Magazine Savona Graffiti N2

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LA PARTECIPAZIONE CON LA FIRMA

www.savonagraffiti.it

Web magazine luglio 2013 N째2


I GRAFFITI DI UNA CITTA' Ecco il secondo numero mensile di Savona Graffiti con una sintesi di quanto pubblicato sul nostro sito. Ogni giorno articoli e segnalazioni sui problemi della città, il parere e le opinioni della gente così come le novità e gli aggiornamenti sull'attività dell'Amministrazione comunale. Ma anche inchieste e testimonianze della vita di Savona: dalla cultura al divertimento. Basta andare su www.savonagraffiti.it per essere sempre informati e aggiornati su quanto accade attorno noi. Una traccia per aiutare a conoscere e riconoscere una città raccontata e vissuta.


INDICE Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag.

4 Savona, è qui la festa 6 Primo passo per la nuova biblioteca 10 Flash Mob contro la violenza 12 Un amico prezioso: il Sert 14 L'emozione del volo senza ali 20 La passeggiata? Ci vuole un idea

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22 In mare tutti uguali 26 Margonara, la galleria si abbassa 28 Religione e solidarietà a Legino 32 Felici di una sede aperta a tutti 34 Recensioni Feltrinelli 37Graffiti – Alex Raso


SAVONA, E' QUI LA FESTA Successo del giovedì sera: cultura e divertimento. Si studia già la prossima edizione di Arianna Codato Musica selezionata per offrire una vasta scelta alla città, zone del centro libere da auto e moto, tavolini dei bar che hanno trasformato le vie in un vero salotto ottocentesco e, al contempo, moderno. Ecco come si è presentata Savona in questi giovedì di festa ai suoi abitanti. Una città ricca di intrattenimento, vitalità e allegria, che ha saputo mostrare la sua voglia di fare e di essere attiva, rinnovarsi e mostrarsi. «Pensando a caldo, al mese appena trascorso, ho l'impressione che i savonesi siano ancora più soddisfatti quest'anno, rispetto alle edizioni precedenti – commenta Elisa Di Padova, Assessore alla Cultura – tutta la città era molto più coinvolta. Anche gli eventi collaterali, organizzati dai commercianti, che forse non sono stati sempre in linea con il programma ufficiale, hanno dato il loro importante contributo portando ad una risposta davvero positiva ». I commenti sui social network sembrano trasmettere la stessa impressione. Nel susseguirsi dei giovedì in molti si davano appuntamento per ripetere la serata, stesso bar, stessa via, giro completo del centro. Foto e mini filmati fatti con i cellulari raccontano di momenti in compagnia, della musica, dei balli e dell'energia vissuta nel fresco della sera di queste calde giornate di luglio.


«Con lo stesso entusiasmo speriamo di poter incrementare l'offerta per l'anno prossimo – spiega la Di Padova – nei prossimi mesi, discutendo del programma, vorrei poter ridurre la spesa, magari con un solo spettacolo centrale in piazza Sisto ed uno itinerante per le vie, in modo da poter prolungare le serate, farle partire l'ultima di giungo e terminare nella prima settimana di agosto. Lasciare campo libero ai commercianti, confidando nella loro capacità di coordinare i contest per non sovrapporli e implementare così l'offerta culturale. Non solo la Pinacoteca aperta, ma magari anche le chiese, la Cappella Sistina e gli oratori che custodiscono le casse lignee della processione, per offrire una scelta ancora più ampia ai savonesi e non solo, che hanno dimostrato di apprezzare e volere le notti di festa in città».

Un momento della festa in piazza della Maddalena


PRIMO PASSO PER LA NUOVA BIBLIOTECA La giunta approva il piano di valorizzazione di palazzo Santa Chiara

Ipotesi di progetto con vista in piazza Vacciuoli

Biblioteca, corsi universitari, chioschi, una nuova vita per Santa Chiara. Un primo passo verso la riqualificazione della struttura è stata deliberato nel corso della seduta odierna di Giunta, martedì 23 luglio. L'approvazione del Programma di valorizzazione di Palazzo Della Rovere, redatto dalla Società I.P.S.S.c.p.a. secondo le “Linee guida per l’elaborazione del programma di valorizzazione” emanate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e l’Agenzia del Demanio, è finalizzato all'acquisizione gratuita dell'immobile da parte del Comune, grazie al Piano Città Ministeriale, ed alla futura riassegnazione del Palazzo per attività volte alla sua valorizzazione, come appunto la collocazione della biblioteca e i corsi universitari di Scienze della Comunicazione.


UN CUORE CHE TORNERA' A BATTERE NEL CENTRO DELLA CITTA' Le caratteristiche e la vastità dell’area, così come la ricchezza della varietà architettonica di Palazzo Della Rovere hanno messo in luce da subito l’esigenza di sviluppare una proposta complessiva del suo riutilizzo che tenesse in conto possibili usi diversificati attraverso una mescolanza di funzioni, affinché il complesso architettonico potesse ricoprire un ruolo di catalizzatore di interesse per la cittadinanza, generando processi di rigenerazione urbana anche del tessuto circostante, commerciale, servizi, ristorazione eccetera. La proposta di valorizzazione prevede il riutilizzo principale degli spazi di Palazzo della Rovere come sede della nuova biblioteca smart comunale e di alcuni corsi universitari. Tali funzioni attireranno un elevato bacino di utenza, quanto più, nel rispetto delle loro esigenze peculiari e caratteristiche intrinseche, queste due attività troveranno spazi in condivisione e momenti di scambio, tanto più la loro integrazione sarà virtuosa e proficua. Questo connubio può generare processi per la rivitalizzazione e rigenerazione di tutto il centro città, è il valore aggiunto dal quale si è partiti per pensare alla distribuzione delle funzioni d’uso interne al Palazzo. La posizione centrale, la riapertura del chiostro e della nuova via di comunicazione a scala urbana, uniti alla pluralità di funzioni previste dal progetto, riporterà Palazzo Della Rovere ad avere un ruolo centrale per la cittadinanza, punto di grande attrattività, nel quale poter usufruire di servizi di informazione culturale, turistica, commerciale e di ristorazione. La destinazione d’uso proposta, infine, appare compatibile con le caratteristiche intrinseche e monumentali dell’organismo edilizio di Palazzo Santa Chiara, l’intervento proposto permetterà di realizzare un’azione di recupero nel rispetto dell’edificio e della la sua storia.


