neWs
giugno 2020 n. 68
World’s children il mondo dei BamBini
riscriviamo il futuro Per una riPartenza che metta al centro i BamBini
l’imPatto del coronavirus nel mondo
Periodico trimestrale - Anno XXii - n°68 giugno 2020
editoriale World’s Children - Il Mondo dei Bambini - News notiziario trimestrale dell’associazione Aut. del Tribunale di Milano n. 860 del 2/12/98 Iscrizione al ROC n.20417 Direttore editoriale Daniela Fatarella Direttore responsabile Alessandro Rimassa Coordinamento redazione Filippo Ungaro Art direction Enrico Calcagno Stampa a cura di Eurolit Srl Roma
Save the Children Italia Onlus Piazza San Francesco di Paola 9 00184 Roma Tel. 064807001 Consiglio Direttivo Presidente: Claudio Tesauro Consiglieri: Antonella Bussi Simonetta Cavalli Luigi de Vecchi Frida Giannini Enrico Giovannini Camilla Lunelli Vittorio Meloni Alessandro Rimassa Paola Rossi Marco Sala Raffaele K. Salinari Michele Scannavini Andrea Tardiola Silvio Ursini Tesoriere: Michele Scannavini Save the Children è in: Australia, Canada, Corea del Sud, Danimarca, Fiji, Finlandia, Germania, Giappone, Giordania, Guatemala, Honduras, Hong Kong, India, Islanda, Italia, Lituania, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Regno Unito, Repubblica Dominicana, Romania, Spagna, Stati Uniti d’America, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Swaziland In copertina: Credit: Francesco Alesi per Save the Children
“Ogni generazione di bambini offre all’umanità la possibilità di ricostruire il mondo dalle sue rovine”. Eglantyne Jebb, Fondatrice di Save the Children
Queste sono le parole che nei primi mesi da Direttrice di Save the Children Italia mi sono portata dentro, mentre vivevo - come tutti voi - un momento complicato. Giorni, settimane, mesi in cui ognuno di noi si è trovato, e si trova, a fronteggiare un’emergenza che ha colpito tutto il mondo, che ci ha costretti in casa lontano dai nostri affetti, che ci ha fatti percepire quanto tutto possa diventare fragile all’improvviso. Una situazione che ha messo moltissime famiglie, nel nostro Paese e nel mondo, in forti difficoltà economiche, senza lavoro e reddito. E che ha lasciato molti bambini senza scuola nè socialità. Bambini immersi nelle difficoltà familiari, nella paura, nell’incognita. Perché le voci dei bambini che non abbiamo sentito in strada per mesi sono chiuse nelle case, e purtroppo a volte in case piccole, sovraffollate, in cui la reclusione forzata diventa veramente difficile e deprivante. Prima dell’emergenza Covid19 in Italia oltre 1 milione di bambini si trovavano in condizioni di povertà assoluta, senza il necessario per una vita dignitosa. L’emergenza che stiamo vivendo rischia di rendere questo esercito molto più grande. E purtroppo questo non vale solo per l’Italia: sono 188 i Paesi che hanno chiuso le scuole, per un totale di oltre 1,5 miliardi di ragazzi. Sono quasi 369 milioni i bambini in 143 Paesi che contano sui pasti a scuola per poter mangiare qualcosa. Immaginate cosa significa questo: senza scuola, senza cibo. Ebbene, è dai bambini dobbiamo ripartire per ricostruire il nostro Paese e affrontare questa emergenza mondiale. Sono loro che dobbiamo proteggere, sono loro la pagina bianca del nostro futuro da riscrivere. La loro resilienza e la loro voglia di crescere sono la chiave della rinascita.
