Eterno Auriga - Gennaio 2016

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GENNAIO 2016



Eterno Auriga

Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità VERITÀ

Gennaio

RETTITUDINE

2016

© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia

PACE

AMORE

NON VIOLENZA

“Ci sono molti vasi pieni d’acqua. C’è solo una luna, ma essa si riflette in tutti loro. I corpi sono come i vasi, la mente è come l’acqua. In essa vi è il riflesso dell’Atma Tattwa (il Principio Atmico). C’è un solo sole che provoca attività nel mondo intero. Non c’è un sole separato per l’America o per l’India. Analogamente, c’è un solo Atma che è presente in tutti.” SOMMARIO 4 11 14 16 19 21 25 28

Comprendete l’Unicità del Principio Atmico Discorso di Bhagavan del 28 aprile 1997 Santo e Felice Natale a Prasanthi Nilayam Cronaca La Beatitudine Atmica Costituisce la Vera Libertà Dai nostri Archivi Il Mio Viaggio Verso Sai C. Prusty Il Darshan sulla Via per Badrinath Effulgenza della Gloria Divina Il Supremo Piano Divino Forum degli Ex Alunni Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca Notizie dai Centri Sai

“Sanathana Sarathi” augura ai devoti un sacro e prospero Nuovo Anno Siti Web Ufficiali di Prasanthi Nilayam Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Settore Pubblicazioni: www.srisathyasaipublications.com Fotografie Online Bhagavan: www.saireflections.org Prasanthi Nilayam Cronache dal Sito Web: www.theprasanthireporter.org Sri Sathya Sai Central Trust: www.srisathyasai.org.in Radio Sai Global Harmony: www.radiosai.org Sri Sathya Sai Easwaramma Women’s Welfare Trust: www.ewwt.org.in Ala Bal Vikas dell’Organizzazione Sri Sathya Sai, India: www.sssbalvikas.org Per Rinnovi / Nuovi Abbonamenti / Edizioni Elettroniche, vi invitiamo a visitare il nostro sito @ www.sanathanasarathi.org


P A R O L A D E L L’ A V A T A R

COMPRENDETE L’UNICITÀ DEL PRINCIPIO ATMICO “Se abbandonate l’ego, diventate cari a tutti. Se sconfiggete l’ira, vi liberate delle preoccupazioni. Acquisite prosperità quando controllate i desideri. Raggiungete la felicità solamente quando sconfiggete l’avidità.” (Verso Sanscrito) F AT E O G N I C O S A C O N S E N T I M E N T I D I V I N I

Incarnazioni dell’Amore Divino!

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’UOMO CHE HA EGO NON PUÒ avere l’amore di nessuno. L’ego è molto dannoso. L’uomo egoista perde l’amore persino della moglie e dei figli. Qual è lo scopo di generare l’ego in questo grande mondo di innumerevoli esseri? Abbandonate l’ego e l’ira Se osservate la mappa del mondo, il vostro P a e s e , l’India, appare piccolo e, al suo interno, lo stato del Tamil Nadu è molto più piccolo. Nello Stato del Tamil

Nadu, Kodaikanal è un luogo piccolissimo. La vostra casa a Kodaikanal è davvero minuscola e voi siete solamente uno tra tutti in casa. Avere ego costituisce ignoranza: “Un solo Atma alberga in tutti gli esseri.” Se indagate da un altro punto di vista, comprenderete che il mondo intero è in voi. Un’opportunità per esibire l’ego si presenta solamente quando c’è un’altra persona. “La Verità è una, ma i saggi Le si riferiscono con molti nomi.” Quando comprendete che tutti sono uno e voi non siete che uno dell’enorme n u m e r o di esseri, come può


maturare l’ego? Il vostro ego è dovuto alla posizione, all’istruzione, alla ricchezza o alle proprietà? Moltissimi sono in una situazione migliore della vostra sotto molti aspetti. Comunque lo consideriate, l’ego è il risultato dell’illusione e dell’ignoranza; quando lo abbandonerete, il mondo intero vi amerà. Pertanto, se volete essere amati da tutti, dovete rinunciare all’ego. Finché provate ira, non potete affatto essere felici; sarete felici e beati solamente quando vi libererete dell’ira che è un grande nemico dell’essere umano. “Chi è preda dell’ira non avrà successo in alcuno dei suoi sforzi, commetterà dei peccati e sarà ridicolizzato da tutti; la sua gente stessa lo abbandonerà, e perderà tutta la ricchezza e il rispetto. La sua ira lo rovinerà completamente.” Avere ira dentro di voi vi impedisce di sperimentare la felicità e la beatitudine. Come si può dormire tranquillamente se un serpente sta strisciando per la casa? Come potete essere in pace se la collera permea tutto il vostro essere? Un attacco d’ira consuma l’energia acquisita in tre mesi, inquina e riscalda il sangue che impiega poi tre mesi per tornare allo stato normale. L’ira rende l’essere umano debole fisicamente e mentalmente: quindi non datele spazio. Il fatto che sia stata sottomessa è un’indicazione della direzione giusta della vostra sadhana. Limitate i desideri e abbandonate l’avidità Fintantoché ci sono i desideri non si può essere davvero ricchi o prosperi; ai desideri bisogna mettere un limite. Chi è l’uomo più ricco? Colui che si accontenta lo è. Chi è l’uomo più povero? Chi ha molti desideri è il più povero. Naturalmente si devono avere alcuni desideri al fine di ottenere certe cose buone nella vita. Il Paese deve affrontare ogni tipo di problemi a causa dei desideri Eterno Auriga

Impegnatevi in azioni sacre per far sì che la vita umana sia soddisfacente. La devozione non consiste solamente nel cantare i bhajan. Essi sono necessari, ma fino a un certo punto. Dovete fondervi in Dio; Io e voi dobbiamo diventare uno. Non c’è assolutamente alcuna seconda entità. illimitati della gente. I desideri sono come il fuoco in una foresta: più si espande, più acquista vigore. Che tipo di desideri si dovrebbe avere? Si dovrebbe desiderare la pace della mente, una buona salute e la conoscenza del Principio Infinito. I padri di famiglia dovrebbero avere i desideri adatti al loro stadio di vita; la Dea della ricchezza, Lakshmi, entrerebbe allora nella loro casa. Il grande devoto Ramdas cantava: “Non chiedere, o mente, non chiedere; più chiedi, più sarai ignorata. Dio ti concederà certamente ciò che meriti senza che tu chieda. Non esaudì Egli il desiderio di Sabari che non chiese mai? Non redense forse Jatayu che non chiese mai e sacrificò la vita per la Sua causa?” Dio dà senza che chiediate. Né Sabari né Jatayu chiesero alcunché a Rama, ma Egli concesse loro lo stato supremo della salvezza. Un essere umano avido non ha gioia, mentre può sperimentarne di ogni tipo se sconfigge l’avidità. Una persona meschina può avere tutto nella vita, ma non può ricavare alcuna gioia da ciò che possiede. Ecco una storiella: una volta c’erano due fratelli che vivevano insieme. Uno era un grande avaro e l’altro lo era ancor di più. Erano così avari che non godevano di alcunché di ciò che avevano. Un giorno December Gennaio 2016 2015

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ricevettero la notizia della morte di un loro parente stretto in un villaggio vicino, per cui il più anziano si sentì obbligato ad andare là. Preferì andare a piedi piuttosto che spendere i soldi del biglietto del torpedone. Si alzò presto, accese la lampada a olio per prepararsi e si incamminò. Appena il fratello più giovane vide la lampada accesa, la spense affinché non consumasse l’olio; brancolando al buio, fu punto da uno scorpione e si contorse dal dolore. Mezzora più tardi qualcuno bussò. Nel vedere il fratello sulla porta, l’avaro più giovane gli chiese: “Fratello, perché sei tornato indietro?” Al che, l’altro rispose: “Son tornato per chiederti se avevi spento la lampada.” “Che cos’hai fatto, fratello? Le suole dei tuoi sandali si saranno consumate nell’andare e venire”, disse il più giovane esprimendo la sua preoccupazione, ma l’altro replicò: “Pensi che io non abbia un po’ di intelligenza? Ho tenuto i sandali sotto il braccio per quel tratto di strada.” A causa dell’avidità e dell’avarizia eccessive, essi non potevano sperimentare pace e felicità nella vita. Riconoscete l’importanza della pratica Il sacrificio è molto importante nella vita dell’essere umano. Non v’è pregio più elevato della capacità di sacrificio. “L’immortalità non si raggiunge con l’azione, con la progenie o con la ricchezza; si ottiene solamente con il sacrificio.” Si può vivere senza molte cose, ma non senza respiro. Se inalate dovete anche esalare. Se, dopo aver mangiato, non evacuate, vi ammalate. Il sangue deve circolare continuamente o genererà dei trombi. Il sangue e il denaro devono continuare a circolare. L’acqua stagnante finisce per essere infestata dai vermi. Il denaro deve essere utilizzato correttamente; 6

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se lo si accumula senza spenderlo, è come seppellirlo. L’uomo deve abbandonare l’ego, vincere l’ira, limitare i desideri e liberarsi dell’avidità; questi quattro fattori sono molto importanti, specialmente per gli aspiranti spirituali. La ripetizione del Nome di Dio e le austerità, da sole, non costituiscono una disciplina spirituale; senza la trasformazione mentale sono inutili. “La mente è l’artefice della schiavitù e della liberazione dell’uomo.” Che cos’è una buona azione? Un’azione guidata dalla discriminazione tra l’eterno e l’effimero è un’azione buona. Tutti i poteri sono connaturati nell’uomo: nei suoi occhi c’è il potere della luce, ha un corpo simile a un generatore elettrico che contiene una batteria, è dotato di un grande potere magnetico, eppure non è capace di riconoscere questi poteri. Se lo facesse riconoscerebbe se stesso. Chi conosce se stesso raggiunge la beatitudine. Voi chiedete agli altri: “Chi è lei? Da dove viene?” Cercate piuttosto di sapere chi siete voi e da dove venite. Voi pensate di essere un medico, un uomo d’affari o un professore, ma questa non è la verità; è la professione, non la vostra realtà. Voi dite: “Io sono un indiano”, ma quella è la nazionalità, non la realtà. Tutti questi epiteti si riferiscono alle cose esteriori appartenenti al mondo. Se qualcuno vi chiede: “Chi è lei?” dovreste rispondere: “Io sono l’Atma.” L’individuo legge ogni tipo di testo sacro per conoscersi e interagisce con persone nobili: a che cosa serve? Non c’è progresso spirituale. Se recitate tutti i 700 versi della Gita ottenete soltanto una raucedine; potete leggere il Ramayana e la Bhagavad Gita, ma non ne ricaverete niente se non praticate. Dovete mettere in pratica almeno un po’ di ciò che leggete e udite. “L’oscurità che c’è nel mondo sarà Eterno Auriga


scacciata dal messaggio della luce? Può la malattia esser guarita dal semplice ascolto dell’efficacia della medicina? Può il povero riscattarsi dalla povertà con il mero ascolto dei princìpi dell’economia? Può la fame essere saziata dal solo ripetere i nomi di vari piatti prelibati? No. Voi potete raggiungere la beatitudine solamente mettendo in pratica la vostra conoscenza.” Ascoltando soltanto non otterrete niente. Può il cassiere della banca usare il denaro per i suoi scopi? Tutti i poteri sono disponibili in noi stessi, ma noi non siamo capaci di usarli. Voi dite “mio, mio”. Chi siete voi? Conoscerete ciò che è vostro quando conoscerete voi stessi. Prima di tutto scoprite chi siete: questo è l’insegnamento di tutte le anime nobili.

