gazzetta dello sport 31/08/2012

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www.gazzetta.it venerdì 31 agosto 2012 1,20 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFER NO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

anno 116 ­ Numero n Anno 206

EUROPA LEAGUE 1 OVAZIONE PER JULIO CESAR. MAICON AL MANCITY

EUROPA LEAGUE 2 3­1 AL MURA

Passa l’Inter di ferro

Lazio sul velluto Doppietta Kozac E si rivede Zarate

In dieci per 60’ rimonta due volte il Vaslui e si qualifica DALLA VITE, ELEFANTE , TAIDELLI ALLE PAGINE 6,8 E 9

3 Fredy Guarin, 26 anni, firma il gol del 2­2

CIERI E D’URSO A PAGINA 10 E 11

MERCATO E CHAMPIONS UN SORRISO PER LE DUE ITALIANE

JUVE

BENDTNER E CHELSEA Alla fine arriva il danese dell’Arsenal. In coppa anche Shakhtar e Nordsjaelland SERVIZI ALLE PAGINE 2, 3, 12 E 13 Il danese Bendtner e Di Matteo

l’Analisi

MANCINI CONTRO MOU CHE GIRONE! di FABIO LICARI

Con tutti i tecnici italiani in giro per l’Europa era difficile non incrociare vecchi amici. Evitati Ancelotti e Mancini, Juve e Milan si ritrovano con Di Matteo (Chelsea), Spalletti (Zenit) e due gruppi complessivamente alla portata di ottavi di finale. E poi l’emozionante sfida nerazzurra Mou-Mancini. L’ARTICOLO A PAGINA 12

IL TABELLONE

Gruppo A

Gruppo B

Porto (POR) Arsenal (ING) Dinamo Kiev (UCR) Schalke 04 (GER) PSG (FRA) Olympiacos (GRE) Dinamo Zagabria (CRO) Montpellier (FRA)

Gruppo C

Gruppo D

Milan (ITA) Zenit (RUS) Anderlecht (BEL) Malaga (SPA)

Real Madrid (SPA) Manchester City (ING) Ajax (OLA) B. Dortmund (GER)

Chelsea (ING) Shakhtar D. (UCR) Juventus (ITA) Nordsjaelland (DAN)

Bayern (GER) Valencia (SPA) Lille (FRA) Bate Borisov (BIE)

Gruppo E

Gruppo G

MILAN DE JONG E ZENIT L’olandese del City rinforza il centrocampo. Sorteggio facile: Spalletti, Malaga e Anderlecht SERVIZI ALLE PAGINE 4, 5, 12 E 13 L’olandese De Jong e Spalletti

Gruppo F

Gruppo H

Barcellona (SPA) Manchester Utd (ING) Benfica (POR) Braga (POR) Spartak Mosca (RUS) Galatasaray (TUR) Celtic (SCO) Cluj (ROM)

IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

9 771120 506000

20 8 3 1>

Astuta mossa del Fulham per avere Berbatov: ha ingaggiato anche la moglie.

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MERCATO 1 DOPO LA BEFFA BERBATOV

MERCATO 2 NAPOLI TUTTO SU MESTO

La Fiorentina non si ferma Gilardino va a Bologna Presi Migliaccio e Tomovic Borriello verso il Genoa GOZZINI A PAGINA 17

MALFITANO E D’ANGELO A PAGINA 17

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 31 AGOSTO 2012

MERCATO ALLE ORE 19 SI CHIUDE IL FUTURO DELL’EX CAPITANO

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CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO

Tanto tuonò che...

Adesso Nicklas Bendtner. Poi Fernando Llorente. Nella notte la Juve spazza le titubanze del giorno prima e chiude di buon’ora l’ingaggio dell’attaccante danese dell’Arsenal. Non è lui il top player tanto atteso: non è Van Persie né Suarez o Dzeko. In compenso va in porto liscia quest’operazione-lampo: grazie anche alla semina dei giorni precedenti. Con il club inglese l’intesa viene raggiunta sulla base di un prestito gratuito con diritto di riscatto per 6 milioni di euro. Invece al giocatore va un contratto da 1,5 milioni netti. Quindi a costi contenuti. Stamattina le visite mediche, poi l’ufficialità. E dire che nella notte era stato a un passo dal Siena prima che la Juve prendesse la sua decisione. Intanto ieri l’a.d. bianconero Beppe Marotta ha dichiarato «chiuso il mercato», ammettendo che l’acquisto del danese «è in discesa».

Bendtner

I NUMERI

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Alessandro Del Piero, 37 anni SYNC

Dove va Ale? C’è il Braga o la Premier Tante offerte per Del Piero (Sion, Sydney e portoghesi) Ma spunta il Southampton DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANO TORINO

Lo Sporting Braga fa sul serio, più del Celtic, e intanto irrompe il Southampton, che oggi dovrebbe formulare un’offerta per il più grande giocatore della storia juventina. Alessandro Del Piero prende tempo con il Sion, il club finora più pratico e convinto nel farsi avanti. Ci vuole pensare bene, gli ultimi sviluppi vanno infatti valutati con attenzione, così come resta sul tavolo pure la proposta australiana del Sydney. Gli svizzeri attendono «Se volete una risposta en-

tro oggi (ieri, ndr) non può che essere negativa, abbiamo ancora bisogno di qualche ora di riflessione», sono più o meno le parole rivolte al Sion dall’entourage di Del Piero. Il club svizzero tiene però molto a questa operazione e ha deciso di aspettare, visto che potrà fare mercato ancora per qualche giorno grazie a una proroga garantita dalla federazione svizzera. Braga o Premier Va invece tramontando l’ipotesi Celtic, che una volta entrato nel tabellone principale di Champions avrebbe deciso di puntare su innesti di prospettiva. Del Piero, in pratica, per gli scozzesi sarebbe stato un fantastico antidoto all’eventuale delusione europea. Al contrario, lo Sporting Braga vuole regalarsi proprio il 37enne fuoriclasse veneto per festeggiare l’ingresso nell’Europa che conta. L’offerta è seria, Ale ci sta pensando, ma dalla sua testa non è ancora uscita la Premier League. Sfumato il Tottenham, nelle ultimissime ore sono arrivati segnali concreti dal Southampton del presidentissimo italo-svizzero Nicola Cortese. Una proposta dettagliata dovrebbe essere recapitata a Torino in mattinata. Di fronte alle giuste garanzie, è facile prevedere che Ale opti proprio per l’Inghilterra. Pista australiana Intanto, aspettano pure in Au-

stralia, dove il Sydney Fc ha di fatto già formalizzato un biennale da 2 milioni di euro a stagione. Da quelle parti, al campione del mondo 2006 verrebbe in pratica affidato anche un ruolo di uomo immagine di un movimento che ha una gran voglia di crescere e farsi conoscere. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Gazzetta.it GRAN FINALE DI MERCATO: DIRETTA DALLE ORE 14 DALL’ATAHOTEL

gol di Bendtner nella stagione scorsa in Premier con la maglia del Sunderland (dove era in prestito dall’Arsenal). Il suo anno migliore, a livello realizzativo, è stato nella stagione 2006-07, 11 gol con il Birmingham, ma in Championship (la Serie B inglese). In Premier, il suo record personale è di 9 gol nel 2008-09 con l’Arsenal (in 31 partite)

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presenze in Champions giocate da Bendtner, di cui 4 nei preliminari, tutte con l’Arsenal: ha segnato 9 gol

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reti all’ultimo Europeo per Bendtner, entrambe contro il Portogallo. Per l’attaccante danese anche un gol al Mondiale 2010, contro il Camerun di Samuel Eto’o

Attenzione Una cautela doverosa dopo la disavventura di Berbatov. A proposito: ieri il bulgaro ha firmato per il Fulham. Poi, parlando a Mediaset l’a.d. bianconero ha fatto un’importante ammissione: «Bendtner non è il top player che cercavamo, ma in un mercato difficile come questo è stata un'opportunità che abbiamo colto». Il riferimento al top player non è casuale.

Nicklas Bendtner, 24 anni, nuovo acquisto della Juventus: il danese arriva dall’Arsenal AFP

Gli esami E’ chiaro che per lui

questa è una stagione di esami. Se si merita la conferma tutti saranno contenti. Ma all’orizzonte c’è comunque un altro progetto: Llorente, appunto. Sino alla fine la Juve ha provato a smuovere l’Athletic Bilbao. Invano. Il presidente Urrutia insiste per incassare la clausola da 36 milioni di euro. Ma Llorente ha il contratto in scadenza nel 2013. E dal prossimo 1˚ gennaio è libero di poter firmare per chi meglio desidera. Nulla vieta, quindi, che il centravanti del club basco (ormai ai margini delle scelte di Bielsa) passi dalle parole ai fatti con i vertici di corso Galileo Ferraris. Si parla da giorni di un’intesa di massima per un quadriennale da 4,5 milioni netti più bonus.

Braccio di ferro Di sicuro ora i

baschi hanno un problema interno non da poco. Ecco perché la Juve spera di sedersi al tavolo e strappare un prezzo modico. Non certo più i 18 milioni prospettati in questa fase. Molto, molto meno. Insomma, si prospetta un’altra battaglia di nervi il cui esito è tutto da scrivere. Anche per questo alla Juve mettono nel conto l’ipotesi che Llorente sia, poi, obbligato a fare le valigie per Torino soltanto in estate. Ma questa è

L’a.d. Marotta: «Nicklas? Un’opportunità che abbiamo colto» Al giocatore un contratto da 1,5 milioni Riscatto fissato a 6

l’ipotesi peggiore. C’è da dare per scontato che Marotta e Paratici faranno di tutto per dare il più presto possibile il rinforzo tanto atteso. Alternativa In vista del mercato gennaio, però, non va scartata un’altra soluzione. Nei giorni scorsi è tornata d’attualità la candidatura di Didier Drogba, alle prese con i problemi societari dello Shanghai. Il maggior azionista aspetta da mesi l’appoggio finanziario dei suoi soci. Ne è nata una bagarre che ha portato al blocco degli stipendi. Ma la situazione è in evoluzione. In questi giorni la Juve ha mollato la presa perché non c’erano i tempi tecnici per una risoluzione consensuale. Ciò non toglie, però, che la questione possa essere riproposta più in là. Soprattutto se i bianconeri dovessero accedere agli ottavi di Champions League. Tanto per chiarirsi le idee. Il corteggiamento a Drogba potrebbe prendere quota se la società juventina non riuscisse ad accordarsi con l’Athletic Bilbao per Llorente. Quindi le carte sono già sul tavolo. A tempo debito saranno giocate. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PROCESSO SCOMMESSE LE MOTIVAZIONI DELLA CORTE DI GIUSTIZIA FEDERALE

Bonucci-Pepe prosciolti, ecco perché

VALERIO PICCIONI

Ultimo giorno di calciomercato: su Gazzetta.it collegamenti video in diretta dalle 14 dall’Atahotel con la nostra squadra di mercato per essere sempre al corrente sugli ultimi sviluppi delle trattative.

Il gigante danese arriva in prestito con diritto di riscatto

La scelta Nella riflessione notturna a favore di Bendtner il management juventino ha fatto delle considerazioni in prospettiva del mercato di gennaio. E’ vero che l’attaccante proveniente dell’Arsenal non ha le credenziali per mettere in fila gli altri attaccanti bianconeri. Ha, però, le caratteristiche per soddisfare le esigenze di Conte.

Ritenuti «non superabili» i dubbi sulla credibilità di Masiello, loro accusatore

L’Atahotel di Milano, sede del mercato PHOTOVIEWS

Juve, dal top al maxi-player A gennaio Llorente

Andrea Masiello non è Filippo Carobbio. E’ il telegramma con cui si potrebbero riassumere le motivazioni con cui la Corte di Giustizia Federale, i giudici del secondo grado del calcio, ha motivato ieri l’assoluzione di Leonardo Bonucci dall’accusa di illecito sportivo,

quella di Simone Pepe per omessa denuncia, e degli altri tesserati sotto accusa per il 3-3 di Udinese-Bari del 9 maggio del 2010, Nicola Belmonte, Salvatore Masiello e la stessa società friulana, che doveva rispondere di responsabilità oggettiva proprio per il comportamento di Pepe. In pratica, per i giudici d’appello, che hanno invece più volte sottolineato (in primis sul caso Conte) la credibilità di Carobbio, non si possono avere le stesse certezze riguardo alla testimonianza di Andrea Masiello, su cui «esistono dubbi non superabili». Per tutto questo, i giudici hanno dunque confermato ciò che già i loro colleghi del primo grado

avevano scritto, rigettando il ricorso del procuratore Palazzi, che nella sua requisitoria aveva chiesto invece le condanne. Senza riscontro Nelle motiva-

zioni depositate ieri si contesta la meccanicità accusa-condanna, denunciando il rischio di trovarsi «nella situazione, assolutamente delatoria, nella quale qualunque accusa darebbe luogo ad una condanna disciplinare». Le dichiarazioni di Andrea Masiello sono quindi «prive del richiamato riscontro esterno». E «le diverse, successive e non collimanti versioni fornite dal dichiarante circa i tempi e le modalità del suo colloquio con Bonucci non possono

non suscitare dubbi sull’esattezza dei ricordi di Masiello». Chiamata «finta» Poi la telefo-

nata Salvatore Masiello-Pepe, negata dai diretti interessati, in cui a giudizio della Corte, il primo «avrebbe finto di sottoporre la proposta a Pepe per non inimicarsi il suo omonimo limitandosi peraltro a parlare d’altro con il giocatore allora all’Udinese». Infine i giudici spiegano come «non siano affatto comprensibili le ragioni per cui Pepe, Bonucci, Belmonte e Salvatore Masiello non si siano rivolti dopo la gara ad Andrea Masiello per riscuotere il dovuto». © RIPRODUZIONE RISERVATA


VENERDÌ 31 AGOSTO 2012

GLI ALTRI ACQUISTI

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TITOLARE CONTRO L’UDINESE

Tocca a Matri Ma ora deve cambiare marcia DAL NOSTRO INVIATO

TORINO

Là davanti, il mancato arrivo del top player rimescola le carte in casa Juve. Di fatto, consegna una nuova grande occasione a Matri e Quagliarella, che rischiavano di scivolare ancora più in basso nelle gerarchie di Conte. Ci sono 4 mesi di esami sul campo prima della prossima finestra di mercato, per entrambi è probabilmente l’ultima possibilità di garantirsi un futuro da protagonisti nel club più popolare d’Italia. E con Bendtner possono obiettivamente giocarsela alla pari. Ale titolare a Udine In rampa di lancio c’è soprat-

E poi... A gennaio attenti anche a Drogba

Occhio alla maglia Ha chiesto la 10 LUCA BIANCHIN

Fernando Llorente Athletic Bilbao Scade a giugno 2013, da gennaio è libero di firmare per un nuovo club EPA

Didier Drogba Shanghai Shenhua Il club cinese è in crisi e l’ivoriano potrebbe tornare in Europa AFP

«Number ten». Nicklas Bendtner probabilmente lo ha detto in inglese — cortese ma deciso — e il concetto era chiaro: «Signori, a me farebbe piacere prendere la maglia numero 10». Quella lì, bianconera con le due cifre sotto il nome, indossata solo da Alessandro Del Piero da quando le squadre di A hanno i numeri fissi. Marotta ci ha pensato un attimo, poi ha scelto la frase da colloquio: «Le faremo sapere». La Juventus ha preso tempo, un po’ perché la questione è delicata, un po’ perché sul tema si devono esprimere sia Agnelli sia Conte. Conte probabilmente voterebbe no, la stessa risposta che ha avuto Giovinco settimane fa, ma la questione non è chiusa. Bendtner #10 è difficile ma non impossibile. Seba ha fatto l’originale e ha scelto il 12, Bendtner invece

all’Arsenal usava il 52, presente anche nel profilo Twitter @bendtnerb52. «B52», come il cocktail, come l’aereo, anche sul suo sito ufficiale hanno scritto così: «Il numero preferito di Nicklas è il 7. Il 52 è stato scelto perché 5 più 2 fa 7». Ieri mattina Bendtner ha parlato con Conte ma non ha ragionato di numeri: «È stata una bella telefonata, sono carico», ha detto. Più tardi ha scambiato parole con Armand Traoré, ex juventino, ex Arsenal. Traoré non deve avere un gran ricordo di Torino, eppure gli ha parlato bene della Juve. Nicklas ha preso appunti e si è messo in attesa. I tifosi potrebbero... non essere felicissimi di consegnargli la 10 di Ale, ma il solito sito ricorda un episodio. «All’Arsenal, quando passò dal 26 al 52, invitò i tifosi a spedirgli le maglie vecchie dicendo che avrebbe regalato quella nuova». Un po’ populista ma bello. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ve lo ricordate?

tutto Matri, che a Udine dovrebbe essere titolare accanto a Vucinic. Giovinco è infatti convalescente e Quagliarella e stato finora quasi sempre «ignorato», amichevoli comprese. Malissimo in Supercoppa italiana, appena una decina di minuti in campionato contro il Parma: questo il curriculum di Matri nei primi 180’ ufficiali; titolare a Pechino, ma bocciato nell’intervallo per fare spazio a Vucinic. Un trend negativo che continua da febbraio. L’ultima rete (l’1-1 di San Siro contro il Milan) è ormai datata 25 febbraio. Da allora, Matri ha lentamente perso la maglia da titolare, un pizzico di fiducia di Conte e anche la Nazionale. Serve un immediato cambio di marcia, occorre ritrovare l’impatto dei primi tempi in bianconero: arrivò il 31 gennaio 2011, segnò 9 gol fino a maggio e la stagione successiva era già a quota 10 prima di iniziare l’inspiegabile digiuno. È dunque a un passo dal gol numero 20 con la Juve, traguardo che va tagliato già domenica se non vuole regalare un assist a Bendtner e finire nuovamente ai margini del progetto dei campioni d’Italia. m.gra. © RIPRODUZIONE RISERVATA

UDINESE PROSSIMA RIVALE

Guidolin, che accoglienza Tutti i tifosi lo applaudono Abbonamenti da record Sono 15175 le tessere

All’Europeo in mutande: squalificato per un turno Bendtner è stato protagonista all’ultimo Europeo con la maglia della Danimarca. Anzi, più con le mutande, per la verità. Dopo uno dei suoi due gol al Portogallo (che poi ha vinto 3-2), si è abbassato i pantaloncini mostrando la marca di un bookmaker: «condotta impropria», secondo la Uefa, che lo ha squalificato per un turno e rifilato una multa da 100 mila euro. Sanzione appena confermata in appello: Bendtner salterà la prima partita di qualificazione al Mondiale 2014.

UDINE (fr.vell.) Francesco Guidolin ha diretto regolarmente l’allenamento dell’Udinese che ieri ha ripreso il lavoro per preparare la sfida con la Juventus. Non è stata una seduta normale. Il tecnico è stato accolto dagli applausi dei tifosi. E’ stato proprio l’affetto della sua gente, rilevato anche attraverso i social network a convincere l’allenatore a tornare sui suoi passi e ad andare avanti in un’avventura che finora gli ha dato, comunque, grandi soddisfazioni. Intanto ieri si è chiusa la campagna abbonamenti: le tessere sottoscritte sono 15175. Quelle dello scorso campionato 13746. L’incremento è notevole anche se il record è della stagione 1998 99 con 15776. Altri tempi. Intanto gli abbonati fan della pagina facebook «Udinese 1896» potranno, attraverso un’apposita app, raccontare in 140 caratteri cosa significa la passione bianconera. I più votati dagli utenti faranno un allenamento vero con la squadra.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 31 AGOSTO 2012

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MERCATO ALLE ORE 19 SI CHIUDE

Milan, De Jong e un avviso la Scheda NIGEL DE JONG 27 ANNI CENTROCAMPISTA

Nato ad Amsterdam il 30 novembre 1984, è cresciuto nelle giovanili dell’Ajax. Centrocampista centrale, è perfetto per giocare davanti alla difesa.

Adriano Galliani, 68 anni, a.d. rossonero LAPRESSE

Massimiliano Allegri, 45 anni, al Milan dal 2010 BOZZANI

Preso il mastino Galliani: «Allegri non ha più alibi» E ora un terzino

Dopo l’esordio con l’Ajax in prima squadra nel 2002, nel 2006 passa all’Amburgo. Dopo tre stagioni si trasferisce in Inghilterra al Manchester City. Con la nazionale olandese partecipa al Mondiale in Sudafrica, conquistando l’argento. De Jong gioca anche la finale contro la Spagna (persa 1 0): di lui si ricorda l’entrataccia su Xabi Alonso (INSIDEFOTO), colpito con un calcio al petto, che gli costa solo l’ammonizione.

Al City 3,5 milioni e bonus. Spuntano Antonelli e Peluso. L’a.d.: «Adesso si parla di scudetto» ALESSANDRA BOCCI CARLO LAUDISA MILANO

E’ arrivato ieri sera, ma il tam-tam era partito già la mattina, con il blitz di Manchester (stavolta le cose si sono concluse come previsto) e le confidenze agli amici. Dall’Olanda, gli ex compagni dell’Ajax raccontavano: «Nigel sta andando a Milano». Un po’ in anticipo con i tempi reali, ma in pratica in Inghilterra era già tutto fatto. E Nigel de Jong è sbarcato verso le 21, con il d.s. Ariedo Braida e l’agente Giuseppe Riso. Giusto il tempo di capire che era arrivato a Milano, ed è stato trascinato al ristorante Giannino per il consueto rito della cena con l’amministratore delegato e l’allenatore. C’è passato tutto il mondo milanista, non poteva mancare l’acquisto considerato da Galliani il sigillo su una campagna acquisti formato scudetto. De Jong ha firmato un triennale, al City tre milioni e mezzo di euro più bonus.

Il blitz di Braida in mattinata a Manchester ha accelerato la trattativa Galliani ne è certo: «Con gli ultimi acquisti torniamo competitivi» Giù la maschera «Adesso Allegri

non ha più alibi, il Milan è tornato competitivo per lo scudetto grazie agli ultimi quattro acquisti (Pazzini, Bojan, De Jong, Niang, n.d.r.). Con De Jong abbiamo preso uno dei più forti in Europa nel ruolo, farà senz’altro molto bene. Abbiamo colmato il gap con le avversarie, Allegri non si può più nascondere. E ora basta parlare di terzo posto, dobbiamo giocare per vincere». Quella di Galliani

è un’esortazione e anche un avviso, visto che sia Bojan che De Jong sono state scelte caldeggiate a lungo dal tecnico livornese. Il catalano è arrivato con una trattativa lampo, tutto sommato semplice, mentre per il mediano olandese si è dovuto ricamare. Ma alla fine il prescelto per l’eredità Van Bommel è arrivato dove era atteso: al tavolo di Galliani. Dubbi L’accordo con De Jong era già stato raggiunto: un triennale a tre milioni più bonus. Berlusconi aveva dato l’assenso definitivo l’altro ieri, e la cifra, sopportabile per il Milan, convinceva anche il City che inizialmente aveva chiesto otto milioni. Il contratto di De Jong sarebbe scaduto a giugno e il club inglese aveva probabilmente previsto di doversi accontentare di una cifra minore, ma tentennava perché Mancini voleva individuare un sostituto di De Jong prima di lasciarlo partire. Così Galliani ha preparato il viaggio di Braida a Manchester, inizialmente non previ-

L’AMICO RIVALE

Sneijder lo saluta «Ora ti aspetto nel derby» Lo ha pubblicizzato, ha spiegato a tanti perché sarebbe stato un buon acquisto per l’Inter. Ma ora Nigel de Jong avrà una maglia rossonera addosso, e Wesley Sneijder se lo troverà di fronte nel prossimo derby. «Sono contento per lui e anche per me. Io e Nigel siamo cresciuti insieme nell’Ajax, so quanto è forte, ma purtroppo per lui è finito dalla parte sbagliata di Milano», scherza. «Comunque sono contento, è bello ritrovare olandesi nelle squadre di valore. E potremo viaggiare insieme per andare in nazionale». Il primo appuntamento è vicinissimo: la prossima settimana cominciano le qualificazioni mondiali.

sto, proprio per tentare di imprimere un’accelerata alla trattativa. E l’accelerate è arrivata. Sostituti Nella lista di Mancini

c’erano Moutinho del Porto e Javi Garcia del Benfica. Intanto ieri il City ha finalmente firmato l’accordo con Sinclair inizialmente bloccato da Michael Laudrup, tecnico dello Swansea e ha preso anche Maicon. In ogni caso, l’accordo con il giocatore e le insistenze del Milan, ansioso di portare prima possibile in Italia il mediano olandese, hanno dato i frutti sperati da Galliani. In serata, Ariedo Braida è tornato alla base con De Jong, e Galliani ha potuto definire conclusa una campagna acquisti che per la verità aveva già dato per chiusa dopo l’arrivo di Bojan. Ma andiamoci piano. A Galliani i last minute piacciono e proprio ieri sera ha lasciato intendere che oggi potrebbe arrivare il terzino sinistro tanto atteso da Allegri. Nomi? Si parla di Antonelli del Genoa (in cambio di Mesbah), oppure di Peluso del-

l’Atalanta. Ma occhio alle piste estere. Maglia inedita De Jong è sempre stato la prima scelta del Milan per il posto di playmaker. Allegri è arrivato nella tarda serata da Giannino per conoscere il giocatore, che oggi sosterrà la consueta routine di visite mediche e test fisici, poi raggiungerà i compagni in ritiro a Milanello. Difficile dire se Allegri lo butterà subito nella mischia: Mourinho lo fece con Sneijder e l’olandese rispose più che bene. De Jong comunque a Bologna andrà in panchina. Prenderà, almeno lui, una maglia inedita per il Milan: la numero 34 che aveva già al Manchester City. In nazionale gioca con la numero 8 che in rossonero è ormai sulle spalle di Nocerino. Comunque, scegliere la 34 anziché la 4 che è stata di Van Bommel è già un indizio del carattere deciso di De Jong, il nuovo mastino del Milan. Un mastino da scudetto, secondo Allegri e Galliani. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PERSONAGGIO L’OLANDESE E’ SBARCATO IERI A MILANO, HA CENATO CON GALLIANI E HA CHIUSO LA SERATA BEVENDO UN CAPPUCCINO

Con lui in campo, Montolivo potrà giocare alla Pirlo Starà davanti alla difesa, come faceva Van Bommel. Può dare corsa e carattere BOCCI-DELLA VALLE

Tutti contenti, probabilmente anche Montolivo, che con l’arrivo di un mediano vero guadagna in libertà e raggio d’azione: ora che c’è De Jong, l’ex viola potrà essere traslocare sulla destra (Nocerino preferisce la sinistra e a Firenze Riccardo era abituato a

stare a destra). Toccherà all’olandese e ad Ambrosini occupare il posto di playmaker basso. Montolivo potrà dedicarsi al ruolo di regista spostato sui lati pensato da Allegri per Pirlo e poi Seedorf. Moduli De Jong è il giocatore dinamico che serviva ad Allegri per sigillare il centrocampo e lanciarsi poi nella costruzione di diversi tridenti o similtridenti d’attacco. In nazionale, Nigel è stato per anni il compagno di Van Bommel in un 4-2-3-1 equilibrato che ha permesso all’Olanda di arrivare alla finale del Mondiale, e che anche Mancini propone solitamente con il suo Manchester

City. Ma De Jong è cresciuto in Olanda, e ha buona esperienza di 4-3-3 e simili. In ogni caso, per il momento né l’allenatore né il giocatore sembrano preoccuparsi di numeri e schemi. Di De Jong piacciono appunto la fisicità, la corsa e l’aggressività, che ogni tanto sarà opportuno imparare a gestire, soprattutto in Italia dove i cartellini rossi arrivano spesso. Rambo Perché De Jong ha molti pregi, ma la sua irruenza lo porta a interventi troppo decisi, che lasciano un marchio sulla pelle degli avversari e sul suo curriculum. E’ il lottatore per eccellenza della nazionale olandese piena di piedi raffina-

ti, ma povera di carattere, e anche questo è piaciuto al Milan di De Jong: l’anima da Rambo. Ora però bisognerà stare attenti a limitare i danni in un campionato nel quale normalmente certi interventi vengono pagati cari. E’ anche vero che lo stesso Van Bommel era arrivato in Italia con la fama di cattivissimo, e in un anno e mezzo di serie A è stato espulso una volta. De Jong è chiamato a sfatare l’etichetta che gli è stata appiccicata dopo alcuni interventi veramente pericolosi.

COSI’ IN CAMPO

GDS

Parole «Sono molto contento, il Milan è una squadra di grande fascino e tradizione. Dopo quello di Manchester potrò vi-

vere anche il derby di Milano. Il Milan con questa squadra può competere sia in Italia che in Europa», ha detto il giocatore a Sky appena arrivato a Milano. «Trovo il campionato italiano affascinante, altrimenti non sarei venuto. E sono onorato del fatto che Galliani mi abbia definito lo straniero più importante arrivato in questa sessione di mercato». De Jong ha cenato nella solita saletta privata di Giannino e ha chiuso il pasto con un cappuccino. Anche questo è un difetto da correggere; ma ci penserà il dottor Tavana, nemico giurato della soluzione digestiva tanto amata dagli stranieri. © RIPRODUZIONE RISERVATA


VENERDÌ 31 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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A Il rilancio di Bojan

tendenze

Rosso, nero, arancione Una storia (quasi) sempre a lieto fine

ALTRI ORANJE

S Clarence Seedorf, 36 anni, fantasista, ha giocato nel Milan per 10 stagioni (dal 2002 al 2012), vincendo due scudetti e due Champions League

Frank Rijkaard, Marco Van Basten e Ruud Gullit ai tempi del Milan IPP MILANO

La fortuna di Nigel de Jong è arrivare dopo Mark van Bommel, giocatore intelligente, diventato in breve tempo un idolo della curva, ma non un’icona del calcio mondiale. Se la passava peggio l’attaccante Patrick Kluivert: il minimo che gli potesse capitare era sentirsi paragonato a Ronaldo che impazzava all’Inter, e poi c’era il continuo confronto con Lui, il divino attaccante, l’uo-

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gli olandesi che hanno giocato nel Milan. La scorsa stagione erano in tre, adesso ci sono solo Emanuelson e De Jong. mo del quale Galliani dice: «Per me è come la Madonna. Il sacro del calcio». L’uomo è Marco van Basten, e se sei olandese e arrivi al Milan devi farti il segno della croce. Quando cominciano i paragoni, sei finito. Errori e leader Bruciato il talentuoso Kluivert, bruciati Bogarde, Reiziger, ma anche Edgar Davids, non esattamente un signor Nessuno. Eppure la storia del Milan con gli olandesi è andata avanti, una storia di attrazione reciproca: Sneijder da ragazzo è stato a lungo sul taccuino dei milanisti, così come Van Basten in versione allenatore. I fasti di Gullit, Rijkaard e Van Basten non so-

no più stati raggiunti da altri oranje, ma Clarence Seedorf è rimasto anni e si è portato a casa applausi, record e titoli. Jaap Stam ha raccolto meno presenze, ma successi e stima non gli sono mancati. Quanto a Van Bommel, in pochi mesi si è conquistato un posto importante. E’ diventato praticamente insostituibile per Allegri, i compagni apprezzavano la sua professionalità e la leadership, i tifosi il suo istinto per la battaglia. Se n’è andato nel maggio scorso con tanti campioni, lasciando anche lui un rigagnolo di lacrime sul prato di San Siro. Protagonista E ora arriva De Jong a far compagni a Urby Emanuelson, rimasto provvisoriamente unico esemplare della colonia olandese di Milanello: un jolly tattico apprezzato dall’allenatore, ma con poca presenza scenica. Esattamente l’opposto di De Jong, tatuato, cattivo, rincorso in tutta Europa (e anche in Sudafrica) da una fama di falli esagerati e di pessimo carattere. De Jong non è soltanto un uomo che picchia, ma si dovrà abituare a queste definizioni, che fra l’altro avevano accompagnato anche Van Bommel al suo ingresso in serie A. E comunque sopportare tutto questo è nulla in confronto al peso del Divino Attaccante. Sì, Nigel è un ragazzo fortunato. Essendo un mediano, a nessuno verrà in mente che anche lui viene dall’Ajax. E nessuno dirà "formidabili quegli anni".... al.bo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

S Jaap Stam, 40 anni, difensore centrale, è arrivato in rossonero nel 2004-05, dopo tre stagioni nella Lazio, ed è rimasto per due anni

«Ho imparato da Messi e so giocare ovunque» Il ragazzino ex Barça è cresciuto e si sente pronto per il salto di qualità: «Paura io? Ma di che cosa?» DAL NOSTRO INVIATO

ALESSANDRA BOCCI MILANELLO (Varese)

Avevano tenuto la maglia per un madridista, è finita sulle spalle di un catalano. Bojan Krkic è un mix di ricordi e coincidenze. E’ di padre serbo come Zlatan Ibrahimovic; a Zlatan faceva da riserva nel Barcellona, ma col passare delle partite gli rosicchiò minuti. E’ arrivato al Milan a 22 anni e per questo, dice, ha preso la maglia che è stata di Kakà, e per un anno ha portato fortuna a Nocerino. «Capisco che sia un numero simbolico per i tifosi, ma per me non è un problema. Io ho firmato con il Milan nel giorno del mio compleanno. E’ stato il regalo più bello e voglio ricordarlo portando questa maglia». Grazie Roma Anno strano alla

S Patrick Kluivert, 36 anni, centravanti, ha indossato la maglia del Milan per una sola stagione (1997-98), che non è stata molto positiva

Roma, riassume Bojan, ma la gente gli è rimasta nel cuore. E i compagni, primo fra tutti Daniele De Rossi. «Se sono qui lo devo anche alla Roma, e al Barcellona che mi ha dato tutto per crescere». I compagni blaugrana sono felici per lui e qualcuno (Puyol, probabilmente) ha scherzato "voglio venire con te al Milan". «No, non ho patito Messi, anzi, giocare con lui e con altri campioni mi ha insegnato tante cose. Sono un ragazzo fortunato. Il legame con il Barça c’è sempre, ma non sono venuto qui per fare una bella annata e magari farmi riprendere dal Barça. Io sono venuto per restare. Sono venuto per diventare un giocatore importante per il Milan». Generazione Pep Bojan è educato e misurato, un Guardiola-boy. Prende il posto del cattivo per eccellenza, Ibrahimovic, ma tiene a precisare di non aver paura di nulla. «Sono pronto per giocare in una squadra come il Milan, sono pronto per tutto. E’ bello essere qui, di che cosa dovrei aver paura?». Dice che ogni posizione

Bojan Krkic, 22 anni, cresciuto nella cantera del Barcellona, ultima stagione alla Roma BUZZI

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STESSA MAGLIA

S Ricardo Kakà, 30 anni, al Milan ha indossato il 22 dal 2003 al 2009

S Antonio Nocerino, 27 anni, la scorsa stagione ha giocato con il 22

fra le tre d’attacco gli va bene, alza la cresta per aggiungere che il Milan dei piccoletti non può e non deve imitare il Barcellona, «perché il Milan è un grande club, ha la sua storia, e semmai deve essere di esempio per gli altri. Mi è sempre piaciuto, e andavo matto per Inzaghi. E poi lo stile di gioco è buono». I tifosi non la pensano allo stesso modo, ma lo hanno preso in simpatia. Peccato che qualcuno gli urli "Bojan chi molla", gioco di parole probabilmente incomprensibile per lui e politicamente scorretto. Invece Bojan pare la personificazione del politicamente corretto, anche se nel palmares ha frasi poco carine nei confronti di Abbiati. «Non voglio dire che erano state inventate, ma io non ho mai detto quelle cose». Bojan ha addosso una maglia con Mohammed Ali, ma chiarisce che la boxe non è il suo forte: «Dite che devo prepararmi a lottare?». Se ci riuscisse senza picchiare i compagni, sarebbe un bel salto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL NUOVO ARRIVO

Niang ambizioso «Voglio vincere il Pallone d’oro» Non è ancora maggiorenne però ha le idee chiare. M’Baye Niang, il nuovo attaccante rossonero acquistato dal Caen, si è presentato ai nuovi tifosi del Milan e ha subito dichiarato le proprie ambizioni: «Mi piacerebbe vincere il Pallone d’oro in futuro». Niang ha parlato anche del suo modello calcistico: «E’ Ronaldo, sia per classe che per tecnica e velocità». Il giocatore ieri si è allenato a Milanello, però non partirà per Bologna insieme alla squadra: essendo minorenne, infatti, è ancora in attesa del nulla osta della Fifa per poter essere convocato da Massimiliano Allegri.


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EUROPA LEAGUE RITORNO PLAYOFF INTER VASLUI

le Pagelle

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PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Stanciu (V) su rigore al 35’ p.t.; Palacio (I) al 31’, Varela (V) al 34’, Guarin (I) al 47’ s.t.

DI MATTEO DALLA VITE

DISASTRO BELEC ZANETTI LEONE SAMUEL A VUOTO NAGATOMO FUORI POSIZIONE

INTER (4-3-1-2) Castellazzi; Jonathan (dal 37’ s.t. Ranocchia), Silvestre, Samuel (dal 1’ s.t. Guarin), Juan Jesus; Zanetti, Cambiasso, Nagatomo; Coutinho; Palacio, Cassano (dal 34’ p.t. Belec). PANCHINA Benassi, Sneijder, Milito, Livaja. ALLENATORE Stramaccioni. CAMBI DI SISTEMA 4-4-1 dal 35’ p.t. ESPULSI Castellazzi al 34’ p.t. per gioco scorretto. AMMONITI Guarin per gioco scorretto, Coutinho per c.n.r.

INTER 6 CASTELLAZZI 4,5 Tempo cannato, rosso assicurato: uscita tragica su Sburlea, rigore, espulsione giusta, Inter in 10.

VASLUI (4-2-3-1) Straton; Celeban, Varela, Cordos, Salageanu; Tukura, N’Doye; Antal, Caue (dal 13’ s.t. Sanmartean), Stanciu (dal 34’ s.t. Buhaescu); Sburlea. PANCHINA Coman, Milanov, Costin, Charalombous, Varga. ALLENATORE Sumudica. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Cordos e Antal per gioco scorretto.

JONATHAN 5,5 Nel giorno in cui Maicon saluta, due cose: lui non è Maicon, ma così sembra un micio bagnato. Bene due diagonali, ma è tanto il percorso da fare per imparare. RANOCCHIA 6 Servono centimetri, dietro e davanti: utilissimo.

ARBITRO Sousa (Portogallo) NOTE Spettatori 41.326, incasso di euro 270.590. Tiri in porta 7 (più un palo)-3. Tiri fuori 1-5. In fuorigioco 2-4. Angoli 6-9. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.

SILVESTRE 6 Tiene troppo palla, dà sempre l’impressione di pensare un tempo eccessivo su cosa fare. Sveltirsi, grazie.

Rodrigo Palacio, 30 anni, realizza con il piatto sinistro il gol dell’1-1. E’ il pareggio alla rete del vantaggio romeno segnata da Stanciu su rigore PROSPERO

Inter avanti con il brivido Guarin scaccia i fantasmi Dopo mezz’ora rosso a Castellazzi e Vaslui in gol su rigore Non basta il primo pari di Palacio, il colombiano evita il k.o. ANDREA ELEFANTE MILANO

Dopo aver camminato a lungo sul filo di un altro psicodramma a San Siro, l’Inter ha tirato l’ultimo sospiro, quello del sollievo Europa League, solo al minuto 92 di una salita infinita. Alla fine le uniche lacrime sono rimaste quelle, bellissime, di Julio Cesar prima che tutto iniziasse, ma a galleggiare è rimasta anche una domanda: ma qual è la vera Inter, fra tutte quelle che si sono viste quest’estate? O forse due domande, perché in realtà è giusto chiedersi anche se quella di ieri sera fosse la vera Inter: e la risposta è no, per scelta di Stramaccioni che l’aveva voluta lasciare (molto) orfana di Guarin (per 45’), Sneijder e Milito. Rischio e azzardo Trovandosi ad affrontare l’ultima - spera -

emergenza di questa stagione, il tecnico ha scelto il rischio calcolato, cercando un minimo sindacale di turnover, in vista anche del campionato: il fatto è che l’imprevisto evolversi della gara l’ha trasformato in azzardo. Perché il rosso a Castellazzi ha lasciato l’Inter in dieci per quasi un’ora: stanchezza in più nelle gambe pensando alla Roma, ma poi anche un segnale importante, perché la squadra ha fatto meglio da quando ha giocato ad handicap. Se nel primo tempo avevano tradito in tanti, anzi troppi (da Samuel a Jonathan, da Nagatomo a Coutinho e perfino a Palacio), nella ripresa tutti, anche i colpevoli dei primi 45’, hanno tirato fuori la loro faccia migliore, quando c’è stato da soffrire e recuperare (anche ai propri errori difensivi), per cancellare almeno nella sostanza il parallelo con la sconfitta di tre settimane fa con l’Hajduk.

Pupi e il Guaro Non sarebbe suc-

cesso, se non fossero stati il multiuso Zanetti e il toro Guarin a trascinarsi dietro (letteralmente) gli altri. Con il colombiano, Stramaccioni ha ridato peso ed equilibri ad una squadra che prima aveva avuto il fiato un po’ corto e poi ansimato. Senza Gargano, Pereira, Mudingayi e Duncan e decidendo di non rischiare il Guaro, con Zanetti e Cambiasso unici centrocampisti, variare sistema di gioco forse era stata una tentazione: ma una volta recuperato in extremis Nagatomo (mercoledì k.o. per febbre) il tecnico non aveva cambiato il vestito abituale: dunque il giapponese interno sinistro di centrocampo, con Coutinho a cercare (invano: Tukura per 45’ lo ha tartassato) ispirazioni per la coppia di seconde punte, Cassano-Palacio. Sbatti e risbatti Una squadra per ovvi motivi diversa rispetto

la Moviola DI RO.PE.

Giusti penalty ed espulsione del portiere

a quella che aveva trovato nuove sicurezze in Romania e a Pescara. E il Vaslui, già prima della superiorità numerica, aveva preso in mano la partita, dopo aver tremato solo per un palo di Samuel: squadra ridisegnata rispetto all’andata, con tre titolari (Milanov, Charalambous e Sanmartean) in panchina, Varela arretrato in difesa e Stanciu, molto più vivo, stavolta decollante da sinistra; squadra ancora più fisica, soprattutto a centrocampo, contro la quale i pochi chili e centimetri dell’Inter, piuttosto che partorire combinazioni in velocità, hanno finito per andare a sbattere spesso. E sbatti e risbatti, gli unici talentuosi sdoganati da Sumudica, Antal e Stanciu, hanno messo il dito nelle pieghe (o piaghe) difensive nerazzurre, per confezionare in tandem l’azione del gol dell’1-0. E ora la Roma Rattoppata l’Inter

Nessun dubbio sull’episodio che ha messo in salita la partita dell’Inter al 33’ del primo tempo: sul perfetto lancio di Stanciu, Altan ha superato tutta la difesa (non era in posizione di fuorigioco) e si è presentato tutto solo davanti a Castellazzi, che lo ha arpionato e fatto cadere, impedendogli di andare al tiro. L’arbitro De Sousa ha preso l’unica decisione possibile: rigore per il Vaslui (trasformato poi da Stanciu) ed espulsione del portiere nerazzurro.

in dieci con un 4-4-1, Strama l’ha vitaminizzata con Guarin e con Juan Jesus spostato al centro della difesa. La spinta in più che serviva per fare esercizio di sofferenza e ripartenza: la ricetta per sfornare i gol di Palacio e poi di Guarin, con l’intermezzo di altri 13’ di cuore in gola (uscita a vuoto di Belec e 1-2 di Varela). Perché l’Inter è così: se vuole sa farsi male anche da sola. Ma magari, passi il gioco di parole, davvero non era vera Inter: alla Roma, domenica sera, la risposta. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL DOPO PARTITA CAPITAN ZANETTI: «IN INFERIORITÀ NUMERICA ABBIAMO MOSTRATO IL CARATTERE E MERITATO DI PASSARE IL TURNO»

Stramaccioni: «In 10 una fame mai vista» Il tecnico felice: «Abbiamo dato tutto. Guarin si è confermato il primo acquisto»

riproveranno ad «espugnare» San Siro domenica contro la Roma. Quando potrebbe tornare Samir Handanovic («Sta forzando per esserci, ma giocherà solo se non ci sarà alcun rischio» spiega Stramaccioni).

Jesus. E comunque la colpa sul primo gol è di tutto il reparto». Il sacrificato è stato Cassano. «Antonio nel breve periodo mi avrebbe dato più peso — spiega —, ma sui 90 minuti ho pensato che Coutinho poteva farmi la corsia laterale con continuità e Palacio era la via di mezzo tra i due reparti. Poi il campo ci ha dato ragione. E Guarin, che pure non stava bene, si è confermato il nostro primo acquisto». Chiusura tra mercato e Roma. «Pericolo stanchezza contro i giallorossi? Abbiamo più minuti nelle gambe... Floccari? Milito è unico, ma il laziale è un ottimo giocatore».

Strama L’allenatore vede il bicLUCA TAIDELLI MILANO

Senza batticuore, che Inter sarebbe? Il Vaslui tiene in scacco i nerazzurri fino ai minuti di recupero, ma la fase a gironi di Europa League (oggi il sorteggio) alla fine viene centrata. I nerazzurri, macchina da gol in trasferta (8-0 in tre uscite),

chiere meno vuoto rispetto allo 0-2 contro l’Hajduk: «Allora abbiamo sofferto, stavolta siamo stati condizionati dall’espulsione di Castellazzi. Poi le assenze a centrocampo ci hanno tolto brillantezza. Ma nell’ora successiva al rigore abbiamo dato tutto. Non avevo mai visto questa fame. Samuel? E’ uscito per scelta tecnica, volevo esterni veloci e ho preferito Juan

Stramaccioni e Cassano PHOTOVIEWS

Capitan Duracell e Guarin Tra i

migliori ancora una volta Javier Zanetti. «Con un uomo in meno non era facile, ma questa squadra ha tirato fuori il carattere e ha meritato di passare il turno — racconta il capitano, 802 gare con l’Inter e un errore all’anagrafe argentina, un 39enne non può correre tanto —. Guarin? Un grande, ci darà una mano enorme». Ecco il colombiano: «Vogliamo dare grandi soddisfazioni ai tifosi. Io sto bene, ma rispetto la scelta del mister di avermi fatto riposare un po’. Grazie a Moratti che mi ha dato fiducia prendendomi quando avevo un infortunio serio. Ora sotto con la Roma. Sono pronto». © RIPRODUZIONE RISERVATA

SAMUEL 5 Cosa gli succede? Tre interventi a vuoto, non la consueta sicurezza e corposità che intimoriscono. Una traversa ok, ma stop. IL MIGLIORE h 7,5 GUARIN Magari bisognava partire con lui. Furbissimo quando cerca la porta su punizione, un tampinatore regale che crea tappi e strappi. Da lui nasce la ripartenza per l’1 1 in dieci uomini. Più il 2 2, suo: vince una chat gratis. JUAN JESUS 6,5 Una bene e una così così: va meglio nel suo, ovvero quando si trova a fare il centrale puro in difesa. ZANETTI 7,5 Nel panorama infeltrito del centrocampo, mette gamba e sgroppate e anche legnate: a un certo punto (senza e con Guarin) regge l’intera baracca dando il senso del grado che porta. CAMBIASSO 6 Si deve sbattere, lo fa tanto ma col freno a mano: sono troppe le volte in cui non arriva coi tempi giusti. NAGATOMO 5 Interno mancino, roba non sua: si dà il cambio con chi sta largo a sinistra, ma è stralunato e coi tempi che non hanno buone coincidenze. Antal lo frega sempre e allo stesso modo. COUTINHO 6,5 Un diagonale toccato in angolo, una serpentina bella ma cose concrete e decisive nada. Fino all’assist super per l’1 1. PALACIO 6,5 Sbagliano a cercarlo con palloni alti: regge da solo l’attacco, troppi minuti passati da timido e molle fino a quando una palla un gol. Ha il pallone del 2 2, parato. CASSANO 6 Pallissima a Palacio, zucchero per chi deve segnare, una corsa e radar sempre accesi. Poi, l’uscita dal campo perché Castellazzi frana per l’espulsione. BELEC 4 Un’uscita da pazzi che regala l’1 2 al Vaslui. Poi, un’altra incerta che mette in seria discussione l’Euroleague. All. STRAMACCIONI 6 Nagatomo interno: mah. Guarin dentro è una manna e anche l’innesto di Ranocchia è perfetto. In 10, prega.

