Progetto Politiche Familiari

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progetto

POLITICHE FAMILIARI

Il Progetto Politiche Familiari “cresce”.


Progetto Politiche Familiari

POLITICHE FAMILIARI

Progetto Politiche Familiari

www.ilsestante.eu

Questa brochure è stata realizzata e stampata all’interno del Progetto Politiche Familiari. Grafica: Francesca Covolan Finito di stampare: novembre 2009

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INDICE

UN COMUNE A MISURA DI FAMIGLIA Introduzione del Sindaco. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .7 Introduzione dellʼAssessore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .9 Introduzione della Famiglia Responsabile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 LA FAMIGLIA E’ UNA RISORSA Un progetto in evoluzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 INIZIATIVE A SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA Gruppo Agevolazioni Economiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 Gruppo Caro Libro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .22 Gruppo Coppie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .24 Gruppo Prima Infanzia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .26 Gruppo Seconda Infanzia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .28 Gruppo Stili Alternativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .30 Gruppo di Coordinamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 Un poʼ di numeri. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .32 Politiche Familiari è anche... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .33 3


Un Comune a misura di Famiglia

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INTRODUZIONE DEL SINDACO

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al 2004 lʼAmministrazione Comunale di Montebelluna si è dotata di un Assessorato alle Politiche Familiari con lʼintento di affrontare in maniera organica e articolata tutto ciò che riguarda le politiche in

favore della famiglia. Il Progetto Politiche Familiari è lʼambito principale in cui tale politica si è attuata; ciò che lo caratterizza innanzitutto è lʼagire per le famiglie, ma soprattutto con le famiglie. Moltissime di loro, come questa brochure attesta, hanno fruito di azioni (economiche, formative, di sostegno) promosse dallʼAmministrazione Comunale; ma ciò che vogliamo mettere in evidenza è che tutte queste azioni sono state pensate, realizzate e valutate in partnership tra lʼAmministrazione stessa e molte famiglie che, divise in gruppi di lavoro, nella quotidianità danno concretezza alle Politiche Familiari.

Eʼ questa una logica avanzata di sussidiarietà, cioè di amministrazione condivisa tra Ente locale e cittadini per occuparsi del bene comune; la sussidiarietà è un dettato costituzionale che abbiamo tentato insieme di rendere concreto e soprattutto utile per molte famiglie. Voglio ringraziare, oltre alle molte famiglie coinvolte nel progetto e ai tecnici della cooperativa Il Sestante che ci hanno sostenuto nel processo di lavoro, lʼAssessore Franco Trinca che ha fortemente voluto questo progetto e Alessandra Bessegato che, prima come Consigliere Comunale incaricato alla Politiche Familiari e ora come Assessore alle Politiche Sociali e Familiari, ha continuato e continuerà a promuoverlo con sempre maggiori entusiasmo ed impegno. Il Sindaco Laura Puppato

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Un Comune a misura di Famiglia

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INTRODUZIONE DELL’ASSESSORE

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are politiche per la famiglia con le famiglie è la sfida, lʼutilità e la particolarità del Progetto Politiche Familiari del Comune di Montebelluna. Per evitare che la famiglia, nucleo che fonda la società, venga sempre più considerata marginale nelle scelte politiche e amministrative, le famiglie devono essere protagoniste delle politiche che le riguardano; in primo luogo mettendosi in rete tra loro, in secondo luogo stabilendo rapporti di dialogo, di confronto (e di scontro se serve), di decisioni condivise con le istituzioni. Ho fatto parte di questo progetto dalla sua nascita prima come famiglia attiva con altre famiglie, poi come Consigliere incaricato alle Politiche Familiari e ora come Assessore. È difficile in poche pagine raccontare percorsi, azioni realizzate, risultati ottenuti, problemi affrontati; più di cento incontri ogni anno tra famiglie e

tra famiglie e Istituzioni hanno prodotto ben più di quanto siamo riusciti a sintetizzare in questa brochure; è stata una palestra di cittadinanza e di governance dove, passo dopo passo, ognuno di noi è cresciuto in quanto persona, in quanto famiglia, in quanto cittadino, in quanto amministratore della cosa pubblica. Le famiglie, questo ci dice lʼesperienza, sono soggetti indispensabili perché le nostre Comunità crescano sempre più in coesione e solidarietà; Comunità nelle quali le relazioni di coppia, tra genitori e figli, tra famiglie, tra famiglie e istituzioni sono beni di cui prendersi cura ogni giorno. Alessandra Bessegato Assessore alle Politiche Sociali e Familiari

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Un Comune a misura di Famiglia

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INTRODUZIONE DELLA FAMIGLIA RESPONSABILE

I

l Progetto Politiche Familiari è una realtà che ci sta molto a cuore. Per noi, il Progetto Politiche Familiari è, in primo luogo, unʼoccasione per confrontarci con altre famiglie, condividere bisogni e desideri, stringere relazioni. In secondo luogo, a partire proprio dai bisogni e dai desideri condivisi, abbiamo la possibilità di pensare e mettere in atto azioni che portino i benefici necessari. Così noi famiglie diventiamo le principali artefici delle politiche locali a noi dedicate. Eʼ una nuova concezione del fare politica, ancora non molto diffusa, basata sul superamento della separazione tra amministratori e cittadini e sulla partecipazione in prima persona dei cittadini nella costruzione di azioni di governo locale. La diretta conseguenza è che queste azioni risultano essere davvero utili, proprio perché nate dalle precise esigenze delle famiglie.

Per questi motivi, a nome delle famiglie del Progetto Politiche Familiari, che rappresento, desidero rivolgere un ringraziamento allʼAmministrazione Comunale perché dà spazio alle famiglie di Montebelluna, considera preziosa la loro partecipazione e sostiene le loro iniziative. E colgo lʼoccasione per invitare nuove famiglie a prendere parte del Progetto Politiche Familiari perché maggiore è la partecipazione, maggiori saranno i risultati e i benefici raggiunti.

