MARZO 2011
Eterno Auriga Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità VERITà
MARZO
RETTITUDINE
2011
PACE
© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web della Organizzazione Srì Sahtya Sai d’Italia
AMORE
NON VIOLENZA
“Voi non sapete come sia facile raggiungere Dio. Se è semplice staccare il petalo di un fiore o schiacciare una palla di burro, raggiungere Dio è molto più facile. Voi, però, non seguite questo facile sentiero. Il motivo è la vostra errata nozione. Voi pensate che sia veramente difficile raggiungere Dio, che Egli sia in qualche posto lontano e che si debbano compiere intense penitenze e condurre ricerche spirituali per raggiungerLo.”
SOMMARIO L’Amore è la più Grande Forza Unificatrice Discorso Divino del 5 luglio 1996 Celebrazioni a Prasanthi Nilayam ................................. 4 Cronaca Fondate un Nuovo Movimento per i Villaggi Discorso Divino del 28 marzo 1979 Il Messaggio di Unità e Universalità .............................. 5 Intervista Inta, Wenta, Janta ......................................................... 12 Effulgenza della Gloria Divina Pregate Sinceramente .................................................. 13 Saggezza attraverso le Ere Chi è il Vero Guru? ........................................................ 14 Chinna Katha Notizie dai Centri Sai.................................................... 16
Siti Web Ufficiali di Prasanthi Nilayam
Foto di copertina: Unità delle Fedi
Sri Sathya Sai Central Trust: www.srisathyasai.org.in Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Settore Pubblicazioni: www.sssbpt.org Radio Sai Global Harmony: www.radiosai.org Sri Sathya Sai Easwaramma Women’s Welfare Trust: www.ewwt.org.in Bal Vikas Wing of Sri Sathya Sai Organisation, India: http://sssbalvikas.org/
PROGRAMMA DI MUSICA DEVOZIONALE DI DUE PAESI
Vibhuti. Il programma è giunto a conclusione alle 19,30 con l’Arati a Bhagavan.
DISTRIBUZIONE DI ATTREZZI
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l 25 gennaio 2011, si è Il 12 febbraio 2011, in una semplice e tenuto un programma di musica solenne cerimonia nel Sai Kulwant Hall, devozionale combinata da Bhagavan ha benedetto la distribuzione di parte di due Paesi, Repubblica svariata attrezzatura, destinata a oltre 650 Ceca e Nuova Zelanda, che è beneficiari, allo scopo di fornir loro possibilità cominciato con una preghiera d’invocazione di lavoro che li renda autosufficienti. a Ganesh alle 18,50, dopo il Darshan di Bhagavan nel Sai Kulwant Hall. A ciò è seguito un programma musicale eseguito dai cantori della Repubblica Ceca, dopo il quale si sono esibiti i cantori della Nuova Zelanda. Oltre a quelli in inglese, i canti devozionali erano nella lingua madre dei due Paesi. C’è stato anche un mix in Hindi e Telugu. I canti devozionali sono stati seguiti dai Bhajan. Al termine del programma, durato mezz’ora, Bhagavan ha riversato le Sue benedizioni sui cantanti. Ad Svariate attrezzature sistemate nel Sai Kulwant Hall alcuni di loro ha anche donato della per la distribuzione il 12 febbraio 2011. Gli oggetti comprendevano computer, macchine per cucire, macine ad acqua, telefoni a gettone, spruzzatori di pesticidi, kit da elettricista, biciclette, tricicli e apparecchi acustici. I beneficiari uomini e donne, erano stati selezionati da vari distretti dell’Andhra Pradesh, dall’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva di quello Stato, che ha organizzato questo programma alla Divina Presenza di Bhagavan. Il 25 gennaio 2011, devoti della Repubblica Ceca e della Nuova Zelanda hanno presentato un programma di musica devozionale combinata
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Intervista
IL MESSAGGIO DI UNITÀ E UNIVERSALITÀ “Propendevo per il messaggio di universalità di Bhagavan. Qui era un insegnante a dire che non è importante a quale religione si appartenga; qualunque sia la forma e il nome della propria divinità, si preghi quella forma e si arriverà alla meta. Davvero pochi insegnanti parlavano così; la maggior parte di loro predicava una fede precisa. Qui ci si trovava in presenza di un insegnante universale per tutta l’umanità allo scopo di tenerla sotto un unico ombrello.” Così si è espresso sri Fize Mohammed, un devoto di Trinidad e Tobago, nel corso dell’intervista per Radio Sai Global Harmony.
veramente speciale, perché è così raro ospitare nello studio qualcuno proveniente da Trinidad. Ci sono devoti Sai in ogni angolo del mondo, ma forse questa è la prima volta che abbiamo in studio un devoto di questa piccola isola. Prima di cominciare la nostra conversazione, ci vuol dire qualcosa di sé per presentarsi agli ascoltatori? Certo. Sono molto felice di essere nello studio di Radio Sai ed è una grande opportunità. Mi chiamo Fize Mohammed e sono musulmano di nascita. Faccio il
consulente finanziario in uno studio privato. Sono membro dell’Organizzazione Sri Sathya Sai dal 1981 e per grazia di Bhagavan ho ricoperto molti incarichi. Il primo, durato quattro anni, fu quello di Coordinatore Ci sono 52 Centri Sai Baba nel Nazionale Giovani, Paese e per un’isola piccola come mentre adesso Trinidad e Tobago la quantità di sono il Coordinatore lavoro svolto dall’Organizzazione Nazionale dell’Ala Sai è sorprendente. Inoltre Spirituale di Trinidad e Tobago. è davvero stupendo ciò che
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l’Organizzazione Sai è stata capace di compiere con la grazia di Bhagavan. Per esempio, abbiamo due stazioni televisive che trasmettono due programmi settimanali della durata di un’ora sulla TV nazionale. In molte case del Paese si guardano questi programmi, durante i quali le stazioni mandano in onda tutti i bellissimi DVD sul lavoro di Swami che diamo loro. I programmi di Swami vengono così diffusi almeno per due ore, una il giovedì e una la domenica.
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AI RAM, sri Mohammed. Siamo lieti di darle il benvenuto nello studio di Radio Sai. Per noi si tratta di un’occasione
Una domanda è naturalmente inevitabile e riguarda ciò che anche ogni ascoltatore vorrebbe forse sapere: com’è entrato Swami nella sua vita? Fin da giovanissimo ero incline alla spiritualità e cominciai a leggere libri di Ramakrishna Paramahamsa, Paramahamsa
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Yogananda e Ramana Maharishi. In particolare leggevo il Vangelo di Ramakrishna e il libro di Yogananda “Autobiografia di uno Yogi”. Ero molto affascinato dalle meravigliose storie di questi santi e ogni volta la loro lettura mi provocava un fremito nel cuore che mi spingeva ad andare sempre più in profondità alla scoperta di me stesso. Ho studiato anche il sufismo e letto dei mistici islamici come Jalaluddin Rumi, che trascendevano la religione e vivevano concretamente la spiritualità. Ero solo un ragazzo quando sviluppai un profondo interesse per la vera spiritualità e presi a fare domande del tipo: “Perché sono nato e qual è lo scopo della mia vita?” Quando si creò tutta questa conoscenza? Accadde quando avevo 17 anni e avevo appena terminato la scuola superiore. In quel momento non sapevo come intendevo proseguire gli studi; perciò decisi di prendermi un po’ di tempo per rifletterci. Ero solito recarmi di frequente alla moschea della mia città e spesso vi trascorrevo ore a pregare, fare il Namaz, leggere e meditare. Dopo qualche tempo incontrai un signore che veniva alla moschea e più tardi scoprii che era il figlio dell’imam che conduceva giornalmente le preghiere. Fu subito al primo incontro che egli mi aprì gli occhi. Compresi che la maggior parte dei miei amici e degli anziani di fede musulmana non erano aperti nei confronti delle altre religioni e degli altri credo. Pensavano che l’islam fosse la religione più grande e il profeta Maometto l’ultimo e conclusivo messaggero. Spesso nella moschea mi capitava di avere discussioni su questi argomenti, perché non potevo essere d’accordo con loro. Condividevo con loro l’idea che l’islam è una grande religione, ma così è l’induismo e altrettanto è il cristianesimo. Nella mia ottica Dio giudicherà la nostra condotta, le nostre intenzioni e purezza di cuore a prescindere dalla religione. Ma il signore che avevo incontrato aveva una prospettiva universale.
