In questi mesi il mondo intero sta lottando contro una pandemia sviluppatasi a un ritmo senza precedenti. Se in paesi come l’Italia il coronavirus ha messo a dura prova il sistema sanitario, in molti altri posti del mondo, dove le strutture sono poche e scarsamente attrezzate, l’assistenza medica alla popolazione non potrà essere adeguata. Facile prevedere che nei luoghi in cui la sopravvivenza dei bambini è minacciata da malattie come malaria, polmonite e malnutrizione, il diffondersi del virus provocherà una catastrofe. Ma l’emergenza non è solo sanitaria. L’impatto sui bambini è enorme anche dal
punto di vista educativo: 1,5 miliardi di studenti non sta andando a scuola e il ritorno sui banchi appare ancora lontano. Nelle aree più povere del mondo il rischio è che moltissimi bambini non riprendano più a studiare perché costretti a lavorare e le bambine a sposarsi, per far fronte alle crescenti difficoltà economiche delle famiglie. Dal diffondersi del contagio abbiamo adattato i nostri programmi alla situazione attuale in modo da assicurare ai bambini sicurezza, salute e continuità nel percorso scolastico, anche in questo momento di crisi.
© Save the Children / Lei Tapang
CORONAVIRUS: NESSUN BAMBINO DEVE RIMANERE SOLO