Eterno Auriga - Dicembre 2012

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Eterno Auriga

Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità verità

rettitudine

DICEMBRE

2012

© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia

pace

amore

non violenza

“Nonostante tutte le comodità e le agevolazioni, oggi l’uomo è incapace di sperimentare la pace perché è colmo di pensieri malvagi. Quando un serpente entra in casa, si sarà pieni di paura e preoccupazione. In tale caso, come può l’uomo ottenere la pace quando i serpenti velenosi di Raga e Dvesha (avidità e odio) sono entrati nel suo cuore? È impossibile raggiungere la pace permanente finché l’uomo non rinuncia a Raga e Dvesha.” SOMMARIO 4

Le Virtù Sono il Fondamento della Pace Discorso Divino del 26 luglio 1996

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Celebrazioni del Genetliaco di Bhagavan Cronaca

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Vivete Seguendo gli Insegnamenti dei Grandi Maestri Estratto di Discorsi di Natale

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Acquisite la Laurea in Educare 31° Convocazione dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai Fra Migliaia di Devoti Effulgenza della Gloria Divina

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Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca

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La Grazia di Dio Accettando il Suo Comando Chinna Katha

Siti Web Ufficiali di Prasanthi Nilayam

Sri Sathya Sai Central Trust: www.srisathyasai.org.in Fotografie online di Bhagavan: www.saireflections.org Cronache da Prasanthi Nilayam: www.theprasanthireporter.org Radio Sai Global Harmony: www.radiosai.org Sri Sathya Sai Easwaramma Women’s Welfare Trust: www.ewwt.org.in Ala Bal Vikas dell’Organizzazione Sri Sathya Sai, India: www.sssbalvikas.org Fotografia di Copertina: Dharmakshetra



FIUME D’IMMORTALITà

DISCORSO DIVINO DEL 26 LUGLIO 1996

Le virtù sono il fondamento della pace “Che le vostre parole siano dolci mentre nella mente c’è amarezza non è bene per voi, è un difetto del vostro carattere; voi sarete apprezzati nel mondo solamente quando sarete mondi da questa macchia. Ascoltate, o coraggiosi figli di Bharat!” (Poesia Telugu) L A PA C E S I M A N I F E S TA D O V E C ’ È L A S A C R A L I T À

Incarnazioni dell’Atma Divino! GGI L’ESSERE UMANO vive tormentato dalla paura e dall’inquietudine perché

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pensieri e parole non sono in armonia. Tutti vogliono la pace e impiegano tempo ed energia per ottenerla, ma nessuno si interroga su che cosa significhi veramente “pace”, dove la si trovi e come la si ottenga.

Un leone non ha alcuna paura e cammina maestosamente senza guardare indietro. È per questo che è chiamato re degli animali. Un gigante spirituale è impavido come un leone. Chi ha desideri per le cose del mondo è come una pecora che ha sempre paura. Come sapete, le pecore si seguono l’un l’altra ciecamente; se una cade in un pozzo, tutte le altre la seguono. Voi dovete essere come leoni e non come pecore. Non date spazio al timore; sviluppate coraggio e prodezza senza lasciar alcun margine alla paura. Dheeratvam (l’impavidità) è la caratteristica distintiva di Daivatvam (la Divinità).

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L’uomo perde la pace a causa dell’avidità e dell’odio Prima di tutto, bisogna chiedersi se si cerca la pace che riguarda il mondo o quella interiore. La prima è temporanea, viene e va, ma l’uomo si illude ritenendola pace vera. Egli è incapace di capire quale sia la natura della pace, quale sia il suo potere e come sia sublime. Lo stato di libertà dall’attaccamento e dall’odio costituisce la pace vera; dove ci sono avidità e odio non può esserci pace. Che cos’è Prasanthi (la Pace suprema)? “Pra” significa “sbocciare”; quindi il fiorire della pace interiore in una condizione libera da odio e attaccamento è Prasanthi; infatti è la manifestazione della pace interiore. Nel mondo c’è qualcuno che abbia sperimentato questo tipo di pace? Se vi chiedete questo, comprendete che, per i comuni mortali, sperimentare la Pace Suprema, libera da odio e attaccamento, è veramente difficile. La pace non si può attingere all’esterno; si deve manifestare da dentro. Come si può raggiungere questa Pace Suprema? Per togliere una spina dal piede si usa un’altra spina, il diamante si taglia solamente con il diamante. Similmente, la pace si ottiene soltanto con la pace. Nel mondo ci sono moltissime persone che godono di tutti gli agi e le comodità, eppure non trovano la pace e hanno continuamente paura di qualcosa. Perché? Gli agi e le comodità possono dare la pace all’uomo? Si può ottenere la pace con la ricchezza, l’oro e gli altri possedimenti terreni? Se la ricchezza e i possedimenti terreni possono dare la pace, com’è che anche i ricchi sono nella morsa dell’inquietudine? Oggi, a Eterno Auriga

dispetto di tutti gli agi e le comodità, l’essere umano non è capace di sperimentare la pace perché è pieno di pensieri malvagi. Se un serpente vi entra in casa, siete presi dalla paura e dall’ansia; stando così le cose, come può l’uomo aver pace se le serpi velenose dell’avidità e dell’odio sono entrate nel suo cuore? Fintantoché non ci si libera di essi, godere della pace duratura è impossibile. Molti uomini hanno potere, autorità e ricchezza; nonostante ciò, non riescono ad aver pace e sono preda dell’agitazione perché non hanno la forza di volontà necessaria a controllare le qualità malvagie. Quindi, prima di tutto, l’essere umano deve accertarsi che le qualità e i pensieri malvagi non entrino nel suo cuore. Nei recessi del cuore, c’è una sorgente perenne di pace. L’acqua scorre dovunque sotto la superficie della terra: che cosa bisogna fare per tirarla fuori? Si deve scavare e rimuovere i detriti che la coprono. I detriti dell’avidità e dell’odio hanno coperto la pace dentro di voi; potrete raggiungerla solamente rimuovendoli.

Purificate la mente per sperimentare la pace Alcuni credono erroneamente di poter ottenere la pace facendo delle adorazioni e dei rituali; essi pensano anche che il benessere del mondo si possa raggiungere con le cerimonie e i rituali. Ci sono molti che li eseguono per la pace del mondo. Io non dico che sia sbagliato; compierli è bene, ma la pace non si può acquisire con queste pratiche esteriori: la pace terrena si ottiene solamente raggiungendo la pace interiore. Tutto è riflesso del vostro stato interiore: potete avere la pace in casa solamente quando l’avete voi Dicembre 2012

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stessi. Come potete dar pace agli altri se voi stessi ne mancate? Pensare di ottenere pace o irrequietezza dagli altri è sciocco; la fame si sazia solamente mangiando, la malattia si cura soltanto prendendo la medicina. Allo stesso modo, ognuno può ottenere la pace liberandosi delle qualità malvagie. La pace non è qualcosa che si possa ereditare dai genitori: è una sola entità, non divisibile né distribuibile; è dovunque, ma l’essere umano deve sforzarsi di sperimentarla. L’inquinamento mentale causato dalle qualità malvagie e dai pensieri corrotti è responsabile dei vostri turbamenti e agitazioni. Una persona agitata non può neanche dormire profondamente; come può dunque sperimentare la pace? La pace è divina e, per sperimentare questa qualità divina, dovete purificare il cuore, il che significa che dovete stare attenti a non farvi entrare le qualità malvagie. Acquisite il potere di controllare le qualità malvagie in ogni circostanza; qualunque sia la difficoltà, il problema o la situazione impegnativa che dovete affrontare, occorre che maturiate il potere di impedire l’accesso delle qualità negative nel cuore. Qual è questo potere? È l’amore. Se ottenete questo potere dell’amore, nella mente non ci sarà spazio per i cattivi pensieri. È molto probabile che i serpenti velenosi trovino rifugio in una stanza buia piena di mobili; solamente stanze simili, ingombre e oscure, diventano ospitali per questi rettili. Se la stanza è pulita e luminosa, non è possibile che essi vi entrino. Allo stesso modo, voi dovere illuminare il vostro cuore con la luce dell’amore e non intasarlo con i bagagli dei desideri. Per questo si dice: 6

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“Meno bagagli più comodità.”

La pace è dentro di voi Cari studenti! La parola “Santi” in telugu è formata di due sole sillabe, ma ha grande significato. Voi la pronunciate tre volte dopo i Bhajan. Perché tre volte e non quattro o due? Si pronuncia tre volte “Santi” perché chiediamo la pace a tutti e tre i livelli, quello fisico, quello mentale e quello spirituale. Se si ha pace al solo livello fisico, si può essere agitati mentalmente e, ancora, se si ha la pace al livello mentale ma non a quello fisico, non si può godere della pace totale. Il significato profondo del pronunciare “Santi” tre volte è di pregare per la pace a tutti e tre i livelli. La pace si può ottenere solamente tramite la pace. Se non siete in pace, sedete in un luogo tranquillo e ripetete “Santi, Santi, Santi” come un mantra e, dopo un po’, otterrete certamente la pace. Allo stesso modo, come Io vi ho detto tante volte, quando vi vengono in mente dei pensieri corrotti, ricordate ripetutamente a voi stessi: “Io non sono un animale; io sono un uomo.” Allora, i pensieri animali svaniranno e compariranno pensieri nobili. Quando avete un accesso d’ira, ricordate a voi stessi: “Io non sono un cane; io sono un uomo.” La rabbia è la qualità del cane, non dell’uomo; se continuate a ripetervi di non essere un cane, la caratteristica dei cani vi abbandonerà. A causa della natura instabile della mente, a volte vi vengono dei pensieri indesiderati; in quel momento rammentate ripetutamente a voi stessi: “Io non sono una scimmia; sono un essere umano.” Così facendo, la caratteristica della scimmia scomparirà da voi. L’ira, l’instabilità Eterno Auriga


ecc. sono qualità animali, mentre la pace, la compassione, l’amore, la tolleranza ecc. sono qualità umane. Se coltivate le qualità umane, le vostre caratteristiche animali scompariranno automaticamente. Tutte le qualità sono nell’essere umano, non hanno alcuna provenienza esteriore. Alcuni pensano che le cattive compagnie facciano sorgere pensieri negativi, ma voi sarete influenzati dalle cattive compagnie solamente se in voi ci sono già delle tendenze malvagie. Non ci sono forse pensieri e sentimenti buoni nell’ambiente esterno? Perché non entrano nel vostro cuore? Non c’entrano perché, in partenza, non ci sono in voi sentimenti e pensieri buoni. È per questo che, sin dai tempi antichi, è stata data grande importanza al Satsang (compagnia dei saggi). I pensieri e i sentimenti buoni si svilupperanno in voi se vi accompagnate a persone buone. Albergate sempre sentimenti sacri. Che cosa si intende per sentimenti e pensieri sacri? I pensieri su Dio sono sentimenti sacri. Il fatto che scegliate un Nome di Dio o l’altro su cui meditare non ha importanza. Ek Prabhu Ke Anek Naam (l’unico Dio ha molti nomi). Riempite il vostro cuore con qualunque Nome Divino e non ci sarà più alcuno spazio in cui altri pensieri possano entrare. Il cuore è come una sedia singola. Una volta che vi avrete insediato l’Amore Divino, nessun pensiero malvagio potrà entrarvi. In giovane età, gli studenti sono ossessionati da molti tipi di pensieri. Non solamente la cattiva compagnia ne è responsabile: lo sono anche il cibo e le abitudini. Anche la vostra insensatezza ne ha Eterno Auriga

