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Approfondire la Nostra Fede nel Sankalpa di Swami Dottor Ramesh M. Wadhwani

Dottor Ramesh M. Wadhwani

MENTRE CI SISTEMAVAMO tutti nella sala delle udienze, notai che un uomo del gruppo sudamericano era su una sedia a rotelle. Baba materializzò per lui un anello tempestato di diamanti, glielo mise al dito e andò a sedersi sulla Sua poltrona. Poco dopo, ordinò allo stesso uomo di alzarsi. Dopo aver udito ciò, una donna del gruppo esclamò: “No, Swami!” Baba gli ordinò di nuovo di alzarsi. A questo punto, la donna disse seria: “No, Swami. È fisicamente inabile fin dall’infanzia; cadrà.” Baba rispose semplicemente: “Lo so.” Si alzò dalla poltrona e si diresse verso l’uomo sulla sedia a rotelle. Gli toccò poi delicatamente tre volte entrambe le ginocchia e gli ordinò ancora una volta di alzarsi, rimanendo al suo fianco. Con stupore di tutti, all’inizio quell’uomo fece qualche passo malfermo, poi cominciò a camminare. Con un’espressione di gioia e stupore sul viso, sembrò incredulo della sua capacità ritrovata di stare in piedi sulle sue stesse gambe! Lacrime di gioia scorsero sul viso di tutti, poi grida di esultanza e applausi risuonarono nella stanza a ogni passo che faceva. Fu, al tempo stesso, un fatto sorprendente e inspiegabile. Non riuscivamo a capire che cosa fosse appena accaduto davanti ai nostri occhi. Sembrava un’impresa impossibile, ma era innegabilmente reale.

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Baba ci dette un assaggio della Sua onniscienza e onnipotenza, che rafforzò la nostra fede nella potenza del Suo Divino Sankalpa (Volontà). La Sua Parola è il Suo Comando, e la Sua Parola è Verità.

Pochi minuti dopo, Baba e il gruppo di devoti uscirono dalla sala dei colloqui privati. Baba annunciò: “Non solo * Continua dal numero precedente.

Eterno Auriga

quest’uomo può camminare, ma può anche sedersi a gambe incrociate sul pavimento per fare meditazione!” Questa fu, in un sol colpo, un’affermazione divina sconvolgente e un’immensa benedizione.

Quando Egli Vuole, le Cose Semplicemente Accadono

Presto fu il mio turno di stare con Baba nella stanza dei colloqui privati; entrai da solo. Mentre sedeva sulla Sua poltrona, mi inginocchiai e feci Padanamaskar. Cominciò immediatamente a imitare il susseguirsi dei pensieri che avevano iniziato a risuonare nella mia mente

mentre ero fuori, nelle file del Darshan, pensando: “Baba Dhekhega yaa Nahi Dhekhega, Bolega, yaa Nahi Bolega...” (che sciocchezze! Devi avere più fede di così!) Mi emozionai un po’ e Gli dissi: “Mi dispiace, Baba, ma la mamma è in ospedale con il respiratore e in coma. I medici hanno rinunciato alla speranza e chiedono che il suo supporto vitale venga rimosso. Come possiamo toglierle la vita? Swami, Ti preghiamo di concederci le Tue divine benedizioni e la Tua guida.” A questo, Baba rispose: “Continua a fare ciò che stai facendo come servizio a tua madre e lascia il resto a Dio. Baba ti darà il Prasadam per tua madre.” Con queste parole, mi concesse Padanamaskar e io mi congedai.

La mia mente si calmò immediatamente dopo aver riconosciuto che Egli aveva il pieno controllo della situazione. Mi divenne chiaro che dobbiamo assumerci la responsabilità di tutte le nostre azioni e fare tutto con spirito di servizio. Tuttavia, dobbiamo lasciarGli il risultato e farLo diventare la base della nostra vita. Egli mi aveva preparato per qualunque risultato si fosse presentato. In quel momento, accettai che tutto era, indiscutibilmente, la Sua Divina Volontà.

Il colloquio terminò e Swami distribuì la Vibhuti a tutti mentre eravamo in fila. Ero l’ultimo, e quando giunse il mio turno di riceverla, Egli afferrò una grande manciata di pacchetti e me li mise sul palmo della mano con una insolita pressione, dicendo: “Questo è per tua madre.” Ero molto felice. Ciò che accadde in questa ‘interview’ va oltre la misura e la comprensione umana. Offrii Namaskar a Baba, Lo informai che Sunita sarebbe arrivata il giorno successivo per il programma della Scuola Estiva con le ragazze statunitensi, poi mi unii di nuovo al gruppo.

Mentre me ne andavo, vidi una donna spingere la sedia a rotelle vuota; solo pochi istanti prima, quella sedia trasportava un uomo completamente paralizzato. Ero stupito osservandolo ora camminare liberamente accanto alla donna. I devoti all’esterno applaudirono e li accolsero con entusiasmo. Ho riflettuto profondamente sul miracolo del Suo Sankalpa che aveva ordinato “Alzati”, e ho concluso con assoluta convinzione che, per Baba, nulla è mai impossibile Quando Egli vuole, qualcosa semplicemente succede. Sembra anche evidente che, non appena lo vuole, senza alcun indugio i cinque elementi, la Natura e tutte le forze divine invisibili si riuniscono in perfetta armonia e unità alla velocità della luce per eseguire il comando della Sua Volontà Divina. L’Ordine Divino svolge sempre il compito con assoluta perfezione!! Riflettendoci sopra, sapevo che la guarigione di mia madre sarebbe stata possibile se solo Egli l’avesse voluta, contro ogni previsione terrena.

