SETTEMBRE 2010
Eterno Auriga
Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità attraverso VERITA’ • RETTITUDINE • PACE • AMORE • NON VIOLENZA
SETTEMBRE
2010
© Sri Sathya Sai Books and Publications Trust, Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web della Organizzazione Srì Sathya Sai d’Italia
“Krishna è la visualizzazione dell’Atma che la ripetizione del Nome garantisce; la visione che fu ottenuta da Yashoda. Dovete attivare quel Krishna sulla vostra lingua. Quando Egli danzerà su di essa, il veleno della lingua sarà espulso completamente senza danneggiare nessuno, così come accadde quando Egli, da bambino, danzò sui cappucci del serpente Kaliya.”
SOMMARIO Sorgete, Svegliatevi e Raggiungete la Meta della Vita ... 4 Discorso Divino del 30 giugno 1996
Celebrazioni a Prasanthi Nilayam ................................. 11 Cronaca
Le Orme di Dio............................................................... 20 Discorso Divino del 16 agosto 1968
Equanimità ..................................................................... 25 Chinna Katha
Grandiose Celebrazioni di Onam .................................. 26 Cronaca
Le Vie del Signore Sono Imperscrutabili ...................... 28 Effulgenza della Gloria Divina
Notizie dai Centri Sai ................................................... 29
Edizione
ITALIANA
Nella foto di copertina:
una rappresentazione del Mahabharata, situata nel Bhajan Mandir di Prasanthi Nilayam
Siti Web ufficiali di Prasanthi Nilayam Sri Sathya Sai Central Trust: www.srisathyasai.org.in Sri Sathya Sai Books & Publications Trust: www.sssbpt.org Radio Sai Global Harmony: www.radiosai.org Ala Bal Vikas dell’Organizzazione Sri Sathya Sai, India: http://sssbalvikas.org/
AMRITA DHARA
DISCORSO DI BHAGAVAN: 30 giugno 1996
Sorgete, svegliatevi e raggiungete la meta della vita “Non potete ottenere buoni risultati se compite azioni malvagie. Similmente, non avrete alcun risultato cattivo se farete buone azioni. Non si possono ottenere frutti di mango seminando semi di nîm. Allo stesso modo, se seminate un seme di mango non otterrete frutti di nîm.” C O N F I D AT E I N D I O E C O M P I T E B U O N E A Z I O N I
S
tudenti! Qualunque seme seminiate, esso darà una piantina che diventerà un albero e produrrà i frutti corrispondenti a quel seme; questa è la legge della natura e il segreto della creazione. Si può essere d’accordo o meno, ma questa verità non cambierà. Come seminate raccoglierete Ogni azione dell’uomo ha un risultato ed esso sarà com’è l’azione. L’alberello sarà come il seme; quando seminate un certo tipo di seme, non potrete ottenere un alberello di tipo diverso; pertanto, qualunque tipo di azione facciate, otterrete dei risultati coerenti. Quindi l’uomo dovrebbe compiere soltanto buone azioni in modo da raccogliere buoni frutti. Oggi la gente non fa azioni sacre, ma vuole guadagnarsi del merito. Le persone non intraprendono azioni meritevoli, ma vogliono ottenerne i frutti. Indulgono in attività peccaminose, eppure vogliono evitarne le conseguenze. L’uomo compie azioni peccaminose, ma non vuol subirne le conseguenze: questo è il risultato della sua ignoranza. Ciò non è dovuto semplicemente alle tendenze umane, ma anche all’impatto delle circostanze. Quando Settembre 2010 - 4
le persone non sono capaci di sopportare le difficoltà, le sofferenze e i problemi, si lamentano e protestano: “O Dio! Perché mi sottoponi a questa prova così difficile?” Dio, però, non è responsabile delle vostre difficoltà e sofferenze. Oggi l’uomo fa affidamento soltanto sulla sua forza fisica, sulla ricchezza e sul potere dell’intelligenza; non si rifugia nel potere del Sé. Con la fiducia in se stessi si può ottenere qualunque cosa. Quanto durerà il potere della ricchezza? Essa viene e va come una nuvola passeggera. Similmente, per quanto tempo potete affidarvi all’appoggio della gente? Finché avete potere e vi rigirate nella ricchezza, tutti gli amici e parenti vi stanno intorno; chi vi rispetterà dopo? Voi avrete tutti i tipi di potere quando maturerete il potere del Sé.
Le gioie e i dolori che incontrate sono il risultato delle vostre stesse azioni, non sono dati da Dio. Egli è l’Eterno Testimone, è come il postino che vi consegna qualunque busta, cartolina o vaglia postale che arrivi a nome vostro e non è responsabile delle notizie buone o cattive che vi sono contenute. Siete voi a dover sperimentare felicità o sofferenza nel ricevere notizie buone o cattive; il portalettere non ne è coinvolto.
Sua Grazia su di voi. Pochi minuti fa, un ragazzo della dodicesima classe ha parlato della devozione di Draupadî. Duryodhana sottopose Draupadî a sofferenze grandi e cercò di disonorarla alla corte dei Kaurava; ella pregò Krishna e Lo invocò: “O Keshava! Mâdhava! Deva! Madhusûdana! Nârâyana! Salvami!” Keshava indica Colui che ha capelli scuri e ricci ed è l’Incarnazione di Brahmâ, Vishnu e Maheshvara. Krishna udì
L’attaccamento al corpo è la causa di tutta la sofferenza dell’uomo. Pertanto, egli dovrebbe ridurlo gradatamente; soltanto allora potrà sperimentare la felicità, tanta felicità per quanto riduce l’attaccamento al corpo. Quindi, chiunque voglia sperimentare la felicità deve ridurre l’attaccamento al corpo. Chi è attaccato al corpo accresce l’ego per la sua ricchezza, per la possanza fisica, per la posizione di autorità o per il supporto della gente. Quando le nubi sono cariche d’acqua, diventano pesanti e piove. Se un albero è carico di frutti, tutti i rami si piegano verso il basso; similmente, quando voi crescete e fate progressi, l’ego e l’attaccamento al corpo devono progressivamente diminuire. Allo stesso modo, qualunque azione buona o cattiva compiate, ne sperimenterete le conseguenze. Non è Dio a darvi cose buone o cattive o a farvi ottenere i loro frutti. C’è però una cosa chiamata “grazia speciale”: se pregate Dio con tutto il cuore e con sentimenti sacri, Egli viene ad aiutarvi. C’è comunque un presupposto fondamentale al fatto che Dio porga la Sua Mano soccorritrice: Egli tiene conto delle azioni buone che avete fatto nell’attuale vita e nelle precedenti e sparge la
la sua preghiera e rifletté per un momento su come aiutarla; Egli rivide la sua vita trascorsa, considerò le sue azioni buone sulla cui base poterle dare aiuto e notò un fatto piccolo ma significativo: era il giorno di Sankrânti; Satyabhâmâ, Rukminî, Jâmbavatî, Draupadî e molte gopika trascorrevano beatamente il tempo nella divina compagnia di Krishna. In quel giorno fortunato, tutti stavano masticando della canna da zucchero quando Krishna, Settembre 2010 - 5
nello sbucciare una canna, si ferì un dito che cominciò a sanguinare. In effetti, Egli lo fece intenzionalmente per metterle tutte alla prova. A Dio piace mettere alla prova i devoti e gradisce il sapore (taste) di queste prove (tests); poi spande la Sua grazia speciale su coloro che le hanno superate. Anche i bambini vengono sottoposti a una prova che ne stabilisce l’idoneità a essere ammessi alla prima elementare. Dio non mette alla prova i devoti perché non Gli sono simpatici, li odia o si diverte; lo fa per Amor loro, per Compassione e Gentilezza immense al fine di concedere la grazia. Satyabhâmâ, Rukminî, Jâmbavatî e Draupadî erano molto vicine a Krishna e videro il sangue che usciva dal Suo dito; i servitori, essendo un po’ più distanti, non potevano accorgersene. Satyabhâmâ chiamò subito una cameriera e le chiese di andare a prendere una benda per il dito di Krishna, mentre Rukminî correva a prenderne una; Draupadî, invece, strappò la parte finale del suo sari e fasciò il dito di Krishna. Quando Satyabhâmâ e Rukminî videro ciò, si guardarono ammirando la devozione di Draupadî, si sentirono mortificate e pensarono: “Noi non abbiamo l’amore, la devozione e il discernimento che ha lei; siamo attaccate soltanto alla forma fisica di Krishna, ma non comprendiamo davvero le Sue necessità.” Quando Draupadî pregò Krishna di aiutarla, Egli ricordò quel fatto e decise che fosse arrivato il momento di ricompensarla per l’atto di sacrificio che aveva compiuto quel giorno. Dio s’incarna per redimere tutto il genere umano In questo mondo fisico, se volete qualcosa, dovete dare qualcos’altro in cambio. Quando volete comprare un fazzoletto, andate in un negozio e date del denaro al commerciante che vi dà l’oggetto. Anche per guadagnarvi la grazia di Dio dovete offrirGli qualcosa. Anche se la vostra offerta è piccola, Egli vi ricompenserà a piene mani. Kucela offrì a Krishna un pugno di riso brillato ed Egli lo ricompensò con una ricchezza immensa. Satyabhâmâ fece di tutto Settembre 2010 - 6
per bilanciare Krishna con l’oro, ma non ci riuscì, mentre l’offerta di una foglia di tulasî fatta con devozione da Rukminî poté superarLo in peso. Prima di porre la foglia di tulasî sulla bilancia, ella pregò così: “Ti si può offrire una foglia, un fiore, un frutto o persino dell’acqua, ma se è vero che Tu offri Te stesso a chi ha devozione, o Krishna, possa Tu esser bilanciato da questa foglia di tulasî!” Che cosa significa la foglia? Questo corpo fisico, con i tre attributi di sattva, rajas e tamas, è la foglia. Che cosa comunica il fiore? È il cuore puro, pieno di profumo. Similmente, il frutto sta a indicare la mente. Il frutto della mente è pieno di dolce succo, ma essa non ne conosce il sapore come un albero non conosce il sapore dei suoi frutti e un rampicante non può assaggiare il nettare dei suoi stessi fiori. Allo stesso modo, un uomo dedito alle cose del mondo non può conoscere il sapore del nettare contenuto nei testi sacri. L’offerta di una semplice foglia di tulasî fatta con devozione e senza alcuna aspettativa da parte di Rukminî fu sufficiente a ottenere la grazia del Signore dell’universo. Similmente, Draupadî fece un sacrificio per Krishna senza aspettarsi niente. Quando dovette affrontare una dura prova alla corte dei Kaurava, ella chiuse gli occhi e pregò semplicemente Krishna: “Keshava! Mâdhava! Deva! Madhusûdana! Salvami!” I suoi possenti mariti, nonostante fossero tutti lì presenti, non potevano controllare la situazione. Draupadî pregò: “O Krishna! Per me non c’è altro rifugio che Te.” Egli ricordò come ella avesse strappato il suo sari per bendare il Suo dito ferito; in cambio di quel pezzetto di stoffa, Krishna le dette un sari di lunghezza infinita per proteggerne l’onore. Perciò, se fate un’offerta anche piccola a Dio, diventate meritevoli di ricevere la Sua sovrabbondante grazia. Per legge divina, nessuno può sfuggire alle conseguenze delle sue azioni: i risultati saranno coerenti a esse. Soltanto la grazia di
Dio può salvarvi dalle conseguenze di ciò che fate. O uomo, è possibile evitare le conseguenze delle azioni? Tu puoi studiare le Scritture e adorare le tue divinità familiari, puoi andare nella foresta e osservare severe austerità, ma è impossibile sfuggire alle conseguenze delle tue azioni. Tu preleverai soltanto l’acqua che il tuo recipiente può contenere, sia che tu l’attinga in un piccolo lago sia in un oceano immenso. La grazia di Dio che ottenete dipende dal recipiente del vostro cuore. Potete ingrandire quel recipiente con la grazia speciale di Dio; senza di essa non potete ottenere niente. Si può avere la gagliardia fisica e il potere dell’intelligenza ma, se non si ha la grazia divina, si cadrà nell’afflizione. Karna era un guerriero valente, ma quale fu il suo fato? Non dimenticate mai questa verità. Dio spande la Sua grazia su tutti. È come la pioggia: piove forse per il bene di un individuo particolare? No, piove per tutti gli esseri umani. La pioggia rinfresca tutti e calma la sete di tutti; similmente, l’aria si muove per tutti e non per un individuo particolare. Infatti, tutti gli elementi sono intesi per il sostentamento di tutti gli esseri. Allo stesso modo, Dio non si incarna per il bene di un individuo, di una razza o di paese particolari; si incarna per redimere tutto il genere umano. Evitate le cattive compagnie Karna era dotato del potere dell’intelligenza, di ogni tipo di arma e forza fisica, ma mancava del potere divino. Qual era la ragione? Le tendenze malvagie radicarono in lui perché si legò a cattive compagnie e divenne uno dei quattro malvagi; non appena si unì alla compagnia dei tre malvagi, cioè Duryodhana, Duhshâsana e Shakuni, divenne la quarta persona malvagia. Quindi, non dovete mai
Fate soltanto cose buone; accertatevi che le azioni che fate non danneggino o feriscano qualcuno in alcun modo. Questo sembra però impossibile per colpa del vostro attaccamento al corpo. Solamente coloro che hanno abbandonato tale attaccamento possono fare azioni simili. In effetti, la vostra caratteristica temporale e terrena è la causa di tutte le sofferenze: voi avrete una visione temporale e terrena finché sarete attaccati al corpo e sarete soggetti alla sofferenza e al dolore finché avrete sentimenti legati al mondo. Non appena abbandonate l’attaccamento al corpo, la caratteristica temporale e terrena scompare e, dove essa manca, non c’è dolore.
