neWs World’s children il mondo dei BAmBini
riscriviAmo il futuro AscoltiAmo le rAgAzze e i rAgAzzi. Perché il futuro è orA
GIUGNO 2021 N. 71
Jonathan Hyams per Save the Children
lA BuonA notiziA
educAzione Per tutti in sierrA leone
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a comunità di Saama, in Sierra Leone, ha 18 nuove scuole! una risposta importante per garantire un’educazione inclusiva e di qualità ai bambini di questo remoto luogo, accessibile solo con imbarcazioni e distante circa 8 ore dalla capitale. un tassello visibile del lavoro che portiamo avanti dal 2010 nel Distretto di Pujehun, in linea con il piano del governo del Paese per rispondere alle esigenze educative delle comunità fluviali. un impegno costante per non lasciare nessuno indietro e permettere a tutti, bambini e bambine, di completare l’educazione primaria con attività e interventi che accrescano e migliorino la qualità dell’apprendimento in un ambiente sicuro.
Alcuni risultati del nostro intervento
2013 il 25% dei BAmBini delle comunità del distretto erA fuori del Percorso educAtivo. oltre il 41% dei rAgAzzi trA i 15 e i 25 Anni non comPletAvA l’educAzione PrimAriA.
oggi le iscrizioni A scuolA nelle comunità del distretto sono AumentAte del 67%, con il 57% delle iscrizioni dA PArte delle BAmBine. il tAsso di esAmi di scuolA PrimAriA è cresciuto dAl 54% del 2019 Al 91% del 2020.
editoriAle World’s Children - il Mondo dei Bambini - news notiziario trimestrale dell’associazione Aut. del Tribunale di Milano n. 860 del 2/12/98 iscrizione al RoC n.20417 Direttore editoriale Daniela Fatarella Direttore responsabile Alessandro Rimassa Coordinamento redazione Filippo ungaro Art direction Enrico Calcagno Stampa a cura di Edithink S.r.l.
Save the Children Italia Onlus Piazza di San Francesco di Paola 9 00184 Roma Tel. 064807001 Consiglio Direttivo Presidente: Claudio Tesauro Consiglieri: Antonella Bussi Simonetta Cavalli Luigi de Vecchi Frida giannini Camilla Lunelli Vittorio Meloni Alessandro Rimassa Paola Rossi Marco Sala Raffaele K. Salinari Michele Scannavini Andrea Tardiola Silvio ursini Tesoriere: Michele Scannavini In copertina: Credit: Francesco Alesi per Save the Children
con questa edizione digitale della newsletter ci hai permesso di risparmiare carta e dei costi, a beneficio sia del pianeta che dei nostri progetti per i bambini. grazie!
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er tutti prima o poi arriva il momento di fare un bilancio. E questo è il nostro momento, quello per raccogliere quanto fatto nel 2020 e riflettere su come affrontare il futuro, facendo tesoro di esperienze e nuove sfide difficilissime che l’anno passato ci ha portato. un anno complicato per tutti, senza precedenti e certamente che mai avremmo potuto immaginare. un anno di pandemia e di effetti catastrofici su molti aspetti della vita: sanitari, psicologici, economici, politici, sociali, emotivi. un anno in cui la vita di tutti è stata stravolta, investita, trasformata. un anno però in cui abbiamo certamente anche appreso. Abbiamo imparato e capito il valore dell’essere insieme, della solidarietà, della dimensione collettiva, della fiducia reciproca, della responsabilità, della cura verso gli altri. nel nostro 2020, come Save the Children, abbiamo appreso la resilienza. Questa capacità di non mollare e di reagire velocemente a un evento traumatico per cambiare, adattarci, restare in piedi, come punti fermi e solidi per intere generazioni di bambini, bambine, ragazzi, ragazze e famiglie, in italia e nel mondo. nei primi giorni della pandemia ci è stato subito chiaro quale fosse il nostro posto in questa emergenza, quando moltissime famiglie che supportiamo ci hanno chiamati per avere beni alimentari, o perché non riuscivano a pagare le bollette. Ecco il nostro posto era lì, restare dove eravamo anche prima, senza indietreggiare né cedere, anzi facendo ancora di più e con maggiore impegno. noi dovevamo – e dobbiamo – restare nella nostra missione, a supporto dei più vulnerabili, vicini a chi ha necessità. E dovevamo trovare nuove strade per essere ancora più efficaci, anche nelle nuove condizioni di distanza, per essere ancora più incisivi, per vedere nei coni di ombra le nuove forme di povertà, le nuove diseguaglianze, le nuove marginalità che la pandemia stava, e sta ancora, generando. in questo anno 2020 la nostra resilienza ci ha portato a realizzare oltre 320 progetti (di cui 112 in italia) e raggiungere quasi 4 milioni di beneficiari, a cui abbiamo garantito cure, salute, nutrizione, beni di prima necessità, educazione. Persone che abbiamo protetto e supportato. neWs 71/2021 3
editoriAle Abbiamo raccolto con il vostro preziosissimo sostegno più di 123 milioni di euro, e 19 milioni sono andati in progetti in italia. Ma cosa c’è dietro questi numeri che ci danno contezza di quanto fatto? io vedo un’organizzazione che si muove con grande velocità, che si è innovata, che ha sviluppato nuove strade per arrivare ovunque ci sia bisogno.Vedo un’organizzazione che non molla, fatta di persone che lavorano instancabilmente e con grandissima passione e professionalità. Vedo un’organizzazione fatta di partner sul territorio, alleati preziosi e sapienti, animati dalla stessa identica voglia di cambiare le cose e migliorare il futuro – e il presente – dei ragazzi.Vedo una rete di aziende e fondazioni che ci sostengono con grande convinzione.Vedo la rete dei nostri volontari che dedicano il loro tempo ed energia alla missione.Vedo voi, la vostra fiducia persistente, la forza che ci date nel poter agire e intervenire ovunque ci sia necessità. Ecco, non vedo solo Save the Children, ma una comunità resiliente, fatta di ognuno di voi, che si muove per e con i bambini anche e soprattutto se le condizioni si inaspriscono e si complicano. E come comunità che agisce in questo contesto fluido in cui cambia il mondo, il modo di vivere, di relazionarci, in cui cambiano gli scenari geopolitici, il peso delle forze economiche, il modo di lavorare e di immaginare il futuro, è proprio dai bambini e dai ragazzi che dobbiamo apprendere, dalle loro capacità di forza e adattamento, dalla loro voglia di continuare a immaginare migliori mondi possibili. guardiamo dietro solo per capire come andare avanti in modo ancora più efficace, senza indugi e con gli occhi vigili.
Daniela Fatarella DiRETTRiCE gEnERALE PER L’iTALiA SAVE THE CHiLDREn
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Ascoltiamo le ragazze e i ragazzi. riscriviamo il futuro dell’italia. Perché il futuro è ora.
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el 2020 i bambini in povertà assoluta sono diventati 1milione e 346mila, 200.000 in più rispetto all’anno precedente. Con la didattica a distanza sono emerse nuove disuguaglianze, non solo nella disponibilità di connessioni o tablet, ma nelle competenze digitali, oggi determinanti. La chiusura o l’apertura a singhiozzo di spazi aggregativi e delle scuole ha aumentato il rischio di dispersione scolastica e ha fatto dilagare, soprattutto nei territori più disagiati, la povertà educativa. Come Save the Children, da subito ci siamo attivati per non lasciare da soli famiglie e bambini. Con la campagna Riscriviamo il Futuro, lo scorso anno, abbiamo avviato un programma organico di contrasto alla povertà minorile, economica ed educativa. Eppure troppo spesso e troppo a lungo, in questa crisi, i bambini e gli adolescenti sono stati invisibili agli occhi degli adulti. ora è necessario mettere a fuoco la grande opportunità di determinare un cambiamento profondo, per superare le disuguaglianze e assicurare un’educazione di qualità per tutte e tutti. non possiamo perdere l’occasione del Piano nazionale Ripresa e Resilienza e delle altre risorse europee e nazionali per fare un deciso passo in avanti. Il futuro delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi è già qui. Non possiamo non vederlo.
