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Momenti di Rivelazione Rabin Kumar Diyali

FORUM DEGLI EX STUDENTI

MOMENTI DI RIVELAZIONE

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R A B I N K U M A R D I Y A L I

MENTRE SIEDO DA SOLO con uno stato d’animo piuttosto pensieroso, tentando mentalmente una sintesi della mia vita studentesca ai Piedi di Loto di Bhagavan, penso con stupore a come siano trascorse sette preziose estati da quando varcai i portali di questo paradiso. È incredibile... perché non era forse solo ieri che mi ero iscritto al college di Bhagavan? In verità, ci si dimentica di calcolare il tempo quando si vive con l’Eternità stessa. Il pensiero mi dà gioia con una sfumatura di dolore, perché, quando cerco di sbirciare negli intimi recessi del mio cuore per trovare lo splendore del Suo amore, scopro subito che Egli è stato sempre presente con il Suo amore generoso per me. Nonostante sappiamo che è la via e la meta per tutti noi, senza cui la nostra vita non avrebbero alcun significato o sapore, non riusciamo a capire il Suo amore. In diverse occasioni, ci ha ricordato di comprendere la Divinità che è in Lui e di non lasciarci ingannare dalle apparenze esterne. Attraverso parabole ed esempi, battute divertenti e storielle, ha costantemente cercato di inculcare quella verità in tutti noi. Uno di questi momenti d’oro arrivò, un bel mattino, nella mia vita. Il giorno era il 7 novembre 1984. Tutti noi stavamo aspettando con impazienza il Suo Darshan. Quando uscì, scelse quattro ragazzi e io fui uno dei fortunati. Ci disse di andare nell’anticamera del Mandir, apparentemente per pulire e riordinare la stanza. Dopo aver fatto il giro dei devoti e aver concesso loro il tanto agognato Darshan, entrò direttamente nella stanza che stavamo pulendo. Eravamo tutti in piedi davanti a Lui con le mani giunte. Swami, nel Suo divino caratteristico stile, continuò a concederci uno dei momenti più rari della mia vita. Egli indicò una pelle di cervo che era arrotolata e tenuta su uno scaffale, e si rivolse a uno dei ragazzi: “Porta questa pelle sull’Himalaya e fai Tapasya (pratica ascetica) lì.” Per un momento, il ragazzo rimase perplesso e pensò: “Intende davvero questo? Lo sta dicendo seriamente o questo vuole essere un piacevole scherzo?” Ci fu silenzio per alcuni secondi, mentre Swami aspettava una nostra risposta. Mi guardò e chiese: “È bene fare Tapasya sull’Himalaya?” Risposi subito: “Sì, Swami.” Però, questa risposta non Lo soddisfece. Egli Stesso disse: “Non

ti rendi conto che il risultato di ogni Tapasya è qui?” e indicò Se Stesso. Ci concesse, poi, un breve assaggio della Sua Divinità e mostrò che non c’è bisogno di fare Tapasya sull’Himalaya quando l’oggetto di tutti questi sforzi era proprio di fronte a noi in carne e ossa. Poi continuò: “Ogni volta che do il Darshan a coloro che sono impegnati nelle austerità sull’Himalaya, anche per pochi secondi, essi si sentono estremamente felici per aver raggiunto quella visione di Dio e considerano ciò una grande esperienza. Voi tutti, invece, avete il Mio Darshan ogni mattina e ogni sera, eppure non vi rendete mai conto del suo valore.” Fornì, inoltre, una bellissima descrizione. “Ogni volta che le persone desiderano vedere un elefante, vanno nella foresta. E se per caso ne vedono anche solo la coda, e il corpo è nascosto tra i cespugli e gli arbusti, provano una gioia immensa per quella visione. Nel tuo caso, c’è un elefante (Sai Geeta) davanti al tuo ostello, ma tu non brami vederla, perché è uno spettacolo familiare.” Da questi esempi, dobbiamo comprendere appieno il valore del Suo Divino Darshan. Poiché abbiamo la fortuna di essere vicino a Lui, dovremmo sfruttare al meglio ogni singolo momento della nostra vita qui. A volte, possiamo essere confusi dall’illusione e dalla disperazione. In quei momenti di debolezza, dobbiamo pregare Swami di avere la Sua grazia benigna, in modo che possiamo sempre sentire la Sua Presenza dentro di noi.

L’autore ha conseguito l’M.A. nel Campus dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore di Prasanthi Nilayam.

- Dal Sanathana Sarathi di aprile 1988

Qual è la causa principale di tutto il disordine, la confusione, la criminalità, la falsità e la violenza che predominano oggi nel Paese? È il comportamento delle persone contrarie alla dignità della natura umana, che è responsabile della situazione attuale. L’istruzione che si riceve oggi non ha alcuna relazione con i Valori Umani. Che rientri nella sfera del comportamento politico o della condotta sociale, dell’attività economica o degli obiettivi spirituali, tutte le azioni di ciascuno si basano sulle tendenze della mente. Nessun cambiamento

in qualunque forma di attività è possibile se la mente non cambia. Questo è il motivo per cui i Veda affermano che la mente è la causa della schiavitù come della liberazione dell’uomo.

– Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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