Eterno Auriga - Gennaio 2017

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Gennaio 2017



Eterno Auriga

Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità VERITÀ

Gennaio

RETTITUDINE

PACE

AMORE

NON VIOLENZA

“Qualunque azione l’uomo compia, avrà uguali e adeguate conseguenze. Egli non può sfuggire ai risultati delle sue azioni. L’uomo può lasciare il mondo da un momento all’altro, ma le conseguenze delle sue azioni non lo lasceranno: lo seguiranno. Quindi, dovremmo compiere buone azioni, sviluppare pensieri positivi e stare in buona compagnia.”

2017

© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia

SOMMARIO 4 8 11 14 15 19 22 24 27 29 30

Compite Tutte le Azioni con Sentimenti Divini Discorso di Bhagavan del 22 aprile 1993 Celebrazioni del Natale Cronaca Le Buone Qualità Assicurano Pace e Prosperità Dai nostri Archivi Auguri per il Nuovo Anno Messaggio di Bhagavan per il Nuovo Anno Sai: un Semplice Aneddoto che Offre Ispirazione Sai Kaustuv Dasgupta Trasformazione e Oltre… Forum degli Ex Studenti Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca Vivere con l’Amorevole Signore Professor E. Mukundan Navigare attraverso l’Oceano della Vita Lorenzo Casadio Il Bracciale di Diamanti della Regina di Bobbili Effulgenza della Gloria Divina Notizie dai Centri Sai

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P A R O L A D E L L’ A V A T A R

FATE TUTTE LE AZIONI CON SENTIMENTI DIVINI “Quando l’essere umano emerge dal grembo della madre non trova alcuna ghirlanda intorno al proprio collo, non ci sono gioielli di perle né ornamenti d’oro scintillanti, né collane tempestate di pietre preziose come smeraldi e diamanti, ma intorno al collo qualcosa c’è: Brahma unisce con un filo le conseguenze della sue azioni passate in una pesante ghirlanda e gliela mette al collo alla nascita.” (Poesia Telugu) L E A Z I O N I S A C R E P R O D U C O N O R I S U LTAT I S A C R I

Incarnazioni dell’Atma Divino!

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UALUNQUE BENE O MALE l’uomo sperimenti nella vita è conseguenza delle azioni buone o cattive che ha fatto. Egli può vedere le sue azioni, ma può non vedere immediatamente le loro conseguenze. Tra l’azione e la conseguenza può passare del tempo. Rendete sacro e sublime il presente Tra l’azione e la conseguenza non c’è comunque alcuna separazione; esse sono intrecciate. Se abbiamo fame, mangiamo per soddisfarla, ma tra l’azione di mangiare e la digestione passa del tempo. Noi mettiamo il cibo in bocca, dopodiché esso va nello stomaco e viene digerito. Il processo della digestione richiede un paio d’ore; solamente dopo, il cibo dà forza e nutrimento. In modo

simile, può passare del tempo tra le azioni e le conseguenze. Un seme non diventa albero appena lo mettete nella terra: prima germina, poi diventa un virgulto, quindi, col tempo, si trasforma in un albero. Tutto l’albero è all’interno del seme, ma l’uomo vede solamente questo e non la pianta intera che vi è nascosta; in modo simile, il


futuro è contenuto nelle azioni che vengono fatte nel presente. L’uomo vuol conoscere il futuro e lo aspetta, ma non ha bisogno di aspettarlo perché il futuro si trova nel presente. Il presente determina il futuro; quindi egli dovrebbe rendere il presente sacro, sublime e utile. Uno studente sostiene la prova nella sala degli esami, ma aspetta un mese o due per conoscerne il risultato; di questo non ci sarebbe bisogno perché esso è già palese nel modo in cui egli ha risposto alle domande. In modo simile, chi fa azioni buone non avrà mai risultati cattivi, mentre se fa azioni cattive non può aspettarsi buoni risultati. Si può avere un mango se si è interrato un seme di nim? Il frutto è come il seme. Tutti dovrebbero esser pronti a fare buone azioni in modo da ricevere buoni risultati e così vivere una vita sacra. L’uomo non dovrebbe essere attaccato al corpo; che roba è questo corpo? Se lo osservate da vicino, scoprite che è uno scheletro coperto di carne e sporcizia, che emette cattivo odore, non profumo. Se mettiamo del riso nel mulino, otteniamo la farina di riso; se ci mettiamo del grano, ricaviamo farina di grano. La farina corrisponde al materiale che ci mettiamo. Il corpo umano è simile a un mulino, ma, se ci mettete della frutta, produce escrementi maleodoranti. Quindi esso è molto peggiore di una macchina inerte: se mangiate un sottaceto al mattino, esso, la sera, sarà digerito e trasformato in escremento. Lo stesso sottaceto rimane buono per un anno se lo mettete in un barattolo; il corpo è quindi peggiore persino di un barattolo. L’Atma residente dà valore al corpo Eterno Auriga

Non abbiate mai fretta. Se siete affrettati, anche l’amrita diventa veleno. Cominciate ogni cosa con sentimenti pacifici, analizzate se sia buona o cattiva, giusta o errata. Esercitate la discriminazione. Tutte le azioni fatte con sentimenti divini danno buoni risultati, ma oggi l’uomo non ha considerazione per i sentimenti divini, persegue scopi meschini e rovina la sua preziosa vita. Quando agiamo pacificamente con sentimenti divini, la vita si riempie di pace e letizia. Questo corpo però contiene la sacra gemma della Divinità come un gioiello prezioso è conservato in una cassa di ferro di poco valore. L’essere umano dovrebbe sapere che Dio è presente nel corpo come Atma. La cassaforte non ha valore, ma i gioielli che vi sono conservati ne hanno molto; il corpo è come una cassaforte senza valore in cui Dio ha posto i preziosi gioielli delle buone qualità. Voi comprate la cassaforte per tenerci i gioielli preziosi; se non ne avete, essa non vi serve. In modo simile, noi dobbiamo aver cura di questo corpo senza valore per le importanti qualità che contiene; il corpo senza valore contiene il prezioso Atma. Noi dobbiamo proteggere il corpo per il bene dell’Atma che vi è presente. Il corpo è il tempio di Dio; questo è ciò che dicono le Scritture: “Il corpo è un tempio e l’abitante è Dio.” Noi ci entusiasmiamo nel guardare il tempio, ma non tentiamo di vederci Dio. Voi potete costruire un tempio di marmo grande e bellissimo, ma ci andrete se non c’è l’immagine della divinità? Il tempio non è importante; lo è l’immagine di Dio. In Gennaio 2017

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modo simile, il corpo non è importante; ciò che importa è l’Atma che vi risiede. Senza l’Atma, nessuno terrebbe il corpo in casa neppure per un momento perché esso sarebbe un cadavere. Fin quando il corpo è un tempio? Finché Dio vi è presente nella forma dell’Atma. Esso è chiamato shivam (propizio) quando c’è l’Atma; diventa shavam (cadavere) quando l’Atma lo lascia. Finché nel corpo c’è vita lo si chiama shivam; quando la vita se ne va, è chiamato shavam. Nessun deterioramento lo minaccia finché in esso c’è l’alito vitale; può essere mantenuto fino a ottanta o novant’anni. Quando l’alito vitale se ne va, esso comincia a deteriorarsi e un’ora dopo inizia a emettere cattivo odore. Nessuno tiene un corpo morto in casa, neppure coloro che gli hanno dato la vita. La moglie, che passava le ventiquattro ore del giorno godendo della compagnia del marito, si spaventerebbe a vederne il corpo morto. Perché ne ha così paura? Ha paura perché in esso non c’è shivam. Finché c’è shivam, essa lo protegge ed è molto contenta di vederlo, ma, quando la vita se ne è andata, ella non vuole neppure guardarlo. Che relazione è questa? Che cos’è l’amore vero? Chi sono i parenti veri? Riflettete per un po’ per comprenderlo. Dio è più vicino dei parenti Un figlio di vent’anni ama molto la madre; ella gli è molto cara. Dopo un po’ di tempo, la madre muore ed egli siede vicino al suo corpo e si lamenta: “Madre, io mi sono affidato a te per tanto tempo. Tu mi hai protetto e allevato. Chi si prenderà cura di me ora? Madre, perché mi hai lasciato?” Chi è che se ne è andato? Se il corpo è la madre, il corpo è lì; chi dice che è andato via? Chi è andato via in realtà? Soltanto 6

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Jiva, l’anima individuale. Il figlio ama la madre perché Jiva è presente in lei; dal momento che il Sé individuale è perduto, lo stesso figlio crema il corpo della madre senza alcuna pietà. Chi è la vera madre? Chi è andato via? Solamente Jiva. Allora chi è la madre? Jiva è la madre. Se non c’è Jiva, nessuno rispetta il corpo. Quindi chi è la madre vera? È Dio! Dio è la madre, Dio è il padre. “Dio ti è più vicino di tua madre. Dio ti è più vicino di tuo padre. Dimenticare Dio è un grave peccato. La parola Sai è la parola di Verità.” Potete avere una vicinanza stretta con vostra madre; ella può essere vicina al corpo, mentre Dio è dentro il corpo. Quindi Egli è più vicino persino di vostra madre. Non dovete mai dimenticare Dio che vi è più vicino del più vicino. Dio è responsabile di tutta la creazione, Dio è l’ideale della vita. È il vostro respiro effettivo e voi dovete ricordarLo sempre, adorarLo e seguirLo in qualunque momento. Il corpo è solo uno strumento che deve essere usato al meglio; se uno strumento è in condizioni buone, potete usarlo per qualunque lavoro. Se volete scavare un pozzo, la trivella che portate deve essere affilata; in caso contrario, non potrete mai scavare la buca a dispetto di tutta la forza delle mani. Quando la vostra forza si unisce a quella dello strumento, potete scavare bene; quando lo sforzo umano si unisce alla grazia di Dio, si può compiere qualunque lavoro. Fate tutte le azioni per far piacere a Dio “Nel mondo, l’uomo è legato all’azione.” Eterno Auriga


L’essere umano è legato all’azione, è sostenuto dall’azione, e può ottenere qualunque cosa per mezzo di essa. Il suo raggiungimento dipende dalla capacità di compiere azioni e queste possono essere compiute tutte con il Potere Divino. L’uomo otterrà risultati uguali e appropriati alle azioni che compie: non può evitare le conseguenze delle sue azioni. Voi comprate la cassaforte per tenerci i gioielli preziosi; se non ne avete, essa non vi serve. In modo simile, noi dobbiamo aver cura di questo corpo senza valore per le importanti qualità che contiene; il corpo senza valore contiene il prezioso Atma. Noi dobbiamo proteggere il corpo per il bene dell’Atma che vi è presente.