frequentare compagnie cattive; esse danno forza alle tendenze malvagie e queste portano ad azioni riprovevoli. La compagnia che frequentate ha un’influenza potente sulla vostra vita. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Io posso dirvi che tipo di persona siete quando Mi dite che tipo di compagnia frequentate. Karna era di natura nobile e virtuosa; dovreste cercar di conoscere la sua nobiltà. Durante la guerra del Mahâbhârata, Krishna decise di far vedere ad Arjuna la grandezza di Karna. Per quale ragione? Arjuna era pieno di ego perché pensava di essere l’arciere più grande e che nessuno fosse uguale a lui. Inoltre, Krishna era il suo miglior amico e suo cognato, e poteva realizzare tutti i suoi desideri. Volle Settembre 2010 - 7
sottomettere l’ego di Arjuna in modo discreto, per cui lo portò da Karna che giaceva sul campo di battaglia; era ferito gravemente, in condizioni critiche. Essi lo avvicinarono in veste di bramini e Krishna gli disse: “Karna, tu sei conosciuto come uomo estremamente caritatevole. Dato che devo celebrare una cerimonia sacra a casa Mia, sono venuto a chiederti la carità nonostante non sia corretto da parte Mia farlo in questa situazione.” Pur giacendo a terra, Karna chiese: “Che cosa vuoi?” Krishna rispose: “Voglio un po’ d’oro.” Al che il ferito replicò: “O bramino, vai a casa mia, di’ a mia moglie che Ti mando io ed ella Ti darà tutto l’oro che vuoi. Allora Krishna aggiunse: “Io non Durante lo stato di veglia voi avete sentimenti sono venuto qui per essere coinvolto terreni e siete attaccati al corpo; come in questo tipo di transazioni d’affari; conseguenza, sperimentate il piacere e non dirMi di andare da tua moglie, da il dolore. Nello stato di sonno profondo, tua suocera o da tuo suocero. Io sono venuto a chiedere direttamente a te. dimenticate il corpo e anche il mondo; DonaMi ciò che puoi, altrimenti Me quando non c’è il mondo, non c’è dolore e, ne andrò per la Mia strada.” Karna in effetti, in questo stato, non c’è dolore né chiuse gli occhi, pensò per un po’ a come fare per procurare dell’oro sul felicità. A mano a mano che vi attaccate di campo di battaglia e ricordò di avere più a Dio, l’attaccamento al corpo diminuisce due denti d’oro. A quei tempi, era sempre più e anche i sentimenti relativi uso comune coprire i denti con una foglia d’oro nonostante non vi fossero alle cose del mondo si riducono. Voi potete dentisti. “Stacca i miei due denti liberarvi dei vostri dispiaceri soltanto quando coperti d’oro”, egli disse, ma Krishna imparate a ridurre i sentimenti legati al rispose: “Come? Dovrei strappar via mondo. i tuoi denti? Dovrei farti violenza per ottenere da te questa piccola quantità d’oro? Come puoi chiamare questo carità? Non lo è affatto. I tuoi denti non li egli lavò i denti offrendoli quindi a Krishna con toccherò neppure.” Allora il ferito raccolse una la mano destra. A quel punto Krishna dette pietra, si spezzò i denti e li offrì a Krishna, ma un’occhiata eloquente ad Arjuna. Egli era in Questi volle metterlo ulteriormente alla prova: piedi con la testa china in segno di rispetto alla “Io sono un bramino; come posso toccare grandezza di Karna e disse a Krishna: “Non dell’oro coperto di sangue? Questo è contrario ho mai visto un simile spirito di sacrificio, tanta alla Mia condotta.” Immediatamente Karna nobiltà e devozione in nessuno. Io stesso non prese l’arco e scagliò in terra una freccia che posso eguagliare la grandezza di Karna e mi fece zampillare una sorgente d’acqua in cui scuso con Te per la mia impudenza.” La gente, Settembre 2010 - 8
a quei tempi, considerava offrire qualunque cosa a Dio come il Dharma più grande. Ogni azione ha un risultato o l’altro. È come un seme; c’è un albero in ogni seme e ci sono frutti in ogni albero. L’albero produrrà frutti in base al tipo di seme, per cui dovreste decidere di intraprendere azioni sacre. Voi siete contenti quando fate un’azione malvagia, ma piangete quando dovete sopportarne le conseguenze. Pertanto, prima di fare una qualunque azione, dovreste determinare se essa sia buona o cattiva. Compite soltanto azioni buone. Voi, però, parlate e agite senza pensare; come risultato, soffrite. L’attaccamento al corpo è la causa della sofferenza dell’uomo Prima di affrontare qualunque impegno, prendete un po’ di tempo per chiedervi se si tratti di cosa buona o cattiva. Fate soltanto cose buone; accertatevi che le azioni che fate non danneggino o feriscano qualcuno in alcun modo. Questo sembra però impossibile per colpa del vostro attaccamento al corpo. Solamente coloro che hanno abbandonato tale attaccamento possono fare azioni simili. In effetti, la vostra caratteristica temporale e terrena è la causa di tutte le sofferenze: voi avrete una visione temporale e terrena finché sarete attaccati al corpo e sarete soggetti alla sofferenza e al dolore finché avrete sentimenti legati al mondo. Non appena abbandonate l’attaccamento al corpo, la caratteristica temporale e terrena scompare e, dove essa manca, non c’è dolore. Come accade? Durante lo stato di veglia voi avete sentimenti terreni e siete attaccati al corpo; come conseguenza, sperimentate il piacere e il dolore. Nello stato di sonno profondo, dimenticate il corpo e anche il mondo; quando non c’è il mondo, non c’è dolore e, in effetti, in questo stato, non c’è dolore né felicità. A mano a mano che vi attaccate di più a Dio, l’attaccamento al corpo diminuisce sempre più e anche i sentimenti relativi alle cose del mondo si riducono. Voi potete liberarvi dei vostri dispiaceri soltanto quando imparate a ridurre i sentimenti legati
al mondo. Il fuoco che divampa nella foresta brucia forse soltanto gli alberi di nîm e risparmia quelli di mango? No, brucia tutto. Allo stesso modo, quando abbandonate l’attaccamento al corpo, trascendete tanto la felicità quanto l’afflizione. I castelli e i palazzi che vedete in sogno smettono di esistere non appena aprite gli occhi; è per questo che le Upanishad esortano gli uomini: “Sorgete, svegliatevi, accostatevi agli uomini nobili e imparate da loro il segreto che fa raggiungere la Divinità.” Svegliatevi dal sonno dell’ignoranza, e percepite la vostra Realtà alla luce della saggezza. Incapaci di comprendere di essere voi stessi l’incarnazione della Verità, andate cercandola altrove. La Verità non è in alcun luogo esteriore: voi stessi siete EsistenzaConoscenza-Beatitudine (Sat-Cit-Ânanda). Supponete che ci sia un primo ministro, o un presidente o un re. Nel sonno egli non ha consapevolezza di essere tale e, solamente quando si sveglia, può dire: “Io sono il primo ministro”, “Io sono il re”, “Io sono il presidente.” Similmente, uno che brancola nel sonno dell’ignoranza dei sentimenti terreni non sarà consapevole della Verità “Io sono l’Incarnazione di Sat-Cit-Ânanda”; per questo svegliatevi dal sonno dell’ignoranza, aprite gli occhi e vedete la via della saggezza. Solamente allora sarete capaci di riconoscere la vostra Realtà. Nel sonno, voi non sapete chi siete; conoscete il vostro nome, la forma e la posizione sociale soltanto quando siete svegli. Qual è la vostra situazione attuale? Siete persi nel sonno dell’appartenenza al mondo e nell’ignoranza; per questo non potete sapere di essere l’incarnazione di EsistenzaConoscenza-Beatitudine. Sorgete, svegliatevi e raggiungete la meta della vita. Supponete che nel sogno siate morsi da un serpente e cominciate a gridare: può il dolore che provate nel sogno esser lenito applicando una medicina sul vostro corpo? No. Appena qualcuno vi sveglia, il dolore prodotto nel sogno dal morso del serpente sparisce di colpo. Voi provate la paura del serpente e il dolore del morso finché siete addormentati; quando qualcuno vi Settembre 2010 - 9
sveglia, non c’è più il serpente, né la paura e la ferita inferta dal morso. Com’è la vostra vita oggi? L’uomo è perso nel sonno dell’ignoranza e dell’attaccamento al corpo ed è per questo che Krishna disse: Anityam asukham lokam imam prâpya bhajasva mâm “Dato che il mondo è temporaneo e pieno di infelicità, meditate costantemente su di Bg. 9.33 Me.” Questo mondo è come un sogno in cui voi subite molti tipi di sofferenze; qual è il rimedio e la cura per questo? L’unico rimedio è il destarsi da questo sonno dell’ignoranza. L’attaccamento al corpo è la causa di tutta la sofferenza dell’uomo. Pertanto, egli dovrebbe ridurlo gradatamente; soltanto allora potrà sperimentare la felicità, tanta felicità per quanto riduce l’attaccamento al corpo. Quindi, chiunque voglia sperimentare la felicità deve ridurre l’attaccamento al corpo. Chi è attaccato al corpo accresce l’ego per la sua ricchezza, per la possanza fisica, per la posizione di autorità o per il supporto della gente. Quando le nubi sono cariche d’acqua, diventano pesanti e piove. Se un albero è carico di frutti, tutti i rami si piegano verso il basso; similmente, quando voi crescete e fate progressi, l’ego e l’attaccamento al corpo devono progressivamente diminuire. Fate nascere in voi il potere del Sé Che cosa considera oggi l’uomo come suo sostegno? Ecco un piccolo esempio: un uccellino è posato sulla punta di un rametto e non ha paura neppure quando esso si muove avanti e indietro al soffiare del vento. Per quale ragione? La ragione è che l’uccello si fida più delle sue ali che del ramo su cui sosta; quindi questo può muoversi, scuotersi o rompersi, ma il volatile non ha paura, si fida del sostegno delle sue ali. Oggi l’uomo non ha neppure la fiducia in se stesso che ha un uccello; seduto sull’albero del mondo, egli ha paura anche di Settembre 2010 - 10
pericoli da niente. Perché? Perché manca di fiducia in se stesso, non ha fede in sé. Persino un uccello non teme avendo fede nelle proprie ali, mentre l’uomo non ha fede in se stesso ed è per questo che viene turbato anche da un problema piccolo e non riesce a sopportare o affrontare neppure la minima difficoltà. Invece gli uccelli e gli animali sono capaci di vivere senza alcuna paura, in quanto conducono una vita molto naturale. Oggi l’uomo fa affidamento soltanto sulla sua forza fisica, sulla ricchezza e sul potere dell’intelligenza; non si rifugia nel potere del Sé. Con la fiducia in se stessi si può ottenere qualunque cosa. Quanto durerà il potere della ricchezza? Essa viene e va come una nuvola passeggera. Similmente, per quanto tempo potete affidarvi all’appoggio della gente? Finché avete potere e vi rigirate nella ricchezza, tutti gli amici e parenti vi stanno intorno; chi vi rispetterà dopo? Voi avrete tutti i tipi di potere quando maturerete il potere del Sé. Decidete dunque di vivere facendo conto sul potere dell’Âtma e su Dio. Credete in Dio e compite azioni rette: i risultati saranno proporzionati alle azioni. Il fiato dipende dal cibo consumato, il pane dalla farina usata; quindi impegnatevi in azioni sacre e sperimentate la beatitudine eterna e celestiale: questo è lo scopo primario dell’uomo e il suo principale obiettivo. Se fate azioni malvagie, non vi sarà possibile ottenere risultati buoni. Pertanto, fate il bene. Sforzatevi di ottenere la vicinanza di Dio. Ogni passo dovrebbe avvicinarvi a Dio e rendervi più cari a Lui; solamente allora potrete esser vittoriosi nella vita. (Baba ha concluso il Discorso con i bhajan: “Râma Jayam Raghu Râma Jayam…” e “Hari Bhajan Binâ Sukha Shânti Nahin…”). Prashânti Nilayam, 30 giugno 1996. Sai Kulwant Hall
PELLEGRINAGGIO DEI BAMBINI BAL VIKAS DEL SIKKIM
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LTRE CENTO BAMBINI BAL Vikas del Sikkim, assieme ai loro insegnanti e ai genitori, sono giunti in pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam dal 26 luglio al 1° agosto 2010 e hanno pregato Bhagavan per ottenere la Sua grazia e le Sue benedizioni. Bhakti Samarpan: Un’Offerta di Canti Devozionali Il 30 luglio 2010, questi bambini Bal Vikas hanno presentato un’eccellente offerta musicale di devozione e amore, ai Piedi di loto di Bhagavan, appropriatamente intitolata “Bhakti Samarpan” (un’offerta devozionale). Il programma è cominciato con il canto di Mantra vedici, eseguito dai bambini, dopo il Divino Darshan di Baba nel Sai Kulwant Hall. Dopo di ciò, c’è stato un suntuoso banchetto di canti devozionali ben eseguiti, accompagnati da dolce musica e splendide danze dei bambini, comprendenti un Bhutia e una danza Lepcha, che illustravano il retaggio culturale degli aborigeni di questa regione.
