Eterno Auriga - Maggio 2016

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MAGGIO 2016



Eterno Auriga

Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità VERITÀ

Maggio

RETTITUDINE

2016

© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia

PACE

AMORE

NON VIOLENZA

Fate ciò che dite! Solo così otterrete il rispetto. Colmate la vostra vita d’amore divino e sperimentate la beatitudine. Non l’a ottenete dai testi sacri e non può essere insegnata dagli altri. Essa proviene dal Sé. È la realizzazione del Sé. Quel Sé è Dio. Quella è vera beatitudine.” SOMMARIO 4 Dirigete la mente verso Dio Discorso di Bhagavan del 6 aprile 1993 11 Sri Sathya Sai Aradhana Mahotsava Cronaca 13 Il Nirvana è l’unica Verità Dai nostri Archivi 15 Pensate sempre a Dio Effulgenza della Gloria Divina 18 Easwaramma: La Madre di Easwara 20 Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca 23 L’Angolo degli Studenti 25 Il Mio Percorso con il Sanathana Sarathi Dottor Sudhansu Kumar Nayak 27 Continue Effusioni di Grazia K.S. Gopalan 28 Resa Totale Chinna Katha 29 Notizie dai Centri Sai Terza di Copertina Recensione del Libro

Siti Web Ufficiali di Prasanthi Nilayam Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Settore Pubblicazioni: www.srisathyasaipublications.com Fotografie Online di Bhagavan: www.saireflections.org Prasanthi Nilayam, Cronache dal Sito Web: www.theprasanthireporter.org Sri Sathya Sai Central Trust: www.srisathyasai.org.in Radio Sai Global Harmony: www.radiosai.org Sri Sathya Sai Easwaramma Women’s Welfare Trust: www.ewwt.org.in Ala Bal Vikas dell’Organizzazione Sri Sathya Sai, India: www.sssbalvikas.org Per rinnovi / Nuovi Abbonamenti / Edizioni Elettroniche, vi invitiamo a visitare il nostro sito @ www.sanathanasarathi.org


P A R O L A D E L L’A V A T A R

DIRIGETE LA MENTE VERSO DIO IL DISTACCO È LA VIA REGALE NELLA SPIRITUALITÀ

Incarnazioni dell’Amore! EL MONDO MODERNO, LA VITA dell’uomo è molto strana. Sapendo benissimo che cosa è bene, che cos’è male, che cosa è nobile e che cosa è meschino, egli non riesce a camminare sulla retta via. Sa quello che è bene, ma non lo segue; sa ciò che è male, ma non sa starne lontano. Perché? Soltanto la sua debolezza ne è responsabile. Egli compie azioni malvagie, ma vuole il merito delle buone azioni; non è preparato a subire le conseguenze delle prime.

N

controllare i desideri. Noi possiamo vivere in modo davvero umano soltanto se riusciamo a controllarli. I desideri eccessivi sono causa di illusione nell’essere umano. Nel Ramayana, troviamo l’esempio di Ravana: egli era molto istruito ed

Mettete un limite ai desideri Ci sono delle malvagità che sono entrate nel cuore dell’uomo e gli hanno fatto prendere la strada sbagliata. Esse sono principalmente due: kama (desiderio) e krodha (ira). Il desiderio guida l’uomo verso l’animalità, trasforma le qualità umane in qualità animali. Per quanto elevata sia l’educazione dell’individuo, che si tratti di un grande scienziato, di una persona autorevole o con una posizione elevata, egli è incapace di

estremamente ricco e potente, ma, a dispetto di tutto questo, provocò


la propria rovina. Perché? Perché non riusciva a controllare i desideri. Perse la discriminazione a causa dei desideri malvagi e dell’incapacità di riconoscere ciò che è bene e ciò che è male. Noi non dobbiamo avere controllo solamente sui desideri: dobbiamo avere anche la padronanza dei sensi. Non si devono usare gli occhi in qualunque modo ci piaccia soltanto perché ci sono stati dati; abbiamo le orecchie, ma questo non significa che dobbiamo ascoltare qualunque cosa. Allo stesso modo, non si deve usare la lingua comunque vogliamo; non si deve mai dire ciò che potrebbe offendere qualcuno o ferire i suoi sentimenti con parole aspre. Noi siamo dotati di una mente potente che va in giro come le pare; c’è un limite alla velocità del vento, ma non c’è limite a quella della mente. Essa rimugina su un mucchio di cose inutili. Abbiamo le mani; non dobbiamo mai usarle per fare il male. Non vedere il male, vedi ciò che è buono; non ascoltare il male, ascolta il bene; non dire cose malvagie, di’ ciò che è bene; non pensare male, pensa bene; non fare il male, fai ciò che è bene. Questa è la via che porta a Dio. Dobbiamo fare in modo che i sensi accolgano ciò che è bene e non dare spazio ad alcun male. La compagnia riprovevole è responsabile dei nostri aspetti malvagi; quindi rifuggite dalle compagnie malvagie altrimenti la vita procederà lungo strade sbagliate per effetto di tali cattive compagnie. La polvere sul terreno va in cielo quando si unisce con l’aria pur non avendo le ali, mentre va in basso se si associa con l’acqua anche se non ha le gambe per scendere; in un caso sale e nell’altro scende. Per quale ragione? La ragione è l’“amicizia”. Quando Eterno Auriga

Qui c’è una porta. Voi ci avete messo una serratura e mettete la chiave nella toppa: se girate la chiave a destra, la serratura si apre; se la girate a sinistra, si chiude. La stessa chiave, la stessa serratura: la differenza consiste solamente nel girare. Il vostro cuore è la serratura, la mente è la chiave: se girate la mente verso il mondo, c’è l’attaccamento; se la girate verso Dio, ottenete il distacco. è in amicizia con il vento va in alto, quando è in amicizia con l’acqua va in basso. Per natura, l’aria vola in alto, mentre l’acqua va giù; scende anche se la versate in cima a una montagna. L’essere umano acquisisce qualità buone o cattive a seconda della compagnia che frequenta; quindi rifuggite dalle cattive compagnie. Controllate i sensi Stare lontano dalle cattive compagnie non basta. Supponiamo che siate un paziente diabetico: prendere le medicine non è sufficiente: bisogna anche che controlliate la dieta. Il controllo della dieta unito alle medicine vi darà sollievo, vi curerà. Allo stesso modo, allontanarsi dalle compagnie indesiderabili non basta: dovete anche frequentarne di buone. Fate amicizia con persone buone. Chi è buono? Chi è cattivo? La vita umana ha delle limitazioni, la società ha delle regole. Basandosi sulle regole della società, chi è buono? Buono è chi ha tre qualità. Quali sono? L’amore per Dio, il timore per il peccato e la moralità nella società. Queste tre qualità portano l’essere umano ad altezze nobili. Quando si ha paura del peccato si ha amore per Dio e questo porta alla moralità nella Maggio 2016 5


società. Chi possiede questi tre modi di essere è un vero essere umano. Queste tre caratteristiche sono in relazione col cuore, la testa e le mani. Questo non è EHV (Education in Human Values, Educazione ai Valori Umani): è 3HV. La prima “H” indica heart (il cuore), la seconda si riferisce a head (testa) e la terza “H” a hand (mano). Noi dobbiamo avere il controllo su questi tre; soltanto così le qualità umane si svilupperanno in noi. Oggi, si sono smarriti i valori umani; qual è la ragione di questa degenerazione? Il desiderio e l’ira. Ravana non fece buon uso della vista; guardò Sita in modo sbagliato. Dovete guardare chiunque con bontà nella mente. I vostri occhi sono sacri: fatene sempre un uso sacro. La vista (drishti) è come la creazione (srishti): può ridurre il mondo in cenere, ma può anche conservarlo e proteggerlo; quindi fate buon uso della vista. I pensieri malvagi si moltiplicano in voi solamente a causa del vostro vedere malvagio. Ravana si rovinò a causa della visione e dei pensieri malvagi. Hanuman pensò che un simile perfido demone dovesse essere punito e, alla corte di Ravana, prese ad accusarlo: “Tu non sei un uomo di carattere; sebbene tu sia ricco, potente e colto, non hai controllo sui sensi. Dal punto di vista terreno, sei in una posizione elevata, ma i tuoi sensi hanno causato la tua caduta morale, per cui non puoi evitare la punizione.” Ravana si arrabbiò quando Hanuman lo accusò e, nell’ira, gli dette fuoco alla coda; con quel fuoco, Hanuman incendiò tutta Lanka. Le fiamme si diffusero dappertutto. Hanuman sedette su un albero e pensò che Ravana aveva meritato quella punizione; solamente allora la sua ira si acquietò e pensò: “Madre Sita è in questa stessa Lanka. Non ho usato la discriminazione; ho bruciato la città. Che cosa accadrà a madre Sita? Io sono venuto 6

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pensando al suo benessere, ma ho fallito completamente lo scopo per cui Rama mi ha mandato qui a causa della mia ira.” Chi è preda dell’ira non avrà successo in alcun tentativo, commetterà dei peccati e sarà messo in ridicolo da tutti. La sua stessa gente lo abbandonerà, e perderà ogni ricchezza e rispetto. L’ira lo rovinerà completamente. Questo pensava Hanuman. Fu solamente il desiderio a causare la rovina di Ravana; egli ebbe un desiderio malvagio che non fu capace di controllare. Come sono i pensieri sono i risultati L’uomo può avere dei desideri, ma essi non devono essere mai troppi. Voi avete sete: un bicchiere d’acqua è sufficiente. Se siete nella foresta e desiderate un bicchier d’acqua, dovete essere soddisfatti di ottenerlo, non dovete desiderare una bibita fresca: come potete averla in una foresta? Questo sarebbe un desiderio eccessivo. L’universo intero è l’incarnazione del Signore Vishnu, è proprio la forma di Dio e un Kalpa Vriksha (l’albero che soddisfa tutti i desideri); esso soddisferà tutti i vostri desideri. Pertanto c’è spazio perché ogni pensiero dell’uomo dia frutto, ma un pensiero cattivo darà un risultato negativo e un pensiero buono darà un risultato buono. Ecco un breve esempio. Mentre camminava sotto il sole cocente, una persona trovò un albero enorme e vi si fermò sotto per riposare. Si trattava dell’albero che soddisfa tutti i desideri, ma il viaggiatore non lo sapeva. Non appena pensò a come sarebbe stato bello avere dell’acqua da bere, vide una brocca piena d’acqua fresca davanti a sé. Ristorato della fatica grazie Eterno Auriga


all’acqua che bevette, ebbe fame e pensò che sarebbe stato bello avere del buon cibo con cui saziarsi. La sua contentezza e sorpresa divennero grandi quando un pranzo sontuoso gli apparve dinanzi. Dopo aver mangiato quel cibo delizioso a sazietà, ebbe sonno e pensò a come sarebbe stato bello avere un letto soffice su cui dormire piacevolmente; immediatamente un comodo letto apparve lì davanti, come egli aveva desiderato. Non appena si sdraiò, il viandante pensò a come sarebbe stato bello avere la moglie a massaggiargli i piedi e se la vide accanto all’istante. Sorpreso al massimo di vedere sua moglie lì, pensò: “Mia moglie è al villaggio; le ci vorrebbero due giorni per giungere qui; come ha fatto ad arrivare appena ho pensato a lei? Forse non è mia moglie; è uno spirito maligno che è apparso sotto le sue sembianze e ora mi mangerà.” L’albero dei desideri concede qualunque cosa si desideri, per cui uno spirito maligno apparve all’istante e lo divorò. Dio è l’albero dei desideri per coloro che prendono rifugio in Lui. Egli concede qualunque cosa chiedano. Le persone sagge Lo pregano solo per aver la Sua grazia che può dar loro qualunque cosa; coloro che cominciano a chiedere a Dio questo e quell’altro sono sciocchi, e finiscono per chiedere ciò che li porta alla rovina. Per questo si dice che com’è la mente così è il destino. La morale di questa storia è la seguente: i risultati sono coerenti con i pensieri. Quando il viandante desiderò l’acqua, essa apparve; non doveva essere soddisfatto? Volle anche il letto; non doveva accontentarsi? I desideri eccessivi non fecero che metterlo in pericolo. Quindi noi dobbiamo avere il controllo dei desideri. Il desiderio e l’ira sono caratteristiche animali Eterno Auriga

