NOVEMBRE 2013
Numero Speciale La Grandezza dell’Avatar Sai
Storia della copertina
Hanuman
Grande Statua del Devoto Ideale
Eterno Auriga
Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità verità
RETTITUDINE
Novembre
2013
© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia
PACE
AMORE
NON VIOLENZA
“Qual è lo speciale significato e la sacralità della vita umana? Qual è lo scopo della vita umana? È Khana, Peena, Sona, Marna (mangiare, bere, dormire e morire)? Persino le formiche e le zanzare lo fanno. Se anche voi fate la stessa cosa, in che cosa consiste la vostra superiorità nei loro confronti? Qual è il valore della vita umana? Avendo avuto nascita umana, voi dovreste ricercare il supremo stato di beatitudine.” SOMMARIO
Fotografia di Copertina: Statua di Hanuman
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L’Avatar dell’Amore Editoriale Fate del Vostro Cuore il Tempio di Dio Discorso Divino del 21 agosto 1996 Sublimità: il Segno Distintivo dei Programmi di Dasara Cronaca Il Messaggio di Bhagavan Costituisce il Fondamento di Tutte le Religioni S.S. Naganand L’Aderenza Rigorosa dell’Uomo al Dharma è Gradita a Dio Estratto dai Discorsi di Compleanno Sanathana Sarathi (L’Eterno Auriga) R.J. Rathnakar Consapevolezza Piena e Costante Dottor Narendranath Reddy Un Viaggio Verso la Pace Interiore Dottor Abdelfattah M. Badawi Swami Aggiunge una Nuova Dimensione alla Scienza Psichiatrica Dottor Samuel H. Sandweiss Hanuman: la Grande Statua del Devoto Ideale Storia della Copertina Calcolo Corretto Chinna Katha Facciamo della Nostra Vita il Messaggio di Swami Fize Mohammed Viaggi da Sai: Viaggi Verso l’Amore Kirsten Pruzan Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca Notizie dai Centri Sai
EDITORIALE
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L’AVATAR DELL’AMORE
hagavan Sri Sathya Sai Baba è l’unico Avatar, nella storia dell’umanità, a essere arrivato a milioni di persone in tutto il mondo, appartenenti a tutte le nazionalità, le fedi, le culture, le razze, e aver parlato le diverse lingue del mondo per diffondere il Suo Messaggio direttamente, senza intermediari come discepoli, apostoli o interpreti. Milioni di cuori vibrano ora della Sua energia d’amore e condividono il loro amore con gli altri.
Tali persone forniscono cibo e vestiti ai bisognosi, conforto a malati e indigenti, intervengono rapidamente per aiutare le vittime di calamità naturali e provvedere a tutti i tipi di soccorso alle comunità locali sulla base delle loro esigenze. Questo sacro compito viene continuamente svolto da questi volontari dell’amore attraverso la rete dell’Organizzazione Sai istituita da Bhagavan in tutte le parti del mondo. In tal modo, questo Avatar dell’Amore ha portato a un cambiamento di paradigma nella coscienza dell’uomo.
Egli non ha mai considerato religione, razza o nazionalità come barriere tra uomo e uomo. Nutriva amore per tutti e ha concesso a tutti di fare l’esperienza della Sua Divinità. Questo elevato principio di apertura mentale e di equanimità ha permeato l’Organizzazione Sathya Sai, che lavora per l’unità del genere umano e segue il Suo principio di “Ama Tutti, Servi Tutti”. È forse la più grande eredità che Egli abbia lasciato per la guida di questo mondo frammentato e diviso. Numerosi devoti di tutte le parti del pianeta hanno ricevuto il Suo pegno d’amore o quelli che Egli chiama i Suoi “biglietti da visita”. Come Baba dice: “Le Mie azioni sono la prova del Potere Divino, segni e segnali della Divinità. Io vi concedo delle cose per Prema (Amore). Il mio Prema non diminuirà mai.” Questi atti di Grazia Divina mostrano la Sua Divina Maestà. Non li possiamo sminuire chiamandoli semplicemente miracoli. Egli ha dimostrato il Suo Amore per l’intera razza umana, senza differenze di sorta. Questo numero speciale del “Sanathana Sarathi” è dedicato, con assoluta umiltà, a questo Avatar dell’Amore e tenta di offrire un barlume della Sua Divina Grandezza. Inoltre ha una nuova copertina assieme a una breve recensione all’interno. – Il Redattore
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Eterno Auriga
FIUME D’AMORE
DISCORSO DIVINO DEL 21 AGOSTO 1996
Fate del vostro cuore il tempio di Dio “All’inizio, le termiti sembrano pochissime, ma in breve possono moltiplicarsi e distruggere tutta la radice dell’albero. In modo simile, per quanto grande uno possa essere, se i pensieri malvagi entrano nella sua testa, gli rovineranno la vita completamente.” (Poesia Telugu) “Dove c’è fumo deve esserci il fuoco. Se c’è un macchinista a far viaggiare il treno e una persona a controllare il traffico, non dovrebbe esserci un Creatore alla base di questo mondo?” (Poesia Telugu) i l m o n d o è u n r i l e s s o d e l v o s t r o s tat o i n t e r i o r e
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l mondo visibile, che consiste di presenze senzienti e non senzienti, è costituito dei cinque elementi; tutto il mondo ne è il riflesso e la manifestazione. Tutte le forme, con le loro varie parti, non sono altro che forme differenti di Dio. Per questo il Purusha Suktam (“Inno al Purusha”. Nome del 90° inno del decimo mandala del Rig Veda, considerato un inno molto sacro – N.d.T.) dichiara: “L’Essere Cosmico ha migliaia di teste, di occhi e di piedi.”
È Dio che pervade l’universo intero con le Sue migliaia di teste, piedi e occhi. Fate un uso sacro dei cinque elementi L’universo è l’effetto e Dio è la causa. La creazione tutta è la manifestazione di causa ed effetto. La causa è la forma micro e l’effetto è la forma macro, ma ambedue, microcosmo e macrocosmo, sono forme effettive di Dio. “Brahman è più sottile del più sottile, più vasto del più vasto. Egli è il Testimone eterno e pervade
tutto l’universo nella forma dell’Atma. Atma è Brahman e Brahman è Atma.” Dio è il più piccolo tra i piccoli e il più grande tra i grandi; piccolo e grande sono solamente differenti nella forma, ma sono uno nella loro infinita potenza innata. Il microcosmo e il macrocosmo sono inseparabili e interdipendenti, quindi voi non dovreste mai considerare la Natura diversa da Dio: la Natura è Dio e Dio è la Natura. I cinque elementi presenti nella Natura sono forme di Dio. Questa è la ragione per cui i nostri antenati adoravano la Terra come Bhu Devi, l’acqua come Ganga Devi, l’aria come Vayu Deva, il fuoco come Agni Deva e il cielo come Sabda Brahman, ma la gente di oggi non tratta questi cinque elementi con riverenza e ne fa un uso sacrilego. Trattare i cinque elementi senza rispetto è come mancare di rispetto a Dio; quindi dovreste santificare la vita facendo di essi un uso corretto e sacro. Dio è il Creatore, Conservatore e Distruttore di ogni cosa che fu nel passato, che è nel presente e sarà nel futuro; Egli è il Signore dei tre periodi del tempo, passato, presente e futuro. Secondo il calendario telugu, il nome del primo anno è Prabhava perché Dio è il Prabhu (Signore) del tempo, per cui voi dovreste aver fede in Lui; solamente così potete sperimentare pace e felicità in questo mondo. Lo stesso Atma è presente in tutti Studenti! Non è la prima volta che vi dico questo; ve l’ho detto anche in numerose occasioni nel passato. 4 Novembre 2013
Non dimenticate mai Dio. Se dimenticate Dio, la vostra vita diventa priva di senso. Per quanto grandi si possa essere, anche Primo Ministro o Presidente, non si deve mai dimenticare Dio. L’eroe diventa uno zero se dimentica Dio. Tutto, a questo mondo, è soggetto al cambiamento. Qualunque cosa avvenga, non abbandonate mai l’Essere Supremo. Cercate di andarGli vicino il più possibile; questa è la vera pratica spirituale che l’uomo dovrebbe intraprendere.
In questo mondo, c’è un conflitto continuo tra il bene e il male, tra la rettitudine e il suo contrario; questo è inevitabile. Da un lato avete i Kaurava e dall’altro i Pandava; il Dharma è da una parte e l’adharma dall’altra. Tra i due c’è un conflitto costante. L’atteggiamento e le priorità dei Kaurava erano nettamente opposte a quelle dei Pandava; per i primi la priorità era “prima io, poi il mondo e per ultimo Dio”, mentre i Pandava davano il primo posto a Dio, il secondo al mondo e l’ultimo all’io. Tutti coloro che seguono la via del Dharma daranno sempre il primo posto a Dio; per questo, secondo la cultura indiana il primo anno del calendario telugu, Prabhava, indica Dio. Non solo, anche tutti gli anni che seguono portano i Nomi di Dio. Dio è oltre ogni misura; infatti i saggi Lo hanno esaltato come Incommensurabile (Aprameya). Questo significa che Egli non può essere compreso tramite l’evidenza Eterno Auriga
diretta o indiretta o con qualunque altra inferenza; nessuno può descrivere Dio in questo o in quel modo ed è sciocco chi dice che questo è Dio e quello non Lo è. Perché? “Io sono presente in tutti gli esseri come Atma.” Lo stesso Atma pervade tutti come la stessa corrente illumina tutte le lampadine. “I gioielli sono molti, l’oro è uno. Le mucche sono molte, il latte è uno. Gli esseri sono molti, il respiro è uno. I fiori sono molti, l’adorazione è una. Incapace di comprendere questa realtà per ignoranza, l’uomo è diventato vittima di molti problemi poiché persegue un’esistenza banale. Che altro si può dire a questa assemblea di rispettabili studiosi?” C’è differenza tra l’adorazione fatta con dei fiori di gelsomino, di rosa, di calendula ecc.? I fiori sono molti, ma l’adorazione è una. L’uomo ha generato tutte queste differenze perseguendo una vita banale. Vedere differenze è la caratteristica di Pravritti (l’esteriorità), ma la meta vera, eterna e immortale è solamente una: l’Atma. La Divinità è presente in modo uniforme in tutti, ma le persone la percepiscono in modi diversi a seconda della capacità del loro intelletto. L’intelletto si può paragonare a uno specchio: tenendo in mano uno specchietto, si può catturare il riflesso del sole e delle stelle che sono milioni di miglia lontano. La circonferenza del sole misura milioni e milioni di chilometri; un sole così Eterno Auriga
gigantesco si riflette in uno specchietto e per questo si dice: “Il mondo intero è come una città vista allo specchio.” Tutto l’universo si riflette nello minuscolo specchio del nostro intelletto; quindi questo universo o il mondo non sono all’esterno: sono dentro di voi, sono il riflesso del vostro stato interiore. Voi vedete all’esterno ciò che è presente dentro di voi. In effetti, fuori non c’è niente che non sia presente in voi. Qui, là e in ogni dove, dovunque guardiate, trovate solamente l’Atma; perché andate cercando di qua e di là quando il principio dell’Atma è dovunque? In realtà, tutti i cinque elementi sono uno. L’altro giorno vi ho spiegato i tre princìpi dell’Advaita: Padartha Advaita, Kriya Advaita e Bhava Advaita. Potreste chiedervi come possa l’Advaita, il cui significato è unicità, essere associato a tre forme. Di fatto, voi state sperimentando questi tre tipi di Advaita nella vita di tutti i giorni. Che cos’è il Padartha Advaita? Ecco un pezzo di stoffa: non è una stoffa, ma un intrico di fili e non è neppure un intrico di fili; è solamente cotone, per cui il cotone, i fili e la stoffa sono la stessa cosa. L’uso che se ne fa, i loro nomi e forme appaiono differenti, ma non possono esserci fili senza cotone, né può esserci stoffa senza fili. Il cotone, i fili e la stoffa sono diversi solamente nel nome e nella forma, ma la sostanza è la stessa, per cui non si può dire che siano differenti l’uno dall’altra. Questo è il Padartha Advaita. Novembre 2013
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Che cos’è il Kriya Advaita? Voi fate molti tipi di servizi e molte azioni diverse, ma, se fate tutto per far piacere a Dio, tutte le azioni diventano una. “Fate tutte le azioni per compiacere Dio.” Voi offrite cibo e frutta a Dio; prima dell’offerta, essi sono semplicemente cibo e frutta, ma, dopo l’atto di offrire, tutto diventa Prasadam (cibo consacrato). Voi preparate il budino dolce, il riso al tamarindo, il riso allo yogurt e molti altri; prima che siano offerti a Dio si possono chiamare con i loro nomi, ma, dopo l’offerta, tutti diventano Prasadam, per cui tutte le azioni che sono offerte a Dio corrispondono al Kriya Advaita. Non esistono due entità. “Brahman è Uno senza un secondo.” Non due, ma Uno. Il terzo è il Bhava Advaita. In questo corpo, in quello e in tutti gli altri, ci sono solamente cinque elementi. Voi potete volere un oggetto particolare dagli altri se non l’avete, ma, se ne siete già in possesso, perché dovreste acquisirlo da altri? I cinque elementi che sono presenti negli altri sono anche in voi; in modo simile, l’Atma è presente in voi è anche in tutti, per cui tutti sono uno. “L’Uno volle divenire i molti.” Lo stesso oro prende la forma di ornamenti diversi; in modo simile, i cinque elementi, che sono la manifestazione della Divinità, sono presenti in tutti. A questo riguardo non ci sono differenze di alcun tipo. Questo è Bhava Advaita. La vita dell’uomo può diventare significativa solamente quando egli tenta di comprendere e sperimentare questi tre tipi di Advaita. Se mantenete il sentimento di dualità nella mente e cercate 6
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di mostrare non dualità all’esterno, ottenete solamente agitazione. Ecco un esempio. Generate in voi stessi l’amore per Dio Una volta c’era una persona molto ricca che non aveva altro da fare che “carico e scarico”, per cui, a causa di questo suo nutrirsi troppo e della mancanza di lavoro fisico, soffriva di indigestione. Quest’uomo andò da uno specialista e chiese una cura; la risposta di quel medico esperto fu: “Lei non deve spendere neppure un centesimo per curare l’indigestione; infatti, lei stesso ha favorito questo disturbo con il mangiar troppo. Non ha idea di quanto cibo il suo stomaco possa contenere? A causa della sua avidità, lei lo sta sovraccaricando e, da questo, ecco l’indigestione. La causa dell’indigestione è la sua capacità di digerire che è inferiore alla quantità di cibo che assume; per questo, le prescrivo un ottimo rimedio. Mi ascolti: tenga un grano di sale in bocca e lo succhi.” Ora vendono il sale fino, ma prima era reperibile solamente il sale grosso. L’uomo seguì la prescrizione e guarì dall’indigestione. Arrivò il suo compleanno ed egli, libero dall’indigestione, volle distribuire dei dolci a tutti per celebrare la ricorrenza; andò dal pasticcere e chiese di assaggiare i dolci prima di comprarli, ma, quando ne mise in bocca un pezzettino, sentì un sapore salato. Allora disse che quei dolci non erano buoni e andò in un altro negozio, ma ebbe la stessa esperienza. Andò così da cinque pasticceri uno dopo l’altro, ma non gradì il sapore dei dolci di nessuno di essi. Il proprietario del sesto negozio capì il suo Eterno Auriga
problema, per cui, prima che l’avventore assaggiasse i dolci, gli consigliò di andare al rubinetto e sciacquarsi bene la bocca, dopodiché gli avrebbe fatto sentire il sapore del suo laddu. L’uomo ricco sciacquò bene la bocca e gettò via il pezzetto di sale che aveva sulla lingua; ora il laddu era dolce. “Sì”, disse. “Questo laddu è molto saporito”, al che il negoziante replicò: “O insensato, se hai un pezzo di sale in bocca, come puoi gustare la dolcezza di qualsiasi laddu? Ogni dolce ti sembrerà salato.” Similmente, un individuo che soffre della malattia dell’ateismo, e ha nella mente delle sostanze amare come i pensieri e i sentimenti cattivi, non può gustare la dolcezza del Nome Divino. Se qualcuno gli parla della sacralità del servizio e di altre pratiche spirituali, le trova prive di sapore. Il difetto si trova forse nel Nome Divino o nelle pratiche spirituali? No, no. Quella è la conseguenza della malattia dell’ateismo. Una volta, delle persone andarono a un matrimonio. Dopo la cerimonia furono serviti molti tipi di pietanze. Quando arrivarono i dolci come il laddu e il jilebi, cinque o sei degli invitati li rifiutarono dicendo: “No, grazie”, e questo non perché non conoscessero i dolci, ma perché erano diabetici. In modo simile, nel mondo ci sono i teisti, gli atei, i teisti atei e gli atei teisti. Tutte le pratiche spirituali sono dolci per i teisti, ma, per coloro che non hanno amore per Dio, le stesse appaiono prive di sapore. Gli studenti, gli insegnanti e tutti gli altri riempiono i loro cuori di sentimenti sacri finché sono qui, per cui Eterno Auriga
Dio risiede nel vostro cuore e, quando voi manifestate la vostra Divinità innata e ne fate esperienza, ottenete la beatitudine. Se leggete i nomi dei dolci come il mysore pak, il jilebi o il burfi in un libro, potere sentirne il sapore? No, solamente quando li mangiate ne potete assaporare la dolcezza. In modo simile, il semplice sapere che Dio è in voi non vi dà il sapore della Divinità; voi provate la beatitudine solamente quando raggiungete l’unità con Dio. Per questa ragione Dio si incarna sulla Terra. ogni cosa appare loro dolce, ma, una volta lasciato questo posto e tornati al mondo esterno, cadono vittime dei desideri per le cose del mondo a causa dell’influenza del contesto secolare; nel momento in cui la malattia dei desideri per le cose del mondo si insedia, essi si allontanano dalla spiritualità. Non solo: cominciano ad avere dei dubbi e dei malintesi al riguardo. Ci può essere una cura per il cancro, ma non per la malattia dell’odio verso Dio e la spiritualità. Mancano forse d’istruzione? No, mancano di sentimenti sacri. Ravana era padrone di sessantaquattro forme di conoscenza, era ricco e potente, aveva tutto a sua disposizione, ma, come divenne schiavo del desiderio e dell’ira, tutta la sua conoscenza, il suo potere e la ricchezza non ebbero più significato. Dio si incarna in forma umana per elevare l’uomo Novembre 2013
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Una persona schiava dei desideri diventa schiavo del mondo intero, mentre chi li sconfigge lo conquista. Il mondo diventa un servitore della persona che si fa servitore di Dio; quindi non dimenticate mai il Signore. Ci sono tre verità importanti, insegnate dal Vedanta, che sono come gemme inestimabili: non credete nel mondo, non dimenticate Dio, non temete mai la morte perché essa è inevitabile. Dovreste custodire gelosamente nel cuore tali verità. Non credete nel mondo perché esso cambia continuamente. Non temete la morte: la potete evitare temendola? Essa non risparmia nessuno. Bisogna tenere sempre a mente queste tre verità del Vedanta. Confinare Dio in un luogo particolare e pensare che Egli sia presente solamente lì è follia: non c’è luogo in cui Egli non sia, non c’è forma che non sia divina. Egli è presente nelle forme viventi e non viventi. Gli scienziati dicono che il mondo è fatto di atomi; anche questo pezzo di legno e chi vi parla sono fatti di atomi. Essi lo chiamano atomo, mentre gli spiritualisti lo definiscono “energia”. La differenza è nei nomi, ma l’oggetto è lo stesso. Come l’atomo è dovunque, la Divinità pervade tutto. Ogni atomo ha una forma; senza la forma, non può esistere l’atomo. Dovreste avere fede assoluta nel fatto che Dio è l’Abitante del vostro cuore; come il corpo è costituito di organi vari come le mani, le gambe, gli occhi, le orecchie, il naso, la bocca ecc., tutte le forme che trovate nel mondo sono le diverse parti di Dio. Ci sono rocce nelle montagne, alberi nelle 8
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foreste, acqua negli oceani, humus nella terra e carne nel corpo, ma tutti sono fatti dei cinque elementi, i quali sono proprio le forme di Dio. Dio non ha forma distinta; si incarna per mostrare questa verità a coloro che soffrono della malattia della cecità dell’ignoranza. Egli scende solamente in forma umana e non in altre. Perché? Tutti gli esseri viventi, come gli uccelli e le bestie, seguono il loro Dharma e conducono una vita naturale; solamente l’uomo dimentica il suo Dharma. Gli animali hanno una ragione e una stagione, ma l’uomo non ha né l’una né l’altra; per questo Dio si incarna: per correggerlo. “Dio si rivela in forma umana.” Se Egli venisse in forma di aquila e cercasse di emendare l’uomo, la gente Gli tirerebbe dei sassi; anche se venisse in forma di bufalo e cercasse di correggere le persone, nessuno gli farebbe caso. Magari lo bastonerebbe dicendo: “Chi sei tu per dirlo a me?” Quindi Dio scende in forma umana e si muove tra gli esseri umani per elevarli. Seguite il Devozione
cammino
agevole
della
Qui dovete comprendere i due princìpi della Devozione e della Conoscenza. Una volta, i due fratelli Jnanadeva e Bhaktideva viaggiavano insieme; dopo un po’ ebbero sete e Bhaktideva chiese a Jnanadeva: “Fratello, ho sete, ma non trovo acqua nelle vicinanze”, al che l’altro disse: “Cerchiamo un pozzo nei dintorni.” Dopo aver camminato ancora, trovarono un vecchio pozzo che aveva un po’ d’acqua Eterno Auriga
sul fondo. Jnanadeva assunse la forma di un uccello, volò nel pozzo, bevve e tornò fuori; egli aveva la capacità di assumere qualunque forma. “L’esperienza del non dualismo è saggezza.” Per il fatto che egli non considerava alcuna differenza tra una forma e l’altra, poteva assumerne una qualsiasi, mentre Bhaktideva non
Jnanadeva dovette cambiare forma, Bhaktideva non ne ebbe bisogno: non appena indirizzò il suo amore a Dio, qualunque cosa volesse sarebbe velocemente arrivata a Lui. Niente è superiore alla Devozione. Una volta, Bhaktideva inviò una lettera a Jnanadeva. Che cosa c’era scritto? Una persona schiava dei desideri diventa schiavo del mondo intero, mentre chi li sconfigge lo conquista. Il mondo diventa un servitore della persona che si fa servitore di Dio; quindi non dimenticate mai il Signore. Ci sono tre verità importanti, insegnate dal Vedanta, che sono come gemme inestimabili: non credete nel mondo, non dimenticate Dio, non temete mai la morte perché essa è inevitabile. Dovreste custodire gelosamente nel cuore tali verità.
