Eterno Auriga
Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità verità
MARZO
rettitudine
2013
© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia
pace
amore
non violenza
“Qualunque cosa facciate, dovete sempre ricordare due cose: Dio è verità e la morte è certa. Nessuno può sfuggirle. Perciò, che cosa dovreste sempre tenere a mente? Non guardate i difetti degli altri. Considerate i grossi difetti degli altri come piccoli e i vostri piccoli difetti come grandi. Allora, non commetterete grandi errori.” SOMMARIO 2
L’Amore è la Vera Forma di Dio Discorso Divino del 29 luglio1996
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Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca
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Conquistate la Mente con un’Intensa Sadhana Estratto dai Discorsi Divini di Shivaratri
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L’Islam Insegna il Rispetto di Tutte le Religioni Professor Akhtarul Wasey
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Un Viaggio Straordinario Effulgenza della Gloria Divina
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Importante è l’Esperienza, non il semplice ascolto Chinna Katha
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Notizie dai Centri Sai
Siti Web Ufficiali di Prasanthi Nilayam Sri Sathya Sai Central Trust: www.srisathyasai.org.in Fotografie Online di Bhagavan: www.saireflections.org Cronache da Prasanthi Nilayam: www.theprasanthireporter.org Radio Sai Global Harmony: www.radiosai.org Sri Sathya Sai Easwaramma Women’s Welfare Trust: www.ewwt.org.in Bal Vikas dell’Organizzazione Sri Sathya Sai, India: www.sssbalvikas.org Fotografia di Copertina: Dharmakshetra
DISCORSO DIVINO DEL 29 LUGLIO1996
FIUME D’AMORE
L’AMORE È LA VERA FORMA DI DIO Asthiram Jivanam Loke, Asthiram Yauvanam Dhanam, Asthiram Dara Putradi, Sathyam Kirti Dwayam Sthiram.
(VersI Sanscriti)
(La vita nel mondo è transitoria e lo sono anche la gioventù e la ricchezza, la moglie e i figli. Solamente la verità e il buon nome sono duraturi). NON CERCATE MAI LE COLPE DEGLI ALTRI
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A VITA UMANA È temporanea come una bolla nell’acqua; anche la gioventù e la ricchezza sono transitorie come nuvole di passaggio. Neppure le relazioni sono permanenti nel mondo; le sole cose che non passano sono la verità, la rettitudine e la buona reputazione. “Nessuno porta con sé alcuna ricchezza quando nasce dal ventre materno né la tiene stretta quando si diparte dal mondo; anche un milionario deve mangiare del cibo normale: non può mangiare oro. Si possono ammassare ricchezze ed esserne orgogliosi, ma non le si può portare oltre la morte. Voi continuate a nascondere il denaro e lo custodite in banca senza fare atti di carità: chi sa che cosa ne sarà quando lascerete il mondo?” (Poesia Telugu)
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Cercate di sperimentare la Divinità anche nelle vicende della quotidianità. Ci sono due cose che dovete dimenticare: per primo, il male che vi hanno fatto; se non lo dimenticate e lo tenete nel cuore, maturerete una tendenza alla vendetta. In secondo luogo, dovete dimenticare il bene che avete fatto, altrimenti nasceranno in voi delle aspettative di favori da parte di coloro che avete aiutato. È quindi necessario dimenticare il male ricevuto e il bene fatto; solamente così si acquisisce la purezza per sperimentare l’Atma e ottenere la grazia di Dio.
Eterno Auriga
Le virtù sono i vostri migliori ornamenti
Dalla nascita alla morte, l’uomo fa molti tentativi per ottenere la felicità, ma se ne parte infine a mani vuote. Il mondo sta affrontando molti problemi perché la disonestà, l’ingiustizia e la condotta sconveniente sono in aumento; in effetti, il mondo è sull’orlo di una catastrofe per colpa dell’aumento delle tendenze demoniache. In questa situazione, solamente gli studenti hanno la capacità di restaurare la pace e l’ordine nel mondo, solamente loro possono assicurare la pace e la sicurezza non solamente in India ma anche in tutto il mondo. A causa dell’influenza del Kali Yuga, la Rettitudine (Dharma) sta diminuendo in Bharat e Io spero che i giovani uomini e donne decidano di cacciare le forze malefiche di Kali, di sostenere la Verità e la Rettitudine facendo rivivere le antiche tradizioni di Bharat che fu anche depositaria di una grande ricchezza spirituale. Studenti! Quando voi non procedete negli studi, i vostri genitori sono dispiaciuti ma la Madre India si sentirà migliaia di volte più triste se non progredite sul cammino della moralità, dell’etica e della spiritualità; dovete ricordarlo sempre. Eterno Auriga
Quando i desideri crescono, la felicità diminuisce. Quindi riducete i desideri e incrementate l’amore per Dio; la vostra felicità cresce con l’aumentare dell’amore per il Signore. La felicità è tanta quanto è l’amore per Dio e, nello stesso modo, decresce per quanto quest’ultimo diminuisce. La felicità vera non si trova nel soddisfacimento dei desideri terreni.
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Tutti coloro che voi considerate “anziani” e guide furono anch’essi studenti un tempo. Gli studenti di oggi sono i cittadini, i maggiorenti e le guide di domani. Come voi vi aspettate che le vostre guide siano ideali, dovete anche voi comportarvi in modo ideale e realizzare i vostri sogni e aspirazioni, ma i giovani moderni imitano la cultura straniera; se si osserva il loro modo di parlare, il comportamento e l’abbigliamento, si ha l’impressione che cerchino di ornarsi di gioielli presi a prestito. Per quanto tempo potrete esser felici ornandovi con gioielli prestati? Dovete invece sforzarvi di acquisire i gioielli delle virtù ed essere felici di adornarvene. Studenti! In nome delle mode, vi state comportando in modo perverso; state seguendo ciecamente le fantasie e i capricci delle vostre menti instabili. Questa non è la cultura di Bharat. Per quanto tempo potrete seguire le tradizioni e le maniere prese a prestito da altre nazioni? Non affidatevi a culture importate; seguite la sacra cultura di Bharat che è la terra del merito, della spiritualità e della rettitudine. È una grande fortuna per voi che molte anime nobili e Avatar siano nati in questa sacra terra per salvaguardare e favorire la sua cultura originaria. Sin dall’antichità l’India è nota come luogo natale della carità e del sacrificio. Essa è apprezzata per le virtù dell’amore, della compassione e del sacrificio. La tolleranza e l’empatia sono state gli obiettivi principali del popolo di Bharat; come sono uscite oggi da Bharat 4
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tutte queste nobili qualità?
L’egoismo è causa di conflitti e dissapori Durante i quattordici anni di esilio dei Pandava nella foresta, un giorno Krishna visitò il loro eremitaggio e chiese a Dharmaraja, che era l’unico presente, dove fossero i suoi fratelli. Il cuore di Dharmaraja era sempre colmo del sentimento della rettitudine; in ogni momento e in tutte le situazioni, la sua mente era focalizzata su Dio. In effetti, tutti i Pandava erano incarnazioni della pace e della rettitudine. I Kaurava insultavano malvagiamente in molti modi questi fratelli dal cuore nobile, senza però che essi abbandonassero il cammino della verità e della rettitudine. Rispondendo alla domanda di Krishna, Dharmaraja disse: “Krishna! I miei cento fratelli sono a Hastinapur e altri quattro sono andati nella foresta a lavorare”, al che Krishna, fingendosi sorpreso da questa risposta, disse: “Sei fuori di testa? Non è vero che voi siete solamente cinque fratelli? La tua affermazione, secondo cui cento tuoi fratelli sono ad Hastinapur, è assolutamente priva di senso.” Allora Dharmaraja replicò: “I Kaurava non sono miei fratelli? Finché fra di noi c’è unità, amore, tolleranza ed empatia, noi siamo centocinque fratelli; quando dobbiamo affrontare un nemico esterno, siamo uniti anche se noi cinque e loro siamo separati quando sorgono delle divergenze.” Dovreste comprendere il significato profondo di questa affermazione a proposito della situazione che prevale oggi Eterno Auriga
nella società; a causa di mancanza di unità e dell’accendersi di conflitti e dissensi nel mondo di oggi, tutti i partiti e le comunità sono divisi; ognuno mira al proprio interesse egoistico con il risultato che ci sono molte fazioni nello stesso partito e molte divisioni nella stessa comunità. Gli individui sono diversi, ma il Principio Atmico è lo stesso in tutti. A causa della mancanza di unità nella società, questo Kali Yuga è diventato un Kalaha Yuga (era dei conflitti); i conflitti sono in aumento ogni giorno, c’è mancanza totale di empatia e tolleranza tra gli individui, c’è odio tra uomo e uomo, tra villaggio e villaggio, tra regione e regione, tra Stato e Stato. Come può esserci pace e sicurezza nel mondo in una situazione simile? Oggi, ci sono molte divergenze anche in seno alle famiglie. Quanta forza c’è nell’unità! Eppure la gente la distrugge, con il risultato che nell’uomo c’è una totale mancanza di umanità.
