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cinese
3. La displasia dell’anca nel cane secondo la medicina tradizionale cinese
La displasia dell’anca per la medicina cinese è una “Sindrome Bi ossea” cronica in cui si crea un blocco nella circolazione energetica a causa di un’energia perversa che invade l’organismo. Spesso i fattori climatici hanno un’azione molto importante nella genesi del dolore osteo-articolare; le cause esterne di malattia più frequenti sono il vento, il freddo e l’umidità e possono agire in maniera pura o combinata tra loro. Identificare una sindrome secondo la medicina cinese significa ricercare la disarmonia che è alla base della manifestazione clinica del paziente. Definire la causa della disarmonia permette di effettuare la diagnosi, di capire la natura della patologia ma anche il tipo di trattamento che deve ricevere il paziente e la prognosi. Le sindromi possono essere classificate in base a:
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o Fattore patogeno: a loro volta possono essere semplici (se causate da vento, freddo o umidità) o complesse (quando si cronicizza e complica con lo sviluppo di calore);
o Localizzazione/tessuto/strato colpito: sono definite anche come WU BI e possono essere di cinque tipi ossia osseo, muscolare, vascolare, dermico, cutaneo. Queste sono comunque sindromi croniche che se non curate o se aggravate da una nuova aggressione possono poi colpire anche l’organo corrispondente al tessuto interessato (si sviluppa una Sindrome Bi d’organo): SOD ossea con deformazione ossea e coinvolgimento del Rene, SOD dei vasi sanguigni con stasi di sangue e coinvolgimento del Cuore, SOD dei tendini e muscoli con rigidità e interessamento del Fegato, SOD della cute con parestesia ed è
interessato il Polmone, SOD del derma con pesantezza e stanchezza ed è coinvolta la Milza;
o Pieno o vuoto: secondo le otto regole diagnostiche. Le forme da pieno sono dovute da una invasione (forte pieno) di energia perversa, quelle da vuoto invece sono causate da un forte calo dell’energia corretta e dell’energia difensiva. Tra le forme da pieno ci sono quelle da vento, da freddo, da umidità, da calore e la forma ossea tenace; le forme da vuoto di energia riconoscono come cause il vuoto di sangue ed energia, il vuoto di yang ed il vuoto di yin. Nelle forme da vuoto si ha un grosso calo dell’energia corretta e quindi il trattamento si baserà anche sull’andare a rinforzare questo tipo di energia oltre che trattare il patogeno. Le forme da vuoto sono spesso l’evoluzione cronica di una
Sindrome Bi da pieno che si trasforma in vuoto a causa del consumo progressivo di xuè e Qi; questo impedisce la normale nutrizione delle ossa e dei tendini con peggioramento del quadro clinico. Saranno colpite le grosse articolazioni soprattutto a livello lombare e si possono associare a quadri di vuoto di rene yang. Nelle forme da vuoto di yang si ha una cronicizzazione della sintomatologia con deformazione delle articolazioni interessate che saranno fredde con tendini e muscoli atrofici; corrisponde alla fase della Sindrome Bi tenace. Nella forma da vuoto di yin invece divamperà lo yang e si avranno alterazioni articolari con gonfiore e calore della parte (Sindrome Bi da calore);
o Cinque movimenti: è la classificazione più antica secondo cui l’energia patogena colpisce uno dei cinque movimenti provocando dei sintomi specifici di quella loggia energetica. Nel trattamento bisogna rafforzare l’energia corretta e regolarizzare il movimento in causa;
o Organi e visceri: è basato sui cambiamenti patologici che si verificano negli organi e visceri e consiste nell’applicazione delle otto regole diagnostiche ad ogni organo o viscere. La tonificazione degli organi e dei visceri permette di ristabilire l’equilibrio tra energia nutritiva e difensiva. Il trattamento in questo caso può essere o sintomatico o eziologico. In quello eziologico si deve eliminare, disperdere o purificare l’energia perversa predominante; nel trattamento sintomatico si usano i punti locali dolorosi (punti ashi) e i punti distali che aprono il meridiano e aiutano ad eliminare il patogeno e la stasi di energia;
o Meridiani: le Sindromi Bi possono essere intese anche come ostruzioni lungo il percorso dei singoli meridiani, con i conseguenti sintomi e segni clinici specifici. Possono essere interessati i meridiani tendino muscolari, i principali, i luò longitudinali ed i meridiani distinti.
o Livelli: in base ai sei livelli energetici, ce ne sono tre per l’aspetto yin e tre per quello yang.