Paola Renier Responsabile delle Famiglie Progetto Politiche Familiari

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La Famiglia è una Risorsa

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UN PROGETTO IN EVOLUZIONE

L

a famiglia è una risorsa: è capace di attivarsi, creare reti con altre famiglie, con la comunità e promuovere la solidarietà sociale su base familiare. Con questa consapevolezza, nel 2004 lʼAmministrazione Comunale e le famiglie di Montebelluna hanno avviato il Progetto Politiche Familiari come percorso che permettesse alle famiglie di essere protagoniste nella comunità, esprimere i propri bisogni, condividere i problemi, proporre e realizzare insieme le soluzioni per giungere al benessere della persona e della comunità attraverso lʼattuazione del principio di sussidiarietà. (vedi box 1)

box 1 _

SUSSIDIARIETÀ

Sviluppare sussidiarietà significa passare da un concetto di cittadinanza fondato sulla relazione amministratori – amministrati (i primi soggetti del bene pubblico, i secondi oggetti delle decisioni dei primi) ad una relazione di amministrazione condivisa in cui i soggetti pubblici e i soggetti privati (associati o meno) perseguono insieme il bene comune, riconoscendo e sviluppando insieme le risorse e le capacità disponibili. Si tratta, ad esempio, di condividere risorse dellʼente locale e risorse dei cittadini (singoli e/o associati) per il perseguimento di fini di pubblica utilità. Sussidiarietà significa anche che, pur nella distinzione dei ruoli, lʼente locale deve sostenere (e non sostituirsi) ai cittadini che si attivano autonomamente per il raggiungimento di azioni volte al bene della comunità.

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La Famiglia è una Risorsa IN QUESTI 5 ANNI IL PROGETTO È CRESCIUTO, SIA NEL NUMERO DI FAMIGLIE ATTIVE CHE NEI MOMENTI DI INCONTRO E RICONOSCIMENTO: •più di 100 le famiglie attive, migliaia le famiglie che hanno fruito delle azioni messe in atto dal Progetto Politiche Familiari. •6 i gruppi tematici che attualmente lavorano su temi importanti per la vita familiare (gruppo agevolazioni economiche, gruppo caro libro, gruppo coppie, gruppo prima infanzia, gruppo seconda infanzia, gruppo stili alternativi), altri 4 gruppi hanno attivato azioni e hanno chiuso il loro operato (gruppo casa, gruppo anziani in casa, gruppo reti di famiglie, gruppo viabilità). •3 convegni (nel 2005, nel 2007 e nel 2009) che hanno fatto incontrare famiglie, amministrazione e cittadinanza. •vari premi e finanziamenti nazionali e regionali che hanno riconosciuto e confermato la validità del percorso svolto.

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In questo percorso le famiglie hanno iniziato a incontrarsi, individuare e condividere i bisogni e soprattutto sentirsi soggetti attivi, capaci di prendersi cura di sé e della propria comunità di vita. Lʼobiettivo di sviluppare politiche basate sul principio di sussidiarietà si è realizzato nella dimensione della “amministrazione condivisa”: i cittadini e le famiglie, in rete tra loro, diventano partecipi attivi nella emersione/definizione del problema, nella progettazione, nella realizzazione e nella valutazione delle azioni.

ATTIVARSI INSIEME PER REALIZZARE IL CAMBIAMENTO: BREVE STORIA DEL PROGETTO

I

l Progetto Politiche Familiari è fondato su un approccio di ricerca-azione (vedi box 2) attraverso il quale le famiglie sono soggetto attivo delle politiche familiari e non oggetto di iniziative proposte da altri. Il Progetto nasce nel 2004 con lʼintenzione di lavorare con la normalità della famiglia, cioè con tutte


box 2 _

RICERCA-AZIONE

Paulo Freire affermava che “separata dalla pratica, la teoria diventa semplice verbalismo; separata dalla teoria, la pratica non è che attivismo cieco”. La ricerca-azione è un approccio di lavoro con la comunità che mira al cambiamento sociale attraverso la partecipazione attiva dei soggetti coinvolti. Si articola in tre fasi: lʼazione per conoscere (nella quale si identificano insieme i problemi/bisogni, cioè il “cosa cambiare con”); lʼazione per progettare (nella quale emergono e si strutturano le ipotesi di azione); lʼazione per cambiare (in cui si attua lʼintervento). Le tre fasi sono circolari e si nutrono a vicenda. In questʼottica la conoscenza è già azione e lʼazione produce ulteriore conoscenza.

le famiglie, promuovendo una cultura della relazione, dei legami sociali e solidali. Ciò significa considerare le famiglie come risorse in grado di attivarsi, di co-attivarsi e di attivarsi-per altre famiglie e la comunità, di associarsi con altre famiglie per promuovere una solidarietà sociale su base familiare. Il primo passo (azione per conoscere) è stato il contatto con alcune famiglie “sensibili” del territorio e lʼattivazione, attraverso il loro aiuto, di 15 gruppi focus volti ad individuare i principali ostacoli al raggiungimento del benessere della famiglia a Montebelluna. In una successiva assemblea si sono individuati i 7 ostacoli principali e, a partire da questi si sono costituiti i primi 7 gruppi di lavoro. In tale assemblea delle famiglie si sono individuate le seguenti priorità: (1) problema della viabilità; (2) manca un servizio di supporto psicologico a chi ha un anziano, malato o disabile in casa; (3) manca un servizio di sostegno psicologico alle coppie che vivono un momento di difficoltà e una formazione ai valori nella coppia; (4) manca una politica per la casa 13