Quando avete un desiderio nel cuore, non siete capaci di far niente di buono perché esso diventa un ostacolo. È proprio il desiderio che vi fa pensar di far qualcosa di male. Noi diciamo di avere dei nemici: chi sono i nemici? Coloro che vi feriscono o vi danneggiano sono i nemici e sono dentro di voi. L’ira e il desiderio vi danneggiano, vi feriscono e vi fanno soffrire. L’agitazione mentale dipende dall’ira e dal desiderio. L’ira si può controllare mettendo un tetto ai desideri. Nella vita umana si manifestano i desideri ed essi ci devono essere, non c’è dubbio, ma devono essere limitati. Se sono eccessivi, non potrete mai soddisfarli. L’acqua che si può raccogliere dipende dalla grandezza del recipiente. Nel Gange c’è moltissima acqua, nell’oceano ancora di più, ma voi potete attingerne a seconda della misura del contenitore; non potete prenderla tutta. Se non vi basta, munitevi di un recipiente più grande. Quindi, acquisite il Potere Divino perché soddisfare ogni sorta di desideri terreni senza acquisire il Potere Divino è contrario alla natura umana. L’ira e il desiderio sono caratteristiche degli animali, per cui dobbiamo tenercene a distanza; questa è spiritualità. Che cosa si intende per “spiritualità”? Non semplicemente bhajan, austerità o adorazione, no! Dovete liberarvi delle caratteristiche animali che avete dentro di voi. L’ira e il desiderio sono i veri nemici; dovete prenderne il controllo. Se date loro libertà, non potete evitare il pericolo e l’irrequietezza. Controllo, controllo, controllo; ogni cosa necessita di controllo, devono esserci dei limiti. Questo dicono i Veda. Senza disciplina, non può esserci benessere. Quando i parametri del corpo sono nei limiti, voi siete in salute, ma se vengono oltrepassati indicano una malattia. La temperatura del corpo è di Maggio 2016

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37 gradi; è perfettamente normale, ma se è di 38 significa febbre. In modo simile, se la pressione sanguigna è 120 su 80 è normale, ma, se è 90, siete all’inizio di una malattia cardiaca. Gli occhi possono vedere fino a un certo limite; se guardate dei raggi di luce di intensità elevata, la vostra retina può esserne bruciata. La vita ha i suoi limiti; la vita umana è una compagnia limitata. Cominciando in una compagnia piccola, se andate oltre il limite, sarete puniti, sarete sanzionati. Non

Rinuncia significa riduzione dei desideri. La vita è un lungo viaggio; riducete il peso dei desideri. “Meno bagaglio e più comodità rendono piacevole il viaggio.” Se portate un bagaglio troppo pesante durante il lungo viaggio della vita, avrete dei problemi. I desideri sono il bagaglio: riduceteli gradualmente. Se riducete i desideri terreni, quelli spirituali aumenteranno. Oggi, l’essere umano aspira

La vita umana ha delle limitazioni, la società ha delle regole. Basandosi sulle regole della società, chi è buono? Buono è chi ha tre qualità. Quali sono? L’amore per Dio, il timore per il peccato e la moralità nella società. Queste tre qualità portano l’essere umano ad altezze nobili. Quando si ha paura del peccato, si ha amore per Dio e questo porta alla moralità nella società. Chi possiede questi tre modi di essere è un vero essere umano.

dovreste mai andare incontro a nessun tipo di punizione. Se volete raggiungere la Divinità evitando le punizioni, dovete procedere limitandovi. Deve esserci un limite nel parlare, guardare, camminare e pensare. Tutto deve essere nei limiti, ma oggi tutti i limiti vengono superati, e i desideri sono illimitati. Nel Vedanta, la riduzione dei desideri è chiamata vairagya (rinuncia). 8

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alla spiritualità, ma aumenta i desideri terreni. Egli alimenta troppo attaccamento. L’attaccamento non è importante; il distacco è la via regale nella spiritualità. Come? Voi avete una famiglia, dei bambini e una casa. Fate il vostro dovere. Il dovere è Dio, il lavoro è adorazione, ma non dovete avere troppo attaccamento; dovete educare i figli, nutrirli e averne cura, ma non dovete attaccarvi Eterno Auriga


troppo a loro. Ecco un breve esempio. Thyaga è yoga Tra gli uccelli, la madre si prende cura dei piccoli e li nutre. Per quanto? Finché non sviluppano le ali, dopodiché li guida fuori dal nido a vivere autonomamente. L’uomo, invece, non si comporta così; è attaccato fino alla morte. È spiritualità questa? Certamente no! Dovete ridurre gradualmente l’attaccamento. Quando vi libererete se siete attaccati ai figli fino alla morte? Fate tutto quanto dovete fare, dopodiché dovete avere attaccamento per il Divino. Questo non è attaccamento terreno, che serve fino a un certo punto. Se l’essere umano, dunque, osserva dei limiti nella vita, ottiene Paramananda (Beatitudine Suprema). È per colpa dell’attaccamento, che egli va incontro a molta inquietudine. Voi siete venuti qui da luoghi lontani lasciando la casa, i genitori, i parenti, tutti: perché dovreste crearvi attaccamenti nuovi qui? Dite solamente: “Ciao, come stai? Arrivederci”, ma voi allacciate relazioni nuove, per cui il vostro bagaglio diventa pesante. Vi faccio un esempio. Un ciuffo di cotone o un foglio di carta abbandonati nell’aria vanno verso l’alto. Per quale ragione? Essendo leggeri, salgono. Così, anche l’uomo, se è leggero, sale nella spiritualità, ma oggi egli si è appesantito con il carico greve dei desideri; in questo modo, si rovina. Come possiamo aspettarci che raggiunga la liberazione? Egli dice molte cose, ma non ne fa neppure una. Noi dovremmo essere leggeri, dovremmo ridurre il peso, dopodiché raggiungeremmo altezze elevate. Se avete troppi attaccamenti, è certo che vi rovinerete. Chi ha degli attaccamenti alle cose del mondo non è un devoto. In tempi precedenti, le persone andavano nella foresta al fine di ridurli, ma non c’è bisogno Eterno Auriga

di questo: fate soltanto il vostro dovere. A casa avete la moglie e i figli: abbiatene cura. Riducete i desideri terreni; se vi chiedono aiuto datelo, ma non alimentate attaccamento. State invecchiando, eppure non avete spirito di sacrificio. Oggi, l’uomo non ha thyaga (sacrificio). Thyaga è Yoga; bhoga (piacere terreno) è roga (malattia). Ponete dei limiti a bhoga. È dunque bene che riduciate i desideri. Comprendete il valore della nascita umana Nonostante leggiate i testi sacri e ascoltiate il Vedanta, se non mettete in pratica, fate del cervello un libro. Una biblioteca si trova in un grande palazzo in cui ci sono centinaia di migliaia di libri, ma ognuno ha un argomento. Se ponete una domanda al locale ove si trovano i libri, non ottenete risposta; in quel posto ci sono moltissimi libri, ma il locale non risponde alle domande. Allo stesso modo, noi collezioniamo nella testa tutti gli argomenti del mondo e ne facciamo un locale pieno di libri. Tutta l’informazione vi viene scaricata, ma non ne esce risposta neppure a una domanda. Perché? Per mancanza di pratica. Non dovete mai fare della testa un locale dei libri. Entrate nel campo pratico: questa è vera spiritualità. Se, nonostante frequentiate anime elevate e ascoltiate il Vedanta, non mettete in pratica, è tutto inutile. Visto che siete venuti da posti lontani, non legate relazioni superflue che vi renderanno irrequieti. Sedete da soli e contemplate Dio. “La Verità è una, ma il saggio le si riferisce con molti nomi.” Dobbiamo allargare la nostra visione, dobbiamo considerare l’universo come la forma effettiva di Dio.

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Quando osservate dei gioielli, voi pensate al loro nome e forma, come collane, braccialetti, orecchini ecc.; non pensate al materiale, con cui tutti sono fatti, che è l’oro. In modo simile, tutta la materia e gli oggetti dell’universo sono manifestazione della stessa Divinità. Tutti sono uno, tutto è Divinità. Offrite tutto ciò che fate per far piacere al Signore. Non pensate mai che Dio sia in un luogo particolare e voi ne siate distanti. Dovete realizzare l’unità: soltanto allora i sentimenti divini cominceranno a manifestarsi in voi. Riducete tutto pian piano: meno parlare, meno ascoltare e meno osservare. Vedere meno è veramente essenziale. Se non vedete nessuno, guardate col binocolo. Perché? Dov’è il danno se non guardate? Guardate soltanto ciò che deve esser visto; perché dovreste guardare cose inutili? Non va bene, è legame. Voi siete legati dai sensi e dalla mente. Predicate il Vedanta, ma non mettete in pratica neppure uno dei suoi insegnamenti. Siete degli eroi (heroes) nel parlare e degli zeri (zeros) nell’attuare. Dovete essere eroi nella pratica; allora potrete trovare soddisfazione nella vita. La vita umana è molto sacra, nobile e profumata di virtù, e noi stiamo barattando una vita così preziosa con il carbone dei possedimenti terreni. La vita umana è molto preziosa; nel mondo, niente è più prezioso. Noi pensiamo che il diamante sia prezioso; chi dà valore al diamante? Solamente l’essere umano. Noi diciamo che l’oro è prezioso; chi dà valore all’oro? L’essere umano! Le case e i terreni hanno valore; chi glielo dà? L’essere umano! Quindi l’uomo ha il valore più elevato. Gli uomini sono più preziosi di tutte le ricchezze del mondo. Le ricchezze non sono importanti; il valore umano è più importante di qualunque cosa in questo mondo. Essendo esseri umani, 10

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dovremmo sviluppare i valori umani. Che piacere c’è ad avere tutto se non ci sono valori? Dhritarashtra possedeva tutto in abbondanza. Aveva progenie, aveva compagni; a che servirono? Egli era molto agitato a causa dei pensieri cattivi. Si può essere ricchi, avere letti e divani di seta costosi, installare condizionatori d’aria in casa; quando ci sediamo lì, il corpo e fresco, ma la testa è rovente. Perché? Non c’è pace mentale e, quando non c’è quella, rinfrescare la stanza con l’aria condizionata non serve a niente. Questa non è la condizione giusta; correggetela. Controllate la mente: essa è molto importante. “La mente è la causa della schiavitù e della liberazione dell’uomo.” È la mente che lo lega o lo libera. La mente è la chiave dell’attaccamento e del distacco Qui c’è una porta; voi ci avete messo una serratura e mettete la chiave nella toppa: se girate la chiave a destra, la serratura si apre; se la girate a sinistra, si chiude. La stessa chiave, la stessa serratura: la differenza consiste solamente nel girare. Il vostro cuore è la serratura, la mente è la chiave: se girate la mente verso il mondo c’è l’attaccamento; se la girate verso Dio ottenete il distacco. Per l’attaccamento e il distacco la responsabile è la mente. Quindi dirigete la mente verso Dio. Guardate vostra madre: vedete Dio in vostra madre. Guardate vostro figlio: vedete Dio in vostro figlio. Guardate vostro marito: poiché egli è marito (husband), non “piegatelo” (bend him)! Vedete Dio anche in vostro marito. Vedete Dio in tutti. Chiunque salutiate con rispetto, in definitiva il saluto raggiunge Dio, ma non dovete avere continua a pagina 17... Eterno Auriga