3.1. Sindrome Bi
La Sindrome Bi è una patologia molto comune e trasversale in cui si verifica dolore a causa di un’ostruzione energetica o di sangue (“Sindrome Ostruttiva Dolorosa”, SOD) e infatti Bi in cinese significa “ostruire”. Le Sindromi Bi nascono dall’attacco da parte di energie perverse sia interne che esterne, in genere non di natura emozionale, come il vento, il freddo, l’umidità. La maggior parte delle volte le Sindromi Bi sono causate da energie perverse esterne che, o per una loro forza eccessiva o approfittando di un calo
dell’energia difensiva individuale (Wei Qi), riescono a penetrare nello spazio tra pelle e muscoli. I fattori patogeni possono penetrare o in un unico momento oppure tramite microtraumi ripetuti, cattiva postura o cattivi appiombi perpetrati nel tempo che determinano in quel punto una debolezza dell’articolazione interessata con un calo dell’energia corretta e dell’energia difensiva, facilitando quindi l’ingresso dei patogeni. Una volta localizzate nello spazio tra pelle e muscoli (cou li), le energie perverse esterne bloccano la circolazione dei liquidi organici, del sangue e dell’energia Wei provocando dolore. I liquidi ristagnando a seguito dell’invasione dei patogeni, possono condensarsi e trasformarsi in catarri che con il tempo possono approfondirsi sempre di più fino a dare un coinvolgimento articolare ed osseo. Ci possono essere delle condizioni predisponenti all’invasione dell’energie perverse come: vivere in ambiente umido, attività fisica eccessiva, attività lavorativa eccessiva, traumatismi ripetuti, problemi emotivi che o provocano una stasi di energia o colpiscono in maniera diretta i meridiani.
Sindrome Bi da vento: il vento è un’energia yang che crea movimento e agitazione, si sposta con velocità da una parte all’altra. Per questo motivo in questo caso il dolore sarà migrante e intermittente, non avrà una localizzazione fissa ma tenderà a spostarsi nell’organismo con interessamento di più strutture articolari. Il dolore sarà aggravato dal freddo e calmato dall’applicazione del calore; si potranno avere contratture, spasmi e tremori muscolari, rigidità del tronco e della colonna soprattutto nel tratto cervicale. L’organo maggiormente colpito è il Fegato, mentre il viscere è il Grosso Intestino; lo strato colpito è il tendino-muscolare. Il trattamento prevede l’espulsione del vento utilizzando i punti vento (VG 12, BL 12, TR 17, GB 20, GB 31, SI 12), tonificare il sangue (BL 17, BL 18, SP 10), tonificare il Fegato, calmare il dolore e disostruire l’articolazione.
Sindrome Bi da freddo: il freddo è un’energia di tipo yin, quindi è un’energia perversa che tenderà a concentrarsi, condensarsi e a rallentare fino a creare un blocco e un’ostruzione completa della circolazione energetica. Il dolore che nascerà sarà sordo, profondo, intenso, un dolore fisso che interesserà poche articolazioni e non sarà migrante, con coinvolgimento sia della parte ossea che muscolare. Il dolore peggiorerà con l’applicazione del freddo e migliorerà con l’applicazione del calore; provocherà una zoppia di terzo grado non intermittente con rigidità sia nei movimenti di estensione che di flessione dell’articolazione, con maggiore difficoltà all’inizio del movimento e all’inizio della giornata. L’organo interessato è il Rene. Il trattamento prevede la dispersione del freddo, utilizzando il calore e quindi la moxa sui punti di regolazione del Meridiano di Rene e di Fegato ma anche sui punti di tonificazione generale dell’energia (ST 36, LR 4, VC 4, KD 23, VG 14). Possono essere utilizzati poi i punti locali dolorosi (punti ashi) e bisogna disostruire l’articolazione.
Sindrome Bi da umidità: anche l’umidità è un’energia di tipo yin che, come il freddo, tende a far rallentare la circolazione dell’energia e a condensarla, provocando però un’alterazione nella forma e nel volume delle masse muscolari e zone articolari in cui si infiltra. Il dolore sarà fisso, profondo con sensazione di pesantezza e gonfiore con edema della parte colpita. Con la cronicizzazione si potrà sviluppare deformità articolare ed ossea e atrofia muscolare. L’organo interessato è la Milza. Il trattamento prevede il drenaggio dell’umidità anche attraverso i punti vento, i quali provocano movimento e aiutano a spostare l’umidità che è invece un patogeno pesante e statico. Poi si deve disperdere il dolore utilizzando i punti locali e tonificare il Qi e il Meridiano di Milza colpito dalla noxa patogena.
Queste sono le tre Sindromi Bi semplici causate dai tre principali fattori esterni di malattia. Ma queste sindromi semplici, se non curate o per attacchi ripetuti nel tempo, possono cronicizzarsi e complicarsi anche con lo sviluppo di calore. Avremo cosi la “Sindrome Bi da calore o infiammatoria” e la “Sindrome Bi ossea o tenace”. Le SOD croniche richiedono un trattamento più ampio di quelle acute perché oltre ad espellere i fattori patogeni bisogna anche nutrire il sangue, il Rene, il Fegato e dissolvere il flegma.
