Eterno Auriga - Marzo 2008

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MARZO 2008 Marzo 2008 -

S a r a t h i


Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità attraverso VERITA’

• RETTITUDINE • PACE • AMORE

• NON VIOLENZA

MARZO © Sri Sathya Sai Books and Publications Trust, Prasanthi Nilayam

Edizione Italiana

“La luna calante è il simbolo del calo della mente, poiché la mente deve essere controllata, ridotta e infine distrutta. Ogni Sadhana è diretta questo scopo, Manolaya (la distruzione della mente), in modo che Maya (l’illusione) possa essere ridotta in pezzi e possa rivelarsi la Realtà.”

Superare l’Illusione Corporea per Attaccarsi a Dio Discorso Divino del 18 agosto 2006 – Ati Rudra Maha Yajna

Celebrazioni a Prasanthi Nilayam ……………….……………………….. 4 Cronaca

L’Esemplare Patriottismo di Subhas Chandra Bose Discorso Divino del 15 agosto 2007 – 60° anniversario dell’Indipendenza dell’India

Viaggio con Sai: Una Mostra Fotografica ……………………………….. 8 Cronaca

La Luna e la Mente Dai nostri archivi Discorso Divino del 7 febbraio 1959 - Sivarathri

Splendore di Swami …………………………………………………………. 9 Intervista

Notizie dai Centri Sai …………………………………………………………13 Pellegrinaggio …………………………………………………………………18 Chinna Katha

Siti Web ufficiali di Prasanthi Nilayam Sri Sathya Sai Central Trust: www.srisathyasai.org.in Sri Sathya Sai Books & Publications Trust: www.sssbpt.org Radio Sai Global Harmony: www.radiosai.org

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Splendide decorazioni nel Sai Kulwant Hall in occasione della giornata del Capodanno Cinese

Bhakta Mira (la Devota Mira): una Rappresentazione Teatrale L POMERIGGIO DEL 13 GENNAIO 2008, nel Sai Kulwant Hall, gli studenti della scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai, di Prasanthi Nilayam, hanno messo in scena una splendida rappresentazione teatrale sulla vita di Mira. L’opera ha presentato la saga del supremo amore di Mira per il Signore Krishna e ha illustrato come la sua devozione abbia raggiunto altezze sublimi fino a farla fondere col Signore. Punteggiata degli immortali canti devozionali di Mira e di elettrizzanti danze degli studenti, l’opera ha lasciato un effetto duraturo sugli spettatori che hanno assistito con vivo interesse e applaudito. Canti attentamente selezionati, musica elettrizzante, ottima recitazione degli studenti e splendido scenario hanno fatto dell’opera una bellissima rappresentazione.

Il 31 gennaio 2008, nel Sai Kulwant Hall, gli studenti della scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai, Prasanthi Nilayam, hanno rappresentato una bellissima opera teatrale sulla vita di Mira.

Bhagavan ha assistito all’intera recita, alla fine ha benedetto gli studenti e ha posato con loro per delle fotografie di gruppo. Ha anche materializzato una catena d’oro per lo studente che aveva recitato la parte di Mira. Iniziata alle 17,20, la recita si è conclusa alle 18,50 con l’Arati a (Continua a pagina 5)

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Bhagavan. Pellegrinaggio dei Devoti del Distretto di Adilabad Dal 9 all’11 febbraio 2008 più di 2500 devoti, provenienti dal distretto di Adilabad in Andhra Pradesh, sono giunti in pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam e, il 9 e 10 febbraio, nel Sai Kulwant Hall, hanno presentato programmi musicali e culturali alla Divina Presenza di Bhagavan. Il programma è cominciato il 9 febbraio alle 17 dopo il Divino Darshan nel Sai Kulwant Hall. Prima, i devoti, uomini e donne, hanno presentato canti di gruppo fra cui un paio di composizioni di Thyagaraja, poi un cantante con problemi di vista ha incantato il pubblico con musica vocale classica e semiclassica. Al termine del pregevole spettacolo, Bhagavan ha benedetto i cantanti, materializzando anche una catena d’oro per uno dei musicisti. Il programma si è concluso alle 18,25 con l’Arati a Bhagavan. Il 10 febbraio 2008, i devoti di Adilabad hanno presentato una magnifica opera dal titolo “Sri Sai Vaibhavam” (Magnificenza di Sai), che ha illustrato la Vita e il Messaggio di Bhagavan in modo davvero innovativo, ambientando la scena alla corte del re Krishnadevaraya. Gli attori, impersonando il re e i suoi otto eminenti eruditi, hanno offerto una superba interpretazione delle composizioni poetiche di Bhagavan e ritratto la Sua Divina Grandezza. Impostata su un’elettrizzante musica, l’esecuzione, accompagnata dalle effervescenti danze dei bambini, si è rivelata bella da togliere il fiato, tanto da elevare gli spettatori a grandi altezze di estasi.

Una scena tratta dall’opera “Sri Sai Vaibhavam”, presentata nel Sai Kulwant Hall il 10 febbraio 2008 dai bambini Bal Vikas del distretto di Adilabad nell’Andhra Pradesh.

Bhagavan ha espresso il Suo Apprezzamento per l’opera e il buon lavoro svolto dai devoti del distretto di Adilabad. Egli ha riversato abbondanti benedizioni sugli attori, ha posato con loro per delle fotografie di gruppo e ha loro distribuito indumenti con le Sue Divine Mani. Ha anche materializzato una catena d’oro per il bambino che ha recitato la parte di Krishnadevaraya. È stato poi distribuito, a tutti i presenti nel Sai Kulwant Hall, del Prasadam benedetto da Baba. Il programma, che era iniziato alle 17,40, è terminato alle 20 con l’Arati a Bhagavan. Celebrazioni del Capodanno Cinese Nella fausta ricorrenza del Capodanno cinese, più di 700 devoti cinesi sono arrivati da numerosi Paesi, fra cui Cina, Malesia, Indonesia, Singapore, Australia, Canada, Hong Kong e Taiwan, per celebrare la festa all’interno delle sacre mura di Prasanthi Nilayam alla Divina Presenza di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Le celebrazioni si sono tenute per due giorni, il 12 e il 13 febbraio 2008, nel Sai Kulwant Hall, splendidamente decorato con enormi lanterne rosse, decorazioni pendenti a forma di ananas, ventagli di carta, nodi mistici e altre varie decorazioni. Speciali addobbi sono stati posti sul palco che appariva, in tal modo, incantevole e invitante.

Canti Sacri Buddisti – Il pomeriggio del 12 febbraio 2008, dopo il Divino Darshan di Bhagavan nel Sai Kulwant Hall, sono iniziati i festeggiamenti col sacro canto di Mantra buddisti effettuati da 36 monaci buddisti tibetani di vari monasteri.