IL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE IN 8 PUNTI CHIAVE 1. Effettuare un intervento di “recupero nella conservazione” valutando la reale capacità della struttura esistente a ospitare nuove funzioni pubbliche, riportando alcuni spazi alla loro originaria concezione; creando nuovi spazi dinamici, verificando il possibile utilizzo di quegli spazi di grande potenzialità. 2. Introdurre funzioni pubbliche importanti quali la nuova biblioteca civica e alcuni corsi universitari studiandone e valorizzandone le interazioni; 3. Individuare spazi per funzioni complementari rivolti non solo all’utenza della biblioteca e dell’università, ma per tutta la cittadinanza, al fine di offrire ulteriori servizi ed attività; 4. Diventare un punto di informazione multimediale per la città, anche in vista dell’arrivo dei flussi crocieristici in Darsena; 5. Garantire un’ accessibilità diffusa, soprattutto per le fasce di utenti più deboli o diversamente abili. 6. Migliorare l’efficienza energetica del complesso attraverso una progettazione che sfrutti le naturali proprietà e caratteristiche dell’”architettura storica” quale “edificio passivo” a ridotto consumo energetico; 7. Predisporre un nuovo sistema impiantistico che prediliga l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. 8. Unire, attraverso il suo cortile, le due anime più importanti della città, quella moderna della Nuova Darsena Portuale e quella antica del centro medievale, che valorizzeranno il centro urbano in termini di accessibilità, visibilità e turismo.

Il chiostro


rivalutato

DOPO LA FASE INIZIALE L'ITER DI ASSEGNAZIONE I passi successivi dell'iter prevederanno la presentazione del Piano al Tavolo Tecnico Operativo, attivato dalla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici, al quale partecipano i rappresentanti degli organi periferici del Ministero per i beni e le attività culturali competenti per la materia trattata e dell'Agenzia del Demanio. Se il Piano verrà condiviso dal Tavolo, si potrà sottoscrivere l'apposito accordo di valorizzazione dell'immobile, con l'attribuzione, a titolo non oneroso, del Palazzo al Comune di Savona, come previsto dal Decreto Legislativo 28 maggio 2010 (“Attribuzione a Comuni, Province, Città Metropolitane e Regioni di un proprio patrimonio, in attuazione dell'art. 10 Legge 5 maggio 2009, n.42”) e dal Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (secondo cui il trasferimento dei beni è subordinato alla stipula di specifici accordi di valorizzazione e conseguenti programmi strategici di sviluppo).


Le mamme dei Bagni Italia all'evento

FLASH MOB CONTRO LA VIOLENZA Una danza sulla spiaggia per dire no al femminicidio di Arianna Codato

Musica, danza, canzoni. Un mondo di note dedicate alle donne. Una settimana intensa, governata da un unico obbiettivo, sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni contro la violenza sulle donne e il femminicidio. Si è concluso oggi, venerdì 19 giugno, l'evento nazionale di Donnedamare, con un flash mob ai Bagni Italia alle Fornaci, sulle note di Break the Chain, così non solo a Savona ma in tutte le Regioni che hanno aderito all'iniziativa. Un momento importante, condiviso in maniera gioiosa ma anche con serietà, per l'importante messaggio che le persone presenti, donne, bambini e uomini, hanno voluto trasmettere. Una canzone durata poco più di un minuto, che è stata la degna chiusura di 5 giornate dedicate in tutta la provincia di Savona, tramite la radio, i giornali e il web, per un segnale forte, contro chi usa la violenza verso il “sesso debole”.


«La Liguria è la Regione con più Comuni aderenti. Una staffetta virtuale da Varazze a Genova, a Savona e Arma di taggia – racconta Elisa Di Padova, Assessore alla Cultura – La canzone Break the Chain vuol dire spezza la catena, per indicare di spezzare l'omertà di questo circolo di paura e violenza terribile, in maniera ludica e giocosa, per questo è stata scelta la spiaggia, il posto adatto, specie durante l'estate, per far passare dei messaggi con una valenza cosi importante come questo». Un maratona di danza, lungo i litorali della penisola, per dire basta agli abusi e chiedere maggiori tutele e protezioni per le donne che ogni giorno subiscono violenze, ricordandogli che non sono sole e che possono chiedere aiuto. «Negli ultimi anni abbiamo molto investito come Comune nella risposta. Non si lasciano sole le donne dopo che hanno fatto la denuncia ha dichiarato Isabella Sorgini, assessore dei Servizi alla Persona, durante la diretta su Radio Onda Ligure - Esistono case protette, con operatori, psicologi, quindi non solo riuscire ad uscire da una casa di violenza ma avviare un percorso per il dopo, con un lavoro, una casa, con i propri figli, nessuno permetterebbe di abbandonarli alla famiglia di origine. Le madri li portano con loro, devono portarli con loro». “Mai più una donna deve morire per le mani di un uomo” Madre Teresa di Calcutta


