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Il Mio Appuntamento con la Divinità Indreshwar Singh Sirohi
IL MIO APPUNTAMENTO CON LA DIVINITÀ*
Indreshwar Singh Sirohi I L GIORNO SEGUENTE, SWAMI andò all’Ayurvedic College e alla Sainik School che mia nonna aveva all’umanità; non rientra in nessuno degli elementi noti all’uomo in questo universo.” Un Leela di Swami e, ovviamente, tutti istituito e il giorno dopo si recò a erano molto felici. inaugurare il “Digvijay Dwar” a Somnath Come Swami mi Concesse l’Ammissione che la nonna aveva fondato. C’era quindi nella Sua Scuola grande eccitazione, ma la mattina dopo Vi racconterò come entrai nella scuola accadde qualcos’altro. Era in vigore di Swami. Sostenni l’esame previsto del una disposizione di legge per il controllo decimo livello, andai molto bene e tornai dell’oro. La statua di Krishna, che era alta a Bombay (Mumbai). Un gruppo di amici circa quaranta centimetri e pesava circa e anche i miei cugini superarono lo stesso due chili e mezzo, ricadeva sotto tale esame. Eravamo un gruppo di birbanti e legge. Era arrivata una squadra di alto decidemmo di iscriverci al St. Xavier’s livello e Swami disse ancora una volta alla College. Perciò organizzammo ogni nonna: “Rajmata, vai a chiedere loro se è cosa. Tutti noi avevamo riconoscimenti di 22 carati, 24 o quello che è.” Ormai, le di livello nazionale e statale nelle gare di persone erano sicure che Swami stesse atletica, tiro, nuoto ecc. Quindi, l’intero architettando un’altra “commedia”. Quindi, gruppo sapeva come entrare nel merito ella andò e chiese. sportivo. Prendemmo le nostre bici e le
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Si trattava di esperti del Governo macchine, sicuri del Masti (divertimento) che conoscevano il lavoro a menadito e che ci attendeva e dell’Hungama (buona guardarono la nonna con espressione impressione) che avremmo fatto e compiaciuta. Dissero: “Molto presto le pensammo che nel frattempo avremmo diremo di che cosa si tratta. Sembra di “subito” anche un po’ d’istruzione. Ogni 24 carati e allora ce ne andremo via con cosa fu Pucca (confermata).Tutto era la statua. Ora può andarsene.” Presero pronto e una bella mattina la nonna una lima e la usarono sotto i piedi della mi disse: “Gopal, domani andremo a statua del Signore Krishna. Raschiarono Parthi.” Oh, mio Dio! - pensai. Swami può un po’, raccolsero la quantità d’oro che capovolgere la situazone. Avevo paura di ne era derivata e iniziarono a esaminarla. ciò che Swami avrebbe fatto. Tornai subito Alcuni minuti dopo, ripresero a raschiare dai miei amici, e dissi: “Domani vado a e a esaminare e questo andò avanti Parthi. Che fare”? Essi mi confortarono: molto a lungo. La lima del governo fece “Non avere così paura. Ci andrai solo molti Padanamaskar al Signore Krishna per un giorno; non succederà nulla. prima che, alla fine, essi decidessero Swami farà alcune domande, al massimo di riferire alla famiglia: “Non è oro a 22 farà qualche battuta. Non puoi avere carati; sicuramente non è nemmeno oro un colloquio semplicemente andando là a 24 carati. Non è l’oro di Kundan, che è per un giorno. Rilassati.” Il giorno dopo, puro al 100%. È qualcosa che non è noto non appena arrivammo a Puttaparthi,
in uno dei momenti in cui Swami uscì, ci ritrovammo rannicchiati nella sala delle udienze con mia Madre, mia nonna e mia zia a rappresentare la parte femminile e io completamente solo dall’altra parte della stanza a rappresentare la parte maschile, sentendomi a maggior ragione solo perché ero isolato dal mondo; anche Dio non era con me. Era una brutta situazione essere lì. A quel punto, con molto fervore, tenni gli occhi chiusi e pregai: “Swami, per favore, non parlare dei miei studi.”
