Eterno Auriga - Giugno 2012

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E terno Auriga Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità verità

rettitudine

GIUGNO

2012

© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia

pace

amore

non violenza

“Amore e fede sono presenti in voi. Ciò che dovete fare è rivolgerli verso Dio. Allora il lavoro si trasformerà in adorazione. Qualunque cosa facciate, consideratela come il lavoro di Dio. Considerate ogni forma che vedete come la Forma di Dio. Egli ha infinite forme: anche questa è una di tali forme, ma dovete installarne nel vostro cuore solo una. Allora comprenderete che tutte le forme appartengono a Dio.”

SOMMARIO

Sviluppate la Vostra Fede con l’Amore per Dio Discorso Divino del 20 luglio 1996

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Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca

Praticate Yoga e Thyaga Discorso Divino del 15 maggio 1969

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Il Miracolo della Vibhuti Effulgenza della Gloria Divina

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Gesù e Baba Intervista

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Notizie dai Centri Sai

Siti Web Ufficiali di Prasanthi Nilayam Sri Sathya Sai Central Trust: www.srisathyasai.org.in Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Settore Pubblicazioni: www.sssbpt.org Fotografie Online di Bhagavan: www.saireflections.org Prasanthi Nilayam,Cronache dal Sito Web: www.theprasanthireporter.org Radio Sai Global Harmony: www.radiosai.org Sri Sathya Sai Easwaramma Women’s Welfare Trust: www.ewwt.org.in Ala Bal Vikas dell’Organizzazione Sri Sathya Sai, India: www.sssbalvikas.org

Fotografia di Copertina: Trayee Brindavan

è possibile abbonarsi online al Sanathana Sarathi nelle versioni stampata ed elettronica al: www.sanathanasarathi.org



CELEBRAZIONE DEL GIORNO DI EASWARAMMA

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L 6 MAGGIO 2012, a Prasanthi Nilayam, è stato celebrato, con grande devozione e dedizione, il Giorno di Easwaramma. Per celebrare questo importante evento, i programmi si sono svolti presso il Samadhi dei Genitori Divini, Madre Easwaramma e Sri Pedda Venkama Raju, come pure nel Sai Kulwant Hall. Il programma al Samadhi Mandir è iniziato alle 8 con il canto dei Veda seguito dai Bhajan. Nel frattempo, molti devoti anziani e parenti dei Genitori Divini hanno tributato omaggio e offerto fiori al loro Samadhi.

I devoti nel Samadhi Mandir ricevono il Prasadam.

Il programma al Samadhi Mandir è terminato alle 8,30 con l’Arati e la distribuzione del Prasadam all’enorme folla di devoti che ha partecipato alla celebrazione. Anche il programma nel Sai Kulwant Hall era iniziato alle 8 con il canto dei Veda. 4

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Mucche donate a beneficiari selezionati il Giorno di Easwaramma

È seguita, nell’ambito delle celebrazioni del Giorno di Easwaramma, la consegna di mucche a persone selezionate. Il programma è iniziato alle 8,45 quando nove mucche riccamente bardate sono state accompagnate nel salone, guidate da musicisti di Nadaswaram. Mentre le mucche venivano allineate vicino all’ingresso nord del salone, sono stati annunciati i nomi dei beneficiari che, a uno a uno, hanno offerto il loro riverente saluto al Samadhi di Bhagavan e hanno ricevuto le mucche dai Fiduciari dello Sri Sathya Sai Central Trust. Sebbene simbolicamente siano state donate nove mucche nel Sai Kulwant Hall, in questo sacro giorno, il Central Trust ha donato complessivamente 54 mucche a persone bisognose. A ciò hanno fatto seguito i Bhajan. Il programma del mattino si è concluso alle 9,30 con l’Arati. Il programma pomeridiano è cominciato alle 17 con il canto dei Veda. Ha fatto seguito un piacevole concerto di musica carnatica eseguito dalla nota musicista dottoressa Dwaram Lakshmi. Cominciando la sua esibizione con la composizione Eterno Auriga


“Jagatajanani Easwaramma” (Easwaramma, la Madre Universale), la talentuosa musicista ha offerto un ricco tributo alla Divina Madre Easwaramma e cantato la gloria di Bhagavan. Il concerto comprendeva, appropriatamente, l’immortale canto “Vaishnav Jana To Tene Kahiye”, dato che Madre Easwaramma ha incarnato il sacrificio di sé, che è lo spirito di questa canzone. I canti, resi con profondi sentimenti di devozione, hanno toccato il cuore dei devoti e ottenuto il loro ampio apprezzamento. Al termine del concerto, la musicista e gli ex allievi del Sathya Sai Mirpuri College of Music, che le avevano fornito l’accompagnamento musicale, sono stati omaggiati con vestiti e regali. È seguito l’ascolto di una registrazione del Discorso Divino in cui Baba esorta i giovani a riverire la madre come Dio e a rispettare i genitori. Bhagavan ricorda lo spirito di sacrificio e d’amore disinteressato di Madre Easwaramma e osserva che gli ideali da lei stabiliti a tal riguardo dovrebbero essere seguiti da tutti. Bhagavan conclude il Discorso con il Bhajan “Hari Bhajan Bina Sukha Santhi Nahin”, che tutta l’assemblea nel salone ha seguito in coro con grande devozione. Dopo una breve sessione di Bhajan e la distribuzione del Prasadam, il programma si è concluso alle 19,30 con l’Arati.

FESTIVITÀ DEL BUDDHA PURNIMA Oltre 300 devoti, provenienti da 12 Paesi buddisti quali Cina, Hong Kong, Giappone, Corea, Taiwan, Brunei, Indonesia, Malesia, Singapore, Tailandia, Vietnam e Sri Lanka, sono giunti a Prasanthi Nilayam per partecipare alle celebrazioni della Eterno Auriga

sacra festività del Buddha Purnima che si sono tenute il 7 e 8 maggio 2012 in un Sai Kulwant Hall riccamente decorato e che prevedevano illuminanti discorsi di eminenti oratori, canto dei Veda, canti devozionali, Bhajan e programmi culturali dei devoti d’oltremare. Quest’anno, il tema delle celebrazioni è stato “Amore e Compassione”. Il programma del 7 maggio è iniziato alle 8 con il canto dei Veda eseguito dai giovani dei Paesi partecipanti. È stato incoraggiante notare come i devoti d’oltremare abbiano saputo padroneggiare il canto dei Veda con meticolosa perfezione di pronuncia e intonazione. Al canto è seguito un discorso di benvenuto di Sri Ashok Sakhrani, Coordinatore Nazionale dell’Organizzazione Sri Sathya Sai di Hong Kong, che ha esteso il benvenuto a tutti in questa fausta occasione e ha parlato delle quattro sublimi qualità della mente, come insegnato dal Signore Buddha, ovvero di amorevole gentilezza, compassione, gioia compartecipe ed equanimità, e della necessità di praticarle nella vita quotidiana. Il discorso di benvenuto è stato seguito dagli interventi di due eminenti oratori. Il primo è stato Sri Nari Chugani, Presidente della Zona 5 delle Organizzazioni Internazionali Sri Sathya Sai. Rilevando la somiglianza fra gli Insegnamenti di Bhagavan e il Messaggio di Buddha dato all’umanità circa 2500 anni fa, il distinto oratore ha osservato che il Nirvana può essere ottenuto praticando amore disinteressato e sacrificio di sé. Soffermandosi sul significato delle celebrazioni del Buddha Purnima a Prasanthi Nilayam, Sri Chugani ha chiesto quale migliore occasione possono avere i devoti, per mettere in pratica gli insegnamenti di Buddha e di Bhagavan nella loro vita, che celebrare il Buddha Purnima nel sacro suolo di Giugno 2012

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Prasanthi Nilayam. L’oratore successivo è stato il dottor Sunanda, professore di Gestione Aziendale proveniente dallo Sri Lanka e consigliere della World Bank Projects. Egli ha spiegato come il Divino Amore di Bhagavan lo abbia aiutato a superare la sua iniziale resistenza mentale e a comprendere l’identità degli Insegnamenti di Bhagavan e quelli di Buddha. L’erudito oratore ha citato alcuni Insegnamenti di Bhagavan e di Buddha e ha detto che entrambi insegnano il controllo, riducono ed eliminano la mente per ottenere l’illuminazione. Questi intereventi sono stati seguito dai Bhajan. Il programma del mattino è giunto al termine alle 9,30 con l’Arati.