VASLUI 6,5 Straton 6; Celeban 6, Varela 6,5, Cordos 5, Salageanu 5,5; Tukura 6,5, N’Doye 6,5; Antal 7 (il migliore), Caue 6 (Sanmarten 6), Stanciu 6,5 (Buhaescu 5,5); Sburlea 6. All. Sumudica 6,5.

LA TERNA ARBITRALE: SOUSA 6 Alcune decisioni lasciano un po’ a desiderare, ma è nulla di decisivo. Giusta l’espulsione di Castellazzi. Miranda 6 Tavares 6


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EUROPA LEAGUE L’ADDIO AI CAMPIONI NERAZZURRI

Lacrime a San Siro LA SQUADRA DEL TRIPLETE PERDE I PEZZI

la fotonotizia

JC a Londra, ecco il «33» del QPR

GDS

In alto a sinistra, uno striscione per JC «Uno di noi»; sopra, il portiere con i figli saluta il pubblico; in alto a destra, Julio in lacrime IMAGE SPORT-AP

Julio Cesar, che uscita «Vi amerò per sempre» Il portiere saluta squadra e tifosi, legge una lettera e piange Moratti: «Perdere lui e Maicon è un grandissimo dispiacere» LUCA TAIDELLI MILANO

Il termometro lo daranno i risultati, ma da ieri l’Inter è un po’ meno allegra. I sorrisi a pianoforte di Julio Cesar e Maicon infatti traslocano in Inghilterra. Due guasconi che hanno scritto la storia nerazzurra fanno la valigia con il groppo in gola. Lo stesso che ha strozzato le migliaia di tifosi che nelle ultime ore hanno inondato siti dedicati e social network per ringraziare i due fuoriclasse. Perché hai voglia a prepararti per tutta un’estate in cui il destino dei brasiliani era parso segnato. Quando l’addio diventa ufficiale, come dal finestrino di un treno in corsa, scorrono mille episodi che fanno accapponare la pelle.

Julio in lacrime Julio Cesar sbuca dal tunnel poco prima che inizi il match con il Vaslui. Tiene per mano i figli Cauet e Julia, abbraccia i compagni uno a uno. All’inizio sono risate, poi l’emozione ha il sopravvento e piovono lacrime più abbondanti del temporale che si abbatte su San Siro. Prende la parola a centrocampo e si affida a una lettera che rompe un po’ la spontaneità dell’applauso collettivo («Julio uno di noi» si legge in curva), ma riassume il suo sogno: «Sono arrivato qui da sconosciuto, ho subito capito di avere trovato una famiglia. E’ arrivato il primo scudetto. A tavolino? Sarà, ma me lo tengo stretto perché a sbagliare sono stati altri. Poi abbiamo vinto tutto, sino a quella fantastica tripletta. Vi amo e vi amerò sempre. Gra-

zie a tutti, soprattutto a Moratti che mi ha dato la possibilità di salutarvi». Pochi minuti prima, il presidente aveva ribadito che per lui e Maicon «questa rimarrà per sempre casa. Perderli è un grandissimo dispiacere». Mancio nel destino Colonne del triplete di Mourinho (che nel frattempo se n’è andato, come Eto’o, Pandev, Thiago Motta, Balotelli e Lucio), JC e Maic torneranno invece a incrociare il proprio destino con Roberto Mancini. Se non avesse avuto problemi di permesso di soggiorno in Inghilterra, il portiere che dallo stadio amava tornare a casa a piedi per sfogare l’adrenalina avrebbe esordito con il Qpr proprio domani contro il City del Mancio. E di fronte avrebbe avuto giusto il compagno di

SU UN SITO IN BRASILE

Ma Lucio accusa «L’Inter ingrata Ci vuole rispetto» L’ex Lucio si sfoga contro l’Inter in un’intervista al portale brasiliano «Uol Esporte»: «A me non hanno chiesto di ridurmi l’ingaggio, hanno detto che non mi volevano. C’è stata ingratitudine. Potevano essere più sinceri prima, hanno aspettato la fine della stagione e hanno detto a me e a Julio di cercarci un’altra squadra. Meritavamo più rispetto. Alla Juve mi sto rendendo conto che la rivalità con l’Inter è più accesa di quanto pensassi».

mille battaglie — anche nella Seleçao —, che dopo avere flirtato a lungo con lo Special One ieri ha salutato i compagni ed è volato a Manchester. Dall’uomo che nel 2006 prese quella pietra grezza arrivata dal Monaco e ne fece il terzino più esplosivo del mondo. Perché Maic già sei anni fa prendeva a spallate tutto quello che incontrava sulla fascia, ma quando avevano spiegato la fase difensiva lui evidentemente era in vacanza. Imparate diagonali e marcature, è diventato un fuoriclasse. Capace di regalare 20 gol e 44 assist nelle 249 partite in nerazzurro. Con alcune ciliegine come la doppietta del dicembre 2008 a Siena festeggiata a torso nudo battendo i pugni sul petto come King Kong che strappò Mou dalla panchina per una corsa impazzita, un gol da fromboliere alla Juventus (doppio palleggio al volo e sberla di esterno a lasciare di stucco Buffon), una banderilla decisiva nel fianco del super Barça durante la semifinale di Champions 2010. E due gol più che simbolici nei derby, compreso l’ultimo in assoluto. Malgrado i 31 anni appena compiuti, quando ne ha voglia Maicon Douglas (nome nato da un errore all’anagrafe, visto che il padre voleva dargli quello del famoso attore) rimane un iradiddio, capa-

Julio Cesar ha iniziato ufficialmente la sua avventura a Loftus Road. Qui sopra l’ex portiere dell’Inter con la maglia del QPR. Porterà il numero 33, come gli anni che compirà lunedì. Il debutto con il Chelsea, il 15 settembre INFOPHOTO

ce di costituire da solo uno schema quando il gioco dell’Inter non decollava. Cassano, uno che sa fiutare il vento come Giovanni Soldini, aveva appena detto che con il Colosso l’Inter era da scudetto. Ora l’asticella si alza. Piedi e adrenalina Ed è come se

senza Julio Cesar si alzasse un po’ anche la traversa della porta nerazzurra. Arrivato nel 2005, ci mise ben poco a «fare i guanti» a Toldo. Leader in campo e fuori, ha compiuto mille parate da cineteca. Prime fra tutte quelle su Muller e Robben nella finalissima di Madrid. Ma anche quei miracoli singoli che deve produrre l’estremo di una grande squadra e i rigori con cui ipnotizzava gli avversari grazie ad un’autostima che faceva provincia. Ci provò anche con Ibra, nell’ultimo derby. Perché ci vuole del pelo per fare le boccacce allo «zingaro» e capirne le intenzioni, anche se quello poi ti centra l’angolino. Autostima che lo portava anche a feroci autocritiche e a sfuriate come quella del marzo scorso, quando contro il Catania seppe scuotere uno spogliatoio allo sbando. Senza quei due l’Inter ora sarà più leggera a livello di monte ingaggi. Ma anche un po’ meno allegra. Sipario con sorriso. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ALTRA PARTENZA GLI INGLESI PAGANO 4 MILIONI PIÙ 3 DI BONUS PER IL BRASILIANO

Maicon al Manchester City riabbraccia Mancini MATTEO BREGA MILANO

Julio Cesar ha salutato ieri sera, Maicon lo aveva fatto sabato 18 agosto. Il brasiliano, al momento del cambio con Jonathan durante l’amichevole di Locarno contro il Bizertin, aveva battuto il «cinque» un po’ a tutti i suoi compagni. Il suo passaggio al Manchester City, ora, sembra cosa fatta. Quattro milioni all’Inter più tre di bonus. Su questa base la tratta-

tiva ha raggiunto il lieto fine. Il finale E dire che il presidente

Massimo Moratti fino a martedì nutriva ancora qualche perplessità sulla cessione dell’esterno. Il numero uno interista aveva detto alla Gazzetta: «Su Maicon vediamo, tra l’altro sta anche facendo bene in questo inizio di stagione». Significa che potrebbe restare? «Sì, potrebbe... vediamo». E in effetti l’avvio della nuova annata aveva fatto venire qualche dubbio sulla necessità e l’op-

portunità di lasciare andar via l’esterno. Alla fine hanno prevalso i ragionamenti economici più che quelli tecnici. L’Inter era partita con una richiesta compresa tra i 6 e gli 8 milioni e otterranno quel che volevano. Lo scambio con De Jong è naufragato il giorno in cui Gargano ha detto sì. La sensazione che Maicon stesse lasciando definitivamente Milano si è avuta ieri intorno all’ora di pranzo, quando è stato tolto dalla lista dei convocati per la sfida contro il Vaslui. Il brasiliano (che

aveva un contratto nerazzurro in scadenza nel 2013) ha preso l’aereo ed è volato a Manchester da Mancini. Il passato Maicon lascia l’Inter

dopo sei stagioni. Con la maglia nerazzurra ha vinto tutto: 4 scudetti, 3 supercoppe italiane, 2 coppe Italia, una Champions, un Mondiale per Club. In nerazzurro è stato il terzino destro più forte del pianeta per anni. E dire che la sua esistenza era iniziata con un errore all’anagrafe: invece che Maicon doveva essere Michael Douglas. È diventato comunque un attore protagonista. Maicon, 31 anni, e Roberto Mancini, 47, insieme all’Inter nel 2007 IPP

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EUROPA LEAGUE IL MERCATO NERAZZURRO

Last minute

la scheda SERGIO FLOCCARI 30 ANNI ATTACCANTE

Moratti ci prova per Floccari e tratta con Lotito

Sergio Floccari è nato a Vibo Valentia il 12 novembre 1981. Dopo aver militato in club di C2, C1 e B, viene ceduto dal Rimini in comproprietà tra Atalanta e Messina, e proprio con i siciliani approda in serie A nel gennaio 2006

2007 In estate viene acquistato definitivamente dall’Atalanta. Con i nerazzurri realizza 20 reti in due stagioni

Caccia al vice Milito: l’Inter offre 700 mila euro per il prestito alla Lazio. L’alternativa è Kozak MATTEO DALLA VITE MILANO

Tommaso si è tirato fuori, Sergio ha detto no al Bologna per poter offrire il proprio profilo all’Inter. Tommaso è Rocchi e dice «amo troppo la Lazio, resto qui». Sergio è Floccari e adesso tocca a Moratti e Lotito trovare la soluzione: perché l’Inter ha sempre pensato di voler spendere zero o il minimo indispensabile; il presidente della Lazio, invece, aveva in mano l’offerta di 4,5 milioni di euro da parte di Guaraldi e rinunciarci completamente, beh, sarà dura. Morale: non è fatta e non è nemmeno semplice, anche perché Petkovic (pur non avendolo convocato) dice di averne bisogno. O forse Lotito vuole «quagliare» dal punto di vista economico.

Questione di euro Non c’è ancora niente di stabilito, ma di certo come un anno fa il club nerazzurro potrebbe chiudere sul gong un affare con la Lazio: il 31 agosto 2011 successe per Mauro Zarate e oggi (se tutto procede come deve procedere) per Sergio Floccari. Da sponda-Lazio, però, non sono così ottimisti come da sponda nerazzurra: si sa, l’Inter cerca quel profilo di giocatore che risponde appunto al nome di Floccari, ma si è messa in testa l’idea di fare un’operazione rasoterra nei costi, e sotto questo punto di vista Lotito (presidente della Lazio) non vuole proprio sentirci. Oggi è naturalmente la giornata decisiva, perché il lucchetto potrebbe aprirsi solo con la proposta di un prestito con diritto di riscatto, e a quanto ammonta il prestito lo dovranno stabilire le parti in causa, trovando o no un punto

2010 Dopo la parentesi con il Genoa (2009 gennaio 2010), passa alla Lazio. La stagione scorsa ha giocato in prestito al Parma, per lui 8 gol

d’incontro. L’offerta e la richiesta La base di partenza offerta dall’Inter nella trattativa cominciata ieri sera è distante dalla richiesta della Lazio: Lotito aveva formalizzato un prestito con diritto di riscatto del Bologna per 2,5 milioni iniziali; l’Inter ha cominciato a proporre 700 mila euro per un giocatore che a novembre farà 31 anni. Si continuerà a parlare, tutto è possibile. In serata è balenata anche l’ipotesi Kozak che dopo la sfida di Europa League ha dato l’idea di salutare i suoi tifosi. Le alternative in casa Una cosa è certa: l’Inter non ne farebbe un dramma se per caso non dovesse arrivare il vice-Milito. Perché ha un’armonia importante e spessa in attacco, perché il numero di uomini è considerato quello giusto, perché

L’attaccante Sergio Floccari, 30 anni: il suo cartellino è della Lazio IMAGE

Il presidente: «Se c’è un’occasione bene, altrimenti Stramaccioni se la caverà»

nel caso in cui l’approdo di Floccari (o chi per lui) non avvenisse ecco che le soluzioni diventerebbero due: Rodrigo Palacio è la prima — anche se il Trenza è alla stregua di un titolare —, e Marko Livaja la seconda, considerando che il baby croato è stato più volte inserito a match in corso da Stramaccioni. Nessuno mi stuzzica... In tutto

questo — ricordato che l’Inter ha anche acquistato un portierino polacco classe ’94 Dawid Smug, in arrivo dallo Szamotuly e destinato alla Primavera —-, ecco le sensazioni pre-gara del presidente Massimo Moratti, che la dicono lunga sul fatto che se succede qualcosa in attacco bene e sennò... va bene anche così. «Ci danno alla ricerca di chissà chi... C’è questo problema del vice-Milito, ma lo prenderemo in caso di un’occasione, sennò Stramaccioni se la caverà benissimo. Nomi che mi stuzzicano? Non ce ne sono...». Il numero uno non dà riferimenti, ma è ovvio che si fida dei suoi uomini di mercato e dell’allenatore, tre che hanno individuato in Floccari l’identikit per colmare il vuoto in «rosa». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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EUROPA LEAGUE RITORNO PLAY OFF

Kozak e Zarate Il Mura si sgretola La Lazio cala il tris, gli sloveni durano mezzora Doppietta per l’attaccante ceco. Bene l’argentino LAZIO MURA

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PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Kozak (L) al 30’, Zarate (L) al 42’ p.t.; Kozak (L) al 10’, Travner (M) al 43’ s.t.

LAZIO (4-3-3) Bizzarri; Scaloni, Biava, Dias, Cavanda; Gonzalez (dal 16’ s.t. Rozzi), Onazi, Hernanes (dal 34’ s.t. Konko); Zarate, Kozak, Lulic (dal 24’ s.t. Candreva). PANCHINA Marchetti, Ledesma, Mauri, Klose. ALLENATORE Petkovic. CAMBI DI SISTEMA dal 16’ s.t. 4-2-4. ESPULSI nessuno. AMMONITI Rozzi per gioco scorretto. MURA (5-4-1) Drakovic; Majer, Marusko, Travner, Kramar, Janza; Bohar (dal 1’ s.t. Buzeti), Eterovic, Horvat (dal 39’ s.t. Kouter), Vas (dal 43’ s.t. Kozar); Fajic. ALLENATORE Bogatinov. PANCHINA T. Cipot, Barbic, Gruskovnjak, Lotric. ALLENATORE Bogatinov. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Horvat per gioco scorretto. ARBITRO Trattou (Cipro). NOTE spettatori 15 mila circa, incasso non comunicato. Tiri in porta: 8-3. Tiri fuori: 5-1. In fuorigioco: 2-1. Angoli: 11-1. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’.

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 2-0 GOL! 30’ Il tiro di Zarate è rimpallato, la sfera finisce a Kozak che segna di sinistro. GOL! 42’ Scaloni serve in area Zarate, controllo e di destro supera Drakovic. SECONDO TEMPO 3-1 GOL! 10’ Errore di Janza, Kozak ne approfitta e di destro fulmina Drakovic in uscita. GOL! 43’ Punizione di Eterovic, ne approfitta Travner che infila da pochi passi.

STEFANO CIERI ROMA

Kozak e Zarate, ci sono anche loro nella Petko-Lazio. Ma ci sono anche i giovani Cavanda e Onazi e, volendo, pure l'altro baby Rozzi. Missione compiuta senza patemi per la Lazio. E ci mancherebbe, verrebbe voglia di aggiungere. Perché contro un avversario, il Mura, davvero inconsistente, ci sarebbe voluto un suicidio storico per non passare il turno dopo lo 0-2 dell'andata. Ma la squadra biancoceleste non si limita ad archiviare la pratica senza correre rischi. Prova a fare gioco, così come gli chiede il nuovo tecnico. Ci riesce per gran parte della gara, segnando tre gol, sfiorandone un'altra mezza dozzina e mollando solo un po' nel finale, quando i simpatici sloveni riescono a timbrare il gol della bandiera. Nuovi gol Risolvono Kozak e Za-

rate, non a caso i protagonisti più attesi della vigilia. Entrambi hanno vissuto un'estate più di ombre che di luci. Il morbido avversario sloveno è l'ideale per ridestare il loro istinto di killer d'area. E così succede. Apre Kozak alla mezzora, servito proprio da Zarate, raddop-

laFotonotizia

Lotito e quel dito medio... Il presidente della Lazio Claudio Lotito, a destra, risponde col dito medio ai cori dei tifosi. Alla sua sinistra Ciani e Tare ridono FOTOLINE

la Moviola DI dan. va.

Kozak, il gol è regolare Di certo non ha aiutato il bel gioco, fischiando, al limite della fiscalità, ogni intervento, ma l’arbitro cipriota Trattou non ha commesso grossi errori. Timide proteste slovene, in occasione del primo gol di Kozak, per un presunto fallo dell’attaccante: azione regolare. Giuste le ammonizioni di Horvat e Rozzi. Stop per Candreva lanciato a rete al 26’ del s. t.: era in fuorigioco.

pia l’argentino sul finire del primo tempo, ed è di nuovo il ceco nella ripresa ad arrotondare il punteggio. E poi nella mezzora finale sono ancora i due a cercare e sfiorare il quarto gol che però non arriva. Poco male. I due attaccanti, nelle settimane scorse in predicato anche di essere ceduti, dimostrano di essere in palla e di poter costituire una valida alternativa al totem Klose. Sempre che Petkovic insista col modulo a una punta. Perché se dovesse passare ad un altro che ne prevede due ecco allora che i protagonisti della serata potrebbero addirittura reclamare un posto da titolare. Serata di esperimenti Tutto è possibile, perché la Petko-Lazio, nonostante le tre vittorie su tre in gare ufficiali, resta un cantiere aperto. Ed è proprio il tecnico a volerlo. Anche contro il Mura ecco un nuovo esperimento, che l'allenatore di Sarajevo cala a mezzora dalla fine col risultato al sicuro. Dentro Rozzi, un altro giovane dopo Cavanda e Onazi, e spazio al 4-2-4, con Kozak-Zarate punte centrali e lo stesso Rozzi e Lulic (poi Candreva) attaccanti esterni. La Lazio piace ed è anche produttiva in questa ennesima versione. Ma piacciono soprattutto i baby. Di Cavanda e Onazi già si sapeva, ma anche Rozzi può essere una risorsa interessante. Certo, non tutti gli avversari si chiameranno Mura, sia in Europa ed ancor di più in Italia. Ma come inizio non c'è male per la Lazio. Sembrava destinata ad una stagione anonima nelle migliore delle ipotesi, è invece partita per fare sul serio. E se il buongiorno si vede dal mattino può ripetere il cammino fatto nelle ultime due stagioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA

le Pagelle di ALESSIO D’URSO

ONAZI E GONZALEZ VIVACI LULIC È UN MOTORINO 0LAZIO 6,5 BIZZARRI 5,5 Paratona su Fajic, da dimenticare l’uscita a vuoto sul gol del Mura. SCALONI 6,5 Percussioni a getto continuo, serve l’assist da cui origina il 2 0 di Zarate. BIAVA 6 Controlla a turno Fajic e Bohar. DIAS 6 Abbocca alla finta di Fajic nell’unica occasione del Mura, unico neo di una gara ispirata. CAVANDA 6 Chiusure importanti e inserimenti. GONZALEZ 6,5 Intraprendente, fa a sportellate con Janza e Vas e cerca sempre il dialogo con i compagni. ROZZI 6 Si presenta con una cintura a Janza, il temperamento non gli fa difetto. ONAZI 6,5 Fosforo per far girare i meccanismi. HERNANES 6 Il Profeta si sbatte, partita intensa la sua. Vicino al gol. (Konko s.v.) ZARATE 6,5 Pericoloso da piazzato, non può sbagliare davanti a Drakovic. Cerca il bis personale.

h

IL MIGLIORE

7 KOZAK

Gigante da tenersi stretto. Sponde preziose e due gol da vero centravanti. Coniugando classe e potenza. LULIC 6,5 Spariglia le carte del Mura a sinistra. CANDREVA 6 Si piazza sullo stesso lato e si propone. ALL. PETKOVIC 6,5 Prima uscita ufficiale all’Olimpico: gruppo in crescita e vittoria.

MURA 5 Drakovic 5,5; Majer 5,5, Marusko 5, Travner 6, Kramar 5, Janza 5; Bohar 5,5 (Buzeti 6), Eterovic 6, Horvat 6 (Kouter s.v.), Vas 6 (Kozar s.v.); Fajic 6,5. All. Bogatinov 5,5.

LA TERNA: TRATTOU 6,5 Dirige con buon senso, coadiuvato a dovere dagli assistenti. Souteriou 6,5-Charalambous 6,5.


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EUROPA LEAGUE OGGI ALLE ORE 13 IL SORTEGGIO

Atletico, Eto’o e il Liverpool Occhio Italia Urna per Inter, Napoli, Udinese e Lazio Il trofeo mette in palio oltre 208 milioni

La formula La fase a gironi comprende 12 gruppi di quattro squadre. Ognuna affronta le altre tre in sfide di andata e ritorno. Le prime due classificate dei 12 gironi accedono ai sedicesimi di finale (andata e ritorno), insieme alle otto terze classificate nei gironi di Champions League. Le vincitrici passano agli ottavi, e a seguire quarti e semifinali. Finale a Amsterdam il 15 maggio.

DAL NOSTRO INVIATO

PIERFRANCESCO ARCHETTI MONTECARLO (Monaco)

Quattro squadre oggi al sorteggio di Europa League per tentare di cambiare la mentalità italiana che considera il secondo trofeo della Uefa alla stregua di un primo turno di coppetta Italia, perché se un allenatore vuole mantenere il posto deve soddisfare piazza e padroni soltanto in campionato. Inter, Lazio, Napoli e Udinese hanno potenzialità almeno da fase primaverile, se non cominciano a lamentarsi perché si gioca il giovedì (molti faranno finta di scoprirlo adesso), non ci sono in palio i tanti milioni della Champions e gli avversari sono poco attraenti (almeno fino all’inverno). Pericoli e ricordi Certo, se deve essere Europa League, sarebbe bello veder arrivare subito sfide stuzzicanti, che risveglino memoria e gusto del duello. Inter (prima fascia) contro Borussia Moenchengladbach (terza) potrebbe essere una di queste.

Per gli under 40: nel 1971, i nerazzurri persero 7-1 in Germania, ma il risultato fu cancellato e la gara ripetuta (0-0 a Berlino, Inter avanti): Boninsegna era stato colpito da una lattina e le discussioni fra protagonisti e testimoni non sono ancora terminate: simulazione o vero danno? Napoli e Udinese sono in seconda fascia: possono pigliare anche Atletico Madrid (detentore) o Liverpool, mentre Newcastle o Partizan Belgrado sarebbero guai di terza classe dove invece alloggia la Lazio che deve fare attenzione, nella più morbida zona due, al Rubin Kazan o all'Athletic Bilbao, finalista a maggio. E tutti temono l'Anzhi di Eto'o, in quarta.

Doppi soldi Non sono tanti, ma

nemmeno la miseria di un tempo. Verranno divisi 208,75 milioni (125,25 di premi fissi, 83,5 di market pool televisivo), quasi il doppio della stagione scorsa (105,36). La partecipazione ai gruppi vale: 1,3 milioni. Vittoria nei gruppi: 200 mila euro. Pareggio nei gruppi: 100 mila. Primo posto nei gruppi: 400 mila. Secondo posto: 200 mila. Sedicesimi di finale: 200 mila. Ottavi: 350 mila. Quarti: 450 mila. Semifinali: 1 milione. Finalista: 2,5 milioni. Campione: 5 milioni. Cifra massima per chi vince, market pool escluso, 9,9 milioni. L’Europa League dell’Atletico Madrid 2011-12 AFP

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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la guida

LA FINALE Inter top. Udinese A MAGGIO a

e Napoli in 2 fascia La Lazio va in terza S

Fase a gironi Inizierà il 20 settembre Sono previste 6 giornate con andata e ritorno (20 settembre, 4 ottobre, 25 ottobre, 8 novembre, 22 novembre, 6 dicembre)

S Sedicesimi di finale 14-21 febbraio 2013 Accedono le prime due di ogni girone e le terze classificate nei gironi di Champions

S Ottavi 7-14 marzo

S Quarti 4-11 aprile

S Semifinali 25 aprile-2 maggio

S La finale 15 maggio Si giocherà all’Amsterdam Arena

Ai gironi di Europa League si qualificano le 10 perdenti del preliminare di Champions (c’è anche l’Udinese) e le qualificate dal playoff (ci sono anche Inter e Lazio). Saranno costituiti 12 gruppi da quattro squadre: tutte giocheranno gare in casa e trasferta, per un totale di sei partite. Come in Champions. Le prime due di ogni gruppo si qualificheranno ai sedicesimi di finale di Europa League assieme alle 8 squadre che chiuderanno al terzo posto i gruppi di Champions. Nel sorteggio di stamattina (ore 13, diretta Premium Calcio ed Eurosport2) le squadre saranno divise in quattro fasce in base al ranking Uefa: la prima fascia contiene ovviamente le squadre più importanti. PRIMA FASCIA Atletico Madrid (Spa), INTER, Lione (Fra), Liverpool (Ing), Marsiglia (Fra), Sporting Lisbona (Por), Psv (Ola), Tottenham (Ing), Bayer Leverkusen (Ger), Bordeaux (Fra), Twente (Ola), Stoccarda (Ger). SECONDA FASCIA Basilea (Svi), Metalist (Ucr), Panathinaikos (Gre), Ath. Bilbao (Spa), Copenaghen (Dan), Fenerbahce (Tur), Rubin Kazan (Rus), NAPOLI, UDINESE, Bruges (Bel), Hapoel Tel Aviv (Isr), Hannover (Ger). TERZA FASCIA LAZIO, Steaua (Rom), Sparta Praga (R. Cec), Rosenborg (Nor), Newcastle (Ing), Young Boys (Svi), Levante (Spa), Genk (Bel), Borussia Moenchengladbach (Ger), Partizan (Ser), Viktoria Plzen (R. Cec), Dnipro (Ucr). QUARTA FASCIA Helsingborg (Sve), Maritimo (Por), Rapid Vienna (Aut), Academica Coimbra (Por), Anzhi (Rus), Maribor (Por), Videoton (Ung), Aik Solna (Sve), Ael Limassol (Cip), Hapoel Kiryat Shmona (Isr), Molde (Nor), Neftchi Baku (Afg).

L’ESITO DEL PLAYOFF TUTTI I RISULTATI

andata ritorno

Ieri l’Europa League ha definito le partecipanti ai gruppi. Qui sotto tutti i risultati, con in neretto le qualificate. Tra le sorprese di ieri, i cinque gol con cui l’Anzhi ha vinto sul campo dell’Az Alkmaar. Eliminato il Feyenoord dallo Sparta Praga, fuori anche il Cska Mosca contro l’Aik Solna. In una delle partite più nobili di giornata, la Stella Rossa perde contro il Bordeaux. Passaggio del turno tranquillo invece per l’Athletic Bilbao, mentre il Twente si riduce ai supplementari per l’ottima rimonta contro il Bursaspor. Un po’ di fatica anche per il Liverpool: fa 1-1 in casa contro gli Hearts e si qualifica ai gironi, dove sarà ovviamente una delle squadre più temute. Un altro pezzo d’Italia — Fabio Borini — nei gruppi di Europa League.

Stoccarda (Ger)-Dinamo (Rus) 2-0 1-1 Anzhi (Rus)-Az Alkmaar (Ola) 1-0 5-0 Heart of Mid. (Sco)-Liverpool (Ing) 0-1 1-1 Sheriff Tir. (Mol)-Marsiglia (Fra) 1-2 0-0 Horsens (Dan)-Sp. Lisbona (Por) 1-1 0-5 Lokeren (Bel)-V. Plzen (R.Cec) 2-1 0-1 Neftci (Aze)-Apoel Nicosia (Cip) 1-1 3-1 Trabzonspor (Tur)-Videoton (Ung) 0-0 2-4 dcr Dudelange (Lus)-H. Tel Aviv (Isr) 1-3 0-4 Mura (Slo)-LAZIO 0-2 1-3 Atromitos (Gre)-Newcastle (Ing) 1-1 0-1 Maritimo (Por)-Dila (Geo) 0-0 2-0 Midtjylland (Dan)-Young Boys (Svi) 0-3 2-0 Feyenoord (Ola)-Sp. Praga (R.Cec) 2-2 0-2 Aik Solna (Sve)-Cska Mosca (Rus) 0-1 2-0 Tromso (Nor)-Partizan (Ser) 3-2 0-1 Molde (Nor)-Heerenveen (Ola) 2-0 2-1 Slask Wr. (Pol)-Hannover (Ger) 3-5 1-5 Motherwell (Sco)-Levante (Spa) 0-2 0-1 Legia V. (Pol)-Rosenborg (Nor) 1-1 1-2 Vaslui (Rom)-INTER 0-2 2-2 Debrecen (Ung)-Bruges (Bel) 0-3 1-4 D. Bucarest (Rom)-Metalist (Ucr) 0-2 1-2 Stella Rossa (Ser)-Bordeaux (Fra) 0-0 2-3 Bursaspor (Tur)-Twente (Ola) 3-1 1-4 dts Ekranas (Lit)-Steaua (Rom) 0-2 0-3 Liberec (R.Cec)-Dnipro (Ucr) 2-2 2-4 Paok (Gre)-Rapid Vienna (Aut) 2-1 0-3 Lucerna (Svi)-Genk (Bel) 2-1 0-2 Zeta (Mac)-Psv Eindhoven (Ola) 0-5 0-9 Athletic Bilbao (Spa)-Hjk Helsinki (Fin) 6-0 3-3


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SORTEGGIO CHAMPIONS

L’EUROPA CI HA D

Sorteggio positivo Juve e Milan trovano il Chelsea e lo Zenit I bianconeri nello stesso girone dei campioni d’Europa I russi di Spalletti unico osso duro per i rossoneri DAL NOSTRO INVIATO

FABIO LICARI MONTECARLO (Monaco)

Con tutti i tecnici italiani in giro per l’Europa era difficile non incrociare vecchi amici. Evitati Ancelotti e Mancini, sulla carta i clienti più pericolosi, Juve e Milan si ritrovano con Di Matteo (Chelsea), Spalletti (Zenit) e due gruppi complessivamente alla portata di ottavi di finale. L’Europa della crisi non comincia male: almeno niente di paragonabile alla «final four» capitata al Real Madrid con l’aggiunta emozionale della sfida nerazzurra Mou-Mancini. Rumore di nemici e di Champions.

A MONTECARLO GLI «ITALIANI» IMPEGNATI NEL SORTEGGIO

GEORGE WEAH

RUUD GULLIT

FABIO CANNAVARO

L’ex attaccante di Milan, Chelsea e Psg ha sorteggiato le squadre di seconda fascia AFP

L’olandese ex Milan ha estratto la Juventus e le altre squadre di terza fascia AP

L’ex capitano azzurro tira a sorte il Borussia Dortmund e le formazioni di quarta fascia AP

una primavera a eliminazione diretta, quando si farà sul serio. A chi è andata meglio?

casa Juve, due per il Milan. Niente di impossibile, su. Dovessimo cedere contro ucraini e spagnoli di seconda fascia, allora potremmo anche finirla con i discorsi sul ranking e scriverci in fronte: «Ce lo meritiamo».

bre 2009. Da allora sono trascorsi tre anni, troppi. Come troppe cominciano a diventare le Champions non da protagonista per il Milan, campione 2007 e poi al massimo arrivato ai quarti (l’anno scorso con il Barcellona). Comunque aver allontanato Ibra e Thiago Silva è il primo bonus.

Fidarsi è bene ma... Champions

che, ancora una volta, offre squilibri da capogiro. Al supergruppo con Madrid, Manchester City e Borussia Dortmund – con l’incognita Ajax a fare chissà quanto da intruso – si contrappone il gironcino teoricamente scolastico del Manchester United: come non sorridere davanti a Braga, Galatasaray e Cluj? Eppure l’ultima edizione ha già spiegato, a spese proprio di sir Alex, che si può andare k.o. contro piccole come il Basilea. I conti meglio farli alla fine, anche per Mourinho e Mancini candidati a Premier, Liga e Champions. Tra gli estremi del sorteggio, disegnato anche dalle mani di Gullit, Weah e Cannavaro, i gruppi delle italiane: le «sopravvissute» possono sognare

Meglio Milan Risposta d’istinto: probabilmente al Milan. Intanto perché la più forte delle sue rivali è lo Zenit, non all’altezza del Chelsea campione d’Europa. E poi – da non sottovalutare – perché l’ipotetica seconda forza, il Malaga in dissolvimento dello sceicco in fuga, è meno pericoloso dello Shakhtar tutto brasiliano ma di solida ispirazione romena (Lucescu). Ai bianconeri resta il misterioso Nordsjaelland, campione di Danimarca, preferibile ai ritrovati belgi dell’Anderlecht. Ma il concetto è chiaro: tre pretendenti «serie» in

Rientro Juve Il tabellone s’è an-

che divertito a fare scherzi: Chelsea-Juve, prima giornata, aspettando notizie su Conte, è la classica sfida da «dove eravamo rimasti». L’ultimo k.o. dei bianconeri nell’eliminazione diretta della Champions risale a Chelsea-Juve del 2008, 0-1 a Londra poi 2-2 a Torino. L’anno successivo i bianconeri si fermarono nei gruppi contro Bayern e Bordeaux, dicem-

Psg, che fair play! Il Barcellona di Vilanova, fortissimo però in cerca di una nuova identità, è finito in un mischione dal quale emergerà, non c’è dubbio, ma senza tappetini da strapazzare: tra Benfica, Spartak Mosca e Celtic (con Alexander McPeter?) sarà una bella gara per il secondo posto. Meglio, molto meglio, è andata al Psg, al quale il sorteggio concede

Il palco del Grimaldi Forum di Monaco, sede dei sorteggi AFP


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DATO UNA MANO

UEFA BEST PLAYER BATTUTA LA CONCORRENZA DEL PALLONE D’ORO E DELLA STELLA DEL REAL

Messi e Ronaldo si inchinano È Iniesta il più forte d’Europa DAL NOSTRO INVIATO

PIERFRANCESCO ARCHETTI MONTECARLO (Monaco)

PREMIO DI CONSOLAZIONE IL BACIO DI IRINA A CR7 BOZZANI

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L’ALTRO PREMIO

tempo per registrare meccanismi ancora imperfetti: la più debole delle teste di serie (Porto), una normale di seconda fascia (Dinamo Kiev), una prescindibile dalla quarta (Dinamo Zagabria). Gli sceicchi di Parigi dovrebbero preoccuparsi d’altro, piuttosto. Delle parole del segretario generale Uefa Gianni Infantino, che ha avvisato in diretta tv: «L’Uefa non esiterà a prendere provvedimenti contro chi non rispetterà le regole del fair play». Cioè, secondo i controlli Uefa, proprio il Psg. Quale formula? Sorridono anche Arsenal e Schalke (Olympiacos e Montpellier sembrano alla portata) e Bayern e Valencia (contro il Lilla senza Ha-

zard e il Bate Borisov). E si ripropone il problema degli ultimi tempi: a una Champions più democratica, e aperta a tutta l’Europa, corrispondono gruppi di minore appeal. Come far quadrare il cerchio? Avvicinarsi al progetto tipo Superlega, che ogni giorno sembra più inevitabile, o proseguire sulla strada più solidale ma meno spettacolare? Ieri a Montecarlo sono cominciate le discussioni tra club e Uefa, il progetto andrà definito entro un anno, ma la strada è lunga: l’anno del cambiamento, il 2015, s’incrocerà pericolosamente con l’assalto di Michel Platini alla Fifa e con i primi esiti della campagna per il fair play. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Oltre al premio vinto da Andres Iniesta come «Best Player in Europe 2011-12», ieri è stato assegnato, nel corso della cena di gala ufficiale dopo i sorteggi, il premio Uefa Monaco Charity Award. Il presidente Uefa Michel Platini ha consegnato un assegno da un milione di euro alla Fondazione Stefano Borgonovo, impegnata nella ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica (Sla). A ricevere l’assegno c’era la moglie di Stefano Borgonovo, Chantal.

L’esito del premio della Uefa per il migliore in Europa nel 2011-12 fa sorridere tutti i nemici delle dittature. Fra i soliti Lionel Messi e Cristiano Ronaldo ha vinto stavolta Andres Iniesta, già scippato di un Pallone d’oro nel 2010, quando decise addirittura la finale del Mondiale, e adesso contento di ricevere la maglia argentata con il suo cognome sulla schiena. Più soddisfatto sembra Michel Platini che gli consegna il trofeo conquistato con due lunghezze di vantaggio sui due mostri. «È un risultato meritato, d’altronde Iniesta è stato eletto anche il più bravo dell’Europeo», sogghigna il presidente della Uefa. Il vincitore ha ringraziato tutti «ma soprattutto i compagni del Barcellona, Messi incluso». Gli italiani Quanto agli italiani,

stavolta tre erano nella lista dei 32, mentre nel 2011 nessuno vi era entrato. Andrea Pirlo è quarto, primo degli esclusi dal ballottaggio finale riserva-

Ilgiurato DI ALBERTO CERRUTI

Perché Pirlo lo avrebbe meritato di più Andrès Iniesta è il «best player» della stagione 2011-12 ed è una doppia notizia, perché il piccolo grande giocatore del Barcellona e della Spagna interrompe l’egemonia del suo compagno di club Leo Messi, vincitore di tutti gli

to ai primi tre; Gigi Buffon dodicesimo; Mario Balotelli quattordicesimo. Sul mancato podio di Pirlo, Platini fa il filosofo: «Hanno votato i giornalisti...». A Kiev dopo la finale l’ex juventino abbracciò calorosamente l’azzurro: «Un segno di affetto, perché abbiamo la stessa età».

Andres Iniesta, 28 anni, con il trofeo Uefa best player 2011-12 REUTERS

La storia Il premio della Uefa è alla seconda edizione e la prima fu vinta da Messi. Voluto da Michel Platini, è una sorta di Pallone d’oro che premia i giocatori di qualsiasi nazionalità di tutti i club europei, riempiendo un vuoto lasciato fra i riconoscimenti

ultimi premi individuali della Fifa e dell’Uefa. Nessun dubbio sul verdetto di ieri, frutto del voto di 53 giornalisti rappresentanti i Paesi aderenti all’Uefa. Anch’io, come giurato dell’Italia e de La Gazzetta dello Sport, ho preferito Iniesta a Messi e Cristiano Ronaldo, perché è stato il miglior giocatore della Spagna campione d’Europa. Il voto, infatti, deve premiare non il valore assoluto del giocatore, ma il suo rendimento da settembre a giugno, secondo il desiderio del presidente Uefa Platini, che dall’anno scorso ha creato questo

del continente dopo la fusione fra il Pallone d’oro di France Football e il Fifa World Player che ha dato connotati mondiali al premio ora di Sepp Blatter. A differenza di questo trofeo, il Best Player dato ieri tiene in considerazione la stagione tradizionale (e non l’anno solare). Inoltre non contempla soltanto l’attività nelle coppe europee, ma quella completa: ecco perché Pirlo e Buffon, senza coppe con la Juve, sono fra i 32. I voti vengono dati da 53 giornalisti, uno per federazione europea. Per l’Italia scelta la Gazzetta. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Andrea Pirlo, 33 anni LAPRESSE

riconoscimento, per distinguerlo dal vecchio Pallone d’oro. Proprio per questo motivo nella preselezione con 5 nomi al primo posto avevo però votato Pirlo, simbolo dell’Italia vice-campione d’Europa e più che mai simbolo anche della Juve campione d’Italia. Invece Pirlo è arrivato soltanto quarto, primo dei non eletti sul podio. Un’ingiustizia, anche per Cannavaro, suo vecchio compagno di nazionale, che lo avrebbe riabbracciato volentieri a Montecarlo. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SORTEGGIO CHAMPIONS LE RIVALI DELLE ITALIANE

d

HANNO DETTO

S Conte «Col Chelsea sarà difficilissima. Il calcio ucraino è una realtà importante da molti anni. Con i danesi saranno sfide molto fisiche»

S Barzagli «Lo Shakhtar è insidioso, da anni gioca la Champions. Corre e ha qualità. Il Nordsjaelland può rivelarsi una sorpresa. Tutti vogliono far bene»

FRANCESCO VELLUZZI

C’è il fascino della super sfida col Chelsea, la gara da vincere a ogni costo con lo Shakhtar e la gita in Danimarca a casa del Nordsjaelland. Quello che Beppe Marotta, ad della Juve, definisce «il ritorno a casa» non crea particolari apprensioni. Il gruppo E della Champions League mette già i campioni d’Italia nella condizione di sperare in un passaggio agli ottavi.

HJL

Gigi è caldo In attesa di ripren-

dere a far la storia, la Juve pensa anche alle avversarie. Conte ammonisce subito: «Col Chelsea sarà una sfida affascinante, ma difficilissima. Non saranno semplici le altre due partite: il calcio ucraino è una realtà importante da molti anni. Contro i danesi saranno sfide molto fisiche». Gigi Buffon comincia a scaldarsi: «Col Chelsea abbiamo un conto aperto, visto che ci eliminò nel 2009. Questa Juve è più forte di allora, ma il Chelsea è ancora più forte di tre anni fa. Ed è campione in carica. Lo Shakhtar forse non avrà il blasone di altre squadre, ma è ormai una realtà consolidata e occhio ai danesi. Avversari del genere possono riservare brutte sorprese. Solo alla fine del girone scopriremo se è stato benevolo. L’importante è poterci confrontare con i migliori. La musica della Champions mi è mancata parecchio e ora ho una gran voglia di risentirla». Andrea Barzagli, tornato ad altissimi livelli anche in azzurro, è motivato quanto Buffon. A lui la ribalta europea non è mai mancata perché la grande Europa l’ha vissuta anche col Wolfsburg (venne eli-

SHAKHTAR

HJL 4231

COLE TERRY

OSCAR MATA

CECH CAHILL

TORRES

KUCHER

MIKEL RAMIRES

SRNA

IVANOVIC

S Roberto Di Matteo, 42 anni, coach del Chelsea di cui è stato anche calciatore dal ’96 al 2002

STEPANENKO MKHITARYAN

PYATOV

LUIZ ADRIANO

4231

TICINOVIC

DOUGLAS COSTA

RAKITSKIY

NORDSJAELLAND

HJL 4231

RAT

HAZARD

Soddisfatti «E’ un girone che

prendiamo con soddisfazione, ma abbiamo massima umiltà e rispetto per gli avversari. Non dimentichiamoci dell’Apoel Nicosia che è andato lontano e ha fatto vittime illustri. L’importante per noi è essere tornati su un palcoscenico che è consono al blasone, al valore e alla storia della società. Siamo contenti di questa nuova gestione. Anche il presidente è soddisfattissimo. La Champions un banco di prova importante per questa nuova squadra». Così parlò ancora Marotta presente ieri pomeriggio ai sorteggi. Parole ripetute dal tecnico Antonio Conte: «Non posso che essere felice nel vedere di nuovo il nome della Juventus nei gironi di Champions. Questo è il posto giusto per una società che, per tradizione e risultati, ha fatto e continuerà a fare la storia del calcio italiano e non solo. Le motivazioni sono tante».

CHELSEA

RUNJE

CHRISTENSEN BECKMANN

HANSEN OKORE

FERNANDINHO TEXEIRA

JOHN

STOKHOLM

ADU

LAUDRUP, A.

PARKHURST

Allenatore: Di Matteo

Allenatore: Lucescu

Allenatore: Hjulmand

LA SQUADRA (bold) La conquista della Champions è stato un punto di arrivo per una squadra stagionata. In estate, il rinnovamento avviato un anno fa, è stato completato con Hazard, Oscar, Marin e Moises, Azpilicueta. Totale 90 milioni di euro. L'addio di Drogba ha liberato Torres dalle sue angosce. Buon avvio in Premier: 3 successi su 3. Obiettivo: vittoria.

LA SQUADRA (p.f.a.) Un vecchio amico dell’Italia come Mircea Lucescu prova sempre soddisfazione a tornare nel Paese dove ha affetti e anche interessi. «Ma non dite che siamo la squadra più debole» ha spiegato l’allenatore dopo il sorteggio, ribadendo di essere felice di riabbracciare Andrea Pirlo che lui allevò nel Brescia.

LA SQUADRA (p.f.a.) Nicklas Bendtner arriva alla Juve giusto in tempo per raccontare il miracolo (e le insidie nell’affrontarle) delle tigri di Farum. Fu anche lui tra i tanti a stupirsi sui social network dell’impresa del Nordsjaelland, al primo titolo nazionale della storia, conquistato all’ultima giornata finendo davanti al Copenaghen.

I PUNTI DI FORZA Il punto di forza è il talento belga Eden Hazard. Già paragonato a Zola, è il protagonista del buon avvio con assist che hanno rilanciato Torres (3 gol). Il modulo scelto da Di Matteo ha rilanciato pure il centrocampista nigeriano Mikel che rischiava di sfiorire. In difesa, Ivanovic è il migliore, ma è in ascesa il centrale Cahill.

S Mircea Lucescu, 67 anni, un passato italiano, guida lo Shakhtar Donetsk dal 2004

I PUNTI DI FORZA L’ex allenatore di Pisa, Brescia, Reggiana e Inter è quasi ucraino d’adozione: dal 2004 a Donetsk, ha vinto sei scudetti e la Coppa Uefa 2009 con i minatori. I punti di forza sono il capitano Srna, esterno destro, fra i migliori d’Europa, e, tra i 10 brasiliani in rosa, sembrano irrinunciabili il regista Fernandinho e la punta Luiz Adriano.

S Kasper Hjulmand, 40 anni, danese, ha vinto il campionato al primo anno sulla panchina del Nordsjaelland

I PUNTI DI FORZA In estate è partito Mikkelsen, finito in Bundesliga al Greuther Furth, per il resto il gruppo è quello del titolo. Il più conosciuto, se non altro per la parentela, è Andreas Laudrup, figlio dell’ex juventino Michael. Laudrup jr, ventiduenne multiuso offensivo, ha nella velocità la sua arma migliore e sogna l’Italia: per ora la vedrà in Champions.

Buffon ha la memoria lunga «Conto aperto col Chelsea» Il portiere: «Gli inglesi ci hanno eliminato nel 2009. Bello risentire la musica della Champions». Marotta: «Girone che prendiamo con soddisfazione» minato dal Manchester Utd), ma ora vede solo Juve: «Vogliamo dimostrare di essere all’altezza della competizione e passare il girone. Le avversarie? Il Chelsea è la squadra campione in carica. Lo Shakhtar è una formazione insidiosa, da anni gioca la Champions, corrono e hanno qualità. Il Nordsjaelland non sarà forse una squadra conosciuta, ma potrebbe rivelarsi una sorpresa, anche perché tutti vogliono fare bene». Il grande ex Un prezioso incoraggiamento alla Juve lo ha fatto ieri sera a Monaco anche l’indimenticato Fabio Cannavaro, protagonista con le «palline»: «Gruppo non facilissimo ma la Juve può farcela, ha le caratteristiche per venire fuori dal girone senza problemi. E' una squadra solida che vuole tornare ai livelli che storicamente le competono».

