry, metal working, knife manufacturing, glass working, basket making, leather working, and embroidery. Artisans still work in accordance with ancient rules, applying symbols and colors with a specific meaning, tied to life’s events and to varying types of use. The essential and elegant shapes which were a part of the ancient Nuragic past amalgamate with particular recurring motifs in ornamentation, revealing the

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Kernos ceramiche Cagliari Foto Enrico Spanu

by Elsa Pascalis

ancient roots of tastes which tell the story of century after century of cultural face-offs. It is all too easy in Sardinia to be seduced by the small artisan’s shops, real treasure troves of the noble quotidian arts, where history is passed on through common objects, carriers of the knowledge of multiple generations. Two prestigious summer fairs - the “Fiera dell’Artigianato artistico della Sardegna” in Mogoro (28 July - 2 September) and in approximately the same period “Tessingiu” in Samugheo, the only town in Sardinia where a museum is dedicated to the weaving arts, the MURATS (“Museo Unico Regionale dell’Arte Tessile Sarda”), are a perfect occasion to admire the work of the local artisans who base themselves on their roots, without remaining enslaved by them, culminating in craftsmanship which is far removed from folklore but instead crosses over into the arts, fashion, and design. International consumers with an eye for detail and quality in Sardinian craftsmanship find different styles and callings which combine to define a new language which is in tune with the aesthetic values of today, while still maintaining the appreciation of the historical narrative as a distinctive sign of style.

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ARTE E ARTIGIANATO ART AND CRAFTSMANSHIP

LE DIECI COSE DA PORTARE VIA Ricordi da portare a casa dopo una vacanza nell’Isola

di Aldo Brigaglia

TEN THINGS TO BRING HOME Souvenirs to take away after a vacation in the Island

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1 IL TAPPETO / THE CARPET

6 IL CESTINO DI CASTELSARDO / THE BASKET ITA Se ne fanno di vari tipi e di diverse grandezze, intrecciati con la foglia di palma nana tipica del luogo.

ITA Il più prezioso e tipico prodotto. Se ne fanno di bellissimi in molti centri dell’isola con lane e sete di prima scelta, tinture vegetali, su telai artigianali.

ENG They are made of various types and different sizes, intertwined with the dwarf palm leaf, typical local plant.

ENG The most precious and typical product. They are made in many centers of the island, with wool and silks of premium quality, vegetable dyes, on artisan looms.

2 LA CASSAPANCA / THE HOPE CHEST

7 IL COLTELLO DI PATTADA/ THE KNIFE OF PATTADA

ITA Finemente intagliata con motivi tradizionali, complemento d’arredo che si adatta a qualsiasi casa.

ITA Lavorazione finissima sono le caratteristiche di questo strumento tipico dell’attività pastorale.

ENG Finely carved with traditional motifs, a piece of furniture that fits any home.

ENG Fine workmanship are the characteristics of this typical tool of herdsman’s activity.

3 IL LETTO IN FERRO BATTUTO THE WROUGHT IRON BED.

8 LE CERAMICHE ARTISTICHE THE ARTISTIC CERAMICS ITA Splendidi quelli di Salvatore Ziranu, fabbroartista che ha il suo atelier a Nuoro e lavora molto per le ville della Costa Smeralda.

ITA Numerosi artigiani coltivano quest’arte antica. Cercatele a Oristano e ad Assemini.

ENG Splendid ones by Roberto Ziranu, blacksmithartist who has his atelier in Nuoro and works for the villas of Costa Smeralda.

ENG Numerous artisans cultivate this ancient art. Look for them in Oristano and Assemini.

4 CAMPANACCI / THE BELLS

9 IL CORALLO DI ALGHERO / THE CORAL OF ALGHERO. ITA di Vittorio Bruno, trasformati in buoi il cui batacchio diventa l’anima sonora dell’animale. ENG of Vittorio Bruno, transformed into a figure of oxen whose clapper becomes the sound soul of the animal.

5 LA MASCHERA DI MAMOIADA O DI OTTANA THE MASK OF MAMOIADA OR OF OTTANA. ITA Mamuthone, Boe, Merdùle, protagonisti del Carnevale isolano, fanno la loro bella figura sulla parete di qualsiasi appartamento. ENG Mamuthone, Boe, Merdùle, protagonists of the Carnival of the island, they look beautiful on the wall of any apartment.

ITA Una spilla, un ciondolo, a un paio di orecchini sono un ricordo che abbellisce e non cessa mai di produrre emozioni.

ENG A brooch, a pendant, a pair of earrings are a memory that embellishes and never ceases to create emotions.

10 LA FEDE NUZIALE D’OGLIASTRA THE WEDDING RING OF OGLIASTRA ITA Realizzata in filigrana nido d’ape in oro o argento, per giurarsi amore eterno (finché dura). ENG. Made of honeycomb filigree in gold or silver, to swear eternal love (as long as it lasts).

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ARTE E ARTIGIANATO

TRAMANDARE È GLAMOUR Cotone, lino, broccati, velluti, sete, fili d’oro, per tuniche, sottane e camicie, gonne, corpetti, scialli, pantaloni, giacche, panciotti, realizzati con architetture sartoriali tradotti in rigore di forme, avventure cromatiche e ricchezza di ricami di altissima manifattura artigianale.

di Elsa Pascalis

“Di nuovo i costumi erano cambiati. C’era ancora lo scarlatto ma senza il verde. Il verde aveva ceduto il posto al malva ed al rosa. In quell’umile villaggio freddo di pietra, le donne risplendevano. Le gonne color geranio, i boleri senza maniche arricciati alla vita in modo strano e bordati d’una lunga striscia rosa a righe malva e lavanda. Avanzavano tra le case scure, sotto un cielo algido, queste donne in vermiglio e rosa che sembravano fondersi in un impossibile squillo di colore. Che azzardato miscuglio di tinte.” 155


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ART AND CRAFTSMANSHIP

David Herbert Lawrence nel suo diario di viaggio Sea and Sardinia, descrive così i costumi tradizionali della Sardegna. Un tempo indossato comunemente, oggi il costume tradizionale sardo si usa nelle ricorrenze religiose, una tra tutte la festa di Sant’Efisio, con un’imponente sfilata che attraversa le strade di Cagliari. Oltre il folklore e l’estetica è simbolo di identità che racconta trame di antiche memorie. Cotone, lino, broccati, velluti, sete, fili d’oro, per tuniche, sottane e camicie, gonne, corpetti, scialli, pantaloni, giacche, panciotti, realizzati con architetture sartoriali tradotti in rigore di forme, avventure cromatiche e ricchezza di ricami di altissima manifattura artigianale. Per la potenza di stile affascinano anche i codici attuali della moda, ispirando lo stile contemporaneo. Il primo a recuperare gli antichi tesori della tradizione e le abilità custodite nel manifatturiero, rendendoli memoria fruibile è stato lo stilista Antonio Marras. Ma sono tanti gli artigiani che attingono dalla tradizione per inedite interpretazioni contemporanee.

