SETTEMBRE 2017
Eterno Auriga
Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità VERITÀ
RETTITUDINE
Settembre
2017
© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia
PACE
AMORE
NON VIOLENZA
“Certe persone sono aspre per natura; non lasciano l’ira neppure quando siedono per cantare i Bhajan. Battono le mani, e dicono ‘pace, pace’ mentre hanno pensieri rabbiosi nei confronti di qualcuno. A che serve cantare ‘pace pace’ con rabbia? Come possono ottenere la pace?” SOMMARIO 4 10 12 14 17 19 21 24 27 31
Percorrete la Via dell’Amore per Sperimentare l’Amore di Dio Discorso di Bhagavan del 21 aprile 1993 Congresso Medico Panindiano Sri Sathya Sai Cronaca Compite Atto di Adorazione Interiore Dai Nostri Archivi Sathya Sai Baba: Una Leggenda Divina Dottor A.P.J. Abdul Kalam, ex Presidente dell’India Swami è Swami Dottor Erode N. Prabhakaran Non Temete, Siate felici Effulgenza della Gloria Divina Jeevandaata Bhagyavidhata Ram-Lakshman Lezioni di Seva a Prasanthi Nilayam John Behner Notizie dai Centri Sai Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca
Prossime Festività a Prasanthi Nilayam 24 - 30 settembre ............... Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna Dalle ore 18 del 11 novembre alle ore 18 del 12 novembre . Akhanda Bhajan Mondiale 18 novembre ....................... Rathotsavam 19 novembre ....................... Giornata della Donna 20 - 21 novembre ................ Primo Congresso Internazionale sui Veda 22 novembre ....................... 36 Convocazione dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore 23 novembre ....................... 92° Genetliaco di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba 25 dicembre ........................ Natale
P A R O L A D E L L’ A V A T A R
PERCORRETE LA VIA DELL’AMORE PER SPERIMENTARE L’AMORE DI DIO La tolleranza è verità, la tolleranza è rettitudine, la tolleranza è insegnamento dei Veda, la tolleranza è non violenza, la tolleranza è sacrificio, la tolleranza concede felicità e beatitudine celestiale. In effetti, essa è tutto in tutti i mondi. (Poesia Telugu) L’Atma è onnipervadente come il fuoco nella legna e l’olio nel seme di sesamo. È la Parola di Sai che rappresenta la Verità. (Poesia Telugu) FAT E I L V O S T R O D O V E R E C O N S E N T I M E N T I D I V I N I
Incarnazioni dell’Amore!
L
A VITA UMANA È molto nobile ed elevata; è colma del profumo delle virtù. Un paese non è un pezzo di terra; è la gente che lo costituisce e si trasforma se le persone si trasformano. Il progresso della nazione richiede quello delle persone. Il progresso secolare e scientifico non costituisce il progresso reale, né questo dipende da quello economico o dai cambiamenti sociali. Il progresso reale dipende dalla trasformazione della mente dell’uomo. Brahman permea tutto il cosmo La parola sanscrita manishi (uomo) deriva
da manas (mente). La mente è un aggregato di pensieri/desideri o sankalpa; tutte le azioni sono i loro riflessi e causano piacere o dolore. Se vediamo che la nazione non va bene, significa soltanto che il suo popolo non va bene; se il popolo diventa buono, anche il Paese lo diventa. Il Paese non è separato dal suo popolo, ma un individuo non rappresenta la società come un albero non può essere considerato una foresta e una casa non costituisce un villaggio; solamente una moltitudine di alberi forma una foresta, un gruppo di
case costituisce un villaggio e molte persone sono una società.
L’uomo cerca di andare sulla luna anche se nutre odio verso gli altri; questo tipo di tentativo non può mai portare pace al mondo. Egli deve prima avere la pace nella mente e soltanto allora ci sarà pace nel mondo. Come può esserci pace se le persone urlano “pace, pace” con una bomba atomica in mano? La pace può prevalere solamente se c’è trasformazione mentale negli esseri umani.
Sin dai tempi antichi, i Bharatiya hanno chiamato l’universo Brahmanda. Brahma è la Divinità onnipervadente; anda indica una sfera, come una palla di ferro. Se si mette una palla di ferro nel fuoco, il calore non rimane in un punto della palla, ma si spande in tutta la sua massa; in modo simile, Brahman è immanente in tutto il cosmo che è concepito nella forma di un uovo. Questo è il significato di Brahmanda e Brahman è presente all’interno e all’esterno di ogni cosa, dal granello di polvere alla stella gigante. Questa verità può essere compresa solamente da un essere umano che dà un significato speciale alla vita umana. Si dice “nel mondo, l’uomo è legato all’azione”, e “la nascita umana è la più nobile”. La sua validità può essere confermata solamente se l’uomo comprende che “un solo Atma risiede in tutti gli esseri”. Le cinque facoltà conosciute come udito, tatto, vista, gusto e odorato sono comuni a tutti gli esseri incluso l’uomo. Anche gli involucri concentrici del corpo, conosciuti come annamaya kosha (involucro del cibo), pranamaya kosha (involucro vitale), manomaya kosha (involucro mentale) e anandamaya kosha (involucro della beatitudine) sono comuni a tutti gli esseri, ma l’involucro conosciuto come vijnanamaya kosha (involucro della saggezza) appartiene solamente all’essere umano. Per la presenza di questa buddhi, o intelEterno Auriga
letto, la vita umana è considerata molto sacra. La Divinità è presente nell’uomo come Bhur Bhuvah Svah
Il mantra della Gayatri comunica la verità del fatto che i tre mondi, Bhur (materialità, corpo), Bhuvah (vibrazione, prana, principio vitale) e Svah (radiazione, conoscenza suprema, Atma) sono presenti nell’essere umano; quindi Dio è presente in lui in tre forme. Bhur è la forma materiale, o corpo, che, in sé, è jada o inerte; Bhuvah è la forza vitale, o vibrazione, che fa muovere il corpo e Svah è la radiazione, o potere interiore dell’Atma, che causa la vibrazione. Quindi la Divinità, nella forma di materializzazione, vibrazione e radiazione, è presente nell’uomo. La vibrazione è causata dall’assunzione di cibo che è quindi considerato come Dio, Annam Brahma, ma non può esserci vibrazione senza l’impatto della radiazione dell’Atma; la radiazione è presente nell’uomo come Consapevolezza o Prajnana.
Prajnanam Brahma “Brahman è la Consapevolezza Suprema.” Nel Vedanta, Brahman è chiamato anche Coscienza; quindi Dio è presente in tutti come Coscienza. La vibrazione e la materializzazione sono le Sue forme derivate che sostengono il corpo. Il corpo umano è fatto di materia, di materializzazione; è simile a una macchina. La macchina, per quanto costosa sia, non Settembre 2017
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può lavorare senza la corrente elettrica. La vibrazione è come l’interruttore principale; il Potere Divino della radiazione è la corrente elettrica che fa muovere la macchina inerte. Un pezzo di ferro è inerte, non ha gambe per muoversi né ali per volare, ma, se gli si avvicina un magnete, si muove in quella direzione. Che cos’è che lo fa muovere? È il potere della radiazione. La radiazione diffonde la vibrazione. Così, le tre forme della Divinità, cioè Bhur, Bhuvah e Svah, sono presenti nell’essere umano. Il successivo aspetto della Gayatri, “Tat Savitur Varenyam”, è un’invocazione diretta alla Divinità radiante. Tat significa “Quello”, la forma effettiva della Verità, Savitur indica la Divinità radiante e Varenyam significa “estremamente fausto e venerabile”. Gli aspiranti manifestano quindi la loro decisione di meditare sulla forma luminosa della Divinità con le parole Bhargo Devasya Dhimahi. Dhimahi vuol dire “meditare”. I Veda promuovono l’unità del genere umano Il mantra della Gayatri si conclude con la preghiera “Dhiyo Yo Nah Prachodayat”, cioè “che la Radiazione Divina guidi i nostri intelletti nella direzione giusta”. Dhi indica l’intelletto. La Divinità viene invocata nel senso di Nah che significa “noi”. Sfortunatamente, oggigiorno, le persone non mostrano questo senso di unità o unicità; questo concetto di collettività è stato comunicato da tutti i Veda, le Shastra, le epiche e i Purana che sono ignorati dalla generazione attuale. In nessuno di questi testi di preghiera c’è mai stato un senso di ego. L’egoismo cresce ed è questo che provoca le differenze nella società. Un pesce (fish) è migliore di un egoista (selfish man). Le persone dovrebbero capire che l’individuo non può sopravvivere ignorando 6
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la società. In una casa vivevano un gatto, un topo e una gallina. Un giorno il gatto uccise il topo e il proprietario della casa ne fu contento perché la minaccia del topo era stata eliminata. Il giorno dopo, lo stesso gatto uccise la gallina, ma questa volta il proprietario divenne furioso; perché questo atteggiamento diverso? Il padrone della casa provava attaccamento per la gallina e avversione per il topo. Una volta ci fu un incidente ferroviario. Una persona lo vide in TV e ne fu molto angustiata perché sapeva che un suo parente stretto stava viaggiando su quel treno. In preda al panico, corse sul luogo dell’incidente e fu sollevato dalla preoccupazione nel constatare che il parente era salvo, dopodiché cominciò a raccogliere statistiche sugli incidenti ferroviari. Osservate come la persona, molto angustiata poco prima, si impegnasse ora a raccogliere informazioni sull’incidente. L’individuo si angustia quando i suoi sono coinvolti, ma il suo atteggiamento cambia quando si tratta di altri. Questo evidenzia i sentimenti egoistici dell’essere umano. Chi cammina sul sentiero del Dharma non vedrà differenze di questo tipo. I Veda affermano: “Il Dharma protegge chi protegge il Dharma.” Il bene e il male dipendono dai sentimenti dell’uomo Tutto dipende dai propri sentimenti. Si dice: “I risultati sono consoni ai sentimenti.” Lo specchio ha la caratteristica di riflettere ciò che gli poniamo di fronte: se vi inchinate in un saluto, anche lo specchio saluta; se fate la faccia cattiva, lo specchio la riflette. In modo simile, la Natura ha la caratteristica di reagire, riflettere e risuonare. Una volta, un giovane pastore portò una mandria di mucche a pascolare in una Sanathana Eterno Sarathi Auriga
regione montuosa. Per passare il tempo, si mise a cantare e sentì il risuonare del suo canto provenire da qualche parte. Il giovane non conosceva l’eco, per cui rimase sconcertato e pensò: “Chi è che imita la mia voce e canta la canzone che sto cantando?” Poi gridò “Chi c’è? Ehi! Chi sei?” E sentì le sue parole venire di nuovo da chissà dove: “Chi c’è? Ehi! Chi sei?” Al
lui e comprese tutta la situazione. Era una donna saggia e spiegò la realtà a suo figlio dicendo: “Figlio caro! Non c’è nessuno che ti stia insultando o offendendo. Tu odi l’eco della tua voce.” In qualunque modo parliate o vi comportiate, sperimentate lo stesso nella vita; quindi non odiate né danneggiate nessuno. La felicità e il dispiacere, il bene e il male esistono nel mondo: voi stessi
La luna splende fulgida. Se volete vedere la luna splendente non avete bisogno di una fiaccola, di una lanterna antivento o di una lampada molto potente: la potete vedere nel chiaro di luna stesso; non vi servono altre luci. Per vedere la forma dell’Amore, non vi serve altro che l’Amore; la luce dell’Amore vi permetterà di vedere la forma dell’Amore. Voi potete vedere Dio, che è l’Incarnazione dell’Amore, con la luce dell’Amore.
