SPECIALE NATALE I presepi della tradizione a Savona
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Web magazine 2013 N째7
LA TRADIZIONE DEI PRESEPI DI SAVONA Arte e tradizione rivivono a Natale nella città di Savona. Da Santa Rita alla Campanassa, fino ad arrivare a Pontinvrea, i presepi della città offrono la loro suggestiva magia ai visitatori. Dal più antico al più moderno, con le statuine dei macachi liguri, la ceramica, il legno e le stoffe, raccontano la storia, la tradizione e anche le novità della città. Opere d'arte da vedere e ammirare nei giorni delle festività natalizie.
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4 Alla Confraternita i presepi pi첫 antichi di Savona 10 La stanza dei presepi a Santa Rita 16 Il presepe dei ceramisti alla Campanassa 22 Processione di Inverno 26 Il concorso dei presepi della Diocesi 28 Crediti
IL BELLO DEL PRESEPE? Alla Confraternita del Cristo Risorto di Marco Oliveri La penombra della notte, le luci rosse dell'alba e quelle bianche del mattino che si alternano sul paesino di terracotta, illuminando le case, le botteghe dei pastori e la grotta dove ogni anno nasce Gesù. Un'atmosfera che significa Natale, il periodo di feste, ma anche peregrinazioni per ammirare i presepi. Una magia che anche quest'anno si ripeterà all'interno dell'oratorio della Confraternita del Cristo Risorto, in largo Varaldo, nel centro storico di Savona. Qui, uno dei presepi più originali e antichi della città è visibile da venerdì 13 dicembre.
I PARTICOLARI uno dei presepi piÚ antichi di Savona Tradizione secolare che i confratelli del Cristo Risorto tengono viva con dedizione, entusiasmo e grande collaborazione. Si tratta dell'unico presepe costruito ancora alla antica maniera spiega Sandro Varaldo referente della Confraternita di Savona - i pastori sono realizzati con la terracotta delle antiche fornaci di Albisola 'D'atu', che significa Superiore, mentre il muschio è vero e viene raccolto nelle colline di Legino. Un allestimento che ha visto impegnati per tre settimane ben quattro confratelli che, con pazienza si sono occupati di ogni particolare, dai sostegni in legno alla cornice in carta pressata, fino alla disposizione di ogni elemento della scena.
Il presepe della Confraternita del Cristo Risorto trasmette la passione con cui i curatori lo preparano e coinvolge da subito lo spettatore, che s'immerge nell'ambiente antico, fatto di vette innevate, ruscelli, piccole case umili e chiese. E poi ci sono loro, le vere protagoniste del presepe: le statuine. Centinaia di comparse, tra cui figure ricorrenti come il pescatore, la portatrice d'acqua, il fanciullo che porta le pecore al pascolo, il contadino che sprona la sua bestia da soma, ognuno ritratto con dovizia di dettagli, realismo, umanitĂ . O, ancora, le botteghe degli artigiani, l'osteria, la macelleria, il forno per il pane, il mulino, il frantoio, che rimandano agli antichi mestieri.
Ogni anno, però, c'è qualcosa di nuovo, perché l'allestimento sia sempre diverso. Dietro queste immagini, la mano dell'autrice Maria Pepe, savonese da 10 anni, ma originaria di Sorrento, dove il presepe è una vera e propria arte «E' un'appassionata, si sofferma sui dettagli - continua Varaldo - gli scalini della grotta della natività realizzati in ardesia, i prosciutti della macelleria, gli animali del villaggio, le tegole, ognuna costruita a mano e incollata accanto ad un'altra». Un lavoro da mostrare solo una volta all'anno, ma conservato con cura. «Quando smontiamo il presepe, cataloghiamo ogni figura e la riponiamo con cura».
Tra i collaboratori che da sempre contribuiscono alla buona riuscita del presepe, il confratello Roberto Bertola e il tecnico Marco Mordeglia, che si occupa delle luci per le varie parti della giornata, regolate da un computer nascosto, e della costruzione di elementi motorizzati, come le pale del mulino o le macine del frantoio. «A prima vista, un presepe sembra semplice, ma farlo funzionare correttamente è impegnativo - afferma Mordeglia - tutti gli elementi sono collegati tra loro». Lo spirito della Confraternita è quello di seguire fedelmente la tradizione: la statuina di Gesù Bambino, infatti, non c'è ancora. Per vederla, bisognerà aspettare la mezzanotte del 25 dicembre.