ENG “And yet again the costumes changed. The scarlet was still there, but without the green. The green had ceded its place to mauve and pink. In that modest town, chilly from the ubiquitous stone, the women were shining. The geranium-colored skirts, the sleeveless bolero jackets curly at the waist, and trimmed with a long pink band with mauve and lavender stripes. They proceeded amidst the dark houses, under an icy sky, these women clad in vermilion and pink who seemed to be melting in an impossible buzz of colors. What a daring mix of hues.” In his travel diary Sea and Sardinia, David Herbert Lawrence gives this description of the traditional costumes of Sardinia. While they were once worn as a matter of course, the traditional Sardinian costume today is used for religious holidays, one of which is the feast of Sant’Efisio, that features an impressive parade through the streets of Cagliari. Besides presenting folklore and beauty, it also is a symbolic celebration of identity, as it recounts patterns of ancient memories.

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Scialle tessuto a mano - sartoriasorellepodda.it - Foto Max Nibbio

by Elsa Pascalis


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OGLIASTRA

di Elsa Pascalis

LA TERRA DEI CENTENARI L’Ogliastra è la regione più longeva al mondo insieme a Okinawa in Giappone, Icaria in Grecia, Nicoya in Costa Rica e una comunità di avventisti a Loma Linda in California. Riconosciuta dagli studiosi come Blu Zone, fuori da questa regione chiusa tra i Supramonti e il mar Tirreno, i piccoli centri della Sardegna possono vantare tutti un’alta percentuale di nonagenari in salute. Gli studi effettuati dimostrano che il fattore genetico incide soltanto per 30% dovuto probabilmente al relativo isolamento delle popolazioni che ci vivono. Il restante 70% è dato da fattori modificabili che vanno dal cibo alla qualità della vita, dal movimento fisico all’interazione sociale, tutti elementi cruciali per l’elisir di lunga vita in salute. Il segreto sta in una dieta che vanta ingredienti semplici ma fondamentali per vivere a lungo, tassativamente di stagione e direttamente dai campi che sostituiscono per gli abitanti gli abbonamenti in palestra, permettendo loro di conservare una buona forma fisica in sintonia con i cicli della natura.

ENG The Ogliastra region, along with Okinawa in Japan, Icaria in Greece, Nicoya in Costa Rica and a community of Adventists in Loma Linda in California, is the area producing the longestliving population in the whole world. Recognized as a Blu Zone by scientists, outside this region encased between the mountainous region of I Supramonti and the Tyrrhenian Sea, the small residential areas in Sardinia can all boast a high percentage of healthy nonagenarians. Research has shown that genetic factors explain only 30% of the phenomenon, probably in connection with the relative isolation of the inhabitants. The remaining 70% is due to modifiable factors which cover the spectrum of food, quality of life, physical activity and social interaction, all crucial elements for the elixir of life in good health. The secret lies in a diet which boasts ingredients which are simple yet fundamental to reach old age, which are strictly seasonal and arrive directly from the fields which at the same time serve as the gym for the inhabitants, so they keep in shape physically, always in sync with nature’s cycles. 158


immagine tratta dal libro - Blue Sardinia - Foto Enrico Spanu

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OGLIASTRA

IL CIBO DELLA LONGEVITÀ Tra i motivi della lunga vita in salute dei sardi c’è sicuramente la dieta. A tavola anche in quella moderna i canoni restano quelli della tradizione legata ai cicli delle stagioni e di una vita semplice in armonia con la natura. Gli ingredienti per una vita lunga e sana individuati dagli studiosi di tutto il mondo arrivati in Sardegna per carpirne i segreti sono quelli della dieta mediterranea, specificandola ed esaltando alcuni aspetti: il latte di capra e pecora e i formaggi derivati ricchi di calcio e fosforo; il pane carasau, proteico e con poco glutine; l’orzo; il pane a lievitazione naturale senza lieviti ma lattobacilli naturali in grado di prevenire obesità e diabete; i finocchi utilizzati come verdura, erba medica e spezia; fave e ceci ricchi di fibre, irrinunciabili nella dieta dei centenari; i pomodori ricchi fortemente antiossidanti; le mandorle, base del 90% dei dolci sardi. Immancabile nella lista come elisir di lunga vita è il Cannonau, un po’ per l’alta concentrazione di antiossidanti e un po’ per il piacere della convivialità.

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Osini Foto Enrico Spanu

by Elsa Pascalis

ENG One of the explanations for the longevity of life of Sardinians doubtlessly is their diet. Even today, the parameters for the table remain basically the same as those traditionally applied, in accordance with the seasonal cycle and a simple lifestyle, in harmony with nature. The ingredients for a long and healthy life, as they have been identified by scientists from all over the world who have visited Sardinia to unveil the secrets, are generally those of the Mediterranean diet, singling out certain aspects: goat and ewe’s milk and cheeses which are rich in calcium and phosphorus; pane carasau, the flat bread which is rich in protein and low in gluten; barley; naturally leavened bread, without yeast but with natural lactobacillus which helps to prevent obesity and diabetes; the variations of fennel, used as vegetable, medicinal herb, and spice; broad beans and chick peas which are rich in fibers, indispensable in the centenarian’s diet; tomatoes which are extremely rich in antioxidants; almonds, which are the main ingredient of 90% of Sardinian pastry. Essential on the list of elixirs of life is the local red wine Cannonau, partly because of the high concentration of antioxidants, and partly because of the conviviality associated with it.


