Eterno Auriga - Dicembre 2016

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DICEMBRE 2016



Eterno Auriga

Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità VERITÀ

RETTITUDINE

Dicembre

PACE

AMORE

NON VIOLENZA

“Verità, rettitudine e pace sono le vere forme dell’uomo. Non dovete ottenere la rettitudine separatamente. Non è necessario andare dagli anziani per rettitudine. Quando i sentimenti interiori sono espressi all’esterno, quella è verità. La verità espressa deve essere messa in pratica dal corpo. Questa è rettitudine. Il corpo conferisce pace alla mente attraverso la rettitudine.”

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© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia

SOMMARIO 4 10 17 19 20 24 27 28 31

La Consapevolezza Totale è Saggezza Discorso di Bhagavan del 12 aprile 1993 Celebrazioni del 91° Compleanno di Bhagavan Cronaca Adorate Gesù Seguendo i Suoi Ideali Dai nostri Archivi Guarire in Sogno Effulgenza della Gloria Divina Un’Istantanea Unica dell’Illimitato Amore di Swami T.G. Krishnamurthy 35a Convocazione dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore Cronaca Sai è Onnipresente Forum degli ex Studenti Samartha Ramdas Chinna Katha Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca

Siti Web Ufficiali di Prasanthi Nilayam Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Settore Pubblicazioni: www.srisathyasaipublications.com Fotografie Online di Bhagavan: www.saireflections.org Prasanthi Nilayam, Cronache dal Sito Web: www.theprasanthireporter.org Sri Sathya Sai Central Trust: www.srisathyasai.org.in Radio Sai Global Harmony: www.radiosai.org Sri Sathya Sai Easwaramma Women’s Welfare Trust: www.ewwt.org.in Ala Bal Vikas dell’Organizzazione Sri Sathya Sai, India: www.sssbalvikas.org Per Rinnovi / Nuovi Abbonamenti / Edizioni Elettroniche, vi invitiamo a visitare il nostro sito @www.sanathanasarathi.org


P A R O L A D E L L’ A V A T A R

LA CONSAPEVOLEZZA TOTALE È SAGGEZZA Hastasya Bhushanam Danam,

Sathyam Kanthasya Bhushanam, Srotrasya Bhushanam Sastram, Bhushanaih Kim Prayojanam?

(Versi Sanscriti)

(“La Carità è il vero ornamento della mano, la Verità è la vera collana e l’ascolto dei testi sacri è il vero ornamento per le orecchie. A che servono gli altri ornamenti?”) I N S TA L L AT E D I O N E L C U O R E P E R S P E R I M E N TA R E L A B E AT I T U D I N E

S

OLAMENTE LA CARITÀ è il vero ornamento per la mano dell’uomo. Quello per il collo è la Verità e, per le orecchie, è la Rettitudine. Non ci sono ornamenti superiori a questi. L’individuo che indossi questi ornamenti non è soltanto la forma effettiva della bellezza, ma mostra anche degli ideali elevati alla società. Il corpo fatto dei cinque elementi emette odori cattivi ogni momento, e non si può dire quando e dove perirà; per questo corpo effimero, temporaneo e transitorio, gli ornamenti fisici non sono quelli veri: i suoi autentici ornamenti sono quelli sacri, permanenti e sempre veri. Fate dei valori umani una parte della vita

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Fin dai tempi antichi, l’uomo ha tentato vari modi per ottenere la pace e la sicurezza nella vita, ma non è stato capace di raggiungerle a dispetto della ricchezza, dell’educazione, dell’autorità e della posizione importante, perché la Pace non si può trovare all’esterno. Essa è presente nel suo involucro vitale (pranamaya kosha) e in quello mentale (manomaya kosha), per cui egli può trovarla solamente se acquisisce la visione interiore. Il valore della Verità si trova nelle nostre parole, il che significa che noi dobbiamo esprimerla nel parlare. La Rettitudine nasce dal corpo, quindi bisogna fare azioni rette col corpo. In modo simile, la Pace scaturisce dalla mente. La Verità, la Rettitudine e la Pace sono la forma effettiva dell’essere umano. Non c’è bisogno di ottenere la Rettitudine da sola; non dovete andare a chiederla agli anziani. Se esprimete all’esterno i vostri sentimenti, quella è verità e deve esser messa in pratica dal corpo, il che costituisce la rettitudine. Il corpo dà pace alla mente per mezzo della rettitudine. Questa trinità di Verità, Rettitudine e Pace è molto importante; l’uomo ha la responsabilità di purificarsi mettendo in pratica queste tre virtù nella vita. Allora l’Amore che cos’è? L’Amore scaturisce dall’involucro mentale (manomaya kosha) e dall’involucro della beatitudine (anandamaya kosha) dell’essere umano. Il principio dell’Amore che nasce da questi involucri purifica lo strumento interiore (antahkarana) e scorre come corrente sotterranea della Verità, della Rettitudine e della Pace. E la Non violenza? La Non violenza scaturisce dall’involucro della beatitudine. Verità, Rettitudine, Pace, Amore e Non violenza (Satya, Dharma, Shanti, Prema Eterno Auriga

La verità, la rettitudine, la pace, l’amore e la non violenza non si possono importare o esportare; essi sono dentro di voi. Se fate uno sforzo sincero, possono manifestarsi nella vostra vita da soli. Nel mondo non c’è niente che non sia presente nell’essere umano; tutto è dentro di lui, anche la Divinità, ma egli deve acquisire la consapevolezza della Sua presenza in lui in molte forme. e Ahimsa) sono i cinque princìpi vitali, i cinque involucri vitali e i cinque elementi, ma oggi questi valori sono assenti negli esseri umani. Le parole che escono dalla sua bocca contraddicono i pensieri, le azioni smentiscono le parole; per questo, oggi in lui il principio dell’umanità manca. “Coloro, i cui pensieri, parole e azioni non sono in armonia, sono malvagi.” L’essere umano moderno ha forma umana, ma non ha i valori umani; per questo, oggi il mondo è in questa triste condizione. Egli cerca di nascondere i pensieri e i sentimenti. Che cos’è questo nascondere? È effettivamente ostacolare la verità. Egli non solo intralcia la verità, ma non la mette neppure in pratica, segue la falsità nella vita, è abituato a guardare film da poco, a fare pettegolezzi meschini e a compiere azioni avvilenti. A causa di queste cattive abitudini, perde la fede nella verità e, anche se acquisisce la fede, non riesce a metterla in pratica. Che cosa sono i Valori Umani? Sono quelli che vi aiutano ad andare dall’individuo (vyashti) alla società (samashti) e raggiungere infine lo stato del “Io sono Dicembre 2016

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Quello (Soham)”. Considerate attentamente quanta santità c’è nella parola Satya (Verità): Sat + e + ya. Sat significa “vita”, e significa “cibo” e ya indica surya, il “sole”. Il cibo si ottiene dal sole; finché l’uomo ha vita, ha bisogno del cibo che è creato dal sole. Grazie ai suoi raggi, nel mondo ci sono le verdure e i raccolti crescono; il sole è la causa principale di tutto ciò che coltiviamo. L’uomo usa il cibo creato dal sole per sostenere la vita. Se analizziamo la parola Satya, vediamo che è composta da tre lettere: Sa, Ta e Ya. Se invertiamo l’ordine di queste lettere, abbiamo Ya, Ta e Sa. Qui, Ya significa Yama (Ahimsa, Satya, Asteya, Brahmacharya, Aparigraha) che formano la base della disciplina interiore dell’essere umano. Ta indica il tapas (austerità) e Sa significa Satya Svarupa (Incarnazione della Verità) che è Dio. Quindi la parola Satya mostra che l’essere umano può avere la visione di Dio tramite la disciplina interiore e l’austerità. La prima delle cinque restrizioni è Ahimsa. Che cosa significa Ahimsa? Significa non ferire o far danno a nessuno con i pensieri, le parole e le azioni. Quindi la non violenza consiste nella purezza dei pensieri, delle parole e delle azioni (Trikarana Shuddhi). Per questo, non usate parole che offendano alcuno, non usate il corpo per ferire e non concepite pensieri cattivi come l’odio e la gelosia. Questa purezza totale di pensieri, parole e azioni è non violenza; non soltanto la purezza, anche l’armonia di tutti e tre. Questa è vera non violenza. Dio è Puro, Pacifico e Immutabile Allora, che cos’è la Verità? La Verità rimane immutata nei tre periodi di tempo, cioè passato, presente e futuro. In modo simile, Dio rimane immutato nei tre periodi. Noi Lo definiamo la forma effettiva di Sat, 6

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Cit e Ananda, in cui Sat significa “essere” e Cit significa “consapevolezza”. L’unione di Sat e Cit è Ananda (beatitudine). Sat è la forma immutabile di Dio. Egli è privo di attributi, non ha caratteristiche di alcun tipo, non ha aberrazione alcuna, la Sua natura è l’immutabilità. Può manifestare il cambiamento nelle parole e nelle azioni, ma non nel cuore. A volte, Swami può sembrare che rimproveri i ragazzi, ma nel Suo cuore non c’è rabbia. Voi interpretate in base ai vostri sentimenti. A colui che ha mente stabile, il Sé (l’Atma) appare puro. Come? Quando l’acqua è calma e non c’è vento, voi ci vedete il riflesso del sole molto chiaramente, mentre, quando l’acqua è agitata dal vento, anche il riflesso sembra muoversi; in modo simile, Dio appare mobile e mutevole a quelli la cui mente oscilla. Sappiate che Dio non si muove né cambia; il riflesso si muove, non il sole. Si muove il sole? No, sembra muoversi per effetto del vento; è l’oscillare della mente che fa vedere il cambiamento nel Dio immutabile. Inoltre, se l’acqua è sporca o fangosa, anche il sole appare sporco. C’è sporcizia nel sole? No! In Dio c’è purezza totale; la sporcizia è nel vostro cuore. Essendo il vostro cuore pieno di pensieri cattivi e sentimenti malvagi, voi vedete l’impurità in Dio. Dio è sempre puro, sempre stabile, sempre pacifico. Voi vedete l’impurità o l’instabilità in Dio a causa della vostra mente impura e instabile. Colui che non cambia nei tre periodi di tempo è Dio. Ora Cit. Cit significa “consapevolezza totale”. Voi dite: “Io ho letto molti testi sacri, quindi sono un grande studioso. Io sono un uomo di saggezza.” Che cos’è la conoscenza? Che cos’è che chiamate saggezza? Voi pensate che la saggezza consista nel conoscere l’essenza dei testi sacri, ma essi comunicano soltanto una Eterno Auriga


saggezza minima; quindi non si può dire di aver acquisito la totale saggezza avendo letto i Veda, le Upanishad e i Brahma Sutra. Così, si ottiene soltanto un pezzettino della saggezza infinita e questo non è saggezza totale, non è consapevolezza piena. Quando conoscerete che cos’è la consapevolezza, comprenderete che è conoscenza totale, saggezza completa. (Swami tiene in mano un fazzoletto e ne mostra soltanto una cocca) Se tengo in mano così il fazzoletto e vi chiedo che cosa sia, voi dite che è un pezzo di stoffa. Voi diventate egoisti perché siete venuti a sapere che si tratta di un pezzo di stoffa. Questa non è consapevolezza. Che cos’è questo? È un fazzoletto e, se apro la mano e vi chiedo: “Che cos’è questo?”, voi rispondete: “È un fazzoletto.” Si può dire che conoscere solamente un pezzetto di tutto quel fazzoletto sia conoscenza totale? No. Cercate di acquisire la saggezza totale. Solamente Dio ha tale saggezza, nessun altro. È qualcosa di simile allo spazio infinito o al cielo. Quali sono le caratteristiche dell’oceano immenso e del cielo infinito? Il cielo è infinito e l’oceano è insondabile. Qual è il loro colore? Il loro colore è blu. Uno è infinito e l’altro è insondabile; per questo sembrano blu. Così si dice che Dio abbia la pelle blu. Che cosa s’intende per blu? Se Egli fosse blu alla nascita, Lo si metterebbe in mostra. Non è questo che s’intende per “di colore blu”. Le capacità e potenzialità di Dio non si possono comprendere. Nessuno può immaginare la Sua profondità, per cui le parole e la mente cadono nella futilità nel cercare di comprenderLo. Dio è oltre le parole che cercano di descriverLo, oltre la mente che vorrebbe comprenderLo. L’unione di Sat e Cit è Ananda Dio è eterno e dotato di totale saggezza. Eterno Auriga