La Famiglia è una Risorsa in chiave familiare; (5) è forte lʼesigenza di sviluppare reti di relazioni familiari, amicali e di vicinato come sostegno alla genitorialità e nelle situazioni di emergenza-bisogno; (6) vanno potenziati i servizi per la prima infanzia; (7) manca un sistema di agevolazioni economiche alla famiglia. I 7 gruppi di lavoro si sono costituiti con lʼobiettivo di trasformare lʼostacolo specifico in possibili azioni volte a superarlo (azione per progettare). Tutto il lavoro e in particolare le ipotesi di azione sono state presentate al primo convegno (2005) “La famiglia protagonista” alla cittadinanza e alla giunta comunale, in un clima di forte coinvolgimento e partecipazione delle famiglie protagoniste del progetto e della cittadinanza. Da questo momento i gruppi hanno iniziato a realizzare le principali azioni individuate (azione per cambiare) con lʼattenzione a coinvolgere altre famiglie. Questo modello di percorso utilizzato nella parte iniziale del processo è stato utilizzato successivamente anche per la nascita di altri gruppi (Gruppo Seconda Infanzia, 14


Gruppo Caro Libro, Gruppo Stili Alternativi). La maggior parte dei gruppi nati nel 2005 sono ancora attivi; altri hanno attuato alcune azioni e poi hanno chiuso il loro percorso; altri gruppi sono nati successivamente. I gruppi di famiglie si trovano periodicamente in assemblea per condividere e definire la strategia di lavoro generale. Mensilmente i rappresentanti di ognuno dei gruppi di famiglie si incontrano nel Gruppo di Coordinamento per lʼaccompagnamento del progetto. Le famiglie del Progetto, inoltre, da circa un anno hanno iniziato un percorso verso la costituzione di un Forum comunale delle famiglie. La prima tappa è stata quella di individuare una famiglia responsabile quale rappresentante e punto di riferimento per tutte le famiglie del Progetto: attraverso un questionario più di 40 famiglie hanno contribuito a definire ruolo, funzioni e tipo di impegno della famiglia responsabile e nel maggio 2009, durante una Assemblea delle Famiglie, è stata eletta la famiglia responsabile. Nellʼarco del 2010 lʼobiettivo è la costituzione formale del Forum comunale delle famiglie.

La famiglia responsabile, oltre a condurre il Gruppo di Coordinamento, partecipa ad un gruppo di “regia” progettuale composto anche dallʼassessore alle Politiche Familiari, dal dirigente e dai tecnici comunali, dagli operatori del Progetto.

LE PRINCIPALI AZIONI REALIZZATE (1) Tessera parcheggio bebé – tessera per il parcheggio gratuito (per 1h e 30ʼ su tutti i parcheggi) per le famiglie dei nuovi nati, dalla nascita fino al compimento dellʼanno di età (circa 300 famiglie allʼanno) (2) Detrazione ICI di € 103 a famiglia per le famiglie con due o più figli a carico entro i 21 anni di età (anno 2007, beneficiarie 1155 famiglie) (3) Realizzazione di percorsi di formazione al matrimonio civile e alla vita di coppia (3 edizioni annuali) e un successivo percorso di approfondimento sulla relazione di coppia (oltre 30 coppie coinvolte). 15


La Famiglia è una Risorsa (4) Convenzione tra amministrazione comunale e gruppo viabilità per la gestione comune di € 25.000 per l’abbattimento di barriere architettoniche. (5) Apertura di uno spazio denominato “Incontrafamiglie” aperto alle famiglie del territorio e gestito dalle famiglie stesse in collaborazione con lʼamministrazione comunale (più di 100 incontri allʼanno). (6) Attivazione di un sito internet sul Progetto Politiche Familiari e due blog dei gruppi di lavoro. (7) riduzione, dal 2° figlio in poi, dei costi di trasporto scolastico bambini, mensa scolastica, ecc. (8) Attivazione di un rete famiglie-comunescuola e successiva implementazione del progetto “Caro libro”, progetto di riciclaggio dei libri della scuola media con lʼobiettivo di far risparmiare le famiglie (risparmio del 50% sul costo di copertina) e di raggiungere con gli studenti obiettivi di tipo educativo-ecologico

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(226 famiglie coinvolte, a regime lʼipotesi è di circa 600). (9) Attivazione di 5 “punti bebé”, cioè locali (pubblici e privati) dove le neomamme possano in situazione di bisogno cambiare e/o allattare il bambino. (10) Attivazione di un gruppo di acquisto di materiale di cancelleria rivolto alle famiglie di bambini delle scuole elementari attraverso la formazione di una lista di circa 100 prodotti forniti dalle maestre (solo nel 2009 hanno aderito 300 famiglie per un acquisto complessivo di circa € 19.000 con un risparmio medio tra il 25 e il 30 %). (11) apertura di uno spazio di incontro per famiglie con bambini da 0 a 6 anni chiamato “Dire fare giocare” gestito dalle famiglie in collaborazione con lʼamministrazione comunale. (12) attivazione di un percorso formativo per le famiglie su come prendere decisioni in gruppo e su come gestire le relazioni tra gruppi


e istituzioni. (13) Avvio di un percorso per la realizzazione di un Forum cittadino delle famiglie (formalizzazione prevista nel 2010).

RICONOSCIMENTI RICEVUTI DAL COMUNE DI MONTEBELLUNA NELL’AMBITO DELLE POLITICHE FAMILIARI -Da quando, nel 2004, è nato il Progetto Politiche Familiari, il Comune di Montebelluna si è distinto per aver saputo sviluppare il protagonismo delle famiglie e ha ottenuto il “Marchio famiglia” della Regione Veneto nel 2007 e si è classificato al 2° posto al Premio “Amico Della Famiglia” assegnato nel 2008 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

che si svolgerà nella stessa città di Montebelluna il 28 novembre 2009, il Comune riceverà il “Marchio Famiglia Rosso” che rappresenta il livello di eccellenza. -Lʼ Assessorato alle Politiche Sociali della regione Veneto ha assegnato un finanziamento di 57.809,42 € al comune di Montebelluna (nel 2009) che, nellʼ ambito del progetto “Sperimentazione di iniziative per l’abbattimento dei costi di servizi per le famiglie con numero di figli pari o superiori a 4”, è risultato primo in graduatoria su 92 enti locali del Veneto che hanno ottenuto un contributo regionale.