UN AMICO PREZIOSO: IL SERT Prima puntata: “Come (ri)scoprire una struttura fondamentale di Alessandra Arpi

La dipendenza. La perdita di controllo di sé, dei propri desideri e pulsioni. Un circolo vizioso. Dal quale si esce con difficoltà, spesso e volentieri grazie all’aiuto di personale competente e farmaci. Per questo un mattone solido nella costruzione del percorso di recupero è rappresentato dal SerT, il Servizio per le tossicodipendenze. I suoi compiti? Prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione degli stati di dipendenza patologica. Dipendenza da cosa? Sostanze illegali, legali (tabacco, alcool), comportamenti (gioco d'azzardo patologico). Dove ci si può rivolgere, in caso di bisogno personale o per un familiare? Alla direzione e agli ambulatori a Savona, in via Santa Lucia 11/1.


Una volta arrivati al centro come funziona l'accoglienza? “La prima fase è quella di accoglienza -spiega la dottoressa Francesca Romani, Direttore del Dipartimento per le Dipendenze- e non è necessario appuntamento. In un primo momento si raccolgono le informazioni del paziente, in genere questo approccio è riservato allo psicologo, per inquadrare il tipo di problema. Successivamente si passa ad una prima valutazione, e si decide un programma di intervento. La somministrazione di farmaci viene attuata, ovviamente, da medici e infermieri, e se c'è la volontà del paziente si continua con le sedute tenute dallo psicologo. In caso di problemi legali o sociali legati all'uso di sostanze o di comportamenti patologici, entrano in gioco i servizi sociali”. In ogni caso si cerca di mettere in piedi percorsi brevi, di circa sei mesi di durata per gli abusatori, mentre per i dipendenti la durata varia a seconda della gravità della situazione. “Il primo obiettivo è stabilizzare il paziente -continua Francesca Romani- in modo da poter lavorare su cosa succede quando è sotto controllo. I casi particolarmente gravi vengono poi affidati ad un percorso comunitario, che fornisce un supporto continuo, in una delle comunità terapeutiche”. Tanti percorsi, un solo obiettivo: ritrovare il controllo sulla propria vita. E rispetto agli altri percorsi medici, quello di uscita da una dipendenza è più difficoltoso anche per quanto riguarda l'accettazione sociale. “Tutti si sentono autorizzati a parlare di dipendenze e dare giudizi -sottolinea Franco Badii, responsabile della struttura semplice abuso e dipendenza da sostanze illegali- si tende a generalizzare e non si vede la complessità delle situazioni. Che sono serie quanto qualsiasi altro tipo di patologia. Questa è l'unica tecnica scientifica che ha un'autorevolezza mutevole a seconda dei media che ne parlano”. Le parole d'ordine sono quindi più consapevolezza e informazione. Per rendere tutti coscienti dei rischi, del potere della prevenzione e dei percorsi di recupero. L'inchiesta continua sul sito www.savonagraffiti.it


L’EMOZIONE DEL VOLO SENZA ALI Un tuffo nel cielo con i paracadutisti savonesi di Michele Alluigi

Volare è sempre stato il sogno dell’uomo. Librarsi nel cielo da soli sembrava fino a qualche tempo fa un’esperienza impossibile. Lanciarsi nel vuoto con un paracadute, volare, compiere figure acrobatiche, imitare gli uccelli e atterrare incolumi è un’esperienza che richiede grande perizia però è alla portata di tutti. Prova ne sia che il decano dei paracadutisti savonesi ha 76 anni. Non c’è limite in questo senso, basta superare i test, attenti e severi e sottoporsi ad un addestramento adeguato e scrupoloso. Savona gode del privilegio di avere una scuola importante e affermata per questo. Un gruppo di

PARACADUSTI D’ITALIA UNA GARANZIA DI SICUREZZA Nella variegata realtà associazionistica savonese esiste da tempo la sez. dell’Associazione Nazional Paracadutisti d’Italia (A.N.P.d’I). Questa sezione venne fondata nel 1963 da Giorgio Yves Traversa, diventato in seguito il primo presidente della sezione di Savona, dal cellese Vittorio Adorni, il professore di educazione fisica Enrico Terracciano e Carlo Bigatto. Tutti paracadutisti reduci della Seconda Guerra Mondiale, costoro posero le basi di una sezione che potesse coltivare e diffondere in Liguria la disciplina del paracadutismo.


COME SI IMPARA A VOLARE CON IL PARACADUTE La sezione di Savona dell'ANPd'I, con sede situata in Corso Mazzini 25

paracadutisti savonesi

sotto i locali dell'asilo “Le Piramidi”, organizza dei corsi di paracadutismo con paracadute emisferico ad apertura automatica tramite fune di vincolo, il lancio di tipo militare che si effettua dai 500 metri, l’abilitazione conseguente a questa capacità fornisce all’allievo i crediti di punteggio riconosciuti nei diversi concorsi per le forze armate. Ogni corso prevede una preparazione teorica seguita dalla necessaria pratica al fine di fornire tutte le nozioni necessarie lanci in totale sicurezza. Nella prima fase si tratta la teoria; ad ogni lezione si verifica poi l'apprendimento precedente, in modo tale che si crei negli allievi il condizionamento richiesto per metterle in pratica. La parte pratica prevede una preparazione fisica mirata per il paracadutismo. Vengono inoltre simulate tutte le fasi del lancio: partendo dall'imbragatura per provare le manovre fino all'apertura dei paracadute primario ed ausiliario per apprendere infine la procedura di atterraggio, chiamata capovolta.

