secondo te, il legno è fatto di legno?!?

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Premessa: “… La concezione delle intelligenze multiple è una teoria avvincente perché sottende un’impostazione educativa e didattica attenta alla diversità. L’educazione alla diversità è un atto educativo fondamentale nella scuola: l’apprendimento del bambino nasce dalla presa di coscienza della diversità;… Il raggiungimento dell’ autonomia e dell’identità personali sono rese possibili da una equilibrata considerazione della propria diversità”. Richardson K. (1999), Che cos’è l’intelligenza?

Durante quest’anno scolastico, insieme alle scuole materne del nostro circolo, viene svolto insieme un progetto dal titolo: “Universi diversi” . Il progetto nasce per avvicinare i bambini al tema della diversità attraverso la scoperta di materiali e linguaggi proposti dalle insegnanti. Ogni materiale ed ogni simbolo contengono in sé proprietà specifiche ed un codice di riferimento su cui organizzare la propria conoscenza. Si è

scelto di proporre il legno perchè si presenta come un materiale naturale che si presta ad essere esplorato come elemento stimolante poiché si presenta in diverse forme. Riteniamo che un materiale naturale come il legno possa essere stimolante per i bambini,sia per le sue proprietà che essere unmateriale non strutturato e dunque aperto a infinite possibilità d'uso.


TUTTO HA INIZIO UNA MATTINA, DURANTE L’APPELLO…

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“COS’E’ IL LEGNO ? DA DOVE VIENE ?” Nascono cosi’ le prime teorie..

Tutti: viene dall’albero Francesco:ma cosa vuol dire? Lorenzo: vuol dire è che una corteccia che ha portato Marco e che è come un albero. Asia: ma no! L’albero è fatto di carta ( insurrezione generale!!): ma sé, no.. no .. non è vero !! Lorenzo: l’albero è fatto di legno. Asia: ma sé !! Secondo te, il legno è fatto di legno? Non può, di qualcosa deve essere fatto.. è fatto di carta, c’è la carta dentro. Lorenzo: è fatto di pietra perché il legno è fatto come la pietra perché è dura ma il legno però quando piove, l’acqua non riesce ad entrare, è altissimo perché si gonfia e la radice diventa alta. Giacomo: si, perché anche se l’acqua non ci va dentro, ci va vicino e così cresce.

Laura: il legno deriva dalla pianta della pianta e ci sono le radici che sono lunghe perché c’è l’albero e sono lunghe. Nella pianta ci sta il riparamento degli uccelli, una casa propriamente.

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Francesco: con il legno si possono fare tante case per gli uccelli o per il cane. Lorenzo: anche la casa per il picchio Francesco: ma anche delle case per i gatti o dei cani una statua di legno.. anche una finta macchina di legno. Giacomo: si può fare un isola, uno scatolone, una scatola dei gormiti Mattia: visto che i serpenti vanno sempre nel legno, si può fare la tana dei serpenti ! Francesco: si può fare la casa per gli attrezzi.. Adulto: per farla come si fa ? Asia: ci vuole mille e cento giorni !!

Giacomo:ci vuole la colla .. Francesco: se mi fanno concentrare ce la faccio a pensare


Prende la parola Parul, la bambina indiana appena arrivata che non parla italiano: legno ! Silenzio generale.. Lrenzo: tata hai sentito? Parul ha parlato, ha detto legno !! Ha imparato la lingua italia !! Francesca (rivolta a Parul): prova a dire albero (Lei però si vergognava e per un attimo ha taciuto)‫‏‬ Tutti insieme: al-be-ro, al-be-ro, al-be-ro ( come se fosse una canzoncina) Parul: albero Tutti insieme irrompono con un grande applauso!! Francesca: vedi tata che siamo riusciti a insegnarle la nostra lingua !! Torna il silenzio …

