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Corso Estivo 2018 sulla Cultura e Spiritualità Indiane Cronaca

CORSO ESTIVO 2018 SU CULTURA E SPIRITUALITÀ INDIANE D ALL’8 AL 10 GIUGNO 2018, il Corso Estivo su Cultura e Spiritualità Indiane, organizzato a

Prasanthi Nilayam dall’Istituto

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Sri Sathya Sai d’Istruzione

Superiore, ha segnato l’inizio dell’anno accademico 2018 per studenti e insegnanti di tutti e quattro i Campus universitari, nonché del Sathya Sai Mirpuri

College of di Music, della Scuola

Superiore Sri Sathya Sai, Uno spaccato dei partecipanti al Corso Estivo

Prasanthi Nilayam (Classe XI nell’Auditorium Poonachandra. e Classe XII), e della Scuola in sottolineato l’importanza della spiritualità

Lingua Inglese Sri Sathya Sai Gurukulam, nell’educazione e ha ribadito la necessità del a Rajamahendravam. Lo scopo era esporre giusto tipo d’istruzione, oltre all’eccellenza gli studenti, in particolare i nuovi arrivati, scolastica, per costruire il carattere degli alla ricca eredità culturale di Bharat e studenti. Ha anche parlato a lungo del ruolo orientarli al Sistema di Educazione Integrale della cultura a beneficio sia dell’individuo sia di Bhagavan. Le sessioni mattutine del della società.

Corso Estivo si sono tenute nell’Auditorium È stato poi proiettato un breve video di

Poornachandra, mentre le sessioni serali un Discorso Divino di Bhagavan Baba in cui sono state condotte nel Sai Kulwant Hall. Al Egli sottolinea la nobiltà e la magnificenza

Corso Estivo hanno partecipato oltre 2500 della cultura indiana che è caratterizzata da studenti e 200 insegnanti. pensieri e sentimenti sacri, non da mentalità 1° Giorno – 8 giugno 2018 ristretta. “L’essenza della cultura indiana è

La prima sessione del Corso Estivo è la felicità universale”, ha detto, aggiungendo iniziata presso l’Auditorium Poornachandra che la vera cultura è quella che trasforma alle 8,30 con un canto vedico d’invocazione l’uomo rimuovendo le sue cattive qualità e eseguito dagli studenti del Campus di inculcando quelle buone.

Muddenahalli. È seguito il discorso di È seguita una tavola rotonda, intitolata benvenuto di Sri Ruchir Desai, Professore “Daiva Preeti, Papa Bheeti, Sangha Neeti”

Associato presso il Dipartimento di (Amore per Dio, Timore del Peccato,

Economia e Commercio dell’SSSIHL, che Moralità nella Società). I relatori, che ha tracciato l’evoluzione del Corso Estivo comprendevano insegnanti dell’Università, sin dal suo inizio, nel lontano 1972, e ha hanno condiviso un numero notevole di espresso la speranza che esso fornisca ai esperienze e hanno raccontato come le partecipanti nuovi approfondimenti sul ricco persone che hanno compiuto azioni buone patrimonio culturale dell’India. e morali nella società siano state guidate Nel suo discorso inaugurale, il professor da Dio e abbiano sviluppato l’amore per

K.B.R. Varma, Vicerettore dell’Istituto, ha l’Onnipotente.

La sessione mattutina si è conclusa con una toccante interpretazione di varie canzoni indostane e carnatiche presentate dai cantanti e dai musicisti del Dipartimento di Musica dell’SSSIHL. Il susseguirsi di canti devozionali, intervallati da perspicaci commenti, ha evidenziato la bellezza e l’importanza del Nama Sankirtana La sessione interattiva del Corso Estivo. e del Namasmarana (canto e ricordo del Nome Divino del Signore) nel 2° Giorno – 9 giugno 2018 programma sagacemente intitolato “Naam Dopo il canto invocatorio dei Veda da Ratan Dhana Payo”. parte degli studenti del Campus di Brindavan, La sessione serale del primo giorno dell’evento è iniziata nel Sai Kulwant Hall con una presentazione che riepilogava il programma mattutino, ed è stata seguita da tre interventi degli studenti e dei docenti dell’Università. La prima oratrice, Kumari Kanchan Kumar, studentessa del Campus di Anantapur, ha parlato della grandezza della cultura indiana che è interamente basata sull’interconnessione dell’uomo con la Natura. Parlando dell’unicità dell’uomo e della Natura, ella ha esortato tutti a realizzare questa unità e a raggiungere la Divinità. Il successivo oratore, Sri Suvam Gurung, studente del Campus di Muddenahalli, ha parlato sul tema “Significato della Preghiera”. Definendo la preghiera comunione con Dio, l’oratore ha detto che essa dovrebbe venire dalla alle 8,30 è cominciato, nell’Auditorium Poornachandra, il secondo giorno del Corso Estivo con il discorso della signora Rani Java, Consulente Amministrativo, Bengaluru. Fedele al titolo del suo discorso “Vivere con la Divinità è Vera Educazione”, la distinta oratrice ha condiviso numerose esperienze personali avute con Bhagavan Sri Sathya Sai Baba che hanno portato in primo piamo molti importanti spunti di riflessione, il più significativo e ricorrente dei quali è stata la necessità di avere fede in Bhagavan Baba con completa resa. Ella ha anche narrato numerose circostanze in cui Baba l’ha aiutata in momenti di bisogno e ha condiviso numerose esperienze del suo percorso di evoluzione devozionale e di come sia cresciuta nell’amare e riverire Bhagavan come Dio. profondità del cuore. Amore, fede e resa, È seguito un questionario sugli ha aggiunto, sono le componenti essenziali Insegnamenti e la Vita di Bhagavan Baba: della preghiera. Infine, Sri Darshan Gera, Darshan, Sparshan e Sambhashan hanno Professore Assistente del Dipartimento di visto la partecipazione degli studenti Matematica e Informatica ha parlato sul dell’Università e della scuola. Le tre aree di tema “La Vibhuti di Sai”, affermando che la attenzione del questionario erano: la Sua Vibhuti, o cenere sacra, significa assenza Divinità, il Suo Messaggio e la Sua Vita. di desideri e buon auspicio, e che può L’ultimo elemento della sessione del mattino condurre l’uomo alla liberazione. è stato una deliziosa commedia, messa in Ha poiu narrato esempi del potere della Vibhuti e come essa abbia guarito malattie, insegnato lezioni spirituali e creato fede nella Divinità di Bhagavan Baba. scena dagli insegnanti, dai ricercatori del dottorato e dagli studenti dell’Università, intitolata “Dharmo Rakshati Rakshitaha” (il Dharma protegge chi lo protegge), che ha fornito esempi tratti dal Mahabharata,