SEDICI ANNI ETA’ MINIMA, SCUOLA DI LANCIO E DI VITA Per iscriversi ai corsi i requisiti richiesti sono età minima 16 anni, un apposito certificato medico di idoneità agonistica (specificando “paracadutismo” come disciplina) e un'assicurazione obbligatoria, l'iscrizione è aperta a tutti coloro che vogliano avvicinarsi al mondo del paracadutismo, conoscendo anche storia e tradizioni dei parà; per ogni informazione: sito www.paracadutistisavona.it mail segreteria@paracadutistisavona.it direttoretecnico@paracadutistisavoa.it


MILLE MODI PER PRATICARE IL PARACADUSTISMO Ma il lancio con paracadute emisferico ad apertura automatica tramite fune di divincolo è solo un tipo di lancio all'interno del paracadutismo e rappresenta un’ aspetto di questa disciplina; una volta ottenuta l’abilitazione al lancio con paracadute emisferico ad apertura automatica tramite fune di vincolo ( l'ANPd'I è l'unica associazione che lo rilascia) l'allievo può scegliere se proseguire con i lanci di addestramento oppure accedere ai corsi per i lanci in caduta libera, per i quali si passa dal paracadute emisferico ( circolare) a quello a profilo alare (di forma allungata simile al parapendio). Questi lanci si dividono in tante “specialità” ne elenchiamo alcune: il “relativo”, vale a dire i lanci eseguiti in gruppo facendo le varie figure durante la discesa, si può essere in due per arrivare fino a quattrocento paracadutisti insieme, il “freestyle”, un lancio individuale dove si eseguono le acrobazie con le manovre del corpo ed il “canopy relative work” durante il quale le figure vengono eseguite una volta aperto il paracadute (mentre nei due precedenti si eseguono prima dell'apertura).

Lancio con il paracadute e con fune


Una delle tipologie di lancio

SAVONA, 70 ISCRITTI, 50 ANNI DI ATTIVITA’ A Savona l'ANPd'I conta circa settanta soci iscritti, alcuni dei quali prestanti servizio nelle forze dell'ordine, suddivisi nelle tre tipologie; sono “simpatizzanti” gli iscritti che non hanno ancora eseguito lanci paracadutistici, una volta effettuati i tre lanci necessari per il brevetto si diventa “ aggregati” ed infine vi sono i soci “ordinari”, vale a dire coloro che hanno svolto il servizio militare nelle aviotruppe. Savona, però, resta solamente sede amministrativa ed aula per lezioni teoriche; a causa di mancanza di spazi idonei ad effettuare i lanci in Liguria, la sezione è costretta ad uscire dai confini regionali, recandosi a Novi Ligure o Reggio Emilia per i lanci finalizzati all'abilitazione, mentre per i lanci in caduta libera ci si dirige a Cumiana, Garziliana ed Acqui Terme. Quest'anno ricorre il cinquantesimo anniversario della fondazione dell'associazione che sarà festeggiato il prossimo novembre con una conferenza sul paracadutismo alla quale sarà presente il direttore della Folgore Aldo Falciglia. Le attività sono numerosissime, ogni anno l'ANPd'I partecipa a diverse manifestazioni, come la festa della Repubblica del 2 giugno, e varie gare di livello nazionale di triathlon paracadutistico, che comprende lancio di precisione, la marcia zavorrata e la prova di tiro al poligono sia con pistola che con carabina, organizzate insieme alle altre sezioni sul territorio


Lancio di tipo militare

IL BREVETTO? L’HO PRESO A 76 ANNI Lo scorso 30 giugno otto allievi della sezione savonese hanno conseguito il brevetto ma la vera “mascotte” resta Luciano Vaggi, ex artigiano edile in pensione di Spotorno, che ha conseguito il brevetto lo scorso 8 dicembre 2012 all'età di settantasei anni. Vaggi è sempre stato appassionato di tutto ciò che è inerente al volo e non avendo potuto fare il paracadutista durante il servizio militare in passato ha praticato sia il bungee-jumping che il parapendio; ora i lanci all'attivo del pensionato sono sei, ma si prospetta una carriera paracadutistica tutta in evoluzione.


che si effettua dai 500 metri

Una storia questa che conferma il fatto che, con le dovute misure , il paracadutismo è assolutamente sicuro, nonostante i vari pregiudizi, ma non basta, come afferma il presidente dell'associazione Fabio Camignani “La disciplina del paracadutista impone che l'allievo, prima di salire sull'aereo , sia già paracadutista”, occorre avere quindi quel pizzico di coraggio in più per il primo salto, superato il quale passa l'incertezza e si attende la prossima occasione per un tuffo nel cielo


LA PASSEGGIATA? CI VUOLE UN'IDEA

Veduta di un tratto di via Nizza

Concorso di progetti per ridisegnare il futuro della promenade di Savona di Arianna Codato

Un concorso di idee per ridisegnare la passeggiata del ponente savonese. Questa è la nuova proposta messa in campo dal Comune di Savona per riqualificare il tratto di costa tra lo scaletto delle Fornaci e Zinola. Progettisti, architetti e ingegneri, vincitori del bando, daranno forma al litorale della città e le basi per ogni intervento che verrà attuata in futuro nella zona. Obiettivo di questa scelta è dare un percorso ciclo-pedonale alla città, che tenga conto della realizzazione di una sola carreggiata a doppia corsia in Via Nizza, della realtà di quest'area che presenta, per la maggior parte, spazi demaniali o privati, ma soprattutto la presenza di Distretti di Trasformazione previsti dal PUC.«E' la prima volta, dopo anni, che si applica il metodo di un concorso di idee con l'Amministrazione – spiega Livio Di Tulio, vicesindaco di Savona - soprattutto se consideriamo che si tratta di una questione molto rilevante per la città.