Dal giorno del lockdown Save the children si è organizzata per restare operativa, per essere a fianco delle famiglie, delle comunità, degli insegnanti, dei bambini e degli adolescenti. Lo abbiamo fatto con Non da soli, un intervento che sta aiutando oltre 75.000 beneficiari in Italia, e continueremo a farlo con i nostri interventi per offrire educazione, opportunità e speranza ai bambini al tempo del coronavirus. Nessun bambino va lasciato solo in questo momento, né in Italia né negli angoli remoti del mondo dove fame, guerre e precarie condizioni sanitarie rischiano di permettere al virus di fare innumerevoli vittime. In questa newsletter troverete un estratto del nostro bilancio 2019, di quello che con il vostro supporto abbiamo potuto fare. Ma troverete soprattutto la forza che questi numeri, con le storie che ci sono dentro, ci danno nel continuare a credere che dalle rovine si può costruire un mondo migliore partendo dai bambini. Loro, che hanno il diritto assoluto di tornare a sorridere, correre, abbracciarsi, studiare e immaginare il mondo che sarà.
Daniela Fatarella DIRETTRICE GENERALE PER L’ITALIA SAVE THE CHILDREN
Francesco Alesi per Save the children
Save the children
Francesco Alesi per Save the children
Francesco Alesi per Save the children
le camPagne
la camPagna Per offrire educazione, oPPortunità e sPeranza a BamBini, BamBine e adolescenti ai temPi del coronavirus
Più di 1 milione di bambini in italia vive in povertà assoluta. è un dato impressionante che tante volte abbiamo riportato e denunciato, e che in questi anni abbiamo cercato di contrastare con i nostri interventi lì dove c’è più bisogno, nelle aree più disagiate dove bambini e ragazzi scontano il peso della povertà economica e della mancanza di quelle opportunità che potranno permettere loro di far fiorire i loro talenti e le loro aspirazioni. in sostanza, di costruirsi un futuro. neWs 68/2020 3
le camPagne
Sin dall’inizio dell’emergenza, con il nostro programma non da soli, abbiamo distribuito kit alimentari e offerto sostegno per le spese indifferibili e urgenti delle famiglie. Abbiamo consegnato tablet, materiale didattico e di gioco ai bambini e agli adolescenti in condizione di svantaggio, promosso attività ludicoricreative a distanza, offerto sostegno alle scuole per la didattica a distanza, sostegno allo studio grazie all’intervento dei nostri operatori e di quelli delle 41 associazioni partner attive in tutta italia. Ma per contrastare la povertà educativa ci vuole un piano di interventi strutturato di supporto alle famiglie, di recupero della perdita di apprendimento dei bambini e della socialità con i pari, di movimento e contatto con la natura; e poi ancora azioni mirate al sostegno ai minori con disturbi dell’apprendimento e altre forme di vulnerabilità, così come al rafforzamento della didattica a distanza, in modo che l’ambiente online possa diventare una delle componenti della didattica ordinaria, proseguendo nel sostegno alla formazione dei docenti e nella riduzione del “digital divide” tra gli studenti, con un uso di 4 neWs 68/2020
internet consapevole e sicuro. il ruolo e il lavoro in rete di scuole, associazioni territoriali, servizi educativi, associazioni di volontariato, professionisti, servizi sociali, istituzioni e mondo produttivo, in poche parole della comunità educante, sarà fondamentale. noi ci siamo, e per questo a maggio abbiamo lanciato la campagna Riscriviamo il Futuro: vogliamo che ci sia una ripartenza che non lasci i bambini indietro. un nuovo inizio in cui l’educazione, lo sviluppo della creatività e il loro benessere emotivo e materiale siano delle priorità, quotidiane e imprescindibili. Abbiamo davanti una pagina bianca. una grande responsabilità. Ma anche l’occasione per riscrivere un futuro che ci permetta di raccontare una storia in cui i bambini sono protagonisti. Pagina dopo pagina, a cominciare da oggi. Perché il futuro non è più quello di una volta. Francesco Alesi per Save the children
l’arrivo del coronavirus nel nostro Paese ha reso ancora più complicata la situazione. L’emergenza ha scatenato una crisi, oltre che sanitaria, anche sociale ed economica senza precedenti. nelle periferie del nostro Paese, le famiglie già in difficoltà affrontano ora una situazione ancora più drammatica: perdita del lavoro, riduzione del proprio impegno retribuito, impossibilità a pagare beni di prima necessità. e i bambini? chiuse le scuole, molti di loro sono rimasti indietro. Senza accesso a internet, senza computer o tablet, senza competenze digitali per accedere alle piattaforme di didattica a distanza, hanno provato su di loro senso di isolamento e demotivazione. Senza gli strumenti e gli aiuti adeguati c’è il rischio che interrompano definitivamente gli studi.