presentato una splendida danza. Il tema di questa esibizione era “Conosci Te Stesso: la Vita è Beatitudine quando si comprende la Verità”. La successiva esibizione è stata

Il programma pomeridiano è cominciato alle 17 con il canto degli inni vedici eseguiti dai giovani dei Paesi partecipanti.

un coro sul tema “I Bhajan e il loro Uso nella Vita Quotidiana”, che è stata proposta dai devoti del Giappone. Il coro, che prevedeva una miscellanea di vari Bhajan in inglese e giapponese, è iniziato con una preghiera dedicata al Signore Ganesh e si è concluso con l’immortale canto in lode di Bhagavan “Humko Tumse Pyar Kitna Sai Tum Hi Jante” (Tu sai, Signore Sai, quanto Ti amiamo). Quindi, si è svolta una sessione di Bhajan internazionali che ha riempito l’intero ambiente di devozione e compassione. Nel frattempo, sono stati donati abiti e regali ai bambini che hanno presentato la danza tailandese e ai cantanti che hanno partecipato al coro. I Bhajan sono terminati alle 18,40 con l’Arati. L’ultima parte del programma è stato l’Abhishekam alla statua del Signore Buddha, alla quale hanno partecipato tutti i devoti d’oltremare.

I devoti d’oltremare cantano inni vedici nel Sai Kulwant Hall.

Ha fatto seguito il discorso di Sri Ashok Sakhrani che ha presentato una panoramica delle attività di servizio che vengono compiute dall’Organizzazione Sai di questi Paesi nei campi della sanità, dei Valori Umani, dei progetti acqua, delle case per anziani, degli orfanotrofi ecc. Quindi, un gruppo di bambini della Tailandia, nei costumi cinesi e indiani, ha 6

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Una deliziosa danza eseguita dai bambini tailandesi.

La sessione finale delle celebrazioni del Buddha Purnima si è svolta nel pomeriggio dell’8 maggio 2012. Il programma è iniziato alle 17 con il canto dei Veda, eseguito dai giovani dei Paesi della Zona 5, che Eterno Auriga


ha messo in risalto il loro talento e la loro capacità di eseguire alla perfezione gli inni vedici. È seguita una conferenza circostanziata del dottor Krithisri Periera, ingegnere aeronautico dello Sri Lanka. Soffermandosi sulle somiglianze tra gli Insegnamenti di Buddha e di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, l’erudito oratore ha parlato della delicata amabilità di entrambi gli Avatar che hanno trasformato, con l’Amore e la Compassione, anche i loro oppositori. Entrambi, egli ha aggiunto, hanno spronato i devoti e i seguaci a compiere azioni meritorie, a servire i genitori e gli anziani, ad accompagnarsi a persone buone ed evitare cattive compagnie. L’ultima parte del programma è stata una recita sul tema del terremoto e dello tsunami che, nel marzo del 2011, hanno devastato il Giappone orientale e causato grandi sofferenze alla popolazione. Mentre le scene dello tsunami erano proiettate sugli schermi giganti installati nel salone, gli attori recitavano di fronte a essi, mostrando i vari episodi di amore disinteressato, solidale aiuto e amorevole gentilezza, come insegnato dal Signore Buddha e da Bhagavan Sri Sathya Sai Baba.

Lo spettacolo è adeguatamente terminato con le scene video dell’Amore di Bhagavan, accompagnate dal Bhajan “Rama Rama Rama Sita” da Lui cantato. Alla rappresentazione sono seguiti Bhajan internazionali. Nel frattempo, sono stati donati abiti agli attori ed è stato distribuito a tutti il Prasadam. Nel suo intervento di chiusura al termine delle celebrazioni del Buddha Purnima, Sri V. Srinivasan, Presidente Panindiano delle Organizzazioni Sri Sathya Sai Seva, ha apprezzato il lavoro dei volontari giapponesi che hanno svolto un solerte servizio alle vittime dello tsunami. Citando gli Insegnamenti di Bhagavan “Ama Tutti, Servi Tutti”, “Aiuta Sempre, Non Ferire Mai”, il distinto oratore ha osservato che Bhagavan è presente ovunque venga svolto il Suo lavoro. Il programma si è concluso con l’Arati alle 18,30, dopo la distribuzione del Prasadam a tutta l’assemblea di devoti presenti nel salone.

PELLEGRINAGGIO DI DEVOTI PROVENIENTI DAL DISTRETTO DI RANGA REDDY Il 19 e 20 maggio 2012, oltre un migliaio di devoti sono giunti a Prasanthi Nilayam dal distretto di Ranga Reddy, nell’Andhra Pradesh, per un pellegrinaggio di due giorni durante i quali hanno presentato, nel Sai Kulwant Hall, programmi musicali e culturali.

Una scena dello spettacolo presentato dai devoti d’oltremare nell’ambito delle celebrazioni del Buddha Purnima.

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Il 19 maggio, essi hanno presentato il programma di canti devozionali “Sangeeta Vibhavari” (Splendore della Musica), offrendo i loro amorevoli tributi a Bhagavan. Il programma, cominciato alle 17,15 con il canto devozionale “Jagadeeshwara Giugno 2012

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Sathya Sayeeswara” (Sai, il Signore dell’universo), ha intrattenuto i devoti per circa un’ora. Tutti i canti sono stati eseguiti con grande devozione e hanno toccato il cuore dei devoti. A ciò hanno fatto seguito i Bhajan. Nel frattempo, ai cantanti, uomini e donne, sono stati donati abiti. Il programma è terminato con l’Arati alle 18,30, dopo la distribuzione a tutti del Prasadam. Il 20 maggio, il programma presentato dai devoti del distretto di Ranga Reddy prevedeva una commedia musicale danzata intitolata “Sarvadevatateeta Sri Sathya Sayeeswara” (Sai, il Signore di tutti gli Dei), che è cominciata alle 17,15 e ha mostrato la divina gloria di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba attraverso la magnifica narrazione dei Suoi Leela, assieme all’ottima esecuzione di canti devozionali, Bhajan e poesie di Bhagavan..

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I bambini del distretto di Ranga Reddy eseguono una danza nel Sai Kulwant Hall.

Le incantevoli danze dei bambini, i variopinti costumi e il perfetto trucco hanno fatto della commedia un’incisiva rappresentazione. Al termine, agli attori sono stati offerti degli abiti. Hanno fatto seguito i Bhajan e la distribuzione del Prasadam. Il programma è terminato con l’Arati alle 18,40.

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Effulgenza della Gloria Divina IL MIRACOLO DELLA VIBHUTI urante la nostra permanenza a Puttaparthi nell’agosto del 1962, un giorno mio figlio Sathish mi disse che la sua gamba sinistra gli doleva tanto che non era più in grado di stare in piedi. Dopo il Darshan di Swami, ci dirigemmo verso il vecchio Mandir.