aveva quel potere, non poteva scendere nel pozzo a bere. Pertanto si sedette e cominciò a contemplare Dio con amore. Mentre faceva questo, l’acqua cominciò a uscire dal pozzo; egli sentì qualcosa che gli toccava i piedi, aprì gli occhi e vide che l’acqua era salita per lenire la sua sete. Eterno Auriga
Niente. Egli piegò un pezzo di carta bianca, lo mise in una busta e lo spedì. Quando Jnanadeva aprì la lettera, non vi trovò niente. Se si tratta di una lettera normale, la si può leggere dal principio alla fine come: “Caro fratello, bla, bla, bla…….… Ti saluto. Tuo fratello minore……”, ma in quella non c’era Novembre 2013
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scritto niente. Per rispondere, Jnanadeva scrisse e scrisse, ma, nonostante questo, nella lettera potevano esserci ancora degli argomenti a cui rispondere, per cui egli continua a scrivere la sua risposta ancora oggi. Questo indica il principio di Jnana (conoscenza). Le persone dotate di conoscenza sono sempre impegnate nella ricerca, trascorrono tutta la vita solamente nella ricerca. Se usate tutta la vita nella ricerca, quando osserverete la vostra realtà interiore? Questo è il destino degli scienziati di oggi: sono sempre impegnati nella ricerca e negli esperimenti, ma non hanno esperienza della realtà. Che cosa ottenete con gli esperimenti? Ciò che appare nuovo oggi diventa vecchio domani e questo processo di nuovo e vecchio continua senza fine. Questa eterna sperimentazione è priva di senso. La via della devozione è molto più facile di quella della conoscenza che è difficile e non alla portata di tutti. L’uomo può ottenere ogni cosa tramite la devozione, recitando il Nome di Dio e con la forza dell’amore. Dio risiede nel tempio del vostro cuore Studenti! Concentrate il vostro amore sulla via che è accettabile ai vostri genitori e alla società; non prendete strade sbagliate. Circa gli argomenti spirituali, non seguite le opinioni degli altri. Mira cantava continuamente la gloria di Giridhara Gopala; sebbene questo non piacesse a Maharana, ella non smise mai di recitare il nome di Krishna, in ogni circostanza, sempre e dovunque. 10
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Maharana, incapace di controllare la rabbia, la trascinò fuori dal tempio e ne chiuse la porta. Mira era sconvolta. “Povera me! Devo lasciarTi e andar via, o Krishna? Com’è possibile? Io non posso vivere senza di Te”, si lamentava. Così soffrì molto finché non comprese che Dio è onnipervadente e non confinato in un tempio, per cui disse: “O Krishna! Il mio cuore è il Tuo tempio, è il tempio che Tu Stesso hai costruito. Quello costruito da Maharana è temporaneo, mentre il tempio del mio cuore è permanente.” Ella cantò: “O mente! Vai sulla riva del Gange e dello Yamuna.” Non c’è bisogno di comprare un biglietto o prenotare in anticipo per andare a Prayag alla confluenza del Gange, dello Yamuna e del Sarasvati. Il canale nervoso sottile sinistro della spina dorsale è Ida, quello destro è Pingala e quello centrale è Sushumna. Il punto tra le sopracciglia è il luogo in cui i tre si incontrano: quello è la vera Prayag in cui Krishna risiede. “Con le piume di pavone che Gli adornano la veste gialla e gli orecchini scintillanti, Krishna appare splendente. O mente! Vai sulla riva del Gange e dello Yamuna.” (Bhajan di Mira). Il Gange è il simbolo della Bhakti, lo Yamuna quello del Karma e il Sarasvati rappresenta Jnana. Come sono le acque del Gange e dello Yamuna? Sono pure e tranquille. Esse donano freschezza al corpo. Mira disse: “O mente! Vai a Prayag, Eterno Auriga
non andare in alcun altro luogo.” Dov’è Prayag? È dentro di voi, non nel mondo esteriore. Dio risiede nel vostro cuore e, quando voi manifestate la vostra Divinità innata e ne fate esperienza, ottenete la beatitudine. Se leggete i nomi di dolci come il mysore pak, il jilebi o il burfi in un libro, potere sentirne il sapore? No, solamente quando li mangiate potete assaporarne la dolcezza. In modo simile, il semplice sapere che Dio è in voi non vi dà il sapore della Divinità; voi provate la beatitudine solamente quando raggiungete l’unità con Dio. Per questa ragione Dio si incarna sulla Terra. Egli viene per darci la beatitudine dell’unione con Lui. Non c’è beatitudine maggiore di quella che si prova nell’unirsi a Dio ai livelli fisico, mentale e intellettuale. Questo è il tipo di beatitudine a cui aspiravano le gopi. “Se Tu fossi un albero che cresce verso l’alto, mi avvinghierei a Te come un rampicante. Se Tu fossi un fiore che sboccia, volerei sopra di Te come un’ape. Se Tu fossi il monte Meru, scenderei da Te come un fiume. Se Tu fossi il cielo infinito, sarei in Te come una stella. Se Tu fossi l’oceano senza fondo, mi fonderei in Te come un fiume.” Esse dicevano: “O Krishna, tra noi non ci sia alcuna separazione; ci sia l’unione eterna.” Una simile unione inseparabile con Dio è il principio effettivo della devozione. Eterno Auriga
Nel percorso della devozione ci sono quattro fasi: percezione, vicinanza, identità e fusione. Essere in contemplazione di Dio è percezione, esserGli vicino è vicinanza, identificarsi con Lui è identità e immergersi in Lui è fusione. Nella vita ci sono quattro obiettivi: il Dharma (Rettitudine), Artha (la Ricchezza), Kama (il Desiderio) e Moksha (la Liberazione). Parama Bhakti (Devozione Suprema) è il quinto obiettivo della vita; in questo mondo non c’è niente di più grande. Rendete significativa la vostra nascita umana Studenti! Studiate bene, procuratevi un lavoro, sposatevi e fate dei figli; in questo non c’è niente di sbagliato, ma non dimenticate mai Dio. Se dimenticate Dio, la vostra vita diventa priva di senso. Per quanto grandi si possa essere, anche Primo Ministro o Presidente, non si deve mai dimenticare Dio. L’eroe diventa uno zero se dimentica Dio. Tutto, a questo mondo, è soggetto al cambiamento. Qualunque cosa avvenga, non abbandonate mai l’Essere Supremo. Cercate di andarGli vicino il più possibile; questa è la vera pratica spirituale che l’uomo dovrebbe intraprendere. Solamente allora la nascita umana acquisisce significato. “Tra tutti gli esseri viventi, la nascita umana è la più rara.” Perché è considerata la più rara? È forse limitata al mangiare, bere, andare in giro e dormire? Non fanno lo stesso gli animali? Allora qual è la differenza tra voi e Novembre 2013
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loro? Quali sono lo speciale significato e la sacralità della vita umana? Qual è lo scopo della vita umana? Sono il cibo, le bevande, il sonno e la morte? Persino le formiche e le zanzare lo fanno; se voi fate lo stesso, in che cosa siete superiori a loro? Qual è il valore della vita umana? Avendo ottenuto la nascita umana, dovreste raggiungere lo stato supremo della beatitudine, dovreste diventare contenitori dell’Amore e della Grazia di Dio e sperimentare la Beatitudine Divina. Non c’è beatitudine più grande di quella. “O Krishna, suona il Tuo dolce flauto e spargi i semi dell’Amore nel deserto dei cuori che ne sono privi. Fa’ che la pioggia dell’Amore cada sulla Terra e Lo faccia scorrere a fiumi.” Nel vostro cuore, voi dovreste piantare l’alberello dell’amore e non il cespuglio spinoso dell’odio. Che cosa rappresenta il flauto? Il flauto è vuoto; allo stesso modo, rendete vuoto il corpo e pregate Krishna di soffiarci la Sua musica divina. Se il corpo è pieno di desideri, come può Egli riempirlo di dolci melodie? Prima vuotatelo abbandonando tutti i desideri e le illusioni; quando sarà vuoto, Krishna vi chiamerà vicino a Sé dicendo: “Ciao!” Poi vi prenderà, vi appoggerà sulle labbra e vi riempirà di musica divina che immergerà
nell’estasi divina voi e tutti gli altri. Si può aspirare a diventare uno dei due oggetti che sono sempre con Krishna: un paio di sandali ai Suoi piedi o il Suo flauto. Se diventate i sandali, dovrete sopportare tutti i dolori dovuti ai sassi, alle spine, alla polvere, agli scorpioni e ai serpenti che si possono trovare sulla strada, il che è molto difficile. Diventare un flauto nelle Sue mani è ben più facile. Se continuate a stringere un fazzoletto, dopo un po’ la mano comincerà a dolervi; è più facile lasciarlo cadere che continuare a tenerlo. Similmente, è facile abbandonare i desideri piuttosto che attaccarsi a essi e subirne la sofferenza; questo è chiamato distacco (vairagya). Sviluppate questo spirito di distacco per quanto possibile; naturalmente, se si vive una vita attaccata al mondo, non è facile farlo. Voi dite “mio figlio”, “mia figlia”, “la mia casa”; prima di tutto dovete abbandonare il sentimento di mio e tuo. Il Vedanta parla del principio del “neti, neti, neti” (non questo, non questo, non questo). Tutto è Dio. Bhagavan ha concluso il Discorso con il Bhajan: “Hari Bhajan Bina Sukha Shanti Nahin…” - Discorso di Bhagavan nel Sai Kulwant Hall il 21 agosto 1996
L’Atma non può essere raggiunto né con lo studio dei Veda, né con l’intelligenza, né con l’intenso ascolto. Lo ottiene colui che sceglie solo Quello. A lui, questo Atma, rivela la propria vera natura. – Kathopanishad: II - 23 12
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SUBLIMITÀ: IL SEGNO DISTINTIVO DEI PROGRAMMI DI DASARA
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e festività di Dasara e Navaratri a Prasanthi Nilayam sono state celebrate con grande fervore devozionale. Le manifestazioni svoltesi nell’occasione comprendevano l’adorazione della Madre Divina, il Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna (rituale che dura sette giorni, durante il quale si consegue la conoscenza del Divino), lo Sri Sathya Sai Grama Seva 2013 (Servizio Sri Sathya Sai ai Villaggi 2013) e varie rappresentazioni musicali, culturali e devozionali. Molti nuovi programmi, come Hari Katha (storie del Signore) e Ashtavadhanam (prova di capacità di concentrazione in cui un individuo deve rispondere in breve tempo a domande su argomenti diversi poste da otto persone) hanno accresciuto la varietà delle iniziative.
VEDA PURUSHA SAPTAHA JNANA YAJNA Le celebrazioni si sono aperte in chiave devozionale, quando, il mattino del 5 ottobre 2013, il sacerdote del Mandir ha dato il via, nel Bhajan Mandir, alla Kalasha Puja, che annuncia l’adorazione della Madre Divina. Alle 9 dell’8 ottobre, dopo aver chiesto le benedizioni di Bhagavan, il sacro Kalasha (vaso di metallo) è stato portato al Poornachandra Auditorium, sede del Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna, con una grande processione guidata dai suonatori di Nadaswaram e seguita dai Ritwik (sacerdoti vedici), che intonavano canti vedici, e dagli studenti. Lo Yajna è iniziato subito dopo l’arrivo dei Ritwik
Il Veda Purusha Jnana Yajna, celebrato nell’Auditorium Poornachandra. Eterno Auriga
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allo Yajnashala (piattaforma per lo svolgimento dello Yajna), che era decorato con eleganza. Sulla destra era posta una grande poltrona argentata per Bhagavan, mentre un Suo bellissimo ritratto ornava la parte sinistra. Alle 9,30 è stato prodotto il fuoco sacro – con il metodo tradizionale dello sfregamento di un pezzo di legno sull’altro mentre intorno sacerdoti e studenti cantavano Mantra vedici. Invocate le benedizioni di Bhagavan, il fuoco è stato messo nello Yajna Kunda (braciere sacrificale). Dopo i riti preliminari quattro sacerdoti hanno cominciato a offrire le oblazioni nello Yajna Kunda, mentre un altro gruppo di quattro sacerdoti iniziava la recitazione dei sacri Mantra di Krishna Yajur Veda. Contemporaneamente anche gli studenti hanno avviato i Mantra vedici, un sacerdote ha cominciato il Surya Namaskar, il sacerdote capo e sua moglie hanno iniziato l’adorazione del sacro Kalasha e un gruppo di anziani ha cominciato il Parayana (lettura solenne) dei testi sacri. Poco dopo c’è stato un canto collettivo dei Mantra vedici da parte di sacerdoti e studenti, che è risuonato in tutto l’Auditorium, diffondendo le divine vibrazioni in ogni direzione. Alle 10,45 c’è stata l’offerta dell’Arati a Bhagavan, ma poi lo Yajna è proseguito con queste modalità sacre fino al 13 ottobre 2013, e il Poornahuti (oblazioni finali) è stato eseguito il 14 ottobre nel fausto giorno di Vijaya Dasami. Una gigantesca folla di devoti era riunita nel Poornachandra Auditorium per assistere allo svolgimento del Poornahuti dello Yajna. Poiché il salone era stipato di persone, molti devoti hanno seguito il grande spettacolo stando 14
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però fuori dai cancelli. L’Auditorium ha cominciato a risuonare dei canti vedici di sacerdoti e studenti sin dalle prime ore del 14 ottobre. Mentre gli studenti iniziavano i Bhajan nell’Auditorium, i sacerdoti sono andati in processione nel Sai Kulwant Hall e sono tornati all’Auditorium con il prezioso materiale del Poornahuti e del Dharani (grande cucchiaio d’argento) per offrire le oblazioni finali nello Yajna Kunda. I rituali conclusivi del Poornahuti sono cominciati quando i sacerdoti si sono seduti intorno allo Yajna Kunda e lì vicino è stata posta una poltrona argentata per Bhagavan. Dopo aver pregato Baba per avere la Sua benedizione, alle 9,30 i sacerdoti hanno offerto le oblazioni finali nello Yajna Kunda, mentre intorno risuonavano i sacri canti dei Mantra vedici e le gioiose note della musica dei Nadaswaram. Al termine dello Yajna i sacerdoti hanno fatto il giro dello Yajna Kunda, implorando le benedizioni di Bhagavan. Dopo aver offerto l’Arati al Kalasha colmo di acqua benedetta, questa stessa acqua è stata aspersa prima sui sacerdoti e poi sui devoti dell’Auditorium – in tutta la sua estensione – da parte di gruppi di studenti e sacerdoti. Nel contempo nell’Auditorium proseguivano i Bhajan, condotti dagli studenti e seguiti in coro con intensa partecipazione dai devoti, ed è stato distribuito il Prasadam. Il grande Yajna si è felicemente concluso alle 10 con l’Arati dopo la distribuzione del Prasadam all’intera assemblea dei devoti.
PRASANTHI VIDWAN MAHASABHA Eterno Auriga
Mentre il Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna si è svolto al mattino nel Poornachandra Auditorium, i lavori del Prasanthi Vidwan Mahasabha (assemblea degli esperti conoscitori di testi spirituali) si sono tenuti al pomeriggio nel Sai Kulwant Hall, che per l’importante evento era decorato splendidamente e con grande eleganza. Il programma del Prasanthi Vidwan Mahasabha prevedeva interventi di studenti e docenti delle istituzioni educative, conferenze di insigni ospiti e Discorsi Divini di Bhagavan. Come il Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna, anche il Prasanthi Vidwan Mahasabha si è svolto nell’arco di sette giorni, dall’8 al 14 ottobre 2013. Ogni giorno gli studenti delle varie istituzioni educative hanno aperto i lavori del Mahasabha con i sacri canti vedici. Interventi degli Studenti e dei Docenti Gran parte del Prasanthi Vidwan Mahasabha è stato dedicato agli interventi di studenti e docenti dei vari Campus dell’Istituto. Essi hanno tenuto conferenze su argomenti spirituali durante la prima, la seconda, la quarta e la sesta sessione del Mahasabha, che si sono svolte rispettivamente l’8, il 9, l’11 e il 13 ottobre 2013. I relatori hanno raccontato le proprie esperienze della Grandezza Divina di Bhagavan e spiegato i Suoi Insegnamenti. Gli studenti e i docenti che sono intervenuti nella prima sessione erano: Sri Mani Krishna Anand, studente del corso di laurea magistrale in Business Administration del Campus di Prasanthi Nilayam, la signorina C. Kritika Laxmi, studentessa di laurea di primo livello a indirizzo umanistico del Campus di Anantapur e Sri Rajeev Rajan, Eterno Auriga
docente del Campus di Brindavan. Sri R. Ganesan, studente del corso di laurea di primo livello in Business Management del Campus di Muddenahalli, Sri Sai Sathya Narayana, studente del corso di laurea di primo livello in Scienze Economiche del Campus di Prasanthi Nilayam e Kumari Maitali Verma, docente del Campus di Anantapur hanno parlato nella seconda sessione del Mahasabha. Nella quarta sessione del Prasanthi Vidwan Mahasabha svoltasi l’11 ottobre sono intervenuti Sri Subrahmanyam Abhishek, studente della scuola secondaria superiore Sri Sathya Sai, Sri Rohit Kumar Chawla, studente del corso di laurea di primo livello in Scienze Economiche del Campus di Brindavan e Sri B. Chandrasekhar, docente del Campus di Muddenahalli. Nella sesta sessione, tenutasi il 13 ottobre, il primo relatore è stata la signorina J. Sneha, studentessa del corso di laurea magistrale in Sociologia del Campus di Anantapur; il secondo è stato Sri Bishnu Prasad Joshi, studente del corso di laurea magistrale in Chimica del Campus di Prasanthi Nilayam e il terzo è stato Sri Sandeep Kumar Patnaik, dottorando di ricerca dell’Istituto. Interventi di Ospiti Insigni Oltre agli studenti e ai docenti delle istituzioni educative, tre insigni oratori hanno tenuto illuminanti relazioni nel corso del Prasanthi Vidwan Mahasabha. Il primo è stato il professor A. Anantaraman, Coordinatore dei Media dello Sri Sathya Sai Central Trust, che ha parlato all’inizio della prima sessione del Prasanthi Vidwan Mahasabha l’8 ottobre 2013. Nel suo discorso introduttivo il dotto relatore si è Novembre 2013
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soffermato sul significato di Navaratri, dello Sri Sathya Sai Grama Seva e del Prasanthi Vidwan Mahasabha e ha evidenziato la dimensione sociale, culturale ed educativa della Missione Divina di Bhagavan. Il secondo eminente oratore è stato il dottor D.N. Deekshit, Direttore del Dipartimento di Studi Sanscriti, Hindu College, Guntur (Andhra Pradesh), che ha parlato il 10 ottobre. Nel suo intervento, impreziosito da poesie telegu, il colto relatore ha osservato che Bhagavan Sri Sathya Sai Baba è stato un Premavatar (Incarnazione d’Amore), che ha dato Amore a milioni di persone di tutto il mondo e insegnato i valori umani all’umanità per redimerne la vita. Il terzo insigne oratore è stato Sri K. Anil Kumar, che ha parlato nella sessione conclusiva del Prasanthi Vidwan Mahasabha, nel sacro giorno di Vijaya Dasami, il 14 ottobre. Richiamandosi a Bhagavan come Incarnazione di tutte le divinità, l’erudito relatore ha sottolineato l’esigenza di comprendere il profondo significato di celebrare festività quali Dasara, Navaratri e Vijaya Dasami ai fini di una avanzamento spirituale. Narrando vari aneddoti, l’illustre relatore ha osservato che la vita di Bhagavan è stata il vero Bhagavatam.
le sottili verità della spiritualità ed esorta ciascuno a raggiungere l’autorealizzazione seguendo il sentiero dell’amore, del servizio disinteressato e del sacrificio di sé. Bhagavan conclude ciascuno dei Suoi Discorsi con un Bhajan che l’intera assemblea dei fedeli ha seguito in coro con profonda devozione. Ashtavadhanam Un elemento particolare del Prasanthi Vidwan Mahasabha di quest’anno è stata una bellissima dimostrazione accademica, l’Ashtavadhanam, presentata nella quinta sessione del Mahasabha, il 13 ottobre. In questo esercizio da eruditi, otto studiosi ponevano domande e il relatore principale, Sri Rama Chandra Vara Prasada Rao, famoso poeta telugu e studioso proveniente dal distretto del Godavari Orientale dell’Andhra Pradesh, ha risposto ai quesiti e ha composto poesie all’impronta, dimostrando il suo profondo sapere e le abilità poetiche; questo è durato per quasi un’ora, per la gioia dell’intera assemblea Bhagavan, il dotto relatore ha affermato di essere stato in grado di rispondere correttamente a tutte le domande per grazia di Bhagavan Baba.