Tulasidas propugnò il Principio di Unità Nel comporre il Ramayana, Tulasidas, completamente perso nella contemplazione di Rama, scrisse la frase “Hetu Krisanu Bhanu Himakar Ko” (Il sacro Nome di Rama rappresenta il fuoco, il sole e la luna). In verità egli non la scrisse; la pensò e la trovò già scritta quando riaprì gli occhi. Krisanu significa fuoco, Bhanu indica il sole e Himakar si riferisce alla luna. Il significato di questa affermazione è “O Rama! Tu sei l’incarnazione del fuoco, del sole e della luna”. Senza il sole, la luna e il fuoco, il mondo non potrebbe Eterno Auriga
esistere, nessuno lo può negare, si tratti di un credente in Dio, di un ateo, di un mendicante, di uno che cerca il piacere o di un rinunciante. In effetti, il fuoco, il sole e la luna sono le manifestazioni dirette della Divinità. Che cosa fanno? Causa della nascita dell’uomo sono tre cose: l’ignoranza, il peccato e l’afflizione. Il fuoco della conoscenza è necessario per disperdere l’oscurità dell’ignoranza e non solo: il fuoco della conoscenza riduce in cenere tutti i vostri peccati. Il sole distrugge le tenebre dell’illusione e dell’afflizione: quando il sole brilla, l’oscurità scompare. La luna calma l’angoscia causata dalle afflizioni; distrugge persino i peccati. In apparenza, tra il sole e la luna c’è una grande differenza, ma tra loro c’è anche un’intima relazione. La luna non brilla di luce propria, riflette quella del sole; mentre la luce del sole è brillante e calda, quella della luna è fresca e meno sfolgorante. La luce è la stessa, ma in un caso è calda e nell’altro è fresca. Il nostro intelletto rappresenta il sole, la mente simboleggia la luna; è per questo che i Veda dichiarano che “la luna nacque dalla mente e il sole dagli occhi dell’Essere Supremo”. La mente è il riflesso della luna e la luna è il riflesso della mente. Il sole è la sorgente del potere della luce dei nostri occhi ed è il simbolo del potere dell’intelletto. Dov’è il fuoco? Esso è presente nello stomaco come fuoco digestivo (jatharagni) ed è anche presente come fuoco dell’afflizione e del peccato (tapagni e papagni). Gli studenti lo sanno benissimo; essi cantano “Brahmarpanam Brahma Havir” prima di Marzo 2013
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consumare il cibo. La maggioranza di loro non sa dove Brahman risieda; essi cantano questo verso che considerano una pratica abituale nel convitto, ma Dio dà una risposta da dentro: “Io sono presente in tutti gli esseri sotto forma di fuoco digestivo. Voi non avete bisogno di cercare dove Io effettivamente risieda. Io sono presente nel vostro stomaco sotto forma di potere digestivo, digerisco il cibo che mangiate e vi do il nutrimento necessario.” C’è un altro esempio per spiegare il significato di questa affermazione di Tulasidas “Hetu Krisanu Bhanu Himakar Ko”. Nel Nome Divino di Rama, Ra sta per Tat, Aa indica Asi e Ma rappresenta Tvam; quando Tat, Tvam e Asi sono insieme, abbiamo il grande aforisma vedico Tattvamasi (Quello tu sei), il che significa che voi e Io siamo uno. Questo è il principio di unità che Tulasidas insegnò al mondo. Molte anime nobili nacquero in questa terra di Bharat per insegnare questo principio di unità e installare la Divinità nel cuore di tutti. Al fine di comprendere questo principio elevato, voi dovete colmare il vostro cuore di non violenza. Se maturate lo spirito della non violenza, vedrete il mondo intero come la manifestazione di Rama.
Liberatevi delle qualità malvagie e portate a manifestazione il Principio Atmico Non sprecate la vita ignorando Dio per correr dietro ai piaceri momentanei. Per quale ragione siete incapaci di comprendere questa verità? Ogni studente e ogni uomo ha questa conoscenza, ma 6
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La Verità e l’Amore sono i veri Poteri Divini. La Verità è Dio, l’Amore è Dio: vivete nell’Amore. Dio è Uno senza un secondo. Quando la corrente elettrica della Verità scorre attraverso il cavo della Rettitudine ed entra nella lampadina della Pace, si ottiene la luce dell’Amore. (Applausi). L’unione della Verità, della Rettitudine e della Pace produce la luce dell’Amore. L’Amore è la vera forma di Dio. Le semplici relazioni fisiche non si possono chiamare amore.
non usa il potere della discriminazione per metterla in pratica correttamente; è per questo che oggi l’uomo è in una condizione miserevole. Egli sta sprecando la sua sacra, lunga e nobile vita nel perseguire i piaceri momentanei. Per questo, Adi Shankara ammonì: “Non siate orgogliosi della ricchezza, della progenie e della gioventù: l’onda del tempo può distruggerle in un istante.” Il corpo va incontro a cambiamenti continui e il principio vitale può abbandonarlo in qualunque momento; perché vi attaccate a un corpo così temporaneo e sprecate la vita? Liberatevi delle qualità malvagie, dei pensieri corrotti e delle intenzioni malevoli; praticate la non violenza (Ahimsa). Che cosa significa non violenza? Essa significa non ferire gli altri con i pensieri, le parole e le azioni. Non Eterno Auriga
abbandonate mai l’unità di pensieri, parole e azioni neppure per un momento; soltanto quando manterrete l’unità di pensieri, parole e azioni in tutti i vostri impegni il sentimento divino si manifesterà in voi. Il principio della non violenza è molto sottile; molti non ne comprendono il significato corretto. Anche mangiare più cibo del necessario costituisce violenza. Perché? Mangiando troppo, vi danneggiate. Anche il parlare non necessario costituisce violenza; parlate solamente quanto serve. Questo è Ahimsa. Se fate un uso distorto delle facoltà che Dio vi ha dato, tutta la ricchezza, il potere e la posizione diventano privi di significato. Voi non siete capaci di manifestare il Principio Atmico infinito perché siete presi da scopi terreni insignificanti.
Nessuno può evitare le conseguenze delle sue azioni Ravana non mancava di ricchezze; in effetti, tutta Lanka era fatta d’oro. Non gli mancava niente al mondo: aveva la forza fisica, il potere della ricchezza e un grande esercito. Inoltre acquisì grande potere facendo penitenza, ma, nonostante tutto questo, perse tutto a causa dei desideri carnali. Hanuman si fece catturare dai demoni per entrare nella corte di Ravana e insegnargli qualcosa. Quando i demoni gli chiesero chi fosse, egli rispose nel modo più modesto e gentile: “Io sono il servitore di Rama.” Prima d’allora, i demoni non avevano mai visto una scimmia a Lanka, per cui uscirono tutti dalle case curiosi di vederlo. Hanuman era molto virtuoso Eterno Auriga
e valoroso, eppure si fece catturare dai demoni al fine di mostrare a Ravana la via della bontà. Egli pensò: “Non posso entrare nella corte di Ravana a meno che non mi faccia catturare dai demoni affinché mi portino da lui. Quando arriverò davanti al lui, potrò parlargli e mostrargli la via da seguire.” I demoni gli legarono mani e piedi con delle corde e lo portarono alla corte di Ravana. Hanuman notò che il re era seduto su una piattaforma elevata mentre egli era in piedi più in basso e pensò che il fatto che un servitore del Signore Rama si trovasse in una posizione inferiore a quella del Suo avversario fosse un insulto per Lui; quindi si costruì un sedile più alto di quello di Ravana allungando la propria coda e avvolgendola in spire. Ravana lo interrogò: “O scimmia! Tu hai distrutto il nostro giardino. Perché sei venuto qui?” Hanuman rispose: “Ho permesso a tuo figlio Indrajit di catturarmi allo scopo di darti una lezione. O malvagio! Accecato dalla concupiscenza, stai causando inenarrabili sofferenze a Sita che è la madre dell’universo; con i pensieri malvagi, ti stai rovinando la vita. Che cosa è accaduto a tutto il tuo potere di austerità? A che serve la tua vita se non sai controllare la mente e i sensi? Come dovrebbe essere un re? Chi non ha il controllo dei sensi non può essere chiamato re; un vero re deve essere un esempio e guadagnarsi un buon nome. Tu hai commesso il peggiore dei peccati.” Incapace di sopportare l’insulto, Ravana scoppiava di rabbia e ordinò ai soldati di dar fuoco alla coda di Hanuman essendo quella parte del corpo molto cara Marzo 2013
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alle scimmie. I demoni sono solitamente sciocchi e ignorantoni; non sanno prevedere le conseguenze delle loro azioni. Allora Hanuman disse a Ravana: “O malvagio Ravana! Voglio insegnarti qualcosa. Questa Lanka non ti appartiene più. Ascolta le mie parole con molta attenzione: tu non hai usato il potere della discriminazione e hai commesso un grave errore, per cui morirai presto. O malvagio Ravana! Voglio insegnarti qualcosa. Sita è la madre dell’universo ed è anche tua madre; tu hai rapito la madre dell’universo commettendo un peccato enorme. Il Signore Rama taglierà tutte le tue teste con una sola freccia.
O malvagio Ravana! Voglio insegnarti qualcosa. Non sapevi che questo fosse un atto peccaminoso da cui avresti dovuto astenerti? I tuoi soldati hanno dato fuoco alla mia coda con cui io andrò a incendiare tutti i palazzi di Lanka e poi riprenderò tranquillamente la mia strada. O malvagio Ravana! Voglio insegnarti qualcosa. Ho lasciato che tuo figlio Indrajit mi catturasse perché volevo vedere la tua corte e le tue dieci teste. Perché dovrei ripetertelo ancora? Tu hai perduto il diritto di vivere. 8
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O malvagio Ravana! Voglio insegnarti qualcosa.” (CanzoneTelugu)
Nessuno può evitare le conseguenze delle sue azioni. “Ognuno deve affrontare le conseguenze delle proprie azioni chiunque egli sia. Nessuno può sapere che cosa gli riservi il futuro, ma una cosa è certa: tutti devono raccogliere le conseguenze delle loro azioni. Anche il possente Rama patì la separazione dalla consorte Sita e pianse come una persona comune. Anche i potenti Pandava dovettero andare in esilio e vivere nella foresta.” (CanzoneTelugu)
Le buone azioni portano buoni frutti e quelle cattive ne producono di cattivi; quindi bisogna fare sempre azioni buone. Com’è l’azione, così è il risultato; com’è il cibo, così è il rutto; com’è la farina, così è il pane. Alcune azioni producono un risultato immediato, mentre altre impiegano alcuni giorni, mesi, anni o persino ere per dare un risultato. Se, per esempio, vi tagliate un dito con un coltello, il sangue sgorga subito; qui l’azione e il suo risultato sono simultanei. Similmente, se scivolate e cadete da una scala, vi fratturate immediatamente; la caduta e la frattura accadono nello stesso tempo. Il cibo che consumate impiega almeno due o tre ore per essere digerito. Qui c’è un intervallo di alcune ore tra l’azione e il risultato. Il seme che seminate Eterno Auriga
Gli studenti di oggi sono i cittadini, i maggiorenti e le guide di domani. Come voi vi aspettate che le vostre guide siano ideali, dovete anche voi comportarvi in modo ideale e realizzare i vostri sogni e aspirazioni, ma i giovani moderni imitano la cultura straniera; se si osserva il loro modo di parlare, il comportamento e l’abbigliamento, si ha l’impressione che cerchino di ornarsi di gioielli presi a prestito. Per quanto tempo potrete esser felici ornandovi con gioielli prestati? Dovete invece sforzarvi di acquisire i gioielli delle virtù ed essere felici di adornarvene.
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nel terreno non produce immediatamente un germoglio, impiega due o tre giorni; poi il germoglio necessita di alcuni anni per diventare un albero e dare frutto. Non si può raccogliere il frutto immediatamente dopo aver interrato il seme: ci vogliono alcuni anni. In modo simile, tutte le azioni dell’uomo sono destinate a dare un risultato in pochi momenti, in qualche ora, in qualche giorno, negli anni o persino dopo alcune ere. C’è però il modo di evitare le conseguenze del proprio agire: maturando amore vero per Dio si può scampare da ogni tipo di sofferenza. Al fine di meritare l’Amore di Dio, bisogna comprendere che il Signore è l’abitante di tutti gli esseri e agire di conseguenza.