Francesco Alesi per Save the Children
le cAmPAgne
ii PrinciPAli risultAti di riscriviAmoi il futuro dA mAggio 2020 A mArzo 2021i
62.218
Bambini e adolescenti vulnerabili da 0 a 17 anni supportati con interventi diretti e indiretti attraverso il coinvolgimento di famiglie e docenti.
25.947
Bambini e adolescenti da 0 a 17 anni raggiunti direttamente attraverso interventi di contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa.
2.699
Bambini e adolescenti che hanno beneficiato di kit educativi mamma-bambino, «doti educative» e dispositivi digitali.
4.040
docenti di 623 scuole formati su approcci educativi e didattici innovativi e oltre 15.000 docenti raggiunti attraverso iniziative a supporto della didattica a distanza. scoPri tutte le Attività che stiAmo PortAndo AvAnti con lA cAmPAgnA su: www.savethechildren.it/cosafacciamo/campagne/riscriviamo-il-futuro neWs 71/2021 5
Francesco Alesi per Save the Children
le campagNe
il nostro manifesto
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on il rilancio a giugno della nostra campagna Riscriviamo il Futuro, abbiamo realizzato un Manifesto, che parte dall’ascolto della voce dei ragazzi, dalle loro richieste e proposte, e che chiede azioni concrete alle istituzioni nazionali e locali affinché nessun bambino resti invisibile e possa costruire il suo futuro adesso. Le nostre richieste • Una rete di asili nido pubblici e di qualità su tutto il territorio nazionale. • Scuole sicure e spazi di apprendimento per una didattica inclusiva e partecipativa. • Il tempo pieno e le mense in tutte le scuole primarie di primo grado e l’apertura delle scuole tutto il giorno per attività di sport, musica e cultura.
• L’esenzione degli studenti oggi in difficoltà economiche dalle spese scolastiche. • L’acquisizione e il potenziamento delle competenze digitali nel percorso scolastico. • L’apertura di spazi di partecipazione nelle scuole e sul territorio, per la progettazione ed il monitoraggio del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, affinché siano considerati i bisogni e le aspirazioni dei ragazzi e delle ragazze.
NessuN bambiNo deve restare iNvisibile. aderisci al maNifesto: www.savethechildren.it/manifesto
il rapporto sulla povertà educativa digitale
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mettiamoci gli occhiali
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essun bambino deve restare invisibile. Se anche tu sei convinto che non si possa più aspettare per garantire a tutti i minori l’opportunità di costruire il proprio futuro, unisciti a noi con un semplice gesto: scarica il filtro di realtà aumentata per instagram con gli occhiali e posta la tua foto a sostegno della campagna sui tuoi profili social, con 6 News 71/2021#riscriviamoilfuturo l’hashtag
e competenze digitali sono una base essenziale per lo sviluppo di competenze funzionali al mondo delle professioni ma non solo: creano le basi per lo sviluppo del senso critico e dell’autonomia di pensiero, così come della responsabilità che presuppone l’utilizzo attivo delle tecnologie digitali e la valutazione delle conseguenze delle proprie azioni, per se stessi e per gli altri. La povertà digitale, ossia l’impossibilità di accedere agli strumenti, alle connessioni e all’acquisizione di competenze digitali mina il diritto di cittadinanza attiva di bambini e ragazzi e la possibilità di rivendicare i propri diritti. Il nostro rapporto, disponibile sul sito, esamina la situazione della povertà educativa, con un focus particolare su quella digitale, tra i bambini e i ragazzi che vivono in Italia.
uno sguArdo sul mondo
di Goffredo Buccini editorialista Corriere della Sera
il covid non sarà stato solo dolore se sapremo intervenire sulle disuguaglianze che colpiscono i più vulnerabili
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n anno intero. un anno in meno di studio garantito ai bambini del Sud. Questo dato dall’apparenza incredibile è frutto della differenza tra gli orari scolastici settimanali moltiplicata per i cinque anni di primarie negli istituti italiani. un preside di Palermo ha detto che “è in corso un furto ai danni dei bambini”, confrontando il tempo pieno nelle scuole primarie e dell’infanzia in Sicilia rispetto al resto del Paese.
tagliare in modo lineare lezioni e servizi significa colpire più gravemente chi sta già male.