Egli può lasciare il mondo da un momento all’altro, ma le conseguenze delle sue azioni non lo lasceranno; saranno con lui, per cui noi dobbiamo compiere azioni buone, concepire pensieri buoni e frequentare buone compagnie. Solamente così otterremo buone ricompense. L’albero è come il seme, il frutto è come l’albero. Dovete impegnarvi in buone azioni fin dagli anni giovanili. Che cosa sono le buone azioni? Le azioni che piacciono a Dio sono buone. Se fate azioni che piacciono a Dio, avrete la ricompensa che vi piace. Se, al contrario, non fate azioni gradevoli, non avrete mai ritorni piacevoli. Ecco perché vien detto: “Fai tutte le azioni per compiacere Dio.” Se offrite tutte le azioni a Dio, il cuore diventa sacro e con un cuore

sacro si può vivere pacificamente. Per mantenere il cuore sacro bisogna avere una forte determinazione e questa necessita di tre “P”: Purezza, Pazienza e Perseveranza. Dobbiamo osservare sempre la Purezza, la Pazienza e la Perseveranza; la loro pratica rende sacra la vita. Incarnazioni dell’Atma Divino! Tutte le nostre azioni dovrebbero essere sacre e nobili; quelle non sacre danno risultati

non sacri. Non abbiate fretta: “Parti presto, guida piano e arriva sano.” Esaminate con tranquillità e fate tutto senza fretta; le persone vanno incontro a molti problemi per colpa della fretta. Quindi non abbiate fretta; non è bene. La fretta porta allo spreco, lo spreco causa preoccupazione. Perciò, non abbiate mai fretta; controllatela. “Qualunque lavoro facciate, è meglio che soppesiate i pro e i contro prima di cominciare. Non abbiate fretta perché la fretta porta soltanto preoccupazione.” Non abbiate mai fretta. Se siete affrettati, anche l’amrita diventa veleno. Cominciate ogni cosa con sentimenti pacifici, analizzate se sia buona o cattiva, giusta o errata. Esercitate la discriminazione. Tutte le continua a pagina 10...


UN GIOIOSO NATALE 2016

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N GRAN NUMERO DI DEVOTI è giunto a Prasanthi Nilayam, da oltre 35 Paesi, per celebrare la sacra festa del Natale in questo santo luogo. Il tema delle celebrazioni di quest’anno era “Amore: Vivere i nostri Valori Ogni Giorno”. In questa occasione, l’intera giurisdizione di Prasanthi Nilayam aveva un aspetto di festa, con splendide decorazioni natalizie. Esse, nel Sai Kulwant Hall, sede delle celebrazioni, includevano alberi e stelle di Natale, ritratti giganti di Gesù e Baba, fiori, festoni e striscioni che ben raffiguravano i principali insegnamenti di Bhagavan Baba e del Signore Gesù. Di notte, l’intero Ashram era splendidamente illuminato e c’erano suggestive luci nello Yajur Mandir, nel Sai Kulwant Hall e in altri edifici. Una squadra internazionale, composta di nove Paesi, ha organizzato tutte le eleganti decorazioni nell’Ashram. Le celebrazioni di tre giorni, svoltesi il 24, 25 e 26 dicembre 2016, comprendevano canti natalizi, canti devozionali, presentazioni musicali e discorsi di illustri oratori. Coro Internazionale degli Adulti La prima presentazione dei festeggiamenti è stata eseguita nel Sai Kulwant Hall il 24 dicembre 2016 dal Coro Internazionale degli Adulti composto di circa 400 cantanti e musicisti. Cominciando alle 17 con il brano dedicato al Signore Ganesh “Mangalam Ganesha”, i cantanti hanno presentato in tutto 18 canti natalizi e canti devozionali che comprendevano “Christmas in Prasanthi”, “Oh, Come All Ye Faithful”, “Wonderful Merciful Saviour”, “My Sweet Lord” e “Hallelujah”. La perfetta sincronizzazione della musica, con la melodiosa e toccante esecuzione dei 8

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Coro Internazionale degli Adulti. cantanti, ha sovraccaricato l’intero ambiente di devozione e ridato vita al vero spirito del Natale. Il coro è stato condotto dalla signora Tanja Goldberg di Londra. Programma di Natale degli Studenti Il 25 dicembre 2016, sacro giorno di Natale, il programma è iniziato la mattina presto alle 6,20 con l’esecuzione da parte di un gruppo di devoti, donne e uomini, dei canti di Natale, che celebravano la nascita di Gesù. Il gruppo era guidato da musicisti del Coro internazionale. Cominciando con “Oh, Come All Ye Faithful” (Adeste Fideles), i cantanti hanno eseguito complessivamente nove canti natalizi, comprendenti “We Three Kings”, “Jingle Bells”, “Silent Night”, “The First Noel”, “What Child is This” e “ Joy to the World”. Il programma successivo è iniziato alle 8,30 con una pregevole presentazione natalizia da parte degli studenti. In primo luogo, gli studenti della scuola elementare Sri Sathya Sai hanno eseguito un emozionante recital di canti di Natale con i loro violini, seguiti da una presentazione altrettanto entusiasmante della banda di ottoni dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore. È seguita una sagace presentazione degli studenti, comprendente dialoghi inframmezzati da canzoni a tema che illustravano il significato delle celebrazioni Eterno Auriga


esperienza della Divinità di Bhagavan, da lei salutato quale Suprema Realtà Ultima, e come Egli l’abbia guidata a ogni passo della sua vita.

Recital del coro di Natale accompagnato dalla banda di ottoni. natalizie. Le belle canzoni presentate dagli studenti comprendevano “Shout to the North and South”, “Love, I offer my Life to You”, “Use me Today, I Know You Can”, “Jingle Bells” e “Where You Go I Will Go”.

Il programma di Natale degli studenti. Mentre i cantori eseguivano “Jingle Bells”, gli studenti, vestiti da Babbo Natale, sono andati tra le file dei devoti nel salone e hanno distribuito dolcetti per la gioia di tutti. Sono seguiti i Bhajan terminati alle 10 con l’Arati. Un Recital di Musica Classica Il programma del pomeriggio è iniziato alle 17 con un discorso molto illuminante e stimolante della signora Capaya Rodriguez, Ambasciatrice del Venezuela nelle Filippine ed ex Presidente Nazionale dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai del Venezuela. Raccontando come è arrivata nel gregge di Sai, l’eminente oratrice ha descritto la sua Eterno Auriga

Il programma successivo era un recital di musica classica da parte dell’affermata pianista, signora Johanna Maurer-Brzezinska, accompagnata da Klaus Maurer al violino e da Ruben Barros al clarinetto. Cominciando la loro presentazione alle 17, i musicisti hanno ammaliato il pubblico per più di mezz’ora, al pianoforte, violino e clarinetto, con l’esecuzione di famose composizioni di celebri musicisti, quali Schubert, Chopin e Bach. Discorso Divino di Bhagavan È seguito un Discorso Divino di Bhagavan, diffuso nel salone con un video sul grande schermo. Nel Suo Discorso, Bhagavan descrive come Gesù abbia aiutato i poveri e i bisognosi, e non abbia mai abbandonato la Sua compassione nonostante tutte le sofferenze sopportate. Gesù, afferma Bhagavan, ha impartito la lezione dell’amore, della compassione, del sacrificio e del servizio, ed esorta poi i devoti a seguire questi insegnamenti. Il Discorso è terminato con il bhajan “Prema Mudita Manase Kaho Rama Rama Ram”, che i devoti nel salone hanno seguito in coro con profonda devozione. Sono seguiti i Bhajan, conclusisi alle 19 con l’Arati. Coro Internazionale dei Bambini Il programma del 26 dicembre 2016 è cominciato alle 17 con un breve discorso di Tom Lahey, Presidente del Comitato di Natale dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai, che ha espresso gratitudine a Bhagavan per questa opportunità unica di celebrare il Natale a Prasanthi Nilayam e ha ringraziato il Central Trust e i devoti dei vari Paesi che hanno contribuito a rendere i festeggiamenti un grande successo. Ha fatto seguito un Gennaio 2017

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intervento di un devoto di lunga data di Swami, Ladd Bogdonoff, della California del Nord, Stati Uniti d’America, che ha raccontato come Bhagavan sia andato in suo soccorso quando era in una situazione disperata, e come abbia rimosso i suoi dubbi e lo abbia guidato al sentiero della spiritualità e della divinità. Egli ha concluso il discorso con la canzone “We are Standing on Holy Ground”, con la partecipazione entusiasta dei devoti. Il gran finale delle celebrazioni di Natale è stato uno stimolante programma di musica devozionale del Coro di Natale dei Bambini composto da circa 70 elementi.

Cominciando il loro programma con la preghiera in sanscrito per il bene di tutti “Sarvesham Swastir Bhavatu”, i bambini hanno eseguito complessivamente 14 canti di Natale. Non appena è iniziato il canto, si è fatta avanti la Processione della Natività fatta dai bambini, che è stata oggetto di attrazione per tutti. Le canzoni da essi eseguite comprendevano “Song of Kings”, “Brother Sun Sister Moon”, “Carrol of the Bells”, “He Reigns Forever ” e “All is Well”.

Coro Internazionale dei Bambini.

La Processione della Natività fatta dai bambini nel Sai Kulwant Hall.

La melodiosa esecuzione delle canzoni, sostenute da una dolce musica, ha toccato il cuore di tutti. Il supporto di un eccellente video, che illustrava la storia del Natale, ha reso il programma ancor più attraente. Il coro è stato abilmente condotto dalla signora Gesine Strohmeier della Germania.

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azioni fatte con sentimenti divini danno buoni risultati, ma oggi l’uomo non ha considerazione per i sentimenti divini, persegue scopi meschini e rovina la sua preziosa vita. Quando agiamo pacificamente con sentimenti divini, la vita si riempie di pace e letizia. Considerate ogni azione sacra e preziosa. Prima di compierne una qualunque, indagate profondamente e fate del Nome di Dio la base di tutte le vostre 10

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azioni. Il Nome di Dio fa diventare sacre anche le azioni che non lo sono. - Discorso di Bhagavan nel Sai Sruthi a Kodaikanal il 22 aprile 1993

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LE BUONE QUALITÀ ASSICURANO PACE E PROSPERITÀ Dove ci sono le sei qualità dell’entusiasmo, del coraggio, dell’audacia, della devozione, dell’energia e del valore, si manifesta la Divinità. (Versi Sanscriti) B A S AT E L A V O S T R A V I TA S U L L A V E R I T À E L A R E T T I T U D I N E

Studenti! Incarnazioni dell’Amore!

