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OTTOBRE 2017



Eterno Auriga

Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità VERITÀ

RETTITUDINE

Ottobre

PACE

2017

© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia

AMORE

NON VIOLENZA

“La popolazione è aumentata, ma il desiderio di liberazione è diminuito. La ragione è il moderno sistema d’istruzione. Questo sistema crea nell’uomo desideri illimitati. Non inculca il desiderio di liberazione. Gli studenti, gli educatori e i patroni dell’istruzione lottano tutti per soddisfare i loro desideri mondani.” SOMMARIO 4 9 13 17 20 24 25 28 30 31

Acquisite Piena Consapevolezza Discorso di Bhagavan del 23 aprile 1993 Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca Installate Dio sull’Altare del Vostro Cuore Dai nostri Archivi Necessità di Spiritualizzare le Pratiche Mediche Ramesh Kumar Swami: Il Divino Gestore degli Eventi Professor Sathya Gourisankar Il Trattamento Medico di Swami Effulgenza della Gloria Divina Satsang con Persone di Dio e il Rifugio in Dio Jagat N. Prasad Dio Ascolta Dottor T. Jagannadha Pawan Il Percorso Più Breve Verso Dio Notizie dai Centri Sai

Prossime Festività a Prasanthi Nilayam Dalle 18 dell’11 novembre alle 18 del 12 novembre ..... Akhanda Bhajan Mondiale 18 novembre ....................... Rathotsavam 19 novembre ....................... Giornata della Donna 20 - 21 novembre ................ Primo Congresso Internazionale sui Veda 22 novembre ....................... 36a Convocazione dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore 23 novembre 92° Genetliaco di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba 25 dicembre ........................ Natale


P A R O L A D E L L ’ AVAT A R

ACQUISITE PIENA CONSAPEVOLEZZA L’essere umano nasce e cresce in maya, ma è così sciocco da non capire che cosa essa sia. La vita è maya, gli attaccamenti terreni sono maya, la famiglia è maya e persino la morte è maya. Pur sapendo bene che la vita è colma di maya, egli ne rimane comunque intrappolato. Com’è strano! (Poesia Telugu) M AYA È L ’A B I T O D I D I O

Incarnazioni dell’Amore!

Q

UAL È LA FORMA di maya (illusione)? Noi ne parliamo, ma nessuno ne conosce la forma e la natura. Maya è ciò che non esiste, ed è anche il percepibile. Perché cercate Dio di qua e di là? Non è forse Egli presente nel vostro cuore? Dio è all’interno e all’esterno. L’Uno volle diventare i molti.

Dio, privo di forma, assume molte forme; maya è la Sua veste, e, assumendola, Egli si manifesta in molte forme. L’uomo è ingannato dalla maya di Dio, ma può avere la visione del Signore se supera quest’illusione.

L’uomo deve riconoscere il potere immenso che ha in sé

Maya si manifesta in tre aspetti: sattva (purezza, serenità), rajas (passione, attività) e tamas (inerzia). Tutti gli esseri e tutto il mondo

sono pervasi da queste tre caratteristiche; nessuno fa eccezione, ma si può sfuggire a maya trascendendole. Fondamentalmente, è l’attaccamento (moha) che crea queste qualità. Esso ha tre forme: desiderio per il denaro, per la moglie e per la progenie. Più si riduce l’attaccamento, più si incrementa la propria divinità. Il corpo umano è racchiuso in cinque involucri (kosha) concentrici: l’involucro del cibo (annamaya kosha), quello vitale (pranamaya kosha), quello mentale (manomaya kosha), l’involucro della saggezza (vijnanamaya kosha) e quello della beatitudine (anandamaya kosha). Quattro di essi sono comuni a tutti gli esseri, ma l’involucro della saggezza è presente solamente nell’essere umano, per cui soltanto lui può indagare, riconoscerlo e trarne beatitudine. Sfortunatamente, però, egli non utilizza correttamente questa facoltà speciale e non è capace di


distinguere la Divinità da maya. L’individuo sperimenta soltanto i tre involucri inferiori del cibo, della vita e della mente senza raggiungere quello della saggezza che può condurlo all’involucro della beatitudine. Questa saggezza non è quella terrena, fisica, vale a dire effimera: essa deve scaturire dal sacro cuore dell’uomo. Soltanto così l’essere umano può sperimentare la vera felicità, ma egli vive solamente al livello del cibo, della vita e della mente, e questi lo immergono in maya. Pertanto egli non può riconoscere il potere immenso che è dentro di lui. Il sistema educativo desideri illimitati

moderno

crea

Ci sono due tipi di ricercatori: quelli che pensano che Dio abbia forma e gli altri che ritengono che non ne abbia, ma Dio è uno soltanto. Assieme alla pioggia, può esserci anche la grandine. L’acqua della pioggia si solidifica in grandine a causa della temperatura bassa; poi, grazie al calore, la grandine si scioglie in acqua. La sostanza fondamentale, tuttavia, è soltanto acqua. La grandine è maya e l’acqua è la Divinità; l’acqua può esistere senza la grandine, ma questa non si può formare se non c’è acqua. Si può viaggiare senza essere seguiti dalla propria ombra? La Divinità e maya sono inseparabili; sono come l’oggetto e il suo riflesso, come la luce e l’ombra. L’uomo intraprende le pratiche spirituali per differenziare maya dalla Divinità. Egli segue le nove vie della devozione: l’ascolto dello storie di Dio, il canto delle Sue lodi, la contemplazione di Vishnu (del Divino), il servizio ai Suoi Piedi di Loto, l’atteggiamento di profondo rispetto verso tutte le forme di vita, l’adorazione rituale, il servizio reso a Dio, l’amicizia con Dio e l’abbandono totale a Lui. Chi è che ascolta, canta, adora ecc.? Solamente l’uomo. Egli è come un attore Eterno Auriga

I corpi sono diversi, i nomi e le forme sono diversi, ma il Principio Divino è soltanto uno, in tutti. Finché non si comprende questa verità, si rimane nell’illusione. Il mondo è un’illusione, tutte le relazioni terrene sono un’illusione e la famiglia è un’illusione. Le persone sciocche non comprendono questa illusione: nascono nell’illusione, crescono nell’illusione e ci muoiono senza comprendere la verità. Se sperimentiamo l’unicità di tutte le cose, vuol dire che abbiamo raggiunto Prajnanam, o Consapevolezza Suprema.

sul palcoscenico del mondo. Il mondo è un palcoscenico, tutti sono attori e Dio ne è il Direttore. La vita deve essere basata sulla Sua direzione. Nei primi tempi, quando la popolazione mondiale si aggirava sul miliardo, la maggioranza delle persone percorreva il sentiero spirituale e ne seguiva le pratiche per raggiungere la Divinità e la Liberazione. Considerando la vita umana evanescente come una bolla nell’acqua, la gente cercava di conoscere la Verità Eterna. Ora la popolazione è aumentata fino a sei miliardi; le persone sono aumentate, ma il desiderio di Liberazione è diminuito e la ragione è il sistema educativo moderno che genera desideri illimitati nell’essere umano. Esso non instilla il desiderio per la Liberazione. Gli studenti, gli educatori e i dirigenti del sistema educativo si impegnano a soddisfare i desideri terreni. Il progetto primario degli studenti è quello di intraprendere un corso di studi che garantisca la ricchezza e uno stato sociale elevato: l’unico scopo dell’educazione è guadagnare da vivere. Riempirsi la pancia Ottobre 2017

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è forse la sola ragione dell’istruzione? Non soltanto lo stomaco è importante: la testa e il cuore lo sono di più. Qual è la responsabilità della testa? La sua responsabilità non è solamente quella di garantirvi un lavoro e degli affari: questo porta al coinvolgimento nelle cose terrene. Il mondo è, di fatto, un’illusione. La via di pravritti (attività esteriore) conduce all’illusione. Il mondo è solamente un sogno. Tutto ciò che va incontro al cambiamento è maya

Mentre sogniamo, noi riteniamo il sogno reale dimenticando le esperienze dello stato di veglia, ma il sogno rimane vero fin quando non ci svegliamo; similmente, tutte le esperienze dello stato di veglia sono vere finché non ci addormentiamo. Uno è un sogno diurno e l’altro è un sogno notturno, ma nessuno dei due è realtà. Solamente voi siete reali, testimoni di ambedue gli stati. Voi siete onnipresenti, siete Verità, siete divini. Il mondo è una creazione di maya. Voi definite “vostra” una casa, ma, quando la vendete, solamente il denaro è vostro; la casa non lo è più. Quando depositate il denaro in banca, soltanto il libretto degli assegni è vostro. Pertanto, tutto è destinato a cambiare come nuvole passeggere. Tutto ciò che passa come le nuvole è maya. Una persona che ha un biglietto da cento rupie in mano sorride orgogliosa, ma la banconota ride e dice: “O sciocco, pensi che io ti appartenga: sai che, prima di arrivare nelle tue mani, io ho visto un numero incredibile di persone? Quanto rimarrò con te? Io non rimango mai a lungo con nessuno; è la mia natura.” Tutto ciò che subisce un cambiamento è maya, ma l’uomo lo considera vero; questa illusione è la prova della sua ignoranza. L’oceano è una massa stabile d’acqua, ma la sua superficie si agita continuamente 6

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a causa del vento; se non c’è vento, non ci sono onde. Le onde non sono diverse dall’acqua. La Divinità unica prende forme varie e appare come molte entità. Il capo di casa è chiamato padre dal figlio, marito dalla moglie, figlio da suo padre e nonno dal nipote; in modo simile, lo stesso Dio è chiamato Brahman da alcuni e Atma da altri; c’è chi Lo chiama Rama, chi Krishna, Gesù o Allah. Le persone danno nomi diversi a Dio sulla base delle loro religioni e sentimenti. Le religioni sono molte, ma la meta è una. Le vesti sono diverse, ma la stoffa è una. I gioielli sono svariati, ma l’oro è uno.

Le mucche sono tante, ma il latte è uno. I fiori sono numerosi, ma l’adorazione è una. Gli esseri sono molti, ma l’Atma è uno. Tra l’adorazione con il gelsomino e quella con la rosa, non possono esserci differenze. I fiori sono diversi, ma l’adorazione è una. Le persone adorano Dio e recitano i Suoi molti Nomi come Narayana, Govinda, Madhava ecc.; l’unico Dio ha migliaia di nomi. Se riconosciamo questa verità, ci liberiamo dell’illusione. La Verità (Sat) e la Consapevolezza (Cit) sono la realtà fondamentale di tutto; se si comprende questo e lo si sperimenta, non possono esserci preoccupazioni o pene. Prima del matrimonio, voi non sapevate niente di vostra moglie o delle sue sofferenze, ma, cinque minuti dopo il matrimonio, siete molto coinvolti se ella ha qualche tipo di pena: per il suo bene, vi private persino del cibo. Come sono sorti questa connessione e questo interessamento? Prima del matrimonio, voi non eravate affatto interessati a lei, né lei a voi. Il dolore Eterno Auriga


e il piacere sono causati dall’attaccamento; gli esseri umani si uniscono e si separano nella corrente del tempo. La vita umana è piena di attaccamenti e distacchi: essi non sono che maya.

La distruzione dell’attaccamento porta alla Liberazione Ecco un piccolo esempio. Questa è un’esperienza comune a molte persone in tutto il mondo. Voi andate al cinema e non prestate attenzione allo schermo che rimane passivo per tutto lo spettacolo. Siete interessati alle immagini che appaiono e scompaiono; seguite le scene sulla tela.

immagini non si possono vedere. La nascita e la morte sono come queste immagini. O Signore! Io vengo ripetutamente catturato in questo ciclo di nascite e morti.

La Verità è come questo schermo e tutte le immagini sono illusorie. Le Upanishad affermano: “Vishnu pervade tutto l’universo.” La Verità è unita costantemente a maya, o illusione. L’uomo deve sforzarsi di trascendere maya per raggiungere la Divinità, ma oggi egli è invaso da ogni tipo

I fiori sono diversi, ma l’adorazione è una. Le persone adorano Dio e recitano i Suoi molti Nomi come Narayana, Govinda, Madhava ecc.; l’unico Dio ha migliaia di nomi. Se riconosciamo questa verità, ci liberiamo dell’illusione. La Verità (Sat) e la Consapevolezza (Cit) sono la realtà fondamentale di tutto; se si comprende questo e lo si sperimenta, non possono esserci preoccupazioni o pene.

