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Una Vita d’Amore Padmini Hundy

Padmini Hundy M EE KANTA, INTA, VENTA JANTA Eppudu Vuntanu (nei tuoi occhi, a casa tua, sarò lì assieme a te... per sempre). Sono le benedizioni divine che abbiamo ricevuto più e più volte durante le nostre numerose interazioni con il nostro Amato Swami. E, fedele alle Sue parole, Egli è stato la Forza Cosmica che ha cambiato la vita, il futuro e il destino di tutta la nostra famiglia. Le persone spesso mi chiedono come Swami abbia influenzato la mia vita. Ne è stato l’ancora, e posso dire, con molta umiltà, che ciò che la nostra famiglia è diventata oggi è dovuto al Smt. Padmini Hundy (seduta) e la sua famiglia con Swami.fatto che Egli è sempre stato lì a guidarci, insegnarci e amarci! rendessimo conto, Egli era diventato parte Il mio primo Darshan di Swami è molto della nostra vita quotidiana e, anche per le lontano nel tempo, quando frequentavo più piccole cose e decisioni, ci rivolgevamo il liceo. Ero a Puttaparthi assieme a mia a Swami perché ci guidasse, ed Egli lo ha madre e mia nonna, come parte di un sempre fatto. La vita è stata grande! gruppo di devoti Sai. La mia conoscenza e Solo Lui è il nostro Vero Padre! consapevolezza di Swami erano proprio al minimo. Con mia grande sorpresa, la mia Poi, nel 1992, la tragedia colpì la nostra famiglia venne convocata a colloquio privato. famiglia. Perdemmo inaspettatamente

Non mi ero neanche resa conto allora nostro padre a causa di un’insufficienza che si trattava una grande benedizione. renale. Swami mandò a chiamare mio fratello

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In effetti, durante il colloquio, ingenua e e gli disse di riportarci tutti da Lui dopo i riti sciocca com’ero, continuavo a pensare a funebri. Quando giungemmo a Puttaparthi, come gli altri miei amici del gruppo, esclusi ci chiamò immediatamente a colloquio. Nel dall’udienza, dovessero sentirsi. Quando momento in cui chiuse la porta della stanza

Swami mi chiese il nome, dissi: “Per favore, delle udienze, cominciai a piangere e Gli chiama anche gl altri miei amici.” Swami chiesi perché fosse successo. Come aveva sorrise e rispose: “Parlerò con loro”... e oggi potuto portare via mio padre quando avevo so che, quando arriverà il nostro momento, appena 15 anni e chi si sarebbe preso cura

Swami troverà il modo di entrare nella di noi? nostra vita e rimanervi per sempre. Il Signore compassionevole e paziente mi

Poco dopo, mio fratello entrò disse di calmarmi e ascoltare. Raccontò poi all’Università di Swami per ottenere l’MBA; un episodio accaduto all’inizio di quell’anno. così, le nostre visite a Puttaparthi divennero Mi ricordò di come i miei genitori, mia più frequenti. sorella e io fossimo andati al sacro tempio di Kedarnath, situato tra le montagne

I miei genitori hanno avuto la fortuna dell’India del Nord. Mio fratello non si era di avere continue e frequenti interazioni e unito a noi in questo pellegrinaggio perché colloqui con Swami. Anche prima che ce ne

allora si stava preparando per il suo lavoro all’Istituto Superiore Sri Sathya Sai di Scienze Mediche. Quando raggiungemmo i piedi delle montagne, mia madre rimase lì perché non si sentiva bene, mio padre salì sulla montagna cavalcando un pony, mentre io e mia sorella andammo a piedi fino a metà percorso, e poi prendemmo un pony per il resto della salita. Quando raggiungemmo la nostra destinazione, mio padre era già lì e, nel momento in cui ci incontrammo, ci parlò di qualcosa di molto strano che era successo durante il percorso.