Se uniamo le due qualità divine dell’eternità e della saggezza, otteniamo la beatitudine permanente. Che cosa s’intende per beatitudine permanente? Vuol dire che essa rimane com’è, non diminuisce mai. Per avere tale beatitudine, dobbiamo installare nel cuore Dio che è la forma effettiva di Sat. Allora avremo pensieri pieni di beatitudine. La consapevolezza della Forma Divina di Dio è Cit e, se uniamo queste due, la beatitudine si manifesta del tutto naturalmente. Come? Sat è lo zucchero, la cui caratteristica è la dolcezza; chiunque lo assaggi, lo trova dolce. Una persona affetta dalla malaria può non poter riconoscerne la dolcezza, ma ogni persona sana ne darà testimonianza. Mischiate lo zucchero con qualunque cosa e quella preparazione avrà sapore dolce; se lo mischiate con la farina di riso, o con un’altra farina qualunque, la farà diventare dolce. La farina non è dolce, ma l’unione con lo zucchero la renderà tale. L’amore presente in ognuno è dolce come lo zucchero; da dove si ricava l’amore? Esso viene da Dio, è la reazione, il riflesso e l’eco di Dio in tutti. La caratteristica naturale dell’amore è la dolcezza; questo è Sat. Per quanto facciate, non cambierà; la sua dolcezza rimane com’è. Quello è Sat. Il prossimo è Cit. Che cosa intendiamo per Cit? Sebbene non abbia sapore in se stesso, prende quello con cui viene mischiato. È come l’acqua. Se mischiate l’acqua col sale diventa salata, se la mischiate con lo zucchero diventa dolce, se le aggiungete qualcosa di amaro diventa ovviamente amara. L’acqua, di per sé, non ha sapore. L’acqua rimane sempre acqua; il suo sapore cambia a seconda della sostanza con cui è mischiata. Se unite Cit con i sentimenti terreni, perderete la pace, affronterete problemi e difficoltà, e subirete Dicembre 2016

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delle perdite. No, no, non associate mai Cit con la secolarità. Unitela a Sat e soltanto allora sperimenterete Ananda (beatitudine). Qui c’è lo zucchero e qui c’è l’acqua; lo zucchero è zucchero e l’acqua è acqua, ma, se li mischiate, non avete più né zucchero né acqua; avete lo sciroppo. In modo simile, se Sat e Cit vengono mischiati, diventano Ananda. Questa è la caratteristica del Divino, Sat-Cit-Ananda. Come si ottiene questa beatitudine? Si ottiene combinando Sat e Cit. Non si tratta di felicità terrena: è Beatitudine Divina. Allora tutto nella vita diventa Beatitudine Divina. Dio ha quindi queste tre caratteristiche permanenti: Sat, Cit e Ananda. L’uomo è il depositario di tutte le virtù Queste caratteristiche divine sono immutabili ed eterne. Soltanto il nome e la forma vanno soggetti al cambiamento; chi vi ha dato la forma? Ve l’hanno data i genitori. Chi vi ha dato il nome? I vostri genitori vi hanno dato un nome, ma esso non è il nome che avevate alla nascita; vi è stato dato dopo. Dio ha creato l’argilla e l’acqua; il vasaio le ha mischiate e ha fatto vasi di forme e nomi vari. In modo simile, i genitori vi hanno dato la forma, ma questa riceve Cit Shakti (la consapevolezza) da Dio. La consapevolezza in voi è divina. I vasi possono rompersi e i nomi e le forme possono cambiare, non sono permanenti. Il corpo può perire, ma la Consapevolezza Divina in esso è imperitura. I nomi e le forme non sono permanenti; Dio lo è e il Suo Nome è Satcitananda. Come si può ottenere Satcitananda? La si può ottenere solamente se si conosce il proprio valore e si segue la via giusta. Le parole devono esprimere onestamente i sentimenti. Non nascondeteli, ma non per ingannare qualcuno. Se li nascondete, imputridiscono; 8

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quindi devono essere espressi con le parole e ciò che si esprime deve essere messo in pratica. Questa è verità, rettitudine e pace. La pace si trova nella mente, la rettitudine si riferisce al corpo e la verità è legata al parlare. La verità è il respiro effettivo dell’essere umano, è la fonte della luce e deve illuminare il cuore come la luminosità del sole. A volte, delle nuvole possono frammettersi, ma non dovete cambiare la vostra visione a causa di queste nuvole dell’illusione. Il sole brilla intensamente. Non lo vedete a causa delle nuvole spesse che ci sono nel mezzo; se non potete vederlo, potete negarne l’esistenza? Queste nuvole sono passeggere, non permanenti; quando se ne vanno, potete vedere il sole di nuovo. Il cuore è il cielo, l’Atma è il sole, i vostri sentimenti e pensieri sono le nuvole; a volte, le nuvole sono molto spesse, per cui non potete vedere il sole e pensate che esso non ci sia. Aspettate un po’, non abbiate fretta; se vi affrettate, tutto il vostro futuro si riempie di oscurità. Quindi siate pazienti, non frettolosi. “La fretta causa spreco e lo spreco genera preoccupazione. Quindi non abbiate fretta.” Non siate mai precipitosi. Aspettate pazientemente e tranquillamente. Non cambiate obiettivo: rimanete focalizzati e concentrati su di esso. Sviluppate la forza vitale e il potere della meditazione; allora avrete una visione nitida. Concentratevi sull’Atma; non appena le nuvole dell’illusione vanno via, potrete vedere il sole dell’Atma. Non abbattetevi né perdete concentrazione soltanto perché sono apparse delle nuvole. Sperimentate ogni cosa della creazione con sentimenti divini senza cambiare modo di vedere; solamente così avrete pace e sicurezza. I valori di Verità, Eterno Auriga


Rettitudine, Amore e Pace non si trovano da qualche parte: sono presenti dentro di voi nell’involucro del cibo (annamaya kosha), in quello vitale (pranamaya kosha), nell’involucro mentale (manomaya kosha), in quello della saggezza (vijnanamaya

sottile e quello causale (sthula, sukshama e karana). Il corpo fisico è grossolano; esso è formato dall’annamaya kosha. Il corpo è come lo pneumatico di un camion: se lo pompate, si gonfierà. Se mangiate molto, il vostro peso salirà, mentre calerà se riducete il cibo. Potreste avere dei dubbi su Se mischiate l’acqua col sale diventa salata, se la mischiate con lo zucchero diventa dolce, se le aggiungete qualcosa di amaro diventa ovviamente amara. L’acqua, di per sé, non ha sapore. L’acqua rimane sempre acqua; il suo sapore cambia a seconda della sostanza con cui è mischiata. Se unite Cit con i sentimenti terreni, perderete la pace, affronterete problemi e difficoltà, e subirete delle perdite. No, no, non associate mai Cit con la secolarità. Unitela a Sat e soltanto allora sperimenterete Ananda (beatitudine).

kosha) e nell’involucro della beatitudine (anandamaya kosha). Shanti (Pace) scaturisce dal pranamaya e dal manomaya kosha. Satya (Verità) viene dal vijnanamaya kosha e Dharma deriva dall’annamaya kosha. L’amore si sperimenta tramite manomaya e anandamaya kosha e ahimsa (non violenza) sorge dall’anandamaya kosha. L’essere umano ha tre tipi di corpi: quello grossolano, quello Eterno Auriga

come questo corpo inerte cresca; potreste dire che non è inerte perché ha la capacità di ingrandire, ma questo non sarebbe corretto. Ecco un esempio: voi spazzate la casa ogni giorno. Se accumulate la polvere in una buca, dopo un mese ne avrete fatto un mucchio che è cresciuto perché ce la mettete ogni giorno. Anche il corpo è una buca che colmate con idli, sambar e ogni continua a pagina 18... Dicembre 2016

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CELEBRAZIONI DEL 91° COMPLEANNO DI BHAGAVAN

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ER RENDERE OMAGGIO A Bhagavan Sri Sathya Sai Baba nella fausta occasione del Suo 91° Compleanno, un’enorme folla di devoti è giunta a Prasanthi Nilayam da ogni parte del mondo. Le celebrazioni, durate una settimana, sono cominciate il 18 novembre 2016 con il Rathotsavam e il Sita Rama Kalyanam, e si sono concluse il 23 novembre con il Jhoola Mahotsava. Per partecipare alle celebrazioni sono arrivate numerosissime personalità, fra cui Sri Jagat Prakash Nadda, Ministro degli Sanità e del Benessere Famigliare, Sri Palle Raghunatha Reddy, Ministro dell’Informazione e delle Pubbliche Relazioni, dell’Informatica e delle Comunicazioni dell’Andhra Pradesh, Sri Raghava Rao Sidda, Ministro di Trasporti, Strade ed Edifici dell’Andhra Pradesh, Sri Augusto Montiel, Ambasciatore del Venezuela in India, Sri K.N. Rai, Presidente dell’Assemblea Legislativa del Sikkim assieme a due Ministri dello Stato, Sri G.M. Gurung, Ministro dei Dipartimenti di Strade, Ponti, Affari Culturali e Patrimonio, e Sri A.K. Ghatani, Ministro dei Dipartimenti di Sanità, Servizio Umano e Benessere Familiare, Informazione e Pubbliche Relazioni.

