SETTEMBRE 2016
Eterno Auriga
Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità VERITÀ
RETTITUDINE
Settembre
2016
© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia
PACE
AMORE
NON VIOLENZA
“Ci sono stati molti potenti re, proprietari di grandi ricchezze, potere e denaro. Essi hanno governato su grandi regni. Dove sono ora e che cosa hanno sperimentato? Hanno cercato di raggiungere la beatitudine con questi elementi triviali, ma del tutto inutilmente. La beatitudine è presente solo sul percorso spirituale, in nessun altro luogo.”
SOMMARIO
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L’Eliminazione dell’Immoralità è l’Unica Via per L’Immortalità Discorso di Bhagavan del 10 aprile 1993 Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca Compite Tutte le Azioni con Sentimenti Divini Dai nostri Archivi Una Misteriosa Operazione Nanduri Somayajulu Bhagavan Sri Sathya Sai Baba: l’Incarnazione dell’Unità nella Diversità Dottoressa Sahida Sharma I Bei Vecchi Tempi a Brindavan Forum degli Ex Studenti I Bal Vikas Inculcano Buoni Pensieri e Buone Abitudini L’Angolo degli Studenti La Devozione di Nandanar Chinna Katha Notizie dai Centri Sai Sai Brahman Recensione del Libro
Prossime Festività a Prasanthi Nilayam 5 ottobre - 11ottobre ... Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna Dalle ore 18 del 12 novembre alle 18 del 13 novembre 6 ...............Akhanda Bhajan Mondiale 18 novembre ....................................Rathotsavam 19 novembre.....................................Giornata della Donna 22 novembre.....................................35a Convocazione dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore 23 novembre.....................................91° Genetliaco di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba 25 dicembre......................................Natale
P A R O L A D E L L’ A V A T A R
L’ELIMINAZIONE DELL’IMMORALITÀ È L’UNICA VIA ALL’IMMORTALITA’ “Si può essere padroni di tutte le forme di conoscenza, si possono sconfiggere gli avversari nei dibattiti, si può combattere con valore e coraggio sul campo di battaglia, si può essere imperatori regnanti su vasti territori, si possono offrire vacche e oro come atti di carità, si possono contare le innumerevoli stelle in cielo, si possono citare i nomi delle varie creature viventi sulla terra, si può essere esperti negli otto passi dello yoga, si può anche andare sulla luna. Ma c’è qualcuno che sappia controllare il corpo, la mente e i sensi, volgere la visione verso l’interno e ottenere lo stato supremo di equanimità della mente?”
(Poesia Telugu)
“Quando l’essere umano emerge dal grembo della madre non trova alcuna ghirlanda attorno al proprio collo. Non ci sono gioielli con perle né ornamenti d’oro scintillanti, non collane tempestate di pietre preziose, smeraldi e diamanti, ma una collana c’è: Brahma unisce con un filo le conseguenze delle azioni passate facendone una ghirlanda pesante, e ve la mette al collo al momento della nascita.”
(Poesia Telugu)
C O N S I D E R AT E L A F E D E C O M E I L V O S T R O R E S P I R O V I TA L E
Incarnazioni dell’Amore!
onestamente, otterrete i diritti naturalmente.
L CORPO È STATO DATO ALL’ESSERE umano affinché agisca. Come dice la Gita, “Voi avete diritto solamente all’azione, non ai suoi frutti”. Agire è dovere dell’uomo. Il dovere è molto importante. Voi avete soltanto la responsabilità di fare il vostro dovere; sui diritti non avete autorità. Se compite il vostro dovere con serietà, avrete i diritti automaticamente; oggi, però, l’uomo dimentica il dovere e sogna l’autorità. Abbiate quindi cura delle vostre responsabilità; se le assolverete
Fate tutte le azioni senza desiderio dei frutti
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Quando c’è uno scroscio di pioggia, i fiumi scorrono naturalmente. Come ci si può aspettare che i fiumi scorrano senza pioggia? Pregate per avere la pioggia; non occorre che preghiate affinché i fiumi scorrano. In modo simile, se fate il vostro dovere, otterrete certamente la ricompensa per le vostre azioni. Quindi compite le azioni senza desiderio dei frutti. Eterno Auriga
sua volontà? Voi fate sforzo per certe azioni, ma che sforzo richiedono la respirazione o il battito del cuore? Questi non sono nelle vostre mani; sono azioni naturali che avvengono per Volontà di Dio. Il cibo che mangiate viene digerito; chi vi ha dato il potere di digestione? Anche questo è fatto da Dio. Il Signore Krishna dichiara nella Bhagavad Gita: “Io sono presente in tutti gli esseri nella forma del fuoco della digestione. Assieme al prana e l’apana, inalazione e esalazione, sono Io che consumo i quattro tipi di cibo.”
“L’uomo, al dall’azione.”
mondo,
è
legato
La società umana è legata dal karma (azione). Dovete fare azioni da quando vi alzate al mattino fino a quando vi coricate la sera. Karma non significa solamente fare il proprio dovere; in effetti, l’uomo non può vivere senza agire neppure per un momento, ma karma non indica soltanto le azioni che fate con le mani e le gambe; anche la circolazione del sangue e la respirazione sono karma. Che sforzo fate per inalare ed esalare il respiro? Potete essere nello stato di veglia, in quello di sonno o di sogno; potete essere arrabbiati, potete passeggiare: il processo di inspirazione ed espirazione andrà da sé in modo naturale. Quale sciocco direbbe di inspirare ed espirare di Eterno Auriga
È il potere digestivo donato da Dio all’uomo a digerire i quattro tipi di alimenti che egli mangia, ma l’uomo, spinto dall’ego, dichiara di essere lui quello che ha fatto un certo lavoro e ottenuto il successo per mezzo del proprio sforzo. Comunque, questo non significa che l’essere umano non debba sforzarsi di fare qualunque cosa. Lo sforzo è necessario per tutti i lavori, ma che sforzo fate per le attività atmiche, sacre, spirituali, interiori e mistiche? Chi è che fa? È Isa, Girisa, Naresa, Paresa, Bilvesha. Solo Dio è Colui che agisce Chi è Isa? Colui che è dotato di ogni aisvarya (ricchezza) è Isa. Che cosa s’intende per aisvarya? Aisvarya indica tutta la ricchezza materiale, scientifica, etica o spirituale. Egli è la fonte e il padrone di tutte le diverse forme di ricchezza. Chi è Girisa? Che cos’è giri? Molti bharatiya lo sanno. Essi visitano Tirupati e offrono i propri capelli. A che scopo? Pensate che Dio voglia i vostri inutili capelli? Con tutti i desideri che avete, offrite a Dio i vostri inutili capelli e Lo Settembre 2016
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pregate! Voi pregate risultato? Potete Prima di tutto, l’uomo dovrebbe Dio in questo modo vedere voi stessi acquisire la fiducia in se stesso. ignobile! Questo che sono tutte La fiducia in se stessi porta alla non è il significato temporanee. soddisfazione di sé e, quando dell’offrire i capelli avete la soddisfazione di voi stessi, “O uomo! Tu ti potrete fare il sacrificio di voi stessi. a Tirupati. La testa affatichi molto Se c’è il sacrificio di sé ci sarà la è la giri (montagna) nella vita soltanto realizzazione di sé. La fiducia in sé del corpo; nella per riempirti è il fondamento, la soddisfazione testa, il tamoguna lo stomaco, di sé è il muro, il sacrificio di sé è il esegue la sua danza a c q u i s i s c i tetto e la realizzazione di sé è la vita. bestiale. Che cos’è miriadi di tipi di Quindi, come primo passo, acquisite il tamoguna? Quali conoscenze in la fiducia in voi stessi. sono la sua natura vari campi. Indaga e la sua forma? ed esamina tu Tamoguna indica il colore nero, l’oscurità stesso che grande felicità hai ottenuto e l’ignoranza. Questa oscurità entra nella usando tutto il tempo, da mane a sera, testa umana; offrite questa oscurità a Dio per nell’acquisire conoscenza secolare e manifestare carattere pio, bianco, satvico. accumulare ricchezza dimenticando Offrire dei capelli inutili a Dio non ha senso. Dio.” È così che le nostre antiche tradizioni sono Voi acquisite istruzione, ma che cosa state distorte. Il terzo è Naresa, il maestro imparate? Tutto il vostro apprendimento del genere umano. Che cosa significa Nara? è temporale e materialistico. Perché Na sta per “no” e ra significa “ignorante”. dovreste usare l’intelligenza per imparare Chi non è ignorante è nara. L’essere umano cose materiali? Fate moltissimi calcoli, fate non è ignorante, né peccatore. Il prossimo un gran lavoro con il computer e, avendo è Paresa. Che cosa vuol dire? Para sta studiato, vi ritenete molto intelligenti, ma per “illimitato”, “al di sopra di tutto”; quindi come si dice in telugu: “Anche un lavandaio Paresa è uno che è immenso, infinito e oltre è superiore a un uomo istruito.” Come? ogni definizione. Bilvesha è il Signore Shiva Supponete di dare degli indumenti a un che si adora con le foglie di bilva. Su di un lavandaio e scrivere su un taccuino: due gambo di bilva ci sono tre foglie; nell’adorare pantaloni, due camicie, due fazzoletti e un il Signore Shiva, noi recitiamo il mantra asciugamano. Il lavandaio porta con sé un Tridalam Trigunakaram (una foglia di bilva gran numero di indumenti di molte persone con tre petali). Le tre foglie rappresentano senza prendere appunti e, dopo averli i tre guna (attributi). Il cuore è la base di lavati, li riconsegna correttamente a tutti i questi tre attributi. Offrite le tre qualità a Dio suoi clienti. Che differenza c’è tra la vostra con tutto il cuore. istruzione e quella del lavandaio! Ciò che Questo è l’intimo significato acquisite voi è conoscenza “libresca”; tale dell’adorazione del Signore Shiva. conoscenza è temporanea. Acquisite l’istruzione pratica “O uomo! Non sentirti L’uomo compie le azioni. Qual è il loro
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orgoglioso
della
tua
istruzione.