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L SUCCESSO È ASSICURATO sempre e in qualunque campo a ogni essere umano dotato di queste sei caratteristiche preziose. Esse contribuiscono alla sua completa prosperità; il successo accompagna chi le ha. Acquisite fiducia in voi stessi A volte, però, queste qualità incontrano difficoltà varie. Sono sottoposte a delle prove proprio come gli studenti devono affrontare esami diversi. Tali prove devono essere considerate come trampolini di lancio per i propri ottenimenti. Esse consistono di perdite, problemi, dolori, sofferenze e calunnie che bisogna superare con coraggio e fiducia in se stessi, Eterno Auriga

e andare avanti. Gli studenti, in particolare, devono sviluppare la fiducia in se stessi, senza cui queste sei qualità non si possono acquisire. In effetti, ciò dovrebbe essere il respiro vitale di ognuno. Sfortunatamente, oggi gli studenti ne mancano e diventano preda dell’inquietudine per colpa del loro coinvolgimento nei piaceri dei sensi. Gli studenti d o v r e b b e r o coltivare la fiducia in se stessi e manifestare la loro divinità nel parlare, nei canti, nello sport e in tutte le azioni. Comunque la debolezza può manifestarsi in loro occasionalmente. Quando, per e s e m p i o , soccombono ai problemi o sono sovrastati dall’infelicità e non riescono ad affrontare le perdite, essi mostrano le loro debolezze interiori. Gennaio 2017

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Gli studenti dovrebbero affrontare tali situazioni con forza d’animo. Siate coraggiosi; se affrontate le difficoltà con coraggio, avrete successo. Quindi abbiate fiducia in voi stessi e raggiungete il successo in tutti i campi. Le buone qualità consentono condurre una buona vita

di

La fiducia in se stessi aiuta il progresso dell’individuo, ma non basta per promuovere il benessere della società o del mondo. La cote si usa per affilare il rasoio, non per lisciare la pietra; in modo simile, le buone qualità devono essere incrementate per raffinare la propria natura. Queste qualità sono essenziali come le membra lo sono per il benessere del corpo intero. Le persone dovrebbero comprendere che la nascita umana è stata data loro affinché vivano in modo ideale. Le buone qualità permettono di vivere una buona vita, ma anche per essa bisogna pagare un prezzo; il prezzo è la buona condotta, il che significa che voi godete della felicità conseguente a una buona vita solamente quando fate il vostro dovere. La felicità è di due tipi: quella temporanea e quella duratura. La felicità permanente si ottiene solamente facendo il proprio dovere. Prima assolvete i doveri, poi godetene i frutti. Oggi, le persone non compiono i loro doveri, ma vorrebbero goderne i frutti; questo non può dare felicità. Tutti dovrebbero comprendere di esser nati per soddisfare obblighi vari e non per essere ricompensati per servizi non prestati. L’uomo deve rendersi conto del fatto che non ha ragione di pretendere dei diritti; il suo ruolo è assolvere dei compiti. Se lo fa, otterrà le ricompense a suo tempo. Oggi la gente non fa il proprio dovere, ma lotta per i suoi diritti. Studenti! Capite i vostri doveri e assolveteli sin dall’inizio. Il dovere è 12

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Dio, il lavoro è adorazione. Aspettarsi la ricompensa senza fare il proprio dovere è sciocco. Le persone sprecano la nascita umana così sacra trascurando i loro doveri. Gli studenti devono comprendere che né la giovinezza, né la ricchezza, né la moglie o i figli sono permanenti; solamente la verità e la rettitudine lo sono. Voi dovete basare la vita sulla verità e sulla rettitudine ed esser pronti ad affrontare qualunque sfida con coraggio e fiducia in voi stessi. Cinque consiglieri nella vita di ognuno

Ognuno ha cinque consiglieri nella vita. Essi sono: chi, quando, dove, che cosa e come. Prima di intraprendere qualunque azione, bisognerebbe avere le risposte a queste cinque domande; le azioni basate sulle risposte corrette, saranno giuste. Oggi, le persone agiscono senza considerare questi fattori. In questo campo, ognuno può basarsi sul proprio giudizio usando il potere di osservazione e discernimento. Tutti gli strumenti necessari sono disponibili negli organi di percezione e azione. In tutte le membra e in tutti gli organi c’è il Potere Divino che è chiamato Angirasa. Il nome deriva dal fatto che il Divino è presente in tutti gli anga (membra) sotto forma di rasa (essenza). Non c’è bisogno di cercare il Divino all’esterno: voi siete divini, tutti i vostri poteri sono Potenze Divine. Convincetevi del fatto che ogni cosa vi accade per il vostro bene. L’istruzione non ha l’unico scopo di permettere di guadagnarsi da vivere: essa è essenzialmente un processo che mira alla realizzazione di se stessi. Come si può comprendere il mondo od ottenere qualcosa di utile se non si comprende il proprio Sé? Quale vijnana (conoscenza scientifica) si può acquisire senza la conoscenza di se stessi? Che valore ha la conoscenza scientifica se non si ha la saggezza? Per questo si deve acquisire la Eterno Auriga


saggezza discriminatrice e la conoscenza del Sé (Atma Jnana) assieme a quella scientifica. Significato delle festività bharatiya

Tutte le festività bharatiya hanno un significato esoterico, un contenuto spirituale profondo. Oggi si festeggia l’inizio dell’Uttarayana (il movimento del sole verso nord). Il sole procede ogni mese da una casa dello zodiaco all’altra; oggi entra nella casa del Capricorno (Makara) per cui questo giorno è detto Makara Sankranti e annuncia il conferimento all’uomo di molte benedizioni terrene e spirituali. Il giorno di Sankanti è il testimone dei futuri successi dell’individuo in molti campi. L’avvento di Sankranti è glorificato in un canto che descrive come i contadini salutino il sole, celebrino la raccolta delle messi e godano dei frutti del loro lavoro. “Sankranti annuncia il cambiamento per il bene e dona pace.” Esso fa manifestare la gioia interiore delle persone, provoca un cambiamento nello stile di vita e genera pensieri sacri. Oggi questi cambiamenti non vengono riconosciuti. Tutti sono occupati ad acquisire le cose terrene e non pensano a quelle più elevate. Bisognerebbe invece cercare tutte le opportunità di coltivare le sei buone qualità menzionate all’inizio del Discorso. Dove esse sono presenti, non c’è spazio perché le cattive tendenze si sviluppino. Liberatevi dell’invidia e dell’odio

Oggi, gli studenti sono affetti da due qualità negative che minano la loro umanità; esse sono l’invidia (asuya) e l’odio (dvesha). Sono le compagne della malvagità, sono animali nocivi gemelli. Un bellissimo albero con fogliame ricco può essere distrutto da parassiti che operino nelle sue radici. L’invidia è un parassita Eterno Auriga

di questo tipo: trasforma anche una persona serena e benestante in un essere miserabile. Nel Mahabharata, Krishna mostra ad Arjuna come i Kaurava siano consumati dall’invidia verso i Pandava pur godendo del regno; il demone dell’invidia ha infestato una buona famiglia reale e la sta rovinando. Gli studenti sono invidiosi nei confronti di un ragazzo che prende buoni voti. L’invidia alza la testa quando un ragazzo è eccezionalmente intelligente. Alcuni provano invidia verso chi è ricco e felice, altri tendono a essere invidiosi di coloro che appaiono allegri e fiduciosi. L’invidia non ha limiti; per questo gli studenti devono stare attenti a non darle spazio. L’invidia è una malattia autodistruttiva; è incurabile. Chi è sempre gioioso supera qualunque difficoltà e la persona coraggiosa può affrontare senza paura persino la morte. Studenti! Ciò che dovete innanzitutto osservare è il rispetto. Questa è l’essenza dell’istruzione. Coltivate il rispetto e comportatevi senza orgoglio e ostentazione. Non date spazio alla gelosia, e non siate invidiosi di chi ottiene voti migliori o vi supera nello sport. Oggi è una festività sacra, è il giorno in cui si celebra l’abbondanza e la prosperità. Il giorno di Sankranti porta con sé abbondanza di raccolti e ricchezza. Il mese di pushya porta brezze fresche, sole splendente, campi dorati e alberi che risuonano dei canti degli uccelli. La terra risplende nella gloria della Natura di cui le persone ammirano la bellezza, ma non sono consapevoli della bellezza dei loro cuori. Fate bello il vostro cuore adornandolo con l’amore sacro di Dio.

- Estratto dai Discorsi di Bhagavan in occasione della festività di Sankranti.

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AUGURI PER IL NUOVO ANNO Ora medita su Dio, Sonda seriamente il tuo cuore. Cancella ogni egoismo, Anela solo all’Imperituro. Entra nel Suo Regno oggi stesso, Mira al bene supremo per tutti. Tratta tutti rettamente. Vai dritto, sebbene la strada sia stretta. Ricorda sempre l’eredità divina, Abbraccia tutti nel tuo amore, Sforzati di avere solo pensieri puri e sacri. Volgi ora lo sguardo dentro il tuo cuore: Servendo l’umanità tu servi Dio. Non disperare mai anche se il dolore ti assale. Dio è sopra, sotto e all’intorno. Servi te stesso per primo, poi il resto del mondo. Benedizioni SRI SATHYA SAI BABA (Sanathana Sarathi: marzo 1958)

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Sanathana Eterno Sarathi Auriga


Sai Kaustuv Dasgupta

Swami mi ha fatto comprendere la bellezza del dolore quando, in un momento successivo, arriva con una sorpresa gioiosa. Per ricevere il Suo dono divino, dobbiamo abbandonarci completamente. E una volta che saremo riusciti a farlo, la nostra vita sarà completamente trasformata. Se riusciremo a vivere ogni momento con l’amore di Bhagavan, allora potremo parlare di Vera Vita in Sai.

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ISTERIOSO È CIÒ CHE LA VITA sembra essere e troppo breve il tempo per riuscire a goderne pienamente. Alla maggior parte di noi è stato detto di vivere l’esistenza con pienezza, ma non ci è mai stato detto come farlo. Dopo essere giunti all’ovile di Sai, possiamo comprendere che la nostra vita è molto importante e preziosa. Ma siamo davvero consapevoli delle immense benedizioni di Bhagavan nella nostra vita? Noi siamo niente senza la Sua grazia, ma, per riceverla, dobbiamo collegarci a Lui. Come possiamo farlo dopo la Sua dipartita fisica o Maha Samadhi? Come potremmo esplorare questa connessione cuore a cuore con Lui? Credo da sempre che siamo tutti collegati a Lui dalle nostre nascite precedenti, proprio come i figli si collegano alla madre dal ventre stesso e tale collegamento continuerà anche in futuro. Egli è onnipresente, onnipotente e onnisciente. È l’Abitante del nostro cuore. Se facciamo del nostro meglio, potremo ancora avere il Suo Divino Darshan nel nostro altare interiore. Egli è in attesa della nostra chiamata. È più preoccupato della nostra disponibilità che della nostra capacità. Ma noi siamo veramente disponibili per Sai? Inoltre, se Egli è onnipresente, dove potrebbe andare? È ancora qui tra noi come forza vitale. Dobbiamo custodire Sanathana Eterno Auriga Sarathi

con gran cura ogni momento nel nostro cuore, poiché tali momenti sono benedetti da Hridayanivasi Sai (Sai che dimora nel cuore). Dobbiamo seguire la Sua guida a ogni passo della nostra vita per renderla più preziosa, considerare Sai il nostro amico più caro e trattarLo solo come tale. Ecco il modo migliore attraverso cui fare della nostra vita il Suo messaggio.