Quando quest’incubo sarà finito, avremo imparato, se non altro, dove intervenire e in quale misura.
in realtà il Covid-19 ha rubato istruzione, socialità e allegria a tutti i bambini d’italia, colpendo soprattutto i figli delle famiglie meno agiate. Ad aprile 2020, con gli amici di Save the Children raccontavamo che bimbi e adolescenti in povertà assoluta rischiavano di diventare un milione in più. naturalmente se un colpo di scure taglia in modo lineare lezioni e servizi, la ferita più grave viene inferta a chi sta già male: il Sud, dove quasi tutto manca, da aule decenti a tempo pieno, da asili a mense. E dunque ecco che la questione scolastica si salda con la questione meridionale e, insieme, producono una nuova questione femminile, perché sono le donne a perdere per prime il lavoro e ad essere chiamate a far supplenza in famiglia, sostenendo i ragazzi confinati in casa dalla didattica a distanza. Abbiamo imparato a usare questo acronimo – Dad – come fosse la soluzione al problema dei contagi in classe, delle aule inadeguate, dei trasporti scolastici inesistenti. Basta rinchiudere gli studenti in casa e piazzarli davanti al computer! Ma sono tante le famiglie che non hanno un computer o che non sono in grado di aiutare i figli, perché avrebbero bisogno di essere aiutate a loro volta.Tanti i bambini (160 mila, secondo Save the Children) che hanno nel pranzo alla mensa scolastica l’unico pasto proteico della giornata. Quando quest’incubo sarà finito, avremo imparato, se non altro, dove intervenire e in quale misura. Se servirà a questo, il Covid non sarà stato solo dolore. neWs 71/2021 7
AggiornAmenti dAl cAmPo
itAliA
le comPetenze digitAli Per ProgettAre il ProPrio futuro
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Francesco Alesi per Save the Children
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el Punto Luce di Sanità, ad esempio, si è deciso di lavorare sul coding e la robotica con un gruppo di bambini dagli 8 ai 10 anni. il coding aiuta a pensare meglio e in modo creativo, stimola la curiosità, consente di imparare le basi della programmazione informatica. il nostro obiettivo? non è formare una generazione di futuri programmatori, ma far sviluppare ai ragazzi la capacità di risolvere problemi – anche complessi – applicando la logica, ragionando passo dopo passo sulla strategia migliore per arrivare alla soluzione.
Francesco Alesi per Save the Children
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l Covid-19 ha messo tutti di fronte all’importanza per i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze di imparare ad utilizzare pc, tablet e device per la didattica a distanza e come mezzo di comunicazione consapevole e corretta. Per questo nei nostri Punti Luce fin dall’inizio della pandemia abbiamo realizzato laboratori utili ad acquisire competenze digitali di base e avanzate. Potenziare la conoscenza della scienza e della tecnologia è un’arma in più nel contrasto alla povertà educativa: permetterà ai bambini e ai ragazzi di progettare il proprio futuro in modo più libero.
AggiornAmenti dAl cAmPo
Cyiza Theogene / Save the Children
rWAndA
BentornAtA PeAce*!
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na gioia immensa, condensata in un sorriso e in un abbraccio stretto con la nonna, ritrovata dopo 3 anni. Peace*, 13 anni, è una ragazzina rwandese che, grazie al lavoro di tracciamento e riunificazione delle famiglie portato avanti da Save the Children nel campo rifugiati di Mahama, ha potuto ricongiungersi e tornare a vivere con i suoi familiari: oltre alla nonna, finalmente è di nuovo con il suo fratellino di 7 anni.