Dio risiede nel cuore di tutti L’uomo deve capire questa verità: Dio è nel cuore di tutti gli esseri. Possono esserci differenze nei nomi e nelle forme, ma i cinque elementi sono gli stessi per tutti; questa verità dovreste imprimerla nel cuore. Per capire questo Principio di Unità, si deve condurre un’indagine appropriata. Non pensate che Marzo 2013
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vi siano molti dei; allo stesso modo, non puntate l’attenzione sulle differenze tra gli individui. Tutti sono uno, Dio è uno. “Il solo Dio ha molti nomi”; l’unico Dio si manifesta con nomi e forme differenti. Dio è la luce. Al fine di sperimentare questa luce della conoscenza di Dio, dovete intraprendere varie pratiche. Qui c’è una lampadina: che cosa serve affinché essa dia luce? La si deve connettere a un cavo elettrico, ma fare semplicemente questo non è sufficiente; bisogna che la corrente elettrica passi nel cavo e la faccia risplendere. La Verità e l’Amore sono i veri Poteri Divini. La Verità è Dio, l’Amore è Dio: vivete nell’Amore. Ekam Evadvitiyam Brahma: Dio è Uno senza un secondo. Quando la corrente elettrica della Verità scorre attraverso il cavo della Rettitudine ed entra nella lampadina della Pace, si ottiene la luce dell’Amore. (Applausi). L’unione della Verità, della Rettitudine e della Pace produce la luce dell’Amore. L’Amore è la vera forma di Dio. Le semplici relazioni fisiche non si possono chiamare amore; l’amore vero scaturisce dal cuore. Incarnazioni dell’Amore! Qualunque cosa facciate, dovete ricordare sempre due cose: Dio è Verità e la morte è certa. Nessuno può evitare la morte. Che cos’è quindi che dovete tenere sempre a mente? Non osservate mai i difetti degli altri; trattate i loro grandi difetti come cose piccole e i vostri piccoli difetti come cose grandi. In questo modo non commetterete mai grandi errori. Studenti! 10
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È necessario che seguiate una via nobile nella vita. Cercate di sperimentare la Divinità anche nelle vicende della quotidianità. Ci sono due cose che dovete dimenticare: il male che vi hanno fatto; se non lo dimenticate e lo tenete nel cuore, maturerete una tendenza alla vendetta. In secondo luogo, dovete dimenticare il bene che avete fatto, altrimenti nasceranno in voi delle aspettative di favori da parte di coloro che avete aiutato. È quindi necessario dimenticare il male ricevuto e il bene fatto; solamente così si acquisisce la purezza per sperimentare l’Atma e ottenere la grazia di Dio.
Cartelli indicatori sulla via spirituale Voi pensate di fare grandi pratiche spirituali con la meditazione, le penitenze e lo yoga, ma questi sono tutti relativi al corpo e alla mente che non sono permanenti; come può il risultato di queste pratiche essere permanente? Anch’esso è temporaneo. Voi potreste chiedere: “Perché queste pratiche spirituali sono state prescritte?” Esse sono come cartelli indicatori sul percorso spirituale che vi mostrano la direzione giusta. Quando fate un viaggio, trovate per via i cartelli che vi indicano “questa è la via per Dharmavaram, questa strada porta a Penukonda, Bengaluru è in questa direzione” e così via. Similmente, la ripetizione del Nome, la meditazione, le austerità, lo yoga ecc. vi indicano solamente la strada, ma non sono la destinazione. Se vedete un cartello, non dovete sedervi, dovete camminare nella Eterno Auriga
direzione che esso vi indica. Con l’aiuto di questi cartelli indicatori, voi dovete fare il viaggio verso Dio. Dov’è Dio? “Le Sue mani e i Suoi piedi sono dovunque……” Egli è dovunque guardiate. Se continuate con le pratiche spirituali, alla fine sperimenterete questa verità. L’attaccamento al corpo è un grosso ostacolo sulla strada che conduce a sperimentare questa verità e porta a molti altri attaccamenti; quindi riducete gradualmente l’attaccamento al corpo e i desideri. È così che Hanuman divenne un servitore caro al Signore Rama e infine realizzò la sua unità con Lui. Ogni poro della sua pelle era colmo del Nome Divino di Rama; egli comprese di non essere diverso da Rama e che Rama non era diverso da lui. Una volta Rama gli chiese: “In che modo ti rapporti a Me?” e Hanuman rispose: “Swami, io sono il Tuo servitore al livello fisico e il Tuo riflesso al livello mentale, ma, al livello atmico, Tu e io siamo Uno. Sono solamente il corpo e la mente che mi ostacolano nel raggiungere l’unità con Te.” Voi potete comprendere questo benissimo. Si costruisce una casa con una stanza da letto, un bagno, una cucina, un salotto, una sala da pranzo e un ripostiglio; tutte queste stanze appaiono separate perché tra di loro ci sono molte pareti, ma, eliminando queste divisioni, si ottiene un salone spazioso. Similmente, a causa delle pareti dell’attaccamento al corpo, si notano molte diversità tutt’intorno, ma, se tale attaccamento viene abbandonato, tutto diventa Uno. “Il corpo umano è come un forte circondato da sette muraglie, con al Eterno Auriga
centro un giardino. Chi ha una visione esteriore non sa come entrare nel giardino che simboleggia il Principio Atmico. Il solo mezzo per entrarvi è il Namasmarana che disperde l’oscurità dell’ignoranza e indica la giusta via. La luce dell’Atma si accende con lo stoppino della verità e l’olio della rettitudine. Quando questa luce si spegne, la ricchezza, le relazioni e i possedimenti terreni non vi seguono. La vita terrena è come un albero e i desideri dell’uomo per i piaceri dei sensi sono le corde che lo legano al tronco. Egli si libera di questo legame quando matura il senso del distacco e comincia a vivere una vita spirituale.” (CanzoneTelugu)
Sviluppate in voi il desiderio di amare Dio Quando i desideri crescono, la felicità diminuisce; quindi riducete i desideri e incrementate l’amore per Dio. La vostra felicità cresce con l’aumentare dell’amore per il Signore. La felicità è tanta quanto è l’amore per Dio e, nello stesso modo, decresce per quanto quest’ultimo diminuisce. La felicità vera non si trova nel soddisfacimento dei desideri terreni. Ecco un esempio che potete cominciare a mettere in pratica da stanotte stessa o da domani mattina: se bevete sei tazze di tè e fumate venti sigarette al giorno, la vostra intelligenza diminuisce. La continua a pagina 19... Marzo 2013
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PRESENTAZIONE DI UNA DANZA KUCHIPUDI
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l 25 gennaio 2013, nel Sai Kulwant Hall, è stata presentata, dal famoso esponente di Kuchipudi, Sri Kalaimamani Madhavapeddi Murthy, un’elettrizzante danza Kuchipudi. Cominciando alle 17, con una composizione dedicata al Signore Ganesh, il versatile danzatore ha incantato gli spettatori per circa un’ora con la sua esibizione che comprendeva
Un’elettrizzante danza Kuchipudi.
“Bhaje Viswanatham” (Io adoro il Signore Siva), “Bhaja Govindam” (Adora Govinda), “Brahmamokkate” (Dio è Uno) di Annamacharya e la famosa composizione di C. Rajagopalachari “Kurai Ondrum Illai” (Non ho rimpianti). L’esibizione comprendeva anche una danza eseguita da Sri Murthy su un vassoio d’ottone in perfetto stile Kuchipudi. Anche un gruppo di studenti dell’Istituto d’istruzione Superiore Sri Sathya Sai, che compongono la Compagnia di Danza di 12
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Prasanthi, hanno partecipato al programma offrendo un’ammirevole esibizione. Lo spettacolo è giunto a conclusione con la composizione “Sai Tere Charnon Mein Koti Pranam” (Offro migliaia di riverenti omaggi ai Tuoi Piedi di Loto, o Sai) dedicato a Bhagavan. Al termine, i danzatori hanno ricevuto complimenti. La rappresentazione è finita alle 18,15 con l’Arati, dopo una breve sessione di Bhajan.
PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DI DELHI - NCR Il 26 gennaio 2013, 64° anniversario della Repubblica Indiana, un gruppo di devoti provenienti da Delhi-NCR hanno presentato, nell’ambito del loro pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam, una miscellanea di canti devozionali e patriottici. Il programma è cominciato alle 17 con un discorso introduttivo di Sri Jitendra Cheema, Presidente dello Stato di Delhi-NCR, che ha posto l’accento sulle attività di servizio portate avanti dall’Organizzazione Sai a Delhi-NCR. Sri Prasada Rao, Segretario dello Sri Sathya Sai Central Trust, ha quindi parlato del significato della celebrazione del Giorno della Repubblica e ha spiegato i princìpi fondamentali della Repubblica Indiana, quali la democrazia, il socialismo, il laicismo alla luce degli Insegnamenti di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Cominciando il loro programma con una composizione dedicata al Signore Ganesh, i cantanti e i musicisti di Delhi-NCR hanno Eterno Auriga
I devoti di Delhi-NCR presentano canti devozionali e patriottici.
quindi presentato canti devozionali e patriottici in Hindi, Telugu e Bengali che comprendevano due composizioni di Rabindranath Tagore, un magnifico Qawali, il Bhajan “Hey Giridhara Gopala” e il famoso canto multireligioso “Koi Bole Ram Ram Koi Khudaya”. Al termine del programma, i cantanti e i musicisti hanno ricevuto complimenti. Dopo una breve sessione di Bhajan e la distribuzione del Prasadam, il programma è giunto a conclusione alle 18,30 con l’Arati.
IL THYAGARAJA ARADHANA A PRASANTHI NILAYAM In occasione del Thyagaraja Aradhana, a Prasanthi Nilayam sono stati presentati due programmi. Il primo è stato organizzato dall’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Tamil Nadu il 2 febbraio 2013, nell’ambito del Parthi Yatra (pellegrinaggio a Puttaparthi) di due giorni dei devoti del Tamil Nadu. Il programma è cominciato con un emozionante pezzo al flauto seguito da una preghiera al Signore Ganesh. La presentazione di cinque scelte composizioni di Thyagaraja, che ha fatto seguito, eseguita da 75 musicisti e cantanti del Tamil Nadu, ha catturato l’attenzione dei presenti per circa un’ora e ha creato un’aura di devozione, che li ha elevati a Eterno Auriga
un piano divino. Come da consolidata consuetudine riguardante il Thyagaraja Aradhana, le cinque composizioni eseguite erano: Jagadanandakaraka, Duduku Gala Nanne, Saadhinchene, Kanakanaruchira, Endaro Mahanubhavulu. Esse sono state brillantemente presentate da famosi cantanti che comprendevano numerosi esponenti di musica carnatica quali Trichur Ramachandran, P.S. Narayana Swami, O.S. Thyagarajan, le Bombay Sisters (C. Saroja e C. Lalitha) e Nagaratnammal. Al termine di questa emozionante presentazione, i cantanti e i musicisti hanno ricevuto i complimenti.