Gigi Buffon, 34 anni, portiere della Juventus dal 2001 IMAGE SPORT

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i precedenti Inglesi fatali nel 2008-09 Tutto facile con gli ucraini Prima volta contro i danesi CHELSEA (Inghilterra) Un doppio precedente tra le due squadre negli ottavi di finale della Champions League 2008-09, con i londinesi qualificati: 1-0 per il Chelsea a «Stamford Bridge» il 25 febbraio 2009 (gol di Drogba), quindi 2-2 a Torino il 10 marzo (segnano al 19' Iaquinta al 45' Essien, al 74' Del Piero su rigore, all'83' Drogba). SHAKHTAR DONETSK (Ucraina) La Juventus ha affrontato lo Shakhtar quando il club faceva ancora parte dell’Unione Sovietica, negli ottavi di Coppa Uefa 1976-77 (competizione poi vinta dai bianconeri che nell’occasione conquistavano il 1˚ trofeo europeo); il 24 novembre 1976 vittoria casalinga dei torinesi per 3-0, con le reti nel primo tempo di Bettega, Tardelli e Boninsegna, quindi 1-0 a Donezk per lo Shakhtar (gol di Starukin al 35’). NORDSJAELLAND (Danimarca) Nessun precedente contro il Nordsjaelland; i danesi partecipano per la prima volta alla Champions League, dopo aver preso parte a quattro edizioni della Coppa Uefa/Europa League, dal 2003-04 al 2011-12.

COSI’ IN CAMPO A MONACO ORE 20.45

STASERA LA SUPERCOPPA L’ATTACCANTE DEL CHELSEA CONTRO IL SUO PASSATO

Torres e l’Atletico: «Io uno di loro» «Non farei alcun gesto che possa turbare i tifosi». Falcao: «Sono qui per il trofeo» DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO CONDO’ MONTECARLO

La Supercoppa europea di quest’anno è talmente centrata su un solo uomo che se l’avessero chiamata Torres Cup avrebbero fatto prima. «Quando una squadra affronta un suo ex giocatore so che generalmente se ne parla pa-

recchio - spiega Fernando con un sorriso incerto stampato in viso - ma io stento a definirmi un ex dell’Atletico. Prima, venendo qui in auto, guardavo dal finestrino i gruppi di tifosi "colchoneros" a passeggio per Montecarlo, e mi veniva naturale pensare che sono uno di loro, e in un’altra situazione adesso me ne starei a bere birra e aspettare la partita in maglia biancorossa. Dico queste cose non certo per sminuire la mia appartenenza al Chelsea, che è totale e felice, ma per spiegarvi come non ci potrebbe essere per me un confronto più speciale. Prendete Simeone, l’allenatore che starà pensando a come ridurre il mio

spazio di manovra; quando ritornò all’Atletico io ero appena stato nominato capitano, e per qualche partita mi capitò di portare la fascia malgrado avessi per compagno un campione della sua esperienza. Ecco, il Cholo è un uomo che mi ha insegnato moltissime cose. Gli voglio bene, e cercherò di batterlo per dimostrargli che è stato un ottimo maestro. Esultare in caso di gol? Io non farei mai alcun gesto che potesse turbare la gente dell’Atletico. Mi seguono ancora con affetto e costanza, come potrei?». Parola di Falcao Se il lato dea-

micisiano del match è quello dominante, l’aspetto tecnico è

imperniato sulla trasformazione in corso nel Chelsea. Di Matteo ha vinto la Champions grazie a 3 prove difensive straordinarie e un po’ fortunate, ma, strappata la conferma ad Abramovich, s’è fatto pure acquistare ogni bendidio. Inutile dire che in questo senso l’uomo più atteso sia Eden Hazard, mentre dalla parte dell’Atletico il riflettore è puntato sul formidabile e non ancora abbastanza conosciuto Radamel Falcao: «Questo è un titolo che dà prestigio, siamo qui per vincerlo. E io lavoro per contendere un giorno a Iniesta, Messi e Ronaldo i grandi trofei». Bravo, è così che si parla. © RIPRODUZIONE RISERVATA

GDS


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HJL

ZENIT

HJL 4231

CRISCITO

ANDERLECHT

DESCHACHT

JOVANOVIC

442

HJL

MALAGA 4231

MONREAL

DANNY HUBOCHAN MALAFEEV LOMBAERTS

ELISEU

SHIROKOV PROTO

WASILEWSKI

DENISOV

DE SUTTER

BIGLIA

KOUYATÉ SEMAK KERZHAKOV

KANU

MBOKANI

WELLIGTON CABALLERO DEMICHELIS

BYSTROV

S Luciano Spalletti, 53 anni, in Italia ha guidato Empoli, Samp, Venezia, Udinese, Ancona e Roma ANSA

CAMACHO ISCO

OLINGA

TOULALAN JOAQUIN

GILLET

ODOI

ANYUKOV

lecht — due volte in tutto — ha poi vinto la Coppa dei Campioni.

JESUS GAMEZ

Allenatore: Spalletti

Allenatore: Van den Brom

Allenatore: Pellegrini

LA SQUADRA (g.ku.) Rosa molto ristretta, nonostante la ricchezza della Gazprom. Troppa confusione nella gestione societaria, mistero assoluto sui nuovi acquisti (solo voci finora su Hulk e Nani), con lo stellare Miguel Danny ancora infortunato. Kerzhakov in attacco non ha alternative, il centrocampo è vecchiotto, in difesa poche opzioni.

LA SQUADRA (n.li.) Dopo sei anni passati a guardare la Champions che conta in tv, l’Anderlecht torna nella fase a gironi, nonostante la sofferenza nel preliminare con i ciprioti dell’Ael Limassol. In questo inizio di stagione il club di Bruxelles è partito comunque bene: vittoria (3 2) in Supercoppa sul Lokeren, in campionato è 2˚ a 2 dal Bruges.

LA SQUADRA (f.m.r.) Era una bella rosa, ha perso tanti petali per la crisi economica che ha colpito il club: via Cazorla, Rondon, Mathijsen e Maresca, al momento è arrivato Saviola dal Benfica e si aspetta Santa Cruz. Van Nistelrooy si è ritirato, Julio Baptista è infortunato. Nelle giovanili hanno pescato un jolly di 16 anni, il camerunese Olinga.

I PUNTI DI FORZA E’ Spalletti il personaggio più importante di questa squadra misteriosa, vero artefice dei due scudetti. In campionato dopo 6 turni lo Zenit è primo a pari punti con il Terek Grozny. Oggi è in programma la sfida contro la matricola Mordoviya Saransk. Nella gara precedente lo Zenit era stato sconfitto in casa contro il Rubin.

S John van den Brom, 45 anni, prima dell’Anderlecht ha guidato anche Den Haag e Vitesse AFP

I PUNTI DI FORZA Il glorioso passato (31 titoli nazionali, 5 eurocoppe) è stato ricordato con la forza dei vari Jovanovic, Mbokani, Juashz e Biglia, artefici della scudetto. Il nuovo allenatore, Van den Brom, ha lanciato nel secondo tempo del preliminare un ragazzo di origini italiane, Massimo Bruno, 18 anni. Per lui subito un assist.

S Manuel Pellegrini, 58 anni, prima del Malaga ha allenato anche River Plate, Villarreal e Real Madrid EPA

I PUNTI DI FORZA L’allenatore, Manuel Pellegrini. Rimasto nonostante i problemi economici per guidare per la prima volta il Malaga in Champions. Superati bene i preliminari (Panathinaikos), ora siamo alle nozze coi fichi secchi. Toulalan, Isco, Monreal, Eliseu, Joaquin gli uomini migliori di una squadra smembrata.

Allegri: «Girone abbordabile Ma antenne sempre dritte» «Non possiamo permetterci di sottovalutare nessuno. Lo Zenit è un’ottima squadra e il Malaga ha già fatto buone cose in Spagna» MARCO PASOTTO MILANO

i precedenti Zenit e Malaga una novità Con l’Anderlecht due incroci e due Champions conquistate ZENIT (Russia) Col Milan nessun precedente, mentre nel 2008-09 i russi affrontarono la Juve nel girone di Champions: k.o. a Torino per 1-0, quindi 0-0 in casa, poi sfidarono l’Udinese negli ottavi di Uefa, con i friulani qualificati (2-0 a Udine e 0-1 a San Pietroburgo). Nel 1999-2000 lo Zenit venne eliminato dal Bologna nel 1˚ turno di Coppa Uefa (0-3 in casa e 2-2 al Dall’Ara). ANDERLECHT (Belgio) Due doppie sfide contro i belgi, nel girone di Champions 1993-94 e 2006-07, con i rossoneri imbattuti e in entrambe le occasioni poi vincitori del trofeo a fine stagione. Due 0-0 nelle prime due sfide il 24 novembre 1993 a Bruxelles e il 30 marzo 1994 a Milano, poi 1-0 a Bruxelles il 17 ottobre 2006 con rete di Kakà e 4-1 al Meazza l’1 novembre (a segno Kakà con una tripletta, Juasz e Gilardino). MALAGA (Spagna) Nessun precedente contro il Malaga. Gli spagnoli arrivano per la prima volta in Champions dopo aver superato nel turno preliminare i greci del Panathinaikos (2-0 in casa, 0-0 trasferta).

S Umberto Gandini (direttore organizzativo Milan) «Ci serve autostima e questo tipo di avversari può aiutare a farci crescere»

Chi ben comincia... Allegri inve-

ce parla di equilibrio. Un equilibrio nel quale in teoria il suo Milan dovrebbe riuscire a spiccare. Con un obiettivo ben definito e abbastanza scontato: «Arrivare primi nel girone sarebbe un bel vantaggio. L’importante sarà iniziare bene con l’Anderlecht. Dopo due anni simili in cui ci siamo ritrovati un avversario fortissimo, questa volta abbiamo pescato tre squadre abbastanza simili nel loro valore — riflette il tecnico rossonero —. Lo Zenit è un’ottima squadra, il Malaga è una novità a livello europeo però ha fatto grandi cose l’anno scorso in Spagna, mentre l’Anderlecht è avvezzo a competizioni europee e Champions. Quindi, antenne dritte. Nel complesso è un girone abbordabile, però non possiamo permetterci di sottovalutare nessuno».

S Domenico Criscito (difensore Zenit) «Del Milan temo maggiormente Boateng. Noi siamo una squadra che lavora bene insieme, il gruppo è la nostra forza»

Occhio al Boa Dalla Russia arri-

Non lo ammetterebbe mai, nemmeno se la sua squadra fosse imbottita di fenomeni e dalle casse di via Turati colasse oro. Figuriamoci al termine di una delle estati più tormentate di tutta l’era Berlusconi. E allora lo diciamo noi: quello di ieri per Massimiliano Allegri è senz’altro stato il sorteggio di Champions migliore fra i tre vissuti sulla panchina rossonera. Il dato che spicca di più è confortante: rispetto a due anni fa (Real) e all’anno scorso (Barcellona), non ci sono big a far compagnia al Milan che, nonostante fosse collocato in prima fascia, avrebbe potuto incocciare almeno un paio di clienti piuttosto scomodi. C’è poi un altro dato che starà facendo sorridere un amante della scaramanzia come Galliani: quando il Milan in passato ha incrociato l’Ander-

vano le reazioni di Mimmo Criscito, che a San Pietroburgo ha vinto il secondo dei due campionati conquistati da Spalletti. «Girone duro, ma non durissimo — ha raccontato il difensore a Milannews.it —. Il Milan? Hanno cambiato molto, dei rossoneri temo maggiormente Boateng, mi ha impressionato molto. Noi siamo una squadra che lavora bene insieme, il gruppo è la nostra forza. E poi abbiamo Danny: se recupera può fare la differenza». Intanto per i bookmaker sembrano non esserci dubbi: i rossoneri — riferisce Agipronews — partono favoriti per la caccia al primo posto e vengono quotati con un 2,40 che scende a 1,33 per la semplice qualificazione. Sulla vittoria finale comanda il Barcellona, quotato a 3,50, con un Milan molto lontano a 26,00. Massimiliano Allegri, 45 anni, è alla terza avventura in Champions ANSA

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Ibrahimovic sfiora la rissa con Nené

UNDER 17

La classifica è pessima e il clima, come spesso succede in questi casi, viene di conseguenza. Al Paris Saint Germain si respira un’aria sempre più pesante, con un nervosismo tangibile che si è avvertito pure in allenamento. Come riportano i media francesi, nella

HANNO DETTO

ziano il buon fiuto di Weah (in cravatta gialla: anche qui Galliani avrà apprezzato), Gullit, Cannavaro e McManaman, e tirano un discreto sospiro di sollievo. Le incognite ci sono ma non sembrano buchi neri. Anche il calendario accontenta il club, a giudicare dalle parole del direttore organizzativo Gandini: «Personalmente mi auguravo proprio di partire in casa con l’Anderlecht e poi andare a San Pietroburgo. Ovvero: provare a prendere subito un bello slancio per affrontare la trasferta più difficile. Va bene anche l’ultima coi russi in casa: se i punti scottassero ancora, giocare a San Siro sarà importante. Sono tre squadre ostiche, da non sottovalutare, ma il gruppo ha bisogno di autostima e questo tipo di avversari può aiutare a far crescere la squadra».

Taccuino

PARIGI

d

Bravo George I rossoneri ringra-

SCINTILLE IN ALLENAMENTO NERVI SEMPRE PIÙ TESI AL PSG

Il brasiliano entra duro e Zlatan reagisce colpendolo: divisi dai compagni

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seduta a porte chiuse dell’altro ieri ci sono state scintille fra Ibrahimovic e Nené. I due sono arrivati su un pallone, il brasiliano ha affondato il tackle, lo svedese non ha gradito e ha reagito con un colpo da terra («Le Parisien» ha parlato persino di una botta al volto). Sono volate parole grosse e soltanto l’intervento dei compagni ha evitato che lo scontro degenerasse in una rissa vera e propria (come invece avvenne a Milanello tra Zlatan e Onyewu). Tra i due attaccanti c’erano già state tensioni poco dopo l’arrivo dello svedese, che pretese la maglia numero 10 già promessa alla punta brasiliana.

Vittoria in rimonta per l’Italia all’esordio nel Torneo In ternazionale di Birmingham. Azzirri sotto 2 0 con l’In ghilterra ma capaci di capovolgere il risultato grazie a una doppietta di Cerri e a una rete di Tutino. Oggi sfida con il Portogallo, il 2 settembre con la Turchia.

Delusione Insomma, premesso

che il carattere irascibile di Ibra è cosa nota, si tratterebbe di un episodio figlio soprattutto delle palpabili tensioni che si vivono al Psg. La faraonica e dispendiosa campagna acquisti non sta producendo gli effetti sperati (tre partite, tre pareggi, due soli gol realizzati). Ancelotti è bersagliato dalle critiche e la squadra ha appena ricevuto la visita di Nasser Al-Khelaifi, il presidente qatariota, accompagnato da Leonardo. I due hanno ricordato a tutti che gli sceicchi proprietari del club sono molto delusi dall’andamento della stagione dopo tanti investimenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’Italia mette k.o. l’Inghilterra

INGHILTERRA

Hodgson convoca Terry Ci sarà anche Terry, ma non l’infortunato Roo ney, fra i convocati di Hodgson nell’Inghilterra che ve nerdì prossimo inizia in Moldavia (venerdì prossimo) la corsa mondiale. Oltre a lui dal Chelsea sono stati prele vati anche Sturridge e Bertrand. Tra i ritorni eccellen ti, Carrick e il capitano Gerrard.

TURCHIA

Lungo stop per Krasic

Zlatan Ibrahimovic, 30 anni, al Psg da un mese OLYCOM

Lungo stop per l’ex juventino Krasic. Uscito in barella contro lo Spartak Mosca, il centrocampista serbo del Fenerbahçe ha riportato una lesione di 12 centimetri alla coscia sinistra.


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MERCATO ALLE ORE 19 SI CHIUDE AFFARI ROSSOBLU’ PER LA DIFESA IN BALLO FERRONETTI E BECK

Attacco Genoa: tutto su Borriello, arriva Melazzi Il romanista ha detto no alle offerte estere e si tratta per il prestito ANDREA PUGLIESE

lato a Milano per fare il punto con il suo agente, Tiberio Cavalleri, e oggi arriverà la fumata bianca. Se il Genoa riuscirà a piazzare Gilardino al Bologna, allora ci sarà il semaforo verde per il ritorno del centravanti napoletano in rossoblù. In particolare, per Gilardino, si tratterebbe di un prestito per 1,5 milioni con riscatto della metà del cartellino per 4,5 milioni circa.

ALESSANDRO RUSSO

Operazioni La formula su cui

Tutto ruota tra Genova e Roma, con tappa a Bologna. L’intrigo Borriello è vicino ad un svolta, con l’approdo al Genoa che è qualcosa di più di romantico ritorno alle origini. Borriello ieri pomeriggio è vo-

stanno lavorando Roma e Genoa è quella del prestito secco, con i giallorossi che contribuiranno in modo sostanzioso (quasi il 50%) all’ingaggio della punta (5,4 milioni lordi, più ricchi bonus). Il Genoa ieri è passato in pole position dopo

Marco Borriello, 31 anni LAPRESSE

Maratona Napoli-Mesto Mazzarri aspetta il sì Caccia all’esterno destro: oggi ultimo assalto al genoano. Dovesse andare a vuoto si punterà su Schelotto VINCENZO D’ANGELO MIMMO MALFITANO

Sembrava tutto definito: Mesto al Napoli in comproprietà dal Genoa. Eccola qui la formula vincente, dopo che il Napoli lavorava per il prestito e il Genoa spingeva per la cessione definitiva. Poi nel bel mezzo del pomeriggio milanese qualcosa s’è inceppato. Preziosi ha frenato dopo la cessione di Tomovic alla Fiorentina, così il diesse azzurro Riccardo Bigon ha cominciato a valutare le possibili alternative, andando a dormire con un’idea in mente. Se al risveglio non ci sarà la fumata bianca con Mesto, partirà l’assalto per Ezequiel Schelotto dell’Atalanta, con una strategia ben precisa: 5,5 milioni di euro per l’intero cartellino, prendere o lasciare. Giornata frenetica Mesto

resta la pista più gradita a Mazzarri, per questo Bigon farà di tutto per accontentare il suo tecnico. Ma va anche detto che in serata, tra le possibile alternative per la corsia di destra, è spuntata la candidatura di Andreas Beck, nazionale tedesco in forza all’Hoffenheim, sul quale però il Napoli ha trovato in pressing, guarda caso, proprio il Genoa. Un intreccio facilmente riconducibile all’idea di Preziosi di trovare un sostituto importante in vista della partenza di Mesto. La situazione è dunque questa: la nomination di Mesto, all’alba dell’ultima giornata di trattative, resta di diritto in pole position per completare la rosa di Mazzarri. Dietro ecco Schelotto e Beck, in ordine di possibilità di definizione dell’affare. Tra l’altro ieri, tra una frenata e un’acce-

S Giandomenico Mesto, 30 anni, ha vinto un Europeo Under 21 nel 2004. L’esterno piace molto a Mazzarri, che lo vorrebbe a Napoli LAPRESSE

lerata nelle trattative per l’esterno, Bigon ha valutato per un attimo anche le idee Madonna (Spezia) e Zambelli (Brescia). Idee nate al primo stop per Mesto. Ora la strategia è delineata, ma non scontata. Intanto ieri il Napoli ha anche ufficializzato l’arrivo dal San Paolo di Bruno Uvini, che resterà in organico almeno fino al prossimo mese di gennaio, su decisione di Mazzarri, grande architetto di questo nuovo Napoli. Se arriva Mesto, già allenato alla Reggina, dopo l’arrivo di Gamberini, già avuto nella Primavera del Bologna, si arricchirebbe infatti il clan dei fedelissimi del tecnico, che contava già della presenza di Maggio e Campagnaro, avuti alla Sampdoria, e Aronica, colonna della sua Reggina. Il mercato del Napoli non ha avuto grandi sussulti, perché i top player richiesti da Mazzarri non rientravano nei parametri economici imposti da De Laurentiis, anche se proprio oggi il presidente annuncerà quello che resta a tutti gli effetti un grande colpo: il rinnovo con Cavani fino al 2017. Voglia di vincere In definitiva

Mazzarri ha intuito che questo potrebbe essere l’anno giusto per vincere qualcosa d’importante, dopo la Coppa Italia. Ha voluto alle sue dipendenze giocatori disposti a seguirlo senza pretendere nulla, perché lui non avrebbe potuto garantire niente a nessuno. E non è stato casuale se, interpellato dal presidente, abbia dato il via libera alle cessioni di Lavezzi e Gargano, elementi che avrebbero potuto creare qualche tensione all’interno dello spogliatoio. Ancora un tassello e poi via. A caccia di un nuovo capolavoro sportivo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Leonardo Melazzi, 21 anni

che la Fiorentina si è chiamata fuori e Marco si è dimostrato restio alla pista Wolfsburg. Restano le soluzioni spagnole (Espanyol in testa, ma anche Malaga) e il QPR, ma tutte dietro ai Grifoni. Il motivo? Marco vuole restare in Italia e il Genoa, alla fine, è una buona soluzione.

tempo la concorrenza. Il giocatore uruguaiano, 21 anni, limati gli ultimi dettagli e la concorrenza finale della Fiorentina, arriverà dal Danubio per 500 mila euro con diritto di riscatto fissato a tre milioni. Passaporto comunitario in tasca, Melazzi sarebbe un utile complemento per il Genoa.

Sorpresa Melazzi Intanto Prezio-

In difesa Non c’è solo il reparto attaccanti nei radar genoani, ma anche la difesa dove, Preziosi, messa in stand by la trattativa con Mesto, ha sul taccuino Beck dell’Hoffenheim sul quale il Napoli è in forte vantaggio. Per questo ci sono anche le candidature di Camporese, Ferronetti e Perico.

si, dopo una trattativa nata nella notte di mercoledì, ieri ha rotto gli indugi e si trova ad un passo da un attaccante molto gettonato nelle ultime settimane. Si tratta di Leonardo Sebastiàn Melazzi, già corteggiato da Catania e Atalanta. Il Genoa, però, ha creduto nelle qualità dell’attaccante ed ha bruciato sul

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A Con Tomovic

ULTIMI OBIETTIVI

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Andreas Beck 25 anni, esterno destro dell’Hoffenheim e della Germania: ha vinto l’Europeo Under 21 nel 2009

e Migliaccio la Fiorentina ha fatto 15 Babel ha rescisso con l’Hoffenheim, adesso può arrivare a costo zero E c’è in ballo l’ipotesi Floccari ALESSANDRA GOZZINI MILANO

S Ezequiel Schelotto, 23 anni, esterno italoargentino in forza all’Atalanta: se salta Mesto è la prima alternativa per il Napoli

Il colpo numero quattordici è Tomovic, al quindici c’è Migliaccio, doppio affare viola last minute. Con nove presenze nella Serbia, Tomovic è un giovane già con esperienza, il mix che mancava in retroguardia: con il Genoa affare concluso sulla base della comproprietà, con esborso di due milioni e mezzo di euro, dilazionabili in tre anni. Di lui vanno segnalate anche le quarantuno presenze (con gol, uno) in un anno e mezzo al Lecce, dove era in prestito dal Genoa. A Firenze se la giocherà con Savic, baby con futuro da star, già da ieri in città per visite e autografo ufficiale, e colpo di mercato numero dodici: da quarantotto ore si sapeva dello sbarco, visto che il cartellino rientrava nel pacchetto City per Nastasic. Gratis Operazione numero

quindici conclusa a zero euro: ieri pomeriggio Migliaccio è diventato un giocatore viola in prestito gratuito dal Palermo, con riscatto fissato a 1,2 milioni da esercitare la prossima estate (in caso di permanenza a Firenze contratto di altri due anni). Così il centrocampo viola ha una preziosa risorsa in più: se si considera l’invidiabile terzetto Valero-Pizarro-Aquilani come quello dei titolarissimi, ecco che Migliaccio diventa alternativa di lusso. Reparti così completati anche nelle riserve, con totale rivoluzione del gruppo precedente (ancora in bilico Camporese e Olivera).

S

Tredici C’è invece da aver paura

Nenad Tomovic 25 anni, difensore serbo, ha debuttato in A col Genoa tre anni fa. 33 le partite giocate lo scorso torneo col Lecce LAPRESSE

del numero tredici, quello del colpo inesploso. Sarebbe stato Berbatov, botto piazzato due giorni fa e poi deviato per doppio inserimento bianconero (Juve e Fulham). Con le energie indirizzate sull’affare con lo United, le altre piste sono state di conseguenza meno battute: così si potrebbe tornare su uno dei primi nomi messi in lista; da ieri sera Babel è libero di trovar domicilio dove preferisce, dopo che è diventata ufficiale le rescissione con l’Hoffenheim. Sarebbe l’ennesimo colpo senza esborso: oggi possibile assalto. Intanto Chamackh non gradisce esibirsi negli stadi italiani; sondati (ma senza affondo) i due del Psg, che per giocare hanno solo bisogno di far fuori Ibra: Nenè e Hoarau. Su Borriello è mancata la volontà viola di insistere: canale troppo dispendioso, sia per l’eventuale prestito oneroso, sia per la busta paga del centravanti. Chi resta? Non sarebbe meno trafficata la corsia che porta a Floccari, per via delle altre società (Inter) già in viaggio per arrivare a destinazione. Difficile poi trattare in fretta con la Lazio, che chiede quattro e sette (ma si proverà). Fino alle diciannove, gong-mercato, ci sarà tempo: altrimenti, il gruppo è già così competitivo (con Jovetic, Ljajic e i numeri di El Hamdaoui, che ha ancora tutto da mostrare) da potersi permettere di aspettare l’inverno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

A

AFFARI E SPERANZE

S Giulio Migliaccio 31 anni, centrocampista, al Palermo dalla stagione 2007-08. Nell’ultimo torneo ha giocato 30 partite, segnando 2 gol

S Ryan Babel 25 anni, all’Hoffenheim da gennaio 2011. Prima della rottura con il club, 5 gol in 46 presenze. Era stato acquistato dal Liverpool per sette milioni


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MERCATO ALLE ORE 19 SI CHIUDE TUTTI GLI AFFARI E LE TRATTATIVE DELLE VENTI SQUADRE DI SERIE A

ATALANTA

BOLOGNA 4-4-1-1

Peluso

Bonaventura

Manfredini

BIONDINI

Cherubin

PAZIENZA

NATALI

Perez

Acquafresca

Denis Agliardi

Consigli STENDARDO

Cigarini

Bellini

Schelotto

3-5-1-1

ABERO

Moralez

Diamanti Taider Antonsson MOTTA

All. Colantuono

ARRIVI Radovanovic (c, Novara FP), Brivio (d, Lecce), Matheu (d) e Parra (a, Independiente), Troisi (a, Kayserispor), Biondini (c, Genoa), De Luca (a, Varese). PARTENZE Brighi (c, Torino), Polito (p), Doni (c) e Mutarelli (c, fine contratto), Carrozza (c, Verona), Minotti (c, Lanciano), Gabbiadini (a, Bologna). OBIETTIVI Sardo (d, Chievo), Santacroce (d, Parma). COSA MANCA Parte Tiribocchi, arriva De Luca, e l’attacco è sistemato, Adesso potrebbe arrivare un rinforzo in difesa, nelle ultime ore.

All. Pioli

ARRIVI Riverola (c, Barcellona), Pasquato (a, Torino), Carvalho (d, Genoa), Curci (p, Roma), Abero (a, Nacional), Motta (d, Catania), Guarente (c, Siviglia), Natali (d, Fiorentina), Umunegbu (a, Milan), Gabbiadini (a, Atalanta), Pazienza (c, Udinese) PARTENZE Rubin (d, Siena), Vitale (d, Ternana), Raggi (d, Monaco), Di Vaio (a, Montreal), Belfodil (a, Parma), Loria (d, fine contratto), Gillet (p, Torino), Mudingayi (c, Inter) OBIETTIVI Juan Jesus (d, Inter), Floccari (a, Parma), Janko (a, Porto), Gilardino (a, Genoa), Larrivey (a, Cagliari) COSA MANCA A un passo la cessione di Ramirez, in arrivo un altro attaccante. E non è escluso un rinforzo anche a sinistra, dove serve un’alternativa.

Bologna: c’è Gila Ramirez se ne va Siena: Ze Eduardo Samassa al Chievo. Parma: arriva Arteaga Palermo: Llama in pole, alternativa Peluso L’Udinese su Ranegie. Pescara su Palladino spera ancora ma continua a parlare col Catania per Marchese (che non rinnova) e Antenucci, intanto tiene vivo Birsa (Genoa). Agostini (Cagliari) è l’idea last minute a sinistra.

CALVI-DI CHIARA-DI FEO

CAGLIARI

CATANIA 4-3-3

4-3-3

AVELAR

Marchese

SAU

Nainggolan

Almiron

Gomez

Lodi

Bergessio

Izco

Barrientos

ROLIN

Astori Agazzi

Conti

ANDUJAR

Pinilla

Legrottaglie

ROSSETTINI Dessena

Cossu

Pisano

ALVAREZ

All. Ficcadenti

All. MARAN

ARRIVI Sau (a, Juve Stabia FP), Ragatzu (a, Gubbio FP), Rossettini (d, Siena), Camilleri (d, Feralpi Salò), Avelar (d, Karpaty) PARTENZE Canini (d, Genoa), El Kabir (a, Mijallby), Rui Sampaio (c, Olhanense) OBIETTIVI Battaglia (c, Huracan), Barillà (c, Reggina), Casarini (c, Bologna), Ceccarelli (d, Cesena), Cabrera (c, Nacional M.), Cordoba (c, Nagoya), Mejia (c, Atl. Nacional) COSA MANCA Un centrocampista che si alterni ai titolari, e forse un’alternativa sulla destra. Poi, in caso di cessioni eccellenti, si potrebbe mettere mano in altri settori.

ARRIVI Alvarez (c, Saragozza FP), Andujar (p, Estudiantes FP), Antenucci (a, Torino), Keko (c), Moretti (c) e Sciacca (c, Grosseto, FP), Doukara (a, Vibonese), Morimoto (a, Novara), Salifu (c, Fiorentina), Frison (p, Vicenza), Castro (c, Racing), Rolin (d, Nacional), Diop (c, Martina Franca) PARTENZE Seymour (c, Genoa FP), Ebagua (a, Varese), Motta (d, Bologna), Carrizo (p, Lazio FP), Kosicky (p, Novara), Catellani (a, Sassuolo), Suazo (a) e Campagnolo (p, fine contratto) OBIETTIVI Alfaro (a, Lazio) COSA MANCA Con Rolin la difesa è a posto, poi può arrivare un’alternativa agli esterni d’attacco. Se parte uno dei big, sarà rimpiazzato.

CHIEVO

FIORENTINA 4-3-1-2

3-5-2

SAVIC

DI MICHELE

Cesar

AQUILANI

VIVIANO

L. Rigoni

EL HAMDAOUI

G. RODRIGUEZ

Thereau

Dainelli Pellissier

RONCAGLIA

Luciano Sardo

BORJA VALERO

GENOA

INTER

IMMOBILE

HANDANOVIC

GARGANO

Ranocchia Kucka

ARRIVI Seymour (c, Catania), Immobile (a, Pescara), Lazarevic (c, Padova), Rennella (a), Toszer (c, Genk), Anselmo (c, Palmeiras), Canini (d, Cagliari), Bertolacci (c, Lecce), Piscitella (a, Roma), Tzorvas (p) e Jara Martinez (a, Palermo), Vargas (c, Fiorentina), Melazzi (a, Danubio) PARTENZE Palacio (a, Inter), Veloso (c, Dinamo Kiev), Constant (c) e Ze Eduardo (a, Milan), Carvalho (d, Bologna), Sculli (a, Lazio), Belluschi (c, Bursaspor), Lupatelli (p, Fiorentina), Alhassan (d, Novara), Biondini (c, Atalanta), Ze Eduardo (a, Siena) OBIETTIVI Camporese (d, Fiorentina), Donnarumma (p, Gubbio) COSA MANCA Un’alternativa ai centrali difensivi e a sinistra. Ma con Preziosi mai dire mai...

Sneijder

Zanetti

4-2-3-1

ASAMOAH

Radu

Marchisio

Dias

Ledesma

CIANI

Cana

Bonucci

Milito Barzagli All. Stramaccioni

ARRIVI Coutinho (a, Espanyol FP), Jonathan (c) e Mariga (c, Parma FP), Palacio (a, Genoa), Donati (d, Padova FP), Handanovic (p, Udinese), Silvestre (d, Palermo), Mudingayi (c, Bologna), Cassano (a, Milan), Gargano (c, Napoli), Pereira (c, Porto). PARTENZA Zarate (a, Lazio FP), Palombo (c) e Poli (c, Sampdoria FP), Lucio (d, Juve), Forlan (a, Internacional), Castaignos (a, Twente), Faraoni (c, Udinese), Cordoba (d) e Orlandoni (p, fine contratto), Pazzini (a, Milan), Longo (a, Espanyol), Julio Cesar (p, Qpr), Maicon (d, Manchester City). OBIETTIVI Paulinho (c, Corinthians), Andreolli (d, Chievo), Floccari (a, Parma). COSA MANCA Un difensore se parte Juan Jesus, un vice Milito, e magari qualcos’altro a centrocampo.

Lulic Vucinic

Buffon

Guarin

Jankovic All. De Canio

LAZIO

Chiellini PALACIO

Samuel SEYMOUR

© RIPRODUZIONE RISERVATA

3-5-2

Cambiasso

Jorquera

Granqvist

provato tutto il giorno, ma non ha trovato l’accordo con l’Udinese per Pasquale (non si muove) e Barreto (richiesta ferma a 3 milioni per la metà); Cairo ci

4-3-1-2

PEREIRA MERKEL

Punto granata Il Torino ci ha

JUVENTUS

4-3-3

CANINI

se Samassa, accordo ieri sera dopo che il ds Sartori nel pomeriggio ci aveva riprovato col Brescia per Caracciolo (si è parlato anche di Koné). Intanto Piriz, svincolato dal Danubio (e quindi tesserabile anche dopo questa sessione), ha già fatto le visite ma può entrare in un’operazione combinata tra Chievo e Catania (o Bologna, che con Ramirez in Premier libera il posto da extracomunitario).

All. MONTELLA

ARRIVI Seferovic (a, Lecce), Hegazy (d, Ismaily), El Hamdaoui (a, Ajax), Roncaglia (d, Boca Jrs), Cuadrado (c) e Tomovic (d, Lecce), Lupatelli (p, Genoa), Viviano (p) e Della Rocca (c, Palermo), M. Fernandez (c, Sporting), Valero (c) e G. Rodriguez (d, Villarreal), Aquilani (c, Milan), Pizarro (c) e Savic (d, Manchester City), Migliaccio (c, Palermo) PARTENZE Salifu (c, Catania), Montolivo (c, Milan), Amauri (a, Parma), Kharja (c, El Arabi), Kroldrup (d) e Marchionni (c, fine contratto), Natali (d, Bologna), Gamberini (d) e Behrami (c, Napoli), De Silvestri (d, Sampdoria), Felipe (d, Siena), Cerci (c, Torino), Lazzari (c, Udinese), Nastasic (d, Man. City), Vargas (c, Genoa) OBIETTIVI Boly (d, Auxerre), Bovo (d, Genoa), Babel (a, Hoffenheim) COSA MANCA Soltanto un uomo d’area.

Antonelli

Alberto Gilardino, 30 anni PIERANUNZI

Guidetti, il Siena ha preso Ze Eduardo (Genoa, con cui è stato sondato anche Lazarevic). L’Udinese cerca un altro attaccante: sondati Corvia e Maccarone, ma è sprint per lo svedese Ranegie (Malmöe). Il Parma sta prendendo l’attaccante venezuelano Arteaga (prestito con diritto di riscatto dallo Zulia, operazione dell’agente Fiorini) e oggi potrebbe stringere per l’esterno Gavazzi (Vicenza, c’è pure la Samp). Il Pescara ha concluso col Padova lo scambio Pelizzoli-Anania, è a un passo da Modesto e tratta per Foggia ma spunta anche il nome di Palladino (Gabionetta l’alternativa last minute). Se chiude presto per due attaccanti in uscita (Alfaro verso il Celta Vigo), la Lazio farà un’offerta (7,5 milioni) per Abdellaoue (Hannover) e sprinta per l’esterno sinistro Zyro (Legia). Oggi la Roma chiuderà per Goicoechea: arriva la prossima settimana come Julio Sergio, che ha rifiutato la risoluzione e sarà a disposizione del club.

Jovetic

CUADRADO

All. Di Carlo

sorpresa: dal Valenciennes arriva l’attaccante maliano-france-

Altre trattative Svanito il sogno

PIZARRO

ARRIVI Guana (c, Cesena), Bentivoglio (c, Padova FP), De Falco (c, Bari FP), Fatic (d) e Gallozzi (c, Empoli FP), Papp (d) e Farkas (d, Vaslui), Cofie (c, Sassuolo), Di Michele (a, Lecce), Stoian (c, Bari), M. Rigoni (c, Novara), Piriz (c, Danubio), Samassa (a, Valenciennes) PARTENZE Gulan (d, Modena), Sammarco (c, Spezia), Acerbi (d, Milan), Mandelli (d, fine contratto), Uribe (a, Atl. Nacional), Bradley (c, Roma) OBIETTIVI Seymour (c, Catania), Gregus (c, Banik), Caracciolo (a, Novara), Alfaro (a, Lazio), Lazzari (c, Fiorentina), Montero (a, Seattle) COSA MANCA Un centrocampista di qualità e quantità, Ma occhio al ds Sartori, un mago delle ultime ore di mercato...

Mesto

stringerà per Llama: offertoal Catania Viola ma non piace, oggi proseguirà la trattativa. L’alternativa è Peluso, per il quale l’Atalanta ha già respinto un’offerta rosanero (e Zamparini ha fatto lo stesso per Donati, chiesto dai nerazzurri). Al lumicino le speranze per Ziegler e Mesbah. Affari Chievo Ancora un colpo a

M. RIGONI

Frey

Mosse Palermo A sinistra oggi si

Pasqual

Jokic

Sorrentino

Incassato il no di Floccari, il Bologna piazza il colpo Gilardino. Il Genoa, con Borriello nel mirino, lo lascia andare e nella notte è stato raggiunto l’accordo che oggi verrà ratificato: prestito a 1,5 milioni con intesa per riscattarlo a gennaio per 5. Indipendentemente, poi, si lavora col Cagliari a uno scambio tra Larrivey e Casarini e resta viva l’opzione Moscardelli. Intanto è ufficiale Pazienza: arriva a titolo definitivo per 300mila euro dalla Juve e ha allungato il suo contratto sino al 2015, con ingaggio di 850 mila euro più bonus. In uscita, Ramirez ha firmato col Southampton: manca ancora l’accordo con il Penarol, ma l’affare è chiuso.

Pirlo

Marchetti GIOVINCO

Hernanes

Vidal ISLA

Klose

Candreva All. Conte

ARRIVI Iaquinta (a) e Martinez (c, Cesena FP), Asamoah (c) e Isla (c, Udinese), Giovinco (a, Parma), Masi (d, Pro Vercelli), Pogba (c, Manchester United), Lucio (d, Inter), Bendtner (a, Sunderland) PARTENZE Borriello (a, Roma FP), Chibsah (c, Parma), Elia (c, Werder), Krasic (c, Fenerbahçe), Bouy (c, Brescia), Manninger (p), Grosso (d) e Del Piero (a, fine contratto) OBIETTIVI Peluso (d, Atalanta) COSA MANCA Preso Bendtner per l’attacco, nelle ultime ore potrebbe arrivare un puntello difensivo a sinistra.

Konko

All. PETKOVIC

ARRIVI Carrizo (p, Catania FP), Sculli (a, Genoa FP), Zarate (a, Inter FP), Cavanda (d, Bari FP), Floccari (a, Parma FP), Foggia (c, Sampdoria FP), Ederson (c, Lione), Ciani (d, Bordeaux) PARTENZE Del Nero (c), Artipoli (d) e Makinwa (a, fine contratto), Garrido (d, Norwich) OBIETTIVI Mayuka (a. Young Boys), Aogo (d, Amburgo), Abdellaoue (a, Hannover) COSA MANCA In teoria un esterno sinistro e un’alternativa in attacco. In pratica Petkovic ha una rosa abbastanza duttile, e con Ciani potrebbe anche essere a posto.


VENERDÌ 31 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

19 #

Pazienza sfida subito il Milan «Sono pronto»

PESCARA

Ecco Vukusic «Segno tanto, alla Inzaghi»

NAPOLI

MILAN

DALL’ESTERO

LA PRESENTAZIONE

Sinclair al City West Ham: botto Carroll

3-5-1-1

4-3-1-2

Zuniga

Antonini

Britos

Nocerino

Yepes

BOJAN DE JONG

Abbiati

De Sanctis Cannavaro

Boateng

BOLOGNA Specialista in accessi alla Champions, conquistata con Napoli e Udinese, all’improvviso Michele Pazienza deve riciclarsi nel Bologna in un innesto per la salvezza. Ma il 30enne centrocampista pugliese arrivato dalla Juve non si sente ridimensionato. «Da quando sono nel calcio la mia ambizione è sempre stata quella di essere utile alla mia squadra a prescindere dall’importanza del traguardo da conquistare — dice Pazienza. In carriera sono stato fortunato, ho avuto ottimi allenatori, nel mio curriculum manca la nazionale ma alla mia età non mi sento vecchio e posso ancora migliorare. Ho accettato il Bologna perchè ha voluto acquistarmi a titolo definitivo dimostrando di avere fiducia in me». Il club rossoblù lo ha firmato con un triennale. Domani sera potrebbe giocare titolare anche se molto più facilmente inizierà dalla panchina: «Sono pronto per giocare subito, mi metto a disposizione di Pioli. Certo, il Milan non è l’avversario ideale per iniziare questa mia nuova avventura. Avrei preferito affrontare una squadra più abbordabile. Del Bologna conosco poco, domenica scorsa non giocando ho preferito evitare di guardare le partite per non farmi del male».

PESCARA Lo chiamano l’Inzaghi croato, e ora ha sulle spalle la responsabilità di salvare il Pescara. Ante Vukusic, 21 anni, all’Hajduk era capitano e a Pescara ha scelto il numero 7, perché «avevo il 13 a Spalato e ora inizia una nuova pagina della mia carriera», dice. Lo definiscono un rapace in grado di finalizzare il gioco: «Ho sempre fatto gol in carriera, per questo mi paragonano a Inzaghi. Ma punto a fare anche meglio di lui e segnare molto anche qui. Voglio entrare nella storia del Pescara». Di Superpippo, Vukusic ha adorato la maglia rossonera. «Il Milan è la mia squadra preferita e Pato il mio modello». Tre i suoi consiglieri: Reja, Sliskovic e Rapaijc. «Mi hanno consigliato di scegliere il Pescara e di provare a farmi largo in A, anche se troverò un calcio più duro di quello croato. Con Reja, che mi ha allenato all’Hajduk, ho parlato prima di firmare, mi ha detto che potrebbe essere un trampolino». Il debutto forse già domani a Torino: «Ho fatto pochi allenamenti, ma spero di poter giocare subito: voglio entrare salvare il Pescara e farmi largo nel calcio italiano». Orlando D’Angelo

Manchester City protagonista di queste ultime ore di mercato: oltre all’arrivo di Maicon e alla cessione di De Jong, ecco Scott Sinclair: 9,5 milioni di euro allo Swansea per l’esterno mancino. Il club gallese sostituirà Sinclair con Pablo Hernandez del Valencia. Andy Carroll saluta Liverpool, che lo prelevò nel gennaio 2011 per 42 milioni dal Newcastle: il centravanti va in prestito per un anno al West Ham. Il Liverpool pensa a Sturridge dal Chelsea e ha preso Samed Yesil, 18 anni, valutato 1,4 milioni dal Bayer Leverkusen. Il QPR pesca in Spagna: Esteban Granero, centrocampista del Real Madrid. Il Southampton ha rilevato dal Venlo il difensore centrale giapponese Maya Yoshida, capitano della nazionale olimpica. Altre trattative Il brasiliano Vicente, dal Padova al Botev Vratsa di Peppino Tirri. L’Udinese gira Forestieri al Watford e Ighalo al Granada in Spagna. Griezmann rinnova con la Real Sociedad. Afellay oggi passa allo Schalke 04 in Germania. Il Porto resiste alla corte dello Zenit per Hulk. L’attaccante Saviola lascia il Benfica e firmerà per il Malaga.

Andrea Tosi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Stefano Boldrini © RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Maggio

All. Allegri

ARRIVI Insigne (a, Pescara FP), Rinaudo (d, Novara FP), Bariti (c, Vicenza), Gamberini (d) e Behrami (c, Fiorentina), El Kaddouri (c, Brescia), Uvini (d, San Paolo). PARTENZE Lavezzi (a, Paris St. Germain), Dezi (c, Barletta), Fideleff (d, Parma), Gargano (c, Inter) OBIETTIVI Armero (c, Udinese), Sanchez Miño (c, Boca), Mesto (d, Genoa), Jonathan (c, Parma), Schelotto (c, Atalanta), Beck (d, Hoffenheim) COSA MANCA Con El Kaddouri c’è il vice Hamsik. Ora servono il cambio di Cavani e un esterno di qualità.

PALERMO

PARMA 4-4-2

Mantovani

BRIENZA

VON BERGEN

Donati

3-5-2

Gobbi Lucarelli

UJKANI

Mirante Paletta

CETTO

RIOS

Bertolo

PABON

All. SANNINO

Biabiany

PESCARA

ROMA 4-3-3

4-3-3

BALZARETTI

Balzano Cascione

CELIK

COLUCCI

VUKUSIC

Stekelenburg

MAXI LOPEZ

Contini

DE SILVESTRI

Eder All. FERRARA

ARRIVI Palombo (c) e Poli (c, Inter FP), Cacciatore (d, Varese FP), Tissone (c, Maiorca FP), Maxi Lopez (a, Milan), Maccarone (a, Empoli FP), De Silvestri (d, Fiorentina), Berni (p, Braga), Estigarribia (c, Juve), Maresca (c, Malaga), S. Poulsen (d, Az Alkmaar) PARTENZE Foggia (c, Lazio FP), Pellé (a, Feyenoord), Fornaroli (a, Panathinaikos), Gentsoglou (c, Livorno) OBIETTIVI Saponara (a, Empoli), Sabitzer (c, Admira), Emeghara (a, Lorient), Gavazzi (c, Vicenza) COSA MANCA Poulsen e Maresca danno a Ferrara i puntelli che servivano. La squadra è al completo, ma se spunta l’occasione di prendere a costi favorevoli un attaccante esterno importante, verrà sfruttata.

NETO

DESTRO All. ZEMAN

TORINO

UDINESE 4-2-4

Ogbonna

3-5-2

Armero

SANTANA BRIGHI

Pereyra

Bianchi

GILLET

BRKIC Glik

Vergassola Mannini

BRADLEY

Domizzi

Bogdani Obiang

PIRIS

All. STROPPA

Masiello

D'Agostino

Gastaldello

Osvaldo

ARRIVI Borriello (a, Juventus FP), Julio Sergio (p, Lecce FP), Florenzi (c, Crotone FP), Guberti (c, Torino FP), Dodò (d), Marquinhos (d) e Castan (d, Corinthians), Tachtsidis (c, Verona), Bumba (c, Targu), Bradley (c, Chievo), Piris (d, San Paolo), Destro (a, Siena), Balzaretti (d, Palermo) PARTENZE Cicinho (d, Recife), Kjaer (d, Wolfsburg), Cassetti (d, Watford), Gago (c, Valencia), Viviani (c, Padova), Borini (a, Liverpool), Juan (d, Internacional), Greco (c, Olympiacos), Simplicio (c, Cerezo), Curci (p, Bologna), Jose Angel (d, Real Sociedad), Rosi (c, Parma), Bojan (a, Milan) OBIETTIVI Mier (d, Monterrey), Goicoechea (p, Danubio), Sau (a, Juve Stabia), Schelotto (c, Atalanta) COSA MANCA Se parte Stekelenburg, già bloccato il portiere Goicoechea. Per il resto, la rosa di Zeman è quasi a posto.