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Cyiza Theogene / Save the Children
opo 8 ore di viaggio finalmente l’incontro. “Spesso mi sono seduta qui domandandomi: davvero dovrò morire senza rivederla mai più?”, dice commossa la nonna Epiphanie. “ora farò di tutto perché mia nipote possa avere libri e vestiti per andare a scuola”. Peace è una degli oltre 31.000 bambini a rischio che Save the Children ha incontrato nel campo rifugiati di Mahama in Rwanda. Dal 2015 la nostra organizzazione lavora qui per assicurare loro protezione e cercare di riunirli alle loro famiglie.
*nome di invenzione per proteggere l’identità del minore
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Save the Children
come ci Puoi AiutAre
un lAscito A sAve the children
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ai che puoi continuare a sostenere la crescita di tanti bambini in italia e nel mondo includendo Save the Children nel tuo testamento? il tuo supporto andrà dove il bisogno dei bambini è maggiore ed urgente e la tua donazione potrà un giorno trasformarsi in un’aula scolastica o nella garanzia che acqua pulita e cure mediche vengano somministrate. è solo scrivendo il testamento che si ha la certezza che le proprie volontà vengano rispettate. Predisporre un testamento è un gesto semplice che non richiede troppo tempo e che, a seconda della formula adottata, può essere anche gratuito. Dopo aver pensato a famiglia ed amici, si può utilizzare il testamento per supportare le cause che più ci sono a cuore e che ci hanno appassionato durante la vita, come la tutela dei bambini più vulnerabili nel mondo. 10 neWs 71/2021
è un’occasione per pianificare al meglio i propri desideri ed avere la serenità e la certezza che questi verranno rispettati. Si può decidere di destinare una somma di denaro, titoli, azioni o fondi di investimento; beni mobili come gioielli, arredi, opere d’arte; beni immobili, come una casa o un terreno; polizze vita; l’intero patrimonio o anche una sola quota. non importa l’entità: un lascito a Save the Children potrà sempre fare la differenza per tantissimi bambini.
come utilizzA sAve the children i fondi dei lAsciti testAmentAri
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el 2020 abbiamo raccolto circa 700.000 euro grazie a questa forma di donazione. La maggior parte sono stati destinati ai nostri programmi in italia e all’estero, dove sono stati utilizzati in special modo per rispondere a quelle emergenze che l’anno 2020 ci ha costretto ad affrontare.
COME CI PUOI AIUTARE Sono stati utilizzati per fronteggiare la drammatica situazione che tantissime famiglie e moltissimi bambini vivono quotidianamente in contesti disagiati, acuita dalle emergenze sanitaria ed economica generate dagli effetti del Coronavirus.
IIN ITALIAI
Abbiamo fornito supporto educativo, sostenendo la didattica a distanza, consegnando tablet e connessioni alle famiglie in difficoltà; garantito un supporto materiale a chi versava in condizioni di particolare indigenza, distribuendo buoni spesa, fornendo prodotti per la prima infanzia, realizzando un accompagnamento di medio periodo per le famiglie. Abbiamo inoltre sostenuto interventi di supporto psicosociale a favore di bambini, famiglie, scuole, in quelle aree maggiormente colpite dall’emergenza. Sempre nel 2020, abbiamo per esempio sostenuto il progetto per la tutela delle pari opportunità e per il contrasto alla povertà educativa in Nepal, paese anch’esso colpito duramente dall’emergenza Covid. Si tratta di un programma triennale avviato da Save the Children nel 2019 denominato “Abasar”, che in nepalese significa “opportunità”, proprio per sottolineare le pari opportunità che intendiamo estendere alle bambine e alle adolescenti delle famiglie più vulnerabili. Save the Children
IALL’ESTEROI
È un progetto molto ampio che prevede sia la realizzazione di nuove strutture scolastiche, che la ristrutturazione di alcune già in essere, nonché un piano di training rivolto ad insegnanti, attività di sensibilizzazione per le famiglie e introduzione alle tecniche di generazioni di reddito per ragazzi adolescenti. All’interno di questo ampio quadro, grazie ai fondi che derivano dai lasciti testamentari abbiamo potuto costruire
La nuova scuola materna “Birendra” a Chhedagad nel distretto di Jajarkot – Nepal
Piccoli alunni durante una lezione tenuta applicando la metodologia “Ready to Learn”.