SRI SATHYA SAI ARADHANA MAHOTSAVA

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EL 5° ANNIVERSARIO del Maha Samadhi, in una solenne cerimonia svoltasi il 24 aprile 2016 nel Sai Kulwant Hall, che era stato elegantemente decorato per questo importante evento, è stato rivolto un reverenziale e amorevole omaggio a Sri Sathya Sai Baba. Sul Suo Samadhi c’erano splendide decorazioni floreali e sul lato destro era stata posta, per Bhagavan, una bella sedia e un baldacchino argentati. Oltre all’offerta nel Sai Kulwant Hall, è stato eseguito il Narayana Seva allo Sri Sathya Sai Hill View Stadium. L’ospite principale della celebrazione era Sri M. Venkaiah Naidu, Ministro dell’Unione per lo Sviluppo Urbano, per le Carenze Urbane e degli Alloggi e per gli Affari Parlamentari, che era accompagnato dai Ministri dell’Andhra Pradesh, Sri Palle Raghunatha Reddy, Ministro per l’Informazione, le Pubbliche Relazioni, l’Informatica e le Comunicazioni, e dal dottor Kamineni Srinivas, Ministro della Salute, della Formazione Medica e del Benessere Familiare. I Sai Pancharatna

Nel Sai Kulwant Hall, il programma del mattino è cominciato alle 7,30 con l’emozionante esecuzione dei Sai Pancharatna (i cinque gioielli dei canti devozionali) presentata con profonda devozione da circa 200 musicisti e cantanti. Impostate su vari Raga, le composizioni “Pranamami Sayeesha” (offro reverenti omaggi al Signore Sai), “Sada Bhavayami Sri Sathya Sai” (medito sempre su Sai), “Charanam Sevanam Parama Pavanam” (servire i Piedi di Loto è cosa estremamente sacra), “Kali Yuga Avatari Bhagavan Sri Eterno Auriga

Esecuzione dei Sai Pancharatna durante lo Sri Sathya Sai Aradhana Mahotsava.

Sathya Sai” (Sai, l’Avatar del Kali Yuga) hanno descritto la Grandezza Divina di Bhagavan toccando il cuore degli ascoltatori con i ricordi di Baba. Inaugurazione dello Sri Sathya Vidya Jyoti e del Narayana Seva

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È seguito il discorso di benvenuto di Sri S.S. Naganand, Fiduciario dello Sri Sathya Sai Central Trust, in cui egli ha ricordato come Bhagavan abbia continuamente riversato la Sua grazia su tutti, guidando verso il percorso dell’amore e del servizio all’umanità. In questo giorno sacro, ha detto, dovremmo tutti dedicarci con rinnovato slancio agli ideali di pace universale e di benessere stabiliti da Bhagavan. Rivolgendosi ai presenti, Sri Nimish Pandya, Presidente Panindiano dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva, ha parlato dei problemi dell’istruzione nell’India rurale e ha fornito dettagli sullo Sri Sathya Sai Vidya Jyoti, un nuovo progetto per fornire istruzione moderna basata sui valori agli studenti, che prevede di elevare spiritualmente 900 scuole in tutta l’India, di cui beneficino circa 130.000 studenti. Maggio 2016

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View Stadium, in cui a più di 40.000 persone, uomini e donne, è stato servito cibo e offerti nuovi vestiti. Anche Sri Venkaiah Naidu, Sri Palle Raghunatha Reddy e Sri Kamineni Srinivas hanno partecipato all’esecuzione del Narayana Seva. In un tendone appositamente eretto dietro il fabbricato Nord 7, è stato servito cibo anche ai devoti e ai residenti dell’Ashram. Inaugurazione del progetto dello Sri Sathya Sai Vidya Jyoti.

Dopo aver inaugurato formalmente il progetto Vidya Jyoti, Sri Venkaiah Naidu ha avuto parole di encomio per l’enorme lavoro svolto da Sri Sathya Sai Baba nei campi della sanità, dell’istruzione e della fornitura d’acqua potabile e ha esortato tutti a dedicarsi alla missione di servizio disinteressato di Baba e a seguire il percorso di unità, amore e servizio da Lui esemplificato. È seguito un Discorso Divino di Bhagavan, in cui Egli esorta i devoti ad acquisire la conoscenza spirituale, seguire il percorso di Sathya e Dharma e servire l’umanità disinteressatamente per raggiungere lo scopo della vita. Baba ha concluso il Discorso con il Bhajan “Hari Bhajan Bina Sukha Santhi Nahin”. Il programma del mattino è terminato con una breve sessione di Bhajan seguita dall’Arati. In precedenza, era stato eseguito il Narayana Seva nello Sri Sathya Sai Hill 12

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Una Coinvolgente Musicale Strumentale

Offerta

Il pomeriggio, il popolare musicista Sri Mandolin Raju e il suo complesso hanno presentato una coinvolgente esecuzione di musica strumentale. Cominciando con il “Maha Ganapatim” di Muthuswami Dikshitar, egli, assieme alla moglie e al figlioletto, ha eseguito una varietà di composizioni di musica classica carnatica seguita da due Bhajan del Prasanthi Mandir e ha terminato con “Bho Shambho Siva Shambho Swayambho” (il Signore Siva, che è nato da Se Stesso).

Il Narayana Seva allo Sri Sathya Sai Hill View Stadium. Eterno Auriga


IL NIRVANA È L’UNICA VERITÀ L A D I V I N I T À È L AT E N T E I N O G N I I N D I V I D U O

Incarnazioni dell’Amore!

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IENTE È PERDUTO SE SI perde la ricchezza, qualcosa è perduto se si perde la salute, tutto è perduto se si perde il carattere. Questo è l’insegnamento della cultura di Bharat, ma, per l’uomo moderno, tutto è perduto se si perde la ricchezza, qualcosa è perduto se si perde la salute e niente è perduto se si perde il carattere. Da tempi immemorabili, i bharatiya aderiscono ai princìpi della spiritualità ottenendo la beatitudine e dividendola con tutti nel mondo. Le montagne dell’Himalaya formano il confine di Bharat a nord. “Hima” significa “puro e sacro”. Le montagne sono simbolo di saldezza. Purezza, sacralità e saldezza sono i segni caratteristici dei bharatiya. I fiumi perenni, come il Gange, lo Yamuna e il Sarasvathi (fiume sotterraneo), scorrono in questa terra e simboleggiano la triplice via del lavoro, dell’adorazione e della saggezza tramite i quali l’essere umano può raggiungere la Divinità. I testi sacri, Ramayana, Mahabharata e Bhagavata, pongono davanti all’umanità i nobili ideali. Qual è l’intimo significato del nome “Bharat”? “Bha” significa “luce,

splendore e Divinità”; quindi i bharatiya sono coloro che spandono la luce e lo splendore della saggezza. Le Scritture indiane, come la Bhagavad Gita, le Upanishad e i Brahma Sutra, splendono fulgidamente mostrando la via della Divinità all’essere umano. La spiritualità comincia con la fede Buddha nacque in questa sacra terra di Bharat. Egli dichiarò al mondo che “la non violenza è il Dharma più grande”, seguì le


austerità per vari anni, incontrò molte anime nobili, ascoltò i discorsi spirituali e studiò Scritture varie, ma non ne fu soddisfatto. L’essere umano aspira alla Beatitudine. Come può ottenerla?

spirituale”, “A” indica “cambiamento nel sociale” e “I” significa “cambiamento individuale”. La mente umana acquisirà purezza e sacralità solo quando avverranno questi cambiamenti.

Dove c’è Fede, c’è Amore. Dove c’è Amore, c’è Pace. Dove c’è Pace, c’è Verità. Dove c’è Verità, c’è Dio. Dove c’è Dio, c’è Beatitudine. La via della spiritualità comincia con la Fede e termina nella Beatitudine. Questa non si può ottenere dai piaceri materiali o dalle persone del mondo: si può sperimentare solamente quando i cinque sensi sono usati correttamente.

I princìpi di vita dell’uomo

Oggi, l’uomo legge i libri sacri per ottenere la Beatitudine, ma tutti i libri hanno dei limiti. La Beatitudine infinita non si può raggiungere studiando le Scritture; per ottenerla, si deve studiare un libro infinito: il mondo. Ci sono moltissime cose da imparare dal mondo. Chi sono gli amici? Non i compagni di classe o di stanza; solamente Dio è il vostro Amico vero ed eterno e solamente con l’aiuto di questo Amico sarete capaci di studiare il libro infinito, il mondo. Quando si intraprende lo studio di questo libro infinito, bisogna mettere in pratica i cinque importanti insegnamenti di Buddha: la corretta visione, il corretto sentimento, il corretto ascolto, la corretta parola e la corretta azione. Un vero essere umano è chi segue la via della verità. Verità, 
Rettitudine e Sacrificio dovrebbero costituire il modo di vivere. Buddha ha detto che buddhi (l’intelletto) deve seguire il Dharma e questo deve essere promosso nella società; solamente allora il Paese prospererà.

La Divinità è latente in ogni individuo, ma oggi l’uomo ha dimenticato la sua natura divina e si lascia illudere dagli effimeri piaceri del mondo. Satya, Dharma, Shanti, Prema e Ahimsa sono veramente i cinque princìpi di vita dell’essere umano come i cinque soffi vitali: Prana, Apana, Vyana, Udana e Samana. Perdere Satya è perdere una parte del soffio vitale; perdendo Satya, Dharma, Shanti e Prema, se ne perdono quattro parti con il risultato di dover ricevere sofferenze e violenze da ogni parte. Chi ne è responsabile? L’uomo stesso deve essere incolpato di questo. Buddha ha detto che il Dharma più grande è la non violenza. Solamente quando la si pratica si può dare impulso all’Amore. Quando si sostiene l’Amore, c’è Pace nel mondo e, quando c’è pace nel mondo, l’uomo prende naturalmente la via del Dharma e raggiunge la Verità. Promuovere questi cinque princìpi di vita è quindi dovere fondamentale di ognuno. La felicità non si ottiene da nessuna cosa del mondo. Tutto è passeggero e l’essere umano spreca la vita nel correr dietro a piaceri effimeri e insignificanti. Il Nirvana è l’unica Verità; è il senso di unità con tutta la vita. Indirizzare la mente verso ciò che è permanente è Nirvana. - Dai Discorsi di Bhagavan occasione del Buddha Purnima

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Questo è anche l’intimo significato della parola SAI; “S” significa “cambiamento 14

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Effulgenza della Gloria Divina PENSATE SEMPRE A DIO

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L 29 SETTEMBRE 1961, IO E Shankara andammo a Puttaparthi. La mia mente era in subbuglio. Avevamo perso, in un tribunale di grado inferiore, una causa relativa a una certa

proprietà in una posizione privilegiata nella città di Mysore (oggi Mysuru), il che, per noi, significava un’enorme perdita finanziaria. Mi precipitai da mia madre, che si trovava nel Vecchio Mandir, e la misi al corrente della nostra situazione. La sua reazione fu prevedibilmente calma. Con fede in Swami, che non vacillò neppure per un istante, Eterno Auriga

disse: “Possiamo chiaramente non sapere che fare, ma Swami fa tutto per il nostro bene.” Attendemmo vicino alla stanza delle “interview” per avere il Darshan. I Bhajan erano in corso, e molti erano seduti nella veranda per l’“interview”. Dopo un po’ di tempo, Swami uscì. Vedendoci, disse a tutti i vecchi devoti: “Andate a partecipare ai Bhajan. Adesso devo incontrare i nuovi arrivati. Ora potete fare solo il Padanamaskar.” Facemmo Padanamaskar e andammo ai Bhajan. Il giorno successivo, attendemmo nei pressi della stanza delle “interview” prima dell’inizio dei Bhajan. Swami ci chiamò, ed entrammo nella stanza. Facemmo entrambi Padanamaskar, ed Egli chiese: “Che cos’è successo?” Risposi: “Swami, abbiamo perso”, e Gli fornii i dettagli. Swami ci disse di fare appello al tribunale di secondo grado. Dissi che ciò sarebbe costato di più e che non potevamo permetterci tale spesa. Egli mi mise la mano sul capo e disse: “C’è Swami, e si prenderà cura di tutto.” Successivamente, recitò uno Sloka e disse: “Sai in che modo Lakshmana pregava Rama? Diceva: ‘Rama, proprio come usi Adisesha come Tuo letto nel Tua manifestazione come Vishnu, Ti prego di tenermi vicino a Te per sempre.’ Gli mancava forse qualcosa, ricchezza, regno, genitori e moglie? Aveva tutto. Tuttavia, lasciò tutte quelle cose e chiese la vicinanza di Rama. Allo stesso modo, si deve desiderare ardentemente solo Lui, e, in un modo o nell’altro, si supereranno tutte le avversità.”