Durante la campagna, abbiamo lanciato un Manifesto per chiedere al Governo di aiutare i bambini a uscire dalla povertà educativa.
www.savethechildren.it/riscriviamoilfuturo perché tutti insieme possiamo riscrivere un futuro in cui i bambini possano essere protagonisti.
75.657 i benefiCiari raggiunti
1.000
I tablet distribuiti in tutta Italia.
Oltre
1.200
I kit alimentari e buoni spesa distribuiti.
Oltre
1,3milioni
Le visualizzazioni dei video che abbiamo realizzato per sostenere genitori con consigli utili per affrontare l’emergenza.
Oltre
1.700
I ragazzi attivamente coinvolti in attività indirizzate ai loro coetanei per fare rete e stimolare la resilienza in questa difficile situazione. I contenuti prodotti dai ragazzi sono stati diffusi in una community che coinvolge circa 25.000 loro coetanei.
Francesco Alesi per Save the Children
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus ad oggi*, con il programma Non da soli:
Oltre
Marco Massari per Save the Children
Francesco Alesi per Save the Children
Housedada per Save the Children
COsa abbiamO fattO in questi mesi per l’emergenza COrOnavirus
*dati aggiornati al 5 giugno 2020 news 68/2020 5
coronavirus nel mondo
lei tapang per Save the children
la Pandemia minaccia milioni di BamBini
A PAgAre il PreZZo Più Alto nelle eMergenZe Sono SeMPre i Più vulnerABili, SPeciAlMente i BAMBini nei PAeSi Più Poveri Del MonDo 6 neWs 68/2020
Anche nel caso del coronavirus, la pandemia minaccia di devastare la salute e la vita di milioni di loro. Si stima che la mancata azione nei Paesi dell’Asia meridionale e dell’Africa sub-sahariana, in cui i sistemi sanitari ed economici sono molto fragili, potrebbe portare alla morte di 3 milioni di persone; in Paesi in cui i bambini sono già colpiti da malattie come malaria, polmonite, malnutrizione, le conseguenze potrebbero essere catastrofiche.
Save the children Save the children
Secondo le nazioni unite, a causa del virus, potrebbero ritrovarsi in estrema povertà tra 84 e 132 milioni di persone, metà dei quali bambini, mentre il numero di persone a rischio di insicurezza alimentare e malnutrizione, nella sola Africa occidentale, secondo la comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ecoWAS), potrebbe passare da 17 a 50 milioni tra giugno e agosto 2020. nelle aree già piagate dai conflitti, come
Siria,Yemen, gaza, lo scenario è davvero critico. i sistemi sanitari già al collasso non sono in grado di far fronte a una pandemia globale. Misure preventive come il distanziamento sociale e il lavaggio delle mani sono molto complicate se non impossibili in aree sovraffollate come gaza e nei campi profughi della Siria. Purtroppo la crisi ha profonde ricadute anche sul diritto all’istruzione e alla protezione dei bambini. Circa 1,5 miliardi di studenti potrebbero essere fuori dalla scuola, con le possibilità di ritorno che diminuiscono in modo proporzionale all’aumentare dei giorni di chiusura. Questo significa anche, nelle aree più povere del mondo, esporre i bambini e le bambine a forme di abuso e sfruttamento, al lavoro minorile e ai matrimoni precoci. i minori che si trovano soli corrono maggiori rischi per la loro protezione. è un’emergenza epocale, che abbiamo fronteggiato sin da subito a livello globale, lavorando con mezzo milione di operatori sanitari in 44 paesi per fornire servizi sanitari vitali: forniamo loro formazione per riconoscere e prevenire il virus e puntiamo a formarne altri 100.000 nei prossimi sei mesi. lavoriamo con le comunità locali per assicurare dispositivi di protezione e sensibilizzarle sulle pratiche preventive igienico-sanitarie. Ma non ci siamo fermati qui: in tantissimi Paesi stiamo facendo di tutto affinché i bambini possano continuare a ricevere educazione e protezione, durante la minaccia più grave dei tempi moderni alla salute e alla sicurezza globale. Oggi più che mai, non vogliamo lasciarli soli.