I Re Magi, invece, per ora, sono posizionati in arrivo da Oriente. Arriveranno davanti alla grotta solo all'Epifania «Per l'anno prossimo, abbiamo in mente di raccontare anche il viaggio di Melchiorre, Baldassarre e Gaspare - confida Sandro Varaldo così, costruiremo anche l'Oriente, con un gioco di specchi». Il presepe è così pronto ad attendere i visitatori, che potranno osservarlo ogni pomeriggio, dalle 16 alle 19, fino alla fine di gennaio: un rito al quale bambini e adulti non si sottraggono mai. Anzi, molte famiglie lo visitano anche quattro, cinque volte, durante le festività, per non perdere i particolari. Un appuntamento che sancisce ancora di più l'arrivo del Natale.
LA STANZA DEI PRESEPI A Santa Rita la tradizione si fa in cinque
di Marco Oliveri Il presepe che ogni anno viene allestito nella chiesa di Santa Rita, in piazza Consolazione, non si trova vicino all'altare, ma occupa una stanza intera degli spazi dell'Arciconfraternita della Santissima Trinità, che lo gestisce e cura da 18 anni. Da un po' di tempo a questa parte, del presepe di Santa Rita bisogna parlare al plurale, poiché la sala ad esso riservata ne ospita ben cinque. Accanto a quello statico tradizionale, infatti, l'installazione natalizia è interpretata secondo altre culture, quella africana, cinese e musulmana. Perché il Natale sia anche incontro e dialogo tra religioni diverse, in un periodo in cui il carattere multietnico delle città si riscontra dappertutto, anche a Savona.
Ma il fiore all'occhiello che accompagna da sempre il Natale degli abitanti dell'Oltreletimbro è il presepe meccanico, realizzato dal "Mastro Geppetto" savonese Anselmo Fontana. L'artista 78enne si diletta da anni a realizzare figure meccaniche, disciplina ereditata dai famigliari. Abilità nel modellare il Das con il fil di ferro e inventiva nella costruzione di meccanismi semplici, con molle che creano movimento. Di questo e di tanta passione, sono fatte le sue statuine. Un impegno che gli ha portato numerosi premi e che per lui dura tutto l'anno. «Anselmo è un uomo semplice, generoso e creativo - spiega Maria Angela Venturino, per tutti Milly, priore dell'Arciconfraternita di Santa Rita - viaggia spesso per l'Italia, per reperire i materiali necessari e dedica giornate intere alle sue creazioni, lavorando tutta l'estate. Lo aiuta la moglie, che realizza i vestiti per ogni figura».
TRA LE STATUINE DEL PRESEPE SAVONA DI IERI E OGGI Tra le 250 statuine tradizionali e i 50 pastori in movimento, nell'opera di Fontana sono ritratti anche personaggi tipici della Savona di un tempo. Uno spaccato di vita cittadina che sopravvive nei ricordi dell'artista, impressi nei vari personaggi. Ecco che così viene rievocato il venditore ambulante "Piangete bambini", noto con questo nome all'immaginario collettivo savonese perché era solito girare per la città gridando «Piangete, bambini, così la mamma vi compra i dolci!». In prima fila si riconosce il suo carretto, che vendeva cocco in estate e dolci di liquirizia in inverno, con la scritta caratteristica "Ciciole e meie russe".
Non lontani da lui, il vigile di quartiere Pellegrino, chiamato da tutti "U Pellegrin", sulla bicicletta che utilizzava per le ronde, il gelataio "Pierin", con il carretto dei gelati, Natalina, la pescivendola dell'omonima pescheria, tuttora in attività in via Luigi Corsi, ritratta al banco del pesce fresco e i fruttivendoli Tonino e Veronica. Una Savona in miniatura che si riflette anche negli altri mestieri rappresentati nel presepe: il venditore di castagne "rustie", i raccoglitori di olive, i pigiatori d'uva, il "tortaio" che prepara la farinata, la polentaia. Sullo sfondo, c'è anche una teleferica, riprodotta nel minimo dettaglio. Le statuine più recenti sono due carabinieri, posti davanti alla grotta della natività, e i due ricevitori del banco lotto. Novità di quest'anno, ma sempre legate agli avvenimenti della città, il ciclista, un omaggio al Giro d'Italia che a maggio farà tappa a Savona e la giostra dei bambini, riferimento al CAV, "Centro Aiuto alla Vita", che ha sede vicino all'Arciconfraternita. Realtà con cui i confratelli spesso collaborano, in attività di sostegno alle famiglie più povere e ai bambini più piccoli.