Sindrome Bi da calore / infiammatoria: provocherà un dolore forte, bruciante, la zona sarà calda al tatto mentre alla vista sarà rossa e infiammata. Poiché qualsiasi causa cosmica penetrata nell’organismo può comprimersi e trasformarsi in calore, questa sindrome si verifica come cronicizzazione delle precedenti e quando c’è un predisponente vuoto di yin nel paziente: il fattore patogeno una volta penetrato nello spazio tra pelle e muscoli provoca una stasi alla circolazione di sangue (xuè) ed energia (Qi), la stasi a sua volta genera calore con lo sviluppo di questa Sindrome Bi. Il dolore sarà più forte la notte e con il riposo, mentre con il movimento di giorno migliorerà; la zona articolare colpita sarà gonfia, calda e infiammata. Il principio terapeutico prevede di purificare il calore, eliminare i patogeni sottostanti (vento o umidità), calmare il dolore e tonificare l’energia.
Sindrome Bi cronica ossea o Bi tenace: è un’evoluzione cronica delle forme precedenti. A causa dell’ostruzione persistente alla circolazione di energia e sangue, si genera un ristagno di liquidi che si condensano e creano il flegma (Tan). Il flegma impedisce il nutrimento dell’articolazione e l’eliminazione delle sostanze di scarto del metabolismo energetico, che quindi si depositano a livello articolare sotto forma di sali di calcio. Questa sindrome quindi interessa tutte quelle forme cliniche croniche in cui si hanno osteofiti, proliferazioni ossee, becchi articolari e degenerazioni ossee con tumefazione e
gonfiore articolare. L’articolazione colpita perde la sua tipica conformazione anatomica, il flegma induce una deformazione ossea ed una alterazione ulteriore alla circolazione energetica dei meridiani che percorrono quell’area articolare. In questo caso il dolore sarà forte, fisso con forte riduzione o impossibilità ai movimenti di flesso-estensione dell’articolazione, si svilupperà ipotrofia muscolare e colorito scuro della parte. Gli organi interessati sono Fegato, Rene e Milza: il vuoto del Fegato provoca una cattiva circolazione del sangue che non riesce a nutrire i muscoli e i tendini; il vuoto di Rene impedisce il nutrimento osseo e articolare; il vuoto di Milza determina l’accumulo di liquidi non drenati che si trasformano in Tan con conseguente aggravio della circolazione energetica. Il trattamento consiste nel dissolvere e far circolare i Tan, far circolare i liquidi bloccati (TR 6, TR 2, BL 22), far circolare l’energia ed il sangue, tonificare il Rene e la Milza (BL 23, BL 20, VC 4), riequilibrare ossa, tendini e muscoli (LR 3, GB 34).
Le Sindromi Bi possono essere intese anche come patologie ostruttive dolorose dei Meridiani, con lo sviluppo di sintomi correlati al meridiano coinvolto.
Meridiani Tendino-Muscolari: i meridiani tendino-muscolari (MTM) sono i più superficiali nel loro decorso, rappresentano l’energia difensiva e i movimenti inconsci. Regolano il movimento corporeo e la postura. L’interessamento di questi meridiani viene valutato a seguito di un interrogatorio del proprietario ed un esame visivo, palpatorio e motorio. Il protocollo terapeutico consiste nel trattare i punti dolorosi ashi locali del MTM interessato, il punto ting del meridiano (controlaterale se è un dolore cronico, omolaterale se è un dolore acuto), il punto shu antico del meridiano omolaterale alla sintomatologia, il punto jing prossimale omolaterale se è un meridiano yin altrimenti il punto He / mare omolaterale se è un meridiano
yang; ancora i punti ROE / riunione omolaterali e controlaterali ed il punto xi del meridiano. L’esame motorio è fondamentale per la valutazione dei meridiani tendino-muscolari e si valuta la risposta dolorosa a seguito di movimenti di flessione, estensione, intra ed extra-rotazione.
Meridiani luò: i meridiani luò trasportano l’energia nutritiva; nelle Sindromi Bi vengono utilizzati per bloccare e deviare i fattori patogeni nella loro progressione verso l’interno dell’organismo. Se i meridiani luò fossero colpiti dalla patologia non riuscirebbero più ad espellere il fattore patogeno ed i sintomi clinici generati sarebbero intermittenti e cronici.
Meridiani distinti: quando sono coinvolti vuol dire che siamo in una fase cronica e grave della Sindrome Bi perché significa che il patogeno si sta approfondendo nell’organismo. Infatti i meridiani distinti rappresentano la connessione tra l’esterno e l’interno dell’organismo; nei meridiani distinti circola Wei Qi e Yuan Qi.