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Se non offri i tuoi riverenti omaggi a Dio e non pensi a Lui con devozione, tutta la tua istruzione diventa inutile.” L’apprendimento che è permanente s’imprimerà nel vostro cuore, ma la vostra istruzione punta solamente a procurarvi da vivere, non mira alla beatitudine del Sé. La beatitudine si sperimenta soltanto sul cammino spirituale L’essere umano si sforza e lotta duramente per ottenere la beatitudine; egli cerca di acquisirla dagli oggetti del mondo, pena e desidera la beatitudine, ma non si rende conto del fatto di essere lui stesso la forma effettiva della beatitudine. La beatitudine è in lui ed egli la cerca all’esterno. Che sciocchezza! Per questo, si affatica sacrificando anche il cibo e il sonno. Che cosa sperimenta in definitiva? Si illude che nell’istruzione e nella ricchezza vi sia beatitudine, ma non ce la trova. Ci sono stati molti re potenti, padroni di grandi ricchezze, potere e denaro, che hanno regnato su regni potenti: dove sono ora e che cosa hanno sperimentato? Essi hanno cercato la beatitudine in questi oggetti del mondo, ma invano: la beatitudine si trova solamente sulla via spirituale, non altrove. L’uomo dovrebbe fare tutte le azioni per compiacere Dio. Noi leggiamo molti testi, andiamo a incontrare numerose anime nobili, facciamo molte pratiche spirituali, ma senza alcun risultato. Perché? Perché siamo degli “heroes” (eroi) con le parole, ma degli “zeros” (zeri) nella pratica. Una volta, un cervo tenne una conferenza in una foresta a cui assistettero tutti gli altri cervi. Il capo dei cervi, presidente della conferenza, si alzò e disse: “Dobbiamo votare una risoluzione. Il punto principale è che noi non siamo in alcun modo inferiori ai cani. Noi Eterno Auriga
possiamo correre più velocemente di loro. Essi non sono vegetariani, noi lo siamo, e la forza che abbiamo nelle gambe non si trova nelle gambe dei cani. Noi viviamo in modo sacro; dopo che saremo morti, i santi useranno la nostra pelle per fare penitenza. Chi userebbe la pelle di un cane? Forse il cane possiede questa forza, questa santità? I cani non possono correre come noi. Perché dovremmo avere paura dei cani con tutta questa forza e potere?” Questo fu il punto centrale della discussione. Alla fine decisero che non avrebbero più avuto paura dei cani. Tutti furono d’accordo ed espressero la loro approvazione. Dopo una discussione attenta, approvarono la decisione che da quel giorno in poi non avrebbero più temuto i cani, dopodiché si sentirono contenti e beati. In quel momento, un cacciatore stava attraversando la foresta con i suoi cani; all’improvviso uno di essi abbaiò, al che tutti i cervi scapparono e, in un momento, il palco rimase vuoto. Dov’erano andati i cervi? Che cosa ne fu della decisione? Perché ebbero paura? Questo è lo stato delle cose del mondo odierno: si tengono tante conferenze, moltissimi incontri, si prendono numerosissime risoluzioni, ma, in pratica, tutto è un grande zero. Nel campo spirituale, non deve essere così. “Lo studio giusto per l’umanità è l’essere umano.” Tra pensiero, parola e azione dovrebbe esserci armonia; questo è il primo passo sulla via spirituale. Qual è il secondo passo? Ognuno dovrebbe chiedersi: “Chi sono io?” e rispondersi: “Io sono un essere umano.” Dovremmo essere soddisfatti di questo? No! “Io sono un essere umano” è soltanto metà della verità. Qual è l’altra metà? L’altra metà è: “Io non sono un animale.” Ripetete Settembre 2016
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sempre: “Io sono un essere umano, non un animale. Io sono un essere umano, non un animale.” Quando uniamo queste due metà, otteniamo la verità intera. “La Verità è una, ma i saggi le si riferiscono con molti nomi” Esiste solamente Uno, non un secondo; la Verità è una, non due. Scoprite chi siete Quando vi vengono dei pensieri brutti, dovete chiedervi subito: “Quali caratteristiche sono umane e quali sono animali?” Dovete indagare anche su: “Io sono il corpo? Sono la mente? Sono i sensi. Sono l’intelletto? O forse lo strumento interiore?” Ponetevi queste domande. Voi dite: “Questo è il mio fazzoletto”, quindi il fazzoletto è separato da voi. Dite anche: “Questo è il mio corpo.” Quando dite “il mio corpo” significa che
In questo modo, se ci interroghiamo circa le cose ordinarie della vita giornaliera, saremo in grado di comprendere la Verità Eterna che è la Divinità. Se capite che “io non sono il corpo, io non sono la mente, io non sono i sensi”, allora chi siete? Dovreste dire: “Io sono Io.” “Tat tvam asi (Quello tu sei)” è non dualità, ma quando dite: “Io sono Brahman”, non è non dualità perché Io e Brahman sono due e due non è verità, è dualismo. Quindi dovreste dire: “Io sono Io.” Questo è non dualismo che indica che voi siete voi. Il corpo è una bolla nell’acqua, la mente è una scimmia pazza; non seguite il corpo, non seguite la mente: seguite la coscienza. Questa è la pratica spirituale che dovreste applicare. Seguite il vostro hridaya
Dio è uno ed è presente in tutti. Qual è la via per raggiungerLo? Prima di tutto, cercate di sapere quale sia la via migliore. La via migliore è costituita dalla rimozione dell’immoralità. In effetti, essa è l’unica che porti all’immortalità e non solo. Il modo migliore di amare Dio è amare tutti e servire tutti perché Dio è presente in tutti.
siete separati dal corpo. Quando dite “la mia mente”, vuol dire che la mente è separata da voi. Quindi dovreste chiedervi: “Chi sono io?”
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sulla via della spiritualità. Hridaya non indica il cuore fisico, ma quello spirituale. Questo dove si trova? È presente dovunque.
Eterno Auriga
Dio cerca un devoto vero Che cosa intendete per corpo? “Il corpo è un tempio il cui Abitante è Dio.” Il corpo è il tempio di Dio. Che tipo di tempio è? È un tempio mobile. Dovunque il corpo vada, c’è Dio; quindi dov’è Dio? Egli è dovunque. Voi non potete dire che Dio è qui e non là. Anche la Bhagavad Gita afferma: “Con mani, piedi, occhi, testa, bocca e orecchie che pervadono ogni cosa, Egli permea l’universo intero.” Dovunque vadano i vostri piedi, c’è Dio. Egli è onnipresente, onnipotente e onnisciente. Voi non potete comprendere questa verità perché la vostra visione è limitata. Voi dite che il mondo vi fa soffrire, ma siete piuttosto voi che fate soffrire il mondo. Anche la Bibbia propugna questa verità. Si dice che i devoti cercano Dio, ma questo non è corretto. Che bisogno ha un devoto di cercare Dio se Egli è dovunque? Dove cercate Dio che è presente in ogni luogo? Questo non va bene. In effetti, è Dio che cerca un devoto. Dov’è un devoto vero, autentico che abbia fede incrollabile? Quando indaghiamo così, ci accorgiamo che, in realtà, è Dio che cerca un devoto vero. Dire che il devoto cerca Dio non è verità, è falso. Noi non abbiamo bisogno di cercare Dio. Egli è l’abitante del nostro cuore, è onnipervadente, è presente in voi, intorno a voi, sotto di voi e sopra di voi. “Quel Dio onnipervadente è presente all’interno e all’esterno.” In effetti, anche voi siete Dio. Pensare di essere Dio non basta; dovete acquisire sentimenti divini e compiere azioni divine. Se dite: “Io sono Dio” e continuate a fare azioni demoniache, state dicendo una cosa senza senso. Ricordate sempre a Eterno Auriga
voi stessi: “Io sono un essere umano, non un animale.” L’ira, la gelosia, l’odio e l’avidità sono caratteristiche animali; la verità, la compassione, l’amore, il sacrificio sono caratteristiche umane. Sviluppate le qualità umane: solamente allora potrete definirvi manava (uomo). Il termine manava è formato da tre lettere: ma, na, va. Ma significa “ignoranza”, na vuol dire “senza” e va indica “chi si comporta correttamente”. La parola manava indica, dunque, uno che si comporta senza ignoranza. Questo è il significato vero del termine manava. Se vivete alla luce di questa verità, Dio sarà con voi, in voi, intorno a voi e vi proteggerà in ogni situazione. Essendo nati come esseri umani, non dovreste mai vivere da animali. Lo scopo della vita umana è conoscere Dio L’essere umano compie pratiche spirituali per eliminare le caratteristiche animali dalla mente. Che cosa intendete per spiritualità? Sradicare le caratteristiche animali è vera spiritualità. Tutte le pratiche spirituali come il cantare il Nome di Dio, la meditazione e il sacrificio sono inutili se in voi ci sono delle caratteristiche animali. Per questo, dovete assorbire i sacri valori umani. Un recipiente che ha molti fori rimarrà vuoto a dispetto della pioggia. “Che cos’è il corpo? È una sacca di pelle deteriorabile con nove buchi, non è simile a un diamante luminoso. Emette continuamente odori cattivi, non profumo; è fatto di carne, sangue, ossa e materia fecale. Dovremmo attaccarci a questo corpo?” Esso è destinato a perire. Si dice che la lunghezza della vita dell’essere umano sia di circa cento anni, ma nessuno può esser sicuro di quando la fine si avvicinerà, Settembre 2016
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nella fanciullezza, nella gioventù o nella vecchiaia, in città, nella foresta o nell’acqua. La morte è certa. L’uomo dovrebbe conoscere Dio finché ha il corpo. Questa sacra vita umana è stata data all’essere umano solamente affinché raggiunga la Divinità; egli può rendere utile la sua vita acquisendo caratteristiche divine. Quali sono le caratteristiche divine? Dio è senza attributi, immacolato, rifugio finale, eterno, puro, illuminato, libero e incarnazione della sacralità. Non solo. Altri attributi della Divinità sono: essere l’incarnazione del suono, essere mobilità e immobilità, luce, parola, beatitudine eterna, perfezione, illusione e ricchezza. Abbiamo, noi, almeno una di queste numerose caratteristiche di Dio? Non c’è bisogno che mettiate in pratica tutto ciò che si dice; seguite almeno uno degli insegnamenti di Swami. Ma voi ascoltate e andate via. Una volta, uno scultore portò tre statuette alla corte di re Bhojaraja ed egli disse al suo ministro: “Scegli la migliore.” Il ministro infilò un filo di ferro in un orecchio di una delle tre e il filo uscì dall’altro orecchio. Egli la mise da parte. Poi esaminò la seconda. Quando infilò il filo di ferro nel suo orecchio, questo uscì dalla bocca ed egli mise da parte anche quella statuetta. Allora prese la terza. Il filo di ferro entrò nell’orecchio, ma non venne fuori e il ministro disse: “O re, questa statuetta è la più pregevole.” “Perché?” chiese il re, ed egli aggiunse: “La prima statuetta rappresenta una persona che ode con un orecchio e lascia che l’informazione esca dall’altro; questo non va bene. La seconda è simbolo di chi ascolta con un orecchio, ma fa uscire l’informazione dalla bocca; non ha valore. La terza, invece, indica una persona che riceve l’informazione dalle orecchie e ne fa tesoro nel cuore.” Ciò che udite di buono 10
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Si dice che i devoti cercano Dio, ma questo non è corretto. Che bisogno ha un devoto di cercare Dio se Egli è dovunque? Dove cercate Dio che è presente in ogni luogo? Questo non va bene. In effetti, è Dio che cerca un devoto. Dove c’è un devoto vero, autentico che abbia fede incrollabile? Quando indaghiamo così, ci accorgiamo che, in realtà, è Dio che cerca un devoto vero.
conservatelo quindi gelosamente nel cuore. Se lo riponete nel cuore, un giorno o l’altro può svilupparsi. È come il negativo di un fotografo: se lo avete, potete fare tutte le copie che volete. Ciò che accogliete nella mente è come la foto Polaroid: non potete fare un numero qualunque di copie. Conservate le cose buone nel cuore come un negativo così da poterle mettere in pratica. Molti insegnanti insegnano la spiritualità ai devoti in molti modi diversi portando così confusione a tutti; essi insegnano per i loro scopi egoistici e per avere fama e nome, non per il benessere della società. Gli aspiranti che fanno sforzi notevoli per imparare la spiritualità non devono essere guidati male. La fiducia in se stessi è la base della realizzazione di sé Dio è uno ed è presente in tutti. Qual è la via per raggiungerLo? Prima di tutto, cercate di sapere quale sia la via migliore. La via migliore è costituita dalla rimozione dell’immoralità. In effetti, essa è l’unica che porti all’immortalità e non solo. Il modo migliore di amare Dio è amare tutti e continua a pagina 16... Eterno Auriga
SAI SWARANJALI: UN CONCERTO MUSICALE
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L 7 AGOSTO 2016, I GIOVANI Sai dell’Haryana e del Chandigarh hanno presentato l’emozionante concerto di musica devozionale
Concerto di musica devozionale dei Giovani Sai dell’Haryana e del Chandigarh.