. Il Thyagaraja Aradhana eseguito da 75 cantanti e musicisti del Tamil Nadu.
Hanno fatto seguito i Bhajan e la distribuzione del Prasadam. Il programma, cominciato alle 17, è giunto al termine alle 18,45 con l’Arati. Il secondo programma del Thyagaraja Aradhana è stato presentato il 7 febbraio 2013 dagli studenti e dagli insegnanti del Sathya Sai Mirpuri College of Music di Prasanthi Nilayam. Cominciando la loro esibizione alle 17 con l’esecuzione della composizione “Jagadanandakaraka”, i cantanti e i musicisti, con i loro canti, hanno colmato l’intero ambiente di fervore devozionale per circa 40 minuti. È stata Marzo 2013
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davvero una sontuosa festa per gli amanti della musica carnatica. Sono seguiti i Bhajan. Il programma è giunto al termine alle 18,15 con l’Arati.
PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DEL KANCHEEPURAM Oltre 2000 devoti, con un treno speciale, sono giunti in pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam dal distretto di Kancheepuram nel Tamil Nadu. Nell’ambito del loro pellegrinaggio, il 9 febbraio 2013, gli studenti Bal Vikas e i Giovani Sai di Kancheepuram hanno presentato, nel Sai Kulwant Hall, un eccellente programma culturale. La prima esibizione del programma è stata una miscellanea di canti devozionali intitolati “Nadopasana”. Iniziando il programma con una preghiera al Signore Ganesh, essi hanno presentato canti devozionali in Tamil e Telugu che comprendevano “Kannan Vandan Inge Kannan Vandan” (Il piccolo bimbo Krishna è giunto qui), “Pahi Rama Prabho” (Salvami, o Signore Rama) e il famoso canto Tamil “Maruthamalai Mamaniye Murugaiah” (Il luminoso gioiello sulla vetta della montagna Marutha, o Signore Muruga). Ha fatto seguito un’allegra danza che ha illustrato come Krishna soggiogò il serpente Kaliya. È seguita un’altra elettrizzante danza che ha descritto vari episodi della vita di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba e ha messo in luce la Sua Divina Grandezza come custode e propugnatore dei Veda. Il culmine del programma è stato raggiunto quando uno studente, vestito come Bhagavan, è entrato in scena per la gioia dei devoti e ha diretto l’esecuzione dello Yajna, come Bhagavan usava fare, quale Veda Purusha, in occasione del Veda 14
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Purusha Saptaha Jnana Yajna. Al termine, sono stati donati abiti ai partecipanti. Sono seguiti i Bhajan e la distribuzione del Prasadam. Il programma è terminato alle 18,20 con l’Arati.
La danza presentata, che ha illustrato la Divina Grandezza di Bhagavan.
CELEBRAZIONI DEL NUOVO ANNO CINESE Il Nuovo Anno Cinese è stato celebrato a Prasanthi Nilayam con grande devozione ed entusiasmo da oltre 300 devoti cinesi provenienti da Hong Kong, Tailandia, Indonesia, Singapore e Malesia. Il tema delle celebrazioni di quest’anno è stato “Honour our Parents Everyday (HOPE) (Onorare Ogni Giorno i Nostri Genitori). Le celebrazioni, suddivise in due giornate, 15 e 16 febbraio 2013, si sono svolte nel Sai Kulwant Hall che era stato elegantemente decorato per la gioiosa occasione. Il programma del 15 febbraio 2013 è cominciato alle 16,30 con il canto dei Veda eseguito da un gruppo di devoti cinesi provenienti dalla Malesia. È seguita l’offerta di specialità cinesi al Samadhi di Bhagavan da parte dei bambini dell’Indonesia e della Malesia. A ciò è seguito il canto di Mantra buddisti tibetani eseguiti dai devoti della Malesia. Successivamente, il coordinatore delle celebrazioni di quest’anno del Eterno Auriga
Nuovo Anno Cinese, Sri Billy Fong, ha parlato all’assemblea. Soffermandosi sul tema delle celebrazioni, Sri Fong ha osservato che la pietà filiale è un principio fondamentale della società e del retaggio cinese. Al discorso di Sri Billy Fong, ha fatto seguito una splendida presentazione dei bambini della Malesia che indossavano l’abbigliamento tradizionale e portavano rotoli di bambù e borse scolastiche. L’attenzione del programma pomeridiano si è concentrata su una coinvolgente presentazione di canti devozionali eseguiti dai devoti cinesi. Cominciando il loro programma con il Mantra “Om Mani Padme Hung”, i cantanti
Canti devozionali dei devoti cinesi.
hanno eseguito melodiosi canti in cinese e in inglese, salutando il Nuovo Anno e descrivendo la gloria di Bhagavan. Uno dei più brillanti numeri di questo programma è stato una composizione di musica classica carnatica eseguita con maestria da Sri Chiu Sen, un giovane cinese proveniente dalla Malesia. Quando sono cominciati i Bhajan, i partecipanti al programma musicale hanno ricevuto i complimenti ed è stato distribuito il Prasadam. Il programma è terminato alle 18,30 con l’Arati. Il programma del secondo giorno è cominciato alle 17 con una variopinta Eterno Auriga
danza di primavera eseguita dai bambini cinesi per dare il benvenuto al Nuovo Anno. Sono quindi seguite dieci fauste offerte al Samadhi di Bhagavan da parte dei devoti malesi comprendenti fiori, frutta, incenso, olio, tè ecc. Successivamente, i devoti indonesiani hanno cantato tradizionali Mantra buddisti e canti devozionali dedicati al Signore Buddha e a Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Quindi due oratori hanno parlato all’assemblea. Essi sono stati presentati dal dottor V.K. Ravindran, Presidente della Zona 4 dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai. Il primo oratore è stata la signora Ong Phaik Suan, Presidente del Centro Sathya Sai Baba di Penang (Malesia), che ha narrato come Bhagavan sia misteriosamente giunto nella sua vita, abbia rafforzato la fede nella Sua Divinità e l’abbia benedetta chiedendole di far parte dell’Organizzazione Sai della Malesia. L’oratore successivo è stato Sri Tony Bong della Malesia che ha raccontato come Bhagavan abbia dato prova della Sua onnipresenza e gli abbia fornito immediato aiuto quando, una volta, egli fu colpito da un lancinante dolore al petto.
Un’emozionante esibizione della “Kung Fu Master Dance.” continua a pagina 19... Marzo 2013
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CONQUISTATE LA MENTE CON UN’INTENSA SADHANA RENDETEVI MERITEVOLI DELLA GRAZIA DI DIO
L
A VITA RAPPRESENTA un’occasione breve; scorre veloce. Voi dovete farne l’uso migliore, cioè scoprire la vostra realtà, il che vi darà la gioia più grande. Non perdete tempo pensando al perché e al percome riguardante gli altri; indagate su voi stessi. Quando ci sono le elezioni, voi andate di porta in porta e vi gettate ai piedi di chiunque per ottenere voti. Se, invece di sminuirvi in questo modo, vi inchinate ai Piedi di Dio e diventate meritevoli della Sua grazia, la gente stessa vi chiederà di candidarvi e riempirà le urne di voti per voi. Per questo, dovete aver fede, fede in Dio e nella Sua grazia. Ora la gente non ha fede e, quel che è peggio, deride coloro che ne hanno e disprezza quelli che la manifestano e la promuovono.
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Il mantenimento dello stato di veglia va ottenuto con la Sadhana, cioè per mezzo dei Bhajan, della lettura di testi sacri o del loro ascolto, e non guardando spettacoli, giocando d’azzardo o a carte. Impegnatevi nel vedere il bene, ascoltare il bene, parlare bene, pensare bene e fare il bene; questo è il programma per questa notte di veglia. Fate che sia anche il programma di tutta la vita.
Eterno Auriga
La notte di Sivarathri dovrebbe essere trascorsa da svegli Lasciate che vi dica la ragione per cui questo giorno è considerato sacro. Oggi, quattordicesimo giorno della metà buia del mese, la luna è pressoché invisibile; se ne vede una parte minima. La Luna è la Deità che presiede alla mente che è la fonte di tutti i desideri e le emozioni che irretiscono. In questo giorno, essa è quasi priva di forza, per cui, se solo questa notte viene trascorsa da svegli e alla presenza del Divino, la si può conquistare completamente, ottenendo la libertà. Così, nel quattordicesimo giorno della parte oscura di ogni mese è prescritta una Sadhana più intensa e una volta l’anno, questa Mahashivarathri, la grande notte di Siva, è indicata per il grande traguardo. Il mantenimento dello stato di veglia va ottenuto per mezzo dei Bhajan, della lettura di testi sacri o del loro ascolto, e non guardando spettacoli, giocando d’azzardo o a carte. Impegnatevi nel vedere il bene, ascoltare il bene, parlare bene, pensare bene e fare il bene; questo è il programma per questa notte di veglia. Fate che sia anche il programma di tutta la vita.
Voi siete tutti Miei Io sono venuto per emendarvi e non vi lascerò finché non lo avrò fatto. Anche se andrete via prima che Io lo abbia fatto, non pensate di sfuggirMi: non lascerò la presa su di voi. Non sono disturbato se Mi lasciate perché non sono ansioso di vedere delle riunioni immense qui intorno a Me. Chi vi ha invitato a venire tutti Eterno Auriga
qui? Non c’è stato neppure un piccolo avviso sulla stampa, eppure siete venuti a migliaia. Voi vi attaccate a Me, ma Io non ho attaccamento. Io sono attaccato solamente al compito per cui sono venuto, ma di una cosa siate certi: che veniate da Me o no, voi siete tutti Miei. Questa Siva Matha, questa Sai Matha (Madre Sai) ha l’amore di mille madri verso i Suoi figli; è per questo che vi coccolo e vi proteggo così tanto. Quando vi indirizzo lungo una linea d’azione, riflettete sul Mio consiglio: ne avete la libertà totale. In effetti, Io ne sarò felice; non mi piace un’obbedienza cieca. Se voi pensate che il consiglio vi aiuti a raggiungere lo scopo, seguitelo, altrimenti andate da un’altra parte; lasciate però che vi dica che, dovunque andrete, incontrerete solamente Me. Io sono dovunque. Tutti gli uomini sono inclini a ignorare i propri difetti e a vedere quelli degli altri. La causa fondamentale di questa tendenza è costituita dall’egoismo e dall’egocentrismo. Tutti gli attaccamenti dell’uomo sono basati sull’amore di se stesso e questo vale anche per il suo amore per Dio. L’uomo dice di amare Dio, ma chi ama Dio davvero dimentica se stesso. Amare qualcuno per se stessi è affezione (Anuraga), amare Dio per Dio è amore vero (Prema). L’uomo non riconosce il potere del Divino a causa dell’egoismo e dell’egocentrismo. Solamente quando si libera delle impurità incrostate nel suo cuore può sperimentare la propria Divinità.