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OGLIASTRA

Testi Nome Autore

DA ARBATAX A CALA GONONE Un monumento naturale che colora la costa ogliastrina. Gli Scogli rossi di Arbatax sono un grande spettacolo della natura, simbolo del centro turistico più importante, insieme con Santa Maria Navarrese, della terra degli olivastri. Le rocce di porfido, dove un tempo si arrampicava la foca monaca, caratterizzano il paesaggio dominato dalla mole del Supramonte di Baunei che sembra precipitare in mare. Arbatax era il paese dei pescatori ponzesi, oggi richiama turisti da ogni angolo d’Europa grazie a un’offerta di hotel e villaggivacanze di qualità distribuiti tra il borgo e Tortolì, il Comune cui appartiene. In questo tratto della costa orientale, le lunghe spiagge bianche (Cea, Orrì, Tancau) invitano ai tuffi e agli sport acquatici. Da qui partono gran parte delle escursioni via mare per ammirare i litorali più affascinanti. Ma l’affascinante viaggio verso la costa più selvaggia dell’Isola, senza case né strade, può partire anche dal bel porticciolo di Santa Maria Navarrese, frazione marina di Baunei: un’avventura per scoprire le calette da sogno che si aprono nel golfo di Orosei, paradisi creati dai torrenti che scendono dal Supramonte attraverso le codule, i canaloni di calcare. Nomi di grande richiamo: Goloritzè, Mariolu, Biriola, Sisine, fino alla celebrata Cala Luna (molte spiagge sono raggiungibili anche a piedi dall’altopiano del Golgo). Tra le falesie si aprono meravigliose grotte, come quella del Fico e, in territorio di Dorgali, la spettacolare grotta del Bue Marino con il maestoso ingresso, un tempo rifugio della foca.

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Cea, Tortolì Foto Enrico Spanu


Cala Goloritzè, Baunei, Foto Enrico Spanu

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Ancora più a nord, cala Fuili, con il suo mare trasparente, le alte pareti di roccia con oleandri e ginepri, precede le spiagge di Cala Gonone, frazione di Dorgali. Siamo in Barbagia. Il porto è ben attrezzato, sul mare arrivano i profumi della macchia mediterranea. Il turismo qui è nato alla fine degli anni Cinquanta: alberghi e ristoranti si affacciano sul Tirreno, l’Acquario richiama molti visitatori, il Consorzio Trasporti marittimi organizza le gite in tutto il golfo. Poco più a nord, c’è la perla di Osalla, la caletta dove Madonna girò alcune scene del remake di “Travolti da un insolito destino”.

ENG A natural monument coloring the coast of the Ogliastra region. The red rocks of the Arbatax are an amazing show of nature, the most important symbol of this tourist destination along with Santa Maria Navarrese, the land of the wild olive trees. The porphyry rocks, once used by monk seals to rest on, give a distinctive look to the landscape, dominated by the mass of the peak of Baunei, seemingly ready to dive into the sea. Arbatax used to be the town of the fishermen from the island of Ponza, while today it attracts tourists from all over Europe, thanks to its offer of quality hotels and resorts, located between the village and the town of Tortolì, to the municipality of which it belongs. This piece of the East coast is dominated by the extended white sandy beaches (Cea, Orrì, Tancau) which invite

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Cala Fuili, Dorgali Foto Enrico Spanu

you to swim and play aquatic sports. Many of the sea-borne excursions to discover the prettiest spots of the coastline depart here. But the intriguing trip to the wildest coast of the island, disturbed by neither house nor road, can also start from the beautiful marina of Santa Maria Navarrese, the seaside quarter of Baunei: an adventure to discover the unbelievably pretty coves on the Gulf of Orosei, one paradise after the other, created by the streams flowing down from the mountain peaks through the calcareous gullies. Locations of great attraction: Goloritzè, Mariolu, Biriola, Sisine, up to the famed Cala Luna (many beaches can also be reached on foot from the plateau of Golgo). Marvelous caves open up between the cliffs, such as the cave of Fico and, in the region of Dorgali, the spectacular cave of Bue Marino with its majestic entrance, once a refuge for seals. Towards the North lies the cove of Fuili with its crystal-clear water, walled in by the rocky coast adorned by oleander and juniper trees, beyond which the beaches of Cala Gonone are located, in the territory of Dorgali. We are in the Barbagia region. The port is well-equipped, wafts of the Mediterranean flora carry over the sea. Tourism was born at the end of the ‘50s here: hotels and restaurants look out over the Tyrrhenian Sea, the aquarium attracts many visitors, the consortium for marine transport organizes tours throughout the Gulf. A bit further to the North, you can find the gem of Osalla, the cove where Madonna shot a few scenes of her remake of Swept Away.


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BARBAGIA

di Aldo Brigaglia

MISTERI E BELLEZZE NEL CUORE DELLA BARBAGIA Barbagia, così la chiamarono i Romani. Non riuscivano a penetrare quella zona selvaggia ed aspra nel cuore della Sardegna, difesa dalle montagne e dalla sua gente fiera e indipendente, veri e propri “barbari”per la mentalità di quei rozzi conquistatori. Ancora oggi la gente è fiera della propria identità ma, nella purezza della propria ancestrale tradizione, è diventata quanto mai accogliente ed ospitale. Selvaggio ed aspro è rimasto questo brandello di universo che raccoglie in sé mille e una scoperta. Il paesaggio intorno è impressionante. Da una parte incombe il massiccio contrafforte del Gennargentu, con i Supramonte di Orgosolo e di Urzulei che incantano con il loro biancore calcareo macchiato qua e là da secolari foreste di ginepro. A valle si allunga la gola a strapiombo di Su Gorropu, il canyon più profondo d’Europa. Le campagne offrono lo spettacolo di folte sugherete ai cui piedi sonnecchiano bianchi ciuffi di pecore al meriggio. Nuoro è il capoluogo, culla di scrittori e artisti del primo Novecento. Li si può apprezzare nelle casemuseo che la città gli ha dedicato: la casa natale di Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura 1926, e il museo intitolato allo scultore Francesco Maschera di Mamuthones, Mamoiada Foto Enrico Spanu

Ciusa, vincitore nel 1907 della Biennale di Venezia con la celebre statua “La madre dell’ucciso”. Per capire l’essenza etnica dei sardi è irrinunciabile una visita al Museo del Costume. Intorno a Nuoro si estende il triangolo delimitato dai paesi di Oliena, Orgosolo e Mamoiada, in mezzo a fiorenti vigneti di Cannonau. Se ne producono diversi eccellenti tipi, sia in cantine cooperative che private: a Oliena Gabriele D’Annunzio lo battezzò Nepente, come quello di omerica memoria che toglieva gli affanni. Mamoiada è il paese dei mamuthones, che incutono paura con i loro manti di pelle, le scure maschere di legno, il terribile suono ritmato dei campanacci. Da visitare l’interessante Museo della maschera mediterranea. Orgosolo, un tempo tristemente famoso per i banditi, oggi attira visitatori provenienti da tutto il mondo ad ammirare i murales che decorano le case e le vie di questo villaggio senza tempo. Oliena vanta una storia nobile e un costume tra i più belli dell’isola. A pochi chilometri dal paese, la sorgente di Su Gologone è un’oasi di pace e il ristorante-hotel de charme Su Gologone riserva esperienze ed emozioni uniche a chi sa apprezzare i cibi genuini e l’arte. 167