SITA RAMA KALYANAM E RATHOTSAVAM Il 18 novembre 2016, il Sita Rama Kalyanam (il celestiale matrimonio della divina coppia Sita e Rama) ha contrassegnato il fausto inizio delle celebrazioni del 91° Compleanno di Bhagavan a Prasanthi Nilayam. Svoltosi, in un Sai Kulwant Hall splendidamente decorato, per la pace e il benessere del mondo, questo celestiale 10

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Il Sita Rama Kalyanam.

sposalizio comprendeva l’adorazione delle statue e i rituali dello scambio delle ghirlande e del Mangala Sutra, posto attorno al collo di Sita, il tutto fra il canto dei Mantra Vedici e le fauste note del Nadaswaram. È stato effettuato anche uno Yajna, che rappresentava il sacro rituale del fuoco del matrimonio, che si è concluso alle 9,30 con il Poornahuti. Dopo la conclusione del matrimonio celeste, le statue di Rama, Lakshmana, Sita e Hanuman, come anche quella del Signore Krishna, sono state portate al Gopuram Gate dove la statua del Signore Krishna è stata posta su un carro decorato. Le statue sono poi state portate al Pedda Venkama Raju Kalyana Mandapam in una grandiosa processione guidata da musicisti e studenti che cantavano i Veda. Mentre la processione avanzava lentamente, un gran numero di abitanti di Puttaparthi vi ha assistito, rompendo noci di cocco davanti al carro e offrendo l’Arati alle statue. Dopo aver completato questo tragitto, Eterno Auriga


La processione del Carro a Puttaparthi.

il corteo è tornato nel Sai Kulwant Hall. Nel frattempo, nel salone i Bhajan sono proseguiti e si sono conclusi alle 10 con l’Arati. Un Concerto di Musica Strumentale Nel pomeriggio, due affermati musicisti, Sri G.D. Phani Kumar al flauto e Sri D.V.K. Vasudevan al violino, hanno fatto a Bhagavan un’offerta di musica strumentale carnatica. Cominciando con l’esecuzione del “Vatapi Ganapatim” (reverenti omaggi a Ganapati), essi hanno presentato una serie di composizioni classiche carnatiche comprendente “Endaro Mahanubhavulu” (ci sono molte grandi anime; mi prostro davanti a tutte), “Raghuvamsa Sudhambudhi Chandra” (o luna, collegata all’oceano di nettare della stirpe dei Raghu!), “Nagumomu Ganaleni” (sapendo che sono privo del Tuo volto sorridente, mi sento sconvolto), seguita da un brillante Thillana. Essi hanno concluso il loro coinvolgente concerto con il Bhajan “Manasa Bhajare Gurucharanam”.

GIORNATA DELLA DONNA Il 19 novembre 2016, è stata celebrata, a Prasanthi Nilayam, la Giornata della Donna, che ha richiesto un ruolo più impegnativo delle donne nei campi del servizio e spirituale. In questo giorno, tutti i programmi a Prasanthi Nilayam sono stati condotti dalle donne. Discorsi di Eminenti Oratori Il programma del mattino è iniziato Eterno Auriga

alle 8 con il canto dei Veda da parte delle studentesse del Campus di Anantapur. È seguita una processione di donne, proveniente dallo Yajur Mandir e diretta Sai Kulwant Hall, guidata dalla banda del Campus di Anantapur. Ha fatto seguito l’accensione della lampada davanti al ritratto di Madre Easwaramma che ornava il palco in mezzo a bellissime decorazioni floreali. Mentre la banda del Campus di Anantapur suonava toccanti melodie, le donne anziane, giunte in processione, offrivano i loro reverenti omaggi a Bhagavan e a Madre Easwaramma. Dopo i canti vedici d’invocazione, da parte delle studentesse del Campus di Anantapur, tre oratrici hanno parlato all’assemblea. La prima è stata Smt. Chethana Raju, Amministratrice Fiduciaria dello Sri Sathya Sai Easwaramma Women’s Welfare Trust. Riferendosi all’inestimabile contributo dato dalle donne nella società, ella le ha esortate a vivere con integrità e umiltà, aderendo ai valori umani dell’amore e della compassione, e a svolgere un ruolo più impegnativo nel servire l’umanità e il pianeta terra, esigenza primaria degli attuali tempi turbolenti. Il secondo oratore è stata la signora Suniti Khastagir. Riferendosi all’importante ruolo delle donne nel plasmare la società, ella ha sottolineato l’importanza del servizio disinteressato, che, ha detto, è l’arma migliore per la trasformazione individuale che porta alla trasformazione sociale. L’ultimo oratore della sessione è stata la signora Dana Gillespie che ha ricordato gli insegnamenti ricevuti da Bhagavan e ha esortato le donne a giocare la partita della vita ed essere felici. In conclusione, ha eseguito la canzone “Inizia il Giorno con Amore”. Dopo di ciò sono continuati i Bhajan, terminati alle 10 con l’Arati. Nel pomeriggio è stato tenuto un altro stimolante discorso dalla signora Aswathi Dicembre 2016

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Thirunal Gowri Lakshmi Bayi, principessa della famiglia reale di Travancore. Tale famiglia è nota per la propria assoluta remissione al Signore Padmanabha (Vishnu) del tempio di Sri Padmanabhaswamy a Thiruvananthapuram. Illustrando il proprio intervento con versi in sanscrito tratti dai testi sacri, la dotta oratrice ha osservato che il cammino della Bhakti è il più semplice e il più facile per raggiungere l’obiettivo della realizzazione di Dio. Ella ha anche raccontato un paio di storie puraniche sul potere della Bhakti e ha concluso il suo erudito discorso con il Kirtan “Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare”, che i devoti hanno seguito in coro. Concerto di Musica Devozionale A questo stimolante discorso è seguito un concerto di musica carnatica, divinamente ispirata, delle famose cantanti Shanmukhapriya e Haripriya, note come le Priya Sisters. Cominciando con la composizione dedicata alla Madre Divina “Jai Jai Durga”, il talentuoso ed esperto duo, con la sua raffinata interpretazione di Bhajan, Kirtan e composizioni devozionali che includevano “Manasa Bhajare Gurucharanam” (offro riverenti omaggi ai Piedi di Loto di Sai) e “Jai Maa Jai Maa Jagadeeshwari Sai Maa” (saluto Sai, Madre dell’universo), hanno condotto il pubblico in un viaggio verso il cielo, concludendo poi la loro incantevole presentazione con il famoso brano “Brahmamokkate” (Dio è uno). Una Tipica Miscellanea di Danza Il gran finale delle celebrazioni della Giornata della Donna si è basato su una miscellanea multimediale di danza eseguita dalle studentesse della Scuola Primaria Sri Sathya Sai. Per gli spettatori, sono stati 40 minuti di affascinante esperienza quando le bambine, in variopinti costumi, hanno presentato 12

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La splendida danza delle studentesse della Scuola Primaria.

brillanti danze, che hanno messo in primo piano i principali insegnamenti di Bhagavan. Sono seguiti i Bhajan conclusi alle 19,30 con l’Arati.

DISCORSI SUGLI INSEGNAMENTI DI BHAGAVAN

Nell’ambito delle celebrazioni del 91° Compleanno di Bhagavan, molti eminenti oratori hanno parlato della Sua Missione Divina e dei Suoi insegnamenti. A tal riguardo, il 20 novembre 2016 sono stati tenuti due discorsi. La prima oratrice è stata la signora Petra Van Kalinowski, Presidente della Zona 7 dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai. Parlando delle sue esperienze dell’onnipresenza di Bhagavan, ella ha affermato che il Suo Amore Divino può essere sperimentato ovunque poiché esso pervade l’intero universo. Ha poi esortato tutti a sperimentare l’onnipresenza di Bhagavan abbandonandosi incondizionatamente a Lui e restando sempre pronti a lavorare per la Sua Missione come Suoi strumenti. Il secondo oratore è stato Sri Alex Granya, Coordinatore Nazionale del Servizio per gli U.S.A., che ha ricordato ai devoti che il messaggio centrale di Bhagavan è stato l’amore e li ha esortati a vivere il Suo messaggio servendo l’umanità, poiché il servizio è amore in azione. La mattina del 21 novembre 2016, Sri Anil Kumar Kamaraju ha tenuto un altro Eterno Auriga


stimolante discorso. Condividendo gli inestimabili insegnamenti e le lezioni da lui appresi ai Piedi di Loto di Bhagavan, il dotto oratore ha esortato tutti ad aderire al Dharma nella vita e a mettere in pratica gli insegnamenti di Bhagavan, sceso sulla terra in forma umana per ripristinare il Dharma. Egli ha ricordato ai devoti che, nella vita, è più importante la coerenza di pensiero, parola e azione, che rende nobile l’uomo. L’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva di Andhra Pradesh e Telangana ha commissionato due furgoni per cliniche mobili, in aggiunta alle dieci già esistenti, per soddisfare le esigenze sanitarie degli abitanti dei villaggi delle aree remote. Esse sono state inaugurate dai Fiduciari dello Sri Sathya Sai Central Trust durante i Bhajan del mattino.

gratuitamente a tutti attrezzature mediche ultramoderne secondo l’ingiunzione di Bhagavan, in contrapposizione alla prevalente commercializzazione della professione medica che si trova altrove. Riferendosi alla Missione Medica di Bhagavan, la dottoressa Desai ha osservato che il percorso da Lui indicato è la soluzione migliore per i problemi in campo medico. Dopo questi interventi, il Direttore della Commissione Nazionale d’Accreditamento per l’Assistenza Sanitaria e gli Ospedali (NABH), dottor B.K. Rana, ha consegnato il prestigioso documento di accreditamento al

CELEBRAZIONI DEL GIUBILEO D’ARGENTO DELLO SSSIHMS Il 20 e 21 novembre 2016, è stato celebrato, a Prasanthi Nilayam, il giubileo d’argento (25 anni) dell’Istituto Superiore Sri Sathya Sai di Scenze Mediche, Prasanthigram. Il cerimoniale delle celebrazioni ha avuto inizio il pomeriggio del 20 novembre 2016 con il discorso di benvenuto di Sri S.S. Naganand, Fiduciario dello Sri Sathya Sai Central Trust. Rivolgendo un caloroso benvenuto all’Ospite Principale, Sri Jagat Prakash Nadda, Ministro (dell’Unione) della Sanità e del Benessere Famigliare, e alle altre personalità e ai devoti, Sri Naganand ha fornito i dettagli della fenomenale crescita dell’ospedale negli ultimi 25 anni. L’eminente oratore ha aggiunto che questo Istituto è un brillante esempio di come possano essere forniti i migliori servizi medici, totalmente gratuiti, ai pazienti bisognosi, senza alcuna distinzione di ceto sociale, di ricchi e poveri. Il successivo oratore, dottoressa Neelam Desai, ha affermato come l’Istituto fornisce Eterno Auriga

Il direttore dell’NABH mostra il certificato di accreditamento al direttore dell’SSSIHMS.

dottor Gurumurthy, direttore dell’SSSIHMS. Successivamente cinque medici anziani hanno ricevuto le congratulazioni per i loro straordinari servizi nella Missione Medica di Bhagavan. Essi erano: il dottor Neelam Desai, il dottor Ramnath Iyer, il dottor P.K. Dash, il dottor C.K. Reddy e il dottor Venkata Raghava Reddy. Ha fatto seguito il discorso dell’Ospite Principale, Sri Jagat Prakash Nadda. Esprimendo apprezzamento per i grandi progressi compiuti dall’Istituto negli ultimi 25 anni nella fornitura di servizi medici ai pazienti bisognosi, l’eminente oratore ha osservato che gli alti livelli mantenuti Dicembre 2016

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1991. Attraverso numerose storie, è stato evidenziato il funzionamento dei suoi diversi dipartimenti e gli elevati livelli da essi mantenuti. La commedia, cominciata con una bellissima danza presentata dai figli del personale dell’Istituto, si è conclusa alle 19 con l’Arati, dopo una breve sessione di Bhajan. Il Ministro della Sanità e del Benessere Famigliare, Sri Jagat Prakash Nadda, parla all’assemblea.

dall’Istituto hanno mostrato come si possa servire l’umanità al meglio. Sri Nadda ha parlato anche del notevole impegno dello Sri Sathya Sai Central Trust nel portare avanti la Divina Missione di Bhagavan con ritmo costante anche nell’assenza fisica di Bhagavan. Commedia dello Staff dell’Istituto Il 21 novembre 2016, nell’ambito delle celebrazioni del giubileo d’argento dell’Istituto, il personale ha presentato una commedia dal titolo “SSSIHMS - Sri Sathya Sai è il Cuore della Scienza Medica”.