VALIANI Pegolo

De Rossi

ARRIVI Cosic (d, Stella Rossa), Abbruscato (a, Vicenza), Bjarnason (c, Standard Liegi), Colucci (c, Cesena), Quintero (c, Envigado), Celik (a, Gais), Weiss (c, Espanyol), Perin (p, Padova), Ragusa (a, Reggina), Crescenzi (d, Crotone), Blasi (c, Lecce), Terlizzi (d, Varese), Jonathas (a, Brescia), Vukusic (a, Hajduk Spalato), Pelizzoli (p, Padova) PARTENZE Kone (c, Atalanta), Immobile (a, Genoa), Insigne (a, Napoli), Sansovini (a, Spezia), Ariatti (c, fine contratto), Gessa (c, Cesena), Verratti (c, Psg), Togni (c, Salernitana), Brosco (d, Ternana), Anania (p, Padova) OBIETTIVI Foggia (c, Lazio), Gabionetta (c) e Caetano (c, Crotone), Modesto (d, Parma), COSA MANCA Stroppa ora vorrebbe un altro trequartista, possibilmente esperto.

Calaiò TISSONE

Romero

WEISS

3-5-2

ESTIGARRIBIA

Totti

Burdisso

FELIPE POLI

Pjanic CASTÀN

Capuano

Del Grosso

Rossini

All. Donadoni

ARRIVI Ninis (c, Panathinaikos), Pigliacelli (p, Roma), MacEachen (d, Penarol), Amauri (a, Fiorentina), Chibsah (c, Juventus), Belfodil (a, Bologna), Vanzo (c, Tubize), Pabon (a, Atl. Nacional), Parolo (c) e Benalouane (a, Cesena), Fideleff (d, Napoli), Acquah (c, Palermo), Rosi (c, Roma) PARTENZE Jonathan (c) e Mariga (c, Inter FP), Okaka (a, Roma FP), Floccari (a, Lazio FP), Ferrario (d, Lecce FP), Feltscher (d, Padova), Pereira (c, Roda), Giovinco (a, Juve), Valiani (c, Siena) OBIETTIVI Cacia (a, Padova) COSA MANCA Se parte un difensore, sarà preso subito un sostituto all’altezza. E magari può arrivare un attaccante giovane che completi il reparto.

Nielsen

4-3-3

PAROLO

ARRIVI Benussi (p, Torino FP), Cetto (d, Lilla FP), Garcia (d, FP), Morganella (d) e Ujkani (p, Novara), Kurtic (c, Varese FP), Viola (c, Reggina), Brienza (c, Siena), Dybala (a, Inst. Cordoba), S. Sosa (a, Cerro Largo), Rios (c, Chivas), Von Bergen (d, Cesena), Giorgi (c, Novara) PARTENZE Aguirregaray (d, M. Wanderers), Silvestre (d, Inter), Bacinovic (c, Verona), Acquah (c, Parma), Viviano (p), Della Rocca (c) e Migliaccio (c, Fiorentina), Balzaretti (d, Roma), Tzorvas (p) e Jara Martinez (a, Genoa), Vazquez (c, Rayo) OBIETTIVI Mesbah (d, Milan), Ziegler (d, Juve), Llama (d, Catania) COSA MANCA Un terzino sinistro al posto di Balzaretti, mentre come ala destra è fatta per Giorgi. Ma Zamparini è uno che può piazzare l’acquisto a sorpresa.

CRESCENZI

POULSEN

AMAURI

Valdes

Ilicic Zaccardo

Pisano

Galloppa

Miccoli

TERLIZZI

SIENA

All. Mazzarri

ARRIVI Gabriel (p, Cruzeiro), Acerbi (d, Chievo), Pazzagli (p) e Montolivo (c, Fiorentina), Constant (c, Genoa), Traoré (c, Nancy), Zapata (d, Villarreal), Pazzini (a, Inter), Niang (a, Caen), Bojan (a, Roma), De Jong (c, Manchester City) PARTENZE Maxi Lopez (a, Sampdoria), Seedorf (c, Botafogo), Nesta (d, Montreal), Gattuso (c, Sion), Van Bommel (c, Psv), Aquilani (c, Fiorentina), Zambrotta (d) e Inzaghi (a, fine contratto), Thiago Silva (d) e Ibrahimovic (a, Psg), Desole (d, Monza), Cassano (a, Inter) OBIETTIVI COSA MANCA Con Bojan l’attacco a posto, ora si punta a rimpolpare il centrocampo. E chissà che non si faccia pure qualcosa in difesa...

PERIN

SAMPDORIA

Cavani

Campagnaro

Abate

Andy Carroll, 23 anni AP

Pandev

BEHRAMI

MONTOLIVO

Ante Vukusic, 21 anni

Inler

PAZZINI

Bonera

Michele Pazienza, 30 anni LIVERANI

Hamsik

All. COSMI

ARRIVI Dellafiore (d) e Paci (d, Novara), Rubin (d, Bologna), Valiani (a, Parma), Campagnolo (p, Catania), Verre (c, Roma), R. Rodriguez (c, Belgrano), Neto (d, Nacional), Felipe (d, Fiorentina), Martinez (d, Racing), Campos Toro (a, Univ. Catolica), Rosina (c, Zenit), Ze Eduardo (a, Genoa) PARTENZE Brkic (p, Udinese FP), Giorgi (c, Novara FP), Rossettini (d, Cagliari), Brienza (c, Palermo), A. Rossi (d, Cesena), Codrea (c, fine contratto), Gazzi (c, Torino), Destro (a, Roma) OBIETTIVI Uvini (d, San Paolo), Toni (a, Al Nasr), Caldirola (d, Brescia), COSA MANCA Un paio di attaccanti di categoria e un difensore giovane. Con Rosina, il reparto fantasia è a posto.

Darmian

GAZZI

Danilo

WILLIANS

SANSONE Pinzi CERCI

Di Natale

MURIEL

Benatia All. Ventura

ARRIVI Gillet (p, Bologna), Brighi (c, Atalanta), Migliorini (d, Chieti), Sansone (a, Sassuolo), Santana (c) e Rodriguez (d, Cesena), Gazzi (c, Siena), Caceres (d, Maiorca), Cerci (c, Fiorentina), Bakic (c, Mogren) PARTENZE Iori (c, Cesena), Oduamadi (a, Varese), Benussi (p, Palermo), Coppola (p. Milan), Pasquato (a, Bologna), Guberti (c, Roma), Surraco (c, Udinese), Antenucci (a, Catania), Morello (p), Zavagno (d), Pratali (d) e Gasbarroni (c, fine contratto) OBIETTIVI Almiron (c, Catania), Pasquale (d) e Barreto (a, Udinese), Tissone (c, Samp), Radovanovic (c, Novara), Donati (c, Palermo) COSA MANCA Un centrocampista di quantità, un esterno sinistro e un attaccante.

Basta

All. Guidolin

ARRIVI Silva (d, Novara FP), Angella (d, Reggina FP), Brkic (p, Siena FP), Muriel (a) e Obodo (c, Lecce FP), Faraoni (c, Inter), Mazzarani (c, Novara FP), Pawlowski (p, Lechia D.), Allan (c, Vasco da Gama), Willians (c, Flamengo), Heurtaux (d, Caen), Maicosuel (c, Botafogo), Lazzari (c, Fiorentina) PARTENZE Pazienza (c, Bologna), Asamoah (c) e Isla (c, Juventus), Floro Flores (a) e Torje (c, Granada), Handanovic (p, Inter) OBIETTIVI Muralha (c, Flamengo), Larrivey (a, Cagliari), Maccarone (a, Samp), Corvia (a, Lecce), Ranegie (a, Malmoe), Daprela (d, Brescia) COSA MANCA Sistemata la porta con il ritorno di Padelli, ora verrà presa una quarta punta esperta. Il resto dipende dalle cessioni.


20

LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 31 AGOSTO 2012


VENERDÌ 31 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

21

SERIE A

2

a

UDINESE (3-5-2) JUVENTUS (3-5-2)

CAGLIARI (4-3-3) ATALANTA (4-4-1-1)

CATANIA (4-3-3) GENOA (4-3-3)

DOMANI ore 18

DOMANI ore 20.45

DOMENICA ore 18

DOMENICA ore 20.45

DOMENICA ore 20.45

PARTITE

RETI

G V N P F S

INTER

3

1

1

0 0 3 0

NAPOLI

3

1

1

0 0 3 0

CHIEVO

3

1

1

0 0 2 0

GENOA

3

1

1

0 0 2 0

JUVENTUS

3

1

1

0 0 2 0

FIORENTINA

3

1

1

0 0 2

LAZIO

1

3

1

1

0 0 1

0

SAMPDORIA* 2

1

1

0 0 1

0

CATANIA

1

1

0 1 0 2 2

ROMA

1

1

0 1 0 2 2

TORINO*

0

1

0 1 0 0 0

UDINESE

0

1

0 0 1

1

MILAN

0

1

0 0 1

0 1

BOLOGNA

0

1

0 0 1

0 2

CAGLIARI

0

1

0 0 1

0 2

PARMA

0

1

0 0 1

0 2

PALERMO

0

1

0 0 1

0 3

PESCARA

0

1

0 0 1

0 3

ATALANTA** -2 1

0 0 1

0 1

SIENA***

0 1 0 0 0

-5 1

2

■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE ***Siena 6 punti; **Atalanta 2 punti; *Sampdoria, Torino 1 punto di penalizzazione La classif ca tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati

MARCATORI 2 RETI: Jovetic (Fiorentina) 1 RETE: Gomez e Marchese (Catania); Cruzado e Pellissier (Chievo); Immobile e Merkel (Genoa); Coutinho, Milito e Sneijder (Inter); Lichtsteiner e Pirlo (Juventus); Hernanes (Lazio); Cavani, Hamsik e Maggio (Napoli); Lopez e Osvaldo (Roma); Costa (Sampdoria); Maicosuel (Udinese).

9 19 10 11 CERCI SGRIGNA BIANCHI STEVANOVIC 99 CAPRARI

7 VUKUSIC

93 QUINTERO

18 4 COLUCCI CASCIONE

17 WEISS

5 14 88 3 BALZANO CAPUANO TERLIZZI CRESCENZI

PROSSIMO TURNO 3a GIORNATA DOMENICA 16 SETTEMBRE, ore 15 (in attesa di anticipi e posticipi) Chievo-Lazio Fiorentina-Catania Genoa-Juventus Milan-Atalanta Napoli-Parma Palermo-Cagliari Pescara-Sampdoria Roma-Bologna Siena-Udinese Torino-Inter

1

45 5 21 CARVALHO ANTONSSON CHERUBIN PULZETTI GUARENTE 11 13 6 17 3 MOTTA TAIDER MORLEO 23 DIAMANTI 9 ACQUAFRESCA 11 PAZZINI

22 BOJAN 10 BOATENG 18 8 16 NOCERINO MONTOLIVO FLAMINI 76 77 25 2 ANTONINI YEPES BONERA DE SCIGLIO

PERIN 77

ABBIATI 32

17 BENATIA

PEREYRA 8 37 66 BASTA PINZI 24 MURIEL

11 DOMIZZI

LAZZARI 21

27 ARMERO

10 DI NATALE

32 MATRI

14 PISANO

8 22 21 MARCHISIO

4 NAINGGOLAN

51 19 THIAGO RIBEIRO PINILLA

8 AVELAR 20

EKDAL 7 COSSU

19 DENIS

LICHTSTEINER 23 VIDAL

21 ANDUJAR

15 13 ROSSETTINI ASTORI

21 DESSENA

9 VUCINIC PIRLO

ASAMOAH

1 AGAZZI

BRKIC

5 DANILO

26

19 3 15 CHIELLINI BONUCCI BARZAGLI

11

MORALEZ

CIGARINI BONAVENTURA 88 10 21 7 BIONDINI SCHELOTTO 5 28 2 6 BRIVIO MANFREDINI STENDARDO BELLINI

BUFFON 1

Alle 21.25 di ieri il sindaco Mauro Contini, potrebbe aver scritto la parola decisiva sul debutto del Cagliari all’Is Arenas Stadium. Contini ha inviato, come dispone una legge del '96 sui cantieri pubblici, la certificazione che garantisce i

9 28 BARRIENTOS BERGESSIO

ALMIRON 17 GOMEZ

19 9 11 JORQUERA GILARDINO JANKOVIC 10 MERKEL

14 SEYMOUR

33 KUCKA

5 13 21 31 ANTONELLI GRANQVIST CANINI SAMPIRISI FREY 1

PANCHINA 32 Stojanovic, 22 Lombardi, 2 Maini, 43 Sorensen, 20 Abero, 16 Casarini, 8 Garics, 14 Natali, 77 Pasquato, 18 Gabbiadini, 30 Pazienza, 7 Gimenez. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Perez (1), Portanova (9/2/2013). INDISPONIBILI Curci (7 giorni), Ramirez (7 giorni), Riverola (7 giorni), Krhin (15 giorni), Marchi (7 giorni), Radakovic (7 giorni).

PANCHINA 25 Padelli, 93 Pawlowski, 16 Coda, 75 Heurtaux, 6 Faraoni, 34 G. Silva, 26 Pasquale, 88 Willians, 77 Maicosuel, 31 Fabbrini. ALLENATORE Guidolin BALLOTTAGGI Muriel-Fabbrini 60-40%, Lazzari-Willians 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Allan (manca il transfer), Badu (7 giorni).

PANCHINA 25 Avramov, 24 Perico, 3 Ariaudo, 16 Eriksson, 9 Larrivey, 23 Ibarbo, 18 Nené. ALLENATORE Ficcadenti. BALLOTTAGGI Avelar–Perico 70-30%; Thiago Ribeiro–Larrivey 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Sau (5 giorni), Camilleri (20 giorni).

PANCHINA 1 Frison, 29 Terracciano, 3 Spolli, 33 Capuano, 5 Rolin, 30 Salifu, 8 Sciacca, 19 Castro, 24 Ricchiuti, 15 Morimoto, 11 Antenucci, 35 Doukara. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Bellusci-Spolli 60-40%, Biagianti-Sciacca 70-30%, Marchese-Capuano 60-40%. SQUALIFICATI nessuno INDISPONIBILI Izco (5 giorni), Potenza (10 giorni).

PANCHINA 22 Anania, 2 Zanon, 6 Romagnoli, 23 Cosic, 15 Bocchetti, 8 Bjarnason, 26 Blasi, 20 Nielsen, 16 Brugman, 10 Celik, 9 Abbruscato, 80 Jonathas. ALLENATORE Stroppa. BALLOTTAGGI Vukusic-Jonathas 60-40%, Quintero-Nielsen 60-40%, Crescenzi-Zanon 70-30%. SQUALIFICATI nessuno INDISPONIBILI Chiaretti (7 giorni).

PANCHINA 1 Amelia, 17 Zapata, 13 Acerbi, 15 Mesbah, 23 Ambrosini, 28 Emanuelson, 57 Valoti, 55 Carmona, 21 Constant, 34 De Jong. 12 Traoré, 92 El Shaarawy. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Montolivo-Ambrosini 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Mexes (5 giorni), Pato (15), Robinho (25), Abate (10), Muntari (5 mesi), Didac (due mesi), Strasser (due mesi).

IN PANCHINA 30 Storari, 13 Rubinho, 39 Marrone, 11 De Ceglie, 20 Padoin, 33 Isla, 6 Pogba, 24, Giaccherini, 27 Quagliarella. ALLENATORE Conte (in panchina Carrera). BALLOTTAGGI Chiellini-Marrone 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Lucio (2 mesi), Caceres (10 giorni), Giovinco (10 giorni), Pepe (20 giorni).

PANCHINA 78 Frezzolini, 16 Polito, 3 Lucchini, 25 Matheu, 32 Ferri, 13 Peluso, 77 Raimondi, 44 Cazzola, 23 Scozzarella, 9 Troisi, 99 Parra, De Luca. ALLENATORE Colantuono. BALLOTTAGGI Brivio-Peluso 55-45%, Bellini-Lucchini 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Capelli (3 mesi), Carmona (15 giorni), Ferreira Pinto (un mese e mezzo), Marilungo (un mese), Radovanovic (un mese).

PANCHINA 33 Tzorvas, 3 Bovo, 31 Sampirisi, 24 Moretti, 89 Anselmo, 28 Tozser, 91 Bertolacci, 7 Rossi, 18 Piscitella, 57 Zé Eduardo. ALLENATORE De Canio. BALLOTTAGGI Gilardino-Immobile 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI nessuno.

INTER (4-3-2-1) ROMA (4-3-3)

LAZIO (4-5-1) PALERMO (4-4-2)

NAPOLI (3-5-1-1) FIORENTINA (3-5-2)

PARMA (3-5-2) CHIEVO (4-3-1-2)

SAMPDORIA (4-3-3) SIENA (3-5-2)

DOMENICA ore 20.45

DOMENICA ore 20.45

DOMENICA ore 20.45

DOMENICA ore 20.45

DOMENICA ore 20.45

22 MARCHETTI

1 HANDANOVIC 4 23 6 x ZANETTI RANOCCHIA SILVESTRE PEREIRA 14 21 19 GUARIN GARGANO CAMBIASSO 8 10 PALACIO SNEIJDER 22 MILITO 10 TOTTI

9 OSVALDO

16 DE ROSSI

77 TACHTSIDIS

22 DESTRO

29 KONKO

2 CIANI

3 DIAS

GONZALEZ HERNANES 87 15 24 8 6 CANDREVA LEDESMA MAURI 11 KLOSE 10 MICCOLI

27 ILICIC

48 FLORENZI

5 17 28 14 GIORGI KURTIC BARRETO BERTOLO

42 29 5 23 BALZARETTI CASTAN BURDISSO PIRIS

4 29 25 31 GARCIA CETTO VON BERGEN PISANO UJKANI

83 MIRANTE

1 DE SANCTIS 19 LULIC

1

14 28 CAMPAGNARO CANNAVARO

5 BRITOS 18 11 85 17 88 MAGGIO BEHRAMI INLER HAMSIK ZUNIGA 24 INSIGNE 7 CAVANI 8 JOVETIC

22 LJAJIC

AQUILANI BORJA VALERO 10 26 16 20 23 PIZARRO CASSANI PASQUAL 31 CAMPORESE

2 RODRIGUEZ

4 RONCAGLIA

VIVIANO 1

5 ZACCARDO 87 ROSI

29 6 PALETTA LUCARELLI

PAROLO 16

GALLOPPA 10 8 7 VALDES BIABIANY 88 9 BELFODIL PABÒN

31 PELLISSIER

17 DI MICHELE

77 THÈRÈAU 16 56 10 HETEMAJ L. RIGONI LUCIANO 12 13 2 20 JOKIC CESAR DAINELLI SARDO SORRENTINO 54

22 ROMERO 19 28 35 3 BERARDI GASTALDELLO ROSSINI COSTA 14 OBIANG

12 TISSONE

18 POLI

2 10 23 ESTIGARRIBIA MAXI LOPEZ EDER 11 CALAIÒ

81 BOGDANI

DEL GROSSO D’AGOSTINO MANNINI 3 7 10 8 70 VALIANI VERGASSOLA 22 CONTINI

24 PACI

13 NETO

PEGOLO 25

PANCHINA 12 Castellazzi, 25 Samuel, 33 Mbaye, 40 Juan Jesus, 42 Jonathan, 55 Nagatomo, 16 Mudingayi, 7 Coutinho, 24 Benassi, 41 Duncan, 88 Livaja, 99 Cassano. ALL. Stramaccioni. BALLOTTAGGI Handanovic-Castellazzi 80-20%, Samuel-Silvestre 60-40%, Pereira-Nagatomo 70-30%, Palacio-Cassano 70-30%. SQUAL. nessuno. IND. Chivu (5 giorni), Stankovic (15 giorni), Alvarez (15 giorni), Obi (20 giorni), Mariga (50 giorni).

PANCHINA 1 Bizzarri, 5 Scaloni, 20 Biava, 39 Cavanda, 23 Onazi, 10 Zarate, 18 Kozak. ALLENATORE Petkovic. BALLOTTAGGI Ciani-Biava 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Brocchi (15 giorni), Cana (3 giorni), Ederson (7 giorni), Radu (4 giorni), Stankevicius (15 giorni).

PANCHINA 22 Rosati, 15 Colombo, 2 Grava, 55 Gamberini, 21 Fernandez, 6 Aronica 77 Bariti, 20 Dzemaili, 4 Donadel, 13 El Kaddouri, 9 Vargas. ALLENATORE Mazzarri. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Dossena (1), Pandev (1). INDISPONIBILI nessuno.

PANCHINA 1 Pavarini, 91 Bajza, 18 Gobbi, 28 Benalouane, 39 Fideleff, 4 Morrone, 19 Musacci, 20 Acquah, 77 Ninis, 17 Palladino, 21 Sansone. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI Rosi-Gobbi (55-45%), Belfodil-Gobbi (55-45%), Parolo-Acquah (60-40%). SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Amauri (7 giorni), Santacroce (5 giorni).

PANCHINA 32 Berni, 21 Soriano, 11 Munari, 6 Volta, 8 Mustafi, 7 Castellini, 18 Laczko, 5 Renan, 15 Poulsen, 9 Pozzi, 19 De Silvestri, 98 Icardi. ALLENATORE Ferrara BALLOTTAGGI Berardi-De Silvestri 60-40% SQUALIFICATI Da Costa (fino all’1/10/2012) INDISPONIBILI Juan Antonio (1 giorno)

PANCHINA 1 Lobont, 3 Marquinhos, 46 Romagnoli, 11 Taddei, 7 Marquinho, 15 Pjanic, 26 Tallo, 17 Lopez, 55 Svedkauskas. ALLENATORE Zeman. BALLOTTAGGI Tachtsidis-Pjanic 60-40%, Totti-Lamela 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Dodò (15 giorni), Bradley (25 giorni).

PANCHINA 99 Benussi, 89 Morganella, 6 Munoz, 15 Milanovic, 3 Di Matteo, 23 Donati, 20 Rios, 7 Viola, 50 Sanseverino, 11 Hernandez, 19 Budan. ALLENATORE Sannino. BALLOTTAGGI Kurtic-Donati 60-40 %. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Zahavi (25 giorni), Mantovani (da valutare), Brienza (almeno 20 giorni).

PANCHINA 89 Neto, 12 Lupatelli, 3 Hegazy, 11 Cuadrado, 5 Olivera, 14 Fernandez, 28 Capezzi, 92 Romulo, 9 El Hamdaoui, 17 Seferovic. ALLENATORE Montella. BALLOTTAGGI Aquilani-Romulo 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Della Rocca (10 giorni).

PANCHINA 18 Squizzi, 23 Viotti, 33 Papp, 21 Frey, 4 Morero, 8 Cruzado, 25 Vacek, 5 Guana, 6 Rigoni M, 14 Cofie, 39 Stoian, 9 Moscardelli. ALLENATORE Di Carlo. BALLOTTAGGI Hetemaj-M. Rigoni 55-45%, Jokic-Frey 55-45%, Thereau-Cruzado 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Dramè (15 giorni), Paloschi (55 giorni).

PANCHINA 12 Farelli, 23 Campagnolo, 15 Dellafiore, 18 Felipe, 33 Rubin, 64 Buchel, 16 Verre, 5 Coppola, 77 Sestu, 9 Paolucci, 99 Giannetti. ALLENATORE Cosmi. BALLOTTAGGI Valiani-Verre 70-30%, Contini-Paci 60-40%. SQUALIFICATI Larrondo (3 mesi), Vitiello (4 anni), Terzi (3 anni), Belmonte (6 mesi). INDISPONIBILI Bolzoni (30 giorni), Parravcini (4 giorni).

Il Cagliari fa le prove a Quartu e spera

MARIO FRONGIA QUARTU (Cagliari)

LODI

BIAGIANTI

CONSIGLI 47

CASO STADIO IERI SERA I ROSSOBLÙ HANNO TESTATO IS ARENAS: DOMENICA C’E’ L’IMPEGNO CON L’ATALANTA

Il sindaco firma la certificazione, ora si aspetta l’ok della Lega per evitare Trieste

LEGROTTAGLIE MARCHESE 22 6 14 12 BELLUSCI ALVAREZ 4 10 27

PANCHINA 23 L. Gomis, 3 D’Ambrosio, 2 Rodriguez, 5 Di Cesare, 4 Basha, 27 De Feudis, 20 Vives, 7 Santana, 77 Verdi, 24 Sansone, 69 Meggiorini, 93 Diop. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI Sgrigna 60%-Meggiorini 40%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Suciu (due mesi e mezzo).

STEKELENBURG 24

Stevan Jovetc, 22 anni ANSA

25 AGLIARDI

GILLET

36 25 6 17 DARMIAN GLIK OGBONNA MASIELLO 14 33 GAZZI BRIGHI

La Classifica PT

BOLOGNA (3-5-1-1) MILAN (4-3-1-2)

1

GIORNATA SQUADRE

TORINO (4-2-4) PESCARA (4-3-3)

lavori eseguiti dopo i rilievi delle forze dell'ordine e della Commissione provinciale di vigilanza. Il sindaco della terza citta sarda, si assume in toto le responsabilità inerenti sicurezza e ordine pubblico. Il che significa che domenica Cagliari-Atalanta potrà giocarsi nell’impianto quartese. Ovviamente, a porte chiuse. Adesso, la palla è nella mani del prefetto Giovanni Balsamo. Ma non dovrebbero esserci problemi a sciogliere le riserve. Però, il condizionale è d'obbligo: dopo il prefetto c'è la Lega. Pare difficile invertire la rotta e ipotizzare il match a Trieste. Partitella Intanto, ieri all'Is Are-

La partitella di ieri sera del Cagliari allo stadio Is Arenas ROSAS

IL CASO nas, è comparso il Cagliari. Ficcadenti ha curato il riscaldamento. Il tecnico ha voluto la partitella a porte chiuse. Ma si registra un gran gol di Cossu e l'uscita di Pinilla: indurimento muscolare ma, pare, niente che possa pregiudicarne la presenza con l'Atalanta. L'impianto quartese - circondato da un migliaio di tifosi con la polizia municipale, sollecitata dal prefetto Balsamo, in forze - ha applaudito il bus della squadra alle 19.30. Lo stadio, illuminato dalle quattro torri con 24 lampade ciascuna che garantiscono gli standard tv per le riprese in HD, ha il muro di recinzione e le aree di pre-filtraggio. Da rifinire vie di fuga, spogliatoi, locali per arbitri, stampa e addetti antidoping. Ma per giocare senza pubblico, basta e avanza. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sau, il Foggia ha chiesto il sequestro del cartellino Il Foggia torna all’assalto di Marco Sau, punta del Cagliari. A luglio il Foggia aveva chiesto il sequestro conservativo ma il ricorso era stato rigettato con condanna alle spese da parte del Tribunale civile di Foggia. Ad agosto il Foggia ha depositato un nuovo ricorso al Tribunale di Foggia per il «sequestro giudiziario» del cartellino del calciatore. Il Cagliari sarà difeso dall’avv. Grassani in udienza il 4 settembre a Foggia: presenti sia il presidente Cellino che Sau.


LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 31 AGOSTO 2012

SCITA

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VENERDÌ 31 AGOSTO 2012

paralimpiade in tv di ENRICA SPERONI

aralimpiade, ci siamo. E senza mentire diciamo P subito che l'impatto da telespettatore è di quelli che mordono il cuore. Perché prima di guardarlo pedalare come un forsennato il ceco Stark lo vedi arrivare con le stampelle e ti domandi come farà mai a stare in equilibrio sulla bici senza una gamba. Strabuzzi gli occhi di nuovo di fronte allo spagnolo Mendez che, sempre nel km da fermo, affronta la pista senza il braccio e la gamba sinistri. Dopo una manciata di secondi i pensieri hanno già fatto il triplo salto mortale e c'è solo ammirazione per quello straordinario mix di potenza, equilibrio, abilità. E stia-

Tanto è un gioco

mo parlando di atleti finiti oltre il ventesimo posto. Sempre su Sky, ci infiliamo in Spagna-Italia di basket dove De Paz ci sta dando lezioni di tiro e dove blocchi e sfondamento fanno ribaltare le carrozzine, ma non ci sono sceneggiate e la prontezza nel rimettersi in sesto farebbe invidia alla maggior parte dei normo-calciatori. Il meglio da Londra doveva ancora arrivare. Ci abbiamo sbattuto la faccia contro, perché il primo impatto col sollevamento pesi è di quelli che fanno male. Si gareggia da sdraiati, l'allenatore con una fascia immobilizza le gambe dell’atleta sul lettino, i pesi sono ap-

di ROBERTO PELUCCHI

f

INIESTA, LA NORMALITA’ AL POTERE IL BAMBINO CHE DISEGNA TRIANGOLI

D

i solito Andrés Iniesta sedeva accanto a loro e li vedeva alzarsi tra gli applausi della sala. O uno o l’altro, immancabilmente: o Leo Messi o Cristiano Ronaldo. Stavolta si è alzato lui ed è andato a ritirare il premio Uefa di miglior giocatore d’Europa 2011-12. In quel momento, ci è salito alle labbra un sorriso naturale (a noi, ma a tanti altri, immaginiamo), come succede quando una cosa va a posto all’improvviso, in modo magico e inaspettato. Né la Pulce, né CR7, icone planetarie, multinazionali con le gambe; né il semidio Messi, baciato da un talento tecnico disumano, nè la prepotenza atletica di Ronaldo, homo eroticus. Ha vinto la straordinaria normalità di Iniesta, dal viso pallido di un’apparente, eterna convalescenza. Quando segna e si toglie la casacca, non gonfia i muscoli, ma mostra la maglietta della salute che porta sotto. Sembra che da un balcone debba cascargli sempre addosso la raccomandazione: «Non sudare!» Il Pallido è un bambino di 28 anni che da una vita vaga allegramente per il campo a disegnare triangoli dai lati corti (dai e vai) e a imbucare corridoi che altri non vedono, come avesse i

Iniesta tra i due mostri Messi (sin) e Ronaldo EPA

vecchi occhialini dell’Intrepido. Cose semplici, ma perfette, come il cerchio di Giotto. Sorridiamo perché il premio a Don Andrés è una schioppettata di messaggi che possono fare bene a tutti. Si può diventare il migliore anche senza intossicarsi la pelle di tatuaggi, anche senza scolpirsi il cranio, anche senza costruirsi addosso un personaggio di plastica da svendere ai rotocalchi. Semplicemente giocando, con una leggerezza infantile che vorremmo tanto regalare a Guidolin in queste ore tormentate, senza la facile noia dei professionisti del mal di pancia, tipo Ibra o Cassano. Da 16 anni Iniesta veste Barcellona e ripete lo stesso calcio con lo stesso gusto e la stessa allegria. Quindi si può. La lezione di Iniesta è la stessa di Andrea Pirlo che da anni riteniamo in credito di un Pallone d’Oro. Due leader silenziosi, due enciclopedie di calcio che colleghi e allenatori adorano. Un giorno Rooney disse: «Iniesta è il più forte del mondo». Un altro giorno Fergusson ammise: «Io temo Iniesta, non Messi». Quelli come Pirlo e Iniesta spaventano perché quando la temperatura cresce, non si squagliano: lievitano. Nelle fasi finali degli ultimi due Europei e dell’ultimo Mondiale, che la Spagna ha dominato, Don Andrés è stato votato per sette volte migliore in campo. Mica Ibra. L’ultima volta è accaduto nella finalissima di Euro 2012, contro di noi, quando sgusciava imprendibile tra azzurri esausti, come se fosse in skateboard. Il premio Uefa a Iniesta indirettamente accarezza anche la Nazionale di Prandelli che si è arresa solo all’invincibile Spagna. Il top-player è il mostro di Loch Ness italiano: tutti ne parlano, nessuno lo becca. Da Iniesta parte un suggerimento: lasciamo perdere i top, cerchiamo i player, quelli che giocano, che si divertono, che disegnano triangoli e imbucano corridoi invisibili. Quelli come Pirlo e il Pallido, gente normale che fa cose eccezionali.

Il centro nazionale sugli uragani degli Stati Uniti ha classificato Conte come ciclone e degradato Balotelli a tempesta ormonale.

trasferimenti avvengono quasi in tempo reale. In una sorta di gioco manager. Se è per questo a disposizione degli appassionati di computer c’è un videogame che simula in tutto e per tutto i trasferimenti più fantasiosi. Ed è di grande successo. Una manìa che sembra aver conquistato gli operatori veri e propri. Aggiungiamoci anche il conforto di aziende che assicurano ai club le immagini dei talenti in evidenza nei Paesi più disparati. In questo panorama il mercato virtuale offre comodità che ampliano lo spettro delle opportunità. Ma a volte impigriscono gli addetti ai lavori. La storia di Dimitar Berbatov può essere considerata una lezione esemplare. Il centravanti bulgaro s’è dimostrato inaffidabile. Il suo atteggiamento è ai limiti della slealtà con quel no alla Fiorentina all’ora di pranzo e il voltafaccia alla Juventus servito poco prima di cena. E il problema è che il bulgaro non è nuovo a dietrofront così clamorosi. Diciamo, allora, che Fiorentina e Juventus avrebbero dovuto mettere nel conto quest’insidia. E premunirsi. Ipotizziamo che se i

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sorteggiChampions

Milan, un girone commestibile Juve, 2 vie di fuga Allegri, la ricostruzione è durissima ma qui non ha una missione impossibile

Il segretario della Uefa Infantino e Gullit al sorteggio Champions AFP

TwitTwit

di PAOLO CONDÒ

IL CINGUETTIO DEL GIORNO

apricciosa e beffarda sì, C ma tradizionalista nel profondo, la dea che sovrinten-

FABIO DE LUIGI Attore e conduttore tv

Mi sento più confuso di Berbatov @FabioDeLuigi

PATRICK VIEIRA Campione del mondo 1998

BERBATOV: UNA LEZIONE ESEMPLARE SU QUANTO CONTA IL FATTORE UMANO incidenza del fattore umano nel mercato L’ dell’era informatica. Videotape, email, transfer per via elettronica. Ormai moltissimi

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di LORENZO CASTELLANI

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dirigenti dei nostri club avessero avuto l’accortezza di viaggiare per Monaco di Baviera (se non proprio per Manchester) l’esito sarebbe stato meno sorprendente se non proprio diverso. Poi, alla fine Berbatov avrebbe sempre accampato la scusa della moglie che non vuole lasciare l’Inghilterra. Ma non abbiamo la riprova che un eventuale blitz di Fiorentina o Juve gli avrebbe almeno posto un dubbio in più. Una regola del mercato vale molto più di altre. L’ultima parola spetta sempre al giocatore e la società acquirente deve far scoccare la scintilla d’attrazione. E’ vero che spesso la differenza la fa l’offerta economica, ma è vero solo in parte. E i calciatori non sono automi. Anche il professionista più disincantato ha un’anima. E purtroppo la frenesia degli ultimi anni fa perdere di vista questa priorità. Dalla beffa di Berbatov arriva proprio questa lezione. E va ben tenuta in mente. Tanto per rincuorarci ieri il Milan s’è mosso con il d.s. Braida per andare a prendere De Jong a Manchester. Un lieto fine giunto al termine di un corteggiamento iniziato già a gennaio. Un’operazione all’antica: evidentemente a regola d’arte. Anche questo è un last minute, ma non è figlio dell’improvvisazione. E’ una sottigliezza che conta ancora ai tempi del supermarket cibernetico. Un po’ di relax, per favore.

poggiati su un supporto e due addetti sono pronti ad afferrarli se la forza del sollevatore venisse meno. Il tutto ripreso dall’alto, inquadratura di miglior resa ma pugno nello stomaco perché il momento in cui l'atleta si prepara allo sforzo offre l'immagine di un corpo stravolto dalla tensione, quasi spezzato. Invece succede il miracolo, anche grazie alle voci di Johnny Lazzarotto e Valentino Statella che senza enfasi ti invitano a godere del gesto, ad ammirarne la bellezza. Così la grandezza di Yacubu Adesokan, il nigeriano che porta il record del mondo a 180 kg nella categoria -48 kg, te la gusti proprio. Dice bene Statella: «Prima di essere disabili siamo atleti».

laVignetta

strategie di Mercato

di CARLO LAUDISA

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I PESI SONO UN PUGNO NELLO STOMACO POI APPREZZI LA BELLEZZA DEL GESTO

laPuntura

DI LUIGI GARLANDO

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Venendo espulso da Collina... @OfficialVieira

SUSANA WERNER Moglie di Julio Cesar

Fa male vero? Ma la cosa che ci ha fatto ancora più male non è stato l'addio ma certi commenti. Non credete a tutto quello che sentite... @suwerner

SERGIO AGUERO Attaccante Manchester City

Molto motivato a giocare la Champions. Ancora di più nel nostro gruppo. Grandi rivali per un grande torneo. @aguerosergiokun

CESC FABREGAS Centrocampista del Barcellona

Moltissime felicitazioni @andresiniesta8! Mi congratulo. Lo meriti! #EnhorabuenaIniesta @cesc4official

de ai sorteggi Uefa manifesta al Milan la benevolenza dovuta a un club che dopo i decenni in cui sbandierava con orgoglio il proprio dna europeo, oggi assomiglia a uno di quei nobili decaduti di cui Montecarlo è piena, l’abito di sartoria ma un po’ troppo sgualcito, la sigaretta fumata un po’ troppo vicino al filtro. Ammesso ormai di straforo — ha l’ottavo coefficiente — all’urna delle star, è come se il vecchio Milan con l’orlo dei pantaloni rimboccato alla bell’e meglio si fosse accomodato assieme ai Real e ai Barcellona, ai Bayern e ai Chelsea, tutti con costoso stilista al seguito affinché nessuna piega possa molestarne l’aplomb. Proviamo a immaginarne gli esorcismi gettati lì con noncuranza mentre sfilano le rivali dell’urna 2: «Benfica? No, mi rammenta la canzone, Milano che fatica. Manchester City? Per carità, quegli arricchiti... Dinamo Kiev? Evitiamo, mi ricordano Shevchenko, caro vecchio Andrij. Schalke? No, hanno Huntelaar, di questi tempi fa male ricordare pure lui. Lo Zenit? Perfetta, Galliani non è mai stato all’Hermitage e Spalletti non farà scherzi». E quelle dell’urna 3: «Il Paris St.Germain neanche dipinto, sennò ci comprano pure sede, stadio e hostess. Galatasaray? Brutti precedenti, magari torna a giocare Hakan Sukur... L’Ajax? Ah, ecco un’avversaria degna di noi. Peccato siano così giovani, chissà quanto corrono. Servirebbe un’altra delle nostre antiche rivali, ma meno adrenalinica. L’Anderlecht? Mi avete tolto la parola di bocca». E infine l’urna 4: «Qui offriamo noi, nel senso che scegliamo il peggio. Dai, il Malaga dei ric-

coni arabi, e non si dica che il Milan vuole evitare le nuove potenze...». Occorrerà adesso dire che lo Zenit non è riuscito a centrare il grande colpo di mercato (ci stanno ancora provando con Hulk e Nani), che l’Anderlecht ha appena rimesso il naso nel grande calcio e che lo sceicco del Malaga si è rivelato assai meno munifico del previsto, tanto che i buoni giocatori presi stanno già tagliando la corda, vedi Cazorla (e Maresca). E dunque la dea dei sorteggi ha guardato con occhio inumidito questo suo vecchio corteggiatore, pieno di charme e vuoto di portafogli, e con l’affetto che unisce gli antichi amanti gli ha concesso del tempo, al momento tutto ciò che gli può elargire. Il girone del Milan è commestibile. Allegri ricostruisca sapendo che fino a Natale dovrà impegnarsi certamente allo stremo, ma senza la ghigliottina di una missione impossibile all’orizzonte. Anche se in fondo non le ha detto male, la Juventus non ha avuto altrettanta buona sorte. Nel suo rinnovato dna di predona, però, nemmeno la desiderava, perché chi torna da molto lontano ha dipinta in faccia la smorfia dell’impazienza. «Io non devo aspettare oltre. Io appartengo all’urna 1, sono finita nella 3 per altri motivi. Adesso io condivido i girotondi nella boccia con l’Olympiakos e il Lille, ma dovrei ballare con il Manchester United e il Barcellona. Io sono tornata; ora e sempre, mi chiamo Juventus». Docile e quasi intimidita, la dea non poteva che sorteggiarla con i campioni uscenti del Chelsea, aprendo però due argute vie di fuga: quella più stretta dell’esperto Shakhtar, quella più comoda del novizio Nordsjaelland. Del resto si sa, chi declama il proprio rango avendo i mezzi per sostenerlo è il prediletto degli dei. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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VENERDÌ 31 AGOSTO 2012

SERIE BWIN IL MERCATO

Verona, è in arrivo il colpo Bojinov Parravicini e Lazzari a Novara, il Cesena incontra Bonazzoli, la Pro Vercelli riprende Masi BINDA-D’ANGELO

«No, non è ancora fatta». Il ritornello si ripete anche il penultimo giorno, le società aspettano l’ultimo per chiudere affari in ballo da tempo, con il rischio che saltino. Stamane per esempio alle 9 all’Executive è atteso Cacia per firmare per lo Spezia, siglando la complessa operazione per il passaggio dal Lecce al Parma e da qui in Liguria (ma con quale formula?). E siccome Spezia chiama Verona, ecco atteso per oggi l’annuncio dell’attaccante che manca a Mandorlini: dovrebbe essere Bojinov (ex Lecce), rientrato allo Sporting Lisbona, che tornerebbe in Italia in prestito (l’Hellas avrà un diritto di riscatto a 2 milioni); oggi il Verona definisce anche Cacciatore (ex Varese) dalla Samp e potrebbe in extremis piazzare anche un terzo colpo a sorpresa: fallito l’assalto al Lecce per Corvia e Giaco-

mazzi (offerti 500mila euro) e pure quello a Egabua, che il Varese ha deciso di tenere, resta in ballo Morrone (Parma).

ufficializzato Tiribocchi (Atalanta) e Appelt (Juventus), oggi è pronta a riabbracciare in prestito Masi, dopo i due mesi trascorsi con Antonio Conte.

mo e conta di riavere Bariti dal Napoli, mentre s’è riaperta una pista per Malonga (Cesena).

Cesena protagonista La squadra

più attesa in questo finale è il Cesena, impegnato su diversi fronti: Esposito (Lecce) per la difesa, Castiglia (Vicenza) per il centrocampo, Sestu (Siena) come esterno e Bonazzoli (Reggina) per l’attacco; quest’ultimo, convocato a Milano dal presidente Foti con tutti i suoi compagni in esubero, è stato a cena col presidente Campedelli per trovare il difficile accordo. Piemonte scatenato Senza so-

sta, Novara e Pro Vercelli colpiscono ancora. Due scambi in Toscana per il Novara: dall’Empoli arriva Lazzari in cambio di Gigliotti (ex Foggia) e domani c’è la sfida in campo...; dal Siena arriva Parravicini per Lanteri (subito girato all’Andria). Invece la Pro Vercelli, dopo aver

Affari fatti Si vede anche il Brescia: nessun nome altisonante (Malonga, Antenucci, Lupoli, ecc...), arriva solo il giovane Bouy dalla Juventus e forse Morero del Chievo. Anania è il nuovo portiere del Padova (scambio con Pelizzoli), che ha anche chiuso con Cionek: il difensore brasiliano arriva dallo Jagellonia. Dicevamo di trattative lunghissime: mercoledì sembrava trovato l’accordo tra Verona e Cittadella per Bjelanovic, ma sono sorti altri problemi: intanto in Veneto arriva Giannetti (Siena, ex Alto Adige) e per l’attaccante croato si decide oggi. La Ternana ha preso Ragusa dal Pescara e cerca un altro attaccante: Paolucci (ex Vicenza) del Siena. Il Vicenza ha preso Di Matteo (ex Lecce) dal Paler-

Emiliano Bonazzoli, 33 anni LAPRESSE

Valeri Bojinov, 26 anni LAPRESSE

Ultime trattative Ancora in alto mare l’accordo tra Delvecchio (Lecce) e il Varese, che valuta la proposta di prendere Napoleoni (Levadiakos). La Reggina potrebbe prendere Concas (con Melara al Carpi) e può prendere Falconieri dando Viola all’Ascoli, che stamane incontra Ofere per la firma (in cambio Giallombardo al Lecce) e ha bloccato Drame (Padova) se non arriva Martinetti (Varese), sul quale sono in pressing anche Grosseto e Vicenza. Lo stesso Grosseto ha fatto un’offerta (bassa) al Cittadella per Bellazzini. Il Crotone attende il ritorno di Mazzotta dal Lecce. Presi Leali e Gouano dalla Juve, il Lanciano prova a chiudere per Falcinelli (Sassuolo), Ceccarelli (Lazio, ex Juve Stabia) e Chiaretti (Pescara, ex Taranto).

Alberto Masi, 19 anni LAPRESSE

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Così domani (ore 20.45) SASSUOLO-CROTONE, SFIDA AL VERTICE, IL LANCIANO GIOCA A PESCARA, LA TERNANA A GUBBIO CLASSIFICA SQUADRE

PT

SASSUOLO LIVORNO SPEZIA CROTONE PRO VERCELLI VARESE (-1) LANCIANO VERONA EMPOLI (-1) CITTADELLA VICENZA BRESCIA TERNANA JUVE STABIA CESENA MODENA (-2) PADOVA (-2) ASCOLI (-1) BARI (-5) REGGINA (-3) NOVARA (-4) GROSSETO (-6)

3 3 3 3 3 2 1 1 0 0 0 0 0 0 0 -1 -1 -1 -2 -2 -3 -5

PARTITE G V N P 1 1 0 0 1 1 0 0 1 1 0 0 1 1 0 0 1 1 0 0 1 1 0 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 0 1 1 0 0 1 1 0 0 1 1 0 0 1 1 0 0 1 1 0 0 1 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 0 1 1 1 0 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0

RETI F S 3 0 3 1 2 1 1 0 1 0 2 0 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 0 1 0 1 1 3 0 3 1 1 1 1 0 2 2 1 1 1 1 1 1 1

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

PROSSIMO TURNO Sabato 8 settembre, ore 18 MODENA VARESE. Ore 20.45 VERONA REGGINA. Domenica 9, ore 15 BARI TERNANA, CROTONE CITTADELLA, EMPO LI SASSUOLO, JUVE STABIA VICENZA, LANCIA NO ASCOLI (a Pescara), PADOVA GROSSETO, PRO VERCELLI LIVORNO (a Piacenza). Ore 18 SPE ZIA BRESCIA. Ore 20.45 CESENA NOVARA.

IL POSTICIPO

Lunedì alle 20.45 il Livorno in casa contro il Padova La seconda giornata non prevede anticipi per evitare la concomitanza con la chiusura del calciomercato: 10 partite saranno giocate domani con inizio alle ore 20.45 (una è anticipata alle ore 18) e una è il posticipo classico. Il programma della giornata sarà completato lunedì da Livorno Padova: la partita avrà inizio alle ore 20.45 e sarà arbitrata da Di Bello di Brindisi. La terza giornata invece sarà giocata domenica 9 settembre visto che c’è la sosta della Serie A: in programma ci sono due anticipi sabato (uno alle ore 18 e uno alle ore 20.45), mentre domenica ci sono sette gare alle ore 15, una alle ore 18 e una alle ore 20.45. In settimana la Lega di B dovrebbe annunciare i successivi anticipi e posticipi.

NOVARA EMPOLI

(ore 18)

ASCOLI BARI

BRESCIA JUVE STABIA

CITTADELLA GROSSETO

LANCIANO VARESE

Allarme a centrocampo Tesser valuta il 3-4-1-2

Ritorna Zaza in attacco Russo favorito su Hanine

Dubbio De Maio-Rosso Daprelà scalpita a sinistra

Maah, frattura alla mano Di Roberto torna titolare

Leali all’esordio tra i pali Chi sostituisce Falcone?

NOVARA Emergenza a centrocampo per Tesser, che valuta il cambio di modulo, passando al 3-4-1-2 con Del Prete e uno tra Alhassan (favorito) e Alborno esterni di centrocampo. Confermato il tridente, pare difficile che possano esordire gli ultimi acquisti. Barusso k.o. (stiramento), il neo arrivo Lepiller si è già fermato (affaticamento). Da oggi in gruppo anche Mehmeti. SQUALIFICATI Buzzegoli. PROBABILE FORMAZIONE (3-4-1-2) Bardi; Ghiringhelli, Lisuzzo, Bastrini; Del Prete, Marianini, Pesce, Alhassan; Motta; Gonzalez, Piovaccari. All. Tesser.