Sradicate l’ostentazione e la presunzione Marzo 2013
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L’ingratitudine è un grande peccato che si porta dietro un mucchio di inconvenienti. Dimenticare ciò di cui siamo debitori verso gli altri per la propria posizione e prosperità comporta la perdita della grazia di Dio; si è come morti. Dovete essere grati a coloro che vi hanno aiutati a ottenere la posizione, il potere, la ricchezza e importanza. Incarnazioni dell’Amore Divino! È necessario che studiate le Scritture, le Upanishad e gli altri libri sacri, ma non dovete farlo come un rituale meccanico. Oggi, i predicatori religiosi prescrivono la lettura della Gita o degli altri testi spirituali come un semplice esercizio abitudinario; a che serve la semplice lettura delle Scritture se i loro precetti non vengono applicati? I nomi sacri delle diverse deità vengono ripetuti come abitudine giornaliera; serve a qualcosa? Invece di recitare cento versi meccanicamente, è meglio metterne in pratica uno dopo averne afferrato il significato pieno. C’è, ad esempio, l’espressione Sat-CitAnanda. Sat si riferisce all’Io Universale (Paramatma) e Cit all’Anima Individuale (Jivatma). Quando Sat e Cit sono uniti, c’è la Beatitudine Divina (Ananda). Come può esserci Beatitudine se sono divisi? Può esserci solamente afflizione. Dovete sforzarvi affinché Sat e Cit siano uniti. La luce si può avere solamente quando si fa arrivare la corrente alla lampadina. Tutti sono incarnazioni dello Spirito Divino, ma, essendo sommersi dai desideri terreni, vivono un’esistenza fatua. Sperimentate il Divino in tutte le attività. Nell’adorare 18
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Lasciate che vi dica la ragione per cui questo giorno è considerato sacro. Oggi, quattordicesimo giorno della metà buia del mese, la luna è pressoché invisibile, se ne vede una parte minima. La Luna è la Deità che presiede alla mente che è la fonte di tutti i desideri e le emozioni che irretiscono. In questo giorno, essa è quasi priva di forza, per cui, se solo questa notte viene trascorsa da svegli e alla presenza del Divino, la si può conquistare completamente ottenendo la libertà. Dio, non fate distinzioni tra Forme e Nomi diversi. Tutti i nomi, come Rama, Krishna o Govinda, sono divini. Certi fanatici, che adorano il Nome di Vishnu, non gradiranno affatto pronunciare o persino udire il Nome di Siva. Questo atteggiamento dovrebbe essere abbandonato; bisogna considerare il cosmo intero come l’incarnazione del Divino. Sivarathri è una notte feconda. In questa notte, dei sedici aspetti dell’uomo, quindici sono insiti nella sua Divinità; ne rimane uno solo, per cui è un momento adatto a sperimentare il Divino. Se almeno durante questa notte, la mente e i sensi sono tenuti sotto controllo, si può sperimentare il Divino; se tutti i pensieri cattivi sono tenuti fuori, la mente, concentrata sul Nome del Signore, sperimenterà la consapevolezza del Divino. Questo processo è stato Eterno Auriga
descritto come veglia spirituale (Jagarana). L’osservanza della veglia sacra nella notte di Sivarathri non significa giocare a carte tutto il tempo; sarebbe una caricatura di veglia spirituale. È un tipo di osservanza religiosa che si pratica nell’era di Kali. Solamente il fatto che, durante le dodici ore di questa notte, tutti i sensi siano
tenuti sotto controllo e la mente rimanga concentrata totalmente sul Supremo, costituisce Jagarana. È sufficiente che una veglia simile sia osservata da uno su un milione. Questa notte, cercate di osservare una veglia così pura, sacra e divina e sperimentate la beatitudine. - Estratto dai Discorsi di Bhagavan per Sivarathri
...continua da pagina 11
forza di volontà dipende dalle azioni che si fanno: da domani, bevete due sole tazze di tè e fumate solo cinque sigarette. Dopo dieci giorni, una tazza di tè e una sigaretta vi appagheranno, dopodiché potrete eliminarle ambedue. Voi stessi noterete come il potere del vostro intelletto fiorirà e anche la memoria migliorerà. A mano a mano che lasciate crescere i desideri, la forza della memoria scema e perdete anche la capacità di concentrarvi; se riducete i desideri, il potere di concentrazione cresce, quindi
“Meno bagaglio e più comodità rendono piacevole il viaggio”. Riducete il bagaglio dei desideri: soltanto così otterrete la vera felicità. C’è un solo desiderio che dovete sviluppare: il desiderio di Dio, che è il solo che doni la pace. Bhagavan ha concluso il Discorso con il Bhajan “Prema Mudita Manase Kaho........” - Dal Discorso di Bhagavan nel Sai Kulwant Hall il 29 luglio 1996
...continua da pagina 15
Il gran finale delle celebrazioni del Nuovo Anno Cinese è stato la presentazione di un’emozionante danza intitolata “Kung Fu Master Dance” eseguita dal Gruppo di Studio Sai e dalla Scuola Nanyang Zhi Hui, Medan, Indonesia (vedi foto a pagina 15). Dopo queste danze di ragazzi e ragazze, i devoti cinesi hanno eseguito melodiosi Bhajan che comprendevano quelli tradizionali di Prasanthi e la loro versione
in cinese. Nel frattempo, i partecipanti hanno ricevuto i complimenti ed è stato distribuito il Prasadam. Le celebrazioni del Nuovo Anno Cinese sono felicemente terminate alle 18,45 con l’Arati.
L’ISLAM INSEGNA IL RISPETTO PER TUTTE LE RELIGIONI Professor Akhtarul Wasey
è
per me un privilegio e un piacere essere qui in veste di pellegrino e sono grato agli organizzatori per avermi invitato a parlare dell’Islam. La radice del termine Islam è Silm, che significa pace, tranquillità. Perciò Islam vuol dire pace. Essendo mussulmano, ho l’obbligo di confessare, professare e avere fede nel fatto che Allah è unico, ma ho anche la convinzione che Maometto è il Suo ultimo profeta. Dopo aver professato, confessato e affermato che Allah è unico e Maometto il Suo profeta, occorre dichiarare che si ha fede in Allah, in Dio, in Ishwar, qualunque sia il nome che si vuol dare a Lui e ai Suoi angeli, alle Sue Scritture e ai Suoi profeti.
Dio Ha Voluto la Pluralità Religiosa
Secondo l’Islam nessuno può essere mussulmano finché e a meno che non abbia fede in tutte le Scritture e in tutti i profeti che si conoscono o che non si conoscono, i cui nomi siano o meno citati nel Corano. Allah Stesso dice nel Corano di aver mandato i profeti a mostrare il cammino a ogni nazione, a ogni comunità e all’intera umanità. Perciò ogni mussulmano è tenuto, è obbligato, ha il dovere di rispettare tutte le religioni, tutti i profeti, tutte le Scritture, a prescindere dal fatto che siano noti o meno. Non corrisponde al vero che uno possa essere mussulmano 20
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avendo fede solo in Maometto e in nessun altro. Dobbiamo aver fede in tutti i profeti e in tutte le Sacre Scritture. Ecco perché ci viene detto che dobbiamo riconoscere l’unità di tutte le religioni. I profeti sono una catena d’oro che parte da Adamo e va fino a Maometto. Ecco il fatto fondamentale che bisogna sapere. Pertanto ogni mussulmano che sia un mussulmano devoto, che sia veramente un mussulmano di buono spirito, rispetterà per forza tutte le religioni. Ora, sorge un’altra domanda. Le persone possono chiederci: “Non è ipocrisia che voi diciate che ogni religione può essere rispettata?” Perché non dovrebbe esserlo? A mio avviso e secondo la fede che professo e pratico, la pluralità o diversità religiosa è fondamentalmente giusta, perché prevista e voluta da Dio. Altrimenti perché Allah o Ishwar o Dio, che è così potente e forte e in grado di controllare e trasformare i cuori, non ci avrebbe formati tutti a un’unica religione? Qualunque sia il desiderio e il volere di Dio, noi dobbiamo rispettarlo.
Jihad indica la forma di lotta più elevata. La Jihad più grande è detta Jihad-e-Akbar. Non è altro che la guerra che l’uomo ingaggia contro desideri e caratteristiche negative, la guerra contro l’ira, l’avidità, le passioni e la gelosia. Occorre comprendere pienamente questo aspetto. Eterno Auriga
Di fondo la religione è una credenza della mente a una particolare tradizione e ciò dipende dalla libertà di coscienza che si ha. È una scelta personale e dovrebbe essere tale. Non bisogna dimenticarlo.
Jihad Significa Guerra Contro le Cattive Qualità
Nel suo ultimo sermone il profeta Maometto aveva chiaramente detto che tutti gli esseri umani, uomini o donne, sono i figli e le figlie di Adamo ed Eva. Adamo ed Eva erano fatti di argilla. Perciò non esiste superiorità o inferiorità tra umanità di pelle bianca e nera. Di conseguenza, il fatto che una persona sia virtuosa o meno non dipende dal colore, dalla lingua o dal luogo di provenienza, ma da quanto sia timorata di Dio. Sono molto lieto di quanto espresso in apertura da Sri Srirangarajan. Egli ha dato il significato di Jihad. Jihad non è la guerra santa. Al loro arrivo in questa terra, i britannici la tradussero così. Noi non capivamo perfettamente l’inglese ed essi non comprendevano l’arabo. Jihad indica la forma di lotta più elevata. La Jihad più grande è detta Jihad-e-Akbar. Non è altro che la guerra che l’uomo ingaggia contro desideri e caratteristiche negative, la guerra contro l’ira, l’avidità, le passioni e la gelosia. Occorre comprendere pienamente questo aspetto. Dobbiamo comprendere che il Dharma non crea barriere, semmai le toglie. La religione deve unire le persone, non dividerle. Potete verificare voi stessi all’interno del Corano: non c’è costrizione nella religione. Qualunque sia il percorso, potete adottarlo o decidere diversamente. Dipende dalla vostra coscienza, dalla Eterno Auriga
vostra scelta, dal vostro volere.