Al mio ritorno a Puna, informai i miei fratelli su ciò che era accaduto con Bhagavan. Chiesi di interrompere tutti i trattamenti medici tradizionali sulla mamma, e dissi di somministrarle invece il Prasadam di Vibhuti di Swami attraverso il suo sondino. Con questa decisione, toccai i santi piedi di mia madre e andai a ricevere mia moglie e le 12 ragazze all’aeroporto di Mumbai. Dopo di ciò, mi imbarcai subito sul mio volo di ritorno per New York.

Arrivai a casa 24 ore dopo e chiamai prontamente l’ospedale dove mia madre era ricoverata per informarmi sulle sue condizioni. Con mia grande sorpresa, appresi che era uscita dal coma, era stata trasferita dal reparto di terapia intensiva in una stanza di normale degenza e stava assumendo pasti regolari. Ancora una volta, fu un miracolo incredibile!

Fidarsi delle Sue Parole e Arrendersi alla Sua Volontà

Mia madre andò da Baba qualche mese dopo per ricevere le Sue benedizioni

divine. Dopo l’atterraggio a Puttaparthi, Swami le concesse un colloquio personale in cui ella Lo ringraziò per tutta la grazia che aveva amorevolmente elargito sulla nostra famiglia.

Durante questo viaggio che ci aveva cambiato la vita, Swami ci impartì qualche lezione esistenziale in più. Mi sembrò che mi avesse consegnato una pagella e permesso di avere un assaggio del lavoro spirituale che si prospettava.

Per prima cosa, mi resi conto che, nonostante molti incontri ravvicinati con Baba per oltre 15 anni, non avevo ancora acquisito una salda fede in Lui. Tuttavia, il Signore della Compassione e della Misericordia era ancora al mio fianco per prendersi cura della mia famiglia e di me.

Per seconda cosa, imparai che, anche se si rimuovono gli attaccamenti legati agli eventi della vita, si può sfuggire all’esperienza degli stati ansiosi.

Sperimentai intimamente il fatto che Baba è onnisciente e la Sua Volontà non conosce ostacoli.

Il Suo Divino Sankalpa è straordinariamente evidente in ogni Suo intervento sulla mia famiglia. Egli ha lasciato, nel cuore di ognuno di noi, un segno indelebile d’amore. La nostra esperienza del Suo Sankalpa ha, ancora oggi, un potere curativo nella nostra vita, ben oltre l’immediatezza di questi eventi. Fidarsi della Sua Parola e arrendersi alla Sua Volontà sono tra le più grandi lezioni che abbiamo appreso. Riflettendo su quanto accaduto, ora mi rendo conto che sapeva che avrebbe guarito mia madre e prolungato la sua vita di alcuni anni. Tuttavia, con quanta delicatezza ha mescolato gli eventi e le esperienze in un viaggio, in modo che noi, Suoi figli, potessimo imparare il senso del dovere. Egli ha guidato mia moglie a fare il suo dovere verso le 12 Giovani Adulte Sai degli Stati Uniti, e ha guidato noi a fare il nostro

Baba gli ordinò di nuovo di alzarsi. A questo punto, la donna disse seria: “No, Swami. È fisicamente inabile fin dall’infanzia; cadrà.” Baba rispose semplicemente: “Lo so.” Si alzò dalla poltrona e si diresse verso l’uomo sulla sedia a rotelle. Gli toccò poi delicatamente tre volte entrambe le ginocchia e gli ordinò ancora una volta di alzarsi, rimanendo al suo fianco. Con stupore di tutti, all’inizio quell’uomo fece qualche passo malfermo, poi cominciò a camminare. Con un’espressione di gioia e stupore sul viso, sembrò incredulo della sua capacità ritrovata di stare in piedi sulle sue stesse gambe!

dovere e a servire nostra madre. Inoltre, ha svolto il Suo compito per misericordia verso il Suo devoto, allungando la vita della mamma... Stiamo tutti diventando un riflesso di Bhagavan, sia come individui separati, sia come unità familiare. La nostra famiglia è plasmata dal Suo amore, dalla Sua guida, dai Suoi insegnamenti e benedizioni. Baba è al centro della nostra identità familiare. “Sai Sankalpa è Vajra Sankalpa” (la Volontà di Sai è irrefrenabile come il fulmine). La Sua Parola è il Suo Comando. La Sua Parola è Verità e la Verità prevarrà sempre, indipendentemente dagli ostacoli terreni. - L’autore, dottor Ramesh Wadhwani,

è un ardente devoto di Bhagavan da oltre quattro decenni. La sua residenza “Sai Nivas” a Shelton, CT, USA, è diventata, a tutti gli effetti, un Centro Sai.

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