Eterno Auriga - Novembre 2016

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Edizione SpecialSpeciale Issue I Giovani Sathya Sai al Servizio dell’Umanità

NOVEMBRE 2016



Eterno Auriga

Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità VERITÀ

RETTITUDINE

PACE

AMORE

NON VIOLENZA

SOMMARIO

“Nonostante la sua elevata istruzione, le conoscenze scientifiche, il nome, la fama e l’alta posizione, l’uomo segue la strada dell’egoismo e diventa persino peggio di un animale. A che serve l’istruzione? Perché accumulare ricchezza? A che serve un acuto intelletto? Egli usa tutto ciò solo per ingannare le persone. Pensa di ingannare gli altri. No! Egli inganna se stesso.”

Novembre

2016

© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam

Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia

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Ambasciatori di Dio Editoriale Elevatevi dal Livello Umano a quello Divino Discorso di Bhagavan del 20 aprile 1993 Devozione e Buon Auspicio Contrassegnano le Celebrazioni di Dasara Cronaca In Me Non c’è Traccia d’Interesse Personale Dai nostri Archivi I Giovani hanno il Potere di Cambiare il Mondo Shitu Chudasama Vivete con Sai Vinay Kumar Il Servizio come Parte Integrante dell’Istruzione S.S. Naganand Tenetevi Stretti ai Piedi di Loto di Swami R.J. Rathnakar Gli Esemplari Giovani Sathya Sai Dottor Narendranath Reddy Gli Aiutanti di Dio Effulgenza della Gloria Divina Il Direttore Cosmico Abhirami Ajai I Giovani, Tedofori della Missione Sai Nimish Pandya Vita col Dio Vivente Forum degli ex Studenti Sri Sathya Sai, Il Nostro Miglior Amico Gopi Krishna Pidatala Il Mio Viaggio verso Bhagavan Julio Vivenes Villavicencio Sperimentare l’Amore Divino di Bhagavan Dottor Shivendra Kumar Aderite Sempre alla Verità Shilpa Popat Questa Vita è Dovuta alla Sua Grazia Divina Ravinesh Chetty Una Meravigliosa Esperienza della Grazia di Swami Katarzyna Andersson Reso Orfano dalla Natura, Adottato da Dio Ajay Bussawon Celebrazioni a Prasanthi Nilayam L’Angolo degli Studenti Come Swami Diventò il Mio Dio Lakshmi Tata Potenza del Nome di Sai Nataliya Zarubina Recensione del Libro


EEDITORIALE

AMBASCIATORI DI DIO

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NO DEI PIÙ GRANDI MIRACOLI DI BHAGAVAN È LA trasformazione, in tutto il mondo, di giovani appartenenti a tutte le fedi e nazionalità (alcune storie relative alla loro trasformazione sono state raccontate in questo numero). Forse ciò costituisce la Sua più grande eredità per le future generazioni del genere umano. Questi giovani, in generale, e gli studenti di Swami in particolare, sono stati estremamente fortunati ad aver avuto l’Avatar Stesso a insegnare e mostrar loro, con il Suo esempio personale, un’altra nobile vita molto più appagante, di gran lunga superiore alla vita terrena legata alla gratificazione dei sensi. Swami ha dato a questi giovani il messaggio del servizio disinteressato, poiché è il servizio agli altri che purifica il cuore umano e distrugge l’ego, e non esiste santuario più sacro di un cuore puro ove Dio ama insediarsi. Egli ha arricchito la loro vita con il tocco della Sua Divinità e ha indicato loro la via più semplice e più facile della pace e della beatitudine che la gente e i giovani legati al mondo cercano invano negli oggetti dei sensi. Egli ha detto ai giovani: “La gioventù, la ricchezza, lo stato sociale, l’autorità sono tutti soggetti a rapidi alti e bassi. Quando le motivazioni sono pure, la conoscenza sarà pura; quando la conoscenza è pura, la liberazione è garantita.” Le parole di Bhagavan hanno avuto un effetto durevole sui giovani poiché Egli le ha accompagnate col comportamento, mettendo in pratica quanto predicava. Durante il Congresso Mondiale Giovani svoltosi a Prashanti Nilayam il 18 novembre del 1999, Egli dichiarò: “Questo Corpo si è impegnato nel servizio fin dalla nascita. Anche voi dovreste passare la vita nel servizio agli altri. Questo è il Mio Messaggio. Io metto in pratica ciò che predico. Amo tutti e servo tutti, e Mi aspetto che voi facciate lo stesso.” Nessuna meraviglia se oggi troviamo migliaia di Giovani Sathya Sai impegnati nel servizio amorevole e disinteressato nei confronti dell’umanità, in tutte le parti del mondo, seguendo questa ingiunzione di Bhagavan. Essi si sono assunti, in tutto il mondo, il nobile compito di dar da mangiare agli affamati, aiutare i bisognosi, assistere i malati e alleviare l’infelicità e la sofferenza degli afflitti. Pertanto, questi Ambasciatori di Dio stanno portando avanti la Divina Missione di Bhagavan e preservando la Sua eredità aderendo al nobile sentiero da Lui indicato loro. Questo numero di Sanathana Sarathi è un’offerta ai Piedi di Loto di Bhagavan con la speranza che sempre più giovani seguano gli elevati ideali disseminati dai Giovani Sathya Sai e sublimino la propria vita unendosi alla Divina Missione di Bhagavan per la trasformazione del mondo e redenzione dell’umanità. – Il Redattore

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P A R O L A D E L L’ A V A T A R

ELEVATEVI DAL LIVELLO UMANO A QUELLO DIVINO In questo illuminante Discorso, Bhagavan mette in guardia i giovani perché limitino i loro desideri e controllino i sensi usando il potere della discriminazione. Egli li consiglia di esser consapevoli che la gratificazione incontrollata dei sensi può rovinare la loro vita.

L ’U O M O D E V E E S S E R E P R U D E N T E D U R A N T E L A G I O V E N T Ù

“La vita umana è insicura come una goccia d’acqua su una foglia di loto. Questo corpo è un covo di malattie e attaccamento. Il mondo intero è un enigma di dolore e infelicità. Quindi, uomo stolto, canta il Nome di Govinda.” (Poesia Telugu)

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ELLA VITA DELL’ESSERE UMANO ci sono molti stadi; a ogni stadio, egli abbraccia solamente la falsità e la disonestà, e non fa alcuno sforzo per cercare la verità e la rettitudine. Pertanto egli trasforma il suo sacro cuore in una dura pietra. Oggi, l’uomo non comprende il significato del senso di umanità che implica armonia t r a

pensiero, parola e azione. A che serve dire una cosa, pensarne un’altra e fare qualcos’altro? L’uomo fa esperienze divine a ogni stadio della vita; fa forse qualche tentativo di capirne l’importanza? I desideri illimitati rovinano la vita dell’uomo Il primo stadio della vita è l’infanzia e questo periodo si passa completamente a giocare, cantare, divertirsi e fare birichinate. Gradualmente, si cresce e si giunge allo stadio della gioventù in cui l’individuo si comporta in modo arbitrario, perde la discriminazione tra il bene e il male, e resta invischiato in molti desideri. Che cosa sono questi desideri? Sono adatti all’essere


umano? Egli non si domanda: “Io sono un essere umano o un animale?” Assieme all’istruzione, acquisisce l’ego e altre perversioni, per cui si riempie di ego e attaccamento da capo a piedi prima di aver completato l’istruzione. Per effetto del sistema educativo attuale, l’essere umano perde il senso di discriminazione, considera l’egoismo e l’interesse personale gli obiettivi principale della vita, vuol possedere tutto ciò che vede e soddisfare tutti i desideri. Desiderare tutto ciò che si vede è una caratteristica animale, non umana; il soddisfacimento incontrollato dei desideri rende demoniaco l’essere umano. L’uomo dovrebbe usare il senso della discriminazione per sapere che cosa deve vedere e che cosa desiderare. A questo stadio della gioventù, però, è incapace di comprendere che il soddisfacimento di ogni sorta di desideri può metterlo in pericolo. Egli pensa di poter trarre piacere e felicità dalla gratificazione dei sensi senza sapere che essi sono davvero gli emissari di Yama (Dio della morte). I sensi conducono l’uomo sulla via dell’ignoranza e mandano in cenere la sua umanità. Per questo, egli deve essere assolutamente prudente durante la gioventù e controllare i sensi, altrimenti essi distruggono gradualmente il suo senso di umanità. Che cosa significa effettivamente “umanità”? Umanità implica il percorrere la via della discriminazione, della tranquillità e dell’analisi di se stessi senza fretta né ansia. Trascorrete il periodo della gioventù in modo sacro I giovani non comprendono come ogni cosa cambi col passare del tempo. Una goccia d’acqua brilla come una perla sulla foglia del loto; quanto dura la sua bellezza? Non appena arriva un refolo di vento, essa si mischia con l’acqua. In modo simile, oggi 6

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un giovane brilla come una perla sulla foglia del desiderio nel lago del samsara; egli non cerca di sapere da dove la goccia d’acqua sia scaturita. Essa è venuta dall’acqua, vi è nata, cresce in essa e, infine, vi si fonde. L’essere umano è una bolla nell’acqua, il Signore Narayana è l’acqua, per cui l’essere umano non ha altra scelta che fondersi con Narayana, ma egli non si rende conto di questa verità. Distrugge pertanto la sua umanità e finisce nell’animalità. Nato come manava (essere umano), egli dovrebbe salire al livello di Madhava (Dio) e non degenerare al livello animale. Questa verità deve esser compresa da tutti. Gli stadi dell’uomo cambiano, il denaro può venire e andare ed egli può acquisire qualunque quantità di conoscenza secolare e ricchezza, ma un giorno il periodo di vita dovrà finire. Non si può recuperare neppure un momento del tempo che è passato, per cui non bisogna sprecare il tempo; lo si deve santificare usandolo in modo sacro. Pur essendo nato come essere umano, egli vive come un animale; persino l’animale ha una ragione e una stagione, mentre oggi l’uomo non ha nessuna delle due. A dispetto della sua alta istruzione, della conoscenza scientifica, del nome, della fama e della posizione elevata, egli segue la via dell’egoismo e diventa persino peggiore di un animale. A che serve l’istruzione? Per accumulare ricchezza? A che serve un intelletto acuto? Egli li usa tutti soltanto per ingannare le persone. Crede di ingannare gli altri. No! Sta ingannando se stesso, non usa le proprie capacità e potenzialità in modo giusto. Lo stadio della gioventù non è fatto per essere sprecato in una sconsiderata dissolutezza. Lo stadio della gioventù è quello di mezzo. Non viene né se ne va con noi; è transitorio come una nuvola passeggera. Neppure le persone Eterno Auriga


intelligenti sanno riconoscere questa verità. I cosiddetti intellettuali hanno un nome elevato, ma pensieri bassi; pertanto non si possono affatto chiamare esseri umani. Chi non riesce a migliorare se stesso è in effetti uno sciocco; quindi è necessario che i giovani seguano la giusta via, utilizzino la loro autorità in modo corretto e ottengano una buona reputazione. Solamente così la loro umanità brillerà. Il terzo stadio della vita umana è la vecchiaia. Nell’età avanzata, l’uomo rimugina sulle azioni e gli eventi passati. Quando comincia la vecchiaia, neppure la moglie e i figli lo rispettano; perché? Si è rispettati in vecchiaia soltanto se in gioventù la condotta è stata buona; se il suo comportamento non è stato corretto negli anni giovanili, nessuno lo rispetterà. Alla fine, rimuginando sugli errori passati, trascorrerà il tempo pentendosi, e non riuscirà a trarre alcuna contentezza dal denaro ottenuto con mezzi disonesti e contorti. Dopo la sua morte, tutto il denaro che ha ammassato andrà infine a un figlio o a un parente disonesti. Quindi egli dovrebbe prendere la giusta via prima che sia troppo tardi. Prahlada disse: “Se non adora il Signore con tutto il cuore, se non canta la Sua gloria finché la bocca non duole, se manca di verità e compassione nel cuore, l’individuo è una maledizione per il ventre di sua madre.” L’educazione deve far nascere sentimenti divini nell’uomo Gli occhi sono uno degli organi principali del corpo. Per questo, netra (l’occhio) è chiamato Shastra (Scrittura). Eterno Auriga

L’uomo dovrebbe usare il senso della discriminazione per sapere che cosa deve vedere e che cosa desiderare. A questo stadio della gioventù, però, è incapace di comprendere che il soddisfacimento di ogni sorta di desideri può metterlo in pericolo. Egli pensa di poter trarre piacere e felicità dalla gratificazione dei sensi senza sapere che essi sono davvero gli emissari di Yama (Dio della morte). I sensi conducono l’uomo sulla via dell’ignoranza e mandano in cenere la sua umanità. Il novantacinque per cento delle azioni dell’uomo nella vita quotidiana sono fatte per mezzo degli occhi. Tutto ciò che leggiamo, guardiamo e percepiamo è basato sugli occhi; senza di essi, non si può riconoscere neppure un oggetto piccolo né si può avanzare di pochi centimetri. Sebbene sia così piccolo, l’occhio può vedere stelle lontane milioni di miglia. Oltre a questi occhi fisici così potenti, l’uomo deve sviluppare gli occhi interiori. Egli viaggia decine di migliaia di miglia nello spazio, ma va qualche centimetro dentro se stesso? Sapete perché gli occhi sono stati dati? Sono destinati a vedere di tutto? No! No! Gli occhi sono dati all’uomo per vedere il Signore di Kailash, Shiva. Sapete perché Dio ha dato le mani all’essere umano? Esse non sono state date per fare qualunque cosa gli piaccia: sono per adorare Dio. Che scopo ha la nascita umana? Serve a dare dolore al ventre materno? Anche i cani e le volpi nascono. A che serve la nascita umana Novembre 2016

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se l’uomo non dà aiuto neppure ai genitori? È educazione quella? No! Quella non è affatto educazione. Che cosa s’intende per educazione? Vera educazione è quella che fa nascere sentimenti divini nell’uomo per la sua elevazione. Quella è vera umanità. “Si possono ottenere titoli accademici elevati come l’M.A. o il B.A. e occupare posizioni prestigiose. Si può ammassare ricchezza, fare atti di carità e guadagnarsi nome e fama. Si può avere forza fisica e godere di una vita lunga e piena di salute. Si può essere grandi studiosi imparando e predicando i Veda, ma nessuno può eguagliare un vero devoto del Signore.” Devozione, devozione, devozione! Che cos’è questa “devozione”? Significa ingannare gli altri? Ingannare gli altri è ingannare Dio. Devozione significa obbedire completamente ai precetti di Dio. Non dovete far danno agli altri in alcun caso. “Aiuta sempre, non fare mai del male!” Questa è l’essenza dei diciotto Purana, ma, sfortunatamente, alcuni continuano a danneggiare gli altri per tutta la vita. Tutto questo è egoismo, egoismo, egoismo. Noi nasciamo nella società, cresciamo e progrediamo nella società, ma che aiuto le restituiamo? Non abbiamo questa consapevolezza sociale. Tutto ciò che conosciamo è “io” e “mio”; tutta qui la vita? No! Dovremmo muoverci dall’“io” al “noi” e dal “noi” dovremmo proseguire fino al principio del “tutti” e fonderci in esso. Questo ampio modo di sentire non è presente nell’attuale sistema educativo. “Che cosa dovrei studiare per poter prosperare? Che tipo di educazione dovrei acquisire per ottenere una posizione elevata? Come posso ingannare gli altri e far soldi?” Questo 8

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è oggi il modo in cui lavorano le menti delle persone. Esse dovrebbero chiedersi piuttosto: “Come posso fare il bene della società? In che modo la mia istruzione aiuterà la società?” Ma generalmente le persone mancano di tale ampie idee. Coloro che mancano di tale apertura mentale non possono essere chiamati esseri umani nel vero senso del termine; tutto ciò che studiano non è affatto educazione. Come vediamo nel circo, anche una scimmia, con l’addestramento, può imparare ad andare in bicicletta. Anche questo è un tipo d’istruzione, ma quella vera non è ciò che si impara dai libri che è solamente una conoscenza teorica e superficiale; ciò che importa è la conoscenza pratica. Voi avete ascoltato moltissimo: quanto ne avete messo in pratica? Assolutamente niente! Mettete in pratica la vostra conoscenza Gli anni rotolano via, voi invecchiate, ma non avete sviluppato l’intelletto e la discriminazione, non avete fatto alcuna pratica. Questo non è il modo in cui potete progredire dal livello umano a quello divino. Mettete in pratica almeno uno o due insegnamenti. “A dispetto della sua istruzione e intelligenza, un uomo sciocco non conoscerà il suo vero Sé, e una persona dalla mentalità meschina non supererà le sue caratteristiche malvagie.” “L’istruzione moderna conduce solamente ad argomentare, non alla saggezza totale. A che serve acquisire istruzione che non porta all’immortalità? Acquisite la conoscenza che vi renderà immortali.” Perché dovremmo studiare? Per morire alla fine? Allora è meglio morire senza istruzione. L’uomo dovrebbe acquisire Eterno Auriga


l’istruzione che lo renderà immortale. Nel Paese ci sono molte persone altamente istruite; che servizio stanno facendo alla società? Esse dovrebbero cercare il perché del degrado della loro nazione. Il fatto è che la gente è immersa soltanto nell’egoismo e si comporta come una rana nel pozzo; manca di sentimenti aperti circa il benessere degli altri. Le persone considerano solamente due cose: “io” e “mio”, soltanto “io” e “mio”. Questa non è la caratteristica di un vero devoto: è una caratteristica malvagia.

dovrebbe fare contenti gli altri e spargere felicità nella società; questa è l’essenza del Bhaja Govindam di Adi Shankara. Un uomo anziano stava seduto sotto un albero in riva al Gange e ripeteva: “Dukrun Karane, Dukrun Karane.” In quel mentre, Shankara stava andando a fare un bagno nel fiume con i discepoli. Quando egli udì l’anziano, andò da lui e gli chiese: “O studioso, che cosa stai memorizzando?” Al che questi rispose: “Sto memorizzando le regole della grammatica scritte da Panini. Shankara gli

Per effetto del sistema educativo attuale, l’essere umano perde il senso di discriminazione, considera l’egoismo e l’interesse personale gli obiettivi principale della vita, vuol possedere tutto ciò che vede e soddisfare tutti i desideri. Desiderare tutto ciò che si vede è una caratteristica animale, non umana; il soddisfacimento incontrollato dei desideri rende demoniaco l’essere umano. L’uomo dovrebbe usare il senso della discriminazione per sapere che cosa deve vedere e che cosa desiderare.

Swami vede molte persone tra cui ci sono anche dei devoti veri. Se essi sprecano tutto il tempo dietro alle cose del mondo, quando faranno l’esperienza della Divinità? Se passate la vita a studiare dei libri, quando metterete in pratica la vostra conoscenza? Soltanto la pratica vi dà la beatitudine, non l’apprendimento. Tutto ciò che fate Eterno Auriga

chiese: “A che ti servirà?” Ed egli rispose: “Diverrò un esperto in grammatica.” “Qual è il vantaggio di diventare un esperto in grammatica?” - chiese Shankara. “Essendo un esperto in grammatica, posso andare alla corte del re e ottenere un compenso notevole”, disse l’anziano e Shankara di nuovo: “Oltre al compenso che otterrai dal Novembre 2016

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re, che felicità ricaverai?” “Che felicità? La mia famiglia e io potremo mangiare bene e vivere felici.” “Quanto pensi che duri tutto questo?” - chiese ancora Shankara. La risposta fu: “Fino alla morte.” Shankara allora chiese: “Tu sai che cosa succede dopo la morte?” L’uomo rispose: “No, non lo so.” Shankara allora cantò: “O uomo sciocco, canta il nome di Govinda. Le regole di grammatica non ti soccorreranno quando la fine arriverà.” Né la conoscenza della grammatica né gli amici e i parenti ti proteggeranno. O uomo stolto, pensa a chi può proteggerti. Solamente il Signore Govinda. Bhaja Govindam. Fai il Namasmarana e canta la gloria del Signore. Questo canto è la barca che ti porterà oltre l’oceano del samsara. Per attraversare questo oceano, non ti occorre una nave; anche un grande oceano si può attraversare con una barchetta. In modo simile, il piccolo Nome di Hari mitigherà i tuoi peccati. L’uomo odierno, però, adora shri (ricchezza) non Hari (Dio). Egli desidera solamente la ricchezza. Quanto rimarrà con te la ricchezza? Nessuno ti seguirà dopo la morte; tutti i parenti ti accompagneranno fino al terreno di cremazione, ma nessuno verrà con te da lì in poi. Tutta la ricchezza che hai accumulato dovrai lasciarla qui. Anche le vesti che indossi dovranno esser lasciate. “O Signore! Io sono preso nel ciclo della nascita e della morte. Sperimento continuamente l’angoscia di stare nel ventre materno. Attraversare quest’oceano della vita terrena è molto difficile. Ti prego, portami oltre questo oceano e donami la liberazione.” 10

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Voi nascete una volta dopo l’altra dal ventre di vostra madre; nascete e morite ripetutamente. È questa l’essenza della vita umana? No! Nient’affatto. C’era una volta un ladro la cui abitudine era commettere continuamente dei furti e andare ripetutamente in carcere. Un giorno, commise un grosso furto e venne imprigionato per sei mesi, alla fine dei quali il secondino andò da lui e gli disse: “Il tuo periodo di prigione è finito. Puoi andartene domani con la tua sacca e il tuo bagaglio.” Allora egli rispose: “Signore, perché dovrei prendere la sacca e il bagaglio? Tornerò presto: lasciamoli lì.” Nonostante la sofferenza della punizione, egli non era pronto a lasciare la cattiva abitudine di rubare, non era consapevole di non dover commettere lo stesso errore dopo che aveva subìto tante punizioni. Gli esseri umani sono così: nascono e muoiono ripetutamente. “L’uomo è eterno, non ha nascita né morte, è il principio primordiale che non ha inizio né fine. Non nasce, non muore né viene ucciso da nessuno. Egli è l’Atma, l’eterno testimone.” L’uomo deve tornare alla fonte Sforzatevi di raggiungere questa condizione elevata. Dovreste fare in modo che, una volta venuti nel mondo, non ci torniate. Come vi ho detto l’altro giorno: “La nascita è come un quotidiano: lo leggete una volta e lo gettate come carta straccia; leggerlo più volte è sciocco davvero! Noi siamo venuti, abbiamo visto il mondo e il bene e il male che c’è in esso, e abbiamo sperimentato anche dei momenti belli. Ora basta: questa vita è come carta straccia di cui non abbiamo più bisogno; quindi continua a pagina 15 ... Eterno Auriga


DEVOZIONE E BUON AUSPICIO CONTRADDISTINGUONO LE CELEBRAZIONI DI DASARA

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AL 1° ALL’11 OTTOBRE 2016, quattro eventi di grande significato spirituale hanno contrassegnato, a Prasanthi Nilayam, le sacre e fauste celebrazioni di Devi Navaratri e Dasara. Esse sono state: l’adorazione della Madre Divina nella forma di Durga, Lakshmi, Saraswati; l’esecuzione del Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna; la conduzione del Prasanthi Vidwan Mahasabha e lo Sri Sathya Sai Grama Seva 2016. Durante questi giorni, hanno valorizzato e arricchito i festaggiamenti una serie di programmi musicali e culturali. Tutti questi eventi sono stati eseguiti con spirito d’amore e devozione per Bhagavan, il che ha colmato l’intero ambiente di vibrazioni divine.

VEDA PURUSHA SAPTAHA JNANA YAJNA Per offrire l’adorazione alla Madre Divina, il 1° ottobre 2016 si è svolto, nel Bhajan Mandir, il Kalasha Sthapana (posizionamento cerimoniale del sacro Kalasha), dopodiché il bramino del tempio ne ha iniziato il culto, a significare l’adorazione della Madre Divina. Alla cerimonia, effettuata dal bramino dal 1° al 4 ottobre 2016 nel Bhajan Mandir, ha partecipato un gran numero di devoti. Il 5 ottobre, il sacro Kalasha è stato portato nell’Auditorium Poornachandra dai Ritwik (sacerdoti) che cantavano i Veda in una processione guidata da musicisti di Nadaswaram e accompagnata dal gruppo di studenti, cantori dei Veda. La cerimonia del Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna è cominciata dopo l’arrivo dei Ritwik allo Yajnashala (palco per lo svolgimento Eterno Auriga

dello Yajna), splendidamente decorato, sul cui lato sinistro era stato collocato uno splendido trono per Baba a presiedere alla conduzione dello Yajna in qualità di Veda Purusha. Subito dopo, i sacerdoti hanno preso posto sullo Yajnashala e due di essi hanno acceso il sacro fuoco per lo Yajna, nel modo tradizionale, strofinando fra loro due legnetti. Dopo la collocazione del sacro fuoco nello Yajna Kunda, quattro sacerdoti hanno iniziato a offrire in esso oblazioni tra il canto di sacri Mantra vedici. Contemporaneamente, quattro sacerdoti hanno cominciato a recitare gli inni del Krishna Yajur Veda, uno ha iniziato l’esecuzione del Surya Namaskar e un altro il Sahasra Lingarchana. Mentre il capobramino e la moglie cominciavano l’adorazione del Kalasha, posto sul lato sinistro del palco, tre anziani hanno iniziato il Parayana (lettura cerimoniale) delle Scritture e gli studenti i canti vedici. È così cominciato il sacro Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna per la pace e la prosperità del mondo e per purificare l’ambiente attraverso la diffusione di vibrazioni spirituali in ogni direzione. Dopo la continuazione delle procedure dello Yajna per quasi un’ora, i Ritwik e gli studenti hanno iniziato il canto collettivo dei Mantra vedici, che risuonavano in tutto l’Auditorium. Alle 10,45 è stato offerto l’Arati a Bhagavan, mentre i sacerdoti continuavano lo Yajna, che è proseguito in tale sacro modo per sette giorni durante i quali era sempre presente, ogni giorno, un gran numero di devoti e studenti.

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Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna. L’11 ottobre 2016, sacro giorno del Vijaya Dasami, per contrassegnare la sua conclusione, è stato offerto nello Yajna il Poornahuti (oblazioni finali). La cerimonia è cominciata alle 9,30 con l’arrivo dei Ritwik, nell’Auditorium Poornachandra, in una grandiosa processione che trasportava il materiale per il Poornahuti e un Dharani (grosso cucchiaio). Nel frattempo, nello Yajnashala, erano stati fatti tutti i preparativi per il Poornahuti e, vicino allo Yajna Kunda, era stata posta una poltrona d’argento per Bhagavan. Dopo che il gruppo dei Ritwik e gli studenti dei Veda hanno preso posto nello Yajnashala, alle 9,43 è stato offerto nello Yajna Kunda il prezioso materiale del Poornahuti tra i canti vedici eseguiti a gran voce e con la musica ad alto volume. Infine, sono state offerte le oblazioni nello Yajna con l’aiuto del Dharani. Mentre la sala riverberava dei Bhajan guidati dagli studenti, i sacerdoti vedici e gli studenti facevano il giro dell’intera sala cospargendo Tirtha (acqua benedetta del Kalasha) su tutto l’assembramento dei devoti. La cerimonia del Poornahuti è felicemente terminata alle 10,45 con l’Arati.