BARBAGIA

di Aldo Brigaglia

ENG Barbagia is what the Romans called this region. They did not succeed in truly invading this wild and unforgiving area in the center of Sardinia, shielded by mountains and its proud and independent people, real “barbarians” in the eyes of those boorish conquerors. Even today, the people there are proud of their identity though, while maintaining the purity of their ancestral tradition, they have become more welcoming and hospitable. Wild and unforgiving has remained this piece of the universe which holds a thousand-and-one surprises to be discovered. The landscape is impressive. To one side stands the massif of Gennargentu with mount Supramonte of Orgosolo and Urzulei which lays a spell over the surroundings, with its white, calcareous mass, speckled with age-old juniper forests. In the valley, the wall of Su Gorropu strechtes out, the deepest canyon in Europe. The countryside offers you the site of endless woods of cork oak, offering shaded rest to the sheep at noon. Nuoro is the regional capital, the birth place to writers and artists at the start of the twentieth century. One can find appreciation for them at the museums dedicated to them in their former homes: the childhood home of Grazia Deledda, Nobel prize for literature winner in 1926, and the museum named after the sculptor 168

Oliena e il Monte Corrasi Foto Enrico Spanu

Francesco Ciusa, winner of the Vienna Biennale in 1907 with the famous sculpture “mother of the slain man”. To understand the ethnic essence of the Sardinians, a visit to the museum of the costume is indispensable. Around Nuoro lies the triangle of land between the towns of Oliena, Orgosolo, and Mamoiada, full of blooming vineyards where the local Cannonau grape grows. Various great variations of this wine are made here, both at the cooperative cellars and by commercial producers: in Oliena, the writer Gabriele D’Annunzio called it Nepente, “black wine”, after the Homeric kind, which was strong enough to chase away one’s woes. Mamoiada is the town of the Mamuthones, ritual personae who scare the observer with their clothes of animal hide, their dark wooden masks, the thundering sound of the bells they carry on their backs. Worthwhile is a visit to the museum of the Mediterranean mask. Orgosolo, once sadly known for its bandits, today attracts visitors from all over the world to admire the murals which adorn the houses and streets of this timeless town. Oliena boasts a lofty history, as well as one of the prettiest costumes of the island. At a few kilometers from the town, the source of Su Gologone is an oasis of tranquility and the restaurant/hotel de charme Su Gologone is capable of offering a unique experience and emotions to whomever is interested in authentic foods and arts.


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Mezzaluna - Isola di San Pietro - Carloforte / shutterstock.com / Stefano Garau


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ISOLE MINORI

di Elsa Pascalis

IL RITMO CALMO E LENTO DI CARLOFORTE Sembra fatta apposta per lasciarsi andare ad un ritmo calmo e lento, l’isola di San Pietro. L’isola nell’Isola, conosciuta come Carloforte, dal nome dell’unico borgo presente, è un fazzoletto di terra a sud ovest della più grande Sardegna. Il tempo della breve traversata e dello sbarco, addentrandosi nei carruggi in stile Liberty si viene catturati dall’accento dei tabarkini, altro nome degli abitanti, custodi preziosi di una forte identità, che fanno litigare le doppie del sardo con i suoni gutturali liguri abbracciata da un mare che precipita in acqua da vertiginose falesie o dalla sabbia come farina delle piccole spiagge che cingono piscine naturali, l’ideale resta visitarla in barca per scoprirne anche le zone più selvagge. Carloforte è famosa soprattutto per il tonno, che viene pescato nelle tonnare locali e consumato in tutte le varianti possibili delle tradizioni gastronomiche liguri, mediterranee e nord africane che si fondono e si confondono con i ricordi delle ricette tabarkine

shutterstock.com / pointbreak

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SMALLER ISLANDS

by Elsa Pascalis

isola di San Pietro Carloforte

CARLOFORTE’S SLOW RHYTHM It seems made on purpose to let go at a calm and slow pace, the island of San Pietro. The island in the island, known as Carloforte, from the name of the only present village, is a patch of land to the south-west of the largest Sardinia. The time of the short crossing and the landing, entering the narrow streets in Art Nouveau style and you are captivated by the Tabarkini accent, another name of the inhabitants, precious custodians of a strong identity, that quarrel twice as much as Sardinian with the Ligurian guttural sounds. Embraced by a sea that plunges into the water from vertiginous cliffs or by the sand like flour

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isola di Sant’ Antioco

of the small beaches that surround natural pools, the ideal is to visit it by boat to discover the wildest parts. Carloforte is famous especially for tuna, which is fished in the local areas and consumed in all possible variations of Ligurian, Mediterranean and North African gastronomic traditions that merge and mingle with the memories of the tabarkine recipes.

Faro Capo Sandalo, Isola di San Pietro / shutterstock.com / Stefano Garau


Carloforte, Isola di San Pietro. Foto Enrico Spanu

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shutterstock.com / Roberto Zilli 174


15 ISOLE MINORI

SANT’ANTIOCO, LA PIÙ GRANDE ISOLA DELLA SARDEGNA Situata sulla costa sudoccidentale, l’Isola di Sant’Antico, la più grande della Sardegna, è un concentrato di storia e bellezza. È collegata alla terra ferma da un ponte moderno costruito vicino a quello romano. Il centro abitato omonimo dell’isola sorge su Sulki, probabilmente uno dei porti fenici più antichi del Mediterraneo. Il Museo Archeologico Ferrucio Barreca conserva ed espone una collezione di pezzi straordinari legati alla cultura fenicio-punica e sorge a pochi passi dall’area sacra del tofet. La Basilica dalle architetture bizantine meglio conservate della Sardegna, conserva le spoglie di Antioco santo protomartire. Sul capo nord dell’isola sorge la bianca Calasetta, paese fondato nel XVIII secolo che profuma di mare e di cielo, cinta da spiagge e insenature incantevoli, i cui azzurri assoluti e le geometrie essenziali del nucleo abitato riverberano nella sorprendente collezione del Museo d’Arte Contemporanea MACC, cuore culturale del paese con le sue mostre temporanee egli eventi di grande richiamo nazionale e internazionale.

shutterstock.com / marcojakko

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15 SMALLER ISLANDS

SANT’ANTIOCO, THE LARGEST ISLAND OF SARDINIA Located on the southwest coast, the island of Sant’Antioco, the largest in Sardinia, is a combination of history and beauty. It is connected to the mainland by a modern bridge built near the Roman one. The town on the island of the same name rises on Sulki, probably one of the oldest Phoenician ports in the Mediterranean. The Archaeological Museum of Ferrucio Barreca preserves and exhibits a collection of extraordinary pieces related to the Phoenician-Punic culture and is located a few steps from the sacred area of the tofet. The Basilica with the best preserved Byzantine architecture of Sardinia, holds the remains of Antiochus (Antioco), the first holy martyr.