-In occasione del convegno “Marchio famiglia: politiche familiari, esperienze e prospettive nel territorio”, organizzato dalla Regione Veneto in collaborazione con il Comune di Montebelluna, 17


Iniziative a sostegno della Famiglia

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GRUPPO AGEVOLAZIONI ECONOMICHE

I

l Gruppo Agevolazioni Economiche si propone di progettare e realizzare in collaborazione con lʼAmministrazione Comunale azioni concrete che si traducano in agevolazioni economiche a favore della famiglia, soprattutto quella numerosa, per la quale i costi da sostenere crescono in modo esponenziale con lʼaumentare dei suoi componenti. Tra le principali azioni realizzate dal gruppo in ambito tariffario e di agevolazione economica alla famiglia vi sono lʼintroduzione di una detrazione ICI sulla prima casa di 103 euro per le famiglie con due o più figli a carico entro i 21 anni di età (anno 2007). Inoltre il Gruppo Agevolazioni Economiche è stato ideatore e promotore del progetto Caro Libro e dellʼattivazione del gruppo di genitori volontari che si occupano di gestirlo. Il progetto Caro Libro, attivo dallʼanno scolastico 2008/09, permette la riduzione del costo dei libri di testo per gli alunni della scuola media: le famiglie che vi hanno aderito hanno potuto risparmiare

il 50% sul prezzo di copertina. Gli obiettivi posti dal Gruppo Agevolazioni Economiche per il progetto Caro Libro non sono però solo di tipo economico. Il progetto mira anche a promuovere una cultura del riutilizzo, sensibilizzando i ragazzi allʼuso e alla cura dei testi e a favorire la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti: scuola, famiglie e amministrazione comunale. Ora, sempre in stretta collaborazione con lʼAmministrazione Comunale, le famiglie del Gruppo Agevolazioni Economiche stanno lavorando sullʼipotesi di attivare una sorta di “tessera” che preveda una serie di agevolazioni economiche per iniziative comunali e private convenzionate a favore di tutte le famiglie con figli nel territorio di Montebelluna. In linea con le recenti disposizioni del provvedimento regionale a favore delle famiglie numerose indetto dallʼAssessorato regionale alle politiche sociali, il progetto intende riconoscere la famiglia quale ricchezza sociale di imprescindibile importanza, da sostenere, tanto più in un momento di generalizzata crisi economica. 19


Iniziative a sostegno della Famiglia GRUPPO CARO LIBRO

C

ostituitosi nel 2008, promosso dalle famiglie del Gruppo Agevolazioni Economiche, è il gruppo di genitori volontari che si sono resi disponibili a gestire il progetto Caro Libro, che prevede il riutilizzo dei testi scolastici ceduti in comodato dʼuso ai genitori degli studenti della Scuola Media Statale di Montebelluna che ne facciano richiesta con la possibilità di risparmiare il 50% del prezzo di copertina. I libri, acquistati dalla Scuola, responsabile anche della gestione economica del servizio, con un contributo dellʼAssessorato alle Politiche Familiari e la quota partecipativa degli aderenti, sono ceduti in comodato dʼuso alle famiglie richiedenti dietro il pagamento di una quota annuale per lʼutilizzo dei testi e di una cauzione, che sarà restituita a conclusione del prestito, a garanzia del corretto uso dei testi riconsegnati. Il gruppo Caro Libro si occupa nello specifico di gestire il servizio di preparazione, consegna e ritiro dei testi, in particolare nei periodi di 20

inizio e fine anno scolastico. La scuola ha messo a disposizione del gruppo di genitori volontari unʼaula nella sede centrale in cui gestire il ritiro, la preparazione e la consegna dei testi. Oltre a supportare operativamente lʼazione, il gruppo si occupa anche di monitorare e sviluppare il progetto attraverso la definizione e la realizzazione di azioni che lo sostengano e lo migliorino nel tempo (incontri periodici con la dirigenza scolastica, con gli insegnanti, con le famiglie aderenti al progetto, con i genitori delle classi di quinta elementare nei singoli plessi scolastici).


Il Progetto si pone i seguenti obiettivi: - educare i ragazzi allʼuso e alla cura dei libri affinché siano riutilizzabili nel tempo; - realizzare per le famiglie aderenti un risparmio economico pari al 50% sul prezzo di copertina; - diminuire lʼimpatto ambientale grazie al minor spreco di carta attraverso il riciclo dei libri; - sviluppare una collaborazione attiva tra famiglie ed insegnanti a sostegno di un progetto dalla valenza educativa e sociale. In linea con le altre azioni promosse dal Progetto Politiche Familiari, il Progetto Caro Libro oltre a promuovere uno stile di vita più responsabile allʼuso delle risorse ambientali, si dimostra particolarmente attento alle esigenze e alle potenzialità delle famiglie del territorio, in termini di partecipazione, impegno attivo e solidarietà sociale. Alcuni dati Nel 2008/2009 le famiglie aderenti al Progetto sono 117(solo prima media) Nel 2009/2010 le famiglie aderenti al Progetto sono 114 in prima media e 112 in seconda media. 21