3.2. Meridiani coinvolti
L’articolazione coxo-femorale è interessata dal decorso e coinvolgimento di diversi meridiani che comandano in maniera variegata le sue componenti anatomiche e le sue attività motorie. I meridiani che comandano l’anca sono i principali ed i tendino-muscolari di Milza, Stomaco, Fegato, Vescica Biliare, Rene e Vescica. In base alla topografia (percorso del meridiano principale in rapporto alla zona algica) ed al tipo di Sindrome si può individuare il meridiano principale da trattare. In base al dolore evocato da alcuni movimenti nell’esame motorio si può capire quale meridiano tendino-muscolare (MTM) può essere coinvolto. Se il
dolore si manifesta nei movimenti di flessione dell’articolazione allora è coinvolto il Meridiano di Stomaco, all’estensione quello di Vescica, nei movimenti di abduzione la Vescica Biliare, in adduzione il Rene o il Fegato o la Milza, mentre nei movimenti di intra-rotazione e extra-rotazione è coinvolta la Vescica Biliare. Il Meridiano di Milza (SP) comanda globalmente l’anca e si associa alla difficoltà del paziente di adattarsi ai cambiamenti dello stile di vita del paziente. Il Meridiano di Stomaco (ST) comanda attraverso il suo MTM la muscolatura anteriore della coscia; rappresenta la capacità di bloccare un movimento e di fermarsi. Il Meridiano di Fegato (LR) comanda la muscolatura della coscia e in particolare tutti i muscoli adduttori; è utilizzato nei casi di coxalgia in cui il paziente è incapace di concludere una fase della vita e iniziarne un’altra, rappresenta l’incapacità a chiudere un passaggio della crescita. Il Meridiano di Vescica Biliare (GB) comanda la muscolatura laterale della coscia e rappresenta la capacità di scegliere tra due direzioni. Il Meridiano di Rene (KD) regge la struttura ossea; rappresenta con la sua parte spirituale l’avere una struttura salda in grado di far superare al paziente i vari traumi sia fisici che psichici che la vita gli infligge. Il Meridiano di Vescica (BL) comanda la muscolatura che è responsabile della postura; rappresenta la capacità di reggersi in piedi e di muoversi.
3.3. Tecniche di trattamento del dolore osteoarticolare
Il dolore osteoarticolare è causato o da un’invasione di un’energia perversa esterna o da traumi ripetuti o da deficit degli Zang / Fu che provocano un rallentamento di Qi e xuè.
Per poter trattare il dolore bisogna innanzitutto capire se è un dolore da pieno, da vuoto o da stasi. Il dolore da pieno è un dolore sempre acuto e continuo, che peggiorerà con la pressione, migliorerà con l’attività fisica e peggiora con il riposo; se è da pieno di yang allora migliorerà con l’applicazione del freddo e peggiorerà con il caldo, se è da pieno di yin e di xuè invece le caratteristiche saranno contrarie. Il dolore da vuoto è invece un dolore cronico e ricorrente, migliorerà con la pressione e con il riposo, peggiorerà con l’attività fisica. In caso di dolore da un vuoto di yang il paziente troverà giovamento dall’applicazione del calore, se da vuoto di yin e xuè invece migliorerà con l’applicazione del freddo. In ultimo il dolore da stasi è invece un dolore urente o sordo che sarà alleviato dal calore e dall’attività fisica, mentre sarà peggiorato dalla pressione e dal riposo. Una volta capitane la natura, va iniziato il trattamento disperdendo il dolore, tonificando gli Zang / Fu e rimuovendo le ostruzioni alla circolazione energetica. Per disperdere il dolore bisogna usare i punti ting e shu del meridiano interessato e/o il punto luò e yuan del meridiano colpito e del suo meridiano accoppiato. Successivamente bisogna tonificare gli Zang / Fu colpiti sulla base dell’energia perversa esterna prevalente nella patogenesi del dolore osteoarticolare: quindi il Fegato se l’energia cosmopatogena è il vento, la Milza nel caso dell’umidità ed il Rene nel caso del freddo. Le Sindromi possono essere anche miste, infatti il vento può veicolare con la sua forza motrice anche altre energie perverse (e quindi avremo delle Sindromi da vento-freddo, vento-umidità), ed in questo caso vanno comunque tonificati i visceri e gli organi colpiti. Se la causa cosmica scatenante è il vento bisogna tonificare lo yin ed il sangue con SP 6, SP 10, VC 4, BL 17 e disperdere il vento con SI 12, TB 17, BL 12, GB 20, VG 16. Se la causa cosmopatogena è