PRASANTHI VIDWAN MAHASABHA Interventi di illustri relatori. Il 5 ottobre 2016, la prima sessione del Prasanthi Vidwan Mahasabha è cominciata con un 12

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erudito discorso del dottor Sai Sathish Ramamurthy, membro del corpo docente del Campus dell’Istituto di Prasanthi Nilayam. Citando il detto di Baba: “Ho diviso Me Stesso da Me Stesso per amare Me Stesso”, l’oratore ha osservato che la base di tutta la creazione è l’amore, aggiungendo che l’uomo, dunque, deve redimere la propria vita sulla terra amando Dio con tutto il cuore e tutta l’anima, e dovrebbe sviluppare una relazione amore ad amore e cuore a cuore con Dio quando Egli si incarna sulla terra in forma umana. Nella seconda sessione del Prasanthi Vidwan Mahasabha, l’oratore era Sri Aman Jhaveri, studente del dottorato di ricerca del Campus di Prasanthi Nilayam. Condividendo le lezioni da lui apprese ai Piedi di Loto di Bhagavan, l’oratore ha descritto molti episodi della grazia di Swami, che gli hanno offerto preziosi insegnamenti di vita, comprendenti: se vuoi fare Seva, tutto ciò che devi avere sono buone intenzioni e tutte le risorse arriveranno automaticamente; amare Dio significa seguire pedissequamente i Suoi insegnamenti; una nuova dimensione di vita si ottiene quando si volge la mente verso l’interno, perché il Divino è soprattutto dentro di te. Il 7 ottobre 2016, l’erudito studioso di Telugu, Sri Jandyala Mahathi Shankar di Guntur, ha parlato alla folla. Esprimendosi in puro telugu, l’eminente oratore ha descritto la Divina Magnificenza e i Leela di Bhagavan Baba che, ha detto, era l’Incarnazione di tutti gli Dei e le Dee, e si era incarnato sulla terra per redimere la vita dell’uomo inculcando in lui le qualità umane e le virtù attraverso i Suoi inestimabili insegnamenti. Sri Ruchir Desai, membro del corpo docente del Campus dell’Istituto di Eterno Auriga


Brindavan, è stato il relatore nella 4a sessione del Prasanthi Vidwan Mahasabha, tenutasi l’8 ottobre 2016. Sri Desai ha dissertato sulla genesi del Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna narrando la storia della Rani di Chincholi e del Kamandalu di Shirdi Sai Baba. Egli ha osservato che l’uomo deve eseguire gli Yajna per il progresso spirituale, senza desiderio dei frutti, al fine di raggiungere l’obiettivo della propria vita. Il dottor P.L. Rani, membro del corpo docente del Campus di Anantapur, è stato il relatore nella seduta del 9 ottobre. Egli ha osservato che, coloro che hanno avuto l’opportunità di Darshan, Sparshan e Sambhashan con Baba, sono estremamente fortunati. Riferendosi all’interrogativo dei devoti dopo il Maha Samadhi di Bhagavan, ha detto che Egli è onnipresente anche se non siamo in grado di vederLo, così come non possiamo vedere il pilota quando voliamo in aereo. Il noto studioso di Telugu, Sri Mallapragada Srimannarayana Murthy, di Vijayawada, ha parlato il 10 ottobre nella sessione finale del Prasanthi Vidwan Mahasabha. Riferendosi a Sri Sathya Sai Baba come Madre Divina, il dotto oratore ha ricordato al pubblico che Bhagavan è presente in ogni centimetro dell’universo e che ama tutti considerando l’intera umanità come una famiglia. L’uomo, egli ha detto, deve praticare l’amore espansivo come esemplificato da Bhagavan, e redimere la sua vita. Discorsi Divini. Gli interventi dei relatori al Prasanthi Vidwan Mahasabha sono stati seguiti da Discorsi Divini di Bhagavan trasmessi dagli altoparlanti. Nei Suoi Discorsi, Bhagavan si sofferma sull’importanza dei Veda e li descrive come la forma stessa di Dio. L’Omkara o il Pranava, Egli ha detto, Eterno Auriga

sono l’essenza di tutti i Veda e la forma stessa di Brahman. Spiegando l’importanza delle azioni nella vita dell’uomo, Bhagavan lo esorta a compiere azioni buone e satviche per piacere a Dio. Eseguire gli Yajna, Egli dice, santifica la vita umana. Pertanto, l’uomo dovrebbe eseguire gli Yajna, obbedire ai propri genitori, riverire santi e saggi, essere compassionevole anche verso gli uccelli e gli animali, e sostenere Sathya e Dharma. Tuttavia, oggigiorno la gente, dice Bhagavan, segue il percorso dell’Adharma (l’ingiustizia) e causa sofferenza agli altri. È dovere di coloro che hanno autorità evitare che queste persone seguano il percorso del male. Se rimangono solo spettatori e non fanno nulla, diventano allora complici dei peccati dei malfattori. Bhagavan consiglia inoltre i devoti di sviluppare purezza, pazienza e perseveranza. Quando essi hanno queste tre virtù, Egli aggiunge, otterranno tutto. Li consiglia inoltre: “Non camminate davanti a Me, perché potrei non seguirvi; non camminate dietro di Me, perché potrei non guidarvi; camminate accanto a Me e siate Miei amici.” Egli esorta poi i fedeli a sviluppare le virtù come fece Rama e raggiungere l’obiettivo della vita attraverso la trasformazione interiore.

PROGRAMMI MUSICALI E CULTURALI La prima presentazione di musica devozionale è stata fatta il 5 ottobre 2016 dagli studenti del Campus dell’Istituto di Muddenahalli. Essi hanno conquistato il cuore del pubblico con la loro dolce esecuzione di canti devozionali che comprendevano “Hare Sai Ram Hare Sai Ram”, “Krishna Murari”, la popolare composizione di Kabir “Mana Laga Mere Yaar Fakeeri Mein” (io amo le avversità) e una brillante miscellanea musicale. La seconda presentazione musicale è stata Novembre 2016

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fatta il 6 ottobre dagli studenti del Campus di Brindavan. Cominciando con una bella canzone di gruppo, essi hanno presentato l’assolo “Krishna Govinda Saranam” (prendo rifugio in Krishna), seguito dal popolare Bhajan “Ram Ka Guna Gaan Kariye” (dovremmo cantare la gloria di Rama).

La presentazione di musica devozionale degli studenti del Campus di Brindavan. L’euforizzante miscellanea musicale da essi presentata ha poi maggiormente abbellito la loro esibizione. L’8 ottobre, le studentesse del Campus di Anantapur hanno offerto la loro presentazione musicale. Cominciando il programma con il canto di preghiera dedicato alla Madre “Jai Maa, Jai Maa, Jai Maa, Jai Maa”, esse hanno successivamente cantato un Devi Stotra, seguito dalla bellissima canzone dedicata a Madre Sai “Janani Sathya Sai Janani”.

emozionanti numeri di danza, raffiguranti la storia del Ramayana, come descritto nel libro di Bhagavan “Ramakatha Rasavahini”. Le eccellenti danze degli studenti, i costumi variopinti e la dolce musica ne hanno fatto una presentazione di grande effetto.

Un’esibizione di danza basata sul Ramakatha Rasavahini. L’ultima presentazione del programma è stato il brillante concerto di musica devozionale della famosa musicista Smt. Savita Narasimhan. Ella ha affascinato i devoti per quasi un’ora con una talentuosa interpretazione di una serie di composizioni comprendenti “Narayanaya Namo Namo” (reverenti omaggi al Signore Narayana), “Bhavayami Gopalabalam” (prendo rifugio in Krishna), “Deejo Darshan Sai Sankar” (dai il Darshan, o Sai Shiva), “Govinda Madhava Gopala Keshava”.

GRAMA SEVA SRI SATHYA SAI 2016

La presentazione musicale delle studentesse del Campus di Anantapur. Il 9 ottobre 2016, gli studenti del Gruppo di Danza di Prasanthi hanno eseguito 14

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Iniziato da Bhagavan Baba Stesso nel 2000, il Grama Seva Sri Sathya Sai è un programma, unico nel suo genere, di impegno sociale nei villaggi, condotto dagli studenti e dal personale dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, nell’ambito delle celebrazioni di Dasara a Prasanthi Nilayam. Quest’anno, quasi 2400 studenti e docenti dell’Istituto hanno servito circa 50.000 famiglie di 150 villaggi dei tre Eterno Auriga


mandamenti del distretto di Anantapur, cioè Bukkapatnam, Kothacheruvu e Puttaparthi. Dal 3 al 10 ottobre 2016, sono stati serviti nelle loro case, con amore e rispetto, complessivamente circa 300.000 abitanti dei villaggi con il Prasadam di Swami, sotto forma di cibo e vestiti. Ogni mattina, gli studenti e gli insegnanti hanno girato attorno al Bhajan Mandir cantando Bhajan e inni vedici. Sono poi partiti per i villaggi scelti dopo aver invocato le benedizioni di Bhagavan. L’11 ottobre 2016, sacro giorno di Vijaya Dasami, le studentesse del Campus dell’Istituto di Anantapur hanno eseguito

Lo Sri Sathya Sai Grama Seva 2016. il Grama Seva distribuendo il Prasadam di Swami agli abitanti di Prasanthi Nilayam.

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dobbiamo cercare la strada per non tornare di nuovo.” Questo disse anche Prahlada. Egli cercò di avere un intelletto acuto per trovare quella strada. Qual è quella strada? I devoti dicono: “Swami, mostraci la strada per la liberazione. Quale strada dovremmo prendere?” Io rispondo loro: “Andate per la stessa strada per cui siete venuti. Da dove siete venuti? Non siete venuti da Chennai, Mumbai o Delhi: siete venuti dall’Atma. Quindi tornate all’Atma.” La destinazione di tutti gli esseri viventi è la loro sorgente. Noi usiamo un vaso di terracotta in molti modi, ma, quando cade, si rompe e infine diventa di nuovo creta; è venuto dalla creta e torna a essere creta. Un vaso inerte di terra torna al suo stato originale. La natura effettiva dell’uomo è la Consapevolezza ed egli dovrebbe sforzarsi di tornare al suo stato originale, ma, sfortunatamente, segue la via sbagliata che lo porta allo stato di materia inerte, per cui persino un vaso di creta è superiore a lui. Che istruzione avete ricevuto? In quale Eterno Auriga

istituto avete studiato? Quanti diplomi avete ottenuto? Che posizione elevata occupate? Tutto questo è assolutamente inutile se non avete questa consapevolezza. Gli animali seguono delle regole nella loro vita, mentre l’uomo, con tutta la sua istruzione, non ha neppure quel tanto di discriminazione; osserva forse egli qualche regola o regolamento? C’è qualche limite ai suoi desideri? No! Persino le volpi e i cani osservano dei limiti nel desiderare, mentre l’uomo persegue follemente desideri illimitati. Quindi, correggete il modo di pensare e sostenete la vostra umanità. Meditate sulla vostra Divinità e immergetevi in Dio. - Discorso di Bhagavan nella Sai Sruthi a Kodaikanal il 20 aprile 1993

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IN ME NON C’È TRACCIA D’INTERESSE PERSONALE C O N S I D E R AT E T U T T O I L G E N E R E U M A N O C O M E U N A S O L A FA M I G L I A

Incarnazioni del Divino Atma!

S

SIN DAI TEMPI PIÙ antichi, i bharatiya hanno considerato la Verità (Sathya) come Dio, l’hanno amata, promossa e protetta, ottenendo così la Divinità. Essi si dedicavano al Dharma (rettitudine) e ritenevano la moralità nella società il dovere principale. Oggi, le persone hanno dimenticato la Verità e la Rettitudine per cui sono incapaci di risolvere i problemi nazionali, e di eliminare le differenze nella comunità. Noi abbiamo la Baia del Bengala a Est e il Mare Arabico a Ovest che si fondono nell’Oceano Indiano. Allo stesso modo, Bharat è l’esempio della combinazione della prosperità terrena e del progresso spirituale. Bharat è il Paese in cui è stata sancita l’unità del Jiva (l’anima individuale) e del Brahman.

Non considerate esagerato ciò sto per dirvi. In Me non c’è traccia d’interesse personale; qualunque cosa Io faccia è per il bene degli altri. Io non vi considero “altri”; tutti voi siete la Mia gente. Un sentimento così onnicomprensivo non si trova in alcun luogo nel mondo. Avete visto da qualche altra parte un’organizzazione che sia cresciuta in modo così stupefacente nell’arco di cinquant’anni?

Bharat indica tutta la famiglia umana La Dea Sarasvati è indicata come Sarasvati, Bhagavati e Bharati. Essa è la Deità della parola, per cui ogni essere umano nato con il dono della parola è un 16

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bharata. Il nome non è associato con alcun individuo o paese particolari; il termine Bharat si applica a tutta la famiglia umana. “Bha” si riferisce al principio rappresentato dalla Conoscenza Divina. La Conoscenza del Sé è Bha. I bharata sono coloro che traggono gioia dalla Conoscenza del Sé; Eterno Auriga


pertanto, chiunque risplenda del suo potere di autoeffulgenza è un bharata. Bharat è un Paese ben dotato naturalmente. Esso è la fonte principale di tutta la moralità, la spiritualità e la saggezza terrena; è Annapurna (una terra di abbondanza). Ritenere una terra così sacra un Paese povero è un’aberrazione mentale. Noi siamo una nazione riccamente dotata, non misera. Se questo non fosse stato un Paese ricco, perché i Moghul, gli europei e altri l’avrebbero invaso? Sebbene dotati di ricchezze, non siamo stati capaci di salvaguardarle. Perché? Perché la gente manca di unità. La libertà è stata ottenuta, ma l’unità non è stata raggiunta. Bharat è vittima di ogni tipo di calamità a causa della mancanza di unità. È triste che le persone non siano orgogliose del loro Paese nonostante siano nate in una terra di ricchezze. Dovunque si guardi, si vede solamente un dilagante egoismo. Incarnazioni dell’Amore Divino! Estirpate l’egoismo, promuovete l’unità, godete della beatitudine, dell’armonia. È ora che vi rendiate conto di quanto sacro sia il Paese di Bharat; in questa terra sacra, non manca niente. “Ciò che non si trova in Bharat non si può trovare in alcun altro posto.” È un detto antico, ma, a dispetto di questa dotazione molteplice, il Paese è considerato povero e arretrato. Questo modo di pensare nasce dall’illusione; soltanto quando ce ne liberiamo possiamo sperimentare la beatitudine atmica. Noi possiamo sperimentare Brahma (la Divinità) solamente liberandoci di bhrama (l’illusione). Generate in voi l’amore, colmate la vita intera d’amore: questa è la preghiera che le gopi indirizzavano a Krishna nello scorso yuga. Una vita senza amore è un deserto totale. L’uomo è l’incarnazione dell’Amore che è il suo respiro vitale e deve essere Eterno Auriga

diretto verso ciò che è vero. Incarnazioni del Divino Atma! Considerando l’amore come l’essenza della Divinità, dovete impegnarvi nel servizio amorevole alla società, dovete ripristinare la grandezza di Bharat. Nel passato, Bharat è stata il precettore di tutte le nazioni; tutti gli altri popoli vengono qui ad acquisire la pace e l’illuminazione. In questa situazione, il fatto che i bharatiya non siano consci della loro grandezza è una grande sfortuna. La loro storia riflette i raggiungimenti di Bharat nei campi fisico, mentale, spirituale e in tutti gli altri. Dobbiamo colmare i nostri cuori di questa eredità. Oggi, noi dedichiamo la vita alle comodità materiali e terrene; a che servono tutte queste comodità? Dobbiamo diventare consapevoli e identificarci con il Principio Atmico che è la fonte della beatitudine perenne. L’acquisizione delle qualità positive è essenziale, ancor più della ricerca della conoscenza. Il magnete dell’Amore Divino Perché decine di migliaia di persone si sono qui riunite oggi? Deve esserci una ragione che suscita interesse; dovete cercare qualcosa che non avete trovato a casa vostra, altrimenti non ci sarebbe bisogno di spendere tutti questi soldi. Qui c’è l’Amore Divino: è il magnete dell’Amore Divino ad attrarre tanti esseri umani come avviene per la limatura di ferro. Nessun invito è stato inviato a nessuno; a nessuno è stato chiesto di venire. Ciò che ha portato qui tutta questa gente è il potere dell’Amore Divino, il legame che unisce i cuori. Alla radice di tutto c’è la purezza e, dove c’è purezza, l’amore cresce. Quando la purezza e l’amore si incontrano, si manifesta la Beatitudine. Qualunque lavoro facciamo e qualunque sacrificio compiamo, essi sono poco utili se manca l’amore. Nella pratica dello yoga, si adottano Novembre 2016

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vari tipi di controllo del respiro; si pratica anche lo yoga della Kundalini. Nell’esercizio respiratorio, l’inspirazione è detta puraka, l’espirazione rechaka e la ritenzione kumbhaka. Questi non costituiscono i mezzi atti a ottenere i poteri yogici. Inalare tutto ciò che è buono è puraka, abbandonare tutto ciò che è cattivo è rechaka e tenere nel cuore ciò che è buono è kumbhaka. Tutti sono autorizzati a praticare questo tipo di Yoga Divino; esso può essere praticato da tutti gli esseri umani. Questo è lo scopo fondamentale di ogni bharatiya. Puttaparthi è un piccolo villaggio. Come ha raggiunto una condizione così elevata? Ognuno può trovare la risposta da solo. Questo non è avvenuto grazie allo yoga, alla fortuna o perché si possedeva un portafortuna: è dovuto al potere del pensiero. Ogni pensiero sacro ha il potere di ottenere di essere esaudito. Questo è ciò che il Vedanta dichiara: “Yad bhavam tad bhavati” (i risultati sono pari ai sentimenti). Quindi, ogni essere umano dovrebbe albergare pensieri buoni. In tal modo si acquista il diritto ai frutti. L’ospedale gratuito a Prasanthi Nilayam Sebbene a Prasanthi Nilayam non siano disponibili comodità e servizi, voi vi siete sottoposti a un tipo di yoga per cui vi siete adattati a tutti gli inconvenienti. Dovete considerare questa esperienza come sadhana; godere di tutte le comodità non è sadhana. La gioia si sperimenta a seguito delle difficoltà, non si può ottenere senza affrontare dei problemi. Queste difficoltà devono essere ritenute una forma di austerità; la vita facile non può diventare un’austerità. Il fatto che decine di migliaia di persone siano qui riunite, sopportando molte difficoltà e scomodità, è la straordinaria testimonianza del loro senso di unità. Ieri abbiamo deciso di costruire qui un grande ospedale. Molte persone Mi hanno 18

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chiesto di fondare l’ospedale in un centro urbano. In varie città ci sono molte istituzioni mediche condotte come affari. Quando si istituisce una qualunque istituzione medica o scolastica, il solo scopo è quello di far soldi. Pochi sono pronti a fondare istituzioni adatte a provvedere a servizi gratuiti per i poveri. Quindi, sin dall’inizio, abbiamo deciso di destinare cento crore (un crore = dieci milioni di rupie – ndt) a un ospedale vicino a Prasanthi Nilayam. Qui, oltre all’istruzione superiore, sarà gratuita anche la “medicina superiore”. Negli Stati Uniti, le persone spendono decine di migliaia di dollari per un intervento cardiaco. Qual è la situazione dei poveri? Chi si occupa di loro? Se vanno nelle città, non ottengono neppure acqua sporca. Constatando questo fatto, abbiamo progettato questo ospedale. Sia nel caso di un bypass cardiaco, di un trapianto di rene, di un’operazione ai polmoni o di un intervento cerebrale, ogni cosa sarà fatta gratuitamente. Questo è stato deciso sin dall’inizio del progetto. Questo ospedale sarà inaugurato il 22 novembre 1991. Nessuno può comprendere il Volere di Sai (Sai Sankalpa). Il pensiero e l’azione sono simultanei come la luce e il suono che scaturiscono quando si spara con un fucile. Quindi comprendere le decisioni di Sai non è facile per nessuno. Il racconto delle gesta di Sathya Sai Non considerate esagerato ciò sto per dirvi. In Me non c’è traccia d’interesse personale; qualunque cosa Io faccia è per il bene degli altri. Io non vi considero “altri”; tutti voi siete la Mia gente. Un sentimento così onnicomprensivo non si trova in alcun luogo nel mondo. Avete visto da qualche altra parte un’organizzazione che sia cresciuta in modo così stupefacente nell’arco di cinquant’anni? La fama degli Avatar precedenti crebbe solamente molto dopo la Loro dipartita. Eterno Auriga


Nel caso del presente Avatar, durante il Suo tempo di vita, sono stati costruiti un’università, un grande ospedale, un aeroporto e molte altre cose a beneficio degli abitanti dei villaggi e molte ancora seguiranno negli anni a venire. Numerose persone dubitano che tutte queste cose siano state compiute. L’Avvento di questo Avatar si è verificato 64 anni fa; questa mano non si è mai tesa per chiedere alcunché ad alcuno. Io non ho chiesto a nessuno e non chiederò mai a nessuno; non avverrà mai un fatto del genere. Come accadono quindi queste cose? In Bharat, non esistono impedimenti per alcun buon lavoro. Quando volete fare qualunque buon lavoro, il denaro scorre a torrenti. Le persone di mentalità ristretta che intraprendono un lavoro non saranno mai soddisfatte. Non possono comprendere le azioni di coloro che hanno un grande cuore e una mente aperta. Incarnazioni dell’Amore Divino! Non mi aspetto niente da parte vostra: basta soltanto che generiate amore in voi stessi. Considerate tutto il genere umano con sentimenti fraterni, riconoscete tutti come figli di Dio, non albergate sentimenti malvagi o odio verso nessuno, non ferite i sentimenti di nessuno. Solamente un tale atteggiamento di apertura di cuore vi porterà una beatitudine sconfinata. Se oggi state celebrando il Compleanno di Swami, questo è tutto ciò che desidero da voi. Siate uniti tra voi, sforzatevi di rivitalizzare e promuovere la grandezza di Bharat. Io sono sempre colmo di Beatitudine Infinita Mentre stavo venendo qui, alcune persone Mi hanno salutato dicendo: “Felice Compleanno! Felice Compleanno!” Io sono sempre felice, non ho bisogno di auguri di felicità. Fate gli auguri di “Felice Compleanno” a coloro che non sono felici. Io sono colmo di gioia infinita. Non ho avuto Eterno Auriga

Ciò che ha portato qui tutta questa gente è il potere dell’Amore Divino, il legame che unisce i cuori. Alla radice di tutto c’è la purezza e, dove c’è purezza, l’amore cresce. Quando la purezza e l’amore si incontrano, si manifesta la Beatitudine. Qualunque lavoro facciamo e qualunque sacrificio compiamo, essi sono poco utili se manca l’amore.

alcuna preoccupazione in alcun tempo o luogo. Per quale ragione? Tutte le cose sono transitorie come nuvole passeggere: perché preoccuparsene? Non dovremmo esaltarci né deprimerci neppure a causa delle nascite e delle morti. Siamo venuti nudi nel mondo e, quando ce ne andiamo, non possiamo lasciare l’indirizzo ad amici e congiunti; come possono essere il nostro parentado? Tutto questo è un fenomeno terreno. Finché viviamo, dovremmo usare le nostre vite in armonia e senso d’amicizia. Tutte le nostre difficoltà possono essere superate con la contemplazione di Dio. Che cosa ottenete dimenticando Dio e immergendovi in faccende terrene? Abbiate salda fede in Dio e non date spazio a differenze di casta, credo e nazionalità. Tutti i Nomi e le Forme appartengono al Divino; tutto ciò che vedete è una manifestazione della Forma Cosmica del Signore. Cantate il Nome del Signore con salda fede nel Divino e redimete le vostre vite. - Estratto dal Discorso di Bhagavan in occasione del Compleanno nello Hill View Stadium il 23 novembre 1990

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EL CORSO DELLE ERE, hanno calcato il suolo terrestre grandi e potenti leader, come il Mahatma Gandhi, Martin Luther King, George Washington e Abraham Lincoln. Dato che molto si è detto e scritto sulla loro vita, vorrei portare l’attenzione delle persone su un leader unico e molto speciale, un leader dotato di grande umiltà, compassione, di un cuore amorevole e altruista, un eroe misconosciuto che probabilmente non entrerà mai nei libri della storia del mondo, un lavoratore silenzioso che occupa il posto più alto nel cuore di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Questo leader altri non è che la Gioventù Sai, poiché sono i Suoi Giovani che il mondo aspetta, sui quali gli anziani contano per il sostentamento futuro dell’Organizzazione

avviso, se servite, se guidate, se offrite speranza e sostegno agli altri, allora siete un leader Sai. I Giovani Sathya Sai sono tutti speciali. Swami ha dato a ciascuno di loro capacità, talenti e qualità particolari. Essi devono solo volgersi all’interno e attingere a queste risorse, a questo forziere di gioielli nascosto. Essi rappresentano tutti una faccetta di un gioiello dalle mille sfaccettature. Davanti ai nostri occhi sta avvenendo una rivoluzione spirituale, che cambia il modo in cui ci colleghiamo con la Divinità e dall’altra parte serviamo l’umanità. Lo vedo e lo sperimento ogni volta che, viaggiando per il mondo, mi rivolgo ai giovani di Swami e vedo ciò che stanno conseguendo nella loro vita.

Shitu Chudasama

I GIOVANI HANNO IL POTERE DI CAMBIARE IL MONDO! In nessun tempo l’energia dei giovani è stata più importante. Sono convinto che la migliore speranza per la trasformazione della società umana e di un futuro di pace, uguaglianza e giustizia non stia nelle mani dei governi, ma nella mente e nel cuore degli individui che si dedicheranno alla trasformazione spirituale del singolo per determinare la trasformazione del genere umano. Sai e sulle cui spalle poggiano le speranze e le aspirazioni del tempo a venire. Messaggeri di un Nuovo Ordine Sociale

Talvolta i Giovani Sathya Sai credono erroneamente che solo alcuni possano diventare dei leader, che si tratti di una posizione assegnata ad alcuni prescelti. Permettetemi di rassicurarli che sono tutti leader, non semplici leader, ma leader Sathya Sai, ambasciatori della Sua Missione. Ciascuno di loro ha un ruolo importante da rivestire nella Missione di Swami. A mio 20

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Allo stesso tempo viviamo in un mondo che ha di fronte sfide sociali enormi. Lo scorso anno il mondo ha raggiunto lo storico traguardo di 7 miliardi di persone. Non posso che essere ottimista quando vedo l’impegno della nostra Gioventù Sai in giro per il mondo. Per i prossimi dieci anni e oltre, se ci troveremo a risolvere i problemi più pressanti del nostro tempo, dovremo attingere al dinamismo dei nostri Giovani Sai, perché hanno il potenziale di dissolvere l’inerzia ed essere le forze più creative per il cambiamento sociale. C’è Eterno Auriga


umano. I Giovani Sai sono i cocreatori di un nuovo ordine spirituale. Questo nuovo ordine del mondo o risveglio è in atto, sta avvenendo, sta sbocciando davanti ai nostri stessi occhi. La storia ha mostrato che i giovani sono i catalizzatori del cambiamento in ogni era, in ogni secolo; in questa fase storica c’è la Gioventù Sathya Sai di Bhagavan. A loro è dato di essere i catalizzatori. La domanda è: che cosa vogliono fare al riguardo? Intendono svolgere la loro parte nella Missione di Swami? Vogliono prendere il testimone dagli anziani, desiderosi di passare a loro la fiaccola, alla nuova generazione dei giovani?

dunque bisogno di sostenere maggiormente e responsabilizzare i Giovani Sai per conseguire il processo sociale nel mondo alla luce della vita e del messaggio di Swami. Ma se non sfruttiamo adesso l’incredibile potere e l’azione dei Giovani Sai, rischiamo di perdere un’opportunità. Swami lo sapeva e per questo ha attribuito alla Gioventù Sai tanta importanza, dedicandole così tanto tempo nel corso della Sua vita.