In Bharat Tutte le Religioni Hanno Pari Grado
Il Corano è un testo sacro composto da Dio Stesso; non è scritto dal profeta Maometto. Le Scritture indiane sono di due tipi: Sruti (testi rivelati) e Smriti (testi composti dai saggi). Anche il Corano rientra nella Sruti. Dio ha rivelato i versi del Corano a Maometto e, tramite lui, li ha trasmessi all’uomo comune. È stato detto di non schernire le divinità delle altre religioni perché queste, a loro volta, derideranno le vostre. Ciò è destinato a provocare incomprensioni e lotte tra religioni. Seguite il vostro cammino. La vostra religione è per voi e la mia è per me. Quale mussulmano nato in India, non ho alcuna inibizione a comunicare questo messaggio; al contrario provo un senso di onore e orgoglio, essendo nato in una terra dalle molte religioni e dalle molte lingue, tutte di pari grado. Le stagioni di tutti i Paesi si ritrovano allo stesso tempo nelle diverse parti dell’India. Questo è un dono dell’Onnipotente: ne dovremmo essere felici. Sono lieto che questa manifestazione si svolga in questo posto. Trent’anni fa Baba aveva condotto una conferenza analoga e voi vi cimentate di nuovo. È un’iniziativa veramente pregevole. Baba parlava di unità del genere umano. Noi possiamo professare religioni e credi diversi, ma l’obiettivo è lo stesso. In questa terra di Bharat ci sono fiumi diversi come il Gange, lo Yamuna, il Narmada e il Cauvery, ma la loro destinazione è la stessa. Alcuni si congiungono nel Mare Arabico e gli altri nella Baia del Bengala, ma alla fine tutto va Marzo 2013
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a comporre il grande Oceano Indiano. Allo stesso modo si compone il nostro Paese. Altro punto significativo della religione islamica: sia l’induismo sia l’islam credono nella rinascita dopo la morte (anche se nell’islam si tratta di un concetto assolutamente diverso rispetto all’incarnazione dell’induismo). In entrambe le religioni si afferma che l’uomo è responsabile delle proprie azioni e di conseguenza una persona va in paradiso o all’inferno. In sintesi, se facciamo buone azioni, il risultato sarà buono e se le facciamo cattive dovremo affrontarne le conseguenze. Invece di diventare un buon essere umano, coltivando valori umani, restiamo coinvolti in discussioni e liti. Possiamo o meno essere capaci di fare del male agli altri, ma certamente con le nostre azioni danneggeremo noi stessi.
Tutti gli Esseri Appartengono alla Famiglia di Dio
Si pone un altro dilemma. Possono induisti e mussulmani, cristiani e mussulmani, ebrei e mussulmani, buddisti e mussulmani, parsi e mussulmani e persone di tutte le altre religioni indigene vivere insieme? Certo, perché no? Nessuno può impedirlo. Nessuno può creare ostacoli al loro rapporto, perché tutti sono creature di Dio. Maometto diceva: “Voi uomini siete fondamentalmente servi di Allah e discendenti di Adamo. Perciò dovete restare insieme.” E nel Dharma induista l’espressione Vasudhaiva Kutumbakam (tutto il mondo è una sola famiglia) rappresenta in pratica il Moola Mantra (precetto fondamentale) per la sopravvivenza del genere umano. 22
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È stato detto di non schernire le divinità delle altre religioni perché queste, a loro volta, derideranno le vostre. Ciò è destinato a provocare incomprensioni e lotte tra religioni. Seguite il vostro cammino. La vostra religione è per voi e la mia è per me. Quale mussulmano nato in India, non ho alcuna inibizione a comunicare questo messaggio; al contrario provo un senso di onore e orgoglio, essendo nato in una terra dalle molte religioni e dalle molte lingue, tutte di pari grado.
Il rapporto che ho con la cultura indiana non può essere misurato in termini di anni; è antico come la cultura indiana. Se la cultura indiana mi appartiene, Rama è mio e anche Krishna è mio. Krishna è l’auriga di Arjuna. La guerra del Mahabharata non si concluse sul campo di battaglia di Kurukshetra. Ogni minuto della nostra vita è in atto una guerra del Mahabharata. Ci guardiamo dentro e diveniamo il nostro Arjuna, il nostro Krishna. Chi trae ispirazione da questo poema, al contrario di chi lo ignora, avrà certamente successo.
Significato e Importanza di Siva
Quando parlo della cultura e della tradizione di questo luogo, credo che qualunque cosa sia stata detta è destinata a ogni essere. Amici, voglio dirvi che la zangolatura dell’oceano non si è verificata una sola volta; è un processo che continua, sebbene in forma diversa. La zangolatura Eterno Auriga
avviene in ogni momento della mia e della vostra vita e anche nella società. I Rakshasa (demoni) portano via l’Amrita (nettare) e lasciano all’umanità il veleno per la sua distruzione. Allora compare Siva che beve il veleno e così la Sua gola diventa blu. Quanti di noi sono disponibili, spontaneamente, a bere il veleno per salvare l’umanità? Sento che al mondo ogni società ha bisogno di Siva. Vi dico tutto questo perché voglio che l’equivoco sia chiarito. Sono mussulmano. Credo che Allah sia unico. Credo nel profeta Maometto e nel Corano. Credo nella rinascita dopo la morte. Sebbene nell’Islam non sia presente il concetto d’incarnazione, ogni mussulmano deve aver fede nel fatto che ci sarà la resurrezione dopo la morte nel
giorno del giudizio. Non esiste Paese al mondo in cui Dio non abbia inviato un messaggero per guidare le persone sul sentiero della vita. Che li conosca o meno, ho il dovere di onorare e rispettare ciascuno di loro. Non devo criticarli, né rinnegarli. Se abbiamo un dubbio, non dovremmo cercare di giungere a una conclusione. Ho detto alcune cose che forse avete compreso e altre che possono non piacervi. Me ne scuso, ma le ho dette lealmente e vi ho trasmesso la verità. Se non dico la verità qui, dove altro potrei farlo? (Tratto dal discorso tenuto dal professor Akhtarul Wasey durante il simposio sull’“Unità delle Fedi” svoltosi a Prasanthi Nilayam il 2 luglio 2012. Il professor Wasey è direttore onorario dell’Istituto di Studi Islamici Zakir Husain dell’Università Nazionale Islamica di Nuova Delhi.)
Non dovreste mai rimanere irretiti nelle trappole del mondo e nei suoi problemi. Cercate di sfuggire rifugiandovi nell’aria più pura dello spirito quanto più spesso potete, tenendo il Nome del Signore sulla lingua. Delle 24 ore che compongono il giorno, destinatene 6 ai bisogni individuali, 6 al servizio degli altri, 6 al sonno e 6 a dimorare alla Presenza del Signore. Queste ultime vi doteranno della forza dell’acciaio. – Baba Eterno Auriga
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Effulgenza della Gloria Divina UN VIAGGIO STRAORDINARIO
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lcuni giorni dopo, mentre eravamo seduti sotto la veranda, attendendo di essere chiamati nella stanza delle “interview” di Baba, una bella ma afflitta famiglia indiana fu introdotta nella piccola stanza interna. Il padre portava in braccio il figlio di circa nove anni. Il ragazzo indossava calzini bianchi che non riuscivano a nascondere i piedi deformi. Le sue gambe sottili indicavano che non aveva mai corso o giocato come gli altri bambini. Sentii una stretta al cuore e mi sentii grato per i tre bambini sani che avevamo lasciato alle cure dei nonni in California. Dopo un po’, la porta si aprì e, meraviglia delle meraviglie, ne uscì la famiglia piangendo di gioia. Il ragazzino camminava sulle gambe malferme come un cerbiatto appena nato e i suoi grandi occhi castani brillavano. Io non cercai nemmeno di controllare le lacrime. Baba uscì e dette le ultime istruzioni ai genitori. Quindi, si girò verso di me e chiese: “Perché piangi? Non piangere; è la prima volta che cammina.” Io, fra le lacrime, risposi: “Questo è il motivo per cui piango.” Egli allora mi lanciò uno sguardo che ho imparato a conoscere molto bene, accompagnato dal sorriso più dolce e compassionevole che avessi mai visto, e disse con voce soave: “Lo so, lo so.” 24
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Volevo che quel momento durasse per sempre, ma, in un istante, Egli cambiò atteggiamento e mostrò profonda preoccupazione per un altro dei Suoi figli. Presto sarebbe toccato a noi essere soli con Baba. Il nostro primo colloquio privato fu un’esperienza travolgente. Bob, io e Sai Baba, eravamo vicini, mentre Egli ci poneva delle domande. Si rivolse prima a me, facendomi semplici domande come: “Quanti figli hai?” In quel momento avevo perso la favella. Sorrise benevolmente e dette la risposta Egli Stesso: “Tre.” Io rimasi muto, incapace di comunicare. Dovevo sembrare più che stupido, ma Baba fu così gentile poiché comprende tutte le condizioni e fragilità umane. In quei pochi minuti, descrisse il carattere, i punti di forza e di debolezza di ciascuno dei nostri figli. Il tempo ha dimostrato che Egli è preciso al cento per cento. La Sua attenzione si rivolse poi a Bob ed essi parlarono di questioni d’affari, mentre Sai materializzò un po’ di Vibhuti (sacra cenere) e, con quella strofinò il torace e la zona del cuore di Bob, dicendo: “È un buon uomo, un buon uomo.” Questo evidente gesto d’amorevole approvazione causò in Bob una reazione che mai avevo visto verificarsi prima in lui: scoppiò in lacrime e pianse come un bimbo indifeso. Sai Baba disse: “Gli affari non ti danno Eterno Auriga
alcuna soddisfazione, ma tutto cambierà.” Bob, a quella rassicurazione, si illuminò. Swami si girò verso di me e disse: “Sii paziente. Devi imparare a essere paziente.” L’“interview” terminò e, quando ce ne andammo, io continuai a stare in silenzio. Ci volle un bel po’ per tornare sulla terra. Era stata l’esperienza più insolita della mia vita, ma non riuscivo ancora a percepire che Sri Sathya Sai Baba era un essere divino. Riuscivo solo ad avvertire che suscitava in me emozioni e ideali più elevati di quanto non avessi mai sperimentato prima. Mentre stavamo tornando in aereo negli Stati Uniti, cominciammo a pianificare il
nostro successivo viaggio in India. Eravamo già attratti, come da una forza magnetica, a ritornare. Bob cominciò ironicamente a prendermi in giro sui commenti di Swami circa la mia impazienza. Mi misi subito sulle difensive, infastidito e, ovviamente, impaziente. Più tardi, ci facemmo una bella risata sul mio ristretto punto di vista e sull’incapacità di accettare le critiche, anche se ciò era stato fatto con tanta delicatezza da Baba. Subito mi ripromisi di lavorare sul problema dell’impazienza. – Tratto dell’articolo di Barbara Bozzani nel libro “La Trasformazione del Cuore”, redatto e pubblicato da Judy Warner.
