Eterno Auriga - Maggio 2014

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MAGGIO 2014

Storia della Copertina

Sai Geeta

Una Devota Ideale


Eterno Auriga

Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità VERITÀ

RETTITUDINE

Maggio

2014

© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia

PACE

AMORE

NON VIOLENZA

Potete acquisire ogni tipo di conoscenza, ma mantenete sempre l’attenzione della mente sulla spiritualità. Qual è il fondamento di tutti i tipi di conoscenza? È la spiritualità. Il Signore Krishna, nella Bhagavad Gita dichiara: ‘Adhyatma Vidya Vidyanam’ (l’educazione spirituale è la vera educazione). Di tutti i tipi di conoscenza, Io sono la conoscenza spirituale, dice Krishna. La conoscenza spirituale dovrebbe essere il fondamento di ogni tipo di conoscenza.” CONTENTS 2 11 13 20 23 24 26 29

La Spiritualità è il Fondamento di tutti i Tipi di Conoscenza Discorso di Bhagavan del 28 agosto 1996 Sri Sathya Sai Aradhana Mahotsava Cronaca Madre Easwaramma: Incarnazione della Semplicità e della Nobiltà Bikkina Veera Nagamani Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca Il Potere della Vibhuti Effulgenza della Gloria Divina I Genitori sono Simboli Viventi di Dio Dai nostri Archivi Sai Geeta: Una Devota Ideale Storia della Copertina Notizie dai Centri Sai

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FIUME D’IMMORTALITÀ

DISCOURSE DI BHAGAVAN DEL 28 AGOSTO 1996

LA SPIRITUALITÀ È IL FONDAMENTO DI TUTTI I TIPI DI CONOSCENZA “Non lasciatevi illudere dall’idea che ciò che appare alla vista sia Verità: se Mi seguirete con salda fede, sarò felice di mostrarvi che cos’è la Verità.” (Poesia Telugu) L’ELIMINAZIONE DELL’IGNORANZA PORTA ALLA LIBERAZIONE

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UTTE LE Scritture di Bharat, come i Veda, le Shastra e i Purana, sono scritte in sanscrito, per cui, se qualcuno vuol imparare la cultura di questo Paese, deve apprendere tale lingua. Nei tempi antichi, anche nei villaggi la gente usava conversare in sanscrito che era il linguaggio usato anche nelle rappresentazioni di strada. Questo idioma è così dolce che si può goderne l’ascolto persino non conoscendone il significato.

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Non abbandonate mai Satya e Dharma Nel teatro di strada, quando l’attore che recita il ruolo di Dharmaraja (Yudhishthira) entra in scena, è tradizione che il direttore di scena gli chieda: “Chi sei tu? Che cosa ti porta qui?” Dharmaraja risponde: “Il mio nome è Yudhishthira; io sono colui che si attiene alla verità sempre, in ogni circostanza e a costo di qualunque prova o tribolazione. Per questo mi chiamano Dharmaraja Eterno Auriga


(re del Dharma).” Egli era l’incarnazione del Dharma, aveva il potere di distruggere l’adharma facendo sì che la gente seguisse la via del Dharma. L’insegnamento principale dei Veda è “Di’ la Verità, segui la Rettitudine”. I Veda affermano che l’essere umano può abbandonare qualunque cosa nel mondo, ma mai Satya (Verità) e Dharma (Rettitudine); quindi dite sempre la Verità e attenetevi alla Rettitudine. Quanti seguono gli insegnamenti dei Veda e quanti li mettono in pratica? La Verità e la Rettitudine non sono prodotti della mente; emergono dal cuore che è colmo di compassione, ma, sfortunatamente, oggi l’essere umano segue la mente dimenticando il cuore e ignorando l’intelletto che ha il potere della discriminazione. Dice il Signore di Parthi: “Chi segue la mente degenera al livello dell’animale e rovina la sua vita. Chi segue l’intelletto si eleverà al livello del Divino.” Oggi, non appena un pensiero si affaccia alla mente, l’essere umano lo traduce in azione; in questo modo, egli segue la mente. Questa è una caratteristica della mente, ma, in effetti, non si tratta neppure di una caratteristica, bensì di una tendenza malvagia. Il pensiero che appare nella mente non va tradotto in azione immediatamente. Bisogna esaminarlo con il potere dell’intelletto scoprendo se si tratta di un pensiero buono o cattivo, giusto o sbagliato. Buddhi (l’intelletto) ha la capacità di distinguere tra l’effimero e l’eterno, e l’essere umano può seguire la via giusta solaEterno Auriga

Non basta che acquisiate la conoscenza: dovete usarla in modo adeguato per il benessere della società. Dovreste far voto di fare del bene agli altri in ogni modo possibile secondo le vostre capacità. La conoscenza diventa inutile se non ne fate buon uso. Nei libri c’è molta conoscenza: a che serve se la testa è piena di fango? Non fate della testa un altro libro riempiendola semplicemente di informazioni.

mente quando analizza usando il potere dell’intelletto. Tutti gli elementi sono immanenti nell’akasha (etere). Il suono è l’attributo dell’etere. Da dove è venuto il suono? “(Dio è) l’Incarnazione del suono, della mobilità e immobilità, della luce, della parola, della beatitudine eterna, della perfezione, dell’illusione e della ricchezza: tutto ha avuto origine dal suono e il suono è Brahman.” Atma è un altro nome di Brahman. L’Atma, la mente e la parola appartengono alla stessa Famiglia Atmica. Le persone descrivono la mente in molti modi, ma, di fatto, essa dovrebbe riflettere la natura dell’Atma; quindi non fatene mai un cattivo uso, non lasciate che essa agisca in modo arbitrario. Nonostante non abbia una forma specifica, la mente vede e Maggio 2014

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ode tutto; in realtà, essa è responsabile di tutte le azioni. Voi potreste pensare erroneamente: “Visto che tutto ciò che c’è nel mondo è fatto affinché noi lo usiamo, perché dovremmo privarci di qualcosa?” Questo è un grave errore. Intensità dell’amore delle gopi per Krishna Tutti sperimentano tre stati dell’anima: lo stato di veglia, lo stato di sogno e lo stato di sonno profondo. Nel sogno, voi andate a Mumbai, incontrate i parenti e gli amici e fate numerose esperienze. Che cos’è che ha creato tutto questo? È la mente. Essa ha creato voi, il viaggio a Mumbai, i parenti, gli amici e tutti i negozi; essa ha creato tutto, ma tutto ciò non è reale. Come dice il proverbio: “Tutti i palazzi e le costruzioni che vedete nel sogno diventano irreali quando vi svegliate.” Nel sogno, vedete Marine Drive, Shivaji Park, Dharmakshetra ecc., ma, quando vi svegliate al mattino, vi trovate a Prashanti Nilayam. Chi ha visto e sperimentato tutto questo e chi è responsabile di questa esperienza? Soltanto la vostra mente. Tutto questo è un gioco della mente. In modo simile, qualunque cosa vediate e facciate è solamente illusoria; tutto ciò non è relativo a Hridaya (il Cuore). Qui ci sono molti studenti che studiano i loro testi, ascoltano gli insegnanti, conseguono diplomi e trovano un impiego; quanto, di ciò che hanno studiato, usano nella professione? Non molto. A che serve allora tutto questo studio? Dovreste acquisire la capacità di usare 4

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la vostra istruzione a beneficio della società; non è sufficiente che otteniate un lavoro, manteniate la famiglia e viviate confortevolmente. Nessuno sembra chiedersi che cosa abbia studiato e quale sia il beneficio che la sua istruzione può dare. Dovete pensare a come usarla a beneficio della società. Voi avete preparato molti piatti gustosi in cucina: a che servono se non li portate in sala da pranzo e li servite agli ospiti? Che spreco! Tutte le cose buone che avete imparato devono essere impresse nel vostro cuore e usate per servire gli altri. Uddhava era un grande studioso di yoga, delle Upanishad e delle altre Shastra ed era un caro amico di Krishna. Una volta Gli disse: “Swami, le gopi sono illetterate e ignoranti; non hanno compreso il Tuo potere, per cui mi piacerebbe andare a insegnar loro lo yoga con cui possano avere la Tua visione diretta.” Egli sapeva che le mandriane non gli avrebbero prestato alcuna attenzione se non avesse portato un Suo messaggio. Tutti i gopala e le gopi custodivano gelosamente l’Amore di Krishna nei loro cuori; essi non conoscevano altro Dio che Krishna, quindi Uddhava Gli chiese: “Ti prego di scrivere una lettera alle gopi e di darmela; se non porto un messaggio da parte Tua, esse non mi ascolteranno.” Egli lo accontentò scrivendo: “Vi mando questa lettera tramite il Mio caro amico Uddhava; ascoltate il suo consiglio.” Uddhava prese la lettera e andò a Brindavan con il cocchio di Krishna, il che fece pensare alle gopi che Egli Stesso fosse arrivato senza preavviso; Eterno Auriga


per questo corsero incontro al carro cercando Krishna che aspettavano giorno e notte dimenticando persino il cibo e il riposo tanto da averne gli occhi gonfi. Esse non Lo avevano visto neppure per un momento da quando Egli era andato a Mathura, per cui erano demoralizzate, depresse e stremate; la vista del Suo carro le colmò di gioia ed esse corsero a incontrarlo. Uddhava mostrò la lettera e disse: “Questa è la lettera che Krishna vi ha inviato. Allora una di loro replicò: “Noi siamo illetterate dato che i nostri genitori non ci hanno mandato a scuola. Non conosciamo neppure l’alfabeto: come possiamo leggere una lettera?” Uddhava quindi disse: “Qualcuna che sa leggere può prendere la lettera e leggerla.” Una delle gopi sapeva leggere, ma disse che non avrebbe toccato la lettera. “Ti offro i miei riverenti omaggi. Conosco la scrittura di Krishna molto bene, ma non toccherò questa lettera” - ella disse - per cui Uddhava chiese: “Perché non vuoi toccarla? Siete tutte grandi devote di Krishna, Lo adorate con fede totale: perché quindi non toccarla neppure?” La gopi rispose: “Tu non capisci la nostra devozione e il nostro senso di completo affidamento a Krishna. Il nostro corpo brucia dalla testa ai piedi nel fuoco della separazione da Lui: se toccassimo la lettera, anch’essa potrebbe bruciare. Tutto ciò che tocchiamo finisce bruciato e non vogliamo che questa preziosa e sacra lettera di Krishna sia ridotta in cenere.” Notate l’intensità della devozione delle gopi! Altri avrebbero detto: “Io ho studiato e posso leggere la lettera”, ma le gopi non Eterno Auriga

lo fecero. Allora Uddhava cercò di darla a un’altra di loro, ma anch’essa disse: “Riverenti omaggi a te. Anch’io conosco bene la scrittura di Krishna, ma, se tentassi di leggerla, non potrei controllare le lacrime e queste cadrebbero su di essa macchiandola tutta; come si può leggere una lettera completamente macchiata? Per questo non voglio prendere la lettera e leggerla.” Andò a finire che Uddhava stesso dovette farlo, ma, non appena ebbe finito di leggere le due righe scritte da Krishna, le gopi cominciarono ad allontanarsi, senza neppure guardarlo in faccia. Avendo posato gli occhi sulla Forma Divina di Krishna, e avendo provato gioia, non gradivano guardare nessun altro; tale era il loro senso di devozione e affidamento totale a Lui! “O Signore! Sebbene abbiano gli occhi, le persone sono davvero cieche dato che non desiderano vedere la Tua Forma propizia. Sebbene abbiano le orecchie, esse sono sorde ai Tuoi insegnamenti. Sebbene Dio sia immanente in loro, si sono fatte sottomettere dalla vita secolare. Come si può descrivere la loro sventura?” Quando Uddhava vide le gopi che si allontanavano una alla volta, le pregò: “Ascoltate almeno il mio insegnamento di yoga”, ma esse replicarono: “Noi non abbiamo visto Brahma, Vishnu e Maheshvara: come possiamo concentrare la mente su qualche Dio che non Maggio 2014

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abbiamo mai visto? Noi abbiamo visto Krishna e sperimentato il Suo Potere Divino. Quindi non vogliamo altri che Lui. Tu puoi avere molte menti, ma noi abbiamo solo una mente che è andata a Mathura con Krishna. Noi non abbiamo una seconda mente per ascoltare i tuoi insegnamenti di yoga.” Questa affermazione delle gopi aprì gli occhi a Uddhava: a che serve tutto questo apprendimento? Acquisite l’istruzione che libera

Se fate del bene agli altri, certamente ne riceverete in cambio; quindi dovete esser pronti a qualunque sacrificio per far del bene al prossimo. Non solo: fate il bene anche a coloro che vi fanno del male: ne riceverete una ricca ricompensa. Nessun bene che fate agli altri sarà sprecato; potete non ottenerne il risultato immediatamente, ma, a tempo debito, ne avrete certamente il premio.