Le basi dei progetti dovranno privilegiare aree verdi, punti di aggregazione e di attività ricreative. Inoltre si dovranno aumentare sensibilmente l'accessibilità alle spiagge, restituendo alla vista il litorale per quanto possibile e predisporre alcuni siti dedicati a parcheggio pubblico, tutto ciò, sommato anche a soluzioni innovative, porterà ad una riqualificazione importante di tutto il litorale». I partecipanti al concorso dovranno presentare un progetto preliminare che indichi valutazioni e soluzioni all'attuale assetto urbanistico, proporre percorsi alternativi attraverso la sistemazione di quelle aree escluse dai Distretti di Trasformazione e dimostrare l'effettiva fattibilità del progetto. Ad agosto una preselezione individuerà 10 partecipanti. La commissione sarà composta da dirigenti e tecnici e da nessuna figura politica. Il vincitore del concorso si aggiudicherà un premio di 33.000 euro mentre 4.500 euro e 2.500 euro andranno rispettivamente al secondo e al terzo classificato. Una procedura diversa dai bandi per i lavori normalmente realizzati e che, non definendo prima il realizzatore, permetterà di valutare più approfonditamente la scelta e la realizzazione dell'opera. «L'idea dell'amministrazione comunale è quella di optare un percorso più difficile ma di miglior qualità – conclude Livio Di Tullio - sarebbe infatti molto più agevole progettare una passeggiata che scorra parallela alla spiaggia ma questo ridurrebbe notevolmente l'arenile savonese ricco tra l'altro di spiagge libere». Il progetto vincolerà dunque per i prossimi anni i privati a rispettare le linee guida dando continuità al litorale di ponente nella sua evoluzione.

Via Nizza a Zinola


IN MARE TUTTI UGUALI Successo della balneazione per i disabili alle Fornaci Record di presenze e di accessi in mare allo Scaletto dei Pescatori per la Cooperativa Laltromare, nel progetto di accessibilità sviluppato insieme al Comune di Savona nella spiaggia delle Fornaci Bandiera Blu 2013 Dopo due sole settimane di attività allo Scaletto dei Pescatori di Savona e nelle spiagge libere attrezzate di Varazze (Teiro e Santa Caterina, gestite in associazione temporanea di impressa con ATA Spa multiservice) ogni più rosea previsione sulla frequentazione delle spiagge gestite è stata superata. Un momento in


E' quello che emerge dai dati, a partire dallo Scaletto dei Pescatori, progetto giunto al quarto anno consecutivo: 81 sono gli utenti che sono arrivati nella spiaggia fornacina nei primi 15 giorni di attività e ben 252 gli “accessi” (gli accompagnamenti per la balneazione) in mare. Sempre allo Scaletto sono stati molto apprezzati i nuovi servizi igienici in muratura – realizzati dall’Autorità Portuale di Savona - che permettono agli utenti di usufruire, oltre che del wc, di una doccia calda al termine della giornata di sole e mare, evitandogli di tornare alla propria abitazione con il problema – molto stressante a detta sia degli utenti che dei loro accompagnatori – della doccia ancora da fare Tra le novità di questa stagione, allo Scaletto sono stati provati i nuovi salvagente in aggiunta a quelli tradizionali gonfiabili: si tratta di tubolari di gommapiuma compressa che vengono personalizzati per ogni utente in base alla circonferenza toracica di ognuno, garantendo grande sicurezza spiaggia allo scaletto


Un bagno in mare in sicurezza

L'Assessore al Decentramento del Comune di Savona Sergio Lugaro sottolinea “quando alcuni anni fa abbiamo contattato la Cooperativa Laltromare per questo progetto c'era sicuramente la speranza di dare nuove opportunità ai savonesi che avevano difficoltà di accesso al mare per le loro disabilità, ma non pensavo si potesse arrivare ai numeri che in questi giorni la cooperativa ha reso noti; ci tengo a ringraziare oltre a loro anche le Opere Sociali che hanno contribuito al progetto; ciò che dà più soddisfazione all'Amministrazione è l'integrazione sociale che si è sviluppata in questa spiaggia Bandiera Blu, senza differenze di età, di etnie, di disabilità. Voglio ricordare le parole che mi avevano detto sin dall'inizio gli amici de l'Altromare: il mare rende tutti uguali. E probabilmente grazie a questo progetto riusciamo a conoscere meglio qualcosa in più anche di noi stessi nel rapporto con gli altri”.


Passando alle spiagge libere attrezzate di Varazze, gestite dalla cooperativa Laltromare in collaborazione con ATA Spa, sono circa 40 gli utenti che hanno frequentato fino ad oggi la spiaggia di Santa Caterina, con oltre 130 accessi in mare; anche la spiaggia del Teiro accoglie i disabili ma, per motivi di sicurezza legati al fondo marino irto di scogli, non viene consentita la balneazione agli utenti che vengono trasferiti nella spiaggia di Santa Caterina per il bagno. Sottolinea Ugo Cappello della Cooperativa Laltromare “Credo non sia da non sottovalutare un altro importante risultato ottenuto dalla Cooperativa che ha assunto con contratti a tempo determinato 22 collaboratori di cui 9 appartenenti alle fasce protette confermando così la propria missione legata all’inserimento lavorativo ed alla formazione di persone svantaggiate andando ben oltre al percentuale del 33% prevista dalle normative in vigore. Infine, vorrei ricordare l’affidamento, da parte del Tribunale dei Minori, di alcuni giovani che devono effettuare un percorso di riabilitazione con lavori socialmente utili: un altro tassello a conferma della missione prevista dallo statuto della Cooperativa”.