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Dissi: “Swami, tienici sempre nella Tua mente. Dobbiamo riprovarci, Swami? Questo garantisce o mette a rischio la nostra futura sicurezza.” Swami ci consigliò di presentare ricorso al tribunale di secondo grado. Tutti noi facemmo Padanamaskar e ce ne andammo. Presentammo l’appello e perdemmo di nuovo. Provammo un enorme dolore. Estremamente scossi, andammo di nuovo a Puttaparthi. Il giorno successivo era lunedì e ci sedemmo fuori della stanza dei colloqui. Dopo aver chiamato alcune persone, Swami chiamò noi. Eravamo andati lì solo per fare Padanamaskar, ma avemmo la fortunata possibilità di parlare con Lui. Swami si diresse verso di me e disse: “Soldi, soldi, ti preoccupi dei soldi. Sai di che cosa dovresti preoccuparti? Dovresti preoccuparti del fatto di non aver ancora realizzato Dio.” Risposi: “Swami, mi preoccupo anche di ciò.” Egli disse: “Allora, perché preoccuparsi così tanto di questo? Dovevi preoccuparti fintantoché il “portafoglio” era con te. Ora che l’hai dato a Me, è Mio dovere prendermi cura di voi. Dovete continuare a preoccuparvi?” Dissi: “Non dobbiamo, Swami. Ci preoccupiamo di ripagare tutti i debiti accumulati. Non vediamo, d’altronde, alcuna via d’uscita.” Swami spiegò: “Tu hai paura perché la tua fede in Me è diminuita. Se avessi piena fede in Me, non sarebbe nata in te la paura. Sai che cos’è Atmarpana? Qualunque cosa accada, dovresti tassativamente seguirLo. Egli farà una cosa o l’altra per te. In qualche modo, farà tutto bene. Egli (indicando Se Stesso) può fare tutto. Che cosa fecero Ramadas e altri? Solo questo, non è vero? Qualunque fossero le tribolazioni a cui furono sottoposti, pensarono pervicacemente a Rama.” Dissi: “Anche Ramadas e altri trovarono da ridire su di Te, quando dovettero 16

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attraversare avversità insopportabili. Che dire, dunque, di mortali inferiori come noi, Swami? Conosci bene l’enorme perdita che abbiamo subìto nella causa in tribunale che si è conclusa a nostro sfavore.” Swami, sentendo questo, rise sonoramente. Chiesi: “Swami, se sei realmente presente nel nostro cuore, perché dobbiamo avere tanti problemi e preoccupazioni?” Egli rispose: “Perché? Non dovettero forse Ramadas e altri affrontare simili problemi? Dissi: “Swami, essi potrebbero aver commesso alcuni errori quando Tu non eri presente nei loro cuori. Noi siamo sicuri di non aver commesso niente di male per meritare questo destino.” Swami, allora, disse: “Quando prendete questa forma umana, commettere alcuni errori è inevitabile, ma non dovete pensare a quelli. Pensate sempre a Lui.” Fece poi alzare Shankara tenendogli la guancia e chiese: “Obbedisci ai tuoi genitori?” Egli rispose: “Sì.” Pregammo Swami di non lasciarci mai. Egli promise di farlo, e noi prememmo le Sue mani sui nostri occhi. Shankara domandò se potevamo fare Pradakshina (circumambulazione) attorno a Lui. Egli si trovava al centro della stanza. Entrambi facemmo Pradakshina e Padanamaskar. Improvvisamente, ci sentimmo euforici al pensiero che avevamo potuto fare Pradakshina a Jaganmata (Madre dell’Universo). Swami disse: “È un peccato che vi siate persi d’animo per una questione così banale.” Dissi: “Abbiamo paura di ripagare i prestiti”, riprendendo il filo della precedente conversazione del caso giudiziario. Swami replicò in tono consolatorio: “Mantenete la calma. Otterrete i soldi per rimborsare i prestiti. C’è un cielo senza nuvole? Una rosa senza spine? Un uomo senza preoccupazioni?” Risposi: “Swami, la spina non è a contatto con la rosa. È presente, ma Eterno Auriga


esiste separatamente. Ti preghiamo di darci il Tuo appoggio, in modo che le spine in noi non facciano male agli altri.” Swami rispose: “Questo è il mio lavoro. Lo farò.” Replicai: “Swami, Ti prego di dirmi qualcosa sulla meditazione.” Egli rispose: “Lascia che le questioni relative a quella casa, la causa giudiziaria, si concludano. Poi, Io verrò in questa casa (indicandomi). Questa casa è stata assegnata a Me.” Dissi: “Perdonami, Swami?” Egli replicò: “Questa casa (indicandomi) è stata assegnata a Me.” Lo ringraziai di concedermi la Sua grazia. Poi domandò dei figli e di mio marito. Aveva già materializzato della Vibhuti e ce l’aveva data. Ci consegnò anche alcune Sue foto e disse: “Queste non sono per voi,

ma per coloro che le chiedono.” Ci dette poi alcuni pacchetti di Vibhuti. Shankara Gli chiese di firmare una delle fotografie. Rifiutando, Swami disse: “Ma come! L’ultima volta hai avuto tante foto firmate da Me, e stai chiedendo ancora la stessa cosa. No.” Ma, con compassione, le toccò e ce le ridette. Shankara parlò a Swami del suo imminente viaggio di studio, ed Egli disse: “Bene.” Poi, rivolgendosi a me: “Per la perdita nella causa legale, hai guadagnato questo (mostrando Se Stesso). Che cosa c’è di più grande?” Dissi: “Sì, Swami. Questo è molto di più di quello che abbiamo perso. Ti prego di concedercene sempre di più .”

– Tratto da “Sri Sathya Sai Anandadayi” di Smt. Karunamba Ramamurthy

...continua da pagina 10

troppe relazioni. Swami vede che qui ci sono molte persone anziane che ascoltano i Suoi Discorsi da molti anni, eppure, quando escono di qui, ecco l’attaccamento. Nella gente cresce l’ateismo nel vedere persone simili e la ragione è la mancanza di devozione. La gente non ha fiducia in queste persone che non fanno ciò che dicono. Fate quello che dite! Soltanto allora sarete rispettati. Colmate la vostra vita d’amore divino e sperimentate la beatitudine. Non la troverete nei testi sacri, né può essere insegnata da altri. Essa viene dal Sé. Questa è autorealizzazione. Quel Sé è Dio;

quella è vera Beatitudine. Non proiettate la vostra visione all’esterno; volgetela all’interno. Chiedetevi se ciò che state facendo è giusto o sbagliato. Domandatevi: “È giusto o errato? È sì o no?” e la vostra coscienza vi darà una risposta chiara, la vostra coscienza vi guiderà sulla strada giusta. Nel far questo, cantate il Nome di Dio. Discorso di Bhagavan nel Sai Sruthi a Kodaikanal il 6 aprile 1993

Come tutti i fiumi scorrono veloci verso il mare, lasciate che tutte le vostre fantasie fluiscano verso Dio. La commedia è Sua, il ruolo è il Suo dono, le battute sono scritte da Lui. Egli decide l’abito e le decorazioni, il gesto e il tono, l’entrata e l’uscita. Bisogna interpretare bene la parte e, quando cala il sipario, ricevere la Sua approvazione. Guadagnatevi, per efficienza ed entusiasmo, il diritto di recitare parti sempre più importanti: ciò costituisce il significato e lo scopo della vita. – Baba Eterno Auriga

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EASWARAMMA: LA MADRE DI EASWARA

D

OPO LA COSTRUZIONE DI Prasanthi Nilayam (racconta Swami – ndt), un giorno andai a trovare Kondama Raju. Egli chiese a Easwaramma di portargli un bicchiere d’acqua, poi le disse: “Dio è venuto a portarmi via. Ha promesso di versarmi acqua in bocca con le Sue Divine Mani prima che io lasci questo corpo. Egli è venuto per adempire alla Sua promessa.” Perplessa per la richiesta di Kondama Raju, Easwaramma disse: “Tu non hai nessuna malattia; non hai nemmeno la febbre né il raffreddore. Come fai a pensare che la tua fine sia vicina?” Il consiglio Easwaramma

di

Kondama

Raju

a

Allora, Kondama Raju rispose: “La morte avviene per Volontà di Dio. Come la nascita non ha alcuna ragione, così avviene per la

morte. Questa è la Verità delle verità.”

Easwaramma non volle discutere con lui. Secondo il suo desiderio, portò un bicchier d’acqua e glielo diede. Egli si sedette sul pavimento e Mi fece sedere sulla branda. Appoggiò la testa sulle Mie ginocchia e disse: “Swami, per favore ascolta la mia preghiera.” Easwaramma stava guardando tutto questo, chiedendosi come mai quell’uomo nutrisse tanto amore e rispetto per il suo giovane nipote. Kondama Raju disse: “Come sai, facevo un piccolo lavoro per sbarcare il lunario. Probabilmente potrei ancora avere da pagare un paisa o un anna a certe persone. Ti prego di benedirmi in modo che, alla mia morte, non sia in debito con nessuno.” Risposi: “Così sarà”, e cominciai a versargli acqua in bocca. Spirò mentre beveva. Il suo desiderio fu esaudito. Prima di lasciare le spoglie mortali, disse a Easwaramma di non farsi ingannare dall’attaccamento al corpo. Egli affermò: “La relazione con il corpo è temporanea, mentre il rapporto atmico è permanente. Quindi, rinunciate all’attaccamento al corpo e sviluppate attaccamento all’Atma.” Swami Rivela Easwaramma

Sri Kondama Raju con Bhagavan.

la

Sua

Divinità

a

Da quel giorno, Easwaramma non rimase mai a casa. Ella cominciò a stare a Prasanthi Nilayam. Tutti i giorni, sia la mattina sia la sera, aveva l’abitudine di andare al piano di sopra e parlare con Swami. Comprese anche molto bene la Mia Divinità. Quando le apparsi sotto forma del Signore Shiva, ella chiese: “Ma come, Swami! Perché Ti stai mettendo i serpenti attorno al collo?” Mi comportavo da ingenuo: “Ebbene, non ho alcun serpente su di Me.” Ella si allontanò dicendo: “Ma guarda un po’, ci sono dei serpenti qui dentro.” In seguito, però, non trovando alcun serpente all’interno, chiese perdono. In molte occasioni come questa,


fece l’esperienza della mia Divinità. La stessa cosa avvenne per Kaushalya e Yashoda. Anche se sapevano che i loro Figli erano divini, si facevano trasportare dall’affetto materno verso di loro. Le madri sono altamente nobili e virtuose. La loro nobiltà non può essere descritta a parole. Non importa se non acquisite ricchezze terrene; dovreste invece cercare di ottenere la ricchezza della grazia di vostra madre. Solo allora la vostra vita sarà santificata. Semplicità e Nobiltà di Easwaramma

Oggi si celebra il Giorno di Easwaramma. Chi è Easwaramma? È la madre di Easwara (Dio). Questo non era il nome datole dai suoi genitori. Ma, dopo il suo matrimonio, Kondama Raju (il nonno di Swami), essendo saggio e benedetto con la visione del futuro, cominciò a chiamarla Easwaramma (madre di Easwara). Al momento della nascita, fu battezzata come Namagiriamma. Kondama Raju, però, disse che Easwaramma era il nome più appropriato per lei, poiché sapeva che stava per diventare la madre di Easwara. Easwaramma nacque in una famiglia talmente povera che non aveva nemmeno abbastanza cibo da mangiare. Tutto ciò che doveva mangiare era Ragi Sankati (farinata semiliquida d’avena preparata con semi grezzi). Anch’Io mangio solo Ragi Sankati. Nel Karnataka, molte persone mangiano Ragi Sankati. A Me piace molto. Non gradisco riso, Kurma (curry) ecc. Il Ragi Sankati con chutney (salsa) di arachidi è il mio cibo preferito. Nel nostro villaggio sono disponibili sia Ragi sia arachidi. Quando ritorno qui da Puttaparthi, porto con Me la farina di Ragi. Anche quando vado a Kodaikanal, dico ai ragazzi di portare la farina di Ragi per Me. Easwaramma era analfabeta. Oggi, quando vedo l’atteggiamento egoistico, la mentalità perversa e il comportamento supponente della gente istruita, penso sia stato meglio che Easwaramma non avesse alcuna istruzione.