Gli studenti si riempiono la testa con ogni tipo d’informazioni sulle cose del mondo a un livello tale che potrebbe scoppiare da un momento all’altro. Essi la colmano di ogni sorta di notizie inutili provenienti da ogni dove. È questo lo scopo per cui Dio vi ha dotati di una testa? Si può riempire una testa vuota con qualunque cosa, ma è possibile metterci qualcosa se è già piena? Come la si può colmare di sentimenti sacri se prima non la si vuota? Non 6

è

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questo

che

dovreste

riempire le vostre teste. Studiate ciò che dovete mettervi in testa, studiate quello che dovete, ma ricordate solamente il necessario e scartate tutto quanto è inutile e non necessario. Una volta, un insegnante teneva una lezione sotto un tetto di paglia per dei bambini di un villaggio e chiese a uno di loro: “Quanto fa 3+3+3-2?” Ma lo studente, distratto, stava guardando qualcos’altro. Eterno Auriga


L’insegnante, arrabbiato, gli chiese: “Ehi, che cosa stai facendo? Ti è entrato in testa qualcosa di quello che ti ho insegnato? C’è entrato completamente?” Come dice il proverbio: “Il corpo è nel tempio, ma la mente pensa ai sandali lasciati fuori.” L’attenzione del ragazzo era completamente rivolta a qualcos’altro, per cui, del tutto distratto, rispose: “Sì, signore; c’è entrato tutto meno la coda.” Egli si riferiva a un topo che era appena entrato in un buco in un angolo della capanna, ma la coda rimaneva fuori. L’insegnante comunicava qualcosa, mentre il ragazzo si concentrava su qualcos’altro; è questo il modo di imparare? No, no. Qual è lo scopo di tutti i vostri studi? Gli studenti dovrebbero essere d’esempio e servire la società. Che cosa si intende per Vidya? Ciò che procura la vera conoscenza è Vidya, ma l’istruzione moderna non la impartisce agli studenti. Nella vita, date la priorità al Dharma Chanda e Amarka erano gli insegnanti assunti da Hiranyakashipu per istruire il figlio Prahlada. Una volta che i due erano andati al fiume a bagnarsi, egli radunò tutti gli studenti e cominciò a insegnare il bhajan “Narayan Bhaja Narayan…..”. Gli insegnanti non dovrebbero pensarla in altro modo. Prahlada disse ai suoi compagni di studio: “Guardate, gli insegnanti ci stanno veramente guidando nella direzione sbagliata; mio padre Hiranyakashipu ha detto loro di istruirci soltanto sulla ricchezza e sul desiderio (artha e kama) e ignorare la Rettitudine e la Liberazione (Dharma e Moksha). A che serve questa Eterno Auriga

istruzione? Essi ci stanno insegnando che essa mira a darci la capacità di guadagnare denaro; si dovrebbe andare a scuola e studiare soltanto per procurarsi del denaro? Anche i mendicanti e i ladri si procurano denaro: che necessità abbiamo d’istruzione se dobbiamo solamente ottenere del denaro? Gli insegnanti stanno evidenziando soltanto la ricchezza e il desiderio, quindi non dobbiamo dar loro alcun ascolto.” Poi puntò una scimmia e un cane dicendo: “Anch’essi godono di tutti i piaceri terreni e sensori; a che serve questa istruzione se promuove solamente la ricchezza e il desiderio? Noi abbiamo bisogno di insegnanti che ci impartiscano la conoscenza del Sé; perché dovrebbe servirci un insegnante che ci dà solamente la conoscenza delle cose del mondo? Dobbiamo opporci a questa istruzione centrata soltanto sull’ottenere la ricchezza e soddisfare i desideri terreni.” Tutti gli studenti erano ispirati da ciò che Prahlada aveva detto e, quando gli insegnanti tornarono dal fiume, cominciarono a cantare “Narayan Bhaja Narayan…..”. Pronunciavano il nome di Narayana che Hiranyakashipu aveva proibito che recitassero. Prahlada non solamente cantava il nome di Narayana, ma aveva insegnato la stessa cosa agli altri bambini proprio contro i desideri di suo padre. Nell’assistere a questo, gli insegnanti cominciarono a darsi colpi in testa dalla disperazione; avevano compreso che nessun altro se non Prahlada aveva fatto cantare il nome di Narayana ai bambini, per cui minacciarono di punirlo, ma egli Maggio 2014

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non ne fu scosso affatto. “Ciò che ci insegnate è sbagliato: la Rettitudine deve essere il fondamento dell’istruzione e questo è il passo fondamentale necessario per raggiungere l’obiettivo della vita. Non c’è dubbio che il denaro serva e non c’è niente di male nell’avere dei desideri, ma tutto questo deve essere fatto seguendo i princìpi del Dharma; solamente così si può ottenere la liberazione.” La Liberazione non piove dal cielo né emerge dall’inferno e neppure si trova sulla terra. La sacra condizione di Moksha si può raggiungere solamente rimuovendo il velo dell’ignoranza dal cuore. Questa è la verità propugnata nelle Smriti (testi composti dai saggi). La rimozione dell’attaccamento è la Liberazione; la distruzione dell’ignoranza porta alla Liberazione. Il fuoco diventa visibile quando la cenere che lo copre viene soffiata via; in modo simile, quando le nubi che coprono il sole se ne vanno, esso diventa visibile. Non c’è bisogno di fare alcuno sforzo speciale per mandar via le nuvole; di fatto, esse sono prodotte dal sole e lo coprono. Forse che il sole si arrabbia quando è coperto dalle nuvole? No, esse se ne andranno comunque presto; similmente, quando le nuvole dell’ignoranza vanno via, si ottiene la visione del Sé. Che cos’è previsto che gli insegnanti trasmettano agli studenti? Essi dovrebbero insegnar loro a dare la priorità al Dharma nella vita, a perseguire il desiderio e la ricchezza sulla base del 8

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Dharma in modo da raggiungere il livello finale, la Liberazione. Per raggiungere la cima di una costruzione, voi vi avvalete di una scala; se non cominciate dal gradino più basso, non ci arriverete. Il gradino più basso è il Dharma e la cima è la Liberazione, mentre Artha e Kama sono in mezzo. Prahlada esortò i suoi compagni a far capire ai loro insegnanti l’importanza del Dharma e chiese loro di diventare insegnanti degli insegnanti. Oggi, dopo aver fatto ricerche per migliaia di anni, gli scienziati hanno capito e dichiarato che l’atomo è onnipervadente, ma la stessa verità fu proclamata da Prahlada, migliaia di anni addietro, quando disse a suo padre: “Non pensare mai che Dio sia qui e non là: Egli è ovunque Lo si cerchi.” Dovunque guardiate, Dio è presente in ogni atomo e in ogni particella; questa Divinità onnipervadente è chiamata atomo dagli scienziati. I filosofi Lo descrivono come energia; essi dicono che questa energia è Dio. Gli scienziati girano e rigirano per comprendere questa semplice verità, mentre la stessa si può sperimentare direttamente seguendo il sentiero spirituale. Come può il cibo servito nel piatto raggiungere lo stomaco se non mettete al lavoro le mani e la bocca? Che cosa fanno oggi gli scienziati affinché il cibo raggiunga lo stomaco? Essi non lo mettono in bocca direttamente; lo fanno in un modo tortuoso facendo il giro della testa con la mano. Qualunque metodo adottino, alla fine raggiungeranno la stessa verità. Prahlada comprese questa verità con la sua intelligenza intuitiva; questo è il tipo Eterno Auriga


di intelligenza che gli studenti devono sviluppare. Voi potete non saper mettere in pratica, nella vita di tutti i giorni, tutto quello che studiate in aula. Mettiamo, per esempio, che in laboratorio uniate due parti di idrogeno e una di ossigeno per formare l’acqua. Questo lo potete fare solamente in laboratorio; quando vi sedete a tavola, mischiate idrogeno e ossigeno per bere? L’istruzione moderna conduce soltanto all’agitazione, mentre quella di allora portava all’elevazione; oggi, noi abbiamo bisogno di elevazione e non di agitazione. L’elevazione dà felicità a tutti. Il sistema educativo andrebbe organizzato in modo tale che tutta la società ne tragga beneficio. Focalizzate la mente sulla spiritualità Acquisite la fede in Dio ed Egli si prenderà cura di voi dovunque siate. “Dio è il vostro unico rifugio in qualunque luogo siate, in una foresta, nel cielo, in una città o in un villaggio, sulla cima di una montagna o in mezzo al mare.” Dio è sempre consapevole di voi. La vostra testa è in alto e i piedi sono in basso; eppure, se una formica vi cammina su un piede, la mano la colpisce automaticamente senza che gli occhi neppure la vedano. Come il potere della consapevolezza è presente in tutto il vostro corpo, Dio pervade l’universo intero. Il corpo e l’universo sono immagini speculari l’uno dell’altro. La luce e l’oscurità non esistono separatamente: l’assenza di una implica la presenza dell’altra. Se, per Eterno Auriga

Che cos’è previsto che gli insegnanti trasmettano agli studenti? Essi dovrebbero insegnar loro a dare la priorità al Dharma nella vita, a perseguire il desiderio e la ricchezza sulla base del Dharma in modo da raggiungere il livello finale, la Liberazione. Per raggiungere la cima di una costruzione, voi vi avvalete di una scala; se non cominciate dal gradino più basso, non ci arriverete. Il gradino più basso è il Dharma e la cima è la Liberazione, mentre artha e kama sono in mezzo. esempio, accendete la luce in una stanza buia, l’oscurità scompare immediatamente. Dove va? Non appena spengete la luce, essa riappare all’istante. Da dove viene l’oscurità e dove va la luce? Esse non vengono né vanno: l’esistenza di una implica la non esistenza dell’altra. C’è un aspetto solo ed è la Verità. La Verità rimane invariata nei tre periodi di tempo, cioè nel passato, nel presente e nel futuro. Dovunque andiate e qualunque cosa facciate, non dovete mai dimenticare questa verità trascendente. Studenti! Voi potete acquisire qualunque tipo di conoscenza, ma tenete la mente sempre concentrata sulla spiritualità. Qual è la base di ogni tipo di conoscenza? È la spiritualità. Nella Bhagavad Gita, il Signore Krishna dichiara: “L’educazione spirituale è vera educazione. Di tutti i tipi di conoscenza, Maggio 2014