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shutterstock.com / Paolo Certo

On the north side of the island stands the white Calasetta, a village founded in the eighteenth century that smells of sea and sky, surrounded by beaches and enchanting coves, where the absolute blue and essential geometries of the inhabited nucleo reflect in the amazing collection of the Museum of Contemporary Art MACC, the cultural heart of this country with its temporary exhibitions and events of national and international importance.


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LocalitĂ Masua, foto di www.warungbeach.it 178


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WEDDING TOURISM

di Michela Seu

LUOGHI MAGICI PER IL GIORNO DEL FATIDICO SÌ Wedding tourism in forte crescita in Sardegna: Costa Rei, Castiadas, Villaputzu, Pula, Villasimius e Masua propongono location naturali e servizi annessi per celebrare il matrimonio in spiaggia .

Se sempre più coppie italiane e straniere di tutti i continenti scelgono l’isola per unirsi in matrimonio o per rinnovarlo negli anni a venire, un motivo ci dev’essere. Risiede, probabilmente, in quel mix perfetto di spiagge isolate, natura lussureggiante, antiche dimore locali e resort da sogno, dove poter trascorrere felicemente non solo il giorno del “sì” ma anche la luna di miele. Ce n’è per tutti i gusti, anche fra le strutture presenti nel nostro magazine. Anche i wedding planner della Sardegna, naturalmente, sono cresciuti in numero e in professionalità, e si aggiornano costantemente sui trend più apprezzati dai futuri sposi sardi e non. Le trasparenze dell’acqua e i riflessi perlati del litorale costituiscono la scelta più frequente, soprattutto nelle spiagge dorate di Costa Rei e di Castiadas (grazie anche alla presenza di stabilimenti balneari attrezzati), di Villaputzu, Pula e Masua spesso con indosso il costume da bagno appena oppure in abito, ma a piedi nudi sulla sabbia morbida. C’è chi preferisce i fondali marini, fra banchi di cernie dorate e gorgonie come a Villasimius, chi una barca in mezzo al mare, dove con un po’ di fortuna si incontrano delfini e tartarughe. E poi ci sono gli esclusivi fari a picco sul mare, o le chiesette campestri immerse nelle sugherete dove potersi sposare in abito tradizionale, coi suoni delle launeddas, il menù “de sa coja” (del matrimonio) e i balli folk nei porticati che profumano di mirto.

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L A L O C AT I O N P E R I L G I O R N O P I Ù I M P O R TA N T E

A L M I E L E R E S TAU R A N T. C O M

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info & prenotazioni

address

T +39 070 99 65 06 • C +39 349 884 15 69 info@almielerestaurant.com

STRADA STATALE 125 ORIENTALE SARDA KM 75.300 - 09040 - VILLAPUTZU


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WEDDING TOURISM

by Michela Seu

Foto di www.isfradisbeachclub.com

MAGIC PLACES FOR THE DAY OF THE FATEFUL “YES, I DO� Wedding tourism demonstrates a significant growth in Sardinia: Costa Rei, Castiadas, Villaputzu, Pula, Villasimius and Masua offer the natural locations and related services to celebrate a wedding on a beach.

There must be a reason that more and more couples from Italy and abroad choose our island as the location to get married or to renew their vows later on. It most probably is a combination of reasons, that perfect mix of quiet beaches, luxuriant flora, antique local dwellings and fancy resorts which not only allow you to happily pass the time on D-day but also to enjoy a perfect honeymoon after. There is something for all tastes, including at the facilities mentioned in our magazine. The wedding-planners on Sardinia as well have become more numerous and professionally apt, and they constantly catch up on the most popular trends for Sardinian and other weddings. The transparency of the water and the reflections of mother of pearl along the coastline are most frequently chosen as a backdrop, especially on the golden beaches of the Costa Rei and

Castiadas (also thanks to the presence of well-equipped beach establishments), of Villaputzu, Pula and Masua at times in bathing suit, or simply in full dress costume, but always with bare feet on the soft sand. Some people prefer the setting of the sea beds with schools of groupers and soft coral waving through the water like in Villasimius, and others to celebrate on board, surrounded by the water where, if luck is on your side, dolphins and sea turtles may come by to say hello. And then there are the exclusive lighthouses, high above the sea, or the rural and petite churches, enveloped in the forest, where one can get married in traditional attire, accompanied by the songs of the launeddas, the traditional wedding menu de sa coja, and the folkloristic dances on the verandas, as you smell the perfumes of the Mediterranean flora.

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UN SET CINEMATO GRAFICO

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Cala Fuili, Dorgali Foto Enrico Spanu


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Oliena Monte Carrasi Foto Enrico Spanu


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CINEMA

di Lello Caravano

NELL’ISOLA I SET DI HOLLYWOOD La Sardegna offre da tempo set memorabili per film internazionali. Negli anni sono sbarcati agenti segreti, spie, naufraghi, ricche ereditiere. Hollywood è tornata in Gallura nei mesi scorsi. Nientemeno che con George Clooney, regista e interprete della serie tv “Catch 22”, ambientata nella seconda guerra mondiale. L’attore ha preso casa a Puntaldia (San Teodoro, davanti a Tavolara) e cominciato le riprese all’ex aeroporto di Venafiorita di Olbia. Sempre in Gallura ricordano ancora gli inseguimenti nelle strade tra Cala di Volpe e San Pantaleo a bordo della mitica Lotus di 007. Era il 1977, Roger Moore con una splendida Barbara Bach in “La spia che mi amava”. Tra Alghero e l’Argentiera nel 1968 Liz Taylor e Richard Burton girarono il film per “La scogliera dei desideri”.

La costa presso Cala Gonone Foto Enrico Spanu

E sulla Spiaggia Rosa a Budelli Michelangelo Antonioni immortalò la scena finale del suo “Deserto rosso” con Monica Vitti. Francis Ford Coppola finanziò “Black Stallion”, storia dell’amicizia tra un ragazzo e uno splendido purosangue nero, girato nella spiaggia di Piscinas. Poi arrivarono i naufraghi. Nel 1974 Mariangela Melato e Giancarlo Giannini nel film di Lina Wertmuller “Travolti da un insolito destino”, girato a Cala Luna e dintorni. Piacque talmente a Madonna che nel 2001 convinse il marito Guy Ritchie a girare il remake, battezzato “Swept away” con Adriano Giannini, figlio di Giancarlo. Tra le cale Luna, Cartoe e Fuili tentarono di replicare il successo del film della Wertmuller.