Il 12 febbraio 2008, nel Sai Kulwant Hall, monaci buddisti tibetani hanno cantato sacri Mantra buddisti riempiendo tutto l’ambiente di vibrazioni spirituali. (Continua a pagina 6)

Al termine della superba rappresentazione, Marzo 2008 - 5


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Prima dell’inizio della sessione di canto, a Bhagavan è stato offerto un reverenziale benvenuto e tradizionali Katta (vestiti colorati) in segno di gratitudine. I monaci hanno quindi cantato “Om Mani Padme Hum Mantra”.(“il Mantra del Prezioso Loto del Cuore”), “Medicine Buddha Mantra” (“il Curativo Mantra di Buddha”), “White Tara Mantra” (“il Mantra di Tara Bianca”, per una lunga vita) e “Bhagavan Sri Sathya Sai Baba Eternal Mantra” (“il Mantra Eterno di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba”). Dopo questi quattro Mantra, essi hanno cantato il Gayatri Mantra. Alla fine della sessione, hanno intonato la preghiera per la pace, la felicità e il benessere di tutti. I canti, che i monaci hanno effettuato con devozione assoluta alla Divina Presenza di Bhagavan, hanno riempito l’ambiente di vibrazioni spirituali. Al termine, a tutti è stato distribuito, nel Sai Kulwant Hall, il Prasadam benedetto da Baba. La sessione, iniziata alle 17,25, è giunta al termine alle 18,30 con l’Arati a Bhagavan.

Celebrazioni del Capodanno Cinese – Le celebrazioni del Capodanno cinese sono avvenute nel Sai Kulwant Hall il pomeriggio del 13 febbraio 2008. Baba è stato condotto nella sala da una processione di bambini quando, alle 16,05, vi è giunto per diffondere, in questa fausta ricorrenza, le Sue benedizioni sui devoti. Mentre camminavano a passo di marcia in direzione del Kulwant Hall, i bambini cantavano “Om Mani Padme Hum Mantra”. In testa alla processione, c’era il gruppo indonesiano della “Danza del Leone”. Il programma ha avuto inizio alle 16,15 con l’accensione della lampada sacra sul palco da parte di Baba. La prima esibizione del programma prevedeva il canto di Mantra, fra cui il “Mahakaruna Mantra” (“Il Mantra della Grande Compassione”). Essi sono stati cantati da bambini e bambine malesiani e indonesiani. A ciò ha fatto seguito l’offerta dei bambini a Baba di prelibati dolciumi tipici del capodanno cinese. A seguire, Billy Fong, presidente del Consiglio Centrale Sathya Sai Baba della Malesia e Coordinatore del Programma per il Capodanno Cinese, ha parlato alla folla. Egli ha sottolineato l’importanza del Divino Darshan di Bhagavan e ha esortato i devoti ad allontanare le qualità negative come la meschinità, l’egoismo, l’avidità, l’odio,

la gelosia e l’invidia per ottenerne pieno beneficio. Soffermandosi sull’argomento delle celebrazioni, Billy Fong ha detto che, fra gli otto valori tradizionali che i cinesi cercano di mettere in pratica e preservare, sono stati specificatamente scelti, come tema delle celebrazioni di quest’anno, due valori, ossia “Tieni in Grande Considerazione la Madrepatria e Rispetta i Genitori e gli Anziani”. In conclusione, egli ha riferito esservi stata la piena realizzazione degli impegni presi durante le celebrazioni dello scorso anno e ha informato che migliaia di Cinesi dello Stato di Sarawak, lo Stato malese più vasto, leggono passi scelti degli Insegnamenti di Bhagavan nel “See Hua Press”, un quotidiano cinese con una diffusione giornaliera di circa 80.000 copie. Dopo il discorso di Billy Fong, c’è stato un programma musicale. Come prima cosa, la sorella Fera, proveniente dall’Indonesia, ha presentato un assolo di un’antica melodia cinese con l’accompagnamento del “Gu Cheng”, strumento tradizionale (cinese); poi quattro devoti cinesi, provenienti da uno sperduto villaggio del Kwangtung, in Cina, hanno presentato una miscellanea di Bhajan e canti devozionali cinesi con l’accompagnamento di strumenti tradizionali cinesi come lo “Yang Zhing”, lo “Er Hu”, il “Ching” e il Casiotone (tastiera elettronica).

Le Palpebre Proteggono gli Occhi – Una Rappresentazione Teatrale – L’evento finale delle celebrazioni è stata una rappresentazione teatrale portata in scena dai bambini dei Paesi partecipanti. L’opera ha proposto la storia di un devoto di Bhagavan, Tan Ah Lek, della Malesia, che ha messo in luce la pietà filiale e la salda fede in Dio. Quando Ah Lek era piccolo, sua madre gli narrava storie delle antiche tradizioni cinesi, che, nella rappresentazione teatrale, sono state raffigurate attraverso tre scene retrospettive. Ah Lek aveva salvato sua madre da una bombola a gas in cucina che aveva preso fuoco, procurandosi, durante l’opera di salvataggio, gravi ustioni. La madre e i devoti di tutto il Paese avevano ardentemente pregato Bhagavan per la sua guarigione e, con la Sua grazia, Ah Lek si era

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ristabilito tanto da raccontare la storia secondo cui Dio protegge l’uomo come le palpebre proteggono gli occhi.

La rappresentazione teatrale “Le Palpebre Proteggono gli Occhi” presentata, il 13 febbraio 2008, come parte delle celebrazioni del capodanno cinese, ha messo in luce gli antichi valori tradizionali della Cina.

L’opera è stata supportata da un’ottima coreografia e da una musica innovativa al cambio delle scene. Di grande effetto si sono anche dimostrati una danza tipica della cultura cinese, i movimenti acrobatici dei danzatori, i costumi colorati, la storia toccante e la superba recitazione degli attori. Di fatto, alcune scene erano così commoventi che, in sala, pochi erano rimasti con gli occhi asciutti. Al termine, Bhagavan ha benedetto il cast e ha posato con gli interpreti per delle fotografie di gruppo. Egli ha anche materializzato a due bambini una catena d’oro ciascuno. A seguire, si è svolta una breve sessione di Bhajan condotta dai devoti cinesi. Le celebrazioni si sono felicemente concluse alle 17, 45 con l’Arati a Bhagavan. Al termine, a tutte le persone presenti in sala è stato distribuito il Prasadam.

