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Cheti Chand: Nuovo Anno Sindhi Cronaca
CHETI CHAND: NUOVO ANNO SINDHI
GRANDIOSITÀ E ALLEGRIA HANNO contrassegnato la celebrazione del capodanno Sindhi “Cheti Chand” che è stato celebrato per la prima volta a Prasanthi Nilayam il 7 aprile 2019. Organizzato congiuntamente dall’Organizzazione Sri Sathya Sai
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Seva dell’India e dall’Organizzazione
Internazionale Sathya Sai, il programma ha visto la partecipazione di un gran numero di devoti Sindhi provenienti dall’India e dai
Paesi d’oltremare.
Il programma è iniziato alle 8 con il canto dei Veda dei giovani Sindhi. È seguita un’intensa presentazione culturale che è cominciata con la musica dei Dhol (battito di tamburi) secondo la tradizione dei Sindhi.
Dopo di ciò, una grande processione di anziani Sindhi è giunta nel Sai Kulwant Hall e ha fatto offerte tradizionali al Samadhi di Bhagavan con Akho e Pallo (riso e altre offerte e preghiere al Signore).
La processione dei Sindhi anziani che hanno fatto le tradizionali offerte al Samadhi di
Bhagavan come da tradizione Sindhi.
Questa cerimonia di offerte è stata accompagnata da una canzone tematica eseguita da una rinomata cantante Sindhi, la signora Renu Gidoomal, del Regno Unito. La canzone invocava il Signore Varuna, il Dio dell’oceano, che si è incarnato come Jhulelal, adorato dalla comunità Sindhi quale salvatore e redentore. Lo spettacolo successivo del programma è stato un numero di vibrante e gioiosa danza eseguita magnificamente dai giovani Sindhi.
È seguito il discorso di benvenuto tenuto della signora Krishna Ahuja dei Giovani Sai, in cui l’oratrice ha spiegato il significato del Nuovo Anno e ha ricordato le opere dei poeti e filosofi Sindhi che hanno mostrato la via dell’unità e del servizio alla comunità Sindhi seguendo gli insegnamenti del Signore Jhulelal. Due oratori hanno poi parlato all’assemblea. La prima è stata la signora Heena Shahdadpuri, Coordinatrice dell’Istruzione e Insegnante Bal Vikas dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva di Thane, Mumbai. Parlando in hindi, l’illustre oratrice ha raccontato in breve la storia della vita del Signore Jhulelal che salvò la comunità Sindhi dalla persecuzione di governanti crudeli. Soffermandosi sugli insegnamenti del Signore Jhulelal, la signora Shahdadpuri ha affermato che Egli ha indicato la via dell’amore e dell’unità ai suoi devoti, così come Bhagavan Baba ha insegnato la massima “Ama Tutti Servi Tutti”. L’oratore succesivo è stato Sri Ashok Sakhrani dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai di Hong Kong. Mettendo in luce le somiglianze tra gli insegnamenti del Signore Jhulelal e di Bhagavan Baba, Sri Sakhrani ha affermato che, proprio come Bhagavan Baba ha insegnato la via dell’unità e dell’armonia, e mostrato agli uomini la loro origine divina, il Signore Jhulelal ha elevato la coscienza dell’uomo, ponendolo sulla via dell’amore, dell’unità e della bontà.
Dopo questi illuminanti discorsi, sono stati offerti ricchi tributi ai devoti Sindhi che svolgono un ruolo significativo nella Divina Missione di Bhagavan Baba. Essi comprendono il dottor Narottam Alreja, Sri Lachman Java, Sri Ryuka Hira, Sri
Khiyaldas, Sri Balram Nichani e molti altri.
L’ultima rappresentazione del programma mattutino è stato uno spettacolo di musica devozionale da parte di una famosa cantante, la signora Renu Gidoomal, che ha affascinato il pubblico con la melodia e la musica delle canzoni Sindhi da lei eseguite.
La presentzione di musica devozionale della signora Renu Gidoomal.
Alcune di queste erano: “Ram Toon Rug Rug Mein” (o Rama! Tu permei ogni poro del mio corpo), “Nangra Nimani Da Jiven Tiven Palna” (o Signore, concedi rifugio al Tuo umile servitore), “Keeya Rijhaya Tokhe” (come dovrei compiacerTi, o Signore?). Sono seguiti i Bhajan guidati dai devoti Sindhi, sia donne sia uomini, terminati con l’Arati.
Come al mattino, il programma pomeridiano è iniziato con la musica dei Dhol, seguita da una processione di Sindhi anziani che hanno fatto offerte tradizionali sul Samadhi di Bhagavan. La cerimonia di queste offerte è stata accompagnata da una canzone di Baharano (invocazione) con Akho e Pallo della signora Kaajal Chandiramani.
Sri Nimish Pandya, Presidente Panindiano dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva, ha successivamente parlato all’assemblea. Lodando la comunità Sindhi come estremamente intraprendente, Sri Pandya ha osservato che essa ha ovunque cambiato il volto del luogo ove sia andata. Invitando i devoti Sindhi di tutto il mondo a Prasanthi Nilayam, Sri Pandya ha richiamato l’attenzione sul fatto che Prasanthi Nilayam è la vera casa del Signore Jhulelal.
È seguita una cerimonia di felicitazioni, in cui ci si è congratulati con alcuni dei più importanti devoti Sindhi di Bhagavan. Essi includono il professor H. Bhagya, il dottor Prakash Khanchandani e Smt. Prakash Khanchandani, Sri Mohan Mirpuri e Sri Chander Magnani.
L’oratrice ospite del pomeriggio è stata la signora Manju Nichani della Sadhu Vaswani Mission. Parlando di Sadhu Vaswani, che ha dato il via a molte istituzioni educative, l’illustre oratrice ha affermato che, come Bhagavan Baba, anche Sadhu Vaswani ha sottolineato la formazione del carattere degli studenti, ritenendo che la nuova India verrà costruita da uomini e donne di carattere elevato.
Il gran finale delle celebrazioni del Cheti Chand è stata una brillante presentazione di musica devozionale di canti Sindhi da parte di una famosa cantante di Mumbai, la signora Kaajal Chandiramani.
Il concerto di musica devozionale di canti Sindhi eseguiti dalla signora Kaajal Chandiramani.
La versatile cantante ha eseguito, con profonda devozione, alcuni ritmati brani che hanno elevato l’anima di tutti. Ella ha concluso il concerto con la famosa canzone “Oh Lal Meri Pat Rakhiyo Bhala Jhulelal” (o Signore Jhulelal, salva la mia dignità). Sono seguiti i Bhajan, guidati dai devoti Sindhi, terminati con l’Arati.