“Sai Swaranjali” (offerta musicale a Sai) teso a mettere in luce gli insegnamenti e il messaggio di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Cominciando con il canto “Sharada Jai Hans Vahini” (saluto la Dea Sharada che cavalca il cigno), dedicato alla Dea dell’insegnamento Sharada, i cantanti hanno melodiosamente eseguito una composizione di Kabir e una di Mira e una serie di canti devozionali, inondando l’intero ambiente di fervore devozionale. Hanno poi concluso la presentazione con il popolare Qawali di Amir Khusrau “Chhaap Tilak Sab Chheeni Re” (tutti i simboli religiosi sono portati via).
70° ANNIVERSARIO DELL’INDIPENDENZA DELL’INDIA
Il 15 agosto 2016, gioiosa occasione Eterno Auriga
del 70° anniversario dell’indipendenza dell’India, gli studenti dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore hanno presentato un programma di canti patriottici.
Presentazione di canti patriottici degli studenti dell’Istituto in occasione del 70° anniversario del Giorno dell’Indipendenza Indiana.
La briosa esecuzione di canti patriottici, come “Vande Mataram” (reverenti omaggi alla Madre India), “Vo Bharat Desh Hai Mera” (Bharat è il mio Paese), “Sarfroshi Ki Tamanna Ab Hamaare Dil Mein Hai” (noi desideriamo sacrificarci per Bharat), “Aye Mere Watan Ke Logo” (o miei compatrioti), non solo ha ravvivato i vecchi ricordi della lotta per la libertà dell’India, ma ha anche colmato l’intero ambiente di fervore patriottico. Poesie patriottiche recitate dall’aurea voce di Bhagavan e musiche di canti patriottici hanno arricchito e valorizzato il programma.
SRI KRISHNA JANMASHTAMI
Il 25 agosto 2016, è stata celebrata a Prasanthi Nilayam, con grande devozione e dedizione, la sacra festa di Sri Krishna Janmashtami. Alle 8,20 hanno inaugurato il programma del mattino coinvolgenti Bhajan eseguiti dal gruppo di Nadasvaram Settembre 2016
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degli studenti dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore che hanno poi offerto musica devozionale intrattenendo i devoti per circa un’ora con una serie di canti devozionali e Strota dedicati al Signore Krishna.
Rappresentazione dei Leela di Sri Krishna in un numero di danza degli studenti.
È seguita una splendida danza degli studenti della Scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai di Prasanthi Nilayam raffigurante alcuni Leela di Sri Krishna. È poi
Mucche sontuosamente addobbate nel Sai Kulwant Hall.
entrata nel Sai Kulwant Hall una grandiosa processione di mucche splendidamente adornate guidata da musicisti di Nadaswaram e dal canto dei Veda e dei Bhajan di gruppi di studenti cantori. Il corteo comprendeva anche vitelli, piccioni, un pavone e cerbiatti. Gli studenti dell’Istituto hanno poi iniziato i Bhajan e alti funzionari dell’Ashram hanno dato da mangiare alle mucche. Allo stesso tempo, è stato proiettato un video di Bhagavan che 12
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dava da mangiare a Sai Geeta e alle mucche, il che ha fatto riaffiorare vecchi ricordi della celebrazione del Gokulashtami alla Divina Presenza di Bhagavan. Alle mucche è stato reso culto ed è stato offerto loro l’Arati, dopodiché la processione e tornata allo Sri Sathya Sai Gokulam. Il Gruppo di Danza di Prasanthi, composto di ex studenti di Bhagavan, ha successivamente presentato una brillante danza raffigurante significativi episodi della vita di Sri Krishna. È seguita la proiezione di un video di un Discorso di Bhagavan in occasione di uno Sri Krishna Janmashtami. Nel Discorso, Baba narra alcuni Leela di Krishna che resero manifesta la Sua divinità. Riferendosi a Krishna come all’Avatar dell’Amore, Baba osserva che l’uomo dovrebbe aderire al percorso d’amore dimostrato da Krishna e condividerlo con tutti. Egli spiega poi che la devozione a Dio è l’essenza dell’amore che può portare l’uomo al cuore di Dio ed esorta i fedeli a cantare il Nome di Dio con fede e devozione, dal momento che, in questo Kali Yuga, non c’è modo migliore per la liberazione. Baba conclude il Discorso con il Bhajan “Govinda Krishna Jai Gopala Krishna Jai”. Sono seguiti i Bhajan terminati alle 10,10 con l’Arati che ha portato il programma di Sri Janmashtami a felice conclusione.
PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DEL VISAKHAPATNAM
Dal 24 al 25 agosto 2016, oltre 1200 devoti provenienti dal distretto di Visakhapatnam nell’Andhra Pradesh sono giunti a Prasanthi Nilayam per un pellegrinaggio di due giorni. Il 25, i bambini Bal Vikas e i giovani del Visakhapatnam hanno presentato una commedia musicale danzata intitolata “Shubhodayam” (fausto mattino) che ha mostrato come gli insegnamenti di Bhagavan stiano modificando gli abitanti dei villaggi e continua a pagina 16... Eterno Auriga
COMPITE TUTTE LE AZIONI CON SENTIMENTI DIVINI SRADICARE LE QUALITÀ ANIMALI È VERA SADHANA
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IO È PRONTO a darvi qualunque cosa chiediate, ma voi dovete essere adatti a riceverla come il titolare di un conto in banca può prelevare tanto quanto ha depositato. La stessa regola si applica a ciò che l’essere umano può ricevere da Dio: che l’assegno della sua preghiera sia onorato dipende da quanto egli ha depositato presso il Divino. Il potere della fede Per far sì che la preghiera raggiunga Dio, voi dovete corredarla del francobollo della fede e dell’indirizzo dell’amore. Se avete fede e amore, essa Lo raggiungerà indipendentemente dalla distanza. Fate attenzione che il vostro amore per Dio sia puro e immacolato. Voi dovete esser pronti ad affrontare gli esami che Dio vi chiede; prima passate gli esami, più vi avvicinate a Dio. Se non si superano questi esami, non si può ottenere alcun progresso spirituale. Gli studenti devono Eterno Auriga
esser consapevoli del fatto che, per accedere a una classe superiore, devono passare gli esami. Nella vita, viene esaminato il vostro attaccamento alle cose effimere del mondo e il desiderio del Divino. Come potete aspettarvi che la grazia venga sparsa su di voi se il vostro amore per Dio è una frazione minima di quello che avete per le cose terrene? Quanto più sacro sarebbe il pensiero dell’uomo se fosse rivolto a Dio per qualche minuto delle molte ore che egli spreca nel pensare alle cose del mondo! Le persone dovrebbero acquisire fede in questa verità. Esse dovrebbero aver fede in Dio per quanta ne hanno in se stesse; questo è il segno della grandezza. Come può avere fede in Dio chi non ha fede in se stesso? Stornate la fede dal transitorio e temporale e dirigetela verso la Realtà eterna e immutabile. Il potere della fede è illustrato da Settembre 2016
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un fatto accaduto nella vita di Cristo. Una volta, un cieco avvicinò Gesù e Lo pregò: “Signore! Ridammi la vista!” Gesù gli chiese: “Tu credi che Io possa restituirtela?” “Sì, Signore!” “Se è così, apri gli occhi e guarda”, disse Gesù. Il cieco aprì gli occhi e poté vedere. Nello stesso modo, le persone pregano Swami di dar loro questa o quella cosa. Credete che Io possa darvi ciò che chiedete? La Mia risposta dipende dalla vostra fede. Persino una persona come Swami Vivekananda aveva dei dubbi sulla santità di Swami Ramakrishna Paramahamsa; ci sono sempre stati dei “san Tommaso”. Per mettere alla prova l’avversione di Ramakrishna per la ricchezza e i possedimenti, una volta Vivekananda gli mise delle monete sotto il letto. Appena coricato, Ramakrishna si sentì come su un letto di spine e Vivekananda comprese quanto infondati fossero i suo dubbi; capì anche che, per elevarsi all’altezza delle grandi anime, doveva elevare la propria anima. Oggi, le persone sono come colui che, stando a terra, desidera vedere il pilota di un aereo in volo; il solo modo che ha di vedere il pilota è salire sull’aereo. Per sperimentare Dio, dovete desiderare di vederLo; questo è il modo di condurre una vita ideale e beata. Oggi le persone fanno meditazione e japa, ma lasciano crescere anche le qualità animali. Finché queste qualità rimangono, l’osservanza di discipline spirituali è inutile; è come prendere in giro il Divino. Quindi, la vera sadhana consiste nel liberarsi delle qualità animali come la crudeltà, la malvagità ecc. Due qualità rendono l’essere umano alieno a Dio: l’invidia e l’egoismo. L’invidia e l’egoismo sono due aspetti nocivi che distruggono l’albero della vita e deprivano l’uomo della sua natura umana fondamentale. Per colpa 14
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di queste qualità malvagie, le persone abbandonano la compagnia dei buoni. Significato della festa di Ganesha La festa di Ganapati è un’occasione per chi vuol purificare la mente. In genere, le persone tendono a vedere negli altri i difetti che esse stesse hanno, per cui tentano di coprire i propri attribuendoli agli altri. Questa è una caratteristica negativa. L’essere umano può migliorare solamente riconoscendo i propri difetti e non cercandoli negli altri. Bisogna vedere il bene nel prossimo e riconoscere le proprie mancanze. Solamente le persone di questo tipo possono migliorare. Non si deve far violenza alla propria natura umana ignorando i propri difetti e ingigantendo le colpe dei propri simili. Questo tratto è molto forte e diffuso negli studenti odierni; essi dovrebbero puntare a ottenere l’armonia nei pensieri, nelle parole e nelle azioni. Studenti! Dovete comprendere che ogni azione provoca una reazione; il risultato di ogni azione dipende dalla sua natura, come la natura dell’albero dipende dal seme che è stato piantato. Le conseguenze delle proprie azioni sono inevitabili; per questo l’imperatore Manu stabilì che tutti devono osservare il Dharma. Le conseguenze delle azioni possono manifestarsi o presto o tardi, ma sono destinate ad accadere. Gli studenti amano adorare Ganapati; essi Lo pregano di dar loro l’intelligenza e la capacità di realizzare le proprie aspirazioni. Nel nome di Ganapati, “ga” indica il guna (virtù) e “na” sta per Vijnana. Quando “ga” e “na” sono unite, abbiamo la combinazione di Vijnana (saggezza terrena) e Prajnana (saggezza spirituale). Questa combinazione dà origine a Sujnana (Saggezza Suprema) che è il Eterno Auriga