Aprite il cuore e chiudete la bocca Voi dite “il mio corpo, la mia mente, il mio intelletto, la mia citta (sostanza mentale)”. Allora, chi siete? Questi sono i vostri strumenti e voi ne siete i padroni; se mancate Eterno Auriga

di riconoscere di esserne padroni e scegliete di essere i loro schiavi, non raggiungerete mai la meta. Diventate padroni e otterrete qualunque cosa. Riconoscere questi come vostri strumenti è tutto ciò che si chiama disciplina spirituale (sadhana). Mantenete il corpo e tutti questi strumenti in buone condizioni con il cibo e gli indumenti adatti. Aprite il cuore e chiudete la bocca. Oggi, noi apriamo la bocca e chiudiamo i nostri cuori; sprechiamo il tempo parlando troppo e tutto questo non serve a niente. Il cuore è molto prezioso; quindi apritene i cancelli: ciò non richiede alcuna pratica spirituale. “Il corpo è il tempio e Dio vi risiede.” Riconoscete che il corpo è il tempio di Dio, che Dio risiede nel vostro cuore. Voi vedete qui molte lampadine accese: che cos’è che le fa risplendere? È la corrente elettrica o il cavo? Se indagate, scoprirete che tutti sono importanti. Considerate la Verità come la corrente, la Pace come la lampadina, la Rettitudine come il cavo e l’Amore come la luce che si effonde: se volete la luce dell’Amore, dovete avere la lampadina della Pace, il cavo della Rettitudine e la corrente della Verità. Così, tutti diventano uno.

Acquisite questa consapevolezza. Molte persone, con il pretesto della devozione, trascurano di prendersi cura del corpo, ma questo non è corretto; quando il corpo diventa debole, anche la mente lo diventa. Tenete il corpo, la mente, l’intelletto e la sostanza mentale in buone condizioni per Gennaio 2016

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aver successo nella disciplina spirituale. Ecco un esempio: nella camera da letto, voi avete il letto, il cuscino, il ventilatore al soffitto e il condizionatore d’aria; a che cosa servono se non riuscite a dormire? A che serve avere una mente, un intelletto e citta se non sapete ottenere la pace? Per che cosa ve li ha dati Dio? Ve li ha dati affinché raggiungiate la pace. Quando comprenderete di essere l’Atma, saprete chi siete. Le persone pensano che la mente e l’intelletto siano i centri di controllo, ma il vero controllore è il cuore. Se si guarda all’esterno, non si trova la pace (peace); fuori ci sono solamente dei pezzi (pieces). L’essere umano ha fatto molti progressi fisicamente e materialmente, ma nei campi spirituale e morale è in discesa. Perché? L’egoismo è la causa fondamentale di tutto questo. C’è egoismo in qualunque cosa diciamo e in tutto ciò che facciamo; oggi, l’uomo è diventato schiavo dell’egoismo. Egli dovrebbe abbandonarlo e mettersi in contatto con Dio. La percezione, la vicinanza, l’identità e la fusione sono i quattro stadi della sadhana; l’eguaglianza, l’amore, l’unità e la fratellanza sono essenziali per raggiungerli. Come si può acquisire lo spirito di unità con l’atteggiamento di vedere differenze in ogni dove? La beatitudine si ottiene realizzando l’unicità del Principio Atmico. L’essere umano è depositario di tutti i poteri Gli stessi cinque elementi fondamentali sono presenti in tutti i corpi, non c’è un sesto elemento. Dal non dualismo qualificato, noi dobbiamo procedere verso il non dualismo; questa è una prospettiva feconda. Nomi e forme possono essere differenti, ma i cinque elementi sono gli stessi in tutti, non c’è differenza alcuna. “Il saluto reverenziale che fate a chiunque raggiunge Dio.” 8

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“La critica che fate a chiunque raggiunge Dio.” Secondo il Vedanta, ogni azione ha una conseguenza. Non c’è azione priva di un risultato buono o cattivo; esso può arrivare immediatamente, dopo molti giorni o mesi o vite. Se, ad esempio, state affettando un frutto e vi tagliate un dito, il sanguinamento inizia subito, per cui il risultato lo avete immediatamente. Un seme che mettete sotto terra impiega quattro o cinque giorni a germogliare, cinque o sei anni a diventare un albero, altri tre anni a dar frutto e ancora qualche giorno passa prima che il frutto maturi. Voi mangiate al mattino, ma ci vogliono alcune ore per digerire. Ogni azione ha una conseguenza anche se non sappiamo quando e dove si manifesterà. La conseguenza dell’azione è inevitabile. Che azioni dovremmo quindi fare? Dovremmo agire con sentimenti divini: allora otterremmo la Beatitudine Divina. Le azioni relative al mondo, fatte con sentimenti legati al mondo, porteranno a risultati non permanenti. 
Adi Sankara disse che l’essere umano non dovrebbe dimenticare Dio e dovrebbe scartare le cose temporali; esse procurano soltanto una soddisfazione temporanea, mentre i sentimenti, i pensieri e le azioni divini portano la beatitudine imperitura. Un uomo giovane può esultare per la sua bellezza e potenza muscolare, ma quanto durerà tutto questo? Il fulmine produce un lampo di luce brillante, ma questa è seguita subito dall’oscurità. Pertanto Adi Sankara ammonì l’uomo: “Non essere orgoglioso della ricchezza, della progenie e della gioventù: il passare del tempo può distruggerle in un momento.” Ogni cosa ha una reazione, un riflesso e una risonanza. Se dite Om rivolti verso l’interno di un salone ne sentite subito l’eco. – Baba Eterno Auriga


L’aria compressa in un armonium produce suoni vari “do, re, mi ecc.”, ma la loro radice è un suono unico, la Om. Ogni suono origina dalla Om. In tutti c’è il Principio Divino. Nella Bhagavad Gita, il Signore Krishna dice: “ConosciMi come seme di tutti gli esseri viventi.” Se piantate un seme di mango otterrete un albero di mango. Ogni albero ha molti rami, ogni ramo ha molti frutti e lo stesso tipo di seme è in ogni frutto. Da dove viene il seme? “L’eterno Atma che dimora in tutti gli esseri è una parte del Mio essere.” Dio è il Seme Unico, l’universo è l’albero, le nazioni sono i rami e i ramoscelli, tutti gli esseri sono i frutti; Dio è presente come Atma nella forma di seme. C’è un solo Principio Atmico ed è presente in ogni essere; senza sapere questo, noi scegliamo di odiare gli altri. Se riconosceremo la verità dell’unicità, non nutriremo alcun sentimento di odio verso gli altri. In noi ci sono molti poteri come quello magnetico, l’elettrico, quello del fuoco, il potere del laser ecc.; il corpo è come un generatore, gli occhi sono le lampadine, le orecchie gli altoparlanti, il cuore è l’interruttore principale e la mente è il cavo. Se disinserite l’interruttore principale, tutto si spegne: quindi tenetelo sempre inserito. In modo simile, considerate Dio il Residente, come il respiro vitale. Non c’è bisogno di andar cercando la Verità, la Rettitudine e la Pace in alcun luogo. Voi vedete qui molte lampadine accese: che cos’è che le fa risplendere? È la corrente elettrica o il cavo? Se indagate, scoprirete che tutti sono importanti. Considerate la Verità come la corrente, la Pace come la lampadina, la Rettitudine come il cavo e l’Amore come la luce che si effonde: se volete la luce dell’Amore, dovete avere la lampadina della Pace, il cavo della Rettitudine e la corrente della Verità. Così, tutti diventano uno. Eterno Auriga

“Un solo Atma alberga in tutti gli esseri.” Il Vedanta insegna molti metodi facili per giungere alla redenzione dell’essere umano, ma le persone non se ne interessano perché non lo capiscono. Se siete interessati, farete dei progressi spirituali. Se vi interessa, una scintilla potete farla diventare una fiamma. Ma, se al contrario, non vi interessa affatto, la scintilla si spegnerà già dopo i primi istanti. Incarnazioni dell’Amore Divino! Nutrite un sincero interesse; fate qualunque cosa in qualsiasi campo con interesse. Agite con interesse tanto in campo morale quanto spirituale o terreno: solamente così otterrete la ricompensa. Senza interesse, non si può ottenere niente. L’interesse più grande dovreste averlo per gli argomenti relativi a Dio. Riconoscete la relazione intima tra il corpo e Dio; il corpo è un arto della società, la società è un arto della Natura e la Natura è un arto di Dio. Chi è la fonte? Dio è la fonte; Dio è la base del Principio di Unità. Tutti gli organi devono lavorare in unità. Supponete che gli occhi vedano un frutto su di un albero e la mente lo desideri: esso non cade da solo: le gambe devono camminare in quella direzione, la mano e le dita devono coglierlo. Neppure allora il desiderio è soddisfatto: il frutto va messo in bocca, masticato e gustato, dopodiché lo stomaco deve digerirlo e deve inviarne l’essenza a tutte le membra. Si ottiene il risultato corretto solamente quando tutti gli organi fanno il loro lavoro onestamente. Ogni organo ha il proprio dovere particolare e tutti sono importanti: se uno solo di essi è debole, noi diventiamo infelici. Avendoci Dio donato una vita così piacevole, noi dobbiamo usarla per giungere al compimento. Ogni lavoro è il lavoro di Dio I devoti veri esprimono gratitudine a Dio dicendo: Gennaio 2016

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“O Signore! Ti offro il cuore che mi hai dato; che altro ho da offrire ai Tuoi Piedi di Loto come adorazione? Ti prego di accettarlo con i miei umili reverenti omaggi.” Questo è affidamento totale, sacrificio, devozione e compimento veri. Non c’è niente di più elevato e prezioso di questo. I diamanti e i gioielli d’oro sono considerati preziosi: chi ha dato loro valore? Solamente l’uomo, ma egli è molto più prezioso di tutte le ricchezze del mondo. In un contesto in cui il suo valore va diminuendo, come può egli recuperarlo? Deve ridurre i desideri al fine di aumentare il proprio valore. Dio e il mondo possono essere paragonati a un’altalena: se vi avvicinate a Dio, il mondo si allontana, se vi avvicinate al mondo, Dio si allontana. Dovete usare il potere di discriminazione e avvicinarvi a Dio al fine di portare a manifestazione tutto il vostro potere e valore. La Bhagavad Gita, il Ramayana, il Mahabharata, la Bibbia, il Corano sono soltanto dei cartelli indicatori: mostrano la Divina Meta. Pur usandoli, dovete comunque percorrere la strada da voi. Continuare a ripetere: “Kodaikanal, Kodaikanal” non serve a niente; per arrivarci dovete viaggiare. Dire: “Chapathi di patate, chapathi di patate” dieci volte non ottiene alcun risultato se non lo prendete in mano e lo mangiate. Fate contemplazione e pratica per ottenere la beatitudine. Non è il semplice parlare che conta: ciò che importa è l’azione. Oggi, le persone insegnano e basta, e non mettono in pratica ciò che comunicano. Noi leggiamo il Ramayana, ma quanti seguono le ingiunzioni del proprio padre? Molto pochi. Il Signore Krishna dice nella Bhagavad Gita: “Coloro che pensano a Me in tutte le circostanze Mi raggiungeranno certamente”, ma voi pensate a Dio solamente quando siete in difficoltà; questa è una devozione 10