CERIMONIA DEL 91° COMPLEANNO DI BHAGAVAN Il 23 novembre 2016, si è svolta la cerimonia del 91° Compleanno di Bhagavan in uno sfavillante e splendidamente decorato Sai Kulwant Hall. Il programma è cominciato alle 8 con i sacri canti vedici seguiti dalle fauste note musicali di gruppi di studenti di Nadaswaram e Panchavadyam. Guru Vandana: Un’Offerta di Musica Devozionale È seguita la presentazione di musica devozionale “Guru Vandana” (adorazione del Guru), eseguita dagli studenti degli istituti educativi di Bhagavan che hanno

Il Guru Vandana degli studenti.

Una scena della commedia dello staff dello SSSIHMS.

La commedia era una presentazione multimediale che raffigurava la grandiosa crescita dell’Istituto sin dal suo inizio nel 14

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messo tutto il loro cuore per esprimere amore e gratitudine al loro Amato Sadguru, Bhagavan Baba. Cominciando con la preghiera d’invocazione “Sainathaya Namostute”, per offrire i propri reverenti Pranam ai Piedi di Loto di Bhagavan, essi hanno colmato Eterno Auriga


l’intero ambiente di fervore devozionale con l’emozionante esecuzione di una serie di toccanti composizioni comprendenti il canto in Hindi, composto per l’occasione, “Pyari Maa, Is Dilke Har Kana Mein Tera Naam” (Oh! Divina Madre, il Tuo Nome riverbera in ogni angolo del mio cuore), l’intramontabile brano “Why Fear When I am Here” e il Qawali, che Bhagavan spesso amava ascoltare, “Sai Ke Darbar Mein”. Presentazione della Relazione Annuale del Central Trust A questo toccante programma di musica devozionale, ha fatto seguito il discorso di benvenuto di Sri V. Srinivasan, Fiduciario dello Sri Sathya Sai Central Trust. Riferendosi a Puttaparthi come casa

La presentazione della Relazione Annuale del Central Trust.

e destinazione di tutti i devoti di Bhagavan, l’eminente oratore ha esteso un amorevole saluto a tutti e al Presidente dell’Assemblea del Sikkim e ai ministri del Governo dello Stato che hanno onorato l’occasione con la propria presenza. I Fiduciari dello Sri Sathya Sai Central Trust hanno poi presentato la Relazione Annuale (2015-16) del Trust. Fornendone una panoramica generale, Sri S.S. Naganand, Fiduciario dello Sri Sathya Sai Central Trust, ha enunciato le statistiche delle entrate e delle uscite del Trust, e delineato le sue attività significative Eterno Auriga

nel corso dell’ultimo anno. Ha anche comunicato i nomi di tre nuovi Fiduciari del Trust. Essi sono: Sri G.S.R.C.V. Prasada Rao, attuale Segretario del Trust, il dottor V. Mohan, eminente diabetologo di Chennai, e Sri Vijaya Bhaskar, ex Direttore Esecutivo della Banca delle Riserve dell’India. Interventi di Eminenti Oratori Sono seguiti gli interventi di due eminenti oratori. Parlando per primo, il dottor Narendranath Reddy, Presidente del Prasanthi Council dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai, ha fornito un breve resoconto delle attività di servizio condotte dall’Organizzazione Sai in vari Paesi del mondo. Riferendosi al Messaggio e alla Missione di Bhagavan, egli ha osservato che il modo migliore per amare Dio è amare il genere umano. Il Prema Yoga (yoga dell’amore), ha detto, è il miglior yoga. L’oratore successivo è stato Sri Nimish Pandya, Presidente Panindiano dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva, che ha esortato tutti i devoti a essere felici e a rendere felici gli altri. Egli ha osservato che la vera valutazione dei successi è il numero di cuori che si toccano con il proprio amore durante il corso dell’anno. Riferendosi al ruolo dei giovani nell’Organizzazione Sai, l’eminente oratore ha dichiarato che saranno i giovani a portare avanti la Missione Divina di Bhagavan, poiché depositari di un inimmaginabile potere. Discorso Divino di Bhagavan Nel Discorso Divino di Bhagavan, che è stato diffuso dagli altoparlanti, Egli afferma che, se l’uomo comprende la sacralità della vita umana, può conoscere la propria divinità. L’obiettivo della vita umana, prosegue Baba, è conoscere questa verità. Egli conclude il Discorso con il Bhajan “Prema Mudita Manase Kaho Rama Rama Ram”. Sono poi seguiti i Bhajan e il programma è terminato alle 11 con l’Arati. In tale fausto giorno, dopo Dicembre 2016

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il programma del mattino, è stato servito a tutti i devoti il Prasadam sotto forma di un sontuoso pranzo. Processione del Carro d’Oro Il programma del pomeriggio comprendeva la processione del Carro d’Oro e il Jhoola Mahotsava.

La processione del Carro d’Oro.

Il Carro d’Oro, su cui Bhagavan salì per la prima volta nel 1997, è stato portato in una grande processione, che è iniziata alle 17 dal Ganesh Gate, ha girato attorno al Prasanthi Mandir ed è entrata nel Sai Kulwant Hall alle 17,30. Guidata da gruppi di studenti cantori dei Veda e dei Bhajan, il corteo è stato ammirato da un gran numero di devoti in fila su tutto il percorso.

Jhoola Mahotsava Il Jhoola Mahotsava è iniziato successivamente con l’accompagnamento del flauto suonato da due esperti flautisti, Sri Shashank Subramanyam e Sri Rakesh Chaurasia.

Il Jhoola Mahotsava e il recital di flauto.

I talentuosi flautisti hanno affascinato il pubblico per quasi un’ora con la loro eccelsa esecuzione musicale, che non solo ha portato la festa a livelli sublimi, ma ha anche fornito uno splendido finale alle magnifiche celebrazioni del Compleanno di Bhagavan. Sono seguiti i Bhajan terminati alle 18,30 con l’Arati.

Molte persone si definiscono devoti senza capire il senso e l’importanza del termine devozione. Devozione non significa esecuzione di riti e rituali. La vera devozione consiste nell’obbedire al comando del Signore e nel diffondere il Suo messaggio. Nonostante innumerevoli difficoltà, il re Harishchandra non deviò mai dal sentiero della verità. Si deve adorare Dio sia nei momenti di dolore sia in quelli di piacere. Purtroppo, a causa dell’effetto del Kali Yuga, le persone Lo adorano quando tutto va bene, mentre Lo criticano nei momenti di difficoltà. – Baba 16

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Dai nostri Archivi

ADORATE GESÙ SEGUENDO I SUOI IDEALI N O N C ’È R I C C H E Z Z A P I Ù G R A N D E D E L L ’A M O R E

C

HE COS’È LA FELICITÀ? È FORSE il sedere in una stanza con l’aria condizionata o mangiare del cibo prelibato? Queste cose danno felicità solamente ai livelli fisico e mentale, non al livello dell’Atma. La felicità vera è quella relativa all’Atma. Non dovete temere le difficoltà: sono nuvole passeggere. Non vacillate; seguite il cuore che è saldo e non vacilla. Dividete l’Amore con tutti L’unità di testa, cuore e mani è essenziale per l’uomo; questo è il vero significato del Natale. Installate Dio nel cuore, contemplateLo e fate azioni buone. Considerate ogni attività come lavoro di Dio e agite di conseguenza. Nutrire semplicemente i poveri e distribuire loro degli indumenti non costituisce servizio; assieme a questo, bisogna coltivare l’amore che è eterno. Dall’alba al tramonto, tutte le nostre azioni devono essere soffuse d’amore.

giorno, Egli gli apparve in sogno e gli chiese amorevolmente: “Paolo, che male ti ho fatto? Perché mi critichi? Tutte le tue difficoltà sono conseguenza delle tue azioni; non sono Io il responsabile del tuo soffrire.” Paolo, allora, fu trasformato e raggiunse la santità. Gesù trasformò così molti peccatori in santi. AdorateLo seguendo i Suoi ideali. Egli mise in luce tre stadi; il primo è “Io sono il Messaggero di Dio”, con cui voleva propagare il messaggio di Dio. Il secondo è “Io sono il Figlio di Dio”. Il figlio ha diritto alla proprietà del padre. Qual è la proprietà di Dio? Verità, Amore, Tolleranza, Pace e Rettitudine sono le proprietà di Dio; quindi l’uomo deve sforzarsi di ottenerle. Egli deve praticare, sperimentare e divulgare queste

Dovete diffondere il messaggio di Dio. Fortunati coloro che porgono orecchio alle Sue parole. Che la gente ascolti o meno, fate il vostro dovere diffondendo il Suo messaggio. Il vero messaggio è quello dell’Amore. Accettate il piacere e il dolore con equanimità, e dividete l’amore con tutti; non esiste ricchezza più grande dell’amore. Tre stadi dell’evoluzione dell’uomo All’inizio, Paolo odiava Gesù. Eterno Auriga

Un Dicembre 2016

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virtù. Soltanto così l’uomo merita di esser chiamato figlio di Dio. Il terzo stadio è “Mio Padre e Io siamo uno”. Questo stadio si raggiunge quando si fa proprio il principio dell’unità. Quando Gesù raggiunse questo stadio non ebbe più alcuna sofferenza. Era sempre pieno di beatitudine e preparato a ogni evenienza. Anche durante la crocifissione, Gesù rimase sorridente perché sapeva di non essere il corpo; il corpo deve morire, ma l’Abitante Interiore non ha nascita né morte. In verità, l’Abitante Interiore è Dio Stesso. Gesù comprese che il corpo è soltanto un abito e che Lui era l’abitante.

abbandonate la vostra religione. Liberatevi delle differenze basate sulla religione: l’amore crescerà in voi quando le differenze tra le religioni saranno abbandonate. Quando l’amore cresce, si può avere la visione diretta di Dio. Senza amore, le preghiere verbali sono inutili. Comprendete che l’amore presente in ognuno è comune a tutti e che è l’amore che vi unisce. È la corda dell’amore che vi lega tutti; l’amore è l’unificatore, il motivatore, il donatore di gioia a tutti. Quindi maturate l’amore. - Estratto dai Discorsi di Bhagavan pronunciati in occasione del Natale

Incarnazioni dell’Amore Divino! Dovunque siate, in qualunque Paese, non date spazio a differenze religiose. Non ...continua da pagina 9

altro tipo di cibo. Esso cresce di peso per il troppo cibo, non a causa del potere della consapevolezza (chaitanya shakti). Quindi lo sthula deha (corpo grossolano) è formato dall’annamaya kosha. Poi c’è il sukshma deha (corpo sottile) che è formato da pranamaya, manomaya e vijnanamaya kosha. Che cos’è il karana deha (corpo causale)? Esso è formato dall’anandamaya kosha ed è il testimone di tutto. La verità, la rettitudine, la pace, l’amore e la non violenza non si possono importare o esportare; essi sono dentro di voi. Se fate uno sforzo sincero, possono manifestarsi nella vostra vita da soli. Nel mondo non c’è niente che non sia presente nell’essere umano; tutto è dentro di lui, anche la Divinità, ma egli deve acquisire la consapevolezza della Sua presenza in lui in molte forme.