Iniziative a sostegno della Famiglia GRUPPO COPPIE

I

l Gruppo Coppie, formatosi nel 2004, è un gruppo di famiglie che ha fatto emergere lʼesigenza di una formazione ai valori della coppia e la necessità di un sostegno psicologico alle coppie che vivono un momento di difficoltà. Per supplire alla mancanza di una formazione laica per la coppia, il gruppo ha proposto lʼattivazione di due percorsi: uno di Formazione al Matrimonio Civile e un altro di Approfondimento alla relazione di coppia. Il percorso di Formazione al Matrimonio Civile, rivolto a chi ha scelto di sposarsi civilmente, ma anche alle coppie già sposate o conviventi che non escludono la prospettiva matrimoniale ed intendono vivere unʼopportunità di confronto rispetto ai valori della vita a due, si articola in quattro incontri. Gli incontri sono tenuti da esperti nei vari ambiti e lʼattivazione del percorso è prevista solitamente nei mesi di Ottobre/Novembre. 22

I temi trattati sono: •la relazione di coppia •la conflittualità nella coppia •il matrimonio: diritti e doveri dei coniugi, doveri verso i figli, norme che regolano il matrimonio •progetto di coppia, progetto di vita. Il percorso di Approfondimento sulla vita di coppia, nato anche in seguito alle richieste venute dai partecipanti al primo percorso, è aperto a tutte le coppie che in qualche modo desiderino confrontarsi su temi legati allʼessere coppia e al crescere come coppia. Il percorso, svincolato dal primo, si articola in 5 incontri per dare spazio al confronto e alla crescita delle coppie partecipanti attraverso una modalità interattiva (lavoro individuale, di coppia, di gruppo) e lʼuso diversificato di tecniche di animazione. Gli incontri sono condotti da una coppia formatrice, solitamente nei mesi di Aprile/Maggio. I temi sono: •il nostro essere coppia oggi •la comunicazione e la negoziazione nella


coppia •la cura della differenza •la relazione con le famiglie di origine: antichi e nuovi legami •la coppia che cresce: i figli, il lavoro, la società..

divertenti piuttosto che una sentita riflessione, la necessità di “affrontare” un tema significativo, complesso pur tuttavia quotidiano e universale quale lʼimportante relazione affettiva tra due persone.

I due percorsi formativi, diversi tra loro, sono accomunati dallo stesso obiettivo: promuovere una cultura che, in modo sensibile, intelligente e attento, affronti il tema dellʼessere coppia oggi e offra spazi e momenti concreti per raccontare, sperimentare e condividere la relazione affettiva. Il Gruppo Coppie, motivato a promuovere una cultura a tutto tondo delle tematiche legate allʼessere coppia e alla vita di coppia, oltre ad aver dato inizio alle esperienze di tipo formativo sul tema, sta altresì attivandosi per organizzare nel corso dellʼanno un ciclo di eventi culturali nel territorio che “raccontino” dei legami affettivi e della vita di coppia, affinché tutta la comunità possa condividere, attraverso momenti 23


Iniziative a sostegno della Famiglia GRUPPO PRIMA INFANZIA

I

l Gruppo Prima Infanzia è formato da genitori con bambini di età compresa tra 0 e 3 anni, ma non solo. Attivo dal 2004, per promuovere il ben-essere della famiglia con bambini piccoli, il gruppo ha già realizzato, in collaborazione con lʼAmministrazione Comunale, alcune azioni:

parcheggiare gratuitamente in città per unʼora e mezza al giorno, anche nelle aree a pagamento. Eʼ nata per agevolare le neo mamme (e i neo papà) negli spostamenti in centro. Dati relativi: 2006 (dal 1/06/06), n° 226 tessere 2007, n° 296 tessere 2008, n° 296 tessere 2009 (fino al 17/09/2009), n° 191 tessere.

•Lista comunale per baby-sitter e badanti (2005). LʼAmministrazione Comunale di Montebelluna, a seguito delle richieste dei cittadini e vista la concomitanza di un bando regionale per le pari opportunità, ha organizzato un corso della durata di 20 ore per la formazione sia di babysitter che di badanti. Le partecipanti che hanno conseguito lʼattestato di frequenza ora sono inserite nella Lista Comunale per baby-sitter e badanti che è a disposizione presso lʼUfficio Servizi Sociali.

•Punto bebè. Lʼazione ha previsto che i negozi e i locali pubblici aderenti allʼiniziativa si predisponessero per accogliere al loro interno, anche senza obbligo dʼacquisto, le mamme o i papà con bambini piccoli attraverso la realizzazione di spazi o attrezzature adeguate alle loro necessità (cambio del pannolino, allattamento, piccoli spazi gioco, menù a misura di bambino…)

•Tessera parcheggio bebè. Si tratta di una tessera che permette ai genitori con bambini fino ad un anno di età di 24

Unʼulteriore recente azione è lʼapertura e gestione di uno spazio di incontro per le famiglie con bambini piccoli dai 0 ai 6 anni, realizzata in collaborazione con lʼ Amministrazione Comunale di Montebelluna .


PROGETTO POLITICHE FAMILIARI

SERVIZI SOCIALI

Dire Fare Giocare è stato pensato come uno spazio nel quale genitori e figli possano condividere momenti ludici e non solo. Lo spazio offre lʼ occasione per:

GRUPPO PRIMA INFANZIA

•incontrare, socializzare, confrontarsi con altre famiglie •condividere competenze, abilità, idee •realizzare esperienze di gioco e di manualità insieme •riflettere sulla crescita del proprio bambino e sul proprio ruolo di genitori •partecipare come famiglie attive nella condivisione di nuove proposte ed idee per rendere lo spazio flessibile ed idoneo ai propri bisogni. DIRE FARE GIOCARE è uno spazio di incontro per le famiglie con bambini piccoli DA A ANNI promosso dal gruppo Prima Infanzia del Progetto Politiche Familiari in collaborazione con lʼAssessorato alle Politiche Familiari del Comune di Montebelluna. BIADENE Vi a

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Via Castellana

Lʼintento del Gruppo Prima Infanzia è quello di coinvolgere le famiglie nel co-progettare e co-definire insieme la valenza quotidiana dello spazio Dire Fare Giocare, in modo da renderlo sempre più a misura dei bisogni dei bambini e dei genitori che ne usufruiscono.

