Rapporto annuale egitto

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Tutte le foto: © Save the Children Tutte le foto: © Save the Children.

Egitto: Rapporto Annuale Il coraggio di

Dina

Dina ha 14 anni e abita nel villaggio di Kom El Mansoura, nel nord dell’Egitto, con i genitori, i suoi fratelli e le sue sorelle: Ayia, 16 anni, Ahmed, 11 anni, e Abdel Fatah, 8 anni. Il papà è autista e la mamma si occupa delle faccende domestiche.

I nostri Obiettivi per il 2015 Aumentare fino al 70% il numero dei bambini coinvolti nei nostri programmi per la Cura e lo Sviluppo della Prima Infanzia. Lavorare con le istituzioni locali per far includere circa l’80% delle nostre lezioni per la prima infanzia nei programmi scolastici governativi. Aumentare la consapevolezza degli studenti sull’importanza di comportamenti igienici adeguati per evitare le malattie. Incoraggiare gli adolescenti a partecipare attivamente ai processi decisionali nelle proprie famiglie e all’interno delle comunità.

Il tuo prezioso sostegno ci permetterà di restare accanto a tantissimi bambini anche il prossimo anno.

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Ahlan Wasahlan!

“Ciao” dall’Egitto.

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Pensiamo al futuro dei nostri bambini e anche all’ambiente in cui vivranno: usiamo solo carta proveniente da foreste certificate e controllate.

Molte ragazzine in queste aree rurali del paese sono discriminate in base alla convinzione che le donne siano un peso per la famiglia e abbiano un’importanza minore dei maschi. Anche Dina ha dovuto subire le conseguenze di questo terribile pregiudizio. Durante la sua crescita i genitori le ricordavano costantemente che, essendo femmina, un giorno avrebbe dovuto sposarsi e diventare una casalinga. Nessun tipo di educazione avrebbe potuto cambiare questo destino. Così un giorno anche Dina ha dovuto abbandonare la scuola come imposto dai suoi genitori. Piano piano ha perso la fiducia in se stessa, ha iniziato a non apprezzare più il suo aspetto fisico e a rimanere quasi sempre a casa. Grazie ad una campagna sulla conoscenza e l’importanza dell’educazione organizzata da Save the Children in favore dei bambini costretti ad abbandonare la scuola, Dina ha ripreso a frequentare le lezioni. Si è anche unita al gruppo “Ambizioni giovanili”, creato per aiutare i ragazzi a rafforzare le proprie capacità e spronarli a contribuire attivamente allo sviluppo della comunità. Grazie ai nostri campi estivi, Dina ha ricominciato a frequentare i suoi compagni ed è stata coinvolta in attività di giardinaggio, di recupero ambientale e di formazione sull’importanza delle vaccinazioni per i bambini.

“è stato molto interessante e ho imparato tanto. Adesso ho più fiducia in me stessa e posso dimostrare ai miei genitori che le mie idee sono importanti. Mi sento più forte e sono fiera di me stessa”, ci ha detto Dina.

Anche gli insegnanti si sono accorti dei suoi incredibili progressi e si sono stupiti della sicurezza e delle capacità dimostrate in classe. Adesso Dina ha tanti nuovi amici e ci ha raccontato: “Voglio diventare una maestra

un giorno per spiegare a tutte le ragazze quanto sono importanti, per se stesse e per la propria comunità”.


I risultati dei nostri programmi in EGITTO Nonostante le difficoltà derivanti dall’instabilità politica e dalle recenti rivolte civili, Save the Children è riuscita a garantire interventi di qualità per i bambini, le loro famiglie e le comunità in Egitto. Il nostro obiettivo principale è che i bambini imparino e crescano al meglio, sfruttando a pieno il loro potenziale. Grazie al tuo contributo abbiamo raggiunto 283.049 bambini e adulti.

Cura e Sviluppo della Prima Infanzia

Educazione di Base Nonostante l’instabilità politica, la frequenza scolastica nelle zone coinvolte nei programmi di Sostegno a Distanza è aumentata del 93%.

Il 60% dei bambini che vivono nelle aree in cui lavoriamo beneficiano dei programmi per lo Sviluppo della Prima Infanzia (rispetto alla media nazionale del 33%). Tutti loro si iscrivono poi alla scuola elementare.

65.413 bambini, tra cui 31.610 bambine, sono stati raggiunti dai nostri interventi, anche grazie a campi estivi, attività extra-scolastiche e sessioni di educazione civica.

Sono stati creati 11 nuovi centri per la prima infanzia nelle aree rurali, con il sostegno del Ministero dell’Educazione e del Ministero della Sicurezza e degli Affari Sociali.

9.500 insegnanti e genitori sono stati coinvolti in sessioni formative per migliorare e supportare la qualità dell’educazione. 20 formatori sono stati scelti per lavorare in un programma governativo sulla lettura e la scrittura.

Sono stati formati 110 insegnanti sulle tecniche didattiche adatte ai bambini, per stimolare l’interazione dei bimbi in aula.

Salute materno-infantile

2.000 neo-mamme hanno ricevuto sostegno mensile ed educazione alla genitorialità.

La percentuale dei parti seguiti da personale sanitario specializzato è cresciuta dal 36,2% del 2008 al 57,4% del 2013. Il numero dei bambini al di sotto dei 6 mesi nutriti esclusivamente al seno dalle loro mamme è aumentata del 40,9% dal 2008.

Salute e Nutrizione Abbiamo formato 98 insegnanti che avranno il ruolo di supervisori sulla salute nelle scuole e dovranno: - essere un punto di riferimento per il sistema nazionale di sicurezza e salute, oltre che per il primo soccorso scolastico; - aumentare la conoscenza della prevenzione delle malattie contagiose. 15.497 studenti sono stati sottoposti a check-up medici in collaborazione con le autorità sanitarie locali. 27.298 bambini hanno beneficiato di attività extrascolastiche come: la Giornata del Lavaggio delle mani, i campi estivi, i seminari artistici, le giornate dedicate allo sport e le gare sulle nozioni di salute.

In due ospedali locali è stata implementata la “Marsupio Terapia” che sfrutta il calore del corpo della mamma come sistema per diminuire la mortalità e aumentare il benessere dei bambini nati sottopeso.

Sviluppo degli Adolescenti Il 75% dei ragazzi coinvolti nei nostri programmi ha avviato una piccola attività imprenditoriale dopo aver completato i nostri corsi di formazione. L’83,4% degli adolescenti che ha frequentato le nostre scuole dichiara di sentirsi libero di esprimere le proprie opinioni, rispetto al 15% del 2008. Il 67% degli adolescenti ha contribuito alle spese di casa con il denaro guadagnato grazie a piccole attività imprenditoriali, rispetto al 53,5% del 2008.


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