Un attore appare e piange sullo schermo, al che anche voi piangete: egli piange per guadagnare denaro, mentre voi spendete denaro e andate al cinema per piangere! Le immagini vanno e vengono, ma lo schermo è sempre lì. Lo schermo è la verità e le immagini che si susseguono sono l’illusione, ma lo schermo e le immagini sono inseparabili. Senza lo schermo, le Eterno Auriga

d’illusione. Queste illusioni sono dovute all’attaccamento. Moksha, o liberazione, si raggiunge quando l’attaccamento è sconfitto. La distruzione dell’attaccamento è moksha.

La Liberazione non è qualcosa che scende dal cielo né qualcosa che emerge Ottobre 2017

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dalla terra. Secondo le Scritture, la rimozione del velo dell’ignoranza è moksha. Ignoranza è un altro nome per moha (illusione) ed è basata su tre caratteristiche fondamentali: sattva, rajas e tamas. Finché si è invischiati in uno qualunque di questi attributi, non ci si può identificare con il Principio della Divinità che è oltre tutti gli attributi. Dio è al di là di essi, per cui è detto: Incarnazione della Beatitudine Eterna, Saggezza Assoluta, oltre le coppie di opposti, Espansivo e Pervadente come il cielo, Meta indicata dal grande aforisma vedico con le parole “Quello tu sei”, Uno senza secondo, Eterno, Puro, Immutabile, Testimone di tutte le funzioni dell’intelletto, oltre tutte le condizioni mentali e i tre attributi di sattva, rajas e tamas. Seguite la via della spiritualità

Supponete di entrare in una stanza tappezzata di specchi: vedrete le vostre immagini tutt’intorno. Essendo esseri intelligenti, sapete che sono tutti vostri riflessi, ma quando un cane entra in quella stanza, pensa che tutte le immagini siano cani che cercano di attaccarlo e comincia a lottare con essi. Gli specchi si rompono e, in ogni pezzetto, si vede un cane. Colui che considera il mondo un’entità non separata dal Divino è effettivamente Dio. Egli riconosce l’unità nella diversità di tutte le cose del mondo; chi invece ritiene che il mondo consista di oggetti frammentari ha una visione deviata e perversa, e non è migliore di un cane. Questo tipo di punto di vista divisivo è dovuto all’illusione. Dov’è il problema della paura per una persona che considera tutti uno? Solamente una mente dualistica ha paura; se non c’è illusione, non c’è paura. Dio è oltre gli attributi, eppure è presente in essi. Nel vaso c’è la creta, ma nella creta non c’è il vaso. Il vaso assume il nome relativo alla sua forma; in modo simile, 8

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sebbene Dio non abbia attributi, tutti gli attributi sono contenuti in Lui. Dio è eterno, imparziale, sempre puro, privo di nome o forma specifici. Dove c’è una forma c’è un nome; dove ci sono le forme, c’è la Natura. Nomi e forme sono relativi alla testa, mentre gli attributi come Verità, Compassione, Amore, Pazienza ed Equanimità sono relativi al cuore. Essi non hanno alcuna forma o aspetto, e si riferiscono a nivritti (spiritualità). L’uomo deve sforzarsi di cambiare il suo atteggiamento di pravritti (atteggiamento legato all’azione esteriore) in nivritti (atteggiamento rivolto all’introspezione). Questo è conosciuto come sadhana. La mente proiettata all’esterno impedisce all’essere umano di prendere la via di nivritti. La mente è come un cane che vi trascina, non vi lascia rimanere fermi. Le Upanishad affermano: “La mente è la base del mondo intero.” In realtà, colui che ha controllato la mente è un uomo (ma-ni-shi); colui che è diventato schiavo della mente può essere considerato alla rovescia (si-ni-ma), cinema. Si dice: “La mente è la causa della schiavitù e della liberazione dell’uomo.” I corpi sono diversi, i nomi e le forme sono diversi, ma il Principio Divino è soltanto uno, in tutti. Finché non si comprende questa verità, si rimane nell’illusione. Il mondo è un’illusione, tutte le relazioni terrene sono un’illusione e la famiglia è un’illusione. Le persone sciocche non comprendono questa illusione: nascono nell’illusione, crescono nell’illusione e ci muoiono senza comprendere la verità. Se sperimentiamo l’unicità di tutte le cose, vuol dire che abbiamo raggiunto Prajnanam o Consapevolezza Suprema. L’uomo nasce nella società, cresce nella società e muore nella società, ma non si sforza di conoscerne la natura. Colui che si impegna a conoscere se stesso è un essere umano continua a pagina 16... Eterno Auriga


FESTIVITÀ DI ONAM

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AL 2 AL 4 SETTEMBRE 2017, il vero spirito di Onam è stato testimoniato quando l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Kerala ha organizzato tre giorni di celebrazioni presso il sacro luogo di Prasanthi Nilayam e ha presentato una serie di programmi di musica devozionale e culturali. 1° Giorno: 2 settembre 2017

La prima presentazione delle celebrazioni è stata, la mattina del 2 settembre 2017, un concerto di musica devozionale eseguito dalle Mahalakshmi Sisters (sorelle Mahalakshmi), Kumari Parvati Narayanan e Kumari Pooja Narayanan. Il talentuoso duo ha colmato l’intero ambiente di profonda devozione per la melodia della loro esecuzione costituita di una miscellanea di brani comprendenti “Kurai Ondrum Illai” (io non ho rimpianti) in Tamil, “Thirinjonnu Nokkane Swami” (Ti prego di girarTi e guardarmi, Swami) in Malayalam, “Hey Shyama Sundara”, un Bhajan in Hindi e due composizioni classiche. Il primo programma del pomeriggio è stato uno stimolante discorso della dottoressa Latha, Vicerettore dell’Università di Scienze e Tecnologie di Cochin, che ha narrato le sue esperienze della Divinità di Bhagavan e ha descritto come Egli l’abbia guidata in ogni fase della vita e le abbia insegnato il vero significato di Advaita sradicando il suo ego e creando il lei fiducia in se stessa. È seguita una relazione sul Programma Sri Sathya Sai di Riabilitazione presentata Eterno Auriga

dal dottor Anand Mohan, Coordinatore dello Stato di questo programma, che ha spiegato come l’Organizzazione Sai del Kerala fornisca l’aiuto necessario ai pazienti cardiopatici degli Ospedali Sri Sathya Sai di Alta Specializzazione di Prasanthigram e Whitefield (Bengaluru). L’ultimo programma del pomeriggio è stato un concerto di musica devozionale del famoso cantante Sri Pandalam Suresh. Iniziando il suo concerto con il “Mahaganapatim”, l’artista ha intrattenuto i devoti per quasi un’ora con una varietà di brani devozionali comprendenti “Swagatam Krishna”, “Vande Keshavam Karunakaram” (offro reverenti omaggi al compassionevole Signore Krishna) e gli immortali Bhajan “Vanamali Radha Ramana Girdhari Govinda” e “Hum Sab Milkar Mangal Gayen Sai Bhagavan Sathya Sai Bhagavan “. Sono seguiti i Bhajan terminati con l’Arati che ha concluso il primo giorno delle celebrazioni di Onam. 2° Giorno: 3 settembre 2017

Il programma della mattina del 3 settembre comprendeva una splendida

Una scena della commedia “Draupadi: Simbolo della Maternità”. Ottobre 2017

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commedia danzata nel Kulwant Hall e il Sai Gayatri Homam nell’Auditorium Poornachandra. La commedia danzata “Draupadi: Simbolo della Maternità”, presentata dai bambini Bal Vikas del distretto di Alleppey, nel Kerala, ha dipinto vari episodi della vita di Draupadi attraverso elettrizzanti e vivaci danze che hanno portato in primo piano le sue rare qualità di gentilezza, rettitudine e perseveranza, e hanno messo in risalto la sua ineguagliabile devozione e la totale resa al Signore Krishna.

La commedia “Madre e Madreterra” ha generato amore per la madre e la madreterra.

l’ottima coreografia e l’adeguato supporto multimediale hanno fatto della commedia una suggestiva presentazione. 3° Giorno: 4 settembre 2017 Il 4 settembre 2017, giorno di Onam, il Sai Kulwant Hall era stato splendidamente ricoperto di fiori, bandiere, bandierine, ombrellini colorati e decorazioni tipiche del Kerala. Il Sai Gayatri Homam celebrato nell’Auditorium Poornachandra.

Un grande numero di devoti ha preso parte, nell’Auditorium Poornachandra, al Sai Gayatri Homam, iniziato alle 10,30 e terminato con il Poornahuti (oblazioni finali) alle 12,15. Il pomeriggio del 3 settembre, una serie di canti e danze degli studenti dello Sri Sathya Sai Vidya Vihar di Aluva ha caricato l’intero ambiente di spirito devozionale e patriottico quando essi hanno presentato, nella commedia danzata “Madre e Madreterra”, importanti episodi della vita di Adi Sankara, di Pundarika e del Signore Rama, per mettere in evidenza il loro amore e il rispetto per la madre e la madreterra. L’eccellente recitazione degli attori, 10

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Le fauste note del Panchavadyam nel giorno di Onam.

Il programma del mattino ha avuto inizio alle 8 con il canto dei Veda eseguiti dal Gruppo Veda del Kerala. Sono seguite le fauste note del Panchavadyam da parte dei musicisti del Kerala. Ha fatto seguito un concerto di musica devozionale del noto cantante classico Sri Abhiram Unni. Cominciando con una bella Eterno Auriga


esecuzione del “Mahaganapatim”, egli ha presentato una serie di brani devozionali comprendenti “Shambo Shankar Daya Karo” (o Signore Siva, riversa la Tua grazia), “Govinda Gopala Narayana Hari”, “Krishna Nee Begane Baro” (o Krishna, vieni presto), ha terminato con l’immortale canzone Telugu “Brahmamokkate Para Brahmamokkate” (Dio è Uno). È seguita una breve sessione di Bhajan, conclusasi con l’Arati. Nella fausta giornata di Onam a tutti i devoti dell’Organizzazione Sathya Sai Seva del Kerala è stato servito un sontuoso pranzo nella South Indian Canteen (mensa dell’India meridionale). Il programma del pomeriggio ha avuto inizio con un erudito discorso del giudice P.B. Suresh Kumar, che ha raccontato le sue esperienze con Bhagavan Baba e come Swami lo abbia aiutato nello svolgimento dei suoi compiti professionali come giudice e guidato nell’affrontare alcuni casi molto difficili. I devoti sono stati poi benedetti con un Discorso Divino di Bhagavan trasmesso dagli altoparlanti. Nel Discorso, Bhagavan evidenzia le qualità di sacrificio e resa di Mahabali ed esorta i devoti ad assimilare buone qualità e a diffonderle nel mondo. Bhagavan invita poi tutti a osservare Daiva Preeti, Papa Bheeti e Sangha Neeti (amore per Dio, timore del peccato e moralità nella società) e a sconfiggere la bramosia di denaro perché fa commettere molti errori. Bhagavan termina il Discorso con il Bhajan “Prema Mudita Manase Kaho Rama Rama Ram” che i devoti hanno seguito in coro con profonda devozione. Dopo il Discorso di Bhagavan, sono state consegnate le medaglie d’oro ai vincitori della Gara di Scrittura, tenutasi quest’anno, a cui hanno partecipato 40.000 studenti provenienti da 1300 istituti Eterno Auriga

scolastici del Kerala. Il programma finale delle celebrazioni di Onam è stato il concerto di musica ‘fusion’ “Bala Leela Spiritual Waves” di Sri Balabhaskar e il suo gruppo. Presentando una miscellanea di composizioni classiche e di brani popolari devozionali come, ad esempio, “Krishna Nee Begane Baro”, “Partheeswari Jagat Janani”, i musicisti hanno incantato il pubblico con la loro bella miscellanea musicale e melodica. Sono seguiti i Bhajan conclusisi alle 19 con l’Arati, che ha contrassegnato la felice conclusione delle celebrazioni di Onam a Prasanthi Nilayam.

PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DEL MADHYA PRADESH E DEL CHHATTISGARH Oltre 2500 devoti sono giunti a Prasanthi Nilayam dal Madhya Pradesh e dal Chhattisgarh per un pellegrinaggio di due giorni e, in tale ambito, il 9 e 10 settembre hanno presentato splendide commedie. Il 9 settembre, i bambini Bal Vikas di questi due Stati hanno presentato la commedia “Chaitanya Mahaprabhu” sull’illustre vita di questo grande devoto del Signore Krishna, che ha diffuso il Nama Sankirtan (canto del Nome di Dio) come mezzo più efficace per la realizzazione di

Chaitanya Mahaprabhu immerso nell’estasi del Nama Sankirtan. Ottobre 2017

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Dio nel Kali Yuga. La recita, apertasi con una gioiosa danza dei bambini Bal Vikas sulla nascita di Chaitanya Mahaprabhu, ha dipinto i principali eventi della sua vita, comprendenti i Leela dell’infanzia, la sua vittoria su un erudito rivale, la sua iniziazione a opera del suo Guru Ishwar Puri e la fusione finale con il Signore Krishna nel tempio del Signore Jagannath. Il tema sublime, l’ottima recitazione dei bambini e l’eccellente supporto multimediale hanno fatto del dramma un’ammirevole presentazione. La seconda commedia, presentata dai bambini Bal Vikas il 10 settembre 2017, ha presentato la storia della vita di Ahilyabai Holkar che governò nell’antica regione Malwa dell’India nel 18° secolo.

PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DEL TELANGANA Oltre 1500 devoti sono giunti a Prasanthi Nilayam in un pellegrinaggio di due giorni dai distretti del Telangana di Mahabubnagar, Wanaparthy, Nagarkurnool e Gadwal e, il 16 e 17 settembre, hanno presentato programmi musicali e culturali. Il 16 settembre, i devoti hanno presentato una serie di canti devozionali che comprendevano “Manasa Bhajare Gopalam” (o mente, canta il Nome di Gopala), “Narayana Sai Narayana”, “Talli Tandri Neeve” (Tu sei mia madre e mio padre), colmando, con la loro toccante interpretazione, l’intero ambiente di fervore devozionale. I bambini Bal Vikas di questi distretti hanno presentato il 17 settembre la commedia “Il Giudizio Divino”, che ha messo in evidenza come la profonda fede e la devozione di un devoto Sai abbia sciolto i dubbi di persone scettiche e come Bhagavan abbia concesso la Sua visione a lui e ad altri grazie alla sincera preghiera del Suo ardente devoto.

Il pittoresco ritratto della storia della vita di Ahilyabai Holkar.

Descrivendo i principali avvenimenti della sua vita, la commedia ha portato in primo piano le importanti qualità di questa capace amministratrice ed esemplare governante donna del passato. L’eccellente sceneggiatura, la superba direzione, gli acuti dialoghi e l’adeguato supporto multimediale che creava l’ambientazione hanno reso la commedia storicamente realistica e pittoresca. Le elettrizzanti danze dei bambini hanno aggiunto bellezza alla commedia. 12

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Una scena della commedia “Il Giudizio Divino”.

Abbellita dalle bellissime danze dei bambini Bal Vikas, la commedia ha evidenziato i valori della fede e della devozione. Eterno Auriga


INSTALLATE DIO SULL’ALTARE DEL CUORE L I B E R AT E V I D E L L E C A R AT T E R I S T I C H E D E M O N I A C H E

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L PRINCIPIO PIÙ IMPORTANTE della cultura di Bhârat è comprendere e sperimentare l’unità nella diversità, ma oggi l’essere umano vede la diversità nell’unità. Egli ha dimenticato il principio di uguaglianza, ragion per cui è diventato irrequieto. L’unità nella diversità è la verità

fondamentale che si deve riconoscere. Da tempo immemorabile, i Bhâratîya fanno notevoli sforzi per comprendere questa verità e sperimentarla. Solamente l’Amore è immortale Una volta, Caitanya Mahâprabhu chiese alla madre il permesso di andare a seguire gli studi ed ella disse: “Mio caro, nel mondo ci sono tipi vari di istruzione, ma insegnano soltanto a guadagnarsi da vivere e non a vivere. Solamente l’educazione spirituale (Âdhyâtmika Vidyâ) è vera istruzione, Eterno Auriga

immortale, priva di limitazioni e immutabile nei tre periodi del tempo. Impègnati ad acquisire quell’istruzione.” Da quel giorno, Caitanya andò per tutte le strade e in tutti i villaggi a mostrare l’efficacia del canto del Nome Divino. Egli cantava continuamente il Nome del Signore Krishna, sempre e in ogni circostanza. Il suo messaggio al genere umano è semplice eppure profondo. L’essere umano deve abbandonare l’inimicizia e instaurare delle relazioni amorevoli con i propri simili; questa è l’istruzione più essenziale che egli debba acquisire. Covare odio verso gli altri e condurre una vita di egoismo è un tratto demoniaco e un indice di illusione. Perché il Purusha Suktam dichiara “Sahasra Sirsha Purusha”? Vuol significare che Dio non è un’entità separata da noi; è la Forma Cosmica (Samashti Svarupa), ed è presente in tutti gli esseri. Perché l’uomo è afflitto dall’illusione e deve affrontare le difficoltà nella vita se Dio gli è così vicino? Dio è permanentemente installato sull’altare del cuore umano. È onnipervadente. L’uomo può certamente vederLo, toccarLo e parlare con Lui, ma manca di questa determinazione e del desiderio di Dio; quindi, soffre. Chaitanya pregò il Signore Narayana così: “O Signore, Tu sei onnipervadente, sei il padrone di tutti gli esseri, controlli l’universo intero, sei il Principio vitale vero e proprio. Ottobre 2017

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Io non desidero ottenere il Vaikuntha, il Kailasa o lo Svarga (il paradiso), né anelo alla Liberazione. Benedicimi con l’Amore affinché io possa amarTi.” A seguito di questa preghiera, una voce eterea disse: “Tathastu” (così sia). L’istruzione secolare che si può avere e il potere immenso di cui si può essere dotati sono destinati a scomparire col tempo; soltanto l’Amore è immortale; quindi si dovrebbe considerare l’Amore come la propria vita. Chaitanya pregò Krishna di benedirlo con questo Amore eterno. Kailasa, Vaikuntha e Svarga sono come uffici distaccati di Dio e Chaitanya non era interessato a raggiungerli. Egli riconosceva il fatto che Hridaya (il cuore) è l’indirizzo corretto di Dio e pregava: “O Signore, io so che Tu sei installato sull’altare del mio cuore; per favore, benedicimi con questa esperienza.” Lasciate le cattive compagnie Il Signore Krishna, accompagnato da Sathyabhama, andò a combattere contro il demone Narakasura. Ci fu una battaglia terribile e il demone morì per mano di Sathyabhama. Essendo onnipotente, Krishna avrebbe potuto ucciderlo senza l’aiuto di lei; perché, allora, ne accettò l’aiuto? Narakasura, essendo un demone malvagio, non meritava neppure di morire per mano di Krishna; dato che aveva sottoposto migliaia di donne a sofferenze indicibili, Egli decise di farlo uccidere da una donna. Narakasura aveva imprigionato migliaia di principesse che erano ferventi devote del Signore. Erano l’incarnazione effettiva dell’Amore e Lo contemplavano continuamente. Dopo avere ucciso il demone, Krishna le liberò. In questo contesto, il Santo Thyagaraja lodò il Signore 14

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dicendo: “Tu hai protetto le sedicimila gopi.” Essere in compagnia dei malvagi è sempre pericoloso, per cui si dice: “Abbandona la compagnia malvagia, unisciti a una buona compagnia, fai azioni meritorie giorno e notte e ricorda ciò che è passeggero e ciò che è eterno.” Bisogna decidere di seguire questa via sacra e promuovere il principio dell’Amore verso tutti. Qual è il significato recondito dell’uccisione di Narakasura? Nara indica il Principio Atmico immortale; se i caratteri di un asura (demone) entrano in nara (essere umano), questi diventa Narakasura e in tale individuo si trovano soltanto caratteristiche cattive e sentimenti malvagi. Egli non frequenta la compagnia del nobile, non si impegna a raggiungere Dio, fa amicizia solamente con persone malvagie; questa mentalità è conseguenza di azioni malvagie compiute in molte vite. Oggi, l’uomo ha l’illusione di essere molto istruito, ma, in effetti, egli non ha acquisito vidya (Conoscenza/Saggezza), ma soltanto avidya (ignoranza). Come si può definire istruita la persona che non si comporta bene e non frequenta una buona compagnia? Ravana aveva acquisito ogni tipo di conoscenza come Rama, ma, diversamente da Lui, frequentava cattive compagnie, nutriva pensieri malvagi e faceva azioni riprovevoli, per cui le persone lo biasimano mentre riveriscono Rama. L’individuo viene lodato o biasimato a seconda di come si comporta. Non si dovrebbe vivere in modo egocentrico. Prendete parte a qualunque buona attività si compia, qualunque riunione di preghiera si tenga. Ci sono persone che fanno azioni malvagie ed evitano le buone Eterno Auriga


compagnie: a che serve una vita simile? A questo proposito, il Santo Purandaradasa disse: “O Signore, sebbene abbiano gli occhi, le persone sono davvero cieche dato che non vedono la Tua forma propizia; pur avendo le orecchie, sono sorde ai Tuoi insegnamenti e si sono immerse nella vita secolare nonostante Dio sia immanente in loro: come si può descrivere la loro sfortuna?” L’uomo dovrebbe comprendere la verità secondo cui Dio è presente in tutti gli esseri e comportarsi di conseguenza; questo è il suo dovere primario. Egli dovrebbe non soltanto contemplare la Divinità. ma anche cantare la Sua Gloria. Quando Narakasura fu ucciso, nel suo regno ci fu una grande festa: finché era vivo, i cuori delle persone erano immersi nell’oscurità. Quando fu finalmente ucciso, ci fu una celebrazione gioiosa dappertutto. L’oscurità dell’ignoranza e dell’odio si dissolse alla sua morte. La gente celebra simbolicamente l’occasione accendendo delle lampade. Come i pipistrelli trovano la via per entrare in una casa immersa nell’oscurità, le qualità malvagie entrano nel cuore colmo del buio dell’ignoranza. Solamente i pipistrelli amano vivere nell’oscurità, non gli esseri umani; voi non dovete vivere, come pipistrelli, nell’oscurità dell’ignoranza. Alcune persone sembrano di natura satvica esteriormente, ma sono piene di caratteristiche malvagie. Voi dovete guardarvene, non dovete stare in cattiva compagnia neppure per un momento. Nei tempi antichi, la gente stava lontano dai demoni e dal comportamento demoniaco. Hiranyakashipu tentò il possibile per far sì che suo figlio Prahlada smettesse di cantare il Nome Divino del Signore Narayana, Eterno Auriga

ma questi era sempre immerso nella contemplazione del Signore. Prahlada era caro al Signore Narayana, mentre suo padre Hiranyakshipu era caro ai demoni. Egli era un imperatore, ma che tipo di imperatore? Era imperatore delle caratteristiche malvagie e delle azioni infami. Seguite gli ideali propugnati da Prahlada e santificate il tempo contemplando il Signore. La realizzazione del Principio Atmico è vera devozione Nel mondo di oggi, le attività demoniache sono in aumento. Uno spettacolo simile non si può sopportare, né si può ascoltare chi ne parla; perché dovreste dare spazio a simili fatti orribili? Installate Dio nel cuore. Si dice: “Dio è l’abitante di tutti gli esseri.” Acquisite una salda fede di questo tipo. I risultati sono simili ai sentimenti. Cari studenti! Oggi è il giorno in cui il demone Narakasura fu ucciso. Che cosa significa questo fatto? Esso simboleggia l’uccisione del demone nell’essere umano. Nara significa “uomo” e asura vuol dire “demone”. Questo demone è presente in ogni essere umano. Per ucciderlo, non è necessario acquisire astra e sastra (armi). L’uomo è chiamato nara perché in lui c’è l’Atma che è l’incarnazione dell’Amore. I demoni si possono uccidere soltanto per mezzo dell’Amore. Pertanto realizzate il Principio Atmico e sviluppate l’Amore. Questa è vera devozione. Riempite il cuore d’Amore Qual è lo scopo della vita umana? È quello di mangiare, bere e andare in giro? No, no. Anche gli animali lo fanno e questo non è ciò che ci si aspetta dall’essere umano. Bisogna dare espressione ai valori umani Ottobre 2017