che disse: “Dimmi il tuo nome”, e sentì le stesse parole. A questo punto, si arrabbiò e gridò: “Fai silenzio”, ma sentì rispondere di nuovo: “Fai silenzio”, per cui replicò: “Ora ti prendo e ti bastono”, ma le stesse parole gli tornarono indietro di nuovo. Egli cercò la persona che pensava stesse imitando le sue parole, ma non trovò nessuno e, pensando che ci fosse qualcuno di nemico che lo prendesse in giro senza farsi vedere, tornò a casa con la mandria. All’arrivo, disse alla madre: “Madre, c’è qualcuno che si burla di me e mi fa arrabbiare. Mi insulta imitando la mia voce e cantando la canzone che canto io. L’ho cercato ma non ho trovato nessuno.” Il giorno dopo, la madre andò con Sanathana Eterno Auriga Sarathi
siete la causa di ciò che sperimentate. Comprendete questa verità. Le persone dovrebbero acquisire dei pensieri buoni, dire parole buone e fare azioni buone: allora otterranno ogni bene nella vita. Non vedere il male; vedi ciò che è bene. Non ascoltare il male; ascolta ciò che è bene. Non parlare del male; parla del bene. Non pensare al male; pensa al bene. Non fare il male; fai il bene. Questa è la via che porta a Dio. September Settembre 2017
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Voi potete vedere Dio con la Luce dell’Amore Dio è in tutti: servite tutti. Il modo migliore per amare Dio è amare e servire tutti. Allontanatevi dalle caratteristiche malvagie. Voi dite: “Io voglio la liberazione, voglio Sakshatkara (Visione Divina)”, senza comprendere il loro significato. Che cosa intendete per liberazione? Dite: “Voglio la liberazione” senza saperne il significato. Prima sappiate chiaramente ciò che volete. Che cosa intendete quando dite: “Io voglio Moksha?” Capitelo: che cos’è Moksha? Moha Kshaya è Moksha. Non è qualcosa che trovate in una stanza climatizzata; la liberazione è l’estinzione dell’attaccamento. Voi dite: “Io voglio la pace”; dov’è la pace? È dentro di voi. Dove la cercate? Da dove la ottenete? In nessun luogo! Per quanto cerchiate il fazzoletto che avete in mano, non lo troverete da nessuna parte; per trovarlo, basta che guardiate la mano. Quindi tutto ciò che desiderate è in voi. Qualunque cosa facciate vi tornerà come reazione, riflesso e risonanza. Per ristrettezza mentale, voi cominciate a dire: “Dio mi sta mettendo alla prova. Qualcuno mi danneggia. Qualcuno mi punisce.” Dio non punirà mai; voi stessi vi punite. I pensieri e le preoccupazioni vi tornano come riflesso. Che forma ha la preoccupazione? È paura creata dalla mente; l’avete creata voi stessi. Dio non la dà. Egli è Verità Eterna, è l’Incarnazione dell’Amore e, per sperimentare l’Amore di Dio, dovete percorrere la via dell’amore. La luna splende fulgida. Se volete vedere la luna splendente non avete bisogno di una fiaccola, di una lanterna antivento o di una lampada molto potente: la potete vedere nel chiaro di luna stesso; non vi servono altre luci. Per vedere la forma dell’Amore, non vi serve altro che 8
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l’Amore; la luce dell’Amore vi permetterà di vedere la forma dell’Amore. Voi potete vedere Dio, che è l’Incarnazione dell’Amore, con la luce dell’Amore. Un diamante si taglia soltanto con un diamante e nient’altro. La caratteristica naturale di tutti è l’amore; esso è comune a tutti, che si tratti di teisti, atei, atei-teisti, di un povero, di un milionario o di un mendicante. Un eremita può rinunciare a tutto, ma non all’Amore. Perché? Perché l’Amore è Dio. Vivete nell’Amore. Le gopi pregavano Krishna: “O Krishna, suona il tuo dolce flauto e semina i semi dell’Amore nel deserto dei cuori che non amano. Fa’ che la pioggia dell’Amore cada sulla terra e faccia scorrere i fiumi dell’Amore.” Il nostro corpo è come un flauto con nove fori. Un devoto deve diventare totalmente umile o vuoto in modo da meritare la vicinanza di Krishna. Il Signore trasforma allora il corpo in uno strumento sacro colmandolo con il Suo respiro d’Amore. Una gopi cercò di sapere chiedendo al flauto: “O flauto supremamente benedetto! Puoi dirmi il segreto della tua vicinanza a Krishna? Egli non si separa mai da te, ti tiene vicino alle labbra ed emette il suo alito attraverso di te. Anche se è occupato, ti infila nella cintura. O flauto, ti prego, dimmi il segreto così che io possa emularti per ottenere la vicinanza di Krishna.” Krishna decise di rivelare la verità alle gopi. Un giorno, mentre una di esse si avvicinava, Egli fece finta di dormire. La gopi pregò di nuovo il flauto di rivelarle il suo segreto e il flauto rispose: “O gopi! Io non ho fatto austerità, non conosco i mantra né ho conoscenze speciali; non faccio altro che mantenermi vuoto, e lascio tutto alla Sua Volontà.” La gopi comprese che il piacere dei sensi è il vero ostacolo sulla via che conduce a Krishna. Sanathana Eterno Sarathi Auriga
Acquisite fondamentale
la
discriminazione
I desideri eccessivi o illeciti non vanno bene. “Meno bagaglio e più comodità rendono il viaggio piacevole.” Qual è il bagaglio? I desideri. Liberarsi dei gravami terreni è vairagya (rinuncia). Portare una banconota da cento rupie è più facile che portare lo stesso valore nella forma di diecimila monete da un paisa. La qualità è più importante della quantità e Swami vuole la qualità. Una tazza di latte di mucca è preferibile a un barile di latte d’asina. Che cos’è l’immoralità? “La rimozione dell’immoralità è l’unica via all’immortalità.” Fate sempre il vostro dovere con sentimenti divini senza dare spazio alle distrazioni. Dio è uno; Gesù, Allah, Rama, Krishna, Zoroastro e Buddha sono i Suoi differenti Nomi, ma Dio è uno. Non si deve odiare o criticare alcuna religione. “Aiuta sempre, non ferire mai.” Se si matura questo modo di pensare, non c’è bisogno di cercare Dio. Questo è conosciuto come discriminazione fondamentale. La discriminazione individuale cerca di coprire i propri errori e di evidenziare quelli degli altri. Un ladro commette un furto e non si vergogna di rubare: pensa di fare la cosa giusta perché è povero, ma, se acquisisce un’apertura mentale maggiore, cambia atteggiamento. Egli provoca una sofferenza notevole a colui cui sottrae la borsa come se questi provasse l’angoscia della povertà. Quando Ravana rapì Sita e la imprigionò, sua moglie, che era una donna casta, lo consigliò di riconsegnarla a Rama dicendo: “Tu hai rapito la moglie di qualcuno: come ti sentiresti se rapissero me che sono la Sanathana Eterno Auriga Sarathi
tua obbediente consorte?” Anche il primo ministro condivise il consiglio. Rispettate e ricevete rispetto, date amore e ricevete amore. “Non si possono sempre fare delle gentilezze, ma si può sempre parlare gentilmente. ” Questo, però, non è possibile a tutti. Alcuni hanno troppa rabbia e parlano sempre aspramente; tali persone vanno corrette con parole forti. Un panetto di burro si può tagliare facilmente con un dito, ma non si può tagliare il ferro nello stesso modo; per farlo occorre uno strumento adatto. Quindi noi dobbiamo agire in modo appropriato al tempo e alle circostanze. Certe persone sono aspre per natura; non lasciano l’ira neppure quando siedono per cantare i bhajan. Battono le mani e dicono “pace, pace” mentre hanno pensieri rabbiosi nei confronti di qualcuno. A che serve cantare “pace, pace” con rabbia? Come possono ottenere la pace? Quel battito di mani può servire a uccidere le zanzare, non ad altro. L’uomo cerca di andare sulla luna anche se nutre odio verso gli altri; questo tipo di tentativo non può mai portare pace al mondo. L’uomo deve prima avere la pace nella mente e soltanto allora ci sarà pace nel mondo. Come può esserci pace se le persone urlano “pace, pace” con una bomba atomica in mano? La pace può prevalere solamente se c’è trasformazione mentale negli esseri umani. Se avete purezza, pazienza e perseveranza, potete ottenere qualunque cosa. Cantate il Nome di Dio con la pace nel cuore. - Discorso di Bhagavan tenuto nel Sai Sruthi a Kodaikanal il 21 aprile 1993
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L 19 E 20 AGOSTO 2017, A Prasanthi Nilayam, si è svolto per due giorni il Congresso Medico Panindiano Sri Sathya Sai sul tema “L’Assistenza Sanitaria Olistica sulla Porta di Casa”, cui hanno partecipato circa 1500 medici e paramedici. Hanno onorato l’evento, con la loro presenza, molte personalità, inclusi i Ministri della Sanità del Karnataka e dell’Andhra Pradesh. Il programma del 19 agosto è iniziato con il discorso di benvenuto del dottor S. Gurumurthy, Direttore dell’SSSIHMS, Prasanthigram, che ha parlato dell’importanza dell’assistenza sanitaria olistica a ogni domicilio. Riferendosi alla Missione Sanitaria di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, il dottor Gurumurthy ha osservato che tutto ciò che è fatto con amore, sacrificio e impegno è destinato a essere esemplare ed eterno. È seguita una presentazione video musicale sul tema del convegno raffigurante splendidi scorci della Missione Sai Medicare.
Presentazione della rivista trimestrale “Sri Sathya Sai Arogya Premanjali”. 10
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I Ministri della Sanità di Andhra Pradesh e Karnataka, e altre personalità, hanno poi presentato la rivista trimestrale di recente pubblicazione “Sri Sathya Sai Arogya Premanjali”. Nella sua introduzione d’apertura, Sri Nimish Pandya, Presidente Panindiano dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva, ha presentato una panoramica del congresso e ne ha indicato gli scopi e gli obiettivi. Bhagavan, ha detto, ha aperto la porta di un nuovo sistema sanitario in cui il denaro non è importante; ciò che conta, invece, è l’amore e il sacrificio. I Premi dello Sri Sathya Sai Dhanvantari sono stati poi consegnati a medici selezionati per il loro servizio dedicato alla Missione Sanitaria di Bhagavan. Parlando in tale circostanza, il dottor V. Mohan, Fiduciario dello Sri Sathya Sai Central Trust, ha osservato che la caratteristica, unica nel suo genere, della Missione Sanitaria di Bhagavan è che i medici compiono servizio con amore e non per denaro o per ricevere
Presentazione dei Premi dello Sri Sathya Sai Dhanvantari. Eterno Auriga
un riconoscimento. I Ministri della Sanità di Andhra Pradesh e Karnataka, e altre personalità, hanno quindi consegnato ad alcuni importanti medici i Premi Sri Sathya Sai Dhanvantari. Dopo di ciò, il dottor V. Somaraju, Amministratore Delegato del gruppo CARE degli ospedali, Hyderabad, ha parlato lodando la missione sanitaria gratuita di Bhagavan e ha osservato che servire disinteressatamente gli altri è vera spiritualità. Sono seguiti i discorsi all’assemblea dei Ministri della Sanità di Karnataka e Andhra Pradesh. Parlando per primo, il Ministro della Sanità del Karnataka, Sri Ramesh Kumar, ha espresso apprezzamento per il servizio altruistico dei medici svolto sotto l’egida dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva e ha osservato che i riconoscimenti dello Sri Sathya Sai Dhanvantari sono una testimonianza permanente del loro servizio altruistico all’umanità. Gli ospedali gratuiti fondati da Bhagavan - ha detto - sono, per il mondo, brillanti modelli di servizio da emulare. Egli ha concluso affermando che i valori di Sathya, Dharma, Santhi, Prema e Ahimsa proposti da Bhagavan sono estremamente necessari nell’odierna professione medica. L’ultimo oratore della sessione è stato il dottor Kamineni Srinivas, Ministro della Sanità dell’Andhra Pradesh. Riferendosi al percorso del servizio disinteressato mostrato da Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, l’illustre oratore ha elogiato le attività di servizio svolte dall’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva e dallo Sri Sathya Sai Central Trust. Congratulandosi con lo Sri Sathya Sai Central Trust per l’istituzione dei Premi Sri Sathya Sai Dhanvantari, egli ha affermato che sono molto fortunati coloro che sono stati benedetti dall’opportunità di svolgere servizio disinteressato nella Divina Missione di Bhagavan. Eterno Auriga
È stato poi diffuso dagli altoparlanti una sequenza audio di un Discorso di Bhagavan, in cui Egli esorta i medici ad avere un cuore compassionevole e a parlare con i pazienti con amore e gentilezza. Il servizio ai poveri - aggiunge Bhagavan - è la cosa più importante per la redenzione dell’uomo. Bhagavan termina il Discorso con il Bhajan “Bada Chittachora Vrindavana Sanchara” (Krishna è il ladro dei cuori). Sono seguiti i Bhajan terminati alle 11 con l’Arati.