segno distintivo del vero essere umano. Ajnana è la prova dell’ignoranza. Ganapati è il Signore di Vijnana e Prajnana, per cui un devoto che prega Ganesha chiede di ricevere Vijnana, Prajnana e Sujnana. L’educazione di oggi manca di tutti e tre i tipi di conoscenza: Vijnana, Prajnana e Sujnana. Voi avete solamente la conoscenza tratta dai libri e quella superficiale che hanno un valore temporaneo; forse non vanno oltre gli esami! Se il valore dell’educazione deve durare tutta la vita, gli studenti devono coltivare la fede in Dio e capire che, se pensano costantemente a Dio e fanno tutte le azioni con sentimenti divini, sperimenteranno il fiorire completo delle loro qualità umane. Considerate ogni azione come dedicata a Dio. Non si può evitare di agire; bisogna trasformare il lavoro in adorazione e lavorare con questo spirito. Non potete sostituire il lavoro con la preghiera: dovete combinarli. Comunque, il Principio di Vinayaka ha un solo significato importante per tutti, siano essi credenti o non credenti. Esso indica che Vinayaka è completamente padrone di se stesso, non ha padroni sopra di sé, non dipende da nessuno. Egli è chiamato anche Ganapati che significa che è padrone dell’intelletto e del potere di discriminazione nell’uomo. Possiede intelligenza e conoscenza grandissime. Tale intelligenza viene da una mente pura e sacra e conduce a Vijnana. Essendo il padrone della buddhi (intelligenza) e delle siddhi (capacità di realizzare le proprie aspirazioni) è detto Signore di buddhi e siddhi che sono indicate come Sue consorti. Un altro nome di Vinayaka è Vighnesvara. Ishvara è dotato di ogni immaginabile forma di ricchezza: i possedimenti materiali ed economici, la conoscenza, la salute, la beatitudine, la bellezza ecc. Egli è il Eterno Auriga
Nel nome di Ganapati, “ga” indica il guna (virtù) e “na” sta per Vijnana. Quando “ga” e “na” sono unite, abbiamo la combinazione di Vijnana (saggezza terrena) e Prajnana (saggezza spirituale). Questa combinazione dà origine a Sujnana (Saggezza Suprema) che è il segno distintivo del vero essere umano. promotore di tutte queste forme di ricchezza, le concede a coloro che Lo adorano ed elimina tutti gli ostacoli. Vinayaka è definito come la prima divinità che deve essere adorata (Prathama Vandana). La gente di tutto il mondo desidera la ricchezza e la prosperità, per cui offre il primo posto di adorazione a Vighnesvara. Ci sono alcuni intimi segreti di cui si deve tener conto nell’adorare Ganesha. I bharatiya preparano piatti speciali a Ganesha come offerte di cibo. Queste preparazioni sono cotte interamente a vapore invece che con il calore di un forno a combustione. Impastando la farina di riso con lo zucchero grezzo e i semi di sesamo, si fanno delle palle da cucinare a vapore. Nell’Ayurveda, a questo commestibile si assegna una posizione elevata per le sue proprietà curative. Lo zucchero grezzo è un rimedio per varie indisposizioni. I semi di sesamo servono a purificare le arterie e aiutano a migliorare la vista. Tutto questo sta a significare che il cibo offerto a Ganesha ha proprietà curative. Prendete nota del fatto che il cibo cucinato a vapore è molto digeribile. Nel Super Speciality Hospital, le torte di riso cotte a vapore (idli) sono offerte ai pazienti cardiaci il giorno dopo l’operazione. Non si danno cibi cucinati con olio; gli idli si danno perché Settembre 2016
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sono molto digeribili. In breve, il Principio di Vinayaka è simbolo di salute, beatitudine, pace, saggezza, prosperità e molte altre cose. Sfortunatamente, questa verità non è riconosciuta dalla maggioranza delle persone. La gente è soddisfatta di offrire dell’adorazione meccanica a qualunque strana figura fatta con la creta e aggiunge delle sostanze inquinanti attorno a essa. A Dio dovrebbe essere offerto ciò che Lo compiace. Parvati comandò a Nandisvara: “Offri a mio Figlio ciò che lo compiace e ciò che tu gradisci di più.” Soltanto quando si comprendono i vari aspetti relativi al Divino Gli si può offrire l’adorazione con pieno ...continua da pagina 10
servire tutti perché Dio è presente in tutti. Ci sono molte verità così sottili, ma oggi questi percorsi facili non vengono insegnati; per questo i devoti sono confusi e hanno perduto la fiducia. La confusione porta al dubbio e, a causa del dubbio, la fede diminuisce. Nella spiritualità, non c’è spazio per i dubbi; quindi non permettete mai che essi scuotano la vostra fede. Considerate la fede (visva) come l’alito vitale (sva). Senza la fede, l’essere umano è spiritualmente morto come lo diventa un cadavere senza il respiro. Prima di tutto, egli dovrebbe acquisire la fiducia in se stesso. La fiducia in se stessi porta alla soddisfazione di sé e,
significato. Sfortunatamente, dato che ai giorni nostri si espongono solamente i significati superficiali e terreni delle Scritture, la devozione dell’essere umano diventa ogni giorno più debole. Comprendere il profondo significato dei testi vedantici è essenziale per tutti. - Estratto dai Discorsi di Bhagavan pronunciati in occasione di Ganesha Chaturthi
quando avete la soddisfazione di voi stessi, potrete fare il sacrificio di voi stessi. Se c’è il sacrificio di sé ci sarà la realizzazione di sé. La fiducia in sé è il fondamento, la soddisfazione di sé è il muro, il sacrificio di sé è il tetto e la realizzazione di sé è la vita. Quindi, come primo passo, acquisite la fiducia in voi stessi. Essa è la base dell’amore; senza amore, non potete ottenere niente. (Bhagavan ha terminato il Discorso con il bhajan “Prema Mudita Manase Kaho…..”) - Discorso Divino di Bhagavan nel Sai Sruthi a Kodaikanal il 10 aprile 1993
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portando un cambiamento qualitativo della loro vita attraverso la trasmissione di virtù quali verità, retta azione, sacrificio di sé e bontà. La semplice storia, il nobile tema e le variegate danze dei bambini hanno fatto della commedia una suggestiva e coinvolgente presentazione. Sono seguiti i Bhajan degli studenti conclusisi con il Bhajan “Govinda Hare Gopala Hare” cantati dall’aurea voce di Bhagavan.
La commedia dei bambini Bal Vikas e dei giovani del Visakhapatnam.
erano devoti di Sai. Poiché anche i medici di Mumbai confermarono la diagnosi di cancro, gli amici Sai gli consigliarono di andare, sulla strada per Chennai, a Puttaparthi e implorare le benedizioni di Sri Nanduri Somayajulu Sathya Sai Baba. A quel tempo, Tangavelu non sapeva nulla di Le vie di Bhagavan Baba sono misteriose. Noi Bhagavan Baba, né conosceva non siamo in grado di analizzare i Suoi miracoli. dove si trovasse Puttaparthi. Possiamo solo inchinarci davanti a Lui con Comunque, arrivò a Prasanthi immensa gratitudine e devozione per tutto il Suo Nilayam, dove, avendo compreso amore e la Sua compassione per l’umanità. Egli il suo stato di salute, il personale rimane eternamente nel nostro cuore per ispirarci della mensa gli fornì una ed elevarci in questo mondo terreno turbolento e sistemazione. tumultuoso. Tangavelu aveva la febbre e dolori. Si sedette nella fila per il OME TUTTI GLI AVATAR DEL Darshan. Baba andò da lui, lo fissò passato, Bhagavan Sri Sathya molto intensamente e gli mise la mano destra Sai Baba vive eternamente nelle sul capo. Tangavelu ebbe la sensazione che Sue storie d’amore, compassione un’intensa energia stesse attraversando il e innumerevoli miracoli. Una di tali storie suo corpo. La sera, tuttavia, la febbre salì, riguarda Sri Tangavelu del Tamil Nadu, che il dolore si fece molto forte e Tangavelu fu visse in Svizzera per circa quindici anni. costretto a restare a letto per tre giorni. Il Poiché lo conobbi personalmente, ritengo quarto giorno andò al Darshan. Baba ancora appropriato raccontare la sua storia così una volta andò da lui e gli mise la mano come egli la narrò a me e a molti altri devoti destra sulla testa come segno di grazia e di Sai svizzeri. Un certo dottor Hagmann, benedizione. La sera, il dolore allo stomaco medico tedesco di origine ebraica, emigrò e la febbre aumentarono. Tangavelu rimase a Bombay (Mumbai) in India intorno al a letto per altri tre giorni e andò al Darshan 1950. Egli assunse Tangavelu come suo il quarto giorno. Ciò accadde tre volte. cuoco personale. Dopo aver soggiornato Ogni volta che Baba gli metteva la mano per circa quindici anni a Mumbai, il dottor sulla testa, le sue condizioni peggioravano Hagmann andò a Berna, in Svizzera, invece di migliorare. Così, dopo tre volte assieme a Tangavelu a trascorrere il suo di tale esperienza, Tangavelu decise di pensionamento. Nel 1970, Tangavelu ebbe lasciare Prasanthi Nilayam in silenzio senza un problema di salute e gli fu diagnosticato informare nessuno nell’Ashram. Ma, prima un cancro allo stomaco. I medici a Berna di lasciare Parthi, qualcosa lo spinse ad non gli dettero molte speranze di recupero. andare all’ultimo Darshan. Tangavelu espresse il desiderio di andare Così, andò a sedersi in un angolo della da suo figlio nel Tamil Nadu. Durante il fila per il Darshan per non essere visto da viaggio, a Mumbai incontrò alcuni amici che
UNA MISTERIOSA OPERAZIONE
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Baba. Egli, però, andò puntualmente da lui, lo fissò e gli disse in tamil: “Non scappare. Io ti sto curando.” Tangavelu rimase sorpreso che Baba non lo lasciasse perdere sebbene stesse cercando di evitarLo. Decise di rimanere. Quella stessa notte, accadde una cosa strana in camera di Tangavelu. Era in uno stato di sogno semicosciente quando, nel cuore della notte, una persona vestita in modo strano andò da lui e introdusse le mani nel suo stomaco con un coltello lungo e affilato. Tangavelu non avvertì alcun dolore ed ebbe un sonno confortevole e profondo per il resto della notte. Al mattino, però, quando si svegliò, trovò, con grande meraviglia, il lenzuolo macchiato di sangue e vi era un piccolo grumo di carne sul letto. Scoprì anche di avere una cicatrice sullo stomaco come se qualcuno lo avesse operato e gli avesse suturato la ferita. Anche il personale della mensa che andò a trovarlo vide la stessa cosa. Tangavelu si sentì normale dopo l’“operazione”, fece un bagno e andò al Darshan del mattino. Baba andò da lui e gli disse sorridendo in Tamil: “Ora sei guarito. Resta nell’Ashram ancora qualche giorno, riposati e poi va’ da tuo figlio.” Gli diede anche un piccolo contenitore per la Vibhuti, unico nel suo genere, bellissimo e di foggia particolare. Tangavelu si prostrò davanti a Baba con immensa gratitudine per averlo guarito dal cancro. Dopo alcuni giorni, andò da suo figlio nel Tamil Nadu, vi rimase per alcuni mesi e tornò a Berna via Mumbai per raggiungere il dottor Hagmann come suo cuoco. I medici, sia a Mumbai sia a Berna, visitarono Tangavelu e constatarono che era completamente guarito dal cancro. Essi inoltre notarono la cicatrice dell’operazione sul suo stomaco. L’autore incontrò Tangavelu per la prima volta nel 1980. Egli partecipava regolarmente ai Sai Bhajan a casa nostra 18
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a Berna, ricordava e raccontava sempre la storia della “Misteriosa Operazione” con immensa gratitudine per Baba e mostrava a tutti noi anche la cicatrice sullo stomaco. Il dottor Hagmann morì nel 1983. Poiché Tangavelu stava invecchiando, decise alla fine di lasciare la Svizzera, di andare da suo figlio in India e passare lì il resto della sua vecchiaia. Prima di lasciare la Svizzera, ebbe la gentilezza di regalare alla nostra famiglia il magnifico contenitore di Vibhuti che Baba un tempo gli aveva donato alla fine degli anni ’60. Questo sacro contenitore oggi, dopo 45 anni, è ancora con noi. Qui di seguito è riprodotta una sua immagine.