Discorsi Divini Ma la parte del Prasanthi Vidwan Mahasabha, che di gran lunga ha più arricchito e ispirato, sono stati i Discorsi Divini di Bhagavan, i cui video sono stati proiettati al termine di ogni sessione dall’8 al 14 ottobre. Nei Suoi Discorsi, Baba spiega 16
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Ashtavadhanam: dimostrazione di profondo sapere e abilità poetiche. Eterno Auriga
PROGRAMMI DI MUSICA E CULTURA Rappresentazioni di Musica Devozionale Il 5 ottobre 2013, nell’ambito delle celebrazioni di Dasara a Prasanthi Nilayam, si sono svolte due eccellenti rappresentazioni di musica devozionale. La prima, dal titolo “Sai Samarpan” (offerta a Sai), è stata fatta dagli studenti dello Sri Vishwa Vidyalaya, scuola di Otteri Extension, un villaggio a circa 30 km da Chennai. Aprendo la presentazione con una melodiosa interpretazione del dolce canto “Madhura Mohana Ghanashyama Sundara Sai” (caro e incantevole Sai), gli studenti hanno riempito tutto l’ambiente di fervore devozionale attraverso un canto appassionato che ha deliziato le orecchie dei presenti.
con musica “fusion” per concludere con due composizioni dedicate alla Madre Divina, “Jai Devi Mata Varade” (concedimi i Tuoi doni, o Madre Divina) e “Devi Jnana Dayini” (la Madre Divina, Colei che dà la Conoscenza). Bhakta Prahlada: Teatro e Danza Gli studenti dello Sri Sathya Sai Gurukulam di Rajahmundry hanno messo in scena questo bellissimo spettacolo di teatro-danza il 6 ottobre 2013 nell’ambito delle celebrazioni di Dasara a Prasanthi Nilayam. Aprendo la rappresentazione alle 17 con un’emozionante balletto di gruppo dai costumi colorati, gli studenti hanno interpretato vari episodi della vita di Prahlada per evidenziare la sua salda fede e la profonda devozione per il Signore Narayana, a dispetto delle pesanti prove culminate nella manifestazione del Signore Narayana sotto forma di Narasimha per distruggere il re demone Hiranyakasipu. Il sublime tema della devozione, l’eccellente resa dei dialoghi da parte degli studenti e le dolci parole hanno fatto dell’opera una rappresentazione di grande effetto. Esibizioni di Musica Devozionale degli Studenti dell’Istituto
Intensa esecuzione di canti devozionali.
È seguita un’entusiasmante rappresentazione musicale degli studenti e del personale del Sathya Sai Mirpuri College of Music dal titolo “Sai Naad Swarupini” (Madre Sai, l’Incarnazione della melodia). Aprendo l’esibizione con una composizione di Adi Sankara dedicata alla madre Divina, il gruppo ha proseguito Eterno Auriga
Nell’ambito delle celebrazioni di Navaratri e Dasara, gli studenti dei Campus di Muddenahalli, di Brindavan e di Anantapur dell’Istituto hanno incantato i devoti nel Sai Kulwant Hall con eccellenti programmi di musica devozionale tenuti, rispettivamente, l’8, il 9 e l’11 ottobre 2013. Gli studenti di Muddenahalli hanno aperto la loro rappresentazione con un canto devozionale dedicato al Signore Ganesha dal titolo “Gajananam Gajananam”, seguito da altri canti devozionali, da un Kirtan (“Jai Novembre 2013
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Jai Rama Hare”) e da un delicato concerto di flauto dolce per la gioia del pubblico presente l’8 ottobre. Il programma di musica devozionale presentato il giorno successivo dagli studenti del Campus di Brindavan comprendeva canti telegu e hindi, tra cui la famosa canzone di Kabir “Chadariya Jheeni Re” e la composizione classica “Narayani Namostute” (reverenti omaggi alla Madre Divina). Arricchendo il loro programma di musica devozionale con splendidi commenti, l’11 ottobre le studentesse del Campus di Anantapur hanno eseguito canti devozionali come “Pahi Maam Vinayaka” (o Signore Ganesha, proteggimi), “Saranam Sathya Sai Saranam” (prendo rifugio in Sai), “Durga Bhavani Maa” (Madre Dhurga). L’eccellente interpretazione dei canti e la stupenda musica hanno reso la rappresentazione alquanto suggestiva.
All’interno delle celebrazioni di Dasara di quest’anno uno dei programmi più capaci di ispirare è stato un Hari Katha (arte popolare per cantare le glorie di Dio), dal titolo “Sri Sathya Sai Avatar Vaibhavam” (la Grandezza dell’Avatar Sai), messo in scena dal famoso artista Sri Raghavendra Rao e dal suo gruppo nel Poornachandra Auditorium dal 12 al 14 ottobre. Arricchendo la narrazione della vita di Bhagavan e dei Suoi Leela con poesie e musica, Raghavendra Rao ha descritto la Grandezza Divina di Bhagavan in un modo molto interessante e avvincente.
Shehnai Ki Goonj, Sai Ke Naam: Concerto di Shehnai
SRI SATHYA SAI GRAMA SEVA 2013
Il gran finale dei programmi musicali per le celebrazioni di Dasara è stato un brillante concerto di Shehnai (strumento a doppia ancia simile all’oboe), dal titolo “Shehnai Ki Goonj, Sai Ke Naam” (concerto di Shehnai dedicato a Sai), presentato, dal noto suonatore di Shehnai, Pandit Satish Prakash Qamar e dal suo gruppo nel sacro giorno di Vijaya Dasami, il 14 ottobre 2013. Cominciando con una composizione classica, l’artista e il suo gruppo hanno combinato il concerto di Shehnai con alcuni canti devozionali popolari, cioè “Sainath Tere Hazaron Haath” (Signore Sai, Tu hai migliaia di mani), “Govinda Bolo Gopala Bolo” (canta i Nomi di Govinda e Gopala). Un applauso fragoroso al
Uno dei più importanti elementi delle celebrazioni di Dasara e Navaratri a Prasanthi Nilayam è il servizio a quasi 300.000 abitanti dei villaggi che Bhagavan, nella Sua infinita compassione, cominciò oltre un decennio fa. Quest’anno lo Sri Sathya Sai Grama Seva è stato svolto per tutti e nove i giorni di Navaratri, dal 6 al 14 ottobre. Il mattino del 6 il personale e gli studenti dei tre Campus dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, vale a dire Prasanthi Nilayam, Brindavan e Muddenahalli, assieme agli studenti più grandi della scuola secondaria superiore Sri Sathya Sai, hanno girato intorno al Bhajan Mandir cantando i Mantra vedici,
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termine dell’esibizione è stata la risposta gioiosa dei devoti a questa emozionante rappresentazione. Alla fine gli artisti hanno ricevuto i meritati complimenti. Sri Sathya Sai Avatar Vaibhavam – Hari Katha
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S.S. Naganand
IL MESSAGGIO DI BHAGAVAN COSTITUISCE IL FONDAMENTO DI TUTTE LE RELIGIONI
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hagavan Sri Sathya Sai Baba nacque nel 1926 in un povero, sperduto e inaccessibile villaggio dell’Andhra Pradesh. Nei primi anni era come qualunque altro bambino, ma ben presto divenne chiaro che non era un bambino comune. Dimostrava grande attenzione per tutti gli esseri viventi intorno a Lui, manifestava capacità intellettuali, evidenziava l’obiettivo unidirezionale della Sua vita e, non appena raggiunse l’adolescenza, rinunciò alla Sua famiglia proclamando di non appartenere a nessuna famiglia, ma di esser venuto per redimere il mondo. Naturalmente, tale pronunciamento fu accolto con scetticismo da genitori e parenti. A quel tempo, alcuni pronunciamenti che Egli fece apparivano cose campate in aria. Profonda Conoscenza delle Scritture in Giovane Età
Per il giovane Sathya, l’atteggiamento dei Suoi familiari e degli abitanti del villaggio non facevano alcuna differenza. Portò avanti la Sua Missione dopo aver lasciato la scuola, anche prima di aver completato l’esame della Secondaria Superiore. A parte i primi anni d’istruzione primaria, non aveva alcuna istruzione convenzionale. Ma
la
sua
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profonda
delle Scritture del mondo, dei Veda, delle Upanishad, del Ramayana, del Mahabharata, della Bhagavadgita, della Bhakti Sangeet, della musica classica, delle composizioni di Thyagaraja, di Purandaradasa, di Muthuswami Dikshitar, ampiamente dimostrata dai Suoi scritti nel Sanathana Sarathi, nei Vahini e nei Discorsi, stupirebbe chiunque. Le composizioni in versi di Baba sono straordinarie, come il Suo primo Bhajan “Manasa Bhajare Guru Charanam”, che condensa il messaggio di Bhakti (devozione) e rispetto verso il Guru in una semplice, eterna melodia. La Missione di Baba fu ben programmata e strutturata. Molto presto, divenne un assiduo frequentatore di Bangalore, Chennai e altre città nel Sud dell’India. Anche in giovane età, attirava una variegata e ampia fascia di devoti, dai medici agli industriali, dalle famiglie reali Ciò che io considero la più grande manifestazione della Divinità da Bhagavan Baba è la Sua capacità di dedicarsi a persone di tutti i ceti sociali, tutte le religioni, tutti i Paesi, infondendo in loro l’espansivo sentimento dell’Amore. Quelli di noi, che sono stati tanto fortunati da essere alla Sua presenza, non potranno mai dimenticare che, in ogni occasione in cui eravamo vicini a Baba, i nostri cuori si riempivano d’amore, devozione e pace.
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ai politici, dagli accademici agli studenti. Bhagavan Baba ha Vissuto il Suo Messaggio Quando si riflette sul Messaggio di Baba, si nota un parallelo con gli Avatar precedenti. Il Messaggio che Baba ha diffuso era di condurre i devoti verso Dio con la devozione o Bhakti. Questo lo ha fatto raccontando storie semplici, iniziando i Suoi Discorsi in uno stile inimitabile, con le parole “Oka Chinna Katha” (ora vi racconto una storiella). Gli innumerevoli aneddoti, tratti dalla vita quotidiana, hanno sottolineato molti aspetti della devozione, del sacrificio, dell’amore, del rispetto per gli anziani e gli insegnanti. Il secondo straordinario Messaggio di Baba era l’Amore Universale. Egli non ha fatto distinzione tra gli esseri viventi. Ha trattato tutti allo stesso modo, e ha riversato il Suo Amore su ogni persona che è giunta vicino a Lui. Era una grande forza unificante. Tanto nelle apparizioni pubbliche quanto nei rapporti privati con le persone, Baba ha mantenuto lo stesso atteggiamento e ha sempre dimostrato il Suo Amore incondizionato per tutti gli esseri umani. È impossibile raccontare tutta la storia della vita di Bhagavan Baba con un breve articolo. Ciò che si può dire è che le due doti principali dell’Amore e del Servizio disinteressato hanno creato il fondamento di tutta la Sua vita. Egli non si è limitato a predicare questi ideali nelle varie centinaia di Discorsi tenuti in un telugu semplice, scorrevole e ricco di comunicativa, ma ha effettivamente sopravanzato le parole intraprendendo progetti destinati esclusivamente ai poveri, ai bisognosi e ai cittadini meno fortunati del Suo amato 20
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Paese di Bharat. Questi progetti sono noti: assistenza medica, istruzione e acqua potabile gratuite a milioni di persone, indipendentemente dalla loro religione, casta, colore o credo. Ogni volta che Baba ha parlato della necessità di fare del bene nella società, ha allontanato gli scettici intorno a Sé e ha dichiarato forte e chiaro che il buon lavoro che viene fatto disinteressatamente non sarà mai fermato da impedimenti di sorta. Le istituzioni da Lui fondate sono uniche e non hanno eguali ovunque nel mondo. Esse svolgono attività da oltre 25 anni e continueranno a servire l’umanità come stabilito da Baba. Amore e Compassione Sconfinati per l’Umanità Ciò che io considero la più grande manifestazione della Divinità da Bhagavan Baba è la Sua capacità di dedicarsi a persone di tutti i ceti sociali, tutte le religioni, tutti i Paesi, infondendo in loro l’espansivo sentimento dell’Amore. Quelli di noi, che sono stati tanto fortunati da essere alla Sua presenza, non potranno mai dimenticare che, in ogni occasione della vicinanza a Baba, i cuori si riempivano d’amore, di devozione e pace. Non c’era nulla tra Baba e i Suoi devoti. I Suoi occhi insondabili scioglievano i cuori con un semplice sguardo fugace. Il Suo leggero incedere durante il Darshan faceva tacere ogni cuore ed elevava ogni essere a livelli sublimi di coscienza. Il Suo tocco dissolveva ogni paura ed eliminava ogni ostacolo nel percorso del progresso spirituale. Le Sue parole consolavano i cuori in pena e davano conforto agli afflitti. Le Sue mani, sempre impegnate nel servizio, toglievano ai poveri e ai bisognosi Eterno Auriga
fame, sete e malattie. Baba ha fatto tutto ciò per 85 anni, senza mai pensare neppure una volta a quello che avrebbe ottenuto in cambio. Ha sempre proclamato di non aspettarsi nulla dai Suoi devoti, se non il loro amore e la loro devozione. Spesso, parlando ai Suoi studenti, usava dire che tutto quello che aveva fatto per loro era Suo dovere ed era ciò che ogni genitore avrebbe fatto per i propri figli. Egli esortava i Suoi studenti a rispettare e riverire i propri genitori. Tutto ciò che chiedeva era di comportarsi in modo confacente alla loro posizione di studenti di Swami. Quale maggior dimostrazione d’Amore Divino può esserci oltre a questa? In molte occasioni, Baba era molto commosso quando sentiva che c’era qualcuno in difficoltà. Il Suo cuore si scioglieva. Non ha mai aspettato, ma prendeva subito provvedimenti, sia che si trattasse dell’invio di materiali di soccorso alle vittime di inondazioni e terremoti, sia della creazione di una struttura per consulenze di telemedicina per parti sperdute dell’India, dove era difficile avere assistenza medica, sia della creazione di una casa per anziani o di un orfanotrofio. Tutto questo veniva fatto sotto l’impulso del momento grazie alla Sua traboccante compassione. Molte volte è stato chiesto a Baba il motivo per cui Egli incoraggiasse e autorizzasse alcune persone il cui comportamento non era corretto. Baba ha chiarito che era Suo dovere tendere la mano anche al peggior criminale e aiutarlo a redimersi imboccando la via della devozione e del servizio. Pertanto, Egli
era sempre misericordioso; conoscendo i difetti di tutti, non ha mai esitato a tendere la mano per l’elevazione di tali persone. Azioni della Grazia Divina Le Scritture di ogni religione descrivono Dio come Incarnazione dell’Amore e come Depositario di Compassione e Misericordia. Abbiamo visto come Baba abbia ampiamente dimostrato tutte queste qualità divine. Noi, devoti di Baba, crediamo che Egli sia venuto sulla terra dalla Sua Dimora Divina prendendo forma umana per indicarci la giusta strada e per dimostrare la qualità universale dell’Amore. I diversi atti di Grazia Divina che sono stati elargiti da Bhagavan Baba ai Suoi devoti non lasciano spazio a dubbi sul fatto che il Divino si sia incarnato sulla terra per diffondere il Suo Messaggio. Non si può non ricordare gli immortali versi della Bhagavad Gita, in cui il Signore Krishna proclama: “Ogni volta che Adharma pervade la società, o Arjuna, Io Mi incarno sulla Terra per ristabilire il Dharma.” Allo stesso modo, Baba propose cinque princìpi fondamentali che costituiscono il fondamento di tutte le religioni, vale a dire Sathya o Verità, Dharma o Rettitudine, Santhi o Pace, Prema o Amore e Ahimsa o Non violenza. Cerchiamo di assorbire gli Insegnamenti di Baba, in modo da sperimentare e godere di beatitudine e pienezza nelle nostre vite, ringraziando il Signore per averle onorate con la Sua Presenza. – L’autore, Sri S.S. Naganand, è un fiduciario dello Sri Sathya Sai Central Trust.
Chi anela a vivere nella gioia deve sempre fare il bene.
- Baba
L’aderenza rigorosa dell’uomo al Dharma è gradita a Dio ASPIRATE A TRARRE VANTAGGIO DALL’AVVENTO DELL’AVATAR
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ella storia dell’India, questo è un momento favorevole in cui voi avete la grande occasione di comprendere le verità contenute nelle Scritture di questa terra e gli ideali che sono insiti nei modi di vivere prescritti dai codici che esse propugnano. Affinché possiate raggiungere la meta unica della vita umana, cioè il raggiungimento del Divino e il divenire divini, l’Eterno ha limitato Se Stesso ed è venuto in questa Forma Umana. Egli rivelerà di nuovo gli ideali e li ristabilirà tra gli uomini. Naturalmente, per coloro che non conoscono le Scritture, è difficile afferrare il mistero di questo Avvento. Fate ogni cosa come offerta a Dio
Potete essere dei pellegrini sul sentiero che porta a Dio anche mentre espletate i doveri quotidiani; dovete soltanto sentire che ogni momento è un passo verso di Lui. Fate ogni cosa dedicandola al Signore, come fosse diretta da Lui, quale lavoro finalizzato alla Sua adorazione o al servizio ai Suoi figli. Verificate tutte le azioni, le parole, i pensieri con questa pietra di paragone: “Dio approverà questo? Porterà danno al Suo Nome?” Prendere 22
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semplicemente atto della venuta del Signore senza aspirare a trarre vantaggio dal Suo Avvento non serve a niente. In epoche precedenti, nei periodi chiamati Krita, Treta e Dvapar Yuga, le Incarnazioni di Dio non erano accettate come tali da molti; anche i Loro genitori, i parenti e gli amici esitavano ad adorarLo. Solamente pochi saggi, che avevano coltivato la visione interiore con lo studio e la sadhana, ne riconoscevano la realtà, ma oggi, in questo Kali Yuga, mentre le correnti di contraddizione e controversia Poiché Dio assume forma umana al fine di restaurare il Dharma e ricondurre l’uomo sul cammino della virtù e della saggezza, niente Lo compiace di più dell’aderenza rigorosa al Dharma. Ci si può attenere al sentiero del Dharma se si è consapevoli della presenza del Divino in tutto ciò che si vede, si ode, si tocca o si gusta; questo colma ogni istante della vita dell’eccitante emozione dell’autorealizzazione.