Una sessione del congresso nell’Auditorium Poornachandra.
La sessione successiva del Congresso Medico Nazionale si è svolta nell’Auditorium Poornachandra dove sono stati tenuti tavoli di dibattito e fornite ai partecipanti le linee guida per la conduzione dei campi medici e altre attività di servizio. La seconda giornata del congresso è iniziata alle 8,20 del 20 agosto con una cerimonia di presentazione del libro intitolato “Istruzioni dell’Avatar” pubblicato dall’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva. Si è poi svolta la seconda parte della cerimonia dei Premi Sri Sathya Sai Dhanvantari (la cui prima parte si era tenuta il 19 agosto), in cui sono stati premiati i medici che hanno offerto un contributo di rilievo alla Missione Sanitaria di Bhagavan. Successivamente, ha parlato all’assemblea Sri Nimish Pandya, Presidente Panindiano dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva. continua a pagina 16... Settembre 2017
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COMPITE ATTO DI ADORAZIONE INTERIORE O F F R I T E L E Q U A L I T À N E G AT I V E S U L L ’A LTA R E D E L L A M E N T E
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A FUSIONE CON BRAHMAN (Coscienza Cosmica), di cui ognuno è un’espressione, non è un raggiungimento nuovo ottenuto con lo sforzo. È soltanto la consapevolezza istantanea di un fatto esistente: l’individuo è già Brahman intrinsecamente e inseparabilmente. L’essere umano è intrinsecamente divino Il sale, che è un’espressione della natura dell’oceano, si può trovare in molti paesi, in molte occasioni, in molte forme e molti composti, ma mantiene la sua verità riconoscibile dal sapore. Provenendo dal
mare, esso dà la caratteristica del mare a qualunque cosa sia unito, che si tratti del curd, di uno sciroppo o di acqua limpida priva di sapore; così, sebbene la scintilla di Coscienza individualizzata abbia indossato un guscio e assunto una forma e un nome, cioè l’essere umano, non può mai abbandonare la sua Natura Atmica. Noi stiamo assistendo a un rituale vedico, uno yajna, celebrato da questi pandit esperti della scienza dell’invocare la grazia divina per mezzo dei mantra. Essi devono allestire l’altare sacrificale secondo le regole stabilite migliaia di anni fa. Il fuoco sacrificale, che deve essere acceso e alimentato sull’altare debitamente costruito, deve essere prodotto per sfregamento con l’accompagnamento degli inni vedici in lode del principio onnipervadente del fuoco. Il fuoco santificato in questo modo diventa divino e può agire da messaggero tra l’uomo e Dio. L’altare diventa una cassetta delle lettere, autorizzata dall’Altissimo, che riceve preghiere (lettere) affrancate correttamente (con sincerità) e indirizzate ai vari aspetti dell’Onnipresente Onnipotente. Il Karma Kanda dei Veda (la parte che tratta dei rituali) deve purificare la mente affinché essa possa aver successo nell’Upasana (venerazione e adorazione di Dio) e ottenere la saggezza spirituale che libera dalla schiavitù. L’azione vedica, o rito, è chiamata Yajna che significa “rinuncia”, “abbandono”, “tyaga” (sacrificio). Che cosa esattamente si deve abbandonare? Le ricchezze? Questo
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Sanathana Eterno Sarathi Auriga
è abbastanza facile. La casa? Neppure questo è difficile. Bisogna ritirarsi nella foresta staccandosi da amici e parenti? Molti lo hanno fatto diventandone orgogliosi. Il tyaga richiesto dallo Yyajna è gettar via la pomposità, l’orgoglio, l’invidia, l’avidità: in breve, l’ego. Tutti i riti citati dai Veda hanno soltanto questo scopo: promuovere l’altruismo e l’amore universale. La gratificazione sensoria, la rabbia, la furia e l’odio sono caratteristiche bestiali. L’essere umano deve vergognarsi di avere anche solamente una traccia di questi aspetti. Le caratteristiche della natura umana sono, e devono essere, l’amore, la tolleranza, il distacco, la rinuncia e la verità. Non chiedete a Dio della paccottiglia scintillante e insignificante Gesù disse: “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.” Ovviamente voi chiedete, chiamate e bussate. Ma che cosa chiedete? Ciò che preferite sono le cose che luccicano, insignificanti, da poco, non la gioia che non finisce. Se ciò che chiedete non vi viene dato, non condannate la madre dicendo che è crudele; ella non nutre un bambino malato con le ghiottonerie che le chiede. Il suo affetto le impone quell’apparente crudeltà. Così, anche la misericordia di Dio si evidenzia nel Suo rifiuto a darvi ciò che chiedete. Voi Lo chiamate, ma spesso non ottenete risposta. Perché? Perché interpellate qualcun altro. L’invocazione non viene dal cuore, l’anelito non è totale: il motivo è egoistico e impuro. Voi bussate e vi lamentate che non vi viene aperto. Dio risiede nel vostro cuore, ma voi lo avete chiuso, per cui l’Amore non può entrare ed Egli rimane silenzioso e non risponde. La porta non ha bisogno di essere aperta affinché diveniate consapevoli di Dio all’interno; essa è sempre aperta per l’Amore, non c’è bisogno di bussare. L’Amore farà automaticamente risplendere il cuore di luce e gioia. Quando l’Uno è conosciuto, non c’è Sanathana Eterno Auriga Sarathi
più da chiedere. Il compimento di questo rito vedico consiste nell’abbandonare il desiderio, e nella consapevolezza dell’Uno senza un secondo. Si possono studiare tutte le Scritture, compiere tutti i tipi di sacrifici, andare in pellegrinaggi lontani, padroneggiare gli otto tipi di conoscenza, ma controllare i sensi e la mente, dirigere la visione verso l’interno e mantenere l’equanimità non è facile. Nei tempi antichi, il saggi e i veggenti mantenevano la purezza di pensiero, la verità delle parole e la correttezza dell’agire, ma oggi, in questo Kali Yuga, le persone hanno dimenticato i valori umani e mostrano tratti animaleschi come la concupiscenza, la rabbia, l’avidità e l’odio. La mente è l’altare dello Yajna
Nel Treta Yuga, Vishvamitra si fece aiutare da Rama per garantire lo svolgimento dello Yajna (atto di adorazione) rimanendo al sicuro dalle forze demoniache. Il suo ashram era chiamato Siddhashrama. Di fatto, il cuore di ogni essere umano è un Siddhashrama. Il momento in cui i pensieri malvagi o i sentimenti negativi sorgono nella persona segna l’inizio di tutti i misfatti. Quando il cuore è inquinato da tali pensieri corrotti, bisogna cercare l’aiuto dell’Atma Rama come Vishvamitra cercò l’aiuto di Rama per eliminare l’orchessa Thataki. Se pensate a Dio e Lo pregate con devozione sincera, ogni cosa che fate sarà uno Yajna. La mente ne è l’altare e voi dovete offrire tutte le caratteristiche malvagie sull’altare della mente. Questo è lo Yajna interiore ideale che ogni persona deve effettuare, distinguendolo dallo Yajna esteriore officiato ritualisticamente. - Estratto dai Discorsi di Bhagavan pronunciati in occasione della festività di Dasara
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Sathya Sai Baba: Una Leggenda Divina Dottor A.P.J. Abdul Kalam ex Presidente dell’India Ammiro Bhagavan Sri Sathya Sai Baba per il Suo lavoro disinteressato e i contributi al benessere delle persone attraverso la fornitura di acqua potabile alla popolazione rurale, attrezzature sanitarie per i contadini delle zone rurali e istruzione superiore, il tutto a titolo gratuito.
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PRINCIPALI FATTORI DI sviluppo delle risorse umane sono l’istruzione basata sui valori e l’assistenza sanitaria di qualità. Inoltre, il requisito infrastrutturale, come la disponibilità di acqua potabile, è un bisogno essenziale della risorsa umana. Mentre il governo è attivamente impegnato a fornire queste risorse ai cittadini, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba è stato sensibile a questi bisogni essenziali della popolazione indiana, in particolare delle persone che vivono nell’Andhra Pradesh. Tenendo questo in considerazione, Egli ha creato un’enorme infrastruttura per fornire un’istruzione di qualità basata sui valori ai bambini dal livello primario fino a quello universitario, ha fondato ospedali di alta specializzazione nelle aree rurali già nel 1991, quando non esistevano aziende ospedaliere in tali regioni interne e ha lavorato a un progetto per fornire acqua potabile alla popolazione dell’Andhra Pradesh. Vorrei discutere delle caratteristiche peculiari di queste istituzioni. Istruzione Basata sui Valori
La parte migliore di un giovane è la sua infanzia a scuola e il tempo migliore 14
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trascorso ogni giorno nella scuola è dalle 8 alle 16.
Il dottor A.P.J. Abdul Kalam con Bhagavan.
Ciò è valido per tutti i giovani della fascia d’età che va da 5 a 20 anni che vivono sia nelle aree urbane sia in quelle rurali. Baba ha risolto i problemi delle zone povere rurali e ha stabilito che l’istruzione sia assolutamente gratuita in tutte le scuole e i collegi istituiti dal Sathya Sai Trust. È interessante notare che le Istituzioni Educative Sathya Sai provvedono in egual misura allo sviluppo della mente, del cuore e del corpo. Ciò si ottiene attraverso
Sanathana Eterno Sarathi Auriga
un’istruzione integrale, che pone l’accento allo stesso modo per mantenere il corpo sano, la mente attiva e acuta e il cuore puro. Baba, essendo il Rettore dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore, passa molto tempo con gli studenti per prepararli a diventare cittadini ideali.
Sri Sathya Sai Baba dice: “Gli studenti sono il fondamento della nazione, l’unica ricchezza che ho a cuore. Gli studenti sono il Mio tutto. Tutta la mia proprietà è costituita di studenti. Ho offerto Me Stesso a loro.” Afferma inoltre: “Il fine dell’educazione è il carattere e il fine della conoscenza è l’amore.” Questo è il motivo per cui l’Istituto Sri Sathya Sai di Istruzione Superiore pone l’accento sulla formazione del carattere come importante componente dell’istruzione scolastica. La nobiltà nel carattere emerge da umiltà, generosità, compassione, disponibilità e rispetto per i valori morali. L’unico filo che attraversa tutte le attività dell’Istituto, curricolare, cocurricolare ed extracurricolare, è che l’istruzione è per la vita e non semplicemente per guadagnarsi da vivere. L’esperienza ha dimostrato che le organizzazioni principali e le maggiori aziende del Paese assumono studenti Sai, e si afferma che gli studenti così reclutati comportino un silenzioso cambiamento nell’etica del lavoro e introducano lo spirito di squadra, nonché un approccio basato sui valori in tutti gli aspetti dell’attività organizzativa. Missione Acqua
Nel 1994, Baba fece un toccante riferimento alle difficoltà incontrate dalla popolazione del Rayalaseema, regione dell’Andhra Pradesh, per ottenere acqua potabile e suggerì che il problema lungo di secoli richiedesse un’urgente attenzione. Nel 1995 aggiunse una nuova dimensione alla Sua missione sociale impegnandosi in Sanathana Eterno Auriga Sarathi
un’opera che provvedesse, nel più breve tempo possibile, a fornire acqua potabile a quante più persone possibili del distretto di Anantapur, indipendentemente dalle difficoltà e dal costo.
Fu considerata un’opzione attingere acqua dal suolo, ma fu scartata a causa del problema del fluoruro. Si decise di utilizzare acqua piovana raccogliendola durante il monsone e immagazzinandola in speciali serbatoi.