Quest’anno la popolazione dei giovani (18-35 anni) nel mondo ha raggiunto 1,8 miliardi, divenendo la popolazione giovanile più vasta di ogni tempo sulla terra. È dunque importante impiegare l’energia e l’entusiasmo dei nostri Giovani Sai. In nessun tempo l’energia dei giovani è stata più importante. Sono convinto che la migliore speranza per la trasformazione della società umana e per un futuro di pace, uguaglianza e giustizia non stia nelle mani dei governi, ma nella mente e nel cuore degli individui che si dedicheranno alla trasformazione spirituale del singolo per determinare la trasformazione del genere Eterno Auriga

I Giovani Sathya Sai possono realmente fare da guida nel plasmare il destino del loro Paese. Sono i veri catalizzatori del cambiamento. Essi guidano comunità, guidano nazioni e sostengono i valori sui quali sono state costruite le civiltà. Un giorno erediteranno il lavoro dell’Organizzazione Sai nei rispettivi Paesi, che lo scelgano o meno. Hanno da svolgere una parte storica nel plasmare la società, nel contribuire a cambiare la vita di qualcuno e nel portare la Missione di Bhagavan al livello successivo. Adesso sta a loro prendere la decisione e ho fiducia che faranno la scelta giusta. Mi auguro che assumeranno questo ruolo storico di agenti del cambiamento con l’obiettivo di trasformarsi a livello spirituale, di trasformare l’Organizzazione Sai a livello spirituale e di trasformare a livello spirituale il mondo in cui vivono. Credo, nel profondo del cuore, che i Giovani Sai siano destinati a qualcosa di più grande di loro stessi. Fate della Vostra Vita il Mio Messaggio

In che modo dobbiamo essere pronti per la grazia e la responsabilità che Swami ci ha conferito? Swami dice che i giovani sono i futuri leader di domani. Ma per essere i futuri leader di domani, i giovani devono essere, prima di tutto, i partecipanti Novembre 2016

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di oggi. Per essere partecipanti di oggi, dobbiamo tutti fare molto lavoro su noi stessi. Che cos’è questo lavoro? Questo lavoro prevede sia un lavoro interiore sia un lavoro esterno. Il lavoro interiore: dobbiamo concentrarci sullo sviluppo spirituale e sulla trasformazione. Il lavoro esterno dovrebbe essere la partecipazione attiva e l’impegno all’interno dell’Organizzazione Sai. Questo è l’obiettivo fondamentale del Programma Internazionale Giovani. Il lavoro interiore si occupa di rafforzare la nostra fede e il rapporto con Bhagavan. L’unica domanda che ogni volta i giovani mi pongono è: come posso arrivare più vicino a Dio? Qual è il segreto, qual è la formula magica, qual è l’incanto mistico? Ciò è possibile solo facendo di Dio il nostro unico rifugio, facendo di Dio il nostro obiettivo di vita e facendo di Dio il nostro miglior amico. Il lavoro esterno ha a che fare con la nostra partecipazione attiva e con l’impegno all’interno dell’Organizzazione Sai.

Swami ha detto: “La Mia Vita è il Mio Messaggio.” Perciò, quale lascito stiamo creando nel Suo Nome? Swami ha lasciato al mondo un’eredità enorme. Ora dobbiamo chiederci: se la nostra vita deve essere il Messaggio di Dio, che cosa stiamo creando che vivrà a lungo dopo che ce ne saremo andati? Se seguiamo il Suo messaggio, se seguiamo la Sua vita, le risposte sono tutte lì. Se seguiamo i Suoi princìpi, se seguiamo i Suoi valori, Swami sarà molto felice. I Giovani Sai devono dare l’esempio al mondo intero. Finora abbiamo sentito parlare solo di Swami; adesso il mondo intero deve vedere, osservare e imparare dalla Gioventù Sai. Il mondo ha sentito il Suo Messaggio; ora il mondo intero deve vedere ciascuno di noi mettere in pratica il Suo Messaggio. Il mondo ha visto Swami come incarnazione del servizio disinteressato; ora il mondo intero deve vedere ciascuno di noi come uomini e donne di servizio disinteressato e 22

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sacrificio.

Il Suo messaggio continua a vivere, il Suo spirito continua a vivere attraverso di noi. Quando ci riuniamo nel Suo Nome, ciò rafforza la nostra determinazione, dà alla nostra anima il nutrimento, il sostentamento di cui necessitiamo per avanzare verso il traguardo e il sentiero da Lui stabiliti. La vita di successi di Swami è incomprensibile per la mente. Sebbene Swami non sia più con noi fisicamente, dobbiamo ricordare che Egli continua a parlarci, guidarci e insegnarci. Noi dobbiamo semplicemente andare all’interno ed è nella quiete dei nostri cuori e delle nostre menti che sentiremo la Sua voce. Seguite la Voce di Dio

Non dobbiamo mai dimenticare che il lavoro che Egli ha cominciato attraverso di noi continuerà sempre. Dobbiamo ricordare che Swami lavora attraverso di noi in due modi: il lavoro che fa in noi e il lavoro che fa per mezzo di noi. Nello stile unico di Swami, il lavoro che fa in noi porta al lavoro che fa per mezzo di noi. Il lavoro che fa per mezzo di noi realizza una cosa centrale: ci rende divini.

Swami ha donato all’umanità un’esistenza di servizio. Oggi i Giovani Sathya Sai di tutto il mondo devono sforzarsi di diventare le guide della Sua sacra missione. Dobbiamo promettere di continuare il Suo lavoro, la Sua vita e il Suo messaggio durante la nostra esistenza: allora la nostra vita diventerà il Suo messaggio e noi saremo così benedetti. Tutti noi siamo privilegiati, perché siamo stati toccati da un grande signore, da un grande maestro, da un grande ispiratore che ci ha dato un messaggio, un messaggio in base al quale vivere. E se viviamo secondo il Suo messaggio, diventeremo uno con il maestro, diventeremo uno con Dio, uno con Swami. Torniamo al 1988: ero seduto con Swami e fissavo il palmo della Sua mano, mentre Egli parlava con qualcuno. All’improvviso

Eterno Auriga


s’interruppe, mi guardò e disse: “Sai che cosa c’è in questa mano?” E proseguì: “L’intero mondo: tutto questo Jagat è nella Mia mano. Che cos’è Jagat? Jagat significa andare e venire, andare e venire.” E proseguì: “Non pensare al mondo. Non impiegare il tempo pensando al mondo o ai tuoi rapporti con gli individui. Questi sono tutti transitori. Non dureranno. Presta attenzione a ciò che dura, a ciò che è permanente. Tutte le cose che coinvolgono il mondo e i rapporti umani hanno a che fare solo con il corpo. Il corpo è come una bolla nell’acqua. La mente è come una scimmia pazza. Perciò, non seguire il corpo o la mente. Segui la voce di Dio.” Sai-Fi, non Wi-Fi

Dobbiamo essere attenti a non diventare dipendenti dal mondo moderno, dai valori moderni e dalle tradizioni moderne. Oggi il mondo è un caos. C’è un’ossessione per ogni cosa che cominci per “I”: IPhone, IPad, ITunes ecc… Ci sono tanti I, ma l’uomo non riesce a capire che cosa dichiaravano gli antichi Veda: I am (io sono) Brahman, “Aham Brahmasmi”, oppure I am “Soham”. Dovremmo concentrarci sulle domande: Who am I (chi sono io)? Where do I come from (da dove vengo)? Where am I going (dove sto andando)? Le risposte a tutte queste domande non possono essere trovate su Facebook, ma nel proprio Faithbook (libro della fede). Oggi, ovunque andiamo, siamo ossessionati dal wi-fi, cerchiamo il collegamento wi-fi in modo da essere connessi al mondo moderno in ogni momento. Al contrario dovremmo rimanere connessi a Sai-fi, non al wi-fi! Quando rimaniamo connessi a Sai-fi, al nostro interno è possibile trovare la supercoscienza, perché Dio risiede all’interno. Il Risveglio Spirituale del Mondo

Bhagavan Sri Sathya Sai Baba continua a cambiare i cuori e a trasformare le vite in tutti gli angoli del mondo, in tutti i sette Eterno Auriga

Davanti ai nostri occhi sta avvenendo una rivoluzione spirituale, che cambia il modo in cui ci colleghiamo con la Divinità e dall’altra parte serviamo l’umanità. Lo vedo e lo sperimento ogni volta che, viaggiando per il mondo, mi rivolgo ai giovani di Swami e vedo ciò che stanno conseguendo nella loro vita.

mari di questo mondo e di innumerevoli altri mondi con l’arma del Suo Amore.

Ed Egli ha scelto ciascuno di noi per contribuire a questa missione. Mai in precedenza un Avatar ha fatto questo. Non dobbiamo mai dimenticare che l’opera che Egli ha cominciato attraverso di noi continuerà sempre. Che grande privilegio aver conosciuto l’Essere Divino, che ha diretto così tante vite verso il sentiero del servizio disinteressato. Tale è stato l’effetto di Swami. Pertanto l’eredità del nostro Amato Swami non solo continuerà a vivere nei Suoi insegnamenti, ma anche nel sublime effetto sulle vite dei milioni, se non miliardi di devoti che ha toccato e continuerà a toccare per molte generazioni a venire.

Swami ha donato all’umanità un’esistenza di servizio. Oggi noi, i Suoi Giovani Sai, dobbiamo promettere di proseguire il Suo lavoro, la Sua vita e il Suo messaggio nel corso della nostra esistenza. La nostra vita diventerà il Suo messaggio e noi saremo così benedetti. Swami non se n’è andato; il nostro Signore, il nostro Maestro è assolutamente vivo, finché ciò che Egli ha insegnato è nel nostro cuore. La domanda è: che cosa vogliamo farne? Vogliamo svolgere la nostra parte nella missione di Swami? Vogliamo fare il lavoro di Dio?

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È importante ricordare che siamo impegnati nell’evento più importante della storia; un risveglio spirituale mondiale che sta trasformando ogni dimensione della nostra vita. Da molti anni ormai, a partire dall’Avvento dell’Avatar, questa trasformazione si va sviluppando e ora, lentamente, sboccia tra noi. Swami ci ha affidato la Sua missione. Facciamo in modo che ogni cosa che realizziamo e ogni cosa che diciamo sia un messaggio su come la vita dovrebbe essere vissuta per generazioni a venire. Il tempo è Adesso, non dobbiamo rimandare, non dobbiamo cedere e non dobbiamo essere sviati da altre attrazioni, espedienti o artifici. Swami ha scelto ciascuno di noi perché abbiamo qualcosa di speciale. Abbiamo quel qualcosa di speciale, quel dono che Egli vuole che condividiamo con il mondo

nel Suo Nome. Lo scopo della vita è scoprire quel dono. Il lavoro della vita è svilupparlo e il significato della vita è regalare il vostro dono.

È perciò adesso che dobbiamo prepararci a dare il nostro contributo. Con la grazia e l’amore di Swami, noi contribuiremo a cambiare le cose. Avendo conseguito questo grado di saggezza, la nostra compassione e il nostro amore lasceranno sicuramente delle impronte d’Amore ovunque camminiamo. A loro volta queste impronte illumineranno il cammino verso Dio, affinché altri lo seguano e raggiungano la propria destinazione finale di ritorno a casa, da Dio. – L’autore è stato nominato primo Coordinatore Internazionale Giovani da Bhagavan Stesso e ora è componente dello Sri Sathya Sai Central Trust della Gran Bretagna.

Solo i giovani, uomini e donne, sono in grado di sradicare i mali così diffusi nella società. Se abbiamo giovani virtuosi, tutti i mali della società possono essere eliminati. 24

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– Baba Eterno Auriga


Ananda!” Poi espresse una cosa che mi colpì molto profondamente. Disse: “Ho dato loro tutto Vinay Kumar ciò che infondeva loro gioia: abiti, fotografie, Sarva Rupa Dharam Santham, Padanamaskar. Sarva Nama Dharam Sivam, Ma nessuno Mi ha Sath-Chit-Ananda Rupam Advaitam, chiesto che cosa Io sia veramente venuto Sathyam Sivam Sundaram. a dare.” Quella sera (Versi Sanscriti) tornai nella mia stanza e Tutti i nomi e le forme sono le manifestazioni dell’Essere continuai a ricordare le Supremo che è l’incarnazione della pace e del buon auspicio. sacre parole pronunciate da Bhagavan. Per la Egli è Esistenza, Conoscenza, Beatitudine Assoluta e non mia mente umana, duale. Egli è Sathyam, Sivam, Sundaram (Verità, Bontà, ci è voluto un po’ a Bellezza). comprendere il profondo significato di quello che RA NUOVAMENTE UNA DI voleva dire. Questo fu un grande messaggio quelle beate serate a Prasanthi per i giovani del mondo. Egli voleva che Nilayam con migliaia di spettatori ciascuno di noi cercasse da Lui il regalo che assistevano all’allegra esibizione della definitivo: il dono della realizzazione del Sé. commedia musicale danzata dei giovani del È così facile per Swami soddisfare i nostri Nord dell’India. La loro devozione e dedizione desideri materiali e mondani, ma, avendo a quella giovane età toccò l’Oceano d’Infinita avuto la grande fortuna di essere Suoi Compassione, Bhagavan Baba. Alla fine contemporanei e, ancora più importante, di del programma, Swami andò amabilmente essere stati attirati nel suo gregge, penso in mezzo ai fortunati giovani e riversò su che i giovani debbano cercare solo l’Eterna ciascuno di essi l’amore di mille madri! Verità, che può essere ottenuta soltanto da Distribuì vestiti, concesse loro l’elevatissima Colui che è in ognuno di noi! benedizione del Padanamaskar, posò per Concentrazione sul Sé Interiore alcune fotografie con loro e materializzato anche una splendida catena per uno dei principali artisti quale segno del Suo amore Possiamo raggiungere la e della Sua grazia! completezza nella nostra vita rimanendo radicati al nostro Sé Chiedete Ciò che Sono Venuto a Dare interiore (il nucleo) ed espandendo Anche se i miei occhi umidi osservavano continuamente il raggio della questa effusione divina d’amore sui giovani, nostra prestazione (atti altruistici d’amore e di servizio). Ciò mi resi conto che Swami era a pochi passi contribuirà a espandere la da dove ero seduto. Egli si fermò, mi circonferenza della nostra vita guardò negli occhi e chiese: “Com’è stata fin quando essa non raggiungerà la commedia?” Risposi semplicemente: l’unità con Lui! “Molto bella, Swami. Hai dato loro così tanta

VIVETE CON SAI

E

Eterno Auriga

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Una volta, chiesi a Swami: “Swami, come facciamo a controllare i nostri sensi?” Bhagavan amabilmente rispose: “Vivete con Sai e i vostri sensi voleranno via!” Spiegò che vivere con Sai non significava farlo fisicamente, ma vivere nei Suoi pensieri e fare di Lui il centro del nostro stesso essere. Voleva che rimanessimo concentrati sul Sé interiore che è l’unico mezzo per raggiungerLo. Lentamente, ma costantemente, cominciai a capire, con la Sua grazia, che concentrazione non significa solo la nostra capacità di rimanere attratti dall’“Uno” all’interno, ma anche la disciplina di evitare le distrazioni degli altri “novantanove” all’esterno.

Bhagavan, misericordiosamente, mi aveva affidato alcune responsabilità per un importante Yajna che aveva voluto a Prasanthi Nilayam nel 2006. Un pomeriggio, nel bel mezzo del mio lavoro, fui chiamato da Lui, che mi chiese: “Sei pronto?” Mormorai: “I pantaloni sono un po’ sporchi, Swami. Vado in camera, faccio un bagno, mi cambio i vestiti e torno.” Egli non era contento della risposta e, quel giorno, non disse più nulla. Dopo quasi un mese, il compassionevole Signore decise di spiegare la verità e dissipare l’ignoranza che annebbia la nostra visione interiore. Egli disse: “Essere pronti non significa fare un bagno e indossare vestiti puliti.” Dovreste essere eternamente pronti a rinunciare anche al vostro Prana. Questo significa essere pronti!” Proseguì dicendo: “Non abbiate alcun attaccamento al corpo. Rimanete solo immersi nel Sé interiore. Continuate a fare i vostri doveri, ma non identificatevi mai con le azioni fatte dal vostro corpo.” Questo fu, per me, un profondo messaggio! Ho imparato che nell’Eternità dell’Oceano sono, dopo tutto, solo un’altra bolla. Questo è quanto. Siamo solo nuvole passeggere. Un pomeriggio, Bhagavan diede amorevolmente a mia moglie e a me una comprensione più profonda della vita. 26

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Disse: “La vita consiste di tre relazioni. La relazione con voi stessi (intrarelazione), la relazione con gli altri (interrelazione) e, la più importante, la relazione con l’Esistenza (relazione trascendentale).” Disse che i giovani devono forgiare il loro destino santificando questa relazione trascendentale attraverso la preghiera, la meditazione, il servizio disinteressato, i sentimenti puri e un carattere immacolato. Bhagavan proseguì dicendo: “L’esistenza non è questo o quello, ma è questo in Quello.” Voleva dire che il materialismo e la spiritualità sono solo due facce della stessa medaglia, della medaglia chiamata Esistenza. Non dobbiamo chiedere questo o quello, ma diventare il loto che fiorisce anche nell’acqua sporca. Dobbiamo permettere alla spiritualità di prosperare nell’ambito di una vita materialistica. Questo, credo di capire, era l’aspettativa che Bhagavan aveva riguardo ai giovani. Il Mio Amore per te è Puro Amore

Ogni volta che riuscivo a vederLo, Eterno Auriga


provavo un profondo senso di unità che mi dava pace e felicità. L’amore di Bhagavan è stato la vera connessione che ha attirato a Lui ciascuno di noi. Un pomeriggio, dopo averci concesso un lungo colloquio privato, ci permise di partire per Bengaluru. Tornammo velocemente in camera nostra ed eravamo pronti a lasciare Prasanthi Nilayam, quando uno studente venne di corsa da noi e disse: “Swami ha chiesto che torniate immediatamente al Mandir.” Fui preso alla sprovvista, in quanto avevamo trascorso quasi un’ora con Baba e stavamo partendo solo con il Suo permesso! Mi precipitai al Mandir e mi sedetti proprio davanti alla porta del Bhajan Mandir. Baba era immerso nei toccanti Bhajan eseguiti dai Suoi studenti. La mia mente non riusciva a concentrarsi sui Bhajan. Continuava a chiedersi il motivo per cui ero stato convocato e cadde in confusione. La forma più bella del cosmo era a pochi passi da me e io non ero nemmeno in grado di ammirare per un secondo la bellezza di quell’Essere Effulgente. I Bhajan terminarono e Swami accettò l’Arati che Gli veniva offerto. Poi, con passi aggraziati, si diresse verso di me. Non sapevo che cosa aspettarmi. Mi fece uno splendido sorriso e disse: “Bangaru, hai dimenticato di fare Padanamaskar dopo il colloquio. Ti ho chiamato indietro solo per concederti di farlo.” Feci il Padanamaskar e poi partii per Bengaluru.” Questo fu l’amore di più di mille madri. Mi aveva richiamato per concedermi la benedizione di baciare i Suoi Piedi di Loto!!! Solo Dio può effondere tanto amore. Immediatamente mi chinai con impeto e bagnai i Suoi piedi con lacrime di pentimento per non aver capito il profondo amore che Egli ha per ciascuno di noi. Il Suo amore è incondizionato. Una volta mi disse: “Il Mio amore per te è solo amore. Quello che fai e ciò che non fai, non modifica il Mio amore per te.” Ero destinato a vedere Baba per la

Eterno Auriga

Una volta, chiesi a Swami: “Swami, come facciamo a controllare i nostri sensi?” Bhagavan amabilmente rispose: “Vivete con Sai e i vostri sensi voleranno via!” Spiegò che vivere con Sai non significava farlo fisicamente, ma vivere nei Suoi pensieri e fare di Lui il centro del nostro stesso essere. Voleva che rimanessimo concentrati sul Sé interiore che è l’unico mezzo per raggiungerLo.

prima volta quando ero ancora alla scuola superiore. Swami aveva onorato un devoto di vecchia data con la Sua divina visita alla sua casa e i miei genitori decisero di portare anche me per ottenere le Sue benedizioni. Swami parlò a mia madre. Come qualsiasi altra madre preoccupata, ella si lamentò con Lui delle mie marachelle e della mia mania per il cricket invece che per gli studi. Non volli nemmeno guardarLo negli occhi e rimasi raggomitolato accanto a mia madre. Egli materializzò Vibhuti e me la strofinò sul capo, ne diede un po’ a mia madre e le concesse la sicurezza divina: “Non preoccuparti per lui. Me ne prenderò cura Io.” Pochi anni dopo, mia madre si fuse in Lui, cosa che mi lasciò completamente a pezzi. Qualche tempo dopo, ero seduto nella sabbia del Sai Ram Shed, nel suo Ashram di Brindavan. Non appena Swami si avvicinò alle file del Darshan, mi misi in ginocchio con il cuore pesante e dissi: “Swami, mia madre è morta!” La mia cara Madre Sai immediatamente rispose: “Ma Io sono qui per te!” Aveva promesso a mia madre che si sarebbe preso cura di me. Avrei potuto chiedere di più in questa vita che è stata unicamente scandita a ogni passo dal Suo amore? Novembre 2016

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I Giovani hanno un Grande Ruolo da Svolgere Nel 2006, avrei dovuto coordinare un evento epocale a Prasanthi Nilayam. Poche ore prima dell’inaugurazione, con una gran quantità di preparativi dell’ultimo minuto che ancora rimanevano da fare, Swami mi chiamò nella Sua residenza e disse: “Sembri molto stanco. Se i tuoi genitori fossero qui, se ne preoccuperebbero. Ora ti dico: vai in camera e dormi un po’. Fai un bagno e torna fresco nel salone. Mi occuperò Io di tutto.” Gli dissi che non avevo neppure preparato il discorso della giornata inaugurale. Rispose semplicemente: “Stai solo davanti al microfono e muovi le labbra. Parlerò Io!!!” Non sapevo come gestire tanto amore. C’era così tanta premura nei Suoi occhi quando pronunciò quelle parole! Prima d’allora, non avevo mai provato nulla di simile! A bassa voce, Gli sussurrai all’orecchio: “Grazie, Swami.” Bhagavan mi mise la mano sulla spalla destra e chiese in Kannada: “Tayyee ge Thanksaa?” (ringrazi tua madre?). Solo Swami sa dare tanto amore. Niente e nessuno può colmarci di più Ananda. Personalmente credo che abbiamo solo bisogno di attingere all’interno e continuare a rimanere per sempre i destinatari del Suo amore infinito. Qualunque cosa io sia oggi lo devo solo alla Sua compassione. Continuerò solo a pregarLo di permettermi di servire nella Sua missione come Suo

efficace strumento fino all’ultima goccia di sangue e l’ultimo respiro in questo corpo che Egli mi ha dato.

I giovani hanno un grande ruolo da svolgere nel rafforzamento delle istituzioni che Egli ha fondato e lasciato come sua eredità d’amore e compassione per tutti i tempi a venire. Senza spostare il centro, semplicemente ampliando il raggio d’azione, i giovani possono tracciare cerchi più grandi e raggiungere una maggiore circonferenza. Il nucleo del nostro essere è il centro. Non possiamo mai permetterci, per nulla al mondo, di barattare i nostri princìpi, l’innata natura, il carattere o il nostro allineamento spirituale. Il raggio è in proporzione alla nostra prestazione che deve progredire di bene in meglio e di meglio in meglio. I risultati sono la circonferenza. Possiamo raggiungere la completezza nella nostra vita rimanendo radicati al nostro Sé interiore (il nucleo) ed espandendo continuamente il raggio della nostra prestazione (atti altruistici d’amore e di servizio). Ciò contribuirà a espandere la circonferenza della nostra vita fin quando essa non raggiungerà l’unità con Lui!

– L’autore, Dottore Commercialista di professione, è un Fiduciario del Trust Sri Sathya Sai del Karnataka

Nel mondo odierno, ci sono migliaia di intellettuali, studiosi ed eminenti educatori, ma tutte le conoscenze e le competenze mondane saranno un mero spreco se non si conosce se stessi. Il dovere primario dell’uomo è capire chi è veramente. 28

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S.S. Naganand

IL SERVIZIO COME PARTE INTEGRANTE DELL’ISTRUZIONE

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ALIDASA, NEL SUO CAPOLAVORO “Raghuvamsa”, narra come abbiano vissuto i re della stirpe degli Ikshvaku, descrivendo le varie fasi della loro vita dalla nascita alla morte. Essi trascorsero l’infanzia e la giovinezza nel perseguire conoscenza e istruzione eccellenti. Nella maturità condussero la vita da capofamiglia e sostennero la verità e la giustizia. In vecchiaia vissero come eremiti, e, infine, abbandonarono il corpo attraverso lo yoga. Antico Sistema Gurukula di Bharat

Questa era la vita ideale dei re contemplati nel “Raghuvamsa”, fra i quali figura l’illustre re Sri Ramachandra. La vita esemplare che il poeta ha descritto indica che, nei tempi antichi, la ricerca della conoscenza o dell’apprendimento era l’anima e il respiro veri e propri dei giovani e dei bambini. Swami si è sempre riferito a Rama, decano di questa stirpe, come incarnazione di tutte le virtù, che stabilì i più alti ideali di Sathya e Dharma perché fossero seguiti da tutta l’umanità. Perciò Egli venne chiamato personificazione del Dharma. La cultura indiana rispetta la conoscenza e l’apprendimento. Queste due prerogative ampliano l’orizzonte di ogni essere umano. L’acquisizione della conoscenza dovrebbe avere lo scopo di assorbire cose buone, pensieri positivi, buone idee e la giusta conoscenza. Sri Sathya Sai Baba ha ripetutamente affermato: “L’istruzione è per la vita, non per guadagnarsi da vivere.” Il perseguimento dell’istruzione, come importante requisito per il progresso

spirituale, è stato riconosciuto in India per diverse migliaia di anni. Conosciamo le famose università indiane di Takshashila e Nalanda. Esse erano Gurukula, dove l’insegnante e l’allievo vivevano assieme, mangiavano assieme, giocavano assieme,


studiavano assieme e, soprattutto, pregavano assieme. La vita esemplare condotta dagli insegnanti era fonte d’ispirazione per migliaia di studenti che vivevano nel Gurukula. L’istruzione era tradizionale e allo stesso tempo non tradizionale. La mera conoscenza libresca era sostituita da uno sviluppo complessivo della personalità del bambino. Mentre venivano insegnate le materie di base dell’apprendimento secolare, come storia, scienze, matematica ecc., veniva data grande importanza a valori morali, princìpi etici e sviluppo globale del bambino. In questa ricerca, cinque importanti princìpi formavano la base del sistema educativo. Erano Sathya (verità), Dharma (retta condotta), Santhi (pace), Prema (amore) e Ahimsha (non violenza). Questi valori eterni venivano inculcati nei giovani nel corso della loro permanenza nel Gurukula. Il Sistema Educativo Sai

Nelle moderne università indiane, viene attribuita più importanza all’apprendimento dei libri di testo e al rendimento scolastico. La maggior parte delle università non include nel proprio curriculum l’istruzione morale o spirituale, l’insegnamento dei valori umani, la filosofia indiana o la religione. In qualche modo, tutte queste idee hanno ottenuto l’etichetta di “non secolari”. Sembra che, qualsiasi cosa esuli dalle normali materie insegnate nelle università, sia bollato come estraneo all’istruzione. Baba ha scavato un solco solitario quando istituì l’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, accreditato come Università. Baba ha sottolineato che, insieme con l’apprendimento delle cosiddette materie secolari, doveva essere data grande importanza all’istruzione sui valori umani. Egli ha coniato la parola “Educare” a sottolineare che l’educazione ai valori umani inculca molte qualità fondamentali nei 30

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giovani e cambia la loro visione della vita. Essa sensibilizza i giovani ai valori umani essenziali, che sono di grande importanza per lo sviluppo globale, a tuttotondo, della personalità umana. Per raggiungere questo fine, Baba ha esortato gli studenti a svolgere servizio all’umanità. Egli ha coniato molte frasi per sottolineare ciò. Possiamo ricordarne alcune: Mani che servono sono più sante di labbra che pregano. Il servizio all’uomo è servizio a Dio. Mani nella società e testa nella foresta. Da quanto esposto nelle suddette frasi, è evidente che il Seva, o servizio, è una parte essenziale del processo d’apprendimento per ogni Giovane Sathya Sai. A tal fine, a tutti gli studenti che frequentano le Istituzioni Sai, tanto a livello scolastico quanto a livello universitario, viene data la grande opportunità di svolgere attività di servizio. Gli studenti provenienti da tutto il Paese devono essere sottoposti a un insegnamento scolastico tradizionale chiamato “Lezioni di Sensibilizzazione”. Il punto focale è esporre gli studenti alle grandi idee spirituali, ispiratrici, culturali e scientifiche, sensibilizzarli allo sviluppo del genere umano rendendoli anche edotti sulle realtà del villaggio globale in cui viviamo. Si mette anche in evidenzia la preziosità dei cinque valori umani fondamentali e la loro importanza per lo sviluppo e la fioritura della personalità umana. Sul fronte non scolastico, gli studenti devono partecipare ad attività di servizio, che comprende visite ai villaggi, molti progetti di servizio sociale, distribuzione a domicilio di generi di prima necessità ai poveri e ai bisognosi con il dovuto rispetto e umiltà.