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a mezzo servizio. Con una devozione a mezzo servizio, otterrete solamente una mezza soddisfazione. Dovete pensare a Dio sempre e in ogni situazione. “In ogni luogo, in ogni momento e in ogni circostanza pensate a Dio.” Considerate i lavori di casa come lavoro di Dio, i vostri affari come lavoro di Dio. Ogni lavoro è il lavoro di Dio. È una via molto semplice; Dio non vi chiede alcuna austerità. Oggi le persone vivono nell’oscurità rendendo le loro vite miserevoli. Impegnatevi in azioni sacre per far sì che la vita umana sia soddisfacente. La devozione non consiste solamente nel cantare i bhajan. Essi sono necessari, ma fino a un certo punto. Dovete fondervi in Dio; Io e voi dobbiamo diventare uno. Non c’è assolutamente alcuna seconda entità. “Dio è uno senza un secondo.” Ci sono molti recipienti pieni d’acqua e c’è una sola luna che si riflette in tutti; i corpi sono come recipienti, la mente è l’acqua e in essa c’è il riflesso del Principio Atmico. C’è un sole unico che causa l’attività in tutto il mondo; non c’è un sole per l’America o per l’India. Allo stesso modo, c’è un unico Atma che è presente in tutti. Comprendete questo segreto, comprendete correttamente questo Principio Divino. (Bhagavan ha concluso il Discorso con il bhajan: “Bhavabhaya Harana Vandita Charana…”). - Discorso di Bhagavan nel Sai Sruthi a Kodaikanal il 28 aprile 1997

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S A N T O E F E L I C E N ATA L E A P RA S A N T H I N I L AYA M

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UREZZA, DEVOZIONE E GIOIA canti colmando l’intero ambiente di fervore hanno contrassegnato la celebrazione devozionale e di vero spirito natalizio, e del Natale a Prasanthi Nilayam, dove hanno terminato con il canto composto da sono giunti circa 1500 devoti provenienti da Bhagavan Stesso “Love is My Form, Truth is 50 Paesi, per celebrarlo nel sacro ambiente My Breath, Bliss is My Food”. La mattina del in unità e amore. Il tema delle celebrazioni santo Natale è stata resa più santa quando di quest’anno era “Io e Mio Padre Siamo i devoti d’oltremare hanno cantato, nel Sai Uno”. L’intera cittadina di Prasanthi Nilayam Kulwant Hall, la Gloria del Signore Gesù e aveva un aspetto festoso con le tradizionali di Bhagavan Baba dalle 6,15 alle 7. decorazioni di Natale fra le quali alberi di Natale, stelle, striscioni e fiori. Nel Sai Kulwant Hall, luogo delle celebrazioni, le decorazioni avevano un incantevole aspetto con magnifici drappi e giganteschi ritratti illuminati di Gesù Cristo. La vivace illuminazione notturna dello Yajur Mandir, dimora di Bhagavan, e degli altri edifici era uno spettacolo di grande attrazione per i devoti. Il 24 dicembre, la prima presentazione di Natale è stata una toccante offerta di Canti di Natale nel Sai Kulwant Hall il 25 dicembre. musica devozionale comprendente canti di Natale e devozionali eseguiti dal Coro Con il cuore colmo di profonda devozione, Internazionale di Natale composto da oltre i devoti hanno quindi eseguito dieci canti 470 uomini e donne, cantanti e musicisti di natalizi fra cui “Our Father who Art in circa 50 Paesi. Heaven”, “Mary’s Boy Child”, “O Come ye Cominciando il programma con la Faithful”, “Silent Night Holy Night”, “Joy to preghiera al Signore Ganesh “Jaya Jaya the World” e “Seek Ye First”. Ganaraya”, i cantanti hanno eseguito 18 Il successivo programma è cominciato

nel Sai Kulwant Hall alle 8 con il canto dei Veda seguito da una presentazione di musica devozionale da parte degli studenti della Scuola Primaria Sri Sathya Sai e dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai. Il programma è cominciato alle 8,20 con una gioiosa presentazione di musica strumentale di canti natalizi eseguiti al violino dagli studenti della Scuola Primaria. Sono seguiti canti di Natale del gruppo Canti natalizi devozionali del Coro Internazionale di bandistico dell’Istituto. Successivamente, gli Natale. studenti hanno presentato un coinvolgente Eterno Auriga

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programma di canti devozionali e natalizi accompagnati da un dialogo estremamente educativo e illuminante che metteva in luce il significato delle celebrazioni del Natale e la grandezza di Gesù Cristo e Bhagavan Baba. L’esibizione degli studenti comprendeva “We Wish you a Merry Christmas”, “O Sing for Joy to God our Strength”, “Give Thanks with a Grateful Heart”, “Jingle Bell Jingle Bell”.

Canti di Natale degli studenti dell’Istituto.

Non appena gli studenti hanno cominciato a eseguire questi canti, quattro di loro, in costume da Babbo Natale, hanno cominciato a girare per l’intero salone distribuendo dolciumi e diffondendo gioia.

7 dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai. Soffermandosi sulle lezioni spirituali da lui apprese dopo essere giunto da Bhagavan all’età di 45 anni, l’eminente oratore ha narrato come Baba lo abbia aiutato e guidato nella vita personale e professionale. A questi discorsi è seguita la commedia “Il Dono di Natale” messa in scena dagli studenti dell’Educazione Spirituale Sai (SSE) del Regno Unito e di altri vari Paesi. Attraverso una semplice ma fantastica storia del Topo Michele che non poteva preparare alcun dono come altri per il Divino Bambino Gesù e alla fine faceva l’unico dono che poteva offrendo se stesso al Signore chiudendo con il corpo un buco nel muro per evitare che il freddo vento danneggiasse il Bambino, la commedia ha insegnato che l’uomo dovrebbe offrire se stesso a Dio arrendendosi totalmente a Lui per redimere la propria vita.

Il programma del pomeriggio è cominciato con uno stimolante discorso di due oratori che sono stati presentati da John Behner. Il primo era la signora Lorraine Burrows, eminente educatrice che attualmente Una scena dalla commedia “Il Dono di Natale”. svolge servizio nella Scuola Sathya È seguito un Discorso Divino di Bhagavan Sai della Tailandia. Narrando alcune delle sue meravigliose esperienze riguardanti la in cui Egli dice che l’uomo non deve mai Divinità di Bhagavan, l’eminente oratrice abbandonare Sathya e Dharma anche in ha esortato i devoti a fare della loro vita presenza di gravi difficoltà. Gesù, Egli dice, il messaggio di Bhagavan seguendo gli sopportò enormi sofferenze, ma il Suo ideali da Lui enunciati e i Suoi preziosi cuore era, ciononostante, pieno d’amore e insegnamenti. Il secondo oratore è stato Jan compassione. Bhagavan termina il Discorso Floris, Coordinatore Centrale della Regione con il Bhajan “Love is My Form Truth is My Breath”. 12

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La sessione finale delle grandiose celebrazioni del Natale a Prasanthi Nilayam sono cominciate alle 17 del 26 dicembre 2015, con la tradizionale processione natalizia dei bambini nella quale, indossando variopinti costumi, 60 bambini di 20 Paesi sono giunti dallo Yajur Mandir al Sai Kulwant Hall. È seguito il discorso di ringraziamento di Tom Lahey, Presidente del Comitato Internazionale Canti devozionali del Coro Internazionale dei Bambini. di Natale, in cui egli Cominciando con il canto per tre volte ha ringraziato i devoti dell’Omkar e del Gayatri Mantra, i bambini provenienti dai Paesi d’oltremare, il personale dell’Ashram e i volontari Seva hanno eseguito 14 inni in adorazione del Dal per il loro aiuto e per la collaborazione Signore Gesù che comprendevano “Little che hanno reso il programma di Natale un Jesus Sweetly Sleep”, “Hark! How the Bells”, grande successo. Riferendosi al motto di “A Virgin Most Pure”, “Shepherds in the Baba “l’amore dà e perdona, l’ego prende Field Abiding”, “Ding Dong Merrily on High” e dimentica”, Sri Lahey ha osservato che e “Deck the Halls”. L’intera presentazione Gesù e Sai Baba esemplificano il dono ha messo in evidenza l’imperitura Gloria Divina del Signore, immergendo tutti i cuori dell’amore a tutti. nella totale beatitudine, portando così a Il gran finale delle celebrazioni di Natale termine le grandiose celebrazioni natalizie a a Prasanthi Nilayam è stato fatto dalla Prasanthi Nilayam. toccante presentazione di canti natalizi eseguiti dal Coro Internazionale dei Bambini composto da 60 bambini di 20 Paesi.

Chiunque viene a Me, ascolta le Mie parole e le mette in pratica, Io vi mostrerò a chi è simile. È simile a un uomo che, per costruire una casa, scavò molto in profondità e pose le fondamenta sopra la roccia. Venne la piena, la fiumana investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era stata ben costruita. Chi invece ascolta e non mette in pratica è simile a un uomo che costruì una casa sulla terra senza fondamenta. La fiumana la investì e subito essa crollò e la rovina di quella casa fu grande. – La Bibbia Luca 6. 47-49


LA BEATITUDINE ATMICA COSTITUISCE LA VERA LIBERTÀ L A P U R E Z Z A I N T E R I O R E È V I TA L E P E R L’ A S P I R A N T E S P I R I T U A L E

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ER RICONOSCERE Brahman, l’essere umano deve comprendere la natura di ciò che trascende il Tempo. Il tempo consuma il corpo, Dio è il Consumatore del Tempo, per cui i Veda dichiarano che “il Tempo è impotente verso coloro che hanno preso rifugio nel Signore Supremo del Tempo”. La gioia e il dolore, la felicità e la tristezza dell’uomo non sono da imputare al Tempo, ma alle sue azioni. Il Tempo non ha relazioni o amici, non è subordinato a nessuno e tutti gli sono soggetti; quindi bisogna obbedire alle ingiunzioni del Divino Signore del Tempo se Lo si vuol raggiungere. A questo proposito, la Gita descrive le caratteristiche del devoto che è caro al Signore: “Il devoto che è libero dal desiderio, puro nel corpo e nella mente, risoluto e distaccato, libero dal dolore e che ha rinunciato a sentirsi colui che agisce, Mi è caro.” Vero significato dell’azione senza desiderio

In questo mondo, l’essere umano, con il suo corpo, i sensi e la mente, non riesce a liberarsi dei desideri. Come si può diventare liberi dalle aspettative (anapeksha)? Quando si compie l’azione considerandosi l’agente, l’azione diventa il ceppo che incatena. Tutte le azioni fatte con l’idea che siano delle offerte al Signore non portano alla schiavitù; esse diventano azioni scevre dal desiderio. Bisogna riconoscere che è il Principio Divino in tutti gli esseri a compiere tutte le azioni usando gli esseri umani come strumenti. Finché essi si considerano coloro che compiono le azioni e ne godono i risultati, non possono evitarne le conseguenze. Quando un uomo considera suo un pezzo di terra, i raccolti che vi crescono gli appartengono. La Gita insegna che le azioni fatte come offerte a Dio diventano azioni prive di desiderio. L’essere umano è nato per fare il suo dovere e non per avere potere o reclamare dei diritti.