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che ci sono inerenti. Essi vanno propagati, devono diventare parte integrante della vita quotidiana e manifestarsi nel nostro comportamento; reclamizzarli soltanto, senza evidenziarli nel comportamento, è un esercizio futile. Quindi dobbiamo comprendere il significato profondo delle varie festività e agire di conseguenza. Incarnazioni dell’Amore! Oggi, il vostro dovere è quello di distruggere le caratteristiche malvagie che sono in voi. I pensieri maligni e le azioni riprovevoli sono in aumento dovunque; non si può rimanere dei meri testimoni di questi fatti. Voi, esseri umani, dovete combattere le forze malvagie; dovete dimostrare la vostra condizione umana e guadagnarvi un nome come esseri umani. Questo soltanto conta; tutte le altre acquisizioni sono del tutto inutili. Solamente un essere umano buono resiste. Ogni momento della vita dovrebbe essere usato per praticare il Dharma (rettitudine)

e meritare un buon nome. Colmate ogni cellula del vostro corpo con lo spirito della Verità. Naraka Chaturdasi è il giorno in cui decidete di liberarvi delle caratteristiche malvagie e di seguire la via della rettitudine. Oggi si celebra Dipavali come festa delle luci accendendo petardi e fuochi artificiali. Nei giorni antichi, gli antenati si rallegravano per la distruzione del demone Narakasura e accendevano fuochi pirotecnici; la gioia che viene dal far scoppiare i petardi dovrebbe venire veramente dall’eliminazione delle caratteristiche malvagie da dentro. Per questo, è essenziale che meditiate su Dio, ascoltiate i Discorsi Divini e partecipiate ai bhajan. - Estratto dai Discorsi di Bhagavan pronunciati in occasione della festività di Dipavali

...continua da pagina 8

vero. Si può uccidere il serpente solamente grattando il formicaio? L’uomo deve scavare profondamente in se stesso per comprendere la propria vera natura. Come può definirsi umano se non si conosce? Se non agisce in accordo con la sua natura umana, può essere umano soltanto nella forma, non effettivamente. Possono tutti gli uccelli di colore verde parlare come un pappagallo? Possono tutti gli insetti che camminano sui fiori diventare dei calabroni? Può un maiale molto grosso diventare un elefante? Può chi non conosce se stesso

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acquisire la conoscenza del Sé? La forma non è importante: lo è il comportamento, lo sono le abitudini e anche la disciplina. Un vero devoto è colui che osserva la disciplina. Comportamento buono, abitudini buone e disciplina severa fanno di una persona un essere umano autentico. - Discorso di Bhagavan tenuto nel Sai Shruti a Kodaikanal il 23 aprile 1993

Eterno Auriga


NECESSITÀ DI SPIRITUALIZZARE LE PRATICHE MEDICHE Ramesh Kumar Sottolineando la necessità di spiritualizzare le pratiche mediche, Sri Ramesh Kumar, Ministro della Salute del Governo del Karnataka, nel suo Discorso Inaugurale alla Conferenza Medica Panindiana Sri Sathya Sai, svoltasi a Prasanthi Nilayam il 19 agosto 2017, ha invitato la comunità medica ad aderire ai valori di Sathya, Dharma, Shanti, Prema e Ahimsa. Di seguito riportiamo un breve estratto del suo discorso.

È

VERAMENTE UN GRANDE onore concessomi da Swami avere l’opportunità di essere qui oggi per inaugurare la Conferenza Medica Panindiana Sri Sathya Sai in questo santo luogo, Prasanthi Nilayam. Ritengo che sia una grande fortuna essere fra tutti voi, specialmente nella comunità medica che oggi si è riunita per partecipare a questa conferenza. Il segno distintivo di un buon medico è il sacrificio, come evidenziato dal dottor Somaraju. Molti medici vivono nell’illusione che ottenere una remunerazione per i servizi offerti significhi sacrificio. È solo la commercializzazione delle competenze che essi hanno. Potrei sembrare duro, ma dico la verità. Siamo tutti consapevoli che Swami è il Medico dei medici e ha stabilito il modello giusto per il servizio medico, fondato l’ospedale Sri Sathya Sai di Alta Specializzazione di Puttaparthi, nonché quello di Bengaluru. Non limitando questo “Sat Sankalpa” (nobile volere), è andato un passo avanti portando assistenza sanitaria olistica alla porta di casa degli abitanti del villaggio attraverso i servizi dell’Ospedale Mobile Sri Sathya Sai. L’aiuto medico dovrebbe essere diritto di ogni individuo, indipendentemente dalla casta, dal credo, dal colore della pelle, dalla religione o dalla nazionalità. La presenza dei medici, qui a Prasanthi Nilayam, che Eterno Auriga

servono l’umanità in tutti gli Stati dell’India e gli ospedali del Sathya Sai Central Trust sono una testimonianza permanente d’Amore e Servizio puri. Ecco perché siamo tutti qui.

Gli Ospedali di Swami sono Modelli per il Mondo Lo scenario mondiale sta cambiando. La sanità sta diventando sempre più costosa, improponibile per le persone povere.

Sri Ramesh Kumar parla all’assemblea nel Sai Kulwant Hall.

Considerate questo. Non decidiamo noi chi debba ammalarsi. E tutti coloro che si ammalano non sono necessariamente in grado di permettersi delle cure. Se l’ultimo degli uomini è malato e non può permettersi delle cure, a che serve e che valore ha l’esistenza di tutti i nostri ospedali? Swami ci ha mostrato la strada per rendere la vita Ottobre 2017

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più degna di esser vissuta, e noi dovremmo emularLo. Egli è un modello per tutti noi. Ricordo ancora che, quando gli ospedali di Prasanthigram e Whitefield furono aperti, molte persone avanzarono critiche e chiesero se un modello gratuito in materia di assistenza sanitaria potesse sopravvivere. Le persone che fanno considerazioni ristrette, le persone motivate da vantaggi egoistici non potranno che pensare a se stesse. Fondamentalmente, una persona che non ha fiducia in sé non potrà mai fidarsi degli altri. Se questo esperimento di Swami fosse in grado di sopravvivere, per quanto tempo Egli potesse portarlo avanti e dove avrebbe trovato i soldi erano tutte domande da un milione di dollari. Si diceva ogni genere di cose. Nessuno sembrava rendersi conto che fosse Swami qui a voler prendere su di Sé questo fardello. Non era il Primo Ministro o il Presidente dell’India, né il Primo Ministro dell’Andhra Pradesh o del Karnataka. E voleva fare tutto gratuitamente. Quando fu inaugurato l’ospedale di Bengaluru, c’erano tre Primi Ministri a destra e a sinistra di Swami: quelli di Andhra Pradesh, Karnataka e Maharashtra. Swami, nel suo stile abituale, li guardò tutti e tre e chiese: “Avete visitato tutto l’ospedale? C’è un reparto mancante. Lo avete notato?” Tutti e tre i Primi Ministri erano stupiti e guardavano Swami che stava facendo quelle domande. Poi Baba disse: “Il reparto fatturazione non c’è”! E come tutti sappiamo, questo è ciò che spaventa oggi la gente, molto più della malattia. Avemmo l’audacia di parlare di tutto quello che volevamo. La verità è che esso è sopravvissuto nonostante la forma fisica di Swami ci abbia lasciati; stiamo ancora mostrando questo a tutto il mondo. Questo è il potere di Swami; questa è la forza di Swami. Non è ciò che mi dà materialmente. Ha mostrato a tutti 18

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noi il modo in cui dovremmo vivere. Voi e io possiamo appartenere a partiti politici che sono diametralmente opposti tra loro, ma penso che dovremmo avere in comune una cosa: nel nostro documento programmatico dovremmo tutti avere Swami. È il leader del partito dell’India e un leader per la causa degli esseri umani. Sono stato toccato e profondamente commosso quando il dottor Somaraju stava parlando. Quelle parole vengono dalla bocca di una persona che sta dirigendo un Ospedale di Alta Specializzazione. Abbiamo visto l’atteggiamento disumano di persone della professione medica che hanno l’ardire di rifiutare di consegnare i cadaveri se i loro parenti non sono in grado di effettuare il pagamento. Swami, dovremmo essere i testimoni di tutto questo? Salvaci da questa disgrazia. Guidaci a comportarci bene. Compassione e Sacrificio sono i Segni Distintivi di un Medico

È traumatico per le persone comprendere, immaginare e assimilare che possano essere offerti servizi medici gratuiti. È giunto il momento per tutti noi di pensare e comprendere che l’atto di guarire deve essere riportato alla sua originaria santità, il che può essere fatto solo quando è privo dello stigma della commercializzazione. Dov’è ora la professionalità? È venuta meno l’etica professionale. Se l’etica professionale scompare da qualsiasi professione, ci rimane solo la sua commercializzazione e non la professione. C’è la necessità che coloro che forniscono assistenza sanitaria, che si tratti di amministratori, medici, tecnici o infermieri, siano umani in pensiero, parola e azione, dimostrando i cinque valori umani di Sathya, Dharma, Santhi, Prema e Ahimsa. Ciò potrebbe accadere se si spiritualizza la medicina. Quello che voglio dire è che la medicina moderna dovrebbe essere Eterno Auriga


riportata alla sua intima e intrinseca vicinanza alla spiritualità, cioè a rafforzare lo spirito dell’uomo, la forza divina in lui che alimenta la sua sfera fisica, mentale e psicologica. Immaginate solo se ogni ospedale o casa di cura in India potesse mettere a disposizione un letto gratuito per le cure a organizzazioni come l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva. Immaginate, amici miei, miei cari fratelli e sorelle, tutti i devoti, quanto bene potrebbe essere fatto nella società? Si dice Vaidyo Narayana Harihi (il medico è, in verità, Dio). Oggi abbiamo più di mille dèi seduti proprio di fronte al Signore Supremo. Oggi questo luogo, per Volontà di Swami, si è trasformato in un Maha Maha Punyakshetra (luogo molto, molto sacro) grazie a tali esseri divini presenti. Rendo onore a tutti i medici di qui per il loro amore e l’impegno rivolto all’assistenza sanitaria olistica. A mio avviso, la medicina è destinata a promuovere un rapporto da cuore a cuore e da amore ad amore tra il medico e il paziente. Non sentite tutti voi che qui la presenza dei medici riflette il sacrificio, l’amore e la compassione che sono gli strumenti più necessari per un medico di oggi? L’Unicità della Missione Sanitaria Sri Sathya Sai Porgo i miei seri e sinceri rispetti a tutti i medici e paramedici che sono qui. Questo mondo è così tentatore, ammaliatore. Ci sono talmente tanti luoghi interessanti dove andare a trascorrere due giorni. Ma voi avete deciso di venire qui ignorando tutto questo. Siete grandi e, in effetti, questa è la grandezza di Swami. Ora stiamo introducendo una legislazione per prendere in considerazione l’argomento pazienti. Lo rendiamo obbligatorio per evitare che essi siano sottoposti a prove indesiderate, che la verità non venga messa a disposizione dei pazienti, rendendo obbligatorio per i medici Eterno Auriga

essere educati e sobri verso di essi. Un medico guarisce metà del disturbo col suo volto sorridente. Ma, purtroppo, molti medici ora sorridono solo guardando la borsa, non il volto del paziente. Che fare? Sono contento che questo congresso si svolga sui princìpi dell’Assistenza Sanitaria Ideale Sri Sathya Sai, che è universale, libera, amorevole, completa e preventiva. C’è ormai la necessità per noi di dedicarci ai poveri e ai bisognosi. Il tema del congresso, cioè portare l’assistenza sanitaria olistica sulla porta di casa, è appropriato. Sono contento che l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva stia avanzando nella direzione che Baba ci ha sempre mostrato e si aspettava che noi seguissimo con il giusto comportamento. Mi sono sentito così felice di sapere che nella missione medica dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva indiana, circa quattromila medici e pari numero di paramedici e Seva Dal stiano offrendo servizio ai derelitti e ai bisognosi nel campo dell’allopatia, dell’ayurveda, dell’omeopatia e della terapia veterinaria. Terapie complete sono ciò che è necessario assieme a corrette successive visite di controllo, e questo è ciò che riguarda la Missione Medica Sri Sathya Sai. È il posto giusto per riconoscere gli sforzi dei partecipanti che servono il Paese con passione per diffondere l’amore e la buona salute. So che eminenti medici del Paese, che hanno contribuito in modo ottimale alla medicina comunitaria come parte della responsabilità verso la costruzione della nazione, sono oggi presenti per parlare ai partecipanti. Ho visto i temi delle sessioni che sono molto pertinenti per lo scenario odierno. Sono sicuro che, nei prossimi anni, le sessioni interattive porteranno certamente la Missione Medica Sri Sathya Sai al livello successivo. Ottobre 2017