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Come me, anch’egli era alla ricerca di risposte a numerosi quesiti fondamentali. Aveva letto molti libri e studiato grandi maestri. Così si sviluppò un rapporto di affinità con lui e per molti, molti giorni facemmo lunghissime e splendide conversazioni su temi spirituali, talvolta fino a tarda notte. Fui fortunato a incontrarlo ed egli ebbe un grande impatto sul mio sviluppo spirituale, avendo dieci anni più di me e una grande saggezza. Più conversavo con lui, più comprendevo profonde verità, finché un giorno, durante una discussione, venne fuori il nome di Sai Baba. Non avevo sentito molto parlare di Sai Baba, ma ci intrattenemmo un po’ sull’argomento. Più tardi comprò un libro e me lo consegnò. Il titolo era “Sathyam Sivam Sundaram”. Gli chiesi: “Chi è la persona in copertina?” Egli rispose: “È Dio in forma umana.” E io: “Devi essere pazzo.” Mi guardò con espressione seria e disse: “Fize, leggilo, ma fallo con mente aperta.” Seguii il suo consiglio, andai a casa e cominciai a leggere il libro il giorno stesso. Non riuscivo a posarlo e ne lessi ogni pagina: quale enorme impatto ebbe su di me! Tutto ciò che avevo appreso in precedenza dai grandi maestri, tutto ciò che avevo studiato nel mio modo di pensare universale lo trovavo in armonia con ciò che diceva Sai Baba. C’erano parole bellissime di Sai Baba che mi toccarono profondamente e mi aprirono gli occhi riguardo a quello che è il Suo vero messaggio. Ecco quei detti: “C’è una sola religione, la religione dell’amore. C’è una sola casta, la casta dell’umanità. C’è un solo linguaggio, il linguaggio del cuore. C’è un solo Dio ed è onnipresente.” Trovavo tutto ciò meraviglioso, e poi ecco le altre parole che apprezzai moltissimo: “Lasciate che esistano fedi diverse, fatele fiorire. Lasciate che la gloria di Dio sia cantata in tutte le lingue in una varietà di melodie. Rispettate le differenze tra le diverse fedi e riconoscetene la validità, a condizione che non estinguano la fiamma dell’unità.” Egli raccontava la realtà in modo amorevole e unitario. Ma ciò che veramente colpì la mia
attenzione fu quando diceva: “Non sono venuto per turbare o distruggere la fede di nessuno, ma per confermare ciascuno nella propria, così che un mussulmano diventi un mussulmano migliore, un induista divenga un induista migliore e un cristiano diventi un cristiano migliore.” E allora esclamai: “Che insegnamenti meravigliosi da un maestro spirituale di tale grandezza!” Tutto questo fu fonte di vera ispirazione e m’incoraggiò ad approfondire progressivamente la filosofia, gli insegnamenti e la missione di Sri Sathya Sai Baba. E così Swami le catturò il cuore. Così accadde. Ma nel mezzo si verificò un conflitto, che cominciò a sorgere in me durante la lettura. Sai Baba diceva: “Io sono Dio; tutti i nomi e le forme sono Mie.” Questo divergeva dal punto di vista che avevo sempre sostenuto o che, da musulmano, avevo appreso: che Dio è senza forma. E qui Sai Baba diceva di essere Dio. Perciò c’era un conflitto. Come conciliare l’aspetto senza forma di Allah con le parole di Sai Baba “Io sono Dio”? Ma quando approfondii i Suoi insegnamenti, seppi che Egli dice anche: “Io sono Dio, ma anche voi siete Dio; la sola differenza è che Io so di esserlo, mentre voi no.” Tuttavia il conflitto era così grande e così forte in me che la confusione e la frustrazione andarono avanti per molti giorni, per settimane e mesi, e mi capitava di passare notti insonni. Molte, molte volte pregai l’Onnipotente Allah di indicarmi la verità, in modo che potessi risolvere il conflitto al mio interno. Poi mi accadde qualcosa; giunse da me qualcosa che mi disse: “Se Allah è onnisciente, onnipotente e onnipresente, se Egli può tutto, non può assumere forma umana?” Questo fatto mi rassicurò e rimosse buona parte dei dubbi dalla mia mente. Fu giusto un flash. Mentre mi ponevo domande, mentre cercavo in mezzo al conflitto, pregavo il mio amato Allah di guidarmi e mostrarmi il vero cammino. Così, un giorno, un sacco di dubbi furono rimossi dalla mia mente, anche
se ne restavano alcuni. Poiché propendevo molto per gli insegnamenti di Sai Baba, decisi di andare a vedere alcuni Centri Sai, e a Trinidad ce ne sono molti. A Trinidad abbiamo circa 1.200.000 abitanti e nel Paese ci sono 52 Centri Sai. Così andai in quello più vicino a me e la prima sessione di Bhajan cui presi parte catturò immediatamente il mio cuore. Amavo il canto, il bel canto e dissi: “Swami, questa è vera universalità.” Anche se ero attratto dagli insegnamenti di Sai Baba, il conflitto tra forma e senza forma continuava ad angustiarmi. Perciò incontrai devoti mussulmani di Sai Baba e trascorsi ore con loro, cercando di comprendere come avevano conciliato il conflitto e la frustrazione, e questo mi dette un grande aiuto. Cercai di scoprire come, nel loro viaggio, fossero riusciti a conciliare Sai Baba e Allah, ma dopo un po’ di tempo, pregando, dissi a me stesso che dovevo vedere con i miei occhi. Nel 1981 un gruppo di devoti di Trinidad e Tobago partecipava a Prasanthi Nilayam al primo programma di formazione di insegnanti Bal Vikas stranieri. Mi proposi come delegato e così, per volontà e per grazia di Bhagavan, trascorsi un mese a Puttaparthi. In questo viaggio vidi Sai Baba, Lo vidi materializzare oggetti, interagire con i devoti, Lo sentii parlare e avvertii la Sua energia. Cominciai a credere fermamente in Lui, come qualcuno di veramente grande e spirituale, e al termine del viaggio la maggior parte dei dubbi erano rimossi. Ecco come sono venuto in contatto con Swami, cioè come sono arrivato a credere in Lui. A catturarla fu dapprima il Suo messaggio e poi, quando Lo vide, se ho ben compreso, tutto si mise a posto. Sì, propendevo per il messaggio di universalità di Bhagavan. Qui era un insegnante a dire che non è importante a quale religione si appartenga; qualunque sia la forma e il nome della propria divinità, si preghi quella forma e si arriverà alla meta. Davvero pochi insegnanti parlavano così;
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Così tornò a Trinidad trasformato. Completamente diverso. Quando tornai dal viaggio in India, incontrai parecchi problemi e sfide, soprattutto con le persone della moschea. Essendo un giovane adulto, ero vicepresidente del Gruppo Giovani Musulmani. Ero io a guidare il Namaz e l’invito alle preghiere quotidiane. Alcuni dei membri della moschea sapevano che avevo cominciato a credere in Sai Baba e che ero andato in India per incontrarLo. In quel periodo accadde un altro avvenimento. Nel sacro mese del Ramadan, destinato per i musulmani al digiuno per 30 giorni, c’è una notte particolare in cui è previsto che i fedeli restino svegli, impegnandosi nella recitazione del Corano, cantando il Nome di Dio ecc. Feci tutto ciò, e, per passare il tempo in modo spirituale, portai con me nella moschea un libro di Sai Baba. Uno dei membri del comitato di gestione della moschea vide il libro che leggevo e questo lo inquietò. Così fu convocata un’assemblea in cui si sosteneva che io credevo in un uomo ritenendolo Dio. Erano venuti a sapere del mio viaggio in India e della mia fede in Sai Baba. Dicevano che ciò era intollerabile. “Come puoi pregare un uomo e chiamarlo Dio?”, era la domanda. Così chiesero al comitato di gestione della moschea di sollevarmi dall’incarico di vicepresidente del Gruppo Giovani e di escludermi dalla guida delle preghiere quotidiane. Credevano che fossi diventato un reietto e che mi fossi convertito a un’altra religione. Il trattamento che mi riservavano era divenuto assai ostile. Che cosa le procurò tutto questo? La condanna mi ferì profondamente. Sentivo di non meritare un trattamento di quel tipo. Dopo quanto accaduto, ogni volta
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Quando venne il momento del discorso, menzionai alcuni detti di Swami: “Ama tutti, servi tutti”, “Aiuta sempre, Non ferire mai”, “Mani che aiutano sono più sante di labbra che pregano”, e poi citai anche quello sull’unità delle diverse religioni: “C’è una sola una religione, la religione dell’amore”. Dissi tutto ciò senza far riferimento al Nome di Swami. Le persone vennero a chiedermi: “Fratello Fize, sentiamo questi insegnamenti per la prima volta. Dove li hai letti?” Allora risposi: “Sono gli insegnamenti del Divino Maestro che cammina sulla faccia della terra. Così ora sapete chi è Sai Baba. Egli sta trasformando le persone attraverso i Suoi insegnamenti universali.”