Partecipazione dei Giovani alle Attività di Servizio L’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva Eterno Auriga


ha anche un’Ala Giovani autonoma, ben organizzata e strutturata. Qualsiasi persona nella società può aderire al Movimento Sri Sathya Sai, diventando parte di un Samithi. A tutti i giovani sono fornite opportunità di unirsi ad altri giovani e progettare programmi per consentire loro di fare servizio nelle rispettive comunità. I giovani partecipano in tutta l’India a numerose attività di servizio, come conduzione di campi medici, pulizia dei villaggi, fornitura di acqua potabile, costruzione di scuole e centri comunitari, formazione professionale, collaborazione nel migliorare il funzionamento del scuole e altre infrastrutture a livello di villaggio, gestione di corsi, organizzazione di Bhajan e altre attività spirituali, distribuzione di cibo e vestiti chiamata Narayana Seva, partecipazione in altre istituzioni come case per anziani, case per indigenti, case per disabili fisici e mentali e così via. Tutti questi programmi sono concepiti, progettati e realizzati dai giovani, che fanno parte delle Organizzazioni Seva. Lo svolgimento del servizio è parte essenziale del compito di ogni membro del Sai Samithi. Migliaia di giovani si recano a Puttaparthi da tutti gli Stati per tutto l’anno in modo ben organizzato e offrono un prezioso contributo nella manutenzione dell’Ashram di Prasanthi Nilayam, dell’Ospedale Generale e degli Ospedali di Alta Specializzazione di Puttaparthi e Whitefield (Bengaluru), dell’Università e di tutti e quattro i suoi Campus. Tutte queste attività stimolano le buone qualità di umiltà, empatia, carità e gratitudine. Ultimo, ma non meno importante, è anche l’aumento della devozione dei giovani che tali attività producono. In particolare, quest’anno, prendendo atto dell’appello del Primo Ministro indiano, Sri Narendra Modi, riguardante Swachh Bharat, o India Pulita, l’Organizzazione Sai Panindiana ha motivato i giovani in tutto il Paese a intraprendere il servizio per Eterno Auriga

garantire, attraverso i Samithi, la pulizia di tutta la nazione. Questo movimento non è solo per pulire le città, i villaggi e le abitazioni, ma anche per sensibilizzare la popolazione sulla necessità di mantenere pulito l’ambiente. Compiere Servizio Disinteressato

Un’altra importante attività di servizio, svolta in tutta l’India, e in tutte le Organizzazioni Sai estere, è il soccorso nei casi di calamità. I Giovani Sai svolgono un ruolo chiave nell’avviare immediatamente operazioni di soccorso nelle aree colpite da calamità naturali o provocate dall’uomo, come terremoti, inondazioni, tifoni, uragani, frane, attacchi terroristici, incidenti e così via. I Giovani Sai sono un esercito di volontari pronti a gettarsi nella mischia quando arriva la chiamata di aiutare i propri simili e altri esseri in difficoltà. Tutto questo viene fatto senza alcuna aspettativa di guadagno economico o altre forme di profitto. Il servizio è svolto disinteressatamente con umiltà e in modo riservato, in linea con il detto del Signore Krishna nella Bhagavadgita: Karmanyevadhikarasthe Ma Phaleshu Kadachana (tuo diritto è solo l’azione, non i suoi frutti). Il servizio è fatto perché si realizzi la preghiera quotidiana cantata dai devoti Sai di tutto il mondo: Samastha Lokah Sukhino Bhavantu (che tutti gli esseri di tutti i mondi possano essere felici!) Non possiamo dimenticare queste splendide parole di Swami, che Egli ha pronunciato incessantemente in ogni situazione in cui i devoti Gli si affollavano attorno: Sii felice – Sii Felice – Sii Felice Questo è il motto dei Giovani Sri Sathya Sai.

– Sri S.S. Naganand è un Fiduciario dello Sri Sathya Sai Central Trust Novembre 2016

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TENETEVI STRETTI AI PIEDI DI LOTO DI SWAMI R.J. Rathnakar In Me potete visualizzare le divine manifestazioni sia di Shiva sia di Shakti. Non limitate il Mio potere e la Mia grazia a un solo posto particolare. Il Mio potere non ha limiti. Io sono depositario di potere e grazia infiniti. – Baba

R

ECENTEMENTE HO AVUTO IL privilegio di prendere parte a due eventi storici che resteranno incisi a lettere d’oro negli annali della Missione Divina dell’Avatar Sri Sathya Sai. Il primo è stato l’inaugurazione del Sarva Dharma Stupa nell’Odisha e, il secondo, l’inaugurazione dello Sri Sathya Sai Ghat a Rishikesh. Questi due importanti avvenimenti sono una chiara testimonianza di come il Governo e le istituzioni pubbliche, in generale, siano ispirati dalla Missione Divina del nostro Amato Signore. Lo Stupa del Bhubaneshwar

Sarva

Dharma

a

Bhagavan, nella sua infinita benevolenza, mi ha concesso la fausta opportunità di inaugurare il Sarva Dharma Stupa che si trova nei dintorni del Sai Janani Mandir, a Bhubaneshwar, nell’Odisha, il 6 settembre 2016. La caratteristica singolare di questo Stupa consiste nel fatto di essere costruito sulle sacre fondamenta dei libri del Likhita Nama Japa (il Nome Divino per iscritto). Ero sbalordito nell’apprendere che il sotterraneo, che costituisce le fondamenta dello Stupa, accoglie i libri Likhita Nama Japa, che contengono non semplicemente un lakh (centomila) o un crore (diecimila), ma un centinaio di crore del Nome Divino “Sai Ram” scritto dai devoti dell’Odisha. 32

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Migliaia di devoti provenienti da ogni angolo dello Stato hanno partecipato al sacro Yajna del Likhita Nama Japa per tre anni per raggiungere questa incredibile cifra di un centinaio di crore. Nei Suoi insegnamenti, Bhagavan attribuiva la massima importanza all’armonia tra le religioni. Egli Stesso ha disegnato il logo dell’Organizzazione Sathya Sai Seva, che contiene i simboli delle principali religioni del mondo, affinché questo rappresentasse l’unità e l’armonia tra le religioni. Gli insegnamenti e le attività di un Avatar sono sempre in consonanza con le necessità dei tempi attuali e delle circostanze prevalenti.

Eterno Auriga


Il Signore Rama non ha mai predicato l’armonia tra le religioni. Il Signore Krishna non ha mai fatto menzione dell’unità delle fedi. Il motivo è che l’intera umanità veniva considerata come un’unica razza durante quegli Yuga. Ma, col passare del tempo, la gente ha cominciato a sviluppare delle differenze nel momento in cui ha iniziato a seguire le proprie convinzioni e ideologie che hanno condotto alla formazione delle diverse religioni. Al giorno d’oggi, tuttavia, l’uomo è degenerato a tal punto da provocare una devastazione immensa e sta uccidendo i suoi simili nel nome della religione. Pertanto è sorto un bisogno urgente, come mai prima nella storia del genere umano, di unificare l’umanità istituendo l’armonia tra le religioni.

Questo è il motivo per cui Bhagavan ha deciso che l’unità delle religioni fosse uno dei principali obiettivi della Sua Missione come Avatar. Ha cercato di conseguire ciò trasformando la Mathi (mente) dell’uomo, che, in nome di Matha (religione), sta causando irrequietezza e agitazione. Tutte le religioni impartiscono dei buoni insegnamenti. Si dovrebbe cercare di comprendere questa verità e agire di conseguenza. Se la Mathi (mente) è buona, come può una qualsiasi Matha (religione) essere cattiva? Ascoltate! O valorosi figli di Bharat.

(poesia telugu)

Egli ha dichiarato: “C’è una sola religione, la religione dell’Amore.”

È ancora vivido in me il ricordo di uno dei più memorabili eventi di Bhagavan quando, nel 1975, inaugurò a Prasanthi Nilayam lo Stupa del Sarva Dharma, come simbolo sacro dell’armonia tra le religioni, durante la fausta occasione delle celebrazioni per il Suo cinquantesimo Compleanno. Sono stato testimone di questo grandioso evento quando avevo sei anni ed ero in compagnia di mia madre. Dopo l’inaugurazione dello Eterno Auriga

Stupa, nel momento in cui Bhagavan si affacciò al balcone per inondare di benedizioni l’immensa folla, mi indirizzò un bellissimo sorriso e fece un gesto. Quando ripenso a ciò, mi rendo conto che era un’indicazione di Bhagavan Stesso che io sarei stato lo strumento che doveva inaugurare il Sarva Dharma Stupa nell’Odisha. Questo Stupa non è solo una struttura in cemento, ma un monumento sacro costruito col cemento del Divino Amore. Unificando tutte le religioni grazie al potere del Suo Amore, Bhagavan fa sbocciare il loto del cuore umano e lo fa fiorire, spargendo la fragranza dei valori umani tutt’intorno.

Il Sarva Dharma Stupa di Bhubaneshwar è alto 36 piedi (circa 11 metri). 3+ 6 = 9, che essendo un numero divino è ovviamente caro a Bhagavan. A mio modesto parere, ogni devoto dell’Odisha simboleggia questo numero perché ognuno è molto caro al nostro Signore e occupa un posto speciale nel Suo cuore. Swami inondava della Sua grazia e del Suo infinito amore i Seva Dal dell’Odisha che facevano servizio a Prasanthi. Il fatto che continuino a effettuare servizio a Prasanthi con rinnovato zelo e impegno anche dopo il Maha Samadhi del nostro Signore, è una testimonianza della loro fede e devozione incrollabili. Ciò è ampiamente dimostrato dal numero dei volontari del Seva Dal dell’Odisha a Prasanthi Nilayam, che è in continuo aumento. L’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva (SSSSO) dell’Odisha merita di essere elogiata e apprezzata per il fatto di portare avanti la Missione Divina con queste sublimi attività spirituali, riempiendo i cuori dei devoti di stimoli ed entusiasmo. La Mia Missione è appena iniziata. D’ora in poi il suo slancio aumenterà e proseguirà con passo sempre più rapido. Sta a voi prendere parte a questa Missione Divina che si prefigge di liberare l’uomo dalla schiavitù dell’ignoranza. Mai prima nella storia dei precedenti Yuga, la gente è stata Novembre 2016

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informata dell’Avvento dell’Avatar in termini così inequivocabili e per così tante volte. - Baba

Lo Sri Sathya Sai Ghat a Rishikesh

Come riconoscimento del servizio reso agli agricoltori dalla SSSSO dell’Uttar Pradesh e dell’Uttarakhand nei molti anni passati, il Governo dell’Uttarakhand ha chiamato un Ghat (scalinata), per immergersi nel sacro fiume Gange a Rishikesh, “Sri Sathya Sai Ghat” e io ho avuto il privilegio di prendere parte a questo avvenimento così importante.

Il mio cuore ha fatto un balzo di gioia quando ho saputo che la Madre Ganga, discesa sulla terra in virtù delle ferventi penitenze del re Bhagiratha e dopo essere precipitata giù dalle maestose vette degli imponenti monti dell’Himalaya, riceverà il suo primo Mangala Arati allo Sri Sathya Sai Ghat. Ed è da questo posto che inizia il suo etereo ed eterno viaggio attraverso la sacra terra di Bharat, rendendola fertile, dissetando milioni di persone ed esaudendo le aspirazioni spirituali di saggi, veggenti e ricercatori della verità. Come parte della cerimonia inaugurale, i Paduka (sandali) di Bhagavan sono stati collocati nello Sri Sathya Sai Ghat. Persino Bhagiratha, il potente re del passato, che con le sue austere penitenze riuscì gradito al Signore Brahma, persuase Madre Ganga e la portò qui sulla terra con l’aiuto del Signore Shiva, avrebbe provato un senso di appagamento vedendo che il sacro Ghat per immergersi nel Gange veniva intitolato al nostro caro Swami, che è proprio la manifestazione dello stesso Signore Shiva. Anche il fiume Bhagirathi si sarebbe sentito benedetto per il fatto che le Impronte Divine venivano messe sulla sua sponda. Bhagavan visitò Rishikesh per la prima volta nel 1957. Mentre viaggiava con l’auto in quella zona, chiese all’improvviso all’autista di fermarsi. Scese poi dalla macchina, si 34

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avviò giù per il pendio con passo svelto come se avesse dimestichezza con i luoghi circostanti ed entrò in una grotta, camminando scalzo su sassi e ciottoli per tutto il tratto. Quella grotta è conosciuta come Wasishtha Guha. Quando ho visitato Rishikesh per l’inaugurazione dello Sri Sathya Sai Ghat, ho avuto l’opportunità di esaudire il sogno, vagheggiato da tempo, di visitare questa grotta, santificata dal divino contatto con i Piedi di Loto del nostro Signore. Annidata nel grembo della Natura e immersa nel più incantevole, edificante, sereno e sublime degli scenari, questa grotta è stata testimone silenziosa delle acque gorgoglianti del Gange che scorre lì vicino, immagino fin dall’inizio della creazione.

In quei tempi, Sri Purushottamananda era un gigante in quanto a statura spirituale. Aveva scelto la grotta Vasishtha Guha per farvi le sue penitenze e vi rimase fino al suo ultimo respiro. Era solo per impartire a Sri Purushottamananda le Sue benedizioni divine che Bhagavan scese dalla macchina e si inoltrò dentro la grotta. Sri Purushottamananda e i suoi discepoli erano estatici e pieni di timore reverenziale nel vedere la meravigliosa e splendente forma del nostro caro Signore che, all’età di 30 anni, incarnava l’infinito potere cosmico. Dopo aver conversato con Sri Purushottamananda per due ore, Bhagavan, acconsentendo alle preghiere del venerabile saggio e dei suoi discepoli, cantò alcuni Kriti di Thyagaraja con la Sua dolcissima Voce Divina, immergendoli in una beatitudine trascendentale. Poiché Kalikananda, un discepolo di Sri Purushottamananda, non era in buone condizioni di salute, Bhagavan materializzò della Vibhuti, gliela sfregò sul petto e lo riportò in salute. Egli visitò di nuovo la grotta Vasishtha Guha dopo due giorni, trascorse un po’ di tempo con Sri Purushottamananda, si fece fare delle foto con lui e gli materializzò uno continua a pagina 38 ... Eterno Auriga


vale a dire i sentieri di Karma Yoga, Bhakti Yoga e Jnana Yoga, che si manifestano come servizio amorevole, adorazione fatta con puro amore per il Signore e Dottor Narendranath Reddy contemplazione e pratica “Il mondo oggi ha bisogno di giovani colmi d’amore delle parole di Sai, dolci come universale, entusiasmo per il servizio ed emozioni il nettare. Le Sue parole divine sono l’essenza di tutte disciplinate.” Sathya Sai Speaks, vol. 15.56, le Scritture. Il triplice sentiero mostrato da Bhagavan 23 novembre 1982 conduce alla trasformazione del cuore, splendidamente GIOVANI SONO SEMPRE STATI esemplificato dai giovani, le cui vite Egli molto cari e vicini a Bhagavan Sri ha trasformato, spostandole da una strada Sathya Sai Baba. Egli ha sottolineato secolare alla via maestra dello spirito diretta il loro contributo, la loro importanza a Dio. Infine questo cammino conduce fondamentale e il loro ruolo chiave nel Suo l’individuo verso il viaggio spirituale compito supremo di trasformare l’umanità al proprio interno, dove si ha sempre un’esperienza interiore di BABA: Being ed elevare il mondo. Mettere i Giovani sulla Strada Maestra (essere), Awareness (consapevolezza), Bliss (beatitudine) e Atma (Sé). Una volta della Divinità raggiunto l’obiettivo, l’aspirante spirituale Il Signore Sai è venuto per trasformare realizza inoltre che SAI e io sono uno, ed elevare la coscienza umana attraverso i perché l’intero scopo delle pratiche spirituali, tre sentieri regali del servizio disinteressato, secondo Swami, è realizzare la propria della devozione e della ricerca interiore, innata divinità e aiutare gli altri a realizzare la stessa verità.

GLI ESEMPLARI GIOVANI SATHYA SAI

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Swami dice che i giovani moderni fanno ogni sforzo per conoscere quel che accade nel mondo, ma non ne fanno alcuno per comprendere la verità fondamentale dell’esistenza umana. Tutta la conoscenza e le competenze secolari saranno solo puro spreco se non si conosce il proprio vero Sé. Il dovere primario dell’uomo è comprendere chi egli sia realmente. La sua vera natura è amore puro e il servizio è amore in azione. Il servizio disinteressato è forse lo strumento unico, più efficace e universale per comprendere, sperimentare ed esprimere il principio divino dell’amore. Nella Sua missione divina, Swami attribuisce molta importanza ai giovani. Per un viaggio in auto Egli ci esorta a partire presto, guidare lentamente e raggiungere sani e salvi la meta. Allo stesso modo Egli raccomanda ai ragazzi di cominciare


il loro viaggio spirituale in giovane età cosicché possano arrivare in sicurezza al traguardo finale. I giovani sono dotati di energia, entusiasmo e talento che possono usare positivamente per rendere divina e santificare la loro vita. Tuttavia le distrazioni sono molte e i giovani adulti sono frequentemente sviati dai piaceri sensuali e dai divertimenti, trascorrendo così una vita senza scopo. È importante che i giovani mantengano la concentrazione sulla divinità innata e pratichino la discriminazione fondamentale per raggiungere lo scopo supremo della vita.

Nel 2015, durante i miei viaggi in tutto il mondo per partecipare a molti precongressi, sono stato felice di vedere i Giovani Sathya Sai partecipare attivamente a questi eventi con energia ed entusiasmo. Mi è capitato di conoscere molti giovani la cui vita è stata trasformata da Swami, sebbene essi non avessero avuto contatti stretti o colloqui con Lui. La loro fede e dedizione, il loro amore per Swami mi ha commosso profondamente e sono rimasto impressionato dalla loro serietà, sincerità e trasformazione spirituale. Swami raccomanda ai giovani di mantenere le buone compagnie, evitando quelle cattive (nel testo inglese gioco di parole con Avoid Bad Company – ABC). È bellissimo vedere tanti giovani lavorare insieme e uniti all’interno dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai (SSIO), circondati dalla buona compagnia, che rende più facile e godibile il loro viaggio spirituale. Swami ha fornito molti esempi di come le cattive compagnie possano distogliere un individuo dall’obiettivo spirituale, com’era stato nel caso di Karna nel Mahabharata. Karna era un’anima nobile, un uomo di grande valore, di natura magnanima e caritatevole, ma fece una fine miserabile a causa della cattiva compagnia dei Kaurava. I giovani dovrebbero stare attenti a evitare sempre le cattive compagnie. Sviluppare la Discriminazione Fondamentale 36

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Nel 2007, in occasione del Congresso Mondiale dei Giovani Sathya Sai, ebbi la fortuna di lavorare a stretto contatto con Swami. Egli ci guidò amorevolmente a ogni passo della programmazione, preparazione e attuazione dell’evento. Senza dubbio i responsabili dei giovani sono consapevoli che imparammo molte lezioni da Bhagavan, alcune delle quali vorrei condividere con i lettori.

L’attenzione al dettaglio era molto importante per Swami. Egli controllò di persona i cartellini con i nomi, gli stendardi, i libri, le borse e le penne da distribuire ai delegati per essere certo che fossero di buona qualità e funzionassero correttamente. Per esempio, Egli prese una penna dal pacchetto da consegnare ai delegati e la provò scrivendo sul retro di un blocchetto di carta; questo per accertarsi che la penna funzionasse, senza però sprecare carta. In tal modo ci mostrò come controllare la qualità, evitando al tempo stesso uno spreco. Swami è sempre sensibile ai bisogni dei devoti e degli ospiti. È sorprendente vedere con quale concentrazione e attenzione Egli controllò il menù del cibo da servire ai delegati. Notò che la maggior parte delle pietanze erano dell’India meridionale e ci chiese di inserire anche piatti dell’India occidentale e settentrionale per soddisfare i gusti degli stranieri e delle persone di altre parti dell’India.

Nel corso del congresso Swami non tralasciò affatto l’estetica e le presentazioni, controllando personalmente l’armonia cromatica dei badge, degli stendardi e di altre cose minori, per garantire che l’evento avesse successo e tutti lo gradissero. Bhagavan afferma che un giovane adulto dovrebbe essere come Arjuna, che aveva fede assoluta nel Signore Krishna, concentrazione unidirezionale sull’obiettivo e discriminazione fondamentale prima dell’azione. I giovani dovrebbero avere fede assoluta e salda nel Maestro e Eterno Auriga


seguire i Suoi consigli per attraversare l’oceano della vita. Essi dovrebbero essere stabilmente concentrati sul loro obiettivo, anziché sprecare energia ed entusiasmo in frivolezze inutili. Swami vuole anche che si sviluppi la discriminazione fondamentale per esaminare le conseguenze prima di buttarsi nell’azione - in modo che quest’ultima sia di beneficio per la società in generale -, anziché usare la discriminazione individuale per il solo beneficio personale. Egli dà l’esempio di Arjuna, che pensò ai pro e ai contro della grande guerra del Mahabharata prima d’impegnarvisi. Con la guida del Signore, Arjuna fu capace di procedere nella giusta direzione, adempiendo al proprio dovere con distacco e concentrazione unidirezionale sul presente, senza aspettarsi i frutti delle azioni e offrendo tutti i risultati a Dio. Giovani al Servizio dell’Umanità

Bhagavan sostiene che solo i giovani - uomini e donne - virtuosi sono capaci di sradicare i mali ampiamente diffusi nella società. Egli invita i giovani a servire i bisognosi e gli indigenti senza pensare al riconoscimento o alla ricompensa. L’amore e il servizio sono i due antidoti più potenti per eliminare tutti i conflitti, gli affanni e le sventure che oggi opprimono il genere umano. Swami esorta i giovani a compiere i loro doveri, consapevoli della verità secondo cui ciascuno è un’incarnazione dell’Atma. I giovani dovrebbero servire la società con gioia e amore, santificando in tal modo la propria vita. Realizzando questa verità, i Giovani Sathya Sai servono la società in tutto il mondo partecipando a molti progetti dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai (SSIO), compresi i progetti di servizio umanitario, le attività di soccorso in caso di calamità, gli incontri interreligiosi e i programmi di educazione ai valori umani. I giovani diventano così esempi viventi dell’amore divino e del messaggio di Bhagavan e, improntando la loro vita al Suo messaggio, ispirano il prossimo. Di seguito Eterno Auriga

descriverò brevemente alcuni esempi delle molteplici attività dei giovani.

I Giovani Sathya Sai presero l’iniziativa di avviare un nuovo progetto nel 2013, “Serve the Planet” (Servire il Pianeta), con la guida e la cooperazione dei membri più importanti della SSIO. Nel corso degli anni questi progetti hanno abbracciato temi diversi, compreso il servizio ai bisognosi, ai bambini, la promozione dei valori umani e, più di recente, il servizio agli animali – incoraggiando così a vedere la divinità non solo negli esseri umani, ma in tutta la creazione, compresi gli animali. I Giovani Internazionali Sathya Sai realizzano centinaia di progetti di servizio in tutto il mondo, a beneficio di settori negletti della società.

Per rendere omaggio al 90° Compleanno di Swami, i Giovani Sathya Sai riversarono amore per il loro Signore attraverso deliziosi programmi musicali come “Un Solo Sai Un Solo Mondo” composto di 90 canti devozionali in 37 lingue (disponibile su sathyasai.org). Queste rappresentazioni musicali non solo sono capolavori, ma anche commoventi espressioni di amore puro per il Signore. Il Programma Internazionale dei Giovani Sathya Sai sulla Leadership (SSIYLP) è stato sviluppato nel 2014 per fornire una formazione di leadership basata sugli insegnamenti di Bhagavan. I diplomati SSIYLP stanno facendo pratica delle loro capacità di leadership servendo la SSIO in molti ruoli e lavorando a stretto contatto con i responsabili al livello più alto dell’Organizzazione.

L’importantissimo Festival dei Giovani Sathya Sai (SSWYF), tenuto a luglio 2016, ha permesso a 3000 giovani di 70 Paesi di riunirsi nel più santo fra i luoghi santi, Prasanthi Nilayam, per riflettere sul loro viaggio spirituale, condividere esperienze, la propria Sadhana e rinnovare nella loro vita il voto a Dio. La Sadhana dell’Amore è un documento Novembre 2016

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guida (disponibile su sathyasai.org) che rappresenta un compendio dei celestiali insegnamenti di Baba su vari argomenti per la redenzione del ricercatore spirituale. Come parte delle attività che conducono al SSWYF, i Giovani Sathya Sai mettono in pratica queste raccomandazioni con entusiasmo e devozione, come dimostrano le loro esemplari attività di servizio.

Il Ruolo dei Giovani nella Missione Divina di Bhagavan

“Dio è Amore, l’Amore è Dio, Vivete nell’Amore.” Bhagavan ci insegna che, per essere in contatto con la realtà ultima, si devono controllare i sensi esterni e volgere la mente all’interno. Bhagavan raccomandava ai giovani di seguire l’esempio di Hanuman, che dominava i sensi e la mente ed era dotato d’indomita forza fisica, intellettuale e spirituale per servire il Suo Signore con amore puro e concentrazione unidirezionale. Egli esortava i giovani a sviluppare testa, cuore e mani. Gli esemplari Giovani Sathya Sai devono avere un cuore colmo d’amore, una testa ricca di discernimento per camminare sulla Sreyo Marga (buona strada) e non sulla Preyo Marga (strada ... continua da pagina 34

Sphatika Japamala (rosario con grani di quarzo). Uno dei discepoli diretti di Sri Purushottamananda, che era stato benedetto dal fatto di essere stato testimone di questi eventi così gioiosi, mi raccontò la vicenda nei minimi dettagli, tra lacrime di gioia. Quando ricordiamo questi Mahima (magnificenze) del nostro caro Signore, tutto il nostro essere si riempie di una beatitudine infinita.

Le attività di servizio svolte dall’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva, secondo gli insegnamenti e gli ideali di Bhagavan, sono degne di elogio. I nostri volontari del Seva Dal dell’Andra Pradesh e del Telangana si sono guadagnati l’apprezzamento di tutti per il loro spirito di servizio durante il Krishna Pushkaram 38 Novembre 2016

del piacere), e mani impegnate nel servizio disinteressato.

I giovani hanno una parte importante da svolgere nella Missione Divina ed è bene che abbiano cominciato in giovane età. Con fantastici talenti, nuove iniziative e idee innovative hanno dimostrato il loro ruolo di guida e le loro abilità al Decimo Congresso Mondiale nel 2015 e ancora al Festival Mondiale dei Giovani Sathya Sai del 2016. Sono fiducioso che in futuro i Giovani Sathya Sai saranno in grado di guidare il mondo e l’Organizzazione Sai, seguendo il sentiero stabilito da Bhagavan per la pace e la prosperità mondiali e per la trasformazione del genere umano. Preghiamo Swami di condurre i giovani lungo il sentiero da Lui tracciato, così che possano trasformarsi e trasformare la società per mezzo dell’amore e del servizio disinteressato, per un’era senza precedenti di pace e prosperità a livello mondiale.

– Il dottor Narendranath Reddy, medico, è presidente del Prasanthi Council dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai

conclusosi recentemente. La gloria e lo splendore del nostro Signore e la dimensione delle nostre attività di servizio si espandono incessantemente. L’opportunità benedetta del Sai Seva viene conseguita solo come risultato dei meriti che derivano da molte vite passate. È nostra grande fortuna essere in grado di immergerci nella corrente eterna del Divino Amore e santificare così la nostra vita. È superfluo dire che quando ci teniamo stretti ai Piedi di Loto del nostro Signore con perseveranza e fede incrollabile, siamo destinati a raggiungere lo scopo della nostra vita. Samastha Lokah Sukhino Bhavantu.