il freddo bisogna usare i punti fuoco TB 6, PC 5, HT 4. Se la causa prevalente è l’umidità si userà ST 36, ST 40, VC 12, SP 5. L’ultimo passo nel trattamento del dolore osteoarticolare è la rimozione delle ostruzioni che va effettuata utilizzando “punti locali” e i “punti distali”. I punti locali sono i punti ashi adiacenti e nella vicinanza della zona algica ed i “punti locali tradizionali” che sono comunque localizzati sui meridiani che percorrono la regione colpita. Per il trattamento del dolore dell’osteoartrosi dell’anca, i punti locali tradizionali che ci interessano sono: BL 40 che agisce sulla colonna lombosacrale, BL 60 con azione su tutta la colonna, GB 34 punto ROE / riunione dei muscoli e agisce sui tendini e articolazioni, LI 4 con azione sul dolore osseo e muscolare e sulla colonna lombare. I “punti distali” servono ad eliminare la stasi di Qi e ad eliminare i fattori patogeni; possono essere localizzati sul meridiano colpito dalla sintomatologia ma anche su meridiani differenti, in particolare su quelli che appartengono ad uno stesso livello energetico o su meridiani con la stessa polarità sugli arti. In ultimo possono essere utilizzati altri punti appartenenti ai gruppi dei punti barriera degli arti, dei punti di mobilizzazione, dei punti vento, dei luò di gruppo, dei nodo-radice e dei punti di comando particolari. Di questi, di seguito, verranno elencati solo quelli con azione relativa all’arto inferiore e all’articolazione dell’anca. I punti vento possono essere usati per risolvere il blocco di Qi nel meridiano e anche sulla base della natura della sindrome; il punto vento relativo all’arto inferiore è il GB 31. I punti di mobilizzazione vengono utilizzati per trattare la stasi di energia yang (GB 30) o yin (KD 8) all’arto inferiore. I punti barriera degli arti sono classificati in base all’articolazione interessata e vengono utilizzati per trattare il blocco nella circolazione energetica, sia yin che yang, che si dirige dal tronco agli arti e viceversa: BL 29 favorisce la circolazione dell’energia yang stagnante dal tronco verso l’arto inferiore
(quindi in caso di pieno di yang al tronco a monte dell’articolazione coxofemorale, la zona sarà interessata dai sintomi di dolore da pieno di yang); ST 31 permette la circolazione dell’energia yang dall’estremità al tronco (in caso di dolore da pieno di yang all’arto inferiore); SP 12 tratta la stasi dell’energia yin nel tronco a monte dell’articolazione dell’anca e la fa circolare verso l’arto inferiore; LR 11 al contrario favorisce la circolazione dell’energia yin dall’arto inferiore al tronco. I punti luò di gruppo servono a dare movimento all’energia yin e yang: GB 39 è il luò di gruppo dei meridiani yang del basso ed è utilizzato per trattare il ristagno e la pienezza dell’energia yang in alto e in superficie, SP 6 luò di gruppo per i meridiani yin del basso utilizzato nel trattamento del ristagno di yin in basso. Tra i punti di comando particolari ricordiamo: ST 31 che comanda l’anca, VC 3 che comanda le ossa, ST 38 che governa la mobilità di tutte le articolazioni ed il BL 57 che comanda il sistema muscolare. Altre strategie di trattamento del dolore osteoarticolare sono utilizzando i MTM, i meridiani luò longitudinali oppure effettuare un trattamento in relazione agli strati; attraverso l’esame motorio può essere identificato il MTM interessato, invece attraverso l’esame topografico si può individuare il meridiano luò longitudinale da trattare. Per il trattamento dei luò longitudinali bisogna pungere il punto xi ed il punto luò del meridiano colpito dallo stesso lato del sintomo algico. Se invece il meridiano interessato è un MTM allora la tecnica di trattamento prevede l’utilizzo dei punti ashi, poi il punto ting (che richiama la Wei Qi) controlaterale se il dolore è cronico o omolaterale se è un dolore acuto, il punto shu del meridiano colpito omolateralmente al sintomo dolorifico, e in ultimo il punto king per i meridiani yin o il punto He / mare se si tratta di un meridiano yang; possono poi essere aggiunti i punti xi e i punti shu del dorso.
Per il trattamento in relazione agli strati si utilizzano i “punti riunione” / Hui con azione sistemica. Nell’organismo esistono otto tipi di tessuti o sistemi la cui energia si raccoglie in altrettanti punti definiti appunto come punti riunione. Per i tendini e i muscoli c’è il punto riunione GB 34 che è un punto terra del movimento legno ed agisce sul tessuto muscolare drenando l’energia yang. Per il sistema sangue c’è il punto riunione BL 17 usato per le malattie articolari migranti da vento ma anche per le alterazioni da eccesso e da deficit di sangue. Il punto Hui delle ossa è BL 11 ed è molto importante soprattutto nelle forme patologiche che interessano più articolazioni contemporaneamente; inoltre essendo localizzato nel tratto dorsale della colonna distribuisce l’energia della loggia dell’acqua a tutto il rachide, portando quindi Yuan Qi a tutte le articolazioni. Altro punto riunione utilizzato è il GB 39 che è il punto Hui dei midolli dell’arto inferiore, ha un’azione profonda proprio sull’articolazione coxo-femorale ma in generale su tutto l’arto posteriore.