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Alcune persone pensarono che la gamba di Sathish dovesse essersi slogata e gliela massaggiarono con olio di senape, ma ciò aumentò il dolore e gli venne anche la febbre. Tutta la notte ebbe forti dolori e non riuscì a dormire. Ci sentimmo molto tristi nel vederlo soffrire. Pregammo Swami e gli applicammo sulla gamba la Vibhuti da Lui donata. La sofferenza di Sathish stava aumentando e cominciò a delirare. Decidemmo allora di tornare a Mysore, poiché Swami stava lasciando Puttaparthi per andare in viaggio. Lo avvicinammo per avere l’autorizzazione. Sathish doveva essere portato al nuovo Mandir. Swami ci chiamò nella stanza delle udienze. Anche se avevamo interrotto l’argomento della salute di Sathish, Swami evitò di parlarne e si occupò di altre questioni. Infine, materializzò la Vibhuti e l’applicò su Sathish. Ricevuto il permesso di Swami, uscimmo. Ma un altro arduo compito fu portarlo a Mysore. Era impossibile arrivare fino a Bukkapatnam con un carro trainato da buoi. Poiché la gamba si era gonfiata Eterno Auriga

ed era diventava rigida, non potevamo trasportarlo neppure da Bukkapatnam con la corriera. Avendo appreso che Swami sarebbe partito lo stesso pomeriggio, gli altri miei figli si affrettarono per avere il Darshan. Vedendoli, Swami disse: “Studiate a dovere. Le Mie benedizioni sono con voi.” Quando i ragazzi descrissero le condizioni di Sathish, Swami disse arrabbiato: “Dopo che Me ne sarò andato; nessuno di voi dovrebbe restare qui.” Mi sentivo triste perché Swami, prima, non era mai stato arrabbiato con noi. Un devoto di Kodagu, Sri Ravindra Punja, che si trovava nelle vicinanze, disse che avrebbe portato il ragazzo in macchina fino alla stazione ferroviaria di Penukonda, aggiungendo che se non avesse avuto in ballo un lavoro importante, lo avrebbe accompagnato anche fino a Mysore. Che gentilezza! Pensammo che questa fosse la grazia di Swami. Non appena arrivammo a Mysore, ricoverammo Sathish nello Sri Krishnarajendra Hospital. Egli era in stato di semincoscienza e diventava sempre più agitato. Prese a delirare e cominciò a parlare giorno e notte. La gamba si era molto gonfiata, anche se i medici dell’ospedale si stavano occupando di lui in maniera ineccepibile. Rimossero per tre volte un po’ di liquido dalla gamba, ma si riformava sempre più velocemente. Dopo alcuni giorni, i medici dissero che, per salvargli la vita, l’unica alternativa era di amputare la gamba. Dovemmo acconsentire. Proprio alla vigilia dell’operazione, per nostra immensa fortuna, Swami giunse a Mysore. Giugno 2012

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Si trovava nella casa di Sri Setty. Il nostro Swami era giunto al momento giusto! Mi precipitai là e, non appena Egli mi vide in quella casa, chiese: “Ammayi, come sta il ragazzo?” Risposi: “Swami, domani i medici gli amputeranno la gamba.”

L’operazione programmata per il giorno successivo venne annullata. Il giorno dopo, prendemmo il Darshan nella casa di Setty. Swami ci chiese di salire al piano di sopra; tutti noi vi andammo e facemmo Padanamaskar.

Swami, scherzosamente, disse: “Che altro mai combineranno questi medici! Amputano gambe, tagliano mani, incidono gole! Ti darò un pizzico di Vibhuti. Mettigliela in bocca. Tutto andrà bene.” Dissi che Sathish era irremovibile circa il recarsi a casa di Setty per avere il Darshan. Swami replicò: “No. Nelle sue condizioni non può esser portato qui. Digli che potrà avere il Mio Darshan quando starà bene.” Come ordinatomi, misi un pizzico di Vibhuti in bocca a Sathish. Il liquido, nella gamba, smise subito di formarsi. I medici erano sorpresi e ci domandarono: “Che cosa avete fatto?” Dicemmo che il Prasadam del nostro Sathya Sainatha lo aveva guarito.

Swami disse: “Ammayi, devi esser rimasta male, dato che a Puttaparthi ho parlato bruscamente.. Se foste rimasti laggiù, uno di voi sarebbe morto. Se avessi parlato dolcemente, non avreste ascoltato. Ammayi, sai quanto dovrebbe essere forte la tua fede? Anche se tu gettassi un sasso cantando il Mio Nome, esso dovrebbe trasformarsi in un diamante. Ora tutto andrà bene: egli tornerà a casa guarito. Tu verrai a Puttaparthi per Dasara. Non preoccuparti.” Così dicendo, Swami mi benedisse e mi diede una manciata di bustine di Vibhuti. Facemmo Padanamaskar e uscimmo. Come previsto da Swami, Sathish tornò a casa completamente guarito. Io andai a Puttaparthi per Dasara.

– Estratto da “Sri Sathya Sai Anandadayi” di Karunamba Ramamurthy

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Intervista

GESUÙE BABA PROMULGANO ‘ LE STESSE VERITA “Quando si comincia a leggere la Bibbia alla luce degli insegnamenti di Swami, allora emergono cose e significati innumerevoli e inattesi”; così si espresse il nigeriano frate Charles Ogada in un’intervista con il dottor G. Venkataram per Radio Sai Global Harmony.

S

AI RAM. BENVENUTO negli studi di Radio Sai Global Harmony. Suppongo che i suoi parrocchiani la chiamino padre Charles, ma qui, nella famiglia Sai, la chiamiamo fratello Charles. Il padre diventa un fratello. Le piace il cambio?

una lezione parlò di Baba. Più tardi mi dette un libro, “Sai Baba – l’Uomo dei miracoli”, di Howard Murphet. In che modo il libro l’ha colpita?

Oh, va benissimo. Siamo tutti uno. Certo. Siamo tutti figli di Dio e questo ci rende fratelli. Quando è venuto qui l’ultima volta? E quanto tempo è rimasto? Lo scorso anno. Sono venuto a settembre e sono rimasto poco più di un mese. Nell’occasione Swami le ha concesso molte “interview”. Si trattava della sua prima visita? Le sono piaciute le “interview”? Sì, era proprio la mia prima visita. L’esperienza è stata eccezionale, qualcosa di indicibile. Come e quando le è accaduto di sapere dell’esistenza di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba? È stato circa cinque anni fa. Seppi di Lui da un altro sacerdote. Si chiama padre Arazu ed è un devoto di Shirdi Sai Baba. Era mio insegnante in seminario. Durante Eterno Auriga

C’è così tanta inquietudine, nonostante la proliferazione di chiese. Una volta Gesù disse a una samaritana: “Chiedi e ti darò l’acqua perenne, e quando ne berrai, non avrai più sete.” (Giovanni 4:14) La vera spiritualità dà l’appagamento interiore. L’appagamento interiore è il prodotto della fiducia in sé ed entrambi portano alla realizzazione del Sé. La realizzazione del Sé è l’acqua della fonte perenne: quando ne bevi, non avrai mai più sete. È la soluzione a ogni problema umano. Finché l’uomo non realizza la propria divinità intrinseca, il problema persisterà sempre.

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Ciò che mi ha colpito di più non sono stati i miracoli, ma la Realtà che vi sta dietro.

attraverso il libro è un devoto di Shirdi Baba. Questo fatto non gli ha procurato dei problemi?

Che cos’è secondo lei quella Realtà?

In effetti ha passato diversi guai. Ma diceva di essere al di sopra dei problemi. Di fronte alla sua abitazione ha un’enorme statua di Shirdi Baba. Una volta mi disse: “Vedi, Charles, mi sono guadagnato la mia libertà.” Queste parole, sa, significano molto. Le autorità sanno che egli non può essere confinato entro i limiti di alcuna religione.

La Realtà è quella che pervade tutte le cose; è Dio Stesso, il “non visibile” che sta dietro al “visibile”. I miracoli rappresentano il “visibile” che nasconde e, al tempo stesso, rivela il “non visibile”. Il libro mi ha spinto a fare un’indagine interiore sulla Realtà. Dunque, lei è un prete cattolico. Nella Bibbia deve aver letto dei numerosi miracoli compiuti da Gesù, ma Egli rappresentava anche una realtà più profonda. I suoi studi sulla Bibbia non le hanno evocato questa domanda? Non poteva che essere così. Ma si è trattato di un’esperienza di “apertura all’Io”. È stata una sorta di big bang nella mia vita! Il frutto cade solo quando è maturo. In tali momenti si è attratti naturalmente verso una realtà più profonda. All’età di 17 anni ebbi un’esperienza mistica che cambiò il corso della mia vita. Una voce mi chiese: “Che cosa vorresti fare di questa vita?” E io risposi: “Che altro, se non dedicarla a Te?” La voce era un’energia viva. Ero uno con essa, eppure ero alla sua ricerca! Quest’episodio mi fece entrare in seminario. Dopo nove anni di inutili ricerche della voce “interiore”, fui preso in una specie di completa oscurità spirituale. Fu allora che Baba giunse a me. E seppi che Egli era quella Voce. Seppi che Egli era quello che stavo cercando. Prima di approfondire questo aspetto, desidero porle una sorta di domanda di routine, che va al sodo. Lei ha detto che il sacerdote che le ha fatto conoscere Swami 12