La maggior parte delle fonti d’acqua si trovava nella parte settentrionale del distretto di Anantapur e il terreno verso sud era in salita. Perciò, per portare l’acqua nella regione meridionale si dovette creare una grande quantità di stazioni di pompaggio per covogliare l’acqua andando contro la forza di gravità. Ciò richiese un grande lavoro civile e ingegneristico. Nonostante tutte le difficoltà, nel giro di 18 mesi venne resa disponibile l’acqua per il distretto di Anantapur. Dopo un anno di costanti lavori, tutte le opere idriche vennero consegnate in dono alla gente dello Stato. Il programma copre 750 villaggi e fornisce acqua a oltre un milione di persone. L’India ha bisogno di mille di tali organizzazioni per fornire acqua potabile a basso costo a milioni di persone diffuse nelle diverse parti del Paese. Assistenza Sanitaria
Negli anni ‘80, nei nostri territori urbani, è nato un numero considerevole di aziende ospedaliere di alta specializzazione. Tuttavia, a causa della commercializzazione, esse poterono soddisfare solo le esigenze delle persone ricche delle aree urbane. C’era un ampio divario nella disponibilità di Medicare tra ricchi e poveri e tra la popolazione rurale e quella urbana. Tenendo presente questo, Baba dichiarò, il 23 novembre 1990, che entro un anno, nell’area di Puttaparthi, ci sarebbe stato un ospedale di livello September Settembre 2017
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mondiale e avrebbe offerto cure gratuite a tutti, specialmente ai poveri.
Questo ospedale fu inaugurato il 22 novembre 1991. Dopo l’inaugurazione, l’ospedale di alta specializzazione ha condotto numerosi importanti interventi cardiaci e procedure di cateterizzazione. Chirurghi specializzati di rinomati ospedali, tanto dell’India quanto dell’estero, prendono volontariamente un permesso dal loro lavoro abituale, vengono a Puttaparthi e svolgono operazioni gratuitamente. Lo stesso avviene per i servizi infermieristici. So che i pazienti convalescenti forniscono un aiuto volontario ai nuovi pazienti che vengono in ospedale per essere operati. Anche i locali ospedalieri vengono mantenuti in un’atmosfera pulita, calma, serena e divina. Possiamo notare la potenza della consapevolezza del servizio scorrere in tutto l’ambiente ospedaliero.
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Discorso di chiusura di Sri Nimish Pandya
Soffermandosi sull’importanza di portare l’assistenza sanitaria olistica sulla soglia di casa dei pazienti, Sri Nimish Pandya ha sottolineato la necessità di creare una piattaforma a livello nazionale per raggiungere questo obiettivo. Il discorso di Sri Nimish Pandya è stato seguito da una presentazione video che ha mostrato una panoramica dei servizi medici resi dall’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva in tutte le parti dell’India.
Gestione del Progetto
Che si tratti di un ospedale di alta specializzazione a Puttaparthi o di fornitura d’acqua potabile ad Anantapur o a Chennai, risolvendo i problemi associati al serbatoio di Kandaleru, tutti i progetti sono stati completati per soddisfare l’obiettivo specificato entro i tempi e i costi prescritti. Com’è stato possibile? - pensavo. La ragione principale è che i progetti sono stati affidati a gestori del progetto, appaltatori e subappaltatori socialmente impegnati. Essi hanno realizzato il progetto con spirito di collaborazione, di sacrificio e dedizione. Nell’esecuzione dei progetti, i capi del programma hanno seguito i cinque principali valori umani di verità, rettitudine, non violenza, amore e pace. C’è un modello di comportamento migliore di questo per promuovere un’altruistica missione di trasformazione sociale a livello nazionale? (Tratto da Hindustan Times, aprile 2011)
I partecipanti e i devoti sono poi stati benedetti da un Discorso Divino di Bhagavan, in cui Egli consiglia i medici di non trattare solo la malattia, ma di concentrarsi sul trattamento del paziente tenendo conto dello stato della sua mente, anche perché la mente è responsabile di molte malattie. Spiegando l’importanza di educare la gente su un modo di vivere sano, Baba afferma che la prevenzione delle malattie è molto importante. Bhagavan termina il Discorso con il Bhajan “Hari Bhajan Bina Sukha Santhi Nahin”. Sono seguiti i Bhajan, terminati con l’Arati. Dopo la conclusione dei lavori del congresso nel Sai Kulwant Hall, la sessione finale si è tenuta nell’Auditorium Poornachandra, dove sono stati discussi i modi e i mezzi per fornire assistenza sanitaria olistica sulla porta di casa dei pazienti bisognosi e sono stati pianificati progetti futuri.
FORUM DEGLI EX STUDENTI DOTTOR ERODE N. PRABHAKARAN
SWAMI È SWAMI!
U
N GIORNO DELL’APRILE DEL 1993, eravamo seduti sul prato del Trayee Brindavan e attendevamo ansiosamente Swami per il Darshan del mattino. Era un giorno speciale della nostra vita: avremmo ottenuto le foto di gruppo del terzo anno con Swami! Nonostante l’eccitazione, nei nostri cuori c’era un dolore palpabile, poiché questo evento avrebbe anche segnato i nostri ultimi giorni di vicinanza fisica con Swami a Brindavan. Ci pensai tutta la mattina. Anche se sapevo che avrei continuato ad avere il Suo Darshan a Parthi durante il mio M.Sc, la vicinanza di Bhagavan che si ha a Brindavan è l’opportunità se si ottiene una sola volta nella vita! La Beatitudine della Stretta Vicinanza di Swami
Swami uscì, in tutto il Suo splendore e radiosità, illuminato da un sorriso che fugava tutti i nostri pensieri. Ci benedisse e andò a offrire il Darshan (Visione). Dopo di ciò, il momento delle fotografie durò un’ora. Per tutto il tempo pregai: “Sada Saath Raho Hey Bhagavan” (rimani sempre vicino a me). Il ricordo dei Leela di Swami negli ultimi tre anni attraversavano la mia mente. Poiché questo mi dava felicità, mi sorse un pensiero strano: “Swami, dammi un semplice breve messaggio per la vita.” Dopo la sessione fotografica, ci riunimmo intorno a Swami e pregammo per avere un Suo Discorso Divino. Dopo qualche minuto, ne tenne uno! “Premaswarupulara!” - cominciò Swami, seduto sulla sua sedia - “Io sono e sarò Eterno Auriga
sempre con voi. Siate buoni e fate il bene, e potrete ottenere qualunque cosa”, ci rassicurò. Verso la fine del Discorso, ci diede il messaggio più importante: “Come figli di Swami, la vostra vita dovrebbe riflettere il Mio messaggio.” Ci ricordò le nostre responsabilità come Suoi figli. Fui felicissimo di ricevere il Suo messaggio e la Sua rassicurazione e, in cuor mio Lo ringraziai. Dopo l’Arati, Swami stava salendo le scale del Trayee Brindavan, con tutti noi intorno, quando si chinò verso la mia testa e mi disse con amore, indicandomi con un dito: “Sii buono. Io sono sempre con te!” La Sua misericordia non conosce limiti; avevo anche dimenticato la mia preghiera per quel semplice breve messaggio, ma Lui no. L’anno successivo, mi benedisse con la Sua divina vicinanza a Kodaikanal. Swami aiuta tutti noi a crescere e a comunicare con Lui attraverso il linguaggio del cuore! Mentre cresciamo, ci rendiamo anche conto che la nostra parte nel processo di crescita è la più semplice e la più facile: solo guardarLo, pazientemente e miracolosamente instilla la crescita in noi! I nostri sforzi per capire Lui o i Suoi metodi, come Egli Stesso ripetutamente ci ricorda, equivalgono allo sforzo di una formica per decifrare la scienza missilistica. È al di là della nostra portata! Swami ci ricordò ancora una volta questo semplice, ma profondo messaggio. Definire l’Indefinibile!
Nel maggio del 1994, arrivammo tutti con Swami alla “guest house” di Kodaikanal per bearci della Sua vicinanza fisica. Dopo cena, posammo le nostre stanche membra (avevamo viaggiato per oltre 8 ore) intorno al nostro sempre energico Bhagavan, che aveva viaggiato con noi. Swami ci mise a nostro agio facendo un breve discorso e chiedendo se stavamo bene nella “guest house”. Poi il Maestro Divino divenne il Maestro di quiz. “Chiunque risponda alla mia Settembre 2017
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custode della “guest house” di Kodaikanal entrò nella sala. Swami gli fece la stessa domanda e la risposta arrivò puntuale da lui: “Swami, Tu sei Tu!” Swami lo benedisse con un braccialetto d’oro con un ciondolo a forma di cuore. Mi rammaricai molto per aver cercato di definire l’indefinibile! Attraverso questa semplice domanda Swami ci aveva fatto pensare e ci aveva anche trasmesso un profondo messaggio: “Non tentate invano di definirMi. Swami è Swami!” Per quanto ci sforziamo di rimanere attenti e ricordare la Sua Divinità, ci sono sempre momenti in cui incappiamo in uno svarione e cadiamo momentaneamente in errore non riuscendo a vedere oltre la forma umana di Bhagavan. Ma il nostro misericordioso Baba non si stanca mai di aiutarci pazientemente e di ricordarci la Sua Divinità. domanda otterrà un premio da Me”, disse. Immediatamente cominciai a ripercorrere tutte le Mahavakya, le epiche, i Chinna Katha ecc., mentre Swami domandò: “Chi sono Io? ” Egli iniziò con la persona seduta alla Sua destra. Fortunatamente, ero in mezzo e fui felice di avere più tempo per pensare. Ma più pensavo alle risposte, più esse mi confondevano. Sia le risposte ‘Neti’ sconfinato, illimitato ecc. - sia le risposte ‘Purti’ - eterno, completo, Purushotthama ecc. - sembravano insufficienti. Nel frattempo spuntarono diverse risposte come: “Swami, Tu sei Krishna, Paramapurusha, Ekam Sat ecc.”, per la maggior parte delle quali Swami rideva amorevolmente. Improvvisamente mi sentii uscire di bocca: “L’Uno senza Aadi (inizio) né Anta (fine)”, che suscitarono ancora il sorriso di Swami. Presto, tutti noi nella stanza avevamo fatto del nostro meglio e non eravamo riusciti a fare l’impossibile: “Definire Bhagavan!” Dopo un minuto di silenzio, l’allora 18
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Padanamaskar alla Formica
Una bella domenica mattina, gli studenti e gli insegnanti si erano riuniti nel prato del Trayee in attesa del Darshan di Bhagavan. Erano trascorsi 15 minuti oltre la solita ora del Darshan e molti di noi erano assorti in silenziose occupazione come leggere un libro di testo, scrivere, meditare ecc. Io ero seduto nella prima fila e stavo guardando una formica che camminava avanti e indietro fra il prato e il tappeto rosso di Swami. La formica apparentemente non aveva una meta. Sembrava non portare nulla durante quelle camminate. Guardavo la scena da qualche minuto, quando le porte del Trayee si aprirono e Swami cominciò a camminare con grazia sul tappeto. Mentre stava venendo verso di me, cercai di spingere la formica lontano dal Suo cammino. Provai a farlo un paio di volte, ma ogni volta la formica tornava sui suoi passi andando avanti e indietro. Mentre Swami mi si avvicinava, Lo guardai, facendo anche per metà attenzione continua a pagina 20... Eterno Auriga
Effulgenza della Gloria Divina NON TEMETE, SIATE FELICI
T
UTTO È ENERGIA, Consapevolezza Divina, comunque la mettiate. Non è un concetto indiano: è una verità universale, un insegnamento universale, una realtà universale. Baba mi ha donato due anelli. Uno reca l’immagine di Shirdi Sai Baba, la Sua Incarnazione precedente; l’altro i Piedi di Sai Baba. Posso però onestamente dire di non aver mai avuto nella vita il minimo ricordo legato a Shirdi Baba. Successivamente Egli mi apparve in Nuova Zelanda, nella Sua forma di Shirdi ed era quasi alto come una porta di circa due metri. Mi parlò dicendomi: “Vai a casa, vai a casa.” Io risposi: “Oh, mio Dio”, e mi prostrai ai Suoi Piedi per abbracciarGlieli, ma Egli disse: “No, no! No, no! Vai a casa! Vai a casa!” Ero nel mio piccolo appartamento nella Baia di Plenty. Sapevo che intendeva andare “a casa” in India. Era bello! Bellissimo! Era Sai, naturalmente! Non avevo il minimo ricordo di essere stata con Shirdi Sai, tranne una volta. Ero a una celebrazione indiana nell’area di Rotorua e stavano cantando qualcosa che assomigliava a un Bhajan. Pensai fra me che l’avevo già sentito: si trattava di un Bhajan di Shirdi Baba che Gli veniva cantato da persone che andavano a visitarLo a Shirdi quando viveva lì negli anni attorno al 1900, e a me era venuto di pensare: “L’ho già sentito.” Una volta, a Auckland, parlavo con un gruppo di persone ed esse avevano messo un bicchier d’acqua accanto a me per offrirmi da bere. Mentre stavo parlando, sentii una voce interiore, la voce di Sai, che diceva: “Guarda l’acqua.” Guardai e, nella parte inferiore del bicchiere, alcune Eterno Auriga
bolle nell’acqua avevano formato il simbolo della “Om”. Così mi chiesi mentalmente: “Che cosa dovrei fare con questo?” Ricordai allora che, nel 1989, Sai aveva materializzato ambrosia, ovvero l’Amrita, per dieci di noi di sette Paesi e ce l’aveva fatta mangiare dicendo: “Nessuna rinascita: autorealizzazione.” Così mi domandai: “Dovrei dare quest’acqua a qualcuno qui?” Improvvisamente, si avvicinò a me un bimbetto di circa sei anni, con un corpo esile. Continuò a venire in direzione delle mie ginocchia dicendo: “Ma, Ma! Altra acqua. Acqua?” Cominciai allora a dargli acqua dal bicchiere. Tutti quelli che erano lì (circa 80 persone) ebbero un cucchiaino di quell’acqua, ma il bicchiere non si svuotava mai. I genitori del bambino spiegarono poi che egli aveva un cancro e stava subendo trattamenti chemioterapici. Lo specialista che curava il piccolo aveva detto loro che non c’era più niente da fare. Tre giorni dopo questo evento, andarono come al solito da quello specialista che eseguì il consueto esame, ma questa volta scoprì che non c’era più alcun cancro. La domenica successiva i genitori mi rintracciarono mentre mi stavo preparando a Settembre 2017
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partire per tornare a casa. Essi dissero: “Non sappiamo che cosa stia succedendo. Lo specialista ci ha detto che improvvisamente non c’è più il cancro nel nostro bambino.” Risposi: “Sentite, andrò da Sai fra tre settimane. Datemi una foto di vostro figlio.” Portai quella foto nella stanza delle “interview” e dissi a Sai: “Mio amato, hai guarito il cancro di questo ragazzo?” Egli rispose: “Sì, l’ho fatto”, e continuò a parlare con un’altra persona. Ciò, per me, non era tuttavia sufficiente; così domandai: “Con l’acqua, mio amato?” Affermò: “Sì, sì. È così.” Riconsegnai pertanto la foto, e i genitori la conservarono gelosamente perché Sai aveva confermato di aver guarito il loro bambino. Questo accadde alcuni anni fa, e il bimbo è ancora forte e sano. Ricevo tantissime lettere e richieste da parte di persone che mi chiedono di aiutarle a guarire. Cancro, leucemia, AIDS... tutti i tipi di malattie. Voglio dichiarare inequivocabilmente che non sono quella che la gente chiama guaritrice; io non sono niente, niente. Ci sono molte persone attraverso cui l’Assoluto può lavorare e noi non lo sappiamo. Ma per le guarigioni che sono avvenute tramite me in Nuova Zelanda, per verificare se fosse Sathya Sai Baba a effettuarle, nelle “interview” successive Glielo chiesi ed Egli ha sempre affermato che ciò era esatto. È Lui a guarire, non io.