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CINEMA

by Lello Caravano

ENG

HOLLYWOOD SETS IN THE ISLAND Sardinia has been the backdrop for memorable international films for some time now. Through the years, secret agents have landed here, spies, shipwrecks have taken place, rich heirs have walked here. Hollywood has returned to the Gallura region in the past months, in the person of George Clooney himself, in the capacity of film director and actor of the TV-series “Catch 22”, situated in the period of the Second World War. The actor has chosen domicile in Puntaldia (San Teodoro, facing Tavolara island) and has started shooting at the former airport of Venafiorita in Olbia. Still in the Gallura region lie memories of the car chases between Cala di Volpe and San Pantaleo on board of the famous Lotus of 007. It was 1977, Her Majesty’s secret agent was Roger Moore, assisted by a stunning Barbara Bach, in “The Spy Who Loved Me”. In the area between Alghero and l’Argentiera, Liz Taylor and Richard Burton shot the movie “Boom!” in 1968. And on the pink beach in Budelli, Michelangelo Antonioni immortalized the closing scene of his “Red Desert” with actress Monica Vitti. Francis Ford Coppola financed “Black Stallion”, a story about the friendship between a boy and a black full-blood which was filmed on the beach of Piscinas. And then there were the shipwrecks. In 1974, Mariangela Melato and Giancarlo Giannini featured in Lina Wertmuller’s film “Travolti da un insolito destino”, shot in Cala Luna and the surrounding area. And Madonna loved the area so much that she convinced her husband Guy Ritchie in 2001 to film the re-make here, titled “Swept away”, with Adriano Giannini, the son of Giancarlo. Among the coves of Luna, Cartoe, and Fuili Madonna and Giannini attempted to replicate the success of Wertmuller’s movie.

Cala Luna, Baunei, Dorgali, Foto Enrico Spanu

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Foto Alessandro Addis


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LE DIECI RICETTE di Lello Caravano La Sardegna ha davvero tantissimi sapori da scoprire, in questo articolo vedremo le 10 ricette migliori della cucina sarda.

ENG Sardinia has so many flavors to discover, in this article we will see the 10 best recipes of Sardinian cuisine.

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MANGIARE E BERE / FOOD & DRINKS

Le dieci ricette / The ten recipes

ph shutterstock.com

1 FREGULA

6 PANADA ITA Le palline di pasta di semola, piatto della cucina contadina, abbinate ai frutti di mare, arselle soprattutto.

ITA Un involucro di pasta fillo della cucina spagnola ripieno di agnello, anguille o verdure.

ENG The small balls of semolina pasta, a peasant dish, combined with seafood, especially clams.

ENG A wrap of phyllo dough of Spanish cuisine stuffed with lamb, eels or vegetables.

2 TRATTALIA

7 PARDULE ITA La coratella di agnellino o capretto avvolta negli intestini: piatto saporito, cotto a fùrria fùrria (gira e rigira) sul fuoco.

ITA Il dolce tipico del sud dell’Isola: canestrini di pasta ripieni di ricotta, zafferano e buccia di limone. ENG The typical dessert of the south of the Island: pastry baskets filled with ricotta cheese, saffron and lemon peel.

ENG The little lamb or goat offal wrapped in the intestines: tasty dish, cooked in fùrria fùrria (turns and turns) on the fire.

3 SIZZIGORRUS

8 BOTTARGA ITA Le uova del muggine salate ed essiccate: da consumare come antipasto ma anche gli spaghetti diventano divini.

ITA Le lumache, piatto rustico tipico del Cagliaritano: condite con sugo di pomodoro e peperoncino. ENG Snails, a typical rustic dish of Cagliari: seasoned with tomato sauce and chilli pepper.

4 MAIALETTO

ENG Mullet eggs, salted and dried: to be eaten as an appetizer but also spaghetti become divine.

9 COUS COUS ITA Sapori africani nell’isola di San Pietro: a Carloforte lo preparano sia con verdure sia con carne.

ITA Il porcetto cotto alla brace: immancabile nei menu della tradizione pastorale. E N G The suckling pig cooked on the grill: inevitable in the pastoral tradition menu.

5 MIRTO

10 CULURGIONIS ITA Digestivo-nettare tutto naturale ricavato dalle bacche del mirto: si produce solo in Sardegna. ENG Natural digestive nectar made from fresh myrtle berries: it is produced only in Sardinia.

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ENG African flavors on the island of San Pietro: in Carloforte they prepare it both, with vegetables and with meat.

ITA Piatto ogliastrino da Oscar: fagottini di pasta ripieni di patate, formaggio e mentuccia. Al sugo o fritti (una delizia). ENG Dish of Ogliastra for the Oscar award: dumplings stuffed with potatoes, cheese and mint. With tomato sauce or fried (delightful).


Promo redazionale / Promotion

INNOVAZIONE, TRADIZIONE E RECIPROCITÀ Argiolas Formaggi è un caseificio che nasce negli anni 50, dai fratelli fondatori, Ennio ed Eligio, già esperti commercianti di prodotti sardi. I due fratelli Argiolas presto capirono che i formaggi sardi erano un prodotto con delle caratteristiche uniche grazie al legame con il territorio che ci da pascoli unici e incontaminati prodotti e alla sapienza dell’antica arte casearia Sarda. Si innamorarono a tal punto del prodotto presto capirono avrebbero dedicato la loro vita alla sua produzione e non solo alla vendita. Un pastore esperto gli insegnò la tecnica e loro aggiunsero l’innovazione e la creatività. Ancora oggi Argiolas Formaggi usa le ricette dei fratelli fondatori, un misto di tradizione e sperimentazione che genera formaggio delizioso e amato nel mondo, che porta in ogni sua fetta tutta l’essenza dell’aria marina, i pascoli liberi e la ricchezza della terra. La terra è sacra per i sardi; Argiolas Formaggi crede nella reciprocità, bisogna rispettare e valorizzare il territorio, per questo crea i suoi prodotti in modo sostenibile, infatti l’energia che serve viene dal sole e dal gas naturale, gli scarti invece vengono depurati e trasformati in concime per coltivare nuove terre e le acque nelle irrigazioni. La qualità si raggiunge con la precisione e la dedizione; gli esperti sono sempre al lavoro per raggiungere i più alti standard igienici e nei pascoli, gli allevatori lavorano con cura e attenzione nella produzione di latte di eccellenza e per il benessere degli animali. ENG INNOVATION, TRADITION AND RECIPROCITY. Argiolas Formaggi is a dairy products company, constituted in the 50s, by the founding brothers, Ennio and Eligio, already experienced merchants of Sardinian products.