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Dire Fare Giocare /2!2)

Sabato dalle 9.00 alle 12.00

C/o !SILO .IDO #OMUNALE Via San Pio X, 51- 31044 Montebelluna ).&/ Servizi Sociali - Tel. 0423.617589 Asilo Nido Comunale - Tel. 0423.23539

DIRE FARE GIOCARE è uno spazio destinato a voi famiglie con bambini piccoli nel quale potete condividere con i vostri figli momenti ludici e non solo. In questo spazio potrete: ● Incontrare, socializzare e confrontarvi con altre famiglie ● Condividere competenze, abilità, idee ● Realizzare esperienze di gioco e di manualità con i vostri figli ● Riflettere sulla crescita del vostro bambino e sul vostro ruolo di genitori ● Aiutare con idee, proposte ed opinioni a rendere lo spazio sempre più adeguato ai vostri bisogni e a quelli dei vostri bambini

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Iniziative a sostegno della Famiglia GRUPPO SECONDA INFANZIA

L

a finalità del Gruppo Seconda Infanzia, nato nel 2006, è quella di cercare di individuare e rimuovere gli ostacoli al benessere delle famiglie con bambini in età scolare, con particolare attenzione alle famiglie con figli che frequentano la scuola dellʼinfanzia e la scuola primaria. Attraverso lʼiniziale lavoro di gruppo, avvenuto con la tecnica dei gruppi focus, erano stati individuati due ostacoli prioritari: 1. la mancanza di una rete di supporto alla famiglia con figli piccoli, nel caso di assenza di nonni, vicini o reti amicali a cui far riferimento; 2. la mancanza di un sistema per ridurre le spese scolastiche. Nel lavoro di questi ultimi tre anni il gruppo si è concentrato in particolar modo sul secondo degli ostacoli individuati. Ne è derivata la creazione di un gruppo di acquisto per la cancelleria scolastica, al quale

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hanno partecipato le famiglie degli alunni delle scuole primarie di Montebelluna, pubbliche e private, con questo esito: nel 2007, 40 famiglie aderenti, valore dellʼordine complessivo 2.000 euro; nel 2008, 200 famiglie aderenti, valore dellʼordine complessivo 11.000 euro; nel 2009, 300 famiglie aderenti, valore dellʼordine complessivo 19.000 euro. Al di là dei risultati numerici, è importante sottolineare lʼapproccio metodologico seguito, diretto a creare delle sinergie con i vari soggetti coinvolti. Le sinergie create sono un ulteriore risultato di valore raggiunto, che potrà senzʼaltro esser messo a frutto anche per future iniziative. Durante la fase di progettazione dellʼazione, il gruppo ha cercato e ottenuto la collaborazione della scuola, tramite i Dirigenti scolastici dei 2 Circoli didattici, che ha avuto come effetto il raggiungimento di un obiettivo indispensabile per il gruppo di acquisto, ma sicuramente utile a tutte le famiglie, anche non aderenti al gruppo di acquisto: le famiglie di tutti gli alunni, compresi


quelli frequentanti lʼultimo anno della scuola dellʼinfanzia, hanno avuto dagli insegnanti già a fine maggio-inizio giugno la lista del materiale di cancelleria necessario per lʼanno scolastico successivo. La speranza è quella di aver instaurato in tal senso una prassi in favore delle famiglie, che possa continuare indipendentemente dallʼattivazione del gruppo di acquisto negli anni a venire. Attraverso la scuola sono stati contattati direttamente anche i rappresentanti dei genitori nei Consigli di Interclasse, che hanno dato il loro supporto pratico nella distribuzione dei moduli dʼordine ai genitori interessati. Questo contatto ha indirettamente incentivato la creazione di una rete tra genitori allʼinterno della scuola. Oltre alla collaborazione con il Comune, che sta alla base di tutte le azioni dei Gruppi, e con le Scuole, è stato avviato un dialogo anche con lʼAscom di Montebelluna (Associazione Commercianti), per condividere la progettualità del gruppo di acquisto anche con i commercianti.

Unʼaltra azione realizzata per il benessere delle famiglie è stata lʼorganizzazione di 3 incontri di formazione per genitori dal titolo “Bambini, adolescenti e … televisione, internet, cellulare.”. Gli incontri si sono tenuti nellʼauditorium della Biblioteca tra ottobre e novembre 2008. Il gruppo Seconda Infanzia, per organizzare tali incontri, ha colto lʼopportunità offerta dalla Provincia di Treviso grazie al Progetto Carta di Treviso. Il Gruppo Seconda Infanzia ha ora attivato un nuovo focus per individuare nuovi ambiti di intervento e nuove azioni.

