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Politiche giovanili
Workshop
Processi di sostegno all’autonomia e sviluppo di cittadinanza
Firenze 15-18 aprile 2009
Intervento 16 aprile
Esperienza progettuale “La Garbasà” Floriana Colombo A 77 cooperativa sociale
Disoccupazione giovani e adulti Dati di contesto
Peculiarità del contesto italiano - struttura produttiva prevalentemente fondata sulla piccola impresa familiare e sullo sviluppo di settori tradizionali -basso livello di investimento pubblico e privato in ricerca, innovazione - crescente vulnerabilità dei maschi adulti, accompagnata dalla lenta crescita dell’occupazione femminile.
Il contesto italiano I profili occupazionali si stanno ridisegnando in seguito a diversi fattori demografici, culturali, economico-lavorativi: - maggiore propensione delle donne a lavorare, ma all’interno di un persistente modello di divisione del lavoro famigliare, fondato sulla doppia presenza tra MDL e lavoro di cura - tassi di partecipazione femminile, e di famiglie a doppio reddito, crescono con maggiore lentezza e rimangono inferiori a quelli degli altri paesi (Commissione Europea 2004)
Il contesto italiano - il difficile inserimento lavorativo dei giovani e la loro non facile transizione dai lavori instabili a quelli stabili -L’allungamento della durata della transizione dalla scuola al lavoro: alla fine degli anni ’90 una media di circa 11 anni, in un contesto in cui la stessa è comunque cresciuta in media fino a circa 7 anni e mezzo - tra i paesi europei, l’Italia ha il più basso tasso di giovani che, a conclusione degli studi, accede direttamente al lavoro, e il più elevato tasso di disoccupazione giovanile
15
5
0
giovani
12 10 8 6 4 2 0
giovani
1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001
1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
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1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001
1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001
Regno Unito
Italia
10
20
10 0
adulti
giovani
Germania
adulti
Confronto tra tassi di disoccupazione di giovani e adulti in alcuni paesi europei
Fonte: Kazepov, Barberis, Carbone, Pohl, Walther 2005 (Elaborazione da dati OCDE) giovani
adulti
Danimarca
20
15
10 5
0
adulti
Disoccupazione per fasce d’età , sesso e macro aree regionali
Maschi 15-24
25-34
Femmine
35-44
45-64
15-24
25-34
35-44
45-64
Italia
25,3
9,3
3,9
3,3
30,9
14,2
9,2
4,9
Centro Nord
12,6
4,5
1,5
1,8
16,7
7,9
5,6
3
Sud
45,5
19
8,9
6,3
59,3
32,3
19,6
9,7
Fonte: Kazepov, Barberis, Carbone, Pohl, Walther 2005 (Elaborazione da dati ISTAT)
e difficoltà di partecipazione dei giovani al mercato del lavoro si inseriscono in un contesto di scarso e frammentato sostegno istituzionale di tipo passivo e una (in parte conseguente) forte dipendenza economica dalla famiglia. In Italia, l’87% dei giovani fra i 20 e i 24 anni vive ancora con i genitori contro il 55% in Germania, il 47% nel Regno Unito, il 43% in Danimarca (Kazepov,Barberis, Carbone, Pohl, Walther 2005). Ma è la diversa distribuzione delle principali fonti di reddito dei giovani fino a 24 anni negli stessi paesi a far emergere chiaramente il fattore di dipendenza . L
Principali fonti di reddito dei giovani fino a 24 anni 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Denmark
family regular job
Italy
temporary job
Germany
United Kingdom
public measures of income support
Fonte: Kazepov, Barberis,Carbone, Walther, 2005 (Elaborazione dati EUROSTAT)
Fattori che ostacolano - dispersione scolastica e difficoltà nella scelta del percorso scolastico da parte di adolescenti e famiglie (complessità del sistema scolastico, difficoltà di reperire incerto valore scelta delinformazioni costante mismatch percorso fra scolastico titoli diadeguate, studio da parte offerti di adolescenti e qualifiche erichieste famiglie intrinseco dei titoli di studio, l’accessibilità delle opportunità lavorative connesse). - Costante mismatch fra titoli di studio offerti e qualifiche richieste. Mentre cresce il tasso medio di istruzione, nei territori si formano figure le cui opportunità di lavoro sono da cercare altrove, mentre le imprese cercano “all’esterno” quelle con le qualifiche adeguate alle loro necessità.