ASCOLI Silva può contare su Zaza che aveva saltato l’esordio a Varese per infortunio: l’ex della Sampdoria farà coppia in attacco con Soncin, anche lui recuperato da un leggero problema fisico accusato in settimana. Tutto bene anche per il centrale di difesa Faisca che farà reparto con Prestia e Ricci. Ballottaggio a centrocampo fra Russo e Hanine, con il primo favorito. SQUALIFICATI Peccarisi e il tecnico Silva. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) Guarna; Prestia, Faisca, Ricci; Scalise, Di Donato, Fossati, Russo, Pasqualini; Soncin, Zaza. All. Aloisi.

BRESCIA De Maio parte favorito su Rosso per una maglia in difesa, mentre Daprelà è di nuovo in gruppo e si candida per un posto sulla fascia sinistra (in questo caso resterebbe fuori Scaglia). Il tecnico Calori dovrà fare a meno del centrocampista Benali, ancora fuori causa. Oggi pomeriggio ci sarà l’allenamento di rifinitura al San Filippo che scioglierà gli ultimi dubbi. SQUALIFICATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) Arcari; Ant. Caracciolo, Salamon, De Maio; Zambelli, Lasik, Salamon, Rossi, Scaglia; Mitrovic, And. Caracciolo. All. Calori.

CITTADELLA Maah si è procurato una frattura al terzo metacarpo della mano destra e dovrà stare fuori per una ventina di giorni, spazio in avanti a Di Roberto nel tridente con Bellazzini e Di Carmine. Foscarini conferma il trio difensivo sceso in campo a Bari con Sosa, Coly e Pellizzer. Ieri l’allenamento serale, oggi seduta pomeridiana mentre domani mattina è prevista la rifinitura. SQUALIFICATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3) Cordaz; Sosa, Coly, Pellizzer; Ciancio, Baselli, Paolucci, Biraghi; Bellazzini, Di Carmine, Di Roberto. All. Foscarini.

LANCIANO L’infortunio di Aridità nell’ultima gara contro il Padova favorisce l’esordio di Nicola Leali, appena arrivato dalla Juventus. L’altro infortunato, Falcone, ha aperto una vera e propria bagarre: per individuare il suo sostituto infatti. Pepe, Marceta e Fofana sono stati testati intensamente. Non è da escludere l’impiego di Minotti, con Di Cecco spostato a destra. Si gioca a Pescara. SQUALIFICATI Amenta. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Leali; Aquilanti, Rosania, Scrosta, Mammarella; Di Cecco, Paghera, Volpe; Pepe, Testardi, Turchi. All. Gautieri.

Tavano e Pratali sono out Sarri ritrova Mchedlidze

Romizi sta recuperando Visite mediche per Aprile

Genevier dal primo minuto In difesa c’è Scognamiglio

Donati debutta a destra Confermato il 3-5-1-1

C’è Kone a centrocampo Ballottaggio sulla sinistra

EMPOLI Pratali è in forse, Tavano invece sicuramente non ci sarà, Sono questi al momento gli indisponibili per Sarri, che almeno ritrova l’attaccante Mchedlidze rientrato dalla Georgia. Pucciarelli dovrebbe essere schierato sulla trequarti alle spalle di Cori. Attesa per gli sviluppi del mercato: il d.s. Carli è a Milano per chiudere le ultime operazioni. SQUALIFICATI Pecorini. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-1-1) Dossena; Laurini, Romeo, Tonelli, Regini; Spinazzola, Moro, Valdifiori, Saponara; Pucciarelli; Cori. All. Sarri.

BARI Sono migliorate le condizioni di Romizi: quasi certo il suo recupero in vista della gara di domani contro l’Ascoli. Scontata la squalifica, Polenta si candida per un posto nella retroguardia a tre con Ceppitelli e Dos Santos. È arrivato Gustavo Aprile, 24enne esterno prelevato in prestito dal Racing Montevideo: oggi sarà sottoposto alle visite mediche. SQUALIFICATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (3-4–3) Lamanna; Ceppitelli, Dos Santos, Polenta; Sabelli, Romizi, Bellomo, Defendi; Iunco, Caputo, Albadoro. All. Torrente.

JUVE STABIA In difesa torna Scognamiglio, difficile il recupero di Figliomeni. A centrocampo parte dall’inizio Genevier con esclusione di uno tra Mezavilla (più probabile) e Jidayi. La squalifica di Zito porta allo spostamento di Acosty sulla sinistra e l’inserimento di Erpen a destra. In attacco ballottaggio fra Danilevicius e Mbakogu con il lituano favorito. SQUALIFICATI Zito, Cellini. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Seculin; Baldanzeddu, Maury, Scognamiglio, Dicuonzo; Erpen, Genevier, Jidayi, Acosty; Bruno, Danilevicius. All. Braglia.

GROSSETO Moriero sembra intenzionato a confermare il modulo dell’esordio, anche se dovrà fare almeno una variazione, sulla fascia destra, con Donati per lo squalificato Antonazzo. Lo staff medico proverà fino all’ultimo a recuperare Quadrini: pronto a prendere il suo posto Falzerano. Ok anche per Jadid e Lupoli, che dovrebbero partire dalla panchina. SQUALIFICATI Antonazzo. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-1-1) Bremec; Padella, Olivi, Iorio; Donati, Crimi, Obodo, Asante, Som; Falzerano; Sforzini. All. Moriero.

VARESE L’ex Castori può contare sul nuovo arrivato Kone e su Corti, che ha scontato la squalifica. Bressan (tendinite) e Carrozzieri (fastidio al polpaccio) stanno meglio ma non saranno rischiati: il portiere rientrerà la prossima gara, quando il difensore potrebbe andare in panchina. Sulla fascia sinistra di centrocampo Kink e Nadarevic si contendono il posto da titolare. SQUALIFICATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Bastianoni; Pucino, Rea, Troest, Grillo; Zecchin, Corti, Kone, Kink; Neto Pereira, Momenté. All. Castori.

ARBITRO Palazzino di Ciampino.

ARBITRO Merchiori di Ferrara.

ARBITRO Pairetto di Nichelino.

ARBITRO Roca di Foggia.

ARBITRO Pasqua di Tivoli.

REGGINA PRO VERCELLI

SASSUOLO CROTONE

TERNANA MODENA

VERONA SPEZIA

VICENZA CESENA

Dionigi ne ritrova cinque Fischnaller insidia Sarno

Fuori Masucci e Valeri In avanti scalpita Catellani

Toscano ritrova Ferraro Miglietta più di Di Deo

Gomez fa il centravanti Gli abbonati sono 11.141

Pinardi non è ancora al top Dubbio Brighenti-Camisa

REGGINA Da mercoledì Dionigi ha ordinato di chiudere i cancelli del Sant’Agata per preparare al meglio l’esordio interno in campionato con la Pro Vercelli. Tornano disponibili, dopo la squalifica, Ely, Bombagi ed Hetemaj, mentre hanno recuperato Sarno e Fischnaller. Riguardo alla formazione, ballottaggio a centrocampo tra Rizzo ed Hetemaj, mentre in attacco Fischnaller potrebbe essere preferito a Sarno. SQUALIFICATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3) Baiocco; Adejo, Freddi, Di Bari; Melara, Rizzo, Barillà, Rizzato; Sarno, Ceravolo, Comi. All. Dionigi.

SASSUOLO Assenti Masucci e Valeri, conferma scontata per il 4-3-3 che ha sbancato Cesena. Ci sarà soltanto qualche aggiustamento fisiologico, che tuttavia non dovrebbe stravolgere l’undici del Manuzzi. Ballottaggio Gazzola-Laverone a destra della difesa, a centrocampo, al posto di Valeri, uno tra Chibsah e Bianchi (favorito), possibile chance in attacco per Catellani o Laribi al posto di Berardi. SQUALIFICATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Pomini; Gazzola, Bianco, Terranova, Longhi; Bianchi, Magnanelli, Missiroli; Troianiello, Pavoletti, Catellani. All. Di Francesco.

TERNANA C’è Brosco nell’elenco dei venti convocati dal tecnico Toscano; con lui anche Lauro, che si allena a parte dall’inizio della settimana. Rientrano dalle squalifiche il portiere Brignoli e il difensore Ferraro. Convocato anche Fazio, che ha recuperato completamente dall’infortunio all’anca. A centrocampo ballottaggio tra Di Deo e Miglietta per un posto al fianco di Botta. Si gioca a Gubbio. SQUALIFICATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3) Ambrosi; Fazio, Pisacane, Ferraro; Dianda, Miglietta, Botta, Vitale; Nolè, Litteri, Dumitru. All. Toscano.

VERONA È emergenza attacco. Carrozza non recupera e salterà due partite. Cocco ha ripreso dopo l’infortunio muscolare del primo giorno di lavoro ma svolgerà lavoro differenziato per un altro paio di settimane e Bjelanovic (in partenza per Cittadella) è squalificato. Tridente forzato con Gomez centrale e ai lati Rivas e Grossi. C’è Ceccarelli dopo la squalifica. Abbonamenti a quota 11.141. SQUALIFICATI Bjelanovic. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Rafael; Crespo, Moras, Maietta, Fatic; Jorginho, Bacinovic, Hallfredsson; Grossi, Gomez, Rivas. All. Mandorlini.

VICENZA Ancora lavoro a parte per Rigoni che deve recuperare da una lesione al retto femorale della coscia destra. Confermato il modulo col 3-5-2 , in difesa sicuri Martinelli e Pisano mentre a sinistra c'è ballottaggio tra Brighenti e Camisa. In attacco la partenza di Baclet dovrebbe portare Giacomelli a fare coppia con Minesso. Pinardi, arrivato dal Novara, non è ancora a posto di condizione. SQUALIFICATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) Pinsoglio; Martinelli, Pisano, Brighenti; Gavazzi, Mustacchio, Castiglia, Misuraca, Giani; Minesso, Giacomelli. All. Breda.

Presentato Tiribocchi Zigoni rientra in gruppo

Vinetot e Torromino stop In porta ancora Concetti

Ardemagni è infortunato Lazarevic verso l’esordio

Lollo unico indisponibile In partenza oltre 500 tifosi

Dentro Favalli e Lapadula Parfait resta da valutare

PRO VERCELLI Presentazione ufficiale ieri per il neo arrivo Simone Tiribocchi, che ha sostenuto poi il primo allenamento con i compagni, ma è difficile che a Reggio Calabria parta titolare. Braghin potrebbe rinnovare la fiducia al trio Caridi-Di Piazza-Iemmello. Zigoni è rientrato in gruppo dopo il leggero infortunio della scorsa settimana. SQUALIFICATI il tecnico Braghin. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Valentini; Bencivenga, Ranellucci, Cosenza, Scaglia; Scavone, Calvi, Espinal; Caridi; Di Piazza, Iemmello. All. Romairone.

CROTONE Ancora due importanti defezioni per Drago: niente da fare per Vinetot e anche per Torromino. Ha recuperato invece Krcic, che è dunque a disposizione, così come il nuovo arrivato Caglioni, anche se sicuramente toccherà ancora a Concetti difendere la porta del Crotone contro il Sassuolo, nella sfida tra due squadre oggi al primo posto. SQUALIFICATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1) Concetti; Correia, Checcucci, Abruzzese, Migliore; Eramo, Galardo; Ciano, Caetano, De Giorgio; Gabionetta. All. Drago.

MODENA Mancherà Ardemagni, vittima di un problema muscolare nella prima di campionato, ma tornerà già per la prossima: favorito per sostituirlo Stanco. Potrebbe giocare dall’inizio l’ultimo arrivato Lazarevic, probabilmente al posto di Greco. Immutata la difesa (e il sistema di gioco) dal momento che Gozzi non ha ancora recuperato. SQUALIFICATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3) Colombi; Andjelkovic, Zoboli, Perna; Nardini, Dalla Bona, Signori, Carini; Lazarevic, Stanco, Surraco. All. Marcolin.

SPEZIA L’unico indisponibile nello Spezia è il centrocampista Lollo, per cui Serena, in attesa di ulteriori novità di mercato, si appresta a non distaccarsi molto dalla recente formazione anti Vicenza. Si tratta di vedere se Okaka partirà titolare o no. Si prevede un esodo di oltre 500 tifosi al Bentegodi. Ieri pomeriggio e stamattina allenamento a porte chiuse. SQUALIFICATI nessuno. PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) Russo; Madonna, Goian, Schiavi, Garofalo; Bovo, Porcari, Sammarco; Di Gennaro; Sansovini, Pichlmann. All. Serena.

CESENA Allenamento a porte chiuse per il Cesena, che ha svolto una seduta pomeridiana al Manuzzi. Rispetto al deludente debutto contro il Sassuolo, sono previste alcune novità indipendentemente dal mercato: in difesa, a sinistra, c’è Favalli, mentre in attacco Lapadula si candida per partire al fianco di Succi. Da valutare l’impiego di Parfait. SQUALIFICATI Rossi. PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) Ravaglia; Comotto, Caldirola, Brandao, Favalli; Gessa, Tabanelli, Iori, D'Alessandro; Lapadula, Succi. All. Campedelli.

ARBITRO Abbattista di Molfetta.

ARBITRO Di Paolo di Avezzano.

ARBITRO Tommasi di Bassano.

ARBITRO Giancola di Vasto.

ARBITRO Baracani di Firenze.


VENERDÌ 31 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

25

LEGA PRO LA PRESENTAZIONE girone B

girone A

girone B

PRIMA DIVISIONE

SECONDA DIVISIONE

SECONDA DIVISIONE

Domani Tritium-Entella Domenica il Lecce in tv

Il Sorrento torna a casa Lunedì c’è il Perugia

Il Casale a porte chiuse Venezia, la prima fuori

Il Borgo gioca a Lucca? Salernitana, via in casa

La prima partita della stagione sarà l’anticipo di domani tra Tritium ed Entella. Ecco il programma della prima giornata (ore 15): AlbinoLeffe-Alto Adige Como-San Marino Lecce-Cremonese (diretta su Sportitalia 1) Pavia-Feralpi Salò Reggiana-Lumezzane Trapani-Carpi Treviso-Cuneo Tritium-Entella (domani, ore 15) Riposa Portogruaro

Terzo cambio di sede per il Sorrento: non gioca a Cava, ne’ a Castellammare, bensì nel suo stadio. Così la prima giornata (ore 15): Avellino-Prato Catanzaro-Barletta Frosinone-Carrarese Nocerina-Andria Perugia-Benevento (lunedì, ore 20.30 diretta su Sportitalia 2) Pisa-Latina Sorrento-Gubbio (si gioca a Sorrento) Viareggio-Paganese

La squalifica rimediata dopo i playoff della scorsa stagione costringe il Casale a giocare a porte chiuse. Ecco il programma della prima giornata (ore 15): Casale-Milazzo (a porte chiuse) Castiglione-Bellaria Fano-Alessandria Forlì-Mantova Monza-Giacomense Pro Patria-Savona Renate-Rimini Santarcangelo-Bassano Valle d'Aosta-Venezia

Solo in questo girone non ci sono variazioni, ma va chiarita la sede del Borgo a Buggiano, che potrebbe giocare a Lucca. Ecco il programma della prima giornata (ore 15): Aprilia-Arzanese Borgo a Bugg.-Normanna Campobasso-Hinterreggio Fondi-Poggibonsi Gavorrano-Vigor Lamezia Martina-Foligno Melfi-Teramo Pontedera-Chieti Salernitana-L'Aquila

v Baiocco è k.o.: MERCATO PROROGA PER IL LECCE

identiKit & CARRIERA

girone A PRIMA DIVISIONE

la Cremonese prende Buchel Reggiana: assalto a Cipriani Lanteri-Maccan per l’Andria Alla Tritium è arrivato Bossa Anche Bianco per l’Avellino L’Entella si rinforza: Wagner

«Fate giocare i giovani La crisi si sentirà meno» Il neo selezionatore Bertotto: «Il livello si è alzato parecchio Via grandi club? Le piccole realtà non li faranno rimpiangere» Giacomo Cipriani, 31 anni, qui ai tempi della Spal RASTELLI essere altri: il presidente Mario Macalli ha invocato il ritorno di imprenditori importanti e il presidente federale Abete ha ricordato le 58 società sparite in 5 anni.

MATTIA BAZZONI

La Lega Pro che parte domenica (69 squadre distribuite su due gironi di Prima divisione e due di Seconda) ha il volto sorridente di Valerio Bertotto e il suo stesso sguardo, fisso all’orizzonte, ben oltre i nuvoloni piombo che incombono. Chiamatelo ottimismo, non ingenuità. Chiamatelo entusiasmo, quello che il nuovo selezionatore della Lega Pro dispensa a dosi massicce. «È la mia prima avventura da allenatore: stimolante e positiva». Così domenica è battesimo per tanti. Per quattro campionati e un tecnico che attende di scartarli come caramelle: «Sono pronto a seguire molte gare. Quest’anno girerò l’Italia con la Lega Pro».

«Ma i problemi economici sono a livello mondiale e ne risente anche la Serie A. È un periodo difficile, ma per la Lega Pro può essere uno stimolo e un momento di svolta». Si spieghi meglio.

ro e di crescere».

«La Lega Pro acquisterà un ruolo fondamentale nel panorama calcistico italiano. In un momento di grossa difficoltà aumenta la richiesta di giovani italiani, e le big possono trovare giocatori già pronti per il grande salto, nomi come quelli di Verratti e Masi. La Lega Pro deve essere il bacino della serie A e B, lo dice un "figlio della Lega Pro": io ho iniziato da Alessandria ed è stato un trampolino di lancio verso la Champions League e la Nazionale».

La Lega Pro che comincia è superiore o inferiore agli anni scorsi?

Quest’anno la stagione riparte dalla novità di gironi divisi in senso Nord-Sud.

«Superiore».

«Un’ottima idea. Aumenteranno i derby, ci sarà più spettacolo. Una decisione assolutamente positiva».

Che campionato si aspetta?

«Un campionato che valorizza i giovani, che dà loro la possibilità di raggiungere traguardi importanti». Non succede già?

«La base di partenza è ottima, c’è la volontà da parte dei presidenti di puntare sui giovani. E la Lega Pro, come ha ricordato di recente il presidente Macalli, li premia economicamente. Ma si può ancora crescere». Qual è la ricetta di Bertotto?

«La mia Nazionale con i suoi impegni internazionali, dalla Mirop Cup alle Universiadi, è un’opportunità da non sottovalutare. Una vetrina che può dare ai giovani la possibilità di confrontarsi con il calcio este-

Valerio Bertotto, 39 anni, in questa foto con la maglia del Siena LIVERANI

« «

La divisione dei gironi Nord-Sud è azzeccata: tanti derby e più spettacolo Le favorite? Come si fa a fare pronostici in un campionato così imprevedibile?

Anche se ha perso per strada piazze come Foggia, Piacenza, Siracusa, Taranto e Trieste?

«Perdite importanti. Ma la sensazione è che ci attende un campionato ad altissimi livelli: ci sono realtà più piccole, ma con ottimi giocatori e grandi capacità professionali». Eppure i toni alla presentazione dei calendari sembravano

BINDA-D’ANGELO

L’infortunio capitato a Baiocco (si opera oggi al ginocchio, tre mesi di stop) ha costretto la Cremonese a tornare sul mercato prendendo Buchel (ex Gubbio) dal Siena. Domenica sarà subito big match contro un Lecce che ha ottenuto la proroga di mercato fino al 10 settembre e intanto ha preso Tomi (ex Ascoli e Foggia), attende Giallombardo (Ascoli, in cambio di Ofere), va verso la risoluzione con Bergognoux e, se parte Delvecchio, arriva De Feudis dal Toro. Altre di Prima Oggi la Reggiana può piazzare un

colpo per l’attacco: è Cipriani, che ha ancora due anni di contratto con il Benevento e deve trovare l’accordo per avvicinarsi a casa. Il Carpi tratta Melara con la Reggina: può arrivare in cambio di Concas. L’Entella ha mollato la presa su Rosso della Pro Vercelli e ha preso Wagner (ex Foggia) dal Varese. La Tritium ha definito l’arrivo di Bossa dell’Udinese, via Genoa. Chiavazzo (Nocerina) è passato al Treviso. Due arrivi per il Sorrento: con l’attaccante Schenetti (ex Alto Adige) dal Milan, arriva anche il giovane attaccante Alessio Esposito dal Lecce. Ufficiale a Barletta l’arrivo di Burzigotti dalla Reggina. L’Andria ha una nuova coppia di attaccanti: si tratta di Maccan (Brescia) e del francese Lanteri (ex Foggia) che il Novara prima aveva ceduto al Siena e da qui è stato girato in prestito. L’Avellino ha trovato l’accordo con la Samp per Bianco (ex Vicenza) e oggi prepara l’assalto per Ganz del Milan. Viste le squalifiche per il calcioscommesse, il Pavia ha risolto il contratto biennale con Gheller, il Frosinone quello di 4 anni con Stefani.

«E come faccio? Ogni anno ci sono delle outsider. Troppo facile oggi dire Lecce o Cremonese, ma si deve ancora chiudere il mercato e la Lega Pro è un campionato imprevedibile». Che poi è il suo bello, no?

Seconda divisione Il Rimini ottiene Maita (Reggina). Il Mantova è vicino a Petterini del Barletta. Il Casale attende Cinque (ex Mantova) dalla Salernitana. Fabbro, ex Lecco, è vicino al Fano. Ancora un passaggio dall’Andria al Martina: si tratta di Luigi Anaclerio; preso anche Falagario (Bari). Maniero (Padova) va a rinforzare il Bellaria. Il portiere Costantino (ex Spal) dalla Juve va al Valle d’Aosta. Uno scambio: Paci al Gavorrano, Masini alla Giacomense.

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Non ci dà i suoi pronostici sulla nuova stagione?

COPPA ITALIA I PROVVEDIMENTI DEL GIUDICE SPORTIVO: STOP PER 15

SERIE D

Viareggio, c’è la vittoria a tavolino

Cala lascia Lecco Roncari il tecnico

Nocciolini (Gavorrano) era squalificato La squadra di Cuoghi ora passa il turno

sdraghi (Gavorrano). Non espulsi: una a Calderini (Aprilia), Sandomenico (Arzanese), Ferrari e Ruffini (Castiglione), Finocchio (Feralpi Salò), Prisco (Fondi), Cutrupi e Franceschini (Hinterreggio), Modica (Campobasso), Mangiarotti (Pavia), Silvestri (Salernitana) e Gattari (Vigor Lamezia).

LECCO (m.v.) Joseph Cala, amministratore unico del Lecco (Serie D), ha ufficialmente chiuso la sua avventura in bluceleste dopo aver firmato le dimissioni rinviate lunedì. Si sta allestendo adesso una nuova compagine societaria, mentre nel frattempo è già stato ingaggiato l’allenatore Fiorenzo Roncari (al posto di Stefano Franciosa) e con lui arriva il preparatore Lele Rati al posto di Roberto Calà. Il nuovo d.s. è Davide Raineri, che era con Roncari la scorsa stagione al Verbano.

Variazione L’anticipo della se-

CAMPIONATO Domenica alle 15 comincia la Serie D: oggi il Comitato Interregionale comunicherà quali partite della prima giornata sono in programma domani in anticipo.

FIRENZE

Il giudice della Lega Pro ha accolto il reclamo del Viareggio per la gara di Coppa Italia contro il Gavorrano del 19 agosto (0-1) e dato il 3-0 a tavolino. Il Gavorrano schierò Nocciolini che doveva scontare un turno di squalifica rimediata dopo Gavorrano–Prato dell'8 set-

tembre 2010. Nocciolini aveva giocato in Coppa Italia anche la passata stagione, ma nessuno se ne è accorto. La nuova classifica del girone H: Viareggio p. 4, Gavorrano 3, Pontedera 1. Qualificato il Viareggio.

conda giornata: venerdì 7 c’è Latina-Catanzaro (ore 20.30) con diretta su Sportitalia.

Squalificati Stop per 15 giocato-

ri dopo la terza giornata. Espulsi: una giornata a Benvenga (Como), Ferrari (Renate) e Bu-

Stefano Cuoghi, 53 anni CAUTILLO

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 31 AGOSTO 2012

MAGIC +3 CAMPIONATO

LE BESTIE NERE 4 8

le partite del capitano del Siena contro la Samp, squadra in cui ha giocato per cinque anni dal 1996 al 2001

6,10

A sinistra l’attaccante del Chievo David Di Michele, 36 anni; a destra l’attaccante montenegrino della Juventus Mirko Vucinic, 28 anni LIVERANI-FORTE

Di Michele e Vucinic: 8 c’è il bersaglio preferito

6,23

la media voto di Vucinic nello scorso campionato 32 in presenze

5

13

i gol di David Di Michele in serie A contro il Parma; l’attaccante ne ha segnati 6 a Palermo, Roma e Siena

i gol di Mirko Vucinic in serie A contro l’Udinese; ne ha realizzati 7 a Catania e Lazio

I NUMERI

i gol di Vergassola alla Sampdoria da ex, tutti segnati con la maglia del Siena

I NUMERI

la media voto di Di Michele nello scorso campionato in 29 presenze

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Tradizione favorevole per gli attaccanti di Chievo e Juventus contro Parma e Udinese, avversari nella seconda giornata DAVIDE ROMANI twitter@Magicpiu3Gazza

Parma e Udinese tremano. Entrambe all’esordio casalingo in campionato, tutte e due uscite sconfitte dalla 1a giornata di campionato (la prima contro la Juve, la seconda con la Fiorentina), contano nel riscatto al debutto casalingo. Ma sulla loro strada trovano due vere e proprie bestie nere: David Di Michele e Mirko Vucinic. Triplo David Il Parma è la vitti-

ma preferita dell’attaccante del Chievo (seguono a 6 Palermo, Roma e Siena). L’ex Lecce è già a quota 8. La prima rete al Parma risale al 20 dicembre 2003 in Parma-Reggina 1-2 mentre l’ultimo capolavoro è più recente: nell’ultimo campionato, con la maglia del Lecce, al Tardini (era la 16a giornata) ha sfoderato una grande prestazione. Doppietta con gol in rovesciata nel pirotecnico 3-3 in Emilia e 7,5 in pagella bissato dal 6,5 del ritorno. Per trovare un altro gol di Di Michele alla squadra allenata

da Roberto Donadoni si deve andare alla serie A 2007-08: con la maglia del Torino a segno nel 4-4 della 24a giornata (voto 6 in pagella). Prima da bianconero A Udine lo

spauracchio dell’attaccante della Juve sembra essersi attenuato. La squadra friulana è con 8 gol la vittima preferita dell’attaccante montenegrino

Per l’ex Lecce l’anno scorso doppietta al Tardini con centro in rovesciata (seguono a 7 Catania e Lazio) ma nella passata stagione in entrambe le gare di campionato Vucinic ha saltato l’appuntamento in campionato contro la squadra di Guidolin. L’ultimo acuto ai friulani risale al campionato 2009-10: alla 29a giornata Roma-Udinese 4-2 con Vucinic autore di una tripletta (8,5 la sua pagella Gazzetta). L’anno prima altro sigillo dell’attaccante nel pareggio

della 27a giornata (Roma-Udinese 1-1). È lontano però il ricordo dell’ultimo gol di Vucinic al Friuli. La maglia era sempre quella della Roma, la stagione era la 2007-08 e l’attaccante contribuì al vittorioso 3-1 sull’Udinese. Una rete che gli valse il 7 in pagella. Per risalire al primo acuto invece si deve andare al 7 novembre 2004 in Lecce-Udinese 3-4. Vucinic realizza il gol del 3-3 all’89' poi Jankulovski al 92’ trasforma del 4-3. Nel 2005 arriva anche una doppietta: Udinese-Lecce 1-2 dell’11 dicembre 2005. Gol da trasferta La paura in casa Udinese però rimane. E’ vero, dall’ultimo squillo al Friuli sono passati più di 4 anni, impressiona il dato realizzativo di Vucinic con la maglia della Juventus. Il montenegrino nell’ultimo campionato è andato in gol 8 volte: per 6 volte in trasferta. Valore che scende a meno del 50% se si passa a Di Michele. L’anno scorso con il Lecce l’attaccante ha chiuso il campionato con 11 gol, di cui 5 realizzati in trasferta.

6,31

la media voto di Vergassola nelle sfide con la Sampdoria

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i gialli per il mediano bianconero nelle gare contro i blucerchiati

6 PAGINE DI CONSIGLI

Domani su +3: lista aggiornata dopo il mercato

S Simone Vergassola, 36 anni, capitano del Siena LAPRESSE

Domani torna l’appuntamento con Magic +3, il settimanale del fantacalcista che, con 6 pagine di approfondimenti, consigli e anticipazioni sulle formazioni della 2a giornata di campionato, è la stella polare di ogni fanta allenatore alle prese con le scelte della propria Magic squadra. Per l’occasione la lista aggiornata con tutti gli ultimi movimenti di mercato che oggi si chiuderà alle 19. Oltre al classico appuntamento del sabato con Magic +3, ci potete trovare anche sui social network: su Facebook alla pagina Magicpiù3, mentre su Twitter all’account @Magicpiu3Gazza: troverete aggiornamenti quotidiani ma dove potrete anche scriverci per chiedere spiegazioni in merito al regolamento.

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LA LEGGE DELL’EX

Fifa Samp Vergassola prepara il bonus MARCO GUIDI

Centotrenta chilometri, tutti di corsa come conviene a un mediano di lotta. Fermandosi di rado, giusto per una focaccia di Recco e una gita alle Cinque Terre. Per nove anni la carriera di Simone Vergassola si riassume qui, nel lembo di terra e mare che separa Genova, La Spezia e Carrara. Il triangolo del pesto, di cui si dice sia ghiottissimo. Spezzino di nascita, Vergassola è da sempre legato alla sua terra. E soprattutto ai colori blucerchiati della Samp, indossati per cinque anni, dopo l’esplosione in Serie C con la Carrarese. Dal 1996 al 2001, tre stagioni in Serie A, due in B, con parecchi alti e pochi bassi. Poi il trasferimento a Torino e infine al Siena, dove gioca dal 2004. Cuore ingrato Fine dell’idillio ligure, inizio della seconda vita da professionista, in cui non c’è spazio per il passato. Anzi, quando le ombre blucerchiate ricompaiono, Vergassola le scaccia a suon di gol e prestazioni super. In tredici confronti diretti con la Samp, cinque reti e una media voto da strabuzzare gli occhi: 6,31. Numeri da bomber consumato. D’altronde è dalla notte dei tempi che la legge dell’ex non perdona. In particolare il giocatore del Siena fa paura quando torna in visita a Marassi: ben tre reti le ha segnate, infatti, davanti ai tifosi che un tempo l’osannavano. Una vera e propria maledizione. E pensare che Vergassola arrivò addirittura a indossare la fascia di capitano della Sampdoria, negli ultimi campionati genovesi. Oggi invece la curva blucerchiata fa gli scongiuri appena sente annunciare il suo nome dallo speaker dello stadio. Il prossimo deja vu è fissato per domenica alle 20 e 45. Stesso campo, stesso posto. E chissà, stesso copione. Intanto Vergassola è dato per sicuro titolare e tiene al caldo il piedino. Voi fateci un pensierino. © RIPRODUZIONE RISERVATA

STRATEGIE PER LA SECONDA ECCO I NOMI CALDI DEI PRIMI WEEKEND DI CAMPIONATO

Cassano-Cavani gol: spremeteli subito Le punte di Inter e Napoli partono sempre bene Boateng si sveglia più avanti

giocatori da spremere per partire alla grande. E FantAntonio è in cima alla lista: la buonissima partenza con la maglia dell’Inter a Pescara non è affatto casuale, adesso dovrebbe arrivare un gol. Maglie e punti Sappiamo che An-

MARCO FALLISI twitter @Magicpiu3Gazza

Mett’a Cassano. Ma mettetelo in campo subito, perché le prime giornate sono le sue. Avete ancora un turno di tempo prima di scendere davvero in campo e fare i conti con il concorso per la generale, ma conviene sapere fin da adesso quali sono i

tonio è affezionato alla casacca numero 99: quando è arrivato all’Inter, ha chiesto espressamente di poterlo tenere, come alla Samp e al Milan. Se al fantacalcio si potessero assegnare i numeri di maglia, il fantasista della Nazionale non scenderebbe sotto il 25, quantomeno nelle prime tre giornate: nel 2011-12 ha messo in fila un 7 (con gol al debutto contro la La-

zio), un 6 (con assist per Aquilani a Napoli) e un 7 (con un altro assist contro l’Udinese), 25,5 punti in totale. Una stagione prima, in maglia blucerchiata, aveva fatto ancora meglio, timbrando il cartellino 3 volte su 3 e sfiorando i 30 punti: un inizio speciale, rovinato solo dalla lite con Garrone che lo avrebbe dirottato verso il Milan. Ecco perché la fase iniziale del campionato è il momento ideale per schierare Cassano. Forse anche più del compagno Palacio, che balla tra i 33 punti (e 3 gol) di una stagione fa e i 19,5 del 2010-11, quando la prima rete arrivò soltanto alla sesta. Matador boom Cavani è una cer-

tezza più o meno tutto l’anno, ma parte sempre alla grande: ha segnato alla prima contro il Palermo, e la scena si ripete da quattro campionati di fila (nel 2008-09 tardò di un solo turno ma andò in gol alla seconda e alla terza). Dal 2008-09 a oggi il suo bilancio nelle prime tre giornate è di 12 reti, difficile trovare di meglio nel listone. Boa fatica Cartucce da sparare

subito, ma anche pedine da tenere in panca in attesa di tempi migliori. Un nome su tutti? Kevin Boateng. Un po’ per gli acciacchi fisici, un po’ per la struttura da diesel, il trequartista del Milan ci ha abituato a partenze sotto ritmo: mai oltre il 6,5 nelle prime tre gare giocate. E, visto il momento della squadra di Allegri, meglio aspettare qualche altro turno. Antonio Cassano, 30 anni IMAGE

Edinson Cavani, 25 anni AFP

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VENERDÌ 31 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MAGIC+3 CAMPIONATO LA LISTA CON LE QUOTAZIONI AGGIORNATE

Bojan, il rossonero gli dona Via da Zeman per cercare più spazio, l’attaccante del Milan è una scommessa da 15 milioni PORTIERI Cod.

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ABBIATI AGAZZI AGLIARDI AMELIA ANANIA ANDUJAR ANEDDA AVRAMOV BAJZA BELEC BENUSSI BERARDI A. BERNI BIZZARRI BRICHETTO BRKIC BUFFON CAMPAGNOLO CARRIZO CASTELLAZZI COLOMBO CONSIGLI CURCI DA COSTA DE SANCTIS FARELLI FREY S. FREZZOLINI FRISON GABRIEL GILLET GOMIS A. GOMIS L. HANDANOVIC LEALI LOBONT LUPATELLI MARCHETTI MIRANTE NETO PADELLI PAVARINI PAWLOWSKI PEGOLO PERIN POLITO PUGGIONI ROMERO ROMO ROSATI *RUBINHO SAVELLONI SORRENTINO SQUIZZI STEKELENBURG STILLO STOJANOVIC STORARI SVEDKAUSKAS TERRACCIANO TZORVAS UJKANI VIVIANO

Squadra MIL CAG BOL MIL PES CAT CAG CAG PAR INT PAL LAZ SAM LAZ PAL UDI JUV SIE LAZ INT NAP ATA BOL SAM NAP SIE GEN ATA CAT MIL TOR TOR TOR INT JUV ROM FIO LAZ PAR FIO UDI PAR UDI SIE PES ATA CHI SAM UDI NAP JUV PES CHI CHI ROM GEN BOL JUV ROM CAT GEN PAL FIO

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ABATE ABERO ACERBI AGOSTINI ALVAREZ P.S. ANDREOLLI ANTONELLI ANTONINI ANTONSSON ARIAUDO ARONICA ASHONG ASTORI AUGUSTYN AVELAR BALZANO BALZARETTI BARZAGLI BASSOLI BASTA BELLINI BELLUSCI BELMONTE BENALOUANE BENATIA BERARDI G. BIANCHETTI BIAVA BOCCHETTI BONERA BONUCCI BOVO BRITOS BRIVIO BROSCO BURDISSO CACERES CACERES M. CAMILLERI CAMPAGNARO CAMPORESE CANINI CANNAVARO CAPELLI CAPUANO C. CAPUANO M. CARVALHO CASSANI CASTAN CASTELLINI CAVANDA CESAR CETTO CHERUBIN CHIELLINI CHIVU CIANI CODA CONTINI COSIC COSTA CRESCENZI D’AMBROSIO DAINELLI DANILO DARMIAN DE CEGLIE DE SCIGLIO DE SILVESTRI DEL GROSSO DELLAFIORE DI CESARE DIAKITE' DIAS DIDAC VILA DODO' DOMIZZI

9 4 7 3 4 6 5 5 4 5 3 1 9 1 6 3 12 15 1 17 4 3 1 2 10 2 1 6 3 5 10 3 6 7 2 9 6 8 1 7 2 6 7 2 4 7 2 7 7 2 1 4 2 4 16 5 8 2 4 3 5 4 4 1 10 3 7 3 6 5 3 3 5 8 4 6 8

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DRAME' EKSTRAND FANCHONE FARAONI FARKAS FELIPE FERNANDEZ F. FERRI FIDELEFF FREY N. GABRIEL DA SILVA GAMBERINI GARCIA GARICS GASTALDELLO GLIK GRANQVIST GRAVA HEGAZY HERTAUX JOKIC JONATHAN JUAN KONKO LABRIN LACZKO LEGROTTAGLIE LICHTSTEINER LUCARELLI LUCCHINI LUCIO MACEACHEN MAICON MANFREDINI MANTOVANI MARCHESE MARQUINHOS MARTINEZ M. MASI MASIELLO A. MASIELLO S. MATHEU MBAYE MESBAH MESTO MEXES MIGLIORINI MILANOVIC MORERO MORETTI E. MORGANELLA MORLEO MOTTA MUNOZ MURRU MUSTAFI NAGATOMO NASTASIC NATALI NETO L. NEUTON OGBONNA PACI PALETTA PAPP PASQUAL PASQUALE PELUSO PEREIRA PERICO PERROTTA M. PIRIS PISANO E. PISANO F. PORTANOVA POTENZA POULSEN RADU RAIMONDI RANOCCHIA RINAUDO RODRIGUEZ GON. RODRIGUEZ GUI. ROLIN ROMAGNOLI A. ROMAGNOLI S. ROMULO RONCAGLIA ROSI ROSSETTINI ROSSINI RUBIN SAMUEL

CHI UDI UDI UDI CHI SIE NAP ATA PAR CHI UDI NAP PAL BOL SAM TOR GEN NAP FIO UDI CHI INT INT LAZ PAL SAM CAT JUV PAR ATA JUV PAR INT ATA PAL CAT ROM SIE JUV ATA TOR ATA INT MIL GEN MIL TOR PAL CHI GEN PAL BOL BOL PAL CAG SAM INT FIO BOL SIE UDI TOR SIE PAR CHI FIO UDI ATA INT CAG PES ROM PAL CAG BOL CAT SAM LAZ ATA INT NAP FIO TOR CAT ROM PES FIO FIO PAR CAG SAM SIE INT

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IN EDICOLA

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Il campionato è partito, per la Classifica Generale bisogna attendere invece la terza giornata. Nel frattempo, un po’ di warm-up con il Torneo di Apertura (le prime due giornate): studiate i nuovi giocatori e non dimenticate di iscrivere il vostro Magic team. In edicola con la Gazzetta potete trovare Magic card, la card a 19,99 euro che vi permette di gestire la vostra squadra lungo tutta la stagione fantacalcistica.

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SANTACROCE SARDO SCALONI SILVESTRE SMIT SORENSEN SPOLLI STANKEVICIUS STENDARDO TERLIZZI TERZI TOMOVIC VELAZQUEZ VITIELLO VOLTA VON BERGEN YEPES ZACCARDO ZANON ZAPATA ZAURI ZIEGLER

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2 5 2 15 2 4 7 3 2 7 5 5 5 4 3 4 6 12 5 8 1 2

CENTROCAMPISTI Cod.

Nome

Squadra

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ACQUAH ALLAN ALMIRON ALVAREZ R. AMBROSINI ANGELO ANSELMO AQUILANI ARMERO ASAMOAH BADU BARRETO E. BARRIENTOS BASHA BATTOCCHIO BEHRAMI BENASSI BENTIVOGLIO BERTOLACCI BERTOLO BIABIANY BIAGIANTI BIONDINI BIRSA BJARNASON BLASI BOATENG BOLZONI BONAVENTURA BORJA VALERO BRADLEY BRIENZA BRIGHI BROCCHI BRUGMAN BUCHEL CAMBIASSO CANA CANDREVA CARMONA CASARINI CASCIONE CASTRO CAZZOLA CEPPELINI CERCI CHIARETTI CIGARINI COFIE COLUCCI CONSTANT CONTI COPPOLA COSSU COUTINHO CRUZADO CUADRADO D'AGOSTINO DE FEUDIS DE ROSSI DELLA ROCCA

PAR UDI CAT INT MIL SIE GEN FIO UDI JUV UDI PAL CAT TOR UDI NAP INT CHI GEN PAL PAR CAT ATA GEN PES PES MIL SIE ATA FIO ROM PAL TOR LAZ PES SIE INT LAZ LAZ ATA BOL PES CAT ATA CAG TOR PES ATA CHI PES MIL CAG SIE CAG INT CHI FIO SIE TOR ROM FIO

Costo

2 8 10 9 8 3 2 9 11 12 5 8 14 4 2 10 1 2 6 8 13 6 8 5 5 4 15 5 12 12 8 11 7 5 3 1 10 5 8 5 2 8 4 6 1 12 2 9 3 5 5 6 2 15 12 7 9 12 2 14 3

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DESSENA DI MATTEO DIAMANTI DONADEL DONATI DOSSENA DUNCAN DZEMAILI EDERSON EKDAL EL KADDOURI EMANUELSON ERIKSSON ESTIGARRIBIA FERNANDEZ M. FERREIRA PINTO FLAMINI FLORENZI FOGGIA GALLOPPA GARGANO GAZZI GIACCHERINI GOBBI GOMEZ GONZALEZ GOROBSOV GRECO GUANA GUARENTE GUARIN HAMSIK HERNANES HETEMAJ ILICIC INLER ISLA IZCO JANKOVIC JORQUERA JUAN ANTONIO KRHIN KRSTICIC KUCKA KURTIC LAMELA LANZAFAME LAZZARI LEDESMA LJAJIC LLAMA LODI LORES LUCCA LUCIANO LULIC LUND NIELSEN MAGGIO MAICOSUEL MANNINI MARCHI MARCHISIO MARIGA MARQUINHO MARRONE MARTINEZ J. MATUZALEM MAURI MERKEL MIGLIACCIO MODESTO MONTOLIVO MORALEZ MORETTI F. MORRONE MUDINGAYI MUNARI MUNTARI MUSACCI NAINGGOLAN NINIS NOCERINO OBI OBIANG OLIVERA ONAZI

CAG PAL BOL NAP PAL NAP INT NAP LAZ CAG NAP MIL CAG SAM FIO ATA MIL ROM LAZ PAR INT TOR JUV PAR CAT LAZ TOR ROM CHI BOL INT NAP LAZ CHI PAL NAP JUV CAT GEN GEN SAM BOL SAM GEN PAL ROM CAT FIO LAZ FIO CAT CAT PAL ROM CHI LAZ PES NAP UDI SIE BOL JUV INT ROM JUV JUV LAZ LAZ GEN PAL PAR MIL ATA CAT PAR INT SAM MIL PAR CAG PAR MIL INT SAM FIO LAZ

6 1 19 1 8 7 1 10 12 7 5 7 1 7 9 2 3 3 6 8 7 7 8 6 14 7 1 3 4 4 14 24 18 6 11 12 12 6 13 5 11 5 3 8 3 16 3 8 11 6 2 19 2 1 7 13 4 15 11 7 1 17 2 9 3 7 4 6 11 7 5 11 16 1 5 7 6 3 1 9 6 14 6 6 5 1

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PADOIN PALLADINO PALOMBO PAROLO PARRAVICINI PASQUATO PAZIENZA PEPE PEREYRA PEREZ PERROTTA S. PINZI PIRLO PISANU PIZARRO PJANIC POGBA POLI PULZETTI QUINTERO RADOVANOVIC RAMIREZ RENAN RICCHIUTI RIGONI L. RIGONI M. RIOS RIVEROLA RODRIGUEZ R. ROSSI SALIFU SAMPIRISI SANTANA SCHELOTTO SCIACCA SCOZZARELLA SESTU SEYMOUR SNEIJDER SODDIMO SORIANO STANKOVIC STEVANOVIC STOIAN STRASSER SUCIU TACHTSIDIS TADDEI TAIDER TISSONE TOGNI TOZSER TRAORE TROISI VACEK VALDES VALIANI VALOTI VARGAS J. VERDI VERGASSOLA VERRE VIDAL VIOLA VIVES WEISS WILLIANS ZAHAVI ZANETTI ZUNIGA

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ATTACCANTI Cod.