Quando il dovere è compiuto, il diritto viene di conseguenza. Oggi gli uomini lottano per i loro diritti e dimenticano i doveri. Prima viene il compimento del dovere ed è tramite il dovere che si raggiunge Dio. La purezza interiore è vitale per tutti gli aspiranti Shuci è il termine che si riferisce alla purezza. Un corpo pulito non è sufficiente; la purezza interiore è essenziale. Quest’ultima, infatti, è più determinante della prima. Per godere correttamente di tutte le cose, la purezza della mente è essenziale. Se non avete purezza di cuore e di mente, qualunque azione sacra facciate nel mondo esteriore non ha valore. Il cibo che cuocete in un recipiente non stagnato si rovina anche se tutti i suoi ingredienti sono buoni; nello stesso modo, il recipiente del cuore deve essere purificato dall’Amore. Allora tutto ciò che si opera è salvifico; quindi la purezza è vitale per tutti gli aspiranti. Senza di essa, tutte le azioni dell’uomo sono macchiate. Ciò che si fa con cuore impuro può produrre solamente risultati indesiderabili; la purezza è la base di qualunque risultato buono si voglia ottenere nel mondo esteriore. Daksha indica la determinazione necessaria per fare qualunque cosa. Bisogna avere la forza d’animo e la risolutezza di ottenere il proprio scopo, quali che siano gli ostacoli sulla via. Per assolvere qualunque compito sacro, bisogna avere determinazione; daksha indica proprio questa qualità della determinazione incrollabile nel devoto. Udasina è colui che non è toccato da qualunque cosa accada. Questo significa che l’essere umano dovrebbe essere completamente libero dall’egoismo. Egli deve considerare l’esecuzione dei suoi doveri Eterno Auriga

come lo scopo unico dell’esistenza. Il corpo umano è il risultato delle azioni passate; l’essere umano è legato al mondo dalle sue azioni. Il corpo è la cosa assolutamente indispensabile al fine dell’esecuzione del Dharma (il retto agire). Indifferenti alla fama e alla riprovazione, bisogna compiere i propri doveri senza egoismo, senza cercare il potere o la posizione, senza lasciarsi deviare da alcuna considerazione che non sia il proprio dovere. Che sia per gli scopi di un’organizzazione politica, per ragioni personali o relativamente a questioni nazionali, si deve agire in accordo con i dettami della coscienza senza preoccuparsi di altro. Si può diventare un capo coraggioso solamente se si fa il proprio dovere con questo spirito. Tutte le azioni devono essere fatte con spirito di servizio; solamente colui che serve è adatto a diventare un capo. Può essere puro di cuore chi cerca una posizione? No. L’essere umano deve impegnarsi nell’azione dimenticando il potere e la posizione e concentrandosi solamente sui suoi doveri. Questo è il vero significato dell’udasina. Agite nel presente dell’angoscia mentale

per

liberarvi

Gatavyatha. Vyatha indica “l’angoscia mentale”. Se se ne diventa preda, si cade in totale confusione. L’essere umano ha la tendenza a rimuginare sul passato. A che cosa serve angustiarsi per ciò che è accaduto? Non ci si deve neppure preoccupare del futuro che è ignoto e incerto. Pensate soltanto al presente: è il modo per liberarsi dell’angoscia mentale o gatavyatha. Il presente è il prodotto del passato e la causa del futuro; se agite correttamente nel presente, il futuro si continua a pagina 24... December Gennaio 2016 2015

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IL MIO VIAGGIO VERSO SAI C. Prusty

Swami disse: “Non avete portato Jagannath; avete portato solo le statue.” Poi, con un sorriso benevolo, indicando Se Stesso, affermò: “Jagannath è qui!” Anche ora, quando ripenso a quel momento, ho i brividi e i peli mi si rizzano. Egli è davvero Jagannath, il Signore dell’universo, così compassionevole da rivestirsi di un corpo umano affinché potessimo, per la gioia del nostro cuore, toccarLo, sentirLo, venire in contatto con Lui e amarLo.

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IA MADRE ERA UNA GRANDE devota del Signore Venkateswara di Tirupati. Su sua sollecitazione, ricordo di essere andato a Tirupati diverse volte negli anni ’70. Avevo grande stima di mia madre e la sua parola era legge per me. Assecondando il suo desiderio, il Signore Venkateswara adornava l’altare nella nostra casa dopo che mi fui sposato. La mia devozione per il Signore Venkateswara era sincera e salda. Sai Entra nella mia Vita La mia prima visita a Puttaparthi ebbe luogo nel 1979, ma, prima di parlarne, devo raccontarvi un po’ dei tempi del college che prepararono la strada per questo capitolo della mia vita. Fu verso il 1977 o il ’78 che una mattina Sri Biswanath Pradhan, mio caro amico fin dal college, m’incontrò per motivi di lavoro alla HAL (Hindustan Aeronautics Limited), dove io lavoravo. Dopo aver finito di trattare le questioni industriali, di colpo Sri Pradhan mi chiese: “Prusty, hai sentito parlare di Sai Baba?” Accantonai immediatamente l’idea e dissi: “Non lo conosco e non m’interessa. Il mio

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Dio è il Signore Venkateswara di Tirupati. È ciò che mi ha detto mia madre. Mi spiace. Non voglio essere tirato fra le braccia di un altro Dio o Guru.” Ma Sri Pradhan insisteva. Andò avanti a raccontare di come Sai Baba sia un Essere Divino, di come i Bhajan Sai ti colmino di pace e beatitudine e così via. Prima che ci separassimo, mi mise in mano una foto di Baba. Beh, con grande riluttanza accettai la foto, ma solo perché Pradhan era un buon amico. Per rispetto a lui piazzai la foto di Baba in un angolo del nostro altare a casa. Inoltre, su suo invito, di quando in quando partecipavo alle sessioni di Bhajan Sai. Il Pradhan degli anni del college, che dissipava tempo e denaro in divertimenti e vita mondana, adesso era un uomo completamente trasformato. La sua casa era addirittura un tempio; il salotto non aveva mobilio: solo un tappetino e grandi immagini di Baba. Egli, inoltre, era solito trascorrere tutto il suo tempo libero, al di fuori dell’orario d’ufficio, in meditazione. La sua trasformazione a trecentosessanta gradi fu quasi uno choc per me. Osservando Eterno Auriga


il suo incredibile cambiamento in positivo, fui propenso a ritenere che ci fosse davvero qualcosa di speciale in Sai Baba. Visione della Forma Cosmica In questo periodo vidi materializzarsi più volte la Vibhuti e l’Amrita a casa di un devoto nella nostra cittadina. Incredibile! Il caso volle che il nome del devoto fosse Vibhuti Raju. Un giorno egli mi disse che stava programmando un viaggio nell’India meridionale, assieme a un gruppo di persone, con un pullmino. Non ero desideroso di partecipare, poiché avevo visto la maggior parte delle località previste dall’itinerario, ma, quando disse che avrebbe fatto sosta anche a Puttaparthi, il mio interesse mutò. Oramai ero curioso di vedere chi fosse questo Sai Baba. Fu con questo gruppo che giunsi a Puttaparthi per la prima volta. Era l’ultimo giorno delle celebrazioni di Dasara, il Vijaya Dasami del 1979. L’Auditorium Poornachandra era stracolmo di devoti. Riuscii a malapena a entrare nel salone. Anche se con molte difficoltà ero riuscito a entrare, ma non vedevo nulla, perché davanti a me c’erano persone alte. Infine pensai a un piano. Andai a mettermi, in piedi, proprio in fondo al salone, schiena al muro. Lì potevo stare a vedere l’evento e nessuno si lamentava. Presto cominciò la cerimonia di compimento (Poornahuti) del Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna. Essendo nuovo a tutto, cercavo solo di Eterno Auriga

osservare e cogliere ciò che accadeva. C’erano molte offerte nel fuoco. Swami agitava la mano sopra le fiamme e qualcosa da quella mano cadde nel braciere sacrificale. Dopo le ultime oblazioni nel fuoco, Swami alzò entrambe le mani e si volse dalla parte degli uomini e delle donne in segno di benedizione. Ciò che vidi mi lasciò di stucco. Non erano più le Sue mani. In realtà vedevo nelle Sue mani le varie forme di Dei e Dee: Rama, Krishna, Venkateswara, Shiva e così via. Era un Viswarupa Darshan (visione della Forma Cosmica)! Stavo lì paralizzato. Era incredibile! Dopo che Bhagavan ebbe lasciato il palco, chiesi a una persona vicina a me che cosa avesse visto nelle mani di Baba. L’uomo rispose: “Solo le mani, che altro?” L’accaduto non fece che confermarmi l’enigmatica Divinità di Sai Baba. Ero ormai così sicuro che Egli è la Realtà Ultima che immediatamente dopo dissi a mia moglie: “Ho trovato il mio Dio. D’ora in poi non c’è bisogno di andare altrove. Non c’è nient’altro da conseguire. Baba è tutto per me. Mio sento appagato.” Il Signore Jagannath è Qui! In quel periodo avevo cominciato a costruire una casa di proprietà in una città vicina, a 40 km di distanza, in Odisha. Nella mia visita successiva a Puttaparthi portai la sabbia del fiume Chitravathi da mettere nelle fondamenta della mia casa, la Gennaio 2016

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cui edificazione era di per sé un miracolo. Mentre iniziavo a fare esperienza della mano invisibile di Sai in ogni cosa che facevo, i segni visibili della Sua grazia erano la Vibhuti e l’Amrita che sgorgavano dalle Sue immagini nella mia casa. Sotto la Sua cura sapevo di essere nel benessere e al sicuro. Il mio figlio maggiore andò al college per il B.Sc. (1° livello di laurea nelle discipline scientifiche) nel 1987. Da allora in poi il mio collegamento con Prasanthi Nilayam si rafforzò. Mentre le Sue benedizioni continuavano in modi diversi, nell’estate del 1992 si verificò un episodio indimenticabile. Sri K.C. Choudhury, membro anziano del nostro Sai Samithi, ebbe un giorno l’ispirazione divina di offrire a Bhagavan i sacri idoli della Trinità che adornano ogni casa in Odisha: il Signore Jagannath, il Signore Balabhadra e Madre Subhadra. Fu un’idea eccellente ed ero felice di far parte del gruppo formato per realizzarla. Il primo compito era di individuare un albero di neem per scolpire le statue. Le statue di questi Dei al sacro tempio di Puri sono sempre fatte di legno di neem. Cercai in tutta la cittadina sede della HAL per trovare l’albero giusto. Guarda caso, la ricerca terminò nel mio cortile. La nostra era una casa spaziosa, con un giardino su tre lati e proprio sul davanti c’era un albero di neem che, stranamente, era cresciuto dritto come una colonna per 8 metri. Mentre ci eravamo sempre meravigliati della sua unicità, praticamente non sapevamo che fosse una vera benedizione divina in attesa di rivelarsi. Nella fausta ricorrenza dello Sri Rama Navami nel 1992, l’albero fu abbattuto in mezzo a Bhajan e canti vedici. Anche lo scultore era un devoto Sai; si accinse all’opera con rigorose austerità e la completò a settembre dello stesso anno. Le statue furono poi portate in una grande processione dalla sua casa al tempio Sai 18