L'inaugurazione dell'attività de Laltromare


MARGONARA, LA GALLERIA SI ABBASSA Il traffico pesante verrà deviato in via Braja di Andrea Ghiazza e Alessandro Foffi

Un progetto monco, come lo hanno definito in tanti. Aurelia Bis al centro di discussioni e anche qualche polemica. Allora spuntano soluzioni e proposte. Abbassamento della galleria e deviazione del traffico pesate in una nuova strada che si raccorderà in via Braja. Il tutto per non congestionare il traffico in via Stalingrado. Alcuni punti rimangono ancora poco chiari, come ad esempio lo svincolo della Margonara e il raccordo all'autostrada di Legino. Ma le riserve, con il tempo, sembrano svanire. «Quando il Comune di Savona approvò il progetto – afferma Livio Di Tullio, vicesindaco di Savona e assessore all'Urbanistica – erano previsti gli svincoli di Margonara e Miramare. Infatti l'importanza di entrata e uscita nei due punti era imprescindibile dalla restante infrastruttura. Il problema sorge nel momento in cui lo svincolo della Margonara non viene approvato per diverse questioni. Da qui il Comune di Savona avanza della proposte per cercare di ovviare alla problematica. In partenza si era pensato ad una doppia rotatoria rialzata, posta all'altezza dell'incrocio dell'Aurelia che porta all'ospedale Valloria, che potesse accogliere le auto che fuoriuscivano dalla futura galleria dell'Aurelia Bis e si raccordassero con l'altra strada. Ma fu bocciata per via di una curva all'interno della futura galleria che fu giudicata dai tecnici Anas troppo stretta. Questo avrebbe in parte risolto la questione delle uscite e entrate intermedie verso Albisola Superiore, il Valloria e Corso Ricci». Così non fu.


Il tratto di costa della Margonara

Ma il Cipe decise di finanziare il progetto lo stesso senza tener conto della parte mancante. «Dopo aver sollevato i dubbi sul fatto che un'opera senza questo svincolo non avrebbe portato nessun beneficio per la viabilità extra urbana – continua Di Tullio – i tecnici hanno preso in considerazione alcune possibilità. E alla fine sembra che un abbassamento del livello della costruzione della galleria possa essere la soluzione ottimale. Infatti da uno studio di fattibilità è risultata l'idea più compatibile con l'intero progetto in termini sia di progettazione e sia di sicurezza». Ma l'Aurelia Bis come verrà raccordata all'imbocco dell'autostrada? Dall'uscita di Corso Ricci, infatti, il problema sarebbe stato il collegamento verso Legino. E lo studio di una via alternativa in grado di non modificare troppo gli equilibri della città era l'unica soluzione possibile. «Da corso Ricci si passa a via Vittime di Brescia per giungere in via Braja – spiega Di Tullio – per poi proseguire verso l'autostrada. Ma la vera novità è rappresentata dal fatto che al fondo di via Braja verrà costruita una strada parallela in modo da deviare tutto il traffico pesante e non intasare così via Stalingrado. Ecco perché azioni propedeutiche a livello urbanistico sono già state compiute seguendo questo filo conduttore».


RELIGIONI E SOLIDARIETA' A LEGINO Il Vescovo Lupi benedice il grano della fraternità di Marco Oliveri

Continua il dialogo tra diverse religioni unite dall'obiettivo comune della pace: ieri, sabato 22 giugno, gli alunni delle scuole elementari, medie e dell'infanzia di Savona e Provincia che partecipano al progetto "Francesco-Kamil" si sono ritrovati a Legino, nella Chiesa Romanica "SS. Pietro e Paolo" in località Bricco, per portare messaggi di pace. L'avvenimento si è svolto a partire dalle ore 20,45, in occasione della festa dei santi Pietro e Paolo, per i quali la Confraternita di Sant'Ambrogio di Legino osserva una devozione secolare.

L'antica abside della Chiesa Romanica


Un momento della benedizione

Grande la partecipazione che ha riempito l'antica chiesetta, chiamata da tutti "senza tetto", poichè è scoperta, a cielo aperto, con l'erba come pavimento. PiÚ di cinquanta bambini si sono uniti alle varie confraternite che hanno recitato insieme il Santo Rosario di Betlemme durante la processione partita dall'edicola mariana, raffigurante la Madonna di Misericordia, all'incrocio di via Bricco e via Ss Pietro e Paolo, per raggiungere la chiesa. Qui, in un'atmosfera calda e avvolgente, intrisa di spirito di unione, il Vescovo di SavonaNoli Vittorio Lupi ha accolto con un discorso i bambini che hanno poi lanciato in aria palloncini con messaggi di pace composti in classe per l'occasione.


I partecipanti si sono poi spostati verso il campo dove nei mesi scorsi è stato piantato il "grano della fraternità", che le scuole hanno portato nei sepolcri del Duomo e delle Confraternite di Savona il Giovedì Santo, come per tradizione. Alla presenza del Presidente della Comunità dei Musulmani in Liguria Zahoor Zargar, il parroco del Duomo di Savona Don Gianni Busoni e lo stesso Lupi, che ha benedetto le spighe, genitori e bambini di diverse religioni hanno recitato insieme e in lingue diverse l'invocazione "Padre di tutti". Versi in italiano, arabo, rumeno, albanese e inglese sono risuonati nel silenzio carico di significato e condivisione delle centinaia di persone presenti. L'incontro è proseguito fino a sera inoltrata e ha visto la partecipazione attiva di numerosi abitanti leginesi, che hanno dimostrato di sentire particolarmente questo avvenimento apportando manodopera e dedizione: la chiesa di Legino emanava tutto il suo antico fascino, illuminata dalle attrezzature messe a disposizione dai volontari della Protezione Civile, tra i fiori con cui i Leginesi hanno abbellito il luogo per renderlo più accogliente e i cartelloni che raccontavano le attività svolte negli anni dal progetto "FrancescoKamil". Al termine delle celebrazioni, inoltre, gli abitanti del paese hanno offerto focaccette a tutti.