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Io sono la conoscenza spirituale.” La conoscenza spirituale dovrebbe essere la base di tutti i tipi di conoscenza. Supponete di avere un magnete e un pezzo di ferro; appena li avvicinate, il magnete attrae il ferro, ma, se il pezzo di ferro è arrugginito, non lo attrae. Allora il ferro dice: “O magnete, tu non hai il potere di attrarre.” Nell’udire questo, il magnete ride e risponde: “O stolto ferro! Ti sei coperto di ruggine e polvere; come posso farti venire più vicino? Prima di tutto ripulisciti e poi sarai attratto da me automaticamente.” La vita umana è come un pezzo di ferro: non basta che vi puliate con acqua e sapone sotto la doccia: dovete essere puri e puliti all’interno come all’esterno. Se vi purificate in questo modo, il Magnete Divino vi attrarrà immediatamente. Esso non solo ha il potere di attrarre un pezzo di ferro, ma può anche trasformarlo in un altro magnete. Gli studenti possono fare questo esperimento: prendete uno spillo, tenetelo in contatto con un magnete per due giorni e, al terzo giorno, constaterete che lo spillo stesso sarà diventato un magnete. Grazie al contatto continuo e all’unione con il magnete, il ferro si magnetizza. “Il conoscitore di Brahman diventa, in verità, Brahman Stesso.” Come un magnete conferisce il suo potere a un pezzo di ferro, le anime nobili infondono la loro sacralità a tutti coloro con cui vengono a contatto. Supponete di andare in una foresta e cercar di tagliare

un albero di sandalo con un’ascia: l’albero maledice forse l’ascia che lo taglia? No. Al contrario, le dona il suo profumo. Similmente, le persone buone trasmettono la loro bontà persino a quelli che cercano di far loro danno. Se fate del bene agli altri, certamente ne riceverete in cambio; quindi dovete esser pronti a qualunque sacrificio per far del bene al prossimo. Non solo: fate il bene anche a coloro che vi fanno del male; ne riceverete una ricca ricompensa. Nessun bene che fate agli altri andrà sprecato; potete non ottenerne il risultato immediatamente, ma, a tempo debito, ne avrete certamente il premio. Studenti! Non basta che acquisiate la conoscenza: dovete usarla in modo adeguato per il benessere della società. Dovreste far voto di fare del bene agli altri in ogni modo possibile secondo le vostre capacità. La conoscenza diventa inutile se non ne fate buon uso. Nei libri c’è molta conoscenza: a che serve se la testa è piena di fango? Non fate della testa un altro libro riempiendola semplicemente di informazioni; usate piuttosto la conoscenza acquisita dai libri per uno scopo buono. Sforzatevi di comprendere l’essenza dell’istruzione. Bhagavan ha concluso il Discorso con il bhajan “Prema Mudita Manase Kaho….” - Dal Discorso di Bhagavan nel Sai Kulwant Hall a Prasanthi Nilayam il 28 agosto 1996

Fate il bagno nell’acqua delle virtù, mettete sul vostro corpo il profumo della verità. Allora il vostro volto diventerà luminoso e l’unico Donatore vi elargirà centinaia di migliaia di doni. - Guru Nanak


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SRI SATHYA SAI ARADHANA MAHOTSAVA

N GRAN NUMERO di devoti è giunto a Prasanthi Nilayam per offrire i propri omaggi a Bhagavan Sri Sathya Sai Baba nella solenne ricorrenza dello Sri Sathya Sai Aradhana Mahotsava, svoltosi il 24 aprile 2014. Il Sai Kulwant Hall, luogo del programma, era magnificamente decorato Un’incantevole danza presentata dai bambini Bal Vikas. con festoni, bandierine e fiori. Speciali decorazioni floreali Essi hanno cominciato la loro erano poste sul Samadhi di Bhagavan e, esibizione con la composizione nell’angolo di destra, era stata piazzata, “Pranamami Sayeesha” (reverenti omaggi per Lui, una bellissima sedia d’argento. a Te, Signore Sai), cui hanno fatto Il programma di due giorni svoltosi in tale occasione è cominciato il 23 aprile con il tributo musicale a Bhagavan del famoso artista Sri A.S. Ram e il suo gruppo, che hanno presentato una coinvolgente miscellanea di brani e melodie di molti Bhajan conosciuti, catturando l’attenzione dei presenti per circa un’ora. Sono seguiti i Bhajan e la distribuzione del Prasadam, mentre Sri Ram e il suo gruppo ricevevano i complimenti. Il programma è terminato alle 19 con l’Arati. Il programma del 24 è cominciato alle 8,20 dopo l’abituale canto dei Veda per 20 minuti. La prima esibizione è stato un tributo musicale offerto a Bhagavan dai Suoi studenti, che hanno presentato, in questa solenne occasione, due speciali composizioni Kriti in Telugu.

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seguire “Sadabhavayami Sri Sathya Sai” (Io medito sempre su Sri Sathya Sai), colmando l’intera assemblea di fervore e devozione. Ha arricchito questa esibizione la proiezione di un filmato di un Darshan di Bhagavan. È seguito uno stimolante intervento dell’eminente sociologo ed economista Sri S. Gurumurthy. Riferendosi a Bhagavan come Maestro dei maestri, l’insigne oratore ha sottolineato che gli Insegnamenti di Sai Baba sono, oggi, estremamente pertinenti per l’elevazione morale e sociale del Paese. Commentando la straordinaria opera di Bhagavan per il benessere dell’umanità, l’eminente oratore ha lodato lo straordinario lavoro organizzativo iniziato da Bhagavan in tutto il mondo. Maggio 2014

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Intervenendo in tale occasione, Sri V. Srinivasan, Presidente Panindiano delle Organizzazioni Sri Sathya Sai Seva, ha sottolineato che Bhagavan si è incarnato sulla terra per far sì che l’uomo realizzi la propria innata divinità. Descrivendo i progetti in corso Il Narayana Seva nello Sri Sathya Sai Hill View Stadium. dell’Organizzazione View Stadium e sono stati offerti cibo e Sai, l’insigne oratore ha vestiti alle migliaia di persone lì riunite. esortato i devoti a continuare a dedicarsi È stato anche servito cibo ai devoti in un alla Missione di Bhagavan e a offrirGli il Pandal appositamente eretto a Prasanthi proprio Hridaya Pushpam (il fiore del cuore Nilayam. colmo d’amore). Ha fatto seguito un filmato di un Discorso di Bhagavan in cui Egli invita l’uomo ad abbandonare l’attaccamento al corpo che è la causa della sua sofferenza ed esorta tutti a realizzare la verità della propria divinità comprendendo il principio di “Io sono Io”. Baba conclude il Discorso con il Bhajan “Bhaja Govindam Bhaja Govindam”, a cui sono seguiti i Bhajan e la distribuzione del Prasadam. Il programma del mattino nel Sai Kulwant Hall è terminato alle 10,40 con l’Arati. Dopo di ciò, è stato effettuato il Narayana Seva nello Sri Sathya Sai Hill

Il programma del pomeriggio è cominciato alle 17, nel Sai Kulwant Hall, con il canto dei Veda. È seguito un concerto musicale del professor Debashish Bhattacharya e il suo gruppo. Eseguendo composizioni musicali strumentali e vocali dedicate a Bhagavan con sentimenti di devozione, i cantanti hanno estasiato i devoti per circa un’ora. Sono seguiti la distribuzione del Prasadam e i Bhajan che si sono conclusi con il canto “Prema Mudita Manase Kaho Rama Rama Ram”, eseguito da Bhagavan. Nel frattempo, i musicisti hanno ricevuto i complimenti. Il programma è terminato alle 19 con l’Arati.

La causa della sofferenza dell’uomo è che egli ha limitato il suo amore a se stesso e alla propria famiglia. Dovrebbe invece sviluppare l’ampio sentimento che tutti sono suoi fratelli e sorelle. L’espansione dell’amore è la vita; la contrazione dell’amore è la morte. Tutti sono figli di Dio. Tutti sono scintille del Divino. - Baba


MADRE EASWARAMMA: INCARNAZIONE DELLA SEMPLICITÀ E DELLA NOBILTÀ Bikkina Veera Nagamani

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CON UN SENSO DI ESTREMA gratitudine e riconoscenza che ricordo il rapporto quasi ventennale della nostra famiglia con Easwaramma, Madre del nostro Swami. Penso che conoscerla sia stata una grazia e una benedizione assolutamente speciali. Deve essere stato per meriti acquisiti nel corso di varie vite. Mio nonno, il dottor Sitaramaiah, giunse a Prasanthi Nilayam nel 1953, sperando di condurre una vita tranquilla, appartata, dedicandosi alla disciplina spirituale. Ma, nel 1954, Swami cominciò la costruzione dello Sri Sathya Sai General Hospital e nel 1956, quando l’ospedale fu pronto per funzionare, Egli lo convinse a lavorare lì. Swami disse a mio nonno che doveva semplicemente essere uno strumento nelle Sue mani e che sarebbe stato Lui, il Divino Dottore, a fare tutto. Contegno Allegro e Premuroso Il rapporto della nostra famiglia con Madre Easwaramma ebbe inizio in quel periodo e sbocciò negli anni seguenti in un rapporto felice, splendido e intimo. Lei e mia nonna furono buone amiche sin dai primi anni. Ogni mattina essa veniva per il Darshan di Swami percorrendo rapidamente a piedi il tragitto dal villaggio all’Ashram. Benché fosse la madre dell’Avatar, la vita di Madre

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Easwaramma non fu tra le più facili. Ebbe prove e tribolazioni più di quante una persona in genere si trovi ad affrontare e, tuttavia, conservò un atteggiamento gioviale e premuroso verso la vita e la gente. Rideva, faceva scherzi e contagiava le persone intorno a lei con la sua gaiezza. Quando veniva per il Darshan, si sedeva nella veranda del nostro appartamento e, com’era sua abitudine, ci parlava con il suo modo allegro e cordiale. A mio nonno diceva talvolta: “Ehi, dottore, vogliamo vedere chi cammina più veloce, se io o lei? Andiamo fino al Vecchio Mandir.”