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Vorrei sapere se la Bibbia, che è un testo sacro, proibisce questa sorta di libertà. E l’istituzione la proibisce? Ci sono organizzazioni che promuovono la religione e stabiliscono una serie di regole. Queste regole sono più stringenti di ciò che viene detto nella Bibbia, oppure come funziona? La risposta è semplicemente No! Le darò alcuni esempi tratti proprio dalla Bibbia e come gli insegnamenti di Baba mettano in risalto il succo e le gemme della Bibbia. Mi permetta di citarle il Vangelo di Marco, capitolo 12, versetti 29-31. Un giovane scriba, cioè un custode della legge di Dio racchiusa nelle Scritture, andò da Gesù e gli chiese: “Qual è il comandamento più grande?” Vale a dire, qual è l’essenza della Bibbia? Gesù lo guardò e rispose: “Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l’unico Signore. Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza... e ama il prossimo tuo come te stesso. Non vi è alcun altro comandamento maggiore di questi.” Quando lessi gli insegnamenti di Bhagavan, scoprii che i Suoi insegnamenti e quelli di Gesù sono una sola cosa! Per esempio, questo comandamento è la summa non solo della Bibbia, ma di tutte Eterno Auriga


le Scritture. Esso comincia con un invito al silenzio: “Ascolta, Israele.” Questo è il “suono del silenzio”, la Om. È nel silenzio che facciamo esperienza della Realtà. Dobbiamo imparare l’arte di ascoltare. Ascoltare significa placare le agitazioni della mente. Significa pace mentale. In un altro versetto la Bibbia dice: “Fermatevi e riconoscete che io sono Dio.” (Salmo 46:10) La frase successive recita: “Il Signore nostro Dio è Uno!” Non c’è un altro. Questa è l’essenza dell’Advaita, la filosofia indù del non dualismo: Dio è Uno, non c’è secondo. Quando si pensa di essere diversi da Dio, si crea l’illusione che tenta di separare ciò che è inseparabile. Esiste solo Dio. Amare questa Unica inseparabile Realtà “con tutto il cuore” è Bhakti Yoga; amarla “con tutta la mente”, è Jnana Yoga; amarla “con tutta la forza” è Karma Yoga. Ecco il triplice cammino che conduce alla realizzazione del Sé, come spiega il Signore Krishna nella Bhagavad Gita. L’ultima parte del comandamento recita: “Ama il prossimo tuo come te stesso.” Il te (o Sé) è lo stesso Atma che risiede in tutti i cuori. Il Sé è Pura Consapevolezza. Realizzare questo stesso Sé in ogni essere è l’essenza della Bibbia e di tutte le Scritture. Sa, tutto ciò sembra semplice e anche lei lo rende molto semplice. Ma se è così semplice, perché ci sono così tanti problemi nel mondo? Di fondo c’è un equivoco. Le persone non riescono a capire. Ecco il motivo per cui vengono gli Avatar: è per farci comprendere che non siamo separati da Dio. Noi siamo il Dio che cerchiamo. Da qualche parte, in una delle Sue poesie in Eterno Auriga

L’amore è unità. L’amore è la realizzazione dell’unità. L’unità è Divinità. Non posso amare mia madre senza questo senso di unità. Non posso amare mio padre senza questo senso di affinità. Lo amo perché è “mio padre”. Dobbiamo avvertire questa stessa affinità con tutti. Sentite il vostro Sé in tutti. Solo allora si può amare tutti come se stessi. Una volta Gesù disse: “Qualunque cosa facciate al più piccolo dei miei fratelli, l’avrete fatta a Me.” (Matteo 25:45) Questo è l’Amore Divino. È universale. Non conosce casta, credo o colore.

telugu, Baba ha detto: “Vi dico una volta per tutte e in una sola frase quella che è la quintessenza di tutte le Scritture: dovete sentire fermamente la vostra identità con l’Uno. Io sono lo stesso Atma o Sé presente in ogni essere.” Tutte le Scritture lo dicono. È la sintesi di ciò che Gesù disse al giovane che Gli aveva chiesto l’essenza di tutte le Scritture. Dunque, tutto è uno. Noi siamo uno. Quando si comincia a leggere la Bibbia alla luce degli insegnamenti di Swami, allora emergono cose e significati innumerevoli e inattesi. Sono felice di sentire queste parole. Lei è un sacerdote, lei è un Padre e perciò si cura di un gregge. Senza dubbio lei avrà molti parrocchiani con ogni genere di problemi. Ovunque nel mondo ci sono problemi. Ma se il mondo è tutt’uno ed esiste solo Dio, allora perché la situazione Giugno 2012

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è così problematica? Che cosa va storto e dove? Si tratta di ignoranza. È sovrapposizione dell’irreale al reale.

la

Che cosa ci impedisce di comprendere ciò? In realtà non siamo degli sciocchi, perché l’uomo è capace di fare cose grandiose, come volare sulla luna. Significa dunque che c’è qualcosa di molto potente che ci impedisce di comprendere. Secondo lei, che cos’è? È una carenza di indagine, di indagine spirituale. Le nostre indagini si rivolgono al mondo oggettivo, ma non al Sé. Siamo riusciti ad andare sulla luna, ma non abbiamo fatto un passo in avanti verso il Sé. Chiediamoci chi è colui che viaggia e allora sarà chiaro che cosa voglio dire. Le sembra che l’ego possa averci accecato? È questo senso di ipertrofia di sé, il fatto di sapere ogni cosa e non aver bisogno di conoscere altro? È il trionfo della materia sullo spirito? La risposta è sì. L’ego si è manifestato anche per mancanza di discriminazione. La gente chiede: “Chi sei tu?”, e ciò dà origine all’ego. Ed evita di chiedersi: “Chi sono io?”, domanda che invece porta alla realizzazione del Sé. Bene. Ora cambio un po’ argomento. Voglio farle una domanda, in verità in modo piuttosto diretto. Si dice che le persone chiamino Baba Dio. Per una serie di ragioni in India non abbiamo alcun problema ad accettare questo fatto. Consideriamo Baba un’Incarnazione. L’Incarnazione è accettata nella nostra cultura e nelle nostre Scritture. Perciò non abbiamo assolutamente alcun problema. 14

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Ma per una persona che viene da una cultura diversa? Lei è un misto di due culture, per così dire. La religione che lei segue non è nata in Africa, ma proviene da un luogo diverso. Invece la sua cultura e la sua tradizione appartengono al continente dove lei è nato. Perciò, con un retroterra così composito, lei è capace di accettare l’opinione che Baba è Dio? In tutta franchezza, non ho mai avuto alcun dubbio sulla Divinità di Baba. Forse perché sento di averLo conosciuto già prima di averLo incontrato. Può darsi che non sia esattamente in questa vita che ho incontrato Baba. Una volta mi apparve in una visione molto vivida e mi abbracciò. Il mio essere si dissolse in quell’abbraccio. Il mio “io” scomparve. Tutto era Lui. È la stessa esperienza che ebbi con la “Voce” che, quando avevo 17 anni, mi chiese: “Che cosa vorresti fare della tua vita?” Tuttavia, se lei mi chiede come so che Baba è Dio, beh, non sono in grado di rispondere alla domanda. Si deve sentire nel cuore. Allora le pongo una domanda un po’ meno rude. Che cosa le dice il cuore? Il mio cuore è Amore. Sa, Egli è tutta la mia vita. Baba è Amore Puro. Dio è Amore. La parola Amore viene usata spesso da tutti. Come vede l’amore nel contesto della Divinità, nel contesto degli insegnamenti di Cristo, della Bibbia, nel contesto della sua stessa vita? L’amore è unità. L’amore è la realizzazione dell’unità. L’unità è Divinità. Non posso amare mia madre senza questo senso di unità. Non posso amare mio padre senza questo senso di affinità. Lo amo perché è “mio padre”. Dobbiamo avvertire questa stessa affinità con tutti. Eterno Auriga