3.4. Punti per il trattamento dell’articolazione dell’anca
Nelle coxartrosi si utilizzano punti a seconda della diffusione del dolore: se è in zona postero-laterale si usano punti locali come GB 29 e GB 30, punti adiacenti come il BL 40 e GB 34 o GB 31, e punti distali come GB 41, TB 5, BL 62. Se il dolore è antero-laterale all’articolazione dell’anca possono essere usati come punti locali GB 28, GB 29, ST 31, come punti adiacenti invece ST 32, GB 31 e come punti distali invece GB 41 e TB 5. Se il dolore è irradiato alla zona mediale dell’articolazione coxo-femorale si possono usare LR 10, LR 11, SP 12 come punti locali, SP 11, LR 8 e i punti ashi come punti adiacenti, e SP 5, LR 3 e ST 36 come punti distali.
In corso di periartrite dell’anca è possibile avere un’azione analgesica, antinfiammatoria e decontratturante utilizzando come punti locali il GB 29, GB 30 e BL 54, come punti adiacenti GB 31 e GB 34, come punti distali GB 41 e TB 5. Di seguito vediamo le azioni specifiche dei principali punti di agopuntura utilizzati in corso di displasia dell’anca.
GB 29: “Ju liao” / Fessura accovacciata. È localizzato nella zona dell’articolazione dell’anca, a metà della linea che unisce il grande trocantere del femore e la spina iliaca anteriore. È un punto di confluenza del Meridiano della Vescica Biliare con lo Yang Qiao Mai. È utilizzato come punto locale nella Sindrome Ostruttiva Dolorosa dell’anca, è molto sensibile alla pressione tanto da essere un punto diagnostico per il dolore al bacino; la sua azione è sinergica con il trattamento del GB 30. È indicato per il dolore all’anca, dolore nella zona postero-laterale della gamba, dolore laterale al gluteo, dolore che si irradia alla zona inguinale, paralisi degli arti inferiori, cistite e endometrite. Puntura perpendicolare.
GB 30: “Huan tiao” / Salto dell’anello. È localizzato in una depressione dietro l’articolazione dell’anca, fra il primo ed il secondo terzo della linea che unisce il grande trocantere del femore con il sacro. È il punto d’incontro tra il meridiano della Vescica Biliare con quello della Vescica Urinaria. Rimuove le ostruzioni dal Meridiano, dissolve l’umidità ed espelle il vento; tonifica il Qi ed il sangue. È utile nel trattamento del dolore all’anca, ai glutei, alla parte laterale delle gambe, nelle lombalgie, per l’atrofia della gamba, nella sciatica, per il dolore al ginocchio, orticaria e ulcerazioni. È utilizzato soprattutto come punto locale per il trattamento del dolore dell’anca, ma oltre a questo pungendolo si stimola la circolazione di energia e sangue nell’intero arto inferiore e rafforza i tendini. Oltre ad essere attivo nella SOD, questo punto
espelle il vento nelle malattie della pelle ed ha un effetto tonificante generale su sangue ed energia in tutto il corpo (come ST 36); in ultimo dissolve l’umidità-calore dal riscaldatore inferiore e quindi agisce anche in corso di problemi genito-urinari. Puntura perpendicolare profonda.
BL 54: “Zhi bian” / Margine inferiore. È localizzato sul gluteo, all’altezza del quarto forame sacrale e a 3 cun dalla linea mediana. Giova alla schiena e alla minzione. È un punto importante nel trattamento locale della lombalgia e del dolore che si irradia ai glutei e alla parte postero-laterale delle gambe. Inoltre è indicato in corso di dolore al coccige, dolore anale, difficoltà alla minzione e ritenzione urinaria. Puntura perpendicolare.
BL 60: “Kun lun” / Montagne. Localizzato dietro l’articolazione della caviglia, tra la prominenza del malleolo laterale ed il tendine d’Achille. Punto jing/ fiume dei cinque punti shu antichi del Meridiano, punto fuoco. Purifica il calore, elimina il vento, rimuove le ostruzioni del meridiano, giova alla schiena, tonifica il sangue, fortifica l’anca, rafforza muscoli e tendini. È molto utilizzato come punto distale in corso di lombalgia (in particolare è usato nella lombalgia cronica, mentre per quella acuta è maggiormente utilizzato BL 40). Eliminando il vento ha un’azione anche sulle patologie della testa come cefalee e dolori nucali, oltre che nelle SOD delle spalle, del collo e della testa. Puntura perpendicolare.
GB 41: “Zu lin qi” / Lacrime del piede che scendono. Localizzato sulla parte laterale del dorso del piede tra il quarto ed il quinto metatarso. È un punto shu / ruscello dei punti shu antichi del meridiano, ed è punto legno e punto di apertura del Dai Mai. Rimuove le ostruzioni del meridiano, elimina la stasi, sottomette lo yang del Fegato, promuove il libero fluire del Qi del Fegato, purifica il calore dal meridiano della Vescica Biliare, giova alla mammella.