Anche allora si preoccupava continuamente di chi si sarebbe preso cura di Swami, visto che Egli non era sposato. Se facevamo presente che, essendo Dio, Swami non aveva bisogno di sposarsi, essa ribatteva dicendo: “Forse che Rama non era sposato? E non lo era Krishna?” Ma con il passare degli anni e i devoti sempre più numerosi che arrivavano da Swami, essa dimenticò le sue paure vedendo il loro amore e la loro devozione. Allora smise di parlarne. Ogni anno, per il Compleanno di Swami, era tradizione che, nell’Ashram, le donne sposate invitassero solennemente la famiglia di Swami a prendere parte alla celebrazione. Dall’Ashram esse, accompagnate da un gruppo di musicisti, andavano in processione portando piatti colmi di frutta, fiori, curcuma, kumkum, braccialetti e altri oggetti di buon auspicio, per portarli al Mandir. Poi Srimati Easwaramma e Sri Pedda Venkama Raju ungevano i capelli di Swami con olio fragrante e Gli mettevano al collo una ghirlanda. Dopodiché altre coppie scelte da Swami avevano la stessa opportunità 14

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di offrirGli amore e devozione. Ciò era considerato un raro privilegio e un onore, e Swami lo conferiva sempre per primi ai Suoi genitori. Nel 1963, quando Sri Pedda Venkama Raju trapassò, Swami chiese a Madre Easwaramma di andare a vivere a Prasanthi Nilayam. Quell’anno Egli Stesso andò nella stanza della madre per il Suo Compleanno e si fece ungere e mettere la ghirlanda prima di concedere quel dono ad altri nell’auditorium. La Preoccupazione di Madre Easwaramma per gli Altri Giunsi per la prima volta a Parthi con i miei genitori nel 1956 e proseguii con viaggi regolari fino al 1965. A giugno di quell’anno, quando arrivai, Swami disse che avrei dovuto vivere qui per sempre e così è da allora: Prasanthi Nilayam è diventata la mia casa. La mia conoscenza con la madre di Swami si trasformò presto in un rapporto estremamente dolce e intimo, nonostante la differenza d’età. Farci visita l’un l’altra divenne una consuetudine così regolare da non saltare neanche un giorno. O era lei a venire da me, oppure andavo io da lei. Un giorno in cui essa era nel nostro alloggio, capitò in visita la dottoressa Jayalakshmi, che lavorava nell’ospedale. Quando vide la madre di Swami nel nostro appartamento, ella si sedette ad ascoltare ciò che stava dicendo, perché la nostra conversazione immancabilmente s’incentrava su Swami. La dottoressa Jayalakshmi naturalmente voleva sapere qualcosa di Swami. Essa chiese com’era Swami da piccolo. Su una parete nel nostro alloggio c’era un calendario con un’immagine di Krishna bambino che mangiava burro. Indicandola, Madre Easwaramma disse: “Anche Swami era così, con l’espressione sorridente Eterno Auriga


e i capelli ricci come Lui. Ma noi non potevamo adornarLo con così tanti gioielli (come il Krishna raffigurato nell’immagine). Eppure per qualche motivo, non so come, facemmo realizzare per Lui alcuni monili in argento.”

La sua compassione nei confronti delle persone in difficoltà la spingeva continuamente a intercedere presso Swami in loro favore. Ogni volta che vedeva devoti dall’aspetto triste o preoccupato, essa s’impensieriva a sua volta e chiedeva a Swami di parlare con loro. All’epoca il suo amore per Swami la faceva essere sempre vigile su ciò che la gente poteva dire di Lui. A quei tempi Swami era solito dare “interview” ai devoti in modo alquanto informale. Nei periodi delle festività dirigeva tutto personalmente. Un anno, durante la festa di Durga Navaratri, essendo molto occupato, Swami non riusciva a concedere così liberamente i tanti agognati colloqui privati ai devoti che volevano partire dopo la conclusione delle celebrazioni. Perciò Egli aveva annunciato che dovevano tornare a casa senza aspettare l’“interview” e che la Sua benedizione li avrebbe accompagnati. Poi due giorni dopo, quando un devoto giunse all’Ashram, Egli gli concesse una “interview”. Questo fatto turbò immensamente Madre Easwaramma. Non poteva sopportare il pensiero che le persone potessero parlare male di Swami. Non voleva che facesse nulla che potesse spingere la gente a sparlare di Lui. Sentendosi molto agitata, mi disse: “Vedi, è così che fa le cose. Che penserà la gente?” In tali momenti era solo una madre preoccupata della reputazione del figlio. Dimenticava che Egli è al di là della lode e della calunnia, Eterno Auriga

Anche allora si preoccupava ‘ continuamente di chi si sarebbe

preso cura di Swami, visto che Egli non era sposato. Se facevamo presente che, essendo Dio, Swami non aveva bisogno di sposarsi, essa ribatteva dicendo: “Forse che Rama non era sposato? E non lo era Krishna?” Ma con il passare degli anni e i devoti sempre più numerosi che arrivavano da Swami, essa dimenticò le sue paure vedendo il loro amore e la loro devozione.

e che, qualunque cosa faccia, la fa per ragioni molto valide note solo a Lui.

Madre Easwaramma amava con tutto il cuore il villaggio natio di Puttaparthi. Anche durante i mesi estivi, quando Swami era solito stare nell’Ashram di Brindavan a Bangalore (l’odierna Bengaluru), essa sceglieva di rimanere a Parthi. Se qualcuno le suggeriva di andare anche lei a Bengaluru, rispondeva: “No.” Si sentiva felice di stare a Parthi ed era contenta di vivere là, nonostante la calura. L’estate non dura per sempre, faceva notare. Non prese mai medicine. Talvolta i medici che la visitavano le davano delle pastiglie di vitamina, che essa regolarmente mi metteva in mano con l’ordine di darle a qualche paziente povero all’ospedale. Se dicevo che doveva prenderle per essere più forte, lei ribatteva dicendo che non aveva bisogno di esserlo, perché non doveva combattere in guerra. Se veniva riferito che le condizioni di un paziente erano Maggio 2014

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gravi, essa chiedeva spesso notizie del paziente e ripeteva l’ordine che dovevamo prenderci adeguata cura dei pazienti. Protezione Divina durante il Viaggio in Treno a Mumbai Il 12 maggio 1968 Bhagavan doveva inaugurare il Dharmakshetra a Mumbai. Swami, che si trovava a Bengaluru, venne a Parthi in aprile, perché intendeva portare tutti i residenti di Prasanthi Nilayam a Mumbai per la cerimonia. Solo alcuni sarebbero rimasti nell’Ashram per occuparsene. Un giorno, al termine della sessione di Dhyana, Swami cominciò a dire chi avrebbe viaggiato in autobus e chi in treno; Sri Kasturi era impegnato a redigere le due liste. Poi Swami chiese a una signora di nome Yajni Bullemma se preferisse viaggiare in autobus o in treno. La donna rispose che preferiva in treno, perché sarebbe stata più comoda e avrebbe potuto dormire durante il viaggio. Allora Swami fece un commento criptico sulla notevole frequenza degli incidenti ferroviari in quel periodo. La gioia che provavamo al pensiero che il nostro Amato Swami ci portasse tutti con Lui era così grande che non ci preoccupammo affatto di quel commento apparentemente casuale.

I devoti di Mumbai si occuparono di tutto per coloro che andavano in autobus, e questi non dovettero pagare neanche i biglietti. Ma al nostro gruppo di 30 persone, tra i quali la nostra famiglia, quella di Kasturi e altre, toccò predisporre tutto. Prenotammo i posti sul Madras-Bombay Mail, ma la carrozza in cui viaggiavamo sarebbe stata attaccata al treno a Guntakal. Perciò andammo da Parthi a Dharmavaram e poi a Guntakal, dove salimmo sul treno e viaggiammo allegramente cantando 16

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Bhajan. Mentre ci avvicinavamo a Poona, per un attimo ci fu uno strano rumore e lo scompartimento cominciò a sballottare pericolosamente. Poi all’improvviso schizzò in aria, provocando la caduta di borse e valigie dalle cuccette superiori. Mia nonna mi strinse forte a é, ma, prima che sapessimo ciò che stava accadendo, la carrozza tornò in posizione normale. Alla stazione successiva il treno si fermò e fu deciso di lasciare lì la nostra carrozza e di far salire il nostro gruppo su un’altra. Fortunatamente per noi, c’era sul treno un gruppo di delegati che si recava alla Conferenza Mondiale delle Organizzazioni Sri Sathya Sai Seva in programma a Mumbai prima dell’inaugurazione del Dharmakshetra. Vedendo Sri Kasturi nel nostro gruppo, ci presero tutti nella loro carrozza. Quando infine raggiungemmo Mumbai, piuttosto in ritardo e scossi, gli altri che erano arrivati molto prima ci aspettavano ansiosamente. Swami, che aveva viaggiato in auto da Bengaluru a Mumbai, andò a trovarli e Srimati Easwaramma espresse la loro preoccupazione per noi. Guardando in lontananza, Swami le rispose dicendo che c’era stato un piccolo incidente, ma che eravamo tutti sani e salvi e saremmo arrivati presto, poiché Egli era stato con noi per tutto il tragitto, vegliando su di noi, proteggendoci e controllando ogni cosa. Egli aveva ridotto a un incidente di lieve entità ciò che avrebbe potuto essere un vero disastro. Noi lo sapevamo e il pensiero di ciò che sarebbe potuto accadere non turbò affatto le nostre menti, né allora né in seguito. Eravamo felici, lo eravamo completamente, fidandoci di Lui, affidandoci a Lui, senza nemmeno avere la

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consapevolezza di essere così.

Noi Lo adoriamo come madre, padre, Guru, amico e così via, ma testimoniare ed esperire il Suo amore e la Sua cura materni, e la Sua protezione paterna, è qualcosa di cui si deve solo fare esperienza. Egli è una madre senza uguali, un padre senza uguali, poiché nessuna madre o nessun padre in questo mondo può prendersi cura di noi, amarci o proteggerci come Egli fa! Dopo essersi assicurato che il Suo gregge di Parthi avesse avuto tutta l’assistenza necessaria, Egli disse ai Seva Dal che ai più anziani del nostro gruppo doveva essere mostrato come usare le toilette occidentali, cui non erano abituati.