Le vie di Bhagavan Baba sono misteriose. Noi non siamo in grado di analizzare i Suoi miracoli. Possiamo solo inchinarci davanti a Lui con immensa gratitudine e devozione per tutto il Suo amore e la Sua compassione per l’umanità. Egli rimane eternamente nel nostro cuore per ispirarci ed elevarci in questo mondo turbolento e tumultuoso. – L’autore, che appartiene al Servizio Postale Indiano, ha lavorato come Primo Segretario in un Ente Specializzato Americano a Berna, in Svizzera. Eterno Auriga
il Signore chiese alle Sue regine di accompagnarLo da Draupadi che in quel momento stava asciugando le sue folte, lunghe trecce sulla terrazza. Il Signore poi suggerì loro di aiutarla a intrecciarsi i capelli. Che cosa scoprirono le regine? Con loro grande stupore, ogni ciocca dei suoi capelli cantava continuamente “Krishna, Krishna.” Questo dimostra che Draupadi cantava incessantemente “Krishna, Krishna” e la sua mente era fissa su Krishna. Tutto ciò che è nella mente penetra nel corpo. È per tale motivo che ogni ciocca dei suoi capelli cantava “Krishna, Krishna”. Che devozione assoluta! Nel recente passato, Swami Rama narra nel suo libro “Vivere con i Maestri Himalayani” la storia di una signora di Kanpur che, sul suo letto di morte, cantava incessantemente il Nome del Signore, dimenticando ogni altra cosa, tanto che le pareti della stanza facevano continuamente eco al canto. Anche dopo la sua morte e molti giorni dopo che il suo corpo era stato rimosso dalla stanza, le pareti continuavano a risuonare del canto. Stupefacente! Se le pareti inanimate
BHAGAVAN SRI SATHYA SAI BABA: L’INCARNAZIONE DELL’UNITÀ NELLA
DIVERSITÀ Dottoressa Sahida Sharma
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N GIORNO, IL DOTTOR JOHN Hislop chiese a Swami: “Swami, le Scritture affermano che, se uno è totalmente devoto a Dio, a Te come manifestazione di Dio, pensa solo a Te, e Ti vede in ogni luogo, ciò è sufficiente. È vero, Swami?” Egli rispose: “Assolutamente vero. Tu Mi dai la tua mente, pensi sempre a Me, Mi ami, ti dedichi completamente a Me, nient’altro deve essere fatto, Hislop. Questo è tutto ciò che occorre. Tutto il resto avviene automaticamente.” Che profonda affermazione! Armonizzare le cellule nella Coscienza di Dio Ci sono molti esempi tratti dalle Scritture e del passato che spiegano questo. Una volta le regine del Signore Krishna Gli domandarono il motivo per cui Draupadi riceveva tutta la Sua attenzione ogni volta che Lo invocava. Udendo ciò, Eterno Auriga
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possono continuare a risuonare del canto anche in assenza di colui che canta, anche le cellule del corpo possono ovviamento cantare. C’è ancora un altro esempio di personalità integrata. Noi tutti conosciamo Mirabai. Fu la santa per eccellenza e rimase sempre immersa nella coscienza di Krishna. A seguito di ciò la sua coscienza andò al di là della diversità delle forme e utilizzò l’unità di fondo che è pura assoluta coscienza, assoluta unicità senza un secondo. Ricordiamoci che Sri Sathya Sai Baba è pura coscienza, la coscienza di Krishna. Swami spesso ha dichiarato: “Io non sono il corpo, Io non sono la mente. Io sono Io.” La pura coscienza costituisce la base dell’intera creazione. Quando a Mira fu offerto il veleno, esso si trasformò in nettare mentre ella lo beveva. Com’era potuto accadere? Per Mira tutto era pura coscienza e, al livello della pura coscienza, non esiste alcuna differenza. Veleno, nettare, corpo, mente, tutti sono uno e la stessa pura coscienza. Il veleno perde la sua identità come veleno, il corpo perde la sua identità di corpo. Tutti sono un’unica coscienza unificata. Allora, chi danneggia chi? Sappiamo che l’unità di base della costruzione del nostro corpo è la cellula. Le cellule si uniscono per formare i tessuti che, a loro volta, si uniscono per formare gli organi. Gli organi poi si uniscono per formare il sistema di organi. Un detto afferma che uniti stiamo in piedi, divisi cadiamo. Quando tutte le cellule del corpo si armonizzano nella coscienza di Dio, il corpo diventa molto forte. Grazie alla sintonia a livello cellulare, l’immunità del corpo diventa forte e invincibile. Nessun corpo estraneo ne può interrompere il funzionamento, il che significa porre fine alla malattia. Niente 20
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più attacchi virali e batterici, niente più antibiotici! Ma prima di dire no agli antibiotici, dobbiamo fare in modo che tutte le nostre cellule cantino il nome di Dio! Non può esserci il cancro, in quanto esso si verifica quando una cellula si stacca dallo stato armonico, non obbedisce al comando della comune intelligenza del corpo e comincia a moltiplicarsi a volontà in modo casuale. Vivere l’unità nella diversità è vera spiritualità Quando la mente è completamente fissa su Dio, libera da tutti i dubbi, diventa immune all’invasione di tutti i pensieri e le emozioni negative. Pertanto, diventa libera dalla malattia mentale ed emozionale di qualsiasi tipo. Quando la mente è libera dalla malattia, anche il corpo lo è automaticamente perché, prima o poi, tutto ciò che è nella mente penetra nel corpo. Questo è il vantaggio immediato del cantare il Nome di Dio incessantemente con fede e devozione assolute. Sperimentare l’unità nella diversità è l’essenza della spiritualità. L’unità nella diversità può essere realizzata solo quando siamo riusciti a integrare il corpo, la mente e l’anima, e aiutare gli uomini e le donne comuni a raggiungere tale obiettivo. Questa è stata la missione di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Che fantastica ambizione, che magnanimità! Solo Dio può averle. Nella Sua immensa misericordia, Swami ha fondato istituti educativi in cui insegnante e allievo hanno l’opportunità unica di integrare corpo, mente e anima essendosi completamente dedicati a Lui, incarnazione dell’unità, l’onnipresente, onnipotente, onnisciente Signore. Swami Stesso ha stabilito il programma giornaliero seguito da queste istituzioni educative. Negli istituti d’istruzione di Swami, continua a pagina 26... Eterno Auriga
FORUM DEGLI EX STUDENTI
DOTTOR K. SANKARA SUBRAMANIAN
I BEI VECCHI TEMPI A BRINDAVAN
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E NOSTRE SCRITTURE AFFERMANO che, fra tutte le creature di questo mondo, la nascita umana è la più rara. A mio parere, i più fortunati sono coloro che hanno avuto la possibilità di studiare negli Istituti Sri Sathya Sai. Mi considero molto fortunato ad aver avuto l’opportunità
di studiare nel College Sri Sathya Sai di Brindavan, a Bangalore.
Durante quei meravigliosi giorni del 1970, trascorrevamo la maggior parte del nostro tempo alla presenza fisica di Baba e assorbivamo rare lezioni sulla vita e la divinità alla Sua diretta vicinanza. Ogni Suo movimento e ogni Sua parola erano vera educazione per noi. Infatti, potevamo osservare nel concreto l’affermazione di Swami, spesso ripetuta, “la Mia vita è il Mio messaggio”. Saremo sempre grati a Bhagavan per averci dato questo raro privilegio.
Baba era, per noi, più di un genitore. Egli ci forniva tutto il necessario. La conversazione occasionale che aveva con noi mentre si trovava in una delle camere nel Suo alloggio, era ricca di lezioni per la vita, sia mondana sia spirituale. Nella nostra vita quotidiana, quando commettiamo degli errori, ci correggiamo solo dopo aver sperimentato gli effetti negativi degli stessi. Ma qui, eravamo in compagnia del Signore onnipresente, onnisciente e onnipotente che, collettivamente, e a volte singolarmente a coloro che erano abbastanza fortunati, indicava gli errori che stavamo commettendo. Eravamo immediatamente consapevoli dei nostri errori piuttosto che dover attenderne gli effetti per correggerli. I devoti di Bhagavan sanno che Egli sa tutto, ma è di grande impatto sperimentare personalmente la Sua onniscienza, anche in questioni apparentemente banali. C’è un oceano di differenza tra “sapere” e “sperimentare”. Bhagavan ci ha rivelato la Sua onniscienza in molte occasioni in modo del tutto inatteso. Ecco un semplice esempio. Ogni giorno, un grosso pacco di lettere veniva consegnato dal postino e posto vicino al Suo divano. Bhagavan
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chiedeva a uno degli studenti di raccogliere una busta chiusa, poi diceva che cosa c’era dentro e anche l’effettivo contenuto della lettera all’interno, il nome della persona che l’aveva scritta e il luogo da cui proveniva. Chiedeva poi allo studente di aprirla e leggerla. Inutile dire che tutto era proprio come aveva predetto.
Questo è il modo in cui una volta sperimentai la Sua onniscienza. In una prova pratica all’università, in cui l’esperimento che facevo mi dava sempre risultati discordanti e non c’era tempo per ripetere l’esperimento, dissi “Sai Ram!” a gran voce nella mia mente e, in quel momento, mi venne un dato dettato arbitrariamente dalla mia mente. Dopo aver eseguito i calcoli con quel valore, presentai il mio foglio e uscii dal laboratorio molto abbattuto. Dopo un’ora, mentre ci eravamo riuniti davanti a Bhagavan, Egli venne vicino a me con un luccichio negli occhi chiedendo: “Hai ottenuto il 100%?” Rimasi sorpreso. Più tardi, scoprii che era vero.
Anche se suonava e cantava con noi, ci manteneva consapevoli del fatto di essere il Signore Supremo attraverso le nostre esperienze personali e le esperienze degli altri narrate alla Sua presenza le sere quando ci riunivamo intorno a Lui. Con tutte le emozionanti e gioiose esperienze di trascorrere il tempo alla presenza viva di Baba, c’erano anche alcuni angosciosi prolungati periodi di tempo in cui Baba sembrava arrabbiato con tutti noi nell’ostello e non guardava né parlava con nessuno di noi. Quelli erano i giorni in cui avveniva sempre un’intensa introspezione nel cuore e nella mente di tutti gli studenti. Era la tecnica che Egli adottava per modellarci e per effettuare una massiccia pulizia in noi. Sceglieva poi l’ora 22
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e il modo per “rompere il ghiaccio”. Quando ci spiegava i nostri errori e le ragioni per le quali si teneva lontano (fisicamente) da noi, eravamo tutti in lacrime, ed era un’ineffabile valanga di pura gioia quando ci perdonava. Per compensarci, poi, per i giorni di silenzio, veniva al nostro ostello e cenava con noi.
Un evento molto significativo avvenne nel maggio del 1975 a Ooty durante il Corso Estivo di Cultura e Spiritualità Indiane per gli studenti dei College Sathya Sai. Baba creò un medaglione contenente la mappa dell’India lavorata a sbalzo in oro, piena zeppa di iscrizioni in sanscrito: lettere minuscole che potevano essere viste solo con l’aiuto di una lente d’ingrandimento. Bhagavan annunciò, con grande sorpresa di tutti quelli che erano lì riuniti, che conteneva informazioni sui nomi degli studenti Sai che avrebbero svolto la missione di Sai nei rispettivi luoghi di lavoro nel Paese. Questo Avatar Sai ha una missione ed è certo di compierla. Egli sta preparando il Suo esercito attraverso le Sue istituzioni educative. Ogni anno vede un battaglione in marcia verso il mondo. Un’ultima parola di monito per tutti i miei fratelli e sorelle Sai. Non pensiamo di essere persone importanti nella Missione di Sai per non dover perdere la qualifica minima per la stessa. Cerchiamo di essere grati ogni momento della nostra vita per ciò che Egli ci ha dato e continuiamo a pregare affinché Egli ci offra molte più opportunità di servire nella Sua Missione.
–L’autore conseguì il B.Sc. nel College di Bhagavan a Brindavan e in seguito insegnò a Prasanthi Nilayam dal 1979 al 1989. Egli detiene il primato di essere il primo Ph.D. (1987) dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore.