La pace è la ricchezza interiore di ogni essere umano. Perché dovreste correr dietro a una qualunque ricchezza esteriore se ne avete una così grande in voi? Perché dovreste andare presso altri ad accendere la vostra lanterna se ne avete già una accesa in casa? Perché dovreste andare dai vicini a chiedere del fuoco se ne avete già uno che arde nel focolare? La vostra pace è dentro di voi, non avete bisogno di andare da qualcuno in cerca di pace. Se intraprendete delle attività che purificano la mente, la pace diventa una vostra proprietà.

colpa. Qual è questa insensatezza? Voi non sapete ciò che è bene, ma non ascoltate chi ve lo indica; questa è l’insensatezza più grande dell’essere umano. Cercate di conoscere voi stessi o ascoltate i buoni consigli degli altri; se ignorate ambedue le possibilità, non può esserci persona più insensata di voi. Se non sapete che cosa è bene, cercate di scoprirlo, altrimenti chiedete consiglio alle anime nobili che possono insegnarvelo. Solamente tramite simili metodi sacri otterrete la pace. La pace non è qualcosa che si acquisisce dall’esterno; la si sperimenta dall’interno. Nel sottosuolo c’è acqua dappertutto; ce l’avete versata voi? No, è già lì per natura e voi la potrete attingere solamente dopo aver rimosso la terra che la ricopre. Similmente, la pace è già presente nel vostro cuore e voi la sperimenterete quando rimuoverete il terriccio dell’avidità e dell’odio che la ricopre. Dicembre 2012

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La pace è la ricchezza interiore dell’uomo L’avidità e l’odio sono responsabili dell’inquietudine e della paura imperanti oggi nel mondo. Nessuno può godere della pace. Dov’è il difetto? Il difetto è dentro di voi, non è esterno. Voi stessi siete la causa della vostra inquietudine, e i pensieri malvagi sono responsabili della vostra mancanza di pace. Indagate all’interno e liberatevi dei pensieri e sentimenti cattivi; allora è certo che sperimenterete la pace. La pace è la corona delle anime nobili; la pace fugge via da dove c’è l’egoismo. Se essa vede una persona piena di avidità e odio, non le si avvicina. Come voi fuggite se vedete un serpente, la pace fugge se trova qualcuno pieno di avidità e odio. Essa si manifesta dove c’è sacralità. La pace è la ricchezza interiore di ogni essere umano; perché dovreste correr dietro a una qualunque ricchezza esteriore se ne avete una così grande in voi? Perché dovreste andare presso altri ad accendere la vostra lanterna se ne avete già una accesa in casa? Perché dovreste andare dai vicini a chiedere del fuoco se ne avete già uno che arde nel focolare? La vostra pace è dentro di voi; non avete bisogno di andare da qualcuno in cerca di pace. Se intraprendete delle attività che purificano la mente, la pace diventa una vostra proprietà. Tutte le pratiche spirituali puntano a purificare la mente e voi avrete la pace solamente quando la mente sarà pura. Potete impegnarvi in qualunque disciplina spirituale come la ripetizione del Nome Divino, la meditazione, il canto dei Bhajan o la contemplazione del Signore e potete anche frequentare delle buone 8

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compagnie; tutte le discipline spirituali, per quanto possono, mirano a eliminare le vostre caratteristiche malvagie. Quello che ottenete da queste pratiche temporanee è solamente pace temporanea, non permanente. Se volete la pace permanente, dovete elevarvi al livello del Divino dicendo a voi stessi: “Io sono un essere umano; devo raggiungere il livello del Divino. Dall’animalità sono salito alla condizione di umano; dall’umanità, devo raggiungere lo stato del Divino.” Puntate sempre in alto; gli scopi bassi sono un misfatto.

Sviluppate le caratteristiche umane

Quando raggiungerete lo stato di non dualismo qualificato (Visishtadvaita) se trascorrete tutta la vita nella dualità (Dvaita)? Se non raggiungerete questo, come arriverete al Non dualismo (Advaita)? Voi siete tutti studenti; supponete di ottenere il primo livello quest’anno: ne sarete soddisfatti per sempre? No, l’anno prossimo dovete ottenere il secondo livello e, l’anno dopo ancora, il terzo in modo da progredire ogni anno; questo è il sistema giusto e il progresso vero. Lo stesso si applica anche alla spiritualità: ora siete al livello della Dvaita in cui dite: “Io sono differente da te.” Da qui dovete raggiungere lo stato di Visishtadvaita in cui comprendete che, sebbene i corpi siano diversi, tutti siamo un aspetto del Divino. Quando vi liberate dell’attaccamento al corpo, diventate uno con il Divino e questo è Advaita. I corpi sono come le lampadine che si accendono tutte con la stessa corrente e questa corrente è il principio dell’Atma. Voi dovete portare a manifestazione questo principio di unità che è Advaita e non sprecare Eterno Auriga


tutta la vita rimanendo nella Dvaita. Raggiungete il livello dell’amore Si possono avere dei desideri, ma essi devono rimanere entro certi limiti. Che scopo hanno i desideri? Il loro scopo è il compimento dei propri doveri. Se siete un capofamiglia, dovete assumervi le vostre responsabilità; se siete uno studente, il vostro dovere è quello di frequentare la scuola, partecipare

vari tipi di educazione secolare sono come piccoli fiumi. Tutti i fiumi, tuttavia, confluiscono alla fine nell’oceano che è la loro destinazione finale. Nadinam Sagaro Gathi (l’oceano è la meta dei fiumi). Potete essere padroni della musica, della letteratura, della pittura e delle arti, ma lo scopo finale di tutto l’apprendimento è di ottenere l’Amore di Dio,

L’inquinamento mentale causato dalle qualità malvagie e dai pensieri corrotti è responsabile dei vostri turbamenti e agitazioni. Una persona agitata non può neanche dormire profondamente; come può dunque sperimentare la pace? La pace è divina e, per sperimentare questa qualità divina, dovete purificare il cuore, il che significa che dovete stare attenti a non farvi entrare le qualità malvagie. Acquisite il potere di controllare le qualità negative in ogni circostanza; qualunque sia la difficoltà, il problema o la situazione impegnativa che dovete affrontare, occorre che maturiate il potere di impedire l’accesso delle qualità malvagie nel cuore.

alle lezioni, ascoltare gli insegnanti e studiare bene. Se seguite questa procedura corretta, otterrete voti buoni e sarete promossi alla classe successiva. Anche sulla strada spirituale dovreste seguire la procedura giusta. Adhyatma Vidya Vidyanam (l’educazione spirituale è vera educazione). I Eterno Auriga

di raggiungere l’oceano della grazia divina. Voi studiate molte materie come la fisica, la chimica, la matematica, la botanica, l’inglese ecc.; le materie sono diverse ma il cervello che le apprende è lo stesso. Se vi chiedo che cosa state studiando, quali sono le vostre Dicembre 2012

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materie, voi dite fisica, chimica e matematica per prendere un diploma; similmente, potete praticare qualunque disciplina spirituale, ma ciò che dovete ottenere alla fine è il diploma dell’amore. I nove passi della devozione sono i mezzi sacri per ottenere la pace. Essi sono: l’ascolto delle storie di Dio, il canto delle Sue lodi, la contemplazione del Signore, il servizio offerto ai Suoi Piedi di Loto, l’atteggiamento di profondo rispetto verso Dio e la Sua creazione, l’adorazione rituale, l’atteggiamento di servo dedito e fedele verso Dio, l’amicizia con Lui e l’affidamento o resa totale al Divino. Si può seguire una qualunque di queste strade o anche tutte, se possibile; solamente così otterrete la pace. Coltivate l’amore per il Divino; esso vi libererà dall’agitazione fisica e terrena. I sentimenti relativi al mondo vengono e vanno come nuvole passeggere, mentre la pace che viene da dentro è permanente. In effetti, la pace vera è quella che non finisce. Quella che viene e va non è pace reale; quindi cercate di ottenere quella permanente. La Verità è permanente, per cui, al fine di raggiungere Dio, bisogna seguire questo principio permanente della Verità. Se si segue ciò che non dura, non si arriva da nessuna parte. Bisogna mirare a ciò che è vero ed eterno altrimenti non si ottiene la Divinità vera ed eterna.

La spiritualità non conosce paura Cari studenti! Non dovete semplicemente parlare di Sathya, Dharma, Santhi, Prema e Ahimsa (Verità, Rettitudine, Pace, Amore e Non violenza), ma dovete risvegliarli nel 10

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vostro cuore. Uttishtha, Jagratha, Prapya Varannibodhata (Alzatevi, svegliatevi, andate verso le persone nobili e apprendete da loro il segreto per raggiungere la Divinità). Dovete risvegliare i valori di Verità, Rettitudine e Pace che sono sopiti nel vostro cuore. Perché sono sopiti? Lo sono perché voi non li usate in alcun modo; mettete invece in azione tutti i sentimenti e le tendenze inerenti al mondo. Questi valori sono inattivi perché non ne fate uso. Metteteli in azione; allora, tutte le tendenze mondane saranno sottomesse e i valori si risveglieranno. Un leone non ha alcuna paura e cammina maestosamente senza guardare indietro. È per questo che è chiamato re degli animali. Un gigante spirituale è impavido come un leone. Chi ha desideri per le cose del mondo è come una pecora che ha sempre paura. Come sapete, le pecore si seguono l’un l’altra ciecamente; se una cade in un pozzo, tutte le altre la seguono. Voi dovete essere come leoni e non come pecore. Non date spazio al timore; sviluppate coraggio e prodezza senza lasciar alcun margine alla paura. Dheeratvam (l’impavidità) è la caratteristica distintiva di Daivatvam (la Divinità). Voi dovete sforzarvi di salire al livello della Divinità. Non dovete temere alcunché; la paura viene solamente quando in voi c’è qualche mancanza. Dove c’è rettitudine, c’è virtù. Dove c’è virtù, c’è disciplina. Dove c’è disciplina, c’è pace. Invece, dove c’è paura e mancanza di virtù, c’è mancanza di pace. Le virtù sono il fondamento della pace. Voi dovete sviluppare le virtù; è per questo che Hanuman è esaltato continua a pagina 20... Eterno Auriga


Celebrazioni del Genetliaco di Bhagavan SITA RAMA KALYANAM E RATHOTSAVAM

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E GRANDIOSE CELEBRAZIONI per l’87° Genetliaco di Bhagavan sono cominciate il 18 novembre 2012 con il Sita Rama Kalyanam (matrimonio celestiale di Sita e Rama) e il Rathotsavam (festa del carro). Il programma ha preso il via alle 8 con i canti vedici, durati 30 minuti. È seguita la sacra cerimonia del Sita Rama Kalyanam per la gioia dell’enorme folla di devoti riunitasi nel Sai Kulwant Hall.