Il 12 maggio, giorno dell’inaugurazione del Dharmakshetra, Swami in persona ci fece visitare il Sathya Deep, la Sua residenza, al Dharmakshetra. Si tratta di una meraviglia architettonica a forma di loto dai 18 petali. Swami ci fece notare che anche la Bhagavadgita ha 18 capitoli e che la prima parola che vi compare è Dharma – che significa dovere – e l’ultima parola è Mama – che significa mio. Insieme diventano Mama Dharma, che sta a indicare il dovere di un individuo. Perciò la Gita ci insegna il dovere supremo quali esseri umani, disse Sai Krishna, il nostro amato Swami, che non ha mai perso il momento giusto per spiegarci ed esortarci a essere consapevoli dello scopo della nostra nascita umana e a realizzarlo. Il Timore di Madre Easwaramma per la Visita di Swami in Africa Orientale Dopo la conclusione della Conferenza Mondiale, partimmo da Mumbai con la benedizione di Swami e il permesso di visitare Shirdi tornando a Parthi. Swami Eterno Auriga

fece ritorno a Parthi l’11 giugno e il 13 dette a tutti noi Padanamaskar e Vibhuti, perché il giorno stesso sarebbe di nuovo partito per Bengaluru. Così, assieme alla dottoressa Jayalakshmi, salimmo nella sala da pranzo di Swami per chiederGli il permesso di seguirLo a Bengaluru. Alla richiesta verbale della dottoressa, Egli dette risposta affermativa. Io chiesi il permesso solo con lo sguardo e anch’Egli indicò il Suo assenso con gli occhi. Due giorni dopo andai a Brindavan con Pedda Bottu, una vecchia devota che aveva conosciuto ed era stata assieme alla Forma precedente di Swami. A Brindavan Swami mi disse di stare all’interno del Mandir con Madre Easwaramma e altre signore. Egli mangiava in sala da pranzo in compagnia di alcuni devoti maschi, mentre alle signore il cibo veniva servito nella veranda adiacente. Swami terminava di mangiare in circa due minuti e poi veniva in veranda a parlare con la Madre. Una sera, in modo assolutamente informale, disse che stava per recarsi in visita in Africa, e, come faceva spesso per prenderla in giro, commentò che in quella strana terra leoni e belve gironzolano liberamente come fanno i cani nel nostro Paese. Quella frase la spaventò veramente ed essa Lo supplicò di abbandonare l’idea. Swami rise delle sue paure e, per distogliere la sua attenzione, le disse che l’oro era estremamente economico in Africa. Quella notte Madre Easwaramma non riuscì a prendere sonno: la visita prevista da Swami in una terra piena di bestie selvagge le tormentava la mente. Alcuni giorni dopo Swami parlò ancora una volta della visita in programma in Africa e Maggio 2014

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disse che i Suoi devoti di Mumbai stavano facendo i preparativi per darGli un grande saluto alla partenza in occasione della Sua prima visita all’estero. Stavano costruendo un arco addobbato con 108 decorazioni a forma di loto. Comprendendo che Swami sarebbe comunque andato in questa terra lontana nonostante le sue proteste, Madre Easwaramma chiese il permesso di andare con Lui fino a Mumbai. Swami rispose con tono evasivo: “Vedremo”, ma essa non fu soddisfatta della risposta. Avvicinandosi il giorno della Sua partenza per Mumbai, essa espresse ancora una volta il suo desiderio. Pur consapevole dei suoi sentimenti e pronto a soddisfare quel desiderio, Swami non disse tuttavia sì. Egli rispose: “Ma chi ti porterà indietro da Mumbai? Aspetta, chiediamo a Java.” Così dicendo, entrò a fare colazione e, mentre aspettavamo all’esterno che Egli uscisse, arrivò proprio Smt. Java. Salutò Madre Easwaramma e notando l’espressione sul suo volto chiese che cosa ci fosse. Domandai a Madre Easwaramma se potevo dire di che si trattava ed essa fece un segno di approvazione. Quando le raccontai il problema, Smt. Java si dichiarò assolutamente disponibile ad accompagnarla e, quando Swami uscì, Gli disse la stessa cosa. Swami guardò la Madre e disse: “Così glielo hai già chiesto?” Smt. Java rispose: “No, Swami, non me l’ha detto.” Ma Swami replicò: “Non devi dire bugie.” Così Madre Easwaramma accompagnò Swami fino a Mumbai, e dopo che Egli fu partito per l’Africa Orientale l’ansia per la Sua sicurezza non le dette pace. Non mangiava nulla e rifiutava anche di bere acqua, finché non arrivò un telegramma 18

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che annunciava che Egli era arrivato sano e salvo in Africa Orientale. Fino al Suo rientro in India, tuttavia, essa trascorse un periodo di preoccupazione e irrequietezza, e sembrava aver perso l’appetito. Sebbene Egli sia il Signore e Padrone di tutti i mondi, era comunque suo figlio ed era amore materno quello che essa aveva sempre nei Suoi confronti. Tuttavia, al pari degli altri, essa si rivolgeva a Lui chiamandolo Swami e aveva il massimo rispetto per le Sue parole, disciplinando scrupolosamente la sua vita secondo i Suoi desideri. Fine Serena Il mattino presto del 6 maggio 1972 arrivò una telefonata del tutto inattesa da Brindavan. Il messaggio era che Srimati Easwaramma veniva mandata a Parthi perché non stava bene. Dovevamo essere davvero ingenui per non capire che cosa significava. La dottoressa Jayalakshmi e io ci demmo subito da fare per preparare un letto, pensando che ci saremmo prese cura di lei in ospedale. Ma quando l’auto che la portava entrò direttamente nel villaggio verso la casa di Sri Janaki Ramaiah, ci fu chiaro che cosa era accaduto. Il corpo fu bruciato il giorno stesso, con tutti gli onori dovuti. Il giorno seguente andammo a Bengaluru. Non appena entrammo, Swami uscì per accoglierci. Smt. Venkamma and Smt. Parvatamma cominciarono a piangere quando Lo videro. Egli le confortò, dicendo che non dovevano rattristarsi, perché la madre aveva lasciato le spoglie mortali al momento giusto, senza soffrire per i mali dell’età o malattie. Aveva avuto una fine indolore e serena, e di ciò dovevano essere contente.

Eterno Auriga


Quelli di noi che erano a Parthi e tutti gli abitanti del villaggio porsero omaggio al corpo fisico posto sulla veranda dell’abitazione di Sri Janaki Ramaiah e le dettero un addio caloroso. Le lacrime ci offuscavano gli occhi e anche i nostri cuori traboccavano d’amore e di gratitudine per la madre benedetta che ci aveva lasciato, sebbene il suo corpo fisico giacesse davanti a noi, immobile e sereno. A Brindavan, undici giorni dopo la sua morte, Swami in persona consegnò i sari a tutte le signore di Prasanthi Nilayam. Perciò, quando spirò serenamente nel maggio del 1972, accanto a un profondo senso di perdita ci fu anche un sentimento di riconoscenza, poiché ci aveva lasciato una preziosa eredità di ricordi felici e qualcos’altro che era sceso profondamente in noi, arricchendo le nostre vite. Una Scuola Intitolata a Madre Easwaramma Nel corso dell’anno Swami fece demolire il vecchio capannone a Prasanthi Nilayam per fare spazio al Poornachandra Auditorium. I lavori di costruzione progredivano velocemente e in breve tempo furono completati. Madre Easwaramma era solita osservare: “Questo Swami non ha nient’altro da fare che costruire e demolire in continuazione, e dice che costruirà una scuola e la intitolerà a me.” Ed è ciò che Swami fece quando tornò a Parthi dopo il Corso Estivo. Così fu dato il suo nome alla scuola superiore che già esisteva a Parthi e che successivamente fu spostata in un nuovo edificio che Swami costruì per ospitare l’istituto. Nel giro di pochi anni Swami non solo mantenne la promessa fatta alla Eterno Auriga

fosse la madre dell’Avatar, ‘ Benché la vita di Madre Easwaramma

non fu tra le più facili. Essa ebbe prove e tribolazioni più di quante una persona in genere si trovi ad affrontare e, tuttavia, conservò un atteggiamento gioviale e premuroso verso la vita e la gente. Rideva, faceva scherzi e contagiava le persone intorno a lei con la sua gaiezza

madre, ma tenne fede alla Sua parola che Parthi avrebbe avuto un’università. L’Università Sri Sathya Sai nacque nel 1981.

Nell’alloggio di Madre Easwaramma c’era una splendida statua in argilla del Signore Krishna. Di colore blu, esattamente com’è descritto nelle Scritture, gli occhi vivaci, il volto fulgido e sorridente e il flauto tenuto con grazia vicino alle labbra semidischiuse, questo Krishna ragazzo non era una semplice icona, ma qualcuno con la vita dentro. Era molto caro a Madre Easwaramma, era il suo confidente e ogni volta che c’era qualcosa che la turbava o la rendeva triste, essa Gli parlava. Dopo la sua morte, la dottoressa Jayalakshmi pregò Swami di metterLo nell’ospedale e adesso si trova là e ogni giorno riceve la nostra adorazione allo Sri Sathya Sai General Hospital. – L’autrice ha prestato servizio presso lo Sri Sathya Sai General Hospital fino al suo ultimo attimo di vita. Si è fusa in Swami nel giugno del 2013.

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A

FESTIVITÀ DI UGADI

LLEGRIA E PROFONDA devozione hanno contrassegnato, il 31 marzo 2014 a Prasanthi Nilayam, la celebrazione della festività di Ugadi. Il Sai Kulwant Hall, luogo delle celebrazioni, era decorato con gusto con fiori e i tradizionali addobbi di Ugadi. Il programma del mattino è cominciato alle 8,20 con il Panchanga Sravanam (ascolto delle predizioni dell’almanacco), tradizionale evento di Ugadi, che comprendeva la descrizione dell’avvento del nuovo anno chiamato Jaya (vittoria) da parte del rinomato studioso vedico di Tirupati, Sri Kuppa Siva Subrahmanya Avadhani. È seguito un Discorso di Ugadi tenuto da Bhagavan, in cui Egli ammonisce l’uomo moderno a desistere dal correre dietro a guadagni materiali e gli raccomanda di dedicare il proprio tempo e il proprio impegno a cantare con cuore puro il nome di Dio. Baba termina il Discorso con il Bhajan “Prema Mudita Manase Kaho Rama Rama Ram”. Sono seguiti i Bhajan e la distribuzione del Prasadam. Nel frattempo, lo studioso vedico che ha officiato il Panchanga Sravanam è stato omaggiato con uno scialle e gli sono stati offerti oggetti ricordo. Il programma mattutino è terminato alle 9,30 con l’Arati. Nel pomeriggio, il famoso esponente di musica carnatica, Sri O.S. Arun, ha intrattenuto l’assemblea nel Sai Kulwant Hall con toccanti canti devozionali e

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Bhajan.

Cominciando, alle 17,30, la sua esibizione “Bhajan Sandhya” (un pomeriggio di Bhajan) con il Bhajan “Jai Jai Rama Krishna Hari,” il cantante ha incantato il pubblico per circa un’ora con la dolce esecuzione di canti devozionali e Bhajan che comprendevano “Govinda Madhava Gopala Keshava”, “Vanamali Radha Ramana Giridhari Govinda”. Al termine, il cantante ha ricevuto i complimenti ed è stato omaggiato con uno scialle. La proiezione del filmato di un Darshan di Bhagavan, che ha accompagnato il concerto, ha reso il programma maggiormente accattivante. Le celebrazioni di Ugadi sono terminate alle 19 con l’Arati, dopo la distribuzione a tutti del Prasadam.

FESTIVITÀ DELLO SRI RAMA NAVAMI

Programma di musica devozionale nel giorno dello Sri Rama Navami.

Profondo fervore devozionale ha contrassegnato la celebrazione della sacra festa di Sri Rama Navami a Prasanthi Nilayam l’8 aprile 2014. Eterno Auriga


Il programma è cominciato alle 17,20 con una gradevole presentazione di canti devozionali classici carnatici e indostani eseguita dagli insegnanti e dagli studenti del Sathya Sai Mirpuri College of Music. Cominciando il concerto con il Kriti di Thyagaraja “Sri Raghavam Dasarathatmajam”, i cantanti hanno intrattenuto il pubblico per circa un’ora e terminato l’esibizione con il brano classico indostano “Raghupate Raghava Raja Rama”. È seguito un discorso di Sri K.M. Ganesh, studente del dottorato di ricerca dell’Istituto, che ha narrato alcuni episodi del Ramayana per mettere in luce il significato della salda devozione e della totale resa per ottenere la grazia del Signore.