Soon, the two Argiolas brothers realized that Sardinian cheeses are products with unique characteristics. The quality and taste of sardinian cheeses are link with the territory that gives us unique pastures and uncontaminated products. The two brothers, soon fell in love with the products and understood that they would dedicate their lives to the production of dairy products and not only to the sale. An expert shepherd taught them the technique and on it, they added innovation and creativity. Even nowadays, Argiolas Formaggi uses the recipes of the founding brothers. These recipes are the result of tradition and innovation combined, that gives delicious cheese appreciate all over the world. Our cheeses bring in every slice all the essence of the sea, air and the richness of the Sardinian land. Our island is sacred for the Sardinians; Argiolas Formaggi believes in reciprocity, we must respect and enhance the territory. That why Argiolas Formaggi creates its products in a sustainable way, in fact the energy that we use for our production, comes from the sun and natural gas, while the waste are purified and turned into fertilizer to cultivate new lands. Quality is achieved with accuracy and zeal. Our experts are always working to reach the highest hygiene standards. Our farmers take care of their pastures, in order to gain milk of excellence and for the welfare of the animals. Argiolas Formaggi S.r.l S.P. 14 n. 3/5 - 09041 Dolianova - Cagliari argiolas@argiolasformaggi.com • Visite guidate | Tourist guide T +39 070 741 694 • Shop T + 39393 96 16 231 Lun-Ven 9:00 - 13:30, 16:00 - 17:30; Sab 9:00 - 13:00 www.argiolasformaggi.com 191


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vigneti, Jerzu Foto Enrico Spanu


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MANGIARE E BERE

di Michela Seu

Località Masua, foto www.warungbeach.it

IN ALTO I CALICI! Terra dal clima mite, spettinata dai venti marini e scaldata dal sole quasi tutto l’anno. Sorseggiare i vini di altissima qualità prodotti in Sardegna, le birre e i suoi liquori tipici significa assaporare un po’ della sua indomita natura. La coltivazione della vite per vinificazione affonda le radici nell’età del bronzo e non si è mai interrotta. Tra i vitigni più coltivati vi sono il Cannonau, il più diffuso e famoso a bacca nera dell’isola, il Vermentino di Gallura (unico in Sardegna ad avere ricevuto la denominazione di origine controllata e garantita), il profumatissimo rubino Carignano del Sulcis, la Vernaccia – coltivata nell’Oristanese già in epoca fenicia – e i vini più dolci come il Moscato, tipico del Campidano, e la Malvasia, prodotta prevalentemente a Bosa. La birra non è da meno per la storia che attesta la sua produzione in Sardegna fin dal Neolitico. La più famosa oltre i confini isolani è l’Ichnusa, prodotta a qualche chilometro da Cagliari dal 1912, ma numerosi sono anche i birrifici artigianali locali: la maggior parte di questi propone stili belgi, inglesi e americani, ma c’è chi ha osato di più come il Birrificio Barley che ha dato vita al nuovissimo stile IGA, Italian Grape Ale, in cui birra e vino convivono in un connubio perfetto. E l’amaro dopo il caffè? In Sardegna porta almeno due nomi. Il primo è il mirto, tanto diffuso e peculiare da avere ottenuto, nel ’98, la denominazione ufficiale di Mirto di Sardegna. Il secondo è il fil’e ferru, il più noto dei distillati sardi, trasparente e brillante, ottenuto da vinacce selezionate.

ENG With its moderate climate and great variety of terrain, the wind brought in from the sea to caress the crops while the sun continues to shine almost all year. When you sip one of the excellent wines from Sardinia, or one of its beers or liqueurs, what you really taste is a piece of its indomitable nature. Vineyards have been cultivated for wine making since as far back as

the Bronze Age and it is a tradition which has gone on without interruption. The grapes which are cultivated more widely is the Cannonau grape, certainly the most famous red grape of the island, the Vermentino grape which is cultivated predominantly in the Gallura region (which is the sole region in Sardinia to have been awarded the DOCG certification), the extremely fragrant rubyred Carignano del Sulcis, Vernaccia – mainly cultivated in the Oristano region and this since the time of the Phoenicians – and the sweeter wines such as Moscato, typical to the Campidano region, and Malvasia, predominantly produced in the area of a town of Bosa. But the beers are certainly not be underestimated, either; neither with respect to their history in Sardinia which has been demonstrated to go as far back as the Neolithic Age. The most famous beer beyond the frontier is Ichnusa, brewed at a few kilometers from Cagliari since 1912, but there are also numerous artisanal breweries: most of these are produced in Belgian, English, or American style, but one brewer has gone beyond the imaginable, it’s the brewer Birrificio Barley which has created the novelty style IGA, Italian Grape Ale, in which beer and wine have found perfect symbiosis. And what about a digestif after coffee? In Sardinia we have at least two varieties. The first is mirto, which is so typical and customary that it obtained, in 1998, the official title of Mirto di Sardegna. The other one is abba ardente (‘fire water’) or fil’e ferru, the most famous Sardinian acquavite, transparent and brilliant, obtained from selected marc.