Swami continò a parlare di qualcos’altro con la nonna e improvvisamente guardò nella mia direzione e chiese: “Rajmata, Gopal Ki studies Ka Kya?” (Rajmata, che mi dici degli studi di Gopal?) Oh, mio Dio! Mi inginocchiai rapidamente e dissi: “Swami, non preoccuparTi. È tutto sotto controllo. Sono andato bene all’esame del decimo livello e, per Tua grazia, sono quasi entrato al St. Xavier’s. Va tutto bene.” Poi la nonna disse a Swami: “Swami, questo ragazzo non capisce niente. Sarei molto felice se studiasse ai Tuoi Piedi di Loto.” E poi, sapete che cosa disse Swami? “Haan, Hamare School Mein Padh Sakta Hai Lekin ...” e ci fu una lunga pausa. Disse questo: “Sì, certo, può studiare nella Mia scuola, ma ...” Rividi dinanzi a me tutta la mia vita scolastica. Tutto quello che si fa nella scuola pubblica, saltare oltre il muro, uscire e mangiare, vedere film, gli scherzi, le birichinate, tutto ciò che facevo non soddisfaceva l’alto livello di aspettative di Swami. Non sapevo di che cosa avrebbe scelto di parlare. Ero spaventatissimo. Allora Swami disse: “Humare School Mein (nella nostra scuola) niente carne, niente cibo non vegetariano.” Mi collegai a quella frase e dissi: “Sì, Swami, sono abituato a mangiare cibo non vegetariano. Non posso farne a meno, Swami.” Egli disse: “Sì, lo so.” Poi prese a spiegare a mia nonna: “Dekho Rajmata, Bombay Mein Tumhara place Mein i lunedì e i giovedì a causa di Swami e del Signore Siva, nessun cibo non vegetariano. Sai che cosa fa Gopal? Va a Kemps Corner, Gwalior Tank e Udhar Vo Muslim Ke Paas Kebabs Hai, Udhar Jaake Tripti Karke Aata Hai “(va da quel venditore musulmano di Kebab e torna completamente sazio). Dunque, ciò era vero, era assolutamente vero. In quei giorni andavo nelle strade di cui parlava Swami e mi concedevo dei Kebab. Bello satollo, tornavo e la gente mi chiedeva: “Gopal, non mangi oggi?” “No, non me la sento; oggi non mi sento bene”, ero solito dire. Ogni lunedì e giovedì, non stavo bene! Quindi, la gente pensava: “Povero ragazzo, non gli piace mangiare cibo vegetariano”, che io chiamavo cibo per conigli. Quindi, le cose procedevano così.
Ora Swami rivelava maggiori segreti e io continuavo ad annuire. Poi disse: “Questo avviene in due giorni della settimana, ma nella sua scuola precedente, il Rajkumar College, ogni giorno viene servita carne e anche allora lui scappa fuori, non è vero?” “Sì, Swami.” Era ciò che doveva salvarmi. “Vo pavilion Ke Peechhe wall Ko Jump Karke Bahar Jaata Hai” (salta il muro posteriore del padiglione ed esce). “Sì, Swami.” Poi Swami disse: “Kabhi Bharti Ke Paas Bhi Jaata Hai, Tho Kabhi Reshma Ke Paas Jaata Hai” (a volte va alla Bharti e qualche volta alla Reshma). Dio mio! E poi Swami si fermò e io ero esterrefatto. Come poteva farmi questo? Il mio volto diventò pallido e mia nonna guardava me e poi Swami e Swami non spiegò mai che Bharti era la bancarella da me preferita, di un venditore ambulante di omelette che lavorava fuori dalle mura della scuola vendendo la sua merce, e che Reshma era la mia bancarella preferita di Kebab. A seconda della quantità di denaro che tintinnava nella mia tasca, andavo alla Bharti o alla Reshma, ed entrambe erano presidiate da persone di sesso maschile, ma il modo in cui Swami riferì la cosa, mi mise in difficoltà.