I pony, là, sono addestrati a percorrere il sentiero stretto, scivoloso e ripido delle montagne. Il più delle volte le loro guide non devono nemmeno intervenire. Si tratta di una sottile pista tortuosa scavata attorno alla parete della montagna con a lato la valle profonda... quasi senza fondo, con una caduta a picco di circa 2500 metri. Il pony che mio padre stava cavalcando era sul ciglio del sentiero e, in un momento di incertezza, perse l’equilibrio e scivolò, rischiando di cadere nel baratro con mio padre in groppa. In quel momento, sentì come se qualcuno spingesse fisicamente lui e il pony sul sentiero. Quando io e mia sorella udimmo il racconto ci sentimmo sollevate dal fatto che fosse stata evitata una possibile tragedia e poi ce ne dimenticammo completamente... finché Swami non raccontò chiaramente questo avvenimento nella sala delle udienze. Potete immaginare la nostra violenta emozione e sorpresa, e quella di mia madre, che fino allora non ne aveva saputo nulla!

Swami poi mi prese la mano e disse: “Quello era il giorno in cui la vita di tuo padre sarebbe finita. Se fosse caduto a valle, che cosa avreste fatto voi due ragazze? Come ve la sareste cavata? Ecco perché Swami lo ha spinto indietro e ha prolungato la sua vita. Ma ora egli ha del lavoro da fare con Me. Questo risponde al tuo perché? E tu Mi chiedi chi si prenderà cura di te. Ebbene, ti prometto che sarò Io a prenderMi sempre cura di te.” Si rivolse poi a mia madre e disse: “Mi occuperò di tutto. Tuo figlio è con Me; non preoccuparti per lui. Organizzerò Io i matrimoni di entrambe le tue ragazze... non sentirai mai la sua assenza.”

Con quelle preziose, confortanti e consolanti parole, ci spiegò la dura realtà della nostra vita e il carattere definitivo della morte che ci aveva gettato nella disperazione. Ogni nascita è soggetta alla morte, e ci rendemmo conto che non solo bisogna essere preparati a questa verità ultima, ma affrontarla con coraggio, poiché Dio è il nostro vero Padre. Anche nel momento della perdita, quali profonde lezioni di vita abbiamo ricevuto da Lui!

La Sua Parola e la Sua Volontà sono Immutabili!

Swami mi concesse amorevolmente anche il permesso di entrare alla scuola di Puttaparthi per il mio 11° anno scolastico. Di conseguenza, mi preparai per l’esame d’ammissione. Tuttavia, con mia grande delusione, la combinazione delle materie che volevo seguire non era disponibile nella scuola femminile e mi venne offerta un’altra combinazione di corsi. Poiché dapprima esitai e poi, alla fine, decisi di accettare ciò che mi era stato offerto, non mi fu concessa l’ammissione. Profondamente delusa dall’inattesa svolta degli eventi, trascorsi una notte agitata, arrabbiata con mio fratello per avermi fatto passare quest’odissea, ed espressi l’intenzione di tornare a Hyderabad.

L’unico consiglio che mi dette mio fratello fu di aspettare un altro giorno e di confidare in Swami. Quel giorno, la convinzione di mio fratello e la sua fiducia in Swami mi fecero desistere. Sono contenta di averlo fatto, poiché ho imparato una grandissima lezione: la Parola e la Volontà di Swami sono immutabili ed Egli mantiene sempre la Sua parola, quali che siano le circostanze.

Il giorno successivo, al Darshan, Swami uscì dal Mandir, andò diritto da mio fratello, e si svolse la seguente conversazione.

Swami a mio fratello: “Seat Mil Gaya?” (È stata accettata?) Mio fratello: “No, Swami.” Swami chiese quindi alla direttrice: “Perché la sorella di Srinivas non è stata ammessa?” La direttrice rispose: “Le abbiamo dato il posto, ma ella lo ha rifiutato.” Swami si rivolse di nuovo a mio fratello: “Perché ha rifiutato il posto?” Mio fratello: “Swami, voleva Matematica e le hanno dato Economia e Commercio, e poi ha detto che avrebbe accettato qualsiasi cosa, ma loro hanno rifiutato.” Swami alla direttrice: “Dalle quello che vuole.”

