E’ uscito dal pennello! Scuola d’infanzia Statale “CORTILE” 3° circolo didattico di Carpi [Nome autore]
PERCHE’ IL COLORE I bambini hanno a che fare con i colori ogni giorno. La scuola deve prenderne atto e farne oggetto di lavoro. L’idea che il colore possa essere utilizzato come elemento decorativo è riduttiva. In ogni pennellata c’è un mondo di emozioni e sentimenti che vanno scoperti; il colore deve essere protagonista, proprio come la sua vasta gamma di potenzialità grafico-pittoriche. I bambini, come tutti sappiamo, in questa fascia di età che va dai tre ai cinque anni, non sanno ancora padroneggiare la scrittura, perciò a essi è infinitamente più facile esprimersi attraverso il colore (linguaggio comunque trasversale alla scrittura). Per aiutare i bambini in questo percorso abbiamo deciso di dedicarci al progetto colore, e tutte le attività che svolgeremo sono pensate al raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefisse.
OBIETTIVI • Discriminare i colori primari • Saper riconoscere i colori secondari • Saper seriare • Esercitare la coordinazione oculo-manuale • Acquisire abilità manipolative • Acquisire abilità grafiche • Acquisire tecniche grafico-pittoriche • Usare un colore appropriato • •
Esprimere sensazioni ed emozioni con il colore
LE MESCOLANZE PICCOLO BLU e GIALLO felici di essersi finalmente incontrati, si rincuorano con un affettuoso
abbraccio. Ma si stringono così tanto da mescolarsi in un “nuovo” colore IL VERDE. I bambini, attraverso l’esperienza diretta , scoprono l’universo dei colori “secondari” quelli cioè che si ottengono mescolando quelli “Primari”. Usando le tempere, i bambini, provano a “MISCHIARE” (come dice la MARWA) il giallo e il blu dosando i colori come preferiscono, dando così vita a tonalità di verde differenti. ELENA: Guarda è verde come la menta! VALE: Blu è diventato verde … Quando si volevano bene Blu stava diventando Verde. Io abbraccio Giuseppe. Noi abbiamo la Play Station. INS: E VOI AVETE UN AMICO DA ABBRACCIARE ? EMANUELE, TU HAI UN AMICO? EMANUELE: No ! SIMONE: Si che ce l’ha… è il suo cane ! MICHAEL: Il mio e’ scappato si chiamava Paco. INS: MA DA DOVE VIENE FUORI IL VERDE ? SARA V. : E’ scappato da li’ da solo…
VALE: NO ! E’ uscito dal pennello. AURORA: SI ! Dal pennello. SIMONE: Dal Giallo… SARA R.: Viene fuori da Piccolo Blu e Giallo ! EMANUELE : Viene fuori dal nascondiglio dell’albero. VALE: Piccolo Giallo si mischia con Piccolo Blu perché sotto c’è giallo. SARA R.: Dobbiamo fare forte…
Presi dall’entusiasmo, i bambini vogliono provare a “far abbracciare” anche Piccolo Giallo con il suo amico Piccolo Rosso. Così, usando sempre i colori a tempera, mescoliamo i due colori creandone uno nuovo … l’arancione. Emanuele, guardando perplesso il suo lavoro, esclama: ” Ma dov’è andato il rosso ?”
LA STORIA CONTINUA….. Piccolo Blu potrebbe sentirsi trascurato dal suo amico Rosso, per quest'abbraccio. Allora decidiamo di far unire i due amici. Mescolando con forza e dosando bene i colori, riusciamo a far venire fuori un bel Viola. Un po’ più scuro, per chi ha utilizzato più Blu, un po’ più chiaro, per chi ha esagerato con il rosso .
Viola come il maglioncino che oggi indossa la nostra amica Maria. I bambini, in questo caso, hanno alcune difficoltà nell’identificare il nuovo colore. Probabilmente perché il Viola è uno dei colori meno utilizzato.
In ultimo decidiamo di unire i tre colori in un unico abbraccio …
Si può fare? Perché no! Con maggiori difficoltà, ma con la stessa curiosità di sempre, i bambini mescolano il blu, il giallo e il rosso, ognuno decidendo con quale ordine e dosando a suo piacere. Alla fine del lavoro abbiamo creato il Marrone nelle sue varie tonalità: più scuro o più chiaro “come la cacca” (Greta), come la terra ecc..