Il 30 luglio 2010, i bambini Bal Vikas del Sikkim hanno presentato un eccellente programma di canti devozionali e danze.
Bhagavan ha assistito all’intera rappresentazione, benedetto i bambini e, in conclusione, posato con loro per delle fotografie di gruppo e distribuito loro Prasadam costituito di Vibhuti. Ha anche materializzato un anello d’oro per il coreografo. Il programma, cominciato alle 17,55, è giunto a conclusione alle 19 con l’Arati a Bhagavan. CAMPO GIOVANI DI PUNJAB, JAMMU E KASHMIR
Il 31 luglio 2010, nel Sai Kulwant Hall, alla Divina Presenza di Bhagavan, le Organizzazioni Seva Sri Sathya Sai di Punjab, Jammu e Kashmir hanno organizzato i loro campi per Giovani a Prasanthi Nilayam, unitamente a un programma culturale. Programma Culturale La prima parte del programma è stato un canto Sufi accompagnato da una splendida danza dei bambini del Punjab. È seguita una danza Bhangra eseguita dai giovani di quello Stato con grande slancio.
Il 31 luglio 2010, i giovani del Punjab hanno eseguito una vibrante danza Bhangra. Settembre 2010 - 11
L’ultima parte del programma sono stati quattro canti devozionali eseguiti melodiosamente da smt. Kailash Mehra, Capo Dipartimento del College Musicale Governativo di Jammu. Al termine, Bhagavan ha benedetto i partecipanti, posato con loro per delle fotografie di gruppo e distribuito abiti con le Sue Divine Mani. Il programma, iniziato alle 17,50, è giunto a conclusione alle 19,10 con l’Arati a Bhagavan. PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DEL SUDEUROPA
Dal 25 luglio all’8 agosto 2010, nell’ambito delle celebrazioni dell’85° Compleanno di Bhagavan, sono giunti a Prasanthi Nilayam circa 700 devoti in pellegrinaggio da dieci Paesi del Sudeuropa, vale a dire Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Francia, Grecia, Italia, Macedonia, Serbia, Slovenia, Spagna e Svizzera, e hanno sperimentato la beatitudine della vicinanza di Bhagavan. Unità nella Diversità: Un Programma di Musica Devozionale
Il 2 agosto 2010, questi devoti hanno presentato un programma di musica devozionale che essi hanno appropriatamente chiamato “Unità nella Diversità”. Sebbene il coro consistesse di devoti di dieci differenti Paesi del Sudeuropa e i canti fossero in lingue diverse, cioè in inglese, italiano, svizzero, spagnolo, francese, greco e hindi, l’intero gruppo ha eseguito tutti i canti all’unisono, dimostrando come il Nome Divino di Sai unisca i popoli di tutte le culture, razze, lingue, fedi e nazionalità. Il programma è cominciato alle 18,10 con il canto dell’Om, seguito da una preghiera d’invocazione al Signore Ganesha. Complessivamente, il coro ha eseguito dieci canti; ciascuno di essi ha coinvolto l’assemblea con la sua incantevole melodia, la brillante musica e il trasporto devozionale. Ciò è stato seguito da Bhajan, anch’essi guidati dai cantori di quei Paesi, uomini e donne. Sebbene tutti i Bhajan fossero in hindi, i cantanti li hanno eseguiti con ritmo, intonazione e pronuncia perfetti. Questa toccante presentazione musicale è giunta a conclusione alle 19,10 con l’Arati a Bhagavan.
Il 2 agosto 2010, il coro di dieci Paesi del Sudeuropa ha presentato un toccante programma di musica devozionale in otto lingue. Settembre 2010 - 12
CAMPO GIOVANI DELL’HARYANA E DEL CHANDIGARH
Dal 2 all’8 agosto 2010, circa 200 Giovani Sai, bambini Bal Vikas e insegnanti sono giunti da varie parti dell’Haryana e del Chandigarh e hanno partecipato al campo disposto dall’Organizzazione Seva Sri Sathya Sai dell’Haryana e del Chandigarh a Prasanthi Nilayam. Hari Ka Haryana: Canti e Danze dell’Haryana Il 3 agosto 2010, i bambini Bal Vikas e i giovani hanno presentato uno splendido programma culturale nel Sai Kulwant Hall. La prima parte del programma, intitolata “Hari Ka Haryana” (Haryana, la terra del Signore), comprendente canti e danze dei bambini Bal Vikas, ha messo in luce il retaggio culturale dell’Haryana e l’ethos culturale della popolazione di tale sacra terra ove il Saggio
Il 3 agosto 2010, i bambini Bal Vikas dell’Haryana e del Chandigarh hanno presentato un eccellente programma di canti e danze, che hanno dipinto l’ethos culturale della popolazione di tale sacra terra.
Vyasa compose i Veda e il Signore Krishna dette il Messaggio Divino della Bhagavadgita. L’eccellente coreografia, l’incantevole musica, le emozionanti danze dei bambini, i canti melodiosamente interpretati, i costumi variopinti, l’appropriato commento, la superba regia e la precisa esecuzione dell’intero programma hanno rapito l’assemblea per quasi 30 minuti. Il programma di danze, cominciato
alle 17,35, dopo il Divino Darshan di Bhagavan nel Sai Kulwant Hall, è terminato alle 18. Sathyam Vada, Dharmam Chara: Una Commedia A ciò è seguita una commedia intitolata “Sathyam Vada, Dharmam Chara” (Di’ la verità, agisci rettamente) messa in scena dai Giovani Sai dell’Haryana e del Chandigarh. Basata sull’episodio dell’incontro dei Pandava con uno Yaksha (essere celestiale) durante il loro esilio e sul famoso dialogo fra lo Yaksha e Yudhisthira, l’opera rappresenta il tentativo di risolvere i dilemmi della gioventù moderna attraverso le lezioni, contenute in tale dialogo, sul controllo della mente, il che rifletteva gli Insegnamenti di Bhagavan e della Bhagavad Gita. Al termine della commedia, Bhagavan ha benedetto gli attori e i bambini Bal Vikas che avevano eseguito le danze, posato con loro
Una scena della commedia “Sathyam Vada, Dharmam Chara” rappresentata nel Sai Kulwant Hall dai Giovani Sai dell’Haryana e del Chandigarh.
per delle fotografie di gruppo e distribuito abiti. Il programma si è concluso alle 19,10 con l’Arati a Bhagavan.
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PELLEGRINASGGIO DEI DEVOTI DEL REGNO UNITO
Dal 30 luglio all’8 agosto 2010, nell’ambito delle celebrazioni dell’85° compleanno di Bhagavan, un gruppo di circa 1500 devoti, comprendente oltre 300 bambini, è giunto in pellegrinaggio dal Regno Unito per sperimentare la beatitudine di soggiornare nel sacro ambiente di Prasanthi Nilayam e partecipare a Darshan, Bhajan e altri programmi. Rappresentazione Musicale di Bambini e Giovani del Regno Unito Il 6 agosto 2010, il Coro dei Bambini e il Coro Nazionale Giovani del Regno Unito hanno presentato un programma di canti devozionali e Bhajan eseguiti dalla nota cantante Dana Gillespie. Iniziando il loro programma alle 17,10, i bambini hanno cantato in gruppo prima le glorie di Dio, e lo hanno poi terminato con un vibrante Qawali.
Successivamente è stato presentato un eccellente programma di musica devozionale dal Coro Nazionale dei Giovani del Regno Unito. Al termine, Bhagavan ha riversato le Sue benedizioni sul gruppo. Ha anche materializzato della Vibhuti e l’ha distribuita ai conduttori del programma che è giunto a conclusione alle 18,20 con l’offerta dell’Arati a Bhagavan, dopo la distribuzione a tutti del Prasadam. UN BANCHETTO DI MUSICA CLASSICA CARNATICA
Il 6 agosto 2010, il rinomato maestro di mandolino U. Shrinivas, assieme a suo fratello U. Rajesh, ha presentato un suntuoso banchetto di musica strumentale carnatica alla Divina Presenza di Bhagavan. Il duo musicale ha cominciato il concerto alle 17,35 con il “Vatapi Ganapatim” di Muthuswami Dikshitar. Ciò che è seguito è stata una miniera d’oro di musica carnatica che comprendeva le immortali
Il 6 agosto 2010, nel Sai Kulwant Hall, il Coro dei Bambini e il Coro Nazionale dei Giovani del Regno Unito hanno presentato un programma di musica devozionale. Settembre 2010 - 14
composizioni “Endaro Mahanubhavulu”, “Telisi Rama” e “Rama Nannu Brovara” di Thyagaraja, “Raghuvamsa Sudha” di Patnam Subramaniam Iyer e “Venkatachala Nilayam” di Purandaradasa. La magistrale esecuzione al mandolino di tali composizioni di leggendari autori attraverso il duo musicale ha mandato in visibilio il pubblico per quasi un’ora, creando in esso un sentimento di devozione.