Eterno Auriga
minano la fede e l’adorazione, la buona sorte che vi ha portati faccia a faccia con Me è qualcosa di cui dovete ringraziare il merito ottenuto in molte vite e non è una fortuna ordinaria. Questa Incarnazione si muove tra voi condividendo le vostre gioie e i vostri dolori al fine di consolare, incoraggiare e guarire. Questa relazione è qualcosa di unico e va mantenuta intatta fino alla meta. I Miei miracoli mostrano la Maestà Divina Io non desidero attrarre le persone verso di Me distraendole dall’adorazione degli altri Miei nomi e forme. Voi potreste dedurre, da ciò che chiamate i Miei miracoli, che Io li usi per attrarvi e farvi attaccare a Me e a Me solo. Essi non hanno lo scopo di far mostra o pubblicizzare: sono semplicemente prove spontanee e concomitanti della Maestà Divina. Io sono vostro e voi siete Miei per tutta l’eternità. Che bisogno c’è di attrarre, impressionare o dimostrare il vostro amore o la Mia Compassione? Io sono in voi e voi siete in Me; non c’è nessuna distanza o distinzione. Incarnazioni dell’Amore! Vi ho detto spesso che la Mia Vita è il Mio Messaggio. Gli Avatar proclamano e dimostrano la loro Divinità in questo modo. Essi sono Eterno Auriga
bambini tra i bambini, uomini tra gli uomini e donne tra le donne in modo da poter rispondere alla loro gioia e al loro dolore e consolarli infondendo sicurezza e coraggio nei cuori scoraggiati. Gli Avatar appaiono tra gli umani perché gli animali, gli alberi e simili non scivolino nell’innaturale e nel bizzarro; l’uomo soltanto corre dietro al fuoco fatuo della felicità terrena e dei piaceri sensuali, dimenticando il compito per cui è venuto sulla terra. Poiché Dio assume forma umana al fine di restaurare il Dharma e ricondurre l’uomo sul cammino della virtù e della saggezza, niente Lo compiace di più dell’aderenza rigorosa al Dharma. Ci si può attenere al sentiero del Dharma se si è consapevoli della presenza del Divino in tutto ciò che si vede, si ode, si tocca o si gusta; questo colma ogni istante della vita dell’eccitante emozione dell’autorealizzazione. - Dai Discorsi di Bhagavan in occasione dei Suoi Compleanni
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Karmanyevadhikarasthe Ma Phaleshu Kadachana, Ma Karmaphalahetur Bhur Mate Sangostvakarmani. The Bhagavadgita 2.47 (È la sola azione quella che ti concerne, ma non i suoi frutti. Non devi compiere l’opera per i frutti che essa ti procura, ma nemmeno devi attaccarti alla non azione).
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ai frutti.
L SIGNORE KRISHNA ha diffuso il messaggio secondo cui gli esseri umani devono compiere azioni senza aspirarne
preoccupazione e problemi agli altri. In questa era di Kali, potremmo non essere in grado di rinunciare ai frutti delle azioni. È più che sufficiente se si eseguono azioni nobili, senza turbare gli altri, anche se potremmo non essere in grado di rinunciare ai frutti delle stesse.
Deho Devalaya Proktho Jivo Deva Sanathana (il corpo è un tempio e l’Abitante è Dio) dichiara il Rig Veda. Significa che Dio è l’Eterno Residente in questo corpo che è, in verità, il tempio di Dio. Una volta nati su questa terra, è impossibile astenersi, anche per un minuto, dal compiere azioni
R. J. Rathnakar
SANATHANA SARATHI (L’ETERNO AURIGA) Dobbiamo affrontare diverse situazioni quando entriamo in difficoltà a causa degli alti e bassi della vita. Ma nessun dolore o problema potrà incidere su di noi se, nel carro della nostra vita, facciamo sedere Bhagavan, quali che siano la tempesta e il logorio, le prove e le difficoltà da affrontare nel corso dell’esistenza. Quando lo facciamo, le forze avverse perdono il loro potere di prevaricarci. Ma la domanda che sorge è in che misura è possibile eseguire azioni senza desiderarne i frutti. Quando riflettiamo sulle attuali condizioni, circostanze e situazioni in questa era di Kali, è del tutto ovvio che nessuno compie azioni senza desiderarne i risultati. È a causa di ciò, forse, che le azioni sono state classificate in buone azioni (Satkarma), cattive azioni (Dushkarma) e azioni proibite (Nishiddhakarma). Di queste tre categorie di azioni, se scegliamo di compiere buone azioni, esse sono destinate a dare buoni risultati. Buone azioni sono quelle che non solo sono a nostro vantaggio, ma non causano
fino al momento della morte. Il Signore Krishna nella Bhagavad Gita afferma che, quando Dio scende sulla terra, anch’Egli necessariamente deve compiere delle azioni. Ha inoltre affermato che gli Avatar compiono azioni solo per impartire ideali esemplari per l’umanità. L’essenza del messaggio dei Veda e delle Upanishad è il distillato della verità secondo cui Dio risiede realmente nel carro del corpo sotto forma di Atma come Eterno Auriga. Questa sublime festa del carro, che si svolge dal momento della nascita al momento della morte, continua a svolgersi con tumulto, gioia, giubilo ed esuberanza estremi. Di solito, in qualunque momento e ovunque si svolga
questa festa, tutta la nostra attenzione è focalizzata sul divertimento e sul gioco, sui canti e sui balli, ma non sull’immagine di Dio che è installata sul carro. L’intera festa si conclude nel momento in cui rivolgiamo la nostra mente verso l’immagine di Dio. È per questa ragione che Bhagavan esortava a concentrare l’attenzione sul Supremo e compiere buone azioni fin dall’inizio di questa lunga festa del carro della vita. Egli ha dichiarato: Destati, o Jiva (Sé individuale), destati! Perché non realizzi la Suprema Verità, anche prima della morte, che è come una tigre, furtivamente in attesa tra i cespugli, che si avventa su di te, e, prima ancora che la vecchiaia e la malattia ti annientino, destati, o Jiva, destati!
Noi, devoti di Bhagavan, sappiamo per certo che ogni parola che Egli ha pronunciato, ogni azione che ha compiuto, qualunque attività abbia intrapreso sono state ispirate unicamente dalla Sua attenzione per il benessere dei devoti. Negli annali della storia, molto raramente ci si imbatte in personalità sublimi come Bhagavan, che ha diffuso tale Amore sacro, disinteressato e sublime su tutta l’umanità. Voglio ora condividere con voi, per la vostra gioia, un’esperienza che ho vissuto di quella Suprema Incarnazione del Divino Amore. Era il mese di novembre del 2005, fausta occasione delle celebrazioni dell’80° Compleanno. Lo Sri Sathya Sai Hill View Stadium era in fase di allestimento, con la bellezza e lo splendore che si addiceva all’occasione, quale luogo scelto per dare espressione all’immenso amore e alla devozione dei fedeli che si affollavano a milioni per festeggiare, con grandiosità
e splendore, il Compleanno del loro amatissimo Signore. Un pomeriggio, assieme ad alcuni importanti organizzatori, supervisionai anche le disposizioni per la celebrazione del Compleanno. Erano presenti gli ufficiali del dipartimento di polizia per controllare le misure di sicurezza, e discutemmo con loro fino alle 5 di sera. Alcuni di noi rimasero lì a parlare sul resto delle disposizioni. In quel momento, mi balenò in mente un’idea. Una volta, quando ero in compagnia di Bhagavan come studente, mentre Egli ci parlava, disse: “Quando sto per viaggiare in auto, i devoti Mi chiedono: ‘Swami, Ti preghiamo di prendere anche noi nella Tua auto e di benedirci con la grande fortuna di viaggiare con Te.’ ” Poi disse, sorridendo: “Mi converrà viaggiare con una macchina a due posti in modo da liberarMi di questa seccatura.” Parlai della conversazione di Baba agli altri organizzatori e proposi loro di portarLo, per il Suo Compleanno, in processione verso il palco in una vettura a due posti. Essi accettarono con gioia e subito si misero in azione per prendere gli accordi necessari. Erano le 17,30, e sentivamo provenire dal Mandir i rintocchi della campana dell’Arati. Era il momento, per Bhagavan, di procedere verso la Sua residenza nel Poornachandra. Mi precipitai verso il Mandir prima che Egli andasse nella Sua residenza, ma l’aveva già raggiunta ed era lì, seduto su un divano. Vedendomi, chiese: “Quando arriva la nuova vettura?” Non riuscii a resistere dal versare lacrime di gioia nel sentire tali parole. Furono presi rapidamente gli accordi necessari. Il 21 pomeriggio, una vettura a due posti arrivò a Prasanthi Nilayam.
Il piacevole ricordo di come Bhagavan, in questo giorno, raggiunse in macchina lo Santhi Vedika, benedicendo i Suoi devoti, deve essere rimasto impresso nel cuore di tutti. In quel giorno, ebbi la rara fortuna di accompagnare Bhagavan, in processione nello Stadio, verso il palco. Mi dimenticai del tutto di me stesso, perso nella suprema beatitudine. Nel frattempo, alcuni devoti si precipitarono in avanti, nella speranza di avere un Darshan più ravvicinato di Bhagavan. In quel momento, la ruota della macchina di Swami passò sul mio piede mentre ero vicinissimo alla vettura. Guardai il piede, che si era molto arrossato, ma non avevo alcuna sensazione di dolore. Lo mossi per constatarne le condizioni. Feci un paio di passi e sentii che tutto era normale. Dimenticai subito l’incidente e mi persi completamente nell’estasi delle celebrazioni del Compleanno. Dopo il programma, Swami tornò alla Sua residenza e anch’io Lo accompagnai. Nel corso della conversazione con noi, Egli notò il mio piede arrossato, e chiese: “Che cos’è successo?” Risposi: “Niente, Swami. Non è accaduto nulla.” Ma Swami non desistette, e continuò a chiedermi: “Dimmi, che cos’è successo.” Il mio cuore non mi permise di rivelare ciò che era accaduto, ma Swami non era disposto a mollare; così, alla fine, glielo raccontai, dicendoGli che la ruota della macchina mi era passata sul piede. Swami chiese ancora: “Di chi era la macchina?” Potete ben immaginare il mio imbarazzo. Come potevo dirGli la verità? Ma non avevo scelta.
In tono pacato, Gli spiegai l’accaduto, e dissi con slancio: “Non è successo niente, Swami!” Le parole che, a quel punto, Swami pronunciò, non si possono dimenticare neppure per numerosissime vite. Disse: “Dato che Io ero nella macchina, come potevi subire un danno?” Che dolcezza! Che dolce espressione! Che Amore sublime! Che Suprema Verità! Che rivelazione! Il mio piede si era arrossato, ma non avevo provato alcun dolore! Non ebbi alcun tipo di problema! Allo stesso modo, dobbiamo affrontare diverse situazioni quando entriamo in difficoltà a causa degli alti e bassi della vita. Ma nessun dolore o problema potrà incidere su di noi, se nel carro della nostra vita, facciamo sedere Bhagavan, quali che siano la tempesta e il logorio, le prove e le difficoltà da affrontare nel corso dell’esistenza. Quando lo facciamo, le forze avverse perdono il loro potere di prevaricarci. Preghiamo Bhagavan affinché elargisca la benedizione di insediare la Sua Divina Persona sul carro dei nostri cuori, consentendoci così di proseguire il cammino della vita agevolmente e con gioia, amore e luce fino a raggiungere la destinazione divina... Samasta Lokah Sukhino Bhavantu (Possano tutti gli esseri di tutti i mondi essere felici!)
– L’autore, Sri R.J. Rathnakar, è un Fiduciario dello Sri Sathya Sai Central Trust.
spirituale con facilità e sicurezza seguendo le Sue divine istruzioni dateci nel Discorso del 17 maggio 1968: dottor Narendranath Reddy “Obbedire alle Mie istruzioni è sufficiente: ciò vi darà maggior Una volta Swami mi disse che la vita è un sogno; nello beneficio del più rigoroso stato di veglia è un sogno a occhi aperti e di notte è ascetismo. Praticate il sogno notturno. Allora, chiesi: “Swami, anche Tu sei Sathya (Verità), Dharma un sogno?” Il Signore della Verità mi corresse subito: (Rettitudine), Santhi “Io sono in tutti e quattro gli stati.” In tal modo rivelò, (Pace) e Prema (Amore), con un’espressione profonda, di essere il Brahman che Mi sono cari. Supremo, senza attributi e senza forma, che esiste Decidete di tener sempre in tutti e quattro gli stati: di veglia, di sogno, di sonno presenti tali ideali, in ogni profondo e trascendentale. vostro pensiero, parola e azione. Ciò può conferirvi A Kathopanishad afferma: il summum bonum di fondervi nella “Kshurasya Dhara Nishita Duratyaya, Suprema Essenza della Divinità.” Durgam Pathastat Kavayo Vadanti”, A volte, Bhagavan ci mette alla prova per il che significa che il sentiero spirituale è verificare se seguiamo scrupolosamente le difficile ed è come camminare sulla lama Sue istruzioni usando il nostro cuore invece di un rasoio. Dovremmo essere sempre della testa. Voglio condividere un aneddoto vigili fino a raggiungere la meta. Questo è il di come ho imparato, in modo duro, una motivo per cui Swami dice che l’ABC della divina lezione ai Suoi Piedi di Loto. Quando, vita è Always Be Careful (siate sempre nell’aprile del 1994, ero con Swami a vigili). Il sentiero spirituale è universale Kodaikanal, in India, Bhagavan mi chiese ed eterno. Molte persone temono di di guidare la Sua automobile per andare intraprendere il sentiero spirituale e, fra a fare una visita. Io esitai e Gli dissi che coloro che lo cominciano, solo pochi non possedevo la patente internazionale. raggiungono la meta. Swami sorrise e continuò con il Suo Seguire il Comando Divino autista. Successivamente, compresi di Come devoti di Bhagavan Sri Sathya Sai aver perso una magnifica opportunità di Baba, siamo benedetti e fortunati di avere servizio, perché se Bhagavan era in auto, la divina guida per intraprendere il sentiero niente sarebbe andato male. Imparai la
CONSAPEVOLEZZA PIENA E COSTANTE
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lezione che seguire scrupolosamente, immediatamente e completamente le divine istruzioni è un’importante pratica spirituale. Come scritto nella Bibbia: “Confidate nel Signore con tutto il vostro cuore e non fidatevi solo di ciò che comprendete; sottomettetevi a Lui in ogni maniera ed Egli renderà facile il vostro cammino.”1 Sadhana, il Sentiero Interiore Noi abbiamo Bhagavan Baba, il Guru di tutti i Guru, il Signore Supremo come nostro Maestro e Guida. Nella Sua infinita bontà e compassione, Baba ha detto: “Mee Intane, Ventane, Jantane, Kantane Untanu”, che significa che Egli è con noi, sopra di noi, sotto di noi, dietro a noi, davanti a noi, dentro e fuori di noi. Molti noi hanno sperimentato la Sua onniscienza e onnipresenza. È egualmente importante ascoltare e seguire la voce di Swami interiormente (Antharyami). Egli dice: “Guarda sempre dentro.” (See Always Inside - SAI). Dobbiamo far tacere l’ego per udire la voce interiore di Dio. Nel 1996, nel giorno dello Sri Krishna Janmashtami, Swami mi chiese di parlare nel Sai Kulwant Hall. Ogni opportunità di parlare alla divina presenza fisica di Swami è un’esperienza unica e un dono divino. Solo con la Sua grazia e le Sue benedizioni è possibile parlare di Bhagavan, perché la Sua Grandezza, la Sua Missione e il Suo Amore sono insondabili e infiniti, mentre il linguaggio e la mente sono limitati. Le Scritture dichiarano: “Yatho Vacho Nivartante Aprapya Manasa Saha”2 (Dio è oltre la portata della mente e 28
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l’espressione del linguaggio). Feci Padanamaskar (toccare i Suoi sacri piedi con rispetto) prima del mio discorso e Lo pregai di parlare attraverso di me. In precedenti occasioni, prima dei miei interventi, Egli mi aveva sempre benedetto dandomi l’ispirazione e la forza di parlare davanti a Lui. Questa volta, però, rimasi del tutto sorpreso quando Swami mi disse che non avrebbe interferito con il Maestro insito nel mio cuore. Questo mi ricordò che Swami è al di là della forma fisica ed è presente in noi come Hridayavasi (Abitante Interiore). Egli ci assicura che, non appena siamo consapevoli della Sua presenza in noi, la guida divina arriverà da dentro. Questo è particolarmente vero oggi, e lo possiamo sperimentare quando preghiamo con cuore sincero e pieno di devozione. Le mie esperienze personali e le esperienze condivise dai devoti in tutto il mondo rafforzano il fatto che Swami è sempre con noi. Siamo spesso vittime dell’illusione e limitiamo Swami alla Sua forma fisica e a ciò che si verifica quando Egli è fisicamente vicino. Il Signore Krishna ha affermato: “Gli stolti Mi considerano come uno rivestito di una forma umana, non conoscendo la Mia natura superiore di grande Signore di tutti gli esseri.” Noi tutti aneliamo a fare Padanamaskar a Swami, che è un Suo dono prezioso. “Sparshanam Karma Vimochanam”: il tocco del Divino ci libera dalla schiavitù del Karma. Una volta chiesi a Swami: “C’è qualche differenza tra i devoti che fanno Padanamaskar fisicamente e i devoti che Eterno Auriga
lo fanno mentalmente meditando sui Tuoi Divini Piedi di Loto?” Swami prontamente rispose che non vi era alcuna differenza. Fare Padanamaskar mentalmente ha lo stesso risultato che farlo fisicamente. Sì, Swami ce lo ha garantito quando ha cantato il Suo primo Bhajan “Manasa Bhajare Guru Charanam Dustara Bhava Sagara Taranam ...”: adorate i piedi del Guru nella vostra mente, ed Egli vi farà attraversare l’oceano del Samsara (l’esistenza terrena)… SAI BABA: See Always Inside Being Awareness Bliss Atma. Al fine di avere la Consapevolezza Piena e Costante, dobbiamo trascendere il Nome e la Forma, che sono effimeri, e sperimentare l’eterno Sat Chit Ananda (Esistenza, Conoscenza, Beatitudine). Dobbiamo sperimentare la Divinità in ogni cosa, ovunque e in ogni momento. La Consapevolezza Piena e Costante è la realtà non duale, immutabile ed eterna in noi. Swami dice: “Sarvada Sarva Kaleshu Sarvatra Hari Chintanam” (ricordate sempre, in ogni momento e in ogni luogo il Signore Hari). Ogni giorno si passa attraverso i tre stati di veglia (Jagrat), sogno (Swapna) e sonno profondo (Sushupthi). Ma Turiya (lo stato trascendentale) è al di là tutti e tre gli stati, rimanendo inalterato e indipendente come testimone. Swami si riferisce a questi quattro stati come il conscio (lo stato di veglia), il subconscio (lo stato di sogno), l’inconscio (lo stato di sonno profondo) e il superconscio (lo stato trascendentale). Una volta Swami mi disse che la vita è un sogno; nello stato di veglia è un sogno a Eterno Auriga
occhi aperti e di notte è un sogno notturno. Allora, chiesi: “Swami, anche Tu sei un sogno?” Il Signore della Verità mi corresse subito: “Io sono in tutti e quattro gli stati.” In tal modo rivelò, con un’espressione profonda, di essere il Brahman Supremo senza attributi e senza forma, che esiste in tutti e quattro gli stati: di veglia, di sogno, di sonno profondo e trascendentale. Siamo veramente benedetti e fortunati di avere il Supremo Parabrahman incarnato in mezzo a noi per la nostra redenzione, con una splendida Forma divina e il dolce Nome di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Abbiamo sperimentato il Suo incontaminato e incondizionato Amore Divino, ed Egli ci ha mostrato che l’amore è la strada regale per raggiungere la Consapevolezza Piena e Costante. Recentemente, viaggio per gli incontri dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai in diversi Paesi del mondo. Durante queste visite, ho la fortuna di incontrare molti devoti esemplari la cui vita è stata trasformata dalla potenza del Suo Amore Divino e della Sua Grazia. Molti di questi devoti non hanno visto Swami fisicamente né hanno visitato Prasanthi Nilayam, ma hanno fede, amore e dedizione incrollabili per Swami. Bhagavan non ha visitato fisicamente questi Paesi, ma il Suo Amore viene sperimentato in tutti gli angoli del mondo. Gesù ha detto: “Poiché Mi avete visto, avete creduto. Beati quelli che, pur non vedendo, hanno creduto.”3 Quando ero in Croazia, nel settembre del 2013, una Giovane Sai di 28 anni mi ha raccontato come fosse stata attratta da Swami. Ella proviene da una famiglia Novembre 2013
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di forte fede cattolica e, dopo aver sentito parlare di Swami, aveva sviluppato un intenso desiderio di andare a Prasanthi Nilayam. Era preoccupata per la possibile reazione della famiglia ortodossamente cristiana e per le conseguenze che il suo viaggio avrebbe avuto sul suo lavoro, poiché lavorava in una scuola cattolica. Disse solo a suo nonno, al quale era molto legata, che stava per andare in India, ma non svelò che andava da Swami. Fu piacevolmente sorpresa e felice quando suo nonno la benedisse, dicendole: “Quando vai in India, devi andare a vedere Sathya Sai Baba. Egli è il Cristo di oggi.” Era sorpresa, perché il nonno non aveva mai visto Swami. Quando arrivò a Prasanthi Nilayam, aveva sentimenti contrastanti, a causa del sua solida formazione cristiana e, per i primi giorni, non andò al Darshan. Infine, il giorno del suo compleanno, decise di andare per la prima volta al Darshan. Era seduta in decima fila e, da quella distanza, vide i Divini Piedi di Loto di Swami. Pianse ininterrottamente di felicità per due ore! Mi disse che, per avere ancora una volta quell’esperienza, era disposta a fare qualsiasi cosa e a sacrificare tutto. Ero strabiliato nell’avvertire quanto fosse grande il potere del Darshan. Nel corso della stessa visita, la madre di un giovane devoto greco mi ha raccontato come suo figlio di 22 anni fosse entrato in uno stato di beatitudine e avesse perso coscienza del corpo per tre giorni allorché Baba lo aveva guardato intensamente negli occhi, mentre erano nell’Ashram di 30
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Swami è al di là della forma fisica ed è presente in noi come Hridayavasi (Abitante Interiore). Egli ci assicura che, non appena siamo consapevoli della Sua presenza in noi, la guida divina arriverà da dentro. Questo è particolarmente vero oggi, e lo possiamo sperimentare quando preghiamo con cuore sincero e pieno di devozione. Le mie esperienze personali e le esperienze condivise dai devoti in tutto il mondo rafforzano il fatto che Swami è sempre con noi. Brindavan, presso Whitefield. Immergiamoci nel mare del dolcissimo Amore Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba e condividiamo questo Amore con tutti. Con la grazia infinita e le divine benedizioni di Bhagavan, prendiamo finalmente la decisione di realizzare l’obiettivo della vita, il Prajnanam Brahma (la Consapevolezza Piena e Costante) in questa esistenza. Note: 1. Proverbi 3:5-6 2. Taittiriya Upanishad (Brahmananda valli, verso 4) 3. Giovanni 20:29 – L’autore, dottor Narendranath Reddy, è Presidente del Prasanthi Council, dell’Organizzazioine Internazionale Sathya Sai. Eterno Auriga
UN VIAGGIO VERSO LA PACE INTERIORE
Dopo il nostro arrivo a Bombay (ora Mumbai) il pomeriggio del 10 marzo del 2001, dottor Abdelfattah M. Badawi provenienti dal Cairo, ci fermammo in un hotel di Mumbai e la mattina Dopo la mia visita a Puttaparthi e l’incontro con Sai Baba, seguente con mi convinsi che fosse un grande Maestro Spirituale con l’aereo arrivammo enormi potenzialità spirituali e conoscitore delle leggi divine a Bangalore (ora che contribuivano a diffondere la Sua Missione umanitaria Bengaluru) dopo un’ora e un quarto di basata su Amore Divino, Pace, Rettitudine, Verità e Non volo. All’aeroporto violenza. Ebbene….era forse possibile negare l’esistenza di Bengaluru, ci di Allah? Amore e Pace erano il modo per esserGli vicino. informammo dove si trovasse in quel momento Sai Baba, in quanto era solito soggiornare in vevo invitato il dottor Sayed Nassar, un famoso tre residenze diverse. In quel periodo si chirurgo, a fare un viaggio con me trovava nel villaggio di Puttaparthi, che era in India per far visita a Sai Baba. Ero già il luogo dove era nato e dove aveva la Sua stato da Lui quattro volte, e questa era la casa. In precedenza, questo era un piccolo mia quinta visita. Ci accompagnavano in villaggio in una zona assai sottosviluppata questo viaggio la figlia del dottor Nassar, nello Stato dell’Andhra Pradesh. Ora è Nefertiti, e il figlio ingegnere, Ani, perché diventato un grande centro spirituale di erano entrambi interessati alla spiritualità istruzione e salute, e si chiama Prasanthi e alla sua realizzazione. Si aggiunsero poi Nilayam, che significa “dimora di pace”. Di altre persone – cinque donne e quattro fatto, ora è una piccola città.