Ha fatto seguito un Discorso Divino di Bhagavan, che ha fornito un adeguato finale alla celebrazione e in cui Egli afferma che il Ramayana non è altro che un’altra forma dei Veda e i quattro figli del re Dasaratha, ovvero Rama, Lakshmana, Bharata e Satrughna, rappresentano rispettivamente il Rig Veda, lo Yajur Veda, il Sama Veda e l’Atharva Veda. Bhagavan ha concluso il Discorso con il Bhajan “Rama Kodanda Rama”. È seguita una breve sessione di Bhajan e la distribuzione del Prasadam. Il programma è terminato alle 19 con l’Arati.

NUOVO ANNO TAMIL E VISHU Prasanthi Nilayam aveva un aspetto festoso quando, per celebrare il proprio rispettivo Capodanno il 14 e 15 aprile 2014, sono giunti i devoti del Tamil Nadu e del Kerala. In tale occasione, hanno presentato splendida musica e programmi Eterno Auriga

culturali. Essi hanno inoltre condotto, mattina e pomeriggio, il canto dei Veda e i Bhajan. In entrambi i giorni, il luogo delle celebrazioni era il Sai Kulwant Hall, decorato con gusto.

Un gran numero di devoti, comprendente studenti Bal Vikas, è giunto dal Tamil Nadu per celebrare, il 14 aprile 2014, il Capodanno Tamil nel sacro suolo di Prasanthi Nilayam. Il programma di questo fausto giorno è cominciato alle 17 con il canto dei Veda eseguito dal Gruppo Veda del Tamil Nadu. È seguito un discorso di Sri Bala Ramachandran, ex studente dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, che ha ricordato i preziosi giorni da lui trascorsi come studente di Bhagavan e ha narrato alcuni episodi per mettere in luce gli Insegnamenti di Bhagavan e la Sua Grandezza Divina. Dopo questo intervento, il gruppo di studenti Bal Vikas del Tamil Nadu ha presentato un’emozionante danza invocante le benedizioni di Bhagavan.

Danza d’invocazione eseguita dagli studenti Bal Vikas del Tamil Nadu.

L’ultima esibizione del programma è stata la commedia intitolata “Sai World Vision” (la Visione Mondiale di Sai). Messa in scena dai giovani del Tamil Nadu, la commedia Maggio 2014

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ha evidenziato, attraverso il racconto di un giornalista, come milioni di devoti Sai, in ogni parte del mondo, stiano determinando una trasformazione della società attraverso il loro servizio disinteressato nell’ambito

con toccanti canti che comprendevano “Ram Ram Ram Sri Ram Ram Ram”, “Bho Shambho Siva Shambho Swayambho” (il Signore Siva nato da Se Stesso), “Manasa Bhajare Prabhu Namam”. È seguita un’emozionante danza, accompagnata dal ritmo dei tamburi, eseguita dai giovani di un villaggio del Kerala. È seguita la proiezione di un filmato di un Discorso di Bhagavan, in occasione di

La commedia “La Visione Mondiale di Sai” dei giovani del Tamil Nadu.

dell’Organizzazione Sai in tutto il mondo, un’organizzazione di servizio unica e ineguagliabile istituita personalmente dall’Avatar del Kali Yuga, Bhagavan Baba.

La storia semplice, gli intensi dialoghi e il brillante filmato di supporto hanno reso la commedia realistica e suggestiva. Al termine, i partecipanti hanno ricevuto i complimenti. Sono seguiti i Bhajan conclusisi con “Subrahmanyam Subrahmanyam” eseguito dall’aurea voce di Bhagavan. I Bhajan di questi giorni, sia la mattina sia il pomeriggio, sono stati condotti dal Sundaram Bhajan Group, e i giovani del Tamil Nadu hanno anche eseguito il tradizionale canto dei Veda. Il programma di Vishu è cominciato il pomeriggio del 15 aprile con una presentazione di musica devozionale da parte del famoso cantante Sri T. Krishnan Namboodiri e il suo complesso. Cominciando il concerto con una preghiera al Signore Ganesh, il talentuoso cantante ha estasiato il pubblico 22

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L’emozionante danza dei giovani di un villaggio del Kerala.

Vishu, in cui Egli esorta tutti a santificare il tempo lavorando duramente e compiendo il proprio dovere, unoco modo per la felicità propria e della nazione in generale. Bhagavan termina il Discorso con il Bhajan “Prema Mudita Manase Kaho Rama Rama Ram”. Sono seguiti i Bhajan e la distribuzione del Prasadam. Nel frattempo, Sri Namboodiri e gli artisti che lo accompagnavano, come anche i giovani ballerini del villaggio, hanno ricevuto le felicitazioni. Il programma è terminato alle 19,10 con l’Arati.

Eterno Auriga


Effulgenza della Gloria Divina

M

Il Potere della Vibhuti

I SEDETTI SUL DIVANO E il ragazzo venne a sedersi su una sedia di fronte a me. Mi dava le spalle, ma subito notai che aveva due noduli delle dimensioni di una noce su entrambi i lati del collo. Dopo aver aperto la bustina della Vibhuti materializzata, gliene detti un po’ da mangiare e misi il resto su quei noduli. Poi posi le mani su di essi, pregando Swami di far fluire la Sua energia attraverso di me: “Per favore, Swami” – chiesi silenziosamente. “Se è la Tua Volontà, usami per guarire questo ragazzo.”

Le mie mani divennero caldissime e sorprendentemente, in pochi minuti, ebbi la netta sensazione che i noduli iniziassero a ridursi. Il ragazzo cominciava a stancarsi e dopo circa dieci minuti si alzò e andò a giocare con suo fratello. Diedi un fazzoletto alla madre, spiegandole che Swami vi aveva pulito la Mano dopo aver creato la Vibhuti. Su di esso ce n’era ancora molta. Suggerii di metterlo sotto il cuscino del figlio quando la sera andava a dormire.

La famiglia ci invitò a pranzo; così, quando io e la mia amica tornammo a casa sua erano le due del pomeriggio. Discutemmo e parlammo degli Insegnamenti di Baba fino alle cinque, quando squillò il telefono. La mia amica mi passò subito la cornetta,

dicendo: “È per te.” Era la mamma del ragazzo. La sua voce era del tutto cambiata. “Nooshin!” - ella disse. “Non ci crederai: entrambi i noduli sono completamente spariti e la febbre se ne è andata.”

La gioia in tutti noi era indescrivibile, ma dovevano essere prese delle misure pratiche. I genitori si organizzarono subito per i test di controllo. Il mio cuore mi disse che era avvenuta la guarigione. Il ragazzo si sentiva già molto meglio quando, la mattina, lo visitò il medico. Dieci giorni dopo, i risultati di tutti i controlli dimostrarono che il tumore era definitivamente scomparso. Seppi poi che la Vibhuti che Swami aveva materializzato era stata creata proprio per questo ragazzo speciale.

Poche settimane dopo, il ragazzo era a casa da solo con suo fratello maggiore, mentre i suoi genitori erano andati a una funzione. Ciò che successe quando andò in bagno è una storia incredibile. Lo sentii dire: “Swami è venuto da me in bagno, ha aperto la Mano e ho visto qualcosa muoversi. Poi mi ha detto: ‘Ti mostrerò le forme dei dieci Avatar.’ Ho visto tutto in piccolo nella Mano di Swami. Ho visto un leone, un pesce e una tartaruga.” Continuò a descrivere tutti gli Avatar. Poi disse: “Swami ha cosparso tutto il mio corpo di Vibhuti e mi ha detto: ‘Ti ho guarito.’ Poi ho fatto la doccia.” continua a pagina 25...

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I genitori sono simboli viventi di Dio NON SIATE MAI CAUSA DI SOFFERENZA PER VOSTRA MADRE

Incarnazioni dell’Amore Divino!

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LI ALBERI DANNO frutti, i fiumi portano l’acqua e le mucche producono il latte soltanto per il bene degli altri. Allo stesso modo, il corpo umano ha lo scopo di aiutare gli altri, ma, non riconoscendo questa verità, l’uomo lo usa per scopi egoistici e dimentica la ragione per cui ne è stato dotato. Da mane a sera, egli è totalmente immerso nella ricerca di vantaggi personali e non sa che cosa significhi altruismo. L’essere umano considera il mondo fenomenico come la sola realtà. La Madre Merita l’Onore più Elevato Il principio materno è molto sacro; dovunque guardiate, vedete le manifestazioni del principio femminile nella natura. La madre concepisce il bambino nel ventre

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e affronta ogni sofferenza per proteggerlo. Nel mondo, non c’è amore più grande di quello di una madre. Per questo, gli antichi tributarono alla madre l’onore più elevato e prescrissero: “Onora la madre come Dio”, e anche “Onora il padre come Dio.” La madre è il primo precettore per ognuno. È da lei che il bambino impara a dire le prime parole, a fare i primi passi e molte altre lezioni fondamentali di comportamento; quindi, ella si manifesta quale immagine riflessa della natura. L’espressione più elevata della forza di una donna si manifesta nel suo ruolo di madre. Ogni bambino che nasce le deve la propria esistenza, per cui ognuno dovrebbe esserle sommamente grato. Coltivate nel Cuore Solamente Pensieri di Dio Incarnazioni dell’Amore! Dovete

essere

pronti

Eterno Auriga


a fare persino il sacrificio supremo per manifestare gratitudine alla vostra mamma. Anche gli Avatar come Rama, Krishna e altri devono il Loro avvento alle madri. Tutti dovrebbero pregare per le sacre madri che allevano i figli. Nel mondo, possono esserci figli cattivi, ma non ci sono madri cattive. Oggi, la maggioranza delle madri lamenta il comportamento errato dei figli; nessun figlio, che sia causa di sofferenza per la madre, può fare qualcosa di buono. C’è un detto telugu che recita: “Nella casa in cui la madre piange non può esserci prosperità.” Oggi, abbiamo bisogno di figli che facciano contente le madri; da parte loro, esse devono insegnare ai figli a dire sempre la verità. Se la madre chiede al figlio: “Dove sei stato”, egli non deve mai mentire. Deve dire la verità e confessarle il proprio errore se ha fatto qualcosa di sbagliato. Oggi, ben pochi figli dicono la verità ai genitori; a che serve l’educazione

a quei figli? Essi dovrebbero riconoscere la supremazia dell’amore materno che è uguale all’Amore Divino. Onorate e amate la madre: questo è il significato della celebrazione del Giorno di Ishvaramma. I figli devono far contenti i genitori. Essi sono il simbolo vivente di Dio e hanno il dovere di formare i bambini come figli e figlie ideali della nazione. Gli studenti che hanno ottenuto la vicinanza di Sai devono acquisire sempre più saggezza spirituale. Liberatevi prima di tutto dei pensieri negativi, poi cercate di maturarne di positivi. Voi vivete nell’ashram di Swami: fin dove seguite il codice di condotta prescritto per la vita nell’ashram? Rimanervi solamente con il corpo e lasciare che la mente vagoli altrove non serve a niente. Dovete avere nel cuore solamente pensieri di Dio. - Estratto dai Discorsi di Bhagavan per il Giorno di Ishvaramma

...continua da pagina 23

Una settimana dopo quest’esperienza, Swami apparve in sogno al padre del ragazzo e gli disse: “Porta tuo figlio in India; voglio benedirlo.” Pochi mesi più tardi, padre e figlio erano a Prasanthi a godersi il Darshan da una posizione favorevole e Swami andò a benedire entrambi.

