L'informatore Marittimo Marzo - Aprile 2014

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speciale

numero 2 | Marzo/Aprile2014

ANNO XXX

Fratelli Cosulich AGENTI MARITTIMI STAZIONE MARTTIMA NAPOLI

MENSILE INDIPENDENTE A DIFFUSIONE NAZIONALE DI INFORMAZIONI DEI TRASPORTI MARITTIMI

Il rilancio del porto di Napoli parte dal lavoro

Vie del Mare ed economia marittima: connubio indissolubile

Assagenti e Spediporto: “A noi il sistema telematico di Genova”

PD, la riforma “europea” dei porti

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Napoli, il comitato portuale perde pezzi

Il futuro della portualità italiana si gioca anche nel Mediterraneo

Il Tar annulla la nomina di De Crescenzo

Dibattito alla Stazione Marittima sul libro di Costa e Maresca

spedizione in abbonamento postale 45% art. 2 comma 20/B legge 662/96 Filiale di Napoli

di Giovanni Grande

Guardare ad uno sviluppo “europeo” dei porti ma senza voltare le spalle al Mediterraneo, area di riferimento per il Sud Italia. La tappa napoletana di presentazione del libro “Il futuro europeo della portualità italiana”, conferma in parte le tesi esposte dai suoi realizzatori, Paolo Costa e Maurizio Maresca, ma denuncia, nel corso di un dibattito alla Stazione Marittima, il rischio di scelte strategiche troppo “sbilanciate” verso i traffici containerizzati provenienti dall’Estremo oriente. “Esiste una prospettiva mediterranea – ha spiegato Ennio Cascetta, professore ordinario di Pianificazione dei Sistemi di Trasporto, Università Federico II di Napoli – da non sottovalutare. Ad oggi i traffici con i Paesi del Nord Africa e della Turchia pesano sulla bilancia commerciale più di quelli cinesi. Si tratta di una carta da giocare per la portualità del Sud Italia che con Ro-Ro e traghetti è interessata ad uno sviluppo con funzioni differenziate del sistema portuale”. Una esigenza su cui il volume edito da Marsilio e Autorità portuale di Venezia non sembra soffermarsi in modo approfondito, tendendo piuttosto all’obiettivo di recuperare il tempo perduto dagli scali italiani nei confronti del Northern Range nella corsa al gigantismo navale. Tema centrale dell’opera è infatti la necessità di “agganciare” una revisione della portualità nazionale alla nuova strategia delle reti Ten-T, non più

concepite come struttura connettiva del mercato unico europeo ma come strumento di proiezione dell’Ue nei suoi mercati di riferimento. Nasce da qui la proposta dei sistemi multiportuali e logistici, punti di sbocco dei 4 corridoi core che interessano l’Italia:

di Scotto Pagliara Catello

I

n attesa di una nuova terna di candidati alla presidenza dell’Ap il Comitato portuale di Napoli perde il rappresentante degli spedizionieri. Il Tar Campania ha infatti annullato la nomina di Domenico De Crescenzo accogliendo un ricorso presentato da Fedespedi (Federazione Nazionale Imprese di Spedizione) nel luglio 2013. Con la sentenza n.1781 del 26 marzo il tribunale amministrativo annulla, in particolare, la delibera n.210 del 16 maggio 2013 di costituzione del Comitato portuale, nella parte in cui l’allora Commissario Straordinario dell’Ap di Napoli, Luciano Dassatti, designava l’esponente indicato da Anasped (Associazione Nazionale Spedizionieri doganali). La legge prevede che nel caso una categoria di operatori economici sia rappresentata da più

associazioni “bisogna verificare quale sia maggiormente rappresentativa”. Secondo il Tar la scelta sarebbe stata effettuata “senza attendere i dati di Fedespedi”, limitando in modo illegittimo la sua partecipazione al procedimento. Contestata anche “la mancata analisi disaggregata dei numeri” e,

per Dassatti, la competenza ad adottare l’atto. Il decreto ministeriale di nomina a Commissario Straordinario non prevede, sottolinea la sentenza , “il potere di nominare il Comitato portuale”.

Gli inserzionisti augurano Buona Pasqua aggregazioni di porti in grado di raggiungere scale di attività ed efficienza capaci di attrarre gli operatori marittimi intercontinentali. Costa e Maresca ne contano cinque: Alto Adriatico, Alto Tirreno, campano, pugliese e siciliano; in un ripensamento dell’intero settore che presuppone nuove funzioni anche per le Autorità portuali. “Non ha senso – ha sottolineato Maurizio Maresca – che uno stesso mercato, Genova e Savona, per esempio, sia regolato da enti differenti. È necessario fare delle scelte. Cominciando dalla stessa natura giuridica delle Ap: continua a pag. 2

BERTI srl CAMAGA CONATECO SPA FRATELLI COSULICH SPA GRUPPO ORMEGGIATORI NAPOLI IDRA PORTO SRL ITALIANA IMPIANTI SRL MARNAVI SPA ONI SPA PALUMBO SPA RENATO MAZZAMAURO SRL RIMORCHIATORI NAPOLETANI SRL


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