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aggiornamenti dal camPo
Seguire la didattica a distanza in questi mesi non è stato affatto semplice per tantissimi bambini e ragazzi in italia. la mancanza di computer o tablet, la necessità di condividere questi device con altri membri della famiglia, le basse competenze digitali per accedere alle piattaforme, hanno reso molto difficile seguire le lezioni online e svolgere i compiti.
Francesco Alesi per Save the children
italia
i BAMBini con i loro tABlet grAZie Al ProgrAMMA non DA Soli
con il nostro programma non da soli in questi mesi abbiamo distribuito centinaia di tablet, materiale didattico, educativo e di gioco ai bambini e agli adolescenti in condizione di svantaggio, offerto sostegno alle scuole per la didattica a distanza, sostegno allo studio, e promosso attività ludico-ricreative. ecco qui alcune foto inviateci dalle famiglie dei bambini che hanno ricevuto tablet e connessione internet. insieme ad esse, ci sono arrivate tantissime testimonianze di gratitudine e gioia; vogliamo condividerne qualcuna con voi.
“ “ “
Ma davvero questo è per me? Ora finalmente potrò fare i compiti e seguire le lezioni, con il cellulare mi era impossibile”. Mi ha aiutato molto con lo studio e le video-lezioni, perché prima non riuscivo a connettermi con gli altri”. Che bello, è bellissimo, posso fare i compiti, posso farvi vedere come li faccio e voi mi aiutate dove sbaglio. Grazie”.
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aggiornamenti dal camPo
mondo
Alcune iStAntAnee Del noStro intervento contro il coronAviruS nei campi profughi rohingya insegniamo ai bambini come lavarsi le mani, e abbiamo costruito latrine, bagni e 500 stazioni per il lavaggio delle mani. Abbiamo attivato la costruzione di un centro di isolamento e trattamento per covid 19 e diffuso informazioni chiare alla popolazione rifugiata. garantiamo programmi di nutrizione, campagne di vaccinazione e trattamento di colera, morbillo e diarrea, supporto economico alle famiglie più vulnerabili per minimizzare il contraccolpo socio economico conseguente all’epidemia.
Save the children
Bangladesh
il nostro operatore Shaif mostra ad alcuni bambini come lavare correttamente le mani. nelle comunità abbiamo sensibilizzato sulle misure igieniche di prevenzione, formato volontari e operatori sanitari e stiamo facendo di tutto per supportare le famiglie. la situazione è disperata, la guerra continua e non permette alla popolazione di poter in alcun modo concentrare le proprie energie sulla prevenzione dell’epidemia.
hesboun etyang Save the children
Save the children
yemen
una flotta di veicoli della nostra organizzazione con altoparlanti e insegne condivide messaggi sul lavaggio delle mani, sul distanziamento sociale e su altre misure di prevenzione. Abbiamo effettuato dimostrazioni sul distanziamento sociale, distribuito volantini informativi e stiamo inoltre lavorando con il Ministero della Salute sudanese per distribuire mascherine e disinfettanti per le mani a tutte le strutture sanitarie della regione e per istituire centri di isolamento affinché i contagiati dal virus possano riprendersi a distanza di sicurezza dal resto della comunità.
sudan
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imrana Kapetanovia per Save the children
come ci Puoi aiutare
vuoi scegliere un futuro migliore? a te la scelta.
“
Il bambino affamato deve essere nutrito, il bambino malato va curato, … il bambino deve essere protetto da qualsiasi forma di sfruttamento. Questa era la visione di eglantyne Jebb, quando, cento anni fa, ha fondato Save the children. è stata la prima a riconoscere che un parto sicuro, i primi cinque anni di vita in salute ed una educazione sono i diritti di base che si acquisiscono con la nascita e che devono essere garantiti nel tempo. A partire dalla sua fondazione, Save the children ha lavorato costantemente per far in modo che questi diritti siano rispettati per tutti i bambini. Siamo arrivati fino a qui e anche grazie al vostro supporto crediamo fortemente di poter fare la differenza raggiungendo 10 neWs 68/2020
sempre più bambini che hanno bisogno di noi. non è una visione utopistica, è il futuro che possiamo scegliere di creare insieme. Fare un dono così importante, come quello di includere Save the children nel testamento, qualsiasi somma si voglia destinare, grande o piccola che sia, riflette una forte volontà di credere in un futuro migliore per i bambini. Se deciderai di fare questa scelta, il tuo lascito, infatti, potrà garantire un futuro ai bambini più vulnerabili. la tua donazione un giorno potrà servire per costruire un’aula di scuola, per fornire acqua pulita, o ancora per somministrare dei vaccini e delle cure mediche. è incredibile pensare che ognuno di noi può scegliere di creare un futuro migliore per bambini che ad oggi non sono ancora nati.