Attraverso esperienze come questa, Swami mostra il Suo potere e la Sua presenza nella nostra vita. Egli ci attira più vicino, trasformandoci e rendendo sacra la nostra vita. La mia amica, che mi ha fatto conoscere il ragazzo, è una cristiana dell’India, la famiglia del ragazzo è induista e io sono mussulmana. Dopo questo

evento, siamo tutti diventati molto intimi. La famiglia ha cominciato a partecipare a varie funzioni al Centro Sai di Vancouver, ha imparato i Bhajan e partecipato con entusiasmo a diversi progetti di Servizio. Ha anche deciso di fare con regolarità Paduka Puja (adorazione dei sandali del Signore) nella propria casa, che io spesso frequento. Insieme, abbiamo pregato ai Piedi di Loto di Sai Baba, il Dio dell’universo venuto in forma umana.

– Tratto da “Love and Suffering: My Road to Liberation” di Nooshin Mehrabani


Storia della copertina

SAI GEETA UNA DEVOTA IDEALE

F

U DURANTE UNA VISITA DI Swami a Mudumalai, una foresta vicino a Mysore, che Egli adottò una piccola elefantessa di dieci giorni, allorquando le guardie forestali Gli dissero: “Swami, sua madre è morta proprio ieri e non ha nessuno a questo mondo.” Sentendo ciò, il compassionevole Signore la mise nella sua auto e la portò con Sé. Avendo essa solo dieci giorni ed essendo alta poco più di mezzo metro, la fece entrare facilmente nella Sua auto.

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A Prasanthi Nilayam, in un primo momento essa rimase sotto un grande albero vicino alla stanza di Swami da dove Egli poteva sempre vederla dalla finestra. Swami la chiamò la Sua Sai Geeta e nominò due persone, Murali e Sathyanarayana, suoi custodi. Sia la mattina sia la sera trascorreva con lei del tempo e le dava da mangiare con le Sue Divine Mani. Sai Geeta Gli obbediva sempre e Gli correva incontro non appena percepiva la Sua Presenza, come un bambino corre dalla madre. In quei giorni, i devoti osservavano con grande gioia questo gioco tra Swami e il Suo caro animale. Quando il numero di devoti aumentò, Swami chiese a uno dei responsabili dell’Ashram di sistemarla in un capannone vicino al cancello del Gopuram. Anche se per lei questa era una comoda sistemazione, il recinto era rivolto a est, direzione dalla quale Sai Geeta non poteva vedere Swami durante il Darshan. Era una sofferenza che riusciva a malapena a sopportare. Così un giorno, infuriata, fece crollare tutta la struttura. Ovviamente, il responsabile non aveva eseguito l’ordine di Swami in modo corretto. Pertanto, Swami fece costruire una nuovo recinto rivolto a sud, da dove essa poteva sempre vederLo; questo, naturalmente, rese Sai Geeta felice e soddisfatta.

Per lei, infatti, era difficile sopportare la separazione dalla sua Divina Madre Sai. Il momento più straziante era quando, in estate, Swami partiva per Brindavan. Era uno spettacolo vedere come, a più riprese, essa Lo fermasse bloccandoLo con la proboscide e come Swami la supplicasse amorevolmente di lasciarLo andare. Una volta, quando Swami andò a Brindavan, diventò estremamente irrequieta; sradicò alberi e vagò per le strade barrendo disperata. Il povero custode (mahout) Eterno Auriga


Vasant fu colto dal panico quando essa smise di mangiare e telefonò a Swami per avere Sue istruzioni. Toccato dagli intensi sentimenti di Sai Geeta, Swami gli chiese di portarla a Whitefield. Quando arrivò, Swami l’accarezzò amorevolmente e le dette da mangiare. Solo dopo averla tranquillizzata in questo modo, Swami la rimandò a Puttaparthi. In un’altra occasione, essa arrivò a Whitefield a mezzanotte e fece un forte rumore alla porta di Swami, gettando nel panico il custode Ramabrahmam. Swami, sorridendo, calmò Ramabrahmam, aprì la porta e tranquillizzò Sai Geeta che era desiderosa del Suo Darshan. Swami si ritirò nella Sua stanza solo dopo aver preso accordi per il soggiorno dell’elefantessa a Brindavan. Fu Sai Geeta ad avere per prima Darshan, Sparshan e Sambhashan di Swami nei primi anni sessanta, quando Egli faceva il Darshan a Prasanthi Nilayam. Essa si fermava fuori dal cancello sul lato delle donne e aspettava impazientemente di avere la visione del suo caro Signore.

Swami prima andava verso di lei che si inginocchiava piegando le zampe, Lo salutava, alzava la proboscide e Gli metteva una ghirlanda. Swami poi le accarezzava amorevolmente le guance e le parlava delicatamente e dolcemente. Per i devoti, essere testimoni di questo sublime gioco di puro amore tra Swami e la Sua amata devota era uno spettacolo emozionante.

Sai Geeta ha soggiornato nell’edificio del Mandir dal 1962 al 1975. Quando cominciarono i preparativi per le celebrazioni del 50° Compleanno di Bhagavan, Sai Geeta fu temporaneamente sistemata in un ampio capannone nell’angolo sud-occidentale dell’Ashram. Più tardi, quando Swami inaugurò lo Sri Sathya Sai Gokulam, Sai Geeta fu spostata lì, dove visse con le mucche in un’atmosfera serena e tranquilla. Fu la prima volta che dovette stare in un luogo lontano da Swami, ma ciò non diminuì il suo amore e la sua devozione per Lui. Più tardi, quando nel Gokulam il numero delle vacche aumentò, Sai Geeta venne alloggiata in un grande capannone di fronte al Senior Boys Hostel. Nelle festività, come Sri Krishna Janmashtami, Dasara, il Compleanno di Swami ecc., guidava maestosamente la processione. Addobbata con ogni tipo di luccicanti ornamenti, assumeva un’aria regale e recitava perfettamente il suo ruolo adeguandosi alla solennità della circostanza.

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Quando, nel 2006, furono elaborati i progetti per la costruzione del Centro Internazionale Sri Sathya Sai per lo Sport, per Sai Geeta fu eretto una bellissima nuova struttura con raffinati intagli nei pressi dello Sri Sathya Sai Space Theatre (Planetario), che era destinato a diventare il suo Samadhi.

Una volta, su suggerimento di alcuni anziani che affermavano che Sai Geeta poteva desiderare un compagno, fu portata nella foresta; ma essa non mostrò tale desiderio. Aveva trasceso tutti gli istinti animali grazie alla sua devozione unidirezionale verso Swami. Essa, infatti, anelava a tornare a Puttaparthi e incontrare la sua Amata Madre Sai. Fu in questo frangente che Swami si recò improvvisamente nella foresta. La macchina di Swami era dall’altra parte del fiume e Sai Geeta sulla sponda opposta con il custode Sathyanarayana che l’aveva accompagnata nella foresta. Nel momento in cui egli gridò: “Swami è arrivato”, Sai Geeta si immerse in acqua, attraversò il fiume e si perse nella felicità quando incontrò Swami. Egli l’accarezzò e la coccolò come una madre premurosa e affettuosa. Poi, fu riportata indietro. Ammirando la sua devozione, Swami una volta disse: “Sai Geeta ha dato dimostrazione di una vita estremamente nobile. Pertanto, si dovrebbe condurre una vita di devozione unidirezionale come ha fatto lei.”

Il 18 maggio 2007, invece di andare, com’era Sua consuetudine, a Brindavan, l’onnisciente Bhagavan tornò a Prasanthi Nilayam direttamente da Kodaikanal. Poco dopo, il 22 maggio 2007, Sai Geeta morì serenamente. Fu uno spettacolo commovente quando Swami arrivò la mattina del 23 maggio e tenne la mano del custode Sri Pedda Reddy per consolarlo. Sai Geeta venne sepolta nella sua dimora splendidamente scolpita in presenza di Swami che vi rimase per quasi due ore e supervisionò le modalità della sepoltura con tutti gli onori. Il suo corpo fu adornato con gioielli, curcuma, kumkum e numerose ghirlande. Il tempo si fermò quando Swami le dette il Suo emozionante addio, chiudendo così il sipario sulla saga di puro amore tra il Signore e la Sua ardente devota che, nonostante la sua nascita come animale, ha raggiunto il più alto stato di devozione. – Tratto da Radio Sai Global Harmony. “La Gloriosa Vita di Sai Geeta”, di Madhuri D. Kara.


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MESSICO

AL 7 AL 9 FEBBRAIO 2014, SI È svolto a San Luis Potosì, in Messico, il Congresso LatinoAmericano dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai (SSIO), cui hanno partecipato 125 devoti Sathya Sai di 23 Paesi di America Latina, U.S.A., Spagna e India, assieme a 120 devoti provenienti dal Messico.

Parte dei partecipanti al Congresso LatinoAmericano.

L’evento è stato inaugurato dal dottor Narendranath Reddy, Presidente del Prasanthi Council, e da Gary Belz, Presidente della Fondazione Mondiale Sri Sathya Sai, con l’accensione simbolica della lampada. Oscar Morado, Presidente dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai del Messico, ha dato il benvenuto agli ospiti, e il dottor Reddy ha tenuto il discorso inaugurale. Il giorno successivo, si sono svolti dei lavori di gruppo sulla “Leadership Sai” e tenute mostre fotografiche sulle Eterno Auriga

attività dell’Organizzazione Sathya Sai in America Latina. Gary Belz e Dalton Amorim, Presidente della Zona 2B della SSIO, hanno parlato all’assemblea il secondo giorno e si sono svolti nove lavori di gruppo. Leonardo Gutter, Membro del Prasanthi Council, ha tenuto uno stimolante discorso conclusivo e l’evento è terminato con canti devozionali dei differenti Paesi dell’America Latina.

FILIPPINE

L’8 novembre 2013, un tifone di Categoria 5, chiamato Haiyan, ha causato una frana a Guiuan, una piccola città della provincia del Samar orientale nelle Filippine. La tempesta ha colpito circa 15 milioni di persone, causando circa 6000 morti. Nella città di Samar, il tetto di una casa, che apparteneva a un devoto di Sathya Sai, è stato spazzato via dalla tempesta e le pareti sono crollate. Solo l’altare, che aveva una fotografia di Bhagavan, è rimasto miracolosamente indenne dal passaggio della tempesta! L’Organizzazione Internazionale Sathya Sai delle Filippine è immediatamente entrata in azione. Il 16 novembre, i volontari Sathya Sai hanno caricato un container di 7 metri con merci e approvvigionamenti per le famiglie, comprendenti 351 pacchi contenenti cibo e altri generi, e lo hanno trasportato con una chiatta verso l’isola di Biliran, arrivando il 23 novembre. Il cibo e le merci sono stati distribuiti ai bisognosi dalla moglie di un membro del Congresso della provincia di Biliran. All’inizio di Maggio 2014

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dicembre 2013, dalla maggior parte delle aree distrutte dal tifone erano stati eliminati i detriti e ampiamente distribuiti gli approvvigionamenti del Governo, ma era rimasta la necessità di aiuti umanitari. La SSIO ha cominciato ad allestire campi medici e a offrire, con impegno a lungo termine, cibo, acqua e necessità primarie. Durante la prima settimana di gennaio 2014, i medici e i volontari Sathya Sai hanno visitato le zone gravemente danneggiate di Tacloban, Ormoc e Biliran per valutare le esigenze, contattare i funzionari locali e garantire un campo base locale per le operazioni future. All’inizio di febbraio 2014, i medici volontari Sathya Sai delle Filippine e di altri Paesi hanno condotto campi medici nella città di Ormoc e sull’isola di Biliran.