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ON SO COME POTER esprimere i miei ringraziamenti più sentiti allo Sri Sathya Sai Central Trust. Non importa che io sia un ministro o meno: il Trust mi rivolge sempre gentilmente l’invito a stare qui con i suoi componenti. Per me è un tale privilegio; sono così onorato, così commosso. Siamo soldati al suo comando: ecco la nostra assicurazione al Central Trust, l’organo che guida nella direzione indicata da Swami per compiere la Sua Missione. La seguente narrazione è un resoconto della risposta di Swami alla devozione di mio padre. In questo avvenimento ebbi la fortuna di essere insieme testimone oculare e strumento di Swami. Racconterò gli episodi esattamente come accaddero.

aveva un cancro alla vescica molto esteso, che necessitava di un intervento chirurgico complesso. L’assicurazione medica da turista non lo avrebbe coperto e per noi sarebbe stato molto costoso pagare di tasca nostra. Dopo aver ricevuto la diagnosi di cancro, io e i miei genitori andammo a visitare un tempio di Krishna nelle vicinanze, offrimmo le nostre preghiere e chiedemmo l’aiuto del Signore per affrontare la crisi. Eravamo troppo confusi e non sapevamo come fare ad affrontare questa situazione. Una delle prime reazioni che ricordo è mia madre che scrive un’accorata lettera indirizzata a Swami (la data era intorno al 4 giugno 1992) e la spedisce a mio zio (il defunto professor A.N. Mohana Krishnan), che all’epoca insegnava al Management

Professor Sathya Gourisankar

SWAMI – IL DIVINO PROGETTISTA E GESTORE DEGLI EVENTI LA NARRAZIONE DI UN TESTIMONE OCULARE

Era l’estate del 1992. Lavoravo come ricercatore in un’azienda di dispositivi medicali negli Stati Uniti. Con i miei fratelli che si trovavano negli USA invitai a miei genitori a venirci a trovare per alcuni mesi. Dopo un lungo lavoro di persuasione, arrivarono a New York il 21 maggio 1992. Per loro avevo meticolosamente programmato una vacanza con gite panoramiche per i mesi a venire. Ed ecco come il mio piano fu corretto dal “Piano Strategico” di Swami! Quattro giorni dopo il suo arrivo mio padre ebbe un’emorragia a carico delle vie urinarie. Lo portai d’urgenza al pronto soccorso, dove gli dettero antibiotici e gli consigliarono il controllo da un urologo. Due giorni dopo lo portai da un urologo, che eseguì gli esami e ci comunicò la terribile notizia: mio padre 20

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College di Swami a Prasanthi Nilayam. Si limitò ad accennare alla diagnosi e allo stato di shock della famiglia e domandò allo zio se poteva riferire a Swami (se e quando Swami gli avesse parlato durante il Darshan) della nostra situazione per chiedere il Suo aiuto. Poiché egli era docente al college di Swami e aveva il privilegio del “Darshan dalla Veranda”, mia madre sentiva che c’era una probabilità che egli potesse in qualche modo trasmettere le nostre preghiere a Swami in persona! Dopo la spedizione della lettera, cominciammo a essere testimoni del fatto che Swami aveva preso a carico la situazione e che un’opera orchestrata divinamente si stava svolgendo con una serie di eventi misteriosi, che elencherò di seguito come sintesi cronologica. Eterno Auriga


Evento n. 1: (4 giugno 1992) Per un incontro “casuale”, vicino alla nostra casa nel New Jersey (Stati Uniti), venimmo messi in contatto con un vecchio amico di famiglia della nostra città natale in India (Chittoor, nell’Andhra Pradesh), dove mio padre svolgeva la professione di avvocato. Venne fuori che il nostro amico (con cui non ci eravamo più sentiti) era diventato urologo ed esercitava vicino a dove risiedevamo. Non appena lo contattai e gli raccontai di mio padre, fu molto cordiale e ci invitò ad andare subito da lui. Dopo la visita ci disse quanto segue: “Sì, la diagnosi è che tuo padre ha un cancro alla vescica molto esteso e, apparentemente, del tipo più maligno, forse addirittura inoperabile.” Poi ci spiegò che si era specializzato in quell’ambito dell’urologia, cioè l’oncologia dell’adulto e che era uno dei pochi esperti in grado all’epoca di eseguire una chirurgia complessa nota come cistectomia totale. Lui e mio padre si sedettero a parlare nel suo studio ed egli s’impegnò per convincerlo a sottoporsi all’intervento chirurgico negli USA: non poteva essere fatto in India, dove mio padre voleva tornare per le cure. Considerate le sue spiegazioni, mio padre accettò di sottoporsi all’operazione negli Stati Uniti e la data fu fissata per il 17 giugno 1992, mentre una serie di indagini preoperatorie come biopsie, ecografie ecc. furono programmate per i giorni immediatamente successivi. Poiché in questo avvenimento ero il principale strumento e il “fattorino” di Swami, attraversavo un periodo convulso cercando di destreggiarmi tra le visite in ospedale, le responsabilità lavorative e la situazione a casa. Uno dei primi grandi problemi che mi trovai ad affrontare furono le enormi spese mediche che si profilavano. Avevo appena ricevuto conferma scritta che la copertura assicurativa delle spese mediche era stata respinta, motivando il rifiuto come condizione preesistente per la polizza di un turista. A causa di ciò avevo perso tutte le speranze di avere una copertura Eterno Auriga

assicurativa e mi arrabattavo per mettere insieme il denaro per affrontare questo importante impegno. Intorno all’8 giugno, quindi pochi giorni prima dell’operazione, Swami mi venne in sogno nelle prime ore del mattino; disse queste testuali parole in inglese e scomparve: “You proceed with the surgery; I will take care of the insurance” (tu vai avanti con l’intervento; mi occuperò Io dell’assicurazione). Mi svegliai ricordando con chiarezza ogni parola del sogno. Le parole di Swami sembravano troppo inverosimili e irreali, poiché l’assicurazione aveva già nettamente respinto la copertura comunicandomelo per iscritto. Perciò scelsi di non prendere seriamente il sogno e me lo tolsi dalla mente. Evento n. 2: (16 giugno 1992) Il giorno prima dell’operazione, cioè il 16 giugno 1992, portai mio padre in ospedale per il ricovero. Dopo averlo sistemato nella stanza, chiamai a casa per sentirmi dare da mia moglie notizie sorprendenti. Sembra che, mentre andavo in auto verso l’ospedale, un signore di nome Mohammed avesse chiamato da Londra dicendo a mia moglie che la compagnia assicurativa aveva deciso di rivedere l’originale rifiuto della copertura per l’intervento di mio padre e che ora avrebbero pagato tutte le spese salvo una piccola quota relativa alla franchigia, secondo le norme della polizza. Quando lo seppi, la prima reazione fu che mia moglie non avesse sentito bene o avesse capito male, perché l’industria assicurativa non Ottobre 2017

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sarebbe mai, di propria iniziativa, tornata su un rifiuto messo per iscritto; doveva trattarsi di un errore che avrei dovuto ignorare. Mia moglie poi mi disse che il signor Mohammed aveva fatto riferimento a un fax al riguardo inviato all’ospedale e che avrei potuto ottenere dall’ufficio protocollo dell’ospedale. Decisi di verificare; così mi recai all’ufficio protocollo dell’ospedale per chiedere se avessero ricevuto un tale fax. Ed ecco che mi dettero una stampa del fax con le parole esatte pronunciate al telefono dal signor Mohammed parlando con mia moglie! Né prima né dopo di allora avevo mai trovato o parlato a un certo Mohammed dell’assicurazione, per quanti tentativi avessi fatto! Evento n. 3: (17 giugno 1992) Giunse il giorno dell’intervento, il 17 giugno 1992. Mio padre fu portato in sala operatoria alle 8,30 del mattino. Il medico ci disse che sarebbe stata un’operazione lunga, perché bisognava asportare prostata e vescica e ricostruire una nuova vescica dall’intestino tenue. Dopo dieci ore il medico venne fuori e ci disse che tutto andava bene e che mio padre sarebbe stato in terapia intensiva per qualche giorno. La prima cosa che disse mio padre appena riprese conoscenza fu che aveva visto Swami accanto al letto; Egli aveva posto la mano sulla parte operata e lo aveva benedetto mentre si risvegliava dall’anestesia! Mio padre poi cominciò gradualmente a riprendersi e rimase in ospedale per altre due settimane, seguìto da un gruppo di numerosi medici. A una settimana circa dall’intervento mia madre ricevette risposta da mio zio da Prasanthi Nilayam alla lettera sull’intervento che essa aveva scritto in precedenza. Sembra che la lettera di mia madre fosse stata reindirizzata a Bengaluru, dove mio zio partecipava a un Corso Estivo di Swami. Il giorno in cui la ricevette, la portò al Darshan e la teneva in mano quando Swami arrivò dritto da lui e gli chiese di parlare in dettaglio della lettera, ascoltando attentamente. 22

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Sembra che, dopo che lo zio ebbe spiegato l’intera faccenda, Swami avesse risposto confermando che Egli sapeva tutto, che si sarebbe preso cura di tutto e poi prese la lettera. È straordinario che lo stesso giorno e alla stessa ora in cui Swami parlava a mio zio, l’intervento chirurgico fosse in corso negli Stati Uniti, senza che egli lo sapesse! Dopo l’intervento, i campioni della biopsia mandati al laboratorio tornarono indietro con un risultato a dir poco sorprendente per la comunità dei medici: non c’era traccia della malignità allo stato avanzato che i medici si aspettavano; in effetti era quasi benigno! Il chirurgo era così sbigottito dal risultato che rimandò i vetrini a un altro laboratorio per conferma e anche lì si arrivò alla stessa conclusione. L’équipe chirurgica ci disse poi che si trattava del caso più raro che avessero mai avuto; avrebbero presentato i risultati nel corso di un convegno medico e li avrebbero pubblicati in una rivista! Evento n. 4: (luglio – 23 novembre 1992) Nei mesi seguenti, da luglio a settembre del 1992, fummo testimoni della considerevole ripresa e del miglioramento della salute di mio padre, che agli inizi di ottobre fu in forma sufficiente per attraversare gli Stati Uniti e trascorrere del tempo con i miei fratelli e i parenti in altre città statunitensi. Fu davvero un recupero straordinario osservato nel corso di quattro mesi. Subito dopo un complesso intervento chirurgico, com’è di prassi negli Stati Uniti, il paziente e la famiglia cominciarono a ricevere parcelle e fatture da una moltitudine di medici che lo avevano avuto in cura, équipe di supporto, ospedale e laboratori di analisi. Sebbene avessi ricevuto enorme sollievo e gioia per l’intervento che si era svolto senza problemi e per l’eccellente ripresa di mio padre, avrei dovuto affrontare nuove sfide costituite dalla crescente parte burocratica e dalle scadenze di parcelle mediche e pagamenti. Anche in questa fase mi trovavo a essere scettico: era valida l’assicurazione data da Swami a livello onirico che Egli si Eterno Auriga


sarebbe preso cura dell’assicurazione? La compagnia assicuratrice avrebbe davvero pagato come promesso? Il “fax del signor Mohammed” era vero? Ecco alcune delle domande che mi ponevo. I miei dubbi si basavano sulle esperienze di molte persone che avevano avuto a che fare con l’industria dell’assicurazione sanitaria. Per prova cominciai a trasmettere il primo gruppo di parcelle e con mia sorpresa furono pagate rapidamente. Alla fine di ottobre del 1992 tutti i medici e l’équipe di supporto erano stati pagati e restavano solo i costi del soggiorno in ospedale. La compagnia assicuratrice m’invitò a chiedere all’ospedale di inviare loro la cartella del paziente per pagare i costi della clinica. Chiedevo continuamente all’ospedale di mandarla, così da poter chiudere questa storia. Dopo quasi tre mesi di rinvii, dall’ospedale mi dissero che non riuscivano a trovare la cartella di mio padre; pertanto stavano cancellando per intero i costi del ricovero e né l’assicurazione né io eravamo tenuti a pagare le spese sostenute. Ancora una volta ero strabiliato dalla svolta degli eventi; così chiesi loro di mandarmi le informazioni per iscritto. Per il 67° compleanno di Swami dall’ospedale ricevetti la lettera seguente datata 23 novembre 1992: “A causa di problemi interni all’ospedale siamo impossibilitati a trasmettere la precedente documentazione assicurativa richiesta da suo padre a chi pagherà il suo conto dell’ospedale. Pertanto suo padre non sarà tenuto a pagare il saldo di $ XXXX.” Non potevo credere ai miei occhi o alle mie orecchie in questa fase. Un moderno ospedale, dotato di computer e sistemi documentali all’avanguardia; mio padre che si sottopone a un intervento chirurgico complesso dove sono impegnati tre chirurghi di altissimo livello (due urologi e un proctologo); mio padre che dopo l’intervento resta in ospedale per circa due settimane ed è sottoposto quotidianamente a un numero enorme di esami e prove; e in tutto questo ora la sua intera cartella clinica viene a mancare! Solo quel 23 novembre 1992 Eterno Auriga