Il matrimonio celestiale di Sita e Rama. Il Sai Kulwant Hall era addobbato in modo splendido per questo fausto evento e solo per questa occasione, di fronte al Samadhi di Bhagavan, era stato allestito un altare circondato da incantevoli decorazioni floreali. Mentre due sacerdoti recitavano i Mantra vedici, un altro compiva l’adorazione degli idoli e svolgeva rituali come annodare il Kankan (braccialetto) e offrire indumenti alle statue. Il matrimonio divino è terminato alle Eterno Auriga

9,20 con l’offerta del Mangal Sutra (sacro cordino portato al collo dalle donne sposate) all’idolo di Sita, accompagnata dai canti dei sacri Mantra e dalle note benauguranti del Nadaswsaram. Sulle statue di Sita e Rama è stato poi buttato Akshata (il riso santificato). Infine si è svolto il rito dello scambio delle ghirlande, e l’offerta dell’Arati agli idoli ha segnato la conclusione della sacra funzione del Sita Rama Kalyanam. Sono seguiti i Bhajan. Nel frattempo è partita dal salone la processione che portava le statue del Signore Krishna, nonché di Rama, Lakshmana, Sita e Hanuman. Il corteo era condotto dai suonatori di Nadaswaram e dai gruppi di studenti che intonavano inni vedici e cantavano Bhajan. All’arrivo al cancello Gopuram, la statua del Signore Krishna è stata posta su un bellissimo carro che sostava vicino all’ingresso. Dopo l’offerta dell’Arati agli idoli, la processione con il carro si è avviata lentamente verso il Pedda Venkama Raju Kalyana Mandapam (vecchio Mandir, oggi usato per i matrimoni). Le danze degli abitanti del villaggio al ritmo dei tamburi e le varie forme di arte popolare espresse dai devoti hanno aumentato la vivacità devozionale della processione. Enormi folle della popolazione hanno assistito alla grandiosa processione con profonda reverenza. Raggiunto il Pedda Venkama Raju Kalyana Mandapam, il carro con la statua del Signore Krishna è stato posizionato per ricevere l’Arati. La processione con gli idoli di Rama, Lakshama e Hanuman ha poi fatto ritorno al Mandir. Intanto nel Sai Kulwant Hall Dicembre 2012

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i Bhajan erano proseguiti e si sono conclusi alle 10 con l’Arati.

CELEBRAZIONI DELLA GIORNATA DELLA DONNA Solennità e magnificenza hanno segnato la celebrazione della Giornata della Donna a Prasanthi Nilayam il 19 novembre 2012. In questa giornata tutte le consuete attività di Prasanthi Nilayam, a cominciare dalla Suprabhatam del primo mattino e dal Veda Parayanam, come pure il canto dei Bhajan ecc., sono state svolte dalle donne. Il Sai Kulwant Hall, sede della cerimonia, per l’occasione era adornato con grande senso estetico. C’erano speciali decorazioni floreali sul Samadhi di Bhagavan e uno splendido ritratto della Divina Madre Easwaramma era in bella mostra tra ghirlande di fiori. Il programma della Giornata della Donna nel Sai Kulwant Hall è cominciato alle 8 con i canti vedici eseguiti dalle studentesse del Campus dell’Istituto di Anantapur, durati fino alle 8,30. È seguita un’incantevole esibizione della banda di ottoni delle studentesse del medesimo Campus.

Dopo i canti vedici d’invocazione eseguiti dalle studentesse, alcune signore anziane hanno offerto i loro reverenti omaggi al Samadhi di Bhagavan.

Interventi di Due Relatrici

Sono seguiti gli interventi di due relatrici, introdotte da Smt. Chethana Raju, amministratrice fiduciaria dello Sri Sathya Sai Easwaramma Women’s Welfare Trust. La prima a parlare è stata Marianne Meyer, componente del Prasanthi Council dell’Organizzazione Internazionale Sri Sathya Sai. Facendo riferimento a Bhagavan come Incarnazione d’Amore, l’insigne oratrice ha narrato la sua personale esperienza di come Bhagavan le abbia insegnato a espandere il suo amore per esperire l’Amore di Dio. La signora ha esortato tutti a rispondere alla chiamata dall’interno e ispirare gli altri a seguire gli Insegnamenti di Bhagavan. La seconda relatrice, la giapponese Kayoko Hira, ha ricordato il terremoto e lo tsunami che nel marzo del 2011 provocarono il disastro in Giappone e ha raccontato come nelle operazioni di salvataggio e di soccorso intraprese dall’Organizzazione Sai giapponese sia stata percepita la mano invisibile di Bhagavan. Dopo i due interventi, le studentesse della scuola Sri Sathya Sai della Tailandia hanno eseguito una danza popolare al ritmo di un dolce canto, tenendo in mano dei fiori. Tutto il pubblico ha apprezzato l’agile movimento dei piedi e i gesti aggraziati.

Una Toccante Rappresentazione di Musica Devozionale

Esibizione della banda di ottoni da parte delle studentesse del Campus di Anantapur. 12

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L’ultima parte del programma del mattino è stata la musica devozionale presentata dalle devote della Repubblica Dominicana. Eterno Auriga


Rappresentazione di musica devozionale delle devote della Repubblica Dominicana.

Con i cuori colmi di devozione per Bhagavan, le cantanti hanno riempito tutto l’ambiente di fervore attraverso un’interpretazione affascinante e commovente di canti devozionali dedicati a Bhagavan. Sono seguiti i Bhajan delle ragazze del Campus di Anantapur, durante i quali le cantanti e le musiciste dominicane hanno ricevuto in dono capi di abbigliamento.

Distribuzione di Articoli per la Casa Contemporaneamente lo Sri Sathya Sai Easwaramma Women’s Welfare Trust ha

provveduto a distribuire articoli per la casa a donne indigenti. Il programma del mattino è terminato alle 10 con l’Arati dopo la distribuzione del Prasadam a tutti i presenti. Il programma pomeridiano è cominciato alle 16,30 con i canti vedici delle studentesse della scuola media superiore Sri Sathya Sai, proseguiti fino alle 17. C’è stato poi un discorso introduttivo di Smt. Chethana Raju. Soffermandosi sulla grandezza dell’Avatar Sai, Smt. Raju ha detto che Bhagavan si è incarnato sulla terra, priva di pace, per dare all’umanità il messaggio “Ama tutti, servi tutti”. L’uomo – ha affermato – dovrebbe offrire amore e devozione a Dio, al fine di fare l’esperienza del Divino.

Musica Devozionale delle Devote Straniere Dopo l’intervento di Chethana Raju, Maria Jory ha presentato un concerto di pianoforte, accompagnando i canti devozionali di Radha Botofasina. Mentre la prima canzone era incentrata sulla propria esperienza interiore del 1995, la seconda era dedicata a Prema Sai. Infine l’artista ha eseguito un canto affascinante dal titolo “Dov’è Dio?”

Concerto di Musica Devozionale delle Hyderabad Sisters

Distribuzione di utili oggetti per la casa a donne indigenti da parte dello Sri Sathya Sai Easwaramma Women’s Welfare Trust. Eterno Auriga

È seguito un concerto di musica carnatica di grande trasporto, presentato dalle Hyderabad Sisters, Lalitha e Haripriya. Aprendo il concerto con “Vatapi Ganapatim”, il duo ha offerto una ricca esibizione di musica carnatica che ha incantato il pubblico, rafforzando l’atmosfera gioiosa nel salone stracolmo di folla. Dotate di una potente voce, le Hyderabad Sisters hanno fornito assaggi della grande tradizione classica di Dicembre 2012

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musica carnatica, chiudendo il concerto con la composizione “Brahmamokate”. Al termine il duo ha ricevuto congratulazioni ed è stato omaggiato con sari e doni. Sono stati elogiati anche i musicisti che le accompagnavano. Dopo di ciò il Sai Kulwant Hall ha assistito a una splendida esibizione di musica

Le bambine della scuola primaria hanno raccontato la grandezza di Bhagavan nel loro spettacolo “Sai Charitamrutam”.

Esibizione di musica bandistica delle alunne della scuola primaria nella Giornata della Donna. bandistica da parte delle alunne della scuola primaria Sri Sathya Sai di Prasanthi Nilayam.

Sai Charitamrutam: Teatro-Danza Il gran finale delle celebrazioni della Giornata della Donna è stata la rappresentazione danzata “Sai Charitamrutam” (la soave storia di Sai), messa in scena dalle alunne della scuola primaria Sri Sathya Sai. La rappresentazione narrava alcuni fra gli episodi principali della vita di Bhagavan recitati e danzati dalle bambine. Contemporaneamente, sullo schermo, venivano mostrate scene connesse a tali episodi, rafforzando in tal modo l’effetto dell’opera. Le dolci e incantevoli canzoni, i costumi variopinti, la superba recitazione delle bambine, le luci eccellenti, l’ottimo supporto video e le entusiasmanti danze dalla perfetta coreografia hanno reso la 14

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rappresentazione un grande spettacolo. Gli applausi forti e prolungati dei devoti al termine dell’eccellente esibizione sono stati quanto mai eloquenti sulla qualità della rappresentazione. Alla fine le bambine hanno avuto capi di abbigliamento in regalo. Le ragazze della scuola media superiore hanno poi condotto i Bhajan con la loro melodiosa voce, seguiti in coro dai devoti con grande afflato. Infine c’è stata la presentazione di un video in cui Bhagavan canta con la Sua calda voce il Bhajan “Govinda Krishna Jai Gopala Krishna Jai”, che ha concluso felicemente il grande show delle bambine della scuola primaria. Il programma è terminato alle 19,20 con l’Arati.

CERIMONIA DELL’87° GENETLIACO DI BHAGAVAN La mattina del 23 novembre 2012 un’enorme folla di devoti provenienti da ogni parte del mondo si è riunita in un Sai Kulwant Hall splendidamente decorato per partecipare alla grande cerimonia dell’87° Eterno Auriga


Compleanno di Bhagavan. Sul Suo Samadhi c’erano incantevoli decorazioni floreali e sulla destra era posto un ombrello d’argento. Il programma è cominciato alle 8 con i canti vedici.

Un Omaggio Musicale a Bhagavan da Parte degli Studenti Il primo numero è stato un amorevole omaggio musicale degli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai. In apertura gli studenti hanno cantato un pezzo di musica classica carnatica dedicato al Signore Ganesh, dal titolo “Gajavadana Karuna Sadana” (il compassionevole Signore dalla faccia d’elefante) e, a seguire, il canto devozionale “Jai Jai Sai Ram” (gloria a Sai) e “Sai Teri Mahima Apaar” (Sai, la Tua gloria è illimitata). Seppur breve, l’interpretazione degli studenti ha toccato il cuore di tutti, proprio perché eseguita con piena devozione per Bhagavan.

Un Concerto di Musica Classica Carnatica I Malladi Brothers, famoso duo di musica classica carnatica, composto da Sri Sriram Prasad e Sri Ravi Kumar, hanno poi presentato una serie di canti devozionali, tra cui “Bhagavanudu Puttina Panduga” (il Compleanno di Bhagavan), “Nee Namame Madhuram Sai” (Sai, il Tuo Nome è dolce) e “Namostu Sathya Sai Ananda Santhi Pradayee” (reverenti saluti a Sathya Sai, dispensatore di pace e beatitudine), davvero commoventi.