I Genitori Divini: Sri Pedda Venkama Raju e Smt. Easwaramma.

Quando avevo sette anni e mezzo, ero solito insegnare i Pandhari Bhajan ai bambini piccoli del nostro villaggio..

Easwaramma e Subbamma andavano in estasi vedendoMi cantare i Pandhari Bhajan e ballare al loro ritmo. A volte, suo marito Pedda Venkama Raju dava a Easwaramma po’ di soldi per le spese famigliari. Una volta, di tale denaro le rimasero due anna. A quei tempi, per due anna si potevano acquistare due sacchi di riso soffiato. Easwaramma, allora, ne comprò due sacchi e lo distribuì ai bambini. Era solita dare sempre via tutto ciò che aveva con sé. Era l’incarnazione del sacrificio. Parlava sempre con amore a tutti coloro che andavano da lei. Quando i devoti si sentivano tristi perché Swami li stava ignorando, li consolava dicendo: “Qualunque cosa Swami faccia è per il tuo bene.” – Dai Discorsi di Bhagavan il Giorno di Easwaramma


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FESTA DI UGADI

’8 APRILE 2016, A PRASANTHI Nilayam, è stata celebrata la gioiosa festività di Ugadi del Nuovo Anno Telugu. Dopo il canto dei Veda, il primo programma del mattino è stato il Panchanga Sravanam (lettura dell’almanacco) da parte del noto studioso vedico Sri Kuppa Siva Subrahmanya. Commentando le opportunità del Nuovo Anno, l’eminente oratore ha osservato che l’anno avrebbe portato più bene che male grazie al buon governo.

Il Panchanga Sravanam in occasione di Ugadi. È seguito un Discorso di Ugadi di Bhagavan, diffuso dagli altoparlanti, in cui Egli, al fine di celebrare Ugadi nel giusto spirito, esorta i devoti a controllare i propri desideri, abbandonare le qualità negative e a colmare il cuore d’amore per tutti. Bhagavan conclude il Discorso con il Bhajan “Prema Mudita Manase Kaho Rama Rama Ram”. Nel pomeriggio, si è tenuto un coinvolgente programma di musica devozionale presentato dalle T.K. Sisters, dal dottor T.K. Saroja e dalla signora T.K.L. Sujatha, i quali hanno intrattenuto i devoti con canti devozionali che comprendevano “Sriman Narayana”, “Gowri Sukumara” e “Vanamali Radha Ramana”. Il programma è terminato 20

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con il toccante assolo “Aashirvadinchu” (elargisci le Tue benedizioni) dedicato dai Giovani Sai a Bhagavan Baba.

NUOVO ANNO TAMIL E VISHU A Prasanthi Nilayam si è vissuto uno spirito festoso quando i devoti di Tamil Nadu e Kerala hanno affollato i sacri recinti per festeggiare il Capodanno Tamil e Vishu (Capodanno del Kerala). I 3 giorni dei festeggiamenti del Nuovo Anno Tamil sono iniziati il 12 aprile 2016 con un brillante concerto di musica classica carnatica eseguito dalla talentuosa cantante Smt. Vidhya Kalyanaraman, che ha presentato canti devozionali, riempiendo l’intero ambiente di profondo fervore devozionale. Cominciando il concerto con la composizione “Maha Ganapatim”, dedicata al Signore Ganesh, la cantante ha fatto seguire la canzone dedicata al Signore Rama “Vandanamu Raghunandana” (reverenti omaggi, o discendente del clan dei Raghu) eseguendola con grande sentimento. Ha fatto poi seguire un’esibizione classica di canti devozionali con cadenzata espressione lirica ed estatico fervore, concludendo il concerto con il Bhajan “Pibare Rama Rasam” (gustate il nettare del Nome di Rama). Il 13 aprile 2016, secondo giorno delle celebrazioni del Capodanno Tamil a Prasanthi Nilayam, il famoso musicista di sassofono, Sri M. Jayakumar, assieme al fratello e al suo complesso, ha presentato un brillante concerto strumentale. Nell’insieme, è stata un’esibizione coinvolgente che comprendeva canti devozionali Tamil e Bhajan Sai, vale a dire “Manasa Bhajare Guru Charanam”, “Govinda Eterno Auriga


stato amore e servizio per tutti, che Egli ha dimostrato nella Sua stessa Vita e ha esortato i Suoi devoti a fare della propria vita il Suo messaggio seguendo i sublimi ideali da Lui stabiliti. Il gran finale delle celebrazioni del Nuovo Anno Tamil è stato un coinvolgente concerto di violino da parte delle famose sorelle di Chennai, dottoresse M. Lalita e M. Nandini. Musica devozionale nell’ambito delle celebrazioni del Nuovo Anno Tamil. Krishna Jai Gopala Krishna Jai”, “Bho Shambho Shiva Shambho Swayambho”.

La coinvolgente esibizione di violino. Presentando due composizioni Tamil e Bhajan in Hindi, il duo, nella propria brillante e serafica esibizione, ha eseguito una sublime combinazione di melodia e ritmo, che ha avuto un coinvolgente effetto sui presenti. La cerimonia dell’Abhishekam nell’Auditorium Poornachandra. In precedenza, si era svolta una grandiosa cerimonia nell’Auditorium Poornachandra dove, tra il canto di inni vedici, si è celebrato l’Abhishekam dell’Utsava Murthi (statua per le festività) di Ardhanareeswara (l’aspetto androgino di Shiva, metà femminile e metà maschile) del tempio di Tiruchengode. Il 14 aprile, terzo e ultimo giorno delle celebrazioni del Nuovo Anno Tamil, il programma è cominciato con un erudito discorso del Giudice B. Rajendran dell’Alta Corte di Madras. Parlando sul tema “Il Messaggio di Bhagavan all’Umanità”, l’insigne oratore ha sottolineato che il principale messaggio di Bhagavan all’umanità è Eterno Auriga

La mattina del 15 aprile, nell’ambito delle celebrazioni di Vishu a Prasanthi Nilayam, il primo programma è stato una presentazione musicale estremamente briosa e vivace da parte di un gruppo di 21 musicisti, uomini e donne. Condotto da Sri Brijith, questo gruppo

L’offerta musicale dei Giovani Sai del Kerala. Maggio 2016

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di Giovani Sai del Kerala, chiamato “Piume Bianche”, ha presentato una splendida miscellanea di melodie, che comprendevano un canto a Jai Ganesh, un canto Malayalam dedicato al Signore Guruvayur, una miscellanea di Bhajan e Bhajan di Prasanthi. Resa con profonda devozione, l’intera presentazione ha rapito l’attenzione degli ascoltatori per oltre un’ora con la sua spontaneità e semplicità.

Bhajan Sampradaya nell’ambito delle celebrazioni di Vishu. Nel pomeriggio, Sri Sanal Kumar Varma, e il suo complesso, di Kizhikode, ha eseguito un’altra presentazione musicale chiamata “Sampradaya Bhajan”, un modo tradizionale di canto dei Bhajan che è popolare nel Sud dell’India. Cominciando con il canto “Narayana Jai Narayan”, i cantori hanno eseguito ritmati e vibranti canti devozionali e Kirtan dedicati a varie divinità, ovvero Narayana, Siva, Rama, Krishna, Subrahmanya e Hanuman, e hanno concluso adeguatamente le loro esecuzioni, essendo questo il sacro Sri Rama Navami, giorno dell’avvento del Signore Rama, con il Kirtan “Sri Rama Jai Rama Jai Jai Rama”. Questo emozionante programma di musica devozionale è stato seguito da un Discorso di Bhagavan in occasione dello Sri Rama Navami, diffuso dagli altoparlanti. Il Signore Rama, afferma Baba, propose la dottrina di Sathya e Dharma. Aggiunge poi che l’uomo 22 Maggio 2016

deve perciò difendere sempre la verità e la rettitudine che possono portarlo al traguardo della realizzazione di Dio. Baba conclude il Discorso con il Bhajan “Govinda Krishna Jai Gopala Krishna Jai”. Il 16 aprile 2016, la talentuosa ed emergente cantante del Kerala, Kumari Abhirami Ajay, ha fatto un’emozionante presentazione musicale, fornendo un’adeguata conclusione alle gioiose celebrazioni di Vishu a Prasanthi Nilayam. Cominciando il concerto con una canzone di preghiera al Signore Ganesh, la cantante ha poi eseguito una composizione carnatica, seguita da Bhajan, Abhang e Kirtan comprendenti “Jai Jai Janani Sai Janani” (un saluto reverenziale alla Madre Divina Sai), “Jai Maha Maruti” (un saluto reverenziale ad Hanuman ), “Swagatam Krishna” (benvenuto, Krishna). Ha poi concluso il concerto, durato un’ora, con il famoso Annamacharya Kirtan “Brahmamokkate Para Brahmamokkate” (Dio è uno).

UN NUOVO OSTELLO PER GLI STUDENTI DEL CAMPUS DI MUDDENAHALLI Il 2 aprile 2016, è stato inaugurato un nuovo ostello a tre piani per gli studenti del Campus di Muddenahalli dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai. Le cerimonie sono cominciate il 1° aprile con il Vastu Homam. La mattina del 2 aprile, è stata effettuata, tra il canto dei sacri inni vedici da parte degli studenti, la Kalasha Puja (l’adorazione del Kalasha). Il programma del mattino comprendeva anche i discorsi di Sri S.S. Naganand, fiduciario dello Sri Sathya Sai Central Trust, e del dottor Naren Ramji, Segretario Amministrativo dell’Istituto. Numerose personalità hanno dato lustro all’evento con la loro presenza. Esse comprendevano i Fiduciari Sri K. Chakravarthi, continua a pagina 24... Sanathana Sarathi


L’angolo degli studenti

IL SENTIERO DIVINO Yogesh Dhiman

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BAL VIKAS SRI SATHYA SAI SONO la miglior piattaforma per permettere alla generazione più giovane di fare un passo verso la spiritualità. È successo anche nella mia vita. Quando frequentavo le lezioni Bal Vikas, il mio venerando Maestro ci disse: “Dio ci parla attraverso la coscienza.” Dapprima, ciò mi sembrò incredibile poiché non ero in grado di capire. Secondo il consiglio del mio Maestro, cercai solo di mettere in pratica gli insegnamenti di Swami. Adesso, quando affronto il mondo, mi rendo conto che questo è il nostro collegamento diretto via satellite con l’Atma, il nostro divino Sé interiore. Ora cerco di porre i pensieri, le parole e le azioni dinanzi allo schermo interiore della mia coscienza e poi fare qualsiasi azione. I Bal Vikas Sri Sathya Sai mi hanno insegnato questa lezione. Cerco costantemente di percorrere questa divina strada. Secondariamente, ricordo sempre il motto di Bhagavan “Sviluppate nobili qualità, perché solo allora fiorirà l’umanità in voi. Indulgere in azioni demoniache pur avendo la forma umana significa degradare la natura umana”. Questo è diventato il mio principio di vita. Ho vizi e virtù, ma il mio obiettivo finale è diventare uno con la mia vera natura

divina. Per realizzare ciò, cerco di togliermi i vizi con impegno costante e aumentare la capacità di dare amore disinteressato che è l’essenza di tutte le virtù. Come sappiamo, qualunque seme venga piantato, da esso crescerà il corrispondente albero. Così, mi assicuro che ogni secondo della mia vita venga speso in maniera proficua e sacra. Oggi mi sento la persona più fortunata in quanto parte di questa grande Organizzazione. In quei giorni, imparavo gli Sloka (versi) con i loro significati e spiegazioni. Oggi, scopro che Sai Krishna mi guida sempre nelle situazioni difficili. Nel mio primo gruppo, ero solito partecipare alle varie attività durante le celebrazioni del Giorno di Easwaramma e ad altri eventi importanti. Ora, che ho completato il terzo gruppo, serbo nel cuore il ricordo di quegli eventi e attività. Il coinvolgimento in questa sacra Organizzazione mi ha portato più vicino a Baba. Sono grato ai Bal Vikas Sri Sathya Sai che hanno riempito la mia vita con la fragranza della pace, dell’armonia e della spiritualità e che mi guidano sul sentiero divino.