Fattori che ostacolano Questo aspetto può essere interpretato come “semplice” problema di mobilità, Oppure come mancanza o casualità della programmazione, data della scarsa conoscenza da parte degli attori istituzionali, nonché dalla scarsa connessione fra le politiche dell’istruzione e della formazione con le politiche di sviluppo socio-economico.
Quadro invariato da almeno 25 anni: non sembra aver inciso né l’innalzamento del tasso di istruzione, né lo sviluppo, seppur frammentato, delle politiche del lavoro, della formazione e dell’orientamento. (dati 2002)- lo scarto tra disoccupazione giovanile e disoccupazione totale, pur con le note differenze sui numeri assoluti, riguarda tutto il territorio nazionale. - particolare gravità riguarda la fascia 15-24 anni, e la significativa differenza tra la Provincia di Milano e l’insieme della Lombardia.
Disoccupazione giovanile e disoccupazione totale
2002
Italia
Lombardia
Provincia di Milano
15-24 anni
27,2%
11,4%
14,5%
25-29 anni
20,1%
7,6%
9,8%
9,0%
3,8%
4,6%
Tot popolazione
Fonte: Elaborazione da Tuè 2003
Società del lavoro
Società dei lavori
Equazione fra vita e lavoro
Frammentarietà e sovrapposizione
La vita dell’uomo costruita intorno al lavoro
Il lavoro è una tra le sfere di vita
Educazione come preparazione al mondo del lavoro
Sfasatura fra socializazione e mondo del lavoro
Il tempo libero riposo per nuovo lavoro
Tempo libero come valore in se’
Lavoro come valore in se’
Lavoro importante nella misura in cui risponde ad istanze indiviaduali
Uomo lavoratore
Soggetto in cerca di realizzazione e autonomia
LAGARBASA’ Progetto ricerca-intervento casa-lavoro
ISTANTANEE RAPPRESENTAZIONI DEI GIOVANI SU CASA E LAVORO
Indice delle diapositive LAVORO • Lavoro o lavoretti?
p. 4
breve istantanea dei tipi di lavoro che i giovani vedono e trovano sul territorio e caratteristiche di chi lo trova • Un buon lavoro!? dove si prova a definire cos’è un buon lavoro e chi lo trova
p. 5 - 6
• Non è bello ciò che è bello ma… p. 7 - 8 dove si scopre che per i giovani intervistati i soldi non sempre danno la felicità (sul lavoro)
•Il “pezzo di carta”
p. 9 -10
spunti di riflessione sull’utilità della formazione scolastica
•Chi non lavora non fa l’amore?
p. 11 - 12
dove si scopre che, forse, il lavoro non è più fonte di benessere
•Stipendi e lavori
p. 13 – 14 - 15
gioie e dolori:rappresentazioni del lavoro rispetto a se’ • Sono Wolf, risolvo i problemi dove istituzioni, imprese e giovani sono chiamati in causa
p. 16 - 17
CASA • Home? …swisssh Home!