Non posso assumermi la responsabilità di dire a qualcuno: “Ecco, bevi quest’acqua. Guarirai.” In tale circostanza, non posso essere Sathya Sai Baba. Quando le persone mi scrivono chiedendo la guarigione, devo far capir loro che, se vogliono guarire, devono avvicinarsi a Dio a modo loro. Non sto dicendo che non esistono guaritori, ma io non sono sicuramente una guaritrice. Posso essere usata per Volontà di Sai, quando Egli lo vuole, e solo per i Sui scopi. Sia fatta la Volontà di Dio! L’Amore, solo l’Amore può risolvere i problemi. Inviando questo messaggio direttamente al nostro cuore, l’Amato Sai ci guida tutti verso la saggezza, la pace e l’unità con tutta l’umanità. Tutti noi possiamo ottenere qualunque cosa, assolutamente qualunque cosa, se ci rivolgiamo all’interiorità e trasformiamo la nostra consapevolezza. L’Amato Sai ha affermato: “Una grande comprensione sta emergendo nel cuore dei Miei amati. Col tempo, i cuori più freddi fluiranno ancora una volta verso la Verità e la Luce. Una grande unità di Luce si sta formando in tutti i Paesi, riunendo un gruppo di portatori di luce. Sono in atto cambiamenti meravigliosi. Siamo uno, non temete; siate felici.” – Tratto da “Sathya Sai Baba and the Universal Reality of Mankind” di Mata Betty
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alla formica. Pregai Swami di non passarle sopra. Mentre pregavo, Swami si fermò davanti a me e parlò con uno degli insegnanti che stava dietro gli studenti, con la formica apparentemente intrappolata sotto i Suoi piedi tutto il tempo! Mi dispiacque per quell’animalino e feci Padanamaskar. Dopo un po’, Swami si allontanò e, con mia totale incredulità, la formica iniziò a camminare sul prato. Mentre mi sentivo felice per lei, Swami si fermò qualche centimetro davanti 20
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a me, si girò nella mia direzione e disse: “Adi Kooda Padanamaskaram Kosamey Vochindi” (anche la formica voleva il Mio Padanamaskar).
– L’autore è entrato a far parte del Campus dell’Istituto di Brindavan nel 1990 e ha ottenuto l’M.Sc. nel Campus di Prasanthi Nilayam nel 1995, vincendo la medaglia d’oro
Eterno Auriga
Ram-Lakshman
B
HAGAVAN SRI SATHYA SAI BABA è il perno attorno a cui è costruita la nostra vita. Egli è la forza, il potere. la sorgente e le fondamenta sulle quali poggia la nostra vita. Egli è, per così dire, la forza vitale stessa.
a Dharmavaram. Da Dharmavaram si doveva andare a Parthi con l’autobus. Da Dharmavaram a Parthi la strada era molto brutta. Assieme ad altri devoti ricevemmo sistemazione nel vecchio Mandir, poiché eravamo lì come Seva Dal.
Nostro padre, Sri Narayana Behera, uno dei più popolari musicisti dell’Odisha, era solito suonare l’armonium in occasione della Harikatha (storia di Hari). Una volta in cui era andato a una Harikatha per suonare l’armonium, un Haridasa (servo di Hari) gli dette una foto di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Papà teneva la foto nella nostra stanza della Puja. Egli aspirava a eseguire canti in lingua Oriya alla Divina Presenza di Bhagavan a Puttaparthi, ma il desiderio non aveva dato frutti. Dopodiché, una volta, era stato a Brindavan e aveva avuto il permesso di cantare i Bhajan di fronte a Swami. All’epoca noi due, Ram e Lakshman, i suoi figli gemelli, partecipavamo ai Bhajan. Nostro padre ci disse che dovevamo cantare i Bhajan alla Divina Presenza di Bhagavan a Puttaparthi. Papà ci consigliò poi di fare Sahasra Nama Japa (ripetizione dei mille nomi di Dio) quotidianamente, una volta il mattino e una volta la sera. Così eseguimmo il rito e ci esercitammo regolarmente nei Bhajan.
Avevamo un forte desiderio di cantare i Bhajan di fronte a Swami. All’epoca Sri Brahmananda Panda era il presidente nazionale dell’Odisha. Egli offrì a Bhagavan una lista di cantanti che avrebbero condotto i Bhajan nel Nagar Sankirtan e all’interno del Mandir. Swami guardò la lista e alla fine indicò solo due nomi. E quei nomi erano Ram e Lakshman. Da allora in poi cominciammo a cantare nel Nagar Sankirtan. Questo fu il segno della grazia di Bhagavan. Fu Sri Panda a raccontarci tutto l’episodio.
Formazione nel Canto dei Bhajan Per grazia di Swami tutti e due andammo a Prasanthi Nilayam per la prima volta nel 1974. A quel tempo la tariffa ferroviaria da Berhampur a Puttaparthi era di 50 rupie. Si doveva andare a Vijayawada in treno, da lì a Guntur e poi a Guntakal e da Guntakal Eterno Auriga
Nel 1976 facemmo nuovamente un viaggio a Prasanthi Nilayam durante Dasara. Anche allora avemmo l’opportunità di cantare i Bhajan di fronte a Swami, oltre a svolgere il nostro dovere come Seva Dal. La cerimonia di Dasara finì e Swami annunciò che avrebbe concesso il Padanamaskar ai Seva Dal, il che significava una grande opportunità per tutti loro. I Seva Dal erano molto felici e pronti a ricevere il Padanamaskar. Quella mattina eravamo entrambi seduti nella veranda del Mandir in attesa del Darshan di Swami. Egli arrivò e passò tra i devoti. Quando andò dalla parte delle donne, chiese: “Dove sono Ram-Lakshman?” Le signore dissero a Swami che eravamo seduti nella veranda del Mandir. Swami venne dritto da noi e ci disse: “Ram-Lakshman, Bhajan practice Settembre 2017
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Karo” (esercitatevi nei Bhajan). Ci fece fare Padanamaskar e creò per noi un Prasadam di Vibhuti. Da allora abbiamo cominciato la pratica dei Bhajan, abbiamo composto molti nuovi Bhajan e cantato davanti a Swami. Durante le sessioni dei Bhajan, Swami ci insegnò molte lezioni riguardo a Tala, Laya e Ucharana (tempo, ritmo e pronuncia). Più di una volta ci corresse la pronuncia di determinate parole e ci ispirò a cantare Bhajan particolari. Una volta eravamo tutti e due nella sessione Bhajan nel Mandir a Prasanthi Nilayam. Io (Ram) stavo cantando il Bhajan “Hari Om Namah Shivaya”. Quando fui al secondo Tala, ero pronto a concludere il Bhajan. Ma Swami m’indicò il terzo Tala battendo il tempo con la Sua mano. E così cominciai a cantare come indicato e finii. Per me significava che, secondo Swami, i Bhajan potevano essere cantati nel terzo Tala. Un’altra volta, in una sessione Bhajan, io (Ram) cantavo “Hara Hara Hara Sambho Sankara”. Quando fui al secondo Tala, Swami si alzò dalla poltrona, mi si avvicinò e mi bisbigliò all’orecchio: “Non è Sambho; è Shambho.” Fui stupefatto e da quel giorno in poi feci ben attenzione alla pronuncia corretta delle parole nei Bhajan. Dobbiamo infatti sapere che Swami è molto scrupoloso sui termini e anche sulla loro esatta pronuncia. Lakshman si Riprende per Grazia di Swami Nel corso del 1977-78 avemmo entrambi la grande opportunità di seguire il Corso Estivo sulla Cultura e la Spiritualità Indiane. Fu il primo lungo viaggio che facemmo da Berhampur a Bengaluru. Nostro padre fece un sacco di difficoltà a mandarci là. Il Corso Estivo si svolgeva tranquillamente 22
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Gli autori Ram-Lakshman (in piedi a destra) con Bhagavan durante il Corso Estivo sulla Cultura e la Spiritualità Indiane.