Questo punto agisce bene nel trattamento dell’umidità delle SOD del ginocchio e dell’anca, agisce eliminando il dolore e la spasticità al piede ed a tutto l’arto inferiore, aumenta il tono muscolare. Puntura perpendicolare. ST 31: “Bi guan” / Cancello della coscia. Localizzato nella parte anteriore della coscia, nel punto d’incontro tra la linea verticale che parte dalla spina iliaca antero-superiore e la linea orizzontale che parte dal bordo inferiore della sinfisi pubica, al lato del muscolo sartorio. Rimuove le ostruzioni dal canale, espelle il vento, elimina il freddo del Rene. È utilizzato nella Sindrome Bi delle gambe, nel dolore alle anche e alle cosce e nella contrazione dei muscoli della coscia. Fortifica le gambe e favorisce il loro movimento, in particolare il sollevamento della gamba, tratta la sensazione di intorpidimento dell’arto. Puntura perpendicolare.
GB 31: “Feng shi” / Mercato del vento. Localizzato sulla faccia laterale della coscia, 7 cun sopra la piega poplitea trasversa. Espelle il vento, rimuove le ostruzioni del Meridiano, elimina le paresi e paralisi, attenua il prurito. Utilizzato nel trattamento della sciatica, della paralisi muscolare, emiplegia parestesie, atrofia della gamba. È utilizzato nelle malattie della pelle causate da vento-calore, ma anche per il trattamento dei dolori coxo-articolari fissi e stagnanti causati da umidità, per rilassare i tendini e rafforzare la circolazione di Qi e sangue nelle gambe. Puntura perpendicolare.
BL 23: “Shen shu” / Punto shu del dorso dei Reni. Localizzato a 1,5 cun al lato della apofisi spinosa della vertebra L2. È il punto shu del dorso del Rene, quindi la sua azione sarà di tonificazione del Rene, nutrire il sangue, giovare alle ossa e al midollo, rafforzare la parte inferiore della schiena, illuminare gli occhi, dissolvere l’umidità e favorire la minzione. Deve essere usato in tonificazione in qualsiasi deficit cronico dei Reni, in particolare per tonificare il Rene yang essendo localizzato sulla schiena ma può essere utilizzato anche
per nutrire lo yin del Rene. I Reni controllano le ossa e producono il midollo, quindi questo punto viene usato in qualsiasi patologia delle ossa, anche la displasia dell’anca, e per nutrire il midollo in caso di gambe deboli, astenia, vertigini, desiderio di dormire. Puntura perpendicolare verso il rachide.
BL 11: “Da zhu” / Grande spola. Localizzato a 1,5 cun a lato dell’apofisi spinosa della prima vertebra toracica. È punto mare del sangue, punto Hui delle ossa, punto d’incontro dei Meridiani di Vescica, Vescica Biliare, Intestino Tenue, Triplice Riscaldatore. Questo punto nutre il sangue, rafforza le ossa, espelle il vento esterno, sottomette lo yang del Fegato e favorisce la discesa del Qi del Polmone. BL 11 essendo punto del Mare del Sangue viene usato per nutrire il sangue in generale, ma in particolare tonifica il sangue della superficie del corpo localizzato nello spazio tra pelle e muscoli (definito questo spazio “cou li”); quindi oltre ad espellere il vento, può essere usato per difendere il corpo dalle invasioni di vento esterno che si inserisce proprio nello spazio tra pelle e muscoli. Inoltre questo punto ha la capacità di espellere verso l’esterno il vento esterno e può essere quindi usato nel trattamento degli attacchi da vento-freddo o vento- calore esterno. BL 11 è anche punto Hui / riunione delle ossa e quindi nutre il sistema scheletrico: è usato per prevenire la degenerazione ossea e per trattare le deformità che si sviluppano nel corso delle SOD croniche con aspetto proliferativo. Puntura perpendicolare.
VC 3: “Zhong ji” / Estremità di mezzo. Localizzato sulla linea mediana dell’addome 4 cun sotto l’ombelico e 1 cun sopra la sinfisi pubica. È il punto Mu della Vescica, punto d’incontro dei tre meridiani tendino muscolari yin della gamba, e punto d’incontro dei canali di Milza, Fegato, Reni e Vasoconcezione. Agisce dissolvendo l’umidità dal Riscaldatore Inferiore, rinforza i Reni e nutre il Jing renale, promuove le funzioni della Vescica. È
utilizzato nelle lombalgie, deficit di Yuan Qi, ginocchia deboli, infertilità, ritenzione urinaria o problemi urinari di varia natura. Puntura perpendicolare.