p. 18 - 19
dove la precarietà del lavoro è connessa alla possibilità di avere una casa
•“Sono Wolf, risolvo i problemi”
p. 20 – 21 - 22
dove il comune viene identificato come supereroe e apre a domande sui superpoteri…
•Should I stay or should I go? spunti di riflessione rispetto all’autonomia
p. 23 - 24
Lavoro o lavoretti? breve istantanea dei tipi di lavoro che i giovani vedono e trovano sul territorio e caratteristiche di chi lo trova
“C’è lavoro? E com’è?” per i giovani c’è ma più che di lavoro sembra trattarsi di “lavoretti” sono lavoretti estivi, lavori nei bar, nei call center. E’ un lavoro: • • • • • • • •
Precario e saltuario Poco retribuito e poco qualificato Per tempi brevi, con periodi di prova a volte non pagati e contratti a termine A cui ti devi adeguare, anche se non è il tuo, perché non hai un contratto migliore Che non garantisce la continuità, l’assunzione, la valorizzazione delle competenze Spesso in nero E’ un lavoro per chi si accontenta, che non da’ possibilità di scelta Ci sono settori dove il lavoro manca ma se uno ha bisogno di mangiare, c’è
Un buon lavoro!? dove si prova a definire cos’è un buon lavoro e chi lo trova
Lo trova chi… • Chi ha una laurea, di qualsiasi tipo che non ti da comunque garanzie. • Chi ha veramente capacità, a volte i laureati non le hanno. • Chi ha un aiutino. • Lavori buoni non ce ne sono più, non assumono più.
Non è bello ciò che è bello ma… dove si scopre che per i giovani intervistati i soldi non sempre danno la felicità (sul lavoro)
E preferisco… • Quando mi restituisce qualcosa non solo in termini finanziari • Quando faccio quello che mi piace anche se non è ben retribuito • E’ pagato meno ma vicino al percorso di studi fatto • Anche se pagato poco è vicino ai miei interessi • … un lavoro magari meno gratificante economicamente ma che mi piaccia
Il “pezzo di carta” spunti di riflessione sull’utilità della formazione scolastica
• Le scuole non sono aggiornate ne’ per quanto riguarda i programmi, ne’ per quanto riguarda il mondo del lavoro, ne’ per quanto riguarda gli strumenti tecnologici. • L’unico modo per farsi un’esperienza è farsela con le proprie mani. • Io sto solo inseguendo un pezzo di carta, so fare più cose imparate da solo o in giro che non in università”.
Chi non lavora non fa l’amore? dove si scopre che, forse, il lavoro non è più fonte di benessere
Alcuni si considerano fortunati in quanto: • Io che studio posso permettermi di interrompere un lavoro che non mi piace ma so anche che altri non possono cambiare lavoro con così tanta facilità. C’è chi azzarda una statistica fai-da-te: • Secondo me il 20% si alza contento di andare a lavorare ma l’80% no, soprattutto se hai una famiglia.
E chi non lavora… Studenti o giovani che non lavorano stanno “alla grande”, bene, meglio di quelli che lavorano ma gli altri stanno male soprattutto perché “non hanno agevolazioni dallo stato: nei paesi del nord hai un sussidio o le aziende devono aiutarti a trovare un lavoro o ti danno un incentivo per trovarlo o ti danno incentivi per la formazione. Per chi non trova lavoro qui nessuno ti aiuta”.
Stipendi e lavori: gioie dolori rappresentazioni del lavoro rispetto a se’
“Quali sentimenti suscita?” • • • • • • • •
Paura Irritazione Curiosità Rabbia Ansia e difficoltà Pesantezza Gioia Speranza, puoi solo sperare
“Sono Wolf, risolvo i problemi” dove istituzioni, imprese e giovani sono chiamati in causa
“Chi dovrebbe risolvere i problemi del lavoro?” •
Chi ci governa. Che dovrebbe:
-
stanziare più fondi farsi garante tra me e l’imprenditore per far sì che l’imprenditore non mi freghi proibire certe realtà contrattuali (lavoro in nero) iniziare a prendere le cose positive che fanno all’estero e esportarle, farle proprie
-
• •
L’imprenditore dovrebbe far crescere i suoi lavoratori Noi stessi, dobbiamo imparare, formarci
“Sono Wolf, risolvo i problemi” dove istituzioni, imprese e giovani sono chiamati in causa
“Chi dovrebbe risolvere i problemi di lavoro ?” • Il Comune • Qualche ufficio comunale che organizzi meglio una sinergia migliore tra gli organi che compongono il comune. • … e affrontare i problemi del lavoro con chi propone lavoro (le aziende). • Chi ci governa, io voto una persona che dovrebbe migliorare la situazione. • Bisognerebbe iniziare dal piccolo es. quello che state facendo voi, poi zona per zona aiutare i ragazzi per indirizzarli, ma deve essere una cosa bella e consistente. • Il comune dovrebbe organizzare degli eventi, anche culturali, per fornire opportunità di lavoro per il mondo giovanile.