ed entrambi frequentavamo le lezioni che erano state allestite nell’auditorium. Fu così per sette giorni. Una notte a Lakshman venne la febbre, che continuò per tre-quattro giorni. Consultammo il dottor Bapi Raju ed egli prescrisse alcuni farmaci. Ma un giorno, alle 10 del mattino, Lakshman cominciò a vomitare, con una temperatura corporea di 40,5°. Piansi disperato e pregai Swami intensamente. Quel giorno decisi di non partecipare alle lezioni. Pregavo ed ero determinato a parlare con Swami. Quel pomeriggio aspettai il Suo Darshan. Composi allora il Bhajan “Daya Karo Bhagavan Kripa Karo Bhagavan” e lo scrissi su un pezzo di carta che tenni in tasca e rimasi lì ad aspettare Swami. Nel frattempo un pensiero mi si affacciò alla mente: “Swami parlerà con me in presenza di una così grande folla?” Proprio in quel momento Swami era di fronte a me e chiese: “Vieni dall’Odisha?” Allora risposi: “Sì, Swami”. Egli poi continuò: “Sei di Berhampur?” E io dissi: “Sì, Swami.” Allora Baba chiese: “Sei Ram-Lakshman?” Risposi: “Swami!” Ed Egli replicò: “Che c’è?” E io dissi: “Swami, Lakshman è febbricitante.” Baba chiese ancora: “Quant’è Sanathana Eterno Sarathi Auriga
la temperatura?” Risposi: “Quasi 40,5°.” Egli ribatté: “Non preoccuparti. Sono qui.” Poi mi concesse il Padanamaskar e se ne andò. In tutto questo mi dimenticai della lettera che Gli dovevo dare, così chiamai forte: “Swami!” Egli si girò e mi chiese; “Che c’è?” Dissi: “Swami, questa lettera.” Egli prese la lettera. Ero tranquillo, perché Swami aveva detto di non preoccuparmi. Allora andai da Lakshman e gli raccontai ogni cosa della conversazione con Swami. Intanto due medici arrivarono nella nostra stanza e domandarono: “Chi sono Ram-Lakshman?” Risposi: “Io sono Ram e lui è Lakshman. Lakshman ha una forte febbre.” “Non dovete preoccuparvi”, dissero i dottori e trasferirono Lakshman nella stanza del pronto soccorso. Vidi un flacone di soluzione salina appesa lì; essi l’attaccarono a Lakshman. Sebbene gli fossero stati somministrati farmaci con il flacone di soluzione salina, egli si andava indebolendo. Così rimase al pronto soccorso per sette giorni. Non si registrava alcun miglioramento delle sue condizioni. La terapia proseguiva. Una volta stavo provando il Bhajan “Prasanthi Nilayam Ram Hey Parthipuri Bhagavan” nella stanza verde dell’Auditorium di Brindavan per cantare davanti a Swami. D’improvviso Egli arrivò e mi domandò: “Come sta tuo fratello?” Dissi: “Swami, non c’è alcun miglioramento e la temperatura è di 40,5° e anche più alta.” Swami mi disse di non preoccuparmi, mi concesse il Padanamskar e poi se ne andò. In questo modo passarono altri tre o quattro giorni, ma Lakshman non mostrava miglioramenti. Ero molto agitato. Ancora una volta ebbi l’opportunità di cantare davanti a Swami e pensai di cantare “Daya Karo Bhagavan”. Quando arrivò Swami, Gli chiesi di Lakshman. Egli disse: “Verrò Sanathana Eterno Auriga Sarathi
a trovarlo.” Il giorno dopo venne al pronto soccorso, dove Lakshman stava dormendo. Controllò le cartelle mediche di Lakshman e disse ai medici: “Siete dottori o che altro?” I medici erano sbalorditi e stavano lì immobili. Swami disse loro: “Lakshman ha il tifo e voi lo curate per malaria?” Subito Swami creò due capsule e le dette a Lakshman. Creò anche un Prasadam di Vibhuti, gliela dette e se ne andò. Dopo questo, le cose andarono meglio. Niente febbre, niente vomito: Lakshman ne venne fuori benissimo. Il giorno della partenza, al termine del Corso Estivo, Swami dette a tutti gli studenti abiti, libri, cassette e un po’ di denaro. Poi chiamò Lakshman e quando gli fu vicino, ci benedisse entrambi e domandò: “Bratiki Vachesara?”, che significa “tornato a vivere?” Quello fu il punto di svolta della nostra vita. Rinascemmo per intervento divino! Swami ci presentò agli studenti dicendo: “Sono Ram-Lakshman dell’Odisha e cantano molto bene.” Questa è l’immensa compassione di Bhagavan, altrimenti dove sarebbero Ram-Lakshman, due giovani modesti di una sperduta zona dell’Odisha come Berhampur, e dove Bhagavan, il Signore degli universi che li presenta? Grazie, Swami. Cantare alla Presenza Divina Nel 1980, durante il Congresso Mondiale, avemmo nuovamente l’opportunità di andare a Prasanthi Nilayam. Swami ci permise di cantare nel salone delle preghiere. Un giorno ci recammo al Mandir per provare i Bhajan con alcuni studenti e con Sri Patel e Sri Mohan Rao. Arrivò da noi un Seva Dal del Mandir e ci chiese chi fossimo. Quando rispondemmo di essere Ram-Lakshman, ci chiese: “Avete un permesso scritto per cantare i Bhajan nel salone delle preghiere?” continua a pagina 26... September Settembre 2017
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Lezioni di Seva a Prasanthi Nilayam John Behner
Una notte, Nelson stava leggendo il libro “Sai Baba: L’Uomo dei Miracoli” e si addormentò. Poi sentì qualcuno che gli toccava i piedi e si svegliò. Era Swami, seduto sul pavimento accanto a lui. In perfetto spagnolo, Swami chiese: “Qué tal?” (come stai?) Nelson spiegò in spagnolo che era finito, che non poteva muoversi. Swami disse: “Tu stai bene; alzati e cammina.”
L
’ALTRO GIORNO, PER CASO, ero nell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore. Una targa catturò il mio sguardo. Su di essa c’erano queste parole: ‘inaugurato da Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, 23 novembre 1990’. Ciò riportò alla luce alcuni ricordi. Qualche giorno prima della data incisa sulla targa, i volontari cercarono di dare una mano con qualche servizio nel nuovo Istituto la cui costruzione era appena terminata. La Corretta Mentalità per il Servizio
Erano le 10 del mattino e il sole indiano era al massimo del suo splendore. Quando arrivammo, ci venne assegnato un lavoro di pulizia nel patio centrale, dove molti frammenti di mattoni e altri resti della costruzione erano ancora sparsi per l’intera area. Riempimmo piccoli cesti e li mettemmo, tramite un passamano tra volontari, in un carro trainato da buoi, in attesa che fossero portati via. Dopo circa un’ora di questo lavoro massacrante, con il sudore che scorreva sulla fronte e la camicia completamente inzuppata, chi poteva arrivare se non Swami, e con Lui, camminando lungo la parte interna del 24
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corridoio, c’era un mio caro amico che era giunto nella Sua auto. Il mio amico appariva fresco come una rosa appena sbocciata ed era felice come uno che avesse appena vinto una lotteria. E noi lì, a sudare sette camicie. Per di più, Swami sembrava non averci nemmeno notato. Procedette nel giro per mostrare velocemente diverse stanze al mio amico e si diresse verso il nuovo auditorium. Pensai che la mia temperatura corporea dovesse essere aumentata del doppio a causa della gelosia.
Fortunatamente, non rinunciai al servizio a causa di questo avvenimento. Invece, il giorno dopo mi offrii come volontario per svolgerne un altro, determinato a fare meglio. Si svolgeva nello stadio Hill View, recentemente ampliato per le celebrazioni del 55° Compleanno di Bhagavan. Il nostro compito era rimuovere rocce, ciottoli ed erbacce in modo che il suolo fosse pronto affinché i devoti potessero sedersi e camminare senza ferirsi i piedi o inciampare. Questa volta cercai di cambiare la mia mentalità e finsi di essere Sabari che stava aspettando che passasse Sri Rama per quella strada, poiché toglieva le spine e i ciottoli dai sentieri della foresta. Sanathana Eterno Sarathi Auriga
una casa per loro che era al livello stradale, senza gradini e in una posizione più centrale. Trovammo un posto proprio vicino al mercato centrale e adiacente a scuole e ospedali. Al tempo, i ragazzi erano 14, e furono molto grati del nostro aiuto. La casa era vecchia, ma funzionale per loro. Dopo alcuni anni, il proprietario propose di venderci il posto, e quindi decidemmo di acquistarlo. Lo demolimmo e costruimmo un edificio a tre piani con un ascensore e diversi laboratori al pianterreno.
La giornata andò molto meglio e, anche se Swami non venne mentre lavoravamo, ciò servì come trampolino di lancio per fare un servizio migliore in futuro. Solo molto più tardi appresi il vero significato del servizio dagli insegnamenti di Bhagavan Baba che ha dato rilievo al fatto che il Seva dovrebbe essere svolto come pratica spirituale per l’evoluzione interiore. Progetto di servizio in El Salvador
Quando tornammo nel nostro Paese, El Salvador, Swami aveva progettato che partecipassimo a un servizio più grande e, motivati dalla nostra esperienza con quello in India, iniziammo a far visita a un gruppo di ragazzi che erano disabili per il fatto di essersi trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato durante il conflitto armato del nostro Paese. Erano su sedie a rotelle e vivevano in una situazione molto difficile. Decidemmo di aiutarli affittando Sanathana Eterno Auriga Sarathi
La nuova casa fu inaugurata il 23 novembre 1997. I ragazzi sulla sedia a rotelle non erano del tutto invalidi, ma non potevano salire sull’autobus come gli altri per andare al lavoro. Quindi, con i laboratori, potevano apprendere un mestiere e collaborare al loro mantenimento. Trattavamo la riparazione e la produzione di scarpe, la riparazione di orologi, di elettrodomestici, di sedie a rotelle e avevamo anche una sala computer per l’apprendimento delle competenze informatiche che venivano insegnate da alcuni studenti universitari nel tempo libero. Avevamo anche una panetteria. Al primo piano c’erano le camere da letto, undici camere per due persone ciascuna. Tutte le porte erano larghe un metro per le sedie a rotelle. La cucina e la sala da pranzo erano al pianterreno. Al terzo piano creammo un Centro Sathya Sai. In brevissimo tempo accogliemmo nella casa 22 ragazzi, ma non insistemmo mai perché essi frequentassero il Centro. Di tanto in tanto tenevamo dei circoli di studio per loro, in modo che sapessero che cosa stessimo facendo all’ultimo piano. Ci furono diversi miracoli di Swami. Profluvio di Grazia di Swami
Un ragazzo, Nelson, era caduto da un albero ferendosi la colonna vertebrale e perciò vi misero due chiodi ortopedici su entrambi i lati. Egli era uno dei pochi membri che frequentava il Centro Sai. Uno dei suoi chiodi si stava infettando e, quando arrivò September Settembre 2017
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una nave ospedaliera con medici di tutto il mondo, uno dei devoti vi portò Nelson con le sue radiografie e il medico che lo visitò decise di estrarre i chiodi. Il risultato fu disastroso. Nelson sembrava essere paralizzato e, quando tornò al Centro Sai, non riusciva ad alzarsi, e passò tutto il tempo su di un materasso sul pavimento. Una notte, Nelson stava leggendo il libro “Sai Baba: L’Uomo dei Miracoli” e si addormentò. Poi sentì qualcuno che gli toccava i piedi e si svegliò. Era Swami, seduto sul pavimento accanto a lui. In perfetto spagnolo, Swami chiese: “Qué tal?” (come stai?) Nelson spiegò in spagnolo che era finito, che non poteva muoversi. Swami disse: “Tu stai bene; alzati e cammina.” Erano le 2 del mattino. Nelson si alzò e Swami scomparve. Nelson andò al telefono e chiamò il devoto che lo aveva portato alla nave ospedaliera. Potete immaginare la conversazione: “Swami era qui. Mi ha detto di camminare. Sono qui al telefono e sto camminando!” Dopodiché, riuscì a tornare a casa e a vivere con sua
moglie e i due figli. Ottenne un lavoro; vendeva giornali.