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la maggior parte di loro predicava una fede precisa. Qui ci si trovava in presenza di un insegnante universale per tutta l’umanità allo scopo di tenerla sotto un unico ombrello.
che andavo alla moschea, m’imbattevo in atteggiamenti duri e ostili. Allora pregavo Sai Baba. Ora che Lo avevo accettato come Guru, come Maestro Divino, cominciavo a mettere in pratica i Suoi insegnamenti. Nel profondo del cuore stavo diventando un mussulmano migliore. Così, quando andavo alla moschea e ricevevo quell’accoglienza, pregavo Swami: “Da ora in poi mi terrò a distanza, perché tutto questo sta provocando troppo scompiglio.” Così, dopo un po’ di tempo, interruppi le visite; però mia madre era solita andare alla moschea e io dovevo accompagnarla fin lì e andare a riprenderla abbastanza spesso. Ma Swami opera in modi miracolosi. Dopo un anno o due mia madre organizzò a casa nostra quella che è chiamata lettura del Corano, in cui i membri della moschea sono invitati a leggere e a interpretare il sacro Corano e a eseguire canti devozionali
dell’islam. Nell’occasione mia madre mi chiese di dire alcune parole al termine di tutti gli interventi. Mi alzai e dissi in maniera amorevole: “Che Lo chiamiamo Rama, Krishna o Allah, si tratta dello stesso Dio. Ciò che conta veramente non è solo la fede in Dio, ma come tale fede si riversa nella condotta e nel comportamento, perché Dio guarda alla purezza del nostro cuore e delle nostre intenzioni. A prescindere dalla religione, sono fondamentali la purezza di cuore e la condotta.” Aggiunsi: “Nessuna religione è più grande di un’altra, giacché tutte appartengono a Dio ed Egli non fa preferenze.” Pronunciate queste parole, accadde la cosa più sorprendente. L’imam della moschea venne da me e disse: “Fratello Fize, che bel messaggio hai dato!” Ero davvero interdetto e, dentro di me, dissi: “Swami! Sono le stesse persone che mi hanno letteralmente escluso dalla moschea.” Quindi, accadde loro qualcosa. Qualcosa accadde. Quando ero tornato dal mio primo viaggio in India, avevo cominciato a distribuire in tutto il Paese messaggi sulla vita e sugli insegnamenti di Bhagavan. Venni a sapere che alcuni fratelli musulmani della moschea avevano partecipato a questi incontri, invitati da devoti Sai. Perciò essi avevano sentito il messaggio di Sai Baba e questo cominciava a radicarsi nel loro cuore. E che cosa sorprendente accadde allora! Un anziano signore faceva parte della moschea. Egli festeggiava il 70° compleanno. Un giorno ricevetti una telefonata, in cui quest’uomo m’informava di aver organizzato una preghiera per il compleanno nella moschea e voleva che tenessi un discorso. Dissi a me stesso: “Swami, che cosa sta accadendo!” Quando venne il momento del discorso, menzionai alcuni detti di Swami: “Ama tutti, servi tutti”, “Aiuta sempre, non ferire mai”, “Mani che aiutano sono più sante di labbra che pregano”, e poi citai anche quello sull’unità delle diverse religioni: “C’è una sola una religione, la religione dell’amore.”
Dissi tutto ciò senza far riferimento al nome di Swami. Le persone vennero a chiedermi: “Fratello Fize, sentiamo questi insegnamenti per la prima volta. Dove li hai letti?” Allora risposi: “Sono gli insegnamenti del Divino Maestro che cammina sulla faccia della terra. Così ora sapete chi è Sai Baba. Egli sta trasformando le persone attraverso i Suoi insegnamenti universali.” E dopo che cosa è accaduto? Dopo il suo primo viaggio, ne ha fatti altri a Puttaparthi? Per grazia di Bhagavan, questo è il mio 28° viaggio a Puttaparthi. Il primo fu nel 1981. Ho fatto una media di un viaggio l’anno e, grazie alla Sua Divina volontà e alla Sua grazia, sono riuscito ad avere otto interview, la prima delle quali nel 1983. Essa fu preceduta da un grave incidente automobilistico, capitatomi nel giugno dello stesso anno. Il 19 giugno a Trinidad e Tobago è festa nazionale. La sera precedente eravamo andati a una sessione di Bhajan ed essendo il giorno dopo festivo avevamo cantato i Bhajan per tutta la notte. Mentre tornavo a casa in compagnia di due o tre devoti, non so se mi addormentai o persi il controllo, ma l’auto andò a schiantarsi contro un’altra che veniva a forte velocità dalla direzione opposta. Lo sterzo mi colpì al torace; cominciai a tossire, sputando sangue, e persi i sensi. Quando mi svegliai, ero in ospedale e i devoti mi versavano in bocca acqua di Tulsi (basilico sacro) e cantavano la Gayatri. La cosa strana è che non avvertivo alcun dolore e dopo tre giorni fui dimesso dall’ospedale. Dopo quell’avvenimento presi a cantare la Gayatri e ogni volta che mi reco da Swami sono solito cantarla anche durante la meditazione. Nell’ottobre 1983 un gruppo di 45 persone di Trinidad giunse a Puttaparthi e Swami concesse loro un’interview. Non appena mi sedetti nella stanza delle interview, Egli mi guardò e disse: “Sono stato Io a salvarti dall’incidente.” Risposi: “Bhagavan! Ti sono così grato.” Ecco la prima cosa che mi disse nella prima interview a Puttaparthi, località
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che dista migliaia di miglia da Trinidad. Egli aggiunse: “Guidi troppo veloce. Parti presto, guida senza fretta e arriva sano e salvo.” Poi la Sua mano cominciò a fare movimenti circolari in senso orario e venne fuori un ciondolo. Pensando che lo desse al signore seduto dietro di me, abbassai la testa. Egli mi guardò e disse: “No, no, tu, tu.” Così allungai la mano ed Egli mi dette il ciondolo, che su un lato raffigurava Sai e sul retro la Om. È un viaggio lungo e bellissimo. Quale influenza ha avuto sulla sua vita personale e professionale? Quando venni in contatto con Swami, studiavo per diventare contabile. All’inizio del mio lavoro in una ditta internazionale, i ragazzi uscivano il venerdì per andare a bere e socializzare. Anch’io bevevo di tanto in tanto. Il contatto con Swami si ripercosse sulla mia vita, nel senso che smisi di bere e mangiare carne. Decisi di assorbire gli insegnamenti di Swami e trasformarmi. Venivo da una famiglia con gravi problemi: padre alcolista cronico, un fratello drogato e l’altro fratello anch’egli dedito all’alcol. Litigavano quasi ogni giorno e in casa si manifestavano vari tipi di sofferenze. Mi sentivo molto addolorato. Avrei voluto una famiglia in cui ci fosse unità e armonia. Poiché in casa si cucinava carne e si consumava alcol, dissi ai miei genitori che intendevo costruire una stanza separata sul retro dell’abitazione. E così feci: costruii una stanza a parte e vissi per conto mio. Lì cominciai a recitare la Gayatri, a fare la meditazione sulla luce e a dedicarmi alle mie letture. Ma ogni lite che si verificava in famiglia mi feriva profondamente. Mi addolorava vedere padre e fratelli che si scontravano. Un giorno pregai Bhagavan: “Swami, mi dedicherò al servizio nella Tua Organizzazione, ma devi promettermi una cosa: Tu devi riportare l’unità nella mia famiglia.” Dopo questa preghiera mio fratello, quello dedito alla droga, un giorno venne con le forbici e chiese di tagliargli i capelli che portava lunghi. Poi mio fratello