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della nostra cittadina. Presto un gruppo di 33 devoti Sai partì per Prasanthi Nilayam trasportando la Trinità per porla ai Piedi di Loto di Bhagavan. Dopo aver raggiunto Prasanthi Nilayam, mettemmo le statue in una stanza a pianterreno e pregammo Bhagavan di concederci un’udienza. I primi tre giorni passarono in preghiera senza alcuna risposta da parte Sua. Alcuni membri del gruppo ripartirono, perché non potevano attendere oltre. Il quarto giorno Bhagavan ci chiamò dentro. Quella mattina, diciotto di noi erano con Lui nella stanza delle “interview”. L’11 settembre 1992 fu un giorno di festa nella mia vita. Più tardi Bhagavan chiamò solo quattro di noi, i componenti principali del gruppo, nell’Auditorium Poornachandra. Quando presentammo di nuovo la nostra preghiera a Bhagavan, Egli chiese: “Che cosa avete portato?” “Il Signore Jagannath, il Signore Balabhadra e Madre Subhadra, Swami”, fu la mia risposta. Swami disse: “Non avete portato Jagannath; avete portato solo le statue.” Poi, con un sorriso benevolo, indicando Se Stesso, affermò: “Jagannath è qui!” Anche ora, quando ripenso a quel momento, ho i brividi e i peli mi si rizzano. Egli è davvero Jagannath, il Signore dell’universo, così compassionevole da rivestirsi di un corpo umano affinché potessimo, per la gioia del nostro cuore, toccarLo, sentirLo, venire in contatto con Lui e amarLo. Poi Bhagavan permise che le statue fossero poste permanentemente nel Museo Sanathana Samskruti. Fino a oggi i devoti hanno avuto il Darshan di questa sacra Trinità nel bellissimo edificio che, da lontano, sembra uno splendido tempio del Sanathana Dharma. – Sri C. Prusty è un anziano ingegnere al servizio dello Sri Sathya Sai Central Trust di Prasanthi Nilayam Eterno Auriga


Effulgenza della Gloria Divina DARSHAN SULLA STRADA PER BADRINATH

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ELL’APRILE DEL 1966 desideravo fare un pellegrinaggio al sacro tempio di Badrinath assieme a mio padre e a una famiglia. Andai prima a Puttaparthi a chiedere il permesso e le benedizioni di Bhagavan per intraprendere il viaggio. Molto gentilmente Bhagavan mi dette il permesso e disse che la Sua grazia mi avrebbe accompagnato per tutto il viaggio verso Badri e che Egli mi avrebbe dato il Darshan là. Il viaggio da Delhi a Badrinath doveva essere su due auto che avevamo preso a Delhi. Fino a Rishikesh la strada era buona e in piano. Ma oltre divenne una strada di valico, stretta e pericolosa, dove in quei giorni il traffico era consentito solo a senso unico e solo in colonna. Né io né gli autisti di Delhi eravamo a conoscenza nel dettaglio di queste restrizioni e delle formalità da osservare. Il primo giorno, dopo aver lasciato Rishikesh, riuscimmo a viaggiare in un convoglio solo fino a Srinagar e poi dovemmo fermarci là per la notte. Stupidamente pensammo che se il mattino dopo fossimo partiti molto presto, prima che iniziasse il traffico, saremmo riusciti a coprire la distanza fino a Joshimath entro mezzogiorno, senza dover essere rallentati in una colonna che avrebbe impiegato un’intera giornata per raggiungere la destinazione. Con quest’idea in testa lasciammo Srinagar intorno alle sei e ci dirigemmo verso Joshimath. Sulla strada

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non trovammo altri veicoli. In due o tre posti di blocco, le guardie ci fecero segnali con le mani come per dirci di fermarci e urlarono qualcosa in hindi, ma i nostri autisti proseguirono senza fermarsi. Nella mia scarsa comprensione della lingua hindi, pensai che le guardie e gli autisti si fossero semplicemente scambiati dei convenevoli. Intorno alle 8,30, quando partiti da Srinagar avevamo percorso circa 50 km, arrivammo a un piccolo villaggio, dove trovammo una barriera posta in mezzo alla strada. Più tardi capimmo che era stata messa lì espressamente per fermare le nostre auto. C’erano anche molti poliziotti. Nel momento in cui le macchine si fermarono, arrivò il poliziotto più alto in grado, un caporale, e chiese se avessimo per quel giorno un permesso speciale per l’utilizzo dei veicoli su strada e perché non ci fossimo fermati ai posti di blocco precedenti, nonostante gli specifici avvertimenti rivoltici dalle guardie. Per mia fortuna il caporale conosceva l’inglese. Gli spiegai che, non parlando hindi, non avevamo compreso correttamente ciò che ci avevano detto le guardie e che non sapevamo nemmeno che quel giorno fosse necessario un permesso per utilizzare la strada. Avevo con me una lettera datami dal viceministro della Difesa e destinata all’ufficiale che comandava la divisione dell’esercito a Joshimath, con cui si chiedeva all’ufficiale di prestarmi tutta l’assistenza necessaria. Mostrai la lettera al caporale e Gennaio 2016

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questi si convinse della nostra buona fede. Mi spiegò, alquanto educatamente, che la strada era ufficialmente chiusa al traffico per tutta la giornata e solo i veicoli muniti di apposito permesso potevano fare servizio. Non era consentito neanche il traffico in colonna. Questo perché il tratto JoshimathBadrinath doveva essere ufficialmente inaugurato la mattina successiva dal ministro della Difesa ed erano in corso i controlli per la sicurezza. Quando gli chiesi quale autorità rilasciasse il permesso speciale, egli disse che l’avremmo dovuto ottenere dal magistrato distrettuale di Srinagar prima di partire da lì e che l’unico altro ufficiale competente a rilasciarlo era il sovrintendente di polizia, che si trovava a Chamoli, a circa 60 km in direzione di Joshimath. Il caporale ci disse anche con grande cortesia che dovevamo scendere dalle auto e trascorrere il resto della giornata e anche la notte in quel posto, perché egli non aveva l’autorità per lasciarci viaggiare, neppure per tornare a Srinagar, poiché sarebbe stata una violazione della norma. Egli era davvero dispiaciuto per la nostra situazione, ma non poteva in alcun modo aiutarci a venirne fuori. Non c’era traccia di un posto pulito nel villaggio o nei dintorni e neppure di una rivendita di tè, per quanto sporca. La prospettiva per noi era di trascorrere l’intero giorno e la fredda notte senza cibo e senza un tetto sopra la testa. Era una situazione brutta e inquietante. Fu naturale che il mio pensiero andasse a Bhagavan; Gli mandai un SOS mentale per avere il Suo aiuto! Ed esso arrivò sufficientemente presto, in una maniera fuori dell’ordinario. Il caporale mi aveva espressamente detto che quel giorno non era previsto che passasse nessun alto ufficiale di polizia, poiché tutto il reparto era impegnato nei preparativi della cerimonia d’inaugurazione a opera 20

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del ministro della Difesa. Ma all’improvviso, quasi contemporaneamente al pensiero rivolto a Baba, si udì il rumore di un’auto che dalla parte di Joshimath procedeva verso il villaggio. Nel giro di un minuto apparve una jeep, che letteralmente volava. Si fermò con stridore di gomme vicino allo sbarramento. Il caporale e tutti i poliziotti si precipitarono verso l’auto, fecero il saluto e si misero sull’attenti intorno a essa. Un ufficiale alto ed elegante schizzò fuori della jeep. Il caporale scambiò qualche parola con lui e poi lo accompagnò da me e lo presentò: era il sovrintendente di polizia, proprio l’ufficiale autorizzato a rilasciare il permesso speciale! Il sovrintendente mi parlò come scusandosi per il ritardo nell’arrivo e per il disagio arrecatomi. Il permesso doveva essere rilasciato in forma scritta - cosa possibile solo nel suo ufficio a Chamoli – e vi doveva essere apposto il sigillo dell’ufficio. Ma il sovrintendente rinunciò a tutte queste formalità. Scrisse un permesso speciale su un normale pezzo di carta, consentendo alle nostre due auto di procedere su quella strada fino a Badrinath quello stesso giorno. Mi disse con franchezza che egli non aveva in programma di venire lì quel giorno, ma aveva avvertito un improvviso impulso a venire. Dopo avermi consegnato il permesso, disse che doveva affrettarsi a tornare a Chamoli. Salì sulla jeep e partì, prima ancora che potessi esprimere una parola di profonda gratitudine. Per un attimo restai confuso, fissando la jeep che scompariva. Poi ricollegai: a Puttaparthi il Signore non mi aveva garantito di darmi il Darshan a Badrinath? – Dall’articolo del giudice V. Balakrishna Eradi in “Miracoli dell’Amore Divino”, vol. 1

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FORUM DEGLI EX STUDENTI V. P R A V E E N

IL SUPREMO PIANO DIVINO

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QUESTO MONDO, NULLA ACCADE senza la Volontà di Dio. Il Supremo Piano Divino si rivela nel modo più drammatico, lasciando sconcertati i comuni mortali e, allo stesso tempo, realizzando ciò che è apparentemente impossibile. Swami, nel Suo infinito amore, ci rende parte del Suo Piano Divino e ci dà l’opportunità di crescere nella nostra fede e anche progredire nel nostro cammino per raggiungerLo. Il Supremo Piano Divino si Rivela Ebbi la fortuna di esser scelto da Swami a far parte della Sua Divina Missione e della Sua Storia. Dopo aver completato il mio B.Sc. (1° livello di laurea nelle discipline scientifiche), domandai a Swami del passo successivo. Swami disse che dovevo frequentare il corso di Management. Studiai duramente durante le vacanze invernali e anche in quelle estive, e mi presentai all’esame di ammissione all’MBA (specializzazione in gestione aziendale). Nel colloquio, il vicerettore disse che, poiché avevo ottenuto la medaglia d’oro nel B.Sc., l’Istituto avrebbe voluto che ottenessi il Ph.D. e non subissi ritardi con l’MBA. La commissione non intendeva sentir ragione. Quando comunicai ciò a Swami, Egli sorrise e disse: “Fai l’M.Sc.” Nella mia miopia, non ero a conoscenza del Suo Supremo Piano Divino e mi chiedevo come il vicerettore potesse disobbedire al Suo comando. Col passare del tempo, dimenticai questo e completai l’M.Sc. Nel luglio del 2001, dopo le vacanze estive, Swami disse a due di noi di ottenere il Ph.D. Mentre facevamo Padanamaskar, Egli disse: “Questo è temporaneo; vi darò qualche altro lavoro più avanti.” In quei

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giorni, i ragazzi del Ph.D. ebbero numerose possibilità di servire i VIP. Pensammo, quindi, che Swami dovesse riferirsi a quello. Avevamo trascorso appena 15 giorni nella ricerca che Swami ci mandò a chiamare. Quando raggiungemmo la sala delle udienze, Egli disse: “Voglio mandarvi negli Stati Uniti per la formazione gestionale. Ci andrete?” Quando assentimmo al comando divino, Swami volle che ottenessimo l’approvazione dei nostri genitori. Naturalmente anch’essi risposero affermativamente. Eravamo un po’ scontenti di allontanarci da Swami; pertanto, per tranquillizzarci, Egli disse che sarebbe stato solo per tre mesi. Ciò, dal giorno dopo, aumentò a sei mesi.