- L’autore, Sri R.J. Rathnakar, è membro dello Sri Sathya Sai Central Trust Eterno Auriga


Effulgenza della Gloria Divina

GLI AIUTANTI DI DIO

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N GRANDE EDUCATORE INDIANO ha recentemente dichiarato che i violenti modelli di comportamento così diffusi nelle università occidentali sono arrivati fino all’India. Tossicodipendenza, vita licenziosa, alcolismo, agitazioni politiche, con eccessi violenti, fanno parte del modello. I genitori indiani sono

come siano i residenti e sapere quali ideali vi si pratichino e in quali modi si viva. In questi college, non solo si parla della dignità del lavoro e della vita semplice, ma si mettono anche in pratica. Gli studenti lavorano nelle cucine, nelle cascine, nell’ospedale e nei villaggi. Si è detto che non vi è capacità né branca d’apprendimento in cui gli studenti di questi college non acquisiscano un alto livello di competenza... Tra di essi si possono trovare ballerini, cantanti, cuochi, assistenti e infermieri, oratori, elettricisti, tecnici radiofonici e Pandit vedici che mostrano le loro competenze in modo disinvolto, ma con encomiabile umiltà. La disponibilità a servire i bisognosi e gli infermi in maniera disinteressata è così ovvia per gli studenti, che le persone cui accade di trascorrere un breve periodo di tempo negli ostelli, spesso si vergognano della loro superbia e del proprio ego.

molto riluttanti a mandare i propri figli in quest’atmosfera corruttiva e deprimente. Ma quale alternativa hanno? Basta un breve contatto con i college Sri Sathya Sai per dimostrare che in essi la vita studentesca è in netto contrasto con i modelli brutti e deprimenti che stanno diventando comuni altrove. Il dottor S. Bhagavantam, attento e acuto osservatore dei college Sai, ne dà un quadro molto migliore di quanto non possa fare io. In un articolo sul “Golden Age” del 1979, egli scrive, tra l’altro: “Basta osservare com’è gestito un qualunque college Sathya Sai e visitare, anche come ospite occasionale, uno degli ostelli studenteschi per notare Eterno Auriga

Ciò che non è facile spiegare è che, fra tutte queste attività, risalta la preparazione accademica come dimostrano le ottime classificazioni ottenute di anno in anno da questi studenti negli esami condotti dalle commissioni ministeriali. Una caratteristica degna di nota è che un buon numero di studenti sono, per così dire, figli viziati di genitori benestanti, istruiti in altre scuole fin quando non sono completamente danneggiati e giudicati dai loro genitori irrecuperabili. Tali giovani, dopo esser entrati nei college e negli ostelli Sathya Sai, cambiano a tal punto che i loro genitori e gli ex insegnanti non possono credere ai propri occhi quando vedono i risultati ottenuti. Basta parlare ai genitori, come mi è spesso accaduto, per rendersi Novembre 2016

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conto di quanto siano grati alla Provvidenza per aver portato i loro figli in un istituto educativo eccezionale, capace di dare ai giovani un nuovo modo di vivere. Questa trasformazione dei giovani è il miracolo più grande e più stupefacente fra tutti quelli che ho visto compiere da Sri Sathya Sai Baba. Ogni ragazzo che non si comporta bene viene gestito nel modo che più si adatta al suo caso, e non ce n’è uno uguale all’altro. “Egli ci cambia da cani randagi a lampioni stradali”, ha scritto laconicamente uno studente. Sommando la mia testimonianza con quella dell’esimio dottore, sono rimasto stupito e affascinato nel vedere come questi studenti, ogni volta che si presenti l’occasione, servono gli anziani con sollecitudine e sincero rispetto. Sono tutti tranquilli, parlano solo quando è necessario e i loro modi sono perfetti. È una gioia stare con questi giovani figli di Dio, e parlar loro nelle aule, come ho avuto l’onore di fare in diverse occasioni. Una volta, per esempio, ero appena rientrato in India e capitai, inatteso, in un’assemblea di studenti e docenti per sentir parlare Swami. Prima di cominciare, però, Egli mi chiamò e disse: “Dai qualche consiglio a questi studenti! Ti concedo dieci minuti.” Fui preso alla sprovvista. Come avrei potuto consigliare quei giovani che sembravano pressoché perfetti? Ma quando Swami dice: “Parla”, uno parla. Il tema del mio breve intervento verteva sulla fortuna che avevano di trovarsi in un tale istituto, sotto la diretta influenza dell’Avatar. Il mio consiglio fu che dovevano prepararsi a essere quello che, ne ero sicuro, avevano scelto di essere, ossia degli strumenti perfetti per essere impiegati nella Sua Missione Divina. Ovunque si fossero venuti a trovare, usciti dalla scuola, avrebbero 40

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sempre dovuto ricordare il loro compito di aiutanti di Dio per la salvezza dell’umanità. Swami poi si alzò in piedi e trascorse circa un’ora a dar loro una buona strigliata verbale. Mi sorpresi, ma poiché sedevo di fronte a loro, mi era facile vedere il mare di giovani volti intenti, e mi parve strano non vederli affatto abbattuti dalla seria sgridata che stavano ricevendo da Swami. I loro volti continuavano a brillare d’amore e di venerazione mentre bevevano ogni Sua parola. Cominciai a pensare di aver probabilmente sbagliato a lodarli mentre ora Swami stava facendo esattamente il contrario, ma poi, quando Egli uscì, mi guardò, sorrise e disse: “Hai dato loro un buon consiglio.” Poi parlai con il rettore del college, il mio vecchio amico professor D. Narender e gli chiesi perché Swami li avesse rimproverati tanto duramente. “Oh” - rispose il rettore– “uno o due di loro si sono comportati male e chi meritava la strigliata l’ha ricevuta. Gli altri, intanto, si ricorderanno bene dell’alto livello che si richiede loro!” “Ma mi sono sembrati così tranquilli, direi quasi contenti.” “Beh, essi sono sempre contenti di essere ai Piedi di Swami e di sentirLo parlare, qualunque cosa dica loro, perché sanno che Egli li ama”, spiegò Narender. Questa è la chiave. Swami usa una disciplina rigida, ma il Suo grande Amore guarisce tutte le ferite che possono essere inflitte dalla durezza delle parole.

– Tratto da “Sai Baba: Invito alla Gloria” di Howard Murphet

Eterno Auriga


IL DIRETTORE COSMICO Abhirami Ajai Invero, per ogni passo che facciamo verso Dio, Egli ne fa cento verso di noi. Ha inoltre un modo tutto Suo per farci capire che Gli siamo tutti cari, che siamo nati

da Lui, e che è Lui a parlare, agire, cantare attraverso di noi. Noi siamo semplici strumenti nella sinfonia del Direttore Cosmico.

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L VOSTRO CUORE, UNA VOLTA colpito dalla bellezza del Signore, non può più liberarsi del suo incantevole fascino. Avevo quattro anni quando il nostro amato Swami mi concesse, per la prima volta, il Suo divino Darshan. Non sapevo

allora che, di lì a qualche anno, sarebbe stata quell’“incantevole forma di Dio” a diventare il mio amore e la mia vita. Tuttavia, la Sua affascinante forma avvolta in una veste ocra, con una massa ricciuta di capelli, indossata come una corona, creò nella mia vita un’onda sconosciuta di magia. Eterno Auriga

La Tempistica di Sai è la Migliore

Forse una delle più grandi benedizioni che Swami mi ha dato sono i miei genitori, entrambi i medici (dottor Ajai e dottoressa Aswathi), degni servitori di Bhagavan, che Lo servono attraverso le centinaia di pazienti sofferenti che si presentano da loro ogni giorno per avere conforto fisico e mentale. Essi sono davvero i personaggi più vitali e speciali della Sua commedia divina. Se non fosse stato per il loro sincero anelito spirituale e la loro dedizione, non avrei avuto la straordinaria fortuna di sentire la Sua amorosa grazia su di me, giorno e notte. Essendo membri attivi del Perambra Samithi (Calcutta, Kerala), Egli fece sì che ci perdessimo completamente in Lui a ogni istante, facendoci immergere profondamente nella Sua bellezza e nella Sua gloria attraverso Bhajan, letteratura Sai e Satsang. Tuttavia, le cose subirono una svolta quando ci trasferimmo a Dubai. Tutte le nostre frenetiche ricerche di un Centro Sai vicino furono vane, e così i mesi in cui Swami decise di rimanere temporaneamente invisibile dalla scena diventarono anni. Tuttavia, continuammo sempre a sentire la Sua presenza senza eguali e il Suo amore nella nostra vita, dagli eventi più banali a quelli critici. Era il mese di agosto del 2013 quando, dopo aver cantato per un paio di film, ricevetti la telefonata di un direttore di musica in India che mi chiedeva se potevo registrare un Novembre 2016

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Bhajan Sai per un album che veniva prodotto a Dubai. Questo avvenne nella frazione di un secondo. Emozionatissima, chiamai i miei genitori per avere il loro assenso (stavo quasi per chiedermi se riuscivo a respirare). Il giorno dopo, mi ritrovai in piedi davanti al microfono a cantare “Sai” con ardore. Che modo per riavviare il nostro viaggio con Swami! Dopo alcuni mesi, mio padre decise di chiamare il produttore dell’album per sapere a che punto erano. La coordinazione dei tempi di Dio è la migliore. Mio padre era pieno di gratitudine nel sentire che la sua chiamata era stata uno dei miracoli di Swami. Infatti, egli fece la telefonata pochi istanti dopo che Swami aveva benedetto la pila di CD con mucchi di Vibhuti e un bellissimo Lingam d’oro al Centro Sai di Dubai. Dal momento che il CD doveva essere presentato il pomeriggio delle celebrazioni del Compleanno di Swami, il produttore ci invitò alla presentazione. Quando siete pronti alla responsabilità dell’impegno preso con Lui, Swami Stesso vi rivelerà il piano divino. Quel pomeriggio, in maniera inaspettata, per Sua pura grazia, mi fece eseguire tre canti devozionali tra cui “Sarvam Brahmamayam” di Sadasiva Brahmenda, come se Egli ci riaccogliesse nel Suo divino abbraccio! Miracoli e Materializzazioni Poco dopo quest’avvenimento, Bhagavan ci sollecitò ad andare a Shirdi a prendere le benedizioni del Divino Padre prima del mio effettivo primo concerto. Baba, con estrema benignità, ci concesse il Suo Darshan e l’Arati, il che ancora perdura nei nostri cuori con assoluta freschezza. Mentre ero in piedi nella fila dei devoti, il mio biglietto d’invito del programma mi fu preso di mano con estrema naturalezza da uno dei sacerdoti del Mandir. Lo tenne al Samadhi di Baba per un po’ di tempo, poi me lo ridiede con le sue benedizioni spirituali. Il potente sguardo di Baba estrasse da me tutto il cattivo Karma e la negatività attraverso un attacco di varicella che mi era stata diagnosticata il 42

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giorno del nostro ritorno. Tuttavia il Signore, nella Sua infinita compassione, rese il nostro viaggio agevole e bello nonostante le mie terribili condizioni e fece sì che il programma risultasse un grande successo. Col nostro bagaglio di eventi, ci mettemmo ancora una volta in viaggio verso la casa della nostra Madre Sai. Ben presto ci rese dediti membri del Centro di Dubai, dando a me la possibilità di cantare la Sua gloria, concedendo ai miei genitori l’opportunità di parlare del Suo Amore e facendoci dono, di tanto in tanto, dei Suoi splendidi miracoli per rendere la nostra vita “Piena di Sai”. Swami, essendo l’Abitante del nostro cuore (Antaryami), ci impegnò nel Suo lavoro solo per benedirci con sempre più miracoli. Vibhuti, Sindoor (vermiglione, ovvero polvere di kumkum) e manifestazioni di statuette a casa divennero causa di trasformazione del nostro cuore, riempiendoci di lacrime di gioia e gratitudine. Ogni volta che Swami ci materializzava una statuetta divina, spiegava anche i minimi dettagli della Sua meravigliosa creazione, ricordandoci ripetutamente che non c’è nessuno, come il nostro Bhagavan, che si curi di noi e ci ami in modo così profondo e puro. Nel mese di maggio del 2015, al gruppo Bhajan del Centro di Dubai venne concessa la gioiosa possibilità di cantare per Swami nella Sua Dimora di Pace Suprema, Prasanthi Nilayam. Essendo il più giovane membro del gruppo, ero elettrizzata all’idea di andare alla mia Madre Patria, Parthi, dopo 12 lunghi anni e di crogiolarmi al calore della mia Madre Sai. Tuttavia, nel giorno “fatidico”, ci raggiunse la terribile notizia che alle donne del gruppo non era stato permesso di cantare. Chi immaginava che si trattasse di una prova di Swami? Tutti si aspettavano che fossi distrutta da tale notizia, essendo una giovane, tenera ragazza, piena d’amore sfrenato per il Suo Bhagavan, ma Swami prese in mano la situazione e parlò attraverso di me. “Swami va dove la Sua gloria viene cantata Eterno Auriga


con il 100% di devozione. Egli è tenuto ad ascoltarci ovunque cantiamo. Cerchiamo di accettare questo come Sua decisione. Swami ci darà qualcosa di più grande”, disse lo Swami residente in me, come mia coscienza. Il giorno che ce ne andammo da Parthi, non appena la nostra macchina superò il Cancello di Ganesh, dai miei occhi velati dal pianto imminente sgorgarono fiumi di calde lacrime e, guardando il mio più caro amico a Parthi, Sai Ganesha, Lo pregai interiormente di richiamarmi prima possibile. Concerti a Prasanthi Nilayam

Alcuni mesi dopo, ricevetti un messaggio da parte del Presidente dello Stato del Kerala, professor Mukundan, che diceva: “La Sua volontà e le tue preghiere si sono concretizzate.” Swami mi concesse il momento più beato di cantare per Lui, nel Sai Kulwant Hall, il fausto giorno di Onam, 28 agosto 2015. Quello che seguì fu un periodo d’intensa preghiera e pratica. Fu il tempo in cui Swami si impegnò, su di me, in un lavoro di frantumazione, levigazione e lucidatura che mi trasformò letteralmente nel Suo Bangaru (oro). Dalla selezione delle canzoni all’abbigliamento per la giornata, fece tutto come una Madre e un Padre amorevoli. Qualche giorno prima del mio concerto, Swami ci stupì ancora una volta con il Suo amore. Anche se per la milionesima volta, i Suoi miracoli e il Suo amore non finiscono mai di stupirci. Come sempre, mio padre, al mattino teneva sul nostro altare, ai Suoi Piedi di Loto, l’elenco delle canzoni che avrei cantato nel concerto a Parthi. Swami lo pianificò in modo così minuzioso da farlo coincidere col sacro Giorno di Ashadi Ekadasi. La sera, non appena mio padre tornò dal lavoro, fu accolto dallo strimpellare, dalla casa, di una Tanpura. Nel giro di alcuni minuti, il suono della Tanpura s’interruppre di colpo. Quando mio padre andò all’altare per inchinarsi dinanzi a Swami, rimase esterrefatto nel vedere le sacre Padam (impronte di Swami) impresse sulla Vibhuti Eterno Auriga

Egli non è mai venuto meno alla Sua promessa di cantare attraverso di me, perché Lo sperimento tutto il tempo che canto. La facilità con cui la melodia emerge attraverso le corde vocali indica senza dubbio che si è in presenza del Musicista Cosmico, del Sai Nadarupini che canta attraverso di voi. Quando il Bhava (essenza) della canzone penetra nel vostro essere, potete star certi che è subentrato Bhagavan a eseguire la canzone. che si era materializzata in casa per la terza volta. Cosa ancor più incantevole fu che il nostro Amato Baba materializzò una statuetta di Hanuman che era conficcata nell’impronta del piede sinistro di Swami!! Dopo una profonda introspezione riguardante questo Leela, comprendemmo che Swami aveva voluto insegnarci che tutti i Suoi figli, le persone da Lui scelte, dovrebbero sforzarsi di essere come Hanuman che è l’incarnazione della devozione, la personificazione della resa e il simbolo vero e proprio della sincerità e dell’obbedienza. Allo stesso modo, tutti noi dovremmo essere i potenti, risoluti “Sai Dootha” (messaggeri) di Swami per portare il Suo messaggio ai cuori di milioni di persone in tutto il mondo. Bhagavan vuole che noi poniamo l’illusorio, egoico “io” ai Suoi Piedi di Loto e che prendiamo da Lui il vero “Io” pieno d’Amore. Dopo il concerto inaugurale a Prasanthi, Egli amorevolmente mi chiamò nuovamente a presentare concerti per quattro volte, uno dopo l’altro, nelle Sue dimore di Prasanthi e Brindavan. L’anno scorso, per le celebrazioni del 90° Compleanno di Bhagavan, Egli me ne fece fare umilmente parte dandomi Novembre 2016

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l’opportunità di presentare concerti in molti luoghi della Sua santa presenza in tutto il Kerala. Niente di tutto questo dovrebbe mai essere attribuito a noi, in quanto queste sono solo le manifestazioni della Sua grandezza, della Sua benignità, della Sua estrema compassione e del Suo amore infinito. Invero, per ogni passo che facciamo verso Dio, Egli ne fa cento verso di noi. Ha inoltre un modo tutto Suo per farci capire che Gli siamo tutti cari, che siamo nati da Lui, e che è Lui a parlare, agire, cantare attraverso di noi. Noi siamo semplici strumenti nella sinfonia del Direttore Cosmico. Io Canterò per te Ovunque

Ogni concerto è una possibilità che mi dà di avvicinarmi sempre di più a Lui. L’elenco dei brani che Egli mi ispira per ogni concerto viene posto ai Suoi Piedi di Loto. Per puro Amore Divino, Swami mi benedice ogni volta con mucchi di fragrante Vibhuti e Sindoor (kumkum), firmando immancabilmente con la scritta “Benedizione di Baba”. Swami, con tanta amorevolezza, infonde in me fiducia e fede in Lui, scrivendo nel Sindoor “Sai Canta”. Sono queste semplicissime ma profonde parole di Bhagavan ad aver instillato in me la qualità del completo abbandono (Sarvaswa Saranagathi), che mi domina anche mentre devo sostenere un concerto. Com’è detto nella Bhagavadgita, tutto è già fatto da Lui. Per il Signore, il futuro è già diventato presente, e noi siamo solo i Suoi umili strumenti perché Egli compia l’opera in questo mondo. Attraverso Lettere Personali (in totale 9) e Messaggi Divini, Egli scrive ai miei genitori (materializzazioni). Ripetutamente ci ricorda di vedere, sperimentare e amare il Sai in tutti. In una delle Sue lettere, Egli mi scrisse: “Tu sei Mia figlia. Ti ho dato le Mie onde cosmiche, Naada. Canterò per te ovunque. Io canto, Io ascolto. Inizia con la Mia lode ovunque canti nella tua vita con le mani giunte, con l’ego sottomesso.” Questo è davvero il messaggio di Baba 44

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a tutti i giovani cantanti che si arrendono ai Suoi Piedi di Loto. Non abbiamo davvero nulla che implichi una resa, poiché questa vita, questo corpo, questa mente, questa voce, tutto ciò che costituisce questo “io”, è Suo. Tale comprensione è, in verità, ciò che Bhagavan intende per “Resa”. È il Suo amore incondizionato, chiaro come una goccia di rugiada mattutina e profondo come l’oceano, che viene riversato su di me attraverso il mondo e sono estremamente grata a tutte le meravigliose anime che hanno contribuito a legarmi sempre più stretto a Bhagavan. Mentre scrivo, i miei occhi sono pieni di lacrime di gratitudine per la suprema compassione, la generosità e la grazia del mio Signore. Egli non è mai venuto meno alla Sua promessa di cantare attraverso di me, perché Lo sperimento tutto il tempo che canto. La facilità con cui la melodia emerge attraverso le corde vocali indica senza dubbio che si è in presenza del Musicista Cosmico, del Sai Nadarupini che canta attraverso di voi. Quando il Bhava (essenza) della canzone penetra nel vostro essere, potete star certi che è subentrato Bhagavan a eseguire la canzone. Questi gloriosi miracoli del Sankalpa (Volere) di Bhagavan, che hanno guadagnato un maggior impulso dopo il 2011, ribadiscono la semplice verità che il nostro dolcissimo Baba vive in ogni cellula di questo universo e in ciascuno dei nostri cuori sotto forma di buoni pensieri, buone parole e buone azioni. Egli è il “Parabrahman”, il ‘Naada’ (onde) del Cosmo, come Egli ci ha amabilmente rivelato in una delle Sue Magnifiche Lettere. Cerchiamo di cambiare perché Bhagavan ha bisogno di noi come arma del Dharma (rettitudine) per offuscare l’umanità e far risplendere la Divinità. Egli ci vuole quale Sua freccia d’amore per colpire l’umanità e stabilire la Divinità. Egli aspetta che siamo la Sua luce continua a pagina 46 ... Eterno Auriga


Nimish Pandya

Swami chiamava affettuosamente questi gruppi di giovani “i Miei ragazzi”. Egli ne aveva fatto orgogliosamente la Sua proprietà. Oggi, questi giovani, in India, procedono come un esercito con determinazione e abbandono assoluti per servire la società secondo il pronunciamento divino. Alcuni di essi, oggi, si presentano come veri leader dell’Organizzazione Sai guidando con l’esempio non solo in India, ma in tutto il mondo.

B

HAGAVAN SRI SATHYA SAI BABA È davvero un fenomeno unico dei nostri tempi... la quintessenza dell’amore puro e del servizio disinteressato, il cui più grande miracolo è la trasformazione

rimedi duraturi a enormi problemi sistemici. Tali progetti non solo tornano utili agli utenti finali, ma anche ai volontari che, durante il processo d’aiuto, imparano l’importanza del servizio, dell’altruismo, della responsabilità e dell’assistenza, che sono, a tutti gli effetti, i valori umani universali. Ispirata da tali nobili ed esaltanti aspetti di Sri Sathya Sai Baba, l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva indiana intraprende frequentemente e gratuitamente progetti di volontariato nei settori di Agricare, Educare, Medicare. L’unicità del fenomeno Sai è dovuto al quel tocco magico per cui Egli non solo si è stagliato come modello di comportamento nella Sua opera, ma ha anche ispirato milioni di persone in tutto il mondo a vivere i valori che sono essenziali per il genere umano.

dell’uomo. I suoi progetti umanitari hanno offerto soluzioni sostenibili a problemi della nostra società in sospeso da tempo. Ciò che è singolare dei progetti di Sri Sathya Sai Baba è che essi sono gratuiti per chi ne trae vantaggio, sono gestiti da volontari generosi che offrono qualità di livello eccellente e Eterno Auriga

I Giovani Sathya Sai, in India, forti di tale divina ispirazione, procedono basandosi sul divino pronunciamento di Bhagavan di servizio alla società. Oggi, “trasformare se stessi per trasformare il mondo” è il motto dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva. Bhagavan, nel Suo amore e nella Sua grazia infiniti, ha affettuosamente interagito con migliaia di giovani di tutto il mondo producendo in essi una silenziosa trasformazione e guidandoli sul sentiero del servizio alla loro madrepatria. Baba Stesso Novembre 2016

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è un luminoso esempio di Leader dei leader in quest’opera di diffusione dell’amore disinteressato fra gli esseri. Oggi, sono felice di annunciare che l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva dell’India ha una chiara visione per i giovani indiani applicabile a tutti. Prego Bhagavan di benedire questi giovani affinché diventino, negli anni a venire, tedofori della Missione Sai in India e all’estero.

Sono personalmente venuto a contatto con molti gruppi di giovani che hanno avuto strette interazioni con Swami e che erano, e sono, molto vicini anche oggi al cuore di Bhagavan... Gruppi di giovani, provenienti da Karnataka, Kerala, Mumbai e Hyderabad, hanno ricevuto benedizioni speciali da Bhagavan e sono stati personalmente da Lui seguiti in modo da far servizio direttamente con la Sua divina supervisione. Che si tratti del programma di Grama Seva, del programma di sviluppo dei quartieri poveri, della formazione dei giovani delle zone rurali per guadagnarsi da vivere o delle iniziative dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Vidya Jyothi, vi è in tutti la chiara visione di contribuire allo sviluppo sociale. L’ispiratore di tali progetti è il nostro Divino Maestro Bhagavan Baba. Swami chiamava affettuosamente questi gruppi di giovani “I Miei ragazzi”. Egli ne aveva fatto orgogliosamente la Sua proprietà. Oggi, questi giovani, in

India, procedono come un esercito con determinazione e abbandono assoluti per servire la società secondo il pronunciamento divino. Alcuni di essi, oggi, si presentano come veri leader dell’Organizzazione Sai guidando con l’esempio non solo in India, ma in tutto il mondo.

Le indicazioni di Bhagavan sono universali e senza confini. Rivolgendo il mio apprezzamento e sostenendo questi gruppi giovanili per il loro sincero impegno, elogio il lavoro intrapreso in ogni angolo del Paese e desidero ringraziare questi innumerevoli membri dei giovani che hanno ricevuto tale grande privilegio e stanno attivamente offrendo servizio nella Sua missione. In qualità di Presidente Panindiano, darò il massimo impegno per contribuire e sostenere ogni passo che i giovani dell’India faranno nel loro percorso di servizio alla nazione, con Bhagavan come nostro eterno compagno a guidare, dirigere, sostenere e benedire i nostri sforzi.

Possa l’eredità della Missione Sai avere ulteriore impulso con i giovani dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva e guidarla in prima linea oggi, domani e nel futuro! Con Amore ai Suoi Piedi di Loto.

– Sri Nimish Pandya è il Presidente Panindiano dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva dell’India

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d’illimitata beatitudine e gioia per diffondere, tra gli esseri umani, la Sua Divinità. Non è mai troppo tardi, perché Egli è onnipresente, onnipotente e onnisciente. È solo che, dalla Sua struttura di circa un metro e cinquanta centimetri, è uscito per occupare tutto l’universo, con ogni atomo che riecheggia del Suo nome e della Sua gloria. Venite, uniamo le mani e corriamo lungo il cammino spirituale, poiché il mio amato Sai interiore dice: “O figlio Mio, svegliati e vieni! 46

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Lento e costante, corri avanti tra le Mie braccia tese ad accoglierti nel Mio amorevole abbraccio. Ascolta il desiderio del tuo cuore per i Miei inestimabili doni, e accorri, lento e costante, tra le braccia aperte di questa Madre Universale!...” – L’autrice, Kumari Abhirami Ajai, è una famosa cantante che ha presentato molti concerti a Prasanthi Nilayam Eterno Auriga


FORUM DEGLI EX STUDENTI

SHRUTI SAMANTRAY

VITA COL DIO VIVENTE

P

ER POTER CRESCERE, UN ALBERO deve avere forti radici senza le quali non ha sostegno. Allo stesso modo, l’educazione Sai è il fondamento e la radice della crescita e dello sviluppo personali in ogni ambito.

possibilità di fare Padanamaskar a Swami, darGli le lettere e prendere le benedizioni. Ero in lacrime e dolorante. Scrissi delle lettere a Swami e le misi sull’altare del dormitorio, esprimendogli intensamente quanto Lo volessi con me e anelassi alle Sue benedizioni in occasione del mio compleanno.

La mattina del 29 marzo non fu emozionante per me, perché sapevo che non avrei potuto vedere Swami. Ero scoraggiata, ma allo stesso tempo speravo disperatamente, piangendo a dirotto, che se Swami poteva, in qualche modo, venire a darmi uno dei Suoi sguardi, ciò mi avrebbe

Essendo nata in una famiglia dove ogni secondo, ogni pensiero, ogni parola e ogni gesto erano dedicati al nostro Swami, sapevo fin dalla tenera età che la vita senza Swami era pari a zero. Fu nel 2006 che mi iscrissi all’11a Classe della Scuola Primaria Sri Sathya Sai. Solo allora mi resi conto che, anche se in tenera età, io, assieme ai miei genitori, ero molto coinvolta nei Bhajan di Swami, nei corsi Bal Vikas, nel Nama Sankirtan ecc. Tuttavia si trattava completamente di una fase e una storia nuove della mia vita in cui, per tanti anni, avevo sognato di vivere con il Dio vivente, e ciò rese più forti e saldi i miei princìpi, radici e convinzioni.

Swami dice sempre: “Se, con amore e devozione, fate un passo verso di Me, io ne farò 100 verso di voi.” Questo è stato ben dimostrato dal seguente avvenimento accaduto nel 2007. Fu nel mese di marzo, mentre eravamo agli ultimi preparativi per sostenere gli esami per passare alla 12a classe. La mattina del 27 marzo, scivolai e mi feci male alle gambe e, per il forte dolore, non ero neppure in grado di muovermi. Per quanto ricordi, feci il peggiore dei pensieri che avessi mai formulato, poiché il 29 marzo era il mio compleanno e, in tale giorno particolare, avevo sempre avuto la Eterno Auriga

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reso felice. La mattina studiavamo per ore per prepararci, quindi eravamo tutte sparse nell’edificio. All’improvviso, sentii la sirena e la folla gridare in strada: “Swami… Swami.” Gli studenti della Scuola Primaria e gli altri del vicino Campus corsero al cancello per vedere la macchina di Swami sulla strada e io ero molto felice, ma, a causa del grande dolore, non riuscivo nemmeno a muovermi e trovare un posto vicino all’entrata per avere il Darshan Divino. Me ne rimasi lì inerme, piangendo e tuttavia ringraziando Swami per essere uscito dal Mandir, cosa che a volte Egli fa.