Interventi dell’Ospite d’Onore e di Altri Relatori

A seguire Sri T.K.K. Bhagawat, componente dello Sri Sathya Sai Central Trust, Eterno Auriga

ha accolto l’ospite d’onore, il dottor D.Y. Patil, governatore dello Stato di Tripura. Offrendo copiosi omaggi a Bhagavan, l’insigne oratore ha detto: “Bhagavan ha dedicato tutta la Sua vita alla nostra trasformazione, in modo da poterci elevare spiritualmente. Oggi è, per noi, il giorno dell’introspezione, per poter valutare qual è stato il progresso spirituale.” Indicando gli sforzi compiuti dallo Sri Sathya Sai Central Trust nel promuovere la Divina Missione di Bhagavan, Sri Bhagawat ha osservato che non solo tutte le istituzioni di Bhagavan continuano a funzionare come in precedenza, ma che il Central Trust ha intrapreso numerosi altri progetti a beneficio delle masse. Al riguardo il governatore ha citato il Progetto Acqua Potabile, che ha portato l’acqua a Puttaparthi e ai Mandal di Bukkapatnam al costo di 750.000.000 di rupie e la costruzione di 300 abitazioni per le popolazioni dello Stato di Odisha colpite dall’alluvione. Nell’occasione l’ospite d’onore ha reso noti i rapporti annuali dello Sri Sathya Sai Central Trust e dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai. Il successivo oratore a presentarsi al pubblico è stato il dottor Phil Gosselin dagli Stati Uniti. Raccontando delle celebrazioni del Compleanno di Bhagavan in anni precedenti, ha ricordato come negli anni ‘70 Bhagavan Stesso fosse solito spiegare la bandiera di Prasanthi in cima al Mandir e accettare amorevolmente ghirlande dai devoti. L’insigne relatore ha poi delineato le varie attività di servizio dell’Organizzazione Internazionale Sri Sathya Sai, menzionando in particolare quelle rivolte ai bambini disabili in Bielorussia, le scuole Sri Sathya Sai per l’Educazione ai Valori Umani in Ecuador Dicembre 2012

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e i campi medici in varie parti del mondo. Al termine ha osservato che Bhagavan non è soggetto a limiti di tempo e spazio ed è presente ovunque. Dopo il discorso del dottor Gosselin, l’ospite d’onore, dottor D.Y. Patil, ha annunciato il libro “Sathya Sai Sath Sambhashana”, contenente messaggi di Bhagavan scritti di Suo pugno. Il libro è stato messo a disposizione della grande confraternita dei devoti da Sri Sravan Kumar Wupendrum. Il dottor D.Y. Patil ha poi fatto il suo intervento.

Il dottor D.Y. Patil, governatore del Tripura, mentre si rivolge ai devoti nel Sai Kulwant Hall. Offrendo copiosi omaggi a Bhagavan, l’illustre oratore ha detto di considerare Baba suo Padre e Guru, aggiungendo che qualunque risultato egli abbia conseguito in vita è stato grazie a Baba. Lodando la disciplina e il sistema dei valori dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, il dottor Patil ha osservato che quelli sono gli ideali che le altre istituzioni educative dovrebbero emulare.

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Il Divino Messaggio di Bhagavan Dopo gli interventi, nel salone è stato proiettato il filmato di un Discorso di Compleanno di Bhagavan, durante il quale Egli dice che per il progresso spirituale è necessaria una forte fede. Sottolineando l’importanza della verità nella vita, Bhagavan afferma che l’uomo non deve mai mentire e deve considerare la verità al pari di Dio. Molte persone, Egli dice, si definiscono devoti e intraprendono pratiche spirituali, ma, sfortunatamente, parlano in modo menzognero, il che è un grave errore. Non c’è Dharma più grande della verità, aggiunge Bhagavan, che conclude il Suo Discorso con il Bhajan “Sathya Dharmamu Santhi Premalato Nee Nitya Jivana Yatra Saginchu” (conduci la tua vita con Sathya, Dharma, Santhi e Prema). Ciò che è seguito è stata una grande manifestazione di musica bandistica presentata dagli alunni (maschi e femmine) della scuola primaria Sri Sathya Sai, dalle studentesse del Campus di Anantapur e dagli studenti del Campus di Prasanthi Nilayam. C’è stata poi una breve sessione di Bhajan e, contemporaneamente, i Malladi Brothers hanno ricevuto i complimenti dell’ospite d’onore e al Samadhi di Bhagavan sono stati offerti i dolci di Compleanno per la benedizione. La grande cerimonia è giunta felicemente al termine alle 11 con l’Arati. In occasione dell’87° Compleanno di Bhagavan, a tutti i devoti nell’Ashram è stato offerto un sontuoso pranzo.

Jhoola Mahotsava Un Jhoola (dondolo d’argento) con sopra una bellissima foto di Bhagavan in Eterno Auriga


Il Jhoola Mahotsava nel Sai Kulwant Hall. posizione reclinata, è stato messo su una pedana decorata di fronte al Samadhi di Bhagavan per condurre la cerimonia del Jhoola il pomeriggio del 23 novembre 2012. Il programma è cominciato alle 17,30 con i canti vedici. Dopo trenta minuti di canti i musicisti hanno presentato i loro omaggi musicali a Bhagavan nel sacro giorno del Suo 87° Genetliaco. Per primo si è esibito il noto musicista Pandit Debashish Bhattacharya. Mentre suonava la slide guitar (chitarra suonata con una sorta di ditale che fa scivolare il dito lungo il manico dello strumento), era accompagnato dalla moglie con il tanpura (strumento a corde dal manico molto lungo). Il musicista ha presentato in tutto quattro pezzi, ciascuno dei quali gli ha valso il plauso del pubblico. Al termine del concerto, l’artista è stato omaggiato con uno scialle e altri doni, al pari della moglie e di un’altra artista che lo aveva accompagnato con la tabla. La seconda esibizione è stato un concerto di musica vocale carnatica del noto musicista Sri Abhishek Raghuram, che ha incantato il pubblico con una raffinata interpretazione di composizioni devozionali, regalando un Eterno Auriga

fastoso spettacolo di musica classica. La presenza del Jhoola di Bhagavan degli anni precedenti ha reso più gioioso il pubblico. Al termine dell’esibizione l’artista e i musicisti che lo accompagnavano hanno ricevuto in omaggio uno scialle e altri doni ricordo. Sono seguiti i Bhajan, l’ultimo dei quali, in un video, è stato “Bhaja Govindam Bhaja Govindam”, cantato dalla soave voce di Bhagavan. Dopo la distribuzione del Prasadam e l’Arati, il programma è terminato alle 19,45, segnando la fine della grande cerimonia per il Genetliaco di Bhagavan.

PROGRAMMI MUSICALI E CULTURALI Un Concerto di Musica Devozionale Nel corso dei sette giorni di celebrazioni per il Compleanno di Bhagavan, molti sono stati i programmi di musica e cultura presentati. Il pomeriggio del 18 novembre 2012 Sri Makarand Kalyani, il noto esponente della musica classica dell’Hindustan, ha tenuto un concerto di musica devozionale. In apertura, alle ore 17, il cantante ha eseguito una composizione in lode del Signore Ganesh e ha poi incantato il pubblico per quasi un’ora con una toccante interpretazione di canti devozionali, Bhajan e Abhang (versi) in lingua marathi. L’ottima lirica delle composizioni e la melodia dell’interpretazione, combinate con la dolcezza e la delicatezza della musica, hanno avuto un effetto di rapimento sul pubblico. Al termine del concerto il cantante, così come i musicisti che lo accompagnavano, hanno ricevuto uno scialle e altri doni. Sono seguiti i Bhajan e la distribuzione del Prasadam, dopodiché è stato proiettato un video di Bhagavan che Dicembre 2012

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canta il Bhajan “Prema Mudita Manase Kaho Rama Rama Ram” e i devoti hanno seguito in coro con profondo sentimento. Il programma è terminato alle 18,25 con l’Arati.

Una scena della recita “Il chicco di riso”.

Una splendida danza dei bambini della scuola Sathya Sai tailandese.

Danze dei Bambini della Scuola Sathya Sai Tailandese Il 20 novembre, nell’ambito delle celebrazioni dell’87° Compleanno di Bhagavan, i bambini della scuola Sri Sathya Sai della Tailandia hanno presentato un incantevole spettacolo di danza. I bambini hanno cominciato lo spettacolo alle 17 con “Chern Phra Kwan”, una danza tradizionale delle pianure centrali tailandesi dedicata alla Dea Kwan, che la invita a liberare l’uomo dagli effetti nocivi del male, aiutandolo a diventare un buon essere umano.

Il Chicco di Riso: Teatro-Danza Dopo la danza tailandese, i bambini Bal Vikas di Bali (Indonesia) hanno messo in scena una rappresentazione danzata dal titolo “Il chicco di riso”, che dava rilievo all’insegnamento di Baba di non sprecare il cibo. La storia racconta di uno studente che spreca cibo, senza prestare attenzione ai saggi consigli del suo insegnante. 18

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Quest’ultimo, allora, porta la classe in una risaia e mostra agli studenti quanta fatica richieda produrre cibo. Al ritorno a casa lo studente vede una famiglia povera, che non ha cibo, e questo fatto lo rattrista. Di notte Bhagavan Baba gli appare in sogno, gli mostra un campo inaridito e gli raccomanda di non sprecare il cibo. Il sogno provoca una trasformazione nello studente. La storia semplice, i costumi variopinti, l’eccellente recitazione e le danze emozionanti hanno fatto della recita una rappresentazione di grande effetto.

Un “Medley” di Canti Devozionali L’ultimo numero in programma il 20 novembre è stato un “medley” di canti devozionali offerti a Bhagavan Sri Sathya Sai Baba dai devoti della Repubblica Dominicana. Aprendo l’esibizione con un canto dedicato al Signore Ganesh, i devoti hanno messo il cuore nei toccanti brani, tra i quali “Sadguru Sathya Sai”, “Om Namah Sivaya Om Namah Sivaya”, “Jaya Guru Omkara” e numerosi canti in lingua spagnola. In chiusura hanno eseguito “Sathya Sathya Sai, Sathya Sathya Sai, Sathya Narayana, Sathya Sathya Sai”. Il profondo sentimento di devozione dei cantanti ha caratterizzato tutta l’esibizione e ha pervaso l’intero ambiente di Eterno Auriga


fervore devozionale, trasportando il pubblico su un piano divino. Al termine di questa brillante presentazione di canti devozionali, cantanti e musicisti hanno ricevuto in dono capi di abbigliamento. Poi sono stati eseguiti i Bhajan, l’ultimo dei quali è stato “Sathyam Jnanam Anantam Brahma”, cantato da Baba in un video, che i devoti hanno seguito in coro con profonda devozione. Dopo la distribuzione del Prasadam, il programma si è chiuso alle 18,30 con l’Arati.

L’Oriente Sposa l’Occidente: un Concerto di Sitar e Violoncello Il noto esponente di sitar classico indiano Pandit Subhendra Rao e sua moglie, l’olandese Saskia Rao de-Haas hanno tenuto, il 21 novembre, un brillante concerto. È stato un perfetto mix di musica classica indostana e musica occidentale, con Pandit Subhendra Rao al sitar e la moglie al violoncello, mentre il loro figlio di otto anni li accompagnava al tanpura. La coppia ha prodotto rare gemme di musica strumentale, tra cui due motivi “evergreen”, “Raghupati Raghav Raja Ram” e “Vaishnav Jan To Taine Kahiye”. Al termine del concerto gli artisti hanno ricevuto i complimenti per l’esibizione (rivolti anche al figlio e al musicista che suonava la tabla) e abiti in regalo. È seguito il Bhajan “Madhura Madhura Murali Ghanashyama” cantato dalla dolce voce di Bhagavan. Il programma è finito alle 18 con l’Arati, dopo la distribuzione del Prasadam a tutti i presenti.