Home? …swisssh Home! dove la precarietà del lavoro è connessa alla possibilità di avere una casa
“Esiste il problema casa per voi e per i giovani in generale?” Il problema casa per i giovani, dati gli affitti e i costi alti, è sentito in stretta relazione con il problema della precarietà del lavoro e l’impossibilità di poter accedere a mutui • E’ un problema che c’è ed è legato al lavoro. Un giovane non può con i lavori che ci sono, pensare ad un progetto a lungo termine. Non c’è la certezza di uno stipendio fisso. • Ma i mutui non te li fanno con questi lavori … • Un mutuo poi non ce lo aprono … • Non è solo il problema di comprare casa, è anche un problema di tassi di interesse che nel giro di pochi anni sono aumentati parecchio.
“Sono Wolf, risolvo i problemi” dove il comune viene identificato come supereroe e apre a domande sui superpoteri
“Chi dovrebbe occuparsi del problema casa e cosa dovrebbe fare?” I giovani intervistati hanno molte idee su come potrebbe essere affrontato il problema della casa e chi potrebbe/dovrebbe occuparsene evidenziando, nelle risposte date, lo stretto collegamento esistente tra le tematiche casa-lavoro indicando possibilità di percorsi comprensivi e non escludenti i differenti aspetti del problema.
“Sono Wolf, risolvo i problemi” dove il comune viene identificato come supereroe e apre a domande sui superpoteri
•
Il comune, attraverso delle agevolazioni coordinate e integrate tra loro, sia per trovare case da condividere con altri, che per il pagamento degli affitti, che per la ricerca del lavoro. • Il comune appoggiato da altre istituzioni tipo le cooperative edilizie e altre società proprietarie di case. • Il comune potrebbe creare, costruire degli alloggi per i giovani, i singles, giovani lavoratori e darli con affitti ridotti, investendo energie nell’aiuto della ricerca e creazione del lavoro. • Il comune potrebbe abbassare i prezzi. Potrebbe fare case più piccole e darle in affitto ai giovani.
“Sono Wolf, risolvo i problemi” dove il comune viene identificato come supereroe e apre a domande sui superpoteri
• Il comune potrebbe fare più concorsi per le vendite (aste) o per gli affitti, non solo per le coppie che si sposano, ma anche per gli altri e i singles. • Destinare degli appartamenti popolari ai giovani. • Affitti variabili a seconda del reddito non solo per le case popolari. • Maggior controllo su chi vive nelle case popolari. • Accordi con le agenzie bancarie per lanciare mutui agevolati per i giovani. • Il comune dovrebbe dare più opportunità di lavoro, investire per aiutare i giovani a trovare lavoro.
LAGARBASA’ LAGARBASA’
Giovani, casa, lavoro: ricerca--intervento una ricerca A77 Cooperativa Sociale Onlus Milano Operatori: Leda Andreasi Bassi, Riccardo Valenti Referente: Fabio Azzimondi Supervisione: Matteo Villa
A77
Cooperativa Sociale
30
Finalità Finalità A partire da bisogni direttamente segnalati da più fonti locali e dagli esiti di una ricerca distrettuale sulle “nuove povertà” in attuazione del Piano di Zona, il progetto è pensato per: ► sperimentare processi di attivazione relativamente a due temi che sempre più si pongono in termini problematici su tutto il territorio della Provincia di Milano, e rispetto a gruppi diversi di popolazione ► approfondire lo specifico dell’accesso al lavoro e alla casa da parte della fascia di età giovanile, e in relazione al sistema dei servizi istituzionalmente deputato nel contesto locale.