L’occhio, quando è illuminato dallo splendore dell’Atma, è in grado di afferrare la forma che rientra nel suo campo visivo. Non potrà mai sperare di illuminare l’Atma che risplende di luce propria. La lampada illumina gli oggetti, ma gli oggetti non possono, a loro volta, illuminare la lampada. Marzo 2008 - 7


Mostra nell’Auditorium Poornachandra in occasione del Giubileo d’Oro della rivista Sanathana Sarathi

OME PARTE DELLE CELEBRAZIONI del Giubileo d’Oro del “Sanathana Sarathi”, lo Sri Sathya Sai Books and Publications Trust ha allestito, nell’Auditorium Poornachandra, Prasanthi Nilayam, una mostra fotografica dal titolo “Viaggio con Sai”. La mostra ha messo in luce l’importanza della rivista “Sanathana Sarathi” come strumento divino attraverso cui Bhagavan ha prodotto una trasformazione nella vita di milioni di persone di tutto il mondo negli ultimi cinquant’anni. Vi si è anche presentata una storia delle visite di Bhagavan nei vari luoghi dagli anni ’40 ai nostri giorni, tramite circa 700 fotografie e un commento scritto in telugu, inglese e hindi. Le fotografie ritraevano le visite di Bhagavan nei vari Stati Dell’India e in Africa orientale e sono state disposte, in nove spaziosi padiglioni, in successione cronologica. C’erano due padiglioni per audiovisivi per la proiezione di filmati sul “Sanathana Sarathi” e sulle visite di Bhagavan ai vari luoghi. Al centro è stato allestito un bellissimo altare circondato di fotografie illuminate di Baba e

dei Suoi importanti Messaggi. Alle 10,35 del 1° marzo 2008, Baba ha amorevolmente inaugurato la mostra accendendo la lampada sacra e tagliando il nastro. Ha poi visitato tutti i padiglioni, osservando le fotografie e i commenti scritti sulla crescita del Sanathana Sarathi in una rivista di livello internazionale e sulle Sue visite nei vari luoghi. Ha anche assistito al film documentario “Sanathana Sarathi: Cinquanta Splendidi Anni”, proiettato per l’occasione. Bhagavan ha trascorso più di un’ora a guardare le fotografie e il filmato sul “Sanathana Sarathi” e ha benedetto i devoti che hanno contribuito ad allestire la mostra e a creare il filmato. Ha anche profuso le Sue benedizioni sul personale del Book Trust. Alle 11,40 Egli ha amorevolmente accettato l’Arati e benedetto il Prasadam da distribuire al personale e ai devoti lì riuniti. La mostra è stata aperta ai devoti la sera stessa.

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INTERVISTA

“L’Organizzazione Sai, oggi, è presente in quasi tutti i 23 Paesi dell’America Latina. Tante persone hanno avuto esperienze dirette di Swami. In modi diversi, Egli è apparso colà, in luoghi differenti, all’interno dell’Argentina ecc. La gente, quindi, Lo conosce attraverso numerose situazioni, realizzando, in quei Paesi, la Sua forma fisica”, ha detto Leonardo Gutter dell’Argentina durante un’intervista col dottor G. Venkataraman, ex vicerettore dell’università Sri Sathya Sai.

AI RAM E BENVENUTO NEI NOSTRI studi, fratello Leonardo Gutter. Vuoi raccontarci quando e in che modo sei arrivato a Swami?

In Argentina abbiamo circa 90 Centri Sai distribuiti da nord a sud. In tutta l’America Latina ci saranno più o meno

È una storia molto interessante, risalente a 22 anni fa. A quel tempo, ero già avviato sul sentiero spirituale, coinvolto nell’organizzazione Raja Yoga. Venni a sapere di Swami e divenni membro dell’Organizzazione Sai. Una volta una donna, membro dell’Organizzazione, si recò in India e Swami la chiamò in “interview”. Quando ne uscì, ci raccontò quanto era successo, e, una notte, sognai Swami.

300 Centri. Essi sono aperti tutti i giorni della settimana per lo più fra le 17 e le 21, e tutto il giorno nei fine settimana. Ogni giorno vengono svolte attività di servizio, vi si tengono circoli di studio e Bhajan due volte la settimana. Le attività di servizio hanno luogo tre o

Nel sogno mi vidi in una stanza assieme a 7 o 8 persone e, quando Baba entrò, pensai: “Bene, ora saprò se Tu sei un Avatar perché se mi vieni vicino dovrà pur succedermi qualcosa o dovrò sentire qualcosa dentro di me.” Poi, Egli cominciò ad avvicinarsi e all’improvviso mi ritrovai a fare Namaskar, al che mi dissi: “Ma che sto facendo? Non posso farlo, giacché non sono un devoto Sai. Quando giunse al mio fianco, cominciai all’improvviso a sentire una dopo l’altra onde di energia e vibrare ogni cellula del mio corpo. Sentivo come se ogni cellula stesse esplodendo riempiendomi di Ananda, uno stato di beatitudine, e fu così intenso che in un attimo persi l’equilibrio e cadi a terra. Mi sentivo completamente esausto e debolissimo.

quattro volte la settimana. La gente svolge Narayana Seva. Tutti i mesi ogni Centro distribuisce circa 15.000 razioni di cibo. Tante sono le attività di servizio svolte dai Centri.

Ero tuttavia pienamente cosciente, con un sorriso che arrivava da un orecchio all’altro. Tutto ciò avveniva in sogno. Egli cominciò ad avvicinarsi verso l’uscita e io, guardandoLo, pensai: “Tu sei Dio, sei Dio, sei Dio.”

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Poi mi guardò, mi si avvicinò mentre giacevo sul pavimento, mi afferrò e mi diede tre baci sul capo. A quel punto mi svegliai. L’impatto che quel sogno ebbe su di me fu così forte che decisi di venire in India. Nel gennaio del 1982, mi ritrovai nell’Ashram. Giunsi qui con il primo gruppo organizzato di argentini. Passarono 30-40 giorni e non ebbi alcun colloquio con Lui. Una notte, mentre ero solo nella mia stanza, avvertii tanto intensamente la Sua divinità che preparai la lettera di dimissioni dall’organizzazione spirituale di cui ero membro. Scrissi di aver trovato l’Avatar, di volermi completamente arrendere a Lui e di servirLo in ogni modo possibile. Poi andai a dormire. Il mattino successivo andai al Darshan. Swami, invece di compiere il consueto percorso del Darshan, venne diritto verso il posto in cui sedevo e disse: “Sì, ti vedrò nel pomeriggio.” Potete immaginare la mia felicità. Ero così felice che, subito dopo il Darshan, decisi di dirigermi direttamente verso la stanza delle “interview” e attendere il Darshan del pomeriggio. Ma il Seva Dal mi avvertì che ciò non andava bene. “Dovrà essere Swami a farti venir qui nel pomeriggio”, egli disse. Pensai che il Seva Dal stesse rovinando quella mia possibilità e che non gli piacesse la mia faccia. Pensai che Swami non mi avrebbe trovato e che avrebbe dimenticato la cosa. Ero quindi molto avvilito. Arrivò il pomeriggio e, durante le file per il Darshan, ottenni la terza fila. Ero avvilito e mi misi a sedere col viso triste. Non appena Baba uscì dalla Sua stanza, mi guardò diritto, senza avermi cercato prima fra la folla.