NOI SIAMO IL ROSSO E IL GIALLO FACCIAMO INSIEME UN BALLO E PER COMBINAZIONE VIENE FUORI L’ ARANCIONE NOI SIANOI SIAMO IL GIAMO IL BLU E IL ROSSO GIRIAMO A PIU’ NON POSSO UNITI CON AFFETTO FORMIAMO IL VIOLETTO NOI SIAMO IL GIALLO E IL BLU CI RINCORRIAMO SU E GIU’ CIASCUN DEI DUE SI PERDE … E VIENE FUORI IL …. VERDE
UNITI nel Verde, Blu e Giallo continuano le loro avventure. Giocano nel parco, scavano un tunnel, rincorrono una farfalla, si arrampicano su per una montagna, giocano con Arancio. Realizziamo quest’ultima scena. Manipolando la pasta di sale (ci aggiungiamo tempera verde) i bambini inventano un Piccolo Verde con occhi, bocca e naso. Lasciamo asciugare la nostra creazione, e intanto su di un foglio azzurro dipingiamo una montagna marrone. Quando anche la tempera si asciuga, attaccano del pot-pourri (portato dai bambini come materiale riciclato) per renderla più vera. Aggiungiamo fiori secchi, pezzi di pigna e di legnetto. Una volta terminato questo lavoro, i bambini attaccano il Piccolo Verde sul foglio in prossimità della montagna dando così l’idea che lui si stia arrampicando.
Mentre un giorno qualunque, impastando la pasta sale, per preparare il regalino della festa del papà, i bambini hanno un’idea che noi educatrici sono pronte ad accogliere. Vogliono, infatti, ”fare“ piccolo Arancio con occhi, naso e bocca. Occhi di fagioli, bocca di bottoni (a scelta). Infine disegnano un'ambientazione per il loro amico.
SARA V.: Piccolo Arancio sta in giardino con le sue due mamme. SARA R.: Piccolo Arancio dorme nel mio disegno che è la sua casa. Questi sono i suoi amici GIALLO e BLU. Ho fatto anche la casa di piccolo nero. E’ la casa di tutti con le finestre. AYA: La mamma è il suo cappello. MICHAEL: Ho fatto il mio papà. Stanno giocando con piccolo Arancio. GRETA: Ho fatto un cerchio di tutti colori.
MARIA: I capelli di mamma, la pancia di mamma… questo è papino. Piccolo Arancio con la mamma fanno la festa di carnevale.
Io sono
Piccolo Arancio, è pulito! Intanto, nel tentativo di rafforzare le conoscenze acquisite, prepariamo delle schede che rappresentano animali, frutti e/o altro, che hanno colori specifici. Questo per permettere di contestualizzare i colori, in modo che i bambini riescano a identificarli nella natura. Proponiamo, dopo un’allegra chiacchierata sull’argomento “ROSSO”, una scheda con un pomodoro che i bambini colorano con la tempera utilizzando le spugnette mentre utilizzano i pennarelli per colorare le foglie superiori.
Per contestualizzare il color GIALLO proponiamo un pulcino (in prossimità della Pasqua) che sarà colorato con il pennarello giallo mentre useremo una gialla ocra per l’ala che verrà, in seguito, ricoperta da palline, (fatte dai bambini) di carta crespa. In seguito aggiungeremo fiorellini ed erba.
Ins: Cosa c’e’ di verde in natura bambini? AURORA: La gonna della maestra… anche il maglione… solo che è più scuro. E’ vero oggi la maestra è vestita di verde, ma questo non è il suo colore naturale perché può scegliere di cambiare colore (nell’abbigliamento) quando vuole… Cos’ è, invece, verde e non può modificare il suo colore? VALENTINA: L’erba nel giardino. AURORA: La pizza agli spinaci. MARWA: Anche i fagiolini che abbiamo mangiato ieri erano verdi!
“VERDE COME IL PRATO E L’ ERBA, COME I FAGIOLINI E GLI SPINACI. VERDE COME LA RANA NELLO STAGNO!” La rana realizzata dai bambini e’ stata colorata con i colori a cera , poi ritagliata dalle insegnanti ed incollata su un cartoncino azzurro. Infine i bambini hanno attaccato l’ erba e colorato lo stagno.
“ BLU COME IL CIELO, COME IL MARE, COME IL GELATO AL PUFFO…. BLU COME IL DELFINO”
I bambini colorano il delfino che “salta nel mare” utilizzando gli acquarelli. Una volta terminata la pittura (gli acquerelli suscitano la curiosità dei bambini, poiché non si presentano come colori liquidi ma solidi, il lavoro è ritagliato (anche questa volta), incollato su di un altro cartoncino, poi gli viene sovrapposto un foglio lucido che l’insegnante decora con tempera bianca simulando schizzi e onde, donandogli l’effetto specchio. Il color arancione invece ci fa pensare alle arance che mangiamo spesso qui a scuola, così chiediamo alla nostra Jolanda di conservare le bucce di questo gustoso frutto.Le lasciamo seccare e alla fine, dopo aver disegnato e colorato le arance le ricopriamo rendendole davvero reali !
MARIA: (annusando le bucce) senti come profumano! Buone.
Cosa c’è di viola invece ? Domanda difficile ….. solo Valentina ci dice:” COME L’ UVA ! “ Analizziamo insieme la scheda: ci sono gli acini, il “bastoncino” e un cesto. Decidiamo di usare la tecnica degli stampi per l’attività. Una carota intinta nel viola ci servirà a riprodurre gli acini dell’uva, mentre con una zucchina intinta nel color arancione realizziamo il cesto sottostante.