mi tornò in mente che circa cinque mesi prima, quando l’intero dramma chirurgico cominciava a dispiegarsi, Swami mi era apparso in sogno e aveva detto nel modo più chiaro: “Tu vai avanti con l’intervento; mi occuperò Io dell’assicurazione.” Le parole di Swami che suonavano così improbabili nel giugno del 1992 divennero realtà per il Suo compleanno, il 23 novembre, tutto in meno di sei mesi di un dramma ad alta intensità, il cui copione era stato scritto inserendo i campi della chirurgia, della scienza, della guarigione e anche dell’assicurazione! Mio padre tornò in India a marzo 1993. Dopo l’intervento egli visse in perfetta salute per diciotto anni, passando ad altra vita nel 2010. Il contributo di Swami fu molto evidente anche nella sua morte: la dipartita fu il 22 novembre, giusto il giorno prima dell’85° Compleanno di Swami, in un Karthika Somavar (lunedì) assai propizio, in modo naturale e senza alcuna sofferenza. Questo episodio ebbe un impatto enorme su di me, giovane in viaggio attraverso la vita con formazione scientifica e non molto abituato ad accettare qualunque cosa che andasse al di fuori dei domini di ragione, logica, fatti e dati. Mi ha insegnato in modo potente che c’era più vita che non il semplice mondo esterno basato sulle esperienze sensoriali e che c’era la mano “invisibile” di Dio, quest’ultima di un’importanza cruciale. Riflettendoci a distanza di molti anni, mi resta un sentimento di profonda gratitudine verso Swami per essersi preso cura della nostra famiglia in quest’occasione e in molte altre con un amore, un affetto e una sollecitudine indescrivibili! Grazie a quest’episodio, Swami ci rivelò che Egli è il più grande “Gestore di Eventi” e, quando se ne prende cura, si tratta del “Pacchetto Completo”, dall’inizio alla fine. – Di professione scienziato, l’autore è docente al Georgia Institute of Technology di Atlanta, U.S.A

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Effulgenza della Gloria Divina IL TRATTAMENTO MEDICO DI SWAMI

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O STADIO HILL VIEW FU realizzato nel 1976. Swami stava organizzando il Narayana Seva come grande evento di quell’anno durante Dasara. Sarebbero state tracciate delle linee a terra con farina bianca e i Seva Dal avrebbero posto 100 beneficiari in ogni fila, mantenendo uomini e donne separati. Subito dopo tale sistemazione sarebbero stati serviti Pongal e riso Sambar. Dopo di ciò, sarebbero stati distribuiti i vestiti: dhoti per gli uomini e sari per le donne. Swami stesso avrebbe dato il via al Narayana Seva con le Sue Divine Mani. Grazie a tale pianificazione, furono servite circa diecimila persone.

In quell’occasione, la quantità di riso Sambar appariva insufficiente per tutti, perciò Sri Kutumba Rao fu incaricato di organizzare il rifornimento di una quantità supplementare da portare con un trattore. La fornitura tardava ad arrivare; allora Swami mi incaricò di occuparmene personalmente. Quando raggiunsi la mensa, scoprii che l’enorme pentola di alluminio contenente il Sambar bollente si era inclinata mentre veniva sollevata per esser posta sul trattore e un quarto del liquido caldo era fuoriuscito, rovesciandosi su Sri Kutumba Rao che stava aiutando a sollevare il contenitore. La sua pelle, dalle cosce fino al petto, aveva subìto gravi ustioni e si era coperta di vesciche. Fu immediatamente portato all’ospedale; il materiale rimanente nel contenitore venne inviato al luogo del Narayana Seva, senza ulteriori ritardi. Chiamai Sri Kutumba Rao presso la sua residenza alle 3 del pomeriggio. Sua moglie mi chiese di informare Swami con queste parole: “È stata applicata la crema sulle parti 24

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ustionate che sono poi state bendate. Gli sono state somministrate pillole per dormire, ma si lamenta dal dolore.” A quel punto mi stavo solo chiedendo che il problema di informare Swami ci sarebbe stato solo se Egli non ne fosse a conoscenza, e anche come trasmettere a Swami la notizia in quel momento. Inoltre, sembrava che coloro che avevano utilizzato il trattore avessero già informato Swami e che Egli fosse rimasto lì fino alla preparazione del mix di riso Sambar, si premurasse che fosse servito e poi avesse abbandonato quel luogo. continua a pagina 27... Eterno Auriga


Sathsang con Persone di Dio e il Rifugio in Dio

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Jagat N. Prasad

ONO NATO A MUMBAI E cresciuto a Hyderabad. Trascorsi gli anni accademici a Hyderabad, e fu al college che presi il vizio di fumare sigarette. Dal 1996 mi stabilii a Mumbai e iniziai a occuparmi delle attività dell’Organizzazione Sai, poiché la mia numerosa famiglia con cui vivevo vi era impegnata. Presto ne fui profondamente coinvolto. Ciò detto, continuavo però a fumare e presi anche gusto a bere alcolici. Anche nel bel mezzo delle attività dell’Organizzazione, trovavo un angolino per fare una veloce fumata. Eravamo un gruppo di ragazzi tutti qualificati, vestiti di bianco, sempre in giro nei Samithi e nell’Organizzazione. Il Mio Primo Darshan di Swami

Nel luglio del 1997, tutto il mio gruppo andò a Puttaparthi per il Primo Congresso Mondiale dei Giovani. Arrivammo un paio di giorni prima del congresso. Un giorno, poco prima di recarci al Darshan, i miei fratelli Sai e io andammo al “tea kottu” (negozio di tè con un tetto di paglia) di fronte a Prasanthi Nilayam per bere velocemente una tazza di tè e io anche per farmi una fumatina. Mentre fumavo, notai che i miei fratelli Sai si sentivano imbarazzati e forse anche vergognosi di avermi con sé. Eravamo tutti vestiti di un bianco candido come richiesto dalle regole e stavamo proprio di fronte al Mandir. I miei fratelli Sai cercavano di persuadermi a smettere di fumare, e io continuavo a dirmi: “Sì, sì, lo farò”, ma non ero per nulla deciso a smettere. Quel giorno, ottenemmo il numero 1 per il Darshan Eterno Auriga

e ci sedemmo in prima fila nel Mandir. Stava crescendo l’eccitazione di vedere il nostro Dio, Quello di cui continuavamo a parlare tutti i giorni a Mumbai, il Cui Nome continuavamo a usare durante il nostro lavoro di gruppo, Che continuavamo a invocare durante i nostri Bhajan e anche ad accusare per averci messo nella condizione di dover affrontare delle avversità! Dopo una lunga attesa, cominciò la musica e il magico momento divino arrivò quando Swami cominciò a camminare dalla Sua residenza del Poornachandra alla volta del Sai Kulwant Hall. Dopo aver mostrato la Sua incantevole forma dalla parte opposta alla nostra, venne verso di noi e il mio cuore cominciò a battere più velocemente ancor prima di parlarGli o che Egli potesse magari chiamarmi per un’“interview”. Pochi istanti dopo, arrivò e si è fermò proprio davanti Ottobre 2017

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a me. Ebbi il mio primo Padanamaskar, e anche uno dei migliori che avessi in seguito avuto. Quei piedi erano morbidi come petali di rosa. Swami rimase lì per circa mezzo minuto o forse più. Avvertii il silenzio dentro di me. Amavo quei momenti in cui guardavo il mio caro Signore nella Sua sgargiante veste arancione. Fu dopo quel primo Darshan che non avvertii più l’impulso di fumare! L’amore di Swami mi istillò la forza di volontà e non sono mai tornato sui miei passi. Opportunità di Cantare alla Presenza di Swami Nel 1997, mentre un giorno stavo cantando i Bhajan con una mia cugina, che è stata una studentessa Bal Vikas e ha avuto molte opportunità di essere alla presenza fisica di Baba, ella mi disse: “Jagat, farai meglio a smettere di cantare poiché sei così piatto, senza Bhava (sentimento).” Ella non stava parlando a un cantante esperto, ma a un principiante. Quindi decisi da quel giorno di smettere di cantare come solista, ma ho continuato a impegnarmi a cantare in coro per soddisfare Swami basandomi sulla dichiarazione devozionale “Om Sri Sai Sulabha Prasannaya Namah” (offro reverenti omaggi a Sai che è semplice soddisfare). Passarono così alcuni mesi. Di tanto in tanto, ebbi la possibilità di condurre i Bhajan nei Samithi. Quell’anno, mi recai al Dharmakshetra per Sivarathri. Mentre ci andavo, avevo chiaramente in mente di sedermi dietro, ma, avendo studiato il Mridangam nell’infanzia dai 5 ai 7 anni, ebbi l’idea di suonare il tamburello. Era mezzanotte quando mio zio Suresh Mavinkurve, mio insegnante di Bhajan, mi chiamò e chiese: “Quale Bhajan vuoi cantare?” Risposi, sorridendo: “Zio, farò solo il coro.” Allora egli continuò: “Niente da fare; canterai!” A quel punto ero confuso ed emozionato al tempo stesso. Cantare nel Mandir (Dharmakshetra) era una grande 26

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fortuna che mi si presentava. Non sapevo che cosa fare, ma dissi ‘sì’ allo zio. Quando giunse il mio turno, cantai un Bhajan con molta paura, pregando continuamente Swami. Dopo di ciò, dissi a me stesso con un sospiro: “Ora che ho attraversato il ponte, andrò a sedermi dietro e me ne starò in pace.” Nel momento in cui cominciai ad alzarmi, lo zio Suresh disse: “Ehi! Dove stai andando? Siediti qui.” Dopo un’altra mezz’ora mi chiese di cantare un altro Bhajan. Chiesi a me stesso che cosa stesse accadendo. Mi piovevano addosso i Bhajan? Così cantai una seconda volta. Pensai che fosse pura fortuna, ma la cosa non si limitò a questo; quella notte mi fu offerta un’altra possibilità. Da un lato, ciò era meraviglioso, dall’altro creava confusione. Ora, non sapevo nulla del piano di Swami, ma cominciai a impegnarmi in pratiche regolari e divenni parte integrante nella partecipazione ai Bhajan del Samithi. Poi, nel 1999, arrivò la più grande notizia della mia vita: si prevedeva che Swami, nel mese di maggio, arrivasse a Mumbai e tutti in città cominciarono a prepararsi per il Suo arrivo. Allora, lo zio Narayan Swami e lo zio Suresh cominciarono a chiamare la gente per la pratica dei Bhajan. Venni chiamato anch’io e iniziai a frequentare i Bhajan in luoghi diversi. Fu un’esperienza straordinaria fare anche parte di questo. Pensavo che avrei avuto almeno un posto davanti nel coro, e che avrei potuto ricevere il Darshan di Swami e consegnarGli una lettera. Un giorno o due prima del Suo arrivo ci dissero dove saremmo dovuti andare, in termini di luoghi diversi dal Dharmakshetra. A mano a mano che si avvicinava quel giorno, cominciavo a sentirmi ansioso di vedere Swami. Nell’ultima giornata di pratica, fu deciso che Shailesh Nayampally e io avremmo cantato davanti, durante il Darshan nel Dharmakshetra e a Goregaon. La mia felicità non conobbe limiti, ma, allo stesso tempo, la pressione per la prestazione era molto alta.