DIVERSE CULTURE, PER RICONOSCERSI UGUALI DAVANTI AL PRESEPE Il presepe è stato inaugurato il 13 dicembre e resterà visibile fino al 19 gennaio, ogni pomeriggio dalle 16 alle 19 e su appuntamento per chi volesse visitarlo in altre fasce orarie, contattando l'Arciconfraternita della Santissima Trinità al numero di telefono 019 800419. "Rivolgiamo un invito speciale alle scolaresche, che negli anni scorsi hanno osservato i personaggi in movimento con curiosità ed entusiasmo, talvolta ascoltando le spiegazioni dell'autore, che svelava il lavoro dietro ogni statuina", afferma Milly Venturino. Un'iniziativa che ormai è parte del quartiere di Santa Rita: «Per alcuni piccoli, l'appuntamento con il presepe è quotidiano - continua - le nonne che li accompagnano sono pazienti, i nipotini restano ad osservare la scena per ore».
Merito del coinvolgimento umano ed emotivo suscitato dall'installazione, che alterna diverse luci per ogni parte del giorno e accompagna la scena con un sottofondo di canzoni natalizie, come "Adeste Fideles" e "Stille Nacht". Anche i bambini delle altre religioni riconoscono la loro cultura negli altri tre presepi esposti: "Fontana ha studiato le diverse usanze, realizzando le pagode in paglia per quello cinese e ricreando la città orientale per l'ambientazione di quello musulmano", spiega il Priore. Uno spettacolo nello spettacolo, unico nella tradizione presepiale a Savona, che l'Arciconfraternita di Santa Rita preserva con impegno «Le luci e i motori delle statuine sono difficili da mantenere e il presepe è così grande che non può essere smontato e rimontato» conclude Venturino. Un posto dove conservare l'opera, questo l'interrogativo che ha risolto Anselmo Fontana, quando, nel 1995, ha donato il presepe all'Arciconfraternita, diventandone, così, confratello "ad honorem". Da allora, il presepe è sempre nel salone espositivo. A dicembre, quando si toglie il telone che lo copre e si accendono le luci, parte la musica, i pastori riprendono a muoversi. Con i loro movimenti, ricomincia anche la magia che porta tutti gli anni il Natale a Santa Rita.
IL PRESEPE
di Marco Oliveri Al palazzo dell'Anziania, nel centro storico di Savona, i muri sanno di storia antica: l'edificio, costruito nel 1300, ai tempi del Medioevo era il centro civico della città . Non è un caso, quindi, che il salone dove in passato si riuniva il consiglio degli anziani sia in questi giorni il luogo d'incontro di due tradizioni savonesi: l'arte della ceramica e quella presepiale. Infatti, è qui che ogni Natale viene allestita la "Mostra del Presepe d'Arte nella Ceramica", curata dall'associazione "A Campanassa", che nel complesso del Brandale ha la propria sede. Giunta quest'anno alla 39esima edizione, la mostra ospita le esposizioni di numerosi artisti savonesi che interpretano il presepe secondo il loro stile e con opere in ceramica realizzate appositamente.
DEI CERAMISTI
Dal 2004, a coordinare l'installazione e scegliere le creazioni è la ceramista Delia Zucchi, artista che, negli anni, ha fatto del presepe un tassello importante del proprio percorso creativo. «Delia nutre da sempre una grande passione per l'arte presepiale - afferma Carlo Cerva, Presidente dell'Associazione - è famosa per realizzare le statuine, che chiama per nome e che vende in tutta Italia. Una sua opera di grandi dimensioni è addirittura esposta al Museo Internazionale del Presepe di Betlemme». Perché il presepe della "Campanassa" sia legato dal filo conduttore della ceramica e delle sue eccellenze, l'artista ha instaurato un rigoroso regolamento di selezione delle opere. Tutti i 37 artisti che quest'anno partecipano hanno infatti all'attivo almeno tre mostre personali.