come ci Puoi aiutare A COSA SERVONO I LASCITITESTAMENTARI i fondi che provengono dai lasciti testamentari sono per noi molto importanti e fanno letteralmente la differenza per i bambini più vulnerabili. Si tratta di un contributo concreto che ci consente di assicurare cibo, acqua, cure mediche, educazione e protezione in contesti di povertà ed emergenza in italia e nel mondo. nel 2019 abbiamo potuto raccogliere circa 2.000.000 di euro destinati a nostri programmi. Sono stati tanti i progetti sostenuti attraverso questi fondi andando a toccare varie aree di intervento tra cui i nostri programmi di educazione. Ad esempio, nel nostro programma di educazione in etiopia, assicurando un più ampio accesso all’educazione ed un adeguato supporto scolastico ai bambini. grazie a questo progetto abbiamo la possibilità di formare insegnanti e costruire scuole che bambine come Aila* e Afi* hanno la possibilità di frequentare. Avere accesso ad un’istruzione di base è solo il primo passo per avere l’opportunità di scegliere e in molti casi migliorare la propria vita.
“Spesso le comunità del Tigray scelgono nomi pieni di ottimismo per i propri villaggi, con la vana speranza che la bellezza delle parole basti a plasmare in meglio la realtà difficile di una terra così povera e arida. Non è diverso per il piccolo villaggio di Adi Desta, che in tigrigno significa luogo della felicità. La gioia di queste piccole alunne della nuova scuola materna costruita da Save the Children in questo villaggio” - riporta il nostro collega Pierluigi russo al rientro da una visita sul campo - “mi ha fatto capire che almeno qui, mentre apprendono, c’è tutta la felicità di cui hanno bisogno”. interventi come questi aiuteranno Save the children a garantire la possibilità di esserci fino all’ultimo bambino. non importa dove vivono o che tipo di difficoltà debbano affrontare, ogni bambino ha il diritto di ricevere un’educazione e sviluppare il proprio potenziale. I fondi che raccoglieremo attraverso i lasciti nel 2020 sono preziosissimi, in quanto ci serviranno anche per fronteggiare la drammatica situazione che molte famiglie e molti bambini italiani si trovano ad affrontare quotidianamente a causa dell’emergenza sanitaria ed economica che ha colpito duramente tutto il paese a causa del coronavirus.
Save the children
*nomi di invenzione per proteggere l’identità delle bambine
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Save the children
come ci Puoi aiutare
ALCUNE COSE UTILI DA SAPERE PER FARE UN LASCITO Scrivere un testamento è una cosa semplice e pratica da fare. Ma è molto più di questo. Perché decidere a chi desideriamo lasciare il nostro patrimonio o parte dello stesso, quando non ci saremo più, ci impone di pensare alle persone e alle cause che ci sono più care nella vita. hai quindi l’opportunità, senza ledere i tuoi affetti personali tutelati dalla quota legittima, di destinare parte del tuo patrimonio ai bambini più bisognosi nel mondo, garantendo loro opportunità e aiuti basilari ai quali altrimenti non avrebbero accesso. 12 neWs 68/2020
domande e risPoste Per fare testamento è necessario andare da un notaio? non necessariamente. il testamento olografo può essere redatto da chiunque lo desideri e sia in grado di scrivere. Sarà necessario rivolgersi al notaio nel caso si intenda o si debba redigere un testamento pubblico. tutti Possono fare testamento? Sì, ad esclusione di coloro che al momento della redazione del testamento sono incapaci di intendere e di volere, dei minori e degli interdetti per infermità mentale. in questi casi l’atto può essere annullato su richiesta di colui che vi abbia interesse. una persona invece che per problemi
come ci Puoi aiutare fisici non è in grado di scrivere o firmare, può fare testamento, ma soltanto nel testamento pubblico, recandosi dal notaio.