Presenza di Bhagavan, il programma corale “Noi siamo Uno”. Prima dell’inizio, Bhagavan ha chiamato una delle cantanti sul palco e le ha materializzato una catena d’oro tra i fragorosi applausi dei devoti. Cominciando il programma alle 17,40, con il canto della Om per tre volte, seguito dal Ganapati Prarthana (preghiera al Signore Ganesha), versi della Gita e un canto di pace in sanscrito, il coro, consistente
Il 7 agosto 2010, nel Sai Kulwant Hall, i devoti d’oltremare provenienti da Svezia, Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania, Olanda, Polonia, Belgio, Germania, Repubblica Ceca, Austria e Ungheria hanno presentato il loro programma corale “Noi siamo Uno”.
Al termine, Bhagavan ha benedetto gli artisti, li ha onorati con degli scialli e ha posato con loro per delle fotografie di gruppo. Ha anche donato abiti a loro e ai musicisti che li avevano accompagnati musicalmente. Dopo una breve sessione di Bhajan, il programma si è concluso alle 19 con l’Arati a Bhagavan. PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI NORDEUROPEI
Dal 1° al 10 agosto 2010, oltre 300 devoti sono giunti in pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam, provenienti da 12 Paesi del Nordeuropa, vale a dire Svezia, Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania, Olanda, Polonia, Belgio, Germania, Repubblica Ceca, Austria e Ungheria, e si sono beati nell’atmosfera della Divinità di Bhagavan. Noi Siamo Uno: Un Programma Corale Il 7 agosto 2010, questi devoti hanno presentato, nel Sai Kulwant Hall, alla Divina
di circa 200 donne e 100 uomini, ha cantato in tutto 17 canti in sei lingue, cioè svedese, lituano, francese, polacco, tedesco e sanscrito, immergendo ogni cuore in un oceano di devozione attraverso la dolcissima esecuzione in versi che elevavano l’anima, accompagnati da una musica delicata e rilassante. Con il cuore saturo d’amore e devozione, i cantanti hanno avvolto l’intero ambiente in un’aura di Bhakti e trasportato gli ascoltatori su un piano divino. Hanno fatto seguito i Bhajan che sono stati condotti anche dai cantori del gruppo dei devoti stranieri. Al termine, Baba ha riversato su di loro le Sue benedizioni. Il programma si è concluso alle 18,50, con l’Arati a Bhagavan, dopo la distribuzione a tutti del Prasadam. PELLEGRINAGGIO DI DEVOTI DELLE INDIE OCCIDENTALI
Dal 1° al 10 agosto 2010, un gruppo di oltre 300 devoti, compresi 24 bambini, è giunto in pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam dalle Indie Occidentali e sperimentato per dieci giorni la Settembre 2010 - 15
beatitudine della vicinanza di Bhagavan.
Un Suntuoso Banchetto di Canti Sufi
Unità nella Diversità: Un’Offerta Musicale
Il 10 agosto 2010, è stato presentato, dal popolare cantate Sufi Lakhwinder Wadali, un programma musicale. L’esibizione comprendeva il popolare Qawali “Dama Dam Mast Kalandar”, oltre alle composizioni di Sant Kabir, Amir Khusro e Bulleh Shah. La spettacolare rappresentazione ha incantato i devoti per quasi 90 minuti; al termine Bhagavan ha fatto dono al cantante di uno scialle e gli ha materializzato un anello d’oro. Ha anche donato abiti a lui e agli artisti che avevano eseguito l’accompagnamento musicale. Il programma è terminato alle 19,20 con l’Arati a Bhagavan.
L’8 agosto, tali devoti hanno offerto a Bhagavan, nel Sai Kulwant Hall, musiche ricche di devozione. Il programma, intitolato “Unità nella Diversità”, è iniziato alle 17,20 col canto dei Veda da parte dell’intero gruppo. Hanno fatto seguito sette splendide canzoni su temi eccelsi comprendenti l’eredità della cultura indiana alle Indie Occidentali, l’unità di tutte le fedi e la grandezza di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Dopo di ciò, i bambini Bal Vikas delle Indie Occidentali hanno presentato, per la gioia di tutti, un elettrizzante programma di musica strumentale. La presentazione ha avuto termine coi Bhajan condotti da loro. Nel frattempo, è stato distribuito a tutti il Prasadam benedetto da Baba.
L’8 agosto 2010, oltre 300 devoti delle Indie Occidentali, comprendente bambini Bal Vikas, hanno offerto il loro tributo musicale a Bhagavan.
Guru Kripa: Una Commedia L’11 agosto 2010, la seconda rappresentazione di Delhi-NCR è stata la commedia “Guru Kripa” (la grazia del precettore). L’opera è cominciata alle 18,05 con un bellissimo canto del Sufi san Bulleh Shah, che esorta l’uomo a svegliarsi, alzarsi e contemplare Dio invece di rendere la vita un lungo sonno. La commedia ha messo in evidenza l’importanza del Guru (precettore) nella vita dell’uomo descrivendo la storia di un moderno funzionario egoista che si comporta male con il suo insegnante e che viene portato sul retto sentiero dal suo onesto padre attraverso il racconto della storia di Bulleh Shah e dei suoi insegnamenti.
Al termine, Baba ha riversato le Sue benedizioni sull’intero gruppo. L’Arati, offerto a Bhagavan alle 17,55, ha segnato la conclusione del programma. CAMPO GIOVANI DI DELHI-NCR
L’Organizzazione Seva Sri Sathya di Delhi-NCR ha gestito un Campo Giovani a Prasanthi Nilayam dal 9 al 15 agosto 2010. Durante tale periodo, l’Organizzazione Sai ha messo in scena un programma musicale e una commedia. Settembre 2010 - 16
L’11 agosto 2010, nel Sai Kulwant Hall, i Giovani Sai di Delhi-NCR hanno messo in scena la bellissima commedia “Guru Kripa” sulla vita e gli insegnamenti di Bulleh Shah.
La semplicità della storia, l’eccellente coreografia, i canti di Bulleh Shah ben eseguiti, i costumi e il trucco appropriati e l’ottima regia hanno reso la commedia molto intensa e coinvolgente. Al termine, Bhagavan ha riversato le Sue benedizioni sugli attori e offerto loro la rara opportunità di passare con Lui un lungo periodo di tempo per scattare diverse fotografie. Ha anche materializzato una catena d’oro per il giovane che aveva interpretato il ruolo del mendicante e cantato le canzoni di Bulleh Shah. Seguito da una breve sessione di Bhajan, il programma si è concluso alle 19,30 con l’Arati a Bhagavan, dopo la distribuzione a tutti del Prasadam. PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI MEDIORIENTALI
L’Organizzazione Seva Sri Sathya Sai della Zona 94 ha organizzato un pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam dall’8 al 18 agosto 2010, a cui hanno preso parte circa 900 devoti provenienti da 11 Paesi, ovvero Oman, Abu Dhabi, Dubai, Sharjah, Ruwais, Kuwait, Bahrain, Qatar, Arabia Saudita, Turchia e Iran. Durante il loro soggiorno a Prasanthi Nilayam, questi devoti hanno partecipato ai programmi giornalieri di Bhajan e Darshan nel Sai Kulwant Hall e sperimentato la beatitudine della vicinanza di Bhagavan. Nell’ambito delle celebrazioni dell’85° compleanno di Baba, l’Organizzazione Sai di questa regione ha distribuito, a persone bisognose selezionate nelle aree rurali dall’Easwaramma Women’s Welfare Trust, 85 pezzi di ciascuno dei seguenti oggetti di uso comune, cioè filtri per l’acqua, lampade a energia solare, macchine per cucire, frullatori e tricicli. Il programma è cominciato il 12 agosto 2010 alle 18, dopo il Divino Darshan nel Sai Kulwant Hall. Non appena venivano pronunciati i loro nomi, i beneficiari si recavano vicino al palco, offrivano i loro referenti omaggi a Bhagavan e ricevevano gli oggetti. Canti Divini dalla Turchia A ciò ha fatto seguito un eccellente
programma musicale, presentato da un gruppo di 48 musicisti e cantanti, uomini e donne, provenienti dalla Turchia. I musicisti hanno cominciato il loro programma alle 18,30 intonando la Om per tre volte, seguita da Bhajan in hindi dedicati al Signore Ganesha. Successivamnte c’è stato un banchetto di musica divina, la cui melodia e ritmo hanno mandato in estasi l’assemblea per circa 40 minuti. Nell’ambito delle celebrazioni dell’85° Compleanno, i cantanti hanno riversato il loro sentimento d’amore in queste divine canzoni e offerto un adeguato tributo a Bhagavan. Al termine del programma, Baba ha distribuito le Sue benedizioni a cantanti e musicisti, e donato loro degli abiti.
Il 12 agosto 2010, nel Sai Kulwant Hall, cantanti e musicisti provenienti dalla Turchia hanno presentato un estasiante programma di musica devozionale.
Il programma è giunto al termine alle 19,15 con l’Arati a Bhagavan, dopo la distribuzione del Prasadam all’intera assemblea di devoti lì riuniti. Prema Tarangini: Un’Offerta di Canti Devozionali I devoti dei Paesi Mediorientali hanno fatto la loro seconda rappresentazione il 13 agosto 2010. Il programma è cominciato alle 18,15 dopo il Darshan di Bhagavan nel Sai Kulwant Hall. La prima parte del programma è stata “Prema Tarangini” (onde d’amore), Settembre 2010 - 17
un’offerta di canti devozionali a Bhagavan da parte dei bambini Bal Vikas dei Centri Sai di Abu Dhabi, Dubai, Sharjah, Ruwais, Kuwait, Oman, Bahrain, Qatar, Turchia, Iran e Arabia Saudita. Cominciando la loro rappresentazione con la recita del Sainath Ashtakam (verso sanscriti in lode a Sai), i bambini hanno riversato il loro sentimento d’amore in cinque canzoni la cui melodia, musica ed esecuzione hanno avvolto l’intera assemblea di divine vibrazioni. È stato difficile giudicare quale canzone fosse migliore dell’altra perché ogni esecuzione si è dimostrata perfetta sotto ogni punto di vista. Al termine, Bhagavan ha benedetto i bambini e posato con loro per delle fotografie di gruppo. Ha anche materializzato una catena d’oro per uno dei bambini e Vibhuti per un altro. La seconda parte del programma è stata caratterizzata dai Bhajan condotti da adulti, uomini e donne, provenienti dai Paesi del
Medioriente. Poiché tutti i Bhajan erano quelli comunemente cantati a Prasanthi Nilayam, l’intera assemblea nel Kulwant Hall li ha seguiti in coro, riempiendo l’ambiente di spiritualità e sacralità. Il programma è giunto a conclusione con l’Arati a Bhagavan alle 19,10, dopo la distribuzione a tutti del Prasadam. SWAARAJYA GATHA: UNA COMMEDIA PATRIOTTICA
Nell’ambito delle celebrazioni della 63a Giornata dell’Indipendenza dell’India, il 15 agosto 2010, alla Divina Presenza di Bhagavan, gli studenti del secondo anno postlaurea dell’Istituto di Istruzione Superiore Sri Sathya Sai hanno inscenato la commedia “Swaarajya Gatha” sul tema della patria. Essa è cominciata alle 18,55 con una poesia patriottica di Baba che descriveva la grandezza di Bharat (l’India) e il valore e le virtù dei Bharatiya (gli Indiani).