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maggiore, che era alcolista cronico, venne a dire che aveva abbandonato l’alcol. E, cosa della massima importanza, mio padre smise di bere. Egli prese a leggere libri di Swami e a partecipare alle discussioni di gruppo su Sathya Sai Baba che si tenevano a casa nostra. Questo fatto aiutò molte persone a smettere di bere. Io dicevo: “Swami, questo è il Tuo miracolo.” Così cominciai a vedere la mano di Swami in questa grande trasformazione. Mia madre è stata tre volte a Puttaparthi e anche uno dei miei fratelli è qui, è al suo secondo viaggio. L’effetto di trasformazione di Swami si è riversato nella mia famiglia. Gli insegnamenti di Swami hanno avuto un grande impatto anche sulla mia vita professionale. Quando ero impegnato negli eventi sociali della mia azienda, non fumavo né consumavo alcolici ovunque andassi. Dapprima le persone erano solite commentare dicendo: “Metà della tua vita va sprecata. Perché non vivi comodamente e preghi quando diventi anziano?” Ero sottoposto a molte pressioni, ma restavo fedele alla mia decisione in modo determinato. Alla fine le persone cominciarono a rispettarmi, dicendo: “Fize non beve e non mangia carne.” Da parte mia dicevo loro: “Anche voi potete avere una vita piacevole senza prendere parte a queste cose.” In tal modo mi sforzavo di mettere in pratica gli insegnamenti di Swami. Ce n’è uno che dice così: “La politica senza princìpi, l’educazione senza carattere, la scienza senza umanità, il commercio senza moralità non solo sono inutili, ma concretamente pericolosi.” Parlavo degli insegnamenti di Swami e ciò aveva un forte impatto sul lavoro della mia azienda. Torniamo al suo rapporto con l’Organizzazione Sai. Lei è il coordinatore nazionale dell’Ala Spirituale di Trinidad e Tobago. Può cortesemente raccontare agli ascoltatori quali sono le diverse attività che vedono impegnata la piccola isola? In verità non molte persone sono a conoscenza delle cose meravigliose che accadono a Trinidad
Per prima cosa, Swami disse a uno dei devoti: “C’è una piccola isola, Trinidad, che è il gioiello dei Miei occhi.” La popolazione dell’isola è assai diversa; fondamentalmente è per il 50% africana e per il 50% indiana. Ci sono 52 Centri Sai Baba nel Paese e per un’isola piccola come Trinidad e Tobago la quantità di lavoro svolto dall’Organizzazione Sai è sorprendente. Inoltre è davvero stupendo ciò che l’Organizzazione Sai è stata capace di compiere con la grazia di Bhagavan. Per esempio, abbiamo due stazioni televisive che trasmettono due programmi settimanali della durata di un’ora sulla TV nazionale. In molte case del Paese si guardano questi programmi, durante i quali le stazioni mandano in onda tutti i bellissimi DVD sul lavoro di Swami che diamo loro. I programmi di Swami vengono così diffusi almeno per due ore, una il giovedì e una la domenica. Per lo più mandano in onda programmi sulla Missione di Baba. Inoltre abbiamo molte stazioni radio indiane. Almeno in due di esse ci sono due programmi di un’ora ciascuno che diffondono il Messaggio di Bhagavan, quindi due ore a settimana. Trinidad conduce campi medici con regolarità. Svolgiamo Grama Seva e non appena venni a Puttaparthi individuammo 84 famiglie disagiate di cui soddisfare i bisogni per commemorare l’84° Compleanno di Swami. Abbiamo anche dei programmi d’istruzione pubblica e Bal Vikas. A Trinidad e Tobago ci sono numerosi e validissimi insegnanti che integrano i Valori Umani con i programmi curricolari. In questo modo l’Educazione ai Valori Umani comincia a radicarsi nel Paese. Ogni singolo giorno a Trinidad si può andare a una sessione Bhajan in Centri diversi in tutto il Paese. Incoraggiamo sessioni di Bhajan multireligiosi, in modo che persone di credo diversi possano riunirsi e cantare le glorie di Dio. Ogni tanto vengono anche organizzati ritiri spirituali che raccolgono persone di tutte le religioni.
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Come conciliare l’aspetto senza forma di Allah con le parole di Sai Baba “Io sono Dio”? Ma quando approfondii i Suoi insegnamenti, seppi che Egli dice anche: “Io sono Dio, ma anche voi siete Dio; la sola differenza è che Io so di esserlo, mentre voi no.” Tuttavia il conflitto era così grande e così forte in me che la confusione e la frustrazione andarono avanti per molti giorni, per settimane e mesi, e mi capitava di passare notti insonni. Molte, molte volte pregai l’Onnipotente Allah di indicarmi la verità, in modo che potessi risolvere il conflitto al mio interno. Poi mi accadde qualcosa; giunse da me qualcosa che mi disse: “Se Allah è onnisciente, onnipotente e onnipresente, se Egli può tutto, non può assumere forma umana?”
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e Tobago.
Lei ha avuto il dono di essere un meraviglioso strumento di Swami e per questo parla così bene. Molte grazie di averci dedicato il suo tempo. È un privilegio averla qui e sono certo che tutti i nostri ascoltatori avranno apprezzato l’incontro con lei. Sono io a essere grato per questa grande opportunità. Sai Ram. – Per gentile concessione di: Radio Sai Global Harmony
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Effulgenza della Gloria Divina
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’ONNIPRESENZA di Swami è sbalorditiva. Egli conosce tutto; noi, per Lui, il Signore onnipervadente, siamo come un libro aperto! Nel 1995 ebbi un terribile incidente automobilistico. L’auto si fracassò; capottò tre volte finendo in un profondo fosso, ma io ne uscii incolume! Qualcuno, all’improvviso, venne verso l’auto in quell’oscura notte di dicembre e mi tirò fuori, mi mise su di un autobus e mi spedì a casa. Non ho mai più rivisto quell’uomo. Era forse Swami Stesso? Doveva esserLo perché conosceva il mio nome! Una volta, nel 1998, quando andai a Kathmandu (Nepal) per assistere a un congresso femminile, sperimentai un meraviglioso Leela del nostro Signore. Al termine del congresso, fui condotta a casa di una devota di Sai. Quella signora era stata riportata in vita dal nostro Signore! Lì avvertii la Sua Presenza. Pertanto Gli dissi ad alta voce: “Signore, dimostrami che sei qui.” Ed ecco che un enorme fiore di calendula arrivò verso di me non si sa da dove. Ero estasiata; ne arrivarono ancora da tre diverse direzioni uno dopo l’altro. Egli era lì e mi dimostrava chiaramente la Sua presenza: – Inta, Wenta, Janta (con voi, attorno a voi, in voi). È questo il mio Swami, il mio Amato Swami, che è ovunque con me, sempre. Nel 1997, eravamo con Swami a Kodaikanal, a goderci Prakriti (la Natura) e Purusha (il nostro Signore). Da cinque anni soffrivo di ipotiroidismo e non ne avevo mai accennato a Swami. Il giorno che stavamo partendo, Egli materializzò un cofanetto d’argento pieno di Vibhuti, che prendo da allora. In brevissimo tempo, la mia tiroide si normalizzò e, fino a oggi, non ho preso alcuna medicina. Normalmente, i problemi
alla tiroide durano tutta la vita e ci si deve curare con continuità. Questa è la prova della Sua onniscienza e anche della Sua attenzione e compassione per i semplici mortali. Fate un passo verso di Lui ed Egli ne farà dieci verso di voi. Da quando ho aperto la porta del cuore al nostro Amato Signore, la mia vita è trascorsa come su di un tappeto magico! Tutto accade per Sua Volontà. Egli mi ha donato la forza interiore di accettare il successo e il fallimento; mi ha dato la forza di accettare il bene e il male e, soprattutto, la capacità di perdonare chi mi ha fatto del male. Nella mia esperienza di devota Sai, questa trasformazione interiore è il Suo più grande miracolo. Per me, ciò che ero e ciò che sono oggi è stato un faticosissimo viaggio personale, come rinascere veramente a nuova vita; il tutto dovuto alla Sua grazia. L’Insegnamento d’Amore di Swami è il Suo Messaggio. Sta procedendo comunicando Amore: Amore in azione. In tutta la Sua Vita Egli ha insegnato e predicato Amore, puro, incondizionato Amore in espansione che, nel mondo odierno, l’Era di Kali, è la merce più rara. Trovarmi nel Suo ovile ha significato per me riempire quel vuoto. Il mio cuore batte per Amore del Signore e per l’umanità, perché Egli lo colma del Suo Amore. OffriamoGli i nostri cuori pieni d’Amore. Non è forse ciò che Egli desidera? – Estratto dell’articolo “Tributo” della dottoressa J. Geeta Reddy
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Saggezza attraverso le Ere
PREGATE SINCERAMENTE