Il Primo Divino Sguardo di Bhagavan nel 1996 Ebbi il Darshan di Bhagavan per la prima volta nel 1996, quando avevo appena cinque anni. Quell’anno vi ero andato due volte con i miei genitori, nei mesi di Gennaio January 2017

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luglio e dicembre. Nel mese di dicembre mi ci recai per il Prasanthi Seva ed ebbi un’esperienza straordinaria. Per me Egli era l’uomo delle meraviglie. I momenti che mi emozionarono furono durante la sessione del Padanamaskar, quando riuscii a toccare la Sua veste; quella prima esperienza mi elettrizza anche oggi. Oltre a toccare i Suoi piedi, il momento più eccitante venne quando mi dette un colpetto affettuoso sulla guancia e mi passò la Sua Divina Mano tra i capelli. Comprendo adesso che mi scelse proprio allora per diffondere il Suo Amore Divino e il Suo Messaggio Universale. A quel tempo ero troppo giovane per capirlo. Ero troppo immaturo per comprendere chi fosse veramente Sai. Il tempo passa. Dopo 20 anni, ora so qualcosa di Lui. Poiché conoscerLo e comprenderLo completamente non è possibile in un’intera vita, meglio non provarci. Ma se mi chiedete ora, dopo 20 anni, di definire Sai, ho una risposta meravigliosa. Sai è la mia Vita! Il Mio Viaggio verso Radio Sai

Quando giungemmo a Parthi nell’anno 2004, lentamente cominciai a sviluppare un interesse per la grafica dopo aver terminato la scuola media. Ma le prove di Swami sono all’ordine del giorno. Fu così difficile trovare una soluzione per imparare il design da casa! Così, pregando incessantemente, trovai un fratello che mi aiutò a imparare i fondamenti del design. Dopo sette giorni di apprendimento mi mostrò una foto di Swami sullo schermo del mio computer e disse una cosa profonda: Swami è il Grafico Universale e ti guiderà oltre. Pregavo mentalmente: “Swami, proverò ciò che questo fratello mi ha detto e un giorno sarò il Tuo grafico. Ti renderò orgoglioso dei miei disegni.” Dopodiché mi misi a studiare autonomamente e cominciai a imparare il design online. Ebbi l’ultimo Darshan di Swami nel 2009, dopodiché rimasi completamente confinato nella mia stanza fino al 2015. Non 16

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La vita è piena di sfide, ostacoli, problemi, ma esiste anche la gioia per affrontarli coraggiosamente. Ho attraversato molte sofferenze; il mio corpo ha sopportato più di 50 fratture in varie parti, a causa di una malattia rara chiamata osteogenesi imperfetta. Ma dall’altra parte Bhagavan mi ha dato Bhajan più che in quantità doppia come eccellenti benedizioni. Egli ha bilanciato la mia vita in modo meraviglioso con gioia, tristezza, dolore e piacere intrecciati in un affascinante arazzo.

ero neanche in grado di uscire sul balcone. Lavoravo sul mio laptop, e vedevo il mondo tramite internet per 365 giorni l’anno. Con le conoscenze così acquisite offrii il mio primo wallpaper (immagine sfondo per computer) al gruppo di Radio Sai come sincera offerta in occasione del Guru Purnima del 2012. Lo apprezzarono molto, e, per immensa grazia di Bhagavan, mi associai a Radio Sai come volontario per la pagina Facebook ufficiale. A poco a poco Swami mi ha spinto interamente verso di Lui attraverso il lavoro di design e ho la grande fortuna di far parte della Sua vasta missione lavorando sui Suoi vari progetti. Lentamente ho cominciato a fare le Musing Series del dottor G. Venkataraman. Oggi, quando mi guardo indietro, sento lo stupore per come Swami ha fatto di me il suo grafico, aprendo un mondo immenso davanti a me. In tutti questi anni ho imparato così tanto dal mio Adorato Bhagavan che per il Suo amore sconfinato oggi Kaustuv è diventato Kaustuv di Sai. Gioia al Mondo, il Nostro Sai È Venuto!

Era il Natale del 2013 e, come al solito, Eterno Auriga


ero occupato con i progetti natalizi. Stavo facendo il wallpaper per le celebrazioni di Natale. Dopo averlo terminato, nella mia testa cercavo un titolo appropriato. Avendo esaurito le risorse mentali, mi arresi a Bhagavan e lasciai a Lui il problema. Dopo un po’, all’improvviso mi balenò in testa il titolo “Gioia al Mondo, il Nostro Sai È Venuto”. Il giorno dopo era la vigilia di Natale e al mattino il gruppo di lavoro mi mandò alcune foto decorative da postare sulla pagina Facebook di Radio Sai. L’occhio mi cadde su un’immagine dove un volontario addobbava il Sai Kulwant Hall con indosso una sciarpa su cui era scritto “Gioia al Mondo”. Guardai sbalordito. Ero esterrefatto di come potesse essere possibile. Chiesi ai componenti del gruppo ed essi mi dissero che quell’anno (2013) gli australiani erano incaricati di decorare il Mandir per Natale e che quello era il loro tema natalizio dell’anno. Lo stesso titolo mi era stato dato da Bhagavan per il wallpaper di Radio Sai, come avevo raccontato prima. Ero sconvolto e ringraziai Bhagavan per questa benedizione.

Fino a quel momento tutte le mie composizioni erano state in hindi o in sanscrito. Questa volta volevo offrire una composizione in lingua inglese. Lo pregai dicendo che, se pensava che lo meritassi, lo facesse gentilmente accadere. Il mattino successivo fui benedetto: avevo un piccolo canto in inglese. Fu un momento memorabile per me avere un’incantevole canzone la mattina di Natale: mi comunicò che Egli mi riteneva degno dell’offerta in inglese. Quel canto intitolato “In the Silent Night, Stars are Shining Bright” (nella notte silenziosa le stelle splendono luminose) è disponibile nel sito web ufficiale www.radiosai.org alla pagina Radio Sai Archive. Da Essere Incapace a Essere Capace

In questo viaggio ci sono numerosi aspetti che sono molto importanti per noi. E come la mia vita sia diventata un’ispirazione vivente Eterno Auriga

per milioni di persone è un miracolo di Madre Sai. Con la benedizione di Bhagavan ho un’esistenza meravigliosa. La vita è piena di sfide, ostacoli, problemi, ma esiste anche la gioia per affrontarli coraggiosamente. Ho attraversato molte sofferenze; il mio corpo ha sopportato più di 50 fratture in varie parti, a causa di una malattia rara chiamata osteogenesi imperfetta. Ma dall’altra parte Bhagavan mi ha dato Bhajan più che in quantità doppia come eccellenti benedizioni. Egli ha bilanciato la mia vita in modo meraviglioso con gioia, tristezza, dolore e piacere intrecciati in un affascinante arazzo.

Nella mia infanzia ogni giorno era una storia per me. Di quando in quando si presentava una frattura nel corpo. Tutti i parenti e gli amici provavano pietà per me. Pensavano a me solo con sofferenza. Ogni volta che m’incontravano o mi parlavano chiedevano: “Come va la salute?” Non c’era nulla nella loro mente salvo la mia salute o la mia disabilità. Sapevano che non ero in grado di fare niente. È vero che fisicamente non sono in grado di fare nulla da solo e che dipendo completamente dai miei genitori. Non posso stare a lungo seduto correttamente o camminare, perché tutte le mie articolazioni non sono mobili. Ma ho dimostrato che la disabilità è nel mio corpo: la mia mente non ne è colpita. Sebbene non possa uscire liberamente da solo, per mezzo di internet ho acquisito la comprensione del mondo intero. Faccio design azionando un mouse con la mano sinistra e anche quella con solo due dita. Le mie mani non possono raggiungere la tastiera, ma posso scrivere al computer abbastanza velocemente usando una tastiera virtuale. I miei amici e parenti pensano alle attività che sto facendo? Sanno fare un elemento grafico stando distesi e lavorando con la sinistra usando solo due dita? No, non sono in grado di farlo. Non sanno come sorridere nelle difficoltà. Essi non sanno vivere la vita senza lamentarsi di cose stupide. Sebbene siano sani, sono Gennaio 2017

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assolutamente inabili in tutte queste cose. Dopo vent’anni, quando ora mi chiamano e mi pongono le stesse domande sulla salute, rispondo coraggiosamente: “Sì, sono perfettamente in forma e sto bene, forse meglio di voi, perché vivo la mia vita con Sai e questo è il modo migliore per celebrarla. Non essendo in grado di fare tutti i lavori normali, ho insegnato a me stesso a fare quei lavori che voi non riuscite a fare.” Swami mi ha fatto comprendere la bellezza del dolore quando, in un momento successivo, arriva con una sorpresa gioiosa. Per ricevere il Suo dono divino, dobbiamo abbandonarci completamente. E una volta che saremo riusciti a farlo, la nostra vita sarà completamente trasformata. Se riusciremo a vivere ogni momento con l’amore di Bhagavan, allora potremo parlare di Vera Vita in Sai. Il Cancro Cosmico

Cancellato

dal

Creatore

Vorrei condividere una delle più importanti esperienze della mia vita, quando Bhagavan soffiò in me un’altra volta, affinché vivessi per la Sua missione. Nell’anno 2006, verso metà agosto, cominciai ad avere un forte dolore alla coscia destra. Si fece così forte che non potevo né stare seduto, né dormire; nessuna posizione era comoda per me. Consultammo alcuni medici a Bengaluru: il loro sospetto era che l’escrescenza nella mia coscia fosse un tumore maligno. Fecero la biopsia e anche la biopsia TC-guidata. Continuavo con le preghiere a Bhagavan e cantavo l’Hanuman Chalisa (preghiera devozionale, Stotra ad Hanuman). Ma il dolore era troppo forte da sopportare. Davvero non so come sopravvissi dopo la biopsia TC-guidata, dove fu eseguito un piccolo intervento per conoscere l’esatta posizione del tumore. Il sanguinamento era copioso e non mi fecero neanche l’anestesia locale! Dopo ore penose di dolore e lacrime, i medici comunicarono a mio padre che sembrava trattarsi di una cellula maligna 18

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(cancro); il risultato sarebbe arrivato dopo una settimana. Tornammo a Puttaparthi e subito mio padre si precipitò al Mandir di Ganesha; pregò, piangendo come un bambino, per il mio miglioramento, poiché i miei genitori non potevano immaginare la loro vita senza di me. Poi chiese un po’ di Prasadam. Naturalmente, come da regolamento di Puttaparthi, il Seva Dal rifiutò di dargli il Prasadam. All’improvviso un ragazzo apparve dal nulla e dette a mio padre un pezzettino di noce di cocco. Non appena mio padre chiuse gli occhi in segno di gratitudine, in un secondo il ragazzo svanì nel nulla. Mio padre cercò a lungo, ma il ragazzo non fu trovato! Quella sera presi il Prasadam che il mio papà aveva ricevuto così miracolosamente nel Mandir di Ganesha. Con un notevole ritardo – undici giorni, anziché una settimana com’era previsto -, arrivò il risultato. Mio padre fu scioccato e sorpreso nel vedere che la relazione medica non faceva menzione del carattere maligno. Infatti, da nessuna parte c’erano riferimenti alla parola “tumore”! Quel giorno stesso andammo dal chirurgo ortopedico a Bengaluru. Il medico non ebbe risposte alle domande e ai quesiti posti da mio padre. Disse solo due parole: “Dio sa.”

Madre Sai, l’Incarnazione della Felicità Eterna e Infinita La prima frattura si verificò quando avevo solo tre mesi e mezzo. Era alla mano destra. All’epoca piangevo solamente. Non conoscevo parole per trasmettere il mio dolore. Soffrivo, ma non ero capace di esprimere quella sofferenza. Mia madre allora capì la mia voce interiore dietro al pianto e diagnosticò che mi ero rotto il braccio destro, semplicemente muovendolo. Se la madre terrena è in grado di venire a conoscenza di ogni cosa senza che sia detto nulla, la Madre Divina non comprenderà le nostre preghiere silenziose? Abbiamo bisogno di un qualunque linguaggio per continua a pagina 32... Eterno Auriga


FORUM DEGLI EX STUDENTI

DOTTOR VIDYANAND DESIBHATLA

TRASFORMAZIONE E OLTRE...