Potreste forse pensare che, dopo questo tipo di esperienza, tutti gli altri 21 ragazzi si sarebbero messi in fila per essere i primi nel Centro Sai. No, il loro Karma non funzionò così; non si verificò, tramite loro, alcun aumento nel numero dei membri, anche se l’ascensore arrivava fino al Centro Sai. Tuttavia, l’opportunità di servire questi ragazzi che hanno avuto vite difficili è stata un’esperienza molto gratificante per me e per gli altri devoti. Questa casa divenne anche la sede della prima Clinica Sai con otto medici dell’Organizzazione Sai che lavoravano a rotazione il sabato. Ora, la clinica si è trasferita in un’altra località ed è molto più grande. Questo mese di novembre, celebreremo i 20 anni della Casa Sai per disabili. – L’autore è il Presidente della Zona 2 dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai
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Dicemmo: “No. Swami ci ha detto di cantare i Bhajan.” Egli rispose: “No. Venite a cantare nella veranda.” Allora entrambi ci sedemmo in veranda. I Bhajan iniziarono con l’Omkaram; tutti e due cominciammo a piangere e pregammo Swami. Passarono quasi 40 minuti. Inaspettatamente lo stesso Seva Dal venne a dirci: “Signori, scusate. Voi siete Ram-Lakshman. Per favore, venite dentro a cantare i Bhajan.” Eravamo stupefatti e ci sedemmo vicino al poggiapiedi di Swami. In quel momento Egli arrivò e ci guardò, cosa che ci dette un sacco di forza e di speranza. Mio Dio! Avevamo perso ogni speranza. Swami si sedette sulla poltrona e noi ci preparammo a cantare i Bhajan. Fu la prima volta che cantammo il Bhajan Sarva Dharma “Rama Krishna Prabhu Tu” davanti a Swami. Nella sessione pomeridiana dei Bhajan, mentre
Lakshman cantava “Jaya Devi Bhawani Maa”, Swami chiese agli studenti sulla veranda: “Chi canta?” Gli studenti risposero: “Ram-Lakshman, Swami.” Allora Egli disse: “Chaala Baagaa Paadutunnaru Kadaa?” (cantano molto bene, vero?). Più tardi gli studenti ci raccontarono l’episodio. Per grazia di Swami noi due proviamo, componiamo e interpretiamo Bhajan di fronte a Lui. Ora che ci siamo ritirati dal servizio, preghiamo Swami di darci la forza di cantare Bhajan fino al nostro ultimo respiro. L’unico scopo è di esprimere amore e gratitudine a Bhagavan attraverso i Bhajan, guadagnandoci la Sua grazia. Swami è il nostro Jeevandaata Bhagyavidhaata (chi dà la vita e dirige il nostro destino) – Gli autori sono famosi cantanti di Bhajan provenienti da Berhampur, Odisha
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VENEZUELA
L 24 APRILE 2017, GLI STUDENTI Sathya Sai delle scuole rurali elementari e superiori di Abejales hanno celebrato la Giornata Mondiale dei Valori Umani con una Marcia per i Valori. Abejales significa “eterno alveare”, ed è una terra sperduta ai piedi delle Ande, abitata da un’antica tribù precolombiana.
Giornata Mondiale dei Valori Umani, Venezuela.
Il programma è iniziato con una cerimonia spirituale in una chiesa cattolica per esprimere amore e gratitudine a Dio, da parte delle divinità e degli spiriti della natura, per la Sua protezione. Secondo le tradizioni locali, i partecipanti, che simboleggiano le api, hanno girato gioiosamente a piedi attorno al piccolo villaggio, con l’abbigliamento tradizionale, accompagnati dalla banda musicale Prema Sai della scuola. Molte stazioni radio locali hanno sostenuto con entusiasmo i valori umani per una vita in amore e pace. Alla fine, i volontari hanno servito nella piazza centrale del villaggio un delizioso pasto vegetariano agli abitanti.
Il 25 aprile 2017, 56 bambini, assieme ai loro insegnanti, si sono uniti in una sfilata di valori umani presso l’Istituto Bolivariano di Educazione Speciale, a El Vigía, nello Stato di Mérida. L’evento, organizzato dai bambini Eterno Auriga
con disabilità mentali, motorie e con disturbi linguistici, hanno splendidamente messo in luce la pratica dei valori umani attraverso canzoni, commedie, poesie e cartelloni, che avevano preparato nelle loro classi. Uno studente con la sindrome di Down ha letto ad alta voce una poesia della vicedirettrice dell’Istituto, professoressa Dominga Jaimes.
CANADA
Il 22 aprile 2017, nella provincia dell’Ontario, 25 membri SSIO, fra cui giovani adulti e bambini del Centro Sathya Sai di Middlefield, hanno partecipato, in occasione della Giornata della Terra, al programma “Adotta un Parco” nella città di Markham. Il Parco Featherstone si trova tra una fila di case, ma la vegetazione era stata insozzata dai rifiuti. I volontari Sathya Sai hanno lavorato assieme per rimuovere i rifiuti accumulati intorno ai tronchi degli alberi, sotto le gradinate dello stadio e vicino alle recinzioni di un campo da baseball. Un vicino, notando i nobili sforzi, si è unito al lavoro, mentre un’altra persona che osservava ha detto: “Dio vi benedica.” I vicini hanno apprezzato il lavoro dei volontari Sathya Sai che, a loro volta, si sono rallegrati sapendo che avevano servito Madre Natura, in conformità con gli insegnamenti di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba.
UNGHERIA
Il 22 aprile 2017, in occasione della Giornata della Terra, la SSIO ungherese ha organizzato una conferenza nella città di Kaposvár, intitolata “Il Nostro Pianeta e i Valori Umani Universali”. Il programma è cominciato con una visione panoramica globale della vita, degli insegnamenti e delle opere di Bhagavan Baba, come pure delle attività della SSIO a livello nazionale e internazionale. La conferenza, poi, ha trattato Settembre 2017
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il rapporto organico tra umanità e natura, basato sugli insegnamenti di Baba. Dopo aver sottolineato le conseguenze negative dell’uso eccessivo delle risorse naturali, sono stati messi in evidenza gli strumenti disponibili per ripristinare l’ambiente a livello individuale e sociale. I musicisti SSIO hanno presentato un edificante programma musicale che univa gli elementi di tutte le principali religioni del mondo. Il programma includeva anche una meditazione guidata, incentrata sul benessere del pianeta.
U.S.A.
Il 6 maggio 2017, oltre 200 persone fra adulti e bambini hanno celebrato il Giorno di Easwaramma presso il Sarva Dharma Service Center (SDSC) di Howell Township, nel New Jersey. I volontari Sathya Sai hanno formato squadre per eseguire numerose riparazioni e restauri necessari all’interno e all’esterno dell’edificio dell’SDSC. Il programma è iniziato con preghiere multireligiose, Bhajan e una presentazione del messaggio di Baba. L’oratore ospite era la signora Isabella Lewis, coordinatrice del programma di raccolta di libri a favore dei bambini bisognosi dei Caraibi. I bambini Sathya Sai hanno creato delle cartoncini e dei segnalibri per i bambini profughi siriani in Libano e braccialetti di perline o perline incollate su tela per creare l’immagine di Madre Easwaramma. Inoltre hanno imballato i libri per la spedizione alle isole caraibiche, assemblato kit per l’igiene da distribuire nella fiera sanitaria di Trenton, New Jersey, creato cappelli e sciarpe per la distribuzione nei rifugi per senzatetto e sono stati impegnati in altri progetti di servizio. I volontari più anziani hanno ripulito i ripostigli, gli uffici e le scale, e verniciato i parapetti e le scale interni della struttura. I membri della SSIO, tra gli altri vari servizi, hanno chiuso le crepe nei viali, nelle relative aree e in quelle cementate, rinforzato una recinzione, riparato i segnali stradali, rimosso i rifiuti, messo in ordine 28
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Giornata di Easwaramma al Centro Sai del New Jersey, U.S.A.
il giardino sostituendo le piante da fiore e gli arbusti, e riparato gli irrigatori del prato. Per tutti i partecipanti, è stata una giornata produttiva, divertente e memorabile.
GHANA
Il 1° aprile 2017, per celebrare la Giornata Mondiale dell’Autismo del 2 aprile, un gruppo, comprendente la SSIO del Ghana, ha organizzato una Marcia per la Cura dell’Autismo a cui, lungo la strada di Tema, si sono unite 50 persone.
Marcia di Sensibilizzazione per l’Autismo, Ghana.
I volantini distribuiti dai bambini al pubblico hanno contribuito a sensibilizzare circa l’autismo e a sostenerne le terapie. Sanathana Eterno Sarathi Auriga
Dopo la marcia, tutti hanno fruito di un programma di aerobica e di una sessione di meditazione.
NUOVA ZELANDA
Il 24 aprile 2017, la SSIO della Nuova Zelanda ha osservato la giornata dell’Aradhana Sri Sathya Sai presso la Scuola St. Leonards Road, Auckland. Il programma “Dalla Forma al Senzaforma” è iniziato con preghiere e il melodioso canto Maori “Te Aroha”, seguito da un minuto di silenzio in ricordo del primo atterraggio degli eserciti australiano e neozelandese (ANZAC) a Gallipoli, Turchia, durante la prima guerra mondiale.
Giornata dell’Aradhana Sri Sathya Sai ad Auckland, Nuova Zelanda.
I bambini SSE hanno presentato un breve gioco con il semplice messaggio “Potete trovare l’amore nella natura, negli animali e nei nostri cuori”. I Giovani Adulti hanno offerto un’emozionante esibizione musicale comprendente canzoni occidentali e orientali e strumenti musicali, dopodiché un tavolo di dibattito ha messo in luce gli insegnamenti di Sri Sathya Sai Baba. Un discorso pubblico di ringraziamento comprendeva un omaggio ai veterani ANZAC che avevano dato la loro vita un secolo fa a benefìcio delle generazioni future.
SRI LANKA
Per condividere il messaggio di Bhagavan Baba, il 23 aprile 2017, la SSIO dello Sri Lanka ha sponsorizzato, nella Sanathana Eterno Auriga Sarathi
capitale, Colombo, una Marcia per i Valori di tre chilometri, a cui si sono unite circa 800 persone, tra le quali membri SSIO con le loro famiglie e gli amici, gli scolari locali, i membri di varie organizzazioni religiose e caritatevoli, e funzionari governativi. Venti capi religiosi e spirituali hanno garantito il loro sostegno alla SSIO per il suo impegno di servire tutti e unire la società attraverso la pratica dei valori umani. L’obiettivo altruistico dell’evento ha stimolato i principali mezzi d’informazione a pubblicizzare gratuitamente l’evento nella stampa, alla televisione e alla radio. I membri della SSIO hanno marciato con gioia assieme ai membri di altre organizzazioni, indossando cappelli, scialli, distintivi e sciarpe con il marchio ufficiale della Marcia per i Valori. L’evento ha avuto inizio con un saggio di danza multireligiosa e i discorsi programmatici del dottor Praneeth Abeysundara, Presidente del Congresso Buddista di Ceylon di tutto lo Sri Lanka, di Sri A.H.M. Fowzi, Ministro dello Stato per l’Integrazione e la Riconciliazione Nazionali, e di Sri Mano Ganesan, Ministro del Dialogo per la Coesistenza Nazionale e le Lingue Ufficiali.
Marcia per i Valori, Sri Lanka.
Dopo la cerimonia del taglio del nastro, la processione si è trasferita nel cuore di Colombo, accompagnata da quattro splendidi carri costruiti dai bambini Sathya Sai e dai Giovani Adulti. I pittoreschi carri, ornati di strutture, decorazioni e messaggi September Settembre 2017
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sui valori umani, hanno portato i bambini vestiti con i costumi di varie fedi e religioni. Lo storico evento si è concluso con il canto dell’inno nazionale dello Sri Lanka in entrambe le lingue, singalese e tamil.
INDIA Haryana e Chandigarh – Dal 23 al 29 giugno 2017, l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva dell’Haryana e del Chandigarh ha organizzato, a Shahabad Markanda, lo Srimad Bhagavata Katha Parayana (il racconto della storia del Bhagavata), a cui hanno partecipato migliaia di persone in tutti i sette giorni. L’eminente studioso Sri Rituraj Maharaj ha condotto il programma del Katha, descrivendo i principali episodi della vita e degli insegnamenti del Signore Krishna e illustrandone la descrizione con i Leela e gli insegnamenti di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba.
L’Organizzazione Sai ha anche provveduto ai matrimoni di tre coppie, officiati con riti vedici da eruditi sacerdoti. A tutte le coppie sono stati forniti articoli per
la casa (vestiti, ornamenti, mobili, utensili) e altri oggetti necessari per avviare la vita dei capifamiglia. Dopo il ricevimento di nozze, è stato servito a tutti i partecipanti alla festa di matrimonio e al pubblico un suntuoso pranzo. Jammu e Kashmir – L’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Jammu e del Kashmir conduce tutto l’anno ogni domenica, con regolarità, un Narayana Seva nei locali del Government Medical College Hospital, di Bakshinagar (Jammu) e nell’ospedale SMGS (Jammu), servendo tè e spuntini ai meritevoli assistenti dei pazienti che giungono per le cure da luoghi lontani. Ogni giorno vengono servite circa 500 persone bisognose. Il Narayana Seva si svolge anche quotidianamente nella struttura della Croce Rossa, servendo la cena agli assistenti dei pazienti che vengono a soggiornare nel Sarai (struttura).
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PELLEGRINAGGIO DEI GIOVANI DELL’HARYANA E DEL CHANDIGARH
L 7 E 8 AGOSTO 2017, l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva dell’Haryana e del Chandigarh ha organizzato un pellegrinaggio di due giorni dei suoi giovani a Prasanthi Nilayam e presentato, in entrambe le giornate, programmi culturali.
progresso spirituale dell’uomo. Sono seguiti i Bhajan guidati dai devoti dell’Haryana e del Chandigarh (donne), terminati con l’Arati.