Programmi Culturali dei Devoti Giapponesi e Malesi Il 24 novembre 2012, ultimo dei sette giorni dedicati alle celebrazioni per il Eterno Auriga

Compleanno di Bhagavan, i devoti di Giappone e Malesia hanno presentato un affascinante programma culturale. Si sono esibiti per primi i devoti giapponesi, subito dopo la mezz’ora di canti vedici eseguiti dalle 16,30 alle 17. Il primo numero è stato un assolo musicale con il Shakuhachi, tradizionale strumento giapponese fatto con il bambù. Il canto interpretato era Sakura, che è uno dei fiori più amati dai nipponici. È seguita una straordinaria danza classica giapponese, che un ballerino del gruppo ha danzato sulle note di “Gion no Yozakura” (fiori notturni di ciliegio di Gion). Infine otto danzatori hanno eseguito una

Danza tradizionale giapponese. gioiosa danza tradizionale al ritmo del canto “Sakura Sakura”. Indossando fiori sui cappelli, essi hanno offerto fiori di devozione a Bhagavan. Poi i devoti della Malesia hanno recitato l’opera “La più grande eredità”, che illustrava come gli insegnamenti di Bhagavan di amore, sacrificio di sé, rispetto per i genitori e servizio disinteressato uniscano famiglie e persone di fedi diverse e portino un mondo di unità rafforzando il legame d’amore tra uomo e uomo. La storia si dipana attraverso i dialoghi tra cinque amici di Dicembre 2012

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altrettante religioni, uniti però dall’amore per Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, per il cui 87° Compleanno vogliono tenere una rappresentazione. All’inizio essi sono confusi riguardo a ciò che costituisce la vera eredità di Bhagavan, ma alla fine comprendono che il Suo lascito reale sono i Suoi devoti. Al termine della recita i giapponesi e i malesi che hanno partecipato al programma culturale hanno ricevuto i complimenti e indumenti in regalo. Sono seguiti i Bhajan, culminati con il Bhajan di Bhagavan “Subrahmanyam Subrahmanyam”. Il programma si è concluso alle 18,30

Una scena dello spettacolo teatrale “La più grande eredità” recitato dai devoti malesi. con l’Arati dopo la distribuzione a tutti del Prasadam.

...continua da pagina 10 come Santudu, Gunavantudu, Balavantudu, Hanumantudu (avente Pace, Virtù, Vigore e Valore). Qual è il fondamento di tutte le virtù che possedeva? Ecco un esempio. Una volta, le madri del Saggio Agastya, di Hanuman e del Signore Rama parlavano della grandezza dei loro figli. La madre di Agastya disse per prima: “Sapete chi è mio figlio? È quello che ha bevuto tutto l’oceano in un sorso solo; tale è la sua grandezza.” Udendo questo, la madre di Hanuman disse: “Tuo figlio può aver bevuto l’oceano intero, ma mio figlio lo ha attraversato con un salto e ha raggiunto Lanka.” Madre Kausalya intervenne e disse alla madre di Hanuman: “Tuo figlio ha attraversato l’oceano solamente con il potere del Nome di mio Figlio.” Dalla conversazione di queste tre madri si evince chiaramente che Dio è il più grande di tutti. 20

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Agastya poté bere l’oceano grazie al potere di Dio e, in modo simile, il potere del Nome di Rama permise a Hanuman di attraversare l’oceano e raggiungere Lanka. Pertanto, prima di tutto, cantate il Nome di Dio. Niente è più potente del Nome Divino. (Bhagavan ha concluso il Discorso con il Bhajan “Hari Hari Hari Hari Smarana Karo…”) Dal Discorso di Bhagavan nel Sai Kulvant Hall a Prasanthi Nilayam il 26 luglio 1996.

Eterno Auriga


Vivete seguendo gli insegnamenti dei grandi Maestri S O L A M E N T E U N U O M O D I F E D E È L I B E R O D A L L A PA U R A

Incarnazioni dell’Amore Divino!

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ebbene, dal punto di vista fisico, non vi siano differenze fondamentali tra gli esseri umani, nel loro agire, nei pensieri e nei sentimenti si possono constatare molte differenze.

insieme, non è così vario. Questa è una caratteristica significativa della categoria umana. La Verità è una, è oltre la mente e la parola, trascende il tempo e lo spazio. Innumerevoli ricercatori hanno seguito

Tra i cristiani, ci sono molte confessioni i cui membri celebrano il Natale in modi diversi; solamente a Prasanthi Nilayam i cristiani tutti, e uomini e donne di altre fedi, si uniscono per celebrare il Natale. Qui ci sono devoti della Germania, della Russia, dell’Argentina, dell’America e di molti altri Paesi; essi parlano lingue diverse. Prasanthi Nilayam è diventato un mondo in miniatura e tutti lavorano all’unisono.

Ogni nazione è un aggregato di esseri umani. Nelle varie nazioni, le differenze nello stile di vita delle comunità umane sono molto rilevanti anche se il contesto naturale su tutto il pianeta, visto nel suo Eterno Auriga

vie diverse per giungere a conoscenza di questa Verità; tra di loro ci sono differenze notevoli che certamente non influenzano la natura dell’universo. Anzi, queste differenze vanno guardate come stadi Dicembre 2012

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diversi della comprensione del processo cosmico; sono queste ad aver stimolato la ricerca incessante di un principio unificante. La Divinità nel cosmo Il cosmo è una proiezione della Infinita Realtà Eterna non disgiunta da Brahman. Sarvam Vishnumayam Jagat (Vishnu pervade l’intero universo). Quando si riconosce questa verità, appare ovvio il fatto che tutto ciò che si percepisce e sperimenta è una manifestazione del Divino. Ogni albero è un Kalpavriksha (albero che esaudisce i desideri), ogni posto di lavoro è il tempio di Dio. Molti pensano di essere impegnati nella pratica spirituale per ottenere questo senso di unità con il Divino; le varie pratiche spirituali o forme diverse di adorazione possono dare una certa soddisfazione personale, ma non portano all’unione con Dio. Dio non ha bisogno di niente da nessuno, non desidera offerte né se ne compiace. Egli non è diverso da voi; sono le vostre simpatie e antipatie a separarvi da Lui. Quando vi liberate dei desideri e delle avversioni, raggiungete la vostra Divinità inerente. Tutti gli esercizi spirituali che fate, o i rituali che celebrate nell’offrire adorazione, possono servire soltanto a purificare la mente ed eliminare l’ego. Gli esseri umani dovrebbero perseguire l’ideale dell’unità dell’umanità riconoscendo la Divinità che è presente in ogni persona. Dio non è separato da voi; in realtà voi siete divini. Questa convinzione deve crescervi dentro. All’inizio, voi vi considerate dei semplici esseri umani, poi 22

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raggiungete lo stadio in cui comprendete la vostra Divinità potenziale e, infine, arrivate alla Sua manifestazione. Questi tre stadi si possono vedere nella vita di Gesù. All’inizio, Egli disse: “Io sono il Messaggero di Dio”, poi dichiarò: “Io sono il Figlio di Dio”, e, infine, affermò: “Io e il Padre Mio siamo Uno.” Tramite questo processo, Egli raggiunse l’unità con il Divino. Voi dovete iniziare il viaggio verso l’unione con il Divino immediatamente; il tempo non aspetta nessuno. Concentrate tutti i vostri sforzi sul raggiungimento di Dio. Il requisito imprescindibile è l’eliminazione dell’ego senza la quale la beatitudine della divinità non si può sperimentare. Ostentare adorazione non serve; ricchezza, potere e posizione non sono utili nella ricerca spirituale, non possono dare la pace o eliminare la paura che perseguita l’uomo continuamente. Solamente un uomo di fede è completamente libero dalla paura. Quindi acquisite la fede in Dio e conducete una vita diretta verso di Lui. Potete seguire gli studi o le vocazioni senza abbandonare la fede in Dio. Quello che succede ora è che la gente dimentica Dio per inseguire la ricchezza, cerca il cibo (Annam) invece dell’Atma. Quando si porta a manifestazione l’Atma, si ottiene tutto il resto senza grande sforzo. L’uomo che ha raggiunto il Sé ha redento la sua vita, colui che è conscio dei suoi errori è benedetto, colui che vede il bene negli altri lo è altrettanto. Mostrate amore verso tutti. Tutti sono figli dell’unico Dio Persone provenienti da molti Paesi si sono qui riunite; per quale motivo sono Eterno Auriga


venute? Esse non sono desiderose di ricchezza, non rimpiangono le comodità; pur godendo di molte cose a casa loro, non trovano la vera beatitudine che viene solamente dalla realizzazione spirituale. È per questo che sono venute. Voi dovete rivolgere la mente all’Atma. L’Atma è infinito. Dovete liberarvi dei concetti di “mio” e “tuo”; consideratevi figli di Dio che è il Protettore Universale. Tenete a mente queste tre cose: amore per Dio, timore del peccato, osservanza della moralità sociale. Chi non ha amore per Dio commette peccato facilmente e perde tutti i valori morali. L’amore per Dio promuove la paura del peccato e porta a vivere un’esistenza morale. Questi tre princìpi sono come la Trinità Divina e promuovono l’unità tra pensiero, parola e azione. Tutto ciò che è fatto con una purezza simile porta al raggiungimento di Dio. Soprattutto, coltivate l’amore che è quello che vi ha portati qui. Rafforzatelo. L’Amore è Dio; vivete nell’Amore. Voi potete scegliere qualunque forma di adorazione o seguire qualunque sentiero spirituale vi piaccia; tutto ciò che fa gioire il vostro cuore farà piacere a Dio. Seguite i dettami della coscienza, colmate il cuore d’amore e immergetevi nella beatitudine del Divino. Le ricorrenze delle nascite dei santi e dei profeti si commemorano in questi giorni con feste e celebrazioni, ma questo non è il modo di commemorarle: i seguaci dovrebbero vivere secondo gli insegnamenti dei grandi Maestri.

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Voi dovete iniziare il viaggio verso l’unione con il Divino immediatamente; il tempo non aspetta nessuno. Concentrate tutti i vostri sforzi sul raggiungimento di Dio. Il requisito imprescindibile è l’eliminazione dell’ego senza la quale la beatitudine della divinità non si può sperimentare.

Unicità del Natale a Prasanthi Nilayam Il Natale si celebra oggi in molti Paesi. Dovunque, gruppi di persone vanno nelle chiese, ascoltano i sermoni e tornano a casa. In certi posti, la gente non fa altro che mangiare, bere e spassarsela, ma in nessun luogo del mondo si può trovare un Natale celebrato con la solennità e la santità che si respirano a Prasanthi Nilayam. Qui si riuniscono uomini e donne di tutte le nazionalità. Tra i cristiani, ci sono molte confessioni i cui membri celebrano il Natale in modi diversi; solamente a Prasanthi Nilayam i cristiani tutti, e uomini e donne di altre fedi, si riuniscono per celebrare il Natale. Qui ci sono devoti della Germania, della Russia, dell’Argentina, dell’America e di molti altri Paesi; essi parlano lingue diverse. Prasanthi Nilayam è diventato un mondo in miniatura e tutti lavorano all’unisono. Estratto dai Discorsi di Natale di Bhagavan

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31a Convocazione dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai

Acquisite la Laurea in Educare

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A 31A CONVOCAZIONE Annuale dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai (Accreditato come Università) si è tenuta a Prasanthi Nilayam martedì 22 novembre 2012 nel Sai Kulwant Hall alla Divina Presenza. Il cerimoniale si è svolto la mattina fra le 11 e le 12,30. Nella sessione pomeridiana, che è cominciata alle 17, la cerimonia relativa al Premio “Sai Krishna” per l’Eccellenza nella Ricerca e nell’Insegnamento è stata seguita dalla rappresentazione teatrale della Convocazione Annuale, messa in scena dagli studenti dell’Università, che si è conclusa alle 19,30. Qui di seguito i punti salienti degli eventi della giornata.