una scuola materno infantile e garantire la ristrutturazione di altre. Abbiamo così garantito l’accesso all’istruzione, grazie alla nuova scuola, a 52 bambini e bambine insieme a moltissime attività di training e sensibilizzazione per famiglie e insegnanti. Proprio per questo motivo, i fondi che si generano dai lasciti testamentari sono per noi particolarmente preziosi perché ci permettono di garantire sostenibilità a quegli interventi dove maggiore è il bisogno, fornendo una risposta tempestiva e di lungo periodo in favore dei bambini più vulnerabili.
RINASCI NEL FUTURO DEI BAMBINI CON UN LASCITO A SAVE THE CHILDREN Per richiedere informazioni sui Lasciti, contatta Lavinia 06 480 700 97
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lasciti@savethechildren.org NEwS 71/2021 11
Josiane El Khoury e Elena Risi per Save the Children
lA voce dei sostenitori
un futuro migliore a tanti bambini
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Conosco l’organizzazione internazionale Save the Children ormai da molti anni tramite i mezzi di comunicazione. Poi, ho avuto modo di approfondire e di riconoscere l’impegno e la professionalità attraverso le parole di un’amica, collaboratrice per diversi anni della onLuS.
La pandemia ci ha destabilizzato, da un momento all’altro le nostre vite hanno subìto uno sconvolgimento senza precedenti e credo che a pagarne le conseguenze, come spesso accade, siano proprio i bambini. io ho superato i sessant’anni, sono in pensione, senza figli e mi sono posto alcune domande: come sarà il futuro dei bimbi deboli e indifesi? Quale mondo troveranno dopo di noi?
Molto tempo fa ho perso un amico per un male incurabile e sono certo che la dolorosa perdita mi abbia stimolato ad aiutare gli altri. non mi ero mai concentrato sui bambini, avevo indirizzato le mie risorse verso altri enti benefici. E forse, sarà per il periodo infausto che ho sentito la necessità di rivolgere un pensiero speciale a tante piccole creature sparse per il mondo costrette a vivere in condizioni estremamente precarie. Loro hanno bisogno urgentemente di cure mediche, di cibo, di istruzione.
Così, ho voluto mettere nero su bianco, concretizzare le mie riflessioni e sostenere chi davvero versa in gravi difficoltà. Dopo aver reperito le informazioni necessarie su internet, ho contattato la onLuS e supportato dalla responsabile lasciti ho deciso di nominare Save the Children nel testamento devolvendo parte dei miei beni. Vorrei poter garantire, con la mia donazione, un domani migliore a tanti bambini.
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domenicoi Donatore lasciti Save the Children
lA voce dei rAgAzzi
i giovAni non sono invisiBili, sono le istituzioni Ad essere mioPi
A curA di sofiA torlontAno e YgnAziA cignAi Redattrici per Change the Future
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d oltre un anno dall’inizio dell’emergenza, le istanze continuano a crescere, ma lo sguardo di chi deve prendere decisioni è rimasto lo stesso: cieco dinanzi ai giovani e al loro punto di vista. Abbiamo visto la nostra vita modificarsi drasticamente: la socialità si è ridotta, se non addirittura annullata, la scuola e l’università sono diventate attività meccaniche che non ci motivano, e in tutto questo la nostra psiche è stata messa a dura prova. Ma noi ci siamo, esistiamo, e vogliamo essere in prima linea in questo drammatico momento, accanto ai nostri compagni, genitori e professori, ma soprattutto accanto alle istituzioni. Si pensa al “dopo”, si parla di Recovery Plan, PnRR, next generation Eu, tutte misure per ripartire e guardare ad un futuro sostenibile per le prossime generazioni. Eppure la vera ripartenza del Paese deve partire dallo sguardo di chi oggi vive maggiormente le contraddizioni delle scelte politiche del presente. A volte si rischia di pensare impropriamente che le nuove generazioni abbiano perso il desiderio di essere protagoniste del proprio presente, ma così non è, poiché il problema è altrove: manca il coraggio da parte delle istituzioni di prendere realmente in considerazione il punto di vista di noi giovani, le nostre
Qui sopra, alcuni dei redattori della piattaforma.