S

RI KRISHNA DICE NELLA GITA: “Se ti arrendi completamente a Me e prendi rifugio in Me, Io ti proteggerò. Ti guiderò verso la realizzazione del Sé.” Durante la crescita, molto prima di entrare nella scuola di Bhagavan, ero un bambino riservato, che rifuggiva la scena. La mia prima esibizione sul palcoscenico all’età di soli 12 anni fu imbarazzante per la

avrei avuto un ruolo di comparsa. Con forte determinazione e il desiderio di sottrarmi alle perfide grinfie della glossofobia, osai accettare il ruolo. Ma, ahimè, la mia dizione durante il dialogo risultò un borbottio che fu udito solo parzialmente nell’auditorium affollatissimo. Il mio tentativo seguente fu a una gara di arte oratoria fra Campus, dove il mio eloquio sembrò piuttosto corretto; tuttavia mi sfuggiva la coerenza logica. Uno dei benefici di studiare nelle istituzioni di Bhagavan è che si ha l’opportunità di ascoltare in varie occasioni eminenti oratori, e, quel che più conta, si ha spesso l’occasione di sentirLo parlare. I Suoi Discorsi vengono radicati e impiantati in un individuo. Ogni sillaba da Lui pronunciata sembra diventare una causa, il cui effetto può essere visto nella “trasformazione” di un individuo verso il proprio miglioramento. Sembrava che quelle sillabe innescassero in me una trasformazione. Swami è Colui che Agisce

mia famiglia, che aveva grandi aspettative e convinzioni nelle mie capacità. Anch’io cominciai a sentire il tormento della paura del palcoscenico e mi avvolsi in un manto di placida solitudine. Fu solo quando entrai nella scuola di Bhagavan che ebbi la fortunata opportunità di far parte di una commedia su Valmiki, dove Eterno Auriga

La mia prima opportunità alla conferenza del mattino a Prasanthi Nilayam fu sul tema dell’Amore. Dopo varie prove, cominciai il mio piccolo discorso. Per la prima volta nella mia vita avvertii un improvviso scoppio di energia che mi avvolgeva. Mentre le mie insicurezze svanivano di fronte all’amore di Swami, sentii un po’ di fiducia. Fu davvero un’esperienza di grande significato e trasformazione. Ero terrorizzato, e, prima di rendermene conto, il mio discorso era terminato. Mi svegliai al suono degli applausi; le facce sorridevano, Gennaio 2017

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in segno di approvazione. Allontanandomi dal podio, pensavo tra me: “Ero veramente io? No, non può essere.” Più tardi, quel pomeriggio, venni a sapere che Bhagavan, incontrando il prorettore, si era informato sul mio discorso e gli aveva detto di essere stato presente per tutta la durata del mio intervento! Ero sopraffatto dall’emozione per questo miracolo. Più di ogni altra cosa avvertivo la rassicurazione della Sua grazia e della Sua onnipresenza, una convinzione che da allora mi ha sempre sostenuto e protetto. Diventai alquanto sicuro nel tenere i discorsi e non mi sentii mai più inibito al pensiero di parlare da un podio o su un palco. Era prossima la vivace festa di Dasara. C’era in programma una conferenza dei prorettori, che avrebbe visto presenti i vicari di varie università. Furono predisposti stendardi colorati. I devoti arrivavano a Prasanthi Nilayam da tutto il mondo. Quella sera, dopo il Darshan, fu resa nota la lista dei dieci oratori scelti da Bhagavan per parlare prima dei Suoi Discorsi. Ignorante e immaturo com’ero, non potei fare a meno di sentire il risentimento che gettava il velo sopra di me. Mancai di riconoscere in Bhagavan il Creatore, l’Artefice e l’Autore di tutti i successi che avevo avuto e, al contrario, detti a me stesso tutto il credito. Fui deluso nel vedere che il mio nome non era sulla lista. Da ragazzino, mia nonna era solita dirmi che le lacrime versate per il Signore potevano smuovere le montagne. Suppongo che le mie lacrime si fecero strada verso il Signore, perché quella notte fui svegliato verso le dieci e mezzo. Bhagavan aveva comunicato che la mattina dopo dovevo partecipare a un’“interview” con altri relatori. Sebbene volessi festeggiare per la gioia, al 20

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L’enormità del Suo campo d’azione e la vastità della Sua grazia servono a ricordarci tacitamente la Sua Divina Presenza. Il seguente estratto da uno dei Suoi Discorsi “Fate un passo verso di Me e Io ne farò cento verso di voi” è un importante promemoria che serve a farci presente che Egli c’è sempre per noi. Dobbiamo solo pensare a Lui e pregarLo di stare sempre con noi.

contrario quella notte m’inginocchiai e offrii preghiere di umiltà e gratitudine. Il mattino successivo, nella stanza delle “interview”, Bhagavan riferì di essere stato presente quando avevo parlato per la prima volta al college. Penso che fu un’altra stilettata per ricordarmi che è Lui ad agire e io offrii ancora una volta la mia gratitudine. Durante quella meravigliosa sessione Egli ci insegnò, fra le altre corse, i fondamenti dell’oratoria. Ci fece l’esempio del Suo Discorso. Egli riferì che inizia sempre con una poesia contenente la sintesi del Suo Discorso. Quindi prosegue con brillanti argomentazioni, intrecciandole come grani su un filo logico, e conclude ritornando al punto principale del Discorso. Ci fornì vari esempi di come parlano eminenti oratori. Per esempio, ci disse come il professor N. Kasturi e il professor Gokak abbiano sempre pronti i loro discorsi, in qualunque momento. Sottolineò l’importanza di aggiungere in ogni discorso alcuni punti su Moksha o Mukti. Poiché una persona che ha realizzato Moksha probabilmente non sarà in condizione di parlarne, possiamo ricordarci di tali temi inserendoli nei nostri discorsi. L’“interview” fu estremamente Eterno Auriga


preziosa e, soprattutto, realmente istruttiva. A me personalmente servì da canale per un miglioramento. Quando terminò, mi sentii rinvigorito con una visione e un obiettivo chiari: mettere in pratica e comunicare il Suo messaggio al genere umano. Questo è solo uno degli eventi di quel genere che sono accaduti nella mia vita. Ce ne sono stati vari che mi hanno ispirato, motivato e trasformato in meglio. Ogni evento sembra aver avuto uno scopo specifico: eliminare l’ingenuità dentro me stesso e aiutarmi a comprendere che dovevo battermi per obiettivi più alti. Che si trattasse di un’approvazione sorridente alla mia frivola performance alla competizione annuale di pezzi strumentali nel Poornachandra Auditorium, o di un ammonimento per la mia risposta apatica e approssimativa a un’emergenza in un laboratorio chimico, ora, a posteriori, comprendo con umiltà il potere e lo scopo della Sua azione e della reazione in ciascuno di questi eventi. I Canti Natalizi sotto la Direzione di Swami I toccanti eventi che un anno condussero al programma di canti natalizi rimangono ancor oggi vividi nella mia mente. L’obiettivo era di chiedere la Sua benedizione e il Suo permesso per svolgere il programma alla Sua Presenza. In base al piano, dopo aver chiesto il permesso al direttore, ci sedemmo nella veranda tenendo le lettere in mano e la speranza nel cuore. Non appena Egli uscì dal Mandir per dare il Darshan, venne benignamente con eleganza verso di noi e prese la mia lettera. Essa conteneva le richieste a Lui rivolte assieme a una lista di canti che desideravamo eseguire per Natale. Mentre scorreva l’elenco, con attenzione e amore ne eliminò alcuni dal ritmo lento. Era già presente nell’ufficio Eterno Auriga

del direttore? Così pareva, visto che dette il Suo consenso al programma. Eravamo al settimo cielo quando ci dette la Sua benedizione a cominciare la preparazione musicale. Per noi il Natale era già arrivato; avevamo bisogno di chiedere di più? Le Sue parole divine erano benedizioni che portavano con sé ispirazione e motivazione a essere Suoi strumenti in questo ennesimo impegno Sai. Dopo il Darshan venne ancora verso di noi e ci dette un paio di CD di canti natalizi da usare come riferimento. Dopo aver lasciato il magnifico portico ed essere tornati all’ostello, potevamo sentire la gioia che irradiava tutt’intorno. Per strada un paio di noi cantò anche “Joy to the World”. Le prove cominciarono a pieno ritmo il giorno dopo. Esse si tenevano o nell’auditorium del college o all’aperto, dove si poteva vedere il cielo trapuntato di stelle che mandavano lampi come le luci natalizie che annunciano lo spirito di festa nell’aria. Nel coro avevamo oltre novanta studenti che interpretavano in modo melodioso splendidi canti come “Mary’s Boy Child Jesus Christ was Born on Christmas Day” (Gesù Cristo Figlio di Maria nacque il Giorno di Natale) in Sol maggiore e ‘Go Tell it on the Mountain’ (Andate a dirlo sulla Montagna) in La maggiore. Fu durante il Darshan del sabato prima di Natale che Bhagavan, con tutta la Sua benevolenza, ci disse che sarebbe venuto per le prove dei canti natalizi all’auditorium del college. Verso le 10 ci riunimmo in attesa nell’auditorium. Egli arrivò, si sedette in una delle sedie centrali e ci fece cenno di cominciare il programma. Mi trovavo di lato nella prima fila e così riuscivo facilmente a vedere le Sue splendide espressioni mentre, con diligenza, eseguivamo i canti. Quando la prova terminò, Bhagavan ci dette la Sua opinione divina, assieme continua a pagina 23... Gennaio 2017

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NAKSHATRA VEENA: UN’OFFERTA DI MUSICA STRUMENTALE

NAADA RANJANI: UN CONCERTO DI MUSICA DEVOZIONALE

L 10 DICEMBRE 2016, GLI EX studenti del Sathya Sai Mirpuri College of Music hanno svolto il Sanathana Vaibhavam, una presentazione di musica strumentale, cui hanno partecipato 27 esperti artisti guidati dalla famosa esponente di Veena Smt. M. Madhuri Devi.

L’11 dicembre 2016, gli studenti del Sathya Sai Mirpuri College of Music hanno eseguito la toccante presentazione musicale “Naada Ranjani” (chi allieta con la musica). Cominciando con una composizione dedicata al Signore Ganesh, hanno successivamente eseguito il canto Tamil “Kurai Ondrum Illai (io non ho rimpianti), seguito da un brillante ensemble strumentale. Hanno fatto seguito un toccante canto Sufi e un emozionante Tillana.

I

Il concerto di musica strumentale “Nakshatra Veena”. Questo è stato il primo dei 95 programmi previsti da questo gruppo di musicisti come offerta di gratitudine offerta ai Piedi di Loto di Sri Sathya Sai Baba. Cominciando con un canto di preghiera dedicato al Signore Ganesh, essi hanno poi eseguito una composizione di Thyagaraja e una serie di Bhajan comprendenti “Manasa Bhajare Guru Charanam”, “Ganga Jatadhara Gowri Sankara Girija Mana Ramana” e “Govinda Krishna Jai Gopala Krishna Jai”. Con il cuore pieno d’amore e gratitudine per Bhagavan, i musicisti hanno presentato un concerto davvero speciale, che è stato un’esperienza affascinante per gli ascoltatori. 22

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La presentazione di musica devozionale degli studenti del Sathya Sai Mirpuri College of Music. Essi hanno concluso il loro coinvolgente concerto con il vivace Qawali “Mere Maula Mera Aaka” (mio Signore, mio Maestro).

SAI BHAKTI SAMRAJYAM: UNA COMMEDIA Il 18 novembre 2016, i bambini Bal Vikas e giovani del distretto di Srikakulam nell’Andhra Pradesh, nell’ambito del 15° Parthi Yatra (pellegrinaggio a Puttaparthi) dei devoti di tale distretto a Prasanthi Nilayam, hanno presentato l’eccellente commedia musicale Eterno Auriga


danzata dal titolo “Sai Bhakti Samrajyam” (il regno della devozione a Sai) La rappresentazione ha descritto come l’Universale Divina Missione di Bhagavan si stia espandendo in tutto il mondo attraverso il potere del Divino Amore di Bhagavan. I melodiosi canti, gli emozionanti balli dei bambini e gli incisivi dialoghi hanno appropriatamente veicolato il Messaggio di Bhagavan e mostrato la Sua Gloria Divina.