… Laura: il legno se nasce può diventare altissimo e poi c’è la crosta che diventa più dura e l’acqua non entra e diventa più marcia. Luca T.: la pianta è chiara dentro e poi c’è il nero fuori e quando piove cresce. Asia: si, è normale ! Giacomo: la corteccia dopo che è cresciuta, ci viene il MAIUSCO Adulto: si chiama maiusco ? Tutti: si !! Lorenzo: si, vuol dire che è nera e un pochino verde e poi si toglie.. il legno è un po’ marcio ma è carino Tutti ridono. Emanuele: se lo tagliano vicino agli alberi, lo usano anche per accendere il fuoco. Mio nonno accende il fuoco con il carbone e il legno. Francesca. anche i fiammiferi sono fatti di legno dove si tengono stretti, anche dietro al rosso è fatto di legno. Francesco: si possono fare anche dei quadri, con il di fuori di legno e nel di dentro una figura. Francesco: si può fare una televisione

Adulto: ma non si possono vedere le immagini Mattia. Si, io vado a casa, faccio una foto alla mia tele e la attacchiamo alla tele di legno. Francesco: io ho un idea, possiamo fare una tele con un buco e poi facciamo dei burattini che vanno dentro al buco, cosi si vede la tele !!


“La corteccia è forte, ma non è tanto forte perché se un gigante gli da un calcio si spacca ! “ I dialoghi sul legno continuano, i bambini sembrano davvero incuriositi ed attratti dall’argomento … Marco è andato nel bosco vicino a casa e ha portato a scuola dei pezzi di legno, delle cortecce con il muschio.

Lorenzo: ha un odore che sa di mele Francesco: per me è un pò cattivo.. l’albero lo tagliano e quando c’è la neve si brucia Stefan: la corteccia nell’albero mio padre non ce l’ha Giacomo: forse gli alberi ci nascono con la corteccia Stefan: la corteccia è come una sedia (di legno) Laura: sono i semi che fanno la corteccia, la corteccia serve all’albero per proteggersi Stefan: e con la pioggia diventa grande Asia: la corteccia si attacca con le radici.. e dopo ci vuole la sega Marco: nel bosco ho trovato .. Samuele: i funghi ! Francesco: e il lupo? Marco: no niente lupi! Samuele: e il serpente? Marco:no Samuele: avevi paura? Marco: no, è il mio bosco e ho preso delle cortecce Mattia: e un sughero? Marco: no è una corteccia Giacomo: la corteccia è forte, ma non è tanto forte perché se un gigante gli da un calcio si spacca !


GLI ALBERI

Dopo aver tanto parlato.. Siamo andati fuori ad “esplorare “ gli alberi del nostro giardino … a toccare con mano !!

Ognuno di loro ha “visto” in modo personale, come se si trovasse per la prima volta di fronte ad un’opera d’arte. Ecco allora che la normalità si apre a nuove interpretazioni.

FORME Lorenzo: questo albero è rovesciato!!! Giacomo: andiamo a vedere quello là!!! Luca T. dentro là ho trovato dell’arancio Sam: e anche le formiche!!! IL TRONCO

I BUCHI

tutti insieme si attaccano ad un albero e spingono il tronco come per spostarlo …

Samuele: c’è un buchino lì… Luca T: e uno lì. Ci abitano le formiche!

Sam: è pesssanteeee! Lori: è duro! Asia: è ruvido!!! Lorenzo : io ho scoperto che c’è un buco con un piccolo scoiattolino! Francesco: No non è vero! Non c’è uno scoiattolo: dov’è il buco?!? Bhè, non è vero niente!!! Lorenzo: non si vede perché è tagliato, e quando torna qua ridiventa corteccia Francesco: togli la corteccia come una pelle e resta un po’ così…


L’ALBERO “COL CULO”!!!

Francesco: ma quest’albero c’ha il culo!!! Lorenzo: E c’è anche dentro una lucertola! Il culo ! Il culo !!!

Laura: si avvicina il più possibile per cercare la lucertola dentro al buco

Puzza? Ma che schifo Laura!!! ma io cercavo la lucertola!!!