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QUANDO pregate, non fate come gli ipocriti, i quali amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e negli angoli delle strade, per essere visti dagli uomini. In verità, vi dico che essi hanno (già) ricevuto la loro ricompensa. Ma voi, quando volete pregare, entrate nella vostra camera, chiudete la porta e pregate il Padre vostro che è nel segreto; e il Padre, che vede nel segreto, ve ne darà la ricompensa. E quando pregate, non moltiplicate vane parole, come i pagani, che credono di essere esauditi a forza di parole. Non siate simili a loro, poiché il Padre vostro sa di che cosa avete bisogno, prima che gliela chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il Tuo Nome. – Matteo 6:5-9
Una volta, una persona disse al dottor Johnson, il famoso pensatore inglese, che raramente riusciva a trovare il tempo di recitare il Nome di Dio con le centinaia di cose che aveva da fare dalla mattina alla sera, e anche fino a tarda notte. Il dottor Johnson rispose con una domanda. Chiese come milioni di persone trovino il modo di vivere sulla faccia della terra che, per due terzi, è acqua e il resto montagne, deserti, foreste, ghiacciai, fiumi, paludi e altre zone inaccessibili, e disse che l’uomo, in qualche modo, lotta per trovare il proprio spazio vitale. Allo stesso modo, egli continuò, l’uomo deve trovare alcuni minuti al giorno per pregare il Signore. – Sathya Sai Speaks, Vol. 1
Non sprecate il tempo concessovi; offritelo a Keshava che è Kalaswarupa
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Gesù Cristo
(l’Incarnazione del tempo). Sappiate che svegliarsi dal sonno non è altro che la nascita ed entrare nel sonno è la morte. Ogni mattino della vostra vita, svegliandovi, pregate: “O Signore, rinasco ora dal grembo del sonno. Sono deciso a compiere tutti i doveri di questa giornata come offerta a Te, con Te sempre presente davanti agli occhi della mia mente. Rendi sacri e puri i miei pensieri, le mie parole e le mie azioni; che io possa non far male ad alcuno né alcuno possa farmi del male. Dirigimi, guidami durante questo giorno.” E quando, di notte, entrate nei portali del sonno, pregate: “O Signore! I compiti di questa giornata, il cui fardello ho affidato a Te, sono finiti. Sei stato Tu a farmi camminare, parlare, pensare e agire. Pertanto, pongo ai Tuoi Piedi ogni mio pensiero, parola e azione. Il mio compito è finito. Accoglimi, torno da Te.” Adottate queste come vostre preghiere giornaliere. – Sathya Sai Speaks, Vol. 2
Chi è il Vero Guru?
C
Chinna Katha
ON il duro lavoro un uomo d’affari guadagnò molto denaro e divenne ricco. Per salvaguardare il denaro accumulato, egli lo spendeva con vera parsimonia per soddisfare le esigenze famigliari e per compiere, per quanto possibile, atti di carità. Dopo molta attesa gli nacque un figlio. Egli lo crebbe con grande indulgenza e affetto, dandogli tutto il denaro che chiedeva. A causa della debolezza del padre, il ragazzo divenne vittima di cattive abitudini. Vedendo le sue tasche piene di soldi, i suoi amici lo portavano in alberghi e cinema. Con il passare del tempo, i suoi cattivi pensieri e le sue abitudini negative crebbero ed egli prese una brutta strada. Vedendo le condizioni del figlio, il padre comprese che egli non avrebbe ascoltato nessun buon consiglio. Di conseguenza, mise tutto il denaro rimasto, oro e gioielli in un vaso e lo seppellì nel giardino della casa, pensando che, in futuro, il figlio potesse servirsene, e rivelò questo segreto soltanto
a uno dei suoi più intimi amici. Vedendo il deplorevole stato del figlio, il padre divenne triste e si ammalò. Un giorno, a mezzanotte, le sue condizioni divennero molto gravi. Durante la notte ebbe molti dolori e sofferenze; pensò allora che, prima di morire, avrebbe detto al figlio dei soldi nascosti, affinché questi non dovesse soffrire per mancanza di denaro e attese l’alba per dirglielo, ma non sopravvisse e morì dopo la mezzanotte. Dopo aver speso tutto ciò che aveva avuto dal padre, il figlio divenne povero. Non sapendo dei soldi nascosti, cominciò ad andare di casa in casa, con una borsa da mendicante, elemosinando. Quando l’amico del padre lo vide mendicare, gli chiese: “Mio caro, che cosa stai facendo? Quale triste destino ti ha travolto a tal punto da farti mendicare per strada? Il ragazzo replicò: “Ho speso tutto il denaro accumulato da mio padre. Ora non ho per me neppure una sola monetina.” Allora, l’uomo disse: “Tuo padre deve aver
L’uomo d’affari mise il suo denaro, oro e gioielli in un vaso e lo seppellì nel giardino di casa sua. Condivise questo segreto con il suo amico più intimo.
“Perché stai mendicando dal momento che possiedi un grosso tesoro sepolto nel giardino di casa tua?” chiese l’amico dell’uomo d’affari.
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dimenticato di dirti qualcosa. Ora te lo dirò io.” Di notte, egli lo portò alla casa e dissotterrò il vaso col denaro. Mentre glielo consegnava lo ammonì: “Almeno da oggi in poi spendi questo denaro con cautela e conduci una vita rispettabile.” Qual è la morale di questa storia? La
ricchezza del Principio Atmico è posta nel vaso dorato delle virtù ed è nascosta nel corpo fisico. Tale ricchezza appartiene al Jivatma (l’Anima Individuale), che però non è consapevole di questa ricchezza atmica. Chi dà questa conoscenza del Principio Atmico all’ignaro Jivatma è il vero Guru.
ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE MEDICHE SRI SATHYA SAI EPIP Area, Whitefield, Bangalore 560066 Tel: 080-28411500, Ext 415/345; Fax: 080-28412502; E-mail: registrarblr@sssihms.org.in; Website: www.sssihms.org.in L’Istituto Superiore di Scienze Mediche Sri Sathya Sai, Whitefield, Bangalore, offre un corso di 4 anni per il conseguimento del Diploma di Primo Livello in Infermieristica (solo per donne) e corsi di 3 anni per il Diploma di Primo Livello in Tecnologia dell’Anestesia, Tecnologia della Terapia Cardiaca, Tecnologia di Imaging, Tecnologia di Laboratorio Medico e Tecnologia di Perfusione. Si sollecitano richieste di candidati che rispondano ai requisiti sottodescritti: 1. Età: i candidati devono aver già compiuto 17 anni o compierli entro il 31 dicembre dell’anno d’ammissione. L’età massima consentita è di 25 anni nell’anno di ammissione. 2. Qualifica: 10+2, PUC o qualunque altro esame di specializzazione condotto da Comitati/Consigli/Intermediari Educativi istituiti dai Governi Statali/Governo Centrale e riconosciuti come equivalente a un esame preuniversitario dopo un corso di due anni, riconosciuto dall’Università Rajiv Gandhi di Scienze della Salute/Associazione delle Università Indiane (AIU). 3. Discipline nei 10+2/ PUC: il candidato deve aver superato gli esami individuali di Fisica, Chimica, Biologia e Inglese (PCBE) e aver ottenuto non meno del 50% dei voti complessivi di tutte le materie. Per la Tecnologia Imaging, il candidato deve aver superato l’esame di Matematica assieme alle materie summenzionate con una votazione complessiva del 50%. I candidati che desiderino fare domanda possono scaricare la scheda dal sito web e spedirla a mezzo posta. Le schede incomplete, quelle in un formato differente o quelle che non rispondano ai requisiti saranno respinte. Ultima data utile per la ricezione delle domande: 10 aprile 2011. L’esame di ammissione si terrà nella seconda settimana di maggio 2011. – Il Direttore
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’85° Compleanno del nostro Amato Signore, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, è stato celebrato in tutto il mondo. I Suoi devoti, appartenenti a molte razze, nazioni e culture si sono riuniti per renderGli omaggio. Hanno condiviso il loro amore con i loro connazionali sotto forma di servizio altruistico ai bisognosi, cure mediche per gli infermi e incontri pubblici per informare le persone della Sua Presenza, delle Sue Opere e dei Suoi Insegnamenti.