Il campo dove è cresciuto il grano della fraternità


I lavori dei bambini delle scuole

Ma la benedizione del grano è stata anche occasione di solidarietà: erano esposti, infatti, i lavori realizzati dagli alunni delle scuole, in vendita in cambio di offerte da devolvere alla raccolta fondi del progetto "Betlemme e i bambini della Terra Santa", a cura dell'associazione "Pro Terra Sancta". La generosità dei presenti non si è fatta attendere e alla fine della serata sono stati raccolti oltre 500 euro, cifra che andrà a sostenere l'educazione e i bisogni primari di bambini che vivono in povertà o con problemi di apprendimento. Intanto, continua la corrispondenza tra le scuole di Savona e la "Terra Santa Girls School" di Betlemme: infatti, proprio negli ultimi giorni sono arrivate nuove lettere dalla Palestina in cui insegnanti e alunni manifestano l'importanza di portare avanti un discorso che metta in contatto religioni e culture differenti. Un rapporto che sarà sancito ulteriormente la prima settimana di luglio, quando una rappresentanza del progetto "FrancescoKamil" partirà da Savona per raggiungere Betlemme e portare il "grano della fraternità" nel giardino della Basilica della Natività. Per approfondire, leggere l'articolo già pubblicato su Savona Graffiti "La religione? Dialogo e partecipazione"


«FELICI DI UNA SEDE APERTA A TUTTI» Zahoor Ahmad Zargar, presidente del Centro Islamico fa il punto della situazione di Marco Calleri

Le prime parole sono di gratitudine verso l'Amministrazione che ha finalmente trovato una soluzione adeguata alle esigenze della comunità islamica savonese, da tempo costretta a fare i conti con una sede troppo piccola e con i disagi a essa connessi. «Siamo molto contenti che il Comune si sia mosso per metterci a disposizione uno spazio più ampio – afferma Zahoor Ahmad Zargar, fondatore e presidente del Centro Culturale Islamico di Savona e guida culturale e spirituale della comunità musulmana – In particolare desidero ringraziare l'assessore Luca Martino che ha preso a cuore la nostra situazione e si è adoperato per trovare una soluzione adatta». Il Centro resterà in Via Aglietto, ma in una struttura più grande, in grado di ospitare un maggior numero di fedeli e di aprire nuovi scenari per la comunità. «Avere a disposizione uno spazio più ampio ci consentirà di allargare la portata delle nostre attività – spiega Zargar – non solo quelle religiose e culturali dirette ai fedeli musulmani, ma anche quelle aperte a tutta la cittadinanza. Vogliamo infatti che il Centro sia a disposizione di tutti i savonesi per conoscere e scoprire la nostra cultura: organizzeremo manifestazioni, incontri, tavole rotonde e visite nelle scuole». Lo scopo, come ha tenuto a precisare Zargar, non è certo quello di fare del proselitismo, quanto la promozione di uno scambio culturale sano e produttivo per ambo le parti per una convivenza serena e consapevole.


«Il rapporto con Savona è ottimo – afferma soddisfatto – Il Centro è attivo da più 15 anni e non ci sono mai stati problemi. La comunità musulmana e i cittadini hanno sempre interagito con rispetto reciproco». Neppure le condizioni di disagio della vecchia sede Centro hanno provocato tensione, a dispetto dell'assembramento di fedeli, spesso persino trovatisi a pregare sul marciapiede o tra le auto in sosta. «Si tratta di una situazione molto spiacevole per tutti – spiega Zargar – ma per fortuna nessuno si è mai lamentato. I residenti si sono mostrati comprensivi verso chi, pur nella difficoltà, ha cercato di dare meno fastidio possibile».La nuova sede dovrebbe rappresentare un autentico salto di qualità per il Centro Islamico, aprendo nuovi scenari per il futuro a medio termine. «La mancanza di spazio ci ha penalizzati a lungo – afferma – molte persone, soprattutto donne e bambini, non potevano partecipare alla vita della comunità proprio a causa delle carenze strutturali. Abbiamo registrato un aumento delle presenze con lo spostamento nella palestra di Via Trincee e speriamo che ora il numero dei frequentatori assidui salga ancora. Ci vorrà tempo, ma chissà che un giorno non si riesca ad avere una moschea».

Zahoor Ahmad Zargar, presidente del Centro Islamico

L'apertura di un edificio di culto musulmano è un tema spinoso e polarizzante, ma Zargar non teme reazioni scomposte. «Noi ci sentiamo parte integrante della città – sostiene – molti di noi sono cittadini italiani, i nostri figli sono nati e cresciuti qui: ormai l'Italia è il nostro paese e non possiamo non amarlo. Ci piacerebbe dunque riuscire a ottenere uno spazio dedicato al culto, come hanno molte altre comunità religiose». L'unica perplessità che Zargar solleva sulla nuova sede riguarda il lato economico: il Comune infatti ha negoziato con ARTE l'assegnazione dello spazio a canone agevolato, ma i lavori di messa a norma e di ristrutturazione, circa 35 mila euro di interventi, toccheranno al Circolo, come assegnatario.