La nonna volò sui Piedi di Swami, dicendo: “Swami, Bachao (salva mio nipote). Per favore, tienilo nella Tua scuola. Swami, è un bravo ragazzo. È la sua genetica Rajput; loro non possono farci niente. Swami, per favore, salvalo.” Swami mi guardò severamente con un luccichio malizioso negli occhi e disse: “Aur Bolun?” (devo dire di più?) Risposi: “No, Swami”, pensando: “Hai fatto abbastanza danni per oggi.” “Scuola Hamare Mein Aata Hai?” (Verrai alla nostra scuola?) “Sì, Swami”, dissi. “Achchha” (Ok), esclamò Swami. E molto presto il colloquio terminò. Dopo questo, mi presentai al test d’ingresso e al colloquio. Anche se usai tutti gli espedienti per non superarlo, fu la volontà di Dio a prevalere. Così entrai nella scuola di Swami.
Il Creatore e la Sua Creazione
Ora fatemi arrivare a quello che successe un giorno a Brindavan. Come voi siete seduti qui, noi eravamo tutti seduti, una sera, al Trayee Brindavan ed eravamo molto eccitati perché quel giorno Swami era decisamente di umore giocoso. Com’era prevedibile, ondeggiò la mano ed emerse un grosso diamante. Swami aveva parlato del Kohinoor che adornava la corona reale. Avvertimmo pertanto che un diamante stava arrivando e, neanche a dirlo, era un grosso diamante. Swami lo fece passare e tutti i ragazzi lo guardarono: alcuni di essi lo baciarono e Swami disse, ma con dolcezza: “Heeray Ko Kya Dekh Rahe Ho? Hero Idhar Baitha Hai. (perché guardate il diamante? L’eroe dell’universo è seduto qui).” Ma l’importanza delle parole si perse perché Swami aveva parlato molto sommessamente. Allora parlò un po’ più forte: “Perché restringere il creato? Perché non stringere la mano del Creatore?”
Swami Agisce come Krishna
Da qui, residenza non ufficiale del Signore dell’universo, andiamo alle verdi montagne di Kodaikanal, che erano il
L’autore con Bhagavan a Kodaikanal. Suo campo da gioco. Ho avuto la fortuna di essere stato benedetto con alcuni viaggi a Kodaikanal con Swami. Ecco quello che successe una sera. Bhagavan uscì un po’ in anticipo dalla Sua stanza e solo quattro di noi erano pronti. Così, scendemmo rapidamente dietro a Swami, poi Egli ci guardò e disse una cosa che ci entusiasmò. Esclamò: “Chori Karna Hai? (rubiamo?)” Caspita, avevamo sentito bene? “Chori Karna Hai.” “Sì, Swami”, Gli facemmo eco. Allora andò in punta di piedi verso la porta della dispensa. Solo per indicarvi la disposizione, c’era il salone dove ci trovavamo e una porta che dava accesso a una dispensa molto piccola. Là, Smt. Ratanlal, che chiamavamo affettuosamente zia Brij, stava cucinando dei Vada e li stava mettendo nella dispensa dopo averli fritti. Quello che Swami fece, avvenne quando ella tornò in cucina, che era proprio adiacente. Swami andò in punta di piedi verso i Vada, ne prese alcuni e ce li portò. Erano bollenti. Quindi, cominciammo ad armeggiare con essi, ma poi li divorammo avidamente perché volevamo vedere nuovamente Swami andare là in punta di piedi e tornare indietro con un’altra generosa quantità di Vada,