– Da “I Bal Vikas Sri Sathya Sai: Il Sentiero Divino”

Consigli di Swami agli Studenti Proprio come desiderate indossare abiti puliti e comodi per il corpo, desiderate anche semplici e consolanti esercizi per la mente come Japa (ripetizione del Nome di Dio), Dhyana (meditazione) ecc. Usate gli occhi per guardare cose sane, i piedi per procedere verso la Casa di Dio, le mani per servire le incarnazioni di Dio che si muovono attorno a voi come esseri umani, la lingua per lenire il dolore, lodare le virtù e glorificare Dio.


Preziose Massime Di seguito trovate alcune preziose massime di Bhagavan. Imparatele e trovate le parole nel sottostante cruciverba: 1. la conoscenza che non viene messa in pratica è come il cibo che non si è digerito; 2. la pazienza è tutta la forza di cui l’uomo ha bisogno; 3. fate sì che le onde della memoria, la tempesta del desiderio, il fuoco dell’emozione vi attraversino senza intaccare la vostra equanimità; 4. una singola azione di servizio offerta a Dio, che visualizzate in un altro, vale tutto l’anelito per Dio. Conoscenza, pratica, cibo, digerito, pazienza, forza, onda, memoria, tempesta, desiderio, emozione, equanimità, servizio, visualizzate, bramosia, valore.

C I B O F M E X P E V B

O N D A O E T E A Q I R

N W A C R M U P Z U S A

O D S V Z O Q T I A U M

S G E N A R M P E N A O

C P R A T I C L N I L S

E R V Y G A L I Z M I I

N O I M X E U Z A I Z A

Z C Z V A L E Z E T Z C

A D I G E R I T O A A D

E M O Z I O N E A A T R

T E M P E S T A R F E Y

D E S I D E R I O G M O

...continua da pagina 22 Sri S.S. Naganand e Sri R.J. Rathnakar, il Segretario dello Sri Sathya Sai Central Trust, Sri G.S.R.C.V. Prasada Rao, il Vicerettore, i presidi di Facoltà, i Capidipartimento e i docenti provenienti da vari Campus dell’Istituto. Erano presenti anche gli operai, i supervisori, gli ingegneri e gli architetti che Il nuovo ostello costruito per gli studenti del Campus di Muddenahalli. hanno contribuito in vario modo alla costruzione I Fiduciari dello Sri Sathya Sai Central dell’edificio. Trust si sono congratulati con tutti loro per l’eccellente lavoro.

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Eterno Auriga


Il mio percorso con il Sanathana Sarathi Dottor Sudhansu Kumar Nayak

Finora, quello che ho imparato dal mio percorso con il Sanathana Sarathi è che, qualunque lavoro venga svolto coscienziosamente con il Nome di Sai, è sempre compiuto da Lui. Egli ne ricerca la perfezione. È perché noi ci dedichiamo a Lui e apriamo il nostro cuore per ricevere la Sua guida e la seguiamo incondizionatamente.

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ICORDO IL GIORNO IN CUI il mio insegnante, Sri B.K. Misra, mi consegnò alcuni fogli da ciclostilare. Si trattava del primo numero in Odia (lingua indoariana) del “Sathya Sai Vani” (in seguito “Sanathana Sarathi”) da pubblicare il giorno del Compleanno di Bhagavan del 1969. Allora non ero consapevole del prezioso lavoro assegnatomi anche se, ispirato da una fotografia portata da mio padre, ero già nel gregge di Swami. Accompagnando mia madre ai Bhajan settimanali, divenni un membro Seva Dal che si prendeva cura delle scarpe dei devoti. Nel 1974, fui scelto per partecipare al Corso Estivo a Brindavan e restai continuamente alla Presenza Divina di Bhagavan per 35 giorni. In seguito, nel 1978, entrai a far parte dei Seva Dal di Bangalore (Bengaluru), mentre lavoravo lì, nel Dipartimento Spaziale. Così, carico delle benedizioni di Bhagavan, venni rimandato nell’Odisha come insegnante universitario. Redattore del Sanathana Sarathi per Volontà Divina

Nel frattempo, Sri Misra partì per Prasanthi Nilayam per un impiego e, nel 1980, Sri P.S. Nanda gli succedette come redattore del Sanathana Sarathi. Ma poiché egli era occupato altrove e aveva Eterno Auriga

necessità di frequenti e prolungate visite a Puttaparthi, aveva bisogno di un qualche aiuto. Bhagavan volle che lo incontrassi ed egli, senza sapere molto di me, mi chiese di tradurre ogni mese la seconda metà della versione in inglese del Sanathana Sarathi, e poi tutta la rivista, a cui dava solo un rapido controllo. Verso la fine del 1982, egli partì per Prasanthi Nilayam per un tempo indefinito e l’intera opera passò automaticamente a me. Quando il Presidente dell’Organizzazione dello Stato seppe del mistero della regolarità nella pubblicazione nonostante la lunga assenza del redattore (il lavoro di Baba non può mai Maggio 2016

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essere interrotto per qualsiasi ragione), da marzo 1983 mi nominò redattore. Solo allora capii che l’incombenza affidatami per la prima edizione era stata per Sua Divina Volontà e questi quattordici anni sono stati per me un periodo di formazione per lavorare alla letteratura Sai.

Testimonianze dirette della Divinità di Bhagavan

Dopo un decennio di cammino con il Sanathana Sarathi, il nostro Presidente dell’Organizzazione dello Stato dell’Odisha, Sri B. Panda, mi chiese di redigere anche il Bal Vikas Sri Sathya Sai mensile, che egli stesso stava dirigendo. Baba mi benedisse in sogno con questo nuovo incarico e mi dette un importante consiglio: “Mentre traduci, devi sentire la parola.” Egli poi spiegò: “Per esempio, come tradurresti la parola ‘propitiation’ (letteralmente ‘propiziazione’)?” Dissi: “Sarà Santosh (soddisfazione) o Trupti (contentezza).” Ma Egli confutò: “No, no. Dio non ha forse soddisfazione o contentezza? Significa ‘Preetyarthe’ (per far piacere a).” Potete immaginare i miei sentimenti quando il mattino, mentre traducevo il Discorso di Bhagavan dal Sanathana Sarathi, mi imbattei in una frase in cui la parola “propitiation” era stata usata nel senso indicato da Swami. La terza fase nel mio percorso con il Sanathana Sarathi fu la traduzione della letteratura Sai. Un giorno, uno dei tipografi mi disse casualmente che, quel giorno, non avevano lavoro. La cosa mi scosse molto. Non aver lavoro significa non ricevere paga; non ricevere paga significa non avere cibo. Pregai allora sinceramente Bhagavan di fornir loro lavoro tutti i giorni e, subito, Egli rispose a modo Suo alla mia preghiera, trasferendomi a 400 km di distanza dalla mia città natale, dove rimasi solo e dedicai il mio tempo alla traduzione della letteratura Sai, che non solo fornì la paga quotidiana ai nostri tipografi, ma aumentò altresì il numero delle pubblicazioni. Inoltre, come detto dal gestore, Sri N. Mohanty, risolse anche la 26

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crisi finanziaria della stampa. Ora, in Odia, abbiamo tutti i Vahini, i Discorsi di Sathya Sai, i Corsi Estivi, i Discorsi di Dasara e molti altri titoli che ammontano a oltre 220 e più di 100 libri a basso costo. Gli abbonati, per entrambe le riviste, sono più di 15.000 per ognuna.

Durante questo percorso, ho sempre seguito il detto di Baba: “Vieni, esamina, sperimenta e poi accetta”, e, ogni volta che nella mia mente è sorto qualche dubbio, Baba mi ha creato situazioni particolari, con le quali ho vissuto prove dirette della Sua Divinità che, riportate per iscritto, comporterebbero numerose pagine. Prima di concludere, però, vorrei condividere un caso interessante, che accadde durante la traduzione del libro della dottoressa Ghooi “Bhakti e Salute”, dove c’è una menzione relativa alla commemorazione del 9 maggio 1992, 13° giorno dalla triste scomparsa del dottor Gokak, avvenuta il 28 aprile 1992. Ma dal 28 aprile al 9 maggio intercorrono solo 12 giorni. Mi informai anche presso l’autrice, che rimase essa stessa perplessa. Ero in un dilemma. Come possono capire i lettori se il traduttore stesso non è sicuro di quello che scrive?! La mattina seguente dovevo andare in stampa con la bozza finale. Nella notte, Baba mi apparve in sogno e mi sgridò, dicendo: “Dunnapota (Sciocco)! Gokak morì nelle prime ore della giornata, e, secondo il calendario inglese, si calcolano 12 giorni, ma, per il calendario indiano, i giorni sono 13!” Swami mi ha fatto fare molte esperienze. Finora, quello che ho imparato dal mio percorso con il Sanathana Sarathi è che, qualunque lavoro venga svolto coscienziosamente con il Nome di Sai, è sempre compiuto da Lui. Egli ne ricerca la perfezione. È perché noi ci dedichiamo a Lui e apriamo il nostro cuore per ricevere la Sua guida e la seguiamo incondizionatamente.