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L’Angolo degli Studenti
I BAL VIKAS INCULCANO BUONI PENSIERI E BUONE ABITUDINI Arathi Sai Padma
A GRAZIA DIVINA È COME IL SOLE che illumina tutti allo stesso modo. Coloro che tengono le porte aperte possono crogiolarsi alla luce del sole. Così
anche coloro che tengono il cuore aperto, hanno fede e devozione, possono trarre i benefici della grazia divina. Eterno Auriga
Per grazia del nostro Divino Signore, ebbi la grande fortuna di diventare un petalo nel Suo giardino divino dei Bal Vikas. La parte più affascinante che mi spinse ad andare alle lezioni Bal Vikas furono le storie raccontate dal mio insegnante. Quindi, in principio, aspettavo di andare alle lezioni al solo scopo di ascoltare le storie. Col passare del tempo, però, mi resi conto che i Bal Vikas avevano lo scopo di inculcare buoni pensieri e capire il proprio Sé, e che le storie e la Gita erano solo un mezzo per raggiungere questo fine. In altre parole, era un filo per raggiungere il Divino Stesso e le storie, gli Stotra, gli inni erano solo un percorso per raggiungerLo e capirLo. Oggi, in un mondo in cui viviamo solo per assaporare la felicità materiale, i Bal Vikas mi hanno aiutato a capire che la Divinità esiste in tutti gli esseri viventi. Tutti sono uguali agli occhi di Dio; non vi è alcuna distinzione di colore della pelle, ceto sociale, credo, religione e simili. Siamo tutti uno e i Bal Vikas sono il pioniere che ci aiuta a conoscere il Percorso Divino attraverso il cammino della vita. Anche se la strada della vita è piena di ciottoli e pietre, i Bal Vikas ci aiutano a emergere nel mondo come individui di forte carattere e a conoscere il nostro vero Sé interiore. – Tratto da “Sri Sathya Sai Bal Vikas: Il Sentiero Divino” Settembre 2016 23
Preziose Massime Di seguito, sono riportate due affermazioni di Bhagavan. Meditate su di esse e cercate, nel cruciverba sottostante, le seguenti parole: Potere, riparare, antica, strada maestra, credo, religione, lampada, umanità, incommensurabile, inesplicabile, insondabile, approfondita, misurazione, indagine, oltre, accurata. 1. Io sono venuto a riparare l’antica strada maestra verso Dio. Non sono venuto per conto di una setta o credo o religione. Sono venuto per accendere la lampada dell’amore nel cuore di tutta l’umanità.
I N E S P L I C A B I L E O A P A R N A S R T G V R N D G R E U C Z P E T C D A Q Z X E T K M N J M C D P L E T O L T R E D I D N G H A U R R I N Z X C V B N O C M R L W N R I O G S A U T O A M R A S A A N I A P F I O Q W E R T Y U I O P M B T T A O O A S D F G H J K L Z O P V A A R N N O P I N D A G I N E T A R M B A D E I N S O N D A B I L E D G O L R I S I N C O M M E N S U R A B I L E T F X D S T R A D A M A E S T R A C A C
2. Il Mio potere è incommensurabile, la Mia M I S U R A Z I O N E E R T Y H P T verità è inesplicabile, insondabile. Io sono oltre la portata dell’indagine più approfondita e della misurazione più accurata.
Consigli di Swami agli Studenti Studenti! Ragazzi e Ragazze! Assieme alla formazione scolastica dovete acquisire la saggezza e il senso di giusto e sbagliato. La conoscenza senza saggezza, l’erudizione senza determinazione, la musica senza melodia, la cultura senza umiltà, una società senza disciplina, l’amicizia senza gratitudine, la parola senza verità, tutti questi sono del tutto inutili. Quindi, tutti dovrebbero cercare di seguire il percorso corretto. Nella società, non c’è senso di rispetto per le persone. La gratitudine è assente. Gli eruditi mancano di discriminazione. Le persone istruite mancano di umiltà. L’umiltà è la caratteristica della vera educazione. Umiltà non significa andare a capo chino; essa richiede rispetto per l’umanità. È orribile andare in giro causando paura agli altri. Gli esseri umani devono essere liberi dalla paura. Paura e spavento sono qualità animali. Gli uomini devono essere coraggiosi 24
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Chinna Katha
La Devozione di Nandanar
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ANDANAR È NOTO NEL Tamil Nadu come grande devoto del Signore Shiva. Egli svolgeva le proprie funzioni seriamente cantando il Nome di Shiva e recitando le Sue glorie. Aveva una gran voglia di avere il Darshan del Signore a Chidambaram per soddisfare il suo cuore. Era, tuttavia, un Harijan (bassa casta) e, secondo l’uso di quei giorni, agli Harijan non era permesso di entrare nei templi poiché erano considerati intoccabili. Nandanar lavorava come bracciante sul terreno di un agricoltore. Anche se questi sapeva che Nandanar era un devoto di Shiva, poiché era sempre impegnato nel canto del Suo Nome e recitava dei Kirtan, fu sorpreso dalla profondità della sua devozione. Una volta l’agricoltore chiese a Nandanar: “O scriteriato! Perché persone come te e
L’agricoltore ordinò a Nandanar di concentrarsi sul lavoro nel campo senza sciupare il tempo nell’adorazione di Dio. Eterno Auriga
me dovrebbero adorare Dio, recitare il Suo nome e cantare le Sue glorie? Tutto questo è appannaggio di persone di caste superiori. Se conduciamo la nostra vita aumentando i raccolti, ciò sarà sufficiente.”
Nandanar rispose: “O maestro! Tutti sono figli di Dio e tutti sono uguali. La divisione in caste è stata fatta da alcune persone per il funzionamento della società, ma Dio ama tutti allo stesso modo.”
La determinazione di Nandanar ad avere il Darshan del Signore Shiva a Chidambaram divenne risoluta a tempo debito. Poiché la festa di Nataraja si avvicinava, espresse questo suo desiderio all’agricoltore. Egli lo rimproverò e disse: “O insensato individuo! Sai quanto lavoro avrai da fare fra non molto. Le messi in dieci acri di terra devono essere raccolte, il riso deve essere messo in sacchi e portato a casa. La festa inizia fra due giorni. Dopo aver terminato questo lavoro, va’ dove vuoi.”
Nandanar si preoccupò e pensò: “Che cosa significa tutto questo! Quando sarò in grado di raccogliere dieci acri di messi? Quando potrò mettere il riso nei sacchi e portarli a casa? Questo lavoro non può essere finito neanche in dieci giorni. Allora, quando andrò a Chidambaram?” Così pregò Iswara: “O Dio! Ora Tu sei il mio unico rifugio. Come potrò intraprendere domani il mio viaggio per Chidambaram? Vedi Tu che cosa si può fare.” Egli trascorse tutta la notte in preghiera, senza cibo e riposo. Dio ama i sentimenti del cuore dei Suoi devoti. Così un centinaio di persone Settembre 2016
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arrivarono da non si sa dove e raccolsero le messi, misero il riso nei sacchi e li depositarono nella casa dell’agricoltore. La mattina successiva, finirono tutto il lavoro. Nandanar non li conosceva; non li aveva mai visti prima. Sorpreso, disse fra sé: “Chi sono e da dove sono venuti? Perché mi hanno aiutato?” Pensando questo, ringraziò il Signore e disse, cantando: “O Iswara! Tutto questo è solo un Tuo Leela. Sei stato Tu a esser venuto in tante forme.” Saltando di gioia, cantò felice questa canzone.
devoto si trova vicino alla porta del tempio. Sveglialo, offrigli del cibo e portalo da Me con il dovuto rispetto.” Il giorno dopo c’era la festa. Migliaia di devoti affollavano il tempio del Signore. Come detto da Iswara, il sommo sacerdote vide Nandanar vicino alla porta del tempio.
Quando la mattina l’agricoltore vide l’intero lavoro terminato, diede a Nandanar una pacca sulla schiena per elogiarlo e disse: “Mio caro! Ora puoi recarti a Chidambaram per il Darshan di Iswara.”
Andando a piedi, Nandanar raggiunse in qualche modo Chidambaram. Avendo un intenso desiderio del Darshan del Signore, si sistemò vicino al tempio e Lo pregò: “O Iswara! Sono venuto a Te dopo aver camminato a lungo. Questo corpo è come una bolla nell’acqua e la mente è come una scimmia pazza. Sono venuto a Te con queste membra effimere. Non so quando verrà la fine. Il resto è nelle Tue mani. Fa’ quello che pensi sia giusto.” Dicendo questo si arrese al Signore. Iswara apparve quella notte in sogno al caposacerdote del tempio di Nataraja e gli comandò: “Mio caro! Un mio amato
Il caposacerdote offrì del cibo a Nandanar e lo portò nel sancta sanctorum con il dovuto rispetto.
Dopo averlo svegliato, gli offrì del cibo e lo accompagnò al sancta sanctorum. Sbarrando gli occhi, Nandanar guardò il Signore Nataraja. Il Signore subito gli sorrise, e Nandanar si fuse nel Suo sorriso.
Dio non vuole offerte o culto. La casta e la stirpe non sono importanti. Dio vede solo la devozione e la resa. Egli è il servitore dei Suoi devoti.
...continua da pagina 20
la giornata inizia all’alba con il canto dell’Omkaram e della Suprabhatam. Questi canti, durante il Brahmamuhurtam (le prime ore del mattino), aiutano a compiere gradualmente progressi dalla dualità all’unità. Il canto della Suprabhatam serve a risvegliare la coscienza Sai, l’inerente coscienza unificata presente all’interno di 26
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tutto e tutti. In effetti, se preso con spirito e fervore giusti, l’intero programma delle istituzioni aiuta gli studenti a sperimentare l’unità nella diversità e la coscienza Sai. – La dottoressa Sahida Sharma è Professore Assistente alla Facoltà di Chimica del Campus di Anantapur dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore. Eterno Auriga
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GERMANIA
AL 6 ALL’8 MAGGIO 2016 CIRCA 80 fra membri e responsabili della SSIO della Germania meridionale si sono riuniti a Wartaweil, nei pressi del lago di Ammer, per un ritiro spirituale sul tema: “Valori Umani: il Nostro Tesoro Interiore”. I partecipanti si sono suddivisi in tre gruppi di discussione interattiva per concentrarsi sugli aspetti più importanti della tematica. Nel gruppo “Amore in Azione” i componenti hanno messo in pratica i cinque valori umani attraverso un’attività di servizio. I volontari hanno allestito un programma musicale, presentando un concerto in un vicino ricovero per persone con disabilità fisiche. Nella realizzazione dell’iniziativa sono stati aiutati dai giovani che, con grande entusiasmo, li hanno accompagnati con strumenti musicali. Il gruppo di studio “I Valori Umani e il Vedanta” si è confrontato sulla filosofia del Vedanta e ne ha preso in esame i valori umani assieme alla loro pratica nella vita quotidiana. Infine il gruppo di studio “I Valori Umani nella Natura” ha tenuto un workshop su come sperimentare i cinque valori umani nella Natura, parlando delle citazioni di Swami sull’argomento, compreso il Suo richiamo alla Natura come “abito di Dio”. I partecipanti hanno apprezzato il fatto che la Natura sia d’esempio, fornendo aiuto altruistico a tutti. Il terzo giorno si è chiuso con un programma musicale composto da canti devozionali di fedi diverse. Il Whitsun Meeting, cominciato oltre venti anni fa in ambito regionale, ha ora assunto una dimensione di festa nazionale. Questo evento primaverile, che coincide con la festa cristiana della Pentecoste, si svolge a Stemwede (nella Germania del Nord) e richiama i devoti Sathya Sai di tutta la Germania. Durante un colloquio negli anni Eterno Auriga
Volontari coinvolti nell’attività di servizio durante il Whitsun Meeting.