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SPORT

Promo redazionale / Promotion

UNA TERRA, UN POPOLO, UNA SQUADRA Una storia gloriosa, scritta da personaggi leggendari. Il Cagliari è l’orgoglio di tutta una regione, una delle squadre più amate in Italia. Lo scudetto del 1970 ne ha rappresentato l’apice, ma le vicende rossoblù sono da leggere come il romanzo di una vita. Esaltanti vittorie, gol indimenticabili, ma anche amare sconfitte e cadute rovinose, dalle quali però il Cagliari ha sempre saputo risollevarsi. Parentesi memorabili: il secondo posto nel 1969, le semifinali UEFA nel 1994, le insperate salvezze nel 1965, 1991 e 2008, il doppio salto dalla C alla A di fine anni ’80. È la squadra di Gigi Riva, il più forte cannoniere nella storia del calcio italiano, tuttora bomber principe della Nazionale; del trio uruguaiano FrancescoliHerrera-Fonseca; di Gianfranco Zola, il fuoriclasse di Oliena emigrato in Inghilterra e tornato per sospingere la sua squadra del cuore di nuovo in Serie A; di Daniele Conti, leader in campo e fuori, primatista di presenze. Allenatori epici: “Sandokan” Silvestri, Manlio Scopigno, Gustavo Giagnoni, Claudio Ranieri, Carletto Mazzone, Massimiliano Allegri. Storie di amore e di orgoglio, di fatica e di sacrificio: l’epopea rossoblù iniziata nel lontano 1920 oggi è nel pieno di un nuovo capitolo. Il cambio di proprietà avvenuto a giugno 2014 ha segnato una nuova pagina nella storia rossoblù: con il Presidente Tommaso Giulini ed il suo Management è iniziato un profondo rinnovamento societario che ha interessato trasversalmente tutte le aree: tecnica, con particolare attenzione verso lo sviluppo del settore giovanile; commerciale, attraverso lo sviluppo di merchandising e la creazione di 4 nuovi store; infrastrutturale con la realizzazione in appena 127 giorni dello stadio temporaneo Sardegna Arena (16.233 posti) ed il progetto dello stadio definitivo pensato per le nuove generazioni, che sarà in grado di accogliere ed emozionare fino a 25.000 tifosi ogni gara.

Daniele Conti è il primatista di presenze in maglia rossoblù: 434 in campionato dal 1999 al 2015 con 47 gol.

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SPORT

Gigi Riva, il cannoniere principe del Cagliari e della Nazionale. In rossoblù, 164 gol in 315 partite, dal 1964 al 1976; con la maglia azzurra, 35 reti in 42 presenze.

ONE PEOPLE, ONE HEART, ONE TEAM A glorious history, written by legendary characters. Cagliari Calcio is the pride of an entire region, it is one of the most beloved teams in Italy. The Scudetto of 1970 has represented the culmination of an era, but the red and blue deeds are to be read as the novel of a lifetime. Exciting victories, unforgettable goals, but also bitter defeats and ruinous downfalls, from which, nevertheless, Cagliari has always been able to rise again. Glorious moments: second placement in 1969, the UEFA semi-finals in 1994, the unexpected win on the relegation fight in 1965, 1991 and 2008, the double jump from C to A in the late 80s. It is the team of Gigi Riva, the all-time leading goal scorer of the Italian National team, today still top scorer of the National Team; it is the team of the Uruguayan trio Francescoli-Herrera-Fonseca; of Gianfranco Zola, the champion of Oliena who emigrated to England and returned to lead his beloved team back to Serie A; of Daniele Conti, leader both on and outside the pitch, presences record holder. Epic coaches: “Sandokan” Silvestri, Manlio Scopigno, Gustavo Giagnoni, Claudio 196

Ranieri, Carletto Mazzone, Massimiliano Allegri. Tales of love and pride, of effort and sacrifice: the red and blue epic started back in 1920, today is in the middle of a new chapter. Playing a key role into local dynamics, Cagliari Calcio has seen radical changes and enormous development since the Club changed ownership in June 2014. President Tommaso Giulini and his management team is guiding the Club towards a consolidated growth, envisioning the future of tomorrow with fans always at the center of each new project. Radical change has been performed throughout all major Club areas: sports area, with an important emphasis on youth sector development; commercial, also due to introduction of merchandising lines and set up of 4 new flagship stores; infrastructure, with the realization in only 127 days of Sardegna Arena, the temporary stadium of 16.233 seats and the most at heart project: the new stadium facility, designed for future generations and able to welcome crowds up to 25 000 fans for each home fixture.


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Corte del Sole, Sestu

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Sardegna Arena

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Foto Tanka Golf - Villasimius


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SPORT

di Edoardo Pisano

Is Molas Golf - Pula - Foto Enrico Spanu

CIRCUITI E GREEN PIÙ SPETTACOLARI

Sono pochi, ma tutti tecnici, spettacolari e facili da raggiungere perché in prossimità di rinomate località turistiche.

Fra i campi da golf più scenografici della Sardegna due in particolare vanno segnalati: il primo si trova a Santa Margherita di Pula, a circa trenta chilometri a sud ovest di Cagliari e ha ospitato quattro edizioni degli Open d’Italia. Si tratta del Circolo Golf Is Molas, a poca distanza dal mare, considerato uno dei circuiti più ostici e allo stesso tempo suggestivi del Mediterraneo, propone green e bunker all’americana e dispone di un elegante resort. Il complesso è sorto nel 1975 e conta tre diversi percorsi: un 18 buche par 72, un 9 buche par 36 ai quali se ne aggiunge un altro da 18 di recente

realizzazione. Dalla parte opposta rispetto al capoluogo sardo, affacciato sui limpidi fondali dell’Area marina protetta di Capo Carbonara, ecco il Tanka Golf Club Villasimius. Il profumo di salsedine mescolata ai profumi della macchia mediterranea rendono unico il contesto in cui si dipana questo particolare 18 buche, premiato nel 2007 come miglior nuovo campo in Italia dalla rivista “Il Mondo del Golf ”, che si snoda su un’area di circa 40 ettari. In alcuni punti del percorso il panorama è realmente mozzafiato. Segnaliamo anche i campi di Is Arenas nei pressi di Oristano e del Pevero in Costa Smeralda.

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SPORT

by Edoardo Pisano

SPECTACULAR GREENS The locations are not numerous, but all are worthwhile from a technical perspective, spectacular esthetically and easy to reach, as they are close to renowned tourist destinations.

Of all the photogenic golf courses in Sardinia, at least two deserve mention: the first is located in Santa Margherita di Pula, at about thirty kilometers towards the South-west of Cagliari, where were hosted four editions of the Open Italian Championships. We are referring to Circolo Golf Is Molas, in the vicinity of the sea, and considered both one of the most challenging and one of the most enchanting courses of the Mediterranean area at the same time, providing greens and bunkers in American style, as well as an elegant resort. The complex emerged in 1975 and offers three different courses: one of 18 holes

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Villasimius - Foto Enrico Spanu

at par 72, one of 9 holes at par 36 and another one of eighteen which was recently created. On the other flank of the Sardinian capital, facing the crystal-clear waters of the marine protected area of Capo Carbonara, you can find Tanka Golf Club Villasimius. The particular perfume mixing brine and Mediterranean plants and flowers render unique the backdrop to this particular 18-hole course which was awarded a prize in 2007 as the best new golf course in Italy by the magazine “Il Mondo del Golf �, and which stretches out over an area of about 40 hectares. In certain spots along the course, the panorama is literally breathtaking.


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