La commedia musicale danzata “Sai Bhakti Samrajyam”.

...continua da pagina 21

alle Sue benedizioni e approvazioni per il programma. Era la mattina di Natale e Bhagavan, che indossava la veste bianca, aveva già dato il Darshan. Verso le 7 eravamo già tranquillamente riuniti nel portico. L’impianto degli altoparlanti era stato testato per tutti gli strumenti. Aspettavamo Bhagavan pregando in silenzio e riprovando mentalmente ogni canto. La porta si aprì ed Egli arrivò sorridente, agitando le mani. Ci guardò e ci dette la tanto sospirata approvazione a cominciare il programma. Al termine di ogni canto natalizio i devoti esprimevano la loro gioia battendo forte le mani e ogni volta l’applauso si faceva sentire di più. Presto il programma finì e Baba ci chiese di cominciare i Bhajan. Bhajan veloci, allegri e melodiosi riempirono la mattina natalizia di Parthi. Bhagavan era molto felice del programma e ci fece fare Padanamaskar. Quel pomeriggio, mentre ascoltavamo la registrazione del programma all’ostello, non potemmo fare a meno di ringraziarLo per la miracolosa trasformazione di un programma ordinario in un coro professionista, composto di oltre novanta studenti, molti dei quali in precedenza non avevano mai avuto Eterno Auriga

occasione di cantare. Un’interpretazione melodiosa e sincrona del programma, le cui sessioni di prova avevano richiesto meno di quattro settimane: era del tutto evidente che eravamo solo Suoi strumenti e che Egli aveva gestito lo spettacolo tramite noi. Fu una rivelazione per me comprendere questo fatto, cosa che in seguito mi avrebbe dato fiducia in varie occasioni della vita. L’enormità del Suo campo d’azione e la vastità della Sua grazia servono a ricordarci tacitamente la Sua Divina Presenza. Il seguente estratto da uno dei Suoi Discorsi “Fate un passo verso di Me e Io ne farò cento verso di voi” è un importante promemoria che serve a farci presente che Egli c’è sempre per noi. Dobbiamo solo pensare a Lui e pregarLo di stare sempre con noi. – L’autore è un ex studente (laurea magistrale in Chimica) del Campus di Prasanthi Nilayam dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore, dove Bhagavan gli conferì la Best All rounder Gold Medal (medaglia d’oro per chi eccelle in vari ambiti). Egli vive a Boston con la famiglia ed è impegnato nel Centro Sai di Boston.

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I DICE, CHE VIVERE CON DIO È vera educazione. Con ogni esperienza, Swami ci impartisce una nuova lezione e una speranza. Vorrei condividere con tutti voi alcune di queste bellissime lezioni che ho appreso ai Suoi Piedi di Loto. Una ventina di anni fa, durante una celebrazione di Vishu a Brindavan, l’allora presidente dello Stato del Kerala mi chiese di parlare alla Divina Presenza di Bhagavan. Con grande ansia ed entusiasmo cominciai il mio intervento con questa citazione: “Quando facciamo un passo verso Swami, Egli ne farà cento.” A ciò fece seguito un Discorso Divino, in cui Bhagavan disse: “Mukundan vi ha detto che se fate un passo, Io ne farò cento. Sì, li farò, a condizione che il passo che fate sia nella giusta direzione.”

Il Sankalpa di Swami può Guarire tutte le Malattie Nel 1980, mi venne assegnato il ruolo di Coordinatore di Stato. Durante una delle

malattia e implorai le Sue benedizioni. Swami guardò quella parte esatta del corpo e disse: “Quale appendicite? È solo aria.” Con quell’unica dichiarazione, il gonfiore e il dolore svanirono e non ci fu bisogno di alcun intervento chirurgico. Con una sola parola, Swami può rendere tutto possibile. Nostro figlio maggiore, che studiava a Puttaparthi, fu colpito dalla varicella nel giorno del suo 12° esame standard intermedio. La varicella era così virulenta che aveva vesciche su tutto il corpo.

Professor E. Mukundan

VIVERE CON L’AMOREVOLE SIGNORE nostre visite a Puttaparthi, Swami chiamò l’allora Presidente dello Stato, Sri Natarajan, e alcuni di noi nella sala delle udienze per guidarci su questioni organizzative. Eravamo un gruppo di 13 persone e, poiché questo numero non è considerato di buon auspicio, il mio secondo figlio venne incluso come 14°. Nello stesso periodo, gli fu diagnosticata un’appendicite e i medici consigliarono un immediato intervento chirurgico. Una volta terminate le discussioni organizzative, parlai con Swami della sua 24

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Venne immediatamente spostato fuori dell’ostello a Prasanthi Sud. La stessa sera, Swami inviò più di 20 pacchetti di Vibhuti e gli ordinò di consumarla. Il terzo giorno, tutti le vesciche erano scomparse, e il quarto giorno si recò al Darshan, completamente guarito. Il medico che stava curando mio figlio informò Swami indicandoGlielo e dicendogli che era il ragazzo che era stato colpito dalla varicella. Baba chiese al medico: “Quanti giorni dura la febbre quando si è colpiti dalla varicella?” Il medico rispose Eterno Auriga


che durava una settimana. Swami sorrise e disse: “Questo è il quarto giorno.” “Swami, è dovuto al Tuo Prasadam”, affermò mio figlio. Allora arrivò la meravigliosa risposta del Signore: “Ho cambiato la varicella in una puntura di zanzara.” Il Suo Sankalpa può guarire qualsiasi cosa.

Una Lezione sul Senso di Responsabilità Fu nel 2002 che Swami mi affidò la responsabilità di Presidente dello Stato del Kerala. Nell’ambito delle celebrazioni del Suo Compleanno, per il 19 novembre era stata programmata la commedia del Kerala dal titolo “Satyavan Savitri”. L’ex presidente dello Stato aveva assistito alle prove della recita e dichiarò che essa era stata di altissimo livello. Dal momento che era già stata vista e apprezzata dall’ex Presidente dello Stato, non trovai necessario assistere alle prove. Due giorni prima della data della presentazione, Swami chiese alcune informazioni su di essa. La prima domanda fu se la commedia illustrava il matrimonio o la nascita di Savitri. Anche se non ero sicuro, risposi a Bhagavan che rappresentava la nascita di Savitri. Poi fece la seconda domanda. Per Sua grazia riuscii a rispondere anche a questa. Quando arrivò la terza domanda, confessai a Swami che non avevo assistito alle prova, al che Egli disse: “Che razza di presidente dello Stato sei se non hai visto le prove?” Con tale affermazione, Swami mi insegnò l’importanza della responsabilità. Lezioni su Qualità e Perfezione

Sappiamo tutti quanto Swami si prenda cura di noi più di una madre. Nel 2003, oltre 3000 membri dei giovani arrivarono a Brindavan per il primo Pellegrinaggio dei Giovani del Kerala.

Dopo il Darshan, Swami chiese informazioni sulla tempistica del convegno e sull’inaugurazione. Invece di rispondere, Gli chiesi se le 8,30 fosse il momento adatto. Con premura materna, Swami Eterno Auriga

Una volta Swami chiese delle attività di servizio condotte nel Kerala. Mentre Lo aggiornavo, mi capitò di accennare ai Seva Dal che svolgono servizio in una zona tribale. Quando i funzionari forestali avevano chiesto loro se avessero paura di lavorare nella foresta, la risposta era stata: “Dato che Swami è davanti e dietro di noi, perché dovremmo temere?” Sentendo ciò, Swami chiese: “Allora, chi c’è al centro?” Sì, rendiamoci conto e sperimentiamo che Swami è sopra di noi, sotto di noi e da ogni parte per proteggerci da tutti i pericoli.

rispose: “Molti giovani dovranno ancora fare colazione. Prima offrite loro la colazione. Potremo procedere con l’inaugurazione dopo.” Durante il convegno, Egli dichiarò: “Questi 3000 giovani del Kerala sono venuti solo per il loro amore per Me e dovrebbero tornare qui ogni anno.” Da allora si è dato seguito a questo comando divino e, nel mese di aprile 2016, abbiamo effettuato il nostro 14° Pellegrinaggio dei Giovani del Kerala.

In diverse occasioni, Swami mi ha insegnato l’importanza della perfezione prestando attenzione ai minimi dettagli sulle attività svolte. Una volta, allorché i nostri scolari misero in scena una commedia alla Sua Divina Presenza, Swami osservò attentamente i minimi dettagli e mostrò apprezzamento per i costumi, il trucco, le canzoni ecc. Quando erano perfetti, Swami era molto orgoglioso di loro. Durante una delle commedie, osservò: “Le labbra di Hanuman non si muovono.” Gennaio 2017

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Una volta i giovani del Kerala misero in scena una commedia sul Ramayana. Dato che in essa c’erano molti personaggi centrali che erano donne, alla fine Swami chiese: “Quanti Sari occorrono per le giovani?” “Swami, sono tutti maschi”, risposi. Egli era estremamente felice di constatare che il travestimento era perfetto e disse a quelli che erano seduti intorno a Lui: “Vedete? Sono tutti ragazzi!”

Una volta chiese delle attività di servizio condotte nel Kerala. Mentre Lo aggiornavo, mi capitò di accennare ai Seva Dal che svolgono servizio in una zona tribale. Quando i funzionari forestali avevano chiesto loro se avessero paura di lavorare nella foresta, la risposta era stata: “Dato che Swami è davanti e dietro di noi, perché dovremmo temere?” Sentendo ciò, Swami chiese: “Allora, chi c’è al centro?” Sì, rendiamoci conto e sperimentiamo che Swami è sopra di noi, sotto di noi e da ogni parte per proteggerci da tutti i pericoli. Sconfinate Benedizioni Divine

Vorrei concludere questo articolo con un altro magnifico avvenimento. Swami benedisse il matrimonio di nostro figlio maggiore, aiutandoci a scegliere la sposa e fissando anche la data del matrimonio al 9 giugno 2008. Egli garantì pure che avrebbe officiato la cerimonia. Seguendo le parole di Swami, il 2 giugno la nostra famiglia si recò a Brindavan. Andavo da Swami tutti i giorni per avere informazioni sulla cerimonia del matrimonio, ed Egli mi chiedeva in che data si sarebbe svolto. “Il 9 giugno, Swami”, rispondevo. “Oh, c’è ancora tempo”, Egli diceva. La cosa andò avanti fino al 7 giugno. Per quella data, i nostri parenti e gli ospiti avevano già raggiunto Brindavan per partecipare alla cerimonia di nozze. La sera del 7 ci informarono che, il giorno successivo, Swami sarebbe partito per Puttaparthi, e ci consigliarono di andarvi anche noi il 7 stesso. Arrivammo a Puttaparthi e l’8 giugno aspettammo per il Darshan pomeridiano. 26

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Swami venne da me durante i Bhajan e mi dette alcune istruzioni. Poiché il volume dei Bhajan era molto alto, non riuscii a seguire tutto ciò che Egli disse. Andai più tardi allo Yajur Mandir e inviai un messaggio a Swami affermando: “Non sono riuscito a seguire le istruzioni di Swami nel Sai Kulwant Hall poiché il volume dei Bhajan era alto”, al che Egli inviò una splendida risposta: “Anch’Io non sono riuscito a seguire quello che ha detto lui.” Con nostra sorpresa, Baba aveva già fatto tutti i preparativi per il matrimonio a partire dal prete, alle decorazione, al Sari per la sposa e anche al Prasadam sotto forma di Vibhuti. Una volta, i rituali si svolgevano intorno alle 9 del mattino; Swami, invece, celebrò le nozze il pomeriggio nella sala delle udienze. Quando Egli dà la Sua parola, si accerta che tutto venga eseguito nei minimi dettagli.

