Io Save the Children: aggiornamento estivo 2020

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In questi mesi il mondo intero sta lottando contro una pandemia sviluppatasi a un ritmo senza precedenti. Se in paesi come l’Italia il coronavirus ha messo a dura prova il sistema sanitario, in molti altri posti del mondo, dove le strutture sono poche e scarsamente attrezzate, l’assistenza medica alla popolazione non potrà essere adeguata. Facile prevedere che nei luoghi in cui la sopravvivenza dei bambini è minacciata da malattie come malaria, polmonite e malnutrizione, il diffondersi del virus provocherà una catastrofe. Ma l’emergenza non è solo sanitaria. L’impatto sui bambini è enorme anche dal

punto di vista educativo: 1,5 miliardi di studenti non sta andando a scuola e il ritorno sui banchi appare ancora lontano. Nelle aree più povere del mondo il rischio è che moltissimi bambini non riprendano più a studiare perché costretti a lavorare e le bambine a sposarsi, per far fronte alle crescenti difficoltà economiche delle famiglie. Dal diffondersi del contagio abbiamo adattato i nostri programmi alla situazione attuale in modo da assicurare ai bambini sicurezza, salute e continuità nel percorso scolastico, anche in questo momento di crisi.

© Save the Children / Lei Tapang

CORONAVIRUS: NESSUN BAMBINO DEVE RIMANERE SOLO


© ©Francesca Leonardi/Save the Children

IN ITALIA I

Punto Luce di Torre Maura (Roma): una formatrice della Cooperativa Antropos, nostro partner, durante il tutorial sul riciclo che ha visto la partecipazione in diretta dei ragazzi.

A seguito delle misure di distanziamento sociale messe in atto dal Governo, il nostro impegno è stato trovare un nuovo modo per continuare ad essere al fianco dei bambini più vulnerabili, che già beneficiavano dei nostri interventi sul territorio. Per questo, grazie agli operatori dei nostri Punti Luce e alle associazioni partner, abbiamo dato vita al progetto “Non da soli”.

PUNTI LUCE: STORIE DAL CAMPO “L’emergenza Covid-19 ha cambiato radicalmente il nostro modo di operare: con la chiusura del Punto Luce abbiamo dovuto ripensare a come mantenere i contatti e seguire i ragazzi nello studio e nella vita di tutti i giorni. Poi ci siamo accorti che a molte famiglie iniziavano a mancare i beni essenziali, così abbiamo cominciato a distribuire la spesa” racconta Marco, operatore del Punto Luce di Torino. “È davvero emozionante ricevere dalle mamme i disegni che i bambini hanno fatto con i pennarelli che abbiamo consegnato loro o ricevere messaggi audio di ringraziamento per aver portato la spesa.Tutto questo non potrò mai dimenticarlo”.


BAMBINI AFFRONTANO LA PAURA DEL VIRUS #NON DA SOLI Ecco le principali attività che porteremo avanti fino al termine di questa emergenza: • Sostegno alle famiglie in gravi difficoltà docenti hanno coinvolto gli studenti in attività di economiche attraverso l’acquisto e la consegna a didattica a distanza per indirizzarli a un uso sicuro domicilio di beni alimentari, la distribuzione di aiuti e consapevole delle tecnologie. economici per le spese urgenti e la fornitura di • Iniziative extra-scolastiche on line come beni di prima necessità per le neomamme e i loro attività creative, laboratori di musica, di lettura, piccoli. teatro e tanto altro per dare ai bambini • Consegna di tablet, connessione internet e l’opportunità di impegnare in modo costruttivo materiale didattico-educativo ai bambini e il tempo a casa ed evitare l’isolamento e la adolescenti che ne sono sprovvisti, per far sì che demotivazione. non rimangano indietro rispetto ai loro compagni • Supporto psicologico alle famiglie mediante o abbandonino gli studi. la condivisione di video per impiegare al

© Francesca Leonardi/Save the Children

meglio il tempo passato con i bambini e affrontare ansie e paure dovute a questo periodo di isolamento.

© Housedada per Save the Children

© Francesco Bellina/Save the Children

Roma: supporto alla didattica a distanza.

© Marco Sanna/Save the Children

Torino: distribuzione materiale didattico.

Sassari: consegna spesa alimentare.

Palermo: preparazione pacchi con beni di prima necessità. tutte le foto © Housedada per Save the Children

• Sostegno alle scuole primarie e medie con l’attivazione di un percorso formativo diretto ai docenti sull’utilizzo delle piattaforme web. Gli stessi


© Hesboun Etyang / Save the Children

IL NOSTRO INTERVENTO NEL MONDO PER LA SICUREZZA DEI BAMBINI

Lì dove i sistemi economici e sanitari sono già molto fragili la pandemia di coronavirus avrà un impatto enorme sulle condizioni di salute e sicurezza dei bambini. Da una parte c’è l’inadeguatezza delle strutture sanitarie, che metterà a dura prova la sopravvivenza di quei piccoli già segnati da malnutrizione e altre malattie. Dall’altra c’è il rischio di un aumento degli abusi e delle violenze sui minori. In luoghi come Siria, Yemen o Bangladesh, dove un gran numero di persone vive nei campi rifugiati, la probabilità che

il virus si diffonda è altissima e migliaia di bambini e adolescenti rischiano di rimanere soli al mondo, senza nessuno a proteggerli. Grazie a mezzo milione di operatori sanitari presenti sul campo stiamo lavorando per limitare il contagio all’interno delle comunità e garantire a tutti i bambini protezione e continuità nell’istruzione.

Informiamo le comunità sulle modalità di diffusione del virus e sui comportamenti da seguire per evitare il contagio.

Dotiamo i nostri medici di equipaggiamenti di protezione e formiamo gli operatori sanitari per riconoscere i sintomi del coronavirus.

Forniamo kit igienici e installiamo postazioni per il lavaggio delle mani con acqua pulita e sapone nei campi rifugiati.

Favoriamo la continuità didattica distribuendo libri e altro materiale e dove possibile attivando iniziative di formazione a distanza.

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www.savethechildren.it


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