Una lezione di Valori Umani in corso nella città di Rosario per i bambini argentini. Diversi Centri Sai, assieme, aiutano la locale comunità povera con cibo, medicine e altre necessità.

Sembrava che Egli già sapesse dove ero seduto e, dalla veranda, gridò: “Tu” e indicò col dito il luogo in cui mi trovavo. Rimasi sgomento e corsi verso di Lui. A quel punto mi disse: “Vai”, e io mi diressi verso la stanza delle “interview”. Chiesi se anche gli altri

argentini potessero entrare ed Egli rispose: “Sì.” Cominciò così il colloquio, nel bel mezzo del quale Egli mi guardò e mi raccontò tutto ciò che era avvenuto il mattino, i miei pensieri, i miei dubbi, insomma, tutto. Poi mi si avvicinò e mi sussurrò all’orecchio con la Sua fantastica Voce: “Io non deludo mai i Miei devoti.” Ciò si è sempre dimostrato vero in tutti questi 22 anni. Non dimenticherò mai quelle dolci Parole.

È una splendida storia. È davvero la maniera caratteristica in cui Swami attrae la gente. Ci sono tante persone così in America Latina. La nostra cultura è molto diversa e il Paese è così lontano da qui. Tuttavia Swami è conosciuto ovunque là. Ho avuto la fortuna di viaggiare in quasi tutti i 23 Paesi dell’America Latina e, in essi, l’Organizzazione Sai è presente quasi ovunque. Tante persone hanno avuto esperienze dirette di Swami. In modi diversi, Egli è apparso colà in luoghi differenti, all’interno dell’Argentina ecc. La gente, quindi, Lo conosce attraverso numerose situazioni, realizzando, in quei Paesi, la Sua forma fisica.

È davvero incredibile! Sì. Quando rifletto sul fatto che l’Organizzazione Sai è diffusa ovunque in tutta l’America Latina, trovo davvero meraviglioso quel pensiero stesso. La nostra cultura è così diversa perché non contiene il concetto di Avatar, che è completamente estraneo a noi. Ciononostante, la gente lo ha recepito bene e si è aperta.

Fra l’altro, mentre parlavamo del manifestarsi in luoghi differenti, mi è venuto in mente un episodio avvenuto a Brindavan parecchi anni fa. Swami si trovava con gli studenti. Una persona, che veniva dall’Europa, stava descrivendo come Baba si fosse manifestato in Croazia e stesse facendo servizio là. Al termine del racconto, quando quella persona si sedette, un devoto disse: “Swami! Tutto ciò è sbalorditivo.” La risposta di Baba fu: “Per te è sbalorditivo, ma per Me è del tutto normale!” Non dimenticherò mai quell’episodio. L’espressione esatta in telugu fu: “Neeku Chala Aascharyam Naaku Chala Sahajam”. Lo sai, mi è proprio venuta in mente una bella storia. In Brasile c’è un altro movimento spirituale, lo “Spiritualismo”, che è molto diffuso. È secondo solo alla Chiesa Cattolica. Quando in Brasile, l’Organizzazione Sai cominciò a crescere, il

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movimento iniziò a turbarsi e preoccuparsi. Si decise, allora, di mandare due persone che ne facevano parte qui in India per verificare se Sai Baba fosse autentico oppure no. Una delle due persone era il professor Rivaldo, che da quelle parti, è estremamente rispettato e apprezzato, e la gente lo considera dotato di grandi poteri spirituali.

In America Latina, attualmente, abbiamo 13 scuole Sathya Sai. Ve ne sono cinque in Argentina, quattro in Brasile (in marzo se ne aggiungerà un’altra), due in Ecuador, una in Venezuela e una in Messico. Abbiamo 159 scuole pubbliche che sono state adottate dall’Organizzazione Sai. Solo in Messico, 15.000 studenti della scuola pubblica sono stati sottoposti al

Hislop continua dicendo: “Da quell’auto uscirono degli angeli che recavano dei vassoi d’argento!” Egli, nel suo libro, ha scritto queste cose! Voglio dire che ci si può credere. Quegli angeli depositarono i vassoi, tornarono alla macchina e sparirono. Ma la storia non finisce qui. La volta successiva, molti anni dopo, quando tornò a Chennai, Swami portò con Sé degli studenti. Poi disse alla donna: “Mostra a questi ragazzi i vassoi d’argento che quegli angeli portarono quel giorno.” Non è fantastico? È una cosa grandiosa! Che splendida storia!

Quando parlavi dell’aura, pensavo a ciò che anche Frank Baranowski vide. Anch’egli poté osservare la straordinaria aura di Swami. Ora, raccontami qualcosa delle attività che vengono svolte in Argentina e anche in altri luoghi dell’America Latina.

Ogni volta che tiene una conferenza vi partecipano moltissime persone, oltre 5000. È davvero popolare da quelle parti. Arrivò dunque in India, all’Ashram. Tornato in Brasile, durante la prima conferenza che tenne, disse di aver visto l’Ashram circondato di angeli e che ogni volta che Sai Baba usciva proveniva dai cieli una luce spirituale che avvolgeva tutta la gente.

Molto bene. Portiamo avanti molte attività. Una caratteristica importante è che i Centri Sai nei nostri Paesi, per esempio in Argentina, sono diventati quasi dei centri sociali. Sono aperti ogni giorno della settimana. In Argentina, abbiamo circa 90 Centri Sai distribuiti da nord a sud. In tutta l’America Latina ci saranno circa 300 Centri. Essi sono aperti tutti i giorni della settimana, per lo più fra le 17 e le 21, e tutto il giorno nei fine settimana. Ogni giorno vi vengono svolte attività di servizio, vi si tengono circoli di studio e Bhajan due volte la settimana. Le attività di servizio hanno luogo tre o quattro volte la settimana. La gente svolge Narayana Seva. Ogni mese ogni Centro distribuisce circa 15.000 razioni di cibo. Tante sono le attività di servizio svolte dai Centri.

È riuscito a vedere tutto questo? Sì, lo ha visto. Egli affermò anche: “Ogniqualvolta Swami avvicini una persona, la Sua aura, che è rosa, assorbe tutta la negatività di quella persona.” Ha parlato così bene di Swami!

Parlando di angeli, il dottor Hislop racconta un bellissimo episodio. Molti anni fa, Swami si recò a Madras (Chennai) e portò con Sé il dottor Hislop. Alle 2 del pomeriggio si fece accompagnare in macchina a una casa e bussò alla porta. Aprì una donna che rimase esterrefatta: “Swami! Tu qui!” Egli rispose: “Sì, sono qui. Non vuoi darMi il benvenuto in casa?” Ella rientrò, ma non sapeva come ricevere Swami. Generalmente, come tu sai, quando arriva Baba, Lo si riceve con frutti, fiori e ogni sorta di cose. A quel punto la donna disse: “Swami, perché non me lo hai detto prima? Non ho nulla da offrirTi in questo momento.” Baba rispose: “Non preoccuparti”, poi guardò verso la macchina e fece dei gesti. Il dottor

Servizio svolto in una casa per anziani di Buenos Aires. I devoti vi si recano due volte al mese per assistere gli anziani.