GRETA: Ha tante palline, se tocco si sentono. Con il ditino.
Questa tecnica aiuta a sviluppare le capacità oculo-manipolative.
Ci accorgiamo, chiacchierando con i bambini e osservando il lavoro svolto, che non c’è niente di marrone. E’ vero ! ELENA: Il marrone e’ un colore difficile, non c’è qua. Io non lo vedo SIMONE: E’ fuori, c’è il tronco dell’albero. VALE: Io fuori raccolgo sempre le castagne anche se adesso non sono più buone. ECCO UN’IDEA! Facciamo una bella castagna fuori stagione (ormai è primavera!). La rivestiamo di pezzettini di carta marrone (tecnica collage) e gialla.
“ ROSSO , azione , forza ed energia vitale GIALLO , la luce che guida, stimolo e scelta primaria, BLU, , la profondita’ del cielo e del mare VERDE , possibilita’ della crescita ed evoluzione della vita, sinesi di luce e acqua “
Cc Oggi rileggiamo insieme la storia di Piccolo Blu e Piccolo Giallo. Aimen ci vuole provare, così ripercorrendo le pagine ci racconta la storia. LA STORIA CONINUA… Piccolo verde dopo aver giocato e camminato in lungo e largo è stanco e vuole ritornare a casa. Ma in quale casa? Quella di BLU o quella di Giallo. Prova con entrambe ma i genitori non lo riconoscono. Lui è triste e disperato, pensa di aver perso per sempre l’amore di mamma e papà, così piange a lungo e le sue lacrime sono un po’ blu e un po’ gialle. AURORA: Piange così perché nella sua pancia c’è giallo e blu ! Ecco una scheda semplificativa del percorso,(che i bambini coloreranno con i colori a dita), che porta verde nelle due case senza buon esito. SARA V.: Piccolo verde si e’ mangiato un po’ di giallo e blu. Ma loro non lo sanno.
IAN: Io lo faccio andare qua. SOFIA: Piccolo verde va a casa, ma non lo vogliono perche e’ cattivo. AURORA: Giallo con giallo, blu con blu…. Lo guardano è dicono:” Tu non sei mio figlio!” FABIO: Verde va da giallo ma non lo vogliono. EMANUELE: A me la mamma mi riconosce comunque, perché io sono Emanuele! Con i capelli neri che mi ha tagliato Andrea.
una scheda semplificata Ci immedesimiamo nello stato d’animo di Verde e con un disegno libero proviamo a esprimere le nostre emozioni. Come e quando piangiamo noi ? E di che colore sono le nostre lacrime? Sono grandi o piccole, solide o liquide , ci bagnano ………?
ECCO DEI VISI CON LE LACRIME !!!!
Ssg
AIMEN: C’è il mare. Io non piango perché sto andando nel mare. SIMONE: Le lacrime sono rosse perché io le volevo fare rosse. La mamma piange perché io l’ho picchiata. ELENA: Le mie lacrime sono gialle, io le sento… sono bagnate. Io piango quando la mamma mi sgrida e mi mette sul divano e mi sculaccia. FABIO: Ho fatto Riccardo che piange perché la mamma l’ha picchiato. MARIA: La mamma piange perché vuole il suo cuore. EMANUELE: Questa è la mia mamma che piange perché ha preso un lampo in testa e quando prende i lampi in testa, si fa male! I lampi sono luce forte ma io non ho paura perché quando arrivano, mi tuffo nel letto dei miei genitori, così non ho paura perché loro hanno le coperte lunghe. AURORA: Ho fatto mia madre ed io. La mamma sta andando dalla nonna e piange perché ha fame. Io adesso non piango più, piangevo da piccolina. Ua! Ua! MARWA: La mia mamma piange perché vuole la sua mamma. Le lacrime non si mangiano! MICHAEL: Sto piangendo perché mi ha picchiato mio fratello. SARA R.: Ecco Nicolò che piange perché è piccolo. Le sue lacrime sono viola. VALENTINA: Io non piango mai! CHIARA: Questa sei tu che piangi perché sei cattiva! SOFIA: Questa sei tu che piangi perché vuoi la tua mamma. SARA V.: Papà piange perché si è fatto male a lavoro. Invece la mia mamma piange perché si è fatta male a una gamba. IAN: La mia mamma piange perché vuole papà che non c’è … è andato a lavoro.
SARA R.: Ho scelto il blu e il fucsia. Blu come i miei occhi, fucsia perché la Chiara spesso ha il vestito fucsia. Ho dipinto la Chiara e un tegame, perché lei è nella cucina. OZLEM: Ecco la mia mamma ha i capelli viola, con le mani. Ho fatto anche Papà. MARIA: Ho fatto la torta grande. Dentro c’è il fucsia, poi quella verde è la casetta. SARA V.: Questo è il tetto della casa della mia mamma. AYA: Mamma con occhi e capelli e anche Papà. EMANUELE: Ho fatto la mamma e Papà e basta. Billy non c’è, è rimasto a casa le maestre qui non lo accettano! ”