– Il dottor Sudhansu Kumar Nayak è il redattore del “Sanathana Sarathi” (in Odia) Eterno Auriga


K.S. Gopalan

CONTINUE EFFUSIONI DI GRAZIA

G

RAZIE ALLA PROPRIA PERSONALE esperienza con Bhagavan, milioni di devoti, in diverse parti del mondo, si sono impegnati nel servizio all’interno dell’Organizzazione Sai. Abbandonando il Suo corpo fisico, Bhagavan ha raggiunto il Suo stato immanifesto nel 2011. Alcuni devoti stanno sperimentando i Suoi Leela anche nel Suo stato di Maha Samadhi. Venni

a

sapere

di

Bhagavan

nel

1958. Diventai un dirigente nei Samithi di Meenambakkam e Kotturpuram a Chennai. Nel 2009, a causa dell’età, io e mia moglie andammo a Nashik, nel Maharashtra, ad abitare con nostra figlia. La nostra casa si trova nella periferia di Ambad a Nashik, lontano dall’ufficio postale. Per la piccola donazione mensile che facevamo allo Sri Sathya Sai Central Trust, ricevevamo della Vibhuti, una foto di Bhagavan e la ricevuta della donazione. Probabilmente a causa della distanza, il postino non consegnava con regolarità il pacchetto contenente queste cose e neppure la rivista “Sanathana Sarathi”. In seguito, sul “Sanathana Sarathi” fu messo un annuncio secondo cui coloro che erano interessati alla ricevuta della donazione per fini fiscali sul reddito dovevono contattare il Trust sul sito web. Poi, la consegna della Vibhuti s’interruppe. La terza o quarta settimana di luglio 2015, mi ammalai: mi si gonfiò lo stomaco in modo abnorme, a cui seguirono spasmi incontrollati. Non ero nemmeno in grado di stare in piedi correttamente. Il secondo giorno del disturbo che mi aveva colpito, arrivò un pacchetto postale da parte dello Sri Sathya Sai Central Trust contenente Vibhuti, una foto di Baba e la ricevuta della donazione di quel mese. Non appena applicai la Vibhuti sulla fronte iniziai a migliorare. Non fu forse la grazia di Bhagavan a far sì che lo Sri Sathya Sai Central Trust tornasse a inviare il pacchetto proprio quel mese? Inoltre, che cosa aveva spinto il postino a far la consegna esattamente quel giorno? Eseguiamo il servizio di Bhagavan con il sentimento che Swami ci aiuterà anche dal Maha Samadhi. Ama Tutti, Servi Tutti. – L’autore è un devoto di Bhagavan di vecchia data

Eterno Auriga

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Resa Totale

I

L RE AMBARISHA ERA UN grande devoto del Signore Vishnu ed eseguiva tutti i rituali con grande dedizione secondo le ingiunzioni vediche. Egli osservava meticolosamente il digiuno nell’Ekadasi (l’11° giorno della fase lunare) e lo interrompeva solo dopo aver adorato il Signore Vishnu e averGli offerto cinque tipi di cibo nel Dwadasi (il 12° giorno della fase lunare). Un volta, il Santo Durvasa giunse al palazzo del re il giorno di Dwadasi, nel momento in cui questi era in procinto di interrompere il suo digiuno di Ekadasi.

Chinna Katha

momento dell’offerta di cibo al Signore Vishnu e l’interruzione del digiuno. Il re Ambarisha si trovò quindi in un grande dilemma perché non voleva trasgredire il momento dell’offerta di cibo al Signore e rompere il digiuno. Perciò, andò dal suo Guru e gli chiese che cosa doveva fare in tale situazione. Il Guru gli rispose: “O re! Non c’è nulla di male nel bere un sorso d’acqua. In tal modo anche il tuo digiuno sarà terminato.” Il re fece come suggerito dal Guru.

Il Santo Durvasa corse a salvarsi quando il disco di Vishnu lo inseguì. Il Santo Durvasa giunse al palazzo del re Ambarisha quando egli osservava il digiuno di Ekadasi.

Dopo aver accolto il Santo Durvasa con grande rispetto, il re lo pregò: “Swami! Ti prego di venire subito dopo aver fatto il bagno nel fiume Gange e terminato la tua adorazione giornaliera. Io interromperò il mio digiuno quando ritornerai.” Mentre il santo ritardava il suo ritorno al palazzo, si avvicinava il 28

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In quel momento il Santo Durvasa tornò a palazzo. Constatando che il re aveva rotto il digiuno ignorando la regola di onorare prima l’ospite, lanciò una terribile maledizione su di lui. Tuttavia, il re non ne fu turbato e mantenne la sua serenità. In quel momento, apparve il Chakra (disco) di Vishnu e si diresse verso il santo. Questi, nel timore di essere colpito, scappò via per proteggersi, arrivando fino ai tre Loka (mondi). Ma fu tutto inutile. Alla continua nella 3a di copertina... Eterno Auriga


MALESIA

A

DERENDO AGLI INSEGNAMENTI di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, secondo cui la comprensione deve venire prima della trasformazione, il 16 gennaio 2016 dieci Giovani Sathya Sai della Malesia hanno ospitato un evento nazionale interreligioso destinato ai giovani. I ragazzi sono i responsabili del Gruppo di Amicizia per il Servizio Interreligioso (FGIS), un programma unico che costruisce ponti, aiutando i giovani a coltivare una migliore comprensione dei princìpi delle varie religioni.

programmi di Educazione Spirituale Sai (SSE) presso la Mother Sai, vicino a Milano. I circa 40 partecipanti sono stati divisi in gruppi in base all’età.

Un workshop educativo sui valori umani in Italia.

Incontro interreligioso in Malesia.

L’evento ha attirato un pubblico di circa 45 giovani, appartenenti a tradizioni religiose diverse e li ha ispirati a concentrarsi sul loro rapporto con Dio, come insegnato dalle varie fedi. Il Tempio Indù, la Moschea Nazionale, il Maha Vihara Buddista, il Gurudwara di Kuala Lumpur e la Chiesa Luterana di Kuala Lumpur sono le istituzioni religiose che hanno dato sostegno all’evento, volto al miglioramento della società nel suo insieme.

ITALIA

Il 17 gennaio e il 14 febbraio 2016 l’Organizzazione Internazionale Sathya Sai (SSIO) italiana ha organizzato workshop educativi per famiglie che partecipano ai Eterno Auriga

I ragazzi si sono impegnati in varie attività educative, concentrandosi sull’essenza degli insegnamenti Sathya Sai riguardo ai cinque valori umani e praticando i princìpi del “Tetto ai Desideri” e di “Ama tutti, Servi tutti”. Per mezzo di workshop creativi, comprendenti racconto di storie, canto e pittura, i bambini hanno imparato che coraggio e generosità sono qualità più importanti della forza fisica. I genitori hanno preso parte a un workshop sulla giusta educazione dei figli e sulla pratica del “Tetto ai Desideri”, durante cui hanno scambiato esperienze sul crescere i figli e aiutarli ad acquisire un buon carattere. I genitori hanno anche approfondito la conoscenza dei princìpi del “Tetto ai Desideri”, come insegnato da Bhagavan Baba.

CROAZIA

Il 12 novembre 2015, nel pomeriggio, due membri del Centro Sathya Sai di Maggio 2016

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Bjelovar hanno condotto un programma dal titolo “Wakie Wakie Stories”. L’iniziativa, riguardante l’educazione ai valori umani, si è svolta alla Biblioteca Nazionale Petar Preradovic di Bjelovar. La lettura di racconti e storie popolari con messaggi spirituali predisposta dai volontari si è tenuta in un’atmosfera intima e calda creata dalla luce delle candele. I presenti hanno riempito la galleria della biblioteca nazionale e ascoltato,

una canzone festosa dal titolo “So che da qualche parte c’è un posto”, tratta dal musical croato “Yalta, Yalta”, che ha visto anche la partecipazione del pubblico. Prima di andarsene, i quaranta spettatori che avevano partecipato al programma hanno aperto il pacchetto ricevuto all’inizio dell’evento. Con grande gioia, ciascuno ha trovato il CD della Meditazione sulla Luce per ricordare la luce divina che illumina il cuore.

MESSICO

Racconto di storie a Bjelovar, Croazia.

rapiti, la narrazione dei racconti che li ha riportati ai giorni della fanciullezza, a un tempo in cui potevano veleggiare, trasportati dai venti di una fertile immaginazione, verso i mondi nuovi e lontani delle fiabe. Le letture hanno fatto affiorare tenere memorie di un tempo caro al cuore, in cui genitori o nonni raccontavano storie ai bambini per farli addormentare. Il programma è cominciato con il racconto popolare chassidico “Un posto nel bosco”, seguito da “L’erede del regno” e dalla favola di Esopo “Il sole e il vento”. Nell’ambito dell’accompagnamento musicale del pomeriggio, i fratelli Boris e Marko Damljanovic hanno eseguito un canto devozionale dei nativi americani dal titolo “Huake Leno, Leno” (sono uno con il sole infinito). Il pubblico si è unito al canto e in breve tempo la galleria della biblioteca è risuonata di gioiosa musica. Poi Tina Gatalica ha narrato una favola, “La storia di Zorko”, della nota scrittrice croata Ivana Brlic Mazuranic. L’ultima storia del pomeriggio è stata “I tre capelli d’oro”, racconto popolare rumeno. Il programma si è concluso con 30

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Il Centro Sathya Sai di Cuauhtémoc a Coatzacoalcos, nello Stato di Veracruz, sostiene un dinamico programma di Educazione Sathya Sai ai Valori Umani (SSEHV) per i bambini che, due volte l’anno, servono con amore e compassione i bisognosi della comunità. Il 21 novembre 2015 i bambini hanno amorevolmente preparato i pambazo, una ghiottoneria di Veracruz fatta di pane con fagioli e formaggio, destinati alla distribuzione. Nel corso della preparazione i bambini hanno sviluppato non solo abilità culinarie, ma anche autostima e fiducia in se stessi. Il gruppo ha poi fatto visita a un ospedale locale per distribuire i pambazo assieme a coperte. Alla distribuzione delle coperte, per fornire caldo e conforto ai poveri durante i periodi freddi, hanno partecipato anche gli studenti,

Servizio ai bisognosi effettuato dai bambini in Messico. Eterno Auriga


con l’aiuto degli insegnanti. Una giovane studentessa, osservando una persona bisognosa, ha chiesto all’insegnante di consegnare una coperta. Nel riceverla, la destinataria ha così espresso la sua gratitudine alla studentessa: “Sai, mi è appena nato un bambino e tu gli hai dato la sua prima coperta. Ciò che hai fatto è molto nobile e tu sei una brava persona.” L’amorevole dichiarazione, che dimostra il valore del servizio disinteressato, ha toccato il cuore della giovane studentessa.

pubblico. Una ventina di anziani cinesi ha interpretato assieme un melodioso canto popolare cinese e un canto natalizio sempre in cinese che hanno allietato gli spettatori. Anche musicisti talentuosi della SSIO hanno fatto delle straordinarie rappresentazioni. La Syd West Multicultural Services ha conferito alla SSIO un attestato di benemerenza, consegnandolo a Sri Krishnan Nair, Coordinatore Centrale della SSIO per Australia, Papuasia Nuova Guinea e Nuova Zelanda.

Il mattino del 12 dicembre 2015, la SSIO di Australia e Papuasia Nuova Guinea ha partecipato a una celebrazione natalizia a Blacktown, nello Stato del Nuovo Galles del Sud. L’evento è stato organizzato in collaborazione con i Servizi per la Disabilità e la Cura degli Anziani dell’organizzazione CALD (Culturalmente e linguisticamente diversi), che fornisce servizi gratuiti alle persone con disabilità, malattie mentali, condizioni croniche, malattie terminali, oppure agli anziani, con la Syd West Multicultural Services che sostiene le minoranze etniche di varie culture. Queste organizzazioni lavorano assieme, fianco a fianco, da due anni per rendere il Natale un evento gioioso e memorabile per quei migranti di varie culture e per gli anziani che risiedono a Sydney ovest. Scopo dell’evento è di dare il benvenuto alle minoranze, facendole sentire di casa e parte integrante della nazione australiana, fatta di gente generosa e ospitale. All’iniziativa ha presenziato il vicesindaco, assessore Jacqueline Donaldson, che ha plaudito agli sforzi di integrare le comunità di migranti e di farli sentire amati e accolti. La manifestazione è stata animata da danze turche, serbe e greche e tutti hanno fatto festa. I bambini Sathya Sai hanno messo in scena un meraviglioso episodio, che narrava i valori umani di amore, perdono, verità e non violenza, che ha commosso il

Dal 12 al 14 febbraio 2016, 30 volontari della SSIO hanno tenuto a Bali il campo annuale SSE del Gruppo di Studio Sai dell’Indonesia (SSGI). Quest’anno circa 115 studenti SSE hanno preso parte all’evento, il cui tema era “Manava Seva è Madhava Seva” (il servizio all’umanità è servizio a Dio).

AUSTRALIA

Eterno Auriga

INDONESIA

Campo annuale SSE a Bali, Indonesia.