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uomini – per cui, alla fine, eravamo in nove. Avevo già scritto un libro in arabo su Sai Baba dal titolo “Amore Divino”, e questa volta avevo appena finito di scriverne uno in inglese, sempre su di Lui, “Un viaggio verso la pace interiore”. Lo scopo di questo viaggio era ottenere la benedizione di Sai Baba per questo libro prima che fosse pubblicato. Eterno Auriga
Noleggiammo una macchina con aria condizionata e, dopo un viaggio di circa tre ore attraverso la campagna indiana, arrivammo nel luogo dove risiedeva Sai Baba. All’entrata della cittadina ci accolse una grande incisione dai bellissimi colori che recitava in inglese “Il Dovere è Dio, il Lavoro è Adorazione”. Novembre 2013
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La Cerimonia del Darshan Partecipammo alla cerimonia del Darshan il 12, 13 e 14 marzo 2001 e riuscimmo a consegnare le nostre lettere a Sai Baba. Giovedì 15 marzo 2001, partecipammo di nuovo al Darshan. Quando erano circa le sei meno un quarto, Sai Baba fece la sua comparsa al suono di una dolce musica e iniziò a raccogliere le lettere.
Vide il libro che tenevo in grembo e la Sua foto in copertina. Mi toccò il capo con la Sua mano benedetta e si avvicinò quindi al dottor Wadie, un membro del gruppo egiziano, che Gli chiese: “Sai Baba, interview!” Baba sorrise e chiese: “In quanti siete?” Io e Ani rispondemmo nello stesso momento che eravamo in nove, e allora Egli disse: “Andate!” I Seva Dal ci fecero strada di fronte alla stanza privata di Baba. Si aggregarono anche le donne del gruppo egiziano, che erano state guidate lì da una Seva Dal. Tutti noi sedemmo davanti alla stanza aspettando l’arrivo di Sai Baba che ci raggiunse dopo aver visto parecchie altre persone. Guardò verso Ani e gli chiese: “Quando partite?” Ani rispose: “Domani.” (Nessuno aveva fatto menzione della data di partenza, ma Egli sapeva che era il giorno dopo, per cui ci concesse di incontrarLo mentre eravamo in procinto di partire). Il Colloquio con Sai Baba Baba ci condusse nella Sua stanza dei colloqui privati. Era una piccola stanza non più grande di 3 metri x 3, dove in un angolo c’era una sedia girevole, ricoperta di un tessuto felpato di colore rosso. Nella stanza c’erano già una donna belga col marito e un giovane argentino di circa 20 anni. Tutti 32
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noi ci sedemmo in cerchio sul pavimento. Gli uomini sedevano alla Sua destra, mentre le donne alla Sua sinistra. Poiché nella stanza non c’era aria condizionata, Baba accese un ventilatore per via del gran caldo. Quindi si sedette e ci diede il benvenuto. Si informò dalla dottoressa Magda sul significato della mezza luna e della stella raffigurate sul foulard ed ella Gli rispose che era la precedente bandiera dell’Egitto. Allora Egli sorrise e disse: “Maometto.”
Poi si alzò muovendo la mano destra in modo da materializzare la Vibhuti, la sacra cenere. Ne mise un po’ nella mano di ogni donna e ognuna di esse la inghiottì. Quindi tornò a sedersi. Guardando la donna belga, mosse la mano destra in cerchio, e una collana d’oro tempestata di pietre preziose gli scivolò fuori dalla mano. Le chiese quindi di piegare il capo in modo che potesse mettergliela intorno al collo, cosa che lei fece accettando così il regalo. Poi le disse che suo marito sarebbe stato geloso di lei, dopodiché guardò il marito che Gli era seduto accanto, e vide che portava, a un dito della mano sinistra, un anello d’oro con pietre preziose. Gli toccò la mano dolcemente e mosse in cerchio la Sua mano destra finché non gli comparve in essa un orologio d’oro. Allora guardò la donna dicendo che adesso sarebbe stata lei a esser gelosa del marito. Tutti noi ridemmo. Il marito tese la mano, dopo essersi tolto l’orologio, per permettere a Sai Baba di mettergli al polso quello nuovo. Allora Baba chiese alla moglie come si chiamasse il marito ed ella rispose che il suo nome era Gaupard Pierre; vedemmo poi che le prime lettere del nome erano stampigliate sull’orologio. Sai Baba quindi
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si alzò in piedi e chiese a noi, del gruppo egiziano, di andare con Lui in un’altra stanza, dove ci sedemmo in cerchio sul pavimento, mentre Egli si sedette su di una sedia girevole. Ani accese il ventilatore dietro Sua richiesta. Baba mi fece allora una strana domanda: “Quanti anni hai?” Io risposi: “Sessantacinque.” Quindi mi chiese quanti anni avesse Lui e io risposi: “Settantacinque.” Mi ricordai allora che quando ero in Egitto chiedevo a Sai Baba quando sarei morto. Era forse “settantacinque” la risposta alla mia domanda? - pensai tra me. Allora Baba mi guardò, prese il libro e se lo mise sulle ginocchia. Mentre stava guardando la copertina, Gliene spiegai il significato: era un ritratto di Sai Baba che indossava una veste bianca, e accanto a Lui c’erano una moschea e una colomba bianca. Egli si informò sul significato della colomba bianca e Gli dissi che il mio defunto padre aveva disegnato questa colomba che rappresentava la pace. Il mio libro era scritto in inglese. Sai Baba iniziò quindi a sfogliare il libro e poi mi chiese una penna con la quale scrisse sulla prima pagina “Con Amore e Benedizioni, Sri Sathya Sai”. Gli dissi che il mio primo libro in arabo su di Lui, dal titolo “Sai Baba e i Miracoli del Divino Amore”, era stato aspramente criticato dai giornali egiziani, ed Egli rispose che ne era a conoscenza, ma ciò era solo una gran seccatura per me, ma senza alcuna rilevanza. Gli dissi che avrei pubblicato il mio libro negli Stati Uniti e il prossimo si sarebbe intitolato “Sai Baba e la Pace”. Sai Baba disse: “Scrivi in merito ai significati senza bisogno di fare nomi.” Eterno Auriga
Avevo visto il Maestro Spirituale che predicava Amore Divino e Bontà senza distinzione di religione, sesso o colore della pelle. Era Colui che operava miracoli non per brama di potere, ma per convincere la gente che questi erano i Suoi biglietti da visita. Avevo visto la Persona che difendeva e si prendeva cura dei poveri, la Persona che riteneva che ognuno avesse il diritto ad avere istruzione, cure mediche e acqua potabile gratuitamente, sia in India sia al di fuori dei suoi confini. Tutti gli esseri umani erano uguali per Lui. Poi si mise a parlare col dottor Nassar. Nefertiti Gli chiese di benedire i suoi bambini e Ani Gli chiese di dargli un ricordo. Swami sorrise e si alzò per uscire, dopo aver finito di parlare. Mise la mano destra sul capo di Ani, prendendogli poi la mano per condurci fuori dalla stanza dei colloqui privati. Invitò poi la donna belga e il marito a entrarvi, trattenendosi con loro per circa dieci minuti. Quando uscirono dissero al giovane del Venezuela di entrare, e anche lui rimase per qualche minuto. Quindi Baba venne da noi nella prima stanza, si sedette sulla sedia mentre tutti noi eravamo seduti sul pavimento e iniziò a parlarci: “Che cos’è la religione?” “La religione è realizzazione.” “Che cos’è l’ansia?” “L’ansia è l’esitazione mentale tra il bene e il male.” Novembre 2013
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Ci disse che le cose che più Gli stavano a cuore erano l’istruzione, la salute e l’acqua, poiché quest’ultima era molto importante, e non ci poteva essere vita senza di essa - disse. Indicò un grande plastico sul pavimento vicino al muro, che raffigurava un ospedale. “Ho fatto costruire un nuovo ospedale a Bangalore per le discipline mediche altamente specialistiche come la neurochirurgia” - affermò. Il dottor Nassar disse di aver visitato l’ospedale, che era specializzato in interventi a cuore aperto, problemi urinari e oftalmologia. L’ospedale si trovava a Puttaparthi ed era molto grande. Sai Baba chiese dove potrebbe andare un povero quando ha bisogno di cure, e aggiunse che i poveri dovrebbero avere il diritto all’istruzione e alle cure mediche gratuite ed era ciò che Egli stava facendo. Quindi ci disse: “Per poter essere vicino a Dio, dovreste distinguervi per purezza, pazienza e perseveranza e cercare l’unione con Dio.” Poi si girò verso la signora Randa e le chiese se le piaceva una veste come la Sua, alludendo alla veste arancione che stava indossando. La donna era sorpresa e non Gli rispose, ma la signora Laila replicò prontamente: “Sì, mi piace la veste.” Egli sorrise, andò nella stanza accanto e ritornò con due vesti, una per la signora Randa e l’altra per la signora Laila. Chiese loro se in quel momento erano felici ed esse risposero affermativamente. Entrambe presero ognuna una veste e 34
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Baba chiese loro di metterla sotto la testa al momento di dormire in modo da poterLo sognare. Chiese quindi alla signora Randa: “Dov’è il tuo orologio?” La donna non portava un orologio al polso sinistro, per cui rispose: “L’ho dimenticato in Egitto.” Allora ci accorgemmo che aveva un orologio al polso destro. Baba, quindi, le chiese di andare da Lui in modo da poterglielo mettere al polso sinistro, mentre noi tutti eravamo estremamente meravigliati e felici. Le disse che era un nuovo modello e che le stava alla perfezione. La signora Randa si inchinò e Gli baciò la mano. Poi Baba chiese: “Chi è che parte domani?” Al che il dottor Nassar Gli rispose che lui e la sua famiglia, Nefertiti e Ani, sarebbero partiti l’indomani. Poi Baba si rivolse al resto del gruppo facendo la stessa domanda e tutti risposero: “Tra una settimana.” Sai Baba sorrise e disse: “Bene.” Uscimmo ringraziandoLo e sentendoci felici e rassicurati per ciò che avevamo udito. Maestro Spirituale con una Missione Umanitaria Dopo la mia visita a Puttaparthi e l’incontro con Sai Baba, mi convinsi che fosse un grande Maestro Spirituale con enormi potenzialità spirituali e conoscitore delle leggi divine che contribuivano a diffondere la Sua missione umanitaria che si basava su Amore Divino, Pace, Rettitudine, Verità e Non violenza. Ebbene… era forse possibile negare continua a pagina 37... Eterno Auriga
SWAMI AGGIUNGE UNA NUOVA DIMENSIONE ALLA SCIENZA PSICHIATRICA dottor Samuel H. Sandweiss Avverto fortemente che noi, scienziati Sai, abbiamo il compito di dar prova, alle nostre comunità scientifiche, in modo più unitario e serio, dell’infinita coscienza d’amore di Swami e di compiere assieme lo sforzo di sancire, nella letteratura scientifica, che la limitata coscienza umana può espandersi nel regno della divina coscienza cosmica e che l’amorevole dichiarazione di Swami secondo cui siamo divini, siamo l’Amore, corrisponde inequivocabilmente al vero.
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ome siamo fortunati ad aver trascorso un po’ di tempo alla presenza del nostro amato Swami! Il Suo Amore Divino dà la forza e la certezza di trionfare sull’impermanenza, la nascita e la morte, e di riconoscere che Egli è Colui che agisce. Sono entusiasta che Swami abbia dato a tutti noi l’opportunità di avvicinarci a Lui, esprimendo il Suo Amore nelle nostre comunità in difficoltà con vari progetti di servizio. La continua vicinanza a Swami viene mantenuta attraverso il servizio offertoGli.
Dal mio primo incontro con Lui nel 1972, ho voluto condividere con i fratelli e le sorelle di tutto il mondo la grande realtà della Sua presenza. Cominciai a scrivere di Swami nel 1972. Poi, nel 1991, lavorai in un documentario olandese che trattava di Lui. Successivamente, nel 2007, cominciai a filmare interviste video per uno spettacolo su Swami della TV locale, e poi, nel 2008, contribuii allo sviluppo di piattaforme Internet per condividere informazioni su Sai. Eterno Auriga
I Messaggi di Swami in Sanscrito a una Donna Occidentale Nel 1983, accadde nella mia pratica psichiatrica un evento speciale, che ho voluto descrivere in dettaglio, nel corso del trattamento di una giovane donna occidentale che soffriva di un disturbo doloroso. Un giorno, mi riferì che qualcuno la contattava in una dimensione interiore e le parlava in una strana lingua. Era stata in grado, foneticamente, di prendere nota della lingua (che si rivelò essere principalmente sanscrito) e di tradurla. Mi disse che era Swami che andava a trovarla e che si era identificato come Parabrahman. Si era poi anche definito Creatore, Trimurti, Brahma, Akshara, Anahata Sabda, Devi Prakriti, e come Sai Baba. In un mese e mezzo, descrisse circa 30 messaggi in sanscrito che raccontavano una storia avvincente. Registrai 12 ore e mezzo di video e conservai il materiale fino al mio ritiro dal lavoro nel 2006, allorché Novembre 2013
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ebbi tempo di studiarlo con l’aiuto di due esperti in sanscrito. Una Nuova Scienziati
Conoscenza
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Un buon tecnico del montaggio mi aiutò a comporre un video di presentazione del materiale e, nel corso dello sviluppo della storia, ne proposi la proiezione in occasione della prestigiosa riunione annuale dell’Associazione Psichiatrica Americana, che avrebbe avuto luogo nel maggio del 2013 a San Francisco, California, USA. Vi parteciparono circa 14.000 psichiatri e operatori della salute mentale, e ci furono alcune centinaia di presentazioni nel corso di 4 giorni. Amici ben informati mi dissero che il video non sarebbe stato accettato perché l’Associazione voleva solo presentazioni rigorosamente scientifiche comprendenti grafici, studi e statistiche, preferibilmente riguardanti farmaci. Oltre a sentirmi a stretto contatto con l’Amore di Swami mentre lavoravo al video, sentii fortemente il Suo intervento, soprattutto quando rimasi sorpreso nel trovare una lettera di accettazione - e non solo – con cui le persone addette alla promozione della conferenza chiedevano se era possibile pubblicizzare il nostro workshop fra gli psichiatri partecipanti e gli operatori della salute mentale. Parti del resoconto promozionale del “bollettino quotidiano”, inviato agli psichiatri partecipanti, recitavano:
“La xenoglossia viene definita come un fenomeno in cui il soggetto, posto in determinate condizioni, parla una o più lingue a lui del tutto sconosciute. Trent’anni fa, il dottor Samuel Sandweiss non aveva mai nemmeno sentito parlare di
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Come siamo fortunati ad aver trascorso un po’ di tempo alla presenza del nostro Amato Swami! Il Suo Amore Divino dà la forza e la certezza di trionfare sull’impermanenza, la nascita e la morte, e riconoscere che Egli è Colui che agisce. Sono entusiasta che Swami abbia dato a tutti noi l’opportunità di avvicinarci a Lui, esprimendo il Suo Amore nelle nostre comunità in difficoltà in vari progetti di servizio. La continua vicinanza a Swami viene mantenuta attraverso il servizio offertoGli. tale termine, figuriamoci di un caso reale di xenoglossia. Ciò cambiò nell’estate del 1983, quando vide e filmò ‘un fenomeno straordinario’ nel corso del trattamento di una paziente di 32 anni che soffriva di forti mal di testa.