Obiettivi ◊ prevenire i rischi di esclusione e marginalizzazione dei giovani, dovuti ai mutamenti nel mercato del lavoro e alla crescente selettività dell’accesso all’abitazione. ◊ intervenire con la popolazione giovanile per favorire una rielaborazione di senso a livello socio-culturale e non solo economico del problema casa-lavoro, contrastando il crescente stato di disagio (es: condizioni di contrattualità solitaria, sentimento di precarietà, rispetto alle possibilità di vita autonoma) ◊ stimolare riflessioni e azioni innovative di politica locale (es.: programmi di edilizia residenziale pubblica o convenzionata, servizi per il lavoro locali).
Metodi Il progetto si ispira alla peer education entro una metodologia generale di action-research : ◊ promuove la conoscenza dei problemi, dei bisogni e delle risorse tra i giovani nel loro contesto, mediante confronto e scambio di esperienze ◊ sviluppa le loro capacità di superare gli ostacoli, e di affrontare i problemi anche in relazione a rischi ancora non percepiti ◊ mette in connessione le potenzialità di attivazione a rete da/verso le istituzioni variamente presenti localmente (i servizi, le agenzie preposte).
Obiettivi di cambiamento ◊ la rilevazione dell’esigenza conoscitiva (necessità di informazione, formazione, interazioni) presso l’informalità giovanile non in contatto con i servizi, attraverso la collaborazione di gruppi di pari coinvolti in iniziative pregresse ◊ la sperimentazione concreta di modalità di attivazione collettive fra pari rispetto a questioni (legate all’abitazione e al lavoro), solitamente vissute e agite a livello prettamente individuale ◊ il coinvolgimento di quei soggetti della comunità locale e dei diversi livelli istituzionali che rivestono particolare importanza sui temi casa e lavoro ◊ L’esplorazione delle possibilità di ampliare e diversificare le attuali reti e forme di rapporto con il più vasto sistema delle politiche socio-economiche locali ed extralocali
Fasi Fase 1: RICERCA DI SFONDO sulle risorse esistenti sul territorio (quali enti pubblici e privati si occupano di lavoro e abitazione) Fasi 2 RICOGNIZIONE SOCIALE: interviste ai servizi e agenzie territoriali per l’individuazione di nuove strategie che possano incidere efficacemente sui temi trattati; interviste a un campione di giovani su bisogni e ostacoli sentiti, e loro ipotesi di soluzione Fase 4 COSTITUZIONE GRUPPO PROMOTORE: attraverso i gruppi già contattati, agganciare nuovi gruppi; avvio di un gruppo promotore misto che rielabori le informazioni e si attivi sui due temi Fase 5. SENSIBILIZZAZIONE, RESTITUZIONE: questa fase riguarda la circolazione delle ipotesi di cambiamento sia presso i gruppi formali che informali di giovani contattati sul territorio, sia presso gli stessi ambiti pubblici e privati in cui sono state raccolte le informazioni di sfondo.
Contesto istituzionale e territoriale. La ricognizione, promossa dall’Assessorato al Servizio Sociale, coinvolge il sistema dei servizi locali su casa e lavoro, per:
◊ aumentarne la conoscenza interattiva e la fruibilità presso i giovani
◊ evitare di duplicarne le funzioni ◊ connetterli con le intenzionalità e le azioni in corso (o future) che riguardano le politiche giovanili
Strategie sensibilizzative Per quanto riguarda le politiche (e i servizi) del lavoro e della casa, rileva (e restituisce) i principali aspetti strategici che contribuiscono a delineare le capacità di risposta del contesto : distribuzione delle competenze tra gli attori (locali ed extra-locali, pubblici e privati), attribuzione delle funzioni di programmazione e coordinamento (tra spinte divergenti o competitive tra attori pubblici e privati, di regia pubblica o di concertazione pubblico-privata), livello di integrazione fra politiche (lavoro, formazione, assistenza, istruzione), approcci adottati (quale interazione ed equilibrio tra necessità di assistenza e spinte all’attivazione). Per quanto riguarda i giovani , dato che casa e lavoro sono problemi tendenzialmente vissuti in modo individuale rileva quanto e come sono sentite, per poi agire sulla sensibilizzazione perchè possano rientrare in un sentire e in una progettualità collettiva (oltre che stimolare all’utilizzo delle risorse istituzionali).