Il 13 agosto 2010, bambini Bal Vikas dei Centri Sai di Abu Dhabi, Dubai, Sharjah, Ruwais, Kuwait, Oman, Bahrain, Qatar, Turchia, Iran e Arabia Saudita hanno presentato un toccante programma di canti devozionali.devotional songs on 13th August 2010. Settembre 2010 - 18
VARALAKSHMI VRATA
Il 20 agosto 2010, nel Sai Kulwant Hall, si è svolta una solenne cerimonia per celebrare il Varalakshmi Vrata (rituale di adorazione alla Dea Lakshmi). A tale scopo, è stata posta sul palco, appositamente addobbato con raffinate decorazioni floreali, una statua della Dea. Alle 17,35, Bhagavan ha dato il via alla funzione con l’accensione della sacra lampada di fronte alla statua. Il programma è iniziato subito dopo con il canto di sacri Mantra effettuato dal sacerdote che ha anche parlato dell’importanza di celebrare il Varalakshmi Vrata. Nell’ambito delle celebrazioni della 63a Giornata dell’Indipendenza dell’India, il 15 agosto 2010, gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Sri Sathya Sai hanno inscenato la commedia “Swaarajya Gatha”.
Mentre si svolgeva la storia della commedia, è emerso lo spirito patriottico e il senso di sacrificio dei combattenti per la libertà, mettendo in risalto il ruolo di Bal Gangadhar Tilak che condusse la lotta per la libertà dal Maharashtra, unì gli Indiani organizzando la festa del Ganesh Chaturthi come simbolo di unità, diffuse il messaggio del Karma Yoga scrivendo un commentario sulla Gita e cercò la guida di Sai Baba di Shirdi, il Quale gli spiegò il vero significato di libertà e gli insegnò come Swaarajya (la libertà del Sé) fosse necessaria al popolo indiano per raggiungere Swarajya (la libertà politica). L’eccellente copione, gli intensi dialoghi, l’ottima recitazione degli studenti e le appropriate coreografie hanno contribuito al successo della commedia. L’episodio di Abhimanyu, contenuto nella commedia, tratto dal Mahabharata, ha messo in luce il messaggio del Karma Yoga dato da Bal Gangadhar Tilak per ottenere l’indipendenza dell’India. Bhagavan ha assistito all’intera rappresentazione, ha benedetto gli studenti e, al termine, ha posato per delle fotografie di gruppo e distribuito loro degli abiti. Il programma si è concluso alle 20,20 con l’Arati a Bhagavan dopo la distribuzione a tutti del Prasadam.
Dopo le istruzioni date dal sacerdote per lo svolgimento dei rituali, è stata offerta l’adorazione alla Dea Lakshmi e a Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, alla Cui Divina Presenza è stato condotto il Vrata. Dopo lo svolgimento dei rituali, sono stati recitati, con grande devozione, i 108 Nomi della Dea Lakshmi e di Bhagavan Baba. Al termine del Vrata, smt. Bhagyalakshmi, proveniente da Chennai, ha offerto una ghirlanda di canti devozionali ai Piedi di Loto di Bhagavan, che ha creato nel salone un’aura di devozione e divinità e riempito l’intero ambiente di fervore devozionale. Il programma è giunto al termine alle 19 con l’Arati a Bhagavan.
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Le orme di Dio “Il Signore approva grandemente il Dharma; per salvarlo e riportarlo alla sua purezza e luminosità originarie, Egli si assoggetta ad assumere una forma e a camminare in mezzo agli esseri umani come se fosse uno di loro! Quindi, se bramate la grazia di Dio, fate che il Dharma sia l’ispiratore di ogni vostro pensiero, di ogni parola e azione”, disse Bhagavan nel Discorso Divino pronunciato il 16 agosto 1968 in occasione del sacro giorno dello Sri Krishna Janmashtami.
IMPRIMETE DIO NEL VOSTRO CUORE
Q
uesto è il giorno in cui il mondo celebra l’avvento del Signore Krishna che scese sulla terra al fine di tramutarla in cielo e trasformare gli uomini in dei. Questo giorno è stato festeggiato centinaia e migliaia di volte, ma l’uomo splende forse dei gioielli che Krishna gli riversò in Se non praticate ciò che professate, venite condannati come “devoti da palcoscenico”. L’India non sarebbe caduta così in basso se soltanto i suoi figli e figlie avessero messo in pratica un frammento di ciò che ognuno dice siano i suoi doveri e obblighi verso gli altri e verso Dio. Come il fiume scorre in silenzio e inesorabilmente verso il mare, per quanto lungo e difficile sia il viaggio, anche l’uomo deve tenere il Signore in vista e andare ogni momento sempre più vicino a Lui fino alla fusione finale.
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grembo? Ha seminato il Suo Messaggio nel cuore facendo sbocciare una vita e delle aspirazioni più elevate? No. La causa è l’ipocrisia che si maschera da devozione! Le parole che la lingua pronuncia nascondono le attività della mente e dei sensi.
Dio è Beatitudine, Estasi e Dolcezza L’uomo dimentica che, con ogni alba e ogni tramonto, viene tolto un giorno agli anni che gli sono stati assegnati; dalla culla alla tomba egli conduce la vita su una base instabile, nega a se stesso la luce della Saggezza (Jñâna) mentre a fatica si apre una strada attraverso l’impervia giungla della materia. Quella luce rivelerà lo Spirito che risiede in ogni cosa ed essere vivente. Quello Spirito divinizzerà e quindi unificherà. Il Krishna il Cui avvento dovreste celebrare non è il mandriano giovanetto che affascinava la gente dei villaggi con il Suo flauto, ma il Krishna Principio Divino indefinibile e imperscrutabile che viene generato nell’ombellico del corpo (Mathurâ) come prodotto dell’Energia Divina (Devakî), che viene quindi trasportato alla bocca (Gokul) e alimentato dalla lingua (Yashodâ) quale sua fonte di dolcezza. Krishna è la visualizzazione dell’Âtma che la ripetizione del Nome concede, la visione che fu ottenuta da Yashodâ. Voi dovete portare sulla lingua quel Krishna; quando Egli danza su di essa, il veleno della lingua viene sputato completamente senza far danno a nessuno come accadde quando, ancora bambino, Egli ballò sui cappucci del serpente (a cinque teste) Kâliya. Yashodâ Lo rintracciò nel luogo ove si era nascosto seguendo le orme che aveva lasciato dopo aver rotto il vaso di latte acido che ella stava zangolando. Questa è la storia simbolica che illustra come il Signore rompa la nostra identificazione col corpo e ci conduca a Se Stesso tramite segni e segnali che pone tutt’intorno a noi; essi sono sempre presenti in natura intorno a ognuno, nella bellezza del sole che sorge, nell’estasi dell’arcobaleno, nella melodia degli uccelli, sulla superficie dei laghi coperti di loto, nel silenzio delle vette ammantate di neve. In effetti, dato che Dio è dolcezza ed estasi (rasa), tutta la natura, che non è altro che Lui Stesso in azione, è dolce ed estatica.
Krishna disse a Uddhava che la stupidità suprema dell’uomo consiste nel suo credere che il corpo sia il Sé (dehâtma buddhi); questo è l’errore fondamentale e la Liberazione segue la sua rimozione. L’India ha il segreto di questo processo di liberazione, eppure gli Indiani sono affascinati dai lustrini e dalle attrattive dell’occidente, dalla sua insaziabile avidità per il sensazionale e per il trionfo competitivo di qualunque tipo. Essi non si rendono conto del fatto che le nazioni occidentali sono immerse nell’ansia, nella paura e nella frustrazione.
Con o senza forma, Egli è Beatitudine (Ânanda); accoglieteLo nel cuore come Râma, Colui che è gioia e dà gioia, o come Krishna, Colui che vi attrae per mezzo della gioia che dona. Vivete ogni istante con Lui offrendoGli la vostra meditazione, l’adorazione e la ripetizione del Suo Nome: ciò aprirà le porte della Saggezza e della Liberazione. Questa è la caratteristica del saggio, mentre coloro che sono diversi errano nella terra desolata riempiendo il tempo di inezie, inutili trastulli e gingilli. L’errore fondamentale dell’uomo “Di che cosa dovrei lamentarmi?” - si chiese Harischandra la notte in cui veniva bruciato un cadavere nel crematoio di cui era custode ed esattore. Egli era, un tempo, il sovrano di un vasto impero, poi un saggio gli chiese i suoi grandi tesori e il regno, ed egli glieli dette considerando la verità come l’ideale più elevato. Quando non ebbe più niente, il saggio gli chiese un’offerta in denaro (dakshinâ) e Harischandra vendette ciò che gli apparteneva, vendette la moglie e il figlio come schiavi e si impiegò come guardiano
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per racimolare la somma per il saggio. “Dovrei lamentare la perdita dell’impero o il fato di mia moglie e di mio figlio o la mia odiosa occupazione? No. Io piangerò, verserò lacrime soltanto per non aver ancora raggiunto Lui, per non aver ottenuto la Sua Visione”, egli gemeva. “Io per Te, Tu per me.” Questo è tutto ciò di cui si ha bisogno, tutto ciò per cui necessita pregare. Questo
giorno e della notte non ci sono sufficienti per dedicarci al Nome del Signore. Non ci piacciono le tue acrobazie verbali tese a convincerci che Dio è l’Incarnazione di Esistenza-Conoscenza-Beatitudine (SatChit-Ânanda Svarûpa); noi conosciamo, proviamo e sperimentiamo la Beatitudine ogni momento.” Krishna disse a Uddhava che la stupidità suprema dell’uomo consiste nel suo credere che il corpo sia il Sé (dehâtma
Le gopî avevano Krishna (il Signore) come soffio vitale vero e proprio, come vista effettiva dei loro occhi, udito delle orecchie, gusto della lingua e tatto per la pelle. Mentre pascolavano le mucche e i vitelli, e servivano i mariti e i figli facendo le mille attività della vita secolare, esse vivevano esclusivamente in Krishna, con Krishna e per mezzo di Krishna. Sarvadâ sarva kâleshu sarvatra hari chintanam (Ovunque, sempre e in ogni circostanza, contemplate Dio). Come poteva Dio negar loro la Sua grazia?