Sentite il vostro Sé in tutti. Solo allora si può amare tutti come se stessi. Una volta Gesù disse: “Qualunque cosa facciate al più piccolo dei miei fratelli, l’avrete fatta a Me.” (Matteo 25:45) Questo è l’Amore Divino. È universale. Non conosce casta, credo o colore. Vede similitudini fra gli insegnamenti di Swami e ciò che legge nella Bibbia? Certo. Come nell’esempio che ho appena citato sul Vangelo di Marco: “Ascolta, Israele.” Va bene. Ma a parte quello? A parte quello ce ne sono molti altri, ce ne sono molti. Il nucleo degli insegnamenti di Baba è il costante richiamo alla nostra innata divinità. Baba dice: “Io sono Dio, ma anche voi siete Dio. L’unica differenza è che Io so di esserlo, mentre voi ignorate la vostra vera natura.” Questo è il messaggio fondamentale di Gesù. Una volta qualcuno chiese a Gesù: “Sei tu il Cristo?” Egli rispose: “Il Padre e io siamo una cosa sola.” (Giovanni 10:30) Sentendo ciò, alcuni dei presenti raccolsero delle pietre per tirarGliele. Gesù, allora, disse loro: “Vi ho mostrato molte opere buone che provengono dal Padre. Per quale di esse mi volete lapidare?” “Non vogliamo lapidarti per un’opera buona” - replicarono – “ma per bestemmia; e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio.” Gesù replicò: “Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dèi? E la Scrittura non può essere annullata. Dunque voi dite: “Tu bestemmi” perché ho detto: “Io sono Dio”? In effetti Gesù affermava ciò che Baba dice oggi: “Io sono Dio e anche voi siete Dio!” Per le autorità ecclesiastiche di allora si trattava di “bestemmia”. E proprio questa “bestemmia” fu il motivo Eterno Auriga

principale della crocifissione di Gesù. Oggi è ancora “bestemmia” dire “Io sono Dio”. Le conseguenze possono essere tanto gravi da esser mandati al rogo. Allora, per sintetizzare. Lei sosterrebbe che non c’è alcuna contraddizione fra gli insegnamenti di Cristo e quelli di Baba; solo che Baba lo dice adesso e Gesù lo ha detto prima. Non c’è assolutamente alcuna differenza. Ma sa, va chiarita una cosa. Cioè, quando prendiamo atto di come fu scritta la Bibbia, e in particolare il Nuovo Testamento, allora comprendiamo le apparenti contraddizioni presenti nella Bibbia. Al tempo di Cristo, quando egli predicava, andava in giro facendo del bene e proclamava la buona novella, non c’era nessuno che scrivesse o registrasse ciò che Gesù diceva o faceva. Ora, al contrario, la registrazione elettronica di tutti i Discorsi di Baba avviene mentre Egli li pronuncia. Questo non era possibile al tempo di Gesù. Dopo la Sua morte ci vollero circa 60-70 anni prima che fossero scritti i Vangeli. Ne consegue che oggi abbiamo per lo più interpretazioni di ciò che diceva Gesù. Ed è noto che due persone possono interpretare la stessa cosa in maniere diverse. Ecco perché abbiamo il Vangelo di Gesù secondo Matteo, secondo Marco e così via. Quindi, se capisco bene, ciò che lei sta cercando di dire è che gli insegnamenti di Cristo furono trascritti piuttosto in ritardo e potrebbero esserci state alcune distorsioni e omissioni e così via, mentre gli insegnamenti di Baba sono registrati in tempo reale, non solo dalle persone che ascoltano, ma anche tramite strumenti elettronici. Perciò esistono registrazioni autentiche di ciò che ha detto. Voglio farle Giugno 2012

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una domanda molto difficile. Lei si trova ad affrontare numerosi problemi: problemi dovuti ad analfabetismo, malattie, povertà. Aggiungiamoci le guerre civili e tutto ciò che accade. Naturalmente esistono problemi simili anche in Asia e in India. Lei è africano e quindi parlo dell’Africa. Crede che i problemi di questo tipo possano essere risolti seguendo gli insegnamenti di Baba e di Cristo?

A parte Lagos ci sono Centri Sai in altre città della Nigeria?

Il problema dell’Africa non è costituito solo da povertà o guerre. Il reale problema dell’Africa è la spiritualità vera. Sebbene l’africano sia profondamente religioso, egli è come un bambino affamato nutrito con cibo che non sazia. Continua a mangiare, eppure ha più fame di prima. C’è così tanta inquietudine, nonostante la proliferazione di chiese. Una volta Gesù disse a una samaritana: “Chiedi e ti darò l’acqua perenne, e quando ne berrai, non avrai più sete.” (Giovanni 4:14) La vera spiritualità dà l’appagamento interiore. L’appagamento interiore è il prodotto della fiducia in sé ed entrambi portano alla realizzazione del Sé. La realizzazione del Sé è l’acqua della fonte perenne: quando ne bevi, non avrai mai più sete. È la soluzione a ogni problema umano. Finché l’uomo non realizza la propria divinità intrinseca, il problema persisterà sempre.

Oh! Ce ne sono state molte! Un vero bombardamento.

Ora mi permetta di rivolgerle delle domande più a titolo informativo. Lei viene da Lagos, in Nigeria. Avete un Centro Sai là? Certo. Quanto è grande Lagos? Lagos è alquanto grande. È stata la capitale della Nigeria prima che questa fosse spostata ad Abuja. 16

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Sì, ci sono a Enugu, Port Harcourt e Ibadan. Ogni domenica facciamo i Bhajan al Centro di Lagos. Ha avuto qualche interessante esperienza con Sai? Le persone amano parlarne. Ne ha avute?

Ce ne racconti una. Il secondo giorno della mia visita lo scorso anno ero seduto in seconda fila, in mezzo ad altri devoti, in attesa del Darshan di Swami. Egli arrivò e si fermò di fronte a me. Mi guardava negli occhi con incessante amore. Il silenzio nei Suoi occhi inondò il mio essere. All’improvviso mi chiese: “Da dove vieni?” Risposi: “Dalla Nigeria.” (In realtà il Sé non viene né va, poiché non esiste posto dove non sia). “In quanti siete?” domandò ancora. “Uno”, dissi – non perché sapessi che esiste solo l’Uno, ma perché ero venuto da solo. Con un gentile movimento della testa e con il più affascinante dei sorrisi, Egli disse: “Vai.” (“Vai” significa “abbandona” l’idea che siamo separati dall’Uno). Dopo il Darshan, Baba arrivò e fece entrare nella stanza delle “interview” tutti quelli che aveva chiamato. Io ero seduto all’estremità opposta della stanza, ed ero letteralmente del tutto perso nella beatitudine della Sua Divina Presenza. Swami era impegnato a parlare ad altri devoti e a materializzare per loro oggetti diversi. Poi all’improvviso, come un fulmine a ciel sereno, si girò verso di me e chiese: “Come stanno le tue mogli?” Eterno Auriga


La domanda mi risvegliò dal sonno della mia beatitudine. Ci si può immaginare la confusione in cui mi aveva gettato Baba. Egli sapeva che non ho mogli. I preti cattolici hanno il dovere di non sposarsi, figurarsi avere più mogli. Tuttavia ero consapevole che le Sue parole dovevano avere un significato più profondo e anche il potere di rendere tale significato effettivo nella vita di un individuo. La mia mente era attonita per lo stupore. Aprii la bocca diverse volte, finendo poi per richiuderla, incapace di dire una sola parola. L’attenzione di tutti era rivolta a me. I devoti presenti nella stanza delle “interview” si chiedevano perché questo africano non rispondesse alla domanda di Baba. Devono aver pensato che fossi un mussulmano, dato l’abito che indossavo. Baba mi lasciò alla mia ignoranza e la mia mente cominciò a vagare in molte direzioni. Più tardi, nel corso di un’udienza privata, Baba mi disse: “Talvolta vuoi sposarti e talvolta no. Non preoccuparti. Tu sei Mio.” Anche dopo queste parole non riuscivo a comprendere perché mi chiedesse delle mie “mogli” se non ne avevo alcuna. Poi un giorno sentii la storia di alcuni devoti mussulmani che avevano avuto un’“interview” da Baba. Durante il colloquio una signora aveva posto a Swami questa domanda: “Baba, perché Maometto sposò undici mogli?” Baba l’aveva guardata con aria stupita e aveva detto: “Maometto…? Undici mogli!… No, no. Maometto ebbe solo una moglie!… Allah.” La mia mente era rapita dalla storia. Capii in un istante ciò che Baba intendeva dire con la domanda: “Come stanno le tue mogli?” Sebbene il Profeta avesse molte consorti, in realtà non ne aveva nessuna, perché il suo unico pensiero era Allah. Al Eterno Auriga