In sette diverse occasioni, Swami assicurò ai devoti del Kerala che sarebbe andato allo Sri Sai Vidya Vihar di Alwaye. Ogni volta che i bambini della scuola recitavano una commedia alla Divina Presenza, Swami insisteva che comunicassi ai partecipanti la rassicurazione che aveva dato. In 7 occasioni, disse: “Verrò alla vostra scuola e vi camminerò.” Conserviamo questa meravigliosa promessa di Swami nel nostro cuore, sentiamo la Sua Presenza e, ogni secondo, vediamo le Sue Mani invisibili in tutte le azioni. Ci sono parole e azioni sufficienti a esprimere la nostra gratitudine al nostro Amato Signore? No, assolutamente no. Dovremmo usare ogni secondo della nostra vita e tutta la nostra energia ad assorbire e diffondere il Suo Messaggio. Possa Swami diffondere la Sua grazia infinita su tutti!

– L’autore, professor E. Mukundan, è il Presidente dello Stato dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Kerala.

Eterno Auriga


Navigare Attraverso l’Oceano della Vita Lorenzo Casadio

Mi resi conto che la mia coscienza mi stava suggerendo di non fare la specializzazione in Finanza. Decisi di ignorarla e seguii la mia mente. Pertanto, Swami dovette intervenire per mostrarmi la strada giusta. La lezione che ho imparato da questa esperienza è che, se ascoltiamo la nostra voce interiore e la rendiamo parte della nostra vita e delle nostre scelte, riusciamo a seguire la Sua guida e a far sì che la nostra volontà sia allineata con la Sua Volontà. Swami è davvero la nostra voce interiore.

U

NA VOLTA, SWAMI MI CHIESE: “Chi sono Io?” Esitante, risposi: “Swami, Tu sei Dio.” Swami non fu soddisfatto della mia risposta e continuò: “Chi è Dio?” Decisi allora di darGli una risposta che richiese un certo coraggio: “Swami, Dio è il mio miglior amico.” Egli sorrise e disse: “Sì, Dio è il tuo miglior amico.” Dio è il nostro miglior amico

L’amicizia con Dio ha un significato molto profondo e preciso. Bhagavan ha detto: “Di tutte le nove forme di devozione,

Eterno Auriga

l’amicizia è la più importante. Solo quando coltivate questo sentimento di amicizia con Dio, potete raggiungere l’ultimo stadio della resa.” Considerare Swami il mio più caro amico è una grande opportunità e anche un impegno perché richiede di avere una costante, intensa concentrazione quotidiana e un dialogo con Lui.

Swami non gradiva che io dessi tanta importanza agli amici e mi disse: “Pensi sempre agli amici, amici, amici; questo è sbagliato. Dio è il tuo migliore e unico amico. Gli amici vanno e vengono; solo Dio resterà sempre con te.” E infatti, più tardi, come accade nella vita, la maggior parte dei miei amici prese strade diverse e Swami è stato l’unico sempre presente al mio fianco per fornirmi guida e supporto, come fa un miglior amico. Ogni volta che si presentava una sfida o un problema, Swami ne riduceva l’impatto allo stato di nuvola di passeggera. Ogni volta che avevo bisogno di consigli, Swami era sempre lì a fornire guida, a trasformare una scelta complicata in un percorso chiaro. Gennaio 2017

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Come possiamo sviluppare e mantenere un rapporto d’amicizia con Swami? Come possiamo ricevere la Sua guida ora che non cammina più fra noi come faceva prima? La perdita della Sua forma fisica ha generato confusione e un senso di smarrimento. Egli, tuttavia, ci ha rassicurati sul fatto di essere sempre in noi, con noi e intorno a noi e che possiamo sentire la voce del Maestro ascoltando la nostra voce interiore. Swami ha detto: “La vostra coscienza è il vostro Maestro.” Ascoltate la vostra Voce Interiore

Vorrei condividere un aneddoto relativo alla coscienza come nostro Maestro. Alcuni anni fa, decisi di ottenere un MBA. Ogni volta che ho dovuto prendere una decisione importante, ho voluto avere l’approvazione e le benedizioni di Swami. E così feci nel corso di un’“interview” in cui Egli mi elargì le Sue benedizioni e mi consigliò anche sul modo migliore per ottenere quella specializzazione. Swami elencò amorevolmente i Paesi a cui indirizzarmi per la facoltà di Economia e Commercio e indicò una vasta gamma di questioni pratiche per supportare al meglio questa scelta. Dal momento che Egli non aveva menzionato nulla riferito all’ambito su cui concentrare la mia attenzione, mi sentii in diritto di scegliere da solo. Mi piaceva la Finanza, anche se non avevo una passione vera e propria per essa. Dal momento che non trovavo una soluzione migliore e la maggior parte dei miei compagni di classe aveva optato per una carriera nella Finanza, finii, in un modo o nell’altro, per sceglierla. Ero alquanto efficiente nelle mie lezioni di Finanza; tuttavia, a mano a mano che l’anno trascorreva, cominciai ad avvertire sempre più il disagio di quella scelta. Eppure, decisi di ignorare questa sensazione. Verso la fine dell’anno accademico, ricevetti un’offerta per uno stage in Finanza. Proveniva da una prestigiosa Società per la quale tutti vorrebbero lavorare. Molti dei miei compagni di corso si congratularono con me 28

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e mi dissero quanto fossi stato fortunato. Invece di essere felice, cominciavo a sentirmi molto inquieto senza capire il perché. La notte prima del termine ultimo per inviare il contratto di tirocinio, mi dissi di ignorare la voce interiore e firmare le carte il mattino successivo. Alle 6 del giorno dopo, squillò il telefono. Era una chiamata dei miei genitori che erano a Puttaparthi. Swami li aveva chiamati per un colloquio quella mattina. Mi dissero che Swami aveva spontaneamente iniziato a chiedere di me e del programma MBA. Di punto in bianco, aveva detto loro che avrei dovuto fare un MBA in Marketing. Essi avevano risposto che avevo già trovato uno stage in Finanza, ma Swami aveva fatto un’espressione di disappunto, il che indicava che il tirocinio che stavo per cominciare non era quello che avrei dovuto fare.

Dopo diversi mesi di dubbi, rifiuti e confusione, avvertii un immenso sollievo. Mi resi conto che la mia coscienza mi stava suggerendo di non fare la specializzazione in Finanza. Decisi di ignorarla e seguii la mia mente. Pertanto, Swami dovette intervenire per mostrarmi la strada giusta. Inutile dire che, quando cominciai a frequentare i corsi di Marketing, compresi che quella era la materia perfetta per me, quella che più mi era congeniale. La lezione che ho imparato da questa esperienza è che, se ascoltiamo la nostra voce interiore e la rendiamo parte della nostra vita e delle nostre scelte, riusciamo a seguire la Sua guida e a far sì che la nostra volontà sia allineata con la Sua Volontà. Swami è davvero la nostra voce interiore. Manasa Bhajare Guru Charanam Dustara Bhava Sagara Taranam.

(Meditate nella vostra mente sui Piedi del Maestro. Ciò vi farà attraversare il difficile oceano dell’esistenza).

– L’autore è un Giovane Sathya Sai italiano Eterno Auriga


Effulgenza della Gloria Divina

IL BRACCIALE DI DIAMANTI DELLA REGINA DI BOBBILI

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AL MOMENTO CHE BABA CI aveva dato il permesso di farGli visita durante Sivarathri, andammo a Puttaparthi con l’intenzione di rimanere lì a servire Swami. Alle 18, mentre stavamo scaricando dal carro trainato dai buoi che avevamo noleggiato i nostri bagagli di fronte al Mandir, Seshagiri Rao venne da me e disse: “Swami vi chiede di tornare alla vostra città natale.” Restammo scioccati. Come andarsene ora? Dove alloggiare? Lasciammo i bagagli fuori del Mandir, ci facemmo coraggio, ci lavammo i piedi e le mani, ed entrammo per partecipare ai Bhajan. Mangiammo il pane che avevamo portato e dormimmo all’aperto. La mattina, mentre stavamo allestendo il fuoco per prepararci la colazione, vedemmo Swami venire verso di noi. Ci prostrammo ai Suoi Piedi. Egli sorrise e se ne andò. Allora la minaccia era solo una prova! Trovammo un po’ di posto nel capannoine fuori del Mandir e ne facemmo la nostra residenza. Non osavamo ancora cercare di rimanere nel Mandir per paura che ci venisse detto di tornare a casa. Nel pomeriggio, Baba uscì dal Mandir ed entrò nella tenda della famiglia reale di Bobbili (città nell’Andhra Pradesh). Molti dei visitatori che Lo avevano visto entrare, attesero davanti alla tenda per avere il Suo Darshan. Baba chiamò la famiglia reale vicino a Sé, disegnò un piccolo cerchio sul Eterno Auriga

pavimento e ne estrasse un oggetto rotondo coperto di fango. Puzzava come se fosse stato preso da uno scarico di liquami o da una fossa biologica! Egli vi soffiò sopra e il liquame fangoso scomparve. L’oggetto rotondo era, in realtà, un braccialetto di scintillanti diamanti! Baba dette il braccialetto alla regina che notò su di esso l’incisione con la scritta “Bobbili”. Ella disse che era suo. Poi Swami rivelò: “Una volta, ventisette anni fa, andasti a lavarti, ti togliesti i braccialetti e li lasciasti nella stanza da bagno. Quando uscisti, dimenticasti di rimetterteli. Il tuo servo andò a pulire il bagno col fenile e, inavvertitamente, fece cadere il braccialetto nel lavabo. Esso andò a finire sul fondo della fossa biologica. Ti ricordasti dei braccialetti dopo qualche tempo, e andasti in bagno a cercarli. Ne trovasti solo uno, concludesti che il servo aveva rubato l’altro, e lo mandasti in prigione. Quel braccialetto perso, ora te l’ho recuperato.” Restammo tutti senza parole e non potemmo fare altro che inchinarci a questo onnisciente, onnipotente Signore, a questo Avatar che, a quel tempo, aveva solo ventitré anni, ma aveva parlato di eventi che si erano verificati ventisette anni addietro. – Estratto da “Nectarine Leelas of Bhagavan Sri Sathya Sai Baba” di R. Balapattabi

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KAZAKISTAN

CIRCA 200 VOLONTARI SSIO provenienti da Kazakistan, Russia, Urbekistan, Kirghizistan, Ucraina, Regno Unito e USA si sono riuniti, dal 23 giugno al 2 luglio 2016, per dar corso a un campo medico e di servizio nel villaggio Sairam, nel Sud del Kazakistan.

hanno distribuito 250 pacchi alimentari alle famiglie bisognose di Sairam e dei villaggi circostanti. Sono anche stati forniti detersivi, utensili da cucina, materassi e vestiti. Una famiglia bisognosa con numerosi bambini ha ricevuto un frigorifero e degli armadi, e i membri SSIO hanno riparato la loro casa danneggiata. Una squadra educativa ha tenuto lezioni sui valori umani e svolto laboratori creativi cui hanno partecipato 2213 bambini. I membri SSIO hanno offerto anche programmi di formazione per genitori e insegnanti. Il 30 giugno, i volontari hanno presentato un programma di musica e danza nel Teatro di Sairam. I residenti sono stati soddisfatti dei servizi resi dai volontari Sathya Sai e grati che il campo polivalente si sia tenuto nel sacro mese del Ramadam.