I gruppi: campione e allargamento Gruppi campione e Gruppo promotore: “Garba on the road”: compagnie informali tra i 14 e i 27 anni, 2/3 della fascia 14-18 anni (prevalentemente studenti), 1/3 della fascia 19-27 prevalentemente lavoratori, e maschi “Prova Microfono” : associazione che ha in gestione la Sala Prove, stessa distribuzione per fascia d’età, occupazione, sesso; più variegato è il quadro dei frequentatori della stessa Sala (15-40 anni) Allargamento a nuovi contatti: la scarsa presenza femminile, e di giovani privi di qualifica è l’elemento su cui investire tramite i network afferenti i membri dei gruppi stessi : infatti il problema occupazionale in provincia di Milano riguarda soprattutto le donne (in particolare chi fra i 30 e i 40 anni tenta di rientrare nel mercato del lavoro), ma anche i giovani con titolo di studio in cerca di prima occupazione, o con bassa qualifica
Aspetti intervenienti mentre possiamo ipotizzare che rispetto ai problemi sentiti sull’ingresso nel mondo del lavoro il nostro “campione” sia ben rappresentativo della popolazione giovanile locale, sappiamo che in sostanza quasi tutti gli adolescenti e i giovani conosciuti vivono in casa con i genitori (o con un genitore), il che conferma il trend nazionale del continuo elevarsi dell’età media di uscita dalla famiglia di nascita (l’87% dei giovani fra i 20 e i 24 anni vive in casa con i genitori) il problema dell’abitazione non è ancora particolarmente sentito dato che si caratterizza per fattori di tipo sia economico che culturale : per questo è almeno in parte da sollecitare la sensibilità dei giovani verso un problema che si porrà in modo tanto più significativo con il passare degli anni
MAPPA CONTATTI – Ricognizione Ass. Urbanistica
Ass. Formazione E lavoro
Sindaco Ass. Casa Responsabile U.Casa
Ass. Servizi Sociali Responsabile S.S.
5 gruppi di giovani
Osservatorio Povertà
LAGARBASA’ C.O.L. Comune Cooperativa Edificatrice
C.p.I. Provincia
Aziende
Informa giovani Agenzie Interinali
C.F.P NIL ASL
Centro Lavoro (sovracomunale)
Contattato Contattato ma senza risposta Non contattato
Esiti: CASA- Relazioni territoriali Ass. alla Casa
Fase di progettazione e costruzione
Ass.Urbanistica Assegnazione alloggi Acquisto nuovi alloggi
Ufficio Casa
Convenzioni per prestito alloggi
Aler
Sindacati inquilini Collocazione desiderata
Assegnazione alloggi in deroga
Accordi su situazioni di difficoltĂ
Ass.Servizi Sociali Ufficio Servizi Sociali
Amministratori proprietari grandi complessi condominiali
Per situazioni risanabili e non in carico ai servizi
Caritas
PdZ
Relazioni non in atto ma desiderate Relazioni formali Relazioni informali
EXTRATERRITORIO
Esiti: POLITICHE DELLA CASA (a chi si rivolgono i giovani?) “CASI SOCIALI”
GIOVANI
“NORMALITA’”
Edilizia Convenzionata Mancanza requisiti
Prezzi elevati
PUBBLICO
PRIVATO
•Bandi Assenza soluzioni intermedie
•Assegnazione
•Canone moderato
•Assegnazione in deroga
•Locazione temporanea
Edilizia Convenzionata a proprietà divisa
Dopo dieci anni
•Regolamentazione mercato •Matching •Nessun tipo di regolamentazione pubblica, tranne Fondo Sociale Affitti
LAVORO: Relazioni territoriali
C.p.I.