Dopo aver risolto la questione personalmente, quella mattina il Signore dell’universo fece il Suo solito giro per il Darshan. Le Sue visibili premure per la mia meschina testardaggine, mi commossero fino alle lacrime. Lo vidi passare da mio fratello alla preside, avanti e indietro, cercando di risolvere la mia situazione... solo perché avevo pianto la notte precedente e Gli avevo chiesto di fare qualcosa per me al mattino o non sarei mai tornata là. Ero profondamente ammirata e piena di deferenza per il Suo intervento e la risposta immediata alla mia preghiera. Anche la preside disse quanto fossi fortunata che Swami avesse pensato a me e al mio piccolo problema e avesse prestato un’attenzione così particolare ai miei desideri. Per farla breve, ottenni il gruppo di materie preferite che fino allora era disponibile solo nella scuola dei ragazzi!

Davvero un Matrimonio da Sogno!

Da allora, Egli ha riversato tantissimo amore sulla nostra famiglia e risposto a ogni nostra preghiera, compreso l’ardente desiderio di mia madre che celebrasse i matrimoni di entrambe le sue figlie. Egli supervisionò e organizzò personalmente il matrimonio di mia sorella a Puttaparthi, curandone ogni aspetto, dalla data e sede del matrimonio ai minimi dettagli riguardanti la musica tradizionale suonata al Nadaswaram, il menu e così via. Inviò anche una delle sue auto, decorata con rose, per trasportare la sposa e lo sposo nella sala nuziale. Il giorno prima della data designata, celebrò personalmente il matrimonio con una cerimonia privata, cantando Mantra, mentre mio cognato allacciava la collana che Swami aveva materializzato, per solennizzare l’unione, e disse: “Questo è il tuo vero matrimonio; domani ti sposerai per il mondo.” Soddisfece anche il desiderio di mia sorella che Swami le fornisse il suo Mangal Sutra, la collana indossata come simbolo del matrimonio nella cultura indù. Fu davvero un matrimonio da sogno.

Vedete? Mantengo Sempre le Mie Promesse!

Due mesi prima del mio matrimonio, Swami concesse a mia madre e me un’udienza. Mia madre espresse la sua preoccupazione per il fatto che il mio fidanzato Partha e io avevamo frequenti litigi e chiese a Swami di prendersi cura di noi e di darci più pazienza e moderazione. Swami sorrise e narrò a mia madre un evento, confermando la Sua onniscienza che supera ogni immaginazione.

Un giorno, io e Partha litigammo. Andai a dormire molto arrabbiata e scoraggiata. Non appena mi addormentai, Swami mi venne in sogno. Mi prese tra le Sue braccia e mi cullò come una madre. Mi tenne tutta la notte come una madre tiene un bambino e non disse una parola. Il mattino dopo mi svegliai sentendomi ricolma del Suo amore. Tuttavia, non dissi nulla a mia madre perché non volevo che conoscesse il retroscena e si preoccupasse. Ne parlai solo a Partha e ci dispiacemmo entrambi del litigio, oltre a essere molto toccati dalle premure di Swami.

Dopo mesi, nell’udienza, Swami raccontò l’intero sogno a mia madre e disse: “Non devi dirMi di prendermene cura. So più di quanto non sappia tu di quello che sta accadendo a lei e sarò sempre lì, proprio come ci sono stato per lei quella notte. Staranno bene;

non ti preoccupare.” Inutile dire che fummo felicissimi dell’amore di Swami per noi e davvero sbalorditi della Sua onniscienza.