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Swami ci chiese di fare un ‘piccolo’ esame a Bangalore (Bengaluru). Quando parlammo con gli anziani che coordinavano la nostra preparazione, venimmo a sapere che si trattava del GRE e del TOEFL. Per una persona che non pensava a nessun’altra opzione se non servire Swami, quelle parole furono molto strane. Swami ci offrì una ricca prima colazione nel Mandir e ci mandò, con l’autobus delle 8, a Bengaluru. Alloggiammo allo Sri Sathya Sai Gokulam e ricevemmo istruzioni per andare al Time Coaching Centre per la nostra preparazione al GRE. Allorché arrivammo al centro di formazione, il consulente ci chiese informazioni sul nostro progetto per gli Stati Uniti. Quando dicemmo che avevamo intenzione di andare dopo la sessione autunnale, rispose che non potevamo iscriverci al loro centro di formazione poiché la preparazione al GRE richiedeva un minimo di tre mesi di preparazione e tre mesi di studio autonomo, nonché le prove d’esame. Non sapendo che cosa fare, chiedemmo la procedura per sostenere gli esami. Quando ci dissero di mostrare i nostri passaporti e quando rispondemmo che non li avevamo, risero. Ci recammo all’ufficio passaporti per richiedere il passaporto d’urgenza. Facendo tale richiesta, cercammo di spiegarne il motivo, ma ci dissero che dovevamo aspettare 15 giorni per ottenerlo. Ma Swami aveva altri piani. L’incaricato dei passaporti che si stava occupando dei nostri documenti era in procinto di esser trasferito a Singapore e pensava che Baba avesse fatto tanto per il Karnataka con la costruzione dell’ospedale, e così volle fare qualcosa per Baba prima di lasciare l’ufficio. Egli fece fare al passaporto un percorso veloce e ce lo consegnò alle 4 del pomeriggio, un record di sei ore dal momento della domanda. Il controllo della polizia venne fatto 10 anni più tardi, quando i passaporti furono rinnovati!! Esame GRE in Cinque Giorni Con loro sorpresa, raggiungemmo il Time Coaching Centre il giorno successivo con i 22

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passaporti. Ormai si erano resi conto del potere di Sai. Perciò dissero che potevamo utilizzare il loro centro di formazione, ma che non potevano iscriverci a causa del timore di perdere la loro reputazione. Il 5 agosto, ci informarono che la data dell’esame GRE era il 10 agosto; avevamo esattamente cinque giorni di tempo per scrivere l’esame. Acquistammo i libri per il GRE e facemmo il primo esame di prova con risultati disastrosi. Per i successivi quattro giorni ci chiudemmo in camera e provammo a leggere da cima a fondo dei voluminosi libri relativi al GRE. Per uno studente in discipline scientifiche, la matematica è un’impresa difficile, ma Swami me l’aveva già fatta studiare durante la preparazione per l’esame MBA!! Mangiammo pochissimo, ma trovammo molto difficile anche solo leggere i libri fino alla fine… figuriamoci a conoscerli a fondo. Il giorno fatidico, raggiungemmo con trepidazione la sala d’esame e non riuscivamo a credere ai nostri occhi quando apparvero sullo schermo i risultati. Swami superò il GRE per noi!! Per me, il TOEFL era ancora più pericoloso, poiché la mia capacità di scrivere al computer era minima fino al punto di pensare perché mai le lettere dell’alfabeto non fossero state messe sulla tastiera su una sola linea!! Dovevo scrivere un componimento di 1000 parole “on line”. Swami fece ancora una volta un miracolo, poiché ricevemmo la notizia dall’università che, in quanto avevamo studiato in inglese tutta la vita, eravamo stati esentati dal prendere il TOEFL. Dopo aver raggiunto Parthi, Swami ci chiamò in udienza assieme ad alcuni anziani e osservò di aver mandato questi ragazzi a studiare, ma essi si erano occupati solo di mangiare! Chiese una bilancia e controllò personalmente il mio peso. Avevo messo su cinque chili in cinque giorni!! (Sto ancora lottando per perdere il peso divino dopo anni di esercizi!!)

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Nulla è Impossibile Quando Swami Vuole Il 15 agosto, su ordine di Swami, compilammo i moduli di domanda giuntici per posta ordinaria e li rispedimmo per posta ordinaria alla Loma Linda University in California, scelta da Swami da un grande elenco di università. Lo stesso vicerettore che mi aveva negato il posto nell’MBA dette una lettera di raccomandazione per questo corso. Swami, però, rispetta il sistema amministrativo che Egli ha creato. Avrebbe potuto obbligare l’università a darmi un posto nell’MBA, ma voleva rispettare le parole del vicerettore che mi disse di fare il Ph.D. Anche se l’ammissione per la sessione autunnale era chiusa da luglio, Swami fece nuovamente un miracolo. L’università accettò le nostre domande e il comitato d’ammissione si riunì come per un caso speciale e ci selezionò. La Loma University Linda è un’Università Avventista del Settimo Giorno che crede nel cibo vegetariano. Quindi, nel Campus ci sono solo ristoranti vegetariani che, negli Stati Uniti, ci offrono una grande disponibilità di cibo vegetariano. Il 1° settembre 2001, su ordine di Swami, facemmo domanda per il visto, attraverso un agente a Bengaluru, seguendo la procedura vigente. La domanda fu spedita a Chennai e fu fissata la data del 12 settembre per il colloquio. Nel frattempo, Swami aveva aumentato la durata del corso da sei mesi a un anno. Tuttavia, il corso per il Master in Salute Pubblica con Disciplina di Specializzazione in Amministrazione di Assistenza Sanitaria, nel quale ci iscrivemmo, era di due anni. Swami ci benedisse e ci mandò a Chennai a colloquio per il visto, dove arrivammo il pomeriggio del 9 settembre. Mentre guardavamo le notizie, le torri gemelle negli Stati Uniti si stavano sbriciolando. Il giorno successivo l’ambasciata fu chiusa e noi trovammo spazio per il colloquio il 13. Lo stato d’animo, nell’ambasciata, era di timore e collera. Ci respinsero poiché non eravamo in possesso di una borsa di studio universitaria e non avevamo neanche Eterno Auriga

presentato lo stato economico della famiglia. Per allora, Swami aveva reso noto al mondo intero il Suo disegno di mandarci negli Stati Uniti. Lo aveva annunciato molte volte nei Discorsi pubblici che erano stati trasmessi al mondo dal Sanathana Sarathi. Volevamo scappare per evitare la cattiva pubblicità. Quando Swami venne informato della nostra situazione, si mise a ridere e disse che avremmo ottenuto il visto alle 3 del pomeriggio. Il giorno dopo, attraverso contatti governativi del Karnataka ottenemmo un appuntamento con il capo del marketing dell’ambasciata statunitense. Egli si rammaricò dicendo che saremmo dovuti andare direttamente da lui e che, a quel punto, era impossibile cambiare la decisione dell’ufficio visti per i successivi sei mesi. Cercammo di ottenere la raccomandazione del Governo del Tamil Nadu, ma senza risultati. A quel punto, i funzionari dell’ambasciata degli Stati Uniti contattarono il segretario del Primo Ministro del Tamil Nadu per avere un incontro al fine di aumentare la certezza circa la loro posizione. Le sue prime parole furono: “Date il visto alle persone Sathya Sai, poi venite da me.” Per la prima volta, il visto fu consegnato a mano dai funzionari dell’ambasciata alle 15 del 17 settembre 2001 nella nostra camera d’albergo. Per Sai non esiste l’“impossibile”!! Avevamo la prenotazione da Singapore a Los Angeles il giorno stesso. Così, facemmo in fretta e furia le valigie e partimmo per l’aeroporto. Tuttavia, le nostre prenotazioni per Singapore non erano state confermate. Misteriosi sono i metodi di Sai. Capitò che uno dei membri dell’Organizzazione Sai fosse il medico personale del Presidente della Singapore Airlines. Così, ottenemmo un biglietto via fax e dovevamo ritirare l’originale sul volo stesso quando fossimo stati a bordo (in quei giorni la prenotazione on-line di biglietti non era disponibile). Al banco, la compagnia aerea degli Stati Uniti, Gennaio 2016

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vedendo che il biglietto aveva l’approvazione del Presidente, ci assegnò la prima classe. Quando andammo a iscriverci all’università, dopo essere arrivati a Los Angeles, il nostro consulente accademico ci disse che si trattava di un corso di due anni. Ma, con la grazia di Swami, l’università ci permise di laurearci in quello stesso anno, prima ancora di aver completato il lavoro del corso. Swami ci inviò gli abiti per la laurea appositamente ordinati per noi. Arrivammo a Puttaparthi dopo aver completato il nostro corso il 16 settembre del 2002, un giorno prima che fosse trascorso un anno. Quando fummo lì, Swami ci aspettava nella veranda. Ci ricevette dicendo: “Ve l’avevo detto che sareste tornati entro un anno.”

Per tutto il viaggio, Egli ci fece affrontare circostanze difficilissime e rese tutto possibile nel suo stile divino, dandoci il messaggio che con Sai non c’è nulla di impossibile. Con Sai siamo eroi e senza Sai siamo zeri. Gli zeri hanno valore solo quando vi è l’“1” davanti. Quindi, se mettiamo Sai davanti a noi, come nostro motore, non dobbiamo preoccuparci del nostro viaggio. Egli è la nostra destinazione, il nostro viaggio, il nostro motore ed è Lui il nostro Auriga !! – L’autore svolge servizio presso l’Istituto Superiore Sri Sathya Sai di Scienze Mediche a Whitefield (Bengaluru) come Assistente Speciale del Direttore

...continua da pagina 15

prenderà cura di se stesso. Fate ciò che è appropriato per il momento presente. Se non ci sono aspettative, non ci saranno delusioni.

ama. All’opposto, sei nemici dell’uomo gli rovinano la vita: la concupiscenza, l’ira, l’illusione, l’avidità, l’orgoglio e l’invidia.

Sarvarambha parityagin significa “non dare spazio all’ostentazione in nessuna cosa si faccia”. Oggi, il mondo è immerso nell’ostentazione e nell’egoismo. Che importa che il mondo vi lodi o vi biasimi? Per esempio: perché un devoto dovrebbe far mostra della sua devozione per guadagnarsi l’approvazione degli altri? La devozione deve esserci per compiacere il Signore e non per guadagnare l’approvazione del mondo. Ciò che conta nel cammino spirituale è la gioia interiore che sperimentate; quello è il fattore che porta alla soddisfazione di sé. Sarvarambha parityagin indica uno che non è convinto di essere colui che agisce nelle azioni che compie.

L’Anno Nuovo arriva regolarmente anno dopo anno: avete qualche pensiero nuovo? Voi non eliminate le vostre idee vecchie e sbagliate che dovrebbero essere abbandonate dando spazio a pensieri nuovi, sacri e sublimi. A che serve celebrare il giorno dell’Anno Nuovo se non cambiate i vecchi modi di pensare e comportarvi? Fate uso corretto del tempo che è prezioso e sacro, non indulgete in vani pettegolezzi, maturate le qualità buone come la compassione, l’amore e l’empatia. Agite come vostri stessi controllori e correggetevi con l’autopunizione; con questo semplice metodo, potete controllare l’ira e il vagare della mente. Inoltre, riponete fiducia in Dio.

Solamente il devoto che ha queste sei qualità è, quindi, caro al Signore ed è soltanto un devoto simile che il Signore

- Estratto dai Discorsi di Bhagavan in occasione dell’Anno Nuovo

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Incarnazioni dell’Amore!