è quanto i saggi hanno scoperto dopo anni di angoscia e duro lavoro; questo è ciò che hanno insegnato all’umanità. L’uomo deve ripagare il debito che ha con loro seguendo la strada che essi hanno tracciato e osservando i limiti che hanno suggerito al fine di garantire un viaggio sicuro e vittorioso. Quando Uddhava andò a Gokul e chiamò le gopî perché si radunassero attorno a lui e apprendessero come raggiungere la Conoscenza, Jñâna, esse non lo considerarono. Non gradivano sprecare i loro preziosi minuti e gli dissero: “Le ore del Settembre 2010 - 22
buddhi); questo è l’errore fondamentale e la Liberazione segue la sua rimozione. L’India ha il segreto di questo processo di liberazione, eppure gli Indiani sono affascinati dai lustrini e dalle attrattive dell’occidente, dalla sua insaziabile avidità per il sensazionale e per il trionfo competitivo di qualunque tipo. Essi non si rendono conto del fatto che le nazioni occidentali sono immerse nell’ansia, nella paura e nella frustrazione. C’è una storia in cui Lakshmî chiede un giorno a Vishnu se l’umanità si volgerà mai verso Dio, visto che Egli l’ha dotata delle capacità e dei mezzi necessari a una vita confortevole, e Vishnu
risponde: “Io l’ho dotata di due qualità che la porteranno a Me: il distacco e lo scontento.” Quando l’uomo si rivolge verso Dio, distaccandosi dalle pastoie del mondo, non soffre più. Tra queste due sponde, l’attaccamento al Divino e il distacco da ciò che è del mondo, la corrente della vita può scorrere velocemente e direttamente verso l’Oceano della Grazia Divina. Consideratevi divini, considerate gli altri divini, tralasciate tutto il resto in voi e negli altri: questa è l’essenza della disciplina spirituale. Primato della devozione delle gopî Una volta Nârada chiese a Vishnu: “I saggi (rishi) che avevano raggiunto la più pura Saggezza relativa all’Âtma, non poterono ottenere la Tua grazia, mentre le pastorelle illetterate di Gokul, affascinate dalla Tua bellezza, dai Tuoi giochi, dalla Tua musica, dalle Tue parole, dalla Tua dolcezza, dal Tuo imperscrutabile mistero, la ottennero. Come si spiega?” In seguito, Nârada venne a sapere che le gopî avevano Krishna (il Signore) come soffio vitale vero e proprio, come vista effettiva dei loro occhi, udito delle orecchie, gusto della lingua e tatto per la pelle. Mentre pascolavano le mucche e i vitelli, e servivano i mariti e i figli facendo le mille attività della vita secolare, esse vivevano esclusivamente in Krishna, con Krishna e per mezzo di Krishna. Sarvadâ sarva kâleshu sarvatra hari chintanam Ovunque, sempre e in ogni circostanza, contemplate Dio. Come poteva Dio negar loro la Sua grazia? Fu dopo questa rivelazione della superiorità della devozione che Nârada compose i Bhakti Sûtra della Devozione (componenti in stile aforistico sulla devozione) che sono diventati i fari guida degli aspiranti. I Veda salvano con il potere del suono (nâda), con le loro eco mistiche che risuonano nella cavità del cuore purificato. La musica del
flauto, che Krishna suonava per attrarre le gopî che rappresentano le anime purificate, non è che il suono dei Veda (Veda Nâda) in un’altra forma. Râma attraeva il cuore tramite l’emozione della gioia che dava, Krishna attirava il cuore e vi si installava per mezzo della Beatitudine Divina che dispensava: sono due espressioni diverse della stessa Compassione. Dal serbatoio inesauribile della grazia, voi spillate la gioia attraverso un rubinetto: Râma. Altri traggono la stessa gioia e la stessa forza dall’altra cannella: Krishna. Una distinzione senza differenza. La Mia enfasi sul Nâma Sankîrtan e sul Nâgar Sankîrtan è indotta da questa ragione. Una mera abilità dialettica è ora ostentata come istruzione spirituale e interpretazione delle Scritture per l’uomo comune e questo vien fatto principalmente da gente che non ha fede nelle dottrine che sostiene, nel valore delle discipline che raccomanda. Questa gente si comporta sul palco come Harishchandra propagando con abile teatralità la supremazia della verità ma, fuori di scena, conduce una vita piena di stratagemmi e sotterfugi. Avvicinatevi sempre più a Dio Se non praticate ciò che professate, venite condannati come “devoti da palcoscenico”. L’India non sarebbe caduta così in basso se soltanto i suoi figli e figlie avessero messo in pratica un frammento di ciò che ognuno dice siano i suoi doveri e obblighi verso gli altri e verso Dio. Come il fiume scorre in silenzio e inesorabilmente verso il mare, per quanto lungo e difficile sia il viaggio, anche l’uomo deve tenere il Signore in vista e andare ogni momento sempre più vicino a Lui fino alla fusione finale. Il Signore approva grandemente il Dharma; per salvarlo e riportarlo alla sua purezza e luminosità originarie, Egli si assoggetta ad assumere una forma e a camminare in mezzo agli esseri umani come se fosse uno di loro! Quindi, se bramate la grazia di Dio, fate Settembre 2010 - 23
che il Dharma sia l’ispiratore di ogni vostro pensiero, di ogni parola e azione; fate che il sapere che tutti sono ricettacoli del Divino vi ispiri amore, tolleranza, partecipazione e rispetto. Tramite il lavoro condotto nel Dharma, voi progredite verso l’adorazione pienamente consapevole della Divinità in tutti e, attraverso quell’adorazione, ottenete la saggezza sperimentando la Divinità che riempie tutto questo. Lavoro, adorazione e saggezza: frutto acerbo, frutto maturo e frutto pieno di succo dolce. Questo è l’ordine del progresso spirituale di ogni individuo. Quando il frutto è saturo di dolcezza, cade; questo è il conseguimento.
Suo flauto esercitava sulle pastorelle di Brindâvan. Egli domandò: “Sono loro che corrono verso di Te o sei Tu che vai da loro?” “Tra noi non c’è né Io né loro; come può una pittura essere separata dalla tela su cui è dipinta? Io sono impresso nei loro cuori in modo assolutamente inseparabile e inestricabile”, rispose Krishna. Abbiate Dio impresso nel cuore, siate sempre avvinti a Lui indissolubilmente: questo è il Mio Messaggio per voi in questo giorno. Prashânti Nilayam, 16 agosto 1968
Una volta Nârada chiese a Krishna il segreto dell’attrazione che il suono del
“Coltivate la Conoscenza Suprema e vedete il Signore nelle cose e nelle attività. Questo renderà proficua la nascita umana.” – Baba Settembre 2010 - 24
Equanimità
M
ENTRE GIRAVA IL PAESE per impartire i Suoi insegnamenti, Gautama Buddha, una volta, si recò in un villaggio al cui capo non piaceva Buddha. Egli si irritava molto quando qualcuno parlava di Lui, e quando venne a sapere che Buddha sarebbe arrivato lì quel giorno con i Suoi discepoli per fare la questua, chiamò a raccolta tutti gli abitanti e ordinò loro: “Nessuno dovrà fare la carità a Buddha allorché verrà nel nostro villaggio; quando arriverà, non dovrete neppure aprire la porta della vostra casa.” Egli stesso mise una serratura sulla porta di casa e sedette nel portico di fronte a essa. Buddha giunse alla casa del capo villaggio, vi si fermò davanti e, senza inibizione alcuna, come se non sapesse nulla, gridò: “Bhavati! Bhiksham Dehi (Venerabile madre, fate l’elemosina).” Il capo villaggio, al sentire ciò, andò in collera.
Buddha rimase calmo e imperturbato quando il capo del villaggio gli lanciò le ingiurie.
Disapprovando Buddha, egli Gli disse: “O pigro mendicante! Non hai altro lavoro da fare se non riempirTi lo stomaco elemosinando. Per giunta, stai rovinando la vita di tanti giovani facendoli Tuoi discepoli. Vai via da qui e
Chinna Katha
guadagnaTi la vita con il duro lavoro.” Senza neanche il minimo segno di agitazione, Buddha replicò sorridendo: “Signore, ho un quesito. Può gentilmente prenderlo in considerazione?” “Qual è la domanda?”- tuonò l’uomo. Buddha rispose: “Supponga che un mendicante giunga a casa sua e chieda l’elemosina, e lei, molto gentilmente, gli offra tutte cose di sua scelta. Se il mendicante rifiuta di accettare ciò che gli offre, allora a chi darà quelle cose?” “È solo questa la tua domanda? Poiché tutte quelle cose mi appartengono, le riporterò in casa”, affermò l’uomo. Buddha, allora, sorrise e chiese: “È sicuro che tutte quelle cose tornerebbero quindi sue?” “Certamente, tutte quelle cose sarebbero solo mie”, disse l’uomo.
Il capo villaggio non sapeva che cosa dire. Cadde ai piedi di Buddha e Lo pregò di perdonarlo.
Buddha replicò: “Ha dato la risposta corretta. Io sono venuto a casa sua e ho chiesto l’elemosina, ma lei mi ha dato l’elemosina delle offese, che Io ho rifiutato di accettare. A chi torneranno tali offese? Lei stesso ha dato Continua a pagina 27... Settembre 2010 - 25
GRANDIOSE CELEBRAZIONI DI ONAM
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A SACRA FESTA DI ONAM è stata celebrata a Prasanthi Nilayam il 23 agosto 2010 con grande devozione e gioia. Un gran numero di devoti sono giunti da varie parti del Kerala per celebrarla fra le sacre mura di Prasanthi Nilayam alla Divina Presenza di Bhagavan. Il luogo delle celebrazioni è stato il Sai Kulwant Hall, splendidamente decorato per l’occasione. Sul palco, erano stati eseguiti elaborati addobbi che offrivano un incantevole spettacolo attraverso la riproduzione di un tempio adorno di decorazioni floreali.
La superba regia, l’eccellente recitazione, l’ottima coreografia, l’efficiente direzione scenica, i costumi e il trucco appropriati e le splendide ambientazioni hanno reso la commedia piacevole e coinvolgente. Bhagavan ha assistito all’intera rappresentazione e, al termine, ha riversato le Sue benedizioni sugli attori, dato loro il Prasadam con le Sue Divine Mani, offerto loro l’agognata opportunità di fare Padanamaskar e scattare numerose fotografie di gruppo con Lui, oltre a donar loro degli abiti. L’Arati, offerto a Bhagavan alle 19,25, ha segnato la conclusione del programma.
Bharata, l’Incarnazione dell’Amore Supremo – Una Commedia
La Celebrazione di Onam
Il 22 agosto 2010, vigilia di Onam, i Giovani Sai del Kerala hanno presentato una commedia intitolata “Bharata, l’Incarnazione dell’Amore Supremo”. La rappresentazione, cominciata alle 18,05, dopo il Darshan di Bhagavan nel Sai Kulwant Hall, ha mostrato l’ideale dell’amore supremo e del sacrificio esemplificati da Bharata che raggiunse la divina identità con Rama meditando su di Lui e cantando costantemente il Suo Nome.
Il 23 agosto 2010, fausto giorno di Onam, Baba è giunto nel Sai Kulwant Hall in una grande processione guidata da un gruppo musicale di Panchavadyam, da una banda di studentesse e un gruppo di studenti del Kerala che cantavano i Veda. Non appena Egli è arrivato nel salone alle 17,10, un altro gruppo di studentesse, disposte lungo entrambi i lati del percorso di Bhagavan, Gli hanno offerto il tradizionale benvenuto con lampade accese in mano. Il programma ha avuto inizio quando Baba si è seduto nel palco, elegantemente decorato. In apertura, Bhagavan ha consegnato delle Medaglie d’Oro Sathya Sai a due meritevoli ragazze del Kerala, che avevano eccelso nella gara di composizione organizzata dall’Organizzazione Seva Sri Sathya Sai del Kerala. Programma Culturale dei Bambini Bal Vikas del Kerala
Il 22 agosto 2010, a Prasanthi Nilayam, nell’ambito delle celebrazioni di Onam, i Giovani Sai del Kerala hanno presentato una commedia intitolata “Bharata, l’Incarnazione dell’Amore Supremo”. Settembre 2010 - 26
La prima parte del programma comprendeva danze di bambini Bal Vikas del Kerala, che mettevano in mostra il retaggio culturale di quello Stato.
Nel fausto giorno di Onam, i bambini Bal Vikas del Kerala hanno eseguito elettrizzanti illustrando vari aspetti della vita della popolazione di quello Stato e la sua ricca cultura.
Mentre i cantori intonavano, sul tema, eccellenti canti accompagnati da una musica elettrizzante, vari gruppi di bambini eseguivano briose danze rappresentanti vari importanti aspetti della vita della popolazione del Kerala e della sua ricca cultura. La superba regia e l’eccellente direzione scenica hanno contribuito a dipingere, in soli 20 minuti, l’intero panorama della vita della gente del Kerala attraverso le danze dei bambini con costumi e trucco adeguati. Margathara: Una Commedia A ciò ha fatto seguito una stimolante commedia intitolata “Margathara” (stella polare), che illustrava la vita di Dhruva che raggiunse la realizzazione di Dio già nell’infanzia grazie alla profonda e incrollabile devozione per il Signore Vishnu.
Una scena dell’opera “Margathara” rappresentata dai bambini Bal Vikas del Kerala il 23 agosto 2010 nell’ambito delle celebrazioni di Onam a Prasanthi Nilayam.
L’opera ha messo in luce come Dhruva lasciò il palazzo, si recò nella foresta e compì intense penitenze, nonostante la giovane età, incurante di tutti i pericoli, e alla fine ottenne il Darshan (la visione) del Signore Vishnu. L’eccellente regia, la dolce musica, l’innovativa direzione scenica e le splendide danze dei bambini hanno reso la rappresentazione coinvolgente ed estasiante. Al termine, Bhagavan ha benedetto i bambini, posato con loro per delle fotografie di gruppo e distribuito loro degli abiti. Il programma è giunto a conclusione alle 19,15 con l’Arati a Bhagavan, dopo la distribuzione a tutti del Prasadam. Con ciò, le celebrazioni di Onam a Prasanthi Nilayam si sono felicemente concluse.