SUDAMERICA In Brasile più di 70 Centri Sathya Sai e gruppi devozionali hanno celebrato l’85° Compleanno di Bhagavan con Bhajan e attività di servizio. Nel Centro Sathya Sai di Ibirapuera (San Paolo), sono stati distribuiti pasti caldi ai residenti di una casa famiglia. Il gruppo devozionale Sathya Sai di Vila Velha, durante la notte, ha distribuito dei pasti caldi ai senzatetto che vivono in strada, e, durante il giorno, sono stati donati cibo e indumenti ai bambini e agli anziani che vivono nella Casa “Madre Teresa”. A Maceiò, si è tenuto un incontro pubblico per diffondere il Messaggio di Bhagavan a un vasto pubblico. Nella città di Salvador, sei Centri Sathya Sai si sono uniti per celebrare l’evento con Bhajan e canti devozionali. Il 29 novembre 2010, circa 200 devoti Sathya Sai hanno partecipato alle celebrazioni del Compleanno di Bhagavan nella capitale del Paraguay, Asunciòn. In Uruguay, è stato organizzato un incontro pubblico nell’ambito delle celebrazioni dell’85° Compleanno di Bhagavan. Il gruppo devozionale di Punta Del Este, in Uruguay, ha donato cibo e giocattoli a 140 bambini bisognosi e ha pulito il loro quartiere. In Cile,
i Centri Sathya Sai hanno tenuto sessioni di Bhajan per il Compleanno di Bhagavan. In Argentina, il Compleanno di Bhagavan è stato celebrato dai 43 Centri e Gruppi devozionali Sai, e sono stati organizzati più di 150 progetti di servizio per i bisognosi. Fra i progetti vi sono stati campi medici e veterinari e la distribuzione gratuita di occhiali da vista e medicine. Alcune delle scuole Sathya Sai dell’Argentina hanno tenuto delle cerimonie speciali per celebrare l’85° Compleanno del loro Fondatore, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. L’Istituto Sathya Sai di Educazione ai Valori Umani dell’Argentina ha celebrato il Compleanno di Bhagavan con un programma di un’intera settimana presso la Scuola Sathya Sai Mahatma Gandhi nella città di Castelar nella provincia di Buenos Aires. Il 23 novembre, gli studenti hanno distribuito giocattoli e coperte ai bambini bisognosi assieme ad amorevoli biglietti di auguri scritti per loro dagli studenti Sai e dai loro genitori.
L’85° Compleanno di Bhagavan è stato celebrato da 43 Centri e Gruppi devozionali Sai argentini. La foto mostra una cerimonia tenutasi a Buenos Aires.
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Il Centro Sathya Sai di Uriarte, assieme al Centro Sathya Sai di San Telmo, ha celebrato il Compleanno di Bhagavan al Teatro Nazionale di Buenos Aires che era strapieno; infatti, più di 1000 persone hanno partecipato alle celebrazioni, consistenti di programmi devozionali e culturali organizzati da 180 volontari Sai.
U. S. A. L’85° Compleanno di Bhagavan è stato celebrato con amore e devozione in vari luoghi di tutti gli Stati Uniti. Circa 350 persone dei Centri Sathya Sai di Bridgewater e di East Brunwick nel New Jersey hanno celebrato l’85° Compleanno di Bhagavan il 21 novembre 2010, condividendo storie della Vita e del Servizio di Bhagavan e recite dei Giovani Sathya Sai e dei bambini SSE. Il Centro Sathya Sai Baba di Edison, nel New Jersey, ha celebrato l’85° Compleanno di Bhagavan il 23 novembe 2010, con 35 volontari Sai che hanno servito il pasto e hanno distribuito coperte, indumenti e kit da toletta a più di 300 persone bisognose. A Flushing, New York, 300 persone hanno partecipato alle celebrazioni del Compleanno
di Swami tenutesi il 21 novembre 2010, dove sono stati raccolti e distribuiti indumenti invernali ai residenti del Goldwater Memorial Hospital nella Roosevelt Island, New York. Nel Centro Sathya Sai di Memphis, nel Tennessee, sono stati distribuiti 146 pacchi dono ai residenti nell’Overton Park Healthcare Centre and Nursing Home dopo una sessione di Bhajan. Il 18 dicembre 2010, 230 devoti del Centro Sathya Sai di Columbus nell’Ohio e 120 devoti del Centro Sathya Sai di Des Moines, nello Iowa, hanno celebrato l’85° Compleanno di Bhagavan con Bhajan speciali, discorsi e presentazioni. I Centri Sathya Sai del Colorado (Denver, Boulder, Colorado Springs e Colorado del Nord) hanno ospitato una Celebrazione Regionale dal tema “Dio è”. Un centinaio di persone, fra cui molti residenti della comunità nepalese, hanno partecipato al programma di recite dei bambini SSE, a un programma dei giovani e a dei Bhajan. Inoltre, sono stati distribuiti a scolari bisognosi zaini, libri, indumenti nuovi, giacche, scarpe e giocattoli. In New Mexico, il 21 novembre 2010 si è tenuta una sessione di Bhajan per il Compleanno, dopo la quale sono stati cucinati e serviti pasti caldi a circa 70 persone presso un rifugio per senzatetto.
SRILANKA I Centri Sai di tutto il Paese sono stati splendidamente decorati e si sono tenuti Bhajan e speciali spettacoli culturali per celebrare l’85° Compleanno di Swami. Dal 18 al 21 novembre si è tenuta una mostra dal titolo “Il Nostro Viaggio con Sai”, presso il Mandir di Colombo, focalizzata sugli Insegnamenti di Bhagavan. Più di 900 tra studenti e insegnanti di parecchie scuole hanno visitato la mostra e conosciuto il Messaggio di Bhagavan. Il 23 novembre Negli Stati Uniti, l’85° Compleanno di Bhagavan 2010, il Samithi di Colombo ha tenuto una è stato celebrato con amore e devozione in sessione di Bhajan la mattina, il pomeriggio vari luoghi. L’immagine mostra una cerimonia e la sera in tre diversi luoghi. Circa 2500 tenutasi a New York per celebrare l’evento. persone hanno partecipato ai programmi
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scritta dai Giovani Sai e recitata dai giovani e dai bambini. Nel Nuovo Galles del Sud, le celebrazioni per il Compleanno di Bhagavan si sono tenute il 27 novembre 2010. Circa 250 persone hanno partecipato alla Suprabhatam mattutina. Il programma pomeridiano ha previsto una proiezione delle celebrazioni del Compleanno di Bhagavan a Prasanthi Nilayam, canti devozionali, concerti di musica occidentale e una recita basata sui Valori Umani. I Centri Sai di tutto lo Sri Lanka hanno tenuto Circa 700 persone hanno partecipato a speciali programmi culturali e sessioni di Bhajan questo programma. I volontari Sai hanno per celebrare il Compleanno di Bhagavan. messo a disposizione 50 donazioni di sangue e consegnato 225 ceste di cibo non deperibile per la distribuzione ai bisognosi. pomeridiani, che hanno previsto i discorsi di Nell’ambito del progetto di servizio di eminenti oratori e un programma culturale. trasporto di cibo con furgoni “Ama Tutti, Servi Nel distretto di Killinochchi, sono stati forniti Tutti”, i volontari Sathya Sai hanno servito servizi medici a 750 pazienti e sono state un pranzo di Compleanno ai bisognosi di compiute 58 operazioni di cataratta. Altrove, Victoria. Sono stati distribuiti dei pacchi di circa 700 volontari della regione del centro- cibo con la scritta “Ama Tutti, Servi Tutti”. nord dello Sri Lanka hanno realizzato progetti Nel Queensland, devoti della Gold Coast e di servizio presso dei campi di profughi dove Tweed hanno cucito 180 borsette da toletta sono stati distribuiti sari, biciclette, cibo e le hanno donate ad altre organizzazioni di e altri articoli. Circa 1500 persone hanno beneficenza per la distribuzione ai bisognosi. partecipato alle celebrazioni al Centro di Jaffna, dove il programma comprendeva Bhajan, una presentazione culturale e distribuzione di cibo.