Proprio davanti alla strada principale del Campus della Scuola Primaria, c’è un’altra strada che si collega direttamente al cancello posteriore della nostra scuola e non riuscivo a credere ai miei occhi quando vidi i bambini correre di nuovo verso il cancello, gridando: “Swami sta arrivando a scuola!” Immediatamente Munni Aunty, la nostra preside, approntò l’Arati Thali (vassoio per l’Arati) con una noce di cocco, che poi mi diede, dicendo: “Swami è venuto per te, è il tuo momento con Lui.” La macchina raggiunse il portico della scuola e io ero proprio lì. Lo sportello dell’auto fu aperto e Swami si rivolse a me dicendo: “Compleanno… compleanno, Padanamaskar Teesko (fai Padanamaskar).” Non riuscivo a chiedere e pensare ad altro e avevo la mente vuota. Presi l’Arati, le benedizioni e toccai i Piedi di Loto. Il Suo sorriso fu, per me, l’intero universo. Le mie lacrime lavarono i Piedi di Swami che benedisse profusamente me e altre due bambine che facevano il compleanno, poi se ne andò dal Campus. Swami era stato con noi per 10 minuti, e fui strafelice del fatto che Lui, che è mia madre, mio padre, mia guida, mio mentore, tutto, fosse arrivato fin lì per darmi il Darshan e mostrare il Suo amore per i Suoi figli. Swami ha sempre dimostrato a noi studenti la Sua presenza e la Sua vicinanza, e il miglior periodo della mia vita è stato 48

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rimanere con Lui, cantare la Sua gloria, cantare davanti a Lui e vivere con Lui. La nostra giornata iniziava e si concludeva con Swami, e ogni secondo veniva dedicato a Sai Maa. Egli si prendeva cura di ogni minimo dettaglio per quanto riguardava il menù per i pasti, la tempistica, i programmi, e ci ha sempre coccolato. Quindi, non abbiamo mai sentito nostalgia di casa, poiché l’amore che abbiamo ricevuto da Swami va oltre le parole. Le esperienze con Swami sono numerose e ogni singolo giorno si presentava con una nuova esperienza ed era magico. Swami ha sempre risposto alle mie preghiere, prima ancora che Gliele rivolgessi. Ha benedetto me e la mia famiglia e ci ha fatto comprendere che la nostra vita era tutta Sua. Egli è il custode della mia famiglia, l’ospite silenzioso a ogni pasto e decisore di tutto, e ancora oggi sentiamo la Sua presenza e sappiamo che, ogni volta, è lì con noi. Mio padre e mia madre, che hanno dedicato ogni momento del loro respiro a Swami, conoscono solo un luogo da visitare, ovvero Puttaparthi, la Dimora Divina. Per noi, la vita è Saimaya (piena di Sai, dei Suoi pensieri, dei Suoi insegnamenti e del Suo messaggio). Swami, Tu mi hai dato ampie possibilità di eseguire, cantare la Tua gloria durante gli Akhanda Bhajan nel Sai Kulwant Hall, e questo è il miglior regalo che abbia mai potuto chiedere e immaginare. Ti ringrazio immensamente, Swami, di avermi reso parte della Tua missione. Anche dopo anni che sono uscita dalla Tua università, mi dai ancora la possibilità di portare avanti i programmi del mio Stato, l’Odisha (Odisha Parthi Yatra). Ti ringrazio per tutto, Swami, e dedico tutto a Te, poiché senza di Te io non sono niente. Con Te al mio fianco, posso ottenere tutto.

– L’autrice è un’ex studentessa della Scuola Primaria Sri Sathya Sai e del Campus dell’Istituto di Anantapur Eterno Auriga


Gopi Krishna Pidatala

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N INDIA E IN TUTTO IL MONDO, I giovani si lasciano trascinare da talune influenze che non fanno parte del loro patrimonio culturale. I valori del passato, così attentamente protetti per generazioni, vengono fatti a pezzi con la tecnologia dei tempi moderni. I ragazzi restano intrappolati

in azioni sbagliate. Anche l’India, conosciuta per il ricco e antico patrimonio spirituale, è uno dei Paesi che si trovano ad affrontare questa sfida, nonostante il suo millenario retaggio culturale. Il Cammino Verso Dio

È a questo punto che il Divino Signore Sai ha portato soccorso a tutti noi con il Suo Upadesha (Insegnamento Divino) per oltre 85 anni; il Gruppo Giovani di Hyderabad, Eterno Auriga

in particolare, è stato uno di quei grandi gruppi nel mondo ad aver avuto l’unica e immensa fortuna di stare sotto la Sua guida proprio dagli inizi degli anni ’80. Nei pochi paragrafi che seguono, condividerò alcuni dei pensieri divini a beneficio dei giovani di tutto il mondo. Sono fortunato a condividere le attenzioni e l’amore che la nostra Divina Madre Sai ha riversato, soprattutto sui giovani adulti.

Durante un’“interview” di gruppo, uno dei ragazzi chiese al Signore con molta preoccupazione: “Swami, siamo tutti nella Maya (illusione). Come possiamo uscire da questa illusione?” Swami, il Signore onnisciente, sorrise. Con uno sguardo sorpreso, chiese: “Dove? Dov’è Maya?” E proseguì: “Non c’è alcuna Maya. Per esempio, poniamo che stiate camminando in direzione opposta al sole; in tal caso vedete un’ombra davanti a voi, giusto? Ora, pensate di camminare verso il sole; l’ombra è dietro di voi e non la vedete, vero?” Tutti noi annuimmo in segno di assenso. “In modo simile Maya viene vista quando camminate verso le cose terrene. Camminate, invece, verso cose divine. Cari ragazzi, camminate verso Dio… allora Maya sarà lasciata dietro di voi come l’ombra che vedete. Capito?” Questa è una grande lezione del Signore Onnipotente per farci comprendere come possiamo stare lontano da Maya, condurre una vita di valori e Servizio, e avvicinarci a Dio. In un’altra occasione, mentre eravamo tutti seduti ai Piedi Divini della Madre Sai in quella piccola, bellissima e agognatissima stanza nel Mandir di Prasanthi che è la stanza delle “interview”, Swami disse con tanto amore: “Cari figli, da oggi tutti voi dovete sviluppare amore nei vostri cuori.” Con uno scintillio negli occhi e un sorriso ammaliante e malizioso, Swami continuò: “L’amore di cui sto parlando non è l’amore che voi avete, cui pensate sempre e vedete al cinema. Quello è un amore assurdo! Tutto Novembre 2016

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l’amore mostrato al cinema è amore che si contrae! Ciò di cui parlo è amore che si espande.”

Immediatamente uno dei ragazzi, con audacia, chiese al Signore: “Swami, qual è la differenza tra i due?” Swami, in tutto il Suo amore, dette questa spiegazione: “Quando parliamo di qualcosa in termini di ‘mio’, è egoismo. L’amore che proviene dall’egoismo è detto amore che si contrae. Questo amore non si espande ed è limitato, ha un confine. Quando parliamo di ‘tuo’ con il sentimento che tutto ciò che esiste è dell’Onnipotente, l’amore che emana da un tale sentimento divino è amore che si espande, che non ha né limiti né confini!” Sono sicuro che tutti ora capite che cosa Bhagavan cercava di suggerirci. L’amore che Egli dà non ha limiti, confini, è al di là di casta, credo, regione, religione e colore… L’Amore puro! Non ci ricorda un Bhajan che Swami canta così melodiosamente… “L’Amore è la Mia forma… La Verità è il Mio respiro… La Beatitudine è il mio cibo… ”? Questi pensieri danno assoluta chiarezza a ciascuno di noi per espandere il nostro amore nella Sua Missione. Forza, facciamo la nostra parte nell’espandere il fenomeno dell’amore oltre i confini.

Raggiungere la perfezione dello stato mentale è Sadhana. È solo quando vi trovate nello stato mentale in cui siete innamorati del vostro Sé che sarete nelle condizioni mentali per amare tutti. Quando siete in tale stato, siete pronti a servire tutti. Questa, per Me, è Sadhana. a pregare Dio nel proprio cuore.” Swami continuò nella spiegazione: “LasciateMi dire, figli cari, che Dio non è in un tempio all’esterno. Il vostro corpo è il Suo tempio. Egli risiede nel vostro cuore.” Poi aggiunse: “Quando il Rana di Chittor (Rajasthan) non permise a Mira di entrare nel tempio, essa comprese immediatamente tale verità e praticò questa forma di devozione. Dichiarò a se stessa che il cuore è un tempio in cui risiede il Signore Krishna, e a quel punto eseguì il famoso e popolare Bhajan”:

Fate di Dio il Residente del vostro Cuore

Chalo Re Man Ganga Yamuna Teer, Ganga Yamuna Nirmal Pani Sheetal Hota Sarir (o mente! Vai alle rive del Gange e dello Yamuna; le acque del Gange e dello Yamuna sono pure; renderanno il corpo fresco e sereno).

“Tutti voi desiderate essere molto vicini a Me in senso fisico: sentite che alcuni centimetri che vi separano da Me sono addirittura una grande distanza! Non è così?” Egli chiese. Annuimmo tutti con la testa. Egli proseguì con quel divino e incantevole sorriso sul volto: “Francamente, a dire il vero, non so che cosa significhi la distanza fisica. Io sono al di là della distanza fisica! Dio è al di là delle distanze fisiche. Si deve imparare

Egli spiegò che Gange e Yamuna qui indicano i canali sottili, Ida e Pingala, della colonna vertebrale, e Teer designa il punto dove si incontrano al centro delle sopracciglia, il punto di concentrazione dove si avverte la presenza di Dio! Quando l’uomo si raccoglierà su questo punto di concentrazione, sarà pervaso all’interno dalla fresca brezza della beatitudine e della

Una volta Swami ci stava raccontando la storia di Mira Bai, grande devota di Sri Krishna. Egli accennò che tutti i Suoi devoti aspirano ad avvicinarsi a Lui nel senso di prossimità fisica.

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Il Signore poi cantò l’intero Bhajan per tutti noi… il Divino Signore in estasi divina! Fummo così fortunati! Ma le cose non finirono lì. Il Signore Sathya Sai Krishna, seduto davanti a noi, continuò a spiegare con i gesti il significato del Bhajan.

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gioia. Fratelli e sorelle, questa spiegazione non è sorprendente? Facciamo dei nostri cuori la residenza del Signore e ricaviamo la beatitudine e la gioia della grazia del Signore… ancor più quando non vediamo il Signore nella Sua forma fisica a Prasanthi Nilayam.

Mai Penuria di Denaro per il Buon Lavoro Durante un altro incontro, uno dei componenti del gruppo giovani disse: “Swami, siamo molto appassionati del servizio che facciamo, ma il denaro è qualcosa…” Il Signore non gli fece terminare la frase e immediatamente disse: “Se parli del denaro, ora prenderai una batosta! Dimmi, quando mai sei stato in ristrettezze per il servizio? Non ho dato a tutti voi denaro a sufficienza ogni volta che ne avevate bisogno? Ricordo a ciascuno di voi: quando avete la propensione a fare un buon lavoro, il denaro arriverà automaticamente. Il buon lavoro è il lavoro di Dio e Dio penserà al denaro!” Noi, da mortali, nutriamo ancora dubbi al riguardo, nonostante abbiamo visto come il Signore abbia intrapreso progetti di servizio enormi con il Suo Sankalpa (Volere)! È tempo che, come devoti del Divino Signore, seguiamo il Suo Messaggio e le Sue Orme Divine per fare del buon lavoro, che automaticamente diventa lavoro di Dio ed Egli se ne occuperà! È accaduto con noi e siamo certi che accadrà a chiunque intraprenda il Seva come lavoro di Dio. Questo fatto mi ricorda ancora un altro avvenimento, che dimostra effettivamente la validità delle Sue parole. Non si tratta di provare la Sua divinità, ma più che mai di ribadire la fede che dobbiamo avere in Lui. Eravamo tutti seduti (in quindici) nella stanza delle “interview”. Swami parlava del servizio. Ero uno fra i più grandi del gruppo, assieme a un altro fratello, Uday Bhaskar Reddy, che in realtà guidava il Gruppo Giovani di Hyderabad. A quel tempo, per la verità, ero l’unico membro del Gruppo Giovani di Hyderabad a guadagnare, con un Eterno Auriga

introito fisso ogni mese. La conversazione si era appena spostata sul tema del Seva, quando all’improvviso il Signore mi lanciò uno sguardo severo e mi rimproverò: “Pakoda, non mi piace quel che stai facendo! (Swami, amorevolmente, mi chiamava “Pakoda”, cosa che adoro anche oggi. La Pakoda è una squisita frittella indiana, fatta di ceci del Bengala, che si gonfia quando è fritta nell’olio). Egli mi chiamava anche “Bonda” (altra prelibata frittella dell’India meridionale), “taglia doppia”, “Ghatotkacha” (figlio di Bhima).

Lo sguardo severo mi mandò un brivido lungo la schiena. Immediatamente dissi: “Mi dispiace, Swami.” I lettori a questo punto potrebbero chiedersi perché avessi ceduto immediatamente e mi fossi scusato. Lasciatemi dire, cari fratelli e sorelle, che nel corso degli anni ho imparato che, accettare ciò che il Signore dice, è sempre il miglior approccio. Sono certo che tutti voi concorderete che il Signore onnisciente sa quanti peccati commettiamo ogni secondo, consapevolmente o meno. Se Gli avessi chiesto: “Che cosa ho fatto, Swami?”, il Signore avrebbe tirato fuori una lista di errori che avevo fatto. Dunque, a che pro una sfida? Umile accettazione: questa è la strada migliore con il Divino Signore. Perciò chiesi scusa. Quando feci così, il Suo sguardo severo divenne un po’ più dolce e disse: “Perché stai prendendo prestiti - oltretutto a un alto tasso d’interesse – e fai Seva? Non mi piace affatto. Risposi umilmente: “Swami, abbiamo avviato il progetto e avevamo difficoltà con i fondi. Ho preso questo prestito per giungere al completamento, in modo che non avessimo un cattivo nome per Sai.” La Sua reazione immediata fu: “Non farlo. In qualità di leader dai un cattivo esempio agli altri. Stai facendo un buon lavoro. Devi venire da Me a chiedere e Io ti darò il denaro. Non prendere mai un prestito all’esterno. Che cosa penserà la gente? Novembre 2016

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Penserà che questo Sai Baba chiede ai ragazzi di raccogliere denaro attraverso prestiti, oltretutto con interessi alti e fa Seva… si manda un messaggio sbagliato… la tua intenzione è buona, ma la società là fuori non capirà.” Egli ci assicurò che per un buon lavoro Swami avrebbe fatto piovere denaro, e avrebbe provveduto affinché non ci fosse penuria di fondi in alcun momento. Egli disse anche che in effetti, per un buon lavoro, il denaro sarebbe scorso senza interruzione come un fiume. Importanza del Darshan

Noi tutti aspiriamo a essere chiamati in “interview” da Swami. Una volta Egli chiamò il gruppo giovani. Durante il colloquio uno dei fratelli ebbe l’audacia di dire: “Swami, in questi giorni non ci hai chiamati a colloquio.” Immediatamente Swami rispose: “Vi ho chiamati adesso.” La replica del ragazzo fu: “Swami, per favore, chiama tutto il gruppo.” Eravamo solo una parte del gruppo a Prasanthi Nilayam: da qui la richiesta. Swami sorrise e disse: “Siete tutti indaffarati. Non aspettate mai. Voi ragazzi venite, lavorate alla mensa e partite. Non venite mai anche per il Darshan. La vostra attenzione è sul Seva, ma dovreste avere anche il Darshan. Dovreste venire quando sono libero, non durante le feste… ma ricordate anche che, se il burro deve sciogliersi, c’è bisogno di calore, giusto? Analogamente, se volete che vi chiami, dovete mettere in pratica quello che vi ho insegnato. Allora vi chiamerò certamente. Sarò sempre con voi, accanto a voi, dietro di voi, davanti a voi e tutt’intorno a voi! Perciò cominciate a mettere in pratica da questo secondo.” Non è la verità? Cerchiamo sempre la grazia del Signore, ma senza avere un approccio che miri alla perfezione. Quel giorno comprendemmo anche l’importanza del Darshan Divino! Avendo detto tutto questo, cari fratelli e sorelle, permettetemi di sottolineare che i messaggi divini che Swami ci dà o che ci ha dato sono per tutta la vita e dovremmo 52

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passarceli di generazione in generazione. Il bisogno del momento è di trasformare noi stessi per essere un’umanità migliore, seguire l’antico retaggio culturale e non subire influenze inutili dalla società. Dobbiamo comprendere che Swami viveva a Prasanthi, vive a Prasanthi e vivrà a Prasanthi, oltre a risiedere nel nostro cuore come incarnazione dell’Amore Divino. Non lasciamoci traviare da Swami che viene visto in un corpo di luce… che parla attraverso qualcun altro… la mia opinione è che Swami è la forma più pura dell’universo e che non ha affatto bisogno del corpo contaminato di qualcuno attraverso cui parlare… Se avrà assolutamente bisogno di parlarci… lo farà… poiché la nostra è una relazione da cuore a cuore con Lui…

Noi tutti abbiamo letto dei Lila Divini e degli insegnamenti del Signore Krishna; nel secolo scorso abbiamo letto i messaggi e i Lila del Divino Maestro Shirdi Sai.

Ricordo che il 3 marzo 1966, il nostro Signore Madre Sai aveva dichiarato, rivolgendosi ai devoti nel Sai Kulwant Hall, e in particolare al Gruppo Giovani di Hyderabad, che ci sarebbe stato un giorno in cui i nostri pronipoti avrebbero parlato dei Suoi Messaggi, dei Suoi Lila e del Seva che i Suoi devoti hanno intrapreso. Non siamo forse fortunati a essere contemporanei del Signore? Se ci sentiamo felici di ciò… muoviamoci tutti insieme per mettere in pratica i Suoi insegnamenti e portare avanti l’eredità di Sathya Sai… Possa Swami benedirci tutti per essere degni strumenti della Sua Missione… che è la Sua Storia per creare la Storia (in inglese gioco di parole con ‘which is His-Story to create History’ - ndt)!

– L’autore è membro fondatore del Gruppo Giovani di Hyderabad e componente dello Sri Sathya Sai Grama Seva Trust

Eterno Auriga


IL MIO VIAGGIO VERSO BHAGAVAN

malattia semplicemente sparì. I medici non riuscivano a credere a quello che avevano appena visto e non avevano spiegazioni. Lo stesso giorno, la Julio Vivenes Villavicencio commissione medica concluse che il mio caso era stato un Sai è onnipresente, amore infinito, presente in ogni miracolo. Poco dopo un uomo momento. Noi ci sentiamo toccati, amati e benedetti anziano, vestito con un abito da dalla Sua presenza. Egli è sempre stato e sarà sempre Babbo Natale, entrò nella mia con noi, in noi, sopra di noi, sotto di noi e attorno a stanza d’ospedale, offrì una noi, guidandoci a sperimentare la realtà vera e divina caramella e ci benedisse con secondo cui noi siamo una cosa sola con Lui, l’Amore la mano. Senza parlare, quella Supremo. persona dal volto misterioso e gli occhi pieni d’amore, lasciò la camera. Mio padre aprì la porta L NOSTRO AMATO BHAGAVAN HA della stanza per ringraziare l’uomo, ma egli dichiarato: “La prima qualità che ogni non c’era! Si era dileguato nel nulla. membro dell’Organizzazione Sathya Mio padre andò alla postazione delle Sai dovrebbe avere è una salda fede infermiere che si trovava proprio di fronte in Dio. Questa fede dovrebbe basarsi sulla alla mia stanza e chiese dell’uomo vestito consapevolezza che Dio è onnipresente .” da Babbo Natale perché voleva ringraziarlo

I

Nel Suo infinito amore, Sathya Sai Baba ha fatto molti meravigliosi Leela per la nostra famiglia, riempiendo i nostri cuori di fede e speranza. Quando avevo quattro anni, mi ammalai gravemente di meningite. La febbre era così alta e la malattia così avanzata che i medici dell’ospedale misero in dubbio la mia sopravvivenza per più di due o tre giorni e, se fossi sopravissuto, dissero che avrei avuto danni permanenti al cervello.

del gesto gentile, ma. con sua sorpresa, le

Shirdi Sai come Babbo Natale

I miei genitori erano completamente a pezzi, e i medici dissero che solo un miracolo avrebbe potuto salvarmi. Quindi, i miei genitori cominciarono a pregare intensamente Baba con fede assoluta, cantando “Om Sai Ram” per ore fino all’alba, mettendomi Vibhuti su tutto il corpo. La mattina successiva, si sorpresero constatando che la febbre era diminuita. I medici, inoltre, misero in dubbio quello che era successo e iniziarono nuovi esami e controlli e, improvvisamente, la Eterno Auriga

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infermiere dissero che non sapevano di chi stesse parlando poiché nessuno era entrato nella mia stanza, tanto meno una persona vestita da Babbo Natale. Mio padre non riusciva a crederci, così tornò subito nella stanza e guardò fuori dalla finestra che dava su un viale della città. Vide allora chi ci aveva dato le caramelle salutarlo da lontano, prima di sparire. Fummo tutti molto sorpresi, e ciò continuò fin quando mio padre non vide una foto di Shirdi Sai Baba; si rese a quel punto conto che si trattava del misterioso uomo. Sai è onnipresente, amore infinito, presente in ogni momento. Noi ci sentiamo toccati, amati e benedetti dalla Sua presenza. Egli è sempre stato e sarà sempre con noi, in noi, sopra di noi, sotto di noi e attorno a noi, guidandoci a sperimentare la realtà vera e divina secondo cui siamo una cosa sola con Lui, l’Amore Supremo. Swami nell’Auto di mia Sorella

Voglio condividere un’altra meravigliosa esperienza con Sai, in cui abbiamo assistito al Suo amore infinito e alla Sua onnipresenza. Tutto iniziò nel 2000, il 12 aprile, compleanno di mia sorella maggiore. Quel giorno, ella stava uscendo dal palazzo degli uffici dove lavorava con due amici. Decisero di fare alcune foto ricordo ed ella cominciò a scattare foto con la fotocamera del suo amico. In quei giorni, le macchine fotografiche utilizzavano ancora rollini di pellicole, ed essi scattarono alcune foto all’esterno dell’edificio. Pochi giorni dopo, l’amico che possedeva la fotocamera chiamò mia sorella e le disse di andare a prendere le fotografie sviluppate. Disse anche che aveva una domanda da farle. Quando arrivò, le mostrò la foto della sua auto sullo sfondo e le chiese chi fosse il ragazzo nella foto. Indovinate di chi si trattava? Era il nostro Amato Swami, seduto come passeggero sul sedile posteriore della macchina di mia sorella! Ella non sapeva spiegarsi la cosa. Gli disse che era un sant’uomo in India che la nostra famiglia pregava. L’amico diede la 54

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foto a mia sorella, ma non il negativo.

Un paio di anni dopo, nel 2002, mi recai a Prasanthi Nilayam e, un pomeriggio di luglio, nel corso di un meraviglioso colloquio privato con Swami, Gli feci numerose domande che non avevano nulla a che fare con quel miracolo. Improvvisamente, pensai alla foto e dissi subito ad alta voce: “Swami, eri nella foto?” Egli scoppiò subito in un grande sorriso dicendo: “Sì, sì. All’interno della macchina di tua sorella. Tu sai che Swami è ovunque.” Continuò a ridere, e io risi con Lui. Che modo meraviglioso per confermare la Sua onnipresenza!

Nel 2005, uno dei miei cugini si recò a Prasanthi Nilayam portando le lettere di tutti in famiglia. Mia sorella vi aveva incluso la stessa foto. Mia madre le disse: “La fotografia è un dono di Baba e dovresti tenerla e custodirla.” Ma mia sorella insistette che voleva rispedirla a Swami. Così, mio cugino consegnò a Swami le lettere. Nel 2007, in preparazione del Congresso Mondiale dei Giovani, essi vennero invitati a condividere storie ed esperienze per una pubblicazione che sarebbe stata fatta in occasione del congresso. Mia sorella, a quel punto, era dispiaciuta di non avere più l’immagine e cominciò a scrivere lettere a Swami chiedendoGli di restituire la foto. Un bel giorno, dopo esser tornati al nostro Paese nel Sudamerica, in Venezuela, mia sorella era alla ricerca di qualcosa nell’armadio della sua camera e… meraviglia delle meraviglie! L’immagine era proprio lì, sopra a una scatola! Ella rimase esterrefatta. Inoltre mia madre fece un sogno in cui Swami apparve e disse: “Le ho già restituito la foto in modo da poterla condividere con tutti.” L’Amore di Sai sciolse completamente i nostri cuori. La foto venne incorniciata e attualmente è situata nel nostro Centro Sai a Valencia, in Venezuela, perché tutti possano vederla! continua a pagina 57 ... Eterno Auriga


SPERIMENTARE L’AMORE DIVINO DI BHAGAVAN Dottor Shivendra Kumar

La trasformazione degli individui è il miracolo del mondo attuale, ed è la maniera in cui Sathya Sai Baba continua la Sua Missione di restaurazione del Dharma con il Suo Amore.

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L MERAVIGLIOSO FESTIVAL Mondiale dei Giovani Sathya Sai (SSWYF), svoltosi nel luglio del 2016, ha attirato 3000 giovani di 70 Paesi a riunirsi a Prasanthi Nilayam. Questo è stato possibile solo grazie alle benedizioni divine elargite da Baba sui Suoi amati giovani. Permettetemi, in questo breve articolo, di condividere alcuni di quei ricordi. Un gruppo di noi, Giovani Sathya Sai, si era interrogato e confrontato sui modi per attrarre l’intera popolazione mondiale dei Giovani Sathya Sai a Prashanti Nilayam. Nacque così l’idea di un pittoresco, accattivante e singolare Festival dei Giovani Sathya Sai. Con le benedizioni di Sai Baba, l’idea si fece strada attraverso il processo d’approvazione e iniziò la preparazione per quello che doveva essere un evento che avrebbe cambiato la vita a me, così come a molti altri.

Essere parte, da 17 anni, del programma dei Giovani Sathya Sai e, prima di quello, del programma di Educazione Spirituale Sai, mi offriva la possibilità di connettermi sempre con Swami attraverso le persone con cui interagivo. Per me, in qualità di Coordinatore Internazionale dei Giovani, le interazioni si estesero a livello mondiale, e tutto a un tratto il grande mondo dell’Organizzazione Sathya Sai mi si parò di fronte: centinaia di giovani si impegnavano a lungo; molti di essi dopo numerose ore trascorse nel lavoro giornaliero per completare il compito loro assegnato per il festival. Ciò che è stato interessante notare è che i volontari non avevano bisogno, per essere coinvolti, di un Eterno Auriga

gruppo che ideasse laboratori e seminari, e molti lavoravano praticamente senza aver neppure incontrato fisicamente i componenti del loro gruppo. Grazie a questa esperienza, ho imparato che l’amore di Bhagavan è ciò che fa sì che le cose accadano: è la fonte. Stava cominciando per me il “battesimo” di giovane Sai, avendo sperimentato la vastità della Missione Sai attraverso le interazioni con i giovani a livello mondiale. Poiché la pianificazione progrediva e il Festival dei Giovani Sathya Sai si avvicinava, dovevano essere completati, a Prasanthi Nilayam, gli allestimenti dei luoghi d’incontro.