Distribuzione di cibo a parte, gestite ospedali da campo? Certamente. Abbiamo avviato un’opera di sviluppo dei quartieri poveri. Svolgiamo regolare servizio alle comunità di lebbrosi, agli ospedali, a quelli per

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l’infanzia ecc. La cosa importante è che tutto ciò viene fatto settimanalmente e non, ad esempio, una volta al mese. Ogni settimana, giorno dopo giorno, la gente compie qualche tipo di attività

della casa e di scavare lì della terra per mettervi a dimora delle piante e rendere il luogo più ameno. Dopo un po’, i bambini tornarono con una borsa trovata in una delle buche che avevano scavato. Al suo interno c’erano 13 chilogrammi di oro puro.

Che cosa puoi dirmi riguardo all’EHV o ai Bal Vikas?

13 chilogrammi?

In America Latina, attualmente, abbiamo 13 scuole Sathya Sai. Ve ne sono cinque in Argentina, quattro in Brasile (in marzo se ne aggiungerà un’altra), due in Ecuador, una in Venezuela e una in Messico. Abbiamo 159 scuole pubbliche che sono state adottate dall’Organizzazione Sai. Solo in Messico, 15.000 studenti della scuola pubblica sono stati sottoposti al programma EHV.

Sì, trovarono 13 chilogrammi d’oro. Al momento del ritrovamento, la prima cosa che i bambini avevano pensato era stata di scappare con la borsa, ma poi, ripensando a quanto era stato loro insegnato ai corsi EHV, avevano ritenuto di doverla consegnare con tutto il suo contenuto. In seguito, il giudice aveva dichiarato che l’oro ci apparteneva e, con esso, comprammo due case per questi bambini indigenti. A uno di essi mancava una gamba. Decidemmo allora di acquistare per lui una gamba artificiale.

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Puoi spiegarci che cosa viene esattamente svolto col programma EHV e che cosa significa? Ti racconterò una storia al riguardo. Premetto che, circa un mese fa, il ministro della Pubblica Istruzione dell’Argentina ebbe un incontro con il direttore dell’istituto argentino Sathya Sai e, approvato il programma EHV Sathya Sai, ci chiese di adottare quante più scuole pubbliche possibile. Ora, in tale circostanza, siamo limitati nelle nostre risorse umane. Voglio raccontarvi l’effetto dell’EHV. Ci sono parecchi bambini che vivono per strada e non hanno casa. Una delle attività di servizio che svolgiamo è di prendercene cura. Portammo questi bambini al Centro Sai due volte la settimana. Permettemmo loro di fare la doccia, li nutrimmo e li aiutammo a imparare qualcosa, offrendo in modo particolare corsi Bal Vikas. All’inizio quei bambini erano soliti tornare al Centro, non perché volessero imparare cose buone, ma per rubare degli oggetti. Pensammo che, quanto meno, tornavano, e ciò ci faceva felici. Ma in seguito, poiché vivevano sulla strada, in un ambiente estremamente difficile e là dovevano sopravvivere, avemmo la sensazione come se stessimo cercando di riempire un secchio pieno di buchi. Si rivelava, perciò, un compito molto difficile. Decidemmo di affittare una casa, di tenervi i bambini prendendocene veramente cura e di strapparli alla strada. Nessuno però al Centro Sai poteva farsi carico del progetto. In America Latina la gente non è ricca come in Europa o negli Stati Uniti; perciò, coi fondi che avevamo, riuscimmo ad affittare una casa diroccata. Era veramente in pessime condizioni, ma decidemmo di rimetterla a posto affinché i bambini potessero abitarvi. Un giorno, tre di loro arrivarono alla casa per dare una mano a ripararla assieme a una devota Sai. La donna chiese loro di andare sul davanti

La gente ora, in Argentina, si è messa a scavare molto...? Certo che no. Ma voglio raccontarvi tutta la storia. Il bambino a cui avevamo procurato la gamba artificiale avvertiva di dover venire qui e conoscere Swami. Ci riunimmo dunque al Centro per parlare della cosa e decidemmo di comprargli un biglietto per l’India. Così egli arrivò qui. Swami gli concesse una “interview” e gli disse che era stato Lui a mettere l’oro nella borsa. Sì, è davvero una cosa meravigliosa. Ora, in una delle case, abbiamo 9 o 10 bambine abbandonate che ci hanno mandato i giudici. Tantissimo lavoro viene dunque svolto nella maggior parte dei Paesi dell’America Latina.

Fantastico. Swami dice spesso che le cose accadono molto prima di quanto si possa immaginare. Ora riesco a credere a tutto ciò perché, se le cose stanno accadendo, che cosa mai potrà fermarLo da ciò? Sono molto fiducioso dopo tutto ciò che hai raccontato e credo che il nuovo mondo darà nuova luce al vecchio mondo e al mondo intero. Grazie e Sai Ram. Per gentile concessione di: Radio Sai Global Harmony

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ZAMBIA e KENIA

LI STUDENTI E LO STAFF DELLE SCUOLE Sathya Sai dello Zambia e del Kenia hanno conseguito ottimi risultati per i loro recenti esami nazionali. I ragazzi e le ragazze della 7a classe hanno superato gli Esami Statali e sono risultati appartenere a una delle tre migliori scuole della nazione. Nello Zambia, la scuola Sathya Sai di Ndola con i suoi 720 studenti ha raggiunto, negli ultimi 16 anni un indice di successo agli esami statali pari al 99-100%. In una nazione dove l’istruzione femminile non è prioritaria, il risultato ottenuto dalle studentesse è stato davvero eccezionale. La maggior parte di esse ha conseguito il massimo punteggio. I mezzi di comunicazione locali hanno soprannominato l’istituto “La Scuola del Miracolo” e in Parlamento è stata presentata come una delle tre migliori scuole del Paese. Il personale della scuola partecipa agli ospedali da campo, al Narayana Seva, alla pulizia dell’ambiente, al volontario nelle chiese e alla distribuzione di acqua potabile agli indigenti. Con la grazia di Swami, in Kenia i 160 studenti della scuola Sathya Sai di Kisaju hanno tutti superato il loro primo esame di stato del 2007. Gli studenti hanno partecipato ai seminari SSEHV e ai progetti di pulizia del territorio. Hanno inoltre preso parte ad altre attività come la distribuzione di coperte e di acqua potabile alla comunità locale. Sempre in Kenia, anche i 176 studenti della scuola Sathya Sai di Uthiru sono stati tutti promossi agli esami statali e hanno ricevuto premi per le mostre fotografiche dei loro lavori. Essi partecipano alla pulizia dei villaggi, alla distribuzione di cibo agli orfani, alla costruzione di piccole strade e prendono parte a seminari sui Valori Umani.