GB 34: “Yang ling quan” / Fontana della collina dello yang. Localizzato nella parte laterale della gamba, nella depressione anteriore alla testa del perone. Punto He / mare dei cinque punti shu, punto terra e punto Hui / riunione dei tendini. Promuove il libero fluire del Qi del Fegato, giova ai tendini, rimuove le ostruzioni dal canale, dissolve l’umidità-calore dal Meridiano del Fegato e della Vescica Biliare. È uno dei punti più importanti del corpo ed è molto importante nel garantire la circolazione dell’energia del Fegato ed è quindi usato nel trattamento della stasi del Qi di Fegato soprattutto a livello dell’ipocondrio ma anche dell’addome inferiore, quindi utile nel trattamento di nausea, vomito, stipsi. È un punto importante per rilassare i tendini in caso di spasmi o contratture, ma tratta comunque i tendini di tutte le articolazioni. In particolare è utilizzato ampiamente nel trattamento delle SOD perché rafforza la circolazione del Qi e del sangue nelle gambe e rilassa i tendini ed i muscoli. Puntura perpendicolare.
BL 40: “Wei zhong” / Sostegno del centro. Localizzato al centro della fossa poplitea. Punto He / mare dei cinque punti shu antichi del meridiano, punto terra. Rimuove le ostruzioni dal canale, purifica il calore e raffredda il sangue, fortifica la zona lombare e le ginocchia. Indicato nella lombalgia, nel dolore della sciatica, nella rigidità della parte inferiore della schiena e nel dolore al ginocchio. È indicato per tutti i tipi di lombalgia, in particolare per quella acuta, ma rilassa i tendini e giova a tutta la schiena. Inoltre purifica il calore e dissolve l’umidità della Vescica e quindi può essere usato anche nel trattamento della minzione dolorosa. Essendo un punto mare è indicato quando la malattia penetra in profondità, nei muscoli e nelle ossa e in particolare in tutta l’anca. Puntura perpendicolare.
3.5. Gold beads implants
L’impianto di grani d’oro (gold beads implants) è una forma di agopuntura permanente che consiste nell’applicare dei granuli di oro a livello sottocutaneo, muscolare o periarticolare in pazienti affetti da infiammazioni o degenerazioni tessutali. Questa tecnica trova maggior impiego nel trattamento delle patologie croniche dell’apparato muscolo-scheletrico, ma altri campi di applicazione sono le patologie dermatologiche croniche, patologie immunitarie, l’incontinenza urinaria e fecale. La tecnica è stata messa a punto in America dal medico veterinario Terry Durkes negli anni ’70 trattando proprio dei cani affetti da displasia d’anca. All’inizio vennero utilizzati solo due agopunti, GB 29 e GB 30, ma successivamente fu inserito un terzo punto per l’applicazione dei granuli d’oro, il BL 54: ad oggi questi sono i tre agopunti più utilizzati per il trattamento della displasia d’anca. I grani utilizzati sono di oro a 24 carati e di uno spessore di 1 mm e lunghezza di circa 2 mm, vengono inseriti in maniera sterile ed in anestesia generale. Gli impianti non sono soggetti a rigetto, non migrano, non si consumano e rimangono attivi per tutta la vita del paziente. Il principio si basa sul fatto che i grani d’oro vengono applicati in punti di agopuntura con un’azione specifica per quella malattia e ne provocano una stimolazione continua e prolungata, determinando quindi un effetto analgesico duraturo. Inoltre i grani sono in oro, un elemento biocompatibile ma anche capace di andare a neutralizzare e normalizzare il pH tissutale nella zona di inserimento. Infatti nelle patologie artrosiche e infiammatorie, nei tessuti si verifica un aumento delle cariche elettriche negative con conseguente acidificazione localizzata del pH, che contribuisce al mantenimento dei sintomi dolorifici poiché il dolore aumenta all’abbassarsi del pH locale. In questa condizione l’organismo richiama ioni positivi come il
Na+, H+, Ca+ per riequilibrare l’acidità, ma la mobilitazione del calcio è quella responsabile poi della formazione di osteofiti nell’articolazione già danneggiata. In questo scenario i grani d’oro agiscono emanando cariche positive sotto forma di ione aurocianuro riequilibrando il pH tissutale, rendendo inoltre minoritario il richiamo dalla periferia di ioni Ca+. Inoltre lo ione aurocianuro ha anche un’azione inibitoria nei confronti di alcune cellule infiammatorie locali, come macrofagi e leucociti polimorfonucleati da cui viene fagocitato, espletando quindi anche un’azione antinfiammatoria. Nella displasia d’anca i granuli vengono quindi applicati nei punti GB 29, GB 30 e BL 54 come punti locali; ma possono anche essere applicati in punti distali come LR 3, ST 36, KD 3, GB 34. Una volta impiantati i grani d’oro in letteratura è riportato un calo del dolore o la scomparsa in circa una settimana, mentre le alterazioni radiografiche possono mutare con una decalcificazione dell’articolazione patologica nei 612 mesi successivi all’impianto.