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A mano a mano che questi venivano ultimati, sembrava che Prasanthi Nilayam fosse stata progettata e costruita per ospitare eventi di tali portata e grandiosità. Assaporai la visione e la lungimiranza dell’opera di Baba. Non solo: in tutto il processo di progettazione lavorai con diverse squadre e sperimentai la collaborazione arricchita dai valori umani di cui Swami ha sempre parlato. Era tutto vero, con persone vere ed era ancora un altro esempio del mondo che Egli ha creato. Durante il processo di progettazione e preparazione, molte volte, com’era facile aspettarsi, si presentavano sfide e problemi da risolvere. Ci furono molti di questi momenti in cui le risposte arrivavano dalla Sua stessa vita, dai Suoi insegnamenti e dalla Sua filosofia. Ciò che ha reso questo viaggio più “mozzafiato” è stato che gli insegnamenti di Baba relativi al tetto ai desideri e al controllo della mente sono ancora importanti per tutti noi. Dentro di me e per i molti che hanno lavorato per il festival, il processo stava rapidamente evolvendo in un’esperienza gioiosa e in una celebrazione della Sua vita, dei Suoi insegnamenti e della Sua filosofia.

Il Festival Mondiale dei Giovani Sathya Sai doveva diventare una piattaforma per condividere il messaggio e l’amore di Swami. Non ci volle molto tempo a riunire talenti di alta qualità per contribuire a creare arte, letteratura e musica originali, al fine di catturare la vita, gli insegnamenti e la missione di Baba e condividerli utilizzando strumenti moderni, come ad esempio i social media. All’interno del programma dei Giovani Sathya Sai c’erano formidabili progettisti grafici, sviluppatori di siti web, musicisti, sviluppatori di contenuti, tecnici audio-video, fotografi e personale esperto dei mezzi di comunicazione. Mentre essi, in maggioranza, non si erano mai incontrati prima, tutti avevano vissuto esperienze molto particolari con il loro Amato Swami. Mi fu rapidamente chiaro che, mentre dal

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La più grande lezione, però, è arrivata sotto forma di opportunità di sperimentarLo durante tutto il percorso relativo all’organizzazione del Festival Mondiale dei Giovani Sathya Sai. Ci sono stati numerosi momenti in cui mi sono sentito smarrito e a corto di soluzioni, e in cui ho dovuto abbandonarmi e fare affidamento sull’intervento divino. In quei momenti, come un genitore, Swami mi ha preso in braccio e mi ha aiutato a trovare una soluzione.

2013 ci stavamo preparando per il Festival dei Giovani, il nostro Maestro aveva iniziato i preparativi molto prima, molto in anticipo rispetto a quando la maggior parte di noi era nata. In che altro modo avrebbe potuto essere a nostra disposizione, in un tempo così breve e per un progetto di tale portata, ogni talento necessario per il Festival dei Giovani Sathya Sai? Tra i molti eventi gratificanti che il festival mi ha offerto ho fatto l’esperienza di lavorare con i decani della Missione Sai, molti dei quali avevano trascorso tutta la vita al servizio Baba. Decani, a volte con quasi il doppio della mia età, lavoravano ventiquattro ore su ventiquattro soddisfacendo prontamente ogni nostra esigenza. Inoltre, a seguito delle loro esperienze di lavoro con Swami in eventi simili, essi sono stati in grado di guidarci nello sviluppo di un programma degno di essere offerto ai Divini Piedi di Loto. Ho imparato come Egli supervisionasse ogni dettaglio del programma e ne accertasse la compiutezza in modo da far risultare la presentazione perfetta e piacevole. La più grande lezione è stata sperimentare ciò attraverso i decani che hanno lavorato con noi. Anche se il Festival dei Giovani

Eterno Auriga


Sathya Sai era, appunto, per i giovani e noi ne avevamo la gestione organizzativa, gli anziani, disinteressatamente, con premura e amore, collaboravano con noi in vero spirito d’amore e unità. A volte, è stato il loro entusiasmo e la loro energia a darci la spinta giusta. Divenne dunque evidente che, anche se Baba non lavorava fisicamente con noi, lo stava facendo attraverso gli altri, rendendo molte volte lapalissiano il fatto di essere Lui a reggere le fila.

Una delle lezioni che porto con me è che, quando la causa è nobile, grande e guidata da purezza di intenzioni, l’universo trova il modo di sostenerla e condurla a felice compimento. Ho anche imparato che, mentre la tecnologia e la modernizzazione sono state spesso denigrate come contributori alla pratica dell’adharma, esse sono anche strumenti per la diffusione della bontà e dei valori per accelerare il ripristino delle pratiche del Dharma.

La più grande lezione, però, è arrivata sotto forma di opportunità di sperimentarLo durante tutto il percorso relativo all’organizzazione del Festival Mondiale dei Giovani Sathya Sai. Ci sono stati numerosi momenti in cui mi sono sentito smarrito e a corto di soluzioni, e in cui ho dovuto abbandonarmi e fare affidamento sull’intervento divino. In quei momenti, come un genitore, Swami mi ha preso in braccio e ... continua da pagina 54

Concluderò con un’altra esperienza della grazia divina di Bhagavan. Nel corso del Congresso Mondiale dei Giovani, nel 2007, 18 giovani adulti provenienti da diversi Paesi, tra cui io stesso, andarono a colloquio con Swami. In tale circostanza Egli diede una veste arancione a ciascuno di noi, indicando che si trattava di un simbolo della Sua presenza e della Sua costante guida nelle nostre vite. Ricordo quel meraviglioso momento, e come questo gesto d’amore di Swami abbia sviluppato la fede e la fiducia Eterno Auriga

mi ha aiutato a trovare una soluzione. Era difficile nascondere un sorriso insulso sul mio volto quando le persone mi lodavano per come avevo risolto le sfide per l’organizzazione del festival. Non potevo essere stato io. Se non fosse stato per Baba, chi altri avrebbe potuto mettere insieme centinaia di volontari che avrebbero lavorato per lunghe ore per organizzare la festa? Chi altri avrebbe potuto eseguire la maggior parte della progettazione e assicurarsi che tutto fosse disposto per tempo? Chi altri avrebbe potuto garantire che migliaia di giovani avessero un permesso dal lavoro, i fondi per il viaggio aereo e la disponibilità a partecipare al festival? Chi altri avrebbe potuto guidare questo giovane ragazzo proveniente da un villaggio delle isole Fiji a essere un giorno degno di condividere questa esperienza?

La trasformazione degli individui è il miracolo del mondo attuale, ed è la maniera in cui Sri Sathya Sai Baba continua la Sua Missione di ripristinare il Dharma con il Suo Amore. Caro Swami, grazie esperienza. Grazie di tutto!

per

questa

– L’autore è il Coordinatore Internazionale dei Giovani dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai.

necessarie nel mio cuore per raggiungere l’obiettivo della mia vita. Che noi possiamo, per grazia di Sai, amare e servire tutti, sperimentare in ogni momento beatitudine e felicità infinite, vivendo in unità con l’eterno Dio dell’Amore, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba!

– L’autore è il Coordinatore dei Giovani della Zona 2B dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai

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Shilpa Popat

Swami è l’inizio, Swami è la fine. Vorrei citare le parole di Madre Sai: “Qualsiasi lavoro Swami ti affidi, sii sempre preparato e pronto a farlo, proprio come Hanuman.” Questo è l’unico messaggio per tutti noi, di essere cioè contenitori della Sua eterna e infinita amorevole grazia.

I

L MIO VIAGGIO VERSO SAI IN QUESTA nascita iniziò nel 1987 quando cominciai a frequentare le lezioni Bal Vikas. Fu chiesto di partecipare a una di tali lezioni a una bambina di cinque anni, e la prima

e ovvia risposta fu: Oh! Ancora altre ore di lezione... No...! Ma dopo un po’ di tempo, si trasformò in entusiasmo e propensione a partecipare. Il Benvenuto di Swami

Ricordo la mia prima visita a Puttaparthi, nel novembre del 1989, durante un tour con la mia famiglia nell’India del Sud. Quando arrivammo a Puttaparthi, venimmo a sapere che, in quel momento, Baba era a Whitefield. Vi andammo e ricevemmo il primo Darshan di Swami a Brindavan. 58

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Dopo il Darshan del mattino, ci mettemmo in viaggio come programmato da mio padre. Il piano della Madre Divina, però, è sempre insondabile. A causa della estraneità con le aree di una città sconosciuta, la nostra famiglia si divise in due gruppi: uno dei miei genitori e l’altro di noi tre fratelli, mia nonna e una zia. Mio padre chiese aiuto alla polizia locale e iniziò a cercarci. Tuttavia, tutti gli sforzi andarono a vuoto. Infine, alle 10 di sera, mio padre disse: “Swami, se è vero che sei un Avatar, trova la mia famiglia”, e cominciò a piangere. Dopo mezz’ora, un poliziotto arrivò da lui correndo e gli disse: “Signore, la sua famiglia è stata trovata ed è al sicuro.” Annullammo tutti i piani e andammo ancora al Darshan la mattina dopo. Sai Maa arrivò, per dare il Darshan dalla Sua dimora divina a Brindavan. Questa fu la prima volta che udii la voce di Swami. Egli disse a mia madre: “Family Milagayaa, Santosam... Santosam” (la famiglia si è riunita? Sono molto felice), e noi facemmo Padanamaskar. Quest’esperienza coinvolse la mia famiglia nella Missione Sai. Noi tre fratelli completammo i nostri Bal Vikas e ora stiamo proseguendo come Giovani Sai. Al momento, mia madre è un’attiva insegnante Bal Vikas e mio padre è un attivo membro del Seva Dal. Messaggio per la Vita

Ricordo l’interazione - un forte messaggio - di Baba con me nel 1996. Bhagavan aveva concesso al nostro Stato del Gujarat Eterno Auriga


il permesso di svolgere un programma culturale nell’Auditorium Poornachandra. Swami, come al solito, arrivò presto e si sedette nella parte posteriore del palco. Stava interagendo con i bambini e mi chiese: “Come ti chiami?” Risposi: “Shilpa.” Egli replicò: “No, nella commedia.” Dissi: “Swami, eseguiamo il Garba (danza popolare del Gujarat), non una commedia!” Poi aggiunse: “No, avete messo in scena la commedia nell’ultima settimana di Ishvaramma durante il vostro Samithi. In essa, qual era il tuo nome?” Poiché avevo recitato nel personaggio di Sathya in tale commedia dal titolo “I Cinque Valori Umani”, risposi: “Sathya.” Egli, amorevolmente e con prontezza rispose: “Sì! Hamesha Sathya Hi Banake Rehana”(resta sempre nel ruolo della verità) e, benignamente, mi concesse di fare Padanamaskar. Questo è il messaggio per la vita di Baba per me: aderire sempre alla verità. Il mattino dopo, benedisse tutti noi con Kumkum e Sari. Swami ha sempre voluto che i Suoi devoti si attenessero alla verità in tutte le circostanze della vita. Attrazione Divina

Nella mia vita, Baba ha riversato la Sua grazia su di me in molti modi. Ricordo distintamente il 2009, anno in cui mi sposai, e mi fu assegnata la responsabilità di Coordinatrice di Stato dei Giovani. Swami mi aveva affidato una grande responsabilità poiché mi ero sposata nell’ambito di una famiglia non devota. Pregavo costantemente Bhagavan per questo aspetto cruciale della mia vita. Mi sposai nel maggio del 2009 e, in giugno, chiesi a mio marito di unirsi a me per il Servizio a Prasanthi. Esitando, egli accettò e disse mentre ce ne andavamo di casa: “Ecco, io vengo perché è tuo desiderio, ma non mi costringere a svolgere lì qualsiasi attività e adorazione, e, naturalmente, a partecipare al Darshan di Sathya Sai Baba.” Non mi rimase altra scelta che pregare Bhagavan. Egli rispose alle mie preghiere e, dopo aver raggiunto Puttaparthi, mio marito si unì al servizio ed Eterno Auriga

Il Malhar è associato all’atmosfera di piogge torrenziali. Molti Bhajan cantati da Mira sono in Sur Malhar Raga. Ella ha simboleggiato la più alta forma di resa e di devozione. Swami ha voluto che tutti noi assorbissimo queste qualità. Con la grazia di Bhagavan, l’esecuzione arrivò a un livello tale che, quando cantavamo il Sai Sur Malhar nel Sai Kulwant Hall a Prasanthi Nilayam, pioveva davvero.

ebbe la possibilità di servire nella residenza di Swami come membro del Seva Dal. Anche dopo aver completato il servizio, non credeva che Swami fosse un Avatar.

Nello stesso anno, l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva (SSSSO) del Gujarat organizzò il Parthi Yatra Giovani. Ancora una volta, andammo a Parthi a causa della chiamata di Swami. Anche quella volta, mio marito continuava a non credere molto in Baba. Egli venne a Puttaparthi per la mia insistenza carica di emotività.

Il primo giorno del Parthi Yatra, mentre eravamo seduti nel Sai Kulwant Hall per il Darshan della mattina, Baba mi chiamò e con amore chiese: “Kitna Youth Aaya Hai?” (quanti giovani sono venuti?) Risposi con le statistiche che mi erano disponibili ed Egli proseguì il percorso. Ero pesantemente carica di emozioni e preoccupazioni per la mancanza di fede di mio marito per Swami come Avatar. Con tutto l’amore e la compassione, Swami si fermò a due, tre passi di distanza dal luogo dove sedevo, e ancora una volta mi chiamò. Poiché piangevo, non riuscivo a rispondere. Una delle donne della sicurezza, seduta accanto a me, mi disse di alzarmi e andare più vicino a Novembre 2016

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Swami. Questo fu il momento in cui scoppiai di emozione, piangendo rumorosamente tanto da non riuscire a dire nulla tranne due parole: “Swami, marito...” La mia Madre Sai mi concesse amorevolmente un altro Padanamaskar e con compassione disse: “Aayega Amma, Aayega (egli verrà, egli verrà). Non preoccuparti.” Da quello stesso giorno Bhagavan dette un nuovo fascino alla mia vita coniugale e ai miei familiari facendoli diventare Suoi devoti. Mio marito divenne un ardente devoto di Bhagavan e anche un Giovane Sai attivo nella Missione Sai. Swami diceva sempre: “Purna family devotee, Swami Bahut Khush” (Swami è molto felice; l’intera famiglia è devota di Sai). Egli è l’unico Artefice di questo miracolo nella mia vita. Naturalmente, c’è voluto un bel po’ di tempo per gli altri membri della famiglia per entrare nel gregge di Swami, ma è accaduto e sta ancora accadendo. Pertanto, vorrei dare un messaggio alle mie sorelle Sai che si sposano in famiglie non devote: vi prego di avere pazienza e piena fiducia in Swami. Egli risponderà certamente alle vostre preghiere. L’Onnipresente Signore

Anche dopo il Suo Maha Samadhi, il mio Swami diffonde la Sua abbondante grazia su di noi in ogni momento. C’è una sequela di esperienze che accadono nella mia vita in cui sento ogni volta la presenza di Baba. Dopo molti anni, Bhagavan benedice l’Organizzazione Sai del Gujarat con l’opportunità di celebrare il Deepavali e il Capodanno del Gujarat a Prasanthi Nilayam con diversi tipi di spettacoli culturali. Noi, le Sorelle dei Giovani Sai del Gujarat, abbiamo avuto l’opportunità di eseguire canti devozionali nel Sai Kulwant Hall. Ogni anno, le prestazioni canore avvengono solo con la divina guida di Baba. Anche nel 2013 mi fu detto di iniziare a preparare le canzoni. Quell’anno, faticai molto per la selezione dei canti. Parlai con sorelle e fratelli per un aiuto nella loro composizione, e anch’essi non avevano un’idea chiara. Ancora una volta pregai Bhagavan. Una notte, ricordo 60

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persino il momento, erano le 3,30 del mattino, Swami mi apparve in sogno e disse: “Svegliati. Esegui il Sai Sur Malhar.” Con la Sua Divina grazia, lo eseguimmo. La composizione del Sai Sur Malhar è ancora una sorpresa per tutti noi. Si tratta di un canto classico basato sul Sur Malhar Raga. Il Sai Sur Malhar comprende Sloka, Sargam, Bandish e Taraana. Il Sur Malhar è uno dei Raga che utilizzano la definizione Malhar. Il Malhar è associato all’atmosfera di piogge torrenziali. Molti Bhajan cantati da Mira sono in Sur Malhar Raga. Ella ha simboleggiato la più alta forma di resa e di devozione. Swami ha voluto che tutti noi assorbissimo queste qualità. Con la grazia di Bhagavan, l’esecuzione arrivò a un livello tale che, quando cantavamo il Sai Sur Malhar nel Sai Kulwant Hall a Prasanthi Nilayam, pioveva davvero. La maggior parte delle ragazze che hanno partecipato a questo canto erano come me, che mi intendo poco di musica. Esse non solo hanno imparato a cantare i Bhajan, ma sono state anche in grado di cantare la Sua gloria in tutte le sfaccettature della musica classica. Una volta, un devoto chiese a Bhagavan: “Swami, devo aver ottenuto molti meriti nella mia precedente nascita per essere con Te in questa vita.” Immediatamente, Egli rispose: “Non solo nella vita precedente: in centinaia di vite precedenti.” Sono grato a Swami per avermi scelto come strumento della Sua Divina Missione. Esprimo la mia gratitudine a Sai Maa (Madre Sai) per tutto il Suo amore e la Sua attenzione. Tutto ciò che sono oggi lo devo solo a Baba e all’Organizzazione Sai. Swami è l’inizio, Swami è la fine. Vorrei citare le parole di Madre Sai: “Qualsiasi lavoro Swami ti affidi, sii sempre preparato e pronto a farlo, proprio come Hanuman.” Questo è l’unico messaggio per tutti noi, di essere cioè contenitori della Sua eterna e infinita amorevole grazia. Samastha Lokah Sukhino Bhavantu

– L’Autrice è la Coordinatrice di Stato dei Giovani dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Gujarat. Eterno Auriga


Questa Vita è Dovuta alla Sua Grazia Divina Ravinesh Chetty

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OSSO TRANQUILLAMENTE dire che questa vita è veramente un dono dal mio Amato Sai. Provengo da una famiglia che ha pregato con umiltà Swami senza alcuna

conoscenza circa il Suo messaggio e i Suoi insegnamenti. Fu solo quando mi iscrissi al programma Educare che cominciai davvero ad apprezzare e comprendere la missione e gli insegnamenti di Sathya Sai Baba. Sono stata infine coinvolta come Giovane Sai, il che è stata veramente una benedizione per il mio sviluppo spirituale e personale. Ciò mi ha portato a partecipare ed essere attivamente impegnata nel lavoro più ampio intrapreso dall’Organizzazione Internazionale Sathya Sai.

Tuttavia, questo viaggio non è stato sempre un letto di rose. Ho passato Eterno Auriga

un’infanzia difficile e, di conseguenza, ne sono rimasta mentalmente segnata. La presenza costante di conflitti familiari e la separazione dei miei genitori durante le prime fasi della scuola primaria si fecero pesantemente sentire su di me per alcuni anni. L’alcolismo di mio padre mise sottosopra la nostra famiglia. Dovetti destreggiarmi, con una sorella più giovane, tra entrambi i genitori e trovai anche difficile studiare con risorse limitate nella sperduta scuola rurale che frequentavo. Per noi, le cose erano difficili anche finanziariamente, il che rendeva la situazione molto peggiore.

L’unico motivo per cui sono sopravvissuta a quei tempi difficili è stato per grazia del nostro Amato Bhagavan. Fu solo attraverso il Suo amore, le Sue benedizioni, la costante guida e gli insegnamenti che superai tutto. Il far parte di Educare e poi dell’Ala Giovani mi ha fornito una piattaforma che ha portato a una deviazione positiva della mia attenzione verso uno stato di calma. Ha anche aperto nuove opportunità di affrontare la vita con tranquillità praticando i valori umani. Ogni singolo minuto è stato totalmente sotto la Sua attenta vigilanza. Ricordo ancora le discussioni sui miei problemi familiari e sulle sfide personali con una meravigliosa amica. Lei e suoi fratelli erano sottoposti a una situazione simile, e un suo fratello aveva finito per assumere droghe. Ella, comunque, mi elogiò per non esser caduta preda di tali effetti. Posso semplicemente esprimere gratitudine a Swami per avermi tenuto sotto le Sue ali e avermi trasformata in una persona molto più forte.

Se non fosse stato per l’amore e la guida di Swami sarei finita in alcune continua a pagina 67 ... Novembre 2016

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Una Meravigliosa Esperienza della Grazia di Swami Katarzyna Andersson

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MOMENTI PIÙ BELLI, TOCCANTI e forieri di trasformazione che ho sperimentato derivano dal servizio svolto durante i Sai Boundless Service Camps (Campi di Servizio Illimitato Sai), organizzati annualmente dall’Organizzazione Internazionale Sathya Sai (SSIO) della Polonia. Questi momenti rimarranno per sempre impressi nel mio cuore, perché sono pieni dell’amore e della compassione sconfinati di Swami. Mi hanno cambiato in molti modi, rendendomi anche più umile. Ricordo una di tali esperienze durante il quinto campo. Prima che l’evento avesse inizio, uno dei devoti, che faceva parte della squadra che si occupava di ristrutturazioni, sentiva l’impellente impulso di portare il suo nuovo lettore MP3. Non riusciva a capire da dove arrivasse quella sensazione e perché, poiché sicuramente non ne avrebbe avuto bisogno. Cercò anche di ignorare la sensazione, ma era così forte che alla fine portò il lettore con sé. Quell’anno, la SSIO della Polonia stava ristrutturando un centro comunitario d’accoglienza in un villaggio molto povero. La donna che lavorava lì si prendeva cura di una bambina di circa 10 anni. La situazione della piccola era molto tragica poiché la madre si era suicidata e il padre aveva gravi problemi d’alcolismo. Erano sette fratelli. La situazione finanziaria era anch’essa difficile e la bimba era molto timida e triste. Durante i lavori di ristrutturazione, capitò che il devoto che aveva portato con sé l’MP3 stesse parlando con la donna che lavorava presso quel centro ed ella gli disse che era il compleanno della bambina. Il devoto allora andò da lei e le chiese: “Che cosa vuoi per 62

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il tuo compleanno?” Ella, però, era troppo timida e disse: “Niente.” Allora, l’uomo replicò: “Va bene, ma supponiamo che sia Natale e che tu scriva una lettera a Babbo Natale. Che regalo ti piacerebbe portasse? Potresti scrivermi una lettera simile?” La bambina annuì, prese un foglio e scrisse: “Un lettore MP3.” Il devoto corse nella sua stanza, prese il suo nuovo lettore MP3 e glielo regalò. Ella era stupita e felice quando lo ricevette e, come se ciò non bastasse, uno continua a pagina 64 ... Eterno Auriga


Reso Orfano dalla Natura, Adottato da Dio

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Ajay Bussawon

ICORDO ANCORA QUEL GIORNO fatale del 15 marzo 1997, quando mia madre morì. Avevo solo sette anni. Per me, la vita divenne insopportabilmente dura perché mio padre tornava raramente a casa. Egli si perse completamente poiché cominciò a bere smodatamente e non riuscì a prendersi cura di me. Nell’Orfanotrofio

Poi, l’Unità del Ministero per lo Sviluppo del Bambino mi mise in un istituto di Mauritius. In quel luogo c’era una signora che ci insegnava a cantare, e ricordo che il primo canto fu “Manasa Bhajare Guru Charanam”. In quel momento, non sapevo chi fosse Sai Baba. Dopo aver trascorso un anno presso l’istituto, mi dissero che sarei stato trasferito in un altro orfanotrofio e la notizia non mi rese felice. Avevo paura, poiché non sapevo che cosa mi attendesse là. Inoltre, non volevo essere separato dai miei amici e le persone che mi erano diventate care.

Ricordo chiaramente il giorno in cui fui portato ad Anandam e la paura che provai quando mi ritrovai in quel luogo. Tuttavia, quando arrivai, venni accolto da una donna di nome Jaya Koonjul, che era una studentessa Sai. Ricevetti tanto amore che le mie lacrime si fermarono. Non ho parole per descrivere o quantificare l’amore e l’affetto che ricevetti ad Anandam, il che mi ha aiutato a crescere. Durante il mio soggiorno ad Anandam imparai molto su Swami e vissi come studente Sai sotto la guida di “zia” Jaya. Ella mi insegnò i cinque valori umani e mi dette Eterno Auriga

grandi stimoli. Ci insegnava l’importanza della gestione del tempo e come bilanciare la nostra vita scolastica con altre attività, cosa che mi ha aiutato molto. Fu allora che avvertii che Swami era davvero entrato nella mia vita come Madre Divina. Dopo che “zia” Jaya se ne fu andata, “zio” Pravine cominciò a prendersi cura dell’Ashram. Da lui imparai molte cose, come ad esempio vivere una vita disciplinata e all’altezza delle aspettative di Swami. Durante il mio soggiorno ad Anandam imparai anche come diventare una persona migliore. Inutile dire che quel periodo mi ha formato facendomi diventare quello che sono oggi. La mia esperienza al Anandam mi ha aiutato in tutte le varie fasi della vita e l’ha plasmata finora. Swami ci ha sempre detto di arrenderci a Lui ed Egli si prenderà cura di tutto. Per me, ciò è stato difficile. Mi chiedevo sempre: Novembre 2016

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“Swami mi vede davvero? Sa quello che sto facendo?” Prima di incontrarLo fisicamente, ho sempre pensato che tutto ciò che mi stava accadendo fosse interamente dovuto al mio impegno. Pensavo di essere colui che agisce, ma tutto cambiò durante il Congresso Mondiale dei Giovani del 2007. Nel mio primo Darshan, Swami arrivò da me e mi chiese: “Da dove vieni?” Ero semplicemente senza parole guardando il Suo volto luminoso, mentre il giovane seduto dietro di me rispose: “Mauritius.” Poi Swami mi si avvicinò e mi domandò perché fossi preoccupato del mio avvenire, aggiungendo amorevolmente: “Mi sono sempre preso cura di te e continuerò a farlo”, e mi benedisse. In quel momento, ebbi la risposta. Sapevo che aveva sempre vegliato su di me. Uno Strumento della Sua Divina Missione Swami diceva: “Quanto più vi è dato, tanto più ci si aspetta da voi.” Posso dire che, nel mio caso, questo è assolutamente vero. Non ho mai pensato che un giorno Swami mi avrebbe scelto nella Sua Missione Divina come Coordinatore Nazionale dei Giovani di Mauritius. Quest’anno, con le Sue benedizioni, mi è stata data l’opportunità di lavorare a livello nazionale e internazionale. In un primo momento sembrava una sfida,

ma, per me, questa è la mia Sadhana poiché sono solo uno strumento per Lui. Lo lascerò volentieri e felicemente lavorare attraverso di me. Qualunque cosa abbia imparato finora, nelle lezioni SSE, nei corsi per i giovani o altrove, cerco di fare e dare il mio meglio per svolgere il lavoro di Swami.

Per me, ogni giorno è un’esperienza d’apprendimento. Mentre faccio il Suo Lavoro, Egli mi aiuta non solo a trasformare me stesso in una persona più amorevole, ma aiuta anche gli altri perché io porto i giovani in tutto il mio Paese a servire Swami in vari progetti di servizio, come ad esempio la donazione di sangue, che è una delle principali attività di servizio nell’isola. Partecipiamo anche al progetto “Amore in Azione”, che fornisce cibo ai senzatetto Sono sempre grato a ogni persona che mi ha fatto conoscere e guidato alla Mia Madre Divina, Swami. Ultimo, ma non meno importante, prego Swami che mi custodisca sempre e mi usi come Suo Strumento Divino.

– L’autore, Ajay Bussawon, è il Coordinatore Nazionale dei Giovani dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai di Mauritius

... continua da pagina 62

dei devoti le regalò la bicicletta che aveva portato al campo il giorno stesso. Per la bimba fu un grande dono poiché ogni giorno, per andare a scuola, doveva compiere un lungo percorso. In serata, la SSIO della Polonia organizzò una festa per la gente del villaggio, con musica, una recita presentata dai bambini e del cibo vegetariano. A un certo punto, l’intero villaggio si alzò in piedi per cantare “Buon Compleanno” alla bimba. Fu davvero commovente vederla piena di gioia e felicità. Grazie a questa esperienza, la mia fede in Swami aumentò. Fu straordinario 64

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vedere come Egli sapesse tutto e come sollevò l’animo della piccola con la Sua grazia e la colmò d’amore e felicità. Ero estremamente grato di esser stato testimone di questo “miracolo”. Mi riempio di stupore e ammirazione nel vedere come Swami trovi sempre il modo di toccare i cuori afflitti e scoraggiati e dia loro forza e speranza, in modo che possano andare avanti. Grazie, Swami!