Il dottor Sandweiss afferma: ‘Nel video, mostro il mio paziente che ha abbandonato la scuola superiore e non ha alcuna conoscenza della lingua sanscrita, non ne conosce la scrittura né la capisce.’ Il video include anche studiosi di sanscrito che attestano la validità del fenomeno e spiegano perché è impossibile, per una giovane donna occidentale, senza preparazione culturale nel sanscrito o nelle tradizioni orientali, parlare non solo in quella lingua, ma esprimere profonde idee filosofiche che non avrebbe modo di conoscere. “Il dottor Sandweiss, lunedì, presiederà un seminario multimediale... ‘La nostra
Eterno Auriga
convinzione scientifica corrente, secondo cui la coscienza nasce esclusivamente dal cervello, è, credo, confutata dalla constatazione delle conoscenze della mia paziente che la stessa non avrebbe potuto ottenere attraverso la propria esperienza di vita, nonché da scoperte nel campo della meccanica quantistica’, afferma il dottor Sandweiss.
Ogni relatore presentò ottime relazioni e fui felice che Swami mi avesse permesso di illustrare questo “miracolo” in un consesso scientifico così prestigioso. Vorrei far notare che due conferenzieri presenti alla riunione erano il dottor Narendra Reddy e il professor G. Venkataraman. Sto continuando a sviluppare questo video per presentarlo in altri ambienti scientifici. Avverto fortemente che noi, scienziati Sai, abbiamo il compito di dar prova, alle nostre comunità scientifiche, in modo più unitario e serio, dell’infinita coscienza d’amore di Swami e di
compiere assieme lo sforzo di sancire, nella letteratura scientifica, che la limitata coscienza umana può espandersi nel regno della divina coscienza cosmica e che l’amorevole dichiarazione di Swami secondo cui siamo divini, siamo l’Amore, corrisponde inequivocabilmente al vero. Come io stesso ho potuto interiormente sperimentare, quando ci impegniamo in un campo dando tutto di noi stessi, possiamo sperimentare più profondamente il Suo Amore onnipresente e il Suo modo straordinario di intervenire nella nostra vita. Possano tutti gli esseri di tutti i mondi essere felici!
– Il dottor Samuel Sandweiss è, di professione, uno psichiatra. Egli ha scritto tre libri su Bhagavan Baba, fra cui il suo libro più noto “Sai Baba: L’Uomo Santo e lo Psichiatra”.
...continua da pagina 34
l’esistenza di Allah? Amore e pace erano il modo per esserGli vicino.
sia al di fuori dei suoi confini. Tutti gli esseri umani erano uguali per Lui.
Avevo visto il Maestro Spirituale che predicava Amore Divino e Bontà senza distinzione di religione, sesso o colore della pelle. Era Colui che operava miracoli non per brama di potere, ma per convincere la gente che questi erano i Suoi biglietti da visita. Avevo visto la Persona che difendeva e si prendeva cura dei poveri, la Persona che riteneva che ognuno avesse il diritto ad avere istruzione, cure mediche e acqua potabile gratuitamente, sia in India
Ecco quanto posso dire su Sai Baba, il grande Maestro Spirituale. Il nostro viaggio fu veramente “Un viaggio verso la pace interiore”.
Eterno Auriga
- L’Autore, il dottor Abdelfattah M. Badawi, è Professore di Chimica Applicata, presso l’Istituto Egiziano delle Ricerche sul Petrolio in Egitto, e rappresentante del Disarmo Chimico a Helsinki. È uno dei candidati al Premio Nobel per la Pace di quest’anno. Novembre 2013
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Storia della copertina
HANUMAN LA GRANDE STATUA DEL DEVOTO IDEALE
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HAGAVAN CONSIDERA Hanuman come il più grande esempio della totale resa al Signore. Pertanto, ha fatto erigere un’imponente statua di Hanuman sulla collina che sovrasta lo Sri Sathya Sai Hill View Stadium di Puttaparthi. Questa gigantesca statua non è solo una meravigliosa opera artistica e d’ingegneria, ma anche una fonte d’ispirazione per i devoti che, per il loro servizio disinteressato e dedito, sono cari a Dio. Nel gennaio del 1990, Bhagavan comunicò la Sua decisione di erigere una statua di Hanuman alta 20 metri in occasione del Suo 65° Compleanno nel novembre del 1990. Egli Stesso fece il sopralluogo sulla collina, scelse il posto per l’installazione della statua e benedisse un gruppo composto di due ingegneri, Sri Jayakumar e Sri Thillainayagam, oltre allo scultore Sri Subrahmanyam, che lavoravano sul progetto sotto la guida del colonnello Joga Rao. Baba visitò il luogo molte volte fin dalla
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fase iniziale e fornì numerosi consigli per la progettazione. Il 19 febbraio 1990, benedetta dalla Sua Divina Presenza, si svolse la cerimonia della Bhumi Puja (consacrazione del terreno). In tale occasione, Baba materializzò una statuetta d’oro di Hanuman alta 9 centimetri e la consegnò allo scultore Sri Subrahmanyam, quale modello, dicendogli di costruire la statua esattamente così. Anche se questa decisione era leggermente diversa da quanto approvato in precedenza, risolse alcuni complessi problemi nella progettazione della statua. Baba benedisse, toccandoli, alcune pietre e mattoni, e li pose su un letto di cemento, segnalando così l’inizio dei lavori di costruzione. Consacrò poi tutta la zona girando attorno a essa, ruppe alcune noci di cocco cospargendone l’acqua in tutto il luogo. Successivamente, in una visita al sito, apportò una rilevante modifica per la costruzione della statua. In precedenza, dopo la rimozione della parte rocciosa erosa dagli eventi atmosferici, era stato predisposto in loco un basamento di pietra per erigervi la statua. Bhagavan, suggerì poi che la statua doveva essere eretta non su un basamento di pietra, ma su un piedistallo di cemento, in modo che i devoti potessero vederla dalla base della collina. Quando uno degli ingegneri, Sri Thillainayagam, pregò Bhagavan di indicarne l’altezza, Egli disse: “Può essere della Mia altezza.” Questa sua nuova idea risolse molti problemi. La costruzione del piedistallo per la statua sarebbe servita a controbilanciare l’effetto ribaltamento del vento sulla statua stessa, in Eterno Auriga
essere facilmente ancorate al piedistallo. Diversamente, dovevano essere praticati ampi e profondi buchi nella roccia per ancorare le gambe della statua. Inizialmente, fu proposto a Bhagavan di creare la statua vuota, perché si riteneva che, se fosse stata piena, il suo peso sarebbe stato troppo elevato. Bhagavan respinse il suggerimento dicendo: “Questa statua resterà lì per centinaia di anni. Pertanto, non devono esserci interventi di svuotamento o altri rimaneggiamenti; rendetela solida e forte.” Il peso totale della statua con il piedistallo era di quasi 900 tonnellate. Solo la mazza nella mano destra di Hanuman pesava 20 tonnellate.
La statuetta d’oro di Hanuman materializzata da Bhagavan servì come modello per la statua. quanto il suo solo peso non era sufficiente a evitarlo. Dopo meticolosi calcoli, i tecnici giunsero alla conclusione che la dimensione del piedistallo doveva essere di 14m. x 8m. L’altezza minima del piedistallo dipendeva dal peso che doveva sopportare la spinta del vento. Quando furono effettuati i calcoli, si constatò che l’altezza corretta del piedistallo doveva essere quella indicata da Bhagavan, cioè circa 1,60 m. La costruzione del grande piedistallo, che pesa 375 tonnellate, risolse anche un altro problema relativo all’erezione della statua. Le enormi travi della struttura portante delle gambe potevano Eterno Auriga
L’intera opera di fabbricazione delle strutture in acciaio e dell’erezione della statua fu fatta da ingegneri e tecnici specializzati della Engineering Construction Company, una divisione della Larsen e Toubro Limited, sotto la direzione del suo Direttore Generale, Sri A. Ramakrishna, ardente devoto di Bhagavan. Nel corso della costruzione, Bhagavan fece frequenti visite al sito, portò molti dolci, spuntini e frutta, che distribuì personalmente agli ingegneri e agli operai. Naturalmente, ciò suscitò grande ispirazione a tutti loro per lavorare con velocità e perfezione. Con le benedizioni di Bhagavan, la statua di Hanuman alta circa 20 metri fu pronta per la consacrazione alcuni giorni prima del 65° Compleanno e fu da Lui inaugurata il 22 novembre 1990. – Tratto da: Sathyam Sivam Sundaram – 6
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Calcolo Corretto
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NA VOLTA, UN RAGAZZO chiese a suo nonno: “Nonno, quanti anni hai?” Egli gli rispose: “Mio caro, ho due anni!” Il giovane, allora, chiese al nonno: “Nonno, che cosa significa ciò? Perché dici così?” “Lo dico perché questa è la mia vera età”, fu la risposta.
Il ragazzo allora gli chiese: “Tu sei un uomo vecchio, non è vero? Però pensi di essere un bimbo di due anni. Sei forse uscito di senno?” Il nonno rispose al nipote: “No, mio caro! Ho detto ciò perché sono rinsavito. Anche se il mio corpo ha 70 anni, ho iniziato a contemplare Dio solo negli ultimi due anni. Il periodo di vita speso nella contemplazione di Dio è l’unico periodo utile. Vivere cento anni senza ricordare Dio è vita sprecata. Pertanto, i due anni che ho trascorso nella
Io sono l’Incarnazione dell’Amore; l’Amore è il Mio strumento. Coloro che hanno riconosciuto il Mio Amore e sperimentato quell’Amore possono asserire di aver intravisto la Mia Realtà, giacché il sentiero dell’Amore è la via regale che conduce a Me l’umanità.
- Baba
Chinna Katha
contemplazione di Dio è la mia vera età. Ecco perché ho detto così.”
“La vera età di un uomo è il periodo trascorso nella contemplazione di Dio”, disse il nonno a suo nipote. Il tempo trascorso nella contemplazione di Dio è l’unico periodo benedetto nella vita dell’uomo. Il resto è tutto spreco.
Facciamo della Nostra Vita il Messaggio di Swami Fize Mohammed
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uando alla giovane età di 17 anni mi fu detto che Dio aveva preso forma ed era sulla terra, la mia risposta immediata fu: follia! Adesso, alla matura età di cinquantatré anni, e sperimentando la divina follia da più di trentasei anni, posso davvero confermare che ogni cosa è possibile. Un Deposito di Verità Profonde Mi mancano la vista, l’ascolto e il tocco del magnifico Signore di Parthi? Onestamente è un viaggio molto difficile da quando il nostro Amato Signore è tornato allo stato senza forma. Ma adesso non devo più immaginare che aspetto abbia Dio o indagare sui se e sui perché dell’esistenza. La celluloide ha preso il posto dell’argilla e la tecnologia quello dell’immaginazione. Un deposito di verità profonde, che ci condurranno all’unità, è il dono che il nostro Amato Swami lascia all’umanità.
“Ama tutti, servi tutti”. “Mani che aiutano sono più sante di labbra che pregano”. Questa Guida Sai, come amo chiamarla, fornisce un’indicazione completa per condurre una vita densa di significato, a prescindere dal credo religioso. L’oceano è uno, i fiumi sono molti. Sulla terra, dopo essere stati benedetti per ottantacinque anni dalla presenza del Divino, siamo un po’ più vicini a comprendere queste verità? Eterno Auriga
Ciascuno ha una parte unica da recitare nella Missione Divina di Swami. Egli ha illuminato il nostro cammino. Perciò tutti noi dobbiamo tenerci per mano e marciare verso il Divino. In passato, talvolta riflettevo: “È più facile a dirsi che a farsi, Signore?” Per quanto mi riguarda, questa strada non è mai stata facile. Ma quando penso all’Amore incondizionato che quella bellissima Forma alta un metro e sessanta centimetri ha riversato sui devoti dando il Darshan due È fondamentale che viviamo la nostra vita secondo gli Insegnamenti di Swami, in modo da raggiungere la fioritura nell’eccellenza umana. Tale eccellenza ci permetterà di portare avanti la Sua Missione come Egli si aspetta da noi. Perciò incanaliamo la nostra luce interiore, così che quando si riflette, il mondo ne veda la brillantezza. Facciamo sì che i nostri pensieri siano così puri che, quando divengono parole, possano solo aggiungere valore.
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volte al giorno, oppure quando Lo ricordo seduto per ore nel Mandir dopo l’operazione all’anca mentre diffonde la fragranza del Suo sorriso sempre amorevole, so che non esiste sacrificio più grande per mostrare la mia immensa gratitudine al nostro Amato Signore. Trasformazione attraverso l’Amore La mia decisione è di non scendere mai dal Sai Express, per quanto allettante sia lo scenario. Ogni giorno prego che Egli rafforzi la mia decisione e non permetta mai alla mia fede di vacillare. Ho trascorso la maggior parte della mia vita da adulto con Sai, assorbendo il nettare della Sua divinità. Non indago più sugli eventi dei miei giorni prima di Sai, eventi che causarono tristezza e dolore a coloro che amo. Sai ha veramente portato comprensione e amore in tutte le relazioni della mia vita. Adesso capisco perfettamente quando diceva che Egli ha l’amore di mille madri e che non ci abbandonerà mai.
Swami mi ha permesso di esperire le vette della felicità e le profondità della disperazione. Ma ora comprendo che mai, neppure una volta, Egli mi ha abbandonato. La Sua grazia continua a essere con me e con la mia famiglia. A volte sono sbigottito e chiedo: “Perché me, Signore? Che cosa ho fatto per meritare tale grazia?” Come posso allora ignorare la Sua chiamata a far parte della Sua Missione? La nostra trasformazione continua a essere la priorità di Swami. Il Suo desiderio supremo è di renderci privi di desideri. La Sua arma, l’Amore. Dimenticate il mondo – dice – e concentratevi su voi stessi. Dobbiamo diventare i Suoi degni strumenti, strumenti per aiutare a costruire una società migliore, così che tutto il genere umano possa vivere in armonia. Siamo 42
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disponibili a intraprendere questa sfida?
Come ottenere un biglietto sul Sai Express? È semplice: amatevi… trattate il vostro corpo come il tempio di Dio. Permeatevi di positività e col tempo essa trasmuterà le negatività che sono in noi. Il risultato? La nostra vita diventerà il Suo Messaggio. Sai ci ha lasciato una copiosa letteratura, la nostra Guida Sai, con linee guida per aiutarci a conseguire questo stato. Non permettiamo che tale opportunità ci sfugga. Allunghiamo il braccio e afferriamola; le mani saranno là per guidarci. Lo scopo dell’Organizzazione Sai è di aiutarci a comprendere appieno che siamo divini. Un Modello Ideale Dall’aprile del 2011 mi invitano a condividere l’Amore di Sai in molte parti del mondo attraverso le mie conferenze. Fra i devoti c’è un aumento del desiderio di compiacere Swami. Vedo l’amore in azione. Tale amore continua a ispirarmi. Fate in modo che l’Amore Divino di Swami agisca da catalizzatore per accettare le differenze e superare il pregiudizio.
Swami è venuto come modello ideale. Ogni Suo atto è stato una lezione di vita. Tutto ciò che dovevamo fare era osservare e capire i Suoi messaggi silenziosi. Durante i momenti di riflessione ho pensato che le esperienze che ho fatto alla Sua presenza nei viaggi a Prasanthi Nilayam non avranno mai fine. Ho pensato che la presenza di Sai mi darà sempre il Suo saluto, ogniqualvolta decida di venire a Prasanthi. Ero come il bambino viziato la cui madre doveva soddisfare ogni suo capriccio. Ho pensato che con Sai sia stato così per la maggior parte dei miei primi viaggi, ed Egli mi ha coccolato, in molti più modi di quanti possa descriverne. Eterno Auriga
Il rapporto che si è evoluto negli anni con il mio Signore lo considero veramente unico. Egli ha preso una zolla di argilla grezza, l’ha pestata, l’ha attorcigliata e l’ha arrotolata per trasformarmi in ciò che sono oggi. E dico, senza ego, di sapere che il mio Signore è orgoglioso di me. Continuo a inciampare e a scivolare, ma Egli non permette mai che io cada, perché riesco sempre a vedere la Sua mano tesa pronta a prendermi. Ogni volta che l’afferro, dico: “Grazie a Te, Signore; fai di me l’uso che desideri.” Gustare il nettare divino della Sua presenza fisica per ottantacinque anni è un risultato spirituale enorme per tutti. Diventiamo quel flauto cavo attraverso cui Egli può soffiare in noi il Suo alito divino. Questa dovrebbe essere la nostra priorità. Seguiamo le linee guida contenute nell’enorme biblioteca di scritti che ci ha lasciato. Dovremmo condividere pensieri, idee e opinioni attraverso i circoli di studio e i Satsang familiari. Rispettate le varie opinioni, poiché ciascuno di noi è in un punto diverso dello stesso percorso. Accogliete le differenze e non sentitevi minacciati da esse. Tenetevi saldi ai vostri valori. Esprimeteli nell’amore divino che Swami dimostra. Facciamo sì che la nostra vita sia il Suo Messaggio. Fino all’età di diciassette anni ero stato in un isolatore: il mondo fisico conservava molte attrazioni e la pressione esercitata dai coetanei esisteva allora come ai nostri giorni. Mi considero liberato da questo stato di incapsulamento per la grazia di Swami e attraverso di essa. Come sono fortunati gli adulti di oggi! Mentre molti di noi hanno dovuto essere trasformati, i giovani adulti oggi dichiarano in modo enfatico di essere nati in famiglie Sai o di essere stati presi sotto la Sua ala in tenera età. Eterno Auriga
Dimenticate il mondo – dice – e concentratevi su voi stessi. Dobbiamo diventare i Suoi degni strumenti, strumenti per aiutare a costruire una società migliore, così che tutto il genere umano possa vivere in armonia. Siamo disponibili a intraprendere questa sfida? I Bal Vikas di Sai, l’Educazione ai Valori Umani (EHV) e i Programmi Educare continuano ad avere un impatto positivo sui nostri bambini e sui giovani adulti. Essi capiscono e seguono le strade di Sai. Egli è il loro modello ideale. L’impegno dei giovani adulti Sai in tutto il mondo è ammirevole. Essi continuano a eccellere in tutti i campi, sia personali sia professionali.
Solo un esempio recente: nel settembre scorso il governo di Trinidad e Tobago ha premiato due giovani adulte, Shivana Mohammed e Karishma Harrilal-Maharaj, con le borse di studio nazionali pubbliche per gli eccellenti risultati conseguiti negli studi. Ci sono molti destinatari di premi simili che proseguono incessantemente il loro lavoro nella Missione Sai. Essi continuano a rendere orgogliosi i genitori e i componenti più anziani della famiglia. Ecco ciò che intendeva Swami quando diceva: “Testa nella foresta, mani nella società.” Lavorando con i bambini e i giovani adulti da più di trentacinque anni, posso testimoniare l’impatto positivo del programma educativo di Sai sulle giovani menti. L’introduzione di questo programma nell’ambiente scolastico tradizionale di Trinidad e Tobago ha prodotto un innalzamento del livello del pensiero che è sfociato in azioni positive fra i bambini. Una nota personale: entrambe le mie Novembre 2013
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figlie sono state educate con i Bal Vikas di Sai e l’EHV e sono adesso all’università. Grazie all’impatto positivo di questi programmi esse sono state capaci di contribuire in modo significativo alla vita scolastica attraverso la leadership e in altri modi. Perciò fate in modo che i corsi Bal Vikas siano un divertimento per i bambini e un evento settimanale per le famiglie: le gratificazioni saranno inimmaginabili. Mia moglie e io siamo estremamente orgogliosi delle nostre figlie, Amrita-Vani Khadija e Shivana Ameena. Nell’“interview” matrimoniale del dicembre 1991, Swami ci disse che ci avrebbe dato dei bravi figli. Grazie, Swami, per la Tua grazia. Salite a Bordo del Sai Express Swami ci ha promesso che, se facciamo il Suo lavoro, Egli si prenderà cura di noi. Ecco perché è fondamentale che viviamo la nostra vita secondo i Suoi Insegnamenti, in modo da raggiungere la fioritura nell’eccellenza umana. Tale eccellenza ci permetterà di portare avanti la Sua Missione come Egli si aspetta da noi. Perciò incanaliamo la nostra luce interiore, così che quando si riflette, il mondo ne veda la brillantezza. Facciamo sì che i nostri pensieri siano così puri che, quando vengono espressi, possano solo aggiungere valore. Se proseguiamo tutti a fare il possibile in questa direzione, riusciamo a immaginarcene l’impatto che avrà nel cambiare il mondo? Il mondo diventerà senza dubbio un posto migliore. La Missione di Swami non fallirà, come Egli ci ha costantemente ripetuto, poiché Egli è Sathya (Verità). Salite dunque sul Sai Express. Questo viaggio promette beatitudine inimmaginabile. Venite,
Mi mancano la vista, l’ascolto e il tocco del magnifico Signore di Parthi? Onestamente è un viaggio molto difficile da quando il nostro Amato Signore è tornato allo stato senza forma. Ma adesso non devo più immaginare che aspetto abbia Dio o indagare sui se e sui perché dell’esistenza. La celluloide ha preso il posto dell’argilla e la tecnologia quello dell’immaginazione. Un deposito di verità profonde, che ci condurranno all’unità, è il dono che il nostro Amato Swami lascia all’umanità.
deliziatevi nell’Amore di Sai, dove tutti gli universi diventano Uno.
