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Tutela e valorizzazione dei beni di interesse storico e delle attività culturali

Il nostro patrimonio storico rappresenta le nostre radici e la nostra più grande ricchezza. Esso va valorizzato al massimo sia come occasione di espressione e sviluppo delle tante energie presenti nel territorio, sia in ottica di promozione del turismo. Stesso discorso vale per tutte le attività culturali che intendiamo promuovere grazie a: • Una visione europea della cultura per consentire l'accesso ai fondi comunitari, attraverso competenze specifiche. • Una particolare attenzione ai quartieri per valorizzarne le specificità. Progressivamente la distribuzione degli eventi e delle attività culturali deve tener conto delle singole realtà, caratteristiche, risorse sia umane che di strutture. • Facendo sì che il Comune sia regista di quanto emerge dalla società civile, ma anche produttore di idee e progetti di condivisione con le tante energie presenti. I progetti di associazioni culturali, di categoria, fondazioni vanno riconosciuti, condivisi e orientati all'interno delle linee programmatiche dell'Amministrazione. • Una città inclusiva parte dalla scuola come luogo privilegiato di formazione e produzione culturale e sociale. È necessario in particolare realizzare uno spazio pubblico aperto a tutta la città che sia luogo di formazione e di libera produzione culturale e sociale da riversare in tutto il territorio comunale. • Un'unica gestione tecnico-amministrativa e politica per un unico sistema museale capace di valorizzare anche le potenzialità di Palazzo Sarcinelli: • Moderni criteri espositivi per il Museo del Castello, completamento dei lavori di manutenzione straordinaria anche per consentire l'accesso alle persone con disabilità o difficoltà motorie. • Manutenzione straordinaria dei giardini e verifica delle potenzialità di Sant'Orsola come sede espositiva, di eventi, attività didattiche e culturali. • Revisione delle condizioni di affidamento delle sale di Palazzo Sarcinelli per i grandi eventi e le mostre temporanee.

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• Illuminazione della cinta muraria ovest come elemento di riconoscimento di

Conegliano città murata. • Raccordo e collaborazione con l’Associazione per il Patrimonio delle Colline di

Conegliano e Valdobbiadene e il “Site Manager”. • Promozione di Via XX Settembre, con Via Beato Ongaro, “Da porta a porta”, come Contrada dell’arte e del gusto. • Collocazione centrale e in spazi adeguati dell’archivio storico, una inestimabile ricchezza cittadina che può diventare volano di iniziative culturali di alto spessore, anche con la collaborazione delle Università venete e friulane.

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