JAN PALACH
Una Torcia nella Notte
IL CONTESTO SOCIO-POLITICO Siamo nel gennaio del 1968 quando, con l’avvento di Alexander Dubček fra i principali esponenti del Partito Comunista, la Cecoslovacchia intravede una tregua dalle pressioni politiche e di uniformità ideologiche imposte all’epoca. Grazie alle sue idee riformiste tendenti al liberalismo, Dubček riesce a raccogliere consenso popolare, dando inizio alla cosiddetta Primavera di Praga, che sfortunatamente durò solo pochi mesi prima che gli stati membri del Patto di Varsavia decisero di sopprimere questo processo di democratizzazione del paese tramite una vera e propria invasione. Ciononostante, questo breve periodo fu di grande ispirazione a livello artistico, persino in Europa Occidentale.
L’invasione ed occupazione avvenì principalmente per timore da parte dei membri del Patto di Varsavia, in particolare l’Unione Sovietica, che le riforme applicate in Cecoslovacchia potessero rappresentare una minaccia per la stabilità, o meglio il controllo, dell’intero blocco dell’Europa Orientale.
La debole resistenza posta dagli esponenti politici cecoslovacchi portò la popolazione ormai insofferente alla sottoposizione a quella sovranità limitata ed alla censura imposte, ad esprimersi in numerosi atti spontanei di resistenza non violenta, a cui prese parte lo stesso Jan Palach.
SUICIDIO o SACRIFICIO?
“Il gesto di Palach è incomprensibile, straordinario. Rifugge dai comuni giudizi etici. Desta emozioni forti, dà adito a molti interrogativi, a polemiche e spesso a giudizi contrastanti. È condannato e osannato.”
“[...] non è possibile approvare la tragica forma di questa testimonianza, ma ne riconosciamo il valore, poiché mostra la grandezza del sacrificio di sé per amore del prossimo.”
Jindřich Šrajer
Papa Paolo VI
Il Vero Fuoco
Jan Palach è stato ricoverato per 3 lunghi giorni prima che ne fosse dichiarato il decesso a causa delle gravi ustioni sul suo corpo e da conseguenti complicanze ai polmoni. Nonostante l’agonia che stava passando, il suo costante interesse era di essere informato su quali reazioni avesse suscitato il suo gesto, continuando a ripetere che il suo non voleva essere un suicidio, ma un atto di protesta in nome del suo popolo.
Thích Quảng Ðức, monaco buddhista vietnamita 11.06.1963 (circa 66compiuto anni) L’atto di compassione
dal monaco vietnamita contro l’amministrazione dell’allora presidente divenne celebre mondialmente, soprattutto grazie alla famosa foto scattata da Malcolm Browne. Egli fu di grande ispirazione per molte persone, letteralmente e non, come per Jan stesso.
Jan Zajíc, studente 25.02.1969 (19 anni)
Evžen Plocek, attrezzista Sándor Bauer, studente 09.04.1969 (39 anni) 23.01.1969 (16 anni)
Josef Hlavatý, operaio 25.01.1969 (25 anni)
Vasyl Omelianovych Yukio Mishima, scrittore Ryszard Siwiec, ragioniere Makukh, veterano sovietico 25.11.1970 (45 anni) Alain Escoffier, impiegato 12.09.1968 (59 anni) 05.11.1968 (45 anni) 10.02.1977 (27 anni)
Thích Quảng Ðức
Foto colorizzata dell’originale scattata da Malcolm Browne.
Prima di essere ricordato come Torcia n°1 ed Eroe Nazionale, Jan Palach all’epoca era un semplice ragazzo di 21 anni che frequentava l’università, e prima ancora, uno studente di liceo proprio come lo siete adesso voi.
Chi è Jan Palach?
Questo significa che come tutti voi aveva dei sogni, delle passioni, dei dubbi e delle paure.
.. Non siate impermeabili. Piantate un seme che rappresenti ciò che vorreste essere, e crescete a sua somiglianza. Inseguite gli ideali che ritenete giusti. Non vergognatevi della vostra unicità o dei vostri progetti.
Non fatevi scorrere addosso ciò che vi accade attorno. Affrontate il mondo, crescete con esso, e non sentitevi deboli a chiedere aiuto. Collaborate per renderlo migliore, insieme. Fatelo anche nel rispetto di chi non c’è più e lo ha fatto prima di voi, per voi.
Osate, tentate, sperimentate, emozionatevi, pentitevi, urlate. Fate guerra con voi stessi con l’obbiettivo di arrivare alla vostra pace personale. Disperatevi e ritrovatevi. Fatevi sentire.
Trovate il vostro modo di far parte della vita e non guardarla semplicemente scorrere stando sull’orlo dei desideri e dei sentimenti. Fate qualcosa che vi renda soddisfatti di voi stessi. Ognuno di noi vale la pena.
Soprattutto VIVETE!
Vivete per voi stessi, per chi vi sta a cuore e per chi vi ha fatto dei torti, vivete per chi ancora ha paura e si nasconde, vivete perché la vita nonostante tutto è piena di sorprese entusiasmanti, vivete anche per chi non ha potuto, che sia per destino o per scelta, decidendo di morire per permettere agli altri di vivere al meglio. Di vivere appieno. Vivete nel tentativo di creare un posto in cui chiunque possa vivere senza timore, sia anche solo un angolino. Vivete.
“L’uomo deve lottare contro il male che riesce ad affrontare.” - Jan Palach
"[...] i sessantottini incendiavano il mondo pensando a se stessi, mentre Palach incendiava sé stesso pensando al mondo.” - Marcello Veneziani
LINK D’INTERESSE:
E-mail poesie: verena.slendye99@gmail.com
Articolo su Jan Palach sulla piattaforma dell’Informagiovani di Vercelli: https://bit.ly/3qaZVd7 Jan Palach come figura fra i Giusti sulla piattaforma di GARIWO: https://bit.ly/3blTI7t Sito web dedicato a Jan Palach tramite l’Università Carolina di Praga: https://bit.ly/3kuUR1 Fumetto “Jan Palach. Praga 1969. Una Torcia nella Notte su Amazon: https://amzn.to/3kyaXb1
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