Eterno Auriga


10° CONGRESSO MONDIALE

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OPO L’INAUGURAZIONE DEL 10° Congresso Mondiale nell’Auditorium dell’Istituto, la mattina del 25 novembre 2015 (come riportato nella precedente edizione), tre oratori hanno parlato all’assemblea e condiviso le loro esperienze personali di trasformazione attraverso l’amore. Essi erano: il dottor Phil Gosselin degli U.S.A., il giudice Isabella Chu proveniente da Hong Kong e Sri Kevin Francis dall’Australia. La sessione mattutina si è conclusa con l’esecuzione dal vivo di musica da parte dei devoti della Repubblica Dominicana. Nel pomeriggio, durante due sessioni, sono stati condotti contemporaneamente nove workshop, svoltisi allo Stadio Coperto Sri Sathya Sai, in cui si è dibattuto sui vari aspetti della spiritualità, della leadership ideale, della Sadhana personale e delle attività dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai (SSIO). Gli argomenti scelti hanno permesso ai delegati di approfondire il tema del congresso, la sua rilevanza nella vita quotidiana e nelle applicazioni pratiche.

I delegati interagiscono in un workshop. Eterno Auriga

Il programma del 26 novembre è cominciato con la toccante esecuzione di canti devozionali e il canto sul tema “L’Amore è la Sorgente, la Via e la Meta”. Nel suo discorso principale, il dottor William Harvey, membro del Prasanthi Council, ha ricordato ai delegati l’immenso potere del Nome di Bhagavan e ha sottolineato che i Centri Sathya Sai dovrebbero rappresentare l’universalità degli insegnamenti di Baba. Sono seguiti i discorsi di quattro oratori. Il primo, la signora Kayoko Hira del Giappone, ha parlato di come Bhagavan, sorgente d’Amore, abbia trasformato la sua vita. La signora Raksha Mahtani, della Spagna, ha poi condiviso stimolanti storie delle sue esperienze nell’insegnamento dei valori umani ai bambini più piccoli. Il terzo oratore è stato il dottor Veeru Mudigonda del Regno Unito che ha sottolineato l’importanza della fede e ha esortato tutti a seguire il Maestro e i Suoi comandi divini. L’ultimo oratore, Sergio Espindola del Brasile, ha esortato tutti gli aspiranti spirituali a provare a fondersi con Dio in questa vita. È seguita una sessione di domande e risposte in cui i membri del Prasanthi Council e i direttori della Fondazione Mondiale Sri Sathya Sai, rispondendo alle domande dei delegati, hanno fornito preziosi spunti di riflessione e indicazioni su argomenti spirituali, pratici e organizzativi. Un breve video di un Discorso di Bhagavan ha poi ricordato ai delegati che non vi è pratica spirituale superiore al servizio disinteressato. I delegati del Brasile hanno eseguito gioiosi canti devozionali in portoghese e i devoti russi hanno presentato tre scenette su amore e servizio. Nel pomeriggio, i delegati si sono divisi in gruppi e hanno partecipato a nove workshop sui vari temi del congresso. Gennaio 2016

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Programma Internazionale Sathya Sai sulla Leadership dei Giovani Il 27 novembre 2015, si è svolta, nell’Auditorium dell’Istituto, la cerimonia dei diplomi in cui 43 giovani di 34 Paesi hanno ricevuto un riconoscimento per il Corso sulla Leadership dei Giovani.

delle Donne nella SSIO, Ruolo dei Giovani nella SSIO, Equilibrio Famigliare, Carriera e la SSIO, Impegno Sociale Pubblico, Comunicazione Efficace e Amorevole nella SSIO e Servizio Disinteressato. Programmi Musicali e Culturali A margine del 10° Congresso Mondiale, nel pomeriggio, sono stati offerti, nel Sai Kulwant Hall, alcuni eccellenti programmi musicali e culturali da studenti e delegati di vari Paesi. Il 25 novembre, il primo programma è stato una danza tradizionale tailandese sulla vita di Buddha, presentata dagli allievi della Scuola Sathya Sai della Tailandia.

Programma sulla leadership dei giovani nell’Auditorium dell’Istituto.

Lo SSIYLP è stato sviluppato nel 2014 per fornire formazione standard ai giovani basata sugli insegnamenti di Bhagavan. Le parti centrali del corso comprendevano la vita di Bhagavan Baba e i Suoi insegnamenti, una panoramica e le mansioni della SSIO, gli insegnamenti di Bhagavan relativi alla leadership, le sfide affrontate dai giovani, la comunicazione amorevole, la dinamica di gruppo e la gestione del progetto. Decisioni del Congresso Nel pomeriggio del 27 novembre 2015, sono state presentate, nel Sai Kulwant Hall, le decisioni del congresso. Le cose da fare, le raccomandazioni e le direttive aiuteranno non solo i devoti Sathya Sai, ma tutti gli aspiranti spirituali e i neofiti a comprendere il pieno potenziale degli insegnamenti e la divina guida dell’Avatar Sathya Sai. Le decisioni del congresso sono state sviluppate per le seguenti fondamentali nove aree: Centro Ideale Sathya Sai, Leadership nella SSIO, Programmi Educativi, Ruolo 26

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La danza tradizionale sulla vita di Bhudda.

Questa splendida danza degli studenti è stata seguita da un’esibizione di Danzatori Dervishi Roteanti conosciuta come Sema, che raffigurava il viaggio mistico dell’uomo nell’ascesa spirituale.

La presentazione “Dervisci Roteanti” ha trasmesso il messaggio del percorso dell’uomo verso la perfezione. Eterno Auriga


La danza meditativa, presentata dai devoti della Turchia, con l’accompagnamento della toccante musica di un gruppo di musicisti con strumenti tradizionali, è stata un sublime spettacolo di suprema tranquillità che ha trasportato tutti a un piano superiore. Il primo programma del 26 novembre è stato la commedia intitolata “Swami è il Posto più Sicuro”.

I tre gruppi di musicisti e cantanti, eseguendo toccanti canti devozionali nei costumi del loro Paese, hanno presentato un quadro di purezza ed eleganza.

PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DI SRIKAKULAM Dal 12 al 13 dicembre 2015, oltre 1200 devoti, compresi studenti provenienti dal distretto di Srikakulam nell’Andhra Pradesh, sono giunti a Prasanthi Nilayam per un pellegrinaggio di due giorni in cui hanno condotto i Bhajan nel Sai Kulwant Hall e, il 13 dicembre, gli studenti dello Sri Sathya Sai Vidya Vihar, Ramakrishnapuram, Srikakulam, hanno presentato una commedia danzata intitolata “Prema Batalo Sai Tarakalu” (i bambini di Sai sul sentiero dell’amore).

Una scena della commedia “Swami è il Posto più Sicuro”.

Presentata dai devoti del Messico e dei Paesi dell’America Centrale, la commedia ha messo in evidenza come l’armonia possa essere stabilita in una famiglia anche se uno solo dei suoi membri è un devoto di Swami con una salda fede nella Sua Divinità. La Repubblica Dominicana, il Brasile e l’Azerbaigian hanno fatto seguire una presentazione, in tre eccellenti sessioni, di canti devozionali eseguiti nella loro lingua natale.

La rappresentazione danzata degli studenti dello Sri Sathya Sai Vidya Vihar, Srikakulam.

Basata sugli insegnamenti di Bhagavan, la commedia ha sottolineato l’importanza del sentiero dell’amore per la redenzione dell’uomo, la pace e la felicità del mondo. Hanno arricchito la commedia una varietà di melodiosi canti e danze eseguiti dai bambini.

Canti devozionali dei devoti dell’Arzebaigian. Eterno Auriga

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U.S.A.

URANTE IL 40° SEMINARIO Annuale Regionale, svoltosi a Camp Westmont, Pennsylvania, dal 22 al 25 maggio 2015, l’Organizzazione Internazionale Sathya Sai (SSIO) della Regione del Medioatlantico, U.S.A., ha celebrato il 50° anniversario in cui oltre 840 membri dell’Organizzazione Sathya Sai hanno beneficiato del fine settimana di vacanza in occasione del Memorial Day.

Seminario Annuale della Regione del Medioatlantico, U.S.A.

Il bellissimo altare rievocava Prasanthi Nilayam. Oltre a un bel murale dipinto dai bambini SSE, nell’occasione si è tenuta una mostra sulla storia dell’Organizzazione Sathya Sai della Zona 1. Il programma comprendeva presentazioni culturali dei bambini e dei giovani, melodiosi Bhajan e coinvolgenti lavori di gruppo. Il dottor Dalton Amorim del Brasile ha condiviso le sue esperienze con Bhagavan che hanno trasformato la sua vita e ha esortato tutti a diventare fari di luce e a diffondere l’amore tra tutti. Il dottor Shashank Shah ha allietato i partecipanti con un esame approfondito della vita di Bhagavan, fornendo stimolanti esempi del Suo Amore per gli animali, gli studenti e l’umanità. 28

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TRINIDAD & TOBAGO Il 1° luglio 2015 ha segnato una tappa storica per la SSIO di Trinidad & Tobago: la prima cerimonia di laurea della prima Scuola Sathya Sai delle Indie Occidentali, il Sathya Sai Garden of Bloome della Early Chilhood Care and Education Centre di Longdenville a Trinidad. Circa 70 persone, tra cui 17 nuovi studenti, hanno festeggiato la laurea dei primi tre studenti della scuola. Il programma si è aperto con il nonno del primo laureato che ha consegnato la bandiera nazionale all’amministratore della scuola. Dopo l’inno nazionale e altre presentazioni, sono stati assegnati agli studenti i certificati di laurea da parte del Coordinatore Centrale della SSIO dei Paesi delle Indie Occidentali. La condivisione delle loro esperienze da parte dei tre giovani laureati è stata la parte più affascinante della cerimonia. Essi hanno parlato della propria trasformazione dovuta all’insistenza della scuola sui cinque valori umani, nonché della loro piacevole complessiva esperienza scolastica. Gli studenti hanno presentato canti multireligiosi e orientati ai valori, e altre esibizioni, impressionando e stimolando gli ospiti e i genitori. Il 5 luglio 2015, i membri del Centro Sai Sathya di Pasea a Trinidad & Tobago hanno distribuito cesti di generi alimentari e prodotti per la cura personale a 568 famiglie bisognose che vivono nella zona depressa del litorale marino, alla periferia della capitale, Port of Spain. I volontari Sathya Sai hanno anche distribuito 1300 pasti di piselli al curry e patate, tortilla e mango al curry. Cominciando alle 3 del mattino, i volontari hanno caricato su dei camion i cesti di generi alimentari, prodotti da bagno e pasti Eterno Auriga


La cosa è stata accolta positivamente dal pubblico, e uno degli ospiti ha detto: “Questo vale per la vita; è bene riportare in vita i vecchi valori.” Il giorno successivo, i partecipanti hanno eseguito canti spirituali e partecipato a circoli di studio. Dopo la conclusione dell’evento, i volontari hanno donato le decorazioni per il festival a una casa per anziani.

CUBA Volontari Sathya Sai al lavoro.

da distribuire. Un convoglio di otto autobus che trasportavano circa 200 volontari, più quattro camion con cibo e rifornimenti, è arrivato sul litorale la mattina presto, dove i volontari provenienti da altri Centri Sai Sathya hanno aiutato nella distribuzione. Inoltre, i volontari Sathya Sai hanno anche distribuito bellissimi bigliettini con stimolanti messaggi di Bhagavan, che hanno fatto piangere di gioia i destinatari.

Il 21 giugno 2015, la SSIO di Cuba ha partecipato per la prima volta a un incontro pubblico che ha richiamato circa 300 persone. L’ambasciatore indiano a Cuba, che l’anno precedente aveva partecipato alle celebrazioni del Compleanno di Bhagavan, ha invitato i membri della SSIO a cantare i Bhajan in pubblico e a prendere parte alle lezioni di yoga.