L'arte presepiale di oltre 30 artisti esposta alla "Campanassa"
Tra le piante di alloro che incorniciano l'esposizione, inaugurata venerdì 13 e visitabile fino al 7 gennaio, dalle 16,30 alle 19, esclusi i giorni di Natale e Capodanno, opere e manufatti di diverse forme e stili, realizzati da Giuliano Agnese, Arturo Bertagnin, Luciana Bertorelli, Franca Briatore, Luigi Canepa, Ludovica Cenacchi, Chiara Coda, Giuseppe Facchinello, Rosanna La Spesa, Lina Marino, Mario Nebiolo, Enrica Noceto, Luciano Occelli, Mario e Paola Occorsio, Laura Peluffo, Gianni Piccazzo, Margherita Piumatti, Jlli Plaka, Carla Rossi, Toni Salem, Laura Scappatura, Sandro Soravia, Aurelia Trapani, Maria Luisa Vrani e la stessa Delia Zucchi. Presenti anche opere del gruppo "Dalla Mente alla Mano", dell'Unione Italiana Ciechi, con Antonio Arena, Enrica Calbini, Francesca Donatone, Maria Rosa Giacchello, Maria Josè Pastorino e quelle di realtà come Artespazio Battaglia e Studio Ernan, con Ernesto Canepa e Anna Maria Pacetti, e le Ceramiche Gambaretto, Santoni e Viglietti, quest'ultima rappresentata da Angela Maria De Matteis.
Dulcis in fundo, su un lungo tavolo orizzontale al fondo del salone, è in mostra anche il presepe di macachi realizzato dai ragazzi della III B del Liceo Artistico "Martini". Grazie a loro, l'eredità della ceramica e del presepe passa in mano alle nuove generazioni. «L'idea di questa mostra è nata ormai quasi 40 anni fa, dall'esigenza di tramandare la conoscenza del presepe e delle figurine tradizionali dei macachi, pastori dai colori vivaci e accesi, realizzati con semplicità dagli autori umili di un tempo - spiega Cerva - i ragazzi dell'Artistico sono riusciti a cogliere questa genuinità. E' il secondo anno che espongono qui, nella più antica casa dei Savonesi, e trovo sia un'idea intelligente il loro avvicinamento, in classe, verso questi sentimenti tradizionali. Ogni anno siamo orgogliosi di ospitare anche le opere degli artisti non vedenti. E' incredibile quello che riescono a fare con la ceramica».
Statuine, tondi, piatti, quadri, tutti accomunati dal soggetto presepiale. ÂŤNon dobbiamo per forza vendere questi presepi, a noi ci basta continuare la tradizione e far conoscere i vari autoriÂť, aggiunge il Presidente. Un'iniziativa che non sarebbe possibile senza l'aiuto dei soci della "Campanassa", che danno un importante contributo all'allestimento, lavoro di una settimana, organizzandosi in turni per tenere aperta la mostra al pubblico. E durante le festivitĂ natalizie, sono in tanti i Savonesi che firmano il libro degli ospiti. Non solo appassionati d'arte, ma anche bambini, che salgono con i genitori le vecchie scale dell'antico Palazzo degli Anziani, dove la tradizione savonese resiste al tempo. Soprattutto a Natale.
PROCESSIONE
La valle del Letimbro, lungo la strada che collega Savona, da Lavagnola a Pontinvrea passando per Montenotte, si anima di una suggestiva “processione d’inverno”, rappresentazione unica senza eguali in Liguria e nel resto d’Italia. Da dicembre a fine gennaio un centinaio di sagome in legno, di poco inferiori alla grandezza naturale, che raffigurano una popolazione paesana composta da uomini, donne, bambini, anziani, in abbigliamento ispirato alla tradizione popolare, sono stati posizionati lungo i 25 km di strada, tra i boschi ed i centri abitati. L’Associazione “La dinamica creativa”, tramite la presidentessa Imelda Bassanello che è ideatrice di questa iniziativa, ha coinvolto nella realizzazione delle sagome, gli abitanti di San Bernardo, Santuario e Pontinvrea dando così origine a 2 laboratori di volontari e costituendo un vero e proprio esperimento di lavoro collaborativo.
D'INVERNO
Imelda Bassanello, artista con bottega a Santuario di Savona, ha inizialmente intagliato le sagome in tavolato di legno e sovrainteso alla pittura dei volti. L’Associazione ha fornito stoffe, ritagli e altri materiali (lane, cordami, paglia, ecc.) con i quali i volontari hanno confezionato gli abiti e gli accessori dei personaggi. L’idea del presepe popolare ha preso forma da alcuni anni e nel tempo si è ingrandita e consolidata fino a diventare un vero e proprio percorso artistico in costante evoluzione, con l’intento di valorizzare l’entroterra di Savona e guadagnando man mano l’appoggio delle istituzioni locali. Regione Liguria, Provincia di Savona, i Comuni di Savona e Pontinvrea, oltre alle Opere Sociali di N.S. di Misericordia di Savona hanno dato il proprio patrocinio all’iniziativa.