’90, Swami fu informato di questa località di campagna e la benedisse come luogo d’incontro per aspiranti spirituali.
Quest’anno, 86 persone sono state presenti alla tre giorni – dal 13 al 16 maggio – incentrata sul tema “Pace in me, Pace in te, Pace nel Mondo”. Un enorme e coloratissimo palo adorno di fiori - il cosiddetto albero di maggio – è stato l’elemento attorno al quale si sono svolte tutte le attività. Ogni giornata cominciava con la recitazione delle Scritture e con i canti devozionali nella sala della preghiera e proseguiva fino al termine con numerose attività. La sera il bagliore vivo di un falò e la musica melodiosa e rilassante riempivano l’aria. L’evento clou dell’incontro è stato un dibattito sulla pace, in cui i partecipanti hanno condiviso le esperienze personali sul raggiungimento della pace nella propria vita.
ITALIA Verona, 27 marzo 2016: i volontari Sathya Sai del Triveneto hanno servito il pranzo pasquale ai senzatetto, presso l’associazione “Amici di Paolo Favale”. Venti volontari dei Centri Sathya Sai di Conegliano, Mestre, Bolzano e Settembre 2016
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per creare un Gruppo di Amicizia Interconfessionale che organizzi progetti comunitari volti a servire i bisognosi e a promuovere i valori umani nella società. Sei mesi prima l’idea, che origina dal Gruppo di Amicizia per il Servizio Interreligioso della Malesia, era stata proposta nel corso di un incontro fra gruppi locali di fedi diverse, con l’approvazione del Consiglio Interreligioso di Auckland. Il pranzo pasquale in Italia ai senzatetto.
Verona, in collaborazione con ristoratori professionisti di Milano, hanno preso parte a quest’opportunità di servizio. Per l’evento sono stati eretti tendoni e gazebo su uno spazio verde erboso; il sole brillante ha ravvivato il terreno e sollevato il morale di tutti. Quest’anno, per celebrare la sacra festività pasquale, agli oltre 100 ospiti è stata offerta una ricca varietà di piatti. Dopo pranzo i partecipanti hanno rotto un gigantesco uovo di Pasqua e i membri della SSIO hanno cantato e danzato al suono delle chitarre. Da molti anni i volontari Sathya Sai servono la colazione ai senzatetto in questa sede. Da diverso tempo, il Centro Sathya Sai di Bologna opera con un gruppo di volontari guidati da don Giovanni Nicolini, parroco della chiesa di Sant’Antonio da Padova a La Dozza, vicino a Bologna. I volontari hanno sostenuto un’iniziativa nota come “Piano Freddo”, avente lo scopo di fornire ai rifugiati del posto e ai senzatetto un ricovero e pasti caldi durante i freddi mesi invernali da dicembre a marzo. Con l’aiuto di 15 volontari della parrocchia, i membri del Centro Sathya Sai di Bologna servono il pranzo a oltre 200 persone il secondo sabato del mese.
NUOVA ZELANDA L’11 aprile 2016 è stato inaugurato, nella Chiesa Metodista della Trinità ad Auckland, un Programma di Amicizia Interreligiosa 28
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Programma di Amicizia Interreligiosa in Nuova Zelanda.
Il programma inaugurale ad aprile ha visto la partecipazione di sei relatori di fedi diverse e della SSIO in un dibattito interreligioso dal titolo “Il ruolo delle fedi nella creazione dell’unità nazionale e di una società attenta al sociale”. Nell’occasione è stato distribuito un dépliant contenente citazioni tratte dalle diverse fedi, a sottolineare il fatto che la Verità è una e indivisibile. All’evento hanno preso parte 129 persone, compresi 37 membri della SSIO. I capi dei gruppi religiosi maori, cristiano, buddista, islamico, induista e zoroastriano si sono impegnati a mettere insieme le proprie forze per servire i bisognosi e i negletti, per elevare la consapevolezza dei valori umani e per promuovere il rispetto verso i genitori, gli anziani, i bambini e l’ambiente, nonché per la costruzione del Paese e la trasformazione della società. Quest’idea di collaborazione ha spinto i membri di una chiesa anglicana locale, la comunità musulmana sciita, un rappresentante della religione Baha’i e il presidente nazionale Eterno Auriga
del Consiglio Interreligioso di Auckland a scrivere lettere di apprezzamento alla SSIO della Nuova Zelanda, ringraziandola di aver sviluppato l’iniziativa solidale. Il primo progetto di servizio congiunto dei vari gruppi religiosi è stato previsto per il 4 settembre 2016, in collaborazione con il consiglio interreligioso locale e con i rappresentanti della comunità.
OMAN Dal 2003 i volontari Sathya Sai, di concerto con il Ministero per l’Istruzione del Sultanato dell’Oman, organizzano annualmente un concorso per opere letterarie e grafiche sui temi dei valori umani, che coinvolge varie scuole del Paese.
presenza di dirigenti scolastici, insegnanti e ospiti di aziende, il direttore generale per l’Elaborazione dei Piani di Studio Scolastici del Ministero dell’Istruzione. La seconda fase del concorso, destinata alle scuole indiane, si è svolta il 16 aprile a Sohar, Nizwa e Ibri, situate in governatorati diversi. In ciascuna delle tre scuole erano presenti alti funzionari dei rispettivi governatorati e del Ministero Nazionale dell’Istruzione, che hanno espresso apprezzamento per l’opera compiuta nel promuovere l’educazione ai valori umani. I risultati dei concorsi sono stati pubblicati il 19 maggio sul Times of Oman, il principale quotidiano in lingua inglese del Paese.
SUDAFRICA Il 24 aprile 2016, oltre 10.000 devoti Sathya Sai si sono riuniti nello Stadio Chatsworth a Durban (Sudafrica) per partecipare all’Aradhana Mahotsava (grande festa di adorazione) di Sri Sathya Sai.
Poster presentati al concorso sui valori umani in Oman.
Il progetto dal titolo “SAI – Diffondere la Luce attraverso i Valori Umani – Concorso pubblico per opere letterarie e grafiche promosso dal Times of Oman” ha il sostegno dell’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Istruzione, la Scienza e la Cultura). Come negli anni precedenti, il concorso si è svolto in tre fasi. La prima, tenuta il 9 aprile 2016 alla scuola indiana ad Al Ghubra, era rivolta alle scuole del governatorato di Muscat. Al concorso hanno partecipato studenti delle scuole di lingua araba dell’Oman, compresi gli istituti privati, internazionali e per l’istruzione speciale del governatorato. Ha inaugurato il concorso, alla Eterno Auriga
La giornata ha avuto inizio con la processione del carro d’oro, secondo la tradizione di Prasanthi Nilayam. Dopo le cerimonie d’apertura, ospiti insigni hanno condiviso messaggi d’amore. L’ospite d’onore, Sri Senzo Mchunu, premier
Aradhana Mahotsava in onore di Sri Sathya Sai in Sudafrica. Settembre 2016
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della provincia di Kwa Zulu-Natal, ha fatto riferimento all’abito bianco dei membri SSIO come simbolo di purezza e bontà. In un discorso molto stimolante, egli ha incoraggiato tutti a interiorizzare tale bontà e a farla prosperare nelle comunità locali. Sri Anil Kumar ha tradotto un discorso di Baba contenuto in un video, riportando i presenti alla Prasanthi Nilayam dei vecchi tempi e ha condiviso le sue esperienze con Swami. Il Presidente del Consiglio Nazionale della SSIO ha esortato tutti a impegnarsi nel servizio disinteressato, mentre il Coordinatore Centrale ha ricordato al pubblico che non c’è differenza tra Dio e amore, e che tutta la creazione è immersa nell’amore. Il presidente della SSIO della Zona 9A, Sri Ramesh Hathiramani, ha chiesto a tutti di rendere spirituale la propria vita ripetendo il Nome del Signore e cantando la Sua gloria, così che risuoni nel cuore per tutta la giornata. I partecipanti hanno anche seguito uno stimolante videomessaggio del dottor Narendranath Reddy, Presidente del Consiglio di Prasanthi, che invitava ogni persona ad agire come faro di luce e amore, continuando a conservare nelle comunità locali il lascito di Sathya Sai costituito di medicare, sociocare ed educare. Tra relazioni appassionanti e toccanti Bhajan, i bambini e i giovani dell’Educazione Spirituale Sai (SSE) e dell’Educazione Sathya Sai ai Valori Umani (SSEHV) hanno proposto all’augusta assemblea splendide scenette e danze. I giovani hanno anche recitato bellissime poesie come offerta d’amore a Sathya Sai Baba. Il Forum Nazionale delle Donne ha ospitato una mostra con i loro lavori. Il memorabile evento ha avuto ampio spazio sulla stampa e sui media locali.
GIAPPONE Il 14 aprile 2016 un forte terremoto di magnitudo 6,5 ha fatto tremare la zona di Kumamoto, sull’isola di Kyushu, seguito 30
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da una seconda scossa di magnitudo 7,3 il 16 aprile. I due terremoti hanno causato la morte di almeno 49 persone e il ferimento di circa 3000. Gravi danni si sono manifestati nelle zone colpite, con numerose strutture che sono crollate e hanno preso fuoco. Oltre 44.000 persone sono state evacuate dalle loro case. Poco dopo la SSIO della Zona 5 Cina, Hong Kong, Giappone, Corea del Sud e Taiwan - si è unita agli sforzi delle autorità nei soccorsi per assistere le comunità devastate dai terremoti.
Assistenza alle vittime del terremoto in Giappone.
Il 2 maggio 2016 i volontari Sathya Sai del Giappone hanno fatto visita a cinque rifugi per gli sfollati in alcune parti di Kumamoto – Mashikimachi, Kashimamachi e Nishiharamura -, distribuendo tende autoportanti, pavimentazioni per tende rivestite con fogli di alluminio, dolci, succhi, frutta, teli di plastica blu (per coprire le case colpite dal terremoto), asciugamani, nastro da imballaggio e altri articoli. Alla scuola elementare Kashima Higashi sono stati forniti cibo, acqua e altri generi di uso quotidiano a circa 100 sfollati, per lo più anziani. Gli aiuti sono stati particolarmente graditi dalle persone più avanti con gli anni, poiché il rifugio non disponeva di tali dotazioni. Il 3 maggio i volontari Sathya Sai hanno fornito ventilatori elettrici e altre apparecchiature a una piccola comunità Eterno Auriga
isolata di anziani a Shiranuhimachi-Kosobu, nella città di Uki. I volontari Sathya Sai hanno anche distribuito tende autoportanti, pavimentazioni per tende rivestite con fogli di alluminio, rotoli di carta igienica, pannoloni per adulti, assorbenti igienici, fazzoletti rinfrescanti, prodotti disinfettanti per le mani e bevande isotoniche in polvere agli sfollati che hanno trovato asilo nella palestra civica di Chouyou nel villaggio di Minami-Aso. Tende autoportanti sono state ugualmente distribuite a 10 persone presso il 7° centro di comunità di Ezu a Shimomuta, Ezumachi, nella città di Kumamoto. Queste persone hanno preso a vivere in un parcheggio, perché molte abitazioni della zona sono crollate. Ai residenti della terza comunità di Ezu sono state consegnate tende, coperte e materassi e toilette portatili. Il 5 maggio 2016 la SSIO ha distribuito ai residenti del posto 108 contenitori di Udon - spaghetti orientali di grano integrale -, quattro lavatrici, 120 pacchi di riso parboiled, 10 teli impermeabili, 48 bottiglie di tè verde, una risottiera elettrica, un appendiabiti e 36 bottiglie da due litri di acqua minerale. Il 7 maggio, sempre nell’ambito dei servizi di assistenza umanitaria, sono stati offerti 60 pasti.