delineando l’eterna guerra fra il bene e il male, e come Dio abbia sempre sostenuto il bene.

La sessione pomeridiana è cominciata nel Sai Kulwant Hall con una presentazione riepilogativa della sessione del mattino seguita da tre discorsi degli studenti e dei docenti della facoltà. Il tema del primo discorso, tenuto da Sri Ujjwal Priydarshi, studente del Campus di Brindavan, era “Gratitudine per il mio Maestro”. Citando numerosi episodi delle sue interazioni con Bhagavan Baba, già da quando era alla Scuola Primaria Sri Sathya Sai, l’oratore ha messo in luce l’amore di Sai per i Suoi ragazzi e come li abbia stimolati a lasciare il futuro al Signore poiché Egli sa che cosa è meglio per loro. Il successivo oratore, Sri Rinil Khatri, studente del Campus di Prasanthi Nilayam, ha parlato di “Bianco e Arancione”, delineando la storia della relazione tra Dio e il Suo devoto: una saga infinita di puro amore, come egli l’ha chiamata. La metafora dell’arancione (Dio) e del bianco (uomo) è stata ben descritta da esempi di come l’arancione influenzi il bianco, una volta che ci attacchiamo a esso con fede e abbandono. L’ultimo oratore, Sri G. Aditya, studente del Dottorato di Ricerca del Dipartimento di Economia e Commercio, ha affermato, nel suo discorso “Guru Seva”, di essere consapevole del suo debito verso Bhagavan Baba. Ha poi raccontato come Sai Stesso gli impartisse amorevolmente lezioni sul servizio, come la perfezione nell’attuazione dello stesso. Egli ha sottolineato che il Guru guarda alla disponibilità e non all’abilità.

3° Giorno – 10 giugno 2018

Le procedure del giorno finale del Corso Estivo sono cominciate alle 8,30 nell’Auditorium Poornachandra con il canto dei Veda da parte delle studentesse del Campus di Anantapur. Successivamente, Swami Atmashraddhananda, del Ramakrishna Math (Monastero di Ramakrishna), Belur, Howrah, ha tenuto un magnifico discorso su “Atmano Mokshartham Jagat Hitaya Cha” (lottare per la propria emancipazione e il benessere del mondo). Egli ha tracciato, in modo pratico, l’evoluzione del viaggio dell’uomo nella vita attraverso i quattro Purushartha (Kama, Artha, Moksha, Dharma). Riferendosi alla Kathopanishad, ha poi spiegato la natura della non eternità del paradiso e dell’inferno e di come il periodo di permanenza in questi luoghi di ogni individuo dipendano dal suo Karma. Egli ha terminato il discorso ribadendo la necessità di Sraddha (salda fede) per percorrere il cammino dell’autoemancipazione e del benessere del mondo.

Si è poi svolta la Tavola Rotonda “Dalla Fiducia in Sé alla Realizzazione del Sé”. Si è fatto riferimento alla similitudine di Bhagavan Baba con la casa: la fiducia in sé è le fondamenta, la soddisfazione di sé i muri, il sacrificio di sé il tetto e la realizzazione del Sé la vita vissuta in tale casa. L’intera discussione si è rivelata ricca di profondi spunti di riflessione, condivisi attraverso esperienze personali, brevi video e un’esaustiva discussione riguardante ogni passo del viaggio che va dalla fiducia in sé alla realizzazione del Sé.

Come da tradizione, è stato dato il benvenuto ai nuovi componenti il corpo insegnante dell’Istituto e coloro che sono andati in pensione hanno ricevuto i complimenti e sono stati ringraziati per il loro eccezionale servizio e contributo all’Istituto.

Tenendo il suo discorso di commiato, la professoressa Rajeshwari C. Patel, Direttrice del Campus di Anantapur, ha sintetizzato le lezioni apprese durante i tre giorni del Corso Estivo e sottolineato i princìpi di unità e solidarietà.

Alle 12,45, dopo il discorso pubblico di ringraziamento, l’Arati a Bhagavan ha segnato la conclusione del Corso Estivo 2018 su Cultura e Spiritualità Indiane.

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