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Iniziative a sostegno della Famiglia GRUPPO STILI ALTERNATIVI

S

tili Alternativi è un gruppo informale del Progetto Politiche Familiari di Montebelluna nato nel 2009. Si è formato come gruppo di lavoro per la ricerca, il collegamento e la valorizzazione delle iniziative-realtà operanti nel settore della bio-sostenibilità, dellʼetica del consumo, della promozione di stili alternativi di vita. Questo attraverso lʼideazione di azioni efficaci di informazione reciproca, di formazione e di collegamento inter-realtà. Creare nuove sinergie e razionalizzare quelle esistenti è lʼobiettivo portante . Il gruppo è stato inizialmente formato da gruppi eterogenei di singoli, famiglie, associazioni, interessate a vario titolo alla questione dei G.A.S. (Gruppi di Acquisto Solidale) nel territorio e della biosostenibilità in genere. Sempre più il gruppo si è caratterizzato per lʼattenzione, ad ampio raggio, alla qualità della vita. Il percorso quindi è stato dettato dalla prima esigenza di definire la natura, dunque, lʼidentità del gruppo. Ciò si è risolto nella scelta di un 28

nome rappresentativo: STILI ALTERNATIVI. Il gruppo ha poi definito un orientamento preciso, e fissato degli obiettivi a breve e a lungo termine tra cui anche lʼapertura ad altre realtà interessate direttamente o collateralmente al tema dellʼ etica del consumo. Nellʼimmediato futuro ha ipotizzato la realizzazione di alcune azioni miranti la formazione di una rete informativa sul tema. Per rendere noto quello che sta facendo e per creare sostanzialmente la connessione tra “le energie esistenti” il gruppo ha attivato un sito internet : www.stilialternativi.org.


GRUPPO DI COORDINAMENTO Il Gruppo di Coordinamento è il gruppo che mensilmente si incontra per coordinare e dare una direzione condivisa alle azioni dei singoli gruppi. Eʼ composto dalle famiglie rappresentanti dei gruppi di lavoro. Sono presenti anche gli operatori del Progetto e, su invito o su accordo, lʼAssessore alle Politiche Familiari. È condotto dalla famiglia responsabile del Progetto.

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Un po’ di numeri

1155

il numero delle famiglie che nel 2007 ha fruito della riduzione ICI di € 103.

2 gli spazi di incontro finora aperti (Incontrafamiglia e “Dire fare giocare”spazio di incontro e gioco per famiglie con bambini 0-6)

100

• più di le famiglie che sono state e che sono attive nei gruppi di lavoro • •

12 i gruppi di lavoro finora attivati 226 le famiglie che finora hanno fruito del risparmio del 50% sui libri di testo delle scuole medie (con un risparmio complessivo per le famiglie di oltre € 40.000)

30

150

• quasi incontri allʼanno dei gruppi di lavoro delle famiglie

1009

le famiglie che hanno beneficiato finora della tessera parcheggio bebé

400

• oltre le famiglie aderenti in tre anni al gruppo di acquisto di cancelleria (con complessivi € 32.000 di spesa) •

20 le coppie formate al matrimonio civile

3 i convegni realizzati dal 2005 20 le assemblee tra i gruppi delle

• circa famiglie


Politiche Familiari è anche... A. FAMIGLIE IN RETE (PROGETTO PIAF) Il progetto “Famiglie in Rete” si inserisce nel Piano Regionale Infanzia Adolescenza e Famiglia 2008/2009 (P.I.A.F.), approvato con Delibera della Regione Veneto n. 3827/07, che rappresenta uno degli strumenti di cui si è dotata la Regione per poter realizzare le politiche sociali a favore della famiglia. Lʼobiettivo principale di questo progetto è rendere le famiglie e la comunità il centro della propria prevenzione, in unʼottica di sussidiarietà anziché di assistenzialismo, attraverso la promozione e la creazione in tutto il territorio dellʼAzienda Ulss n. 8 di reti di solidarietà tra famiglie. Queste reti lavoreranno in sinergia con i servizi pubblici per il sostegno di minori e famiglie in difficoltà. Attualmente sono 20 i comuni del territorio dellʼAzienda Ulss n.8 che hanno aderito a questo progetto. Dopo un breve corso di formazione, tenutosi nel mese di febbraio e marzo 2009, anche nel Comune di

Montebelluna si è costituita, a partire dal mese di aprile, una rete di famiglie accoglienti che offre sostegno a favore di altre famiglie della comunità montebellunese in unʼottica di gratuità, condivisione e corresponsabilità progettuale. Allʼinterno del gruppo, che si ritrova una volta al mese, sono presenti due assistenti sociali del Comune di Montebelluna che hanno il compito di coordinare lʼattività del gruppo e di garantire il collegamento con i servizi sociali del territorio.

B. AGEVOLAZIONI PER LE FAMIGLIE NUMEROSE LʼAssessorato alle Politiche Sociali della Regione Veneto ha assegnato un finanziamento di € 57.809,42 al Comune di Montebelluna che, nellʼambito del progetto “Sperimentazione di iniziative per lʼabbattimento dei costi di servizi per le famiglie con numero di figli pari o superiori a quattro”, è risultato primo in graduatoria su 92 Enti Locali del Veneto che hanno ottenuto un contributo regionale. Il contributo ottenuto verrà spalmato per 31


Politiche Familiari è anche... diminuire i costi che affrontano quotidianamente le famiglie. Non solo le famiglie con 4 figli o più, lʼAmministrazione Comunale ha infatti deciso di allargare i benefici anche alle famiglie con 3 figli. LʼAmministrazione Comunale di Montebelluna intende utilizzare il contributo regionale di € 57.809,42 per i prossimi due anni scolastici (2009/2010 e 2010/2011) a favore delle famiglie con un numero di figli pari o superiore a 3 che usufruiscono dei servizi di trasporto scolastico e di mensa scolastica. Se finora era previsto lʼabbattimento del 30% a partire dal 2° figlio, da questo anno scolastico verrà introdotto un ulteriore sconto del 50% per il 3° e 4° figlio. Verrà inoltre riconosciuto alle famiglie con numero di figli pari o superiore a 3 che frequentano le scuole dellʼinfanzia paritarie un contributo di euro 150,00 allʼanno per ogni figlio a titolo di rimborso spese. I suddetti benefici saranno legati al limite ISEE di euro 17.721,56 per le famiglie con 3 figli, di euro 20,000.00 per le famiglie con 4 o più figli. 32