le eredità e le donazioni sono soggette ad imPoste? no, non sono soggette ad alcuna imposta.
cosa succede in assenza di testamento? in assenza di testamento, il patrimonio è diviso tra gli eredi in base alle quote previste dal codice civile. i familiari che ereditano per legge sono: coniuge, figli, fratelli (se mancano i figli), ascendenti (se mancano i figli) o altri parenti entro il 6° grado (solo se unici eredi).
save the children Può essere Beneficiaria di una Polizza assicurativa? Sì. il premio dell’assicurazione sulla vita non fa parte del patrimonio ereditario e può essere destinato ad un’organizzazione non profit come Save the children.
cosa facciamo delle somme di denaro che vengano destinate in lascito? i fondi raccolti grazie ai lasciti sono particolarmente preziosi per la nostra organizzazione perché vanno in aiuto dei bambini in italia e nel mondo, ovunque il bisogno sia impellente.
tuteliamo la riservatezza? Sì.tutte le informazioni o i chiarimenti che forniamo in materia di lasciti o altre forme di donazione rimarranno strettamente riservate. RINASCI NEL FUTURO DEI BAMBINI CON UN LASCITO A SAVE THE CHILDREN Per richiedere informazioni sui lasciti, contatta lavinia al numero 06 480 700 97 oppure scrivi a lasciti@savethechildren.org
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jonathan hyams per Save the children
cosa facciamo degli immoBili che vengano lasciati? Se idonei allo svolgimento delle attività istituzionali potremmo utilizzare direttamente gli immobili. in alternativa, verranno venduti per finanziare i progetti in aiuto ai bambini.
Save the children
emergenze
il coronavirus e la Paura del contagio in siria nei paesi con un sistema sanitario quasi inesistente il diffondersi dell’epidemia di coronavirus rischia di avere un impatto devastante sulla popolazione. in questi luoghi adottare le misure di prevenzione, che ormai tutti noi conosciamo, è impossibile: in Siria circa metà della popolazione vive ammassata in campi sfollati, senza acqua pulita e in condizioni igieniche precarie. Dieci anni di conflitto hanno raso al suolo quasi tutto e nei pochi presidi sanitari ancora in piedi si contano appena 153 respiratori e 148 posti letto in terapia intensiva. in un contesto del genere il rischio che il virus si diffonda è altissimo e la paura ormai è tanta: “Sono abituato agli attacchi aerei, quando li sento arrivare mi nascondo in una cava. Ma se dovesse arrivare il virus dove posso nascondermi?” confida ai nostri operatori Ali, 14 anni, che vive in uno dei
molti campi. in Siria il nostro lavoro non si ferma a maggior ragione in questo momento. Per prevenire le conseguenze di un’epidemia che qui potrebbe essere ancor più devastante, stiamo distribuendo kit igienici e opuscoli informativi, installando punti per il lavaggio delle mani con acqua pulita e sapone e formando gli operatori sanitari a riconoscere i casi sospetti. inoltre, stiamo dotando le famiglie di materiali ludico-didattici perché i bambini possano continuare a seguire un percorso formativo e giocare per recuperare la serenità di cui sono stati privati.
