RIENTRARE A SCUOLA TRA VULNERABILITÀ E RESILIENZA MICHELE GRANO ESPERTO IN PSICOLOGIA DELLE EMERGENZE
Aspettative?
Futuro prossimo
• Bisogno di continuità • Bisogno di ascolto e comprensione • Bisogno di appartenenza • Bisogno di fiducia
• Bisogno di interiorizzare consapevolmente le nuove regole
Scuola come ÂŤtutore di resilienzaÂť CapacitĂ , di una persona o di un gruppo, di svilupparsi positivamente, di continuare a progettare il proprio futuro, a dispetto di avvenimenti destabilizzanti, condizioni di vita difficili e traumi Risorsa fondamentale per far fronte alle situazioni critiche della vita, non attraverso la negazione del dolore e della sofferenza, ma attraverso la loro accettazione, trasformazione e trascendimento
3 fasi dell’intervento sulla crisi («macro») • Protezione e sicurezza Ambiente accudente, clima di fiducia, accoglienza
• Verbalizzazione e legittimazione Espressione, possibilità e comprensione (in base all’età)
• Previsione e preparazione Prepararsi a eventuali difficoltà future, per rinforzare le capacità di coping
Strumenti («micro») • I vissuti dei bambini sono principalmente esperienziali e affettivi • Prezioso aiutarli a non attuare difese distruttive, ma favorire lo sviluppo di fantasia e creatività, credendo nelle loro risorse mentali in grado di pensare-elaborare classificare l’esperienza spaventosa
Il linguaggio naturale dei bambini è un «linguaggio principalmente emotivo, fatto di immagini e metafore, come quello delle storie e dei sogni» (M. Sunderland)
Strumenti («micro») • Modalità interattiva, lavoro in gruppo, circletime: strumenti privilegiati per incentivare momenti di discussione, condivisione di esperienze, proposte
• Attività che stimolano fantasia e resilienza (racconto e creazione di storie, disegni, giochi, teatro, attività manuali, ecc.), realizzate nel rispetto e nell’attribuzione di senso alle norme di distanziamento: esperienze catartiche che permettono di scaricare le emozioni, trasformandole in dinamismo e divertimento, di avvicinare i vissuti in maniera simbolica e mediata. «È più divertente, dunque più utile!» (G. Rodari)
Creazione di un nuovo patto - ruolo attivo tra fiducia e riconoscimento (-etero ed -auto), incoraggia e nutre l’autostima
- negoziazione tra gli estremi: “negazionismo” (narrazione placebo) VS “allarmismo” (narrazione nocebo)
- verso una narrazione serena, esplicativa e interattiva che permette l’incontro e fornisce indicazioni utili per controllare la situazione
- chiarezza della comunicazione: permette di mantenere la fiducia nell’adulto, riuscendo a sentirsi protetto
- valore del gruppo
Per approfondire • www.conoscoimparoprevengo.org Rivista online del Centro Alfredo Rampi Onlus dedicata a prevenzione, Psicologia dell’Emergenza, protezione civile, psicopedagogia, scuola, territorio
• www.centrorampi.it | www.facebook.com/centroalfredorampionlus/ | www.facebook.com/PremioAlfredoRampiLetteraturaEInfanzia/ •
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DI IORIO R., BIONDO D., (2011), a cura di, Psicosoccorso. Dall’incidente al terremoto, Roma, Ed. Magi.
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DI IORIO R., GIANNINI A. (2018), a cura di, Stare con il dolore in emergenza. Soccorritori, vittime e terapeuti, Franco Angeli, 2018.
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