Albero semino

Albero delicato

Albero rosso

“QUELLO E’ IL MIO ALBERO PREFERITO!!! Francesca corre verso un albero esclamando: “Quello è il mio albero preferito!!! Questo albero si chiama “Europa” perché ha le stelle! Laura: sai tata quello la in fondo è il mio preferito perché è piegato poverino! Adulto: perché è piegato? Francesca: perché è stato il vento, quando gli alberi si piegano vuol dire che è venuto il vento. Francesca: c’è anche albero delicato perché cià le foglie lisce e delicate … Asia:dai andiamo a dare i nomi agli alberi! Francesca: sai, io non ho mai visto un albero uguale Lorenzo: io a casa ne ho sei tutti uguali Laura: si è vero, io sono stata a casa di Lory e ho visto gli alberi erano davvero sei!

Albero Europa

Albero impronte

Albero arancio


Albero Della bellezza

Albero storto

Albero rovesciato

Emanuele: guardate.. li c’è il nostro albero con il culo ..dai, lo chiamiamo “albero con il culo!” Asia; questo è il mio preferito, si chiama “albero semino” perché è pieno di semini. Lorenzo: e poi c’è “albero rosso” perché ha le foglie rosse e poi c’è albero occhi.. quello li ! Adulto: perché si chiama così? Lorenzo: perché ha gli occhi ..li vedete? Poi c’è l’albero “treocchi” perché cià tre occhi Manuele: ma no, quello è “l’albero mostro” perché ha tre occhi ed è come un mostro ! Lorenzo: no, quello mostro è quello perché ha un occhio solo! Francesca: e poi c’è “albero impronte” perché è tutto pieno di impronte degli uccellini che ci vanno sopra e poi lasciano il segno !

a Albero mostro

Albero tre occhi

Albero occhi


“SAI CHE SUGLI ALBERI CI SI PUO’ ANCHE SALIRE?”

Francesca: sai che sugli alberi ci si può anche salire? Laura: si è vero si possono fare delle e vere e proprie case sugli alberi! Giorgia: ma come si fa? Francesca: si può prendere un tavolo grande, metterlo sotto e poi ci saliamo sopra e facciamo i piani !


.. arriva Amani che in quei giorni sta facendo l’inserimento insieme al fratello.. Francesca Amani attenta, non salire è pericoloso! Poi non capendo la lingua, Francesca vede che continua a salire e così decide di collaborare e comincia ad aiutarla..

Intanto che discutono su come costruire la casa, provano a salire e scendere in tanti modi diversi ed ogni passo in più che una di loro fa verso l’alto dell’albero viene istintivamente sfruttato dalle altre per migliorare la loro salita.. …E cominciano a “sperimentare insieme !!!


DOPO AVERLI TANTO OSSERVATI … ORA CI METTAIMO COMODIE PROVIAMO A DIPINGERLI !

"Spesso le persone fanno arte, ma non se ne accorgono." Van Gogh Osservare un quadro spesso è come guidare in un posto sconosciuto. Le strade sono gli elementi del dipinto, l'occhio dell'osservatore la macchina. Il pittore è la mente suprema che deve organizzare queste stradine per condurre l'automobile nella giusta direzione. Il viaggio finisce sempre dove decide l'artista. Questi è il centro di interesse spesso ricco di contrasti, dettagli o effetti speciali.


"L'arte non imita, interpreta.“ Carlo Dossi

"L'arte non consiste nel rappresentare cose nuove, BensĂŹ nel rappresentarle con novitĂ Ugo foscolo


Quando iniziai a dipingere, mi sentii trasportato in una sorta di paradiso... Â Iniziando a dipingere, mi sentii gloriosamente libero... Henry Matisse

Quando iniziai a dipingere, mi sentii trasportato in una sorta di paradiso... Â Iniziando a dipingere, mi sentii gloriosamente libero... Henry Matisse



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