Distribuzione di articoli per il fabbisogno quotidiano a madri single in Ungheria.
lettera di ringraziamento quale encomio per l’impegno nel servire i residenti della casa d’accoglienza.
SRI LANKA Una Marcia per i Valori di sei chilometri è stata organizzata a Colombo il mattino del 24 aprile 2016 in ossequio al Sathya Sai Aradhana Mahotsava. Molti Giovani Sathya Sai e membri della SSIO dello Sri Lanka si sono uniti a un vasto gruppo di studenti dell’Educazione Spirituale Sai per promuovere una sensibilizzazione sui valori umani universali promossi da Swami per la trasformazione del cuore umano.
UNGHERIA All’inizio del 2016 i Centri Sathya Sai di Budapest e Nyíregyháza hanno raccolto abiti, scarpe, prodotti per l’igiene, giocattoli, libri e cibo da distribuire a famiglie bisognose in un ricovero per senzatetto. Il 23 aprile venticinque volontari Sathya Sai provenienti da varie parti del Paese si sono riuniti nella città di Nyíregyháza (Ungheria orientale) per consegnare la gran quantità di materiale raccolto a madri single presso una struttura gestita dalla Croce Rossa. Le mamme e i loro bambini hanno espresso gratitudine per l’assistenza ricevuta. Più tardi la Croce Rossa ha scritto al Centro Sathya Sai di Nyíregyháza una Eterno Auriga
Marcia per i Valori nello Sri Lanka.
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I 350 partecipanti sono stati divisi in gruppi aventi il nome dei cinque valori umani e hanno portato manifesti che descrivevano i valori e i messaggi correlati che promuovevano una vita virtuosa. Lungo la strada sono stati eseguiti canti devozionali con gioia e fervore che hanno elevato il morale sia dei partecipanti alla marcia sia degli spettatori. Lo stesso giorno circa 170 membri della SSIO dello Sri Lanka hanno anche attraversato a piedi diverse comunità ad Akkaraipattu, nella parte orientale dello Stato, intonando canti devozionali. Inoltre i membri della SSIO hanno inaugurato un monumento Sarva Dharma dell’altezza di 4 metri di recente costruzione al Centro Sathya Sai di Vavuniya.
ISRAELE L’11 e il 12 marzo 2016 la SSIO d’Israele ha sponsorizzato un corso di formazione dell’Educazione Sai ai Valori Umani (SSEHV) a Kfar Monash per circa 50 persone israeliane e nepalesi di varie fedi.
Il programma di formazione sui valori umani ed educare. George Bebedelis, direttore dell’Istituto per l’Educazione Sathya Sai dell’Europa meridionale (ISSE SE) e la svizzera Suzanne Carerini, formatrice dello staff, hanno condotto la formazione, che ha visto un’introduzione a Sathya Sai Educare, uno studio approfondito dei valori di verità e amore, e una rassegna globale 32
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dell’Educazione Sathya Sai. Circa metà dei partecipanti erano membri dei Centri Sathya Sai della parte settentrionale d’Israele e di Tel Aviv. L’altra metà erano membri di comunità interessati all’educazione ai valori umani e membri della Società Teosofica d’Israele, che offrono programmi di rilassamento e meditazione per il doposcuola ai bambini con bisogni speciali. Ogni partecipante ha ricevuto un certificato assieme a una brochure su Educare tradotta in ebraico. I presenti, entusiasti, sperano di proseguire la formazione, con l’obiettivo generale di insegnare la SSEHV a educatori, genitori e bambini in Israele. È stato programmato un secondo incontro per approfondire le conoscenze acquisite in questo programma di formazione al fine di mettere in pratica i valori di verità e amore in Israele. – Organizzazione Sathya Sai
Internazionale
INDIA Gujarat – Il 4 e 5 giugno 2016 l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva di Ahmedabad ha organizzato il V Bheema Ratha Santhi Mahotsava, ripetizione a livello spirituale della cerimonia nuziale per coppie già sposate, dai 70 anni in su. C’erano 9 coppie, tutte devote di Swami da molti anni, che provenivano da zone diverse dello Stato come Ahmedabad, Valsad, Bilimora, Vadodara, Mehsana / Visnagar e Nadiad. Finora sono state 129 le coppie che hanno partecipato a questa cerimonia unica ad Ahmedabad sotto gli auspici dell’Organizzazione Sai del Gujarat. Il programma è cominciato alle 8,45 del mattino del 4 giugno con i riti della Puja a Ganesha e del Graha Santhi (benedizione di tutte le divinità e corpi celesti). Nel pomeriggio, alle coppie sono stati offerti articoli per il matrimonio, fra cui abiti e ornamenti. Il sacerdote capo ha spiegato ai partecipanti il significato del Bheema Ratha Santhi. Successivamente si è tenuta Eterno Auriga
una breve sessione di Bhajan, seguita dal discorso del Presidente Nazionale Sri Manohar Trikannad sulla storia e sulle attività di Seva dell’Organizzazione Sai. Il programma del secondo giorno è cominciato con la processione nuziale alla sede della cerimonia del Bheema Ratha Santhi al Bharti Prarthana Bhavan nel sobborgo di Gulbai Tekra ad Ahmedabad. Il percorso di due chilometri fino al salone del matrimonio è stato divertente e allegro, con i partecipanti e le coppie che hanno animato il corteo anche con la danza Garba. Una volta sul posto, le coppie hanno ricevuto gli oggetti per la Puja e la cerimonia è cominciata alle 10, con quattro sacerdoti che eseguivano canti vedici. Il Mangalya Dharana (rito della collana nuziale) è terminato alle 11,30; ha fatto seguito il pranzo. Alla cerimonia erano presenti un gruppo di 30 volontari Seva Dal e circa 100 parenti degli sposi. Karnataka – Il 9 maggio 2016 è stato celebrato il giubileo di diamante (75 anni) della scuola Sri Sathya Sai a Jayalakshmipuram Mysuru (Mysore). Sri Shivarathri Deshikendra Swamiji, gran sacerdote di Suttur Mutt (importante centro spirituale della comunità Lingayath), ha inaugurato le celebrazioni per il giubileo di diamante e ha condotto la cerimonia d’apertura del nuovo blocco della scuola, scoprendo la targa alla presenza di Sri K. Anand, direttore dell’Istruzione Primaria e Secondaria del Karnataka, e di
altre personalità, tra le quali i componenti dello Sri Sathya Sai Central Trust, Sri K. Chakravarthi, Sri R.J. Rathnakar e Sri Naganand, presidente dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Karnataka, Sri Nagesh Dhakappa e il presidente del distretto di Mysuru, Sri K.V. Muthalik. Numerosi oratori hanno parlato al pubblico, mostrando apprezzamento per il lavoro svolto dalla scuola. CERTIFICATO DI ACCREDITAMENTO ALLO SSSIHMS Il 10 agosto 2016, la Commissione Nazionale di Accreditamento per le Forniture Ospedaliere e di Assistenza Sanitaria (NABH) ha conferito l’accreditamento all’Istituto Superiore Sri Sathya Sai di Scienze Mediche (SSSIHMS) di Prasanthigram per la qualità delle cure riservate ai pazienti. Con ciò, l’ospedale di Swami è entrato a far parte del gruppo elitario degli istituti sanitari indiani, che sono stati accreditati dal NABH. Inoltre, questo è il solo ospedale totalmente gratuito a ricevere tale riconoscimento. Sri Thrimurthy, dirigente della scuola, ha proposto un discorso di ringraziamento pieno di riconoscenza e grande gioia. Dopo il Bhajan e l’Arati a Swami, è stato servito a tutti un ricco pranzo.
Sri Sathya Sai General Hospital
Prasanthi Nilayam - 515134, Puttaparthi, Anantapur District, Andhra Pradesh Email: hrmgh@sssihms.org.in, Phone: 08555-287256, Fax: 08555-289409 Applications are invited for the following posts: • General Surgeon – Department of General Surgery Qualification: M.B.B.S. + MS / DNB (General Surgery) with relevant experience • Junior Consultant / Senior Resident in the Department of Obstetrics & Gynaecology Qualification: M.B.B.S. + MD / DNB / D.G.O. • Dietary Technician – Consolidated Pay: B.Sc. (Home Science / Food & Nutrition). Desirable experience in the line / preferably in a large teaching hospital • Honorary Post of Public Relations Officer
– Medical Superintendent
Recensione del Libro
SAI BRAHMAN le sue preziose esperienze e le osservazioni dirette di Bhagavan a sostegno del suo ragionamento pragmatico sull’argomento. Facendo una correlazione tra il concetto upanishadico dell’unità di Creatore, Creazione (Jagat) ed Essere Creato (Jiva) e quelli di Sadhana (pratica), culto e Jijnasa (ispirazione), l’autore cita termini e affermazioni pertinenti tratte dalla Bhagavad Gita e dagli insegnamenti di Adi Sankara.
SAI BRAHMAN A.V. Krishna Murthy Rs 35.00, pp. 166
I
L LIBRO È UN’INTERPRETAZIONE dell’evoluzione di ricercatori spirituali durante il viaggio verso la meta della vita, descritta in quattro fasi. Dopo aver logicamente affermato il concetto secondo cui Bhagavan Baba non è altro che il Supremo Onnipotente Dio, il Para Brahman, l’autore affronta i quattro passi della Sadhana nei termini di: Avatar Sai, Ishta Devata Sai (Sai, la Divinità prescelta), Sarva Vyapi Sai (l’onnipervadente Sai) e Sai Brahman (il Supremo Sai). Sri A.V. Krishna Murthy, che ha svolto servizio per lungo tempo come importante dirigente dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva e come esperto professionista che ha servito come Dean (Preside) del Dipartimento di Ingegneria dell’Istituto Indiano delle Scienze di Bangalore, riporta 34
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Vengono elaborate definizioni attinenti a Parabrahman, Avyaktam (il non manifesto), natura primordiale, significato della Gayatri, stato di Turiya, e al formidabile stato dei tre Guna, vale a dire Sattva, Rajas e Tamas, la cui conoscenza è essenziale per qualsiasi sincero Sadhaka. Baba ha alimentato l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva con i mezzi e i meccanismi necessari per indirizzare gli individui sul percorso della scoperta della Divinità interiore. Ha mostrato ai posteri le modalità d’espressione della Divinità attraverso i canali unici dell’amore disinteressato e del servizio. Una delle più fantastiche creazioni di Swami è la moltitudine di studenti che si formano nelle Sue istituzioni educative. Bhagavan ha trascorso personalmente molto tempo con gli studenti e ha trasformato la maggior parte di loro in strumenti della Divinità, paragonabili ai semi del precedente Kalpa, dice l’autore. Il libro fornisce consigli utili per tutti i sinceri ricercatori spirituali. – P.P.S. Sarma Eterno Auriga
Data della Publicazione: 1° settembre 2016
La Via per Redimere la vostra Vita Oggi, il vostro primo obiettivo dovrebbe Presentazione danzata in occasione dello Sri Krishna Janmashtami.
essere quello di riconoscere il potere dell’amore. Dio risiede nel cuore di ognuno come amore incarnato. Lo scopo della vita è riconoscere questa verità e condividere il vostro amore con chi vi circonda. Ogni essere umano dovrebbe ritenere la realizzazione del Sé
I bambini Bal Vikas eseguono un ballo tribale nella commedia danzata “Shubodayam.
lo scopo principale della vita e dedicare tutte le proprie attività al servizio dei suoi simili, con il costante ricordo di Dio come Abitante Interiore di tutti. Questo è il modo per redimere la propria vita. – Baba
Bhajan eseguiti dagli studenti con il Nadaswaram.
Edizione Italiana del Sanathana Sarathi