Quale dono possiamo fare a Swami mentre celebriamo il Suo Compleanno? Ribadiamo di proseguire nella ricerca spirituale mentre tentiamo di realizzare chi siamo veramente. Abbandoniamo il desiderio di ricompensa per le nostre azioni mentre continuiamo a servire la Sua creazione. Catturiamo l’essenza del Suo spirito onnipervadente mentre mangiamo, respiriamo e viviamo Sai. – L’autore, Sri Fize Mohammed, di professione consulente finanziario, lavora da 35 anni con i bambini Bal Vikas e i giovani adulti di Trinidad e Tobago.
Pentitevi sinceramente per le colpe e i peccati commessi per ignoranza; cercate di non ricadere nella colpa e nel peccato. Pregate Dio di benedirvi con la forza e il coraggio necessari a seguire il giusto cammino. - Baba
VIAGGI DA SAI – VIAGGI VERSO L’AMORE
F
Kirsten Pruzan
U 23 ANNI FA CHE EBBI il mio primo Darshan di Sathya Sai Baba. Vengo dalla Danimarca, un piccolo Paese dell’Europa settentrionale, e in precedenza non avevo mai sentito parlare di un Avatar. Ne rimasi affascinata. Nei 13 anni che seguirono, assieme a mio marito Peter Pruzan, professore emerito, mi recai in India a trovare l’Avatar Sai una o due volte l’anno. Il richiamo era irresistibile. E dal 2003 Peter e io trascorriamo ogni anno l’inverno a Prasanthi Nilayam. Da dieci anni egli insegna Metodologia della Ricerca agli studenti del Master of Philosophy (titolo postlaurea che si colloca tra la laurea magistrale e il dottorato – N.d.T.) e del dottorato di ricerca all’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai. Adora farlo. Mentre lui è impegnato con l’università e la ricerca, io scrivo articoli e libri. Adoro farlo. Quale ex giornalista e direttore di un giornale a Copenhagen, volo sulle ali di Garuda, sentendo che il vento sotto le mie ali è il respiro di Sai. L’Amore è Energia Divina
Dal 1990 Peter e io siamo stati in India quasi 40 volte e complessivamente abbiamo trascorso circa sei anni in quella straordinaria, meravigliosa, spiazzante e travolgente Terra Santa. L’India tropicale è completamente diversa dalla fredda Danimarca, dove abitiamo. Nel 1990 condivisi con i lettori del Berlingske Tidende – il più importante quotidiano nazionale per
cui lavoravo - il primo (casuale?) incontro con Sathya Sai Baba. Il titolo dell’articolo era “La Sua mano fa miracoli. Una visita al Guru indiano Sai Baba: si dice che sia capace di compiere miracoli come Gesù”.
Mio marito e io eravamo interessati ad apprendere gli Insegnamenti di Sai Baba. Assieme a un gruppo di altri aspiranti partecipammo in Danimarca a un corso introduttivo obbligatorio, che oggi non esiste più. Questo accadeva nei primi anni ’90, sotto l’attenta guida del dottor Thorbjörn Meyer – che non è più fra noi - e di sua moglie Marianne, che adesso fa parte del Prasanthi Council. Dedicammo molte serate e fine settimana allo studio dei discorsi e dei libri di Baba. In Danimarca, prima di essere accettati fra i membri dell’Organizzazione Sai, ogni studente doveva scrivere un breve saggio su uno dei cinque valori umani di Swami. Io scelsi come argomento l’amore. Ricordo ancora chiaramente quale fu la mia sorpresa quando seppi – e poi ne feci esperienza diretta – che l’amore non è solo un sentimento, ma energia divina e la nostra vera natura. Questo accadeva oltre venti anni fa. Da allora Swami e i Suoi meravigliosi Insegnamenti e indescrivibile Amore hanno permeato il mio cuore e cambiato profondamente il corso della mia vita. Negli anni ’90 mio marito e io avemmo il piacere di tradurre in danese “L’uomo
santo e lo psichiatra”, il classico di Samuel attrezzato nel giro di 12 mesi. …” Sandweiss. Questo lavoro ci permise Un paio di anni dopo, in Islanda, di riflettere profondamente sulle nostre intervistai un professore di psicologia, esperienze con l’Avatar Sai. Seguirono, Erlendur Haraldsson. Nel corso di molti nell’arco di almeno cinque anni, viaggi a Puttaparthi egli aveva svolto innumerevoli ore dedicate alla discussione ricerche sul fenomeno rappresentato da e alla traduzione in danese di una versione Sai Baba. L’articolo che seguì s’intitolava speciale della Bhagavadgita; per Peter “Scienza fra cielo e terra. Egli va oltre le e me furono fonte di grande ispirazione. leggi della natura”. All’inizio della primavera Questa versione comprendeva i commenti di quest’anno, il 2013, ho incontrato di di Sai Baba a ciascun verso e la Gita nuovo il professor Haraldsson, questa stessa. Era stata tradotta in inglese dalla volta a Puttaparthi. Qui ha terminato studiosa di sanscrito Camille Svensson, la sua ricerca dopo che Sai Baba ha la quale aveva ricevuto da Sai Baba le lasciato le spoglie mortali. In un nuovo istruzioni per compilare il libro in tal modo. libro il professore conclude: “Sai Baba Quando nel 2003 Peter presentò la nostra ha messo la Sua impronta sulla vita di traduzione a Swami, Egli fece qualcosa milioni di persone, dando loro nuovi ideali. di assolutamente sorprendente: indicò la E ha lasciato dietro di Sé, soprattutto in traduzione danese del sottotitolo e disse: India, una grande eredità e forti istituzioni “Correggi la bozza!” Avevamo dibattuto che potrebbero servire il popolo per le su due possibilità e fatto la scelta. Sai generazioni a venire.” Baba preferiva l’altra e in questo modo ci Una volta scrissi sul giornale vari articoli dimostrava chiaramente che, essendo il basati sulle mie Maestro Universale, esperienze su come Swami mi ha insegnato che, più conosceva il danese! gli Insegnamenti sono capace di sottomettere Sai in Danimarca e in il mio ego, più scopro che è di Swami venivano Africa possibile vivere in pace, armonia trasformati in e amore con me stessa e con gli Nel 1995 condivisi azioni amorevoli altri, anche se il mondo in cui con i lettori del mio in Africa. Peter e viviamo sembra essere carico di giornale una storia io cominciammo dolore e di conflitti. Swami mi ha su un ospedale unico il viaggio in Africa insegnato a vivere come “essere al mondo. L’articolo visitando la misera umano” e non solo come “azione occupava due pagine periferia di Ndola, umana” (nell’inglese c’è il gioco ed era corredato da città mineraria dello di parole fra ‘human being’ e molte foto. Il titolo, Zambia. Genoveva tradotto, era “Un ‘human doing’- N.d.T.). Egli è stato e Victor Kanu, ora il maestro che ha trasformato superospedale per i defunto, erano il mio cuore. Un Suo sguardo poveri”. E proseguiva: esempi viventi del poteva riempirti d’amore ed Egli “Nell’India del Sud detto di Swami “Mani poteva cambiare un’esistenza in potete trovare un che aiutano sono più modo impressionante. ospedale con alte sante di labbra che tecnologie, ideato, pregano”. Nell’articolo progettato, costruito e “La scuola dei 46
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miracoli” scrissi: “Giovani destinati a essere perdenti nella società diventano vincenti alla scuola Sri Sathya Sai di Ndola (Zambia), scuola modello per tutta l’Africa. Gli abitanti dei quartieri poveri del luogo, gli esclusi da altre scuole e altri bambini bisognosi arrivano a laurearsi con le votazioni più alte del Paese. …”
“Wisdom of Sai Women” (Saggezza delle donne Sai), in cui 18 devote di Sai Baba rivelano le storie della propria vita. Le interviste furono fatte dalla dottoressa Sue Evans, americana, dall’artista Lynn Kriegler, neozelandese, e da me. Il libro è venduto attraverso il settore Pubblicazioni dello Sri Sathya Sai Sadhana Trust. Lo stesso caso si era verificato con il mio primo libro su Sai Baba “Journeys to Love. Twenty-one Danes Share their Experiences of Transformation after Meeting Sathya Sai Baba” (Viaggi verso l’Amore. Ventuno danesi condividono le loro esperienze di trasformazione dopo l’incontro con Sai Baba). In una “interview” Swami mi aveva amorevolmente guidato nella stesura del libro in lingua danese e nella successiva traduzione in inglese.
Nello stesso viaggio in Africa mio marito e io andammo a trovare una coppia danese che si occupava di un istituto per l’infanzia che aveva creato nello Zimbabwe. In un articolo che s’intitolava “L’istituto danese per l’infanzia nel Bush”, scrissi: “Sei anni fa Birthe e Bent Kristensen si trovarono improvvisamente ad avere la responsabilità di tre piccoli bambini africani in una zona dello Zimbabwe duramente colpita dall’AIDS. Questo fatto cambiò la loro vita. Senza avere paracadute a Prasanthi Nilayam, la Nostra Casa disposizione, ma con l’aiuto economico Indiana dell’Organizzazione Sathya Sai locale, Mai in passato avevo sperimentato dell’Agenzia Danese così tanta ispirazione Quando gli amici in Danimarca per la Cooperazione, spirituale e stimolo mi chiedono che cosa abbia della Croce Rossa intellettivo combinati significato nella mia vita e di donatori privati con un insolito spirito conoscere Sai Baba, non ho essi hanno creato di servizio come dubbi: ho ideali più alti rispetto a un asilo nido per 108 accade a Prasanthi bambini del posto e prima dell’incontro con l’Avatar Nilayam. L’Ashram un orfanotrofio per Sai. Ho imparato che cosa è divenuto la nostra 22 orfani. Il motto seconda casa. Qui sia l’unità di tutto e l’Amore dell’Istituto per incontriamo tutti i Universale. Ho anche appreso l’Infanzia Ethandweni generi di persone che, nel mondo frammentato White Water Sai è provenienti da ogni creato da noi essere umani, ci ‘Ama tutti – Servi parte del mondo, sono molti sentieri diversi e tutti’.” con religioni e tutti conducono all’unico Dio Anni dopo feci formazioni culturali onnipresente. Ho sperimentato un’intervista a completamente che il mondo materiale perde la Birthe Kristensen diverse. Come noi sull’Istituto, che, per anch’esse prosperano magia quando lo si sostituisce grazia di Swami, nella speciale con obiettivi più elevati. ospita adesso 36 atmosfera Sai che orfani. L’intervista si trova qui. Ora compare nel libro comprendiamo ciò Eterno Auriga Novembre 2013 47
che intendeva Swami quando, in svariate occasioni, ci disse: “Questa è la vostra casa!”
Negli ultimi 15 anni, Peter e io siamo stati invitati a tenere conferenze su Sai Baba in numerosi Paesi. Ogni volta incontriamo il vero spirito di Sai nelle menti e nei cuori dei Suoi splendidi devoti, ovunque essi vivano. Alcuni mesi fa, a giugno, abbiamo parlato ai devoti di Kiev (Ucraina), Mosca e San Pietroburgo (Russia), e negli stessi luoghi Peter ha incontrato anche importanti uomini d’affari. Ovunque il ricordo della Divinità e del travolgente Amore Universale di Sai Baba era con noi.
Quando gli amici in Danimarca mi chiedono che cosa abbia significato nella mia vita conoscere Sai Baba, non ho dubbi: ho ideali più alti rispetto a prima dell’incontro con l’Avatar Sai. Ho imparato che cosa sia l’unità di tutto e l’Amore Universale. Ho anche appreso che, nel mondo frammentato creato da noi essere umani, ci sono molti sentieri diversi e tutti conducono all’unico Dio onnipresente. Ho sperimentato che il mondo materiale perde la magia quando lo si sostituisce con obiettivi più elevati. Ho sperimentato che la base per vivere bene è di avere coerenza tra pensieri, parole e azioni. Ho inoltre imparato che non si può sapere in anticipo se qualunque cosa che accade nella vita si rivelerà buona o cattiva. Perciò cerco di non preoccuparmi e di seguire la mia guida interiore. Swami mi ha mostrato che la vita è un gioco magico e sorprendente, un dramma cosmico in cui ciascuno di noi ha un ruolo da interpretare. E che cosa mi ha insegnato tutto questo? Che ogni cosa che diffondiamo ci torna indietro. Swami mi ha insegnato che, più sono capace di 48
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sottomettere il mio ego, più scopro che è possibile vivere in pace, armonia e amore con me stessa e con gli altri, anche se il mondo in cui viviamo sembra essere carico di dolore e di conflitti. Swami mi ha insegnato a vivere come “essere umano” e non solo come “azione umana” (nell’inglese c’è il gioco di parole fra ‘human being’ e ‘human doing’- N.d.T.). Egli è stato il maestro che ha trasformato il mio cuore. Un Suo sguardo poteva riempirti d’amore ed Egli poteva cambiare un’esistenza in modo impressionante. Nel corso degli anni Swami mi ha dato “interview” meravigliose e anche possenti visioni, ma non mi sono mai sentita così vicina a Lui come quando, nel 2010, mi fu chiesto di tenere un discorso di fronte a Lui il giorno di Natale. Il Sai Kulwant Hall era splendidamente decorato e stracolmo di persone. Il nostro Amato Swami indossava una veste gialla e sedeva su una poltrona bianca; appariva debole, ma era circondato da un’aura di dolcezza e d’amore. Mi sentivo piena di umiltà. Era travolgente sentire come l’Amore non fosse solo un sentimento, ma energia, l’Energia Divina di Swami.
Quattro mesi dopo, il nostro Sai lasciò il Suo corpo fisico. Ha scelto di lasciarci la mattina di Pasqua, il che ha un profondo significato per chi, come me, è cresciuto in una cultura cristiana. Sarò per sempre grata di aver avuto l’opportunità di guardare profondamente negli occhi il Divino Maestro e di averGli detto: “Grazie, Swami! ConoscerTi ha cambiato per sempre la mia vita.” – L’autrice, di professione giornalista, ha tradotto e scritto molti libri su Bhagavan Baba, tra i quali “Journeys to Love”. Eterno Auriga
PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DELL’UTTAR PRADESH E DELL’UTTARAKHAND
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al 24 al 27 settembre 2013, oltre 500 devoti, provenienti dagli Stati dell’Uttar Pradesh e dell’Uttarakhand sono giunti in pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam. Nell’ambito di questo pellegrinaggio, il 25 settembre, l’Organizzazione Sri Sathya Sai di questi Stati ha organizzato un programma di flauto nel Sai Kulwant Hall. Il flautista che ha eseguito questo splendido concerto era Sri Rajendra Kumar Kasandhar, docente del Dipartimento di Flauto, dell’Università Indù di Benares. Iniziando il suo recital alle 17, il flautista ha affascinato il pubblico per quasi 40 minuti con la sua sapiente, armoniosa e sicura esibizione. Al termine, il flautista e l’artista che lo accompagnava, fornendo supporto strumentale con le tabla, hanno ricevuto i complimenti. In precedenza, il Presidente degli Stati dell’Uttar Pradesh e dell’Uttarakhand ha parlato all’assemblea e descritto come l’Organizzazione Sai di questi Stati abbia fornito tempestivo aiuto alle popolazioni colpite dalle inondazioni dell’Uttarakhand.
CONVEGNO PANINDIANO DEI PRESIDENTI DEI DISTRETTI E DEI COORDINATORI DI STATO Oltre 500 delegati provenienti da tutta l’India, dal Kashmir a Kanyakumari e da Kutch a Itanagar, si sono riuniti nell’Auditorium Poornachandra per
I delegati e gli ospiti partecipanti al convegno.
partecipare al Convegno Panindiano dei Presidenti dei Distretti e dei Coordinatori di Stato organizzato a Prasanthi Nilayam il 28 e 29 settembre 2013 dall’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva. Il convegno è stato inaugurato, la mattina del 28 settembre 2013, dall’accensione della lampada tra il canto degli inni vedici. All’inizio, Sri V. Srinivasan, Presidente delle Organizzazioni Sri Sathya Sai Seva dell’India, ha illustrato il tema e il concetto del convegno e presentato gli oratori. Parlando in questa occasione, Sri K. Chakravarthi, Fiduciario dello Sri Sathya Sai Central Trust, ha suggerito ai presidenti distrettuali e agli altri responsabili di avere un ruolo più dinamico nella realizzazione degli obiettivi della Missione Sai con una combinazione equilibrata di anziani e giovani. Ha poi sottolineato la necessità di avere più incontri a livello regionale per garantire che il Central Trust abbia una più stretta interazione con l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva. Rivolgendosi ai delegati, il dottor G. Venkataraman, ex vicerettore dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, ha affettuosamente ricordato
il significato dell’Auditorium Purnachandra e la sua sacralità per essere la sede di molti programmi divini. Si è poi soffermato sul ruolo di Radio Sai nella diffusione del Messaggio Sai in diverse lingue, raggiungendo milioni di persone. Sri R.J. Rathnakar, Fiduciario dello Sri Sathya Sai Central Trust, ha sottolineato l’importanza del distretto come base dell’Organizzazione Sai e ha suggerito che ogni suo membro dovrebbe praticare qualità come l’umiltà, la semplicità, la nobiltà di pensiero, parola e azione. Ha anche riconosciuto il ruolo dello Sri Sathya Sai Seva Dal nel fluido svolgimento di ogni attività a Prasanthi Nilayam. Nella sua presentazione PowerPoint, Sri V. Srinivasan ha fornito informazioni complete sull’Organizzazione Sai, la sua struttura, la manodopera e sui suoi vari progetti e mansioni. Ha parlato delle diverse Ali dell’Organizzazione Sai come i Bal Vikas, l’Ala Educativa, l’Ala Servizio, l’Ala Spirituale e anche dei diversi progetti come il Programma Integrale Sri Sathya Sai per i Villaggi. Ha inoltre fornito un breve resoconto delle iniziative di Bhagavan nei settori della sanità, dell’istruzione e del servizio pubblico come l’Università Sri Sathya Sai, le Scuole Sri Sathya Sai, gli Ospedali di Alta Specializzazione, i Progetti per l’Acqua Potabile ecc. Parlando dei progetti futuri che possono essere ripresi nei prossimi anni, per commemorare il 90° Compleanno di Bhagavan e anche il Giubileo d’Oro delle Organizzazioni Sri Sathya Sai Seva, il presidente panindiano ha assegnato all’Organizzazione tre Progetti Nazionali: 50
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• il Programma Nazionale Alimentare per alleviare il problema della malnutrizione; • il Programma Nazionale di Formazione Professionale per i giovani delle aree rurali; • la Formazione Nazionale di Gestione delle Calamità per i giovani, in particolare dei villaggi. Sri Nagarajan Ramani, vicepresidente dell’Organizzazione Indiana Sri Sathya Sai Seva, nel suo intervento su “qualificare se stessi e prepararsi ad assumere responsabilità”, ha avanzato, per i responsabili dell’Organizzazione Sai, sagge proposte molto elaborate, combinate con la competenza e l’esperienza. Dopo la pausa pranzo, i delegati hanno visitato l’Istituto Superiore Sri Sathya Sai di Scienze Mediche, Prasanthigram, in cui hanno tutti ricevuto informazioni sul funzionamento dell’ospedale. Nella prima seduta del 29 settembre 2013, Sri Nimish Pandya, vicepresidente dell’Organizzazione Indiana Sri Sathya Sai Seva, ha guidato i responsabili sul modo di affrontare la strada che si dovrà percorrere, suggerendo loro di raggiungere l’armonia a livello di Samithi motivando i devoti e migliorando i Bhajan. Ha quindi ricordato ai delegati la soluzione di Bhagavan per ogni tipo di problema, cioè il Puro Amore. Successivamente, Sri Satyajit ha informato i partecipanti circa il Vidya Vahini, progetto benedetto da Bhagavan. Ha spiegato il motto del Vidya Vahini come “istruzione per tutti da parte di tutti”, aggiungendo che lo scopo del progetto è integrare i valori nell’educazione contemporanea. Eterno Auriga
Nel pomeriggio, i partecipanti hanno visitato l’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, dove sono stati informati circa la storia dello SSSIHL e della ricerca che è stata svolta all’università in diversi reparti. Nella sessione serale, i partecipanti hanno assistito ai Bhajan nel Sai Kulwant Hall e offerto reverenti omaggi al Samadhi di Bhagavan. A tutti loro è stato donato un ricordo del Suo Amore.