53€
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la voce dei sostenitori BASTA POCO PER DONARE SOLLIEVO, SERENITÀ E SORRISI CHE FANNO TANTO BENE AL CUORE
Gruppo volontari di Brindisi
IL VOLONTARIATO DURANTE IL CORONAVIRUS. PER NON LASCIARE NESSUNO DA SOLO voglio raccontare la mia esperienza di volontariato durante l’emergenza covid-19: un progetto di doposcuola online per i bambini del punto luce di Brindisi. Per non lasciare nessuno da solo. le emozioni che il progetto mi suscita sono uniche, alle prime lezioni avevo paura di non essere adatto. ora è quasi passato un mese e con i bambini cerco con passione di metterli sempre al centro dell’attenzione. Sono soddisfatto e mi sento utile, mi sento felice di poter aiutare anche in questo periodo. il doposcuola è una variante delle mie giornate che mi porta carica e allegria. Simone, volontario del gruppo Save the children di taranto, 21 anni
Sono venuto a conoscenza di Save the children tramite alcuni spot televisivi. Mi sono avvicinato all’organizzazione in punta di piedi e da tre anni sono socio sostenitore. in questo lasso di tempo ho potuto constatare l’impegno e la professionalità della onluS, soprattutto l’amore che riversa nei suoi innumerevoli progetti. Diversi fattori mi hanno spinto ad aiutare Save the children. io lavoro nella Polizia penitenziaria ma ho una passione innata: la scrittura. Mi sono sempre chiesto come reagirebbero i bambini se leggessero un mio libro di avventura. come vedono il mondo? cosa si aspettano dal futuro? Si sa, in molti Paesi l’infanzia è a rischio e tanti bambini, purtroppo, non riusciranno mai a vivere il loro futuro. Anche sul posto di lavoro, durante i colloqui tra genitori e figli, ho visto scene strazianti. come dimenticare quegli occhi tristi e afflitti dei bimbi al momento del distacco dal genitore. e forse, anche essere un papà separato mi ha portato ad avere una maggiore consapevolezza dei reali bisogni dei bambini. in Save the children ho trovato una grande famiglia, sono stato avvolto da un’intensa carica umana. le chiacchierate con lavinia, responsabile lasciti, hanno dissipato ogni mio dubbio e ho trovato tutte le risposte. Bisogna agire e ognuno di noi può fare la sua parte. io ho un posto statale, sono un privilegiato e sento il dovere di aiutare gli altri. Qui la povertà educativa dei bambini incide in modo negativo sulla loro crescita per cui è importante adoperarsi e garantire un’assistenza adeguata. Basta poco per donare sollievo, serenità e sorrisi che fanno tanto bene al cuore. Pasquale, Donatore lasciti Save the children neWs 68/2020 15
Save the children
la voce dei BamBini
CORONAVIRUS, L’EMERGENzA GLOBALE NELLE PAROLE DEI BAMBINI PIù VULNERABILI in questo periodo così difficile e complicato a causa dell’emergenza coronavirus, il rischio di contagio potrebbe portare a milioni di morti nei paesi più poveri e a conseguenze devastanti nella vita di famiglie e bambini. Questa emergenza non conosce confini, e ancora una volta, colpisce i più vulnerabili. non lasciamoli soli.
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Ciò di cui ho più paura è che a Gaza ci sono così tante persone e non abbiamo i mezzi sufficienti per affrontare il virus”. Rafaat*, 13 anni, gaza A causa di questa pandemia dobbiamo restare a casa e la nostra famiglia non riesce a guadagnare niente”. Jood*, 11 anni, gaza Ho sentito parlare del Coronavirus. I miei familiari dicono che è molto pericoloso e che se arriverà in Yemen
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non sopravviveremo. Mia madre ogni giorno va al pozzo camminando per 15 minuti per riempire il contenitore dell’acqua e poi impiega altri 15 minuti per tornare indietro. L’acqua non è pulita, ma è la fonte più vicina per noi. La usiamo per cucinare, bere e lavare. Cerchiamo di utilizzarla il meno possibile, in modo da non uscire di nuovo per andarla a prendere”. Moneer*, Yemen.