Gli studenti provenivano dall’SSGI (sedi di Denpasar, Mahendradata, Tabanan, Singaraja, Seririt e Pujungan) e dai Gruppi Devozionali Sai (SDG) di Kedis e Kayuputih. Oltre a seguire le sessioni educative, gli studenti hanno fatto esibizioni artistiche e culturali basate sui temi dell’amore e del servizio. L’ultimo giorno del convegno è stato dedicato alla pratica di ciò che era stato Maggio 2016

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appreso. I ragazzi sono usciti nei villaggi per distribuire cibo ai bisognosi. Si è trattato di un modo bellissimo ed efficace per radicare il valore del servizio disinteressato nei teneri cuori degli studenti SSE presenti.

In contemporanea con il campo SSE si è svolto il programma annuale di formazione per insegnanti, che ha visto 24 candidati iscriversi per cominciare il percorso come docenti SSE. La relatrice principale del programma, dottoressa Laxmi Seetharam, proveniente dalle Filippine, ha amorevolmente condiviso le sue esperienze e ha fornito suggerimenti su come sviluppare i piani delle lezioni per insegnanti SSE. Attraverso questa iniziativa di tre giorni, gli insegnanti hanno conseguito le competenze e la fiducia necessarie a dare inizio al loro percorso, quali strumenti di Swami nell’alimentare i valori umani nei teneri cuori dei bambini.

LETTONIA

A febbraio 2016 la SSIO della Lettonia, ispirata dalla dichiarazione di Bhagavan Baba secondo cui le donne possono diventare guide luminose per servire l’umanità, ha ospitato nella capitale, Riga, un workshop di tre giorni sul “Ruolo della donna nella famiglia, nella società e nella SSIO”.

Workshop sul ruolo della donna nella società. 32

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Maria Quoos, Coordinatrice Centrale della Regione 73 della SSIO, ha condotto 22 donne in un percorso verso una maggiore autoconsapevolezza, stimolandole ad alimentare la loro forza interiore e a perseguire la missione di donne nella società. Ella ha sottolineato che, conoscendosi e amandosi, esse possono sviluppare il carattere e assumere maggiore responsabilità per rendere il mondo un luogo più felice. Le sessioni sono state piene di risate, lacrime e discussioni aperte e un forte senso d’unità e d’amore reciproco ha permeato il workshop. Durante la cerimonia di chiusura i partecipanti hanno condiviso le esperienze individuali.

Sempre a febbraio si sono svolti a Venstpils, situata a 200 km da Riga, e a Riga stessa, due incontri pomeridiani sul tema “Amore: la presenza dell’energia divina”. I dibattiti si sono incentrati sul ruolo della SSIO e sulla messa in pratica degli insegnamenti di Sathya Sai Baba nella vita quotidiana. Gli incontri hanno visto una buona presenza di membri SSIO e di pubblico.

RUSSIA

Il 6 e 7 febbraio 2016 la SSIO russa ha tenuto, vicino a San Pietroburgo, il 15° Congresso Annuale della Regione Nordoccidentale. All’evento hanno partecipato 66 delegati di 9 Centri e Gruppi Sathya Sai. Il congresso si è aperto con il benvenuto di Valery Voshchinin, Presidente della Zona 8 della SSIO. I partecipanti hanno poi presentato rapporti sulle attività condotte nel 2015. Inoltre i delegati hanno discusso sul proprio viaggio spirituale e sulla trasformazione personale attraverso il servizio nella SSIO. I membri SSIO dei Centri Sathya Sai di Kupchinsky, Svetlanovsky, Pioneer, Cupcino e di Loto a Cherepovets, città dell’Oblast (suddivisione amministrativa) di Vologda, hanno presentato interventi edificanti e splendide manifestazioni culturali. Eterno Auriga


15° Congresso Annuale in Russia.

Ogni contributo è stato unico e ha stimolato un senso di unità e amore tra i membri della SSIO russa. Le molte discussioni svolte sono state fonte d’ispirazione, e ai delegati è stato ricordato che la miglior forma di adorazione è seguire i comandamenti del Signore con semplicità e onestà, per ricevere la Sua grazia. Le manifestazioni culturali sono state un degno tributo al tema del congresso “Amore attraverso l’unità; unità attraverso l’amore”. La Coordinatrice Regionale Giovani ha parlato della sua partecipazione al Programma Internazionale di Leadership dei Giovani Sathya Sai svoltosi a Prasanthi Nilayam a novembre 2015, insistendo sull’importanza della purificazione di sé. La conferenza è terminata con una tavola rotonda che ha approfondito tematiche importanti su varie questioni, spirituali e pratiche. – Organizzazione Sathya Sai

La commemorazione della visita di Bhagavan a Waghaldhara.

capi di abbigliamento. È seguito il Narayana Seva.

Punjab: Il 27 marzo 2016, l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Punjab ha allestito un enorme campo medico allo Sri Sathya Sai Rural Health Centre del villaggio di Kotla Gonspur, nel distretto di Hoshiarpur, per effettuare esami in ambito oculistico, odontoiatrico e ginecologico. Il dottor H.S. Sahota, oculista, la dottoressa Kamaljit Kaur Dogra, ginecologa, e il dottor Nitish Gupta, odontoiatra, hanno visitato gli oltre 250 pazienti, che hanno ricevuto farmaci gratis. A dieci pazienti sono stati dati occhiali da vista e in uno dei migliori ospedali di alta specializzazione della città sono stati eseguiti, a titolo gratuito, cinque interventi oculistici.

Internazionale

INDIA

Gujarat: Per commemorare la visita di Bhagavan a Waghaldhara del 31 marzo 1967, lo Stato del Gujarat ha organizzato la Festa Annuale il 31 marzo 2016. Più di 100 devoti si sono riuniti a Waghaldhara e hanno cantato i Bhajan. Cinquantadue ragazzi del college della scuola superiore di Waghaldhara hanno ricevuto in regalo pantaloni e camicie; una tradizione sulla scia di Swami, che nel corso della Sua visita aveva regalato ai ragazzi Eterno Auriga

Campo medico in un villaggio. Maggio 2016

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L’Organizzazione Sathya Sai del Punjab si è fatta carico di tutte le spese.

Tamil Nadu: Il 19 marzo 2016, l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Tamil Nadu ha festeggiato il 15° anniversario del Centro di Formazione Professionale per le Donne (Mahila). Partito nel 2001 con quattro dipartimenti, il Centro opera oggi con 14 dipartimenti. Trentacinque Mahila prestano attualmente servizio al Centro in posizioni diverse, impartendo formazione in varie sezioni. Gli ospiti principali della cerimonia sono stati Sri R.J. Rathnakar, Fiduciario dello Sri Sathya Sai Central Trust, e Smt. Himavahni Rathnakar. Nel pronunciare l’intervento di apertura, Sri Rathnakar ha indicato che solo amore e servizio sostengono la vita sulla terra e investire il proprio tempo nel servizio è tempo investito per Dio. La partecipazione alle attività di servizio assicura le Sue benedizioni per generazioni e generazioni, ha affermato il relatore. Il programma, apertosi con i canti vedici, comprendeva Bhajan, musica devozionale degli studenti del Centro di Formazione Professionale, un video che raccontava le attività dei diversi dipartimenti, e interventi degli insigni oratori

Distribuzione di macchine per cucire alle Mahila che hanno completato il corso di sartoria.

Sri N. Ramani, il dottor V. Mohan, Sri G. Varadan e Sri T.G. Krishnamurthy. Nell’occasione, Smt. Himavahni Rathnakar ha distribuito diplomi e premi alle studentesse, mentre Sri R.J. Rathnakar e Sri V. Srinivasan, Fiduciari dello Sri Sathya Sai Central Trust, hanno distribuito macchine per cucire alle Mahila che hanno completato il corso di sartoria. Smt. Soundarya Krishnamoorthy, Coordinatrice Spirituale Nazionale, ha reso omaggio alle insegnanti che prestano servizio al Centro.

Sri Sathya Sai Institute of Higher Medical Sciences (A Unit of Sri Sathya Sai Central Trust)

Prasanthigram - 515134, Puttaparthi, Anantapur District, Andhra Pradesh, Phone: # 91-8555-287388, Fax: # 91-8555-287544 Fellowship Programme in Cardiac Anaesthesia Under IACTA Education and Research Cell Applications are invited from candidates who have passed MD / DNB Anaesthesia from recognised university or MCI equivalent to undergo two year training in fellowship programme in cardiac anaesthesia. Interested candidates may apply with full particulars to The Director, SSSIHMS-PG before 1st June 2016 by email to academicspg@sssihms.org.in Stipend will be paid as per the rules of the Institute. – Director


Recensione del Libro

Vivere con Dio devoti tra le masse, ed è ancora più difficile conoscere il loro passato. Per Bhagavan la storia della vita, come anche il futuro di tutti, è come un libro aperto, come dimostrato dai diversi esempi riportati in questo libro. ‘Vivere con Dio’ è un meraviglioso racconto su diciotto devoti con i quali Sri Aravind Balasubramanya è stato in stretta relazione. La narrazione è tanto coinvolgente come lo sono i contenuti, perché sgorga dal cuore puro di un devoto.

VIVERE CON DIO Aravind Balasubramanya Rupie 70

Q

UAL È LA DIFFERENZA DI base fra un Messia, un Profeta e un Avatar? Una risposta plausibile è che i Messia e i Profeti vengono a elevare la coscienza umana attraverso le loro prediche e la pratica. Invece, gli Avatar vengono per focalizzare l’attenzione delle masse sulla vita dei devoti e sui meravigliosi modi in cui Dio li protegge, li corregge e li trasforma in icone di vita nobile. La Bhagavadgita dichiara, senza mezzi termini, che la sincera devozione a Dio è più grande di tutte le azioni meritorie e anche più grande del sentiero della conoscenza. È difficile per noi riconoscere i veri ...continua da pagina 28

fine, si avvicinò a Brahma, Vishnu e Maheswara (la Divina Trinità) che gli indicarono di andare dal re Ambarisha e implorarne la protezione. Osservate la grandezza della resa

Un cuore buono e amorevole è sufficiente per essere attratti verso Dio e, quando lo struggimento è intenso, nulla può tenere il devoto lontano dal Signore. E con la Sua grazia tutte le altre condizioni sono concesse al devoto sincero, come e quando è necessario. Molti devoti sembrano essere pazzi, ma, di fatto, sono pazzi per Dio, dice l’autore. Anche mentre diffonde immensa grazia e amore copioso, Swami ridimensiona il devoto quando l’ego alza la testa o quando i suggerimenti correttivi vengono ignorati. Come ex studente dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore, Sri Aravind mostra, in tutto il libro, un’efficace miscela di abilità letteraria e raffinato talento nel presentare gli aspetti più profondi della Madhura Bhakti (il dolce fervore devozionale). Anche una parola casuale di Swami è come un aforisma vedico, ed è ampiamente attestata attraverso molti meravigliosi episodi raccolti in questo libro. – PPS Sarma totale del re! Egli non pregò neppure il Signore Vishnu di salvarlo dalla maledizione di Durvasa. Considerando anche la maledizione come la volontà del Signore, l’accettò con serenità. La resa totale consiste nell’accettare tutto con serenità.


Data di Pubblicazione: 1° maggio 2016

Perseguite Fini Nobili Il corpo umano, così pieno di abilità, Programma di musica devozionale delle T.K. Sisters.

così capace di grandi avventure, è un dono di Dio a ciascuno di voi. Deve essere utilizzato come una zattera su cui si può attraversare questo mare del cambiamento mai calmo che si trova

Concerto di musica classica carnatica di Smt. Vidhya Kalyanaraman.

tra la nascita e la morte, la schiavitù e la liberazione. Perseguite fini più nobili, alimentate ideali più grandi; i piaceri sensoriali sono gingilli, banalità. – Baba

Esibizione musicale Abhirami Ajay.

di

Kumari

Edizione Italiana del Sanathana Sarathi


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