fragilità, le nostre difficoltà, ma soprattutto le nostre capacità. noi di Change the Future siamo nati poco prima della pandemia e quest’ultima non ci ha fermato, anzi, ci ha rafforzato. Abbiamo raccontato le realtà degli studenti, dei ragazzi e delle ragazze che in tutta italia hanno affrontato la nuova situazione, ognuno con le proprie difficoltà del contesto. La nostra missione è stata e continua ad essere quella di dare voce a tutte le realtà che contribuiscono ogni giorno a ridurre le disuguaglianze e narrare, in tutte le sue sfumature, la grande sfida globale dell’Agenda 2030 e della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Siamo protagonisti della Storia, che sia quella del nostro paese o quella della nostra vita, e non ci tireremo indietro. ora però qualcuno faccia un passo in avanti verso di noi. Change The Future è una community dedicata a tutti i ragazzi e le ragazze, alle associazioni giovanili e alle scuole per informare, sensibilizzare, creare comunità e dare forza alla voce dei giovani, con un focus sui diritti e sull’Agenda 2030. www.changethefuture.itneWs 71/2021 13
sAve the children si rAccontA
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ono cresciuta in un paesino di 7.000 abitanti in provincia di Padova, terza di cinque figli, mamma commessa, papà cuoco. Ricordo precisamente la decisione presa in terza media di ribellarmi sempre di fronte alle ingiustizie, sognavo di diventare “Presidentessa dell’onu” per poter cambiare le cose. Dal 2014 lavoro con Save the Children
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se penso a che cosa mi ha spinta nel corso degli anni a fare le scelte che ho fatto, penso ad uno straordinario mix di esperienze formative formali e informali. Queste opportunità dovrebbero essere garantite a tutti i bambini.
all’interno dei Programmi nazionali e da settembre 2020 sono Responsabile dell’unità Povertà Educativa. il mio lavoro consiste nello sviluppare e coordinare interventi di contrasto alla povertà minorile nelle periferie più svantaggiate delle principali città italiane in concerto con associazioni del territorio, scuole e istituzioni. Se penso a che cosa mi ha spinta nel corso degli anni a fare le scelte che ho fatto, penso ad uno straordinario mix di esperienze formative formali e informali date dall’aver incrociato docenti che mi hanno appassionata ai diritti umani e alla lotta alle disuguaglianze, un’amministrazione comunale che ha investito sulle politiche giovanili permettendomi di fare esperienza di cittadinanza attiva e scambi culturali con coetanei di altri Paesi, la borsa di studio che mi ha permesso di andare all’università e di poter fare l’Erasmus a Bruxelles.Tutte queste esperienze sono state possibili grazie ad interventi strutturali e investimenti da parte delle istituzioni pubbliche, oltre che a persone di valore che hanno saputo fare la differenza. grazie all’esperienza in Save the Children ho potuto toccare con mano quanto questo tipo di opportunità siano in realtà una questione di giustizia sociale e di equità. nel mio lavoro quotidiano mi trovo ad attivare percorsi di supporto individuale in favore di minori talentuosi che non potevano esprimere e sperimentare appieno le proprie capacità perché nati in un contesto meno fortunato del mio. L’impegno che come Save the Children portiamo avanti ogni giorno nel contrastare la povertà educativa in italia, oltre a realizzare attività educative, culturali e di promozione sociale all’interno dei Punti Luce, mira a promuovere un cambiamento strutturale nelle politiche dedicate all’infanzia e all’adolescenza nel nostro Paese affinché nessuno resti indietro, a tutti i costi. melissA Bodoi Responsabile unità Povertà Educativa
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