Anche il mio matrimonio si svolse a Puttaparthi. Tuttavia, in quel momento Swami era lontano, a Bangalore (Bengaluru). In precedenza aveva regalato a entrambi gli abiti nuziali. Dopo il matrimonio, andammo a Whitefield ed Egli ci benedisse con il Padanamaskar. Successivamente, facemmo molte visite a Puttaparthi, ma non ottenemmo mai un’udienza. Da qualche parte, nei recessi delle nostre menti, sia io sia mio marito ci preoccupavamo del fatto che Swami non ci avesse ancora parlato come coppia. Alla fine, dopo un anno circa, tenendo la Sua fotografia e piangendo, Gli dissi di non riuscire più a sopportare il Suo silenzio e che avrebbe dovuto mostrarmi in qualche modo di non essere arrabbiato con me.

In meno di una settimana, mio fratello mi chiamò con una grande notizia. Mia madre era appena tornata dagli Stati Uniti ed era andata direttamente a Puttaparthi per avere il Darshan di Swami e passare un po’ di tempo con mio fratello. Dovevo andare e riportarla a Hyderabad entro una settimana. Quel giorno, al Darshan, Swami parlò con mia madre e le chiese se io andassi a Puttaparthi a prenderla. Mia madre disse di sì e Swami rispose: “Bene, dille di venire.” Mi elettrizzai alla notizia e dopo quel giorno Swami fece a mia madre la stessa domanda per il resto della settimana! Mia madre telefonava e diceva che tutti erano molto stupiti, perché Egli continuava a chiedere: “Sta arrivando, sta arrivando?” Non vedevo l’ora di andare a Puttaparthi. Mio marito aveva in programma di visitare i suoi genitori, quindi partì per l’Odisha lo stesso giorno in cui io dovevo partire per Puttaparthi. Il giorno prima, Swami chiese a mio fratello se Partha sarebbe venuto con me. Mio fratello rispose di no. Quando me lo riferì, lo presi come un segno. Ci volle qualche insistenza per portare mio marito a Puttaparthi perché era ansioso di vedere i suoi genitori, ma, alla fine, con la grazia di Swami, vi andammo entrambi e fino a oggi lo consideriamo il giorno più fortunato della nostra vita.

Swami ci chiamò a colloquio e riversò tantissimo amore su Partha, gli fece tanti doni... e mi sembrò che stesse cercando di mettere a tacere tutti i miei dubbi sul fatto che Egli fosse arrabbiato con noi. Ci fece sentire molto amati e accettati, nel modo che solo Lui sa fare. Creò una bellissima catena per me e chiese a Partha di legarmela al collo. Poi pronunciò i voti nuziali. Un anno dopo il nostro matrimonio, rinnovammo la promessa e il mio sogno di un matrimonio perfetto, nel modo in cui lo avevo visto verificarsi per mia sorella… si stava avverando per me.

Poi disse a mia madre: “Vedi? Mantengo sempre le Mie promesse. Ora ho provveduto al matrimonio di entrambe le tue ragazze. Non ti preoccupare di nulla. Sarò sempre con tutti voi.”

Che cosa si può chiedere di più? Ci ha donato una vita d’amore e tutto ciò che Egli vuole in cambio, e cito le stesse parole che rivolse a me: “Swami non vuole niente da te, Bangaru. Sii solo una figlia perfetta, una perfetta nuora; che i tuoi suoceri siano sempre orgogliosi di avere una figlia di Swami come nuora. Sii una buona moglie e una buona madre.”

E questo, miei cari amici, è tutto ciò che Swami chiede a ciascuno di noi: essere il meglio che possiamo essere, fare il meglio che possiamo fare. Per tutto il resto, Lui è lì per prendersene cura. (per gentile concessione di Radio Sai)

- L’autrice è una ex studentessa della Scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai, dove ha studiato all’11a e alla 12a classe e superato l’esame secondario superiore. Attualmente vive in Texas, USA.

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