Nome

Squadra

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ABBRUSCATO ACQUAFRESCA ALFARO AMAURI ANTENUCCI BARRETO D.S. BELFODIL BERGESSIO BIANCHI BOAKYE BOGDANI BOJAN BORRIELLO

PES BOL LAZ PAR CAT UDI PAR CAT TOR JUV SIE MIL ROM

Costo

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BUDAN CALAIO' *CAMPOS TORO CAPRARI CASSANO CAVANI CELIK CODA M. *DE LUCA DE PAULA DENIS DESTRO DI MICHELE DI NATALE DIOP DOUKARA DYBALA EDER EL HAMDAOUI EL SHAARAWY FABBRINI FLOCCARI GABBIADINI GIANNETTI GILARDINO GIMENEZ GIOVINCO HERNANDEZ IAQUINTA IBARBO ICARDI IGHALO IMMOBILE INSIGNE JOELSON JONATHAS JOVETIC KEKO KLOSE KOZAK LARRIVEY LARRONDO LIVAJA MANIERO MARILUNGO MARTINEZ JARA MATRI MAXI LOPEZ MEGGIORINI MEHMETI MICCOLI MILITO MORIMOTO MOSCARDELLI MURIEL NENE' *NIANG NICO LOPEZ OSVALDO PABON PALACIO PALOSCHI PANDEV PAOLUCCI PAPONI PARRA PATO PAZZINI PELLE' PELLISSIER PINILLA PISCITELLA POLO POZZI QUAGLIARELLA RAGUSA RENNELLA ROBINHO ROCCHI RODRIGUEZ F. ROZZI SANSONE G. SANSONE N. SAU SEFEROVIC SGRIGNA *SOSA THEREAU THIAGO TOTTI VARGAS E. VUCINIC *VUKUSIC ZARATE ZE EDUARDO

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FORMULA 1 GP BELGIO l’Analisi di ANDREA CREMONESI

Un equilibrio tra velocità e precisione SPA — Adesso Spa, tra sette giorni Monza: dopo la lunga sosta estiva, la F.1 affronta due piste ricche di fascino, tradizione e storia. Si parte dal tracciato più lungo del campionato (7 km) disegnato sui saliscendi delle Ardenne, un circuito che, seppure addolcito, incute rispetto, anche se l’Eau Rouge è stata nel tempo raddrizzata. C’è una parte velocissima — che inizia appunto da quella mitica compressione — sino alla staccata di Le Combes: 20" con l’acceleratore a fondo. A cui segue una raffica di 10 curve (tra le quali Rivage, Blanchimont, Stavelot e Pouhon) di media e alta velocità: la sezione più importante, perché chi sa pennellare le traiettorie lì, fa la differenza al cronometro. É a quel settore che Fernando Alonso si aggrappa con l’obiettivo di proseguire una striscia positiva di risultati (11 quest’anno, 23 assoluti) che gli permetterebbe di eguagliare Michael Schumacher, proprio in occasione del GP numero 300 del campionissimo tedesco (ieri celebrato con la cittadinanza onoraria di Spa). «Sappiamo che la velocità di punta non è il nostro forte — spiega Felipe Massa — ma la F2012 sulle curve veloci è sempre andata molto bene, come a Silverstone. Quindi la vedo bene nella zona centrale del tracciato». Alonso riparte con un vantaggio confortante (40 punti su Webber) e le statistiche dicono che 8 volte negli ultimi 10 anni chi si è ritrovato in questa posizione ha poi centrato il bersaglio. «Ma in questo sport è un attimo veder ribaltati i rapporti di forza», mette le mani avanti lo spagnolo, che qui in F.1 non ha mai vinto. Consapevole di ciò in Ungheria Fernando aveva lanciato un grido d’allarme, sottolineando come troppo spesso le novità finiscano per essere accantonate. Ora la Ferrari, che sperimenterà nelle libere (pioggia permettendo) nuove ali, è attesa al salto di qualità che la renda costantemente vincente. Se lo augura pure Massa che insegue la riconferma. «E questa dipende dai risultati. La mia priorità è di restare qui. Non ci sono date limite, ma non posso aspettare le ultime due gare. Perché mi dovrebbero tenere? Perché io so che posso dare di più». Tra gli avversari, oltre alle solite McLaren e Red Bull, bisogna tenere d’occhio anche la Lotus che getta nella mischia il doppio Drs: verrà testato nelle libere e se andrà bene continuerà ad essere utilizzato. Un’arma in più nelle mani di Kimi Raikkonen che, su 7 partecipazioni, ha vinto 4 volte a Spa. E insegue il primo trionfo dopo il rientro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

d pit lane

HANNO DETTO

In pista a piedi E sulla McLaren c’è una novità assoluta S Hamilton «Abbiamo ancora le stesse possibilità degli altri di vincere il titolo iridato. Alonso dice che la sua è la macchina più lenta? Così si mette in bella luce. Io potrei dire lo stesso»

S Webber «Ho una gran voglia di tornare in pista. La speranza è che la squadra abbia fatto un passo in avanti. Mancassero tre gare 40 punti sarebbero preoccupanti, ma ora è troppo presto»

CURVA MITICA Grosjean passeggia all’Eau Rouge Romain Grosjean (secondo da destra) prova a prendere le misure dell’Eau Rouge AFP

AERODINAMICA INEDITA Frecce d’argento, doppie pance Ieri sulle McLaren è comparsa una novità assoluta: le doppie pance AUTO MOTO UND SPORT

CON LA FIDANZATA Button arriva in Ducati Jenson Button a Spa con una Ducati Multistrada. E con l’immancabile Jessica ACTION IMAGES

«Sì, Fernando merita la testa del Mondiale» Lodi di Vettel allo spagnolo: «Finora non ha ricevuto nessun regalo»

Sebastian Vettel, 25 anni, iridato in carica. Sotto Kimi Raikkonen, 32 AP-EPA

DAL NOSTRO INVIATO

S Button «Io al servizio del mio compagno di squadra Hamilton? Gareggerò per me sino a quando mi sarà davvero impossibile lottare per il titolo»

PAOLO IANIERI SPA (Belgio)

Hanno ricaricato le batterie ciascuno a modo loro: Mark Webber vivendo da spettatore molto privilegiato l’Olimpiade, Sebastian Vettel isolandosi in una località di mare segreta, Lewis Hamilton scalando montagne in Colorado. Obiettivo: liberarsi dalle tossine e rigenerare corpo e mente in vista della rincorsa alla lepre Fernando Alonso. Webber Mark, primo degli inse-

S Grosjean «In vacanza ho ricaricato le batterie. Qui un anno fa ho vinto il titolo GP2 e ora spero di ottenere un altro eccellente risultato»

guitori a 40 lunghezze dallo spagnolo, ha visitato il villaggio olimpico e vissuto tanti eventi, soprattutto di ciclismo, esaltandosi per l’oro nella velocità su pista della connazionale Anna Meares. Ma adesso è il momen-

to di tornare al volante: «Ho una gran voglia. La speranza è che la squadra abbia fatto un passo in avanti. Mancassero tre gare 40 punti sarebbero preoccupanti, ma ora è troppo presto. Certo che Fernando finora è riuscito a tirare fuori il meglio e la Ferrari a inizio stagione, quando era in difficoltà, ha capitalizzato in condizioni particolari. Fernando lo conosciamo, nelle sue stagioni non ha mai lasciato molto per strada, ha esperienza, è veloce, ha una testa molto saggia». Vettel I meriti di Alonso sono amplificati anche dal campione in carica, 3˚ a 42 lunghezze: «Fernando non guida il Mondiale perché qualcuno gli ha dato un assegno in bianco. È in testa perché se lo merita — sentenzia Sebastian, attore per gioco nel video musicale Watch Me Work

di Melanie Fiona —. La Ferrari ha avuto un inizio difficile ma dopo aver recuperato è sempre stata costante in ogni gara e condizione, lottando per podi e vittorie. E Fernando è sempre consistente». Costretto a rincorrere, Seb si ispira alla rimonta del 2010: «Ho imparato che l’ultima gara è la più importante. Però noi due anni fa facevamo più errori, quest’anno ci sono solo due gare dove avremmo potuto fare più punti, Malesia e Valencia». Hamilton Il più lontano in campionato (47 punti) nella pausa estiva ha scoperto che soffre di vertigini. «Ho smesso di fare arrampicate — rivela Lewis Hamilton —, ma scendere da quelle al-

tezze non è stato affatto bello». Meglio provare a risalire la china, allora, metaforicamente parlando. «Abbiamo le stesse possibilità degli altri di vincere il titolo. Alonso dice che la sua è la macchina più lenta? Così si mette in bella luce. Io potrei dire lo stesso». In ogni caso, non accetterà aiuti dal compagno Jenson Button: «Questo per me non sarebbe correre. In passato si sono viste squadre comportarsi così, ma per me non è giusto. Io voglio vincere perché sono il più veloce». L’ultima parola è sul futuro: resterà alla McLaren? «Per ora non ci sono novità». © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA TECNICA RAIKKONEN E GROSJEAN CON LA NUOVA ARMA PER AUMENTARE LA VELOCITÀ: S’ISPIRA ALL’F-DUCT MCLAREN DEL 2010

Lotus, doppio Drs per vincere GIORGIO PIOLA SPA

Il doppio Drs, che finora era stato usato solo sulla Lotus di Raikkonen, debutta a Spa anche sulla macchina gemella di Grosjean. Finita la fase di sperimentazione, la scuderia di Enstone porta il nuovo dispositivo sulla velocissima pista belga. E quasi sicuramente lo replicherà anche a Monza, un altro tempio della velocità mondiale. Canalizzazioni Una tempistica

ideale per una soluzione che, come indica la sua stessa denominazione, è destinata a mi-

gliorare la velocità di punta delle Lotus. In pratica, il doppio Drs s’ispira all’F-duct firmato dalla McLaren nel 2010. Come sull’F-duct, infatti, c’è la presenza di due prese «ad orecchia» ai lati di quella per il motore, oltre ad una canalizzazione sdoppiata che convoglia l’aria alla fine del cofano motore. Queste canalizzazioni si sdoppiano ad X come sull’F-duct e dividono il flusso in due direzioni a seconda della variazione di pressione (e di velocità), proprio come accadeva nel 2010. Una canalizzazione raffredda il radiatore dell’idraulica e soffia a lambire il bordo di uscita del profilo inferiore, aumentando alle

basse velocità il carico deportante. La seconda si incanala nella parte alta dell’alettone posteriore e, attraverso le paratie laterali, soffia nella zona del comando del Drs per ridurre la resistenza all’avanzamento. Favorita Con questa arma in più, le speranze di vittoria della scuderia di Enstone sono notevolmente aumentate. Anche Kimi Raikkonen non nasconde, pur se con monosillabi, il suo ottimismo. Il doppio Drs, invece, non si è visto sulla McLaren, al contrario delle voci che circolavano alla vigilia. Le vetture di Button e Hamilton, comunque, presentano un pacchetto di soluzioni specifiche per le piste veloci, così come hanno fatto un po’ tutte le squadre.

Il doppio Drs che la Lotus ha portato a Spa PIOLA

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MOTOGP

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La pretattica

OGGI LE LIBERE Domenica sul circuito di Spa (7.004 m) si corre il GP Belgio, 12a gara (su 20) del Mondiale di Formula 1. In programma 44 giri per 308,052 km

Alonso: «Siamo i più lenti» Il ferrarista: «Favorito? Macché. Come velocità sono l’ultimo dei big Bisogna evitare sbagli stupidi, bastano due stop per perdere tutto»

S Programma Oggi: prove libere dalle 10 alle 11.30 e dalle 14 alle 15.30 Domani: prove libere dalle 11 alle 12; qualifiche alle 14 su Rai 2 Domenica: gara alle 14 su Rai 1. Tempo reale su www.gazzetta.it

DAL NOSTRO INVIATO

LUIGI PERNA SPA (Belgio)

Il colpo d’occhio è sempre lo stesso. La curva dell’Eau Rouge sale tra i boschi delle Ardenne come una serpentina delle montagne russe e la sensazione è che lassù si decolli. Ma il brivido che dà ai piloti non è più quello di un tempo. «Prima la affrontavi al massimo solo con le gomme nuove e in qualifica. Adesso, con le nuove regole e le macchine meno veloci, si percorre sempre senza togliere il piede dal gas. C’è meno emozione e non è più decisiva», racconta Fernando Alonso. La sensazione fisica però è sempre speciale «per via della compressione fortissima sul corpo e per il fatto di non vedere niente in uscita».

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Pessimista? No. Spa può essere adatta a noi, soprattutto se pioverà FERNANDO ALONSO FERRARISTA DAL 2010

Fernando Alonso, 31 anni, comanda il Mondiale con 40 punti di vantaggio su Webber. Ma a Spa non ha ancora vinto AP Podio E tanto basta a rendere

Spa unica e affascinante. Alonso in 10 anni e 8 GP, non ha mai vinto. Dovrebbe odiarla oppure amarla, per una di quelle attrazioni fatali che legano i piloti a certe piste. Ma la voglia di sfatare il tabù non lo ossessiona. «Finora non ho avuto l’occasione giusta. Sarebbe bello riuscire a vincere, per la storia di questo posto, ma la priorità è fare punti sia qui, sia a Monza. Considerando le ultime gare, è un obiettivo ambizioso anche il podio. Siamo in testa nel Mondiale, ma bastano due battute d’arresto per perdere tutto. Dobbiamo curare ogni dettaglio ed evitare sbagli stupidi. Tra chi lotta per il titolo, siamo i più lenti. Quindi non i favoriti». Velocità Le cinque settimane di

stop sono state di vacanza attiva. «Tutti si stupiscono perché

un giorno ho fatto 100 chilometri in bici. Ma anche la scorsa estate avevo disputato qualche corsa, solo che non si sapeva». Pure la Ferrari ha lavorato, «e infatti qui abbiamo delle novità, soprattutto di aerodinamica». Ora manca solo la prova del fuoco: «Non sono pessimista. Spa può essere adatta a noi. È vero, ci manca velocità di punta, perciò cercheremo di favorire la messa a punto nella parte rapida della pista. In Ungheria eravamo a 8 decimi dalla pole, anche perché le novità non hanno funzionato. Qui spero che il divario si riduca a 2 per lottare. Sarebbe meglio una gara bagnata, perché puoi tirare fuori di più». Compleanno Lo spagnolo finora ha avuto il tocco del mago (3 vittorie) e la regolarità di un metronomo (sempre a punti).

IL FENOMENO TRA 500L E F2012 1

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1. Alonso posa con la nuova Fiat 500L 2. La F2012 ai box, circondata dai meccanici EPA-LAPRESSE

Continuare così sarebbe un bel regalo in vista di Monza per il presidente Luca di Montezemolo, che ieri ha festeggiato i 65 anni con molte telefonate d’auguri, tra cui quella dell’ex ferrarista Jean Todt, oggi presidente Fia. «Al momento — confessa Alonso — temo le macchine più che gli avversari. In Germania era la Red Bull, in Ungheria la McLaren, poi c’è la Lotus sempre forte. Noi dobbiamo colmare il distacco. Il terzo titolo? Se arriverà, avrà un sapore speciale. Me lo godrò molto più dei due con la Renault». Intanto, può eguagliare la striscia positiva di Schumi con la Ferrari: 24 gare a punti. «Michael, finché correrà, sarà il numero uno e un pilota da copiare, a prescindere dai 300 GP. Se l’anno scorso fosse stato sulla Red Bull, avrebbe vinto un altro titolo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Ho la passione di 300 GP fa» SPA

Ci sono luoghi che hanno un significato più speciale di altri. Per Michael Schumacher Spa è una pietra miliare: qui debuttò nel ’91 con la Jordan al posto di Gachot; qui, l’anno dopo, con la Benetton, centrò la prima vittoria; qui, nel ’94, venne squalificato, sempre con la Benetton, dopo aver vinto il GP; ancora qui, nel 2004, finendo 2o, conquistò il 7o e ultimo Mondiale. Infine l’anno scorso festeggiò i 20 anni di F.1. È quindi giusto che il traguardo dei 300 GP arrivi su

Michael Schumacher, 43, cittadino onorario di Spa EPA

Classifiche Piloti: 1. Alonso (Spa-Ferrari) 164 2. Webber (Aus-Red Bull) 124 3. Vettel (Ger-Red Bull) 122 4. Hamilton (GB-McLaren) 117 5. Raikkonen (Fin-Lotus) 116 12. Schumacher (Ger-Mercedes) 29 14. Massa (Bra-Ferrari) 25 Costruttori: 1. Red Bull 246 2. McLaren 193 3. Lotus 192 4. Ferrari 189

S Prossima gara 9 settembre GP Italia Monza

Casey Stoner, 26 anni, 2 Mondiali IPP

Stoner, operazione riuscita È già a casa L’annuncio, su Twitter, lo aveva dato lui stesso, poco prima di entrare in sala operatoria «Mi opero oggi, spero che tutto vada secondo i piani e possa recuperare in fretta. Voglio chiudere la mia ultima stagione!». Tredici ore dopo, con lo stesso canale Casey Stoner ha fatto tirare a tutti un sorriso di sollievo: «L’operazione è andata come nelle migliori aspettative, anche tutto lo staff è stato grande. Ora dobbiamo solo aspettare e vedere come posso recuperare». Successo È andata! La caviglia

destra massacrata nel volo in qualifica a Indy, che non gli aveva comunque impedito di correre e piazzarsi 4o, dovrebbe essere a posto, ripulita dalle schegge delle microfratture all’articolazione e con il legamento posteriore che collega tibia e tallone ricostruito. L’operazione è stata eseguita dal team del dottore Peter Lam (specialista proprio di piede e caviglia in artroscopia, ma anche nella ricostruzione dei legamenti) al North Shore Private Hospital a St Leonard a Nord di Sydney. Casey ha già lasciato l’ospedale per trascorrere a casa la convalescenza. Attesa I dottori si sono detti soddisfatti sull’esito dell’operazione, ma per ora non hanno fornito dettagli, soprattutto sui tempi di recupero. La sensazione, in base alle conseguenze dell’incidente e alla voglia di Stoner di non abbandonare il Motomondiale da sconfitto, è che provi a correre la gara di casa a Phillip Island, il 28 ottobre, magari con un’apparizione per verificare le condizioni la settimana prima in Malesia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino

SCHUMI FESTEGGIATO CITTADINO ONORARIO DI SPA

DAL NOSTRO INVIATO

IN AUSTRALIA

questa pista, la più amata (e temuta) dai piloti. «Non lo avrei mai pensato, quando nel 2006 dissi basta con la Formula 1 — racconta felice Schumi —. Allora il traguardo erano i 257 GP di Patrese, ma la cosa non mi interessava. Non voglio che tutto sia ridotto a un numero, però la sensazione è speciale». La giornata di Schumacher è iniziata con una cerimonia nel municipio di Spa, dove il sindaco gli ha consegnato le chiavi della città. «Adesso questo è davvero il salotto di casa mia — ride Schumi —. Ci sono tante ragioni per cui questa pista è speciale: ho iniziato negli anni in cui l’Eau Rouge e la Blanchimont rappresentavano grandi

sfide, dove correvi al limite. Qui c’è la storia e la natura, un su e giù continuo come sulle montagne russe». Futuro Su un balcone i tifosi

hanno appeso uno striscione per l’appuntamento al GP n. 400. «Ma sono abbastanza sicuro che non lo correrò», promette Schumi, che prima di decidere il 2013 («a ottobre con la Mercedes decideremo») vuole rendere competitiva una monoposto zoppicante. «Ci sono momenti in cui le cose non vanno bene, ma io ho piena fiducia. Non sono in lizza per il titolo, ma la passione è invariata». Felipe Massa su questo ha detto ieri la sua: «Non so se Michael ha fatto bene a tornare. Può solo perderci, la sua era stata la carriera perfetta». p.i. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IN GIURIA IL 10 SETTEMBRE

Lorenzo a Miss Italia Jorge Lorenzo si rifarà gli oc chi, prima di rituffarsi nel duello iri dato con Pedrosa. Il leader del Mon diale sarà infatti a Montecatini lune dì 10 settembre, come giurato alla finalissima di Miss Italia.

LA 24 ORE IL 22-23 GIUGNO

Le Mans slitta La 24 Ore di Le Mans del 2013 slitta di una settimana: dal 15 16 al 22 23 giugno. Il cambio di date è sta to richiesto dalla Fia all’Automobile Club dell’Ouest per rendere più «ar monico» il calendario motoristico. FERRARI BENEFICA Stasera alle 20.30, a Crevalcore (Bologna), par tita di calcio tra il team degli ex cal ciatori e artisti e il team Solidarity Ferrari. L’incasso servirà a finanzia re la ricostruzione delle scuole colpi te dal terremoto.


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VENERDÌ 31 AGOSTO 2012


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CICLISMO 67˚ GIRO DI SPAGNA, 12a TAPPA

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E’ Purito il padrone

NOCENTINI CHIUDE 12˚ ARRIVO 1. Joaquin RODRIGUEZ (Spa, Katusha) 190,5 km in 4.24’32", media 43,212; 2. Contador (Spa, Saxo-Tinkoff Bank) a 8"; 3. Alejandro Valverde (Spa, Movistar) a 13"; 4. Gesink (Ola) a 20"; 5. Froome (Gb) a 23"; 6. Moreno (Spa); 7. Anton (Spa) a 27"; 8. Roche (Irl) a 31"; 9. Niemiec (Pol) a 33"; 10. Verdugo (Spa) a 36"; 12. Nocentini; 13. Tiralongo a 39"; 15. Capecchi; 19. Cunego a 52".

Rodriguez stacca pure Contador Vuelta Arrivo al 30%: sempre più leader il catalano. Froome k.o.

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DAL NOSTRO INVIATO

CLAUDIO GHISALBERTI MIRADOR DE EZARO (Spagna)

E allora chiamatelo «Murito». Ormai Joaquin Rodriguez è infallibile: quando la salita si trasforma in una rampa, quando servono corda e piccozza per arrivare in cima, insomma quando è un muro, Purito non sbaglia il colpo, si alza sui pedali e sembra sconfiggere la forza di gravità (che spesso per i suoi rivali si trasforma in gravità di sconfitta). Rodriguez è decollato due volte a Montelupone («che per me resta lo strappo più duro») alla Tirreno-Adriatico, ha spianato Huy (Freccia Vallone 2012), s’è catapultato a Valdepeñas de Jaen e all’Escorial (Vuelta 2011), ha spaventato Nibali a Peña Cabarga alla Vuelta 2010. Ieri, su pendenze che nessuno aveva mai affrontato, 120 metri su cemento al 30%, questo nuovo capolavoro che gli potrebbe valere il soprannome di «Murito». Copione Come da copione, fuga

annullata e tutto in gioco negli

ultimi 2 km. Il primo ad attaccare, proprio nel punto più duro, cioè a 1.000 metri dal traguardo, è il capitano della Katusha. Solo Contador gli tiene la ruota. Froome (che come rapporto aveva il 38x32) e Valverde si staccano, poi quando le pendenze diventano per esseri umani, l’inglese prova a rientrare. Contador lo teme, si volta, lo cura e quando lo vede troppo vicino rilancia. A «Vroom» si spegne il motore, a Rodriguez no. Anzi: ai 400 metri, quando la pendenza ritorna al 28%, la maglia rossa accelera e stavolta Contador getta la spugna. Per il catalano è il bis in questa corsa. Soprattutto, altri preziosi secondi di vantaggio: 12 su Contador (8 più 4 di abbuono), 21 su Valverde (13 più 8), 35 su Froome (23 più 12).

V Rosa rossa come la sua maglia Joaquin Rodriguez, 33 anni, batte Alberto Contador, esulta e sul podio dà una rosa rossa alla miss. E’ stato 2˚ al Giro FOTOSERVIZIO BETTINI

Numeri Joaquin nel 2010 è stato il numero 1 al mondo per le classifiche Uci. Ma quelle la gente non le guarda. I tifosi per entusiasmarsi hanno bisogno di spettacolo, attacchi,

notizie Tascabili Giro di Toscana

Riecco l’iridata Bronzini A Viareggio batte Tagliaferro

numeri. Ora, con queste imprese che si aggiungono al grandissimo Giro (2˚ per 16" alle spalle di Hesjedal), Joaquin è diventato il più amato dai ragazzi. «Perché sono piccolo come loro — afferma col sorriso —. A parte gli scherzi, l’ho notato e mi fa molto piacere. Anche al Giro ho sentito molto il nome di Purito. Forse piace il mio modo di correre fatto di scatti, d’istinto». Ma questi trionfi, davanti a gente come Contador, Valverde e Froome, lo fanno diventare grande. E possono far pensare che il numero 1 al mondo ora sia davvero lui. «Sicuro — dice prima di mettersi a ridere —. Ora sono in un momento molto buono. Ho lavorato moltissimo per arrivare a questa Vuelta al cento per cento. Speriamo sia così, che sia il più forte al mondo almeno in questo mese». Comprimario Rodriguez non

era mai stato considerato un numero 1, ma sempre una buona spalla, un ottimo comprima-

Tour de l’Avenir

rio. La pensavano così alla Once di Saiz, Jalabert, Olano, Sastre e Beloki; alla Saunier Duval di Perdiguero ed Edo (che ora è il suo manager) e alla Caisse d’Epargne di Pereiro e Valverde, che ora lo deve inseguire con la lingua di fuori. «Ma io sono stato un buon dilettante — spiega il catalano, 33 anni — solo che forse non ho mai creduto fino in fondo nei miei mezzi. Nel 2010 mi ha preso la Katusha per le corse a tappe e io ero un po’ scettico, poi l’8˚ posto al Tour e il 4˚ alla Vuelta mi hanno cambiato il "chip"». L’unica cosa che finora non ha ancora accettato dal team russo-spagnolo-italiano è il bagno nell’acqua gelata (12˚) sul bus a fine tappa. Ma l’equilibrio sembra davvero perfetto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

In Canada

S OGGI 13ª tappa, Santiago de Compostela-Ferrol, 172 km, per velocisti Tv: diretta Eurosport, 16

Il tribunale «consegna» 6,3 milioni a Gianetti Decisione in Svizzera: il manager vince la causa con la Tmc, già sponsor di Geox Al Mondiale di Varese 2008 sembrava la superpotenza che stava per approdare nel mondo del ciclismo. Avrebbe dovuto formare uno squadrone, guidato da Alvaro Crespi e capitanato da Paolo Bettini. Invece nel ciclismo entrò dalla porta di servizio, come co-sponsor, e per il «Grillo» quella iridata fu l’ultima corsa. Riapparve l’anno dopo, come sponsor della Federciclo: nel 2010 mise il suo marchio sulla maglia azzurra ai Mondiali in Australia. Trasformatori Parliamo della

Tmc Italia Spa, un’azienda di trasformatori industriali del Varesotto. Ora è stata condannata in via definitiva dal Tribunale federale svizzero (la massima istanza giudiziaria elvetica), per il suo comportamento durante la stagione 2011, quando fu secondo sponsor della Geox, formazione Professional diretta da Mauro Gianetti. Tmc dovrà pagare alla Gd Bike Live, la società di gestione del manager ticinese, 6,3 milioni di euro: una cifra che vale il budget di un primo nome di una formazione del ProTour. Il Tribunale federale di fatto ha confermato la condanna già inflitta alla Tmc dal Tribunale arbitrale di Lugano, con sentenza del 25 luglio 2011. Contratto Sponsorizzando il te-

am diretto da Gianetti, Tmc aveva firmato un contratto per tre stagioni per un valore complessivo di 6 milioni. Ma da subito erano insorti problemi con la gestione di Gianetti, ipotesi di cambio del management e frizioni continue, tanto che Geox alla fine è uscita dal ciclismo a fine 2011. Secondo il tribunale, pur avendo approfittato del marketing legato alla squadra (e il marchio Tmc ebbe grande visibilità grazie alla vittoria di Cobo alla Vuelta 2011), la società si era rifiutata di onorare totalmente i suoi debiti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Tra Olanda e Belgio

Cattaneo bene in salita: 6˚ E oggi c’è la Madeleine

Nuova «Corsa dei due porti» con Boonen, Greipel e Kittel

(d. viganò) Molto bene Mattia Cattaneo al Tour de l’Avenir under 23, in Francia: a Valloire (con il Telegraphe ai 4 km) ha vinto il francese Warren Barguil e Cattaneo, 21 anni, bergamasco della Trevigiani già stagista nei pro’ con la Lampre, si è piazzato 6˚ a 2"; 9˚ Penasa a 24". Classifica: guida Barguil, 6˚ Cattaneo a 9", 10˚ Zilioli a 25". Oggi Valloire Les Saisies, km 130: tappa durissima con arrivo in salita. E prima si affronta la mitica Madeleine.

(ni. li.) E’ l’ultima «nata» dell’Aso, la società che organizza il Tour de France. E’ la «World Ports Classic», la corsa dei due porti: oggi si parte da Rotterdam (Olanda) e si arriva ad Anversa (Belgio); percorso inverso domani. Attesi tra gli altri Boonen, Greipel, Kittel, Bos. Una sola squadra italiana al via, la Liquigas Cannondale: schiera Vanotti, Oss, Juraj Sagan, Sabatini, Koren. Più tre stagisti: Benfatto, Aldegheri, Krizek. Tv: diretta Eurosport dalle 14.30.

Come un predicatore: Armstrong a Montreal REUTERS

Lo sprint di Trabucco apre il Giro di Lunigiana

Armstrong, tutti lo accusano Mountain bike Lui grida: «Non ho paura» Mondiali Downhill in Austria Il pilota di F.1 Mark Webber, da Spa, ha detto: «Mi ha molto deluso e sappiamo che altro deve L’Italia schiera 12 piloti

(d. viganò) Lo sprint di Lorenzo Trabucco, 18 anni, friulano della Sacilese, ha aperto il 38˚ Giro di Lunigiana, la corsa juniores più importante al mondo. A Brugnato, ha preceduto Peroni e lo sloveno Mohoric. Oggi 2ª frazione: Follo Follo, 104 km, con la salita di Roverano e la duplice ascesa verso Follo Alto.

ancora venire alla luce». Ma Lance Armstrong, dopo la radiazione per doping dell’Usada, continua a tirare dritto e ieri a Montreal, dov’era per il congresso sul cancro, in tanti sono andati a fare jogging con lui: «Non ho paura, devo pensare alla mia fondazione». Intanto, per la federciclo francese, le sue 7 vittorie al Tour vanno cancellate e non assegnate.

Classica juniores

(f.cal.) A Viareggio, sprint vincente di Giorgia Bronzini nella 2ª tappa del Giro di Toscana: l’iridata batte Tagliaferro, nuova leader, Borgato e Scandolara. Oggi Pontedera Volterra, km 137, arrivo in salita (Scanferla)

Imbattibile su questi arrivi in salita: ora è «Murito». Ma sul bus rifiuta il bagno in acqua gelida

CLASSIFICA 1. Joaquin RODRIGUEZ (Spa, Katusha) 44.50’35"; 2. Contador (Spa, Tinkoff Bank) a 13"; 3. Froome (Gb, Sky) a 51"; 4. Valverde (Spa) a 1’20"; 5. Gesink (Ola) a 2’59"; 6. Moreno (Spa) a 3’29"; 7. Roche (Irl) a 4’22"; 8. Talansky (Usa) a 5’17"; 9. Ten Dam (Ola) a 5’18"; 10. Mollema (Ola) a 6’01"; 11. Anton (Spa) a 6’08"; 12. Anacona (Col) a 6’35"; 13. Capecchi a 6’47"; 14. Intxausti (Spa) a 6’51"; 15. Monfort (Bel) a 6’55"; 17. Nocentini a 7’04"; 47. Cunego a 29’10"; 52. Ballan a 35’01".

IL CASO

(m. gaz.) Le qualificazioni del “four cross” aprono oggi a Leolang (Austria) i Mondiali downhill in mountain bike. Al via 331 atleti di 36 Paesi. L’Italia schiera 12 piloti: Carlo e Pietro Caire, Colombo, Cozzi, Gambirasio, Gamenara, Messavilla , Milivinti, Suding, Vernassa, Von Klebelsberg ed Elisa Canepa.


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VENERDÌ 31 AGOSTO 2012

ATLETICA LA PRIMA FINALE DI DIAMOND LEAGUE

Più forti della pioggia Bolt riscalda Zurigo: 200 a 19"66 Blake, altro graffio: 9"76 nei 100 Giamaicani senza rivali. Usain è un fulmine pur controllando in curva, Yohan ancora sotto 9"80: «Nulla mi fa paura». Scontro diretto più lontano: sarà a Mosca 2013?

4

I NUMERI

100

Crono di Bolt sui 200 Il 19"66 di ieri a Zurigo è il decimo tempo in carriera di Bolt sulla distanza. Il suo record del mondo è il 19"19 corso nel 2009 a Berlino.

3

Volate di Blake In 25 giorni, Yohan Blake ha corso i 100 sotto i 9"80 per tre volte: 9"75 per l’argento di Londra, 9"69 giovedì scorso a Losanna, 9"76 ieri.

moto e l’accelerazione pure: tra lui e gli altri c’è di nuovo un abisso. Yohan è un misto di potenza e di elasticità. Il suo 9"76 (0.0) vale anche il record del meeting, che dal 2006 apparteneva ad Asafa Powell con 9"77. Nesta Carter, domenica a Padova, è secondo con lo stagionale eguagliato (9"96), Ryan Bailey terzo in 9"97. «Non sono sorpreso dalla mia prestazione — sostiene Blake —: sapevo che dopo l’Olimpiade avrei continuato ad andar forte. Coach Mills lo aveva previsto. E il prossimo anno andrò ancora meglio. La pioggia? Il brutto tempo non può limitarmi, nulla mi spaventa. Peccato solo per la squalifica di Gay: con lui in gara avrei avuto ancora più stimoli».

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA BUONGIOVANNI ZURIGO (Svizzera)

Usain Bolt e Johan Blake, Johan Blake e Usain Bolt. Nella sera in cui David Rudisha tradisce, battuto negli 800 da Mohammed Aman, sono i due sprinter giamaicani (Blake 9"76 nei 100 e Bolt 19"66 nei 200) a regalare le emozioni più belle ai 25.000 del Letzigrund, esaurito nonostante le proibitive condizioni meteo. La pioggia concede una tregua solo nell’ultima mezz’ora, il termometro scende fino a 14˚. Per B&B, abituati al sole e al caldo della loro Isola, dovrebbe essere una situazione estrema. E invece, ancora una volta, offrono spettacolo. Come la connazionale

I duecento Bolt fa il minimo indispensabile per vincere: 19"66 (0.0) e primato del Weltklasse anche per lui, scalzando il 19"79 di Wallace Spearmon del 2010. «Grazie, meraviglioso pubblico» sorride Usain. Stavolta, nei suoi 200, persino la curva è controllata: basta per aver

Rivincita Fraser nei 100: in 10"83 schianta la Jeter, prima a Losanna e a Birmingham Shelly-Ann Fraser che nei 100, dopo due sconfitte consecutive (Losanna e Birmingham), respinge al mittente Carmelita Jeter, riportando in parità (3-3) il computo degli scontri diretta stagionali e aggiudicandosi la Diamond League: un sontuoso 10"83 (-0.4) per l’olimpionica, un 10"97 per la californiana.

ragione di avversari che scarsi non sono. Nickel Ashmeade, 2o, porta il personale a 19"85 e vince la Diamond League, Jason Young è terzo in 20"08, Warren Weir quarto in 20"18. Giamaica, sempre Giamaica. Col problema che B&B sono talmente superiori agli altri che le recite individuali risultano scontate. Ma per vedere una nuova sfida ci sarà da attendere a lungo. Forse addirittura i Mondiali di Mosca 2013, visto che ai campionati nazionali, forti delle wild-card iridate conquistate a Daegu 2011, potrebbero evitarsi. «L’atletica non è la boxe — dice Ricky Simms, manager di Bolt —: chi vorrebbe che Usain e Yohan si sfidassero tutte le settimane, non sa quanto costa a livello fisico e mentale dare tutto in uno sprint. Rischierebbero di farsi male e, dopo un po’, lo spettacolo non verrebbe apprezzato». Arrivederci a Bruxelles: venerdì prossimo i due, scambiandosi le gare, reciteranno per un’ultima volta nel loro straordinario 2012. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Fabrizio Donato, 36 anni COLOMBO

in Vetrina VOLATE GIAMAICANE

I cento La volata di Blake, come

quella al femminile, è sotto l’acqua. Ci si mette anche una falsa a complicare il compito: è di Tyson Gay, che si muove 208/1000 prima dello sparo. Sono in molti ad anticipare lo starter, ma ci rimette solo lo statunitense. Il secondo avvio è buono: la reazione di The Beast è di qualità (0"146), la messa in

Usain Bolt, 26 anni: tre volte olimpionico a Pechino e Londra COLOMBO

100 DONNE

100 UOMINI

Fraser si riprende la corona

Blake, l’ennesimo urlo

Sconfitta dalla Jeter a Losanna e a Birmingham, l’olimpionica Shelly-Ann Fraser torna a vincere sui 100 in 10"83, davanti alla stessa Jeter e ad Allison Felix REUTERS

«The Beast» continua a graffiare: Yohan Blake si prende i 100 in 9"76, record del meeting. Tyson Gay è squalificato per falsa partenza EPA

LE ALTRE GARE BABY ISIAH KOECH SI PRENDE I 5000, 100 HS ALLA HARPER

Sorpresa 800: Aman fa la festa a Rudisha Il 18enne etiope batte il campione olimpico: «Le gambe stavolta non giravano» ZURIGO

Mohammed Aman: è ancora lui, 18 anni compiuti in gennaio, il giustiziere di David Rudisha. L’etiope era stato l’ultimo a battere il grande keniano: il 16 settembre scorso, alla Notturna dell’Arena di Milano, quando gli inferse il primo k.o. dal 2009. Poi, per il meraviglioso masai, un 2012 di sole, altre vittorie: dieci consecutive. Fino al clamoroso record del mondo (1’40"09) all’Olimpiade di Londra. Ma a Zurigo, altro che ten-

tativo di limare quel tempo da fantascienza... Si capisce subito che Rudisha non ha la brillantezza di tre settimane fa. L’amico Sammy Tangui, lepre designata, dovrebbe transitare ai 400 in 48"5. Passa invece in 49"59 e David (50"2), azione meno elegante del solito, ha circa tre metri di ritardo, ma altrettanti di vantaggio sul resto del gruppo, nel quale ci sono altri quattro finalisti olimpici. Gambe pesanti Già ai 600 il pri-

mato sfuma: 1’16"3 per Rudisha, 1’16"6 per Aman. In curva i due sono appaiati, all’ingresso in rettilineo è sorpasso. Ed è sorpresa, enorme sorpresa. Sotto gli occhi anche di padre Colm O’Connell, allenatore del keniano che raramente assiste alle gare dell’allievo. Ma il talento dell’etiope, sesto ai Gio-

chi, è immenso. Il ragazzino chiude in 1’42"53, proprio record nazionale migliorato di 67/100 e seconda prestazione junior mondiale all-time eguagliata. «L’anno prossimo attaccherò io il record» sibila Aman, martedì a Rovereto. «La gara è andata come doveva andare — mormora Rudisha — veloce al punto giusto. Sono state le mie gambe, forse a causa della pioggia, a non girare». Pure i 5000 portano la firma di un baby-fenomeno, lo junior Isiah Koech: nell’ambito di un cast stellare, erano attesi super tempi. Al keniano, per imporsi, basta una gran volata e un 12’58"98. Donne Nel resto del meeting, coi concorsi danneggiati dal meteo (6.92 della russa Sokolova nel lungo a parte, con l’olimpionica Reese costretta a fer-

A CHI VANNO I DIAMANTI GARA

VINCITORE UOMINI

200 800 5000 400 hs Alto Asta Triplo Peso Giavellotto

L’etiope Mohammed Aman, 18 anni, precede Rudisha sugli 800 EPA

marsi dopo due salti per un problema a un tendine), a brillare sono due donne statunitensi: Sanya Richards si conferma la n. 1 dei 400 (50"21) e Dawn Harper vince i 100 hs in 12"59. Caos nei 3000 siepi: l’etiope Sofia Assefa vince gara e Diamond League, ma viene squali-

ficata per ingresso nel prato prima della riviera. A imporsi è così la connazionale Diro Neda (9’24"97), mentre il titolo di specialità va alla keniana Milcah Chemos, finita lunga a terra su un ostacolo. a.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ashmeade (Giam) Aman (Eti) Koech (Ken) Culson (P.Rico) Grabarz (Gb) Lavillenie (Fra) Taylor (Usa) Hoffa (Usa) Vesely (R.Cec) DONNE

100 400 1500 100 hs 3000 sp Lungo Peso Disco

Fraser (Giam) Montsho (Bot) Aregawi (Eti) Harper (Usa) Chemos (Ken) Sokolova (Rus) Adams (N.Zel) Perkovic (Cro)

Zurigo (punti doppi) ha definito i primi 17 vincitori (gli ultimi 15 venerdì a Bruxelles): a ognuno 40.000 $.


VENERDÌ 31 AGOSTO 2012

StraDonato Un trionfo da Formula 1 Con 17.29 vince il triplo, primo successo azzurro in Diamond League: «Una gara alla Alonso» ZURIGO

Solo i grandi vincono al Letzigrund: Fabrizio Donato appartiene alla categoria. La conferma arriva in una serata di pioggia a catinelle, incessante e violenta. Come quel giorno di fine giugno a Helsinki, quando il laziale conquistò il titolo europeo. In mezzo, 22 giorni fa, anche il fantastico bronzo olimpico di Londra. E in marzo il 4o posto ai Mondiali indoor di Istanbul. Mai un atleta italiano, in tre stagioni di Diamond League (40 meeting!), aveva messo tutti in fila. Il finanziere ci riesce con un 17.29 che vale molto, facendo meglio del campione a cinque cerchi, lo statunitense Christian Taylor (mai prima battuto) e pure nell’occasione più prestigiosa, a Zurigo, nel meeting dei meeting. Dove un azzurro non si imponeva da 24 anni, da quando Francesco Panetta, alla vigilia dei Giochi di Seul, fece suoi i 3000 siepi. Poi, nel 2005, ci fu il successo — ma

solo morale — di Giuseppe Gibilisco nell’asta: il siracusano fu l’unico a superare 5.70. La gara però, interrotta per il maltempo, non venne mai omologata. Greco opaco Donato si scopre gigante a 36 anni. Sembra quasi dovesse arrivare a quest’età per trovare una costanza di rendimento ad altissimo livello, prima sconosciuta. La gara è tutta in salita. Come per Daniele Greco, alla fine quinto con 16.41 (e un solo altro salto valido a 16.34) e Fabrizio Schembri, settimo con 16.24. «Volevo fare uno o due tentativi — scherza Donato — per risparmiarmi un po’ in vista dell’impegno di domenica a Padova. Invece mi hanno fatto fare una sfacchinata. Il problema è che non riuscivo ad adattarmi alle condizioni: la pioggia, l’umido, il vento in faccia e una tavoletta che, a inizio pedana, mi costringeva a una rincorsa strana. Ne sono usciti tentativi tagliati, abbozzati». Un 16.43, un 16.62, un 16.60:

Fabrizio, a metà gara, è terzo dietro a Taylor (17.01) e al francese Compaorè (16.96). Poi comincia a far sul serio: un 16.96 (Taylor 17.16) e un 16.98 che vale la seconda piazza parziale. Quindi il botto: l’allievo di Roberto Pericoli, al sesto e ultimo salto, sfrutta una folata di vento (+1.6) e plana lontano, a 17.29, appunto. Compaorè e Taylor inanellano il secondo nullo consecutivo e Donato chiude davanti a tutti. Il successo vale pure 10.000 dollari di premio. «Ho azzardato — spiega — allungando di mezzo metro la pre-rincorsa. Ne è scaturita un’azione pulita. Ho fatto una gara alla Alonso, più di testa che di fisico. Nemmeno nei sogni più belli mi sarei immaginato una stagione così: speriamo di migliorare col tempo...». Bencosme c’è Piace anche José

Bencosme: il cuneese, in apertura, torna in gara dopo la semifinale olimpica e lo fa da protagonista. Correndo in sesta corsia, vince con autorità i 400 hs under 23. L’acqua non lo infastidisce: occhiali scuri e maglia della Nazionale, l’azione è fluida, la distribuzione precisa. Solo dopo l’ottavo ostacolo si irrigidisce un po’ e rischia di farsi prendere dal tedesco Königsmark. Ma il margine è netto e l’azzurro chiude in un buon 49"58, terzo crono di una promettente carriera. Note meno liete dalla velocità: nella terza serie dei 100 (-0.7) Simone Collio e Rosario La Mastra (che sostituisce in extremis Jacques Riparelli), terzo e ottavo, non vanno oltre 10"59 e 10"77 (sigh) e in chiusura, la 4x100 di Collio, Riparelli, Diego Marani e Fabio Cerutti è settima in 39"56. Per il settore è una stagione da dimenticare. a.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SANYA RICHARDS SI CONFERMA REGINA DEI 400

400 DONNE

3000 SIEPI DONNE

4x100 UOMINI

Richards si conferma

Assefa, vittoria e squalifica

Italia, la staffetta è opaca

Ancora Sanya Richards nei 400: l’olimpionica batte Amantle Montsho ma le resta alle spalle nella classifica di Diamond League AP

L’etiope Assefa chiude prima i 3000 sp e va in testa, ma viene squalificata per aver invaso il prato: diamante alla keniana Chemos, caduta su una barriera e rialzatasi REUTERS

La 4x100 azzurra non brilla: Simone Collio, Jacques Riparelli, Diego Marani e Fabio Cerutti sono settimi in 39"56. Gli Usa battono la Giamaica: 38"02 a 38"19 COLOMBO

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PALLAMANO, GRANDE PASSIONE SENZA ETÀ. PAROLA DELLA MASTER STARS BRIXEN Una squadra femminile di pallamano che vince ad alto li vello e si batte per fare entrare sempre più nel cuore del gran de pubblico questa affascinante, divertente e coinvolgente di sciplina. La Master Stars Brixen, team over 43, è stata fonda ta lo scorso anno da Elke de Biase per partecipare agli Euro pean Masters Games di Lignano Sabbiadoro e l’esordio in campo è stato subito nobilitato dalla vittoria che ha incorona to le ragazze campionesse europee master. Lo scorso giugno, dando seguito alla striscia positiva, la Master Stars Brixen ha partecipato all’European Master Handball Championship, il Campionato europeo master organizzato dalla Federazione europea di pallamano (Ehf) che si è svolto a Lubiana, in Slo venia, vincendo il titolo continentale dopo avere battuto in fi nale la fortissima squadra ungherese del Victoria per 19 a 5. Nell’occasione Paula Überbacher è stata nominata miglior portiere e Marinella Cambiaso miglior giocatrice del torneo.

La Master Stars Brixen è composta da pluricampionesse d’Italia ed ex giocatrici della Nazionale azzurra, ancora oggi atlete performanti, motivate e appassionate della pallamano che continuano a lottare per la vittoria e i per titoli. Oltre al portiere Überbacher e alla de Biase, il team è composto dal le brissinesi Sabine Wolf, Elke Niederwieser e Josefin Fer digg, dalla novarese Cambiaso, dalla varesina Oriele De Ba stiani, dalla fiorentina Giovanna Volterrani, dalla padovana Cinzia Libero, dalla cremonese Brigitte Granfia, dalla sviz zera Kristin Zwimpfer e dalle ucraine Olga Popovich e La rissa Kovalova. Tra i team officials il medico Liana Perla, il fisioterapeuta Hannes Nitz, il vicecoach Oleg Cholovsky e il coach Larysa Karlova, campionessa del mondo e olimpioni ca per l’Ucraina e migliore giocatrice mondiale degli anni Ottanta e Novanta. Tra i suoi più importanti successi l’oro ai Giochi di Montreal 1976 e di Mosca 1980 e il bronzo a quel li di Seoul 1988, il primo posto ai Mondiali di Budapest 1982 e di Amsterdam 1986 e il secondo in Cecoslovacchia nel 1978. Inoltre, Larysa Karlova, che ha raccolto i maggiori successi mondiali nella storia della pallamano femminile, ha vinto sette volte la Coppa campioni d’Europa, è stata 13 vol te campionessa dell’Unione Sovietica, sette volte dell’Ucrai na, cinque volte d’Italia e ha conquistato una edizione della Coppa Italia. E non è peculiarità esclusiva del coach Karlo va vantare un palmares eccezionale. Quasi tutte le giocatrici della Master Stars Brixen sono state infatti in passato delle fuoriclasse sia in Italia sia all’estero. In totale le ragazze del formidabile team altoatesino hanno totalizzato 24 scudetti tricolori e molte edizioni di Coppa Italia. Testimoniano la fi ducia a queste campionesse evergreen gli sponsor Provincia dell’Alto Adige con il marchio Südtirol, Banca Popolare del l’Alto Adige, Domo Graniti, Pool Service e Montalbetti.

i risultati

Spallata Pitkamaki: 85.27 Sokolova, buon lungo: 6.92 Uomini. 100. Serie I (+1.4): 1. Blake (Giam) 9"76; 2. Carter (Giam) 9"95; 3. Bailey (Usa) 9"97; 4. Collins (St.K) 10"01; 5. Frater (Giam) 10"04; 6. Lemaitre (Fra) 10"07; 7. Patton (Usa) 10"08; 8. Saidi Ndure (Nor) 10"19; sq. Gay (Usa). II (-0.7): 1. Bailey Cole (Giam) 10"13; 2. Gemili (Gb) 10"15; 3. Dasaolu (Gb) 10"21; 4. Forsythe (Giam) 10"27. III (-0.7): 3. Collio 10"57; 7. Lamastra 10"77. 200: 1. Bolt (Usa) 19"66; 2. Ashmeade (Giam) 19"85; 3. Young (Giam) 20"08; 4. Weir (Giam) 20"18; 5. Spearmon (Usa) 20"22; 6. Martina (Ola) 20"62. 800: 1. Aman (Eti) 1’42"53; 2. Rudisha (Ken) 1’42"81; 3. Kosencha (Ken) 1’44"29; 4. Solomon (Usa) 1’44"42; 5. Osagie (Gb) 1’44"94. 3000 americana under 23: 2. ITALIA 6’27"37. 5000: 1. Koech (Ken) 12’58"98; 2. Longosiwa (Ken) 12’59"24; 3. Lagat (Usa) 12’59"92; 4. Gebremeskel (Eti) 13’00"83; 5. Kipkoech (Ken) 13’02"11; 6. Bekele (Eti) 13’02"62; 7. Demelash (Eti) 13’04"14; 8. Merga (Eti) 13’07"24; 9. Rupp (Usa) 13’09"50.