In tutta franchezza, non ho mai avuto alcun dubbio sulla Divinità di Baba. Forse perché sento di averLo conosciuto già prima di averLo incontrato. Può darsi che non sia esattamente in questa vita che ho incontrato Baba. Una volta mi apparve in un visione molto vivida e mi abbracciò. Il mio essere si dissolse in quell’abbraccio. Il mio “io” scomparve. Tutto era Lui. È la stessa esperienza che ebbi con la “Voce” che, quando avevo 17 anni, mi chiese: “Che cosa vorresti fare della tua vita?”

contrario io non ero sposato, eppure avevo molte mogli, giacché molti erano i pensieri che mi occupavano la mente. Il vero celibato è lo stato in cui la propria mente è riunita con Dio. Non quando la mente è satura di pensieri, è piena di preoccupazioni. Perciò Baba mi disse: “Non preoccuparti. Tu sei Mio.” Cioè, svuota la mente di tutti i pensieri e sarò Io a riempirla. Se la mente è occupata da Dio, viene trasformata in una dimora di saggezza, come il cuore del Profeta. Questo incontro con Baba mi ha aiutato a comprendere e a vivere il voto del celibato in maniera più intima e gioiosa. Come sacerdote appartengo a una continua a pagina 24... Giugno 2012

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NEPAL

I

L TEMPIO DI PASHUPATINATH è uno dei templi indù, dedicati al Signore Siva, più sacri del mondo ed è situato sulle rive del fiume Bagmati, nella parte orientale di Kathmandu, capitale del Nepal. Ogni anno, oltre mezzo milione di devoti, provenienti dall’India e da diverse parti del Nepal, visitano il tempio nel giorno di Maha Sivarathri per tributare i loro omaggi al Signore Siva. Da molti anni, i volontari di diversi Centri Sai di Kathmandu forniscono ai pellegrini servizi medici e acqua potabile gratuiti. Il 20 febbraio 2012, giorno di Maha Sivarathri, le attività di servizio sono cominciate con il canto dell’Omkar e del Gayatri Mantra. Sedici medici hanno offerto il proprio servizio a oltre 480 persone. I pazienti, svenuti a causa delle lunghe ore in piedi nella fila per il Darshan, hanno molto apprezzato gli interventi di pronto

Servizi medici offerti ai pellegrini a Kathmandu, Nepal. 18

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soccorso che hanno ricevuto dalla squadra di medici Sathya Sai. Circa 150 volontari, provenienti da Centri Sathya Sai e gruppi devozionali della valle di Kathmandu, vestiti di un bianco brillante, hanno amorevolmente distribuito acqua potabile a migliaia di pellegrini. Le attività di servizio sono terminate con l’offerta dell’Arati a Bhagavan.

U. S. A. La città di Corona è situata a circa 45 miglia a sud-est di Los Angeles, California. Il 10 marzo 2012, si è svolta l’annuale Giornata di Esami Medici Gratuiti di Corona-Norco, durane la quale ci si è occupati di almeno 885 persone. All’evento hanno reso amorevole servizio 96 medici rappresentanti 28 specialità, 265 volontari, 140 studenti in medicina e 100 studenti volontari delle scuole superiori.

Giornata di esami medici gratuiti a Corona, California, U.S.A. Eterno Auriga


Sono stati eseguiti oltre 1000 esami del sangue e altri controlli medici comprendenti elettrocardiogrammi, esami delle urine, test di densità minerale ossea, test cutanei di tubercolosi, mammografie e Pap test. I pazienti con livelli anomali di colesterolo o di zucchero nel sangue sono stati visitati da dietologi, medici di base e specialisti, e sono stati indirizzati a cliniche di riferimento di basso costo per la prosecuzione del trattamento. Nell’ambito dei servizi di esame della vista, offerta in collaborazione con la California Lions Club Friends in Sight, sono stati fatte oltre 450 prescrizioni di occhiali. Come servizio di “follow up”, ci si è occupati di un paziente che è stato sottoposto a intervento chirurgico di cataratta in un ospedale locale. Oltre 400 persone sono state inoltre sottoposte a esami dentali, insieme con trattamenti al fluoro.

MALESIA In molte società del mondo, la vita moderna e i cambiamenti della struttura tradizionale familiare hanno portato all’abbandono delle persone anziane senza che esse potessero usufruire di un riparo, di assistenza sanitaria e sicurezza adeguati. A molti anziani mancano l’amore e le premure della famiglia.

Il servizio agli anziani in Malesia. Eterno Auriga

Il 10 marzo 2012, una squadra di medici del Consiglio Centrale Sathya Sai Baba della Malesia ha organizzato a Kuala Lumpur un programma di assistenza sanitaria per anziani. Complessivamente, sono stati individuati 106 anziani che vivevano da soli e il team medico Sathya Sai ha fornito loro controlli medici comprendenti esami del sangue, dell’udito e della vista. Si è anche svolta una sessione di consulenza su dieta sana e vita sana. Sono stati forniti servizi di “follow up” per i pazienti che necessitavano di apparecchi acustici, occhiali da vista e interventi chirurgici di cataratta. Ai pazienti con anemia sono stati distribuiti integratori di ferro e offerti consigli sulla corretta gestione alimentare. Ai partecipanti, sono stati anche forniti manicure, pedicure e massaggi alla testa. Dopo il controllo medico, gli anziani sono stati intrattenuti con una gita ai Giardini del Lago, seguita dalla distribuzione di doni. In tutta la giornata, è stato servito cibo vegetariano e, al termine, gli anziani erano felici e sorridenti.

KAZAKISTAN Nell’aprile del 2012, nel villaggio di Novodolinka, nella regione di Karaganda, è stato organizzato il 15° Campo Medico Annuale Sri Sathya Sai, nel quale 46 volontari di nove città del Kazakistan e nove medici di varie specializzazioni hanno fornito servizi medici a 171 pazienti. Contemporaneamente, i volontari Sathya Sai hanno offerto lezioni sui Valori Umani a 700 bambini della locale scuola. Ad essi, dalla 5a alla 10a classe, sono stati insegnati i Valori Umani, incluse lezioni su “Conoscenza di Sé” e, ai bambini della prima classe, sono state amorevolmente offerte lezioni creative riguardanti il Teatro dei Burattini e altre arti. Giugno 2012

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SULTANATO D E L L’O M A N

I volontari Sai impartiscono lezioni sui Valori Umani agli alunni della scuola di un villaggio del Kazakistan.

Il direttore e gli insegnanti della scuola hanno notevolmente apprezzato le lezioni date ai bambini. Parecchie stanze della scuola erano state da poco tinteggiate dai volontari ed erano state fatte molte riparazioni in un ricovero per bambini abbandonati. Il custode del rifugio ha lodato i volontari Sathya Sai e ha dichiarato che, nei suoi 77 anni, non aveva mai incontrato persone simili, che arrivavano sorridendo e svolgevano il loro amorevole servizio sempre col sorriso. I bambini del rifugio hanno presentato un programma culturale per i volontari Sathya Sai, che comprendeva suonare strumenti musicali, ballare e cantare. A 30 famiglie bisognose sono stati anche distribuiti pacchi di forniture necessarie, compresi vestiti. I volontari Sathya Sai, assieme ai Giovani Sathya Sai, hanno presentato un programma culturale per gli abitanti del villaggio, a cui si sono uniti i bambini della scuola locale, comprendente una commedia intitolata “Tre Sorelle, Tre Guna”, seguita da un programma musicale. Il direttore della scuola ha ringraziato i volontari Sathya Sai per il loro servizio disinteressato.