e Swami lo fece. Mentre li mangiavamo, cominciò a bruciarci la gola, le mani si scottarono e gli occhi presero a lacrimare. Eppure eravamo felicissimi. Swami tornò di nuovo e questa volta ne portò una quantità maggiore. Iniziammo a spingerceli in bocca per partecipare alla ricostruzione del “Makhan Chor” (Krishna, il ladro di burro) e noi eravamo i fortunati Gopala (pastori). Nel frattempo, Smt. Ratanlal si rese conto che i Vada scomparivano, e così si nascose dietro la cucina per risolvere il mistero dei Vada che svanivano, e, non appena vide Swami stendere la mano per prendere i Vada, Gliel’afferrò e disse: “Swami, Aap Kya Kar Rahe Ho? Yeh Vade Mein fry Kar Rahi Hun, Meine Aaj Sham Ko Sab Ko Kilana Hai. Mein Doosra Bana Nahin Sakti (Swami, che cosa stai facendo? Io li sto friggendo per servire tutti questa sera. Non posso friggerne un’altra partita). E lì c’era il Signore dell’universo nella Sua cucina che ‘rubava’ i propri Vada per i Suoi studenti! Sapete che cosa fece dopo? Alzò lo sguardo, si voltò velocemente e uscì dalla dispensa, dicendo: “Aiyo, Durvasa Muni”! (Oh! Lei è il Saggio Durvasa). Questa è la libertà che i devoti possono prendersi con Swami quando i loro cuori sono pieni di puro amore.
Grazia Illimitata sui Contemporanei dell’Avatar
Ora vi renderò partecipi di un’altra bella esperienza che vivemmo a Kodaikanal. Stavamo viaggiando in autobus e sapevamo che dovevamo andare alla Cascata d’Argento. Tutti si sentivano molto vicini a Swami, Egli parlava in modo scherzoso e noi eravamo tutti molto felici. Poi l’autobus si fermò. Avevamo raggiunto la Cascata d’Argento. È una cascata che si riversa su scure rocce locali e il ribollire della schiuma che si vede in lontananza ha un aspetto incantevole. È uno spettacolo per gli dei, e naturalmente tutti i ragazzi spalancarono le finestre, tirarono le tende e si misero a guardare la bellezza surreale della cascata. Swami disse qualcosa che la maggioranza di noi non comprese, poi ripeté ancora: “Oh! I ragazzi guardano fuori, la bellezza è fuori; solo Dio risiede all’interno.” Così, subito tutti chiudemmo le tende, presi alla sprovvista dalla profondità di quell’affermazione, e l’intensità di quelle parole prese lentamente a sedimentare nei nostri cuori. Poi uno di noi disse: “Swami, siamo così fortunati a essere ai Tuoi Piedi di Loto. Noi non abbiamo fatto azioni tanto buone da meritare di essere accanto a Te. Sicuramente, devono essere stati i nostri antenati, i nostri genitori; devono essere stati i Deva che hanno dato una tale benedizione, le benedizioni dei nostri Maestri di vita e così via.” Swami guardò il ragazzo e menzionò con estrema noncuranza: “Conosci i Rishi dell’Himalaya. Alcuni di loro pregano da centinaia di anni e alcuni anche da alcune migliaia di anni. Io appaio davanti a loro per alcuni preziosi momenti ed eccomi qui con te un giorno dopo l’altro. E tu che cosa fai per raggiungere Swami? Qui Swami è disponibile semplicemente con un biglietto dell’autobus e là i Deva stanno pregando per avere la possibilità di avere il Darshan di Swami.” Eravamo tutti in silenzio.
Poi chiese: “Ora dimmi: che cosa hai fatto tu o che cosa hanno fatto i tuoi antenati o i tuoi Maestri di vita per meritare il Mio Darshan?” Tutti scuotemmo la testa: “Niente, Swami.” Allora Egli rivelò la verità più elevata: “È vero. È capitato che siate contemporanei dell’Avatar, e questo puramente per Mia grazia.” Spero che queste profonde parole di Swami risuonino nei nostri cuori e vibrino per l’eternità. – L’autore è il nipote della defunta