465 visitate a Calungpang e oltre 385 a Larrazbal. Sono stati distribuiti più di 400 kg di medicinali, comprendenti analgesici, antibiotici e antidiarroici. Sono stati anche offerti ai bisognosi integratori alimentari e latte in polvere. Nella locale area di Tacloban, i volontari Sathya Sai hanno giornalmente distribuito pasti di riso, vegetali e fagioli. Medici professionisti e altri, che sono interessati a servire nell’opera di soccorso della calamità nelle Filippine, sono invitati a visitare il sito web www. sathyasaihumanitarianrelief.org.

REGNO UNITO

Nel febbraio del 2014, le forti piogge e i temporali hanno causato inondazioni senza precedenti in molte aree nel sud del Regno Unito, con l’evacuazione di un gran numero di persone. I devoti Sathya Sai di tutto il Paese si sono radunati per donare coperte, piumoni, sacchi a pelo, bottiglie d’acqua, biscotti, noccioline, patatine, salviette per il corpo, disinfettanti, spazzole e altri beni essenziali, che sono stati raccolti nei Centri di Raccolta Sathya Sai di Londra e Leicester. L’Organizzazione

Assistenza medica alla popolazione colpita dal tifone nelle Filippine.

Il 10 e 11 febbraio, 760 persone hanno ricevuto servizi medici a Ormoc, a due ore di strada da Tacloban. Fra il 12 e il 14 febbraio, sono stati organizzati diversi campi medici sull’isola di Biliran: 310 persone sono state servite ad Atipolo, 30

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Materiali di soccorso per le vittime dell’inondazione nel Regno Unito. Eterno Auriga


Internazionale Sathya Sai del Regno Unito ha contribuito a coordinare la consegna dei materiali di soccorso alle contee più colpite del Somerset e Gloucestershire. Anche i bambini dei Centri Sathya Sai, praticando il principio del Tetto ai Desideri, hanno rinunciato ai loro dolciumi e alle patatine, donando il denaro così risparmiato per l’acquisto di beni di soccorso. A partire dal marzo del 2014, i volontari del Sai Relief Emergency (SERV) hanno effettuato tre grandi consegne nelle aree di Bridgwater e, a partire dal 17 febbraio 2014, nelle aree di Tewkesbury. Inoltre, il SERV, in attesa del defluire delle acque della piena, si è preparato a partecipare alla fase degli aiuti per la pulizia.

GRECIA

Il 1° febbraio 2014, un gruppo di 15 volontari Sathya Sai di Atene ha distribuito 35 pacchi di cibo e medicine a famiglie bisognose di Perama. Ha anche offerto legna da ardere a sei famiglie indigenti. Durante il medesimo fine settimana, un pediatra, volontario Sathya Sai, ha visitato 15 famiglie e esaminato 22 bambini. È stato anche distribuito cibo e vestiti a 16 famiglie. Il 15 febbraio, proseguendo una tradizione del passato, 16 devoti Sathya Sai e altri hanno offerto amorevole servizio ai bambini con disabilità mentali e fisiche del KAAPAA, il Centro di Voula per il Recupero e la Riabilitazione dei Bambini.

I devoti celebrano lo Sivarathri ad Atene, Grecia.

aggiornamenti sulla costruzione e sul restauro di case, donazioni di sangue, attività devozionali, spirituali e dei Giovani, nonché sui più recenti siti web dell’Organizzazione Sathya Sai del Paese.

INDONESIA

Il pomeriggio del 13 febbraio 2014, il Monte Kelud, un vulcano attivo a Giava Est, in Indonesia, ha eruttato violentemente, espellendo pietre, ghiaia e sabbia. La cenere vulcanica ha raggiunto distanze di oltre 200 km, causando la chiusura di parecchi aeroporti regionali e costringendo decine di migliaia di persone all’evacuazione in zone più sicure.

Il 28 febbraio, circa 55 devoti Sathya Sai hanno partecipato alle celebrazioni di Mahasivarathri al Centro Sathya Sai Patission ad Atene. In questa fausta occasione, sono state fatte brevi presentazioni e forniti Eterno Auriga

Beneficiari a cui è stato fornito materiale di soccorso a Giava Est. Maggio 2014

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I devoti Sathya Sai di Surabaya, Giava, hanno effettuato una rapida ricognizione delle zone colpite e cominciato a fornire aiuto alle vittime di Batu, che si trova a circa 20 km da Malang. Il 21 febbraio, una squadra di nove volontari Sathya Sai ha distribuito riso, zucchero, olio, latte, tè, caffè, biscotti, pasta precotta e acqua a circa 1500 persone. Inoltre, ha distribuito coperte, vestiti, indumenti intimi, pannolini usa e getta e farmaci.

OMAN A partire dal 2011, il Gruppo Serve And Inspire (SAI) ha organizzato 36 workshop sui Valori Umani per varie scuole dell’Oman.

Il lavoro di gruppo nella formazione sui Valori Umani in Oman.

Tali lavori di gruppo sono stati autorizzati dal Ministero dell’Istruzione e, nel settembre del 2011, il dottor Madiha Al Shaibaniya, Ministro dell’Istruzione dell’Oman, ne inaugurò la serie iniziale. Fra il 7 dicembre 2013 e il 3 gennaio 2014, nelle scuole delle città di Nizwa, Salalah e Sur, dieci volontari Sathya Sai hanno condotto quattro workshop sul tema “Integrazione 32

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dei Valori Umani nell’Insegnamento”, cui hanno partecipato oltre 185 insegnanti provenienti da tali scuole. Il “The Times of Oman” ha pubblicato un articolo su questi workshop. – Organizzazione Internazionale Sathya Sai

INDIA Gujarat – Il 31 marzo 1967, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, durante il Suo viaggio da Mumbai a Vadodara, si fermò per due ore in una scuola di Waghaldhara, distretto di Valsad. Per commemorare l’evento, l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Gujarat ha costruito, proprio in quel luogo, lo Sri Sathya Sai Tirth, che è stato donato dal Waghaldhara Kelavni Mandal. Per contrassegnare questo giorno, l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Gujarat organizza ogni anno una festa annuale, che quest’anno si è svolta il 30 marzo. Il programma è cominciato alle 9 con l’accensione della lampada da parte dell’Ospite d’Onore Sri Kamlesh Yagnik, Presidente della Camera di Commercio del Gujarat del Sud. Il Presidente dello Stato, Sri Manohar Trikannad, Sri Aman Jhaveri, studente del dottorato di ricerca dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sathya Sai, l’Ospite d’Onore Sri Kamlesh Yagnik e Sri I.J. Desai, Presidente del Waghaldhara Kelavni Mandal, hanno quindi parlato all’assemblea e sottolineato la sacralità e l’importanza di questo importante giorno. In tale occasione, a 50 studenti provenienti dal S.P.B. Adijati Hostel sono state donate magliette, stoffa per le divise e l’incarico di confezionarle. Questo è ciò che Swami donò agli studenti quando giunse lì nel Eterno Auriga


1967. Hanno partecipato a questa festa circa 1000 persone provenienti da tutto il Gujarat. Karnataka – Il 19 e 20 aprile 2014, presso le Istituzioni Educative Sathya Sai Baba di Jayalakshmi Puram, Mysore, si è svolto il Convegno a livello statale degli Insegnanti Bal Vikas Sri Sathya Sai sul tema “Dal Bal Vikas al Loka Vikas: la Via Sai”. Il dottor Gururaj Karajagi, Coordinatore dell’Accademia dell’Insegnamento Creativo di Bangalore ha tenuto il discorso principale su “L’Istruzione è per la Vita”. Hanno partecipato al Convegno oltre 500 insegnanti Bal Vikas e un ampio numero di personalità comprendenti Sri K. Ananda, Direttore della Scuola d’Istruzione Primaria del Dipartimento della Pubblica Istruzione del Karnataka e Sri U. Selvam, Vicepresidente della TVS Motor Company Ltd. di Hosur. Nella Scuola Sri Sathya Sai di Alike, è stato condotto un Corso Estivo sulla Cultura e la Spiritualità Indiane per gli alunni delle Scuole Sri Sathya Sai del Karnataka, cui hanno partecipato oltre 300 studenti. Madhya Pradesh e Chhattisgarh – Il 22 e 23 marzo 2014, l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Madhya Pradesh e del Chhattisgarh ha organizzato a Hoshangabad, città situata sulle rive del sacro fiume Narmada, un Campo di Formazione della durata di due giorni sulla Gestione delle Calamità Naturali, cui hanno partecipato 27 giovani provenienti dagli Stati del Madhya Pradesh e del Chhattisgarh e 9 dallo Stato del Rajasthan. La formazione è stata impartita da una squadra di cinque istruttori del Tamil Nadu, Eterno Auriga

capeggiati dal Coordinatore Panindiano della Gestione delle Calamità Naturali, Sri Thyagarajan Sitaraman. Sono state dimostrate tecniche di salvataggio dall’acqua e dal fuoco e fornita formazione

Formazione sulla gestione della calamità.

di primo soccorso. Sono state anche insegnate ai tirocinanti le operazioni di soccorso relative a inondazioni, terremoti e frane. Maharashtra e Goa - Una violenta grandinata ha danneggiato le coltivazioni e influenzato la vita della gente in molti distretti del Maharashtra. I volontari Seva Dal, dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Maharashtra e Goa, si sono attivati e hanno distribuito circa 3500 Amruta Kalasam (provviste di cibo) alle famiglie colpite nei distretti di Washim, Buldhana, Nashik, Kopergaon, Ahmednagar, Aurangabad, Jalgaon e Dhule. Alle persone che avevano perso la copertura sopra le loro case sono state distribuite lamiere per il tetto, in particolare ai lavoratori migranti e a quelli che non erano stati raggiunti dal programma di governo. Inoltre, i membri del Seva Dal hanno aiutato una famiglia che aveva progettato un matrimonio in casa, ma perso tutti i viveri, fornendo subito loro i materiali necessari. Maggio 2014

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Gli studenti dovrebbero redimere la nazione Sri Sathya Sai Aradhana Mahotsava: tributo musicale di Sri A.S. Ram e del suo gruppo di musicisti.

Ugadi: canti devozionali e Bhajan di Sri O.S. Arun.

Oggi, solo la grazia del Divino può salvare il Paese dalla confusione e dal disordine in cui è piombato. In futuro, la pace e il progresso dipenderanno dalle capacità e dagli sforzi degli studenti. Quando un Paese, noto da millenni per la sua grandezza spirituale, è sopraffatto dalla corruzione, dalla violenza e dall’ingiustizia, è compito degli studenti riscattare la nazione attraverso la pratica della verità, della giustizia, dell’amore e della tolleranza, e garantire la pace e la sicurezza nel Paese. Oggi, è necessario che ci siano migliaia di questi studenti. – Baba

Vishu: presentazione di musica devozionale di Sri T. Krishnan Namboodiri e del suo gruppo.

Edizione Italiana del Sanathana Sarathi


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