Eterno Auriga


Infine, giunse il benedetto giorno quando, al Darshan del mattino, Swami arrivò ed ebbi la possibilità di cantare un Bhajan alla Sua Divina Presenza. Il canto era “Om Namah Sivaya Sivaya Namah Om”. Un fratello Sai di Chembur era all’armonium. Non appena fu terminato il passaggio di Swami dal lato delle donne, sentimmo la Sruthi (la nota dell’accompagnamento musicale) e iniziammo. Purtroppo, cominciai prendendo una nota più alta e me ne accorsi subito. Pregai Swami che, anche se fosse stato l’ultimo Bhajan della mia vita e anche se avessi perso la voce, riuscissi a cantare nel pieno delle mie capacità. Poi vidi arrivare Swami che si fermò proprio di fronte a me mentre il Bhajan continuava e la gente seguiva in coro. C’era molta positività per il Darshan Divino e i devoti erano persi nel Bhajan. Sentivo il mio fratello Sai che cercava di recuperare ogni tanto la Sruthi dandomi la tonalità giusta, ma io proseguii. Anche dopo l’esecuzione dell’80% del Bhajan, vedevo Swami che stava davanti a me e solo alla fine si allontanò. Fu così che Swami mi fece provare l’esperienza del canto dei Bhajan e decise di darmi molte più possibilità a Mumbai e al Prasanthi Mandir... La cosa mi piaceva, ma, come dice Sachin (il grande campione indiano di cricket), ogni partita è come la prima partita. Per me, ogni volta che canto un Bhajan è come quella prima esperienza che

richiese molta preparazione e mi creò ansia. Tuttavia, Swami ha continuato a ispirarmi e ha trasformato la mia vita in molti modi da allora fino a oggi. Swami è il mio Unico Rifugio

Un altro breve incontro con Dio. Un giorno, nel gennaio del 2014, quando la mia azienda decise di chiudere la sede in India, compresi che sarei rimasto senza lavoro. Tuttavia, dissi a me stesso che mi sarei concentrato completamente sulle attività dell’Organizzazione Sai, grazie a tutti i miei fratelli e sorelle Sai, specialmente Mohanraj e Srini. Così, quel giovedì, dopo i Bhajan a Khatwari Darbar, nel Khar Occidentale, a Mumbai, tornai a casa soddisfatto e appagato. Dopo esser entrato in casa, andai nella mia stanza per cambiarmi rapidamente, perché cantando e suonando il tamburello avevo sudato. In quel momento, cominciai a cantare la canzone di un film che recita: “Jiska Koi Nahin Uska Toh Khuda Hai Yaro...” (Dio è il rifugio di chi non ha altro). Mentre cantavo “Jiska Koi Nahin Uska Toh”, una foto di Swami cadde dal ripiano rotolando sulla mia sinistra. Istantaneamente, le lacrime cominciarono a scorrermi sulle guance, essendo il mio cuore colmo della certezza che Egli, come sempre, è con me nei momenti difficili. – L’autore, di Mumbay, è un ardente devoto di Swami e cantore di Bhajan

...continua da pagina 24

Swami chiamò Sri Kutumba Rao alle sei di sera ed egli andò da Lui, incurante delle sofferenze. Baba disse: “Sohan Lal è arrivato da Delhi assieme a sei amici. Vai nelle loro stanze e consegna questi distintivi per gli ospiti.” Sri Kutumba Rao eseguì gli ordini di ‘Sai Rama’, nonostante tutto il dolore che stava provando. Il medico la notte disse che il paziente sarebbe stato ammesso in ospedale la mattina dopo e gli sarebbe stato somministrato il trattamento necessario. Si apprese che Sri Kutumba Rao si era

lamentato per il dolore fino a mezzanotte. La mattina presto la moglie gli tolse i bendaggi perché potesse più facilmente occuparsi delle mansioni mattutine. Ma non c’era alcun segno di ustione o vesciche in nessuna parte del corpo! Fece il bagno ed eseguì il solito rituale della Puja proprio come ogni altro giorno. Quello fu il modo in cui Swami gli impartì il trattamento medico. – Da “Nectar of Love” di Sri B.V. Ramana Rao


FORUM DEGLI EX STUDENTI DOTTOR T. JAGANNADA PAWAN

DIO ASCOLTA

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EL 1997 VI FU LA CONVOCAZIONE Annuale dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore. Ero uno studente del primo anno di laurea presso Prasanthi Nilayam. Swami stava consegnando le medaglie d’oro agli studenti che avevano superato con merito gli studi. Anch’io aspiravo all’opportunità d’oro di ottenere un premio da Swami e una fotografia con Lui. Passavano gli anni, il tempo scorreva via e io sentivo che il mio desiderio di ottenere un premio da Swami sarebbe rimasto proprio questo: un desiderio. Mi rendevo poco conto di come Swami ascolti e soddisfi i desideri del nostro cuore nel Suo stile inimitabile. Nell’ultimo anno di studi, Prasanthi Nilayam era ancora una volta ricca d’eccitazione per le attività sportive quando cominciarono le celebrazioni Annuali dello Sport e della Cultura. Come ogni anno, sport e giochi trasformarono l’ostello Sathya Sai e le sue strutture sportive in un vero e proprio ministadio olimpico. Mentre la maggior parte degli studenti era impegnata in un evento o nell’altro, io venni scelto per essere il vicecapitano di una delle due squadre di basket di laureati. Quando cominciò la serie di partite di basket “al meglio di tre”, dovetti assumere il ruolo di capitano della mia squadra poiché il precedente capitano si era ferito durante le sessioni di prova. Vincemmo la prima partita anche se l’altra squadra era apparsa molto più forte. Nella seconda partita, la fortuna sembrava favorire l’altra squadra. Stavano vincendo di un punto quando la partita era a trenta secondi dal termine. Quasi miracolosamente, in quella fase di gioco, uno dei miei giocatori fece 28

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un canestro, dando due punti alla nostra squadra. Vincemmo questa emozionante partita e la serie.

L’11 gennaio, Prasanthi Nilayam assistette alla spumeggiante celebrazione sportiva dell’Incontro Annuale di Sport e Cultura che ha inciso meravigliosi ricordi nei nostri cuori. Questa festa dello sport culminò il 14 gennaio con la cerimonia di consegna dei premi. Come tutti gli studenti del corso dell’anno finale di specializzazione, non avrei voluto credere che questa sarebbe stata l’ultima cerimonia di distribuzione dei premi a cui avremmo assistito come studenti dell’Istituto. Il giorno prima di tale cerimonia, ci furono alcuni segni che, dopo una sospensione di circa tre o quattro anni, questa volta Swami avrebbe potuto consegnare dei trofei ai capitani per la vittoria della squadra. Il desiderio di ottenere un premio da Swami ancora una volta mi balenò nella mente. Più tardi, quella sera, fu pressoché confermato che Swami avrebbe dato dei trofei ai capitani per la vittoria negli eventi di squadra. All’ostello scoppiò l’eccitazione. La cerimonia di distribuzione dei premi cominciò la mattina presto nel Sai Kulwant Hall. I vincitori furono chiamati sul palco uno dopo l’altro per ricevere i premi da Bhagavan. Non appena sentii chiamare al microfono “i vincitori dei corsi di specializzazione”, saltai dal mio posto e salii sul palco. Mentre mi inginocchiavo vicino a Swami, Egli sorrise, mi donò il trofeo e le fotocamere scattarono fotografie. Il mio cuore fu inondato di gioia e gratitudine. Tornai al mio posto, pregno del Suo amore. Non avrei mai immaginato di ottenere un trofeo dalle mani di Bhagavan come capitano vincente nella pallacanestro! Egli fece tutto questo per soddisfare il desiderio che avevo serbato a lungo nel cuore di ottenere un premio da Lui. Egli ascolta davvero i nostri cuori e risponde nel modo più amorevole col Suo divino incomparabile stile.

Eterno Auriga


Dopo aver completato i miei studi a Prasanthi Nilayam, Swami mi concesse diverse esperienze della Sua onnipresenza. Solo per Sua infinita grazia e le Sue benedizioni, andai in Germania per compiere gli studi di dottorato. In una particolare serata durante la prima settimana del mio soggiorno, mi mancava molto il meraviglioso cibo di mia madre. Un negoziante che incontrai quel giorno per la prima volta, insistette che andassi a casa sua la stessa sera per una cena indiana. Sentii che si trattava di Swami che giocava attraverso una delle Sue miriadi di forme, mostrando che Egli è con noi ogni momento, prendendosi cura, confortando e ascoltando! Un altro giorno, mentre stavo pensando all’assicurazione di Swami di essere sempre con noi, un ex studente, che era mio compagno di classe a Prasanthi Nilayam, mi chiamò dall’America e mi disse che poteva sentire l’onnipresenza di Swami e vederLo determinare il corso della sua vita. La promessa di Swami di essere con noi ovunque siamo e l’esperienza della Sua mano invisibile al lavoro ci riempie di speranza, forza e coraggio infiniti. La sottigliezza e la grandiosità di questi avvenimenti, che non sono pure coincidenze, ma le rassicurazioni di Sai, sono miracoli che sperimentiamo nella vita quotidiana. Ci forniscono un immenso aiuto per andare avanti, forti della convinzione che Swami è sempre con noi. Dio ha tempo per me? Riflettevo su questa domanda all’inizio dei miei studi a Prasanthi Nilayam. Mentre pensavo erroneamente che fosse troppo occupato per me, gli eventi della mia vita mi confermarono che Egli è disposto a

concedere tutto il Suo tempo per ciascuno di noi, e che, nel Suo modo ineffabile, ascolta e soddisfa ogni piccolo desiderio dei nostri cuori. “Abbiamo tempo di ascoltarLo e seguire i Suoi insegnamenti?” Questa, è probabilmente la domanda più pertinente. Prego il nostro amatissimo Swami, nel Suo Amore per noi, di benedirci con una fede immensa. Lo prego di modellare ognuno di noi in una Prasanthi Nilayam, in modo che Egli risieda nei nostri cuori per sempre. – L’autore è entrato nell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore nel 1997 e ha conseguito la laurea B.Sc. (Hons = dottorato di ricerca), e il M.Sc. nel 2002

La Mia gloria viene diffusa ogni giorno da coloro che si definiscono Miei devoti. La vostra virtù, il vostro autocontrollo, il vostro distacco, la vostra fede e la vostra costanza sono i segni con cui la gente conosce la Mia gloria. – Baba Eterno Auriga

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Il Percorso più Breve Verso Dio

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N DEVOTO, CHE STAVA IN America e si era recato in vacanza in India, pensava di visitare grandi persone e trascorrere del tempo in modo sacro invece di perderlo in altre occupazioni. Voleva ascoltare la predicazione dei saggi. Il biglietto aereo non era disponibile, quindi viaggiò in treno verso Kasi (Benaras). Un Sannyasin, il cui volto risplendeva di un’aura di divinità, era seduto di fronte a lui nello scompartimento. Il devoto sentiva forte la voglia di parlare con lui e così gli si avvicinò e gli chiese: “Posso farle una domanda, signore?” Il Sannyasin acconsentì. “Può mostrarmi il percorso più breve verso Dio?” – chiese l’uomo.

Il Sannyasin rispose: “Scendi nel villaggio chiamato Ramapuram. Prendi il risciò noto come ‘Fede’. Scendi nella colonia chiamata ‘Devozione’. Troverai un punto morto conosciuto come ‘Karma’, poi una luce rossa conosciuta come ‘Azione Malvagia’. Procedi quando la luce verde della ‘Buona Azione’ si illumina. Gira a destra quando troverai il cartello che indica ‘Bhajan Mandali’. Qui troverai quattro percorsi. Ti imbatterai nella ‘gelosia’, la ‘vendetta’, l’‘ira’. Lasciale da parte ed entra nel quarto sentiero conosciuto come ‘Satsang’ (buona compagnia). Non commettere l’errore di sconfinare nella stradina laterale chiamata ‘Pettegolezzi’. È una corsia a senso unico. Vai un po’ più avanti e incontrerai un raccordo stradale. A sinistra c’è la strada nota come ‘Passione’. A destra c’è il ‘Distacco’. Il traffico sulla ‘Passione’ è pesante. Vai avanti verso il ‘Distacco’: arriverai alla rotonda di ‘Kaivalyam’ (distacco dalla materia). Cerca il cartello ‘Il Cuore Compassionevole è il Tempio di Dio’. Segui la direzione; vai 30

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avanti sul ‘Percorso della Conoscenza’. Lì troverai un eremo bianco conosciuto come ‘Dimora dell’Atma’. Quando ti avvicinerai, si aprirà automaticamente la porta di ‘Mutki’ (Liberazione). Dio, il Cui nome è Sai Natha, aspetterà lì dietro il tuo arrivo. Questo è l’unico percorso di cui ho conoscenza. Ho avuto la fortuna di arrivare lì, ed è per tale motivo che ti sto suggerendo questo.” – Tratto da: Paramahamsa

“Swami…”

di

Gita

Eterno Auriga


BOTSWANA

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A CLINICA SATHYA SAI IN Botswana serve la comunità di Gaborone da 11 anni. Il 23 aprile 2017, ha inaugurato un programma di impegno sociale pubblico. All’evento, reso festoso da striscioni colorati, hanno partecipato circa 200 persone fra cui funzionari del governo, personalità, medici, farmacisti, oculisti, pazienti della clinica e membri della SSIO.

il Botswana Guardian. La Televisione ha trasmesso interviste ai pazienti che hanno apprezzato i servizi ricevuti presso la clinica.