AUSTRIA Il 30 e 31 maggio 2015, i membri della SSIO hanno organizzato, a Brixlegg Tirol, Austria, un festival dei valori umani. Il primo giorno è cominciato con canti sui valori umani e la presentazione della SSIO, seguiti da una presentazione relativa alla manifestazione dei valori umani nel lavoro e nella vita quotidiana.

Programma musicale alla riunione pubblica di Cuba.

Il pubblico ha applaudito i Bhajan, manifestando così l’universale fascino e la dolcezza del cantare la gloria del Signore.

HONDURAS

Partecipanti felici al festival dei valori umani. Eterno Auriga

Il 13 giugno 2015, a Tegucigalpa, nell’Honduras, i membri dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai hanno preso parte a un lavoro di gruppo condotto da dirigenti senior della SSIO. Tramite circoli di studio e altre attività, i partecipanti hanno studiato l’essenza degli insegnamenti di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, come metterli in pratica e l’importanza di farlo quotidianamente.

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CANADA Il 14 e 15 luglio 2015, l’Istituto Canadese di Educazione Sathya Sai ha condotto il suo 2° Campo Annuale presso la Scuola Sathya Sai del Canada a Toronto. Questi due giorni di campo estivo per i bambini Sathya Sai, così come per i bambini della comunità in generale, hanno integrato i valori del rispetto, della tolleranza, del lavoro di squadra e della compassione in giochi e attività popolari e divertenti. Il campo estivo 2015 ha fornito un vivace, energico e intellettualmente stimolante programma estivo per 16 bambini nella fascia d’età compresa fra i 7 e gli 11 anni. Sette Giovani Sathya Sai hanno contribuito all’attività del campo e organizzato sport e giochi per insegnare l’importanza della cooperazione, della concentrazione, della disciplina e del lavoro di squadra. I bambini hanno dimostrato conoscenza e familiarità con i cinque valori umani di amore, pace, verità, retta condotta e non violenza.

Il gruppo ha formulato un piano per portare avanti la Missione Divina e tutti i presenti hanno deciso di lavorare verso il raggiungimento degli obiettivi della SSIO con rinnovata dedizione e atteggiamento positivo. Un partecipante ha messo a disposizione la propria casa per le riunioni settimanali, compresi i circoli di studio, la meditazione e i Bhajan.

EL SALVADOR Il 21 giugno 2015, i Giovani Sathya Sai dell’El Salvador hanno organizzato, in una fattoria di San Salvador, un seminario per 16 bambini. Essi hanno ricevuto educazione ai valori umani e fatto giochi basati sui valori fra alberi e ambienti naturali.

NICARAGUA Il 4 luglio 2015, 13 membri dell’Organizzazione Sathya Sai hanno partecipato a un lavoro di gruppo denominato “Comprendere la Benedizione Che Sai Ci Ha Dato” presso l’Hotel Las Mercedes di Managua, nel Nicaragua. Il lavoro di gruppo era focalizzato sullo scopo della SSIO e le linee guida che Bhagavan ha approvato durante il 9° Congresso Mondiale del 2010, che, nel 2012, sono state adottate nel Congresso dell’America Latina in Messico.

“Sedere in Silenzio” in un seminario per bambini.

L’evento ha avuto un tale successo che i membri della SSIO hanno deciso di organizzare mensilmente un seminario per bambini e adulti l’ultima domenica di ogni mese, durante la quale le famiglie partecipanti potranno anche condividere il pranzo dopo la conclusione delle attività devozionali ed educative. – Organizzazione Internazionale Sathya Sai

INDIA Himachal Pradesh – Nell’ambito delle celebrazioni del 90° Compleanno di I partecipanti durante il worshop “Comprendere Bhagavan Baba, l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva dell’Himachal Pradesh ha la Benedizione Che Sai Ci Ha Dato”. 30 Gennaio 2016 Eterno Auriga


organizzato, dal 30 settembre al 4 ottobre 2015, all’Anand Vilas di Shimla, 90 ore di Akhanda Bhajan, cui hanno partecipato i devoti di tutto l’Himachal Pradesh. Il patos creato dai Bhajan e la serenità del luogo hanno elevato i devoti e li hanno fatti immergere assieme ininterrottamente per ore nel pensiero di Sai. Dopo aver saturato l’intero ambiente di vibrazioni divine per 90 ore, i Bhajan sono terminati con l’Arati alle 12 del 4 ottobre 2015. Jammu e Kashmir – Il 31 agosto 2015, si è svolto un campo medico nel villaggio di Tikrikhanni nel Jammu, in cui sono stati visitati oltre 60 pazienti e fornite loro gratuitamente la necessaria consulenza medica e medicine.

Campo medico in un villaggio del Jammu.

Alcuni pazienti che presentavano un problema dentale sono stati invitati a recarsi alla clinica dentale di Lale-Da-Bagh nel Jammu, dove l’Organizzazione Sai avrebbe fornito loro gratuitamente il controllo dentale e la cura. Manipur – Il 20 settembre 2015, l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Manipur ha osservato una Giornata di Donazione Globale del Sangue presso la Banca del Sangue dell’Istituto Regionale di Scienze Mediche (RIMS) di Imphal nel Manipur. Il programma è cominciato alle 10,10 del mattino ed è terminato alle 13. Complessivamente, 12 donne e 35 uomini hanno donato 47 unità di “amore” liquido all’ospedale RIMS. I dirigenti ospedalieri sono stati molto lieti di questo servizio Eterno Auriga

Campo di donazione del sangue nel Manipur.

disinteressato dell’Organizzazione Sai. Punjab – L’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Punjab ha organizzato, a Patiala, un Campo di Gestione delle Calamità Naturali, cui hanno partecipato i volontari di Haryana, Punjab, studenti della Scuola Superiore SSVM di Patiala e volontari nella gestione delle catastrofi del locale ufficio D.C. di Patiala. I volontari sono stati istruiti da Sri Thyagarajan (Coordinatore Nazionale) sulle varie tecniche. Questo campo è stato seguito da uno di cinque giorni a Srinagar per la Polizia di Jammu e Kashmir . Lo Sri Sathya Sai Seva Samithi di Kapurthala ha organizzato un campo medico per pazienti di ortopedia, ginecologia e generici, del quale hanno beneficiato 552 persone. Tamil Nadu – Dal 14 al 23 novembre 2015, è stato celebrato il 90° Compleanno di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba nel Sundaram meravigliosamente decorato con elaborati disegni e illuminato da splendide luci che lo hanno ammantato di regale maestà per tutti e dieci i giorni di celebrazioni. I programmi condotti per l’occasione includevano Sahasranama Archana (recita dei mille Nomi di Bhagavan), video che mostravano le opere umanitarie di Bhagavan, Bhajan di ex alunni degli istituti di Bhagavan, Narayana Seva e concerti di Gennaio 2016

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Celebrazioni del 90° Genetliaco di Bhagavan al Sundaram, Chennai.

musica di illustri musicisti, come il maestro di sassofono Kadri Gopalnath e la violinista Smt. Kanyakumari. Nel Tamil Nadu, le forti piogge senza precedenti hanno allagato numerose aree, colpendo la vita e le proprietà di un gran numero di persone. In questa triste situazione, l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Tamil Nadu non ha perso tempo, inviando carichi di materiale di soccorso, oltre a fornire squadre per la gestione delle calamità nelle operazioni di salvataggio e di soccorso, essendo prioritario salvare le vittime di zone isolate, fornendo loro le necessità immediate.

I Giovani Sai di Chennai si sono messi in azione entro poche ore dopo la calamità che ha colpito la città. Un nucleo centrale ha esaminato rapidamente le zone colpite e un’altra squadra ha allestito una cucina, cominciando a servire circa 2000 confezioni di cibo per volta. Anche un gruppo di medici e paramedici, sfidando l’inondazione, è penetrato nelle aree più interne e ha somministrato farmaci. Sundaram, la dimora di Baba, è stata trasformata in un centro di assistenza dove circa 27.000 pacchi regalo, contenenti 30 generi di prima necessità, sono stati preparati e distribuiti alle famiglie bisognose.

Pacchi regalo vengono distribuiti nel Sundaram.

Derisione e accuse seguono le orme dei grandi di tutti i tempi. Esse li seguono come l’ombra, che non si può evitare. I discepoli si ribellarono a Gesù, anche quelli che Lo adoravano e pendevano dalle Sue labbra. Fecero del male a Lui che aveva fatto loro del bene. Gesù, tuttavia, augurò il bene a coloro che Lo avevano insultato e offeso. Questa è una lezione di cui oggi c’è assolutamente bisogno. Nessuno dovrebbe tener conto del male inflittogli e meditare la vendetta. Deve invece rispondere con amore all’odio, con fraternità all’inimicizia. Comportarsi diversamente è segno di debolezza, di mancanza di coraggio, di scarsità di fede nella bontà dell’uomo. Gesù uscì vincitore in questa santa lotta. In questo giorno, dobbiamo coltivare in noi stessi quella convinzione e quel coraggio.

– Baba


Sri Sathya Sai Higher Secondary School Prasanthi Nilayam – 515134, (A.P.) ADMISSION NOTICE 2016-2017

Admissions to Class I (Boys and Girls) and Class XI (Boys and Girls) of Sri Sathya Sai Higher Secondary School, Vidya Giri, Prasanthi Nilayam, Anantapur District, Andhra Pradesh - 515134 for academic Year 2016-2017 will take place in June 2016. The medium of instruction will be English and the school will be wholly residential school. Admission criteria for Class I **: Age Limit 5½ years to 6½ years as on 30th September 2016. (Duplicate copy of Date of Birth certificate – “issued by competent authority” shall be produced). The Date of Birth should be between 30-03-2010 and 30-03-2011. ** Selection through RTE method Admission criteria for Class XI: Only English Medium students are eligible to apply. Prospectus and Application forms can be obtained from 1st January 2016 onwards till 31st January 2016 either from the office of Sri Sathya Sai Higher Secondary School, Prasanthi Nilayam, Puttaparthi by cash `100 /- (or) can be downloaded from our website: www.ssshss. edu.in The last date for submission of filled in application form will be 20-02-2016. The downloaded filled in application should be sent along with a Demand Draft drawn in favour of “Principal, Sri Sathya Sai Higher Secondary School” on State Bank of India, Puttaparthi Branch (Code no.: 2786) for the value of `100/- with self-addressed envelope (size: 15 cm x 24 cm). E-mail: ssshss@gmail.com. Phone No: 08555-289289. – Principal




Data di Pubblicazione: 1° gennaio 2016

La Felicità è Unione con Dio Nella profondità di Santhi (pace), esiste Prakanthi (il supremo splendore). In Esibizione di violino degli studenti della Scuola Primaria Sri Sathya Sai la mattina di Natale.

questo Prakanthi, si può sperimentare Param Jyoti (l’effulgenza divina). Param Jyoti sotto forma di Atma Jyoti (la luce dell’Atma) è in voi. È la luce della non dualità e dell’eternità. È la luce dell’immortalità. È la luce del Sé. Poiché avete questa luce dentro di voi, perché

Coro bandistico di Natale degli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai.

dovreste aver paura di qualcosa? Perché preoccuparvi? Siate felici. Dov’è la felicità? Come sperimentarla? L’unione con Dio è felicità. – Baba

Programma brasiliani.

musicale

dei

devoti

Edizione Italiana del Sanathana Sarathi


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