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AGNOCASTO

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ABETE BIANCO

ABETE BIANCO

Vitex agnus castus L.

Famiglia: Verbenaceae

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Ordine: Lamiales

Descrizione botanica

Arbusto o piccolo albero alto circa 3-5 metri, con foglie pennate e opposte. I fiori, disposti in spighe, sono azzurrini e profumati. I frutti sono bacche tondeggianti contenenti quattro semi.

Parti utilizzate

Frutti e sommità fiorite.

Costituenti di maggiore interesse oli essenziali (pinene, sabinene), flavonoidi, iridoidi (aucubina, agnoside), steroidi, sesquiterpeni, triterpeni, polifenoli, alcaloidi.

Attività e indicazioni

Agnocasto era coltivato nei monasteri come succedaneo del pepe, dal momento che i semi hanno un sapore pepato. Da questa tradizione deriva il suo nome tedesco, Monchspfeffer (Pepe dei monaci).

È un rimedio specificatamente femminile, di supporto ipofisario e attivo sul tessuto mammario, uterino e dell’ovaio. Regola il rilascio di prolattina, il rapporto estro-progestinico a favore del progesterone e stimola il rilascio di LH. Come conseguenza del riequilibrio ormonale, Agnocasto ha anche un’azione positiva sull’umore.

Agnocasto è un rimedio utile:

• nelle situazioni in cui si riscontra una tendenza iperestrogenica (assoluta o secondaria a deficit progestinico) con flussi mestruali abbondanti e/o frequenti, iperfollicolismo e ovaio policistico, dismenorrea, sindrome premestruale con irritabilità e sbalzi d’umore, insonnia o fame nervosa;

• nelle sindromi premestruali da iperprolattinemia o amplificazione periferica della ricezione del messaggio ormonale con ritenzione idrica e gonfiore diffuso, tensione mammaria, alterazione di tono e umore con malinconia e tristezza;

• nel periodo premenopausale per ridurre lo stato ansioso, controllare le vampate di calore ed eventuali modificazioni del tessuto mammario (mastopatie fibrocistiche).

Estrazioni e quantità consigliate

Tintura Madre: 30-40 gocce per 2-3 v/dì.

Tossicità e controindicazioni

Poiché riduce la spinta libidica nel maschio, non va utilizzato per gli uomini. Non adatto durante la gravidanza e in caso di iper-progestinemia.

Parti utilizzate

Giovani getti.

Costituenti di maggiore interesse

Metaboliti primari delle cellule meristematiche.

Attività e indicazioni

Rimedio riequilibrante, utilizzabile sia per la donna che per l’uomo negli stati anergico-depressivi che si presentano dopo periodi stressanti, associati ad alterazioni dell’assetto endocrino (in particolare aumento della prolattina e squilibrio nel rapporto LH/FSH nella donna e ridotta produzione di testosterone nel maschio.).

Utile quindi in caso di grande stanchezza con abbassamento del tono e dell’umore, accompagnato da alterazioni ormonali:

• stati depressivi, angoscia, senso di inadeguatezza (dopo il parto, nel baby blues come coadiuvante);

• amenorrea, sindrome premestruale con tendenze depressive, riduzione della memoria, ritenzione idrica, mastodinia;

• ptosi uterine, fibromi uterini, ovaio policistico, endometriosi (coadiuvante).

Estrazioni e quantità consigliate

Macerato Glicerinato: 50 gocce per 2 v/dì.

Tossicità e controindicazioni Nessuna.

Agrimonia

Agrimonia eupatoria L.

Famiglia: Rosaceae

Ordine: Rosales

Descrizione botanica

Pianta erbacea perenne alta 30-60 cm, dal fusto a sezione cilindrica poco ramificato. Ha foglie pennatosette con foglioline dal contorno ovale e margine dentellato. I fiori, a cinque petali, sono di un giallo vivace e si raccolgono in un’infiorescenza a spiga. Il frutto possiede uncini che gli permettono di agganciarsi al pelo degli animali e propagare i semi.

Parti utilizzate

Foglie e sommità fiorite.

Costituenti di maggiore interesse

Tannini, triterpeni, acido silicico, flavonoidi, acido ascorbico.

Attività e indicazioni

L’Agrimonia era conosciuta e utilizzata già anticamente dai popoli del bacino mediterraneo. Era apprezzata come cicatrizzante e per sostenere la funzionalità epatica.

Si tratta di un rimedio che ancora oggi è impiegato per attivare la digestione migliorando la funzionalità epatica e pancreatica in primis e quella intestinale di conseguenza. Regola, sul lungo periodo, anche il metabolismo glucidico. Come conseguenza del miglioramento della funzionalità epatica, Agrimonia mostra un’interessante nota diuretica selettiva (uricosurica). Ha inoltre proprietà antinfiammatorie e spasmolitiche: protegge non solo la mucosa intestinale ma anche l’endotelio vascolare, tutelando il microcircolo. Le vengono infine ascritte proprietà batteriostatiche e antisettiche osservabili anche a carico dell’urogenitale.

Agrimonia risulta un valido aiuto in caso di:

• disturbi gastro-enterici: lentezza digestiva, gonfiori, disbiosi intestinale, coliti, enteriti (astringente intestinale in caso di diarrea);

• lievi disturbi del metabolismo glucidico (leggera iperglicemia);

• disturbi circolatori (capillari fragili, vasculiti, emorroidi);

• iperuricemia;

• infezioni genitourinarie: candidosi, vaginiti, uretriti, trichomonas.

Estrazioni e quantità consigliate uso esterno: diluire al 10% in acqua sterile o in soluzione fisiologica. uso esterno: diluire al 10-20% in acqua sterile o fisiologica per compresse o toccature.

Infuso: 3-6 g di droga/dì. Lasciare in infusione coperto per 7-10 minuti.

Tintura Madre: 30-40 gocce per 2-3 v/dì.

Tossicità e controindicazioni

Non tossica ai normali dosaggi, non ha effetti collaterali né controindicazioni.

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