AUSTRALIA L’85° Compleanno di Bhagavan è stato celebrato in molti luoghi dell’Australia con attività di servizio e 85 ore di canto devozionale. Nell’ambito del progetto Envirocare Sai, sono stati piantati 1500 alberelli, 85 per famiglia. I Centri e i Gruppi devozionali Sai hanno intrapreso una raccolta mensile di 85 diversi articoli da distribuire a organizzazioni di beneficenza. A In occasione dell’85° Compleanno di Bhagavan, sono state organizzate 85 ore di Bhajan e Perth, i volontari Sathya Sai hanno preparato attività di servizio in molti luoghi dell’Australia. e servito cibo a 700 persone in occasione I volontari Sai hanno anche distribuito alle del Compleanno di Bhagavan. È stata persone bisognose pacchi di cibo. rappresentata una recita dal titolo “Dio è”,
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LAOS
REGNO UNITO
Il 27 novembre 2010 la Fondazione Sathya Sai del Laos ha celebrato l’85° Compleanno di Bhagavan in quattro luoghi: il tempio buddista Wat Pho Sai, il tempio buddista Wat Non Kho, la Scuola Vientiane per bambini ciechi, e il Centro Sathya Sai. Circa 150 persone del tempio di Wat Pho Sai e 200 persone del tempio Wat Non Kho, fra cui i monaci buddisti, gli abitanti del villaggio, gli studenti SSEHV e i devoti Sathya Sai, hanno partecipato alle celebrazioni del Compleanno. In entrambi i templi sono state recitate preghiere buddiste, e sono stati amorevolmente donati pasti caldi con coperte e 10 chilogrammi di riso a 85 famiglie povere. È stato distribuito del cibo anche in una scuola per bambini ciechi.
I Centri e i Gruppi Sai di tutto il Regno Unito hanno intrapreso una varietà di progetti di servizio e ospitato le celebrazioni per l’85° Compleanno di Bhagavan. La data del 21 novembre 2010 è stata designata come la giornata del Seva Nazionale del Regno Unito. I devoti hanno preparato pasti e organizzato gite per gli anziani; i bambini hanno scritto biglietti e incartato doni da distribuire, ed è stata istituita una centrale di raccolta di giocattoli e doni per i bambini ricoverati in ospedali locali. Dall’11 al 14 novembre, la recitazione dei Veda, la ripetizione del Nome di Bhagavan e il canto dei Bhajan sono continuati per 85 ore presso il Sai Mandir di Wimbledon, con la partecipazione degli studenti e dei devoti Sai di tutto il Regno Unito. Nella zona di Harrow, circa 5000 persone di Londra e dintorni hanno partecipato alle celebrazioni dell’85° Compleanno in due luoghi diversi. Le celebrazioni hanno previsto dei concerti musicali, il primo di Anup Jalota presso la Kadwa Patidar Hall, l’altro della signora Kavita Krishnamurthy Subramaniam e del dottor Subramaniam presso la Byron Hall. Le celebrazioni comprendevano anche vari programmi, preghiere e Bhajan. Il Centro di Harrow East ha iniziato la giornata di celebrazioni con la Suprabhatam, la recitazione di Mantra e Bhajan, e ha terminato la giornata fornendo il pranzo a 150 anziani di Agelink, Ashiana, l’Associazione Brent Senior e il Fremantle Trust di Slough. I volontari Sai hanno anche preparato e servito pasti caldi a circa 250 persone bisognose presso la Casa “Madre Teresa”. Il Centro di Southall East ha offerto una varietà di programmi, fra cui spettacoli presentati dai bambini del Centro, canzoni di sri Shahid Abbas Khan e stimolanti discorsi. All’evento hanno partecipato il sindaco locale, personaggi di rilievo e un membro del Parlamento. Per il settimo anno consecutivo, il centro di Milton Keynes ha tenuto un Akhanda Bhajan multi-religioso della durata di 24 ore. Il luogo
RUSSIA Il 23 novembre 2010 circa 300 devoti dei Centri e dei Gruppi devozionali Sathya Sai si sono riuniti per celebrare l’85° Compleanno di Bhagavan presso la “House of All Religions” (Casa di Tutte le Religioni) a San Pietroburgo. Il programma è iniziato con la recitazione del Gayatri Mantra e delle Sai Gayatri. Una breve presentazione su Bhagavan è stata seguita dalle celebrazioni dell’85° Compleanno a Prasanthi Nilayam, comprendenti la Convocazione dell’Università Sri Sathya Sai e la Nona Conferenza Mondiale. È stato presentato un resoconto delle attività del 2010 dell’Organizzazione Sri Sathya Sai russa, ed è stato mostrato un video sul Pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam del luglio 2010, comprendente il programma culturale presentato dai Paesi di lingua russa. Sono stati presentati anche i programmi di formazione Educare, i progetti di servizio per i bisognosi, e i programmi per bambini basati sui Valori. Inoltre, i bambini SSE e i loro insegnanti hanno cantato i Bhajan e hanno presentato una recita basata sui Valori Umani.
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di riunione questa volta è stata la Pagoda della Pace della città, con il suo spettacolare tempio buddista giapponese di legno. I gruppi religiosi delle principali religioni hanno cantato da 30 a 60 minuti ciascuno, ed era tangibile la pace che si sentiva nell’aria intorno al tempio nella sua splendida posizione vicino al lago Willen. I Centri Sai di tutto il Paese hanno celebrato il Compleanno di Bhagavan con discorsi sulla Sua Vita e i Suoi Insegnamenti, il canto dei gruppi devozionali e recite sui Valori Umani e sulle storie dell’epica indiana.
BAHRAIN Per 11 anni di fila, il Compleanno di Bhagavan è stato celebrato per lo stesso numero di giorni quanti sono gli anni che Bhagavan compie. Quest’anno, il programma di 85 giorni ha previsto numerose attività spirituali e di servizio. Sono state celebrate le festività e le cerimonie di Prasanthi Nilayam, fra cui la festività di dieci giorni di Navaratri (Dasara), l’Akhanda Bhajan globale e la Giornata della Donna. Altre attività spirituali hanno previsto speciali circoli di studio, il Laksharchana
In Bahrain numerose attività spirituali e di servizio compiute per 85 giorni hanno contrassegnato la celebrazione dell’85° Compleanno di Bhagavan.
(recitazione del Nome di Dio 100.000 volte), il Sahasranamam (ripetizione di 1000 Nomi di Dio) e la Sri Sathya Sai Puja. Le attività di servizio hanno previsto donazioni di sangue e distribuzione di pasti, cereali, acqua frizzante e succhi di frutta in bottiglia ai bisognosi. Sono stati organizzati anche un seminario sul servizio dal tema “Ama Tutti, Servi Tutti”, un seminario dal titolo “Insegnamenti di Swami sul Sarva Dharma” (unità delle fedi) e un seminario di formazione per gli educatori SSE. Il 23 novembre circa 600 persone hanno partecipato al gran finale del programma di 85 giorni. L’evento ha previsto canti devozionali, un video sui progetti di servizio di Bhagavan, un coro dei bambini SSE e la distribuzione del Prasadam. Molte altre nazioni del mondo, fra cui Bosnia, Ghana, Dubai, Fiji, Kuwait e Olanda, hanno celebrato l’85° Compleanno di Bhagavan in pompa magna con varie attività spirituali e di servizio. – Fondazione Mondiale Sri Sathya Sai
In occasione dell’85° Compleanno di Bhagavan, per il settimo anno consecutivo, si è tenuto un Akhanda Bhajan multireligioso della durata di 24 ore organizzato dal Centro di Milton Keynes.