Convocazione Annuale Quest’anno, la processione cerimoniale è entrata nel Sai Kulkwant Hall alle 11. Essa comprendeva l’ospite d’onore, Dottor Anil Kakodkar, il Professor Homi Bhabha, Presidente del Centro di Ricerca Atomica Bhabha ed ex Presidente della Commissione Indiana per l’Energia Atomica, il Professor J. Shashidhara Prasad, Vicerettore, gli ex Vicerettori, i Membri del Comitato dei Fiduciari, il Comitato di Gestione e il Consiglio Accademico. Il corteo era condotto dalla banda di ottoni dell’Istituto, seguita, ai due lati del Segretario che reggeva il bastone cerimoniale, da due studenti che ne portavano le insegne. In apertura, il vicerettore ha invocato le benedizioni del Magnifico Rettore Fondatore, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Il segretario, 24

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dottor Naren Ramji, ha quindi ufficialmente dato il benvenuto all’ospite d’onore ponendogli al collo una ghirlanda. I lavori della Convocazione sono cominciati con il canto di inni vedici eseguiti dagli studenti. Successivamente, il vicerettore ha pregato il Magnifico Rettore Fondatore, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, di dichiarare aperta la Convocazione. Ciò è avvenuto con la diffusione della voce di Bhagavan.

Discorso d’Apertura del Vicerettore Offrendo i suoi reverenti omaggi ai Piedi di Loto di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, il vicerettore ha osservato che la presenza di Bhagavan potrebbe essere interpretata come preparazione dei Suoi figli a lasciare i portoni di questo sacro Istituto, da Lui fondato, per portare nel mondo il Suo messaggio d’amore.

Ha quindi offerto un caloroso e affettuoso benvenuto all’ospite d’onore, dottor Anil Kakodkar. Il vicerettore ha poi messo in evidenza i progressi compiuti dall’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai (SSSIHL) nel precedente anno accademico (2011/12). Ciò ha incluso nuove infrastrutture (nuovi edifici e spazi aperti nei campus di Prasanthi Nilayam e Anantapur), nuovi programmi accademici e l’inaugurazione del quarto campus dello SSSIHL a Muddenahalli, nel Karnataka. Egli ha messo in luce la ricerca collaborativa fra l’SSSIHL, l’Istituto Superiore Sri Sathya Sai di Scienze Mediche (SSSIHMS) e la F.D.A. (Gestione dell’Alimentazione e dei Farmaci) degli U.S.A. per migliori diagnosi su pazienti con malattie terminali e anche

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il nuovo Laboratorio di Coltura Cellulare dei Condrociti (cellule cartilaginee – N.d.T.) nello SSSIHMS. Quest’ultimo esaminerà le possibilità di colture cellulari di condrociti nel trattamento delle insufficienze cartilaginee del ginocchio, in modo da aiutare i pazienti a evitare interventi chirurgici di sostituzione articolare, nonché a valutare conseguenze e costi ad essa associati. Ha quindi sottolineato i principali dati statistici dell’Università, come il rapporto studenti-insegnanti allo SSSIHL pari a 8:1 (rispetto al 30:1 per le istituzioni indiane di grado “A” ), l’aumento ogni anno di pubblicazioni sulla ricerca e la crescente qualifica del corpo docente (oltre il 60% degli insegnanti dello SSSIHL ha ora il dottorato di ricerca). Ponendo l’accento sul Corso Estivo su Cultura e Spiritualità Indiane, tenutosi nel mese di giugno del 2012, il vicerettore ha ribadito come l’Istituto abbia proseguito il suo impegno nel trasmettere agli studenti un’istruzione integrale basata sui Valori (com’è stata concepita da Bhagavan Baba), assieme allo sviluppo dell’eccellenza accademica.

Diplomi di Laurea e Medaglie d’Oro ai Laureandi Facendo seguito al discorso introduttivo del vicerettore, Sri G.S. Srirangarajan, Supervisore agli Esami, ha presentato i laureandi al Magnifico Rettore, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, per l’assegnazione dei diplomi di laurea agli studenti e il vicerettore ha presieduto il loro solenne impegno. Sono state quindi consegnate le medaglie d’oro agli studenti meritevoli. Quest’anno, 457 studenti hanno conseguito il diploma di laurea, 22 le medaglie d’oro e tre ricercatori il dottorato di ricerca. Eterno Auriga

Discorso di Convocazione dell’Ospite d’Onore Tenendo il suo discorso di Convocazione, l’ospite d’onore, dottor Anil Kakodkar, ha sottolineato che questa Istituzione ha una solida base spirituale e un’attenzione al sociale che hanno permesso agli studenti, proprio mentre hanno raggiunto nuovi traguardi in termini di istruzione superiore, di rimanere radicati in India e nel suo sistema di valori.

L’ospite d’onore, dottor Anil Kakodkar, mentre tiene il discorso di Convocazione. L’oratore si è congratulato con i laureandi e ha consigliato loro di entrare a far parte del processo di costruzione della nazione poiché l’istruzione ha dato loro la facoltà di essere una grande forza costruttiva atta a stimolare la crescita complessiva della nazione nel suo insieme. Facendo riferimento alle sfide che la nazione ha di fronte, il dottor Kakodkar ha evidenziato il fatto che una rapida crescita economica dovrebbe anche ridurre le disparità in modo da non causare frustrazione nei giovani, cosa che potrebbe essere difficile da contenere. Soffermandosi su un nuovo stratagemma del modello educativo, l’illustre oratore ha sottolineato la necessità di creare un ambiente di apprendimento Dicembre 2012

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olistico, rendendo l’istruzione incentrata sugli studenti, e la rapida applicazione delle nuove conoscenze per muoversi verso una migliore qualità di vita. La ricerca nelle università, ha detto, dovrebbe mirare ad ampliare le frontiere della conoscenza, nonché a migliorare le tecnologie per uno sviluppo a trecentosessanta gradi. Ha poi esortato gli studenti a mantenere lo spirito di fiducia e a contribuire in modo sostanziale alle proprie radici, alla società circostante, alle istituzioni che li hanno cresciuti e alla nazione in generale. È questo spirito di fiducia, ha continuato, e il desiderio di aiutare gli altri che non sono stati così fortunati o non hanno avuto successo come noi che potrebbe rendere questo mondo un posto migliore.

Discorso di Benedizione del Magnifico Rettore Fondatore È seguito il Discorso di Benedizione del Magnifico Rettore Fondatore, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, che ha sottolineato che sono solo Sathya e Dharma ad avere la forza di proteggere il mondo. Egli ha esortato gli studenti a comprendere appieno la sacralità della cultura di Bharat, a servire disinteressatamente la società e a guadagnarsi un buon nome. Affermando che gli studenti sono la Sua unica proprietà, Bhagavan ha detto loro che l’istruzione non serve soltanto per guadagnarsi da vivere, ma serve per la vita. Ha continuato dicendo che centinaia di migliaia di studenti hanno ricevuto diplomi di laurea ogni anno, ma ciò che essi devono acquisire è la laurea in Educare e manifestare la loro innata divinità. La benedizione divina, seguita dall’inno nazionale e dall’Arati, ha segnato la fine della cerimonia della 31a Convocazione Annuale. 26

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“Premio Sai Krishna” per la Ricerca e l’Insegnamento La sessione pomeridiana è cominciata con l’annuale cerimonia del “Premio Sai Krishna” per la Ricerca e l’Insegnamento. Tale premio è stato istituito per riconoscere e onorare i migliori ricercatori e insegnanti SSSIHL dell’anno. Il premio si alterna ogni anno tra i migliori ricercatori e i migliori insegnanti. Esso consiste in un certificato, un ricordo e un premio in denaro di 25.000 rupie.

Quest’anno i premi riguardavano l’eccellenza nell’insegnamento. Sri G.S. Srirangarajan, Supervisore agli Esami, è stato il maestro di cerimonia. Egli ha spiegato che Bhagavan Baba ha paragonato gli insegnanti a serbatoi e gli studenti ai sottostanti rubinetti. Nel sistema educativo integrale basato sui valori come quello nell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai (SSSIHL), il ruolo dell’insegnante va oltre l’insegnamento, la ricerca e le responsabilità amministrative che ne derivano. Egli ha detto che esso si estende oltre le pareti dell’aula e richiede tempo e attenzione da parte dell’insegnante per lo sviluppo a trecentosessanta gradi della personalità degli studenti, per quanto riguarda il controllo fisico, mentale, intellettuale, emotivo, psicologico e spirituale. I destinatari del premio 2012 per il miglior insegnante, provenienti dai Campus di Anantapur, Brindavan e Prasanthi Nilayam, sono sati selezionati sulla base di una valutazione complessiva della loro prestazione nell’insegnamento, nel tutoraggio e nella partecipazione alle attività cocurricolari del sistema educativo integrale dell’Istituto. A.P. Misra, ex giudice della Corte Suprema dell’India e membro dell’Istituto d’Istruzione

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Superiore Sri Sathya Sai (Ente Pubblico di Beneficienza), ha quindi consegnato i premi. I vincitori sono stati:

1. Per il Campus di Anantapur: la signora U. Suma, professore aggiunto, Dipartimento del Commercio. 2. Per il Campus di Brindavan: Sri Ruchir Desai, professore aggiunto, Dipartimento del Commercio. 3. Per il Campus di Prasanthi Nilayam: il dottor R. Gowri Shankar, professore aggiunto, Dipartimento di Fisica.

Divya Yatra: Recita di Convocazione Ha fatto seguito l’annuale Recita della Convocazione, presentata dagli studenti dell’SSSIHL. Quest’anno si intitolava “Divya Yatra” (Viaggio Divino). La commedia ha usato la metafora di un viaggio in treno per illustrare il viaggio della vita umana.

La scena iniziale mostrava alcuni passeggeri che siedono nello scompartimento di un treno nella stazione di una città. Al termine del viaggio, essi raggiungono la stazione di Shanti Kunj (la dimora della pace), facendo tappa a Daulat Nagar (luogo della ricchezza), a Parivartan (luogo della trasformazione) e Imtihan Ganj (luogo della prova).

Ogni stazione (e fra loro le trame e sottotrame) simboleggiava le varie prove (sotto forma di tentazioni mondane) che un uomo generalmente incontra nel viaggio spirituale e come dovrebbe trascendere tali tentazioni per raggiungere la pace suprema, ultimo obiettivo del viaggio terreno dell’uomo.