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Nell’ambito della diffusione dell’eccellenza nei Valori Umani alla comunità, il Gruppo “Serve and Inspire” (SAI), del Sultanato dell’Oman, ha organizzato due seminari su “Genitorialità coi Valori”. Il 27 gennaio 2012, circa 250 genitori hanno partecipato al seminario a Muscat, capitale dell’Oman, seguito da un secondo programma tenutosi il 10 febbraio a Sohar, città industriale all’avanguardia, con la partecipazione di circa 100 genitori. Questi seminari, intesi a migliorare le competenze genitoriali, erano basati sulla filosofia dell’Educazione Sri Sathya Sai ai Valori Umani (SSEHV) e sono stati condotti da insegnanti formati nell’Educazione Spirituale Sai (SSE), coadiuvati da volontari Sathya Sai. I temi trattati nel seminario includevano “Genitorialità: Dinamica nei Valori”, “Armonia in Casa”, “La Buona Compagnia”, “Abitudini nella Lettura” e “Mezzi d’Informazione e loro Effetto sui Bambini”. Questi temi sono stati intervallati da analisi della situazione, giochi, esempi di vita dei grandi leader, avvenimenti di vita reale e discussioni interattive, che hanno reso le presentazioni più interessanti. Sono stati esposti cartelloni colorati, raffiguranti le responsabilità e il ruolo dei genitori. Gli insegnanti SSE hanno sottolineato l’importanza delle “3HV”, l’armonia di testa (Head), cuore (Heart) e mani (Hand) per il processo decisionale da parte dei genitori, e la necessità per i loro figli di rendersi conto che la vera felicità può essere raggiunta solo con la pratica dei cinque Valori Umani (Verità, Rettitudine, Pace, Amore e Non violenza). Durante una tavola rotonda, sono state poste domande sugli effetti dei mezzi d’informazione sui bambini. Una sessione “Open Eterno Auriga


House” comprendeva la condivisione di esperienze sulla genitorialità, nonché le risposte a domande poste dai partecipanti. È stata inoltre distribuita una sintesi delle varie attività di servizio intraprese dal Gruppo “SAI” dell’Oman. Sri J.K. Arora, Preside della Scuola Indiana, si è complimentato per l’impegno del Gruppo “SAI” nell’organizzazione dei seminari. I genitori hanno potuto portare con sé preziose esperienze genitoriali e sono stati molto riconoscenti ai volontari Sathya Sai. – Organizzazioni Internazionali Sri Sathya Sai

INDIA Karnataka – Dal 16 al 20 aprile 2012, nel Campus di Brindavan dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, è stato condotto un Corso Estivo su “Cultura e Spiritualità Indiane”. Il corso ha coinvolto circa 100 giovani provenienti da tutto il Karnataka e un gran numero di devoti. Esso è stato inaugurato alle 10 del 16 aprile al suono di canti vedici e di toccanti Bhajan. Nel suo discorso inaugurale, riferendosi alla cultura come stile di vita, Sri V. Srinivasan, Presidente Panindiano delle Organizzazioni Sri Sathya Sai Seva, ha osservato che lo stile di vita indiano comprende rispetto per gli anziani, amore, fede e tolleranza. Egli ha detto che l’Organizzazione Sai cercherà di collaborare con college e università di tutto il Paese per creare consapevolezza e condividere tali Valori Umani fondamentali in tutta la nazione. Tenendo il discorso principale, Shivaraj V. Patil, ex giudice della Corte Suprema Eterno Auriga

dell’India, ha sottolineato l’importanza del tetto ai desideri e ha dichiarato: “Il lusso è una povertà artificiale e il sapersi accontentare è una ricchezza naturale.” Ha anche sostenuto che i giovani con una corretta competenza, carattere, impegno e compassione potrebbero contribuire a contrastare i mali sociali come il crimine e la corruzione. L’illustre oratore ha sottolineato l’importanza degli Insegnamenti di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, quali “Ama Tutti, Servi Tutti” e “Aiuta Sempre, Non Ferire Mai”, come panacea per risolvere tutti i mali odierni che affliggono il mondo intero. Presiedendo l’evento, il professor Shashidhara Prasad, Vicerettore dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, ha detto che l’oscurità rappresenta l’ignoranza e la luce la conoscenza, aggiungendo che l’energia può esser creata dalla materia, ma che solo la Divinità può creare materia dall’energia. Prima che la cerimonia inaugurale si concludesse, è stato trasmesso il Messaggio di Bhagavan Baba agli studenti, che ha incantato tutta l’assemblea. Dopo questi, gli altri illustri relatori che hanno parlato al pubblico sono stati: Sri S. Ranganath, direttore dell’Istituto R.V. di Studi Sanscriti, il professor Prema Panduranga e Sri Ruchir Desai, membro di facoltà del Campus dell’Istituto di Brindavan. Nei successivi tre giorni, un gran numero di dotti oratori ha tenuto illuminanti discorsi sulle diverse sfaccettature della cultura indiana spiegandone, a beneficio dei partecipanti, le caratteristiche salienti. Tra questi Sri Nimish Pandya, medico legale anziano, il dottor Sivakumar, membro di facoltà dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, Sri Shikaripur Krishnamurthy, studioso di sanscrito, Giugno 2012

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Sri B.N. Narasimha Murthy, segretario dello Sri Sathya Sai Loka Seva Trust, il dottor B.G. Pitre, direttore dell’Istituto di Educazione Sathya Sai di Mumbai, Sri Vijay Sai, direttore del Call Ready, Sri Sai Giridhar Sairam, ricercatore di chimica, Group Captain Yasas (in pensione), il dottor Dwarakarani Rao, direttore del Campus dell’Istituto di Anantapur, Sri Venkatesh, insegnante di sanscrito al Campus di Brindavan e Sri Jayendra Puri Swamiji. La sessione di commiato del Corso Estivo si è svolta il 20 aprile 2012. Il primo intervento è stato di Sri Swami Chidrupananda che ha spiegato, in termini molto semplici, i profondi concetti della Gita, e affermando che la crescita spirituale è l’obiettivo ultimo dell’uomo. Magnificando gli aspetti pratici della Gita, l’erudito relatore ha osservato che l’uomo stesso è l’incarnazione di Sat-Chit-Ananda (esistenza, conoscenza e beatitudine); per lui, non occorre cercare la felicità altrove. Il successivo oratore di questa sessione, Sri K. Jairaj, Segretario Capo Aggiunto del Governo del Karnataka, ha sapientemente istruito i partecipanti sulle sfide pratiche di seguire etica e moralità nella vita lavorativa. Definendo l’ansia come una malattia, egli ha affermato che essa toglie la pace all’uomo. Ha poi insistito sul fatto che i giovani non dovrebbero adottare la “politica della minor resistenza” e li ha esortati a prendere decisioni difficili quando ciò sia necessario per sostenere la moralità. Il terzo oratore è stato Sri Vijay Menon, che ha fatto un incisivo discorso sul tema “Servizio all’Uomo è Servizio a Dio”. Egli ha fermamente esortato i giovani a vedere la spiritualità e il lavoro quotidiano allo stesso modo. Sri Amey Deshpande, ricercatore dell’Istituto, ha parlato del significato della Namasmarana. Egli ha sottolineato che la coerenza e l’intensità 22