C.L. Nord-Ovest Informagiovani
Agenzie Interinali
Ass.Formazione e Lavoro
Presenza a tavoli, indagini e studi
Provincia
C.O.L
Per inserimenti lavorativi
Aziende N.I.L. Azienda Multiservizi
A.S.L.
Comune Insieme Inserimenti lavorativi
Ass. Servizi Sociali
PdZ e Osservatorio PovertĂ
Servizi Sociali
Altre situazioni di fragilitĂ in carico ai servizi
Cooperative Sociali
C.F.P. Servizi con accesso diretto
Giovani e lavoro: a chi si rivolgono
Amici e conoscenti
Famiglia Internet Contatto diretto con aziende Agenzie interinali Rete dei Servizi
POLITICHE DEL LAVORO
•Agenzie interinali •Aziende •Internet •Amici/familiari
GIOVANI
PUBBLICO MARGINALITA’
NORMALITA’
OFFERTE DEI SERVIZI
DOMANDE DEI GIOVANI
Un lavoro dignitosamente retribuito
-Accoglienza Accoglienza -Orientamento Orientamento
Un lavoro qualificato Un lavoro corrispondente al percorso formativo/interessi/passioni
- Matching -Percorsi Percorsi formativi brevi -Stage Stage e tirocini
Un lavoro possibilmente stabile PossibilitĂ di crescita professionale
-Consultazione Consultazione bacheche -Scheda professionale
Cura da parte dell’azienda della crescita professionale/avanzamento di carriera
- Consultazione pubblicazioni -Inserimento Inserimento curricula in banca dati
Valorizzazione delle competenze acquisite durante percorsi formativi o esperienze di lavoro
- Bilancio competenze No stage e tirocini No lavoro in nero
GRUPPO POLITICHE GIOVANILI (gruppo di riflessione)
Gruppi formali
Centro Incontro Picchiorosso
Oratori e Parrocchie
Progetto LagarbasĂ
CAG Spazio Giovani I. PROG. idealeidee
Singoli cittadini
Informagiovani
GRUPPO Politiche Giovanili
Assessore ai S.S.
Sala Prove PROVA MICROFONO Associazione Settebellezze
LAGARBASA’ Progetto ricerca-intervento casa-lavoro SINTESI E PROSPETTIVE
Tra assessorati
SCONNESSIONE
Comune e altri Servizi territoriali
Casa - Lavoro
Tra Servizi e giovani
A quale progettualità dovrebbero rispondere i Servizi?
PROGETTUALITA’
Qual è la mission del servizio pubblico?
BISOGNI E MUTAMENTI
La percezione dei giovani non è conosciuta dai Servizi
DOMANDE GENERATIVE
DisponibilitĂ del comune ad attivarsi rispetto ad alcuni problemi emersi
Quale possibile livello di attivazione possiamo ipotizzare nei giovani
STRATEGIE
Circolazione delle conoscenze fra gruppi giovanili, Accompagnamento ai Servizi Circolazione e sviluppo delle conoscenze come confronto e ricerca di soluzioni tra gruppi giovanili e amministrazione Sensibilizzazione degli attori privati localmente attivi sui due temi Integrazione infraistituzionale e sviluppo della programmazione dei servizi/progetti del Comune per andare verso un sistema integrato interistituzionale fra sistemi diversi di competenza (lavoro, formazione, assistenza, istruzione) Strategia di integrazione e sviluppo anche a livello provinciale e dei Piani di Zona per ridurre la frammentazione del sistema