Importante è l’Esperienza l’Esperienza, Ascolt non il Semplice Ascolto
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URANTE il suo pellegrinaggio ai luoghi sacri, Sri Krishna Chaitanya, arrivò una volta nella parte meridionale dell’India, nella regione ove è situato il tempio di Sri Ranga. In un tempio di quella regione, un Pandit (erudito) teneva discorsi ai suoi discepoli sulla Bhagavadgita.
Sentendo il discorso del Pandit, gli ascoltatori erano a volte tristi, a volte felici.
Quando il Pandit recitava gli Sloka (versi) della Gita, i discepoli li ripetevano dopo di lui e ascoltavano con grande fede quando egli spiegava l’argomento dei versi. Anche molti devoti, che erano lì giunti ascoltavano l’esposizione del Pandit sugli insegnamenti della Gita, tenendo in mano il sacro libro. A volte essi sorridevano, a volte apparivano tristi, e a volte erano immersi nella beatitudine. In tal modo, ascoltando il discorso del 26
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Chinna Katha
Pandit, era visibile il cambiamento delle loro sensazioni. Tuttavia, c’era una persona seduta in un angolo che continuava a piangere e non mostrava alcun cambiamento dei suoi sentimenti. Sri Krishna Chaitanya vide quella persona, le andò vicino e le chiese: “Che cosa c’è? Perché piangi quando le altre persone studiano la Gita e provano beatitudine nell’esposizione dei suoi insegnamenti?” Egli rispose: “Swami, io non so chi tu sia. Non sono in grado di recitare gli Sloka sanscriti e, poiché penso sia meglio stare in silenzio che recitarli in modo sbagliato, io non li leggo. Giacché non sono così istruito da comprendere il significato di quei versi, non otterrei nulla leggendoli. Perciò, visualizzo la scena della guerra del Mahabharata in cui Krishna impartisce la conoscenza della Bhagavadgita ad Arjuna e gira costantemente il collo all’indietro per spiegargliene il significato; infatti Krishna è seduto sul davanti del carro e Arjuna nella parte posteriore. Pensando che il collo del Signore Krishna abbia sofferto grandi dolori per la costante torsione all’indietro, sono molto triste.” Allora, Sri Krishna Chaitanya osservò: “Tu sei il solo vero devoto, poiché hai sperimentato il principio d’amore di Krishna e ti sei immerso in esso concentrandoti sulla scena del dialogo fra Krishna e Arjuna nella guerra del Mahabharata. Importante è l’esperienza, non il semplice ascolto dei testi sacri.” Eterno Auriga
Celebrazioni dell’87° Compleanno di Bhagavan nel mondo
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INDONESIA
l Compleanno di Bhagavan è stato celebrato in molte città tra cui Giacarta, Medan, Bandung, Yogyakarta, Surabaya e Denpasar. Sono stati installati in tutto il Paese ospedali da campo di cui hanno potuto usufruire più di 1500 persone. Volontari Sathya Sai hanno prestato servizio in orfanotrofi e distribuito generi alimentari, in molti villaggi, alle persone bisognose.
I festeggiamenti comprendevano Bhajan, discorsi e distribuzione di Prasadam. A Bandung (Giava Ovest), 250 devoti hanno partecipato alle celebrazioni del Compleanno di Bhagavan, che comprendevano Bhajan intervallati da spettacoli artistici e culturali. Il Gruppo di Studio Sai di Yogyakarta (Giava Centrale) ha celebrato il Compleanno di Bhagavan distribuendo più di 880 confezioni di cibo alle persone bisognose e installando un ospedale da campo dove hanno ricevuto cure circa 800 pazienti.
CANADA
Una parte dei devoti partecipanti alle celebrazioni dell’87° Compleanno di Bhagavan a Giacarta. Più di 800 persone hanno partecipato alle celebrazioni per il Compleanno di Bhagavan a Giacarta, durante le quali Giovani Sai, bambini Bal Vikas e studenti della Insan Teladan School e della Pondak Sai School hanno presentato programmi culturali. Il 23 novembre 2012, al Prasanthi Griya Sai Centre di Medan (Sumatra Nord), oltre 250 devoti hanno partecipato alle celebrazioni per il Compleanno di Bhagavan. Eterno Auriga
Il 18 novembre 2012 circa 250 bambini SSE del Centro Sathya Sai Baba di TorontoYork hanno celebrato il Compleanno di Swami presentando un programma culturale, al quale hanno presenziato circa 1000 persone. Il programma comprendeva canti vedici, canti devozionali e ispirati ai Valori Umani, e una rappresentazione sull’unità delle religioni, intitolata “C’è una Sola Religione, la Religione dell’Amore”. Il 23 novembre 2012, più di 800 persone
Il programma culturale dei bambini dell’Educazione Spirituale Sai a Toronto, Canada. Marzo 2013
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hanno celebrato il Compleanno di Bhagavan con Suprabhatam, Nagar Sankirtan e Laksharchana (il canto del sacro Nome Divino 100.000 volte), a cui hanno fatto seguito stimolanti discorsi ispirati al messaggio di Bhagavan e canti devozionali. Sono stati presentati due progetti di servizio, “Un Tetto ai Desideri”, e “Senti la Fame, Riempi il Piatto”, nell’ambito delle celebrazioni del Compleanno di Bhagavan. I devoti hanno saltato alcuni pasti e usato i risparmi per comprare generi alimentari per il banco alimentare. I devoti, che hanno partecipato, hanno potuto sperimentare in prima persona i morsi della fame. Durante le due settimane antecedenti il Compleanno di Bhagavan, sono state raccolte circa 1000 libbre di cibo. I devoti hanno preparato 87 pacchi contenenti cibarie e li hanno distribuiti alle persone bisognose della zona di Toronto.
LITUANIA Il Compleanno di Bhagavan è stato celebrato in parecchie città della Lituania. Nel Centro Sathya Sai di Riga, il programma comprendeva Bhajan e un “Circolo delle Famiglie”, in cui ogni persona raccontava del suo dono d’amore più importante che aveva offerto a Bhagavan, durante l’anno trascorso, e che cosa intendevano offrirGli per l’anno successivo.
RUSSIA Il 23 novembre 2012 circa 150 devoti russi di San Pietroburgo hanno celebrato il Compleanno di Bhagavan. Il programma consisteva in un concerto seguito da canti vedici, canzoni che riguardavano Bhagavan e la presentazione delle Sue opere.
DANIMARCA I Centri Sathya Sai della zona di Copenaghen hanno celebrato il Compleanno di Bhagavan con una rappresentazione che illustrava la vita di Bhagavan, dalla nascita fino al momento in cui ha proclamato di essere l’Avatar, e che era basato sul libro “Sai Baba: l’Uomo dei Miracoli”, dello scomparso scrittore Howard Murphet. La narrazione della storia era accompagnata da proiezioni di foto di Bhagavan, mentre i musicisti suonavano il clarinetto, la chitarra, il flauto, il flauto di Pan (flauto a canne), tamburi e armonica. I Bhajan hanno concluso le celebrazioni. Nella città di Odense, il Compleanno di Bhagavan si è celebrato condividendo esperienze del Divino e la proiezione di un video sulla Sua vita, a cui ha fatto seguito la distribuzione del Prasadam. 28
Marzo 2013
Le celebrazioni dell’87° Compleanno di Bhagavan a San Pietroburgo, Russia. Una speciale canzone riguardante la vita di Bhagavan, composta da devoti degli Stati Baltici, è stata cantata da Giovani Sathya Sai, a cui hanno fatto seguito Bhajan e la distribuzione della Vibhuti. Il 23 novembre 2012 oltre 400 membri del Centro Sathya Sai di Mosca hanno celebrato il Compleanno di Bhagavan in un auditorium piacevolmente decorato per Eterno Auriga
l’occasione. Il programma è iniziato con il canto dell’Omkar, seguito da Gayatri Mantra, Sai Gayatri, Rudram e Bhajan di Ganesh. Dopo un discorso di benvenuto da parte della responsabile della Regione Centrale della Russia, Lyudmila Deputatova, devoti Sathya Sai di Korolev, Dzerzhinsky, Mosca e Obninsk, e bambini SSE di Mosca hanno presentato una serie di programmi culturali. Le celebrazioni si sono concluse con i Bhajan e la distribuzione del Prasadam.
ITALIA Circa 150 devoti Sathya Sai dei Centri Sathya Sai della città di Torino hanno celebrato il Compleanno di Bhagavan presso il palazzo comunale.
TAILANDIA Il 23 novembre 2012, devoti Sathya Sai hanno celebrato il Compleanno di Bhagavan, cantando 87 Bhajan presso il Centro Sai Prasanthi di Bangkok. Sempre il 23 novembre, devoti Sathya Sai hanno celebrato il compleanno di Bhagavan presso i Centri Sathya Sai di Rajdamneon, Sai Prashanti, Maesai e Chiangmai.
Cerimonia del Compleanno di Bhagavan in Italia. Nell’ambito delle celebrazioni c’era una mostra sulle “Attività dei Centri Sathya Sai in Italia”.
BAHRAIN
La distribuzione di coperte in Tailandia nell’ambito delle celebrazioni del Compleanno di Bhagavan Sono state pure espletate varie attività di servizio tra cui la distribuzione di coperte e di cibo ai bisognosi, con presentazione di programmi culturali. Eterno Auriga
Per celebrare il Compleanno di Bhagavan, l’Organizzazione Sathya Sai del Bahrain ha svolto, per 87 giorni, programmi spirituali e di servizio, aventi per tema “Swami, l’Abitante Interiore”. I programmi sono iniziati nel fausto giorno di Onam e hanno compreso le maggiori festività fino ad arrivare al Compleanno di Bhagavan. Le principali attività spirituali comprendevano Shirdi Sai Sat Charita Parayana (lettura della sacra vita di Shirdi Sai Baba), Paduka Puja, Tapovanam Parayana (lettura della sacra vita di Sathya Sai Baba), Laksharchana e Sahasranamavali. Per tutto il periodo, ci sono stati stimolanti discorsi e programmi riguardanti i Valori Umani nell’Educazione, unitamente a workshop sui Bhajan: il tutto è stato fatto per la gloria dell’Avatar Sathya Marzo 2013
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Sai. Infine, questa “87 giorni” di programmi si è conclusa il 23 novembre 2012, con 300 devoti che hanno celebrato il Compleanno di Bhagavan. Il programma della giornata comprendeva canti vedici, Ashtottram di Bhagavan (canto dei 108 Nomi di Sathya Sai), un discorso incentrato sui Suoi messaggi in occasione del Suo Compleanno, taglio della torta, il coro dei bambini SSE e Bhajan.
ARABIA SAUDITA Il 22 novembre 2012, circa 200 persone hanno partecipato alle celebrazioni del Compleanno di Bhagavan, organizzato dal Centro Sathya Sai di Riyadh.
cantando l’Omkaram e il Ganapati Atharvasirsam, a cui hanno fatto seguito i Bhajan.