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Essa è presente nel corpo grossolano, in quello sottile e in quello causale. Questa è la Consapevolezza Piena e Costante che è immutabile; tale consapevolezza è Cit. Essa è nelle nostre parole, nelle azioni, nei sentimenti e in ogni parte del corpo. Senza consapevolezza, non si può vivere neppure per un momento. Essa è la forma effettiva di Dio. Se comprendete e analizzate questi princìpi spirituali e li mettete in pratica, otterrete la Beatitudine Divina. - Discorso di Bhagavan nel Sai Sruthi a Kodaikanal il 12 aprile 1993

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Effulgenza della Gloria Divina

GUARIRE IN SOGNO

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WAMI PUÒ GUARIRCI CON UNA parola, uno sguardo o un tocco divino. Egli guarisce anche nei sogni in tutti e tre i modi. Anche Robert ricevette da Swami una guarigione straordinaria e permanente proprio attraverso un sogno. Da oltre due anni, Robert soffriva di forti dolori al collo per una discopatia dovuta a un grave incidente automobilistico. L’incidente era avvenuto quando un camion, che viaggiava nella direzione opposta, non aveva fissato saldamente un blocco motore caricato sul retro. Proprio in una curva, non appena il camion si era trovato vicino alla macchina di Robert, il blocco motore era caduto ed era finito dall’altra parte della carreggiata, schiantandosi contro il muso della sua auto. È interessante notare che, alcuni giorni prima dell’incidente, feci un sogno molto vivido, in cui Swami mi diceva che la pila dei piatti in cucina era troppo alta e c’era pericolo che essi cadessero. Questo è un tipico esempio di un sogno significativo che è difficile, se non impossibile, interpretare fintantoché non avviene il fatto. La cucina potrebbe simboleggiare la vita familiare e la salute della famiglia che era in pericolo. La dolorosa condizione di Robert gli aveva reso la vita insopportabile e lo aveva ridotto praticamente a un recluso. Aveva tentato ogni mezzo medico disponibile, tranne la chirurgia, ma senza alcun risultato. Il dolore era rimasto incessante e acuto. Egli si sentiva come mi sentivo io quando pregavo per chiedere favori personali, perciò non riteneva opportuno chiedere Eterno Auriga

l’aiuto di Swami. Una notte, Robert sognò Swami. Nel sogno, come nello stato di veglia, era affetto dal dolore al collo. Swami premette molto forte sull’esterno della sua coscia causandogli un acuto dolore, e disse: “So dell’incidente d’auto. D’ora in poi, non avrai più dolore; guarirai completamente.” Robert si svegliò subito dal sogno. Giaceva immobile, temendo, muovendosi, di provare quel noto terribile dolore. Lentamente, girò la testa in tutte le direzioni, si alzò e camminò all’intorno. Quando si rese conto che non aveva dolore, per la prima volta in due anni, mi raccontò con gioia il suo sogno. continua a pagina 23... Dicembre 2016

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UN’ISTANTANEA UNICA DELL’ILLIMITATO AMORE DI SWAMI T.G. Krishnamurthy Ecco una ragazzina nata in una terra straniera e cresciuta in una cultura apparentemente diversa, che sentì la chiamata del Signore tra i rumori assordanti della mondanità che la circondava. La ragazza rinunciò a ogni cosa che aveva nel mondo sensibile per seguire la chiamata divina che scaturiva dal profondo del cuore.

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HAGAVAN HA DETTO SPESSO che le rane nello stagno perdono l’opportunità di vedere lo splendore del loto. Al contrario le api vengono da lontano per assaporare il nettare nascosto nel fiore. Permettetemi ora di narrarvi il racconto di una di quelle “api” venuta da una terra lontana per gustare la fragranza del Divino Amore di Bhagavan. Era il 14 aprile dell’anno 1976. In quel fausto giorno Bhagavan inaugurò verso le ore 12 un Mandir a forma di Lingam nello stesso posto dove oggi a Chennai si trova il tempio di Sundaram ricostruito. Bhagavan chiamò cinque di noi nella Sua stanza al primo piano del Mandir. Il gruppo era formato da Sri Damodar Rao (membro dello Sri Sathya Sai Central Trust), Sri Rayanangar (primo presidente nazionale dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Tamil Nadu), Sri Manickavasagam e Sri P.G. Achuthanandam (membri dello Sri Sathya Sai Trust del Tamil Nadu) e dal sottoscritto. Bhagavan, quel giorno, mi 20

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aveva amorevolmente designato presidente del distretto di Madras (Chennai).

L’Affascinante Storia dello Sphatika Japamala Bhagavan ci permise di fare Padanamaskar. Mentre stavamo nella stanza di Bhagavan, notammo che teneva un Japamala nella mano destra. Questo Japamala era diverso da quello di Rudraksha (comunemente usato dai seguaci dell’Advaita) e diverso anche da quello di Tulsi (comunemente usato dai seguaci della Visishtadvaita) che conosciamo meglio. Il Japamala era fatto di grani lucenti che sembravano cristallo.

Bhagavan prese a chiederci: “Emi Idi?” (Che cos’è questo?). Alcuni membri del gruppo suggerirono che fosse un Rudraksha Mala, mentre altri avanzarono l’ipotesi che si trattasse di un Tulsi Mala. Bhagavan disse loro che non era né l’uno né l’altro. Poi guardò me, il più giovane del gruppo, e chiese: “Neeku Telusa?” (Lo conosci?). Ne avevo visti di simili usati nelle chiese. Erano fatti di grani scintillanti tenuti insieme da un filo color rosa. Presi coraggio e dissi a Bhagavan che era un rosario. Bhagavan confermò che era giusto. Non era un Rudraksha Mala o un Tulsi Mala: era uno Sphatika (quarzo) Mala. Le nostre menti erano piene di meraviglia: come e perché questo Sphatika Mala era arrivato nella Sua mano? Eravamo curiosi di sapere a chi avrebbe dato il Japamala, poiché nessuno di noi era di fede cristiana. Tuttavia esitavamo a porGli queste domande. Alla fine mi feci coraggio e Gli chiesi perché avesse materializzato il Japamala. La sua Eterno Auriga


risposta fu che non lo aveva materializzato come era solito fare e ci rivelò che il Mala era giunto nella Sua mano dal luogo in cui si trovava. Eravamo incapaci di comprendere la differenza tra materializzare e arrivare nella Sua mano. Così chiedemmo a Bhagavan di illuminarci al riguardo. Come risposta alla domanda, Bhagavan ci offrì un’affascinante istantanea tratta dalla vita di una devota e ci disse che c’era una signora di nome Michelle, che veniva da un luogo chiamato Lione in Francia. Si era laureata in filosofia all’Università di Parigi e specializzata in filosofia indiana. Questo studio aveva stimolato la sua sete per una conoscenza più approfondita della filosofia indiana in generale e per la filosofia dell’Advaita in particolare. Tuttavia essa dovette cedere alla pressione dei genitori e si sposò all’età di ventisei anni. La coppia aveva grandi differenze in campo teologico, che infine portarono alla separazione delle strade. Michelle rifiutò gli alimenti e alla fine liquidò tutte le sue proprietà. Poi si Eterno Auriga

trasferì a Pondicherry - l’attuale Puducherry – in India, che al tempo era una colonia francese. Vi si stabilì per un po’ di tempo per proseguire i suoi studi sulla filosofia dell’Advaita.

Grandiosa Visione del Signore Shiva Alla fine Michelle sentì parlare di una città sulla costa, Nagapattinam, nel Tamil Nadu, nota per il tempio del Signore Shiva. Il Purohit (sacerdote) del tempio era anche un’autorità nel campo dello Shiva Purana (il racconto epico che narra le glorie del Signore Shiva). Egli teneva regolarmente discorsi nella lingua locale, il Tamil. Michelle faticò molto a prendere familiarità con la lingua del posto, in modo da seguire i discorsi del sacerdote. Offriva volontariamente i propri servizi e un sostegno finanziario al tempio. Abbracciò completamente il modo di vita indiano, imparò a vestirsi con il tradizionale Sari e adottò una dieta rigorosamente vegetariana. Imparò a cucinare il cibo Dicembre 2016

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secondo la tradizione indiana e anche a offrire il Naivedyam (offerta sacramentale di cibo) al Signore Shiva, distribuendo lo stesso tra i poveri come Prasadam benedetto (cibo santificato). Prima della sua dipartita nell’anno 1935, il Purohit predisse a Michelle che a tempo debito avrebbe potuto vedere il Signore Shiva in forma umana. Michelle sostenne tutte le spese del funerale del Purohit. Poi tornò a Puducherry e passava i giorni cantando Om Namah Shivaya. Un paio di anni dopo, qualcuno le suggerì di visitare Varanasi (conosciuta anche come Kasi). Le fu detto che era la residenza divina del Signore Shiva. Michelle si diresse a Varanasi con l’illusoria speranza di trovarsi faccia a faccia con il Signore Shiva venuto in forma umana. La sua indagine la portò da molti Sadhu e santi. La ricerca, tuttavia, non ebbe l’esito sperato. Un giorno Michelle s’imbatté in un Sadhu, che le consigliò di tornare a Puducherry. Il Sadhu le predisse che là avrebbe ricevuto la chiamata di Colui che era il Signore Shiva incarnato. Michelle fece proprio il consiglio del Sadhu. Tornò a Puducherry e proseguì l’attività del canto del Nome del Signore Shiva con accresciuto vigore. Si teneva lontana da tutti quelli che erano immersi nel mondo e aveva contatti solo con chi parlava del Signore Shiva. Immaginate la forza di volontà di questa signora di trentotto anni, che aveva abbandonato tutti i piaceri del mondo e dedicato la propria mente solo alla contemplazione del Signore! Anche chi le stava intorno la considerava pazza. Mentre narrava quest’episodio, Bhagavan Stesso disse che la donna era davvero arrivata alla pazzia più benedetta di tutte: Shiva Picchi (la pazzia dell’amore divino per il Signore Shiva)! 22

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Finalmente giunse la chiamata: era il 1969. Qualcuno disse a Michelle che il Signore Shiva era venuto in forma umana e che viveva in un villaggio chiamato Puttaparthi, nello Stato dell’Andhra Pradesh. A quel tempo Prasanthi Nilayam non aveva nemmeno i servizi di base e la vita nell’Ashram poteva essere molto dura per qualcuno abituato alle comodità del mondo occidentale. Ma Michelle, determinata, rimase a Puttaparthi per tre anni aspettando la visione del suo Amato Signore Shiva. Fu verso il 1972 che un senso di delusione riempì Michelle: non era stata ancora benedetta dalla visione divina che ella agognava. Adesso il dolore era quasi insopportabile. Non poteva più tollerare la solitudine e la “buia notte dell’anima” che un Sadhaka necessariamente attraversa nel proprio viaggio spirituale. Solo quando cominciò a sembrarle che la ricerca della sua vita fosse stata vana, il Signore pietoso decise di rimuovere il velo dell’illusione. Bhagavan benedisse Michelle con un’“interview”. “Vedi?...” Egli disse manifestandoSi. “Ecco il Signore Shiva.” Non appena Michelle guardò, fu benedetta dalla grandiosa visione del Signore Shiva. La forma che le fu mostrata quel giorno era esattamente quella che Michelle aveva sempre visualizzato nel suo cuore. A questo punto è forse opportuno ricordare che Bhagavan aveva fatto tale rivelazione attraverso una poesia scritta nella Sua fanciullezza, dove Egli dichiarava di non essere altri che il Signore Shiva venuto in forma umana! “Naalgava Garbhamuna Sivudu Avatarinchaga” (il Signore Shiva è nato come quarto figlio di Madre Easwaramma). Il testo completo della poesia si trova all’interno del libro dal titolo “Vandana”, pubblicato dalla Divisione Pubblicazioni dello Sri Sathya Sai Sadhana Eterno Auriga


Trust.