BHARAT Andhra Pradesh - All’interno della fiera del libro organizzata dal Comitato Fieristico di Hyderabad, lo stand che mostrava le attività
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Sri Sathya Seva e in particolare i libri Sai hanno catturato l’attenzione di tutti. L’amore mostrato dai volontari e le spiegazioni sulla mostra hanno ottenuto l’apprezzamento dei visitatori e, alla fine, il Comitato Fieristico di Hyderabad ha premiato questo stand come secondo classificato della fiera. Nel villaggio di Boriville, nel distretto di Mahabadanagar, è stato installato un impianto di defluorizzazione per fornire acqua potabile agli abitanti del villaggio. Questo è stato il 19° impianto di questo tipo installato dall’Organizzazione Sai per fornire acqua potabile agli abitanti dei villaggi. Il Samithi di Nellore ha fornito pacchi di cibo nutriente e Amrita Kalasam (provviste di cibo) a 306 bambini malati di HIV. Su consiglio dei medici, il Samithi ha deciso di continuare questo servizio per un anno. Nel distretto del Godavari Orientale, il Samithi di Dangeru ha organizzato un campo oculistico durante il quale sono state visitate 130 persone. Di queste, 30 necessitavano di operazione alla cataratta che è stata poi compiuta all’ospedale di Kakinada. Assam - Il 29 e 30 gennaio 2011, lo Sri Sathya Seva Samithi di Nagaon ha organizzato un programma a livello di Stato, della durata di due giorni, molto istruttivo e illuminante sui vari aspetti di Sri Sathya Sai Educare. Circa 150 persone, provenienti da diverse città dell’Assam e dell’Arunachal Pradesh, hanno partecipato al programma che si è svolto sotto un tendone eretto allo scopo presso il Centro Sri Sathya Sai di Nagaon. Vari oratori hanno tenuto dei discorsi interessanti e profondamente analitici che sono stati accolti molto bene da un vasto pubblico estremamente interessato. La cerimonia è stata anche filmata da una TV locale. Nell’ambito delle celebrazioni dell’85° Compleanno di Bhagavan, il Samithi di Silchar ha organizzato una cerimonia durante la quale sono stati festeggiati 30 insegnanti in pensione e altri 10 cittadini anziani appartenenti a diverse comunità. I festeggiati si sono visibilmente commossi quando sono
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stati donati loro degli scialli di lana e altri doni di valori assieme a dei libri su Swami. Alla fine della cerimonia, è stato loro offerto un pranzo preparato al Centro Sai di Silchar. Odisha La 35° Conferenza dell’Organizzazione Sri Sathya Sai dello Stato dell’Odisha si è tenuta dal 7 al 9 gennaio 2011 presso il Kabi Samrat Upendra Bhanja Mahavidyalay Ground di Bhanjanagar. Più di 2000 delegati provenienti da tutto lo Stato hanno partecipato attivamente alla conferenza. Il tema era “L’Organizzazione Sri Sathya Sai – Un Dono Unico per l’Umanità”. Il Presidente dello Stato dell’Odisha dell’OSSSS, sri P. Jagannath Prasad Rao, ha inaugurato la cerimonia e ha presieduto ai lavori della conferenza. La presentazione delle storie sulle attività Sai portate avanti con successo in tutto lo Stato ha profondamente ispirato i partecipanti. È stata organizzata una mostra spirituale, per illustrare le varie attività dello Stato, che è stata fonte di ispirazione per tutti. Per l’occasione è stato stampato il libretto “Sai Spandan 2011” che conteneva un compendio di tutti i discorsi fatti nella conferenza, i ruoli e le responsabilità dei coordinatori e le linee guida dei diversi progetti. Si sono tenuti dei dibattiti per sviluppare una chiara comprensione dei ruoli e delle responsabilità dei vari coordinatori a livello di distretto e a livello di Samithi. Oltre ai dibattiti, si sono tenuti circoli di studio anche in altri luoghi su vari argomenti. Nella sessione aperta è stato organizzato un simposio dal titolo “Viaggio con Sai nell’Età dell’Oro”. Inoltre, si sono tenuti brevi discorsi su vari argomenti fra cui il Sai Seva Yoga: Offerta di un Progetto di Cinque Anni; Spiritualità: Filo Conduttore di Tutte le Attività Sai; Bal Vikas: Chiave per Manifestare l’amore; Sadhana per i Gruppi delle Donne. Il 16 gennaio 2011, nella serena atmosfera del Tirupati Tirumala Devasthanam, Jayadev Vihar, Bhubaneswar, 121 devoti Sai divisi in undici gruppi hanno recitato l’Ekadasa Rudra Parayana (recitazione del Rudram
per undici volte). Hanno partecipato a questa sacra cerimonia e hanno gioito dell’ambiente carico di vibrazioni divine devoti provenienti da più di 15 distretti dell’Odisha. Questo programma, unico nel suo genere, è stato realizzato dai devoti dell’Odisha a beneficio del mondo intero.
A Bhubaneswar i devoti Sai hanno organizzato un programma di recitazione del Rudram.
Vidya (la Saggezza) spinge l’uomo a versare nel fuoco sacrificale il proprio ego ristretto e a coltivare invece l’amore universale, che è il fondamento dell’edificio supremo della vittoria spirituale. L’amore che non conosce limiti purifica e santifica la mente. Fate che i vostri pensieri si centrino su Dio, le sensazioni e le emozioni siano sacre, e le azioni e le attività siano espressione del servizio altruistico. Fate che la mente, il cuore e le mani siano sature di bontà. Vidya ha questo compito di sublimazione. – Baba
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AVVISO SRI SATHYA SAI CENTRAL TRUST Con effetto 1 dicembre 2010, gli ospedali precedentemente gestiti dallo Sri Sathya Sai Medical Trust, cioè (i) l’Istituto Superiore di Scienze Mediche Sri Sathya Sai, Prasanthigram; (ii) l’Istituto Superiore di Scienze Mediche Sri Sathya Sai, Whitefield; (iii) l’Ospedale Generale Sri Sathya Sai, Prasanthi Nilayam; (iv) l’Ospedale Generale Sri Sathya Sai, Whitefield e (v) la Clinica Mobile Sri Sathya Sai sono gestiti dallo Sri Sathya Sai Central Trust, in seguito alla fusione dello Sri Sathya Sai Medical Trust con lo Sri Sathya Sai Central Trust. Inoltre, lo Sri Sathya Sai Central Trust è stato autorizzato dal Governo Indiano a ricevere donazioni per il progetto (originariamente gestito dallo Sri Sathya Sai Medical Trust) a favore di “(i) Gestione e Manutenzione dell’Istituto Superiore di Scienze Mediche Sri Sathya Sai a Prasanthigram (Andhra Pradesh) e a Whitefield, Bangalore (Karnataka); (ii) Gestione e Manutenzione della Clinica Mobile Sri Sathya Sai; (iii) Costituzione di un Fondo per il Trust”. Le donazioni, secondo la Legge d’Imposta sul Reddito del 1961, possono essere dedotte al 100% dal reddito dall’1/12/2010 al 31/03/2013 sotto la Sezione 35AC/80GGA. Conseguentemente, le donazioni a mezzo Assegno/Bonifico per la gestione dei suddetti ospedali possono essere eseguite a favore dello “Sri Sathya Sai Central Trust”, accompagnate da una lettera indicante che la donazione è a favore del progetto 35AC. Se la donazione è destinata al Fondo del Trust, la cosa può essere specificatamente citata nella lettera d’accompagnamento. – Il Segretario Sri Sathya Sai Central Trust
SRI SATHYA SAI EASWARAMMA WOMEN’S WELFARE TRUST Abbiamo il piacere di annunciare che, con le benedizioni di Bhagavan, il programma di Assistenza alle Madri e ai Bambini si è esteso per tre Mandamenti; ad esempio, Nallamada, Kothacheruvu e Bukkapatnam, oltre al Mandamento di Puttaparthi, facendo così arrivare a 150 il numero dei villaggi coperti attraverso una sede locale in ognuno di tali Mandamenti. Vogliamo fare i nostri sinceri ringraziamenti e apprezzamenti a tutti i donatori dello Sri Sathya Sai Easwaramma Women’s Welfare Trust. Come organizzazione no profit, abbiamo il piacere di informarvi che abbiamo iniziato ad accettare donazioni in valuta straniera attraverso Assegni/Bonifici a favore dello “Sri Sathya Sai Easwaramma Women’s Welfare Trust” pagabili a Puttaparthi. - Il Fiduciario Sri Sathya Sai Easwaramma Women’s Welfare Trust
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Ottenere la Beatitudine Atmica Ci sono delle persone che si impegnano nella Sadhana, nello studio e nell’ascolto di discorsi per una soddisfazione mentale transitoria o per diletto. Esse ritengono che ciò sia abbastanza impegnativo, ma la meta non viene raggiunta con ciò. Il cibo deve essere cucinato, consumato, digerito e assimilato. Il corpo può sviluppare resistenza soltanto quando questi tre passaggi vengono completati, uno dopo l’altro. Allo stesso modo, ciò che si è udito deve essere ponderato, e ciò che si è ponderato deve essere messo in pratica. È solo quando tutti e tre sono ultimati che Atmananda (la Beatitudine Atmica), la beatitudine della comprensione della Realtà, può essere ottenuta.
– Baba
Italian edition of Sanathana Sarathi