ABUDHABI Il Gruppo SAI (Servi e Ispira) ha celebrato il Compleanno di Bhagavan per un periodo di 87 giorni, con canti vedici speciali, attività devozionali e di servizio. Sono state distribuite giacche invernali a 120 lavoratori della zona industriale di Mussafah, a 40 chilometri dalla città di Abu Dhabi. Sono state pure organizzate donazioni di sangue. Circa 250 devoti Sathya Sai hanno celebrato, il 23 novembre 2012, il Compleanno di Bhagavan. Il programma comprendeva Omkaram, Suprabhatam, canti vedici, canto dei Bhajan e distribuzione del Prasadam. - Organizzazione Internazionale Sathya Sai
INDIA
Una parte dei devoti partecipanti alla celebrazione del Compleanno di Bhagavan in Arabia Saudita. La serata è iniziata con una danza d’invocazione, seguita da un’emozionante esecuzione di canti devozionali e una pièce teatrale intitolata “Dall’Atmosfera all’Atmasfera”, che riguardava l’ambiente sociale in cui si trovano a vivere i bambini e i giovani al giorno d’oggi: la tecnologia, la pressione del gruppo dei coetanei, e le tendenze della moda. La sera del 23 novembre 2012 circa 60 devoti si sono riuniti per celebrare il Compleanno di Bhagavan, 30
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Andhra Pradesh - Il 24 gennaio 2013, in occasione dell’estensione del Progetto Acqua Potabile ad Anantapur, sponsorizzato dal Central Trust Sri Sathya Sai, il funzionario amministrativo del distretto di Anantapur, Sri V. Durga Das, ha eseguito a Kothacheruvu la Bhumi Puja (cerimonia della rottura del suolo) accompagnata da canti sacri. La proposta estensione del Progetto Acqua Potabile ad Anantapur farà fronte ai bisogni di altre 250.000 persone che si trovano nelle tre aree del distretto di Puttaparthi, Kothacheruvu e Bukkapatnam. Questa estensione del progetto, del valore di 800 milioni di rupie, rifornirà 118 centri abitati di 10 miliardi di litri d’acqua con un acquedotto che si estenderà per un totale di 411,5 km. Eterno Auriga
Le autorità che hanno presenziato alla cerimonia sono state Sri R.J. Rathnakar, Fiduciario, e Sri Prasada Rao, Segretario dello Sri Sathya Sai Central Trust, unitamente all’ex Vicepresidente della L & T Division ECC, Sri A. Ramakrishna, Ingegnere Capo del Progetto in rappresentanza del governo, Sri Kondal Rao, Puttaparthi MLA, Sri Palle Raghunatha Reddy. L’originario Progetto Acqua Potabile per Anantapur, da parte dello Sri Sathya Sai Central Trust, era stato commissionato nell’anno 1995 e fornisce acqua potabile a una popolazione di oltre 1.250.000 persone di 731 villaggi. La proposta per un’estensione del progetto è stata annunciata dal Central Trust durante le celebrazioni dell’86° Compleanno di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, che si sono tenute nel novembre del 2011. Gujarat - Un workshop Sri Sathya Sai Vidya Vahini si è tenuto a Navsari, Gujarat, il 19 e 20 gennaio 2013 per formare gli insegnanti dello Sri Sathya Sai Vidya Niketan, Navasari, e della Sri Sathya Sai School del Surat. Il Presidente dello Stato del Gujarat ha dato il benvenuto alla squadra del Vidya Vahini e Sri Ashutosh Verma ha relazionato brevemente sul Progetto del Vidya Vahini e di come Swami volesse che le scuole e l’Organizzazione lavorassero insieme e si facessero promotori di questo progetto, soprattutto nei villaggi più lontani. In seguito, i membri del gruppo hanno insegnato ai docenti come preparare un programma di lezioni e anche come fare la presentazione. Il secondo giorno è stato completamente dedicato all’uso tecnico online del Vidya Vahini, spiegando come visionare i programmi delle lezioni, il contenuto dei valori ecc., e come scaricarli. Al workshop hanno complessivamente partecipato 35 insegnanti. Eterno Auriga
Maharashtra - A Nanded, Maharashtra, si è tenuto il festival della gioventù “JevO-Utsav 2013” (Carrellata sui Valori e la Consapevolezza nell’Educazione), a cui hanno partecipato oltre 1000 studenti provenienti da nove università. Il festival è stato inaugurato da Sri D.P. Sawant, Ministro dello Stato del Maharashtra per la Sanità e l’Educazione Tecnica, davanti a una folta rappresentanza di dignitari. Istituite da Smt. Snehalatatai Khatgaonkar, per due giorni ci sono state le gare studentesche sui Valori Umani e la Consapevolezza, sotto forma di scenette comiche e lavori teatrali, a cui hanno partecipato tutte le nove università. La fermezza dei giovani d’oggi nel contrastare i principali mali della società è stata rappresentata in modo appassionato, unitamente alla determinazione di trasformare la società per farne un posto migliore in cui vivere.
La festa di Milad-ul-Nabi al Dharmakshetra. Il 27 gennaio 2013 è stata celebrata al Dharmakshetra, Mumbai, la santa festività di Milad-ul-Nabi, anniversario della nascita del Profeta Maometto. L’evento culminante della serata è stata l’offerta del Maghrib-ki-Namaaz nel prato del continua alla III pagina di copertina... Marzo 2013
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Sri Sathya Sai Higher Secondary School
Prasanthi Nilayam - 515134, Anantapur District, (A.P.) Ph.: 08555-289289, Email: ssshss@gmail.com (Affiliated to CBSE, New Delhi) Applications are invited from the eligible candidates (preferably men) by sending their biodata with academic qualifications and experience particulars to work in Sri Sathya Sai Higher Secondary School (boys wing), Prasanthi Nilayam for the following posts. A recent passport size colour photo is to be attached. Phone number and Email address can also be provided. Fluency in English is required. 1. Postgraduate teacher in Physics 2. Postgraduate teacher in Informatics (computer science) 3. Trained graduate teacher in Sanskrit Qualifications required for the posts: A Postgraduate degree with second class and teachers training degree done in English Medium Or A Postgraduate degree with first class and 3 years experience in the above-mentioned subjects done in English Medium. Qualifications required for TGT in Sanskrit, Modern Indian Languages and Classical Languages (either of the two). i) a) Graduate in / with the subject concerned or its equivalent. b) A recognised Degree / Diploma in education. ii) B.A. Ed. with language concerned of the Regional College of Education. Pay scale for PGT ` 18030-43630. Pay scale for TGT ` 14860-39540 The last date for the receipt of applications is 20th April 2013. The selected candidates will be called for an interview at a short notice. Note: Fresh candidates from S.S.S.I.H.L., who are interested to work in the school may meet the Principal personally. – Principal
Sri Sathya Sai General Hospital, Alike
Post: Sathya Sai Vihar, Bantwal TQ., D.K., Karnataka, India Ph.: 08255-265566 / 265567 / 9480228674 / 9449281254, Email: ssslsalike@yahoo.com Applications are invited with full bio-data and photograph immediately for the following posts: Physician: MD / DNB – preferably with experience, full time or part time Medical Officer: MBBS – preferably with considerable experience, full time or part time. Retired persons may also apply. Salary + accommodation will be provided. – Chairman Managing Committee, Sri Sathya Sai Loka Seva Trust, Alike
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Dichiarazione di Proprietà della rivista Intitolata SANATHANA SARATHI (in lingua inglese) R.No.10774/58 (Da pubblicare nella prima edizione di ogni anno dopo l’ultimo giorno di febbraio) Form IV (Vedere Regola 8) 1. Luogo della pubblicazione : Sri Sathya Sai Press, within the compound of Sri Sathya Sai Ashram, Prasanthi Nilayam. 2. Periodicità della Pubblicazione : Mensile 3. Nome dello Stampatore e dell’Editore : Sri K.S. Rajan È cittadino indiano : Si Indirizzo : West II / C-22, P.O. Prasanthi Nilayam, Dist. Anantapur, A.P., 515134. 4. Nome dell’Editore : Sri G.L. Anand è cittadino indiano : Si Indirizzo : Round Block V / C-3, P.O. Prasanthi Nilayam, Dist. Anantapur, A.P. 515134. 5. Nomi e indirizzi di : Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Pubblications persone che sono proprietarie Division, P. O. Prasanthi Nilayam, della rivista e soci azionisti di più Dist. Anantapur, A. P.,515134. dell’uno per cento del capitale complessivo versato al 28-2-2013: I, K.S. Rajan, dichiara che i dati sopraindicati corrispondono al vero. Data: 1-3-2013 ...continua da pagina 31
Satyadeep proprio di fronte alla residenza di Bhagavan. Il Dharmakshetra risuonava dei sacri canti del Corano e tutti i presenti erano immersi nell’Amore Divino. Il dottor Hanif Banatwala, che ha diretto il Namaaz, ha sottolineato che i cinque precetti dell’islam – cioè la preghiera, il pellegrinaggio, il digiuno, la carità e la verità – sono i precetti di ogni religione; vengono solo chiamati con nomi diversi. Il dottor Shafi Thanawala, Presidente del Sunnat Jamat e principale ospite della funzione, ha espresso la sua profonda gratitudine all’Organizzazione Seva Sri Sathya Sai e ha sottolineato che, per essere veri seguaci
(Sd) K.S. RAJAN (Firma dell’Editore) dell’islam, occorre percorrere il sentiero dell’amore e della bontà. Nel suo toccante discorso, ha dichiarato che il Dharmakshetra è la casa di Dio, una casa che non ha né l’aspetto di una moschea né di un tempio, ma è il luogo dove si può restare in silenzio e sentire la voce di Dio. Il programma si è concluso con una breve presentazione, da parte degli studenti Bal Vikas, dei cinque precetti dell’islam e una toccante esecuzione di canti su Allah e il profeta Maometto. Tutti se ne sono andati con in mente un unico pensiero: c’è veramente un’unica religione, ed è la religione dell’Amore.
Parlate Dolcemente Lasciate che il vostro amore fluisca verso tutti. Voi avete amore, ma ora esso viene distribuito egoisticamente e con parsimonia. O almeno, non odiate gli altri, non parlatene male né cercate di giudicare i loro errori. Non sentitevi tristi o feriti quando gli altri sono felici; cercate di condividere la loro felicità e siate felici voi stessi quando coloro che vi circondano lo sono. Il vostro parlare deve essere gentile e dolce; non imitate il ruggito del leone o il sibilo del serpente. In un villaggio ove tutti conoscono tutti e dove il vivere è così intimo e interdipendente, questo tipo di parole dolci, motivate dall’amore, è indispensabile.
– Baba
Italian edition of Sanathana Sarathi