CANADA Quindici anni fa, insegnanti, genitori e studenti della Scuola Sathya Sai di Toronto organizzarono la prima Marcia per i Valori in Canada. I partecipanti si impegnarono a praticare un valore umano e la Marcia attraversò una comunità di persone a basso reddito per condividere il messaggio dei valori umani di Sathya Sai Baba.

Il Ministro dell’Istruzione Terziaria e altre personalità alla Clinica Sathya Sai, Botswana.

Il Ministro dell’Istruzione Terziaria era l’oratore principale, e Sri Ramachandran Ottpath, CEO (Amministratore Delegato) del Choppies Group, è stato l’ospite d’onore. La clinica Sathya Sai ha anche inaugurato un nuovo laboratorio, con la donazione di una macchina di ematologia da parte di Sri Ottpath. Dando dimostrazione del lavoro della clinica, sono stati iscritti 120 pazienti, registrati i loro parametri vitali e cinque medici, due farmacisti e due oculisti hanno offerto i loro servizi. L’ospite d’onore, il Ministro e le altre personalità hanno visitato la clinica e hanno lodato i volontari Sathya Sai. L’evento ha ricevuto un esteso servizio d’informazione da parte della stampa attraverso la Televisione e la Radio del Botswana, il Botswana Daily News e Eterno Auriga

24 aprile, Giornata dei Valori Umani, Canada.

Quest’anno, 90 città e comuni del Canada e delle province di Manitoba, Alberta e della Columbia Britannica hanno istituito la Giornata dei Valori Umani per incoraggiare la pratica di tali valori e la Marcia per i Valori si è ampliata diventando un movimento mondiale. Il 24 aprile 2017, 95 membri della SSIO del Canada, assieme a membri del pubblico e funzionari governativi, hanno celebrato l’inaugurazione mondiale del 24 aprile come Giornata Mondiale dei Valori Umani, presso il prestigioso Parliament Hill di Ottawa, Ottobre 2017

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capitale del Canada. L’evento è cominciato con gli studenti Sathya Sai che cantavano l’inno nazionale canadese bilingue, seguito da una rappresentazione della preghiera universale della Scuola Sathya Sai. Diversi funzionari e dirigenti governativi hanno parlato dei vantaggi nel suscitare sensibilizzazione ai valori umani per risolvere i conflitti sociali e per attenuare le attuali crisi ambientali di tutto il mondo. È stata letta ad alta voce una lettera di Justin Trudeau, Primo Ministro del Canada, e la Proclamazione della Giornata dei Valori Umani è stata presentata alla SSIO del Canada da Jim Watson, sindaco di Ottawa. La SSIO ha donato 150 magliette ai Shepherds of Good Hope (Pastori della Buona Speranza), la più grande organizzazione no-profit che serve e si prende cura dei senzatetto a Ottawa, in onore dei 150 anni della confederazione del Canada.

ECUADOR Il 24 aprile 2017, la SSIO dell’Ecuador ha celebrato, a Guayaquil, il Sathya Sai Aradhana Mahotsava (offerta d’amore a Sathya Sai) con attività devozionali e di servizio. I membri Sathya Sai hanno prestato servizio al centro d’accoglienza per bambini “López Bermejo” a Guayaquil, un’istituzione dedita alla cura dei familiari bisognosi di pazienti sottoposti a trattamento per il cancro in un ospedale locale. I devoti Sathya Sai hanno servito cibo e distribuito oggetti per l’igiene personale ai visitatori del rifugio, affamati e senza tetto. Con l’aiuto del personale della struttura, i volontari hanno organizzato diverse attività per i bambini, come pittura, musica e preghiere devozionali. La SSIO ha deciso di continuare questo progetto per servire i residenti della casa d’accoglienza.

I Giovani Adulti decorano le loro borse di tela nella Giornata della Terra in Australia.

Parramatta), Sydney, concentrandosi sulla riduzione dei rifiuti della plastica e sull’uso della stessa. Essi hanno condotto un circolo di studio per individuare dove si usa la plastica e i metodi pratici per ridurla o eliminarla. I partecipanti si sono impegnati a usare oggetti riutilizzabili come bottiglie e sacchetti, invece di merci usa-e-getta o articoli di plastica monouso. Ogni persona ha ricevuto una borsa di tela da decorare con un’espressione personale sull’ambiente. I partecipanti hanno anche camminato intorno al lago per apprezzarne la bellezza naturale e riflettere sugli insegnamenti di Sathya Sai Baba sulla Natura.

SINGAPORE Il 24 aprile 2017, quarantacinque studenti del Sathya Sai Kindergarten di Singapore,

AUSTRALIA Il 22 aprile 2017, Giornata della Terra, i giovani adulti della SSIO hanno ospitato una Marcia per la Natura e una sessione all’aperto al Parramatta Lake (lago 32

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Servizio agli anziani a Singapore. Eterno Auriga


assistiti da otto insegnanti e da volontari, hanno servito gli anziani al Chinatown Senior Activity Center. Ogni anno, i residenti anziani aspettano con ansia la divertente visita dei bambini. Dopo un’esibizione culturale, i bambini hanno distribuito, a ognuno dei 70 anziani, cestini con il pranzo assieme ai ventagli di carta che avevano fatto.

MALESIA Nell’aprile del 2017, molti degli 85 Centri Sathya Sai e gruppi Bhajan della Malesia

Distribuzione di generi alimentari a famiglie bisognose nelle Filippine.

Complex, a San Pedro, Laguna. Inoltre, i volontari hanno distribuito generi alimentari a 350 famiglie e vestiti ad adulti e bambini.

Fornitura di generi alimentari ai bisognosi in Malesia.

hanno servito cibo ai bisognosi, con ogni unità che ha offerto pasti da 100 a 500 senzatetto nelle rispettive comunità.

Nello stesso giorno, i Giovani Adulti Sathya Sai hanno organizzato un programma per condividere le loro esperienze sul servizio offerto. Hanno discusso di che cosa li motivi a servire, come abbiano posto un tetto ai desideri e ciò che avevano imparato dalle attività di servizio. Il 30 aprile, i Giovani Adulti hanno tenuto un secondo evento sugli stessi argomenti

O LA N D A Dal 20 al 24 aprile 2017, in Olanda,

In questo progetto di servizio coordinato a livello nazionale, in onore della memoria di Baba, circa 500 volontari hanno servito con gioia circa 5000 persone. I membri della SSIO hanno anche meditato sui messaggi di Sri Sathya Sai Baba, mettendoli in pratica per 40 giorni, dal 22 marzo al 30 aprile 2017.

FILIPPINE Il 23 aprile 2017, in occasione della commemorazione del Sathya Sai Aradhana Mahotsava, i volontari Sathya Sai hanno servito pasta, pane, banane e succhi di frutta a 300 adulti e bambini presso la Casa del Niño Science High School, Pacita Eterno Auriga

I volontari Sathya Sai servono i bisognosi in Olanda. Ottobre 2017

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oltre 40 volontari Sathya Sai, organizzati in gruppi, hanno reso servizio disinteressato in onore del Sathya Sai Aradhana Mahotsava. Una squadra ha aiutato gli anziani o le persone disabili nel giardinaggio, abbellendo 13 giardini con piante da fiore. Un altro gruppo di membri Sathya Sai ha visitato le persone sole e abbandonate per portar loro amore e allegria. Un altro gruppo di volontari ha accompagnato 15 residenti in sedie a rotelle di una casa di riposo in un parco per una gita. In un’altra occasione, i membri SSIO hanno cucinato la cena per i senzatetto di un ostello, mentre altri, su richiesta di un gruppo di persone anziane che vivono vicino al loro Centro Sathya Sai, si sono impegnati nel gioco della tombola. Alcuni volontari hanno portato le famiglie con bambini, che vivono in un centro d’accoglienza per senzatetto, in una fattoria di animali da compagnia, per sollevare il loro morale. In un’altra comunità, i bambini hanno partecipato ad attività artistiche e artigianali, basate sui Valori Umani. I membri del Centro Sathya Sai di Rotterdam hanno invitato gli ospiti anziani a partecipare a una sessione di Bhajan e hanno servito loro la cena.

essere inviati in aereo e distribuiti, poiché le zone più colpite erano accessibili solo per via aerea. Inoltre, i membri della SSIO hanno consegnato pacchi di razioni liofilizzate e 90 pacchi di alimenti cotti a 35 famiglie colpite dalle inondazioni a Gemunupura, un villaggio adottato nell’ambito del programma Sri Sathya Sai di Miglioramento delle Condizioni dei Villaggi.

PARAGUAY L’11 giugno 2017, i membri della SSIO del Paraguay hanno consegnato abbigliamento e calzature calde a più di 500 famiglie di Villa Florida, gravemente colpite dalle inondazioni del fiume Tebicuary e in estremo bisogno di aiuto. L’abbigliamento, tra cappotti e scarpe, e stato distribuito a 300 persone nel quartiere di San Francisco, a 250 persone nel quartiere di Rosa Mística e a 200 bambini che vivono per strada.

SRI LANKA Durante l’ultima settimana di maggio 2017, il Ciclone Mora si è abbattuto sullo Sri Lanka, con forti precipitazioni e vento di grande intensità, causando inondazioni e frane, con conseguenti 177 vittime e 112 dispersi. La calamità ha colpito i residenti di Colombo, Kalutara, Gampaha, Matara, Galle, Hambantota, Kegalle e Ratnapura. La SSIO dello Sri Lanka ha immediatamente offerto un aiuto umanitario e distribuito 1000 pacchetti per la prima colazione, 600 pacchetti per il pranzo, 5000 litri di acqua in bottiglia e razioni liofilizzate attraverso il Centro Sathya Sai di Colombo. I rifornimenti per il soccorso sono stati portati alla base aerea dello Sri Lanka a Ratmalana per

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Materiale di prima necessità per le popolazioni colpite dalle inondazioni in Paraguay.

I residenti di una casa hanno ricevuto vestiti, coperte e scarpe. I membri hanno distribuito anche pacchetti contenenti coperte, pantaloni e calzini per 500 famiglie, e fornito magliette e scarpe sportive a circa 1000 bambini provenienti da queste famiglie. - Organizzazione Internazionale Sathya Sai

Eterno Auriga


I Veda sono Universali: Custodiamoli, Divulghiamoli, Diffondiamoli per Proteggere il Pianeta

1° CONVEGNO INTERNAZIONALE SUI VEDA

CHE SI TERRÀ A PRASANTHI NILAYAM IL 20 E 21 NOVEMBRE 2017

Cantate il Rudram e rendete la vostra vita bhadram (sicura); fatela diventare Bhadrachalam, un’incrollabile Montagna di Fermezza. - BABA

Il 20 novembre 2017 ci sarà una recitazione collettiva di Rudrame Mantra Pushpam eseguita da cantori comprendenti bambini Bal Vikas, Giovani, Adulti, Donne da tutto il mondo, oltre che dall'India. Visitate il nostro sito web www.ssssoindia.org per registrarvi. Non perdere quest’occasione, che capita una volta nella vita, di partecipare a tale Mahayajna, unico nel suo genere, per promuovere i Veda...


Data della Pubblicazione 1° ottobre 2017

Esibizione di Musica Devozionale di Sri Abhiram Unni.

Materializzazione, Vibrazione, Radiazione La mente è un foglio bianco su cui vengono registrati i ricordi della vita delle nostre numerose nascite. Si chiama Chitta. Colui che vi è nascosto e fa la registrazione è chiamato Chitragupta, il registratore nascosto. Questo potere è anche

Concerto di Musica Devozionale delle Mahalakshmi Sisters.

chiamato Prajna Shakti, Radiazione. Essa vibra della forza vitale (vibrazione) che aiuta questo corpo (materializzazione) a essere vivo e funzionante. – Baba

Presentazione di Musica Devozionale dei devoti del Telangana.

E d i z i o n e I t a l i a n a d e l S a n a t h a n a S a r a t h i


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