Il Centro Sanitario Sathya Sai Huong Van, inaugurato il 22 dicembre 2007 nella storica capitale di Hue in Vietnam.

Il Centro fornisce assistenza sanitaria primaria, educazione alla salute, assistenza prenatale e neonatale, vaccinazioni, trattamento della malaria e della tubercolosi. Sarà prevista anche l’assistenza al parto e il Centro inoltre alloggerà ospedali da campo gratuiti. Durante la cerimonia di apertura, funzionari vietnamiti locali hanno espresso la loro gratitudine all’Organizzazione Sathya Sai per la fornitura gratuita di servizi sanitari ai bisognosi. U. S. A.

La bellissima città costiera di Oxnard, in California, ospita parecchie persone a basso reddito che non possono usufruire di adeguata assistenza sanitaria.

VIETNAM

Il Centro Sanitario Sathya Sai Huong Van è stato inaugurato il 22 dicembre 2007 a Hue, storica capitale del Vietnam. I due piani del Centro sono stati costruiti per servire circa 10.000 persone.

L’Organizzazione Americana Sathya Sai, il 21 ottobre 2007, ha organizzato un ospedale da campo a Oxnard, California, in cui 360 pazienti hanno ricevuto assistenza sanitaria gratuita. (Continua a pagina 14)

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Il 21 ottobre 2007, l’Organizzazione Americana Sathya Sai Baba ha diretto un ospedale da campo a Oxnard. Con straordinaria determinazione e amore i volontari hanno affrontato, nella regione, raffiche di vento di 80 km l’ora e violenti incendi forestali. Sono state fornite assistenza sanitaria di base e visite odontoiatriche a 360 pazienti da parte di oltre 260 volontari. I pazienti sono stati sottoposti a esami del sangue (glicemia, colesterolo, anemia), misurazione della pressione sanguigna, esami della vista, esami per tumori che colpiscono le donne e test di nutrizione.

GRECIA I Centri Sathya Sai di Atene servono amorevolmente la loro comunità da parecchi anni. L’8 dicembre 2007, i devoti Sathya Sai hanno visitato la zona di Perama, nella città portuale del Pireo, e distribuito 33 pacchi di cibo, vestiti e giocattoli a 27 bambini. Contemporaneamente, un pediatra ha visitato delle famiglie con figli per fornire loro consigli sanitari e vaccinazioni. Il 15 dicembre 2007, i devoti Sathya Sai si sono riuniti sulle colline del monte Hymethus, in Attica, e hanno piantato 108 alberi e 100 ghiande per rigenerare la foresta distrutta nel 2007 da un incendio.

SULTANATO DI ONAM Il sultanato dell’Onam, situato nel golfo persico, il 30 novembre e il 1° dicembre 2007, ha ospitato due laboratori sulla “Genitorialità Sai” nella sala da ballo Sur del Musca Holiday Hotel. Gli operatori principali sono stati Rita e Robert Bruce. Il 29 novembre 2007, era stato presentato, da circa 300 bambini, un programma culturale basato sui Valori Umani. Il 6 ottobre 2007 a Elk Grove, nella California settentrionale, si sono svolte speciali Olimpiadi cui hanno preso parte 41 giovani con problemi visivi. Diciotto devoti Sai hanno aiutato e servito i concorrenti e organizzato la manifestazione.

Inoltre si è provveduto a divulgare princìpi di educazione alla salute e prevenzione di malattie. I devoti Sai hanno servito cibo non solo ai pazienti e ai volontari, ma anche a 450 famiglie locali. Nella città di Elk Grove, nella California settentrionale, il 6 ottobre 2007 i devoti Sai hanno offerto aiuto ai partecipanti delle speciali Olimpiadi istituite per giovani non vedenti o con handicap visivi. Diciotto devoti Sai hanno guidato i 41 concorrenti durante la manifestazione, segnato i punteggi e ripulito e riordinato al termine del raduno.

SERBIA

Il 30 novembre e il 10 dicembre 2007, il sultanato dell’Onam ha ospitato due laboratori sulla “Genitorialità Sathya Sai”. Essi si sono tenuti presso la sala da ballo Sur del Muscat Holiday Hotel, e vi hanno preso parte circa 140 persone.

I devoti Sathya Sai serbi hanno celebrato, il 23 novembre 2007, il Compleanno di Bhagavan. L’evento è stato organizzato dai giovani Sai di Belgrado e vi hanno partecipato circa 200 persone. L’argomento del programma riguardava la condivisione degli Insegnamenti di Swami sull’unità di tutte le religioni. Si sono illustrate citazioni tratte dai Discorsi di Swami con giochi basati sulle tradizioni indù, cristiana, buddista e islamica. Il programma ha suscitato sentimenti di unità e gioia di diffondere il Messaggio di Bhagavan.

I laboratori hanno avuto inizio il giorno successivo e vi hanno partecipato circa 140 persone. Il 1° dicembre 2007, i lavori sono stati avviati dal dottor Sana Sabeel, direttore dell’Ufficio Tecnico del Ministero dell’Istruzione. La sessione, durata tre ore, ha compreso un animato spazio di domande e risposte.

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PERU’ Come seguito dei soccorsi prestati alle vittime del terremoto di La Garita, nel settembre del 2007 (di cui si è dato un resoconto nel numero di dicembre del Sanathana Sarathi), il 14 ottobre 2007, i devoti Sai hanno nuovamente visitato i villaggi devastati.

I bambini Bal Vikas della Tailandia, l’8 dicembre 2007 a Bangkok, hanno celebrato il Natale. Nel corso dell’evento hanno cantato Bhajan e canti natalizi.

Tutti e tre i programmi erano pieni d’amore e devozione per il nostro Amato Bhagavan. - Sri Sathya Sai World Foundation INDIA I devoti Sai, il 14 dicembre 2007, in un ospedale da campo da essi gestito, hanno offerto assistenza medica gratuita, con una visita di controllo, a 142 pazienti di La Garita, vittime del terremoto. Precedentemente, nel settembre del 2007, i devoti Sai avevano fornito aiuti ai suddetti terremotati.

I bambini di una scuola di Chincha hanno ricevuto ottocento taccuini e matite. Agli abitanti di La Garita sono stati distribuiti grossi quantitativi di cibo e i malati sono stati curati in un ospedale da campo gestito da tre specialisti in medicina interna, due ginecologi e tre dentisti. È stata offerta assistenza medica amorevole e gratuita a 142 pazienti. Per le vittime del terremoto sono stati motivo di conforto le visite di controllo e il servizio disinteressato offerto dai devoti Sai. TAILANDIA

Il 17 novembre 2007, a Bangkok, i devoti Sai tailandesi hanno celebrato il Compleanno di Bhagavan. Il programma consisteva del canto dei Veda e di un video delle rappresentazioni teatrali recitate dai devoti di Singapore alla Divina Presenza. Vi hanno preso parte 119 persone. L’8 dicembre 2007, i bambini Bal Vikas hanno celebrato il Natale davanti a un pubblico di 101 persone. La manifestazione comprendeva Bhajan e canti natalizi. Si è inoltre svolto, il 22 dicembre a Bangkok, un programma di musica devozionale cui hanno assistito 90 persone compresi i giovani Sai.