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sono le chiavi per raggiungere qualunque progresso spirituale. La giornata si è conclusa con una sessione di domande e risposte, in cui i relatori hanno risposto ai quesiti dei presenti. Durante il Corso Estivo, i partecipanti hanno preso parte al loro programma giornaliero di canti vedici, yoga, Pranayama, meditazione e Bhajan. Nel pomeriggio, ci sono stati toccanti programmi musicali presentati da musicisti di fama, comprendenti Ustad Faiyaz Khan, discepolo del grande esponente di Sarangi (strumento principale della musica etnica indiana – N.d.T.), Pandit Ram Narayan, Sri Sriram Parthasarathy, noto cantante, Sri Akash, un bambino prodigio, Sri Tippu e Smt. Harini, rinomati musicisti. Ritiro Nazionale dei Dirigenti - Il primo Ritiro Nazionale per dirigenti delle Organizzazioni Sri Sathya Sai Seva si è svolto nell’Ashram di Brindavan il 31 marzo e il 1° aprile 2012. Hanno preso parte all’evento oltre 150 partecipanti a livello nazionale e statale, compresi i Coordinatori Nazionali, il Presidente Panindiano, i Presidenti di Stato, i membri del Trust di Stato, i Coordinatori dello Stato di tutte le Ali dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva e i Coordinatori dei Giovani dello Stato. Il tema del Ritiro Nazionale era “La Strada in Avanti”. L’evento ha visto l’interazione intergenerazionale all’interno delle varie Ali dell’Organizzazione. I giovani hanno presentato i loro suggerimenti su vari argomenti riguardanti l’Organizzazione e gli anziani hanno svolto dibattiti aperti e interattivi. Le presentazioni erano divise nei seguenti argomenti: Bhajan, Veda e Meditazione, Ritiri e Campi di Sadhana, Circoli di Studio, Letteratura Sai, Bal Vikas Eterno Auriga


Sri Sathya Sai, Scuole Sri Sathya Sai, Seva Dal, Ala Giovani, Miglioramento delle Attività Esistenti, Nuove Attività, Risposta ai Problemi Sociali, Struttura Organizzativa, Tecnologia nel Servizio, Radio Sai, e Finanza, Pianificazione e Gestione delle Risorse.

India Turf Club di Mahalakshmi a Mumbai per tributare il loro omaggio a Bhagavan Sri Sathya Sai Baba e partecipare a un concerto di musica devozionale intitolato “Un Tributo alla Leggenda del Puro Amore”, allestito dall’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva di Maharashtra e Goa.

Maharashtra e Goa – Il 24 aprile 2012, primo anniversario del Maha Samadhi di Bhagavan, è stato amorevolmente condotto, su larga scala, da migliaia di volontari Seva Dal di tutto il Maharashtra e Goa, un Narayana Seva. A circa 500.000 Narayana (persone indigenti) è stato servito Prasadam assieme a Vibhuti e fotografie di Swami. Il concerto di musica devozionale “Un Tributo alla Leggenda del Puro Amore”, tenutosi a Mumbay.

Vi ha partecipato un gran numero di personalità, compresi artisti, attori, dirigenti aziendali, amministratori e membri del Governo. Nel concerto, noti musicisti e cantanti hanno presentato le loro esecuzioni ricche di devozione. Il Narayana Seva del 24 aprile 2012.

Tutti i luoghi più importanti, come stazioni di autobus, stazioni ferroviarie, cantieri, baraccopoli, templi e altri luoghi devozionali dei due Stati, hanno risuonato tutto il giorno dell’attività del Narayana Seva. Un Tributo alla Leggenda del Puro Amore - Il 1° maggio 2012, oltre 10.000 persone hanno occupato ogni centimetro di spazio disponibile dei vasti prati del Royal Western Eterno Auriga

Pandit Shivkumar Sharma, con la sua impeccabile esecuzione, ha dato il via al concerto. È stato seguito da Smt. Devaki Pandit, Sri Geet Sagar, Sri Udit Narayan e Smt. Anuradha Podwal. C’era anche un gruppo di straordinari cantanti provenienti dal Sathya Sai Mirpuri College of Music di Prashanti Nilayam, ivi giunti per partecipare a questa grande celebrazione. Essi hanno incantato il pubblico con canti devozionali eseguiti con grande devozione. La toccante esecuzione dell’ultimo cantante, Sri Hariharan, è stata il punto culminante della grande serata. L’offerta dell’Arati e il Giugno 2012

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canto dell’Inno Nazionale hanno segnato la fine del programma. In India e in 90 altri Paesi, c’è stata una grande presenza di rappresentanti dei mezzi d’informazione, sia elettronici sia della carta stampata, con riprese in diretta sui canali televisivi di Indiatimes e Sanskar. Tamil Nadu – Il 6 maggio 2012, nello Sai Sruti, a Kodaikanal, è stato celebrato, su larga scala, e con somma devozione e amore, il Giorno di Easwaramma. Circa 3000 abitanti dei villaggi si sono radunati sui prati dello Sai Sruti per tributare omaggio all’Amato Bhagavan e prender parte alle solenni celebrazioni in lode di Madre Easwaramma che sono cominciate con il Nagar Sankirtan, seguito da toccanti Bhajan. Per la gioia di tutti gli abitanti del villaggio, i bambini Bal Vikas di Kodaikanal hanno presentato un interessante programma culturale.

Il Narayana Seva organizzato a Kodaikanal il Giorno di Easwaramma.

È seguito un discorso sulla Divina Madre Easwaramma e sull’importanza del culto della madre. Come praticato dall’Amato Bhagavan, è stato organizzato un grande Narayana Seva e sono stati distribuiti abiti e coperte a ogni persona che ha preso parte alla celebrazione. In questa fausta occasione, è stata inaugurata dal locale MLA, Sri K.S.N. Venugopalu, una mostra pittorica permanente sulla Vita e sul Messaggio di Bhagavan.

... continua da pagina 17

congregazione religiosa chiamata “Fratelli e Padri nello Spirito Santo” e facciamo voto di celibato. Per esempio, adesso si parla molto del celibato cattolico, come accade in America. Il problema non sta nell’essere sposati o meno. Il problema sta nella mente. Il celibato è lo stato in cui si è consapevoli di Dio in ogni momento e in ogni circostanza.

tempo e aver condiviso opinioni, pensieri ed esperienze con i nostri ascoltatori. Grazie ancora. Le faccio i migliori auguri. Sai Ram. Sai Ram. – Per gentile concessione di Radio Sai Global Harmony

Bene, è stato piacevole parlare con lei e la ringrazio molto per averci dedicato del 24

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Eterno Auriga


Codice 10284 11314 11110 10451 11388 10820 11163 11401 11281 11345 11237 11307 10680 10993 11220 11457 11477 11111 11422 11423 11509 11229 11340 11480 11521 11337

Libri - Nuovi Arrivi

Titolo Beacons of Divine Wisdom Part 1 Beacons of Divine Wisdom Part 2 Bhagawan Sri Sathya Sai Vani Part 2 Bhagawan Sri Sathya Sai Vani Volume 1 Daily Prayers to Bhagawan with CD Gayatri Archana God as Guide and Goal Handbook for Ideal Sai Human Life Live in Love Love Everafter Miracles of Divine Love Volume 1 My Sai and I Ninety Selected Commands of Sri Sathya Sai Baba Sai am I, I am Sai Sai Anand Gita Sai Darshan 2 - Mini Self-realisation in Kali Yuga at the Dawn of the Golden Age Sri Sathya Sai Baba Avatar and His Mission Why Fear Death, you are Immortal Atma Sai Prerana Pocket Notepad Healing The Inner Relationship Sri Sathya Sai Jnana Mananam Wisdom of Sai Women Salutations to Supreme Guru Sri Sathya Sai Baba Shirdi Sai Baba and Sathya Sai Baba are One and the same Sai Sandesh - Pocket Photos Swami's Message 7.2 x 10.2 cm 25 pack

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11476 Love of Conscience - Audio Book Rs 100.00 100 11409 His Story as told by Himself - Audio Book Rs 100.00 100 11478 Leela Mohana Sai - Audio Book Rs 75.00 100 11293 Vidya Vahini - Audio Book Rs 100.00 100 Per ordinativi, contattateci a: orders@sssbpt.org o a mezzo posta a: Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division, Prasanthi Nilayam - 515134, Anantapur District, Eterno Auriga Giugno 2012 25 Andhra Pradesh, India.


Ottenete Pace e Gioia Guadagnatevi la pace e la gioia interiori; ciò è possibile solo quando si agisce senza pensare a ciò che si può guadagnare dall’azione. L’atto stesso deve essere la ricompensa; o meglio, l’azione deve essere in armonia con i suggerimenti del Dio interiore, in modo che le conseguenze siano lasciate a Lui. Mettete in pratica tale coerente atteggiamento e troverete una grande pace che riempirà il vostro intimo e sgorgherà tutt’intorno a voi. – Baba

Italian edition of Sanathana Sarathi


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