Matera: Storia d'Acqua

Page 1

MATERA : STORIA D’ACQUA Benvenuti nel Parco della Murgia Materana, che con i suoi 8.000 ettari è uno dei più incredibili paesaggi rupestri al mondo grazie all’antichissimo ed originale rapporto tra Uomo e Natura. Di qui la definizione di “paesaggio culturale”, coniata dall’UNESCO per decretare l’inserimento del Parco della Murgia e dei Rioni Sassi nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Ciò che caratterizza, infatti, questa zona è la sua particolare conformazione geologica. Circa 80 milioni di anni fa tutto era sommerso dal mare: la sabbia si accumulò, schiacciata sempre più dal peso dei tanti strati; per effetto di un processo chimico e fisico, si cementò, originando il Calcare, una roccia dura e compatta. Nel tempo tutta l’area emerse dal mare, per poi inabissarsi nuovamente: sullo strato di Calcare si depositarono così sabbie grossolane, che crearono un’altra roccia, meno compatta e più friabile, la Calcarenite. E’ la roccia in cui l’uomo ha scelto di vivere: essendo facile da scavare, ha permesso di creare ingegnose abitazioni e splendide chiese rupestri, che rendono unica Matera.

Welcome to the Murgia Park : with its 8.000 hectares, it is one of the most incredible rocky landscapes in the world, forged by the ancient and original relationship between Man and Nature. This explains the definition of “cultural landscape” coined by UNESCO, that added the sites of Murgia Park and Rioni Sassi to its list of Intangible Cultural Heritage of Humanity. A unique geological conformation characterizes this region.


Around 80 million years ago this land was submerged by the sea: the numerous layers of deposited sand solidified to Limestone, a hard and compact rock. Over time a new layer of coarse sand settled on the Limestone, forming another rock, less compact and more friable, called Calcarenite. This is the rock in which man decided to live: being simple to excavate, it permitted to create intelligent homes and beautiful rocky churches that make Matera a unique town.

Siamo nella zona di Murgia Timone, l’altopiano roccioso posto di fronte alla Civita e ai Rioni Sassi, caratterizzato dalle tipiche grotte che scendono verso il Torrente Gravina. Così chiamata per la sua ricchezza di Timo (che in primavera la ricopre di splendidi cespugli dai fiorellini lilla), Murgia Timone è importante per la presenza del Villaggio Neolitico Trincerato, scoperto da D. Ridola nel 1896. E’ ben visibile ancora oggi la sepoltura monumentale risalente a 4.000 anni fa, costituita da un’ampia buca circondata da due circoli concentrici di pietre: era anche un calendario solare, grazie al suo ingresso rivolto verso Sud, nel quale entravano i raggi solari esattamente a mezzogiorno durante il Solstizio d’Inverno. Qui siamo nei pressi del Casino Radogna, una tipica struttura rurale del territorio materano. Legata proprio alle attività agricole e pastorali che qui si svolgevano in passato è questa antica abitazione: la sua struttura rettangolare è in parte scavata nella roccia calcarea e in parte costruita, tamponando l’ingresso con il materiale dello scavo.


Si accedeva tramite una piccola scala e vi erano tre zone distinte, di cui due a cielo aperto più un ambiente ipogeo. La zona più esterna era adibita a stalla, poiché in passato si viveva insieme agli animali; un muretto a secco la separava dall’ambiente principale della casa, la corte dedicata alle attività domestiche. Si può notare ciò che resta della cucina scavata nella roccia, con i buchi per i fuochi e i ripiani per riporre gli utensili di casa.

This is Murgia Timone, the rocky landscape in front of Civita and the Rioni Sassi, characterized by the typical caves that go to Torrente Gravina. The name Timone comes from Timo, that covers the area in beautiful bushes with lilac flowers. Murgia Timone is important because of the Entrenched Neolithic Village, discovered by Domenico Ridola in 1896. Made 4000 years ago, this monumental archeological site is well visible and includes a big hole surrounded by two concentric circles of stones: it even was a solar calendar thanks to its entrance that faces South, hit by the sunrays at midday during the Winter Solstice. Here we are near Casino Radogna, a typical rural structure of the territory of Matera. This ancient building relates to the agricultural and pastoral activities that were performed in the past: its rectangular shape was in part excavated into the limestone rock and in part was built, dabbing the entrance with the excavation material. A few steps led you inside, where there were three different areas, two open air chambers and a hypogeum. The external area was used as a stable, because in the past people used to live together with the animals; a dry stonewall


would separate it from the main living area, dedicated to the domestic activities. The photo shows what is left of the kitchen excavated into the rock, with holes for the fire and shelves to rest domestic tools.