Il Ritorno del Japamala a Bhagavan Michelle era immersa in un Gange di lacrime che sembrava fluire senza interruzione. Bhagavan materializzò per lei un Japamala con grani in Sphatika. Le comandò di tornare a casa e di continuare a cantare Om Namah Shivaya, come consigliatole dal Purohit del tempio di Shiva a Nagapattinam. Le assicurò che le avrebbe concesso un posto permanente nel Suo cuore al termine del viaggio della sua vita! In ottemperanza al comando di Bhagavan, Michelle tornò a Puducherry e riprese la Sadhana. Essa raggiunse i Piedi di Loto del Signore il 12 aprile 1976. Come da suo desiderio, il corpo fu cremato secondo i riti vedici. Poi Bhagavan proseguì ricordandoci che quel giorno era il 14 aprile 1976, esattamente tre giorni dopo che Michelle aveva lasciato il corpo. Egli ci rivelò che, come promesso, Michelle Lo aveva raggiunto. In quel momento Bhagavan dichiarò che, assieme a Michelle, Lo aveva raggiunto lo Sphatika Mala. E questo era il Japamala che Bhagavan teneva nella Sua mano destra. Lascio ai lettori immaginare il brivido che in quel momento percorse noi cinque da capo a piedi! ...continua da pagina 19

Pochi mesi dopo, quando sognò nuovamente Swami, Robert ricevette una conferma più avvincente e insolita della guarigione. Nel sogno, Robert era seduto nella veranda a Prasanthi Nilayam quando Swami si avvicinava e gli chiedeva quale fosse la sua Sadhana. Robert rispondeva: “Meditazione, Japa e lettura di libri spirituali.” Poi Swami gli diceva che, da quando aveva avuto l’incidente ferendosi al collo e agli occhi, la lettura era diventata difficile, aggiungendo: “Swami, però, ti ha guarito.” Eterno Auriga

Prendiamoci un momento per riflettere su questo meraviglioso Leela del Signore e della Sua devota, come raccontato da Bhagavan Stesso. Ecco una ragazzina nata in una terra straniera e cresciuta in una cultura apparentemente diversa, che sentì la chiamata del Signore tra i rumori assordanti della mondanità che la circondava. La ragazza rinunciò a ogni cosa che aveva nel mondo sensibile per seguire la chiamata divina che scaturiva dal profondo del cuore. Michelle si recò in India nell’anno 1928 in risposta alla chiamata interiore. Bhagavan Baba poteva avere giusto due anni quando Michelle sentì la Sua chiamata divina. Nella forma del Signore Krishna, Bhagavan Baba aveva cominciato ad attrarre a Sé i devoti fin da bambino. Le rane dello stagno, che sono vicine al loto, a volte non riescono a vederne lo splendore. Ma le api immancabilmente vengono da lontano per gustare il nettare. Che Bhagavan ci benedica con la saggezza e la determinazione a cercare solo Lui e a diventare api che non gradiscono altro che l’Amore Divino! – L’autore, Sri T.G. Krishnamurthy, è stato Presidente dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Tamil Nadu. Robert rispondeva di saperlo e cadeva ai piedi di Swami, esprimendoGli il suo amore e la sua gratitudine. Questo secondo sogno non solo confermò la guarigione, ma rivelò la conoscenza dettagliata di Swami. A seguito della commozione cerebrale provocatagli dall’incidente, Robert stava sviluppando sensibilità alla luce intensa. – Estratto da “Divine Lessons from Sathya Sai Baba” di Diana Baskin Dicembre 2016

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’ISTITUTO SRI SATHYA SAI d’Istruzione Superiore (Accreditato come Università) ha tenuto, il 22 novembre 2016, a Prasanthi Nilayam, la sua 35a Convocazione Annuale.

La processione cerimoniale nel Sai Kulwant

Poiché l’università esiste da trentacinque anni, l’evento è una testimonianza di come il modello educativo basato sui valori umani a livello universitario abbia resistito alla prova del tempo e continui a prosperare. L’ospite principale della 35a Convocazione Annuale è stato il dottor R. Chidambaram, Principale Consulente Scientifico del Governo indiano e il professor Homi Bhabha del Dipartimento per l’Energia Atomica. Il dottor Chidambaram è un fisico con numerose onorificenze, che ha lavorato, diversi decenni, per i maggiori interessi del Paese. Egli è meglio conosciuto per il ruolo fondamentale che ricopre nel programma di armamento nucleare indiano. Ha coordinato il test di preparazione per il Pokhran-I (1974) e il Pokhran-II (1998). 24

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Il formato, la pianificazione e l’esecuzione della cerimonia di Convocazione dello SSSIHL non sono secondi a nessuno. Alle 10,30 il corteo cerimoniale, guidato dalla fanfara dell’università, e seguito da due studenti che portavano gli stendardi universitari a entrambi i lati del Segretario Amministrativo (che reggeva la Mazza Cerimoniale), è giunto nel Sai Kulwant Hall proveniente dallo Yajur Mandir. Il corteo comprendeva l’Ospite Principale, il Rettore, il Vicerettore, i Presidi di Facoltà e i Direttori dei Dipartimenti assieme ai membri dello Sri Sathya Sai Central Trust e del Consiglio d’Amministrazione.

Dopo l’invocatorio canto dei Veda, il Vicerettore, Professor K.B.R. Varma, ha pregato il Hall. Magnifico Rettore Fondatore di dichiarare aperta la Convocazione. Ciò è avvenuto con la Divina Voce di Bhagavan Baba. Discorso del Vicerettore Nel suo discorso agli studenti, il vicerettore ha sottolineato che il modello educativo Sri Sathya Sai è di grande importanza in un mondo in rapido movimento, guidato da preoccupazioni materiali. Ha ricordato le tappe fondamentali dell’università negli ultimi trentacinque anni: la crescita dei Campus universitari (ora complessivamente quattro), il perseguimento dell’eccellenza accademica e l’attenzione alla ricerca dei bisogni di base. Egli ha sottolineato i risultati chiave della ricerca in varie discipline nel passato anno accademico, come il microscopio multimodale a basso costo e le celle a combustibile microbico

Eterno Auriga


per il trattamento delle acque di scarico.

Successivamente, il Rettore, giudice M.N. Venkatachaliah, ex Presidente della Corte Suprema dell’India, ha ammesso 498 candidati ai vari programmi di studio nei diversi gradi (laurea, post-laurea, programmi professionali, 28 medaglie d’oro e dieci assegnatari del dottorato). Il Vicerettore ha poi diretto il giuramento della Convocazione, dopo il quale sono stati premiati i vincitori delle medaglie d’oro dell’Università. Durante l’anno accademico 2015-16, questi studenti, donne e uomini, hanno eccelso nelle Facoltà di Scienze, Gestione e Commercio, ed Economia e Discipline Classiche. Discorso dell’Ospite Principale Il dottor R. Chidambaram ha poi tenuto il suo Discorso di Convocazione.

Egli ha affermato che, per compiere qualunque lavoro in modo ottimale, è di fondamentale importanza l’ecosistema. Ha quindi raccontato i progressi in corso del Governo indiano per dotare il Paese di un ecosistema che gli permetta di diventare, in futuro, una nazione sviluppata, particolarmente nei settori dell’istruzione superiore, della ricerca scientifica e dello sviluppo tecnologico.

L’Ospite Principale, dottor R. Chidambaram, tiene il suo Discorso di Convocazione.

Ha poi osservato che un grande progresso scientifico non deve verificarsi a scapito della perdita di carattere. Carattere, ha detto, significa integrità; vuol Eterno Auriga

dire ricerca dell’eccellenza entro i limiti individuali, impegno nelle cause nazionali e sociali e anche impegno per la giustizia e l’equità sociale.

Ha affermato che l’India sta diventando un “Paese sviluppato”. Tuttavia dobbiamo sforzarci di renderlo un Paese con un’economia guidata dalla conoscenza. Se, allo stesso tempo, preserveremo il nostro patrimonio spirituale e culturale, allora l’India diventerà un “grande Paese” nel senso più pieno del termine o, più correttamente, ripristinerà in sé la grandezza che è stata sua in passato. Ha concluso chiedendosi dove esista un posto migliore di questo Istituto per conoscere il patrimonio spirituale e culturale dell’India, mentre si ottiene la conoscenza nei propri settori di specializzazione. Discorso d’Apertura di Bhagavan Infine, i laureandi sono stati benedetti con il Discorso Divino d’Apertura del Magnifico Rettore Fondatore, Sri Sathya Sai Baba. Egli indica la pietosa situazione degli studenti moderni, che non hanno una guida in una società priva di bontà. Il corretto studio del genere umano, afferma, è l’uomo. Esorta poi gli studenti ad assorbire la cultura indiana, a diventare buoni cittadini e vivere una vita che sia accettabile per tutti. Baba conclude dicendo ai Suoi studenti di essere non solo buoni per se stessi, ma incoraggiare gli altri a percorrere il sacro sentiero. L’evento si è concluso alle 12,45 dopo l’inno nazionale e l’Arati.

Programma del Pomeriggio Il programma del pomeriggio è cominciato con la cerimonia del Premio Sai Krishna per l’Eccellenza nell’Insegnamento. Il premio, che ogni anno si alterna tra insegnamento e ricerca, celebra la prestazione individuale nell’insegnamento e nella ricerca nel sistema di educazione integrale basata sui valori. Dicembre 2016

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Il Premio Sai Krishna consiste di un diploma, un ricordo e un premio in denaro di 25.000 rupie. Per l’insegnamento, gli esperti valutano l’insegnamento, il tutoraggio e la partecipazione alle attività cocurricolari che contribuiscono al Sistema di Educazione Integrale Sri Sathya Sai. I criteri includono il numero di materie insegnate, il numero di anni di esperienza d’insegnamento, l’integrazione dei valori nella metodologia didattica e la risposta degli studenti sulla qualità e l’efficacia dell’insegnamento. Il Rettore dell’Università, giudice M.N. Venkatachaliah, si è complimentato con i seguenti quattro insegnanti per il premio di quest’anno, uno per ogni Campus universitario:

Campus di Anantapur: Signora Meera Manikkavachakan, Professore Assistente (onor.), Dipartimento di Scienza dell’Alimentazione e della Nutrizione. Campus di Prasanthi Nilayam: Sri Siddhartha R., Membro del Corpo Docente del Dipartimento di Lingua e Letteratura Inglese.