C'è un ordine di linguaggio nel quale i numeri ci parlano e ci dicono delle cose che noi il più delle volte non siamo abituati a prendere in considerazione. Sapete perchè una pallina da golf è tutta butterata ? Perchè il più famoso profumo al mondo ha il numero 5 ? C'è una ragione precisa per l'attribuzione dei numeri sulle magliette dei giocatori di calcio ? In duecento pagine il libro ci svela molti segreti sui numeri e le storie che racconta non possono che affascinarci. Le vite segrete dei numeri. Michael Millar, Bollati Boringhieri 14,00 euro Una saga dei giorni nostri. In un arco di trent'anni le vicende di 3 sorelle di lontane origini italiane che abbandonando un paese nel sud della Francia alla volta della capitale. Jeanne che aspira all'emancipazione, Brigitte che sogna l'incontro con il principe azzurro ed Elsa,la più piccola,che vuole diventare scrittrice. Ma la vita spesso non è come la immaginiamo e le 3 sorelle incontreranno sulla loro strada le difficoltà delle trasformazioni sociali e delle manifestazioni devastanti dell'odio politico. Le sorelle ribelli Atlas Corinne, E/O 18,50 euro Ermanno e Paride diventano amici per affinità elettive. Il primo fa l'editore, il secondo il libraio e non la finiscono più di scambiarsi verdetti ed opinioni su quello che per loro è la vita e cioè i libri. Ad Ermanno capita di avere dei soldi da investire per comprarsi 3 librerie, Paride si vuole associare, ma quei soldi sembrano provenire dalle attività illecite della banda del formaggio. Parma è in subbuglio, ma c'è di più, Paride vola giù da una finestra... La banda del formaggio Paolo Nori Marcos Y Marcos 15,00 euro


Tobias Sartorius ha scontato la sua pena per omicidio e dopo 10 anni esce dal carcere di Rockenberg. Sta ritornando nel piccolo borgo di Altenhain dove la sua famiglia da generazioni gestisce una piccola osteria. Ma le cose non sono più come lui se le aspetta. La madre è fuggita e il padre ormai è un relitto. Laura e Stefanie della cui scompara era stato accusato ono il ricordo che lo tormenta. Ed inoltre proprio in quei giorni viene trovato uno scheletro... Biancaneve deve morire Neuhaus Nele, Giano 14,90 euro Siamo in Georgia nei primi anni '70. Due ragazzi Tim e Francis frequentano una scuola cattolica e mentre Tim è un esile ragazzo ribelle, Francis è innamorato della sua compagna Margie, ma è un introverso e non riesce a dichiararsi. Quando il preside scopre un fumetto osceno i due rischiano una bocciatura. Per rimediare architettano un pericoloso piano che cambierà per sempre le loro vite. Un romanzo sul passaggio all'età adulta. Vite pericolose di bravi ragazzi Chris Fuhrman, Isbn 17,50 Questo libro nasce dall'esigenza di lasciare un ricordo scritto degli orrori che hanno segnato ed insanguinato il nostro paese dal 43' al 45'. Sono testimonianze dirette corredate da foto di chi ha visto. Vite annientate e costrette a convivere nel ricordo. famiglie che hanno perso affetti e certezze in virtù di teorie deliranti che non hanno avuto eguali nella storia dell'umanità. Io ho visto Buffa P. Vittorio, Nutrimenti 19,50 euro Pubblicato per la prima volta nel 1904, ben presto questo libro è diventato oggetto di culto. Adriano VII è il papa che viene eletto alla fine di un Conclave segnato dall'equivalenza delle opposte fazioni. Ci si può vedere l'anticipazione dei regimi totalitari oppure la profanazione di tutto quello che di sacro o meno difendeva la chiesa. Adriano VII Frederick Rolfe, Beat 14,90 euro


Raul grande giocatore di rugby ci racconta la storia della nazionale argentina che opponendosi al regime di Videla a poco a poco vede i suoi campioni scomparire nel nulla. Ma altri sono pronti a sostituirli e portano alla vittoria la squadra de La Plata. E' la storia incredibile degli anni della dittatura dei colonnelli dove nel silenzio generale il mondo, che non vuol vedere, celebra il trionfo dell'Argentina campione del mondo di calcio. Mar del Plata Claudio Fava, Add Editore 13,00 euro

Un coacervo di problemi irrisolti, un popolo senza patria, un paese diverso che oramai viene considerato tale anche da osservatori esterni. Perchè cercare di " fare gli italiani" sapendo benissimo che essi non ci sono o comunque sono malamente identificabili per costituire una nazione ? Eppure dalle pagine di Alvi una possibilità scaturisce, quella di vedere l'Italia sotto un aspetto mai preso in considerazione prima di ora, per dimostrare come una confederazione possa in futuro divenire paese. La confederazione italiana. Diario di vita tripartita Geminello Alvi, Marsilio 22,00 euro

Dagerman usa il coltello affilato dell'infelicità esistenziale per darci la possibilità di guardare il mondo con occhi diversi. Proprio lui abbandonato dai genitori e cresciuto dai nonni ci parla di innocenza tradita e di solitudini infantili che vengono curate dalla fantasia. Dopo tutto questo ci si chiede : ma perchè i bambini devono ubbidire ? All'interno una perla di racconto "Uccidere un bambino ". Perché i bambini devono ubbidire? Dagerman Stig, Iperborea 9,00 euro

RECENSIONI A CURA DI SILVIA BREGERO (GIORNALISTA E SCRITTRICE) http://myblog.myselfitalia.it/author/sbergero/


ALEX RASO


FOTO DAVIDE RIZZO, ALESSANDRO FOFFI MARCO OLIVERI GRAFICA E IMPAGINAZIONE ARIANNA CODATO COORDINAMENTO EDITORIALE ARIANNA CODATO


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