58° ANNIVERSARIO DELL’OSPEDALE GENERALE SRI SATHYA SAI Nel 58° anniversario dell’Ospedale Generale Sri Sathya Sai, Prasanthi Nilayam, il 3 ottobre 2013 il personale dello stesso ha offerto a Bhagavan un magnifico tributo musicale dal titolo “Sai Dhanvantareem Pranamamyaham” (reverenti omaggi a Sai, il più grande medico Dhanvantari). Per esprimere amore e gratitudine a Bhagavan Baba, che ha insegnato il sublime principio del servizio fatto con amore e devozione, il personale ha presentato un programma di canti devozionali intercalato dalla narrazione di
Il personale dell’Ospedale Generale Sri Sathya Sai, Prasanthi Nilayam, ha offerto il proprio tributo musicale a Bhagavan. Eterno Auriga
storie dell’amorevole grazia di Bhagavan e sostenuto da spezzoni di video del Suo Darshan e visite in ospedale. Cominciando con la composizione dedicata alla Dea Durga “Sri Jagadeeshwari Durga”, il gruppo ha terminato in modo appropriato l’intramontabile canto “Tu Pyar Ka Sagar Hai” (Tu sei l’Oceano dell’Amore). È seguita una breve sessione di Bhajan durante la quale i membri del personale sono stati complimentati ed è stato distribuito a tutti il Prasadam.
GIORNO DELLA DICHIARAZIONE DI AVATARITÀ Il 20 ottobre 2013, nel Sai Kulwant Hall, gli studenti e il personale dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai hanno organizzato uno splendido programma per commemorare lo storico evento in cui, il 20 ottobre 1940, il giovane Sathya, all’età di 14 anni, lasciò la scuola, rinunciò alla Sua famiglia e dichiarò di essere Sathya Sai Baba, reincarnazione di Shirdi Sai Baba, e di esser venuto per accendere la lampada dell’Amore nel cuore dell’uomo e ricostruire l’antica strada maestra della verità e della rettitudine per redimere l’umanità. Attraverso intensi dialoghi, supportati da audio e video clip di Discorsi e Poesie di Bhagavan, gli studenti hanno ritratto la Vita, gli Insegnamenti e la Divina Maestà di Bhagavan per la gioia dei devoti riuniti nel Sai Kulwant Hall. Sono seguiti i Bhajan, conclusisi con “Manasa Bhajare Guru Charanam”, il primo Bhajan cantato da Baba dopo aver dichiarato la Sua Avatarità.
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POLONIA
naugurato nel 2004 con 30 volontari Sathya Sai, l’annuale Campo di Servizio Illimitato Sai, in Polonia, continua a offrire servizi medici, educativi e comunitari ai più poveri dei poveri.
Servizio di fornitura di cibo alla comunità locale.
I servizi che vengono effettuati sono attentamente studiati per sopperire ai bisogni della comunità locale. A luglio 2013 circa 60 volontari Sathya Sai, provenienti da Olanda, Germania, Slovenia, Bosnia, Erzegovina e Lituania, si sono resi disponibili per questo progetto. Una équipe medica di medici e terapisti ha visitato più di 450 pazienti nell’arco di una settimana, e alcuni pazienti anziani con problemi fisici sono stati visitati a domicilio.
in modo grave oltre 33.000 persone. Poco dopo, venerdì 31 maggio, parecchi altri tornado hanno colpito la città di Oklahoma uccidendo altre nove persone, ferendone altre centinaia e provocando ulteriori danni e una grossa alluvione nella zona. Sebbene gli Stati Uniti siano colpiti da più di 1200 tornado ogni anno, soltanto 60 così devastanti e di massima intensità, classificati EF-5, sono stati registrati negli Stati Uniti dal 1950 a oggi. La seconda tempesta ha rovesciato automobili, distrutto case, ed è stata accompagnata da forti piogge e grandine; inoltre le acque esondate hanno raggiunto un’altezza di più di un metro nella città di Oklahoma. Tutti i Centri Sathya Sai della regione Centro-Sud degli Stati Uniti si sono attivati immediatamente, fornendo cibo e generi di prima necessità alle persone che ne avevano bisogno e viaggiando nelle zone colpite per fornire aiuto e conforto alle vittime dei tornado. Decine di volontari Sathya Sai hanno partecipato a questo lavoro di soccorso nella città di Oklahoma, aiutando, in vari modi, nell’organizzazione e distribuzione di generi di prima necessità,
U.S.A. Il 20 maggio 2013 un tornado devastante della massima intensità ha colpito la cittadina di Moore, Oklahoma, uccidendo 24 persone (tra cui 7 bambini), distruggendo quasi 13.000 case e colpendo 52
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Distribuzione di materiale di prima necessità alle vittime dei tornado. Eterno Auriga
e nell’opera di pulizia e assistenza alle vittime della calamità. L’Organizzazione Internazionale Sathya Sai degli Stati Uniti ha coordinato gli aiuti provenienti da altre parti del Paese, e i devoti Sathya Sai hanno continuato nei lavori di pulizia e restauro. Attualmente l’Organizzazione Internazionale Sathya Sai (S.S.I.O.) sta aiutando una comunità di circa 60 case e 320 persone che non hanno le risorse per ricostruire le loro abitazioni. Inoltre la SSIO sta aiutando questa comunità nella ricostruzione di case, nella progettazione di un sistema permanente di purificazione dell’acqua, e per una maggior fornitura di energia elettrica.
KENIA La Scuola Sathya Sai di Kisaju, nel distretto di Kajiado, Nairobi, è stata aperta nel 2001 con le benedizioni di Swami. Essa fornisce istruzione gratuita a bambini poveri e senza mezzi. Attualmente circa 125 ragazzi risiedono in questo convitto che ha recentemente completato la costruzione di un grande auditorium ultramoderno e multifunzionale. Inoltre, la scuola ha costruito sette strutture in calcestruzzo per ospitare sette serbatoi, della capacità di 10.000 litri, per raccogliere l’acqua piovana. Il 9 giugno 2013 i genitori, gli insegnanti, i funzionari della scuola, studenti delle vicine scuole e Giovani Sai provenienti dal Centro Sathya Sai di Nairobi si sono riuniti per assistere all’annuale giornata sportiva della scuola. Domenica 28 luglio 2013, gli studenti, i genitori, i tutori, i membri della comunità e devoti Sathya Sai hanno festeggiato l’annuale Giornata dell’Insegnante, unitamente alla ricorrenza del Guru Purnima. Gli studenti Eterno Auriga
Programma culturale presentato dagli studenti della Scuola Sathya Sai.
hanno offerto una rappresentazione basata sui valori, presentato canzoni, inni, frasi significative e danze tradizionali, esprimendo la loro gratitudine a Bhagavan per aver dato loro una scuola modello, con eccellenti attrezzature, che permette un ottimo apprendimento basato sulla metodologia Sathya Sai Educare. Gli studenti hanno anche reso omaggio agli insegnanti del Campus della scuola perché, oltre alle regolari lezioni scolastiche, impartiscono loro un’educazione spirituale. 78 genitori e tutori hanno partecipato a un workshop per genitori sui valori umani: essi hanno espresso la loro gratitudine alla direzione della scuola per il fatto di prendersi cura dei loro figli e per educarli ai valori umani.
CANADA La prima Camminata per i Valori prese il via nel 2003 per opera della Scuola Sathya Sai del Canada allo scopo di incoraggiare i partecipanti a impegnarsi nella pratica di un valore umano per l’anno seguente, e per diffondere pubblicamente la conoscenza dei valori umani. La “Cammin-a-tona” (walk-a-thon: gioco di parole col termine Novembre 2013
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I partecipanti alla Camminata per i Valori in Canada.
“maratona” – N.d.T.) da allora si è diffusa in 10 città del Canada e in 4 continenti, coinvolgendo 40 città. Durante le 11me Camminate Annuali per i Valori, effettuate in maggio e giugno 2013 nelle città canadesi di Cornwall, Ottawa, Toronto, Winnipeg, Saskatoon, Edmonton, Yellowknife e Vancouver, si è potuto apprezzare un meraviglioso spettacolo di unità. Nei luoghi del ritrovo facevano bella mostra striscioni e cartelli inneggianti ai valori umani. A Toronto, un palco adorno di bandiere multicolori di nazioni di tutto il mondo evidenziava l’unità delle varie culture, fedi e ideologie. Parecchie migliaia di persone di diversi credo hanno partecipato a questo evento che si è tenuto davanti al municipio. Un sacerdote cattolico ha reso omaggio a Sathya Sai Baba, Gesù, Buddha, Maometto e altri profeti, e ha ringraziato tutti per aver portato gioia e felicità alla città di Toronto. Jim Karygiannis, un membro del Parlamento, ha presentato, per conto del Governo del Canada, un documento in cui si elogiava la Commissione dei Genitori della Scuola Sathya Sai di Toronto per aver ospitato la Camminata per i Valori. I 54
cortei
di
Edmonton,
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Vancouver
e Toronto hanno impiegato dei carri, piacevolmente decorati, con i nomi dei cinque valori umani (Verità, Retta Azione, Amore, Pace e Non Violenza) ben evidenziati. La camminata di Edmonton si è svolta nel Parco McIntyre, cuore della città. A Winnipeg, i partecipanti hanno marciato davanti all’Edificio Legislativo di Manitoba e lungo il bellissimo fiume Assiniboine. A Yellowknife, i devoti Sathya Sai si sono uniti alla Canada Day Parade, portando stendardi inneggianti ai valori umani e citazioni di Bhagavan. La Camminata per i Valori di Saskatoon è stata inaugurata dal consigliere comunale, Randy Donaeur, che ha parlato dell’importanza di mettere in pratica i valori umani nella vita quotidiana.
SVEZIA Circa 45 devoti Sathya Sai, provenienti da Svezia, Norvegia, Danimarca, Olanda e Germania, hanno partecipato al Satsang del Nordeuropa tenutosi nella città di Ödeshög, Svezia, nella primavera del 2013, per fare riflessioni sull’amore e la leadership. La signora Petra von Kalinowski, responsabile della zona 7 dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai, ha parlato del Messaggio di Swami sulla trasformazione spirituale attraverso il servizio, sottolineando l’importanza di sviluppare carattere e spirito di squadra. La signora Marianne Meyer, membro del Consiglio di Prasanthi, ha parlato del sentiero che porta all’eccellenza spirituale, raccontando interessanti aneddoti per illustrare l’argomento. Jan Floris, proveniente dall’Olanda, ha parlato dell’amore e della leadership e ha portato esempi tratti dalla sua esperienza lavorativa. Sabato sera si è tenuto, in Eterno Auriga
un teatro all’aperto, un programma su “Servizio di Gratitudine a Dio, Madre Terra e i Cinque Elementi”. Si sono intonati canti devozionali nelle diverse lingue europee per esprimere gratitudine, e più tardi i partecipanti si sono riuniti all’interno per condividere i loro incontri ed esperienze personali con Swami.
cambiata in questi decenni, anche in relazione agli Insegnamenti di Swami e le implicazioni nell’uso dei cellulari al giorno d’oggi.
GERMANIA
Gujarat – L’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Gujarat ha organizzato, il 31 agosto e 1° settembre 2013, ad Ahmedabad, in una sala dotata di aria condizionata, la cerimonia Bheema Ratha Shanthi che si rivolgeva a coppie di 75 anni e oltre, e a cui hanno partecipato complessivamente 32 coppie provenienti da tutto il Gujarat.
- Organizzazione Mondiale Sri Sathya Sai
INDIA
Festival Culturale Estivo Sathya Sai in Germania.
Nel luglio del 2013 circa 60 devoti Sathya Sai della Germania hanno partecipato al Festival Culturale Estivo Sathya Sai, evento durato 5 giorni nella città di Bad Neuenahr, vicino all’ex capitale Bonn. Sulla scia della tradizione instaurata l’anno precedente, che voleva collegare la spiritualità alla cultura, l’evento si è concentrato su “Cultura di Ogni Giorno e Relativi Aspetti Spirituali”. Il festival è iniziato il 22 luglio 2013, sacro giorno del Guru Purnima. Il programma ha preso in considerazione la relazione dell’uomo con la natura, gli animali, l’uomo e Dio, attraverso una serie di conferenze, workshop, escursioni e programmi culturali serali. Parecchi discorsi hanno trattato l’“Arte della Comunicazione” e come sia Eterno Auriga
Celebrazione del Bheema Ratha Santi ad Ahmedabad.
L’Organizzazione Sai di Ahmedabad ha procurato tutti gli oggetti necessari per la Puja, i vestiti, i Mangal Sutra ecc. Il 1° settembre 2013, la cerimonia è iniziata dopo che tutte le coppie e i loro famigliari e membri Samithi, accompagnati dalla banda e da Bhajan, erano arrivati nel punto di ritrovo. Tutte le coppie sono state assistite da giovani volontari nell’esecuzione dei rituali. Esse venivano fatte sedere su sedie che si sono poi portate a casa, unitamente Novembre 2013
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ai tavoli. I rituali sono stati eseguiti da cinque sacerdoti. Anche i membri della famiglia potevano partecipare alla cerimonia, per cui in tutto c’erano circa 600 persone. I rituali sono terminati con l’Arati a cui ha fatto seguito un pranzo delizioso. Maharashtra e Goa – Il Mulund Vikhroli Samithi dell’Organizzazione Sri Sathya Seva di Mumbai ha eseguito le riparazioni di brandine e letti presso il Sarvodya Dharmashala a Ghatkopar. Presso questo Dharmashala soggiornano, in affitto, persone di fuori ammalate di cancro, che sono in cura a Mumbai. I membri del Samithi svolgono qui un regolare Narayana Seva e si sono commossi nel ...continua da pagina 18
Distribuzione del Prasadam di Bhagavan agli abitanti dei villaggi.
hanno offerto i saluti al Samadhi di Bhagavan e sono partiti per i villaggi scelti per il Seva a bordo di una cinquantina di veicoli carichi di pacchi alimentari e vestiario da consegnare agli abitanti dei villaggi. Essi hanno proseguito questo meraviglioso lavoro di distribuzione dal 6 al 13 ottobre in modo ben organizzato 56
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vedere le condizioni in cui versavano i letti, che erano pure invasi da cimici. Quando nel Samithi si è palesata l’intenzione di rinnovare i letti, sono arrivati in tanti forniti di tutto l’occorrente. Sono state fornite 50 nuove brandine e letti con somma felicità dei residenti del Dharmashala. Punjab – Il 12 maggio 2013 (domenica), i Bal Vikas Sri Sathya Sai di Batala hanno presentato il programma “C’è Dio, il Mio Amato Dio, e i Miei Genitori”. Dopo aver iniziato il programma con canti vedici, gli studenti Bal Vikas hanno offerto la Puja ai loro genitori, mantenendo così viva la ricca tradizione della cultura indiana che Bhagavan ha propagato con i Suoi Insegnamenti. In questo Kali Yuga, è diventato di somma importanza per tutti i bambini rispettare e amare i propri genitori e vivere in pace e armonia con loro. e sistematico, portando agli abitanti dei villaggi l’Amore di Bhagavan sotto forma di Prasadam, il tutto con grande umiltà e affetto. Il compito di preparare i pacchetti di cibo da distribuire in tutti i giorni del Grama Seva è stato svolto dalle studentesse del Campus di Anantapur, assieme a quelle più grandi della scuola secondaria superiore Sri Sathya Sai di Prasanthi Nilayam. Il 14 ottobre, nel sacro giorno di Vijaya Dasami, il lavoro di distribuzione del Prasadam di Bhagavan è stato fatto a Prasanthi Nilayam dalle studentesse del Campus di Anantapur dell’Istituto. Un gruppo di giovani è venuto dalla Gran Bretagna espressamente per partecipare alla sacra attività di servizio agli abitanti dei villaggi, come è tradizione ormai da molti anni.
Eterno Auriga
AVVISO FRANCOBOLLO COMMEMORATIVO DI BHAGAVAN Il Dipartimento delle Poste dell’India stampa un francobollo commemorativo di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, con timbro del 1° giorno di emissione, opuscoli e ingrandimenti in occasione del Genetliaco di Bhagavan, 23 novembre 2013. Questi saranno venduti fino a esaurimento delle scorte presso gli sportelli di vendita della Divisione delle Pubblicazioni dello Sri Sathya Sai Sadhana Trust a Prasanthi Nilayam 515.134. I dettagli sono riportati di seguito: i. Francobollo Rs 5 denominazione. ii. Timbro con la data del primo giorno (o senza) Rs 5 ciascuno – quantità limitata iii. Opuscolo Rs 5 ciascuno – quantità limitata iv. Ingrandimento Rs 4000 (misura 30x40) ciascuno – quantità limitata v. Album di Francobolli (Deluxe) Rs 300 ciascuno – quantità limitata v. Stamps Album (Deluxe) @ 300/- each – limited quantity
– Il Coordinatore
NUOVI ARRIVI – LIBRI
Di seguito vengono indicati i nuovi libri. Per i vostri ordini siete invitati a contattare lo Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division, Prasanthi Nilayam 515134 a mezzo posta o e-mail a orders@sssbpt.org Spese di imballaggio e postali extra. Codice Lingua Titolo del libro Prezzo di vendita 12336 Telugu Sri Sathya Sai Vachanamrutham 1992 Part 1 Rs 70.00 12337 Telugu Sri Sathya Sai Vachanamrutham 1992 Part 2 Rs 70.00 12365 Telugu Premamrutham Rs 35.00 12369 Telugu Bharatiya Samskriti Adhyatmikatallo Viswa Yuvataku Amsalu Rs 10.00 12411 Telugu Sri Sathya Sai Vachanamrutham 1989 Part 1 Rs 70.00 12412 Telugu Sri Sathya Sai Vachanamrutham 1989 Part 2 Rs 70.00 12413 Telugu Sri Sathya Sai Vachanamrutham 1989 Part 3 Rs 60.00 12353 Inglese 1008 Names of Bhagavan Sri Sathya Sai Baba Rs 15.00 12466 Inglese Vinayaka The Supreme Leader Rs 25.00 12379 Inglese Life is an Opportunity... Seize it! Rs 300.00 12430 Inglese Sai Meray Sai (Sai My Sai) Rs 145.00 12493 Inglese Swamiji: A Prayer of Love Rs 70.00 12367 Inglese Spirituality in Simplicity Part 1 Rs 40.00 12461 Inglese Message For The Day (daily messages – table top) Rs 75.00 12491 Inglese God Waiting for the Call Rs 30.00 12494 Inglese Memoirs of a Sai Student Rs 45.00 12495 Inglese Nectar of Love Rs 40.00 – Il Coordinatore
CALENDARI E AGENDE 2014
Poiché vi è una forte richiesta, si prega di accelerare l’ordine per agende e calendari 2014 e di confermare le proprie copie. Per i dettagli consultare le nostre pubblicazioni di agosto e settembre 2013.
– Il Coordinatore
L’Avvento dell’Avatar Sai Sai è venuto per realizzare il compito Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna.
supremo di unire, come una famiglia, tutta l’umanità attraverso il legame di fratellanza, di affermare e di illuminare la Realtà Atmica di ogni essere, al fine di rivelare il Divino, che è la base su cui poggia l’intero cosmo, e di istruire tutti
Programma musicale degli studenti del Campus di Muddenahalli.
a riconoscere la comune eredità divina che lega l’uomo all’uomo, affinché egli possa liberarsi dell’animale e salire alla Divinità, che è il suo obiettivo.
– Baba Shehnai Ki Goonj, Sai Ke Naam: Recital di Shehnai.
Edizione Italiana del Sanathana Sarathi