400 hs: 1. Taylor (Usa) 48"29; 2. Cisneros (Cuba) 48"34; 3. Gordon (Tri) 48"40; 4. Sanchez (Dom) 48"42; 5. Culson (P.Rico) 48"56; 6. Green (Giam) 49"05. 400 hs under 23: 1. Bencosme 49"58. Alto: 1. Ukhov (Rus) 2.31; 2. Grabarz (Gb) 2.28; 3. Silnov (Rus) 2.25; 4. Williams (Usa) 2.25; 5. Barshim (Qat) 2.21. Asta: 1. Lavillenie (Fra) 5.70; 2. Otto (Ger) 5.55; 3. Kidlicka (R.Cec.) e Lewis (Gb) 5.55; 5. FiIlippidis (Gre) 5.40; Holsdeppe (Ger) nm. Triplo: 1. DONATO 17.29 (+1.6); 2. Taylor (Usa) 17.16 (0.0); 3. Compaore (Fra) 16.96 (+0.4); 4. El Sheryf (Ucr) 16.57 (-0.4); 5. GRECO 16.41 (+0.1); 6. Laine (Hai) 16.38 (-0.7); 7. SCHEMBRI 16.24 (0.0). Giavellotto: 1. Pitkamaki (Fin) 85.27; 2. Ruuskanen (Fin) 83.36; 3. Pyatnytsya (Ucr) 82.95; 4. Vesely (R.Cec) 80.54. 4x100: 1. Usa 38"02; 2. Giamaica 38"19; 3. Gran Bretagna 38"30; 7. ITALIA 39"56. Donne. 100 (-0.4): 1. Fraser-Pryce (Giam)

10"83; 2. Jeter (Usa) 10"97; 3. Felix (Usa) 11"02; 4. Okagbare (Nig) 11"06; 5. Tarmoh (Usa) 11"20; 6. Stewart (Giam) 11"25; 7. Okparaebo (Nor) 11"37; 8. Lalova (Bul) 11"39; sq. Baptiste (Tri). 200: 1. Williams (Usa) 22"96; 2. Bailey (Giam) 22"98; 3. Kambundji (Svi) 23"59. 400: 1. Richards (Usa) 50"21; 2. Montsho (Bot) 50"33; 3. Whyte (Giam) 50"41; 4. Krivoshapka (Rus) 50"83; 5. McCorory (Usa) 51"09; 6. Antyukh (Rus) 51"27; 7. Trotter (Usa) 52"14; 8. Ohuruogu (Gb) 52"40. 1500: 1. Aregawi (Wti) 4’05"29; 2. Cherono (Ken) 4’06"42; 3. Rowbury (Usa) 4’07"14; 4. Kibiwot (Ken) 4’07"27. 800 under 23: 6. Cornelli 2’12"73. 100 hs: 1. Harper (Usa) 12"59; 2. Harrison (Usa) 12"68; 3. Wells (Usa) 12"69; 4. Crawford (Usa) 12"73; 5. Lopes-Schliep (Can) 12"79; 6. Zelinka (Can) 12"87; 7. Talay (Bie) 12"93. 100 hs under 23: 1. Burghardt (Ger) 13"41; 4. Feudatari 13"71. 3000 sp: 1. Diro Neda (Eti) 9’24"97; 2. Ayalew (Eti) 9’26"99; 3. Kiyeng (Ken) 9’29"70; 4. Chepkurui (Ken) 9’29"90; 9. Chemos (Ken) 9’35"67; sq. Assefa (Eti). Lungo: 1. Sokolova (Rus) 6.92 (+0.5); 2. Okagbare (Nig) 6.85; 3. Proctor (Gb) 6.80; 4. Kucherenko (Rus) 6.79; 5. Mironchik-Ivanova (Biel) 6.54; 6. Kolchanova (Rus) 6.53; 7. Pusterla (Svi) 6.50; 9. Reese (Usa) 6.31.

Disco: 1. Perkovic (Cro) 63.97; 2. Barrios (Cuba) 61.73; 3. Glanc (Pol) 61.31; 4. Brown-Trafton (Usa) 60.99. Pista Europa (si.g.) A Raplamaa (Est). Uomini. 300: Niit 32”74. Disco: Kanter 63.35. Donne. 300: Hall (Giam) 37"11; Lohvynenko (Ucr) 37"47. A Tallinn (Est). Donne. Alto: Iljustsenko 1.92; 6. Hellebaut (Bel) 1.81. A Kielce (Pol). Donne. Martello: Fiodorow 72.00. Marocco e doping L’associazione marocchina di sensibilizzazione contro il doping ha chiesto l’apertura di un’inchiesta sull’atletica nazionale, parlando di «situazione allarmante». L’iniziativa fa seguito alle dichiarazioni di Said Aouita, che aveva accusato la federazione di incoraggiare l’assunzione di prodotti vietati. Recentemente, i mezzofondisti marocchini Amine Laalou e Mariem Selsouli (primatista 2012 nei 1500) hanno dovuto saltare i Giochi dopo essere stati trovati positivi. Maratona dell’acqua Navigando sulle acque del Lago d’Iseo, è stata presentata ieri la 2ª edizione della Maratona dell'Acqua che si correrà domenica 9 tra Iseo a Lovere (sul percorso inverso rispetto a un anno fa). Come nel 2011 prevista anche lan staffetta, dividendo i 42,195 metri in due frazioni con il secondo staffettista trasportato in zona cambio navigando sul lago. Iscrizioni ancora aperte.

“Ci sentiamo delle ambasciatrici della pallamano dicono le ragazze della Master Stars Brixen e vorremo raggiunge re una maggior notorietà a livello nazionale per promuovere questo bellissimo sport”. La pallamano, generalmente indoor e definito da alcuni il più veloce gioco di squadra con la pal la e il più atletico tra le discipline di team, si pratica su cam pi rettangolari di quaranta per venti metri di lato. Le forma zioni sono composte ciascuna da sette giocatori in campo più la panchina che devono realizzare, in due tempi da tren ta minuti ciascuno, il maggior numero di reti possibili nella porta avversaria. Nonostante vanti origini antiche la palla mano, spettacolare ed entusiasmante sia per i praticanti sia per il pubblico, è stata codificata relativamente di recente e ha vissuto una forte diffusione dal Dopoguerra, entrando a far parte degli sport olimpici da Monaco 1972. a cura di RCS MediaGroup Pubblicità

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VENERDÌ 31 AGOSTO 2012

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TENNIS US OPEN IL RITIRO LA BELGA DICE BASTA A 29 ANNI

tavola e rifare i letti», promette Kim al marito, l’ex cestista Usa, Brian Lynch, e alla piccola Jada Elle. Tutti i colleghi parlano bene di Kim. Laura Robson, che aveva 9 anni quando nel 2003 la belga perdeva l’ultima volta agli Us Open, l’abbraccia e la omaggia dopo il 7-6 7-6 con cui ne chiude la carriera.

L’ultima Clijsters cede alla Robson Il viaggio è finito «Non volevo uscire così, ma la mia vita è stata incredibile» NEW YORK

Ci mancherà, e più come persona. Che è un gran bel risultato, soprattutto nella giungla dello sport pro. Ci mancherà, Kim Clijsters, che si è appena ritirata agli Us Open, a 29 anni, lanciando

forse una stella, la 18enne mancina inglese Laura Robson. Ci mancherà per «umanità, gentilezza, modestia, generosità», riassume Martin Mulligan che l’ha griffata per 11 anni Fila. Ci mancherà per lo spirito, da atleta ideale, regalo di papà Leo, ex calciatore del Malines, e mamma Els Vandecaetsbeek, già gin-

Orgoglio La Clijsters vera era la

Kim Clijsters, 29 anni, ha vinto 41 tornei. Ha una figlia di 4 anni e mezzo AFP

nasta a livello nazionale. Dote che Kim ha arricchito in 14 anni sul tour, e ha poi ha moltiplicato, quand’ha salutato l’agonismo nel 2007 e 2008, per diventare moglie e madre, e quand’è rientrata, per mantenere la promessa al padre in punto di morte («Vincerò un altro Slam») aggiungendo tre trionfi a quel-

l’unico Us Open 2005. Straordinarietà «Da quando mi

sono ritirata la prima volta, è stata una grande avventura per team e famiglia. Ne è valsa la pena. Ora guardo alla prossima parte della mia vita. E’ dagli 11 anni che viaggio, è bello anche tornare a casa, sparecchiare la

scatenata Erinni che stupì il mondo, a New York 2009, al terzo torneo dopo quasi due anni di vacanza, prima non testa di serie e wildcard a vincere il torneo, prima mamma a firmare un major dalla Goolagong 1980. Un’impresa diversa dal primo urrah a Flushing Meadows nel 2005 e dal tris del 2010 (cui ha legato gli Australian Open 2011): «La mia superficie preferita, l’elettricità del

pubblico, questo posto mi ha sempre ispirato tanto, è quello ideale per ritirarmi. Anche se speravo che non fosse questo il giorno. Il mio viaggio nel tennis è stato incredibile, mi mancherà la sensazione della lotta e del salvataggio, quando non giochi bene o sei con le spalle al muro. E’ bello vincere, odio perdere anche a ping pong contro mio marito in garage, ma ho rispetto per chi gioca bene e lo uso come motivazione per superarmi. E so che è bello aiutare giovani che non hanno avuto tanta fortuna». L’ultima spaccata di mamma-Kim. v.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA

il video di Djokovic su

www.gazzetta.it

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Rimonta e Vinci, che impresa L’azzurra annulla due match point nel terzo set e elimina la Shvedova. Fuori Cipolla con Sock DAL NOSTRO INVIATO

laribalta

VINCENZO MARTUCCI NEW YORK

Finalmente Italia. Finalmente emozioni. Finalmente Vinci. Nel secondo turno degli Us Open, in un caldo-umido opprimente che mette k.o. più spettatori e allunga la catena dei match in 5 set fra gli uomini, Robertina gioca un match da applausi, pieno di grinta e intelligenza, qualità e coraggio contro la più potente Yaroslava Shvedova. Guarda caso, la stessa kazaka che a Wimbledon aveva umiliato l’amica Sara Errani schiacciandola nel primo set senza concederle alcun «15». Soprattutto, Roberta, salita al numero 19 del mondo con il successo di domenica a Dallas, si esalta, contro l’avversaria bum-bum («devi accettare quelle pallate continue che vanno dentro o fuori»), appena numero 45 del mondo perché spesso fallosa (44 errori), ma capace di metter giù caterve di vincenti (45). La tarantina cede il primo set 6-3, scappa 3-1 al secondo, quando si fa riprendere, ma ri-sprinta per il 7-5 della speranza. E poi è ancora più grande nel terzo parziale, salvando due match-point, uno col servizio e uno col dritto. Per poi riaccelerare ancora, con tocco a rete e varietà, esperienza e cervello, strappando l’insperato 7-5 dopo 2 ore e 11 minuti davvero importanti. Non guardate alla classifica di numero 19 del mondo: come potenza, la Shvedova si combina male con le ca-

di RINO TOMMASI

La formula favorisce i più atletici Flavio Cipolla, 28 anni, numero 87 della classifica mondiale EPA

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Tornei per la Vinci In carriera 7 trionfi, l’ultimo a Dallas. Il miglior risultato all’Us Open è il 3˚ turno del 2011 ratteristiche di Robertina. Che al terzo turno trova un’altra piccoletta terribile («che tira tutto, ma almeno non mi sovrasta fisicamente»), la slovacca Dominika Cibulkova (n. 14 del mondo), che ha battuto le ultime tre volte dopo averci perso due. Fiducia La Vinci è stanca, ma felice: «Sono stata brava, ho lottato tu tutti i punti, anche quando la situazione era negativa e ho ribaltato il risultato, perché ci ho creduto sempre. Ho vinto di testa: lei mi metteva sempre in difficoltà sul mio servizio, e mi

fotonotizia Ryan, il raccattapalle mutilato che è diventato un eroe del torneo (lu.mar) L’eroe degli Us Open è un raccattapalle, uno dei 250 che prestano servizio nel torneo per 7.75 dollari l’ora. Ryan McIntosh (Ap), nato in Colorado, 23 anni, muscoloso, vive in Texas con la moglie Anna, un bimbo di 16 mesi e un altro in arrivo. E’ diventato eroe nazionale per aver perso una gamba in Afghanistan in una missione di guerra: «Non mi considero un portatore di handicap, voglio provare esperienze di ogni tipo e vivere la vita al massimo». Ora aiuta i soldati a convivere con le mutilazioni.

veniva spesso a rete anche in controtempo, ma alla fine ha accusato, ho notato che spingeva sempre meno di dritto e tirava sempre meno il servizio». E’ più forte dell’anno scorso, quand’ha firmato 3 titoli: «Perché ho vinto partite molto lottate, come prima non mi riusciva, e questo mi dà sicuramente la carica. Eppoi anche il dritto è più incisivo, certo, e con quello faccio i punti». Disastro Roberta mitiga la delusione del resto d’Italia che evapora. Contro il redivivo Tommy Robredo, Andreas Seppi continua a rovinarsi la stagione: dopo Eastbourne, a dispetto nel n. 27 del mondo, ha collezionato k.o. d’acchito a Wimbledon, al secondo ai Giochi, al primo a Toronto, al secondo a Cincinnati e agli Us Open. Da regolarista troppo falloso, l’allievo di Massimo Sartori non cerca scuse: «Avrei perso anche se avessi giocato contro mia sorella. Sul cemento americano non mi sono mai trovato bene. Col dritto non sono mai riuscito a spingere». Servizio Flavio Cipolla resiste

un turno in più. Ma, a dispetto del 6-3 6-1 dell’unico precedente a Los Angeles, è inferiore al 19enne Jack Sock. Che, nel 2010, ha riportato in casa il titolo juniores Us Open ed è allenato da Joachim Nystrom, già gemello di doppio di Wilander. «Cipo» non trova soluzioni e cede 6-2 6-2 6-4 in due ore e mezza, mancando anche le due ultime occasioni del 5-5, con un terrificante 1/13 sulle palle-break. Il tennis maschile azzurro rimane già solo Fabio Fognini: oggi, contro lo spagnolo Garcia-Lopez, castigatore dell’argentino Monaco, rimontando il n. 11 del mondo da due set a zero sotto. Precedenti 2-2. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Roberta Vinci, 29 anni, numero 19 del mondo EPA

Roddick annuncia il ritiro Per i 30 anni (ieri), lo statunitense Andy Roddick, ex numero 1 del mondo, oggi 21, si regala l'addio al tennis, dopo questi Us Open dov’è impegnato stasera contro l’australiano Tomic. US OPEN (Flushing Meadows, 18.812.000 $, cemento) Uomini, secondo turno: Murray (Gb) b. Dodig (Cro) 6-2 6-1 6-3; Nishikori (Giap) b. Smyczek (Usa) 6-2 6-2 6-4; Almagro (Spa) b. Petzschner (Ger) 6-3 5-7 5-7 6-4 6-4; Klizan (Slk) b. Tsonga (Fra) 6-4 1-6 6-1 6-3; Lopez (Spa) b. Andujar (Spa) 6-4 6-1 6-7 (5) 3-6 7-5; Sock (Usa) b. CIPOLLA 6-2 6-2 6-4; Cilic (Cro) b. Brands (Ger) 6-3 6-2 5-7 4-6 7-5; Fish (Usa) b. Davydenko (Rus) 4-6 6-7 (4) 6-2 6-1 6-2; primo turno: Harrison (Usa) b. Becker (Ger) 7-5 6-4 6-2; Kohlschreiber (Ger) b. Llodra (Fra) 7-6 (2) 4-6 7-6 (4) 6-1; Del Potro (Arg) b. Serra (Fra) 6-4 7-6 (4) 6-4; Johnson (Usa) b. Ram (Usa) 6-3 7-6 (5) 6-3; Gulbis (Let) b. Haas (Ger) 3-6 4-6 6-4 7-5 6-3; Robredo (Spa) b. SEPPI 6-1 7-5

6-3; Gasquet (Fra) b. Montanes (Spa) 4-6 6-2 6-3 6-3. Donne, 2o turno: Sharapova (Rus) b. Dominguez Lino (Spa) 6-0 6-1; Bartoli (Fra) b. Oprandi (Svi) 6-2 1-6 7-5; Stosur (Aus) b. Gallovits-Hall (Rom) 6-3 6-0; Robson (Gb) b. Clijsters (Bel) 7-6 (4) 7-6 (5); Kirilenko (Rus) b. Arn (Ung) 6-3 6-2; Ivanovic (Ser) b. Arvidsson (Sve) 6-2 6-2; Cibulkova (Slk) b. Jovanovski (Ser) 7-6 (3) 7-6 (3); Jankovic (Ser) b. Arruabarrena Vecino (Spa) 6-4 6-2; Hlavackova (Cec) b. Voskoboeva (Kaz) 6-2 6-7 (3) 6-3; Makarova (Rus) b. Vesnina (Rus) 6-3 6-4; Soler Espinosa (Spa) b. Begu (Rom) 6-4 7-6 (5); A. Radwanska (Pol) b. Suarez Navarro (Spa) 4-6 6-3 6-0; VINCI b. Shvedova (Kaz) 3-6 7-5 7-5. OGGI (dalle 17, diretta Eurosport ed Eurosport 2). Principali incontri: Dutra Silva (Bra) c. Djokovic (Ser); Sharapova (Rus) c. Burdette (Usa); Na Li (Cina) c. Robson (Gb); Del Potro (Arg) c. Harrison (Usa); Parmentier (Fra) c. Kvitova (Cec).

Ogni tanto il tennis viene percorso da una strana ed ingiustificata voglia di cambiamento. Inventato dagli inglesi poco dopo la metà del diciannovesimo secolo si è fatto conoscere in forme abbastanza simili a quelle attuali con la nascita (1877) del torneo di Wimbledon che giustamente ne difende la tradizione e le regole. Che sono rimaste fortunatamente le stesse con la semplice concessione di un accorgimento (il tie-break) introdotto per limitare la durata degli incontri ma purtroppo applicato senza uniformità. La diffusione ed il successo del tennis non hanno purtroppo impedito che altri meno intelligenti e meno opportuni tentativi di modificare la struttura delle competizioni venissero tentati. Tra i più recenti uno è giunto da una specie di Commissione Tecnica dell’organizzazione universitaria americana i cui rapporti con il mondo del tennis sono precari per evidenti ragioni anagrafiche. Il limite dello sport universitario (18 anni) è troppo ampio per poter essere applicato ad uno sport in cui a quella età i giovani o sono già diventati campioni o hanno già dimostrato di poterlo diventare. Dove forse il tennis ha bisogno di un intervento è nella definizione della formula degli incontri. E’ abbastanza chiaro come il tennis due set su tre e quello tre su cinque siano quasi due sport diversi. Tra gli incontri di primo turno maschile ben nove sono stati vinti dal giocatore che aveva perso i primi due set, una percentuale piuttosto significativa per segnalare come la componente atletica sia diventata spesso decisiva.


VENERDÌ 31 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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BASKET QUALIFICAZIONI ALL’EUROPEO 2013

BASEBALL

Italia imbattuta ma c’è il brivido Ci pensa Gallinari

COPPA CAMPIONI

De Donno regala l’Europa a Bologna

Il Portogallo risale dal -26 a -7, Gallo chiude con 8 punti di fila. Mancinelli capitano fedele PORTOGALLO ITALIA

70 82 Leonardo De Donno, 25 anni

(9-22, 19-38; 42-59) PORTOGALLO: Fernandes 8 (1/4, 0/1), Gomes 22 (4/11. 2/3), Cunha 8 (4/5, 0/1), Fonseca 3 (1/4, 0/1), Santos 6 (0/4, 2/5); Jo.Silva, Ja.Silva 15 (0/2, 5/10), Minhava 4 (1/1), Evora (0/1), Barroso 2 (1/1, 0/1), Lima (0/1 da tre), Coelho 2 (0/1). All. Palma.

DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO ARCOBELLI NETTUNO

ITALIA: Cinciarini 9 (2/4), Aradori 9 (2/6, 1/2), Datome 7 (2/2, 0/2), Gallinari 18 (1/1, 4/8), Cusin 5 (1/2); Cavaliero 2, Mancinelli 8 (4/5, 0/4), Poeta 9 (2/3), Vitali, Gigli 2 (1/3), Viggiano 3 (1/2 da tre), Hackett 10 (2/2, 1/1). All. Pianigiani. ARBITRI: Conde, Maestre, Wilkinson. NOTE T.l.: Por 19/24, Ita 27/31. Rim.: Por 27 (Gomes 10), Ita 24 (Datome 6). Ass.: Por 12 (tre con 3), Ita 11 (quattro con 2). Prog.; 5’ 3-10, 15’ 14-30, 25’ 31-50, 35’ 56-69. Tec.: Palma 24’27" (31-46). Datome 39’22’’ (66-77). Antisp.: Mancinelli 36’54’’ (55-77). Usc. 5 f.: Cusin 34’41’’ (54-67).

Stefano Mancinelli, 29 anni, capitano azzurro senza squadra CIAMILLO LUCA CHIABOTTI

Domenica, a Trieste, contro la Repubblica Ceca, l’Italia può mettere la qualificazione all’Europeo in ghiaccio. Se lo merita: è ancora imbattuta dopo 5 partite, ha superato il Portogallo, diventato pericoloso dopo aver realizzato 51 punti nella ripresa, con 8 punti di fila di Danilo Gallinari. Partita facile per 28’, tenuta sotto controllo prima con Poeta, poi con Cinciarini e Gallinari (33-59), ma riapertasi dopo un incredibile 17-0 portoghese quando l’Italia ormai era sicura di aver stravinto: «E’ venuto fuori quello che non siamo ancora — dice Simone Pianigiani —. Non siamo cinici, ci siamo lasciati trascinare nella bagarre. Abbiamo giocato al loro ritmo e non possiamo permettercelo. E’ quel tipo di esperienza che dobbiamo ancora acquisire». Coi portoghesi arrivati a contatto (54-61), grazie al tiro da tre che ormai entrava (1/11 nel primo tempo; 8/14 nella ripresa), Hackett e Poeta hanno difeso il vantaggio prima dello show di Gallinari. Mancio Stefano Mancinelli non ha disputato una gara memora-

bile. Alla vigilia della partita, il capitano azzurro ha rifiutato l’offerta della Virtus Bologna poche ore dopo che era svanita anche la speranza di raggiungere il c.t. in Turchia al Fenerbahce. Nel basket della crisi, quello con la Virtus sarebbe stato un contratto da top player italiano (biennale da 500 mila euro). In questo momento Mancio non ha altre offerte, la molla per dire no a Sabatini è stata soprattutto emotiva: cresciuto e fedele alla Fortitudo per quasi 10 anni, con tutti gli amici di quella parte sportiva di Bologna, non gli è sembrato il caso di giocare nella Virtus.

ARBITROPOLI

Esposto Milano verso la sentenza (Canf) Con gli arbitri Facchini e Capurro, ieri il procuratore federale Alabiso ha concluso le audizioni dei tesserati interessati dall'esposto di Milano e Roma contro Siena e i presunti favori ricevuti. Sentenze la prossima settimana, si va verso l'archiviazione per mancanza di prove.

Danilo Gallinari, 24 anni, è stato il miglior realizzatore con 18 punti CIAMILLO

Il paradosso è che la sua Fortitudo non c’è più, «Mi sembra uno di quei soldati giapponesi ritrovati su un’isola 30 anni dopo che la guerra era finita» è il paragone che Sabatini ha trovato con la consueta brillantezza. Qualcuno ha voluto comunque sottolineare che se la questione fosse stata solo «morale», Mancinelli non avrebbe neppure dovuto cominciare la trattativa con la Virtus. Gesto A noi sembra che Man-

cio abbia compiuto un gesto raro nel professionismo di oggi e che, senza farne un martire o un eroe, pochi altri nella sua situazione avrebbero fatto. E’ lo stesso spirito che, negli ultimi sette anni, lo ha portato a disputare tutte le partite della Nazionale, agli Europei e ai Mondiali ma anche le qualificazioni e le amichevoli. Anche se con Carlo Recalcati non andava (tecnicamente) molto d’accordo, messo comunque in ombra quando c’erano i tre della Nba. Oggi è capitano di un gruppo che, dopo molti anni, appare davvero unito e con uno spirito diverso. Ora cerca una squadra, può darsi che, da professionista, si renda di aver fatto un errore a dire no alla Virtus, magari cambierà idea. Però è simpatico così.

A TRIESTE ALLE 20.30

I cechi vincono ancora Domenica li sfidiamo La Rep. Ceca si è confermata seconda forza del girone dell’Italia battendo ieri la Bielorussia 79 72 (Barton 23, Benda 18, Satoranski 12; Parakhouski 15, Kudrauski, Ulyanko 12). L’unica sconfitta dei cechi è stata quella in casa, all’andata contro gli azzurri (53 63), che affronteranno di nuovo domenica a Trieste alle 20.30 con diretta su SportItalia 2. Gruppo A Slovacchia Estonia 70 84 (Gavel 35; Vene 16. Talts 16 rim. + 4 ass.); Serbia Islanda 114 58 (Krstic 15; Sigurdason 14); Israele Montenegro 76 81 (Casspi 20, Tyus 14; Dasic 20, Dubljevic 18). Class.: Montenegro 6 vinte 0 perse; Serbia, Estonia 4 2; Israele 3 3; Islanda 1 5; Slovacchia 0 6. Gruppo B Svezia Bulgaria 85 71 (Grant 19; Kostov 20); Azerbaigian Lussemburgo 95 77. Riposa: Germania. Class.: Germania 4 0; Azerbaigian, Svezia 3 2; Bulgaria 2 3; Lussemburgo 0 5.

Gruppo C Ungheria Ucraina 76 78 (Trotter 19; Gladyr 17); Austria Cipro 77 52 (Klepeisz 15; Sizopoulos 12). Riposa: Croazia. Class.: Croazia 4 0; Ucraina 4 1; Ungheria, Austria 2 3; Cipro 0 5. Gruppo D Olanda Romania 80 74 (Smeulders 18; Moldaveanu 21); Lettonia Bosnia 80 64 (Bertans 25; Dedovic, Wright 16). Riposa: Georgia. Class.: Georgia 3 1; Bosnia, Lettonia 3 2; Olanda 2 3, Romania 1 4. Gruppo E Svizzera Albania 94 84 (Petkovic 25; Shima 29); Belgio Polonia 73 87 (Tabu 18; Gortat 29, Ignerski 18+9). Riposa: Finlandia. Class.: Finlandia 4 0; Belgio, Polonia 3 2; Svizzera 2 3; Albania 0 5. Gruppo F R.Ceca Bielorussia 79 72; Portogallo Italia 70 82. Riposa: Turchia. Class.: Italia 5 0; R.Ceca 4 1; Turchia 2 2; Bielorussia 1 4; Portogallo 0 5. Formula Si qualificano all’Europeo 2013 le prime due di ogni girone e le 4 migliori terze.

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DON NELSON A 72 ANNI IL TECNICO CHE HA VINTO PIU’ GARE TRA I PRO’ FA IL BUSINESSMAN ALLE HAWAII

Il coach record Nba ora vende granite MASSIMO ORIANI

Dolce la vita. Abbronzatissimo, dimagrito di 15 chili, Don Nelson è rinato. Non sembra nemmeno parente del tecnico che faticava a tenere a galla i Golden State Warriors negli ultimi anni di carriera. Ora, il cinque volte campione Nba con i Boston Celtics da giocatore, 1335 partite vinte da allenatore, recordman tutti i tempi, si

gode la pensione sull’isola di Maui, vendendo granita. Storia La storia è stata racconta-

ta dal San Josè Mercury News. «E’ un lavoro semplice — ha spiegato Nelson, 72 anni— ma che funziona. Con questo caldo la gente la mangia volentieri. Basta macinare il ghiaccio, aggiungere un po’ di sciroppo e il gioco è fatto. Un bicchiere lo vendo a 4 dollari e il 95% è guadagno». Il 7 settembre, Nelson entrerà nella Hall of Fame, alle-

nare ormai appartiene al passato: «Mi sto divertendo troppo, vivo una vita che non pensavo esistesse, facendo un sacco di cose interessanti. C’è tanto oltre la pallacanestro». Non più di un anno fa però, Nelson si era candidato per la panchina dei Timberwolves. Sfumata quell’opportunità, decise per un cambiamento drastico. Business Il primo coach di Mar-

co Belinelli nella Nba possiede infatti alcuni cottage e appartamenti che affitta ai turisti e sta costruendo un capannone dove organizzare pranzi di matrimonio che ospita sulla sua spiaggia privata. Ma non solo. Coltiva olive, fiori e caffè, che Nelson poi trasforma nel «Nel-

lie’s Coffee», «premiato come la quarta miglior miscela dell’isola», puntualizza l’ex ala biancoverde. Insomma, un vero businessman, con interessi anche negli Stati Uniti, dove sta aiutando un amico che fabbrica orologi e biciclette, con la prospettiva di aprire una ditta a Detroit. Per non parlare del cibo per cani che sta sperimentando. Un vulcano, come quando allenava. Quando è libero, gioca a poker con Willie Nelson, star della musica country e la scorsa primavera ha completato il corso di laurea alla University of Iowa, 50 anni dopo averlo iniziato. «E’ una vita meravigliosa, cosa posso chiedere di più?». Una granita. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Bologna capitale d’Europa. Bologna che lotta, che spera, che crede. Bologna che gela Nettuno, all’ultima pallina con un romano, Leonardo De Donno, che doveva fare solo la riserva ed è invece è l’uomo decisivo, anzi l’mvp, dalla cui mazza parte la battuta per il punto che spezza l’equilibreio di una finale intensissima, quasi drammatica, sempre sul filo. Bologna si esalta dopo tre ore e mezza di gioco e si prende la quarta Coppa Campioni della sua storia dopo quelle del ’73, ’85, 2010. Nettuno non sa con chi prendersela. Va applaudito comunque. Senza tregua L’equilibrio si spezza subito: su lancio pazzo a basi piene, matutra l’1-0 di Ermini nel deludente inizio di Ricardo Hernandez. Ma anche Matos, stavolta a causa della sua difesa, ha problemi e si ritrova le basi cariche al 2˚ inning: sul sacrificio di Sanna, Beppe Mazzanti pareggia. Su un errore di assistenza di Martone per eliminare Vaglio, il Bologna ripassa avanti con Infante che aveva messo scompiglio alla difesa laziale. Al 3˚ si ripete la stessa situazione d’attacco dei nettunesi: sacrificio di Sanna e 2-2 siglato da Beppe Mazzanti. Gli emiliani premono sempre ad ogni attacco: e infatti al 5˚ tornano avanti 3-2 grazie alla linea lunga a sinistra di Malengo che porta a casa Liverziani e costa il posto al partente nettunese. Il rilievo D’Amico risolve una pericolosa matassa nel sesto e lascia a zero la squadra di Nanni sempre e comunque pericolosa. All’8˚ cede pure Matos (81 lanci), che subisce 2 valide da Retrosi e Ambrosini dopo che per 7 riprese ne aveva accusate appena 3. Il rilievo Cillo subisce il 4-4 dalla rimbalzante a sinistra di Bergolla. L’inezia del match improvvisamente cambia: a basi cariche, il Nettuno ha l’occasionissima contro Pugliese, ma Imperiali non sfonda come la sera prima contro gli olandesi. Nell’ultimo attacco con Liverziani e Malengo in base, a un’eliminazione dai supplementari, De Donno spara tra l’esterno destro e centro la valida del trionfo. Bologna-Nettuno 4-3

Don Nelson, 72 anni, celebrato nel 2011 da Golden State AFP

DANESI NETTUNO: Caradonna (9) 0/4, Bergolla (6) 1/4, Martone (4) 0/4, G.Mazzanti (5) 1/2, R. Imperiali (3) 1/4, L.Mazzanti (bd) 1/4, Sanna (2) 0/2, Retrosi (8) 2/4, Ambrosino (7) 1/4. UNIPOL BOLOGNA: Infante (6) 1/3, Vaglio (4) 1/5, Ermini (7) 0/4, Liverziani (9) 1/3, Castellitto (bd) 0/3, Malengo (3) 2/4, Sabbatani (2) 0/5, De Donno (8) 2/5, A. D’Amico (5) 1/4. Lanciatori - Matos 7r, 4so, 0bb, 5bv, Cillo 0.2-1-1-1, Pugliese (v.) 1.1-3-0-1, R. Hernandez 4.2-2-4-4, D’Amico 2-4-2-1, Richetti (p.) 2-1-0-3. Punti, Net 010.100.010: 3 (7-4), Bol 110.010.001: 4 (8-1). Note: doppio A.D’Amico. Finale 3˚ p.: Amsterdam-Rouen 8-7. Oggi: ore 21 (ore 22 dir. Rai Sport 2): Italia-Spagna.


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PARALIMPIADI LONDRA 2012 DOPO LA CERIMONIA

Il portabandiera De Pellegrin passa il turno Fare il portabandiera fiacca le prestazioni il giorno dopo? All’Olimpiade Valentina Vezzali vinse il bronzo nel fioretto. Ieri Oscar De Pellegrin, bellunese di 49 anni, alla fine del 1˚ turno era 4˚ nell’arco, con vista sul podio. Oggi gli ottavi. Il portabandiera azzurro è alla 6a Paralimpiade (da Barcellona 1992) prima nel tiro e poi con l’arco: ha vinto un oro e 5 bronzi. De Pellegrin aveva sfilato da portabandiera alla cerimonia di mercoledì sera, quando la Regina Elisabetta ha dichiarato aperti i Giochi con traduzione in tempo reale nella lingua dei segni, e il braciere è stato acceso da Margaret Maughan, 1˚ oro paralimpico britannico.

La regina Elisabetta dichiara aperti i Giochi AFP

Il portabandiera azzurro Oscar De Pellegrin EPA

L’accensione del braciere e lo spettacolo pirotecnico allo stadio AFP

Battito d’ali

Margaret Maughan accende il braciere AFP

PARTECIPÒ A 4 EDIZIONI A TEL AVIV ’68 VINSE 10 ORI

Italia, subito un bronzo È Farfalla Morlacchi Forza di braccia da medaglia, cominciò con il nuoto per curare l’ipoplasia al femore. Maturità e Giochi, l’estate magica del varesino Roberto Marson è morto a 67 anni Federico Morlacchi, 18 anni, terzo nei 100 farfalla AFP

Il pioniere Marson primo italiano nella Hall of Fame LONDRA

DAL NOSTRO INVIATO

PIERANGELO MOLINARO LONDRA

La prima medaglia azzurra alla Paralimpiade di Londra, un bronzo, ha il sorriso aperto di un ragazzo di 18 anni all’esordio in una manifestazione di tale importanza, Federico Morlacchi, varesino di Luino, sulla sponda lombarda del lago Maggiore. Che abbia talento lo si sa da tempo, ma i dubbi sulle sue possibilità di salire sul podio l’hanno accompagnato a Londra per le due settimane di allenamento perse a fine giugno per dare la maturità scientifica. «Dove ho preso 77», racconta. I dubbi li ha fugati alla mattina vincendo, in mezzo a una sessione no per gli azzurri, la sua batteria dei 100 farfalla in 1’01"68, terzo tempo di ammissione alla finale. Stessa grinta in finale (1’00"77) dove non ha potuto nulla contro l’ungherese Tamas Sors (59"54), primatista mondiale della categoria S9 (59"23), e il suo vice, l’australiano Matthew Cowdrey (59"91). La finale Una gara decisa, arti-

gliata con una gran forza di braccia, visto che l’apporto del-

le gambe per Federico è un po’ così. Federico infatti soffre di un’ipoplasia del femore sinistro. In parole povere, l’osso più grande del corpo umano nella sua gamba sinistra non si è sviluppato al pari del destro ed anche la muscolatura ne ha sofferto, mancando al motore l’apporto del telaio. Ieri il momento peggiore è stato 20 minuti prima del via della batteria. «Era terrorizzato — rivela il suo preparatore Max Tosin —, mi ha mandato un messaggio e l’ho tranquillizzato. D’altra parte qui per lui tutto è nuovo, soprattutto non si è mai tuffato in vasca davanti a 17.000 persone. Ma sapevo che una volta toccata l’acqua tutto sarebbe passato, perché Federico è un talento vero, se tutto va bene fra poco sarà lui a dominare la categoria». La cura Sì, un talento, che a tre

anni si è buttato in acqua. Ma non è facile quando si vuole davvero fare sul serio. A Luino Morlacchi si è allenato per poco, aveva bisogno di una bella piscina per arrivare ad alte prestazioni. Così è cominciato l’avanti e indietro con Varese, prima nell’impianto comunale poi alla Laguna Blu, un centro privato. E il lago, visto che ci abita di fronte? «Una volta so-

la nella mia vita, sono un animale da vasca», afferma Federico, l’argento vivo in corpo. Morlacchi è così, sereno, pieno di vita. Il nuoto l’ha intrapreso appena iniziato a camminare per curarsi. «Avevo un inizio di scoliosi — racconta ancora — ed il nuoto era la miglior terapia. Poi ci ho preso gusto». Il lavoro Non ha paura di far fa-

tica, una cultura di famiglia. «Papà Luciano fa il dentista, mamma invece lavora in Svizzera. È frontaliera, ogni giorno attraversa il confine per lavorare in un’industria che produce cavi. Poi ho un fratello maggiore, 24 anni, pure lui nuotava, ma ad un certo punto si è stancato. Io? No, non mi stanco, anche se quando ti alleni duro arrivi a dare del tu alle piastrelle in fondo alla vasca. In questa medaglia ci speravo, adesso ce l’ho al collo. Speriamo davvero, come dicono gli allenatori, che sia solo l’inizio». Per Morlacchi la Paralimpiade non è finita. Tornerà nella piscina olimpica martedì per affrontare i 400 stile e nei giorni successivi i 200 misti e i 100 stile libero. «Ma lo farò solo per divertirmi. A Rio 2016 spero sia un’altra storia». © RIPRODUZIONE RISERVATA

OGGI

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NUOTO Cecilia Camellini

100 sl S11 batteria ore 11.01, finale 20.15. NUOTO Natalie Du Toit (S.Af)

100 dorso SB8 batteria 11.41, finale ore 19.39. BASKET IN CARROZZINA Italia-Stati Uniti

ore 16.15 NUOTO Jessica Long (Usa) 400 sl S8

batteria ore 10.53, finale 18.41

Ieri mattina il primo italiano, Roberto Marson, ha fatto il suo ingresso nella Hall of Fame del movimento paralimpico mondiale, una cerchia ristrettissima di personaggi, solo 16 al momento, che oltre ad essere stati grandi campioni in campo e nella vita, hanno saputo promuovere e valorizzare l’attività degli atleti disabili. La cerimonia si è svolta alla presenza del presidente della federazione internazionale, il britannico sir Philip Craven e del direttore generale del marketing della Visa (sponsor dell’iniziativa) Kevin Burle. Oltre a Marson sono stati introdotti ieri anche i nuotatori Chris Holmes (Gb) e Trischa Zorn (Usa), Louise Sauvage, mitico australiano dell’atletica, e il suo connazionale Frank Porta, tecnico di altissimo livello dopo una carriera vincente. Da atleti, questi cinque personaggi hanno vinto più di 100 titoli paralimpici. Per Marson, deceduto il 7 novembre dello scorso anno a 67 anni, il premio è stato ritirato dalla figlia Stefania. «Sono felice e orgogliosa — ha detto — perché ho riconosciuto papà nelle parole del presidente e ringrazio il comitato paralimpico italiano che ha spinto la sua candidatura».

IN TV

Dirette Sky su 5 canali e RaiSport 1

Il pioniere Roberto Marson è

I RISULTATI DEGLI AZZURRI

un personaggio nodale nella storia del paralimpismo italiano, prima come atleta e poi come dirigente. Nato a Pasiano

a pagina 37

&

La figlia Stefania ieri presente GETTY

di Pordenone il 28 giugno 1944, a 16 anni, mentre lavorava per un’impresa edile, rimase paraplegico dopo essere stato investito dal crollo di un muro. Per la riabilitazione venne mandato al centro dell’Inail di Ostia (dove successivamente si stabilì) e lì, al centro Villa Marina, conobbe il professor Antonio Maglio, il medico che portò in Italia i concetti elaborati in Inghilterra nel centro di unità spinale di Stoke Mandeville da Ludwig Guttmann. In quel centro lo sport era la via della rinascita e lo fu anche per Marson. Medagliere Divenne così bravo

che all’edizione paralimpica 1968 a Tel Aviv vinse 10 medaglie d’oro, due d’argento e una di bronzo fra scherma, atletica e nuoto, oltre a partecipare anche al torneo di basket in carrozzina, tanto che venne eletto miglior atleta dei Giochi. Complessivamente nella sua carriera ha partecipato a 4 Paralimpiadi dal 1964 al 1976 vincendo complessivamente 26 medaglie, 16 d’oro, 7 d’argento e 2 di bronzo. Altri tempi, ancora pionieristici, ma il contributo maggiore Marson lo diede come dirigente fondando prima la Fiha (Federazione italiana sport handicappati) poi federazione del Coni, quindi la Fisd (Federazione italiani sport disabili), gli embrioni dell’attuale Cip presieduto da Luca Pancalli. Tutti i 97 azzurri in gara a Londra gli devono molto. pa. m. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Rugby PRIMO TURNO DI CELTIC LEAGUE: LA FRANCHIGIA DI PARMA CONTRO I DRAGONS

Zebre, apre il laboratorio azzurro Il club federale esordisce in Galles: 21 ex Aironi, 4 stranieri e tanti ragazzi che sognano la Nazionale DAL NOSTRO INVIATO

SIMONE BATTAGGIA PARMA

È stata una corsa contro il tempo. Dal 19 maggio, quando il Consiglio Federale decise di togliere la licenza di Celtic agli Aironi e di varare una franchigia federale, la Fir ha messo in piedi un’entità professionistica che affronterà l’elite del rugby europeo. «Ho appena smesso di giocare, ma tornerei indietro — scherza Fabio Ongaro, 81 caps da tallonatore e ora team manager —. All’inizio eravamo solo io e Roberto Manghi, il ds. Dovevamo trovare giocatori, sponsor tecnici, segretaria, staff». Il nome e la casa Nel frattempo

questa entità ha trovato un nome: Zebre. «Avremmo voluto continuare a chiamarci Aironi, ma non ce l’hanno permesso — racconta il presidente della Fir Giancarlo Dondi —. Allora abbiamo pensato alla prima selezione del Nord-Ovest, che negli anni Settanta fu l’embrione della Nazionale». In tre mesi si è tro-

Ippica GRUPPO 2 IN GERMANIA

vata anche una sede, a Parma. Non poteva che essere così: i buoni uffici di Dondi in città hanno permesso l’accelerazione dei lavori a Moletolo.

tore dell’Alto Livello —. Meglio che maturino i nostri». Sopravvivenza Il fatto è che, ol-

tre a maturare i futuri azzurri, le Zebre dovranno anche vincere. Per appassionare il pubblico di Parma e per rispondere ai club francesi e inglesi, che dal 2014-15 vorrebbero ridistribuire i posti (e i proventi) di Heineken: non più 6 francesi, 6 inglesi, 3 gallesi, 3 irlandesi, 2 italiane, 2 scozzesi e una squadra in più per i paesi vincitori di Heineken e Challenge, ma otto francesi, otto inglesi e le prime otto di Celtic. «Se vogliono questo, possono farsi la loro coppa anglo-francese — spiega Dondi —. Faremo fronte comune con Galles, Scozia e Irlanda, ma servirà un compromesso: si può fare in modo che Scozia, Galles, Irlanda e Italia siano rappresentate da almeno una squadra, e che i restanti quattro posti siano assegnati sulla base della classifica». Quell’unico posto oggi andrebbe a Treviso, e le Zebre dovrebbero entrare tra le prime quattro per restare tra le grandi d’Europa.

Il gruppo Eppure il lavoro è ap-

pena iniziato, anche al di là del fatto che alle Zebre manchino presidente e consiglio direttivo («È giusto che a nominarlo sia il nuovo consiglio federale» spiega Dondi). Lo scoglio sarà dare un’anima a questa nuova realtà. Si parte dagli ex Aironi: sono 22 su 41, con Bortolami capitano — ma indisponibile fino al 2013 per i problemi alla spalla sinistra —, Mauro Bergamasco e Perugini a fare da senatori. Nel secondo blocco ci sono i ragazzi usciti dall’Accademia come Chiesa, Odiete, Benettin, Ferrarini e Cazzola, sui quali la Fir ha investito molto e che non voleva veder navigare in Eccellenza. Quattro stranieri: il pilone irlandese David Ryan, l’ala neozelandese Sinoti Sinoti, il flanker sudafricano Andries Van Schalkwyk e l’utility back australiano Daniel Halangahu. «Non ne servono di più — sottolinea Carlo Checchinato, diret-

Gonzalo Garcia, 28enne centro. Capitano delle Zebre in assenza di Bortolami

Pallavolo/1 EUROPEO JUNIORES

Pallavolo/2 IERI IL VOTO

Mirco Demuro Italia torna grande Placì c.t. bulgaro ottimo secondo E’ in semifinale fino a Rio 2016

Beach volley

Pallavolo

WORLD TOUR (c.f.) Giulia Momoli e Laura Giombini ancora in corsa nella tappa di Mariehamn, sull’isola di Aland (Fin), dello Swatch World Tour. Ieri la coppia azzurra ha superato 2-1 Lehtonen-Lahti (Fin) per poi inchinarsi in 3 set ad Ukolova-Khomyakova (Rus). Oggi, per entrare nelle top 16, Momoli e Giombini ripartono da Bieneck-Grosser (Ger). In caso di successo troveranno le vincenti tra Dubovcova-Nestarcova (Svk) e Banck-Walkenhorst (Ger).

CASTELLANI (m.l.) L’opposto Carlo Castellani ha interrotto per motivi personali il rapporto contrattuale con il Vero Volley Monza (A-2).

Boxe

Prosegue l’avventura a Baden-Baden di Mirco Demuro. Dopo le due vittorie ottenute la scorsa settimana in un gruppo 2 e in un gruppo 3, ieri il nostro fantino è finito ottimo secondo in sella a Dux Scholar nell’Oettingen Rennen (gruppo 2) vinto da Highland Knight (D. Probert). Mirco rimarrà in Germania fino a domenica, quando monterà nel Grosser Preis Von Baden (gruppo 1, metri 2400) Girolamo (trainer Peter Schiergen): si troverà di fronte la campionessa tedesca Danedream, vincitrice dell’Arc de Triomphe 2011 e lo scorso luglio a segno anche nelle King George ad Ascot. Danedream è la seconda favorita della classicissima parigina del 7 ottobre a 6/1 dietro Camelot (3/1). Il tutto in attesa della decisione di Frankel: se al via, la sua quota sarà bassissima: 1/2. Basta Murtagh L’Aga Khan ha

sospeso con effetto immediato il contratto che aveva con il jockey Johnny Murtagh, sembra per alcuni screzi con Sua Altezza. Il 42enne fantino irlandese, che montava i cavalli allenati da John Oxx, era la prima monta dell’Aga Khan da due anni, da quando aveva lasciato Coolmore. Murtagh era già stato fantino del Principe dal 1992 al 2003, sempre per John Oxx. In totale ha vinto 18 Gruppi 1, l’ultimo era stato il Diane a Chantilly con Valyra, che purtroppo è stata abbattuta mercoledì a causa di una frattura.

(a.a) Dopo due edizioni a secco, l’Italia juniores riconquista la semifinale continentale. Gli azzurrini di Marco Bonitta hanno centrato l’obiettivo chiudendo al primo posto l’equilibrato e duro girone di Gdynia (Pol) con quattro vittorie e una sola sconfitta (al tie-break con la Polonia). Finora è stato un torneo in crescendo. durissimo sin dalla qualificazione, ottenuta ai ripescaggi di luglio. Ma il lavoro del tecnico ravennate alla lunga ha pagato, l’ultima rata è stata il netto 3-0 (25-22, 25-13, 25-15) alla Serbia (sul podio nella scorsa edizione con il bronzo). La superiorità è stata netta in tutti i fondamentali ad iniziare dall’attacco, 54%-38% di positività, per poi passare a muro (14-4) e battuta (8-2). Caci con 15 punti è stato il miglior marcatore, in doppia cifra anche Borgogno con 13, un punto in più di Uros Kovacevic che ai Giochi di Londra è stato spesso utilizzato da Kolakovic. Oggi giornata di riposo, domani la semifinale con la Turchia che ha chiuso al secondo posto il girone di Randers (Dan), l’altra sfida per la finale è Spagna-Belgio. Questa la rosa azzurra. Alzatori: Izzo, Spirito. Opposti: Caci, Nelli. Centrali: Ricci, Diamantini, Mattei. Schiacciatori: Borgogno, Randazzo, Tailli, Tartaglione. Libero: Rivan. Classifica Girone A: Italia 12; Belgio 11; Polonia 10; Russia 8; Serbia 3; Finlandia 1. Girone B: Spagna 14; Turchia 11; Bulgaria 10; Grecia, Germania 5; Danimarca 0.