Andhra Pradesh – Il 30 gennaio 2008, il distretto di Vizianagaram ha aperto un orfanotrofio a Sreeramnagar, prendendo, per cominciare, tre bambini come parte dello Sri Sathya Sai Deenajanoddharana Pathakam (progetto per aiutare i bambini indigenti). Il distretto ha prestato assistenza a 68 vittime di un incendio divampato nel villaggio di Akhavaram Madhurayathapeta e a 26 famiglie vittime di un incendio scoppiato nel villaggio di Ayyanna Peta, fornendo loro provviste di cibo e utensili. Il 30 gennaio 2008, il distretto ha fornito vestiti nuovi a 60 lebbrosi nel villaggio di Garividi e vi ha svolto Narayana Seva. Il distretto di Khammam ha fornito Amruta Kalasam (provviste di cibo) a 33 famiglie povere selezionate di 11 villaggi. Il 26 gennaio 2008, il distretto ha svolto Narayana Seva per 35 persone in stato di arresto e per 80 persone nell’Ostello S.T. di Sathupalli. Il distretto di Kurnool ha offerto due macchine da cucire a Kovelakuntla, due a Nandyala e una a Kurnool durante gli incontri delle donne (Mahila) del distretto, tenutosi il 19 e 20 gennaio 2008. Il distretto ha fatto dono di un bufalo a una famiglia povera perché possa mantenersi autonomamente e di “walker” (oggetti di supporto legati a problemi di deambulazione) a persone poliomielitiche. A Nandyala ha inoltre portato aiuto a uno studente povero donandogli 200 rupie mensili. Nel villaggio di Kummararevu, il distretto del

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Godavari occidentale ha donato 15 kg di riso a ciascuna di 50 famiglie selezionate e, a Dharmaraopet, Amruta Kalasam (provviste di cibo) a 12 famiglie. All’interno dei locali dell’Eluru Samithi, il distretto distribuisce giornalmente latte a 30 bambini poveri. A Burrankulapadu, un remoto villaggio Girijan (montano), esso ha diretto un megaospedale da campo curando 1500 persone e, a Tanuku e Nidadavolu, selezionando in una casa di cura 5 persone le cui condizioni richiedevano operazioni chirurgiche. Il distretto di Krishna ha costruito una casa nel villaggio di Ramachandrapuram per una donna bisognosa e, con tutti i riti tradizionali, il 20 gennaio 2008, gliel’ha consegnata. Lo stesso giorno, ha distribuito coperte a 42 persone selezionate del villaggio. Il 20 gennaio 2008, il distretto di Vizag ha gestito un campo medico per esami oftalmici nel villaggio di Vellapuvanipalem, visitando 237 pazienti e fornendo loro i necessari farmaci. Si sono riscontrati diciotto casi di cataratta per i quali sono state effettuate le relative operazioni. Il distretto gestisce ospedali da campo a Gollalapalem la quarta domenica di ogni mese, e a Korawada la terza. Inoltre distribuisce medicine. Il distretto ha donato coperte di lana a 100 persone del villaggio Girijan (montano) di Gummakota e ha svolto Narayana Seva per 2000 montanari provenienti da 30 villaggi. Il distretto ha inoltre fornito coperte, nella cittadina di Gajuwaka, a 54 lebbrosi. Assam – In conformità al Programma Integrale per i Villaggi dell’Organizzazione Seva Sri Sathya Sai (Assam) il Samithi di Guwahati, in collaborazione col Samithi di Uparhali-Sarpara del distretto di Kamrup, ha avviato un nobile progetto di servizio per migliorare le condizioni sanitarie del villaggio. Sono stati, di conseguenza, identificati tre villaggi e il 15 gennaio 2008, in occasione del santo giorno di Makara Sankranti, il lavoro è cominciato. La caratteristica della lodevole impresa è che gli operatori locali Sai, attivamente assistiti dagli stessi abitanti dei villaggi, stanno costruendo latrine a basso costo che saranno destinate a tutte le famiglie bisognose. L’opera sarà gradualmente allargata allo scopo di migliorare le condizioni sanitarie complessive dei villaggi. La gente della zona ha apprezzato lo spirito di iniziativa individuale di tutti quelli coinvolti nel progetto. Orissa – La 32a Conferenza di Stato dell’Organizzazione Seva Sri Sathya Sai dell’Orissa si è tenuta a Jajpur Road dal 18 al 20 gennaio 2008 e vi hanno preso parte 2264 delegati provenienti da tutti i distretti dell’Orissa. Il tema della Conferenza era

“Grama Seva è Rama Seva” (il servizio ai villaggi è servizio a Dio). Sri V. Srinivasan, Presidente Panindiano dell’Organizzazione Seva Sri Sathya Sai, ha tenuto alla conferenza uno stimolante discorso inaugurale, interagendo anche con i responsabili dell’Organizzazione Sai dello Stato. Nel corso della conferenza si è tenuto un simposio su “Missione Sathya Sai e Avvento dell’Era d’Oro”; esso comprendeva dibattiti sui vari aspetti dello sviluppo rurale, come ad esempio “Programma Integrale per i villaggi – Visione e Percorso”, “Servizio in Unità Basato sulla Purezza per Sperimentare la Divinità”, “Ruolo delle Donne (Mahila) nella Missione Sai con Particolare Riguardo alla Genitorialità Dinamica”, “Valutazione dei Piani e degli Strumenti Governativi per il Programma Integrale per i Villaggi” ecc. Inoltre, si sono condotti svariati laboratori in diversi luoghi in momenti differenti per consentire la massima partecipazione dei delegati. I laboratori vertevano sui seguenti argomenti: Banco Informazioni sull’Aids in Ogni Villaggio Modello; Genitorialità Dinamica: Approccio Orientato al Progetto; Preghiera Vedica per Studenti Bal Vikas; Educazione ai Valori nelle Scuole; Attività del Mahila Vibhag (l’Ala Femminile dell’Organizzazione Sai) Incentrata sull’Assistenza alla Madre e al Bambino; Assistenza al Bestiame: (Approccio Orientato al Progetto); I Coordinatori dei Giovani di Distretto: Interpreti Chiave nella Missione Sathya Sai; Diffondere Vibrazioni Spirituali: il Nostro Ruolo; e La Tecnologia nei Villaggi. In questa occasione, sono stati presentati, dagli studenti Bal Vikas di Jajpur Road e Chhatrapur, la danza Gotipua dei bambini di Komark e una rappresentazione teatrale dei giovani Sai del distretto di Jajpur. Tamil Nadu – Con le benedizioni di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, il 16 gennaio 2007, presso la Sri Sai Nivas (Dimora del Signore) di Parambur, Chennai, è stata avviata la Scuola di Specializzazione Sri Sathya Sai, avente lo scopo di impartire formazione pratica a donne di zone economicamente più deboli in modo da offrir loro la possibilità di guadagnarsi da vivere e far aumentare i mezzi economici delle loro famiglie. La scuola offre i seguenti corsi di avviamento al lavoro: Corso con Diploma in Cucito; Corso con Diploma in Arti e Mestieri;