...Continua da pagina 25 la risposta.” Il capo villaggio non sapeva cosa dire. Cadde allora ai piedi di Buddha e Lo pregò di perdonarlo.
Accettate lode e biasimo con equanimità. Non diventate vittime dell’ira e dell’ansia, dell’attaccamento e dell’odio.
Usate la lingua con grande attenzione. Più sommessamente parlate, meno parlate, più dolcemente parlate, tanto meglio sarà per voi e per il mondo. –
Baba
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Effulgenza della Gloria Divina
I
LE VIE DEL SIGNORE SONO IMPERSCRUTABILI
L GIORNO DI NATALE, uscii da casa per una passeggiata serale verso il tempio di Swami Sathyanarayana, di recente costruzione, alla periferia del mio villaggio, in compagnia del “Sanathana Sarathi” e del “Pradeepa”. Poiché la porta del tempio era chiusa, sedetti sui gradini e mi immersi nella lettura delle pagine della Sathya Sai Bhagavadgita. Improvvisamente, fui avvicinato dal preside della Scuola Superiore che stava percorrendo quella via, il quale chiese: “Che cosa state leggendo qui da solo?”
Il forte suono della campana all’interno del tempio chiuso a chiave fece comprendere al preside l’onniscienza, l’onnipresenza e l’onnipotenza di Baba.
Naturalmente, il discorso si accentrò su Baba. Egli disse: “Ho sentito molti racconti sui miracoli del vostro Sai Baba, ma, finché non Lo vedrò personalmente e non farò personale esperienza del Suo enorme potere, non crederò ciecamente a tutte le storie.” Io replicai: “Mio caro amico, le principali caratteristiche del Signore sono Srishti, Stithi e Samhara (creazione, sostentamento e dissoluzione), Sarvajnatva, Sarvantaryamitva e Sarvashaktitva (onniscienza, onnipresenza e onnipotenza). Baba possiede tutti questi poteri e il mondo intero è testimone ogni giorno di innumerevoli miracoli come prova del Suo Divya Leela (Gioco Divino). Io sono convinto che Egli sia il Poornavatara (Incarnazione di Dio in Pienezza), lo Harihareswara (Incarnazione di Vishnu e Siva), il Signore Narayana.”... Mentre parlavo così, venimmo entrambi sorpresi dal forte suono della campana del tempio all’interno della porta serrata! Settembre 2010 - 28
Restammo sul posto in totale immobilità. Baba stava confermando la mia dichiarazione con dei segnali sonori! La campana suonò per circa tre minuti! Dopo un’esperienza così elettrizzante, stentavamo persino a parlare. Tale era l’euforia, che il preside non riuscì neppure a salire pochi gradini. Mezz’ora dopo, arrivò il sacerdote. Aprì la porta del tempio e noi entrammo. Devo qui aggiungere che si tratta di una struttura di pietra, con un tetto di cemento armato, ove neanche un topo o una mosca possono entrare quando la porta è chiusa e serrata! Imperscrutabili sono le vie di Baba, indescrivibile la Sua grazia! – Besagarahalli Raghavan “Sanathana Sarathi”, gennaio 1962
MALAWI
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n campo medico è stato organizzato in un ospedale del Malawi dal 26 al 30 aprile 2010. Volontari Sathya Sai e professionisti del settore medico malawiani e britannici hanno prestato servizio amorevole a più di 4600 pazienti.
Sathya Sai. Sono stati distribuiti gratuitamente circa 1500 occhiali da vista e oltre 15.000 prescrizioni. I bambini hanno ricevuto latte al cioccolato e confezioni di alimenti ad alto potere nutritivo. Il cibo è stato servito a tutti i pazienti e alle famiglie che si sono presentate al campo medico, e anche a tutti i pazienti dell’ospedale dove è stato allestito il campo. A molti abitanti dei villaggi sono stati distribuiti abiti nuovi e calzature, poiché diversi pazienti non possedevano scarpe e avevano infezioni ai piedi. Dopo il campo sono state consegnate anche zanzariere. ITALIA
Oltre 15.000 prescrizioni e 30 interventi chirurgici: ecco alcune delle attività condotte in un campo medico tenutosi in Malawi dal 26 al 30 aprile 2010.
Le specialità mediche comprendevano medicina generale interna, malattie infettive, gastroenterologia, chirurgia generale, anestesiologia, pediatria, cardiologia, immunologia, odontoiatria, optometria, oftalmologia, ginecologia, infermieristica, fisioterapia, terapia del dolore e farmacologia. Sono state condotte diverse operazioni, tra le quali 70 interventi di cataratta e 30 interventi chirurgici. I bambini sono stati trattati per varie malattie, comprese quelle collegate all’AIDS, gravi anemie e malnutrizione. Agli alunni di una scuola locale sono stati forniti vari servizi medici e il direttore della scuola ha scritto una lettera di gratitudine ai volontari
Circa 200 giovani Sathya Sai provenienti da 21 Paesi europei hanno preso parte al Convegno Europeo 2010 dei Giovani, svoltosi in Italia presso la struttura Mother Sai, nel corso del fine settimana di Pasqua dal 2 al 4 aprile 2010. Il tema del convegno era “Il Potere di Essere”. I lavori si sono aperti con una cerimonia in cui un ragazzo o una ragazza per ciascun Paese è salito sul palco portando la bandiera della propria nazione, mentre un breve filmato illustrava alcune caratteristiche tipiche del Paese.
Il Convegno Europeo dei Giovani, avente per tema “Il Potere di Essere”, si è svolto in Italia dal 2 al 4 aprile 2010 e vi hanno preso parte Giovani Sai provenienti da 21 Paesi europei. Settembre 2010 - 29
Alla cerimonia è seguita una meravigliosa coreografia sulle note dell’“Inno alla Gioia” di Beethoven. Un’esibizione straordinaria, imperniata sul tema del convegno, illustrava il risveglio dei giovani. Il numero è terminato con l’accensione delle candele, con il canto della preghiera vedica Asatoma Sadgamaya (guidaci dall’irrealtà alla realtà) e con l’offerta di oggetti a forma di cuore ai Divini Piedi di Loto di Bhagavan sull’altare. I giovani hanno illustrato le attività nazionali attraverso stimolanti presentazioni in PowerPoint, cartelloni e condivisione delle proprie esperienze spirituali. Nell’intervento di apertura, la signora Petra von Kalinowki, Coordinatore Centrale per la Regione 7, ha dichiarato: “Bhagavan ci ha preparato in molte vite e ci rassicura che sarà sempre con noi.” La signora ha espresso la necessità che i giovani conducano una vita ideale, seguendo gli Insegnamenti di Bhagavan. Nell’introdurre la sessione workshop, sri Ivan Bavcevic, Coordinatore Giovani per la Zona 6, ha ricordato ai ragazzi che nulla è impossibile all’interno dell’Organizzazione Sri Sathya Sai, che porta il Nome dell’onnipotente, onnipresente e onnisciente Avatar Sathya Sai. Il coordinatore ha dichiarato che, qualunque sia lo scopo che i giovani si prefiggono, essi lo conseguiranno, poiché dispongono dell’amorevole sostegno di Bhagavan. Ogni giorno sono stati condotti laboratori sulla pratica degli Insegnamenti di Bhagavan nella vita quotidiana. Il convegno ha visto anche momenti dedicati a musica strumentale, canto devozionale e opere teatrali basate su storie di trasformazione. Il Coro “Love All Serve All” (LASA) ha eseguito nove canti devozionali, saturando l’ambiente dell’Amore di Bhagavan. Gli ex studenti (maschi) dell’Università Sri Sathya Sai che vivono in Europa hanno raccontato le proprie esperienze con Bhagavan, affascinando il pubblico. Nel convegno hanno trovato spazio anche giochi basati sui Valori Umani e attività fisiche.
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Nel corso del Convegno Europeo dei Giovani, svoltosi in Italia dal 2 al 4 aprile 2010, sono stati condotti giornalmente workshop sulla pratica degli Insegnamenti di Bhagavan nella vita quotidiana. U. S. A.
Il 27 marzo 2010 è stata organizzata a Charlotte, Carolina del Nord, una Fiera della Salute. L’iniziativa di servizio, gratuita, si è svolta presso la Chiesa Battista della Comunità Missionaria di St. Paul e ha interessato oltre 150 pazienti. Più di 100 volontari in rappresentanza di medicina di base, cardiologia, gastroenterologia, optometria, pediatria, psichiatria, odontoiatria e infermieristica hanno prestato servizio amorevole. I volontari provenivano da diverse
La Fiera della Salute, gratuita, è stata organizzata a Charlotte, Carolina del Nord, il 27 marzo 2010. A 150 pazienti sono state offerte amorevoli cure mediche.
città della Carolina del Nord e del Sud, della Georgia e della Florida. Tra i vari servizi sono stati offerti esami ematici per il colesterolo, il glucosio, la vista, la salute dentale, l’HIV e la sifilide. Sono stati distribuiti gratuitamente occhiali da vista, così come zaini contenenti bottiglie d’acqua, calze e giocattoli per bambini. Dopo le cure ai pazienti sono stati serviti colazione e pranzo. Per coloro che erano curiosi di conoscere la fonte d’ispirazione per la Fiera della Salute era a disposizione una stanza per la meditazione con fotografie di Bhagavan. Molte persone che hanno visitato la Fiera della Salute non avevano accesso al servizio sanitario. I pazienti sono stati molto riconoscenti e uno ha addirittura sottolineato: “È incredibile che siate venuti nella nostra comunità a portare aiuto. Siete dei veri angeli.” Il 26 gennaio 2010 l’Organizzazione Sri Sathya Sai ha ricevuto il “2010 Gold Award” per il servizio di tutoraggio nel partenariato comunitario prestato alla Elkins High School. Il premio era per la categoria dell’impatto a livello educativo ed è stato assegnato tra centinaia di nomination. Ogni anno la Texas Association of Partners in Education (TAPE, associazione no-proft), riconosce l’opera di singoli soggetti e organizzazioni che contribuiscono all’istruzione in Texas. A partire da gennaio 2008, un gruppo composto di 15-20 volontari del Centro Sathya Sai di Houston Sud assiste studenti delle classi nona, decima e undicesima della Elkins High School; il tutoraggio si svolge il sabato dalle 9 alle 11. Il servizio è stato pensato per aiutare gli studenti che necessitano di ulteriore sostegno in matematica e scienze a superare gli esami TAKS (valutazione di conoscenze e competenze per il Texas). Sebbene i volontari Sathya Sai siano di varie estrazioni professionali (medici, esperti in ricerca, docenti universitari, insegnanti, professionisti nel settore delle tecnologie informatiche, studenti di college, contabili e ingegneri), tutti hanno in comune una caratteristica: l’intenso amore per Bhagavan e la determinazione a mettere in pratica i Suoi Insegnamenti. I volontari Sathya Sai sentono che Bhagavan, attraverso
il premio, ha riconosciuto i loro sforzi dedicati e rafforzato l’incessante senso di responsabilità per condurre il servizio di tutoraggio con modalità sempre più efficaci. CANADA
Al Centro Sri Sathya Sai Baba di Toronto è stato riconosciuto il Premio Eccellenza per il Volontario per le attività di Servizio prestate al Carefree Lodge. Nel corso della presentazione del Premio, avvenuta il 23 aprile 2010, il sindaco della Città di Toronto, David Miller, ha reso noto il suo apprezzamento per la filosofia che sta dietro agli Insegnamenti di Sri Sathya Sai Baba e al rilievo dato ai fondamentali valori di Verità, Rettitudine, Pace, Amore e Non violenza. Da nove anni i volontari del Centro Sri Sathya Sai Baba di Toronto tengono due volte al mese al Carefree Lodge animati canti collettivi; nel loro repertorio, vecchie canzoni del passato e canti spirituali. Essi aiutano anche i residenti del Carefree Lodge a celebrare speciali ricorrenze. I residenti, di cui era nota la difficoltà a conversare e interagire tra loro e con il personale, sono stati visti ballare e cantare nel corso dei canti collettivi. Durante l’ora e mezzo d’intrattenimento, i residenti sono capaci di dimenticare disagi fisici e problemi per godersi dolci canzoni piene di significato. – Fondazione Mondiale Sri Sathya Sai
B H A R A T (I N D I A)
Andhra Pradesh - L’11 luglio 2010 il distretto di Srikakulam ha avviato il Programma Nazionale Narayana Seva Sri Sathya Sai, che quotidianamente fornisce due pasti direttamente a casa di 85 persone selezionate. Il 20 giugno 2010 i Giovani Sai del distretto di Anantapur hanno condotto, a Rodam, una Fiera del Lavoro con la cooperazione del Responsabile dell’Ufficio di Collocamento di Hyderabad e gli incaricati di sei aziende; nell’occasione gli aspiranti intervistati sono stati circa 900 e 460 i posti di lavoro di varia natura offerti. Il distretto ha consegnato Amruta Kalasam (pacchi alimentari) a 93 famiglie indigenti selezionate. Settembre 2010 - 31
Il distretto di Mahaboobnagar ha costruito cisterne da 2000 e 3000 litri di capacità, rispettivamente nei villaggi di Srirangapuram e Chevireddy Ghanapur per agevolare la fornitura di acqua. Allo stesso fine, il distretto ha costruito una cisterna per l’acqua nello Harijanwada (strada degli intoccabili) del villaggio di Pedda Palli. Il 25 luglio 2010 il distretto ha avviato un programma di formazione in ambito informatico per 25 studenti del villaggio di Achampeta. Assam - Il Giorno di Easwaramma è stato celebrato a Guwahati con un pittoresco programma al Kumar Bhaskar Natya Mandir per attrarre l’attenzione dei bambini che non facevano ancora parte delle classi Bal Vikas e non avevano familiarità con gli Insegnamenti di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba e la Sua Missione.