Il consiglio federale bulgaro ha votato (8 a 7) il nuovo c.t. per il prossimo quadriennio: è Camillo Placì )nella foto Tarantini), che era stato allenatore ombra (nel ruolo di vice) nell’ultima Olimpiade di Londra chiusa al quarto posto dalla Bulgaria (sconfitta dall’Italia nella finale per il bronzo). Gli altri 7 voti sono stati per Nayden Naydenov (ex primo allenatore). Adesso il tecnico leccese ex Cuneo dovrà scegliersi un altro vice, verosimilmente bulgaro, perché a Londra tutti i time out erano stati tenuti in italiano… Il contratto di Placì è in esclusiva fino ai Giochi di Rio.

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FIORLETTA MEDITERRANEO (r.g.) Stasera ad Avezzano (Aq), per l’organizzazione De Clemente, il beniamino locale Ivan Fiorletta (25-7-2), 33 anni, tenta di riconquistare la vacante cintura Ibf Mediterraneo superleggeri, contro l’ucraino-magiaro Istvan Nagy (20-10), 31 anni, reduce da 3 vittorie. Fiorletta, ex tricolore 2004, ha detenuto nel 2005 la stessa cintura nei superpiuma. Il programma. Superwelter: Natalizi (13) c. Sakic (Ser, 2-8) 8 t.; piuma: Crudetti (5) c. Bergantino (d); leggeri: Finiello (5) c. Godor (Slk, 9-22-4) 6 t. Diretta Sportitalia dalle 21.30. NUOVO CAMPIONE (r.g.) Il Wbo ha detronizzato il russo Dimitry Pirog (20) dalla cintura medi, impossibilitato a difendere la corona per infortunio. Assegnato il titolo a tavolino al francese di origine camerunense Hassan N’Dam N’Jikam (27), passato da interim a ufficiale in carica.

Golf INTERNAZIONALI U.16 Il 15enne Guido Migliozzi ha vinto i Campionati Internazionali d’Italia u.16. Al Golf Club Biella Le Betulle (par 72) ha chiuso in 291 colpi (76 74 69 72, -1), staccando l’inglese Hermeston (296, +4). Bene anche Ortolani, 3˚ con 297 (+5) e Soldati, 10˚ con 301 (+9), Lipparelli e Rovegno, 17esimi con 306 (+14).

Paralimpiadi Risultati Londra 2012 ARCO Individuale. Uomini. Primo turno. W1/W2: 4. De Pellegrin 625; 15. Bartoli 579. W1: 8. Azzolini 612; 9. Ferrandi 590. Recurve: 22. Esposito 524. BASKET Spagna-Italia 67-40 (39-26); Turchia-Usa 59-50 (31-25). EQUITAZIONE Dressage. Donne D8: 8. Salvadè 67,619; 14. Veratti 62,476; rit. Cecilia. NUOTO Finali. Uomini. 400 sl S12: 8. Sottile 4’36"76. 100 fa S9: 3. MORLACCHI 1’00"77. Donne. 100 do S6: 7. Romano 1’33"90. Qualificazioni. Uomini. Batterie. 400 sl S12: 4. Sottile 40’38"09. 100 fa S8: 3. Ferrarin 1’07"26. 100 fa S9: 1. Morlacchi 1’01"68. 50 sl S5: 8. Morelli 42"57. Donne. Batterie. 100 do S6: 5. Romano 1’34"78. 100 fa S8: 6. Cerasuolo 1’23"21. TENNISTAVOLO Qualificazioni Uomini C1: Vevera (Aut) b. Borgato 3-0 (11-8 11-3 11-6); Riapos (Slk) b. Vella 3-0 (12-10 11-6 11-8); Wetherill (Gb) b. Alecci 3-2 (7-11 4-11 11-8 11-4 11-9). Donne 1/2: Pezzutto b. Breathnach (Irl) 3-0 (11-3 11-7 11-8); Zhou Ying (Cina) b. Zorzetto 3-0 (11-7 12-10 11-4).

ALLE 19 SU SPORTITALIA

Treviso ospita gli Ospreys campioni (e.sp.) Con le Zebre a Newport contro i Dragons, Treviso esordisce in casa (già 1500 abbonati) contro gli Ospreys campioni in carica. Le previsioni di pioggia spingono Franco Smith a un pacchetto pesante e a molti calciatori tra i trequarti con Burton spostato a estremo e Di Bernardo apertura. Formula confermata: girone unico in 22 giornate, poi semifinali (10 12/5/2013) e finale (25/5) in gara secca sul campo della migliore classificata. Sportitalia trasmetterà gli incontri interni delle italiane. Treviso: Burton; Nitoglia, Iannone, Sgarbi, McLean; Di Bernardo, Gori; Barbieri, Zanni, Favaro; Van Zyl (cap.), Minto; Rouyet, Ceccato Al. De Marchi. IL PRIMO TURNO. Oggi. Ore 19: Treviso Ospreys (dir. Sportitalia); 20: Dragons Zebre; 20.05: Ulster Glasgow. Domani. Ore 18: Connacht Cardiff; 19.30: Scarlets Leinster; 21: Edimburgo Munster.

TIRO 10 mt. Uomini P1: 23. Pusinich 552; 27. Iori 543. Donne R2: 19. Ciani 369.

Pesi PIZZOLATO BRONZO Agli Europei under 17 di Bucarest, Antonino Pizzolato (Dynamo Bagheria) ha conquistato il bronzo nei 77 kg sollevando 288 kg (125+163).

Rugby MONTAURIOL RESTA (r.r.) Jeff Montauriol resta a Rovigo. Dopo i contatti con le Zebre il seconda/terza linea, che due settimane fa aveva firmato per i rossoblù, ha confermato la scelta.

Sci alpino INNERHOFER SI ALLENA Christoph Innerhofer, dopo 10 giorni di fisioterapia e allenamento in palestra per i dolori lombari di cui soffre, ha definito il programma in pista. Insieme al tecnico Carca sarà da oggi a Zermatt, dove si allenerà fino a lunedì. Al termine del test deciderà se raggiungere o meno i compagni a Ushuaia (dall’8 al 26 settembre).

Tuffi BOUDIA GINNASTA (al.f.) David Boudia, oro olimpico dalla piattaforma 10 m e bronzo nel sincro, dopo Londra ha espresso la volontà di abbandonare i tuffi per partecipare ai Giochi di Rio nella ginnastica artistica (volteggio).

Scherma: in piazza a Jesi

Hockey pista GOLF: PRIMO GIRO

Manassero fatica a Crans Sono a metà classifica Lorenzo Gagli, 50˚ con 70 (-1), e Matteo Manassero, 71˚ con 71 (par), dopo la prima giornata dell’Omega European Masters, torneo dell’European Tour che si sta svolgendo sul Ballesteros Course di Crans sur Sierre, a Crans Montana in Svizzera. In testa con 63 (-8) Gregory Bourdy, 30enne francese di Bordeaux con 3 titoli nel circuito, che ha lasciato a 2 colpi lo svedese Fredrik Andersson Hed e l’inglese Oliver Fisher (65, -6).

AZZURRINI IN SEMIFINALE (m.nan) L’Italia U17 è in semifinale all’Europeo di categoria a Ploufragan (Fra). Dopo i successi nel girone contro Svizzera (4-0), Andorra (4-0) ed il favorito Portogallo (2-1) gli azzurri hanno battuto ieri nei quarti l’Inghilterra per 5-0. Stasera alle 20.30 la semifinale contro la vincente di Francia-Svizzera. Domenica la finale.

Ippica OGGI QUINTÉ A CESENA Al Savio (inizio convegno alle 21) scegliamo Oxum (15), Obama di Cielo (14), Oklahoma Mn (13), Orca l’Oca (6), Osiride Ron (12) e Offen Wise As (5). SI CORRE ANCHE Trotto: Follonica (20.25), Pontecagnano (18.50). Galoppo: Napoli (19.55).

Pallanuoto PALESTRE INAGIBILI (a.p.) La Florentia giocherà fino a dicembre a Pontassieve, mentre la NGM Firenze (donne) si trasferirà probabilmente a Prato, per ristrutturazione della piscina di Bellariva. Anche la piscina Costoli e quella della Florentia sono inagibili fino a dicembre.

Di Francisca e Vezzali, festa a casa Un videomessaggio del compaesano Roberto Mancini ha aperto ieri sera la festa di Jesi in onore delle campionesse olimpiche del fioretto a Londra, Elisa Di Francisca (oro individuale e a squadre, è diventata cittadina benemerita), Valentina Vezzali (oro a squadre e bronzo individuale), oltre al c.t. Stefano Cerioni (oro a Seul ’88) FOTO CORRIERE ADRIATICO


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ALTRI MONDI

Il fatto del giorno

_il caso intercettazioni

DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

notizie Tascabili Bene le aste dei Btp

Ma davvero c’è qualcuno che cerca di ricattare Napolitano? Secondo «Panorama» nelle telefonate tra il presidente e Mancino si criticano Berlusconi, Di Pietro e i pm palermitani Per il Quirinale è una «manovra torbida» Sullo screditato e confuso mondo politico italiano piomba adesso la presunta rivelazione di Panorama, il quale descrive una delle due celebri telefonate tra il presidente Napolitano e l’ex ministro Nicola Mancino e sostiene — senza rivelare la fonte e senza mettere virgolette — che in quel colloquio il presidente della Repubblica ebbe parole dure contro Di Pietro, criticò il comportamento della procura di Palermo e parlò male di Berlusconi che ci screditava davanti al mondo. Il colloquio sarebbe avvenuto a novembre, più o meno a cavallo del passaggio di mano tra Monti e il Cav.

1Io farei un riassunto delle puntate precedenti.

C’è la procura di Palermo (in particolare il procuratore aggiunto Antonino Ingroia) che indaga su una presunta trattativa tra Stato e mafia avvenuta nel 1993, in cui — ipotizzano gli inquirenti — la mafia chiedeva un trattamento più umano in carcere per i suoi e in cambio prometteva di ammazzare meno. Per convincere i suoi interlocutori, la mafia mise bombe a Milano, Roma e Firenze, provocando parecchi morti, e ammazzò Borsellino, che si opponeva alla trattativa. Ribadisco: è tutta un’ipotesi di lavoro, su cui giurano — per esempio — quelli del Fatto, Travaglio in

testa, e che giudicano invece inesistente quelli del Foglio. Il fine politico dell’inchiesta sarebbe, secondo chi non ci crede, quello di far cadere Napolitano e i tecnici da lui inventati.

2 Arriviamo alla telefonata. I giudici di Palermo prendono di mira Nicola Mancino, che proprio in quei giorni del 1992 era diventato ministro dell’Interno. Mancino si sente perseguitato e telefona prima al consigliere del Presidente, Loris D’Ambrosio. E poi allo stesso capo dello Stato. La cosa si viene a sapere, D’Ambrosio ne muore di un colpo apoplettico, Napolitano reagisce con veemenza sollevando conflitto d’attribuzione davanti alla Corte costituzionale.

3 Sì, ricordo che ne abbiamo parlato parecchie settimane fa.

I giudici avevano messo sotto controllo il telefono di Mancino e grazie a questo sentirono la voce di Napolitano. Continuarono ad ascoltare. Giudicarono le due conversazioni intercettate penalmente irrilevanti, non le sbobinarono e non le fecero trascrivere, ma le chiusero in cassaforte. Intendono distruggerle seguendo la stessa procedura che si segue per altri intercettati caduti casualmen-

Moody’s sull’Italia: «Pil sarà peggiore rispetto alle stime» L’agenzia di rating Moody’s rivede in peggio le stime di crescita dell’Italia per il 2012. Il Pil registrerà una contrazione tra il 2,5% e l’1,5% e tra l’1% e lo zero l’anno prossimo. Le previsioni di aprile parlavano invece di un Pil in flessione tra il 2% e l’1% nel 2012 e tra un 0,5% e un +0,5% nel 2013. Bene ieri le aste dei Btp (il Tesoro ha collocato 6,5 miliardi di titoli di Stato) ma lo spread è salito a 450 dai 438 di mercoledì.

Continua la guerra civile

Caos Siria, bombe su Aleppo: strage di donne e bimbi Amici Nicola Mancino, 80 anni, e Giorgio Napolitano, 87. Le telefonate tra i due sono state intercettate nelle indagini sulla trattativa Stato-mafia degli Anni 90, quando Mancino era ministro dell’Interno ANSA

te nella rete: convocare le parti, con gli avvocati, discutere il contenuto delle telefonate davanti a un giudice terzo, procedere alla distruzione dell’intercettazione solo quando tutti coloro che sono coinvolti hanno preso visione del materiale e lo hanno giudicato penalmente irrilevante. Napolitano dice che, quando si tratta del presidente della Repubblica, questa procedura è esclusa e vuole la distruzione immediata delle bobine. Poiché sono all’opera, in questo caso, le tesi contrastanti di due istituzioni (Quirinale e Procura di Palermo) a giudicare sarà la Corte costituzionale, chiamata in causa dal presidente della Repubblica con questa procedura che si chiama «conflitto d’attribuzione».

4 Bene. Come entra in scena «Panorama»?

Con la descrizione di una delle due telefonate in causa. Ne abbiamo riferito all’inizio. Si pone a questo punto prima di tut-

«

È un attacco strumentale, ci si deve opporre ai tentativi di destabilizzazione MARIO MONTI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

to la questione: come fa Panorama — ammesso che non abbia inventato — a sapere quello che sa? Le bobine non sono state neanche trascritte. Quindi: o la fonte è Napolitano o la fonte è Mancino oppure hanno parlato i magistrati (il procuratore generale di Palermo, dottor Messineo, esclude eccetera, Ingroia dice anche lui di essere istituzionale e di non potere né confermare né smentire) o infine è un giochetto dei servizi per tenere alta la tensione generale, obiettivo che lo spionaggio italiano persegue da sempre. Panorama è un settimanale di Berlusconi e questo induce il mondo a chiedersi: perché Berlusconi, adesso, vuole mettere nei guai Napolitano? Nessuno sa rispondere. È possibile che la direzione di Panorama agisca senza tener conto degli interessi del padrone? Il direttore Giorgio Mulè fece a suo tempo al Cav lo scherzetto di tirar fuori per primo le vicende del cerchio magico bossiano e delle imprese della signora Bossi. A Berlusconi non fece di sicuro piacere.

5 Napolitano? Un comunicato durissimo, e carico di indignazione, in cui riecheggiano stilemi del vecchio Pci di Tatò-Berlinguer. «La pretesa, da qualsiasi parte provenga, di poter ricattare il Capo

dello Stato è risibile. A chiunque abbia a cuore la difesa del corretto svolgimento della vita democratica spetta respingere ogni torbida manovra destabilizzante». Il presidente della Repubblica «non ha nulla da nascondere e terrà fede ai suoi doveri costituzionali». È in corso «una campagna di insinuazioni e di sospetti» e alle «tante manipolazioni si aggiungono così autentici falsi». «Quel che sta avvenendo, del resto, conferma l’assoluta obbiettività e correttezza della scelta compiuta dal Presidente della Repubblica di ricorrere alla Corte costituzionale a tutela non della sua persona ma delle prerogative proprie dell’istituzione». Le forze politiche hanno reagito nel modo previsto: Bersani e il Pdl difendono, Di Pietro attacca, chiedendo che Napolitano rinunci al giudizio della Corte e renda noti lui stesso i contenuti delle telefonate. Prevedibilissimo, tranne in un punto: saputo che il presidente — sempre secondo Panorama — parla male di lui, Di Pietro ha detto di volerci «bere su». «Non ci voleva un indovino per capire che due persone che si conoscono da 40 anni, al di là dell’ufficialità, parlandosi si lasciano andare ad apprezzamenti e valutazioni. Anche se mi ha mandato a quel paese, capisco, è una telefonata privata, ne prendo atto e ci bevo sopra». © RIPRODUZIONE RISERVATA

È sempre più caotica la guerra civile in Siria. Ieri le forze fedeli al regime di Assad hanno bombardato una cittadina a sud di Aleppo, uccidendo una ventina di civili, tra cui 8 bambini e 9 donne. È stata una rappresaglia per la «presa» dei ribelli del vicino aeroporto militare. Intanto il pre sidente egiziano Morsi al vertice dei «Non Allineati» a Teheran ha detto: «Basta spargere sangue, intervenire è un dovere morale».

Feriti soccorsi ad Aleppo, in Siria AFP

Sulla Circumvesuviana

Treni travolgono due auto a Napoli Morte 3 persone Due incidenti, con tre persone morte. I passaggi a livello senza barriere della ferrovia «Circumvesuviana» sono costati la vita a due sorelle. A Somma Vesuviana (Na), Maria e Grazia Annunziata, di 58 e 53 anni, sono state travolte da un treno mentre erano su una 500: la prima è mor ta sul colpo, l’altra all’ospedale. A Poggiomarino è invece morto l’82enne Nunziato Bianco, travolto a bordo del suo Fiorino.


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ALTRI MONDI

ABRUZZO FORTUNATO

Avezzano, centrato un «6» da 12,3 milioni Un «6» da 12,3 milioni di euro è stato centrato ieri ad Avezzano, in provincia dell’Aqui la. La schedina vincente è stata

Sulcis a nervi tesi Il governo apre I minatori sperano Oggi a Roma il vertice per salvare l’impianto sardo: «La chiusura a fine anno non è decisa»

giocata in un punto Sisal, nell’edi cola «Edi Games» del comune abruzzese. Si tratta della quarta vincita di prima categoria realizzata dall’inizio del 2012, dopo quelle che hanno premiato Catania (i 94,8 milioni del 19 maggio scorso) e Roma (i 25,8 milioni del 24 maggio e 18,8 milioni

IL RINVIO DOPO I DUBBI

Il decreto Sanità slitta: l’esame si terrà mercoledì

La speranza sopravvive anche a 373 metri sottoterra. Anche se dopo 5 giorni nelle viscere si respira appena e i nervi sono in frantumi. I 120 operai della Carbonsulcis, barricati da domenica sera nella miniera sarda di Nuraxi Figus, nel Sulcis, hanno ringraziato Napolitano per la solidarietà certificata solennemente mercoledì e ribadita ieri con una lettera. Poi hanno gioito per un concetto semplice ricordato dal gover-

Il ministro Renato Balduzzi ANSA

L’IDEA ACCISE NEL MIRINO

Il caro-benzina: si sta pensando a sterilizzare l’Iva

La protesta va avanti: 2 dei 120 operai sono scesi più giù, a 400 metri sottoterra Alcuni minatori che occupano la miniera di Nuraxi Figus, in Sardegna ANSA

no: «Non sta scritto da nessuna parte che l’impianto debba chiudere il 31 dicembre», ha detto il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti. Ha precisato che la miniera della frazione di Gonnesa è al 100% della Sardegna e che quindi è la regione a dover decidere la chiusura: «Ma per noi sono possibili soluzioni alternative. In ogni caso, i progetti di riconversione devono essere economicamente sostenibili». Per questo, è piovuto un no a un progetto regionale piuttosto salato: «Ha costi per gli italiani di 250 milioni l’anno. La base di partenza è quella del piano per il Sulcis per il quale il Cipe ha già stanziato 127 milioni di euro», ha assicurato De Vincenti. Oggi tutte le carte

si scoprono a Roma: sul tavolo del ministero dello Sviluppo economico una riunione per risolvere la vertenza e trovare la chiave per il rilancio. Nella Capitale si parlerà parecchio anche di un’altra emergenza occupazionale nel cuore della Sardegna: mercoledì mattina dal porto di Civitavecchia è partita la marcia dei 56 lavoratori dell’Alcoa di Portovesme (Carbonia Iglesias), che ieri è arrivata intorno alle 15 davanti al ministero dello Sviluppo economico. È previsto un presidio di due giorni per chiedere il salvataggio dello stabilimento di alluminio, uno dei più importanti in Italia. Fieri Dall’inizio gli operai Alcoa

hanno solidarizzato con i fieri

Le Foto Isaac sempre più debole Ma in Louisiana l’allarme rimane: 50 mila evacuati

minatori del Sulcis, asserragliati con 700 chili di tritolo: tra loro resiste ancora la pazza idea di rilanciare la miniera producendo energia pulita dal carbone. Ne è convinto Stefano Meletti, 48enne portavoce dei minatori, che mercoledì davanti a taccuini e telecamere si è tagliato le vene: adesso sta meglio ed è sotto osservazione. Due suoi colleghi, intanto, ieri hanno toccato il fondo per davvero: sono scesi fino a 400 metri dove l’umidità è al 90% e la terra è un acquitrino maleodorante. Per convincerli ad uscire, dopo tre ore di trattative, sono dovute intervenire le squadre di salvataggio della Carbosulcis: alla fine hanno rivisto la luce del sole, ma su una barella. © RIPRODUZIONE RISERVATA

A

15 ANNI FA LA MORTE Di LADY D

miliardi, cifra che sale a oltre 4,1 miliardi se si considerano anche i «5+». E così il jackpot per il concorso di domani riparte da un montepremi di 2,7 milioni. Ecco qui di seguito la combinazione vincente di ieri sera: 17 20 22 40 52 62; numero Jolly 14; Superstar 43.

chi è il vice di Romney

Il «soldato» Ryan affonda Obama «È già il passato»

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Troppi nodi da sciogliere e per questa settimana niente Consiglio dei ministri. Di rien tro da Berlino, il premier Mario Monti s’è occupato del «decre tone Sanità», decidendo di rinviare l’esame del provvedi mento previsto per oggi. La riunione è stata così spostata a mercoledì, con l’obiettivo di superare le perplessità sollevate in questi giorni dagli altri ministeri e dalle regioni.

FILIPPO CONTICELLO

del 2 agosto). Ma quest’ultimo fortunato «6» azzeccato ad Avezzano rappresenta — come ricorda Agipronews — anche il numero 101 nella storia del concorso: con le sole vincite di prima categoria, il Superena lotto, dal 1997 a oggi, ha infatti distribuito premi per quasi 2,7

Un distributore di benzina AP Questo sarà l’ultimo weekend dei maxi sconti estivi delle pompe di benzina. A meno che, visto il pressing di consumatori e associazioni, il governo non decida di inter venire sul fronte fiscale. Lo ha annunciato il sottosegretario Claudio De Vincenti: «Potrem mo compensare l’aumento dell’Iva con una corrisponden te riduzione delle accise in modo da sterilizzare l’impos ta rispetto all’aumento».

Il ricordo della principessa Sono passati 15 anni dalla morte di Diana Spencer, del fidanzato Dodi al-Fayed e dell’autista Henry Paul sotto il tunnel dell’Alma a Parigi. Ma oggi a Londra, l’anniversario della principessa sembra vissuto con molto distacco: non sono previste commemorazioni ufficiali, come fu invece per il decennale. Nella capitale francese, invece, sotto alla Fiamma della Libertà, vicino al sottopasso dove il 31 agosto del 1997 avvenne l’incidente, da ieri c’è un via vai di persone che depongono fiori

Paul Ryan, 42 anni, sul palco della convention di Tampa con la moglie Janna e i figli Sam e Liza AP DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

MASSIMO LOPES PEGNA NEW YORK

«Ha colpito un fuoricampo», lo elogia l’emittente Fox. «Solo slogan», lo stronca l’editoriale del New York Times. Applausi convinti a fine discorso da parte della platea partigiana della Convention Repubblicana. Paul Ryan è il ragazzone americano che sale sul palco di Tampa dopo le 22 di mercoledì, presentato via video dalla moglie Janna, con i muscoli strizzati sotto un sobrio vestito scuro e camicia bianca. E come tradizione comanda per chi è stato inserito nel ticket della vicepresidenza, va subito all’attacco: «Riformeremo il Medicare (l’assistenza sanitaria pubblica per chi ha più di 65 anni, ndr), lo rafforzeremo, lo proteggeremo. Vogliamo il dibattito su questo tema e lo vinceremo», punzecchia Obama. Come, non lo dice. Del resto, i dettagli alle Convention non sono previsti. «Mitt Romney e io abbiamo un piano per creare 12 milioni posti di lavoro in quattro anni e lo faremo riducendo la spesa pubblica sotto il 20% del Pil», s’impegna a suon di slogan, appunto. Presenta moglie, figli e mamma («Ancora oggi è lei il mio modello»), perché gli americani sono sensibili al lato umano dei loro candidati e allora eccoli serviti: «Ho perso mio padre, che faceva l’avvocato, a 16 anni. Mia madre è tornata all’università, si è inventata imprenditrice. Io ho fatto il cameriere. È questo il vero "sogno americano", senza aiuti dello Stato». Altra stoccata al presidente. Evita di pronunciare la frase con cui in altre arene compiace i suoi amici del Wisconsin: «Nelle mie vene scorrono formaggio e salsicce». Allenamento Niente male per uno che è stato

eletto per la prima volta al Congresso nel 1998 a soli 28 anni. La sua unica preoccupazione è tenere allenato il cuore con lo sci e le frequenti scalate delle Rocky Mountains, per paura dell’infarto che si è già portato via nonno e papà. Obama? «Sembra una barca a vela che sfrutta il vento del giorno prima». La platea sghignazza e applaude: un pizzico di sarcasmo non guasta mai. Ne ha anche per Romney: «Mi è toccato ascoltare la sua musica ogni volta che salivo sul pullman con lui». Una vera tortura per chi dichiara di amare i Led Zeppelin e una band alternativa come i Rage Against the Machine. © RIPRODUZIONE RISERVATA

È in fase decrescente Isaac, declassato mercoledì a tempesta tropicale, con venti a 120 km all’ora. La perturbazione dovrebbe continuare a rallentare fino a diventare una depressione tropicale, ma il National Hurricane Center americano avverte che la tempesta rimane pericolosa per gli innalzamenti delle acque e le inondazioni che si sono abbattuti sulla costa del Golfo del Messico (nella foto Afp, i soccorsi a LaPlace, in Louisiana). Le autorità hanno ordinato l’evacuazione di 50 mila persone lungo il fiume Tangipahoa, sempre in Louisiana, tra le cittadine di Kentwood e Robert, dopo la rottura degli argini. Ed è salito a un milione il numero delle persone rimaste senza luce in Louisiana, Mississippi, Alabama e Arkansas. A New Orleans (nella foto Ap, due soldati sorvegliano il quartiere francese) resta in vigore il coprifuoco notturno mentre c’è l’allarme tornado in Mississippi e Alabama

L’EX ARCIVESCOVO DI MILANO

È grave il cardinale Martini «Cari fedeli, pregate per lui» Le condizioni di salute del cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo di Mila no dal 1979 al 2002, «si sono particolarmente aggravate». Lo comunica l’Arcidiocesi di Milano, e l’arcivescovo del capoluogo, il cardinale Angelo Scola, «raccomanda a tutti i fedeli della Diocesi e a quanti l’hanno caro speciali preghiere, espressione di affetto e di vicinanza in questo delicato momento». Martini, nato a Torino il 15 febbraio 1927 (ha 85 anni), ha il Parkinson e, dal 2008, vive all’istituto Aloisianum di Gallarate (Va).


VENERDÌ 31 AGOSTO 2012

ALTRI MONDI

ACCUSE AL CONDUTTORE TV

Merola, ancora guai «Evasi 4,6 milioni» Nuovi guai giudiziari per Valerio Merola (nella foto). Il 57enne conduttore tv finito sotto inchiesta (poi archiviata) nel 2007

per un presunto giro di provini a luci rosse, ora è accusato di aver sottratto al Fisco 4,6 milioni di euro in 5 anni usando una re sidenza fittizia. «Sono tranquillo: ho pagato tutte le tasse che dovevo pagare dove sono resi dente da 21 anni, nel Principato di Monaco», s’è difeso Merola.

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ELISABETTA ESPOSITO VENEZIA

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LE FACCE DEL LIDO 1 Winona Ryder con i colleghi di film («The Iceman») Michael Shannon e Ray Liotta; 2 Valerio Mastandrea con il piccolo Lupo De Matteo: il loro «Gli equilibristi» ha avuto 10 minuti di applausi; 3 Il tappeto rosso del Lido; 4 Gli ospiti Cristiana Capotondi e Riccardo Scamarcio AP/ANSA/LAPRESSE

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vergogna e di paura, dei cinquemila dollari di vestiti e di medicine nascosti nella borsa da Saks, a Beverly Hills. Il viaggio è stato lungo, sicuramente doloroso e pagato a caro prezzo nel lavoro, ma adesso Winona è un’altra. Istinto materno Nel film di Ariel Vromen la Ryder è la moglie di Kuklinski, una donna per bene che vive la sua vita senza sapere nulla di chi sia davvero il marito. «È un personaggio pieno di ambiguità — racconta —, e per questo mi piace. Faceva la bella vita con dei soldi sporchi, difficile dire se davvero igno-

A 20 anni dal primo con certone benefico organizzato da Luciano Pavarotti, molti amici del tenore si esibiranno accanto a

UN CANALE PER OO7

Era una star ed è finita a rubare vestiti, adesso la Ryder incanta Venezia: «Faccio un thriller, sono ambigua e questo mi piace...»

Nell’atelier di Venezia, dove è tutto uno sfilare di vestiti azzardati e tacchi inverosimili, lei lascia incantati. Winona Ryder è alta poco più di un metro e sessanta ma non notarla è fisicamente impossibile. Abito nero, capelli raccolti, volto pallidissimo, l’ex «Ragazza interrotta» è classe pura. «Sei la versione più bella di Natalie Wood», le dice uno strepitoso Michael Shannon in The Iceman, la storia vera del killer professionista Richard Kuklinski (uno da 250 omicidi tra il 1948 e il 1986), presentato alla Mostra tra i Fuori Concorso. È vero, Winona ha molto della Wood che, forse non a caso, è la sua attrice preferita. Ma c’è qualcosa di più, qualcosa di meglio. Il sorriso è gentile e negli occhi profondissimi si vedono cose buone. E lei non lo nasconde: «Sono arrivata a un punto della mia esistenza in cui sono felice. Ho una bella vita, mi piace, quindi non smanio per lavorare ad ogni costo. Faccio solo quello che mi sembra davvero interessante, perché quello che ho lontano dal cinema mi basta». La ragazzina dark di Beetlejuice, esplosa con Dracula e l’Età dell’Innocenza, diventata oggetto di culto negli anni Novanta e crollata dopo l’arresto per cleptomania nel 2001, adesso sembra essere davvero rinata. E a quasi 41 anni è cresciuta, è cambiata. Sono lontanissimi i tempi in cui, adolescente, veniva picchiata nei bagni della scuola perché la scambiavano per un maschio omosessuale. Così come quelli in cui si imbottiva di psicofarmaci, per colpa dell’amore fallito con Johnny Depp. E finalmente sembrano superati anche quelli, pieni di

Modena, i «Friends» ricordano Pavarotti

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La rinascita di Winona «I film non sono tutto» DAL NOSTRO INVIATO

CONCERTO IL 6 SETTEMBRE

rasse tutto. Io però sapevo e ho dovuto dimenticare per riuscire a rendere al meglio le sfumature del mio personaggio: non è stato semplice». Così come recitare il ruolo di una madre: «Non me ne hanno mai dati molti». Forse perché lei, figlia di hippy cresciuta in una comune della California, ha sempre avuto un atteggiamento spettinato e ribelle. Non questa volta. «Mi sono fatta aiutare dalle bambine che interpretavano le mie figlie. Loro avevano il cuore aperto e in me è subito scattato l’istinto materno». È cambiata davvero.

S Tutto Bond su Sky a ottobre Un canale dedicato interamente alla spia più famosa di sempre. Su Sky nasce il canale «Cinema 007» in cui si proporranno tutti i 24 film di James Bond. La programmazione dedicata ci sarà a ottobre, mese in cui si celebra il 50˚ anniversario dell’uscita del primo film su 007. Poi il 31 dello stesso mese è previsto l’atteso, grande ritorno al cinema di James Bond: esce «Sky Fall», nuovo film con Daniel Craig (nella foto) ancora nella parte di 007

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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promesse dell’opera al Teatro Comunale di Modena per ricor dare il maestro. Il concerto è fissato per il 6 settembre, nel quinto anniversario della morte del tenore. Sul palco, tra gli altri, Andrea Bocelli, Montserrat Caballè, Elisa, Lorenzo Jovanotti, Zucchero ed Ennio Morricone.

SI CAMBIA NASCE L’EDIZIONE DELLE 14

La nuova vita del Tg4: «Sarà più equilibrato» (cont.) Svolta editoriale che più svolta non si può se ora al Tg4 citano Mao: «Le lunghe marce cominciano con un passo», annuncia soddisfatto Giovanni Toti, da sei mesi direttore. Per allonta nare il ricordo di Emilio Fede, ecco allora un passo triplo: nuova sigla, nuova grafica e nuovo studio. Si parte da lunedì e occhio agli orari: 11.30, 14, 18.55. Toti, che mantiene la direzione di Studio Aperto (la cui edizione delle 18.30 si dilata e dura 50 minuti), usa spesso la parola «discontinuità»: «Così il Tg4 cresce nella qualità, è più neutrale, basato sui fatti e con cronisti a lungo messi all’angolo da una gestione centrata su uno solo». A Fede saranno fischiate le orecchie, anche se Mauro Crippa, direttore dell’informazione Mediaset, una porticina la tiene aperta: «Se Emilio propone cose interessanti, valuteremo». Intanto, un primo progetto Fede l’ha presentato e si chiama «Vogliamo Vivere»: un movimento di pensiero, quasi un partito. Ma «Berlusconi non ne sa niente», ha assicurato subito l’ex direttore.

DA DOMANI VENDITA VIETATA IN EUROPA

Addio lampadina a incandescenza Ora c’è la «verde» Per 130 anni hanno illuminato le nostre case ma da domani andranno in pensione. Scatta infatti in tutta Europa il divieto di vendita delle ultime lampadine a incandescenza rimaste in circolazione, quelle di potenza tra i 25 e i 40 Watt. Lo stabilisce la normativa comunitaria del 2009 che punta a ridurre i consumi: questo tipo di lampadine, infatti, sprecano molta energia dato che solo il 5-10% di quello che consumano viene trasformato in luce e tutto il resto si disperde in calore. Tutta un’altra storia rispetto alle più recenti tecnologie come le lampadine fluorescenti e le alogene a basso consumo o i diodi a emissione luminosa (Led).

No Vietate le vecchie lampadine a incandescenza

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sì (e.e.) I bambini hanno eccezionalmente invaso la Mostra di Venezia. Merito di «Pinocchio», il film d’animazio ne di Enzo D’Alò, atteso da oltre dieci anni, presentato nelle Giornate degli Autori. Un’opera

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Umberto Ambrosoli, Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE Riccardo Stilli

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Via libera alle moderne lampadine a basso consumo

Dentro Pinocchio le ultime note di Dalla

il nostro ruggito

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importante (in arrivo nelle sale a dicembre) che segue con attenzione il libro di Collodi e si allontana dal film della Disney, valorizzata anche dalle ultime, suggestive canzoni di Lucio Dalla, che fa pure il doppiatore.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 31 AGOSTO 2012

43

ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

LE PAGELLE

Ariete 6,5

Toro 7

Gemelli 5,5

Cancro 8

Leone 6+

Vergine 6+

DI ANTONIO CAPITANI

La solitudo aiuta. A capire, ideare, lavorare bene. C’è però un ribollio sudombelicale da soddisfare. In due. O da soli. Come preferite.

Il lavoro è un susseguirsi di successi, grazie anche alla complicità dello staff. Amore ed economia fruttificano, il sudombelico stenta.

Giornata scialba. Ma il periodo è ricco di chance super. Ergo: non perdete tempo né colpi nel lavoro. Fornicazione un cicinìn smorta.

Tutto si trasforma, nulla si distrugge: tenetelo presente, visto che potreste temere abbandoni e spese. Lavoro ni, sudombelico vorticoso.

L’umore caracolla, la gente rompe. Ma le vostre sono più paranoie che rogne concrete. State su! C’è però una certa esuberanza suina.

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

IL MIGLIORE Lavoro, privato e faccende con luoghi lontani vi vedono stravincere. Anche perché la fortuna vi assiste in modo totale e suino. L’economia decolla!

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Bilancia 6

Scorpione 7,5

Sagittario 5,5

Capricorno 7+

Acquario 7-

Pesci 7,5

Tutto procede secondo i vostri piani. Anche se la pigrizia, a tratti, potrebbe bloccarvi: reagite. Degustazioni suine, però, allietano.

La Luna agevola qualsiasi start up. E fa del vostro fiuto la vostra arma migliore. Guadagnate pure punti su punti. Sia suini, sia nel lavoro.

Giornata di fulgore, in amore e nel lavoro. Il vostro eloquio incanta, la vostra creatività deborda. Pure during the fornication. Uau.

Precisione e metodo vi fanno vincere. Ma siete noiosi. Al punto di far venire a chiunque gli zebedei come forme di grana. Aleggeritevi/li.

Il lavoro stenta, la famiglia stressa, lo zebedeo fuma e ciondola. Ussignùr, relaxate corpo e mente. Il suino inside you è macilento.

WESLEY SNEIJDER

La serenità aumenta e vi rende più indulgenti. Vi aspettano successi lavorativi, soavità sudombelicali, premi alla faccia di glutei. Good.

L’olandese, alla quarta stagione con la maglia dell’Inter, è nato a Utrecht il 9 giugno 1984 (Cancro)

Gazzetta.it

Televisioni in chiaro RAIUNO 8.00 10.10 11.00 12.00 13.30 14.10 15.10 17.15 18.50 20.00 20.30 21.20 23.20 23.40 0.45

TG1 UNOMATTINA UN CICLONE IN... E STATE CON NOI IN TV TG1 DON MATTEO 7 CAPRI IL COMMISSARIO REX REAZIONE A CATENA TELEGIORNALE TECHETECHETÈ ME LO DICONO TUTTI Varietà TG1 60 SECONDI TV 7 CINEMATOGRAFO SPECIALE MOSTRA D'ARTE...

RAIDUE

RAITRE

CANALE 5

ITALIA 1

CARTONI TG2 INSIEME ESTATE IL NOSTRO AMICO... TG2 SENZA TRACCIA ARMY WIVE GUARDIA COSTIERA BLUE BLOODS 90210 TG2 COLD CASE GHOST WHISPERER TG2 NCIS TeleFilm 23.25 TG 2 23.40 PRESUNTO COLPEVOLE 0.35 BASE LUNA 1.00 PARALIMPIADI

9.40 10.40 11.10 12.25 13.10 14.00 15.00 15.50 17.45 18.55 19.00 20.00 20.35 21.05

LA STORIA SIAMO NOI COMINCIAMO BENE TG3 COMINCIAMO BENE LA STRADA PER... TGR - TG3 LA CASA NELLA... LA TREGUA GEOMAGAZINE 2012 METEO 3 TG3 - TGR BLOB UN POSTO AL SOLE IL CASO MATTEI Film 23.05 TG REGIONE 23.10 TG3 LINEA NOTTE ESTATE 23.45 FESTIVAL DELLA CANZONE POPOLARE

8.00 8.35 9.30 10.05 11.00 13.00 13.40 14.45 16.50 18.35

TG5 FINALMENTE... FESTA DI FINE ESTATE TG5 I CESARONI 4 TG5 SOAP E SE... FOSSE... TIERRA DE LOBOS LA RUOTA DELLA FORTUNA 20.00 TG5 20.40 VELINE 21.20 ZELIG '12 SVISTI E MAI VISTI 0.05 SUPERCINEMA 0.30 TG5 - NOTTE 1.00 VELINE 1.45 NATI IERI 3.05 NATI IERI

8.10 10.30 12.25 13.40 15.00 16.45

7.30 10.35 11.20 13.00 14.00 14.45 15.30 16.15 17.00 18.15 18.45 19.35 20.30 21.05

17.40 18.05 18.30 19.00 19.25 20.30 23.00 0.00 1.00 2.35

RETE 4

CARTONI DAWSON'S CREEK STUDIO APERTO CARTONI HELLCATS GIOVANI CAMPIONESSE LE COSE CHE AMO DI TE LOVE BUGS III STUDIO APERTO SPORT MEDIASET C.S.I. NEW YORK CHELSEA ATLETICO MADRID WHITE CHICKS NAVIGARE INFORMATI NIP/TUCK RESCUE ME

8.40 9.50 10.50 11.30 12.00 12.55 13.50 15.50 16.15 18.55 19.35 20.10 21.10 23.05 1.35 1.45 2.40

HUNTER CARABINIERI RICETTE DI FAMIGLIA TG4 DETECTIVE IN... LA SIGNORA IN... POIROT MY LIFE L' UOMO CHE RUBÒ LA GIOCONDA TG4 TEMPESTA D'AMORE SISKA JULIE LESCAUT Telefilm IL CACCIATORE TG4 NIGHT NEWS NAVIGARE INFORMATI L'ITALIA CHE...

Film sul Digitale Terrestre

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

PREMIUM

IN DIRETTA

15.10 BEGINNERS PREMIUM CINEMA 17.05 HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE: PARTE I PREMIUM CINEMA 17.05 AMORI, FIGLI E ALTRI DISASTRI MYA 19.15 L'ULTIMO DEI TEMPLARI PREMIUM CINEMA 21.15 SIDEWAY ITINERARI D'AMORE MYA 21.15 YOUR HIGHNESS PREMIUM CINEMA 22.55 L'UOMO CHE FUGGÌ DAL FUTURO STEEL 23.05 HOUDINI L'ULTIMO MAGO PREMIUM CINEMA

CALCIO 9.00

PARALIMPIADI

22.00 FIORLETTA - NAGY

10.00 CALCIO A 5: BRASILE - FRANCIA

Campionato IBF. Superleggeri SportItalia 2

GERMANIA NORVEGIA Mondiale femminile U20. Dal Giappone Eurosport, Rai Sport 2

15.00 WORLD PORTS CLASSIC

10.30 CICLISMO SU PISTA

Dall'olanda Eurosport

Supercoppa europea MP Calcio, Sky Sport 1, Sky SuperCalcio, Sky Calcio 1, Italia 1

20.00 CHICAGO CUBS SAN FRANCISCO GIANTS MLB. ESPN America Rai Sport 2

GazzaMeteo

Ieri

A CURA DI

ALGHERO

18

35

ANCONA

18

30

AOSTA

17

20

BARI

19

31

BOLOGNA

21

34

Legenda

min max

CIELO

VENTI

CAGLIARI

21

31

Sole

Deboli

CAMPOBASSO

17

31

Moderati

CATANIA

18

32

FIRENZE

19

32

Nuvolo

Batterie e finali Sky Paralimpiadi 2

Torneo maschile Sky Paralimpiadi 5

14.30 CALCIO A 5: IRAN ARGENTINA

Da New York Eurosport 2

Trento 15 20

Torino 16 22

20 21

Milano

Venezia

19 23

Perugia

20 26

17 25

26 31

MILANO

20

27

ROMA

NAPOLI

22

33

20 29

Mossi

PERUGIA

16

32

Nebbia

Agitati

Il sole oggi MILANO

ROMA

POTENZA

16

29

REGGIO CALABRIA

22

33

ROMA

20

33

TORINO

17

22

16

29

TRENTO

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

6:42

20:03

6:33

19:46

22

32

VENEZIA

19

32

A Toronto un gatto nero (nella foto), attraversa la porta dei padroni di casa che subiscono 2 gol negli ultimi 7’. Scaramanzie.

Supercoppa Europea

IL BLOG

SKY SPORT 2 GOLF: OMEGA EUROPEAN MASTERS

7.30

PGA European Tour. Da Crans Montana, Svizzera

9.30

BASEBALL: NEW YORK YANKEES BOSTON RED SOX MLB

11.30 RUGBY: NUOVA ZELANDA AUSTRALIA

Tante le storie da raccontare alle Paralimpiadi Nel blog di Claudio Arri goni le storie dei prota gonisti azzurri, e non solo, alle Paralimpiadi in corso a Londra

www.gazzetta.it

Quattro Nazioni

Domani

Dopodomani

Un nuovo sistema perturbato raggiunge il Nordovest e la Toscana dove si prevedono nuove piogge e temporali anche forti. Fenomeni verso i settori occidentali del Triveneto e dell'Emilia. Variabilità sull'alto Adriatico e al Centrosud.

Permane un tempo instabile o perturbato su tutta l'Italia. Piogge ancora estese e diffusi temporali sulle regioni di Nordest e su buona parte del Centro. Fenomeni in arrivo anche sulle isole e su buona parte del Sud. Clima fresco.

Ancona

Firenze

17

Neve

Che scaramanzie! Toronto k.o.: gatto nero in campo...

21 26

21 24

23

34

IL VIDEO

Bologna Genova

L'AQUILA

21

I bianconeri con i campioni d’Europa, i rossoneri contro lo Zenit di Spalletti: ce la faranno a qualificarsi per gli ottavi?

21 24

GENOVA

PALERMO

16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS 1.15 CALCIO: CHELSEA ATLETICO MADRID

Milan e Juventus si qualificheranno in Champions?

21 22

Molto forti

Calmi

23.40 0.45 0.50

Serie A. Highlights.

10.00 CALCIO: INTER - VASLUI

Maltempo su tutto il Nord e sulla Toscana con piogge estese e temporali anche di forte intensità, specie sul Nordest. Variabilità su Marche, Lazio, Sardegna e Campania con locali piogge. Sole e caldo in Abruzzo, resto del Sud e in Sicilia. Trieste

Coperto

Temporali

CALCIO: GENOA - CAGLIARI

Oggi

Aosta

23.05

Ritorno preliminari Europa League

17.00 US OPEN

Forti

MARI

CALCIO: JUVENTUS - PARMA

15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA

TENNIS

Preliminari Sky Paralimpiadi 3

20.00 20.30 21.10

TG LA7 IN ONDA (R) JAG AGENTE SPECIALE I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 MOVIE FLASH PROVA A VOLARE IL COMMISSARIO... L’ISPETTORE BARNABY TG LA7 IN ONDA IL PESCE INNAMORATO LA VALIGIA DEI SOGNI OMNIBUS NOTTE TGLA7 SPORT MOVIE FLASHa

Serie A. Highlights.

22.15 BASKET: CANADA GRAN BRETAGNA

Rovesci

Pioggia

9.30

9.45

20.00 ATLETICA

Torneo femminile Sky Paralimpiadi 4

CALCIO: MILAN - SAMPDORIA

7.30 9.55 10.35 11.30 12.30 13.30 14.05 14.10 16.10 18.00

Serie A. Highlights.

Torneo femminile Sky Paralimpiadi 5

14.00 BASKET: GRAN BRETAGNA AUSTRALIA

Us PGA Tour. Da Norton, Stati Uniti Sky Sport 3

21.00 ITALIA - SPAGNA

20.00 BASKET: CANADA - OLANDA

Preliminari Sky paralimpiadi 5

21.00 DEUTSCHE BANK CHAMPIONSHIP

9.15

Finali Sky Paralimpiadi 3

12.00 JUDO

PGA European Tour. Da Crans Montana, Svizzera Sky Sport 2

BASEBALL

18.30 NUOTO

Batterie e finali Sky Paralimpiadi 2

14.30 OMEGA EUROPEAN MASTERS

SKY SPORT 1

Qualificazioni Singolari Sky Paralimpiadi 4

11.00 ATLETICA

GOLF

US OPEN Eurosport 2

17.00 TENNIS TAVOLO

Qualificiazioni Sky Paralimpiadi 4

Tredicesima tappa. Santiago de Compostela-Ferrol Eurosport

Eurosport

0.15

17.00 JUDO

Batterie Sky Paralimpiadi 3

16.00 VUELTA

17.45 US OPEN

Finali Sky Paralimpiadi 5

10.30 NUOTO

20.45 CHELSEA ATLETICO MADRID

Finale maschile Sky Paralimpiadi 2

Preliminari Sky Paralimpiadi 5

CICLISMO

12.30 COREA DEL NORD STATI UNITI Mondiale femminile U20. Dal Giappone Eurosport, Rai Sport 2

15.00 CICLISMO SU PISTA

BOXE

IL SONDAGGIO

LA 7

24 30

L’Aquila 17 28

Campobasso

Bari

18 29

20 36

Napoli

Potenza

21 32

16 30

Cagliari

Catanzaro

23 29

19 31

Palermo

Reggio Calabria 22 35

22 35

Catania 24 34

Il sole domani MILANO

La luna ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

6:43

20:01

6:34

19:44

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

17 ago.

24 ago.

1 set.

8 set.


44

LA GAZZETTA DELLO SPORT

VENERDÌ 31 AGOSTO 2012


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