Una scena della commedia “Divya Yatra”. La commedia ha messo in luce gli Insegnamenti di Bhagavan secondo cui l’uomo dovrebbe avere “meno bagagli per più comodità”, vale a dire che dobbiamo abbandonare il bagaglio dei nostri desideri al fine di rendere comodo il viaggio della vita. In conclusione, essa ha mostrato che coloro che hanno piena fiducia in Dio possono raggiungere la loro destinazione finale, che altro non è che lo Sri Sathya Sai Prasanthi Nilayam. La presentazione includeva episodi retrospettivi della vita di Rama, Krishna e Gesù. La realistica rappresentazione di un viaggio in treno (comprendente una sceneggiatura con un treno, una stazione e relativi arredi di scena), l’eccellente recitazione, i veloci cambiamenti di scenario, i canti appropriati e l’ottima regia hanno reso la commedia una presentazione di grande effetto. Al termine, sono stati offerti doni ai partecipanti. A ciò sono seguiti i Bhajan e la distribuzione del Prasadam. Il canto di Bhagavan del Bhajan “Prema Mudita Manase Kaho Rama Rama Ram” è stato seguito, alle 19,30, dall’Arati.

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Effulgenza della Gloria Divina FRA MIGLIAIA DI DEVOTI

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e mie condizioni di salute si stavano deteriorando a causa della perdita di appetito, della perdita di peso e di un dolore persistente all’addome e altre circostanze debilitanti. Un giorno, avvertii improvvisamente un dolore acuto, in modo particolare sul lato destro del corpo. Fino allora, mi ero curato da solo ed essendomi ricordato che dovevo partire per Puttaparthi per partecipare di lì a poco al Compleanno di Baba, mi precipitai dal nostro medico di famiglia e intimo amico, dottor K.V. Kameswara Rao. Egli mi visitò e, rimproverandomi per la mia negligenza, mi indirizzò all’istituto del dottor Kakarla Subba Rao per sottopormi ai raggi X. Mi fecero bere il bario ed effettuarono i raggi X in tre diverse posizioni. Poiché il giorno successivo era domenica, mi chiesero di ritirare le lastre dei raggi e il referto medico il lunedì. Quel pomeriggio, il medico mi telefonò al mio ufficio, informandomi di aver avuto un consulto presso l’istituto dei raggi X e mi consigliò di chiedere un permesso dal lavoro di dieci giorni, di restare a letto a casa, aggiungendo che egli sarebbe venuto da me in serata per consigliarmi sul tipo di cura da seguire. Gli obbedii incondizionatamente per quanto riguardava il permesso dal lavoro. Dopo esser tornato a casa dall’ufficio, pensai che avrei potuto cominciare la cura dopo il mio rientro da Puttaparthi. Preparai quindi il bagaglio per il viaggio e corsi alla 28

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fermata dell’autobus. L’indisposizione fisica, associata all’estenuante notte di viaggio lungo le strade accidentate, mi avevano provocato una spossatezza che mi faceva tremare. Quando, il mattino dopo, raggiunsi Puttaparthi, riuscii in qualche modo a prepararmi, a indossare fazzoletto e distintivo e ad attendere in piedi il Darshan di Baba. Il Mandir era in fase di rinnovamento. Circa venticinque volontari, coordinati con i muratori, erano impegnati nella demolizione di muri, colonne e tettoie per il sole con scalpelli e martelli, sotto la supervisione di un architetto, secondo il progetto della facciata approvato da Baba. Proprio in quel momento Baba, che era già sulla veranda, guardò verso di me con un cordiale sorriso e chiamando Praphul Patel (Hyderabad), dette alcune istruzioni indicando me e Khialdas. Patel ci fece segno di andare da lui. Quando mi incamminai verso la veranda, Baba fece alcuni passi in avanti e si fermò davanti a me. Io Gli toccai i Piedi e, non appena mi alzai, Egli sussurrò: “Andate di sopra anche voi.” Mi incamminai svelto e sospinsi gli altri sui gradini che portavano al piano superiore. Quando raggiungemmo la stanza di Baba, Patel disse: “Swami ha disposto che tre di noi demoliscano la tettoia parasole all’esterno della Sua stanza.” Chiudemmo le finestre per evitare che la polvere entrasse nella Sua stanza e scendemmo verso la tettoia, ognuno con un martello. Fino allora avevo dovuto tenere il martello con la mano Eterno Auriga


sinistra. Se Baba mi avesse detto il motivo per cui dovevamo andare al piano superiore, mi sarei scusato spiegandoGli che la mia mano destra era dolorante. Inoltre, Patel disse che Baba aveva dato categoriche direttive di ultimare il lavoro entro le undici, prima che cominciassero i Bhajan. Pregai intensamente che Baba venisse su a vedere a che punto fosse il lavoro in modo che sapesse della mia debolezza nel maneggiare il martello con la mano destra e mi desse il Prasadam per alleviare il mio malanno. Non potei aiutare gli altri due nel compito assegnato. Lentamente la mia mano divenne ferma e forte e, dimenticando tutto il dolore, cominciai a martellare con perizia e sicurezza. Finimmo il lavoro ben prima delle undici. Baba aprì la finestra e ci disse di entrare. Andammo dentro tutti e tre e restammo con le mani giunte. C’erano pezzi di verde “Pista Burfi” in un vassoio sul tavolino. Baba non mangiava dolci. Qualunque cibo fosse mandato a Baba, Egli lo donava ai devoti e ai ragazzi del Pathashala. Ne prese un pezzo e lo diede a Patel, dicendo: “Pakoda! (Frittella indiana – N.d.T.) Hai fatto un buon lavoro. Prendi questo e vai.” Patel toccò i Piedi di Baba, fece la riverenza, prese il dolce e se ne andò. Poi Baba ne diede un po’ in mano a Khialdas e gli disse: “Anche tu hai fatto un buon lavoro, Bonda! (Altro tipo di frittella indiana – N.d.T.) Prendilo e vai.” Anch’egli fece come gli era stato detto e andò via. Entrambi erano persone massicce. Questo era il motivo per cui Baba li aveva chiamati con quei nomignoli ed essi erano contenti di essere chiamati così da Lui. Baba, allora, mi chiese di sedermi. Prese un pezzo di Eterno Auriga

Burfi e lo ruppe a metà. Me ne dette una e disse: “Mangia questo. È per il dolore alle braccia.” Mangiai. Egli me ne diede poi un altro piccolo pezzo, dicendo: “Questo è per il tuo malessere generale; mangialo.” Obbedii. Mi dette quindi il pezzo restante, dicendo: “È per il tuo dolore alla milza. Con questo ho guarito tutto.” Con il dolce ancora in bocca, mi prostrai davanti a Lui, poi andai giù, dissi ai miei colleghi che cosa era accaduto e sedetti per i Bhajan che sarebbero cominciati di lì a poco. Tornai a Hyderabad dopo una settimana. Il dottor Kameswara Rao venne a casa mia il giorno successivo. Mi mostrò le lastre dei raggi X per convincermi dell’entità dei danni alla milza. Io gli parlai della mia esperienza a Puttaparthi. “Puoi parlarmi di Baba e dei Suoi miracoli più tardi. Ora ascolta il medico. Se non ti ricoveri immediatamente all’ospedale, sarai tu stesso la causa della tua morte. Non posso usare parole più tenere”, fu il suo avvertimento. “Va bene. Stabilirò un giorno favorevole in cui tu mi accompagnerai in ospedale”, replicai ridendo. Egli se ne andò, seccato di me e della mia follia. Tutto ciò spiega solo il suo amore per me, ma sono trascorsi ventidue anni, eppure quel giorno favorevole non è venuto. Ho riportato questo episodio proprio per dirvi del tocco materno infinitamente divino di Baba allorché loda o rimprovera, e non per ritrarre me stesso come un grande devoto a cui Baba ha salvato la vita. Dopotutto, io non sono un VIP né la mia vita è così preziosa. – Tratto da “Love is My Form” di B.V. Ramana Rao Dicembre 2012

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AKHANDA BHAJAN MONDIALE

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’AKHANDA BHAJAN MONDIALE è un evento di grande significato spirituale, durante il quale milioni di devoti in tutto il mondo cantano ininterrottamente per 24 ore le glorie di Dio, colmando l’intero ambiente di sacre vibrazioni del Nome Divino. Quest’anno, l’Akhanda Bhajan a Prasanthi Nilayam si è svolto dal 10 all’11 novembre. Il luogo è stato il Sai Kulwant Hall che era stato elegantemente decorato per questo importante evento. C’erano speciali decorazioni floreali sul Samadhi di Bhagavan e, sul palco, era stata posta una magnifica poltrona per Lui con al di sopra un ombrello d’argento. L’Akhanda Bhajan è cominciato alle 6 con una preghiera al Signore Ganesh, dopo un’ora di canto dei Veda. I cantori del Mandir Bhajan e le studentesse del Campus di Anantapur dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai hanno alternativamente guidato i Bhajan per le prime tre ore, dalle 6 alle 9, che tutti i devoti nel salone hanno seguito in coro con grande devozione. L’Ashram, l’ospedale e lo staff della mensa e altri gruppi di devoti hanno condotto i Bhajan per tutta la notte. La mattina è stata eseguita la Suprabhatam dalle 5 alle 5,15. Successivamente, gli studenti di Prasanthi Nilayam, i cantanti del Mandir Bhajan e le studentesse del Campus dell’Istituto di Anantapur hanno guidato i Bhajan che sono continuati fino alle 18 dell’11 novembre. Il gran finale dell’Akhanda Bhajan sono stati i 30

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Bhajan “Manasa Bhajare Gurucharanam” e “Subrahmanyam Subrahmanyam” eseguiti dall’aurea voce di Bhagavan. L’Akhanda Bhajan è giunto a felice conclusione alle 18 con l’Arati. Al termine, è stato distribuito all’intera assemblea di studenti e devoti il Prasadam di riso al tamarindo e riso dolce. DEEPAVALI E NUOVO ANNO DEL GUJARAT Un grande numero di devoti, compresi i bambini Bal Vikas, sono giunti dal Gujarat per celebrare la festività di Deepavali e il Nuovo Anno del Gujarat nel sacro suolo di Prasanthi Nilayam. Il 13 novembre 2012, hanno contrassegnato le celebrazioni di Deepavali un eccellente programma culturale e un grande spettacolo di fuochi d’artificio. Subito dopo il canto dei Veda, il programma culturale è cominciato alle 16 con il canto di preghiera in sanscrito al Signore Ganesh “Gajananam Siddhinatham” (Ganesh, Colui che elargisce il successo) eseguito dalle ragazze del Gujarat. Ha fatto seguito la danza “Hanuman Chalisa” (una composizione dedicata ad Hanuman). Mentre venivano cantati i versi dell’“Hanuman Chalisa” che descrivevano le gloriose azioni di Hanuman, le ragazze Bal Vikas di Navsari, Gujarat, recitavano adeguate scene con un’elettrizzante danza. Ha fatto seguito il concerto musicale dei famosi cantanti Sri Anandam Sharma e Kumari Priti Sharma. Con i loro canti devozionali dedicati a Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, il Eterno Auriga


Grande Spettacolo di Fuochi d’Artificio

Le ragazze Bal Vikas di Navsari mentre eseguono la danza “Hanuman Chalisa”

duo ha rapito gli spettatori, per circa 45 minuti con la devozione, la melodia e la musica del loro concerto. Cominciando con il canto “Subah Sham Ko Hoti Dekho Sai Ki Jaikar Hai” (il Nome di Sai è acclamato da mattina a sera), essi hanno concluso il concerto con il Kirtan “Sai Narayanaya Namah, Parthi Narayanaya Namah” (rispettosi omaggi a Sai, Signore di Puttaparthi). Al termine, gli artisti sono stati entrambi omaggiati con uno scialle ciascuno e doni. Scialli e doni sono stati anche regalati agli artisti che avevano fornito l’accompagnamento musicale. Successivamente, si è svolta una breve sessione di Bhajan. Il programma è giunto al termine alle 18 con l’Arati, dopo la distribuzione a tutti del Prasadam. Dopo la conclusione del programma nel Sai Kulwant Hall, per contrassegnare la celebrazione di Deepavali secondo la tradizione stabilita da Baba, c’è stato un magnifico spettacolo di fuochi d’artificio vicino allo Yajur Mandir, dimora di Bhagavan.