– L’autrice è la Coordinatrice del Servizio e dei Giovani dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai della Polonia Eterno Auriga


I

UN CONCERTO DI MUSICA CARNATICA

L 26 SETTEMBRE 2016, nell’ambito delle celebrazioni del centenario della nascita della famosa cantante M.S. Subbulakshmi, la nota cantante Smt. Anuradha Krishnamurthy ha presentato, a Prasanthi Nilayam, un concerto di musica carnatica. Cominciando con il canto di preghiera al Signore Ganesh “Mudakaratha Modakam” (reverenti omaggi a Sri Vinayaka che tiene in mano il dolce “Modaka”), la talentuosa cantante ha eseguito alcune delle canzoni più popolari di Subbulakshmi, ovvero “Raghuvamsa Sudha”, “Pyare Darshan Deejo Aaj”, “Jagadodharana”, estasiando il pubblico per quasi un’ora. Alcune delle altre canzoni eseguite sono state il Bhajan “Koti Pranam Shata Koti Pranam Hey Deenanatha Sai Ram” (reverenti omaggi a Sai, rifugio degli indigenti) e la popolare canzone “Bho Shambho Siva Shambo Swayambho” (Shiva, nato da Se Stesso).

AMBARISHA VIJAYAM: UNA COMMEDIA Il 1° ottobre 2016, vigilia delle celebrazioni di Navaratri a Prasanthi Nilayam, gli studenti della Scuola di Lingua Inglese Sri Sathya Sai Gurukulam di Rajamahendravaram hanno messo in scena la commedia “Ambarisha Vijayam” (la vittoria di Ambarisha), mettendo in evidenza la forza della devozione attraverso la storia del re Ambarisha, ardente devoto del Signore Narayana, che fu salvato dal Sudarshan Chakra (il discoarma) del Signore Narayana quando il saggio Durvasa pronunciò una maledizione contro di lui, offrendo in tal modo il messaggio Eterno Auriga

del Signore secondo cui, chiunque si dedichi a Lui in pensiero, parola e azione, riceve la Sua protezione. Il tema sublime, il trucco e i costumi eccellenti, la splendida ambientazione e l’ottima recitazione degli studenti hanno fatto della commedia una presentazione di grande effetto. Sono seguiti i Bhajan guidati anch’essi dagli studenti di questa scuola.

61° ANNIVERSARIO DELL’OSPEDALE GENERALE SRI SATHYA SAI Il 2 ottobre 2016 è stato celebrato a Prasanthi Nilayam il 61° anniversario dell’Ospedale Generale Sri Sathya Sai. Il programma, dal tema “Rivivere i Ricordi Divini”, che comprendeva brevi discorsi intervallati da canti di gruppo, è iniziato alle 16,50 con il discorso introduttivo del Maresciallo dell’Aviazione, dottor V.K. Varma, direttore sanitario dell’ospedale, che ha dichiarato come questo ospedale, inaugurato da Bhagavan il 4 ottobre 1956, abbia fatto spettacolari progressi nel fornire assistenza medica di qualità, totalmente gratuita, ai pazienti bisognosi. Ha anche informato che, nel 2015, era stato aggiunto un nuovo grande edificio per fornire servizi migliori ai pazienti. Cominciando con il canto di benvenuto “Swagatham Suswagatham” (benvenuto, un cordiale benvenuto), i cantanti hanno eseguito altre due canzoni bellissime, vale a dire “Sai Nama Smarnam Sai Rupa Dhyanam” (ripetete il Nome di Sai e meditate sulla Sua Forma) e “Yenni Janmaletthamo Ee Janmalo Chusamu Sai Rama” (abbiamo potuto avere il Tuo Darshan in questa vita per i meriti delle molte vite precedenti). Novembre 2016

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Il programma di musica devozionale del personale dell’Ospedale Generale. I discorsi dei membri senior del personale hanno descritto le loro esperienze della Divinità di Baba. Ha fatto seguito il Discorso di Bhagavan in cui Egli esorta i medici a servire i pazienti con spirito di sacrificio considerando il servizio all’uomo come servizio a Dio. Baba termina il Discorso con il Bhajan “Prema Mudita Manase Kaho Rama Rama Ram”. Sono seguiti i Bhajan, anch’essi guidati dal personale ospedaliero.

UNA PRESENTAZIONE DI MUSICA DEVOZIONALE Nell’ambito delle celebrazioni di Devi Navaratri a Prasanthi Nilayam, gli studenti e il personale del Sathya Sai Mirpuri College of Music hanno presentato il programma di musica devozionale “Shakti Swarupini Sai Maa” (Madre Sai, incarnazione della Divina Energia).

Divina, fra cui “Sharade Maa Sharade”. Il pezzo successivo è stato un Bandish (composizione melodica indostana), seguito da un’euforizzante esecuzione di Sitar. La serata si è conclusa su un’alta nota di devozione grazie alla magistrale esecuzione della composizione “Ananda Karshini Amruta Varshini” (Divina Madre, datrice di beatitudine e dispensatrice della pioggia di nettare), seguita da un affascinante Jugalbandi (esecuzione di musica classica indiana).

PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DEL GODAVARI OCCIDENTALE Il 18 e 19 ottobre 2016, oltre 1000 devoti provenienti dal distretto del Godavari Occidentale nell’Andhra Pradesh, sono giunti a Prasanthi Nilayam e, nei due giorni del pellegrinaggio, hanno fatto due presentazioni. Il 18 ottobre, hanno presentato una serie di nove canti devozionali comprendente “Sai Shankara Bhakta Kinkara” (il Signore Sai è il Servo dei Suoi devoti), “Jagamele Paramatma Sai” (O Signore, Tu sei il Sovrano dell’universo) e “Amrita Rupa Neeve Sai” (Tu sei l’Eterna Divinità).

Cominciando con un composizione dedicata al Signore Ganesh, hanno poi eseguito brani dedicati alla Madre

Il concerto di musica devozionale “Shakti Swarupini Sai Maa”. 66

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I canti devozionali dei devoti del distretto del Godavari Occidentale nell’Andhra Pradesh. La loro seconda presentazione è stata la commedia musicale danzata “Twameva Saranam Sai” (Tu sei il nostro unico rifugio, o Sai), messa in scena dai bambini Bal Vikas di tale distretto il 19 ottobre. Impreziosita Eterno Auriga


dalle belle danze dei bambini, la commedia ha evidenziato il potere della devozione attraverso le storie di vita di leggendari devoti di Dio, come Prahlada, Sabari e le Gopi.

GIORNATA DELLA DICHIARAZIONE DI AVATARITÀ Era il 20 ottobre 1940 quando Sri Sathya Sai Baba dichiarò la Sua Missione Divina come Incarnazione sulla terra per la correzione e la redenzione del genere umano. In commemorazione di questa importante dichiarazione, sono stati offerti ricchi tributi a Bhagavan dalle “Figlie di Madre Sai”, un gruppo di ex studentesse del Campus di Anantapur dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai attraverso un coinvolgente programma da esse organizzato il 20 ottobre 2016. Esse hanno eseguito offerte di emozionante musica a Baba attraverso canti devozionali e Bhajan sia il mattino sia il pomeriggio.

Il programma del pomeriggio è iniziato con l’offerta di un omaggio a Bhagavan di due oratori. Il primo è stato la signora Mallika Chandrasekhar. Narrando la sua esperienza della Divinità di Bhagavan relativa ai suoi giorni nella Scuola Primaria, ella ha offerto la sua affettuosa gratitudine a Bhagavan che ha trasformato la sua vita, mentre Lo osservava da vicino in quei preziosi giorni. Il secondo oratore è stato il Primario Dietologo dello SSSIHMS, Prasanthigram, signora Indumati, che ha ricordato come Baba abbia formato i Suoi studenti sulla strada del servizio, una delle componenti più importanti della Missione di Swami. È seguito un video sul significato della Giornata della Dichiarazione di Avatarità, illustrante l’unicità del percorso di Sai. L’ultimo elemento del programma è stato una presentazione di musica devozionale eseguita dalla signora Rupali Goswami, ex studentessa del Campus dell’Istituto di Anantapur. Cominciando il concerto con il canto “Aaya Hai Sathya Sai Avatar” (è giunto l’Avatar Sai), ella ha affascinato i devoti per quasi un’ora con la melodiosa esecuzione di una serie di canti devozionali e ha concluso la presentazione con la canzone Sufi “Ali Dam Dam”. Sono seguiti i Bhajan, terminati con il Bhajan “Manasa Bhajare Guru Charanam” eseguito dall’aurea voce di Baba.

Musica devozionale offerta dalle “Figlie di Madre Sai”. ... continua da pagina 61

situazioni incresciose. Swami mi ha guidato a completare l’istruzione superiore con successo, nonostante le difficoltà sopportate. Mi ha anche fornito eccellenti opportunità d’esperienza lavorativa in aziende leader. Egli mi ha protetto, ha provveduto a me e ha perseverato con me per tutto il mio viaggio. Questa vita e ogni respiro sono dovuti alla Sua grazia divina. Swami mi ha portata da uno stato di fragilità a essere forte attraverso queste strazianti esperienze. La Eterno Auriga

mia pratica dei valori umani è totalmente dedicata ai Divini Piedi di Loto di Swami.

Gli sono profondamente grata per avermi anche chiamata a Prasanthi Nilayam tante volte e per avermi dato la gioia di sperimentare la Sua presenza fisica e ricevere il Suo amore per sempre.

– L’autrice è membro dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai della Nuova Zelanda Novembre 2016

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L’Angolo degli Studenti

I BAL VIKAS INDIRIZZANO SUL SENTIERO DIVINO Chaitanya Dang

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OLUI CHE SA CHE LA VITA È un viaggio, sa anche di essere un viaggiatore, e ogni viaggiatore sa che il viaggio è più importante della destinazione. Felicità, successo, fallimento e rimpianti sono tutti parte del viaggio della vita. Ciò che sperimentiamo è in gran parte basato sul nostro atteggiamento, sui valori e sulla morale. Il viaggio dipende dal percorso che intraprendiamo e dalla canzone che abbiamo scelto di cantare. I Bal Vikas Sri Sathya Sai di per sé sono un viaggio che intraprendono le giovani menti, tenendo le mani dell’Amato Bhagavan.

Ricordate la fiducia che avete avuto da bambini sapendo che vostra madre vi avrebbe aiutato ad attraversare la strada. Questo è il tipo di fiducia che gli studenti Bal Vikas hanno in Baba per tutta la vita!

Gli insegnanti Bal Vikas installano i semi della virtù negli studenti, istruendoli a coltivare e far crescere per conto proprio quei semi. Questo è il modo in cui sono indirizzati su un percorso divino per scoprire lo scopo della loro vita, avere fede e il coraggio di cantare la propria canzone.

Gli studenti Bal Vikas crescono per compiere azioni nobili, aiutando la società e offrendo esempi eroici nella società, in modo che tutti vi si ispirino. Il loro carattere, l’integrità e il comportamento hanno ricevuto moltissimi apprezzamenti e riconoscimenti. Si ergono, nella loro unicità, in mezzo alla folla e hanno dimostrato la loro tempra come buoni leader. 68

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Non si smette mai di essere studenti Bal Vikas. La felicità non cessa mai. Io sto ancora tenendo la mano del mio Amato Bhagavan, attraversando le strade assieme a Lui, aggiungendo nuove strofe alla mia canzone... e cantandola ad alta voce… assieme a Lui!

– Da “Sri Sathya Sai Bal Vikas: The Path Divine”.

Eterno Auriga


Preziose Massime Troverete, sottoriportate, alcune preziose massime di Bhagavan. Meditate su di esse e cercate le seguenti parole nel sottostante cruciverba: Educazione, devozione, umiltà, risultato, adorazione, melodia, verità, musica, giustificato, erudizione, saggezza, sagacia, discriminazione. L’educazione senza saggezza, la semplice saggezza priva di discriminazione, l’erudizione mancante di sagacia, il potere non giustificato dalle credenziali, le affermazioni non basate sulla verità, la musica priva di melodia, l’adorazione non sostenuta dalla devozione, la persona senza buon senso e carattere, lo studente non dotato di umiltà e un Discorso che non offre ispirazione: tutto ciò non ottiene alcun risultato.

E D U C A Z I O N E M E L O D I A R S Z X D E V O Z I O N E F G H D I A Q W E R T C Y U I O P E A U O S G S E R U D I Z I O N E D G M R U G Z S D E T Z G Y M E L O D I A L E U T K N L T C E U R Z Q U L Z T Z V E R I T A A P S W E T Y T I A Z A S D S A G A C I A T E F A O T A G I U S T I F I C A T O S R N O D I S C R I M I N A Z I O N E E

Consigli di Swami agli Studenti I nostri studenti si comportano in maniera esemplare. Qualunque sia il loro retroterra culturale prima di entrare nell’Istituto, nel giro di un mese i nuovi studenti si trasformano in alunni ideali. Essi sviluppano qualità lodevoli. Ragazzi e ragazze! Ovunque andiate e in qualunque istituzione possiate lavorare, portate un buon nome all’Istituto e guadagnate un buon nome per voi stessi. Le studentesse che si sposeranno dovrebbero servire i loro suoceri in modo tale da confermare il buon nome dell’Istituto. La suocera dovrebbe essere orgogliosa di acquisire una nuora con un’istruzione ricevuta nell’Istituto Sai. Il buon nome che ottenete, Mi rallegrerà. Fate il vostro dovere, ovunque andiate. Guadagnatevi la stima dei vostri datori di lavoro; ciò Mi compiacerà. Questo è il Mio messaggio per voi.

Eterno Auriga

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Come Swami Divenne il Mio Dio Lakshmi Tata

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HI ERA DIO PER ME FINO AL 2009? Un’entità che esaudisce i desideri, che ha guarito mia madre, che mi ha fatto superare un esame, mi ha trovato un lavoro ecc. La mia prima preghiera a Baba fu durante lo Shivaratri del 2009. Ero andata a Puttaparthi come sposina, solo perché mio marito aveva insistito. Prasanthi Nilayam traboccava di persone. Ovunque c’erano lunghe file: al Darshan, alla libreria, alla mensa. Quando al Darshan vidi Baba, piansi amaramente e a lungo. Pregai: “Voglio vedere ‘ciò’ che hanno già trovato in Te tutte queste persone che sono qui riunite.” Ero affiliata a una organizzazione spirituale diversa. Dopo il mio matrimonio, nel 2009, iniziai ad accompagnare mia marito ai Centri Sai, ma continuai a essere attiva nell’‘altra’ organizzazione. Notai che l’Organizzazione Sai era diversa. Le persone si preoccupavano meno della mia provenienza, di che cosa facessi nella vita, quali lingue parlassi o se possedessi una casa. Tutto ciò che contava era che conoscessi Sathya Sai Baba. Inoltre, tutta la letteratura spirituale era facilmente disponibile e in modo gratuito!

La mia connessione avveniva attraverso conversazioni con Baba, dicendo: “Se tu sei Dio, voglio vedere un miracolo oggi: guarisci qualcuno, dai una svolta alla mia ricerca di lavoro ecc. Baba superò tutte le prove! Entro la fine del 2011, esitavo ancora su ciò che Baba significasse per me. In alcuni giorni, ero convinta che Baba fosse Dio, altre volte pensavo che fosse solo un altro sant’uomo. L’esperimento di un anno

La decisione per il nuovo anno 2012 fu di

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partecipare attivamente all’Organizzazione Sai per un anno intero. Avevo smesso di andare all’‘altra’ organizzazione e cominciai a frequentare i Bhajan e le sessioni di interventi di vari oratori. Presi a leggere la lettura Sai, a partecipare a progetti di servizio ed eventi collettivi. L’esperimento provocò un cambiamento nel mio processo di pensiero: dal ‘chiedere’ a Dio quello che volevo, al ‘fare’ ciò che piaceva a Dio. Dal preoccuparmi di che cosa pensavano gli ‘altri’ di me, a ciò che ‘Dio’ pensava di me. Solo Lui può portare a questa trasformazione. Da allora, Baba è diventato il mio Dio e il mio carissimo Swami. Sogni e Conferme

Swami mi ha ricordato, ripetutamente, il Suo messaggio e mi ha dato conferme attraverso i sogni. Nel corso di un Discorso, parlò dell’importanza del fatto che le madri si prendano cura dei figli. Venni da ciò ispirata e smisi di lavorare per essere una madre a tempo pieno. Come risultato, le spese famigliari raddoppiarono e il reddito continua a pagina 72 ... Eterno Auriga


Potenza del Nome di Sai

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Nataliya Zarubina

RO IN TERZA MEDIA, QUANDO UNA compagna di classe tornò dall’India e ci consegnò i calendari di Sai Baba, dicendo che era Dio in forma umana. Condivise anche le sue impressioni del colloquio avuto con Lui. Tenendo il calendario e guardando il volto di Swami,

ero assolutamente sicura che Egli fosse Dio. In quel momento, dal profondo del cuore, Gli chiesi: “Quando avrò 18 anni, Ti prego di chiamarmi da Te.” Frequentavo i Bhajan Eterno Auriga

e partecipavo a vari progetti di servizio, ma non prendevo ciò sul serio, e andavo ancora in discoteca trascorrendo del tempo con vari gruppi di giovani.

Quando avevo 16 anni, stavo tornando a casa a tarda notte con due amiche. Un ragazzo camminava vicino a noi. Mentre stavamo passando in un luogo buio sotto un albero, egli afferrò la mia amica e la gettò a terra, poi mi puntò una piccola pistola alla fronte. Ero paralizzata dalla paura; la mia vita era in grave pericolo. In quell’istante mi resi conto che, al momento della morte, non importa quanti soldi si abbiano sul conto, quale sia il numero degli alti attestati che si possiedono, o se si abbiano dei figli. Sono più importanti altre cose: quante buone azioni avete fatto, e in quale misura siete stati una persona gentile e amorevole. Compresi anche il mio attaccamento al mondo materiale. Con noi c’era anche l’amica che ci aveva fatto conoscere Sai Baba. Ella cercò di aiutarci e, comprendendo la tragicità della situazione, disse: “Sai Baba, aiuto!” In quel preciso momento, apparve un uomo vestito di bianco e noi, tutte e tre, scappammo velocemente. Il giorno dopo, un giornale pubblicò quest’articolo: “La scorsa notte, tre ragazze sono state molto fortunate a sfuggire a un aggressione poiché alle 3 un poliziotto, in abiti civili bianchi, stava camminando con il suo cane dalle parti dove esse si trovavano. Un caso del genere avviene una volta su mille.” Questo episodio rappresentò la svolta della mia vita. All’età di 17 anni, divenni membro attivo dell’Organizzazione Sathya Novembre 2016

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Sai e, non appena compii 18 anni, ebbi il mio primo Darshan fisico del Signore. Quell’evento è rimasto con me per molto tempo, ricordandomi soprattutto quanto sia potente il Nome del Signore, e che dovremmo solo invocarLo.

Nel novembre del 2015, dopo il nostro viaggio a Prasanthi Nilayam, mia sorella e io tornammo in Russia e andammo a trovare i nostri genitori che vivevano in un’altra città. Dopo averli visti, tornammo a casa in taxi. Mi sedetti sul sedile posteriore e mi concentrai su questioni relative all’Organizzazione Sathya Sai. Mia sorella era seduta sul sedile anteriore. Stavamo andando a 100 chilometri l’ora, quando sentii uno strano suono provenire dalle ruote. Guardando l’autista, mi resi conto che aveva perso il controllo dello sterzo e non riusciva a frenare. La vettura si ribaltò e restammo a testa in giù. Mia sorella gridava: “Om Namah Sivaya! Om Namo Narayana!” Dal volto del conducente, non capivo che cosa fosse più scioccante per lui: il fatto che saremmo stati presto schiacciati, o gli sconosciuti Mantra cantati in una lingua incomprensibile. Non avevo paura, ma, allo stesso tempo, ero lucidamente vigile. Girai la testa verso il finestrino e cominciai un silenzioso dialogo con Swami. Il tempo sembrò fermarsi. Mi appellai a Lui dal profondo del cuore, dicendo che i miei genitori non sarebbero sopravvissuti al dolore di perdere me e mia sorella. Poi la macchina ruotò delicatamente. Ignara del da farsi, dissi semplicemente: “Sai

Baba, aiuto!” Scoppiò un forte temporale e la macchina iniziò a fumare. Mi slacciai la cintura, caddi sul tetto della macchina e cominciai a strisciare velocemente, non avendo notato che l’autista e mia sorella erano già usciti dall’auto e stavano aprendomi la portiera. Quando uscii, delle automobili si fermarono sul ciglio della strada e alcune persone si affrettarono ad aiutarci. Quando tornai a casa, guardai sul gruppo di WhatsApp relativo ai diplomati del 2015 del Programma Internazionale sulla Leadership dei Giovani Sathya Sai (SSIYLP). In quello stesso giorno, il 13 dicembre 2015, ci fu il seguente messaggio di un partecipante a tale Programma: “Nel mio ultimo giorno a Prasanthi Nilayam, ho fatto un sogno, che è stato più di un incubo. Eravamo tutti insieme in un auditorium e improvvisamente iniziava a diluviare, e la situazione a diventare rapidamente estremamente pericolosa... Sempre nel sogno ricordai ciò che Swami aveva detto: ‘Quando chiami il Mio Nome Io sono lì, immediatamente, non un minuto prima...’ ” Questa è stata la conferma del fatto che Sai ci aveva udito, e aveva salvato mia sorella e me in quella pericolosa situazione. Egli mi ha ricordato la potenza del Suo Nome e che dovremmo solo invocarLo.

– L’autrice è l’ex Vicecoordinatrice Nazionale dei Giovani della Russia dell’Organizazione Internazionale Sathya Sai

... continua da pagina 70

dimezzò. Cominciai a pensare al modo di guadagnare soldi come mamma che ‘sta a casa’ e sperimentai modi frugali di vita. Pochi giorni dopo, in sogno andai in un negozio per comperare generi alimentari. Dopo aver pagato, ebbi il conto che era molto simile a quello che riceviamo in qualunque negozio 72

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di alimentari, tranne per il fatto che non conteneva l’elenco dei generi che avevo acquistato e dei relativi costi. C’era, invece, Sai, Sai, Sai ...

– L’autrice è una Giovane Sathya Sai della California del Nord, U.S.A. Eterno Auriga


Recensione del Libro

DISCORSI DI APERTURA

l’eccezionale benedizione dei Discorsi di Bhagavan quale suo Rettore, davvero una grande fortuna per i sistemi educativi del mondo.

DISCORSI DI APERTURA Discorsi di Convocazione di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba Rs 55 /- escluse spese di spedizione Codice No. 10834 pp. 312

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L LIBRO È UNA FEDELE RACCOLTA di Discorsi di Convocazione di Swami, a partire da quello inaugurale del 1981 fino all’ultimo nel 2010.

Il concetto di Educare come sistema inclusivo che combina la spiritualità pratica con l’educazione laica, è stato da Lui concepito e diffuso attraverso questa Università Accreditata, unica nel suo genere, e attraverso le varie Ali dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva in tutto il mondo. Gli studenti formati con questo sistema hanno la possibilità di riunire tutte le sette, i credo, le religioni e le nazioni in una congeniale atmosfera di fratellanza umana e paternità divina.

Oggi l’uomo ha bisogno di una mente libera da attaccamento e odio, di usare parole non inquinate da falsità, e di un corpo L’Università Sri Sathya Sai ha avuto che sia totalmente libero dalla violenza. il rarissimo privilegio di avere il Signore Un buon sistema educativo è quello che Onnipotente, il Rettore dell’Universo, come promuove Unità, Purezza e Divinità in tutti i suo Fondatore, Mentore e Rettore, nella Sua settori della società, dice Bhagavan nel suo forma umana. La Convocazione ha avuto ultimo Discorso di Convocazione. – P.P.S. Sarma * Per ordini tramite e-mail: orders@sssbpt.org, per acquistare direttamente online: www.srisathyasaipublications.com

Sri Sathya Sai Gurukulam English Medium School Alcot Gardens, Rajahmundry – 533101, Andhra Pradesh, (Affiliated to C.I.S.C.E, New Delhi)

Applications on a plain paper in candidate’s own handwriting containing complete Bio-data inclusive of the details of the academic particulars, complete postal address, contact numbers and work experience (if any) along with copies of relevant documents and a recent passport size photograph, are invited from Computer Trained Candidates fluent in English for appointment as Trained Graduate Teacher (Computers). One Post. Qualifications Required: a) Candidate must hold a first class MCA (Master of Computer Applications) degree. b) Candidate must be able to teach computer Sciences and Computer applications and must be able to maintain the computers i.e., their hardware and software. The last date for the receipt of the applications is 23rd November 2016. Selected candidates have to appear for an interview at their own expenses at short notice. Scale of Pay: `14,860 – 39,540 + D.A. and H.R.A. Note: 1. Candidates will be given fixed pay per month for a period of 2 years, after which they will be considered for a regular scale of pay. 2. E.P.F. and Gratuity facility is applicable. – Correspondent


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Titolo

Autore / Redattore Judy Warner Judy Warner Joy Lynette Parker Aravind Balasubramanya Suresh C. Bhatnagar Bhagavan’s Discourses Cosby Powell Bhagavan’s life story Dharmakshetra Mumbai Shashank Shah Dr. Nimmi Kanwar Mrs. Joy Lynette Parker Joy Lynette Parker Upadhyay Dr. Mrs. Lakshmi Sridharan

Si prega di aggiungere le spese postali al prezzo di vendita indicato per ogni titolo per la spedizione agli indirizzi in India. Gli Assegni / Assegni circolari devono essere a favore di Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division, (Prasanthi Nilayam 515134 A.P.). Per gli indirizzi all'estero si prega di inviare una e-mail a orders@sssbpt.org Per acquisti direttamente on line: www.srisathyasaipublications.com

- Il Coordinatore

SRI SATHYA SAI INSTITUTE OF HIGHER LEARNING (Deemed to be University)

EMPLOYMENT OPPORTUNITIES Personal Assistant (PA) to the Vice-Chancellor ADMINISTRATIVE OFFICE, SSSIHL (Men Applicants Only) Closing Date of Application DESCRIPTION RESPONSIBILITIES & REQUIREMENTS

30 November 2016 The PA to the Vice-Chancellor will take care of all administrative matters of the Office of the Vice-Chancellor The PA will provide high-level proactive support to the Vice-Chancellor and ensure the smooth running of the Vice-Chancellor’s office, including organising meetings and associated administration; dealing with correspondence, including emails, ensuring appropriate circulation where necessary, and associated administration such as recording and monitoring deadlines, drafting letters and replies for the Vice-Chancellor, etc. The applicant must be a Graduate/Postgraduate of a recognized university who has experience as a PA to a person equivalent to Secretary/Joint Secretary in the Govt. of India. He must be proficient in computer work, especially with Microsoft office applications and must have the ability to show initiative and forward planning skills, and good time management. Good English communication skills, both written and verbal, is imperative. Retired/Super-annuated candidates may also apply.

HOW TO APPLY

Interested candidates may send their their resume / CV via email to registrar@sssihl.edu.in before the closing date of application.



Data della pubblicazione, 1° novembre 2016

Una danza della recita “Ambarisha Vijayam”.

Una sequenza di danza nella rappresentazione musicale danzata “Twameva Saranam Sai”.

Il concerto di musica carnatica di Smt. Anuradha Krishnamurthy.

L’Amore è la Sorgente di tutta la Creazione In Me c’è solo Amore. Il Mio Amore vive dando, dando, dando. Non riceve mai. Questa è la differenza fra il Mio Amore e l’amore terreno, che crede solo nel ricevere. Ecco perché il Mio Amore è sempre in espansione. Un piccolo seme diventa un albero gigantesco con molti rami e frutti. Essi hanno avuto tutti origine nel seme. Similmente, dall’Amore è emersa la creazione. L’Amore è Dio, vivete nell’Amore. Sviluppate l’Amore. Amate tutti con tutto il cuore. Otterrete la realizzazione del Sé solo quando manifesterete l’Amore. – Baba

Edizione Italiana del Sanathana Sarathi


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