Campus di Brindavan: Sri Darshan Gera, Professore Assistente, Dipartimento di Scienze Matematiche e Informatica. Campus di Muddenahalli: Dottor B. Chandrasekhar, Professore Assistente, Dipartimento di Amministrazione e Commercio.

Rang-e-Mohabbat (il Colore dell’Amore): Commedia di Convocazione La commedia è sempre stata una parte importante della Convocazione Annuale all’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore. Il nostro Magnifico Rettore Fondatore scriveva Egli Stesso la sceneggiatura e mostrava vivo interesse per queste commedie. La loro unicità è che sono concepite e realizzate dagli studenti dell’Università. 26

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Una scena della commedia “Rang-eMohabbat”.

Tutti gli aspetti della commedia come gli allestimenti scenici, i costumi, il trucco, la musica ecc., sono stati interamente prodotti dagli studenti. Nella commedia di Convocazione di quest’anno, è stata egregiamente evidenziata la nozione che prima viene la fede e poi l’esperienza. La storia si è concentrata sul viaggio della perseveranza di Vijay, uno studente intelligente, brillante e ambizioso che sogna in grande. Quando Vijay raggiunge il massimo nel suo esame a livello statale di scuola secondaria, ha già fatto un passo nel futuro, nel suo sogno di sempre di diventare ingegnere, per la qual cosa chiede al padre di soddisfare il suo desiderio. Il padre, però, viene ingenuamente coinvolto in storie mondane e perde la somma che aveva risparmiato per l’istruzione del figlio.

Inizia così la ricerca di Vijay per soddisfare la sua ambizione. La storia mette in luce i diversi colori dell’amore che la vita getta su Vijay e come, alla fine, tutte le tessere del mosaico trovino la propria collocazione. In essa si evidenzia la singolare trasformazione di Vijay da laureato arrogante e ambizioso a giovane uomo devoto e umile; una trasformazione che solo l’Amore di Sai può arrecare. L’ottima regia, la superba interpretazione degli studenti e i dialoghi ricchi di significato hanno reso, la commedia, una presentazione di grande effetto. Eterno Auriga


FORUM DEGLI EX STUDENTI D R. K A R A N A M BALASUBRAMANYAM

SAI È ONNIPRESENTE Sai è Onnipresente. Egli è sempre disponibile per i Suoi devoti ovunque siano. Egli il Signore che dispensa devozione su tutti e sempre li protegge. (Poesia Telugu)

Q

UESTA SPLENDIDA POESIA, composta da Swami, che parla della Sua onnipresenza, permane ancora nella mia mente anche dopo aver lasciato Parthi nel lontano 1992. Ho ascoltato molti Discorsi Divini, ma non ho mai smesso di interrogarmi sull’onnipresenza di Dio. Allora, non riuscivo

a capire questo fatto a causa, credo, della mia vicinanza a Lui. Lasciai l’India cinque anni più tardi per partecipare a un Convegno sulla Ricerca a Mendoza, una pittoresca città argentina. Ero veramente eccitato perché stavo per fare il mio primo viaggio all’estero. Una volta raggiunta Londra, persi tutto il mio entusiasmo e mi sentii molto solo. Dovetti rimanere nell’aeroporto di Gatwick per prendere un altro volo, al fine di continuare il mio viaggio. Pensavo a Swami e mi sentivo male perché avevo dovuto lasciare l’India proprio nel periodo del Suo Compleanno. Avevo voglia di tornare a casa immediatamente. Mentre questi pensieri turbinavano nella mia mente, chiusi gli occhi per un breve pisolino. Quando mi svegliai, vidi che una persona lì vicino leggeva un libro la cui copertina recava una bella immagine del nostro Amato Swami. La vita improvvisamente riesplose in me e mi ritornò tutta l’energia. Mi avvicinai a quella persona e gli chiesi se era indiano. “No”, rispose e continuò dicendomi che era comunque stato in India per vedere Sai Baba. Mi chiese poi, a sua volta, come sapevo di Sai Baba. Gli raccontai con piacere i miei anni da studente a Puttaparthi. Gli parlai anche del mio attuale viaggio in Argentina. Con mia grande sorpresa, disse che anche lui stava andando allo stesso Convegno sulla Ricerca. Dopo l’atterraggio a Mendoza, apprezzai la splendida vista della città ai piedi di una grande catena montuosa. Come prevedeva la procedura, confermai per telefono i miei biglietti di andata e ritorno e, non appena dissi il mio nome, la persona dall’altra parte della linea mi domandò se la mia destinazione finale fosse Bangalore (Bengaluru), in India, al che io risposi affermativamente. Con la domanda successiva mi chiese se conoscevo Sai Baba. Rimasi un po’ perplesso, ma poi dissi di sì, e, continua a pagina 30...


Samartha Ramdas

Chinna Katha

S

AMARTHA RAMDAS NACQUE in un villaggio nello Stato del Maharashtra. Narayana era il nome datogli dai suoi genitori. Perse il padre all’età di otto anni. In fanciullezza, Narayana era stato molto birichino, cosa che aveva causato moltissimi problemi alla madre Ranubai. Non appena raggiunse l’età di 13 anni, tutti i suoi parenti consigliarono alla madre di organizzare il suo matrimonio con una ragazza intelligente. Perciò, la madre gli scelse una ragazza. Come da consuetudine, si mise una tenda per separare la sposa dallo sposo prima del rito principale in cui lo sposo lega il Mangala Sutra attorno al collo della sposa. Però, quando il divisorio venne rimosso al fine di eseguire questo rituale, Narayana non c’era. Le persone lo cercarono in tutto il villaggio, ma non lo trovarono. Dopo essere scappato lontano dal Pandal del matrimonio, Narayana raggiunse la zona di Panchavati. Era molto felice di essere lì perché era il luogo dove Sri Rama aveva vissuto per qualche tempo durante il suo esilio nella foresta. Dopo aver scelto quel luogo per la sua Sadhana, Narayana cominciò a recitare incessantemente il Nome di Rama.

Come poteva, un ragazzo birichino come Narayana, diventare un ardente ricercatore? Doveva essere per le azioni meritorie compiute in vite passate. Non solo; dopo aver lasciato la casa, era stato in un tempio di Hanuman lungo la strada. Hanuman era la divinità scelta da Narayana già dalla sua infanzia. In piedi, di fronte alla statua di Hanuman, pregò dicendo: “Hanumantha! Donami il tuo potere e le tue qualità.” Come indicazione dell’accettazione della sua 28

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Una divina luce uscì dalla statua di Hanuman ed entrò nel corpo di Narayana.

preghiera, dalla statua di Hanuman uscirono dei raggi lucenti che entrarono nel corpo di Narayana. È solo per grazia di Dio che le persone comuni possono trasformarsi in sinceri ricercatori, ed essi ottengono l’autorealizzazione. Egli compì la Sadhana a Panchavati per dodici anni. Come risultato, riuscì a comprendere il triplice principio della resa come Hanuman, che disse: “Rama! In termini di percezione corporea, Tu sei il Signore e io sono il Tuo servo. In termini di percezione mentale, Tu sei l’Oggetto e io sono il Tuo riflesso. E nella percezione Atmica, Tu Sei me e io sono Te.” Perciò, Narayana decise di diventare Ramdas (servo di Rama), proprio come Hanuman. Lasciò Panchavati e partì per un giro dell’India. A quel tempo, il Paese era sotto il dominio straniero, e il Sanathana Dharma (la Legge Eterna) era in stato di declino. In considerazione della triste situazione del Paese, Ramdas andò in giro a insegnare la necessità di patriottismo, devozione a Dio e adesione al Dharma a persone e governanti. Fece risuonare il Nome di Rama in tutti i

Eterno Auriga


villaggi, e dette il messaggio: Grama Seva è Rama Seva (il servizio ai villaggi è servizio a Rama). Nel corso del tempo, quando raggiunse lo Stato del Maharashtra, fu felice di notare che Shivaji tentava di stabilire lì un regno indipendente. Un fausto giorno, Ramdas si trovò davanti al palazzo di Shivaji e disse ad alta voce: “Bhavati Bhiksham Dehi” (o venerabile, fai l’elemosina). Shivaji ricordò quello che Tukaram gli aveva detto in precedenza: Ramdas sarà il tuo Guru. Così, mise un pezzo

Shivaji offrì il suo regno a Ramdas come elemosina, ma Ramdas gli chiese di governare come rappresentante di Dio per la protezione del Dharma. di carta nella ciotola dell’elemosina di Ramdas e disse: “Swami! Con la presente lascio tutto il mio regno a te .”

Ramdas, allora, gli disse: “Mio caro! Io sono un eremita che ha rinunciato a tutto. Non ho alcun interesse a qualunque sorta di possesso. Ma fa’ come dico. Considerando il regno come una benedizione di Dio, servi il popolo come rappresentante di Dio e agisci come protettore del Dharma.” Un giorno, Ramdas spedì tre oggetti a Shivaji in regalo: due mattoni, una noce di cocco e una bustina di fango. Qual era il loro significato e quale l’idea dietro questi strani regali? Perché cerchiamo una noce di cocco? È per godere della dolcezza del bianco e tenero cocco. È un simbolo di qualità satvica (dolcezza).

Ramdas impartì pii insegnamenti a Shivaji offrendogli tre doni.

Il regno che era sotto la sua sovranità doveva essere alimentato da princìpi satvici, che guidano la gente sul sentiero satvico della vita. Successivamente, i mattoni sono utilizzati per costruire una casa. Proprio come una casa protegge i suoi abitanti, il re deve attentamente proteggere i suoi sudditi. E il fango ricorda sempre la madre terra. In questo modo, Ramdas rese Shivaji consapevole del suo dovere verso il suo regno e i suoi sudditi.

Come fece Ramdas ad acquisire il nome “Samartha Ramdas”? Con la decisione di proteggere il Dharma, ovunque andasse, Ramdas portava un bastone in una mano e un arco nell’altra, assieme a una faretra di frecce sulla spalla. Un giorno, mentre stava camminando sulla riva del Godavari, incontrò un gruppo di studiosi che, curiosi di sapere, gli chiesero: “Signore! Sembra siate un Sannyasin, ma portate con voi queste armi; perché? Appartenete a una tribù? Siete un cacciatore o un eremita?” Ramdas rispose: “Sono Ramdas. Sono pronto a usare le armi, se necessario, in modo da proteggere il Dharma.” Poi gli studiosi vollero metterlo alla prova. Essi lo sfidarono con queste parole: “Siete davvero in grado di scoccare una freccia? Se è così, mirate a quell’uccello in volo e colpitelo con una freccia.” Ramdas prese bene la mira e scoccò la freccia. L’uccello cadde a terra morto. Gli studiosi lo schernirono con disprezzo e dissero in tono denigratorio: “Vergogna, vergogna! Dovreste essere un Sadhu (uomo pio). Come potete arrivare a uccidere?” Ramdas disse:


“Venerabili eruditi! Siete stati voi ad avermi chiesto di colpire l’uccello.” Gli studiosi si presero gioco di lui: “È così? Supponete che vi chiediamo di mangiare dell’erba; lo fareste ciecamente? Non ci pensereste su? Dovete espiare questo peccato.” Ramdas, allora, chiese loro: “Il peccato sparirà se io espio?” Essi risposero di sì. “Allora che dire di questo uccello? Dopo l’espiazione, l’uccello non dovrebbe tornare in vita?” - chiese Ramdas. Essi risposero: “Com’è possibile? Quello era il suo Karma.” Ramdas non fu soddisfatto della loro risposta. Con le lacrime agli occhi, pregò il Signore Rama: “O Rama! Se è vero che tutte le mie pratiche spirituali erano sincere, fa’ che questo uccello torni a vivere. Cerco il Tuo perdono per il mio atto peccaminoso e ignorante.” Immediatamente, l’uccello riprese vita e volò via. Quegli studiosi, che si erano presi gioco di lui, erano esterrefatti e dissero: “O grande uomo! Ci pentiamo di ciò che vi abbiamo detto; siamo spiacenti per quelle sprezzanti parole. Vi preghiamo di scusarci. Siamo diretti testimoni della vostra capacità. Siete stato capace di colpire un uccello in volo e riportarlo in vita. Siete capace di tutto. Quindi, vi chiameremo Samartha Ramdas.”