Il percorso del presepe popolare nella valle del Santuario Nel 2002 nasce il primo presepe con piÚ di 50 sagome di legno, dipinte e decorate con varie stoffe e materiali, da Lavagnola, storico quartiere di Savona, fino a Santuario. Da allora ogni anno, e per tutto il periodo natalizio, il presepe è stato esposto a formare una lunga processione in salita, che culmina alla Basilica di Santuario. Nel 2009, anche a Pontinvrea, con il sostegno del sindaco e con la collaborazione degli abitanti e commercianti locali, sempre dalla mente e dalla mano artistica della Bassanello nasce un presepe sullo stile di quello già in atto a Savona, a circa 20 km da Santuario, passando dalle colline sovrastanti. Quest’anno, con la creazione di nuove sagome e personaggi, i due presepi sono stati uniti lungo tutto il percorso che li collega passando da Montenotte e coprendo quindi una distanza complessiva di circa 25 km.
La Processione d’inverno “racconta” personaggi da antico paese contadino e non è soltanto una processione di fede, ma soprattutto una processione che visualizza un sentimento di gioia e di armonia, nell’intento di coinvolgere tutti i visitatori che vorranno scoprire questo elaborato artistico che esprime profondamente nella sua creazione e collocazione il territorio e la sua popolazione.
Percorso della processione: Savona-Lavagnola, Riborgo, San Bernardo in Valle, Santuario, Cimavalle, Ponte di Castel Sant’Agata, San Bartolomeo, Naso di Gatto, Loc. le Meugge, Montenotte, Le Ferriere, Pontinvrea.
UN PRESEPE PER LA SOLIDARIETA' Diocesi, Caritas e "Il Letimbro" per un concorso benefico
Il più bel presepe per aiutare concretamente realtà come Cuba, Burundi, India, Guatemala e Filippine. Questo lo spirito del concorso per il miglior presepe "Natale, Gesù uno di casa", giunto quest'anno alla seconda edizione e organizzato dalla Diocesi Savona-Noli, in collaborazione con Caritas e "Il Letimbro". Un titolo che riprende il tema portante della proposta diocesana dell'Avvento, legato all'abitare corresponsabile e all'accoglienza. Ogni tipo di presepe è ammesso al concorso, libero e gratuito e costituito da quattro categorie: famiglie (presepi costruiti in casa), parrocchie (presepi costruiti in chiesa, da classi di catechismo o da gruppi parrocchiali), comunità (associazioni, confraternite, cori, comunità come ospedale o carcere, condomini, angoli di quartiere), scuole (di ogni ordine e grado, come singole classi o come istituto).
In più, novità di quest'anno, sarà assegnato un premio speciale per chi meglio interpreterà e rappresenterà nel presepe la proposta diocesana di Avvento. In palio 2500 €, 500 per ogni categoria, più il premio speciale, per finanziare i seguenti progetti solidali promossi da Caritas in varie parti del mondo: -"Una Casa Migliore", microprogetto per la categoria "Famiglie" a Cuba. - "Mettiamo su casa", microprogetto per la categoria "Scuole" in Burundi. - "Sementi e pulcini per fare casa", microprogetto per la categoria "Comunità" in India. - "Operazione Acqua Piovana", microprogetto per la categoria "Parrocchie" in Guatemala. - "Acqua Potabile In Arrivo", microprogetto per il premio speciale nelle Filippine. In gennaio una commissione giudicherà insindacabilmente i lavori e, nel caso, chiederà di visionarli direttamente. Sempre nello stesso mese, in data ancora da stabilire, ci sarà la cerimonia di premiazione, alla presenza del vescovo Lupi, presso il Seminario vescovile di via Ponzone. A ciascun iscritto verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Non solo, le foto di tutti i presepi premiati saranno pubblicate su "Il Letimbro" di febbraio con i nomi dei vincitori per ciascuna categoria. Un premio in sintonia con lo spirito del presepe e con il valore della condivisione che ogni Natale porta con sé. Per partecipare basta fotografare i lavori e inviare al massimo 4 foto via mail all'indirizzo segreteria@caritas.savona.it. Ogni email da inviare non deve superare i 4 MB, ma si possono inviare più email. Se le immagini contengono visi reali di bambini, serve il consenso scritto dei genitori, perché le foto di tutti i presepi saranno presentate sul sito www.caritas.savona.it. Specificare nella e-mail la categoria del presepe in base al regolamento, il nome e cognome del responsabile e suo riferimento telefonico. Il termine ultimo per l'invio delle foto è martedì 31 dicembre 2013.
FOTO ARCHIVIO GRAFICA E IMPAGINAZIONE ARIANNA CODATO COORDINAMENTO EDITORIALE Cooperativa ABC