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È un momento difficile per questa improvvisa chiusura della scuola. Sono le peggiori vacanze che abbia mai avuto perché siamo bloccati. Non possiamo studiare e mi preoccupo per il virus. Non so quando aprirà la scuola, non so neanche se la finiremo nè se il virus farà una strage nel nostro paese. Sono molto spaventato. Mi mancano le mie lezioni, i miei amici e la mia scuola. Più passano i giorni, più casi ci sono e se continua a diffondersi così velocemente la scuola non riaprirà”. Awa*, 12 anni, Mali
*nome di invenzione per proteggere l’identità del bambino
Save the children
save the children si racconta
Annamaria ogni volta che nasce un bambino, insieme a lui o lei, nasce una mamma; sembra scontato ma non lo è, soprattutto perché dal momento in cui viene al mondo, noi tutti ne siamo responsabili. in questi anni a Save the children ho avuto la fortuna di incontrare molte donne che sono mamme nelle periferie del nostro paese. Mi sono appassionata alle loro storie spesso difficili e alcune di vero coraggio. Storie di donne che mettendosi in gioco, hanno cambiato la vita. la loro, la mia, la nostra. lavoro insieme ad un team di colleghe e colleghi competenti e appassionati e ad una rete di associazioni, cooperative e realtà del terzo settore che ogni giorno nelle periferie più dimenticate mi insegna cosa significhi realmente provare a cambiare le cose, mettendoci l’anima. Mi dedico ai programmi rivolti ai bambini tra 0 e 6 anni e ai futuri e neo genitori che nel nostro paese si trovano a diventare mamme e papà in situazioni economiche difficili, senza il supporto di familiari o amici e con poca speranza nel futuro.
Anche in questo momento così difficile, mettendo al mondo un figlio, ciascun genitore ha scritto l’inizio di una storia che è compito di tutti noi rendere il migliore degli inizi possibili, nonostante tutto.
in queste settimane l’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del coviD-19 ha avuto un importante impatto sulla società: le scuole chiuse, l’isolamento in casa e il distanziamento sociale hanno generato forti ripercussioni sulle famiglie. Attraverso il Programma “non da soli”, lanciato da Save the children durante l’emergenza, abbiamo supportato i futuri, neo e già genitori in vari modi: accompagnandoli nella gestione del tempo con i loro figli, affiancando i nuclei stranieri nella comprensione delle indicazioni da rispettare in questa fase o rispondendo ad un’esigenza immediata come fare la spesa. in queste settimane in cui tutto sembrava fermarsi, la vita però ha continuato a fare il suo corso. Per questo si è reso necessario pensare alle molte donne che sono diventate mamme senza poter contare sui parenti più prossimi e ai nuovi papà che all’improvviso hanno perso il lavoro. Anche ora, mettendo al mondo un figlio, ciascuno di loro ha scritto l’inizio di una storia che è compito di tutti noi rendere il migliore degli inizi possibili, nonostante tutto. Annamaria Cosatti, 0-6 anni head of unit neWs 68/2020 17
Francesco Alesi per Save the children
è temPo di 730
PER MILIONI DI BAMBINI LA TUA FIRMA è L’UNICA SALVEzzA il 5x1000 è un importante tipo di donazione che ci permette di assicurare a migliaia di bambini, in italia e nel mondo cibo, acqua, cure mediche, educazione e protezione. grazie a questo strumento di raccolta fondi nel 2019 abbiamo assicurato cibo, acqua, cure mediche, educazione e protezione in contesti di povertà ed emergenza in Italia e in altri 12 paesi (ad esempio in Afghanistan, Albania, etiopia, india, giordania, Malawi, Mozambico, nepal). A causa dell’emergenza Coronavirus, le scadenze fiscali sono in parte cambiate e variano a seconda del Modello che devi presentare:
DONA IL TUO
5X1000 codice fiscale 97227450158
intermediario abilitato alla trasmissione dei dati. Per coloro che presentano la dichiarazione ancora in forma cartacea presso gli uffici postali, il termine va dal 2 maggio al 30 giugno 2020. Queste sono le scadenze definite nel momento in cui scriviamo. Per essere aggiornati su eventuali proroghe, visita il nostro sito savethechildren.it/5x1000 DonAre è SeMPlice. NELLA DICHIARAzIONE DEI REDDITI BASTERÀ: • Firmare nel riquadro denominato: “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative…” • inserire sotto la tua firma il codice fiscale di Save the children 97227450158
• il Modello 730 precompilato e/o ordinario va presentato entro il 30 settembre. • il Modello Redditi (ex Unico) Persone Fisiche va presentato invece entro il 30 novembre 2020 se la presentazione viene effettuata per via telematica, direttamente dal contribuente ovvero se viene trasmessa da un 18 neWs 68/2020
vai su savethechildren.it/5x1000 nelle FAQ troverai tutte le scadenze per la presentazione della dichiarazione dei redditi e tante altre informazioni utili.
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