Nell’ambiente ipogeo vi era la cisterna per la raccolta delle acque piovane, collegata ad una vasca di decantazione tramite una canalizzazione, visibili ai piedi delle scale. Tutto era rivestito di cocciopesto, un intonaco composto da frammenti di terracotta, calce ed acqua, che rendeva impermeabili le pareti di questi ingegnosi sistemi di raccolta e di canalizzazione delle acque. Da notare le diverse nicchie scavate nella roccia, utilizzate in passato come mensole per riporre cibi ed utensili vari, mentre il gancio creato sul soffitto serviva per appendere la lanterna.

In the hypogeum there was a tank to collect rainwater: this was connected to a decantation bath with a canalization, visible at the bottom of the steps. It all was covered in earthenware (“cocciopesto�), a plaster made of terracotta fragments, lime and water: this material was cleverly used to waterproof walls and canals. You can notice the many niches excavated into the rock, used as shelves to store food and house tools; the hook on the ceiling was used to hang the lantern.

**********


Noi alunni della Classe II B della Scuola Secondaria di I grado “N. Festa” di Matera abbiamo ideato e realizzato questo pannello nell’ambito del Progetto “L’Acqua…fa Scuola!”, vincitore sia del Bando Nazionale “Dal Sogno al Progetto per la mia Città” indetto dalla Fondazione Amiotti di Milano sia del Bando “Innovattiva” promosso dalla Regione Basilicata. La nostra è l’unica scuola di Matera a proporre, in orario curriculare e nel Modulo a Tempo Prolungato, il Laboratorio di Studio del Territorio : in un percorso triennale scopriamo le immense ricchezze storiche, artistiche e naturalistiche della nostra città, da noi considerata una vera aula a cielo aperto, da tutelare e valorizzare con orgoglio. Guidati dalle professoresse Silvia Palumbo e Anna Murgano, ma soprattutto da Raffaele Lamacchia, guida esperta e creativa, in questi due anni abbiamo dato vita a delle attività veramente coinvolgenti. Il primo step di questo percorso è stato conoscere il nostro territorio, per divenirne consapevoli attraverso diverse escursioni nel Parco della Murgia e nei Rioni Sassi. Successivamente siamo andati a caccia di fontanini, dalla Civita al Sasso Caveoso e Barisano sino al Quartiere di Lanera, dove è la nostra scuola: abbiamo così utilizzato gli Open Data del Comune di Matera per creare una mappatura digitale; con testi e disegni abbiamo poi ricostruito il profondo legame esistente tra la nostra città e i suoi caratteristici sistemi di raccolta e di canalizzazione dell’acqua. Questo pannello testimonia, invece, il nostro lavoro presso le cisterne di una tipica casa grotta : dopo aver studiato le caratteristiche dei suoi spazi esterni ed interni, abbiamo ripulito l’area da erbacce e terriccio in eccesso, restituendola alla sua particolare bellezza.


Per noi è stato veramente interessante e stimolante: abbiamo compreso l’ingegno dei nostri antenati che, nella loro semplicità, hanno nel tempo ideato modalità intelligenti di adattamento all’ambiente circostante, sfruttandolo a proprio vantaggio, ma rispettandolo.

We, the students from the II B Grade at “N. Festa” School in Matera, have invented and created this panel for the Project “L’Acqua…fa Scuola!”, winner of the National Competition “Dal Sogno al Progetto per la mia Città” launched by the Amiotti Foundation in Milan and winner of the Competition “Innovattiva” promoted by the Basilicata Region. Our school is the only one in Matera that offers a workshop to Study the Territory during school hours: through this threeyear project we discover the immense historical, artistic and naturalistic treasures of our city and we consider it to be a real open-air classroom, that we must appreciate and safeguard. The project is lead by teachers Silvia Palumbo and Anna Murgano, but mostly by the creative and expert guide Raffaele Lamacchia, that gave life to these really engaging activities. The first step of this project was to understand and become familiar with our territory by doing several excursions across the Murgia Park and Rioni Sassi. We looked for fountains, from Civita to Sasso Caveoso and Barisano till the Quartiere Lanera, where our school is: we have used the Open Data database of the Municipality of Matera to create a digital mapping; based on texts and drawings we then reconstructed the existing deep bond between our city and its characteristic system of water collection and canalization. This panel shows our work on the tanks of a typical cave house: after studying its internal and external space, we cleaned the


area from weeds and excess soil, bringing back its peculiar beauty. For us it has been very interesting and stimulating; we understood the intelligence of our ancestors and how they were able to adapt to their environment, using it to their advantage, but respecting it at the same time.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.