RUSSIA Campo Medico nel villaggio Sairam, Kazakistan.

I volontari Sathya Sai hanno offerto servizi medici, educativi e sociali a centinaia di residenti bisognosi. La cerimonia d’apertura del campo ha avuto luogo il 25 giugno. Una squadra di 61 volontari, tra cui 25 medici di 13 specializzazioni, hanno offerto, nel campo, servizi medici a oltre 4200 pazienti. Inoltre, gli operatori sanitari hanno visitato altri villaggi, vale a dire Karatobe Otemis, Shapyrashta e Isfidzhabto, per fornire servizi medici ai pazienti che non avevano potuto raggiungere il campo. Sono state fornite prescrizioni mediche e distribuite più di 1000 paia di occhiali. Inoltre, sono state donate tre sedie a rotelle a destinatari locali. I volontari Sathya Sai 30

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Dal 3 al 5 giugno 2016, i volontari Sathya Sai hanno organizzato per la prima volta, nella regione di Sverdlovsk degli Urali, in Russia, un campo regionale di servizio e di formazione. 29 volontari, tra cui giovani provenienti da tre Centri e quattro Gruppi Sathya Sai, hanno svolto due progetti di servizio. Il primo prevedeva la riparazione di tre edifici per il Centro Giovanile della città, dove hanno luogo le attività culturali e creative per i bambini e gli adolescenti. Il secondo concerneva la ristrutturazione di una stanza in un ostello per bambini di passaggio da un istituto per l’infanzia. Il capo dell’Amministrazione del Distretto Urbano ha offerto la sua auto personale con un rimorchio per il trasporto dei materiali da costruzione necessari. I volontari hanno riparato pavimenti, pareti e soffitti, e montato tre porte. Inoltre, hanno installato all’ostello Eterno Auriga


tubi per l’acqua calda e fredda, assieme a una condotta fognaria. Il funzionario capo locale ha espresso gratitudine per i servizi resi, nonché interesse a ospitare in futuro un campo medico internazionale. Oltre ai lavori di riparazione, i volontari hanno condotto lezioni sui valori umani per i ragazzi del Centro Giovanile. Nel luglio del 2016, la SSIO ha organizzato un campo annuale di zona per bambini nella regione del Volga-Urali della Russia. Il campo di formazione e di servizio, che ha visto la partecipazione di 84 persone provenienti da 16 città, tra cui 24 bambini e otto giovani, ha offerto molte attività per bambini, tra cui canti, balli e giochi.

Il campo di zona per bambini nella regione Volga-Urali della Russia

Un cantastorie ha raccontato fiabe sul tema di onorare i propri genitori e gli anziani. I partecipanti al campo hanno visitato un’ospitale famiglia tartara e celebrato il Sabantui, la festa di primavera, secondo la tradizione locale. I bambini hanno partecipato alle lezioni sui valori umani e praticato ciò che hanno imparato. I partecipanti hanno espresso gratitudine a Sai Baba per l’opportunità di partecipare al campo. OLANDA Sabato pomeriggio, 2 luglio 2016, i volontari Sathya Sai hanno portato luce e gioia ai rifugiati siriani, eritrei e afgani che hanno cercato asilo nei Paesi Bassi. Eterno Auriga

Asilo ai rifugiati in Olanda

Una carovana di auto ha trasportato famiglie di profughi con bambini a una fattoria rurale in Amstelveen, vicino ad Amsterdam, dove i bambini hanno potuto giocare con gli animali, tra cui tacchini, conigli, polli, pecore e capre. Il sereno ambiente naturale ha fornito un’atmosfera di pace, tra splendidi alberi e laghetti. Il parco giochi presso la fattoria ha anche attirato i bambini, che hanno gioiosamente giocato alla presenza dei genitori e dei volontari, donando sorrisi a tutti. Dopo il ritorno all’ostello, un coro Sai ha presentato canzoni in tre lingue circa la natura, l’amore, la gioia e Dio. Tutti i partecipanti hanno goduto del programma, e i profughi hanno espresso gratitudine per gli amorevoli servizi resi dai volontari Sathya Sai. – Organizzazione Internazionale Sathya Sai

INDIA Kerala - Il Ramayana Maasam (mese del Ramayana) si celebra in tutto il Kerala nel sacro mese di Karkidakam secondo il calendario malayalam, durante il quale i templi e le case del Karnataka risuonano del sacro epico Ramayana. Il canto del Ramayana e del Ramakatha Rasavahini è stato effettuato in tutto lo Stato dall’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Kerala. Inoltre, presso Karinjalipallam, un villaggio nel distretto di Palakkad, nell’ambito del Programma Integrale Sri Gennaio 2017

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Sathya Sai per i Villaggi (SSSVIP) è stato condotto uno speciale evento spirituale. Nel villaggio, in connessione con il Ramayana Maasam, si è tenuto un programma di Sadhana di 31 giorni. I Bhajan giornalieri e il canto dei Veda da parte dei bambini Bal Vikas hanno santificato l’atmosfera. Gli abitanti del villaggio hanno partecipato con enorme entusiasmo al programma. Gujarat - Per la prima volta nella storia dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Gujarat, il 28 agosto 2016, a Surat, si è svolto un Convegno Mahila (di donne) sul tema “Le Donne, i Veri Architetti della Società”. L’oratore ospite, Kum. Roshni Pithawala, Dietologo e Consulente Clinico, nonché Consigliere Aziendale, nel suo discorso ha sottolineato che le donne dovrebbero prendersi cura della propria salute poiché hanno la responsabilità non solo della loro famiglia, ma dell’intera società. Ha inoltre insegnato ai delegati alcuni esercizi antistress. Il Coordinatore dello Stato dei Giovani, dottor Shilpa Popat, ha dato delucidazioni sul Convegno Mahila, previsto a Prasanthi Nilayam il 24 e 25 settembre 2016. Smt. Smita Patel, Coordinatrice dello Stato, Mahila Vibhag, ha fornito i dettagli delle varie attività svolte in tutto lo Stato.

Prima della fine della prima sessione, Smt. Shiraz Daruwala ha condotto un quiz sulla vita di Swami e l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva. La sessione del dopopranzo è iniziata con un Bhajan Antakshari condotto da Smt. Shanti Krishnamurthy, Direttrice della Scuola Sri Sathya Sai di Surat. È seguito un discorso molto efficace di Kum. Binoti Thakore, membro del Comitato Consultivo dello Stato, sul tema “La Donna, Simbolo di Prema e Shakti”. La Coordinatrice di Stato dei Bal Vikas, Smt. Varsha Shukla, ha esortato le Mahila (donne) a diventare insegnanti Bal Vikas, cosa che di per sé è una grande Sadhana. Infine, la dottoressa Kirtida Vaidya ha condiviso le sue opinioni sulla necessità e l’importanza dei Circolo di Studio e della Sadhana personale. Il Presidente dello Stato ha ringraziato di cuore tutte le sorelle Sai per aver partecipato numerose al convegno. Ha detto che ha visto che tutti i delegati erano molto entusiasti fino alla fine e alcuni sono stati stimolati a partecipare al futuro convegno Mahila a Prasanthi Nilayam. Il convegno si è concluso con l’Arati alle 15,55. Complessivamente, hanno partecipato 196 Mahila provenienti da tutto lo Stato.

...continua da pagina 18

comunicare con Lei? Un semplice Grazie dal profondo del cuore è sufficiente per Sai Maa (Madre Sai). Essa potrebbe portare di fronte a noi tutta la felicità del mondo ancor prima che Gliela chiediamo. Dobbiamo essere più consapevoli del Suo amore e non dovremmo mai cercare di quantificarlo. Siamo molto fortunati a servire ai Piedi di Loto di Madre Sai e fondervisi è l’unico scopo di questa vita così preziosa. È stato un lungo viaggio quello che ho fatto dalle verdi risaie e dalle piantagioni di tè del Bengala settentrionale alla fertile valle del Chitravathi circondata dalle colline brulle dell’Andhra Pradesh meridionale. Il viaggio 32

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è stato pieno di traversie e lotte, ma ne è valsa la pena, perché ho incontrato Madre Sai e ho avuto il Suo grembo divino in cui sedermi. La mia vita ha acquisito un senso. Ora ho imparato a distinguere tra il futile e il reale, tra lo strumento e il compositore, e tra l’effimero e il permanente. Sono arrivato a sapere di non essere altro che una scintilla di Sai Stesso. Io sono Io. Io sono Sai e Io sono Kaustuv di Sai.

– Sri Sai Kaustuv Dasgupta è cantante, compositore e relatore motivazionale. Lavora anche come grafico volontario per la pagina Facebook ufficiale di Radio Sai. Eterno Auriga


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– Registrar 34

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Sri Sathya Sai Higher Secondary School

Vidyagiri, Prasanthi Nilayam, Anantapur District, Andhra Pradesh - 515134 E-mail: ssshss@gmail.com, Phone No: 08555-289289 Admissions to Class I (Boys & Girls) and Class XI (Boys & Girls) for academic year 2017-18 will take place in June 2017. The medium of instruction will be English and the school is wholly residential. Admission criteria for Class I ** Age Limit: 5½ years to 6½ years as on 30th September 2017. (Duplicate copy of Date of birth certificate – “issued by competent authority” shall be produced). The Date of Birth should be between 30-03-2011 and 30-03-2012 ** Selection through random selection method Admission criteria for Class XI Only English Medium students are eligible to apply. Prospectus and Application forms Prospectus and Application forms can be obtained from 1st January 2017 onwards till 31st January 2017 either from the office of “Sri Sathya Sai Higher Secondary School, Prasanthi Nilayam, Puttaparthi” - by paying cash `100 /- (Timing:10 a.m. to 11 a.m. / 2.00 p.m. to 3.00 p.m. on all days except Sundays and holidays) (or) can be downloaded from our website: www.ssshss.edu.in The downloaded filled in application should be sent along with a Demand Draft drawn in favour of “Principal, Sri Sathya Sai Higher Secondary School” on State Bank of India, Puttaparthi Branch (Code no: 2786) for the value of `100/- with self-addressed envelope (Size: 15 cm x 24 cm). The last date for submission of filled in application form will be 15-02-2017. – Principal


Data della Pubblicazione: 1° gennaio 2017

Dirigete il vostro Amore Verso Dio

Canti natalizi la mattina di Natale.

Esibizione di violino degli studenti della Scuola Primaria Sri Sathya Sai.

L’amore è come la bussola, che punta sempre verso nord. In qualsiasi momento, in qualsiasi luogo o in qualunque circostanza, l’amore punta solo verso Dio. Perciò, tutti dovrebbero cercare di capire come funziona il principio dell’amore. L’amore può essere comparato solo all’amore. Prema (amore) e Anuraga (affetto) sono la stessa cosa. L’affetto, però, quando è diretto verso gli oggetti del mondo, si contamina. A causa di quest’inquinamento, ne derivano gioia e dolore. L’uomo diventa preda dei desideri e delle delusioni. Quando però l’amore viene diretto verso Dio, diventa puro, disinteressato, duraturo e divino. – Baba

Concerto di musica classica.

Edizione Italiana del Sanathana Sarathi


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