Samartha Ramdas non si esaltò per la lode né si lamentò della derisione. Egli continuò la sua missione di protezione del Dharma con la giusta serietà. Raggiunse il sacro luogo di Pandharpur, ebbe il Darshan del Signore Panduranga e lo elogiò per come aveva riversato la Sua grazia su Pundarika. Improvvisamente, la sua mente fu sopraffatta da pensieri circa la propria madre. Raggiunse il suo luogo natale, dove la madre, ormai vecchia, era in trepidante attesa del figlio. Quando egli tornò, la gioia della donna fu indescrivibile. Dopo aver capito che si trattava effettivamente di Narayana, che veniva magnificato dalle folle come Samartha Ramdas, ella era fuori di sé dalla gioia. Ramdas servì la madre durante i suoi ultimi giorni. Dopo la sua morte, celebrò i riti finali e riprese la sua missione di protezione del Dharma.

Grazie agli insegnamenti di Samartha Ramdas e il regno di Shivaji, in India riprese la vita dharmica. Samartha Ramdas divenne così un’icona ideale per tutta l’India tramite la sua promozione della devozione verso il Paese, verso Dio e i princìpi del Dharma.

...continua da pagina 27

immediatamente, quella persona domandò se poteva incontrarmi.

mi

Con piacere risposi di sì, e le detti il mio indirizzo, senza sapere ancora il motivo per cui voleva incontrarmi personalmente. L’uomo che mi aveva parlato trovò il posto in cui mi trovavo in meno di un’ora e mi portò in un negozio dove, a ricevermi, c’erano altre dieci persone, non per parlare di scienza, ma solo per sentir parlare di Dio, che altri non è che il nostro Swami. Non appena cominciai a parlare del Signore, uno di loro aprì lentamente un album fotografico e mi mostrò diverse immagini di Swami e di Puttaparthi. Il giorno dopo, mi condussero al Centro Sai dove vidi una gigantesca foto del nostro Amato Swami.

Le lacrime mi rigarono le guance quando mi resi conto che Swami aveva raggiunto anche questo luogo, a decine di migliaia di miglia di distanza da Puttaparthi. Capii che non c’è posto ove Egli non sia presente. Ciò mi spiegò chiaramente l’onnipresenza del nostro Amato Swami. Mi resi conto che Egli è ovunque, in tutti i luoghi e in ogni momento.

– L’autore è un ex studente (M.Sc. in Chimica - 1992) del Campus di Prasanthi Nilayam dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore. Egli svolge servizio come Presidente del Centro Sri Sathya Sai di Greater Baltimore, Maryland, U.S.A.


PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DEL GUJARAT

I

L 30 E 31 OTTOBRE 2016, oltre 1000 devoti sono giunti a Prasanthi Nilayam per un pellegrinaggio di due giorni disposto dall’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Gujarat.

La musica strumentale “Tala Vadya Vrinda”. Il 30 ottobre 2016, gioioso giorno di Deepavali, i giovani del distretto Vadodara del Gujarat si sono esibiti in una presentazione di percussioni dal titolo “Tala Vadya Vrinda” (melodia di musica strumentale) che ha incantato il pubblico per quasi 30 minuti con la sua melodia e il suo ritmo. Il tema dell’esibizione musicale era “Siate Uniti, Rimanete Uniti e Sentite la Divinità”. È seguita una danza dal titolo “Dashavatar” che raffigurava le dieci Incarnazioni di Vishnu. Questa bellissima danza è stata presentata dai bambini Bal Vikas di Gandhi Nagar. Nel fausto giorno del nuovo anno del Gujarat, 31 ottobre 2016, il programma è Eterno Auriga

iniziato con una canto devozionale dedicato alla Madre Divina, dal titolo “Sai Shruti”, che è stato presentato dalle giovani ragazze del Gujarat. Ha fatto seguito la splendida danza “Saraswati Vandana”, una preghiera alla Dea del Sapere, offerta dalle ragazze Bal Vikas di Gandhi Nagar. È seguita un’esibizione di brillanti danze popolari del Gujarat, che sono state eseguite dagli studenti dello Sri

L’offerta danzata “Mahishasura Mardini” degli studenti della Scuola Sri Sathya Sai di Surat. Sathya Sai Vidyaniketan, Navsari. L’elemento finale del programma è stato il numero di danza “Mahishasura Mardini”, dedicato alla Madre Divina, che ha mostrato anche varie posizioni yoga. Questa eccellente offerta è stata fatta dagli studenti della Scuola Sri Sathya Sai di Surat. Sono seguiti i Bhajan terminati con l’Arati.

PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DEL TAMIL NADU Il 5 e 6 novembre 2016, hanno preso parte a un pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam, organizzato dall’Organizzazione Sai del Tamil Nadu, circa 1000 devoti. Dicembre 2016

31


Musica strumentale degli ex studenti Bal Vikas. Nel corso di questo pellegrinaggio, i devoti del Tamil Nadu hanno eseguito il canto dei Veda e condotto i Bhajan nel Sai Kulwant Hall. Inoltre, il 5 novembre, gli ex studenti Bal Vikas di questo Stato hanno offerto un’avvincente presentazione di musica strumentale. Cominciando l’offerta musicale con il Ganesh Vandana, essi hanno affascinato i devoti con una serie di composizioni devozionali e concluso il programma con il Bhajan “Prema Mudita Manase Kaho Rama Rama Ram”.

AKHANDA BHAJAN MONDIALE L’Akhanda Bhajan Mondiale è un evento annuale, unico nel suo genere, dell’Organizzazione Sathya Sai, che si svolge simultaneamente in tutte le parti del mondo per la sua pace e armonia. Iniziato da Sri Sathya Sai Baba Stesso circa quarant’anni fa, l’Akhanda Bhajan

L’Akhanda Bhajan a Prasanthi Nilayam. comprende il canto continuato per 24 ore delle glorie di Dio, cui prende parte un gran numero di devoti appartenenti a tutte le fedi e le nazioni, diffondendo così, in tutto il mondo, il Nome Divino. A Prasanthi Nilayam, l’Akhanda Bhajan ha un significato speciale perché qui Bhagavan lo santificava con la Sua Divina Presenza. Quest’anno, esso è iniziato alle 18 del 12 novembre. Tenutisi in un Sai Kulwant Hall splendidamente decorato, i Bhajan sono stati prevalentemente guidati dagli studenti, ragazzi e ragazze. Anche il personale dell’Ashram, il personale ospedaliero e i gruppi di devoti si sono alternati alla guida dei Bhajan, felicemente conclusi alle 18 del 13 novembre 2016 con il Bhajan “Hey Giridhara Gopala”, eseguito dall’aurea voce di Bhagavan. A conclusione dei Bhajan, è stato distribuito a tutti il Prasadam di riso al tamarindo e riso dolce.

Sri Sathya Sai General Hospital

Prasanthi Nilayam - 515134, Puttaparthi, Anantapur District, Andhra Pradesh Email: hrmgh@sssihms.org.in, Phone: 08555-287256, Fax: 08555-289409 Applications are invited for the following posts: • General Surgeon: Senior Resident / Junior Consultant in the Department of General Surgery. Qualification: M.B.B.S. + MS / DNB (General Surgery) with relevant experience. • Gynaecologist: Senior Resident / Junior Consultant in the Department of Obstetrics & Gynaecology. Qualification: M.B.B.S. + MD / DNB / D.G.O. • Paediatrician: Senior Resident / Junior Consultant in the Department of Paediatrics. Qualification: M.B.B.S. + MD / DNB / D.C.H. • Anaesthesiologist: Senior Resident / Junior Consultant in the Department of Anaesthesiology. Qualification: M.B.B.S. + MD / DNB / D.O.A.

– Medical Superintendent



– Registrar


Sri Sathya Sai Higher Secondary School

Vidyagiri, Prasanthi Nilayam, Anantapur District, Andhra Pradesh - 515134 E-mail: ssshss@gmail.com, Phone No: 08555-289289 Admissions to Class I (Boys & Girls) and Class XI (Boys & Girls) for academic year 2017-18 will take place in June 2017. The medium of instruction will be English and the school is wholly residential. Admission criteria for Class I ** Age Limit: 5½ years to 6½ years as on 30th September 2017. (Duplicate copy of Date of birth certificate – “issued by competent authority” shall be produced). The Date of Birth should be between 30-03-2011 and 30-03-2012 ** Selection through random selection method Admission criteria for Class XI Only English Medium students are eligible to apply. Prospectus and Application forms Prospectus and Application forms can be obtained from 1st January 2017 onwards till 31st January 2017 either from the office of “Sri Sathya Sai Higher Secondary School, Prasanthi Nilayam, Puttaparthi” - by paying cash `100 /- (Timing:10 a.m. to 11 a.m. / 2.00 p.m. to 3.00 p.m. on all days except Sundays and holidays) (or) can be downloaded from our website: www.ssshss.edu.in The downloaded filled in application should be sent along with a Demand Draft drawn in favour of “Principal, Sri Sathya Sai Higher Secondary School” on State Bank of India, Puttaparthi Branch (Code no: 2786) for the value of `100/- with self-addressed envelope (Size: 15 cm x 24 cm). The last date for submission of filled in application form will be 15-02-2017. – Principal


Data della pubblicazione: 1° dicembre 2016

Sacralità del Natale La festa di Natale viene celebrata in Esibizione della banda di Nadaswaram degli studenti dell’Istituto.

molti Paesi con molta risonanza, allegria e sfrenati festeggiamenti. Si dovrebbe notare una cosa: in nessuna parte del mondo il Natale è celebrato nel modo in cui lo si fa a Prasanthi Nilayam. Persone appartenenti a diversi Paesi, fedi differenti e culture diverse, che si

Concerto di musica vocale classica carnatica delle Priya Sisters nella Giornata della Donna.

uniscono per adorare Dio e celebrare la festa in un’atmosfera tanto sacra, non si trovano in nessun altro luogo. Questo dovrebbe diffondersi in ogni Paese. – Baba

Inaugurazione delle cliniche mediche mobili.

Edizione Italiana del Sanathana Sarathi


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