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Corso con Diploma di Tecnologia Informatica; Corso con Diploma in Cibi Sai; Corso con Diploma in Lavori Domestici; Corso con Diploma in Semplici Abilità. La prima convocazione per l’assegnazione dei diplomi a coloro che hanno frequentato i Corsi di Formazione di Cucito e Tecnologia Informatica si è tenuta presso la Sai Nivas, a Perambur, il 27 gennaio 2008. Sri V. Srinivasan, Presidente Panindiano delle Organizzazioni Seva Sri Sathya Sai, ha presieduto la convocazione e smt. Vidya Srinivasan ha distribuito i diplomi ai frequentatori dei corsi, 10 per quanto riguarda il Corso di Cucito e 18 per il Corso di Tecnologia Informatica. I diplomati hanno espresso le loro impressioni sulla formazione ricevuta alla Scuola di Specializzazione e hanno offerto anche i loro grati omaggi (Pranam) ai Piedi di loto di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. I giovani Sai del distretto di Chennai Metro (Sud) dell’Organizzazione Sri Sathya Sai, Tamil Nadu, hanno organizzato matrimoni collettivi per undici coppie di Dohambaramedu, un villaggio adottato secondo il Programma Integrale per i Villaggi Sri Sathya Sai. Si tratta di un villaggio sperduto vicino a Uthukottai dove i giovani Sai, da dieci anni, prestano servizio come parte del Programma Grama Seva (servizio ai villaggi). Essi hanno organizzato Gruppi di Giovani per il Servizio Sociale in questo villaggio interamente gestito da giovani prelevati dal villaggio stesso, che offrono servizio Sai alle persone bisognose del villaggio.

Il 3 febbraio 2008, l’Organizzazione Seva Sri Sathya Sai del Tamil Nadu ha organizzato matrimoni collettivi per 11 coppie appartenenti alle aree economicamente più povere della società.

Ciò ha provocato una totale trasformazione negli abitanti del villaggio che ora seguono gli Insegnamenti di Bhagavan. Sono stati selezionati undici ragazzi e ragazze in età da matrimonio, appartenenti alle aree sociali economicamente più deboli, i cui genitori non possedevano mezzi per permettere loro di sposarsi. Col consenso dei genitori e degli anziani del villaggio, si è scelto un adeguato giorno di buon auspicio per celebrare le nozze. La cerimonia ha avuto luogo nel tempio il 3 febbraio 2008 e vi ha gioiosamente partecipato tutto il villaggio. Prima delle nozze, le coppie sono state sottoposte a esami per l’HIV. Si è inoltre provveduto a rifornirle di tutti gli accessori per la casa e di provviste di cibo, fra cui olio per cucinare e altri condimenti sufficienti a una famiglia per un mese. I matrimoni sono stati registrati secondo le normative locali. Tutto il villaggio ha preso parte ai Bhajan Sri Sathya Sai organizzati per l’occasione. Le celebrazioni si sono concluse con l’Arati a Bhagavan.

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N GRUPPO DI PERSONE DEL SUO villaggio si recò da Tukaram prima di partire in pellegrinaggio e gli chiese con rispetto: “Per favore, vieni con noi anche tu.” Tukaram espresse la sua impossibilità di unirsi a loro.

riunirono attorno a lui, egli chiese: “Avete notato qualche cambiamento nei cetrioli? Non sono forse amari come erano prima?” Essi risposero all’unisono: “Swami, i cetrioli hanno mantenuto tutto il loro sapore amaro.” Allora Tukaram osservò: “Vedete? I cetrioli sono stati portati in tutti i templi e immersi in tutti i fiumi dei luoghi di pellegrinaggio da voi visitati. Tuttavia, hanno conservato il sapore amaro che avevano prima e non c’è un cambiamento nella loro natura.

Consegnando ai pellegrini un cartoccio di cetrioli, Tukaram disse loro di portarli in tutti i templi da essi visitati e di immergerli in tutti i fiumi sacri dei luoghi di pellegrinaggio.

Consegnando loro un cartoccio disse: “Questo contiene dei cetrioli. Recateli con voi nel vostro pellegrinaggio e portateli indietro dopo averli immersi nelle sacre acque dei fiumi dei luoghi che visitate.” Seguendo le istruzioni di Tukaram, i pellegrini immersero i cetrioli in tutti i fiumi e li esposero al Darshan degli Dei di tutti i templi da essi visitati. Dopo qualche tempo, fecero ritorno nel villaggio, si recarono da Tukaram e gli riconsegnarono il cartoccio con grande rispetto e devozione. Egli, allora, li invitò a mangiare a casa sua il giorno seguente. Tukaram, assieme ad altri piatti, servì loro una pietanza di curry preparata con quei cetrioli. Dopo aver mangiato, allorché tutti si

Dopo che ebbero mangiato, Tukaram disse agli abitanti del villaggio che i cetrioli non avevano perso il loro sapore amaro anche se erano stati immersi nei fiumi e portati nei templi. Allo stesso modo, egli aggiunse, compiere pellegrinaggi è inutile se non porta dei cambiamenti nella nostra natura.

Allo stesso modo, se in voi non avviene alcun cambiamento dopo aver compiuto un pellegrinaggio, allora tutto risulterà una pratica inutile. I pellegrinaggi hanno lo scopo di apportare un cambiamento nella mente, nell’intelletto e nei sentimenti dell’uomo. La loro importanza, infatti, consiste nel creare una trasformazione nel comportamento dell’uomo. Non devono, dunque, esser considerati dei viaggi di svago.

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Prajnanam Brahma Sviluppate Prajnana, la pura, immacolata visione del saggio. Allora potrete visualizzare l’Uno che appare come i molti. Prajnanam Brahma, ovvero i Veda; la più alta sapienza sinottica è Brahman. È ciò attraverso cui l’intelligenza si completa, ciò con cui i sensi collaborano nel giungere a conclusioni realizzabili. Il corpo fisico e Prajnana sono correlati attraverso i sensi e l’intelligenza. Quando l’uomo e Dio operano insieme come positivo e negativo, si genera Prajnana, la corrente. È questa che stabilisce in voi la convinzione “Aham Brahmasmi” (Io sono il Brahma). — Baba

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