Un grande programma culturale è stato organizzato al Kumar Bhaskar Natya Mandir di Guwahati per celebrare il Giorno di Easwaramma.
Apertasi con i canti vedici, eseguiti da uno studente della Scuola Primaria Sri Sathya Sai di Prasanthi Nilayam, la celebrazione ha previsto un indirizzo di benvenuto al pubblico, il coro di un gruppo di studenti, interventi di oratori, numeri di recitazione e danza basati sui costumi culturali e l’aspetto devozionale dell’Assam. Tutti i numeri sono stati presentati dagli studenti Bal Vikas provenienti dalle diverse unità dello Sri Sathya Sai Samithi della città di Guwahati. Nell’occasione anche gli studenti della scuola locale per non vedenti hanno tenuto una rappresentazione musicale, Settembre 2010 - 32
molto apprezzata dal pubblico. Fra l’altro, proprio in tale istituto l’Organizzazione Sai organizza corsi Bal Vikas. Gujarat - Il 9 maggio 2010 ventidue abitazioni sono state ridotte in cenere da un devastante incendio nel villaggio di Bhesla, nei pressi di Amalsad. Lo Sri Sathya Sai Seva Samithi di Navsari si è messo a disposizione dei soccorritori fornendo, due volte al giorno, cibo cucinato per le persone colpite dall’incendio. Il 13 maggio a ciascuna famiglia sono stati consegnati gli utensili necessari, articoli per la casa e 25 chili di riso. In totale sono state assistite 95 persone. Lo Sri Sathya Sai Seva Samithi di Bardoli ha organizzato gratuitamente un matrimonio di massa al tempio di Radha Govind nel villaggio di Ninat (divisione amministrativa di Bardoli). Nel corso della cerimonia, tenuta il 23 maggio 2010, si sono sposate nove coppie appartenenti alle tribù Halpati e Adivasi. Alle spose e agli sposi sono stati donati abiti e gioielli assieme ai Mangal Sutra (cordoncino sacro indossato da donne sposate) e 56 articoli per la casa. La registrazione dei matrimoni è avvenuta sul posto. L’8 agosto 2010, dalle ore 15 alle 18, lo Sri Sathya Sai Seva Samithi di Surat ha organizzato la cerimonia per l’8° Premio Annuale. L’iniziativa si è svolta nel Gandhi Smruti Bhavan ed era dedicata alla memoria del defunto dottor Rameshchandra Upadhya. I premi sono stati promossi dalla moglie del dottor Upadhya, la signora Jahnavikaben, ardente devota di Swami. L’ospite d’onore della manifestazione, il dottor Tushar Chaudhary, Ministro del Governo Indiano per gli Affari Tribali, nel suo discorso ha ringraziato l’Organizzazione Sai per il campo cardiologico. Egli ha dichiarato che, quale ministro, avrebbe al massimo potuto chiedere al governo di consegnare qualche lettera, in modo che i pazienti potessero ottenere qualche agevolazione sulle spese per le operazioni; ma l’Organizzazione Sai è intervenuta a titolo completamente gratuito, rendendo così possibile ad alcuni membri Adivasi della famiglia
del ministro di condurre attualmente una vita in salute. Sri Manohar G. Trikannad, Presidente dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Gujarat, ha informato i presenti sulle attività svolte dall’Organizzazione Sathya Sai sia nello Stato sia a Prasanthi Nilayam. I premiati nel corso della cerimonia sono stati gli allievi dell’ultimo anno dei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia (MBBS), Medicina Omeopatica e Chirurgia (BHMS), Medicina Ayurvedica e Chirurgia (BAMS) e Infermieristica, gli esperti in ricerca del Dipartimento di Bioscienze, le ONG che si sono distinte per le quantità di sangue raccolto, il trust che presta servizio gratuito presso il forno crematorio, il Centro per la Salute Sathya Sai che fa servizio gratuito alle persone e la Scuola Sri Sathya Sai che impartisce istruzione basata sui Valori Umani. Il 15 agosto 2010 lo Sri Sathya Sai Seva Samithi di Surat, in collaborazione con il Dipartimento per la Previdenza Sociale del governo del Gujarat, ha organizzato una cerimonia nel Prasanthi Hall del Campus Sri Sathya Sai Seva della città in cui sono stati consegnati strumenti per avviare una professione in proprio a 85 persone con disabilità fisiche. Oltre alle attrezzature (composte di 21 macchine per cucire, 61 carretti a mano e 3 biciclette), le stesse persone hanno ricevuto anche 85 Amruta Kalasam. Stato dell’Haryana e Territorio dell’Unione di Chandigarh - L’Organizzazione Seva Sri Sathya Sai ha allestito un enorme campo di assistenza sanitaria di tipo medico e preventivo nel villaggio adottato di Palsora Colony, situato nel Settore 56 di Chandigarh. L’iniziativa si è tenuta il 30 maggio 2010, dalle 9 alle 14, e ha visto impegnati 12 medici fra ginecologi, pediatri, odontoiatri, oculisti e medici di base. I professionisti hanno offerto consulenza gratuita a 450 pazienti. Il personale del laboratorio clinico ha effettuato gratuitamente sul posto esami clinici di sangue e urine e, sempre a titolo gratuito, i pazienti hanno ricevuto i farmaci prescritti dai medici. Inoltre è stato organizzato un Narayana Seva, durante il quale è stato servito cibo a circa
1000 persone. Per le strade del villaggio è stato condotto un Nagar Sankirtan di tutte le fedi, mentre 50 devoti e 20 giovani si sono occupati della pulizia di un tempio. Il 2 giugno 2010 un incendio devastante ha distrutto 92 capanne, appartenenti a poveri lavoratori, situate nel Settore 53 di Mohali, nel Territorio di Chandigarh.
L’Organizzazione Seva Sri Sathya Sai dello Stato dell’Haryana e del Territorio dell’Unione Chandigarh ha fornito aiuti alle vittime che nell’incendio del 2 giugno 2010 hanno perso tutti i propri averi in un devastante incendio.
Avendo i lavoratori perso nell’incendio tutto ciò che possedevano, l’Organizzazione Sai dello Stato dell’Haryana e del Territorio dell’Unione Chandigarh si è attivata immediatamente per fornire cibo cucinato e il 5 giugno sono stati distribuiti pacchetti di alimenti secchi, abiti e articoli di uso quotidiano a tutti gli abitanti delle capanne distrutte. Jammu e Kashmir - L’Organizzazione Seva Sri Sathya Sai dello Stato, nell’ambito del Programma Integrale Sri Sathya Sai per i Villaggi, fornisce Amruta Kalasam sotto forma di alimenti secchi a 20 famiglie svantaggiate di nove villaggi. Le altre attività di Seva svolte in questi villaggi dall’Organizzazione Sai comprendono matrimoni di coppie bisognose, rifugio a famiglie senza tetto, fornitura di acqua potabile, insegnamento di valori morali ai bambini Bal Vikas e recitazione dei Veda, Settembre 2010 - 33
canto di Bhajan, campi di meditazione ecc. In aggiunta a tali attività, una volta al mese negli stessi villaggi vengono organizzati campi medici e veterinari, con distribuzione gratuita di farmaci successivamente a debiti controlli da parte di esperti medici dell’Organizzazione Sai. Nell’ambito della zootecnia, veterinari esperti e qualificati si occupano di somministrare gratuitamente farmaci e vaccinazioni al bestiame direttamente a casa di allevatori in modo da migliorare la loro autosufficienza economica, ricorrendo ad appropriati metodi scientifici per la conservazione del bestiame. Il 21 marzo 2010, nell’ambito del Programma Nazionale Narayana Seva, i Giovani Sai hanno distribuito 283 pacchi alimentari e 150 pacchi di vestiario nei quartieri poveri di Gandhi Nagar, Nanak Nagar, Digiana e Satwari, mentre sette giorni dopo sono stati distribuiti 321 pacchi alimentari nelle zone di Jeevan Nagar, Cantonment, Senailpur, Railway Road e Channi. Inoltre, ogni domenica, i Giovani Sai dell’Old City Samithi di Jammu servono cibi cucinati ai circa 75 ospiti del lebbrosario, mentre la seconda domenica del mese i Samithi di Janipura, Roopnagar e Muthi forniscono
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alimenti secchi agli ospiti della Casa di Madre Teresa. Odisha - Il 20 giugno 2010 si è svolta a Bhubaneswar una giornata dei Coordinatori dei Giovani dei Distretti, dove erano rappresentati i 31 distretti di Odisha. Il Presidente del Trust, il Coordinatore del Settore Comunicazione e Giovani dell’Organizzazione Seva Sri Sathya Sai di Odisha hanno fornito una guida preziosa e ispiratrice nel corso del workshop, mentre due ex allievi delle istituzioni educative di Bhagavan hanno condiviso con i presenti le proprie esperienze con Bhagavan. Il Direttore del Progetto della Società dello Stato di Odisha per il Controllo dell’AIDS, assieme al proprio gruppo di esperti, ha dato un contributo, fornendo notizie dettagliate sull’ematologia, le capacità di motivare e conservare i donatori, le modalità per spiritualizzare i campi per le donazioni di sangue ecc. Oltre 80 delegati hanno preso parte al workshop, mostrando enorme interesse nel corso di tutta la giornata, e hanno dichiarato l’impegno a diffondere il Messaggio di Bhagavan in ogni angolo dello Stato.
Il Direttore
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Lo Scopo dell’Esistenza Umana L’unico scopo dell’esistenza umana è visualizzare la Realtà, l’Atma, la relazione tra l’onda e il mare. Tutte le altre attività sono di nessuna importanza; potete condividerle con gli uccelli e le bestie, mentre visualizzare la Realtà è esclusivo privilegio dell’uomo. Allo scopo di ereditare tale nobile destino, egli ha faticosamente scalato tutti i livelli dell’animalità, tutti i gradini della scala evolutiva. Se tutti gli anni, dalla nascita alla morte, vengono sprecati nella ricerca di cibo e riparo, comodità e piaceri, come fanno gli animali, l’uomo si autocondanna a un’altra vita.
– Baba
Italian edition of Sanathana Sarathi