La sera del 13 novembre 2012, la celebrazione di Deepavali a Prasanthi Nilayam è stata contrassegnata da un grande spettacolo di fuochi d’artificio assieme a un magnifico spettacolo musicale e culturale nello Stadio Sri Sathya Sai Hill View. Il programma è cominciato alle 18,45 con il canto degli inni vedici eseguito da un gruppo di studenti nello Santhi Vedika, dove era stata collocata una splendida poltrona per Bhagavan. Lo spettacolo di fuochi d’artificio è cominciato con forti scoppi di petardi nella zona dell’esibizione dopo che due studenti erano saliti sul palco e avevano offerto i loro riverenti omaggi a Bhagavan. In questo spettacolo pirotecnico ben programmato, gli studenti avevano preso posizione con un ingente quantitativo di fuochi d’artificio, che comprendevano petardi, fontanelle pirotecniche, razzi ecc. L’intero stadio e il cielo notturno si sono illuminati di petardi, razzi multicolori e fontanelle pirotecniche che gli studenti accendevano nella zona dell’esibizione, la Collina di Hanuman, sulla destra dello stadio

Lo spettacolo di fuochi d’artificio allo Stadio Sri Sathya Sai Hill View. Eterno Auriga

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e in altre favorevoli postazioni. Mentre si svolgeva lo spettacolo, prima gli studenti della Scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai hanno eseguito una vigorosa danza, poi quelli del Sathya Sai Mirpuri College of Music hanno fatto la loro presentazione musicale e, in ultimo, gli studenti del Campus dell’Istituto di Prasanthi Nilayam hanno presentato un emozionante pezzo strumentale. Questo grande spettacolo è continuato per circa un’ora, riempiendo il cuore degli studenti e dei devoti di ricordi del grande spettacolo di fuochi d’artificio svoltosi allo Stadio il 5 novembre 2010, alla Divina Presenza di Bhagavan. Una fragorosa esplosione di petardi ha contrassegnato il finale dell’esibizione. Il programma si è concluso alle 20 con l’Arati.

Giornata del Nuovo Anno del Gujarat Il programma della Giornata del Nuovo Anno del Gujarat comprendeva tre temi: un canto, una danza e una commedia. Il programma è cominciato alle 17 del 14 novembre 2012 con il canto “Sai Naam Ki Mahima” (la grandezza del Nome di Sai) splendidamente eseguito dalle ragazze del Gujarat. Ha fatto seguito la danza dedicata al Signore Siva. L’intero Sai Kulwant Hall risuonava del canto Om Namah Sivaya quando le ragazze Bal Vikas di Umber, Gujarat, hanno danzato al ritmo di questa magnifica canzone. L’ultima esibizione del programma è stata la commedia “The Heaven of Freedom” (il paradiso della libertà) presentata dagli studenti della Scuola Sri Sathya Sai di Surat, che è cominciata con una danza sulla melodia del famoso canto patriottico “Yeh Bharat Desh Hai Mera” (questo è il mio Paese, l’India). 32

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Una scena della commedia “Il Paradiso della Libertà”. La commedia illustrava l’ideale e i valori che hanno caratterizzato la lotta per la libertà dell’India condotta dal Mahatma Gandhi, da Subhash Chandra Bose, da Sardal Patel, da Sarojini Naidu e altri grandi leader. Tuttavia, la commedia ha messo in luce il fatto che, purtroppo, questo ideale e i valori hanno subìto un declino e il Paese è venuto a trovarsi in una spiacevole situazione. Al termine della commedia è stata ascoltata una registrazione audio di una poesia cantata da Bhagavan che illustra come il ripristino di valori come Sathya, Dharma, Santhi, Prema e Ahimsa, così come propugnati da Bhagavan, possano mostrare la via per uscire da tale difficile situazione. La commedia ha efficacemente posto in luce il messaggio secondo cui la via di Sai è l’unica che possa realizzare il paradiso della libertà. Il tema patriottico, gli eccellenti dialoghi, le emozionanti danze e la buona recitazione degli studenti hanno fatto della commedia un’eccellente presentazione. Al termine sono stati donati abiti agli attori. Sono quindi seguiti i Bhajan. Il programma è giunto a conclusione alle 18,15 con l’Arati, dopo la distribuzione a tutti del Prasadam.

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Chinna Katha

La Grazia di Dio Accettando il Suo Comando

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N GIORNO, sulla strada verso il Vaikuntha, il Saggio Narada incontrò un asceta che era impegnato in una penitenza. L’asceta domandò a Narada: “Swami! Tu stai andando verso il Vaikuntha, non è così? Chiedi, per favore, al Signore Vishnu quando la mia penitenza mi permetterà di giungere al Vaikuntha.

L’asceta chiese a Narada di trasmettere la sua preghiera al Signore Narayana.

Signore Narayana. Pensando così, ritornò a Bhu Loka (la Terra) e disse all’asceta che il Signore Narayana aveva espresso com’egli poteva giungere al Vaikuntha. L’asceta non mostrò alcuna delusione, ma, al contrario, saltò di gioia nel sentire ciò che Narada gli aveva detto e perse la coscienza del corpo. Improvvisamente, il Signore Narayana si manifesto in quel luogo, e disse all’asceta: “Ti concedo il Vaikuntha in questo stesso istante.” Udendo queste parole del Signore Narayana, l’asceta Gli disse: “Swami! Avrei preferito aspettare tante vite quante sono le foglie su questo albero, come hai detto al Saggio Narada. Non voglio che le Tue parole sembrino false.” Allora, il Signore disse: “Poiché hai accettato prontamente il Mio comando, ti libererò subito dal ciclo di nascita e morte e ti concedo la liberazione in questo stesso momento.” Coloro che accettano gioiosamente e con fede il comando di Dio, sicuramente guadagneranno la Sua grazia.

Al tuo ritorno dal Vaikuntha riferiscimi, per cortesia, la risposta del Signore Vishnu.” Raggiunto il Vaikuntha, Narada incontrò il Signore Narayana. Dopo averGli offerto adorazione con la dovuta ritualità, Narada Gli espose quanto domandato dall’asceta incontrato lungo la strada. Il Signore Narayana disse: “Narada! Digli che può trovare l’ingresso al Vaikuntha dopo aver fatto penitenza per tante vite quante sono le foglie dell’albero sotto cui egli sta compiendo la penitenza.” Narada pensò che l’asceta si sarebbe sentito molto triste, deluso e avvilito nel venire a sapere ciò che aveva detto il Eterno Auriga

Il Signore Narayana si manifestò di fronte all’asceta e gli concesse all’istante il Vaikuntha. Dicembre 2012

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Sri Sathya Sai General Hospital Prasanthi Nilayam – 515134

Email: hrmgh@sssihms.org.in, Phone 08555-287256, Fax: 08555-289409 Applications are invited for the following posts

Consultant / Senior Resident in the Department of OBGY Qualification: MBBS + MD / DGO preferably with minimum 3 years of experience in the Department of OBGY.

Consultant in the Department of General Surgery Qualification: MS / DNB in General Surgery, preferably with minimum eight years of experience in the Department of General Surgery. Apply to the Medical Superintendent, Sri Sathya Sai General Hospital, Prasanthi Nilayam, with full bio-data and a photograph immediately.

– Medical Superintendent

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Sri Sathya Sai General Hospital

Whitefield main road, Whitefield, Bengaluru – 560066 Email: hr.ghwfd@sssihms.org.in, Phone 080-28452330 Applications are invited for the following posts 1. Senior Resident – Obstetrics and Gynaecology No of vacancies: 1. Qualification: MBBS + MD / DNB. Minimum Experience: One year and above in a recognised Institution. Basic pay ` 25,350 + allowances 2. Senior Resident – Obstetrics and Gynaecology No of vacancies: 1. Qualification: MBBS + Diploma (DGO). Minimum Experience: One year and above in a recognised Institution. Basic pay ` 21,000 + allowances 3. Senior Resident – Paediatrics No of vacancies: 1. Qualification: MBBS + MD / DNB / Diploma (DCH). Minimum Experience: One year and above in a recognised Institution. Basic pay ` 25,350 / 21,000 + allowances Apply to the Human Resource officer with full bio-data and photographs immediately by courier or post or email to the address mentioned above. Medical Superintendent

NUOVI ARRIVI

1. Sri Shirdi Sai Baba Katha Sri Sathya Sai Baba Katha – Rs 20/- formato 1/8 / 88 pagine / 110 gr. – Libro di preghiere di Smt. Malati Patel – disponibile in Inglese, Telugu e Gujarati. 2. Sathya Sai Sath Sambhashana – (Rilegatura robusta con sovracopertina). Scansione di pagine dei messaggi manoscritti in Telugu di Bhagavan su vari argomenti, in carta patinata con fotografie a colori di Sai Baba. Dimensione cm. 21,5x28,5 / 140 pagine / 1115 gr. Redattore Sri Sravan Kumar Wupendrum. a. Con traduzione in Inglese – Rs 720/b. Con versione stampata in Telugu di pagine scansionate – Rs 720/3. Sruti – Sanscrito-Inglese – Rs 45/- Ed. Riveduta. Formato 1/16 / 494 pagine / 300 gr. / Canti vedici come programmato per il Mandir. 4. Highway To Heaven Game Board – Rs 200/- “Snake and Ladder”: gioco sui Valori Umani con scatola / 900 gr. / del dottor Nivedita Singh Altri nostri titoli in inglese formato 1/8 Titolo Prezzo Rs Pagine Categoria Autore/redattore

Detti con

210 Divine Inspiration 45 Sasidhar Siddabattuni storie morali Adi Shankara’s Suresh Rao Savkur 45 Insegnamenti 188 Bhaja Govindam Sai The Ultimate 30 80 Malati Subramanian Esperienze A Scientist 96 25 K.V. Krishnamurthy Esperienze Discovers Divinity Cosmic Consciousness 75 500 Insegnamenti Anil Kumar Kamaraju Per ordini, siete pregati di contattare lo Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division, Prasanthi Nilayam – 515134, A.P. India (Ph.: 08555-287375, email: orders@sssbpt.org). L’imballaggio e le spese postali sono extra.


Conoscete la vostra Realtà Il Divino non è qualcosa di diverso o separato da se stessi. Sebbene si sia identici al Divino, i neri mantelli di Raga (attaccamento) e di Dwesha (odio) avvolgono l’essenza divina dell’uomo e gli impediscono di comprendere la sua intima Realtà. L’unica verità che l’uomo deve scoprire è la verità su se stesso. Tutte le Sadhana praticate hanno lo scopo di rimuovere il velo che cela nell’uomo tale Realtà. Tuttavia, qualsiasi Sadhana o ricerca si possano effettuare per qualunque periodo di tempo, non saranno di alcuna utilità se la mente non è pura. – Baba

Italian edition of Sanathana Sarathi


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