Il secondo giorno del loro pellegrinaggio, l’8 agosto 2017, i giovani dell’Haryana e del Chandigarh hanno presentato una commedia molto commovente, intitolata “Sai, La Madre Compassionevole”.
La prima presentazione è stata la commedia danzata “La Trasformazione di Valmiki: Da Peccatore a Santo”, messa in scena, il 7 agosto, dai bambini Bal Vikas dell’Haryana e del Chandigarh.
Una scena della commedia “Sai, La Madre Compassionevole”.
La commedia “La Trasformazione di Valmiki: Da Peccatore a Santo” ha messo in luce l’importanza della buona compagnia.
Basata sul tema “La buona compagnia conduce alla compagnia di Dio”, la commedia ha raffigurato splendidamente il modo in cui il ladro di strada Ratnakar venne trasformato dalla compagnia e dagli insegnamenti del saggio Gautama, fece intensa penitenza, raggiunse l’illuminazione e divenne Maharishi Valmiki, autore dell’immortale epica Ramayana. Abbellita dalle elettrizzanti danze dei bambini Bal Vikas, la commedia ha evidenziato l’importanza della buona compagnia per il Eterno Auriga
Basata sulla vera storia di un giovane dell’Haryana, la commedia ha descritto come un paziente venne derubato di molto denaro da avidi medici senza esser sottoposto ad alcuna cura allorché, in un incidente, si era procurato una frattura alla clavicola. Colmo di intenso desiderio di servire i propri genitori, il giovane pregò ardentemente Dio perché lo aiutasse in quella disperata situazione. In risposta alla sua preghiera, il compassionevole Signore, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, gli apparve in sogno e lo guarì dalla sua malattia. Sono seguiti i Bhajan guidati da cantanti (uomini) dell’Haryana e del Chandigarh, conclusisi con l’Arati.
PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DEL VISAKHAPATNAM
Il 13 e 14 agosto 2017, oltre 1200 devoti del distretto di Visakhapatnam dell’Andhra Settembre 2017
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Pradesh sono giunti a Prasanthi Nilayam in un pellegrinaggio di due giorni. In entrambi i giorni essi hanno guidato i Bhajan e condotto il canto dei Veda nel Sai Kulwant Hall. Il 14 agosto, vigilia della sacra festività dello Sri Krishna Janmashtami, i bambini Bal Vikas e i Giovani Adulti di tale distretto hanno presentato una commedia musicale danzata, intitola “Mira Madhuri” (i dolci canti
La commedia danzata “Mira Madhuri” ha messo in luce la storia della vita di Mira attraverso danze e Bhajan.
inizio alle 8 con il canto degli inni vedici seguito da una presentazione musicale strumentale da parte del gruppo di Nadaswaram degli studenti. Hanno fatto seguito una miscellanea di Stotra e dei brani devozionali degli studenti. Iniziando con la melodiosa esecuzione dello Stotra “Madhurashtakam”, essi hanno cantato numerose canzoni comprendenti “Aayo Kahan Se Ghanashyam”, “Tum Chahe Todo Krishna Mein Nahi Todongi” (tu puoi lasciare Krishna, ma Io non ti lascerò). Le danze degli studenti delle Scuola Primaria e di quella Secondaria Superiore, tra i canti devozionali, hanno aumentato il pregio del programma.
Nel frattempo la processione delle mucche, guidate da gruppi di cantori dei Veda e cantori di Bhajan, è entrata nel Sai Kulwant Hall, dove i funzionari senior
di Mira).
Cominciando con il melodioso Bhajan di Mira “Mero To Giridhara Gopal”, accompagnato da un’elettrizzante danza dei bambini Bal Vikas, la commedia ha presentato i principali eventi della vita di Mira, mostrando la sua profonda devozione e il totale abbandono al Signore Krishna. Tutto il corso della presentazione, è stato, per i devoti, un’euforizzante esperienza, poiché i bambini hanno presentato una brillante danza dopo l’altra indossando splendidi costumi assieme ai migliori Bhajan di Mira. Sono seguiti i Bhajan terminati alle 18 con l’Arati.
SRI KRISHNA JANMASHTAMI
Lo Sri Krishna Janmashtami è stato celebrato a Prasanthi Nilayam il 15 agosto 2017 con grande fervore devozionale. Per celebrare questa sacra festività, sia la mattina sia il pomeriggio si sono svolti programmi di musica devozionale. Il programma del mattino ha avuto
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L’offerta dell’Arati alle mucche nel Sai Kulwant Hall.
dell’Ashram hanno offerto loro della frutta.
È stato offerto cibo anche ai vitelli, ai cerbiatti, ai pavoni ecc., che facevano parte di questa processione. Dopo l’offerta dell’Arati alle mucche, la processione è tornata al Gokulam. L’ultimo elemento del programma mattutino è stato il Discorso Divino di Bhagavan, alcuni brani del quale sono stati diffusi dagli altoparlanti. Nel Discorso, Bhagavan descrive come Krishna protesse i Pandava in tutte le situazioni avverse, perché la loro fede nel Signore era totale. Bhagavan ha terminato il Discorso Sanathana Eterno Sarathi Auriga
con il Bhajan “Govinda Krishna Jai Gopala Krishna Jai”.
Il programma di musica devozionale del pomeriggio comprendeva canti devozionali e patriottici nella celebrazione degli eventi gemellari dello Sri Krishna Janmashtami e della 71a Giornata dell’Indipendenza
Presentazione di canti devozionali e patriottici degli studenti, del corpo insegnante e del personale del Sathya Sai Mirpuri College of Music.
dell’India.
Presentato dagli studenti, dal corpo insegnante e dal personale dello Sathya Sai Mirpuri College of Music, il programma è cominciato con il canto patriottico “Jayati Jayati Bharata Mata” (salve, o Madre India), seguito da un incantevole pezzo strumentale con la Veena. Alcune altre composizioni comprendevano “Narahara Narayana Gopal”, “Aaj Radha Brij Ko Chali” (oggi Radha va a Brij) e pezzi classici carnatici e indostani. Il programma si è adeguatamente concluso con il toccante canto patriottico “Aai Mere Watan Ke Logo” (o miei compatrioti).
GANESH CHATURTHI
Profondo fervore devozionale e deferenza hanno contrassegnato la celebrazione della sacra festa di Ganesh Chaturthi a Prasanthi Nilayam. Il programma, organizzato il 25 ogosto 2017, in un Sai Kulwant Hall splendidamente decorato, è iniziato con una presentazione culturale degli studenti. Cominciando il loro programma alle 8,20 con lo Stotra “Ganashtakam”, gli studenti Sanathana Eterno Auriga Sarathi
hanno affascinato i devoti per quasi un’ora con la loro melodiosa esecuzione di canzoni e Stotra che includevano “Ganesh Pancharatnam”, “Sri Ganesha Sivuni Kumara” e un paio di pezzi classici. Hanno concluso la loro coinvolgente presentazione con la canzone dedicata al Signore Sai “Sai Ram Sai Ram”, illustrandola con uno splendido video clip. Il programma è stato ulteriormente arricchito dalle bellissime danze degli studenti della Scuola Primaria e Secondaria Superiore.
È seguito un Discorso Divino di Bhagavan che ha spiegato l’importanza di adorare il Signore Ganesh, distruttore di tutti gli ostacoli e donatore di ogni buon auspicio. Baba consiglia agli studenti di colmare il loro cuore d’amore invece di riempire la testa con ogni tipo di informazioni. Bhagavan termina il Discorso con il Bhajan “Shuklambaradharam, Ganapati Mantram, Nityam Nityam Bhajo Bhajo” (canta il nome di Ganapati, vestito di bianchi abiti). Ha fatto seguito una breve sessione di Bhajan in cui gli studenti hanno cantato struggenti Bhajan di Ganesh che i devoti hanno seguito con profonda devozione. Il 27 agosto 2017, si è svolta la cerimonia dell’immersione delle statue di Ganesh, adorate negli istituti educativi di Bhagavan, negli ospedali e nei dipartimenti dell’Ashram dagli studenti, dai medici e dal personale dell’Ashram. Alle 16, sono state allineate nel Sai Kulwant Hall, che offriva un grande spettacolo, le statue, splendidamente decorate, su veicoli artisticamente disegnati in molte forme e disegni. Anche se tutti i veicoli erano molto ben progettati, alcuni colpivano particolarmente l’occhio, come la locomotiva ferroviaria, la nave, la noce di cocco, il carro d’oro, il fortino ecc. Prima di tutto, i gruppi di cantori vedici e di Bhajan, formati dagli studenti e dal personale, hanno girato attorno al Bhajan Mandir, caricando l’intero ambiente di sacre vibrazioni.
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Il programma culturale presentato dai devoti dell’Odisha comprendeva canti devozionali Oriya, una commedia danzata e due brevi commedie.
Un numero di danza degli studenti della Scuola Primaria. Sullo sfondo è visibile il grandioso spettacolo delle statue di Ganesh.
È seguita una grande esibizione di vivaci danze degli studenti delle Scuola Primaria e Secondaria Superiore. Dopo l’offerta dell’Arati alle statue, da parte del bramino del Mandir, gli studenti e il personale dell’Ashram le hanno scortate portandole, una per una, davanti ai Samadhi di Bhagavan. Dopo aver invocato le Sue benedizioni, gli studenti e gli insegnanti le hanno portate fuori del salone per l’immersione.
Dopo che le statue sono state portate fuori per l’immersione, sono cominciati i Bhajan nel Sai Kulwant Hall, terminati con “Chittachora Yashoda Ke Baal” (il figlio di Yashoda che ruba i cuori dei devoti) cantato da Bhagavan. Alle 18, l’Arati ha segnato la conclusione del programma.
PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DELL’ODISHA
Dal 26 al 27 agosto 2017, oltre 2000 devoti sono giunti a Prasanthi Nilayam dallo Stato dell’Odisha in un pellegrinaggio di due giorni e, il 26 agosto, hanno presentato un bel programma culturale. Caratteristica unica di questo pellegrinaggio è stata il viaggio in carrozza ferroviaria partito da Puri, la santa dimora del Signore Jagannath, il 14 agosto 2017, percorrendo una distanza di oltre 1600 chilometri e raggiungendo Prasanthi Nilayam il 25 agosto 2017, diffondendo nel viaggio il messaggio divino di Bhagavan. 34
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I devoti hanno presentato per la prima volta tre canzoni in lingua Oriya, la cui la melodia e musica hanno emozionato il pubblico. La loro successiva presentazione è stata la commedia danzata
Il numero di danza dalla commedia danzata “L’Amore Genera Amore”.
“L’Amore Genera Amore” che ha descritto l’amore dell’uomo per la natura attraverso la storia di un bambino persosi in una foresta e amichevolmente aiutato da uccelli e animali. Sono seguite due brevi commedie basate su avvenimenti di vita reale. La prima commedia ha mostrato la sensibilità dei Giovani Sai che avevano salvato un ragazzo che giaceva privo di sensi lungo la strada, riunendolo ai suoi genitori. La seconda ha mostrato come un gruppo di Giovani Sai avesse pulito i dintorni di una moschea e guadagnato l’amore e la benevolenza dei loro fratelli musulmani, diffondendo il messaggio di unità delle fedi. Sono seguiti i Bhajan terminati con l’Arati.
Eterno Auriga
Data della pubblicazione: 1° settembre 2017
La Divinità Pervade l’Universo Una danza della commedia “Mira Madhuri” dei bambini Bal Vikas e dei Giovani Sai del Visakhapatnam.
Quando volgete la mente verso il Divino, che pervade l’intero universo, la mente sarà completamente ricolma di Dio e non vedrete le diverse forme degli oggetti del mondo. Se la mente è diretta verso gli oggetti mondani, non riuscite a vedere la Divinità che pervade tutte le cose. Viswam
La danza degli studenti della Scuola Primaria.
Vishnu Swarupam (l’intero universo è l’incarnazione del Signore Vishnu). Dio è la causa e l’universo è l’effetto. La mancata comprensione della causa e dell’effetto si manifesta in illusione.
– Baba
La statua di Ganesha su un veicolo artisticamente decorato.
Edizione Italiana del Sanathana Sarathi