3 ESEMPI DI RISPARMIO PER LE FAMIGLIE

FAMIGLIA CON 3 FIGLI ISEE euro 17.000,00 2 figli scuola primaria 2 rientri con mensa e servizio scuolabus 1 figlio scuola dellʼinfanzia paritaria Beneficio euro 313,00 FAMIGLIA CON 4 FIGLI ISEE euro 20.000,00 1 figlio scuola secondaria con servizio scuolabus 2 figli scuola primaria 2 rientri con mensa e servizio scuolabus 1 figlio scuola dellʼinfanzia pubblica con mensa Beneficio euro 451,00 FAMIGLIA CON 4 FIGLI ISEE euro 20.000,00 2 figli scuola primaria a tempo pieno con mensa 2 figli scuola dellʼinfanzia pubblica con mensa Beneficio euro 825,00

Le famiglie di Montebelluna che potenzialmente avranno accesso sono circa 360, pari a quasi 1200 figli di età scolare. Con tali soglie ISEE si intende agevolare la quasi totalità delle famiglie con 3 o più figli. Oltre a questi fondi, verranno stanziati dal bilancio comunale altri ulteriori € 30.000 per alleviare le famiglie con bimbi piccoli per quanto riguarda lo smaltimento dei pannolini, impegno che lʼAmministrazione Comunale aveva preso allʼavvento dellʼintroduzione della tariffa puntuale che va ad incidere sui bilanci familiari.

C. PARI OPPORTUNITÀ Il Comune di Montebelluna, in collaborazione con i Comuni di Giavera del Montello, Trevignano, Volpago del Montello, Valdobbiadene e Caerano ha attivato dal 2004 il Progetto Pari Opportunità al fine di favorire e promuovere un cultura delle pari opportunità. La prima iniziativa è stata la costituzione del Tavolo Rosa Intercomunale, allʼinterno del quale sono state realizzate molteplici attività e servizi come ad esempio 33


Politiche Familiari è anche... lʼapertura dello Sportello Donna, che offre alle donne una serie di servizi: dallʼinformazione sui temi del lavoro e dellʼimprenditorialità femminile, alle opportunità di formazione professionale fino allʼinformazione legata alla condizione femminile e alle problematiche familiari. Il Tavolo Rosa, mettendo in rete il Progetto Pari Opportunità con il Progetto Politiche Familiari, ha scelto di approfondire il tema della conciliazione tra vita lavorativa e familiare, affrontando problematiche circa la ricerca e il mantenimento del lavoro, lʼadeguata presenza genitoriale e della famiglia. In tale direzione si sono realizzate azioni specifiche da un lato per rispondere ai bisogni della famiglia, dallʼaltro per fungere da

stimolo culturale. Tra queste ha riscosso maggiore consenso il corso di formazione alla politica per donne “RES-PUBLICA: FEMMINILE PLURALE” volto a favorire una maggiore conoscenza e partecipazione delle donne nella sfera pubblica e nella vita politica e sociale.

D. TAVOLO CASA Il Progetto Politiche Familiari, nella figura dei propri referenti tecnici e politici, sta anche partecipando alla definizione e attivazione del Tavolo Casa. I soggetti che al momento fanno parte del Tavolo Casa sono: •il Progetto dellʼArea Montebellunese (comuni di Montebelluna, Cornuda, Crocetta, Trevignano, Maser, Pederobba, Giavera); •lo Sportello Casa AISA - Agenzia di Intermediazione Sociale allʼAbitare (iniziativa promossa dai 30 Comuni dellʼULSS 8 realizzata in collaborazione con la Cooperativa Sociale Una Casa per lʼUomo); •lʼAssessorato alle Politiche Familiari e Sociali

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•lʼAssessorato allʼAmbiente del Comune di Montebelluna. Il Tavolo si propone una serie di importanti obiettivi sul tema della casa e dellʼaccesso allʼabitare attraverso la stesura e attuazione di un Protocollo di intesa: > connettere i vari servizi e progetti territoriali che si occupano delle tematiche relative alla casa; > sviluppare e proporre nuovi modelli di gestione delle politiche dellʼabitare; > attivare percorsi di coinvolgimento e partecipazione della comunità locale.

E. PROGETTO PILOTA COMITATO CIVICO SAN GAETANO Nel maggio del 2009 il Comitato Civico della zona di San Gaetano ha chiesto la collaborazione del Progetto Politiche Familiari e del Progetto Giovani e di Comunità del comune per realizzare insieme unʼiniziativa locale rivolta ai genitori di ragazzi e ragazze preadolescenti e adolescenti di San Gaetano. Il percorso ha

visto la successione delle seguenti tappe: •la definizione delle principali criticità percepite nella relazione genitori-figli con un gruppo promotore del comitato civico •la stesura di un questionario che mira a sondare lʼopinione delle famiglie di san Gaetano su questi aspetti/criticità (hanno risposto oltre 150 famiglie) •la realizzazione di una serata di confronto sui dati emersi (50 persone presenti) •lʼavvio di un percorso formativo su tali temi (oltre 40 famiglie iscritte) •una fase di valutazione e progettazione di ulteriori azioni nella comunità di San Gaetano Il percorso è promosso anche da altre realtà del territorio: la Direzione Didattica del II circolo, lʼassociazione Il Castagno, il San Gaetano Calcio, lʼArea Verde di S. Andrea, la Parrocchia. Lʼintento dellʼamministrazione è di proporre questa progettualità pilota anche ad altri comitati civici del comune una volta verificata la sua efficacia e con le eventuali tarature migliorative. 35


INFORMAZIONI E CONTATTI: Servizi sociali - Comune di Montebelluna C/o Casa Roncato Largo X Martiri, 2 - 31044 Montebelluna (TV) Tel. 0423.617589 - 590 servizisociali@comune.montebelluna.tv.it www.comune.montebelluna.tv.it www.famiglieinrete.net


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